Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Istituto Tecnico Industriale "Guglielmo Marconi " - Cagliari Classe 5 - sez. Aet Indirizzo " Elettronica e Telecomunicazioni " a. s. 2009/2010 DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE (approvato in data 13 Maggio 2010) Redatto dai Professori : Gabriella Lasio Italiano, Storia ed Educazione Civica Maria Luisa Zaccheddu Diritto ed Economia Aziendale Dante Olianas Inglese Maria Pia Serra Matematica Roberto Salustro Elettronica Carlo Poerio Sistemi Elettronici Automatici Carmine Falconi Telecomunicazioni Giuseppe Lecis Tecnologia, Disegno e Progettazione Francesco Marcello Educazione Fisica Giampiero Farru Religione Domenico Gessa Laboratorio di Elettronica, Telecomunicazioni, TDP Laboratorio di Sistemi Automatici 1 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 1. OBIETTIVO DEL CORSO DI STUDI Finalità generali indicate dal Piano dell’Offerta Formativa In considerazione delle finalità generali previste dal profilo professionale del perito industriale per l'Elettronica e le Telecomunicazioni che si pone come obiettivi quello di "definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell'organizzazione del lavoro" ed in particolare di "essere in grado di: analizzare e dimensionare reti elettriche lin eari e non lineari; analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati; partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di comunicazione, di elaborazione delle informazioni anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi); progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato; descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il manuale d'uso; comprendere manuali d'uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera", nonché della consapevolezza della complessità delle manifestazioni letterarie come espressione della civiltà di un popolo di cui è opportuno conoscere e valutare la dimensione storica. Obiettivi educativi e didattici specificamente perseguiti il Consiglio di Classe il Consiglio di Classe, dopo un attento esame dei prerequisiti dei singoli studenti, coerentemente con il Piano dell‟Offerta Formativa, ha elaborato e portato avanti gli obiettivi generali sottoelencati: a) saper esprimersi oralmente in forma corretta e produrre testi di diverso tipo; b) capacità di analisi e dimensionamento di reti elettriche lineari e non lineari; c) capacità di analisi delle caratteristiche funzionali di semplici sistemi sequenziali e delle problematiche inerenti la trasmissione; d) capacità di progettazione e realizzazione di sistemi semplici ma completi di automazione e telecomunicazioni. Gli studenti dovranno essere inoltre in grado di: a) saper descrivere il lavoro svolto, nelle diverse discipline, con semplici ma complete relazioni, utilizzando un linguaggio corretto; b) saper interpretare, individuando i concetti chiave, i manuali tecnici, anche con elementari espressioni in lingua inglese; c) saper effettuare semplici collegamenti interdisciplinari; d) saper esprimere giudizi personali adeguati all'argomento con motivazioni lineari. 2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe 5 Aet era inizialmente composta da 24 alunni, 21 provenienti dalla 4Aet, 3 ripetenti, di cui uno ritirato dopo il primo quadrimestre. Gli alunni, la maggior parte dei quali pendolari (n° 15 su 23), ha frequentato in modo abbastanza regolare, evidenziando un impegno non sempre adeguato, ciò ha parzialmente rallentato lo svolgimento dei programmi e diverse lezioni sono state dedicate al recupero dei contenuti. Gli obiettivi relativi alla programmazione del quinto anno sono stati raggiunti da un piccolo gruppo che si è distinto per impegno e capacità, altri si sono impegnati e hanno maturato una visione globale dei contenuti; un ultimo gruppo, infine, appare impacciato ed incerto, si muove con difficoltà, delinea competenze modeste e ha raggiunto solo in parte gli obiettivi prefissati. La classe, coesa e affiatata, si è comportata abbastanza correttamente ed in modo educato; non è stato necessario, durante il corso dell‟anno scolastico, impartire provvedimenti disciplinari di rilievo. Nel corso del triennio la classe ha potuto godere di una discreta continuità didattica, avendo potuto contare sugli stessi insegnanti nelle seguenti discipline: Italiano, Storia, Matematica, Elettronica, Telecomunicazioni, Inglese, Educazione Fisica, Religione. Nelle altre (Sistemi, TDP, Diritto) gli insegnanti 2 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 del quinto anno sono stati diversi, rispetto a quelli dell‟anno precedente. 3. METODI, STRUMENTI ED ATTIVITA’ INTEGRATIVE a) Metodi Durante le lezioni frontali, intese come strumento centrale di comunicazione, sono state utilizzate metodologie deduttive ed induttive a seconda delle discipline e delle circostanze. Soprattutto nelle discipline professionalizzanti, sono state evitate lunghe esposizioni teoriche e si è preferito, quando possibile, alternare la fase applicativa a quella informativa. L'acquisizione dei concetti dunque è avvenuta anche attraverso l'analisi di casi concreti. Si è fatto ricorso ad esercizi di tipo applicativo, sia per consolidare le conoscenze, sia per far acquistare sicura padronanza dei metodi, sia per porre lo studente in grado di seguire lo sviluppo organico degli argomenti. Nelle attività di laboratorio gli alunni, suddivisi in gruppi di lavoro, sono stati chiamati a partecipare a lezioni guidate e aperte. La lezione frontale ha avuto costantemente - al fine di verifica e riordino delle conoscenze apprese - una fase, talora antecedente, talora susseguente, talora interna, di stimolo di quesiti e risposta agli stessi da parte dell'insegnante onde chiarire dubbi e onde esplicitare i passaggi più delicati e meno appresi anche degli argomenti precedenti. Ciò offre la possibilità, quando da parte degli alunni vi sia una buona motivazione di fondo, di avere un' attività di recupero interna e incorporata nelle ore curricolari e di dare spazio ai bisogni individuali facendone un momento di arricchimento per tutti. Si è cercato di far assimilare i contenuti, mettendo sempre in luce gli aspetti multidisciplinari ed incentivando l‟acquisizione degli argomenti e delle metodologie di approccio alla varie discipline, anche attraverso lo svolgimento di ricerche e la compilazione di relazioni sui lavori individuali e di gruppo. Il recupero e l‟approfondimento sono stati effettuati continuativamente, durante tutto l‟anno scolastico, anche con la metodologia dello stop ang go, e recuperi in orario extra-curricolare . b) Attività integrative Durante il percorso formativo, oltre alle normali attività curricolari, sono state inserite le seguenti attività finalizzate all‟integrazione dell‟offerta formativa: 1. Viaggi di istruzione Viaggio di Istruzione a Loceri - Gorropu (dal 19/04/10 al 20/04/10) 2. Visite guidate Partecipazione alle giornate di Orientamento organizzate dall‟Università di Cagliari Partecipazione alla manifestazione “iniziative oceaniche” sulla pulizia del litorale Conferenza AVIS Conferenza giorno della memoria 3. Conferenze c) Strumenti didattici Strumenti per le lezioni frontali e lo studio guidato Strumenti per le lezioni in laboratorio Strutturati (Libro di testo, dispense, schede riepilogative e dossier di documentazione tecnica) Non strutturati (Giornali, libri e riviste, opuscoli, audiovisivi, iconografie, materiali frutto di ricerche on-line). Strumenti, componenti e data sheets della componentistica commerciale Attrezzature in dotazione ai laboratori di indirizzo ed alla palestra. 