Anno II n°24 - 21/26 giugno 2010 LA SANTA MESSA Domenica ore 10.30 Dalla cattedrale di Melfi (PZ) B e vi sarà « ussate aperto» di mons. Vincenzo Paglia Vescovo di Terni SCULTUR E SETTIMANA SANTA PER LA GMG 2011 L unedì (Mt 7 , 1 -5 ) Ges ù esorta i discepoli a non giudicare per non essere giudic ati. E ’ un’affermazione grave: Dio pronuncerà su di noi lo s tesso giudizio c he noi formuliamo sugli altri. C hi vuole un giudizio generoso e misericordioso, deve usare generos ità e misericordia vers o i fratelli. Al contrario, chi giudica in modo freddo o addirittura in malevolo riceverà lo stesso trattamento. L ’affermazione di Ges ù non è astratta, è legata ad una radicata abitudine c he anche noi ben conosciamo: essere sempre indulgenti con noi s tessi e molto duri con gli altri. E ’ una versione del peccato di egois mo e di orgoglio che, come scrive il libro della Genes i, sta notte e giorno accovacciato davanti alla porta del nostro cuore. Tutti, infatti stiamo ben attenti a c onsiderare la pagliuzza presente nell’occhio degli altri, mentre s iamo più che indulgenti nel tollerare la trave c he è nel nostro occhio. E ’ un atteggiamento che avvelena la vita quotidiana rendendola violenta e amara. Ges ù, dicendo di non giudicare, non esorta il discepolo al disinteresse per gli altri; al contrario, chiede c he c iascuno s ia attento all’altro con amore e con preoc- cupazione frate rna. In tal senso l’amore pe r gli altri richiede attenzione e giudizio, misericordia e fe rmezza, correzione e aiuto. Segue a pag.2 La Via C rucis della Gmg di Madrid, mostre rà dive rse scene della Passione di Cristo attraverso antichi gruppi scultorei, che solitamente vengono portati in processione durante la Se ttimana Santa PAG 4 DUE DO NI DA SHANGHAI PER IL PAPA Padre Matteo Chu consegna due doni al Pontefice al te rmine dell’udienza gene rale in Piazza San Pie tro, pe r esprimere la vicinanza della comunità cattolica cinese al Papa PAG 4 IL PAPA NEL R EGNO UNITO , UN OPUSCOLO SPIEGA IL SENSO DELLA VISITA In occasione della visita di Papa Bendetto XVI ne l Regno Unito, in programma dal 16 al 19 se ttembre, la Confe renza episcopale di Inghilte rra e Galles ha preparato un opuscolo pe r far comprendere al meglio il senso della PAG 4 I NOSTRI LIBRI DIARIO DON PRIMO MA ZZOLA RI Edizioni Dehoniane Bologna LE RAGIONI DELLA SPERANZA Padre Ermes Ronchi Ogni sabato alle ore 17.30 commenta il Vange lo de lla domenica. giornale Pagina 2 Martedì (Mt 7, 6. 12-14) immediato, ma in realtà ci porta via la vita come un lupo rapace . Con facilità gli uomini si lasciano attrarre dalla vita appare ntemente normale , in realtà con poco amore. Gesù vuol dire che le tentazioni del mondo si pre sentano lusinghie re e ragione voli, e quindi capaci di attrarre tanti. C ’è un crite rio che ci aiuta a riconosce re le false profezie. Esse infatti immise riscono il cuore e le vita re ndendola senza frutti buoni pe r sé e pe r gli altri. Se il cuore è pieno di se stessi non potrà dare frutti di amore . Al contrario, tagliando i rami de ll’egoismo e lasciando ope rare il Vange lo, si porte ranno frutti di ope re buone. Gesù, dopo ave rci donato il Padre nostro, torna ad insiste re sulla e fficacia della preghie ra. Ed è molto e splicito: «Chiede te e vi sarà dato», ossia non bisogna ave re dubbi circa l’esaudimento de lla pre ghie ra. Del re sto, come può un padre esse re sordo all’invocazione dei figli? E Gesù insiste pe r allontanare dalla mente dei discepoli ogni minima ince rtezza: «Chiunque chiede ottiene e chi ce rca