COMUNE D1 COMO
rassegna stampa
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LETTERE
u DENUNCIAI
Un'altra intimazione:
ma io ho già pagato
Carissimo direttore,
delle due l'una: o per qualche oscuro motivo risulto antipatico ai vi@ urbani di Corno, o ai comando di viale innocenzo qualcuno insiste a voler sprecare carta e buste,
così preziose in tempi di deforestazione.
Qualche mese or sono dovetti faticare non
poco per spiegare al solerte funzionario di
turno in viale Innocenzo che mi avevano
spedito un avviso di mancato pagamento
(con relativa maggiorazione) per una contravvenzione da loro stessi annullatami
qualche mese prima.
Ora ci risiamo: intimazione di pagamento
per il verbale no 83599T {sanzione di € 38,
da me regolarmente saldata in data
19.10.2010).
Mi vedo di nuovo costretto a scrivere al giornale.
Pregherei per il futuro il responsabile di
questi uffici di controllare che i suoi uomini o chi per essi pongano maggiore attenzione all'emissione di tali avvisi, che - quando errati - costituiscono un'evidente perdita di tempo per i cittadini. Oltre che un imperdonabile sciupio di cellulosa.
Cordialmente.
Dott Roberto Colombo
Como
'
(p.m.)Caro Colombo,
partiamo al presupposto che chi lavora sbaglia,dunque cerchiamo di essere
il più possibile tolleranti. Certo che se
diventa un vizio.
e
..
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14
Edizione del
fYIGIU URBANI f
ANNO XXXI
Quel Monumento
ridotto ad orinatoio
b
Cara Provincia,
una pagina del giornale è stata dedicata interamente al degrado e al rischio "Pompei",
dei monumenti di Como. Tutto vero!
Desidero in questa occasione richiamare
l'attenzione sulla unicità di un Monumento che viene s esso trascurato. Si tratta del
Monumento la Resistenza Europea, opera
dello scultore milanese Gianni Colombo. Il
Monumento fu inaugurato nel 1983 dal Residente della Repubblica Sandro Pertini. L a
struttura si compone di grandi lastre metalliche, sulle quali sono incisi brani di lettere
degli Eroi della Resistenza, ciob di coloro
che per gli ideali di libertà e di indipendenza sacrificarono la vita. Sobrio e senza retorica, il Monumento riesce a creare in chi lo
visita un forte impatto emotivo, cui si accompagna, con carattere di necessità, la meditazione profonda sui valori della civile
convivenza e sugli orrori della guerra.
Scale simboliche salgonoverso quelle dettere»,in un percorso ricco di suggestione,si
avvertono echi e rimembranze di lotte e sacrifici, di eventi lontani e tuttavia ancora
presenti e carichi di dolore. Conserva fiammenti di pietra provenienti dai campi di
sterminio e dalle città Giapponesi bombardate con l'atomica. Con queste parole l'opera viene descritta in internet.
Ora il Monumento è nel pe@or stato di dedo, lasciato ad uso di orinatoio! Illeggibi!?e scritte. Dimenticato negli opuscoli che
parlano di Como. Giudico tutto ciò grave
colpa della locale amministrazione.
Nedo Waker Nenci
[email protected];
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,;
nov, 2010
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COMUNE DI COMO
rassegna stampa
LETTERE
Edizione del
L a Provtncfr
.[DON GNOCCHIf
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.VIVERE A COMO t
I1 voto della Lega
mi lascia allibita
Gli alpini ringraziano
tutti i comaschi
.
Leggo sui giornali uesta dichiarazione della
A poche ore dalla partenza dell'Urna del Bealega: «La Lega Nor - ha sottolineato l'onoreto don Carlo Gnocchi, gli alpini comaschisenvole Nicola Molteni - vota contro la mozione
tono ilgrande bisogno di dire grazie.
dis-ducia per un semplice motivo: s i q o leaMa a chi? A tutti. perché proprio tutti hanno
li verso la maggioranza e non facciamo da
coniribuito a rendere ancor più grandioso un
...
evento &a eccezionale.
stampella
all'opposizionen
che mi lascia alliGrazie al Vescovo e a tutta la curia, che hanno
bita.
letteralmente spalancato agli alpini tutte le
che razza di lealtà è quella verso un'amminiporte della chiesa.
strazione
incapace e falìimentare,non dovrebGrazie a tutte le autorità che, ognuna per le
bero essere leali verso i cittadini e il mandato
proprie com eterne, hanno aiutato a risolveelettorale?
re tutti i prob emi organizzativi,dal più piccoMi
domando che cosa ne pensano gli elettori
loalpiù ande.
leghisti, Saluti.
Grazie a af cittadinanza di Como e non solo,
Paola Bressi
che, con la sua imponente artecipazione a
Como
tutte le fasi del rogramma, a dimostrato di
apprezzareciò c e gli alpini hanno trasforma+& (p.m.) Era tutto previsto: questa ormai
to da sogno in realtà.
è la politica comasca, peraltro perfettaGrazie di cuore a i mass media, che non hanno
mente in linea con i'esempio che ci arriva
smesso un attimo di puntare i riflettori su que- ,
da Roma.
.
sto indimenticabile week end comasco.
-Grazie anche a tutti gli alpini, che,con le lacrime a li occhi, si sono stretti attorno alle spop i ei % e1 loro cappellano, il loro Santo con la
penna nera.
Grazie a don Carlo Gnocchi, che, pur essendo
andato avanti da più di mezzo secolo, non ha
mai smesso di vivere nel cuore di tutti.
