Presentazione 1.10 Tagging Architettura dell'informazione | Prof. Luca A. Ludovico Definizione • L'attività di tagging consiste nell'attribuzione di una o più parole chiave, dette tag (letteralmente «etichetta», «contrassegno») a generiche entità • Nello slang si usa spesso il verbo taggare, che però più correttamente andrebbe sostituito con contrassegnare • Si tratta di attribuire (arbitrariamente o scientificamente) metadati descrittivi a dati digitali – Per la distinzione tra dati e metadati, si pensi al tagging nell’HTML e nell’XML Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico A cosa servono e come si presentano i tag • Il tagging ha vari scopi, primo fa tutti permettere una classificazione o individuazione di elementi sulla base dei tag associati • I tag possono essere parole, immagini, simboli, codici di varia natura • I tag si trovano sia all'interno di contesti virtuali (come i tag associabili ad un oggetto digitale) sia in contesti reali (codici a barre, QRCode, etichette e altri sistemi di riconoscimento) Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico Esempio: identificazione di una persona • Mondo reale: – – – – – – nome e cognome codice fiscale numero della carta d'identità microchip RFID sottocutaneo braccialetto elettronico per detenuti ... • Mondo digitale: – – – – codice cliente nickname firma digitale … Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico Tag in ambito digitale • Molti formati di file consentono di inserire informazione aggiuntiva a scopo di descrizione, di catalogazione, di ricerca • Esempio: i tag ID3 che contengono un insieme di informazioni aggiuntive (titolo, artista, album, genere ed altro) inserite in un file audio di tipo MP3 – ID3 è l'abbreviazione di «Identify an MP3» • I tag possono essere inseriti anche in un contesto più ampio, ad esempio un sistema informativo quale una base di dati Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico Tagging manuale Parte 1 Tassonomia • Tassonomia è la disciplina che ha per oggetto la classificazione e ordinazione di elementi all'interno di un sistema. • Ad esempio, supponiamo di avere un gruppo di diversi tipi di animali. È possibile raggrupparli secondo varie caratteristiche e poi assegnare dei nomi a tali gruppi. Un esempio di questo è la tassonomia linneana. • Limiti di un approccio tassonomico: può essere tutto raggruppato e incasellato in modo univoco e condiviso? Esempio: tassonomia linneana Esempio: tassonomia dei nomi delle band metal Folksonomia • Folksonomia è un neologismo derivato dall’inglese folksonomy. • Essa descrive una categorizzazione di informazioni generata dagli utenti mediante l'utilizzo di parole chiave (o tag) scelte liberamente. • Il termine è formato dall’unione di due parole, folk e tassonomia; una folksonomia è, pertanto, una tassonomia creata da chi la usa, in base a criteri individuali. Tagging collaborativo e non formale • La folksonomia è la metodologia utilizzata da gruppi di persone che collaborano spontaneamente per organizzare in categorie le informazioni disponibili attraverso internet (in particolare nel web 2.0). • Questo fenomeno, in contrasto con i metodi di classificazione formale (in particolare con la tassonomia classica), cresce soprattutto in comunità non gerarchiche legate ad applicazioni web, attraverso le quali vengono diffusi contenuti testuali e/o multimediali. E’ una categorizzazione «dal basso». Un esempio L’aspetto… popolare • L'impiego del termine folk è molto significativo, in quanto riferisce di una dimensione popolare di questa pratica (come nel termine folklore o folk music). • Il folk rende conto di una dimensione intuitiva e quindi anche non metodica di questa forma di etichettatura. • Le scienze sociali e l'antropologia hanno a lungo studiato le «classificazioni popolari» ovvero il modo in cui la gente comune (non esperta) classifica il mondo. L’aspetto… sociale • Spesso le folksonomie sono associate al concetto di web 2.0, che comprende nuovi prodotti e servizi - wiki, blogs e tag - che hanno la caratteristica comune di essere strumenti per la condivisione, perciò definiti sociali – contrapposizione con il web "tradizionale" 1.0, più statico e poco personalizzabile • Le folksonomie sono collaborative, producono un’intelligenza collettiva, creano comunità di utenti responsabili della qualità e della conservazione dell’informazione, incoraggiano la partecipazione dell’utente Il modello concettuale • Poiché gli organizzatori dell'informazione sono di solito gli utenti