trova». Q uesta convinzione pe rò non si basa sulla qualità de lla nostra preghie ra (ovviamente ne ce ssaria), bensì ne lla bontà e ne lla m ise ricordia senza limiti di Dio. Ge sù continua a presentare Dio come un padre affe ttuoso che, ovviamente , non può che dare cose buone ai Giove dì (Lc 1,57-66.80) suoi figli: se i padri de lla te rra Zaccaria di fronte al miracolo non danno pie tre al posto de l de lla nascita de l Battista non pane, quanto più il Padre cele Le tentazioni del ste - davve ro buono! - cure rà e protegge rà i suoi figli! Il brano mondo si si chiude con una norma – presentano chiamata regola d’oro - presenlusinghiere e te anche in altre tradizioni re ligiose : «Tutto quanto vole te gli ragionevoli ma c’è uom ini facciano a voi, anche un criterio pe r voi fate lo a loro». Q ueste paroriconoscere le false le, vissute da Gesù, acquistano profezie: esse la novità di un amore che non ha nessun limite : egli ci ha doimmiseriscono il nato il suo amore senza pre cuore tende re alcun contraccambio da parte nostra. può trattene re la sua gioia. Ha riconosciuto dopo il momento Me rcoledì (Mt 7, 15-16) de lla incredulità - che la Parola Gesù me tte in guardia dal pe ri- di Dio è forte ed e fficace . E’ ora colo di lasciarsi attrarre dai falsi diventato un credente . Non è profe ti, cioè da quel modo di più muto, la sua lingua si sciovive re che sembra più facile e glie, e può parlare ; il suo cuore è pieno di gioia pe r questo figlio, ch'è un frutto de lla Parola di Dio. E la nascita di Giovanni crea me raviglia non solo ne lla casa di Zaccaria, ma anche tra i Ciascuno de ve far e s uo qua nto acca de al vicini, come sempre accade oprossimo, s offrire co n l ui i n o gni occasi one, pia ngere co n l ui, se ntirsi come se gni volta che il Vange lo viene avesse il s uo st esso cor po e com e se e gli ascoltato e messo in pratica. Il stesso fosse tribolato quando al frat ello Vange lo crea sempre un clima sopra ggi unge una prov a, c osì c ome sta scritto: siam o un sol o c orpo in Cristo e La nuovo tra la gente . Zaccaria, moltitudi ne dei cre de nti e ra un cuor s olo come Maria, giustamente non e un’a nim a sol a. Padri del Deserto può tratte ne re la gioia e pro(Apoftegma della serie anonima, 389) rompe in un canto di letizia — il noto canto de l Benedictus - pe r LA PAROLA Il Prossimo il piccolo Giovanni, che «andrà innanzi al Signore a preparargli le strade ». La gioia di Zaccaria può esse re anche la nostra. Essa si manifesta infatti ogniqualvolta ci sono uom ini e donne che sanno accoglie re il Vange lo. Allora gli uom ini si apriranno all'amore e usciranno dall'ombra di morte dirige ndo i loro passi sulla via de lla pace . Vene rdì (Mt 8,1-4) Gesù ha parlato sul monte , davanti a una grande folla. E' stato un discorso lungo, iniziato capovolgendo regole e consue tudini. Ha chiamato beati i pove ri, gli afflitti, i m iti e que lli che hanno fame e se te di giustizia. O ra scende dalla montagna e continua a guardare con commozione e simpatia la gente che gli si stringe attorno come alla rice rca di un pastore. Ecco ve nire un le bbroso che gli si inginocchia davanti. E' un incontro impre visto, di que lli pe r cui spesso proviamo fastidio pe rché disturba i nostri piani. Gesù ci insegna a esse re compagni di strada di tutti, a non guardare con diffidenza ne ssuno dei tanti compagni di viaggio che si avvicinano a noi anche non invitati (pensiamo a tanti stranie ri!) Q uel lebbroso è un uomo disprezzato che ne ssuno ha potuto (o voluto) aiutare . Costui prega, confessando