Gli alpini comaschi
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ANNO XXXI
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no\. 2010
LETTERE
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ANNO XXXI
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CaAAliarrSa mm9
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L‘URNA DEL BEATO DON GNOCCHI IN DUOMO
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IL CRESCENTE DEGRADO NEL CAPOLUOGO
Gli aipini ringraziano la città e i comaschi
Troppe vie imbrattate da@ escrementi dei cani
A poche ore dalla partenza del1‘urnadel Beato don Carlo Gnocchi,
gli alpini comaschi sentono il grande bisogno di dire grazie.
Ma a chi?
A iutti, perché proprio tutti hanno contribuito a rendere ancor più
grandioso un evento già eccezionale.
Grazie al vescovo e a tutta la curiu, che hanno letteralmente
spalancato agli alpini tutte le porte della chiesa. Grazie a tutte le
autorità che, ognuna con le proprie competenze, hanno aiutato a
risolvere tutti i problemi organimtivi, ah1più piccolo al più grande,
Grazie alla cittadinanza di Como e non solo, che con la sua
imponente partecipazione a tutte le fasi del programma ha
dimostrato di appreuare ciò che gli alpini hanno tra.$ormato ah
sogno in realtà.
Grazie di cuore ai mass media, che non hanno smesso un attimo di
puntare i nfiettori su questo indimenticabile weekend c o m c o .
Grazie anche a tutti gli alpini, che, con le lacrime agli occhi, si sono
stretti attorno alle spoglie del loro cappellano, il loro Santo con la
penna nera.
Graziea don Carlo Gnocchi, che,pur essendo andato avanti da più
di meuo secolo, non ha mai smesso di vivere nel cuore di tutti.
Gli aipini comaschi
brreifarvi tutti “portavoce” presso chi ne ha competenza, anche a
nome di alti abitanti di via Leoni (Il-lla), del1’“ennesìma”
lamentela e protesta (anchese ora ci sono cose più importanti!)per
il degmdo (o meglio “schifo”!)della nostra pur bella città. Per
colpa questa volta, soprattutto dell’inciviltà di alcuni suoi abitanti.
Per esempio, per l’esposizione di njìuti di ogni genere a tutte le ore;
ma, inparticolare,per lo “schifo”in cui versa via Leoni (come altre
vie,però, come adesempio via Alciato)a causa deipadronidipoveri
cani, i quali (padroni),incurantidi tuttoe di tutti,fannofare i relativi
bisogni ai cani in questione lungo e in meuo ai marciapiedi senta
compiere il minimo donoper raccoglierli (anzi,se magari vengono
richiamati in tal senso, rispondono male, offesi), difionte alle case
e agli esercizi commercialipubblici. Da notare che a due passi, nei
giardinetti pubblici, c’è uno spazio apposito per cani.
Soprattutto in questo perio&, con le foglie non raccolte, non si
riesce nemmeno più a camminare per evitare il grosso pericolo di
imbattersi in sgraditi regali.. .
Mi chiedo se non esiste un apposito regolamento comunale (dafar
rispettare, owiamente)per la raccolta degli escrementi. C’è estrema
necessità di controlli preventivi, non solo di multe alle auto. Il civile
rispetto per gli animali deriva anche e soprattutto dal rispetto,
o
‘
innanziiutto, dei propri simili (vedi senso civico del vicinissimo
Canton licino).
Giorgio Urbinati ,.
~
f
Tutte le sfumature di pallore d m t e la seduta del possibile addio
Dopo l’ultimo consiglio comunale sulla sfiducia al sindaco, ho
tratto una mia personalissim conclusione: i volti dei consiglieri comunali sono maggiormente pallidi
quanto più è concreta la possibilità
di d m mollare la poltrona di
Palazzo Cernezzi.
Partiamo proprio dal sindaco. In
tutta onestà, giovedì scorso l’incarnato non era particolarmente
diverso dal consueto rosa antico,
forse soltanto più incrinato da algide m a t u r e wrmoree. A conti
fatti, però, il viso di Bruna, pur se
ghiacciatoin una mimica ridotta al
lumicino, era del colorito tipico e
noto. Paradossalmente, più bianchiccio appariva quello di un paio
di consiglieri di minoranza: Dario
Valli (Area 2010) e Marce110 Iantorno (Pd);. La loro colorazione
virava dal rosa antico al rosa mesozoico: spiccava, nei loro volti,
soprattutto la sfumatura grigiastra che - nella mia personalissima
scala graduata da 1 a 10 - coincide
con una preoccupazione 73 (per la
Questura 12).
Decisamente sul bianco latte, invece, i volti del capogruppo e della
vice del Pdl. Claudio Corengia e
Veronica Airoldi. Terrorizzati dal
voto anticipato, i d u e si sono im-
pegnati per le 4 ore di consiglio su
due fronti: trovare un cavillo per
far votare contro la sfiducia anche
il pubblico e un paio di cugini;
promettere chioschi gelato gratis e
lettini abbronzanti con il 40% di
sconto a chiunque potesse aiutarli
nel voto finale.
La n u m soglia dell’umano pallore, però, è stata stabilita (con
record europeo) dal consiglkre Pasquale Buono. Il quale - uscito con
accenni di lividi d a una riunione
con il Pdl (((Masono caduto dalle
scalen) - ha spiegato così le tinte
lunari del suo volto: «Ho sempre
amato Pierrot».
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