3 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Gli strumenti utilizzati per l‟accertamento di conoscenze, competenze e capacità, di seguito indicati, sono stati adoperati da tutti i componenti del Consiglio di Classe: Interrogazioni orali; Interventi dal banco e/o dal posto di lavoro; Prove scritte e grafiche tradizionali; Test strutturati (a risposta chiusa, a risposta aperta); Lavori individuali e di gruppo (relazioni, tesine, compiti per casa, prove pratiche); Prove pluridisciplinari (simulazione della terza prova). Per affrontare adeguatamente la terza prova d‟esame, il Consiglio di classe ha deciso di realizzare due “simulazioni”: il 17/04/2010 (Storia, Matematica Elettronica, Educazione Fisica) il 07/05/2010 (TDP, Matematica, Elettronica, Sistemi) Le tipologie utilizzate sono state B e C, quesiti a risposta multipla e a risposta singola, contenuta in un numero precisato di righe, riguardanti argomenti dell'ultimo anno. Gli alunni hanno dimostrato di prediligere i quesiti a risposta multipla. 5. SCELTE DIDATTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE Coerentemente con quanto precisato nel POF l‟azione dei docenti è stata tale da ricercare una positiva motivazione degli allievi, mirando a: approfondire ciò che è importante e rilevante sul piano formativo, educativo, culturale; sollecitare l'interesse e la partecipazione degli alunni; far fronte alle difficoltà dell'apprendimento mediante responsabilizzazione, mantenendo alta l'autostima; abituare al lavoro paziente in cui anche l'eventuale insuccesso è comunque un mezzo per imparare. Le competenze minime essenziali sono quelle individuate nella programmazione educativa e didattica stabilita all‟inizio dell‟anno scolastico nelle riunioni per disciplina, durante le quali si sono stabilite le finalità, gli obiettivi intermedi e il programma minimo comune per ogni materia che viene di seguito riportato. Ciascun docente ha rispettato il programma minimo comune concordato durante le riunioni per materia, nel rispetto della propria libertà di insegnamento e della personalità degli allievi. I metodi didattici utilizzati, pur nel rispetto delle diverse tipologie di materia e della diversa sensibilità dei docenti sono stati, in ogni caso, mirati a: - coinvolgere lo studente indicando chiaramente i traguardi da raggiungere e i compiti da realizzare, rispetto ai quali l‟insegnante si proporrà come guida nell‟apprendimento; - ricorrere alla lezione frontale, sempre di breve durata, solo in quelle circostanze in cui essa risulti strettamente funzionale; - privilegiare le attività di laboratorio; - favorire il lavoro di ricerca in gruppo, che dovrà essere ben strutturato e guidato; - insegnare ad affrontare e risolvere individualmente quei problemi che dovessero manifestarsi nel corso del processo di apprendimento; - creare condizioni e momenti di apprendimento autonomo; - assumere la cooperazione come stile relazionale e modalità di lavoro. L‟azione didattica è stata, in generale, concretizzata in tre differenti momenti: - la lezione teorica, quasi sempre di tipo frontale; - l‟attività di laboratorio (dove prevista) che si basa sulla realizzazione di esperienze, solitamente di gruppo, che saranno precedute da un progetto preliminare e seguite da una relazione conclusiva. - la verifica che consente di valutare e quantificare i risultati del lavoro svolto. 4 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 In sede di programmazione annuale, i Consigli di classe, tenendo conto dei livelli di partenza di ciascun allievo, hanno fissato gli obiettivi formativi e culturali, adattandoli alla realtà della classe; individuando modi e frequenza delle verifiche, fissano i criteri di valutazione in funzione degli obiettivi; stabiliscono le situazioni che necessitano di azioni di recupero e sostegno e gli interventi da attivare nelle ore curricolari o in ore extracurricolari. Le verifiche sono state effettuate, a seconda della disciplina, mediante: svolgimento di temi saggi brevi analisi e commento di testi lettura e commento di brani ricerche relazioni quesiti a risposta singola e/o multipla esercizi scritti esercitazioni di laboratorio colloqui orali. Nella valutazione dell‟alunno e del raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati, coerentemente con quanto indicato nel POF, si è tenuto conto: dei progressi nell‟apprendimento in relazione agli obiettivi e ai livelli di partenza, delle conoscenze e abilità acquisite, dell‟interesse, la frequenza e l‟applicazione. E‟ stato considerato sufficiente il profitto dell‟alunno che: ha dimostrato di conoscere in modo corretto i concetti base si è espresso con linguaggio semplice e specifico per ciascuna disciplina, (scritto e/o orale) ha saputo individuare gli aspetti significativi della disciplina si è orientato nella scelta e uso della strumentazione. E‟ stato considerato insufficiente il profitto dell‟alunno che: ha dimostrato di conoscere i contenuti in modo lacunoso non si è espresso con l‟impiego di una terminologia inesatta si è confuso nella scelta e uso della strumentazione. 6. CRITERI PER LA FORMULAZIONE DEI GIUDIZI E DEL CREDITO SCOLASTICO Al termine di ciascun trimestre i Consigli di classe si sono riuniti e, sulla base delle valutazioni relative a ciascuna disciplina, hanno compilato le pagelle, poi consegnate alle famiglie per presa visione. Nello stilare i giudizi di merito sono stati presi in considerazione i seguenti elementi: comportamento e frequenza impegno e costanza nello studio partecipazione e interesse alle attività didattiche progresso nell‟apprendimento, rispetto ai livelli di partenza numero delle prove positive, rispetto al numero complessivo. Nell‟assegnazione del Credito scolastico, , coerentemente con il dettato dell'art. 11 e seguenti del D.P.R. 323 del 27/07/98, il Consiglio di Classe terrà conto non solo della media dei voti finali ma anche dell‟assiduità della frequenza, dell‟interesse, dell‟impegno profuso nel colmare eventuali lacune ed in generale della più o meno attiva partecipazione al dialogo didattico ed alle attività integrative, comprese le eventuali esperienze, documentate e certificate, maturate sia nell‟ambito extra che para-scolastico, in linea anche con le deliberazioni del Collegio dei Docenti. 5 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 7. ALLEGATI: Sono allegati al presente documento, e ne fanno parte integrale e sostanziale i seguenti allegati 1) contenuti disciplinari: sono quelli indicati nei programmi delle singole discipline, riportate nelle pagine seguenti, da pag. 6 a pag. 30. Programma di Italiano Programma di Storia Programma di Diritto Programma di Lingua Inglese Programma di Matematica Programma di Elettronica Programma di Sistemi Programma di Telecomunicazioni Programma di TDP Programma di Educazione Fisica Programma di Religione 2) Simulazioni III prova: sono riportati i testi delle simulazioni della III prova effettuate il 17 Aprile 2010 e il 7 Maggio 2010-05-25 (da pag. 31 a pag. 38) 3) Griglia di valutazione: è la griglia di valutazione utilizzata nel corrente anno scolastico, conforme a quanto riportato nell‟allegato J al piano dell‟offerta formativa, approvato dal collegio dei docenti e pubblicato nel sito internet dell‟istituto (pag. 39) 4) Criteri attribuzione crediti: è una tabella in cui sono riportati i criteri utilizzati per l‟attribuzione del credito scolastico e formativo, conforme a quanto riportato nell‟allegato K al piano dell‟offerta formativa, approvato dal collegio dei docenti e pubblicato nel sito internet dell‟istituto (pag. 40) 6 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di ITALIANO Docente: Gabriella Lasio Le finalità dello studio delle materie letterarie tendono a mettere in risalto,non tanto le conoscenze acquisite,quanto la comprensione ,da parte dell‟alunno,della logica che sta alla base della