finali, la folksonomia produce risultati che riflettono in maniera più definita l'informazione secondo il modello concettuale della popolazione in cui il progetto viene realizzato. – Il termine «popolazione» va interpretato in senso lato • Esempio: chi è lo straniero? Qualche esempio • Le folksonomie funzionano meglio quando un gran numero di utenti descrive la stessa di informazione. • Il tag deve essere "parlante" perché possa essere ricercato e recuperato da altri e permettere uno scambio tra culture e discipline diverse. • flickr.com (esempio): tagging di immagini • del.icio.us (link): tagging di risorse Web E’ un bookmark sociale che permette di aggiungere siti preferiti alla propria collezione di link, catalogarli con delle parole chiave, e condividerlo non solo con il proprio browser o pc ma anche con altri Confronto tra Folksonomia e Tassonomia • Fornita dagli utenti (dal basso) • Fornita da esperti (dall’alto) • Ambigua • Consistente • Libera • Strutturata • Utilizza linguaggio ridondante e abbreviazioni • Evita sinonimi e abbreviazioni • Dinamica e rapida nell’adeguarsi al nuovo linguaggio • Conservatrice e lenta nell’adeguarsi al nuovo linguaggio Esperimento Risultati • L’immagine è stata tratta da Google Images effettuando una ricerca con il termine integration – in data 12/03/2014 era indicizzata al primo posto • Tag derivanti dall’esperimento: unione, community, gruppo, forza, puzzle, collaborazione, omini, squadra, team, equipe, colori complementari, equidistanza – Praticamente sempre di valenza positiva: per la grafica? • Possibili tag di valenza negativa: lavoro, difficoltà, peso, sforzo, rompicapo – Nell’insieme di individui, non li ha indicati nessuno Tagging automatico Parte 2 GeoTagging • Il GeoTagging è il processo di aggiunta di metadati di identificazione geografica di vari media, come una fotografia o un video, tramite metadati geospaziali. • Questi dati di solito consistono in latitudine e longitudine, ma possono anche includere altitudine, distanza, nomi geografici ecc. • Come si ottiene? – Per via automatica, sulla base del posizionamento globale GPS – Per via manuale, attraverso tagging da parte dell’autore Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico Vantaggi del GeoTagging • Individua la posizione del contenuto di una determinata foto e/o il punto di vista • Permette agli utenti di trovare una vasta gamma di informazioni relative a una data località. – Ad esempio si possono trovare le immagini scattate nei pressi di un determinato luogo inserendo coordinate di latitudine e longitudine in un motore di ricerca di immagini • Consente a opportuni servizi di informazione il recupero di notizie locali, siti web di interesse o altre risorse quali i blog (geoblogging) Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico Esempi di GeoTagging • Molti siti di condivisione di foto consentono ricerche sulla base della posizione geografica – Tra gli altri: del.icio.us, Flickr, Google Earth (supporta anche l’angolo di vista) • Esempio: Panoramio (link) Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico Estrazione automatica di features • Alcuni esempi: – The Infinite Jukebox (link) – Ricerca avanzata di Google Immagini – Ricerca per immagini di Google Immagini • Estrarre automaticamente alcune feature non implica necessariamente effettuare tagging. Però potrebbe consentirlo: si pensi a Shazam! Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico Auto-tagging di contenuti multimediali • I programmi di auto-tag ricercano su Internet le informazioni di un file e compilano in automatico le schede del documento cercato – Per una canzone: autore, titolo, album, data, … • I programmi analizzano il contenuto dell’oggetto digitale, che viene riconosciuto confrontando alcune caratteristiche (ad esempio sequenze di bit) con altri oggetti di riferimento. • Una volta identificato l’oggetto, il programma si collega a banche dati proprietarie o open-source, liberamente aggiornate dagli utenti. • Esempi in ambito audio: Winamp, Windows Media Player, Shazam Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico Altri esempi di applicazioni Parte 3 Smart tag in Microsoft Office • Dati riconosciuti e identificati come appartenenti a un tipo particolare. Un nome di persona o il nome di un destinatario recente di un messaggio di posta elettronica di Microsoft Outlook, ad esempio, sono esempi di un tipo di dati che può essere riconosciuto e identificato con uno smart tag. Architettura dell'informazione Prof. Luca A. Ludovico