26 SALA D’ATT ESA PARENTESI) TRA I bei programmi della De Filippi La pancia all’aria delle vere vip Belen-Pocahontas si sposa Stefano “È in famiglia che si fanno i programmi più belli”. Così dice Maria De Filippi (51) in vacanza col figlio (21). E, a dirla tutta, cara Maria, certi programmi davvero potresti evitarli. Come il décolleté al vento della Nannini. Pancione all’aria, come si confà ai veri vip, e lei lo è, per Michelle Hunziker (36). “Tra pochi giorni nasce mia figlia poi sposo Tomaso (il “levrierino” Trussardi, 29). Ma all’8° mese non è un bel vedere... Belen (29), versione Pocahontas, con il suo ballerino Stefano Di Martino (25) a Formentera assieme al piccolo Santiago. “Mi sposo perché Stefano è l’uomo della mia vita”, annuncia lei. Questo nostro a more Il sesso secondo... Monica Piffaretti Linda Rossi con la rubrica “Questo nostro amore” ritornerà domenica 1. settembre “LA FAMIGLIA PER PRIMA DEVE PARLARNE AI FIGLI” CAROLINA CENNI “N BenEssere el nostro caso ho pensato che a parlare di sesso dovesse iniziare la famiglia - dice Monica Pifferetti, giornalista, 4 figli, che cura la rubrica “I nostri figli” sul Caffè -. In seguito la scuola darà un’informazione più accurata e scientifica. Ma credo che parlare apertamente sia molto importante e spetti a noi famiglie, il cui ruolo è centrale. Non bisogna lasciare questa responsabilità alla scuola, ma procedere su due binari, paralleli e complementari. Insomma, i genitori devono giocare fino in fondo il proprio ruolo educativo, anche sull’argomento sesso. La scuola farà poi la sua parte”. Monica Piffaretti non ha dubbi: l’educazione sessuale dei giovani tocca in primo luogo ai genitori. Troppo facile girarci intorno e delegare ad altri. Per il bene dei figli, meglio affrontare in casa l’argomento sesso: “È solo così che il tema non diventa un tabù, qualcosa di sporco, di cui non parlare se non di nascosto. I genitori devono avere un approccio il più naturale possibile - continua la giornalista -. E dare le informazioni il più corrette ed sto è una difficoltà in più. Ma un genitore dovrebbe capire quando sua figlia o suo figlio sono pronti ad ascoltare, a leggere un libro o un opuscolo sul tema. “Ricordiamo che ogni età ha le sue curiosità che cambiano con gli anni - prosegue Piffaretti -. Non è un qualcosa che termina in quinta elemen- “È importante affrontare l’argomento sessualità in modo naturale, senza tabù” “Ci troviamo a fare i conti con una società dove si anticipa tutto e non va bene” esaustive possibile è la cosa migliore. Così come non aspettare troppo. Nessun ragazzo dovrebbe arrivare alla scuola media senza avere sufficienti informazioni”. Certo, ogni ragazzo ha i suoi tempi. Non con tutti i figli l’argomento lo si affronta allo stesso modo e alla stessa età. Trovare il momento giu- tare, perché si sono date le giuste informazioni. Si va avanti, sempre, e man mano si affrontano problemi diversi, come quello della contraccezione. Un’ulteriore difficoltà c’è se i ragazzi non se la sentono di parlarne, se sono eccessivamente pudichi e certi argomenti non vogliono affrontarli con i genitori. E non possiamo certo secondo... Bruno Balestra BRUNO BALESTRA Ex procuratore generale, 60 anni, ha fondato “A Prua”, un progetto che punta sulle emozioni e la condivisione delle esperienze di vita Roberta Villa con la rubrica “BenEssere” ritornerà domenica 1. settembre imporci, possiamo solo proporci. Ma se non vogliono…”. Il ruolo del genitore, una volta di più, diventa un percorso ad ostacoli. Far finta di niente non è una buona soluzione. Il rischio di gravidanze indesiderate o di malattie è dietro