disciplina. Pertanto,tenendo conto della situazione di partenza della classe,del numero degli allievi,delle competenze pregresse, gli obiettivi raggiunti nell‟insegnamento dell‟Italiano hanno riguardato i seguenti punti : Consolidamento delle competenze linguistiche Acquisizione di capacità di lettura Analisi , interpretazione di un testo letterario Capacità di cogliere le connessioni tra il mondo degli autori e le coordinate storico –culturali che li intersecano Partendo dal presupposto ,che le opere letterarie sono frutto di un processo ricostruibile e valutabile con strumenti razionali,ho ritenuto opportuno suscitare nella classe,la consapevolezza di considerarle come frutto di lavoro e di abilità umana. Contenuti 1°Trimestre Il Romanzo : cenni sul passaggio dal narratore onnisciente al narratore impersonale La Scapigliatura : Cletto Arrighi da “La Scapigliatura “e il 6 febbraio Positivismo : linee essenziali Naturalismo: linee essenziali E.Zola : stralci da “ il Romanzo Sperimentale” Verismo e Verga : le tecniche narrative Prefazione all‟Amante di Gramigna (lettura e analisi) Prefazione ai Malavoglia (lettura e analisi) Da” Vita dei campi “ : Rosso Malpelo , Fantasticheria “ (lettura e analisi) Da “ Novelle Rusticane “ :La roba “(lettura e analisi ) Da “i Malavoglia “: L‟ addio al mondo pre-moderno “(lettura e analisi) Da “Mastro don Gesualdo “:”La tensione faustiana del self-made man “, “La morte di Gesualdo”(lettura e analisi) Obiettivi specifici-metodologia-verifiche Gli argomenti sono stati illustrati partendo dalla lettura diretta dei testi ,inquadrando i problemi nel contesto storico e sociale .La classe è stata guidata : -a riconoscere le linee di fondo dell‟ideologia degli autori ; -contestualizzare l‟ideologia nel periodo storico ; -saper riconoscere l‟evoluzione della tecnica narrativa Le verifiche sono state condotte sotto forma di colloquio-conversazione e sotto forma di questionario. - Decadentismo:origine del termine, visione del mondo ,poetica (Dicembre) Il simbolismo francese e le nuove tecniche espressive - P.Verlaine :”Langueur”(lettura e analisi) - C. Baudelaire : “ Albatros”,”Spleen” Oscar Wilde :da “Il ritratto di Dorian Gray “ : “ I principi dell‟estetismo” (lettura e analisi) “ Un maestro di edonismo” (lettura e analisi) Joris-Karl Huysmans: da “Controcorrente”, “La realtà sostitutiva” (lettura e analisi) 2°Trimestre G. D‟Annunzio :le linee essenziali della sua poetica. 7 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 - Dall‟estetismo al superomismo. Caratteri generali de “Il Piacere” Da “Il trionfo della morte”, analisi de : La Nemica” Da Alcyone : “ La Sera fiesolana “,” La pioggia nel pineto “(lettura e analisi) G.Pascoli : la visione del mondo e la poetica - Caratteri generali del saggio “Il Fanciullino “ - Da “Myricae” :”Novembre “, “X agosto “, “Temporale “(lettura e analisi) - Da”Canti di Castelvecchio “: “Il Gelsomino notturno “(lettura e analisi ) Obiettivi-metodologie verifiche Attraverso una lezione aperta , la classe è stata guidata a saper riconoscere : a) le linee di fondo della poetica decadente b) contestualizzare la visione del mondo dei poeti decadenti nel periodo storico c) a saper riconoscere le nuove tecniche espressive del linguaggio poetico (metafora , simbolo , sinestesia ) Le verifiche sono state condotte sotto forma di colloquio-conversazione e di questionario. Il romanzo del „900 – Il nuovo romanzo I.Svevo :un intellettuale “europeo”. La cultura.La figura dell‟inetto Da “Una vita “:Le ali del gabbiano “(lettura e analisi) Da “Senilità”: “Il ritratto dell‟inetto” ; “il male avveniva….” (lettura eanalisi) Da “La coscienza di Zeno “:”La morte del padre “,”La salute malata di Augusta “,”La morte dell‟antagonista” (lettura e analisi ) 3°Trimestre L.Pirandello :la visione del mondo e la poetica. Da “L‟Umorismo “:”Vedo una vecchia signora…”(lettura e analisi ) Avvertimento e sentimento del contrario Dalle “Novelle per un anno”:”Il treno ha fischiato “(lettura e analisi) ; “Ciaula scopre la luna” (lettura e analisi) Lettura e analisi dei brani antologici de”Il fu Mattia Pascal” Lettura e analisi dei brani antologici de”Uno nessuno e centomila” Obiettivi-metodologie-verifiche Attraverso la lettura diretta dei testi e l‟inquadramento storico ,i ragazzi sono stati guidati a saper riconoscere la novità del romanzo del primo 900 ,nonché i motivi ed i segni della crisi dell‟uomo moderno (alienazione-solitudine).Le verifiche si sono svolte utilizzando il colloquio ed il questionario. Le avanguardie Il crepuscolarismo :linee essenziali Guido Gozzano : La Signorina Felicita ………. ( Lettura e analisi di alcuni versi ) Aldo Palazzeschi : “E lasciatemi divertire ? ( Lettura e analisi ) Il futurismo : linee essenziali Lettura del “Manifesto tecnico della letteratura futurista “di F.T.Martinetti La poesia del 900 E.Montale :il significato della poesia e la negatività della condizione esistenziale. Da “Ossi di Seppia” :”Non chiederci la parola “,”Meriggiare pallido e assorto”,”Spesso il male di vivere” Giuseppe Ungaretti : tra sperimentalismo e ritorno all‟ordine Da “ L‟Allegria “ : “ Veglia “ , “ Mattina “ , “ Soldati “ , “ San Martino del Carso “ ( Lettura e analisi ) Da “ Il dolore “ : “ Non gridate più “ ( Lettura e analisi ) Obiettivi-metodologie-verifica Attraverso l‟analisi diretta dei testi e la loro contestualizzazione storica-sociale , la classe è stata guidata a saper riconoscere la reazione degli intellettuali davanti ai miti della società moderna .Le verifiche si sono svolte attraverso i colloqui ed i questionari. Si sottolinea ancora che le verifiche si sono basate su tre aspetti : 1) Conoscenza dell‟argomento 8 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 2) Dominio critico delle idee 3) Impiego di un repertorio linguistico specifico Per quanto riguarda lo scritto d‟italiano , si è tenuto conto del fatto che l‟esame di stato richiede agli studenti la padronanza di diversi modelli di scrittura . Per questo gli alunni sono stati guidati all‟esercizio scritto non limitato al tema tradizionale ,ma allargato ad altre tipologie testuali ,come il saggio breve,l‟articolo d‟opinione e l‟analisi di un testo letterario . 9 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di STORIA Docente: Gabriella Lasio Lo studio della storia,in un‟epoca ricca di trasformazioni come l‟attuale, deve fornire agli studenti strumenti e metodi di indagine del passato per acquisire la consapevolezza e la fiducia d‟intervento nel presente , connesse alla capacità critica e alla memoria storica . La conoscenza dei processi di formazione e sviluppo della società moderna e contemporanea,consente di acquisire gli elementi necessari a comprendere il reale nella sua profondità storica e contemporaneamente sviluppare negli allievi la capacità di lettura del presente. Pertanto gli alunni sono stati educati ad esercitare la comprensione del senso della continuità fra passato e presente , a cogliere il passato nelle sue caratteristiche , a prendere coscienza dei valori universali che aprono alla solidarietà ,alla società e a problematizzare e interpretare con spirito critico i processi storici . Attraverso una metodologia di tipo narrativo , unita ad un itinerario interpretativo,sono stati sviluppati i seguenti contenuti : Il processo di Unificazione Nazionale (1° trimestre) Obiettivo :Fornire la consapevolezza che il modo in cui è avvenuta la nascita dell‟ Unità d‟ Italia può essere la chiave di lettura di molti problemi contemporanei . Problemi post – unitari :Destra storica , Sinistra e Trasformismo Obiettivo : comprensione del legame tra la prassi politica di quel periodo e l „ attuale . L „ età Giolittiana Obiettivo :Rendere gli alunni critici rispetto alle questioni