la sua lebbra ma, assieme , anche la sua fede: «Signore , se vuoi tu puoi sanarm i». Gesù, che più tardi dirà: «Bussate e vi sarà ape rto», subito apre la porta della giornale sua mise ricordia, tocca con la mano il lebbroso e gli parla. E la lebbra scompare . Gesù non ha timore di fe rmarsi di fronte a quel malato. Se ne pre nde cura, lo tocca e gli dice parole di affe tto. Così lo guarisce. Ge sù mostra ai discepoli di ogni tempo come stare accanto a chi ha bisogno. E affe rma chiaramente qual è la volontà di Dio: «Lo voglio, sii guarito». Questa de v'e sse re anche la volontà dei discepoli e di ogni comunità cristiana. Sabato (Mt 6,24-34) Gesù lasciata Nazare th sceglie di vive re a Cafarnao, capitale de lla Galilea. E di qui annuncia che il regno di Dio è vicino. Alle parole fa seguire i gesti: guari- Pagina 3 sce i malati e conforta i deboli. Si avvicina a lui un ce nturione , uomo estraneo al culto e alle tradizioni d’Israe le . Ha un se rvo malato e viene da Ge sù; non sa be ne neanche come presentargli il caso. E’ sufficiente me tte re un po' de l proprio cuore nelle mani di Gesù che subito veniamo esauditi. Ge sù, infatti, legge ne l cuore de l centurione e subito gli risponde che andrà a casa sua pe r guarire il se rvo. Noi a questo punto forse avremmo approfittato di una gene rosità così gratuita. Que l centurione , no. Si ve rgogna ancora di più: si trova davanti a se stesso, alla propria vita, a un giudizio su di sé; e con spontanea ve rità dice che non è degno che il Maestro si re chi da lui. Si ve rgogna davanti a un uomo così buono. E pronuncia quelle splendide parole che ancora oggi ripe tiamo ne lla liturgia: «O Signore , io non sono degno che tu entri sotto il m io te tto, dì soltanto una parola e il mio se rvo sarà guarito». Il se rvo de l centurione, in e ffe tti, guarisce sulla parola di Gesù. Ma anche que ll'uomo guarisce dopo il suo incontro con il Maestro: ha scope rto di esse re indegno, ma ha trovato chi lo compre nde ne l profondo; ha visto come l'inte resse pe r gli altri può trasformare in manie ra sorprende nte la sua ste ssa vita. Gesù alle parole fa seguire i gesti: guarisce i malati e conforta i deboli I NOSTRI LETTORI Scrive Rosanna Ve ramente il Signore sconvolge schem i e giudizi umani, pe rché guarda al cuore . La vedova che dona al Tempio tutto quanto le è ne cessario pe r sopravvive re , la pe ccatrice salvata pe r un gesto d'amore , il gabe llie re diventato apostolo. E' la carità ve rso gli altri che conta. «Ave vo fame, e ro stranie ro, malato, in carce re, mi ave te sfamato, accolto, visitato». Scriv ono l e Suore di Valproto (VI ) R ice viamo con gioia il giornale di A Sua Immagine, siamo contente e vi ringraziamo di cuore . Pe r Noi è una cosa preziosa e me ravigliosa, ne facciamo tesoro e ogge tto di le ttura e riflessione. Un cordiale saluto Scrive Renato Da mesi leggo il vostro be l giornale . Mi prepara alla ce lebrazione Eucaristica de lla Domenica. Ho pre so l'abitudine di approfondire la le ttura de i passi de lla Bibbia citati: un ese rcizio che m i costa poco ma m i dà forza inte riore. E' un appuntamento, cui non so rinunciare, come non rinuncio a padre Ermes. Con padre Ermes s'è ape rto un orizzonte , commosso, sensibile , umano. Grazie pe r il grande me ritorio lavoro che fate . MONS. VINCENZO PAGLIA Mons. Vincenzo Paglia è nato a Boville Ernica, provincia di Frosinone, il 21 aprile 1945. E’ stato assistente e cclesiastico generale della Comunità di Sant'Egidio che segue sin dall'inizio degli anni settanta. Parte