l’angolo, visto che l’età del primo rapporto sessuale si abbassa sempre più, oggi è tra i 13 e i 14 anni. “Ci troviamo a fare i conti con una società dove si anticipa tutto, basta pensare che l’adolescenza inizia a dieci anni, anziché quattrodici - nota Piffaretti -. Tutto accade prima, a scapito dei ragazzi che dovrebbero invece godersi l’infanzia e l’adolescenza coi giusti ritmi. Purtroppo la società non li aiuta, perché si sentono quasi obbligati a bruciare le tappe, a fare tutto in fretta, a volte quasi ad essere in competizione l’un l’altro. Per loro è molto difficile restare se stessi, mantenersi fiduciosi e ottimisti”. [email protected] Q@simplypeperosa “SEMPLICITÀ, MEDITAZIONE E ALOE MI RIGENERANO” PATRIZIA GUENZI H a appena terminato una cura a base di aloe. Un metodo naturale, in cui crede molto e che effettivamente lo rimette in forma. “Già i greci ne tessevano le lodi, assieme a grano e uva. Nei tempi antichi era chiamata la pianta dell’immortalità o la pianta del miracolo. Ci sarà pure stato un motivo”, dice Bruno Balestra, 60 anni, ex procuratore generale, fondatore di A Prua, associazione che punta a valorizzare le emozioni e la condivisione delle esperienze di vita. “Siamo corpo, sì, ma anche mente e, soprattutto, cuore”, aggiunge, sottolineando così uno dei punti fondamentali del suo nuovo progetto. E chiarisce: “Ma senza fanatismi, con equilibrio e, soprattutto, senza l’uso di troppe tecnologie. Con semplicità, insomma. Cerco la semplicità in tutto, nel lavoro, nella vita, nell’alimentazione, nel movimento, nella salute”. Semplicità è un po’ la parola d’ordine di Balestra. “È stato un processo lungo, con l’età e l’esperienza ho capito che bisogna togliere piuttosto che aggiungere per stare meglio - riprende -. Ecco perché, oggi, mi capita anche di stressarmi molto meno rispetto a un tempo. Certo, faccio anche un altro lavoro, ma comunque gli anni servono a trovare dentro di noi un sano equilibrio. Perché siamo in continuo cambiamento, “Invecchiando non devi più dimostrare niente, accetti di più” ci trasformiamo e le vicende, le contingenze servono a, come dire, ricentrarci, focalizzare ciò che davvero è importante per noi, a farci stare meglio. Non solo. Cammino anche molto, mi aiuta a riflettere”. Insomma, un po’ filosofo Balestra lo è diventato: “Invecchiando non devi più dimostrare niente, perdi quell’ansia da prestazione che da giovane ti attanaglia rovinandoti l’esistenza. Oggi io ac- cetto di più, anche se ciò non vuol dire che in quello che faccio non ci metto impegno”. E poi c’è la meditazione, a cui Balestra crede molto e che usa per gestire lo stress. “È una valvola di sfogo - riprende l’ex procuratore -, mi serve per assumere distacco dalle cose, per ritrovarmi. Poi, certo, ci sono le giornate no, in cui ti sembra che niente vada per il verso giusto, ma sono come quelle di pioggia. Le accetto, non posso farci niente. So che passano”. E, quando serve, un po’ di aloe o qualche altro metodo naturale. “Credo nell’efficacia dell’omeopatia. Sono piuttosto allergico alle medicine, le uso solo in fase acuta. Preferisco affidarmi alla natura”. Anche a tavola, lui ha trovato un nuovo, e più sano, equilibrio: “Mangio molta meno carne, anche se mi piace. Più frutta e verdura. Amo la cucina tradizionale, mi diletto con paste e arrosti e da un po’ mi diverto a inventare menu sfiziosi e più leggeri”. [email protected] Q@PatriziaGuenzi ,nÓ ª n¥áª ¥n¥án } nb ×nán áìáá@ @ @ ûá@Á ±ç´¤»ëÓÓ®ëèëÞ®êÛº±Øç´¤ /ª¥ª á@¥án n ×ûªán en@ ûá@Á @ ¥ª×áÓ@ »Ónûen¥Ă@ × @en ì@Á ÜÜÜ°ÃÜÃÃvi°V ÉÃÛÌi ±ç´¤»ëÖçÞ°®¢ªé×°×êàÖꪶ ´Öº»Ö®ÞÓ¡¢Þ¶èÆÖ°æÆß°¡¡×¯çèéÖ믡 «Öè««¬¢ç±Øç´¤