di questa età :industrializzazione , nuove ideologie , emigrazione . La 1^ Guerra mondiale e la rivoluzione sovietica 2°trimestre Obiettivo :Comprensione delle trasformazioni in Europa.Comprendere che con il primo conflitto mondiale si chiude bruscamente l‟800 e si apre la strada a nuove e drammatiche trasformazioni al cui centro non era più la sola Europa Il dopoguerra :società di massa e crisi economica Obiettivo :conoscenza dei nessi tra la crisi verificatasi in Europa e la 1^guerra mondiale I Totalitarismi :Fascismo ,Nazismo ,Stalinismo 3°trimestre Obiettivo :rendere gli alunni attenti rispetto ai meccanismi che portano ai totalitarismi La 2^ Guerra mondiale e la Resistenza Obiettivo:Acquisire la consapevolezza che il secondo conflitto non fu solo il risultato della follia hitleriana ma affondava le sue radici nella storia mondiale del novecento. Comprensione che la Resistenza è stata uno dei momenti chiave per la nascita della nostra democrazia . Le verifiche sono state condotte al termine delle unità didattiche ,sia sotto forma di colloquio – conversazione ,sia sotto forma di questionari prevalentemente di tipo A 10 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di Diritto ed Economia aziendale Docente: Maria Luisa Zaccheddu Testo adottato: Ore di lezione: Azienda, diritto, organizzazione. Autori: Cattani, Gabbi, Zaccarini. due alla settimana 1° Trimestre Presupposti: le fonti del diritto. Unità didattica n°1 L‟imprenditore, art 2082. L'imprenditore commerciale, art 2195. Lo statuto dell'imprenditore commerciale. I collaboratori subordinati dell'imprenditore commerciale: institore, procuratore, commesso. Il registro delle imprese. I libri contabili. Il piccolo imprenditore, art. 2083. Art 1 della nuova legge fallimentare. L'impresa familiare, art. 230 bis. L'imprenditore agricolo: il nuovo art. 2135. Tempi: ore 12. Unità didattica n°2 L'Azienda, art. 2555, l'azienda e l'impresa, i beni dell'azienda. Il trasferimento dell'azienda: la sorte dei debiti, dei crediti e dei contratti. I segni distintivi: ditta, marchio, insegna. Tempi: 6 ore. 2° Trimestre Unita’ didattica n° 3 Il contratto di lavoro subordinato. Principi costituzionali. Il lavoratore subordinato, art 2094. In breve lo Statuto dei lavoratori e la legge Biagi. Tempi: 8 ore. Unità didattica n° 4 Il contratto di società, art 2247. Concetto di autonomia patrimoniale. Società di persone e società di capitali. Efficacia dell'iscrizione nel registro delle imprese. Società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, con particolare riferimento alla responsabilità dei soci. Tempi: 16 ore. 3° Trimestre Unità didattica n° 5 Le società di capitali. La SPA: D.Lgs. N. 6 del 2003 11 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 atto costitutivo conferimenti organi competenze delle assemblee, dei sindaci e degli amministratori i nuovi poteri degli amministratori ex art. 2380 bis azioni e obbligazioni i diritti degli azionisti capitale minimo e riserva legale il bilancio, art. 2423 la liquidazione La SRL in breve e la SRL con un unico socio Tempi: 24 ore. Obiettivo principale del corso: far conoscere allo studente le principali problematiche giuridicoeconomiche della realtà sociale, renderlo consapevole dei propri diritti e doveri predisponendolo ad inserirsi nel mondo del lavoro. Obiettivi intermedi: individuare e cogliere la dimensione giuridica dei rapporti sociali; conoscere il significato della terminologia giuridica ed economica; comunicare le proprie conoscenze con linguaggio tecnicamente adeguato;essere in grado di capire le comunicazioni giuridiche ed economiche proposte dai mass-media; sapersi orientare nell‟uso degli strumenti normativi;comprendere i fondamenti dell‟attività economica e cogliere il significato di azienda quale sistema aperto. Tecniche didattiche: lezione frontale aperta agli interventi degli studenti Sussidi didattici: codice civile, libro di testo, appunti di altre pubblicazioni giuridiche. Sistemi di verifica: verifiche orali individuali, simulazione della terza prova con sussidio del codice civile, verifiche generali sotto forma di discussione in classe. Criteri di valutazione: nella valutazione si considera: il livello di comprensione dei contenuti e la completezza della conoscenza degli argomenti trattati, l‟ordine e la consequenzialità espositiva, la correttezza del linguaggio usato. 12 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di LINGUA INGLESE Docente: Dante Olianas Obiettivi realizzati in termini di conoscenze, competenze e capacità. La composizione della classe 5a AET è praticamente la continuazione dalla IV AET dello scorso anno cui si aggiungono alcuni alunni ripetenti. All‟inizio dell‟anno scolastico, nel tentativo di livellare alcune differenze nella competenza della lingua e della sua grammatica, abbiamo lavorato ad un ripasso delle strutture di base per poi dedicare la maggior parte del tempo all‟inglese tecnico che doveva essere il programma da portare all‟esame. A metà del terzo trimestre, completato il programma di inglese tecnico, abbiamo ripreso l‟inglese generale e portato a conclusione anche il programma di inglese generale. I brani dell‟inglese tecnico sono stati scelti secondo quanto previsto nel Verbale delle riunioni per materia del 12/09/09. Il testo adottato è “Trigger in” di Vincenza Bianco e Anna Gentile, edito da Il Capitello. Durante lo svolgimento del programma di inglese tecnico, abbiamo seppure in grandi linee ripreso gli argomenti che concernono le energie rinnovabili allo scopo di prepararei ragazzi alla gita di istruzione che si è svolta all‟impianto e al sistema fotovoltaico di Loceri. Le unità, strutturate secondo una chiara distinzione tra le diverse attività linguistiche di: reading, listening, understanding, speaking and writing, hanno in genere creato un collegamento tra l‟apprendimento degli argomenti in lingua italiana e in lingua inglese. Partendo dalla lettura del brano gli studenti hanno svolto un lavoro di comprensione, di traduzione e di rielaborazione dei contenuti. Gli alunni hanno maturato anche una minima capacità di produzione orale sugli argomenti svolti. In finale gli studenti sono in grado di leggere, comprendere e tradurre testi di inglese tecnico. Metodi e mezzi adottati nell’interazione studenti-docente. Il metodo adottato é stato quello della lezione frontale, sempre mirata al continuo coinvolgimento degli studenti. I mezzi utilizzati sono stati quelli di tipo tradizionale: lavagna, registratore, quaderni ed altro materiale quali copie fotostatiche fornite dal docente stesso, I tempi delle singole attività. Nell‟ambito delle due ore settimanali a disposizione, il lavoro svolto con l‟inglese tecnico ha richiesto un periodo di tempo che ha coperto dalle due alle quattro ore per ogni brano scelto. Programa di complementi tecnici di Lingua Inglese svolto nella classe 5Aet Il programma si è concentrato sul completamento del programma di inglese generale e sull‟inglese tecnico con la revisione delle strutture grammaticali incontrate e presentate dal libro Trigger in, durante il percorso. I testo usato è “Trigger in” di Vincenza Bianco e Anna Gnetile, edito da Il Capitello. Allo scopo di ampliare la conoscenza di alcuni degli argomenti, abbiamo utilizzato brani da altri testi o presi da Internet che sono stati forniti in fotocopia. In finale, abbiamo affrontato i seguenti argomenti: 1. Why should we point to solar energy T. I. p. 82 2. A visit to “Eurosolare” factory T. I. p. 84 3. Nuclear power policy in Italy T. I. p. 85 4. Chronicle of two big accidents T. I. p. 86 5. Isaac Newton T. I. p. 93 6. Newton‟s three laws T. I. p. 94 7. George Simon Ohm T. I. p. 98 8. Resistance and resistivity T. I. p. 99 9. Realationship Between conductors T. I. p. 102 13 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 10. 