cipa attivamente all'associazione "Uomini e religioni" della Comunità di Sant'Egidio che organizza incontri ecumenici e inte rreligiosi. È stato a lungo segre tario della Commissione Presbite rale regionale e membro della Commissione Presbite rale Italiana. Attualmente ricopre l'incarico di Presidente de lla Confe renza Episcopale Umbra. A Sua Immagine Giornale Newsletter di A Sua Immagine Borgo Sant’ Angelo, 23 Roma E mail: [email protected] Sito web:www.asuaimmagine.rai.it A Sua Immagine Giornale pubblica ogni settimana le meditazioni dei vescovi italiani ai vangeli dei giorni feriali. giornale Pagina 4 SCULTURE DELLA SETTIMANA SANTA PER LA GMG 2011 La Via C rucis, in programma vene rdì 19 agosto 2011 ne l Paseo de Re cole tos di Madrid, mostre rà dive rse sce ne de lla Passione di C risto attrave rso antichi gruppi scultorei, che solitamente vengono portati in processione durante la Se ttimana Santa pe r le vie de lle città spagnole . Quattordici sculture di grande valore artistico, Gruppi scultore i prove nienti da tutta la Spagna ope re antiche mescolate pe r la Via C rucis de lla Gmg 2011. ad ope re contemporane - e , provenienti da die ci dive rse città: Madrid, Cue nca, Málaga, León, Valladolid, Murcia, Granada, Zamora, Je rez e O rihuela Il ve scovo ausiliare di Madrid, mons. Cé sar Franco, ha sottolineato l’obie ttivo della Via C rucis: «trasmette re ai giovani la fede dive nuta arte e accostare i giovani alla fede attrave rso la be llezza». DUE DONI DA SHANGHAI PER IL PAPA Benede tto XVI ha rice vuto due doni da Shanghai. A consegnarli, al te rm ine de ll’udienza ge ne rale di me rcoledì in Piazza San Pie tro, è stato Padre Matteo C hu, un sace rdote cinese che con questo gesto ha voluto esprime re la vicinanza dei vescovi e de i fe deli de lla diocesi. Donato un dipinto su tela, che raffigura la Madonna di Sheshan e sullo sfondo la pre ghie ra scritta dal Papa alla Ve rgine, riportata sulla Lette ra ai cattolici cinesi. L’altro dono è un bassorilie vo della Madonna di She shan su legno antico de lla collina dove si trova il santuario nazionale . P. Matteo Chu, a Roma pe r la chiusura de ll’anno sace rdotale , è un gesuita nato in C ina, costre tto ai lavori forzati pe r 27 anni. Libe rato, ha potuto andare negli Stati Uniti con il card. Gong Pinmei e quindi a Taipe i (Taiwan). Al P on tef ice Padre Matteo ha chie sto una pre ghie ra spe ciale pe r la Chiesa C ine se . IL PAPA NEL REGNO UNITO, UN LIBRETTO PER SPIEGARE IL SENSO DELLA VISITA In occasione de lla visita di Papa Bende tto XVI ne l Regno Unito in programma dal 16 al 19 se ttembre la Confe renza episcopale di Inghilte rra e Galle s ha pre parato un opuscolo pe r far compre nde re al meglio il senso de lla visita e il ruolo de lla fede e della Chiesa nella vita de lla socie tà. L’opuscolo «Heart speaks unto heart – La visita di Benede tto XVI ne l Regno Unito», ve rrà distribuito ne lle parrocchie di Inghilte rra, Galle s e Scozia il prossimo fine settimana. Il Gove rno britannico e i Vescovi cattolici di Scozia, In- ghilte rra e Galles, in una confe re nza congiunta hanno sottolineato l’importanza de l viaggio, opportunità senza pre ce denti pe r rafforzare i legami tra Re gno Unito e Santa Sede. Il libre tto si inquadra appunto ne ll’ottica di far comprende re il valore de lla visita de l Ponte fice a tutti i fe deli e non solo, si legge ne ll’introduzione : «Si tratta de lla prima volta che un Papa visita il Re gno Unito su invito de lla Regina e pe r questo è l’e quivalente di una visita di Stato».