11. 12. 13. 14. 15. Who is the scientist Positivism Volta versus Galvani Albert Einstein What is electronics The third industrial Revolution T. I. T. I. T. I. T. I. T. I. T. I. p. 104 p. 108 p. 110 p. 118 p. 127 p. 129 14 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di MATEMATICA Docente : Maria Pia Serra UNITA’ 1 INTEGRALI INDEFINITI -Prerequisiti: Concetto di derivata e calcolo delle derivate principali, regole di derivazione, Concetto di differenziale di una funzione, derivata come rapporto tra due differenziali 1.1 Definizione della primitiva di una funzione, ricerca delle primitive di semplici funzioni. 1.3 Definizione di Integrale indefinito di una funzione. 1.4 Calcolo degli Integrali indefiniti immediati. 1.5 Integrazione per scomposizione. 1.6 Integrazione per Parti. 1.7 Integrazione per sostituzione. 1.8 Integrazione di funzioni razionali fratte proprie e improprie con zeri reali e distinti. UNITA 2 INTEGRALI DEFINITI 2.1 Problema delle aree(cenni).Area di un trapezoide. 2.2 Definizione di Integrale definito . 2.3 Proprietà dell‟integrale definito. 2.4 Relazione tra integrale indefinito e integrale definito di una funzione. 2.5 Teorema di Torricelli. (senza dimostrazione) 2.6 Applicazioni dell‟integrale definito: calcolo di aree UNITA’ 3 INTEGRALI IMPROPRI Prerequisiti:Concetto di limite di una funzione:limite infinito per x che tende ad una quantità finita. 3.1 Integrali Impropri: Integrale di una funzione che diventa infinita in qualche punto. 3.2 Integrali estesi ad intervalli illimitati. UNITA’ 4 : EQUAZIONI DIFFERENZIALI 4.1. Equazioni differenziali ordinarie del primo ordine. 4.2. Integrale generale e integrale particolare di una equazione differenziale. 4.3. Equazioni differenziali a variabili separate e separabili. 4.4. Equazioni differenziali lineari del primo ordine omogenee e non omogenee. 4.5. Equazioni differenziali omogenee del primo ordine UNITA’ 5: EQUAZIONI DIFFERENZIALI 5.1. Equazioni differenziali del secondo ordine 5.2. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine omogenee. 5.3. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine omogenee ,a coefficienti costanti:equazione caratteristica, radici reali e distinte, reali coincidenti, complesse coniugate. UNITA’ 6 : TRASFORMATA DI LA PLACE 6.1 Linearità della trasformazione di Laplace 6.2 Teorema del cambio di scala 6.3 Teorema della traslazione dell‟immagine. 6.4 Teorema di derivazione dell‟immagine. 6.5 Teorema di derivazione dell‟originale. 6.6 Definizione dell‟antitrasformata di Laplace. 6.7 Applicazione della trasformata di Laplace alla risoluzione delle equazioni differenziali 15 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di ELETTRONICA Docenti: Roberto Salustro Roberto Dessi Unità didattica n.1 -L‟amplificatore operazionale Prerequisiti : -conoscenza delle problematiche elementari sugli amplificatori lineari e loro parametri caratteristici, modello circuitale equivalente dell‟amplificatore di tensione. Contenuti: -L‟A.O ideale: caratteristiche fondamentali e piedinatura integrato. - Funzionamento ad anello aperto e il problema della linearità. -L‟A.O. reale e suoi parametri caratteristici. -Funzionamento ad anello chiuso configurazioni fondamentali: invertente e non invertente. -Amplificatore differenziale uso nel condizionamento dei segnali. -Metodi per l‟analisi semplificata con i principi di Kirchhoff. -Applicazioni: inseguitore,invertitore,circuiti sommatori invertenti e non invertenti, integratori ideali e reali configurazione invertente e non invertente, derivatori ideali e reali configurazione invertente e non invertente,integratore e derivatore a doppia costante di tempo,limitazione della banda passante. Convertitori corrente-tensione e tensione-corrente carico fuori massa circuito invertente e non invertente e carico a massa. Circuiti sfasatori: ritardatori e anticipatori di fase. Circuiti limitatori con livello di limitazione uguale e diverso da quello della tensione di soglia,limitatori di precisione ad una semionda configurazione invertente e non invertente,raddrizzatore di precisione a doppia semionda. Comparatore rivelatore di zero e di livello,comparatore a finestra,comparatore con isteresi o trigger di Schmitt destrogiro e sinistrogiro. Modulo Sample-Hold. Obiettivi: -apprendimento delle tecniche di analisi dei circuiti con A.O. -diventare capaci di progettare le configurazioni analizzate e collaudarle in laboratorio di misure. Laboratorio: realizzazione e collaudo delle configurazioni invertente e non invertente, di circuiti sommatori. Sistemi di verifica : colloquio orale e prove scritte , lavoro di gruppo durante le prove pratiche nelle quali i progetti realizzati sono stati collaudati ed è stata redatta una relazione riassuntiva, prova strutturata di tipologia A. Unità didattica n.2 -I generatori di segnali non sinusoidaliPrerequisiti: la reazione positiva negli amplificatori con AO, il comparatore con isteresi, integratore invertente. Contenuti: 1. trigger di Schmitt 2. generatore di onda quadra o multivibratore astabile con A.O. 3. multivibratore monostabile con A.O. 4. generatore di onda triangolare con A.O Obiettivi: acquisire un metodo di analisi dei generatori non lineari con particolare riferimento alle strutture comprendenti comparatori e integratori, diventare capaci di utilizzare nelle applicazioni pratiche l‟integrato 16 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 µA 741. Laboratorio: realizzazione e collaudo di un generatore di onda quadra Sistemi di verifica : prova scritta di tipologia A, colloquio orale. Unità didattica n.3 –Gli oscillatori sinusoidaliPrerequisiti : parametri caratteristici degli amplificatori. Contenuti: Principio di funzionamento e criterio di Barkhausen. Oscillatore BF : osc. a ponte di Wien Oscillatore a rete di sfasamento Oscillatore in quadratura seno-coseno. Laboratorio: realizzazione e collaudo di un oscillatore a ponte di Wien . Obiettivi : 1. conoscenza di una procedura per l‟analisi degli oscillatori e delle problematiche relative alla loro realizzazione 2. essere in grado di fare un‟ analisi dettagliata di almeno uno di essi. Sistemi di verifica: colloquio orale e prova scritta di tipologia A Unità didattica n.4 – I filtri attivi Prerequisiti: rappresentazioni analitiche e grafiche di una f.d.t. Contenuti: generalità sui vari tipi di filtri ordine di un filtro f.d.t. di un filtro del 1° ordine con AO passa-basso e passa-alto f.d.t. di un filtro del 2° ordine con AO passa-basso, passa-alto,passa-banda ed escludi-banda approssimazione di Butterworth filtri a reazione positiva semplice tecniche di progetto Obiettivi: -essere in grado di rappresentare graficamente la risposta in frequenza dei filtri dopo averne determinato la f.d.t. -diventare capaci di progettare le configurazioni analizzate e collaudarle in laboratorio di misure. Laboratorio: realizzazione e collaudo di un filtro passa-altoe passa-basso.del primo e del secondo ordine, di un filtro passa-banda Sistemi di verifica : prova orale, relazione della prova di laboratorio prova strutturata di tipologia A e C 17 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di Sistemi Elettronici ed Automatici Docenti: Carlo Poerio Domenico Gessa ANALISI DEI SISTEMI NEL TEMPO E NELLA FREQUENZA La trasformata di Laplace - Definizione di trasformata e sua utilità; - La variabile complessa di Laplace; - Studio delle funzioni trasformate secondo Laplace di uso più comune: impulso, gradino, rampa lineare, rampa parabolica, rampa cubica, esponenziale, doppio esponenziale, sinusoide, sinusoide smorzata; - Operatori di derivazione ed integrazione secondo Laplace; - Trasformazione e antitrasformazione secondo tabella. La funzione di trasferimento - Trasformazione dei sistemi lineari secondo Laplace; - Definizione di funzione di trasferimento (f.d.t.); - Definizione e calcolo dei poli e zeri di una f.d.t.; - Calcolo di f.d.t. di circuiti elettrici passivi con una o due maglie; - Stima dei poli e calcolo degli zeri tramite considerazioni di tipo fisico (metodo pratico); - Ottenimento della risposta in frequenza dalla f.d.t. ; - Modulo e fase della risposta in frequenza. Diagrammi di Bode - Definizione di deciBel e sua inversa; - Tabella dei valori dei dB di uso più frequente; - Piano per il tracciamento dei diagrammi di Bode in decadi di frequenze e dB: - Ulteriori suddivisioni delle decadi in 10 parti; - Calcolo del modulo della risposta in frequenza da diagrammare; - Regole di tracciamento del diagramma del modulo in modo “asintotico”; - Regole per il tracciamento del diagramma “reale” del modulo della risposta in frequenza; - Diagramma per poli e zeri separati (distanza almeno di una decade), vicini (distanza una ottava), poli o zeri nell‟origine; - Calcolo della fase della risposta in frequenza; - Regole per il tracciamento del diagramma della fase in modo “asintotico”; - Regole per il tracciamento del diagramma “reale” della fase della risposta in frequenza; - Diagramma per poli e zeri separati (distanza almeno di due decadi), vicini (distanza meno di due decadi con sovrapposizione di massimo 3 rampe asintotiche), poli o zeri nell‟origine. ALGEBRA DEGLI SCHEMI A BLOCCHI - Cenni all'algebra degli schemi a blocchi: applicazioni e limiti di validità; - Rappresentazione dei sistemi, dei segnali, dei punti di diramazione e dei nodi di confronto; - Funzioni di trasferimento di blocchi in serie, in parallelo e in controreazione; - Principio di funzionamento dei sistemi di controllo in catena aperta ed in catena 18 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 chiusa. ANALISI DEI SISTEMI DI CONTROLLO ANALOGICI - Tipologia ed ordine di un sistema; - Spostamento dei poli della f.d.t. e risposta del sistema; - Caratteristiche dei segnali canonici; - Errore a regime per gli ingressi canonici; definizione e calcoli relativi; - Risposta del sistema al gradino unitario: sovraelongazione, tempo di assestamento, di ritardo, di salita e loro relazione con il numero dei poli e con i poli dominanti. LA STABILITA’ DEI SISTEMI DI CONTROLLO ANALOGICI - Definizione generale di stabilità per qualsiasi sistema; - Stabilità per i sistemi lineari in controreazione; - Condizione di Barkhausen: relazione tra la stabilità di un sistema ad anello ed il guadagno d‟anello in modulo e fase; - Uso dei diagrammi di Bode per la verifica della condizione di Barkhausen; - Definizione e calcolo del margine di ampiezza; - Definizione e calcolo del margine di fase; - Relazione tra la stabilità di un sistema e la posizione dei poli della sua f.d.t.; - Diagramma polare e diagramma di Nyquist di un guadagno d'anello (non preciso); - Il criterio di stabilità di Nyquist (ridotto al caso a catena aperta stabile); - Relazione tra stabilità e sovraelongazione della risposta al gradino. LE SPECIFICHE DI PROGETTO DI UN SISTEMA DI CONTROLLO ANALOGICO SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO DIGITALI La Traformata Z - - Schema a blocchi di un sistema campionato (a microprocessore) e teorema del campionamento; Campionamento e ricostruzione del segnale analogico; sample and hold (S. & H.); Calcolo della L-trasformata di un segnale campionato e definizione di Z-trasformata; Calcolo della Z-trasformata dei segnali: impulso, impulso ritardato, esponenziale, gradino; Definizione di f.d.t. con la variabile z; poli e zeri in z; relazione tra poli in s e poli in z; Scrittura delle equazioni alle differenze dalla f.d.t. in z e viceversa; La stabilità con le Z-trasformate : relazione per la posizione dei poli in z, cerchio di convergenza (cenni). Il progetto del regolatore digitale F.d.t. del regolatore generalizzato e sua fisica realizzabilità nei sistemi continui e discreti; Il problema della conoscenza della G: algoritmi di identificazione della f.d.t.; Le specifiche in un sistema discreto: stabilità per un sistema senza poli, errore nullo dopo l‟assestamento, prontezza imposta tramite i campioni della risposta al gradino, clock; I problemi nei sistemi discreti: le oscillazioni nascoste, la linearità e gli attuatori; Algoritmo “dead-beat” per la regolazione discreta: problemi di dinamica e di stabilità; Algoritmo di Kalman per la regolazione discreta (assestamento in due clock); Algoritmo di Kalman modificato per la regolazione discreta (assestamento in n clock). 19 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 - - Le specifiche di progetto: regime, stabilità, prontezza; La prima specifica di un progetto: l‟andamento a regime dell‟uscita rispetto all‟ingresso; Calcolo del numero di poli nell‟origine del regolatore secondo la prima specifica voluta (in termini di errore a regime); La seconda specifica: la stabilità ed imposizione dei margini di stabilità; Progetto di reti correttrici per la compensazione della stabilità: reti anticipatrici, ritardatrici, reti a sella; reti per la cancellazione polo-zero del sistema G e progetto della rete correttrice ottimale secondo i margini dati; La terza specifica: la prontezza in termini di tempo di salita; Calcolo del tempo di salita del sistema dalla sua banda passante; Ulteriori specifiche di progetto per un sistema discreto: il clock di sistema. LE INTERFACCE NEI SISTEMI DI CONTROLLO DIGITALI - - Completamento dello schema a blocchi di un sistema di controllo qualsiasi con: trasduttori, (sonde e attuatori -P.W.M.), blocchi di condizionamento dei segnali; Il condizionamento del segnale: conversione corrente-tensione, conversione di livello, filtraggio e ricostruzione del segnale digitale; La valutazione del clock di sistema; Problemi di linearità e limiti funzionali dei blocchi aggiunti nello schema reale; Passaggio da uno schema di controllo analogico ad uno basato su microprocessore; Schema a blocchi di un sistema di controllo basato su microprocessore: uso di interfacce; Definizione di interfaccia e sua tipica composizione: decodificatore di indirizzi, buffer di scambio dati, convertitori ADC o DAC, A-MUX o MUX, blocchi di input (condizionamento del segnale) o di output (display), generatori di clock, blocco di sample & hold, unitamente ai bus degli indirizzi, dei dati ed al bus di controllo; Architettura generale dei sistemi di acquisizione e distribuzione dati; Architettura di una catena di acquisizione ad un solo canale; Architettura di un sistema di acquisizione multicanale - 20 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di TELECOMUNICAZIONI Docenti: Carmine Falconi Domenico Gessa La teoria delle telecomunicazioni può essere esposta con estremo rigore e precisione con l‟uso appropriato degli strumenti matematici, questo metodo risulta però troppo spesso oscuro per gli studenti che, non avendo ancora dimestichezza con gli adeguati strumenti matematici rischiano di essere scoraggiati nello studio. Una trattazione di tipo pratico tende però a presentare le telecomunicazioni come una pura collezione di fatti. Si è svolto il programma cercando di combinare gli aspetti migliori di entrambi i metodi. Sono state fatte le seguenti verifiche: prove scritte. colloquio orale Unità didattica n. 1 Analisi dei segnali Prerequisiti : calcolo integrale Contenuti: Segnali periodici nel dominio della frequenza: rappresentazione con teorema di Fourier Potenza dei segnali, concetto di densità spettrale di potenza Obiettivi : diventare capaci di sviluppare in serie di Fourier semplici funzioni periodiche valutando modulo e fase delle armoniche per disegnarne lo spettro. Unità didattica n. 2 –La modulazione analogicaPrerequisiti: funzioni trigonometriche e loro proprietà , serie di Fourier. Contenuti: Modulazione di ampiezza AM Modulazione a doppia banda laterale con portante trasmessa Modulazione a doppia banda laterale con portante soppressa Spettro dei segnali AM La potenza nella modulazione AM Modulazioni angolari Modulazione di frequenza FM. La potenza nella modulazione FM Spettro del segnale modulato La tecnica F.D.M.: principio della tecnica FDM Obiettivi: diventare capaci di scrivere le equazioni che descrivono un segnale modulato in ampiezza e frequenza Valutare, per ogni tipo di modulazione, l‟occupazione di banda richiesta. Esprimere la potenza associata ai diversi segnali modulati, nel caso di modulante sinusoidale. Unità didattica n. 3 – Modulatori e demodulatori- 21 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Prerequisiti: Contenuti: amplificatori di segnali e di potenza , reti filtranti , circuiti risonanti, oscillatori, tecniche di modulazione analogica. Generalità sui trasmettitori AM e relativo schema a blocchi. Il modulatore AM con amplificatore quadratico Il modulatore DSB con modulatore bilanciato. Domodulatore a inviluppo Generalità sui ricevitori AM e schema a blocchi del ricevitore supereterodina Obiettivi, diventare capaci di: Descrivere la funzione dei blocchi che compongono un trasmettitore e un ricevitore. Riconoscere e descrivere il funzionamento dei circuiti elettrici dei blocchi funzionali. Unità didattica n. 4 -Tecniche digitali su portante analogica- Prerequisiti: teoria dei segnali , tecniche di modulazione analogica, sistemi analogici. Contenuti: Modulazione di ampiezza ASK (e OOK) e relative forme d'onda, Modulazione FSK e relative forme d'onda Modulazione PSK: e relative forme d'onda Modulazione DPSK e forme d‟onda relative. Modulazione mista PSK-QAM (QPSK): forme d‟onda relative Costellazioni e calcolo della probabilità di errore Relazione tra frequenza di cifra (bps) e rapidità di modulazione (baud) Obiettivi: saper descrivere le principali caratteristiche dei diversi tipi di modulazione e dei circuiti (modulatori e demodulatori) che la realizzano. Unità didattica n. 5 - Sistemi di trasmissione numerica in banda base su portante impulsivaPrerequisiti:elementi di teoria dei segnali,tecniche di modulazione analogica , sistemi analogici, conversione A/D e D/A. Contenuti: Campionamento. Teorema di Shannon. Campionamento naturale e spettro di un segnale campionato. Ricostruzione di un segnale campionato. Problemi di distorsione. Sistemi PCM Gerarchia dei segnali PCM-TDM, struttura della trama. Obiettivi: essere in grado di illustrare le diverse fasi (campionamento, quantizzazione, codifica ) che concorrono alla generazione del segnale PCM. 22 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di T.D.P. Tecnologia Disegno e Progettazione Docenti: Giuseppe Lecis Domenico Gessa OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Gli obiettivi disciplinari, coerentemente con quelli generali del corso, tendono a consolidare una base culturale che offra all'allievo da una parte la possibilità di acquisire elementi fondamentali di una cultura scientifica interdisciplinare utile nell‟affrontare lo sviluppo di progetti di sistemi elettronici, dall'altra la capacità di sapersi orientare in modo flessibile nello scenario dello sviluppo tecnologico che prosegue con una dinamica in continua espansione. Pertanto da una parte si è cercato di istruire gli allievi sulle fondamentali piattaforme tecnologiche utilizzate per la progettazione elettronica, dall‟altra di fornire loro un approccio scientificamente corretto alla pratica laboratoriale e alla redazione della sua documentazione. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli approfondimenti culturali sono stati effettuati con risultati parzialmente apprezzabili solo da un esiguo numero di allievi. Le conoscenze più propriamente tecniche e le capacità di orientamento nell‟ambito degli sviluppi tecnologici sono state acquisite in modo insoddisfacente dalla gran parte della classe e con particolari competenze solo da pochi allievi. METODOLOGIA DIDATTICA Le forme tradizionali della didattica sono state utilizzate con qualche difficoltà. Ciò è stato causato sia da un superficiale interesse evidenziato dalla maggioranza degli allievi, sia dalle numerose lezioni perse per una concentrazione di ore in coincidenza con giorni di interruzione dell‟attività didattica, di manifestazioni, attività extra etc. A tali considerazioni negative va aggiunta la lacunosa preparazione evidenziata da quasi tutti gli alunni sugli argomenti del curricolo precedente. Pertanto il discorso didattico è stato carente per continuità e, solo eccezionalmente, la didattica è stata efficace grazie alla partecipazione attiva di tutta la classe al dialogo educativo. Comunque è stato assegnato un peso rilevante al lavoro di gruppo consentito dall'attività di laboratorio. In tale ambito si è cercato di stimolare le capacità di iniziativa autonoma soprattutto in relazione alle attività interdisciplinari. Ritenendo che le capacità di collaborare e di confrontarsi con gli altri, di organizzazione del proprio lavoro anche nell'interazione con gli altri, di ideazione delle soluzioni e di verifica dei risultati siano particolarmente formative sia dal punto di vista culturale che umano, gran parte dell'attività di laboratorio è stata dedicata all‟analisi di tecniche d‟interfacciamento mediante scheda HSA a single chip basata sul microprocessore NEC 7811. MEZZI, ATTREZZATURE E SPAZI Per quanto riguarda le lezioni teoriche sono stati utilizzati le attrezzature tradizionali. Per quanto attiene alle attività pratiche ci si è avvalsi della dotazione standard del laboratorio (aula informatica e strumentazione e componentistica elettronica). L'attrezzatura specifica maggiormente studiata in ambito interdisciplinare è la scheda HSA a single chip basata sul microprocessore NEC 7811. Questa unitamente ai PC dell'aula è stata utilizzata come sistema di sviluppo particolarmente versatile e di facile uso. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Per quanto riguarda tale aspetto si rimanda a quanto esposto nella sezione iniziale del documento. In particolare per tutti gli elementi ivi esposti si è tenuto in gran conto ciò che è emerso dalla attività di laboratorio e della sua descrizione nelle relazioni richieste sul lavoro svolto. Per quanto riguarda le prove scritte si sono privilegiati quesiti che implicano risposte aperte su argomenti da sviluppare in modo descrittivo e/o sulla soluzione di semplici problemi di progettazione. 23 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 CONTENUTI DEL PROGRAMMA UNITA’ DIDATTICA n° 1 ARGOMENTO: progetto, disegno e realizzazione di circuiti stampati OBIETTIVI SPECIFICI: acquisire una visione globale di tutte le fasi per la realizzazione di un progetto acquisire competenze nell‟uso di strumenti software di ausilio alla progettazione elettronica acquisire capacità pratiche e ad operare in modo collaborativo CONTENUTI: Ideazione e progetto di un preamplificatore di tensione per un amplificatore di potenza. Disegno e analisi degli schemi elettrici degli stadi dell‟amplificatore. Ottimizzazione del disegno dello schema di cablaggio. Montaggio componenti su bread board. Collaudo circuito e ricerca guasti. Produzione di documentazione sul lavoro svolto. UNITA’ DIDATTICA n° 2 ARGOMENTO: gestione di un sistema di sviluppo OBIETTIVI SPECIFICI: acquisire le competenze necessarie per lo sviluppo di un software finalizzato al controllo di processi acquisire capacità di controllo dei componenti elementari dei circuiti integrati CONTENUTI: Studio e analisi delle caratteristiche hardware della scheda HSA – CCP3. Studio e analisi del microprocessore NEC 7811. Utilizzo dell‟ambiente di lavoro “Context” per lo sviluppo del software. Studio e analisi delle caratteristiche del linguaggio “C78” e delle differenze rispetto al “C” standard. Progetto e collaudo di semplici programmi per il controllo dei port di ingresso e di uscita. Implementazione di algoritmi modulari per il microcontrollore. Produzione di documentazione sul lavoro svolto. UNITA’ DIDATTICA n° 3 ARGOMENTO: convertitore analogico digitale del microcontrollore NEC 7811 OBIETTIVI SPECIFICI: acquisire capacità di analisi di componenti interni ad un circuito integrato acquisire le competenze necessarie per lo sviluppo di software finalizzato a gestire tali componenti CONTENUTI: Analisi dello schema elettrico di un ADC ad approssimazioni successive. Gestione dell‟interfacciamento per mezzo dei segnali di interrupt. Approccio sequenziale e pseudo parallelo. Utilizzo delle istruzioni wait e test. Analisi e configurazione del registro di modo dell‟ADC per rispettare determinate specifiche progettuali. Programmazione dell‟ADC per implementare un controllo di temperatura. Produzione di documentazione sul lavoro svolto. 24 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 UNITA’ DIDATTICA n° 4 ARGOMENTO: acquisizione dati e interfacciamento OBIETTIVI SPECIFICI: acquisire capacità di orientamento e interpretazione sulla documentazione tecnica acquisire competenze sui componenti fondamentali dei sistemi di controllo di processo CONTENUTI: Classificazione delle memorie e loro parametri principali. Struttura interna delle memorie e delle loro interfacce. Schema a blocchi di un sistema di controllo di un processo fisico. Sistemi di acquisizione analogici e digitali. La conversione analogico-digitale. Il sample/hold. Caratteristiche di un ADC. Tecniche di interfacciamento. La conversione digitale-analogica. ARTICOLAZIONE TEMPORALE: UNITA’ DIDATTICA n° 1 : primo trimestre (laboratoriale) UNITA’ DIDATTICA n° 2 : secondo trimestre (laboratoriale) UNITA’ DIDATTICA n° 3 : terzo trimestre (laboratoriale) UNITA’ DIDATTICA n° 4 : da ottobre a maggio (lezioni teoriche) TESTI ADOTTATI: "Tecnologie e disegno per la progettazione elettronica" (vol. 3), edizioni Tramontana, autori Portaluri e Bove. Manuale scheda HSA CCP3 Manuale C78 Manuali tecnici Tutorial pubblicati su internet 25 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di EDUCAZIONE FISICA Docente: Francesco Marcello Testo adottato: Materiale fornito dal docente su supporti informatico La 5 Aet è composta da 24 alunni. Sulla base della programmazione presentata all‟inizio dell‟anno scolastico, al cui contenuto si rimanda, si riportano di seguito gli obiettivi mediamente raggiunti in termini di: - CONOSCENZE: i principi generali che regolano l'allenamento gli effetti delle attività motorie su organi, apparati e sistemi del corpo umano il gioco della Pallavolo, del Calcio e della Pallamano con le relative regole il gioco del rugby adattato le caratteristiche specifiche di ogni disciplina sportiva trattata La coordinazione motoria, i mezzi e i metodi per valutarla la valutazione della prestazione motoria sistemi automatici di valutazione motoria Linee guida per una corretta alimentazione - CAPACITÀ di compiere azioni motorie nel più breve tempo possibile, di utilizzare in situazione le azioni motorie automatizzate, di adattarsi a situazioni mutevoli (aumento graduale della durata e dell'intensità del lavoro); di eseguire un'azione motoria per tempi prolungati, allontanando i fenomeni della fatica; di adattarsi a situazioni nelle quali si realizzano rapporti non abituali nello spazio e nel tempo; di organizzarsi autonomamente; di gestire le varie fasi di gioco (nella Pallavolo, nella pallamano e nel calcio); di interagire nel gruppo; di rispettare gli altri e le regole; di valutare se stessi e gli altri; di gestire le emozioni; di reagire all'insuccesso. - COMPETENZE: nelle esercitazioni di forza resistente: corretta distribuzione e modulazione; nelle esercitazioni di rapidità di reazione a stimoli sensoriali: decodificazione degli input; nelle esercitazioni di mobilità articolare: ampiezza del movimento; nel controllo e nella direzione del movimento: gestione del corpo e dello spazio nell'adattare e trasformare il movimento: azioni corrette in rapporto alle diverse situazioni; nelle esercitazioni che richiedono motricità espressiva: esprimersi attraverso il movimento; nell'eseguire correttamente i fondamentali delle discipline sportive utilizzate: contesto di gara; nelle esercitazioni tattiche dei giochi sportivi praticati: confronti agonistici; nell'esecuzione dei test di valutazione motoria: esprimere livelli massimali 26 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 5. CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI E TEMPI DI ATTUAZIONE Le finalità che definiscono l‟ambito operativo specifico dell'Educazione fisica nella scuola si fondano sul ruolo prioritario attribuito alla corporeità, che costituisce un valore fondamentale nella crescita degli alunni in età adolescenziale e nel superamento dei disagi tipici dell'età giovanile. Attraverso questa chiave di lettura è più facile comprendere la valenza delle altre finalità. Infatti, esse, sono state utilizzate per rendere ogni alunno capace in modo consapevole di: a) affrontare, analizzare e controllare situazioni b) gestire problematiche personali e sociali c) utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari d) raggiungere quella plasticità neuronale indispensabile per trasferire in situazioni diverse le capacità acquisite, e migliorare la qualità della vita. - Contenuti dell‟attività: A) Attività in situazioni significative in relazione all'età degli alunni, ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili: - a carico naturale e aggiuntivo; - di opposizione e resistenza; - con piccoli e ai grandi attrezzi, codificati e non codificati; - di controllo tonico e della respirazione; - contro resistenza dell'acqua (attività natatoria) - con varietà di ampiezza e di ritmo, in condizioni spazio-temporali diversificate; - di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse e in seguito a situazioni di volo. B) Esercitazioni relative a: - attività sportive individuali e di squadra: pallavolo, calcio a 5, pallacanestro, pallamano, rugby, giochi presportivi; - organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport di squadra praticati; - attività espressive; C Informazione e conoscenze relative a: L‟osservazione del comportamento motorio Movimento riflesso e movimento volontario I movimenti finalizzati dell‟uomo Il programma motorio La classificazione delle attività e le diverse tipologie di movimenti Regolazione motoria a struttura aperta Regolazione motoria a struttura chiusa Il reale significato delle capacità coordinative speciali, le funzioni coordinative Interazione tra più funzioni, interazione tra capacità e abilità motorie Le proprietà invarianti delle azioni motorie Problematica: un sistema unico di capacità o molteplici capacità specifiche? Spazio e tempo parametri essenziali per valutare il movimento Il conflitto Velocità-precisione Velocità, precisione e timing Percorsi e Circuiti a tempo L‟automazione nella valutazione coordinativa Test con sistemi automatici di rilevazione Allenamento propriocettivo o allenamento dell‟equilibrio? Tempi di attuazione L‟attività pratica si è sviluppata con sistematicità e progressività negli apprendimenti, pertanto quanto programmato ad inizio d‟anno è stato raggiunto nei tempi e nelle modalità previste. 27 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 6. METODI, STRUMENTI E TEMPI DI REALIZZAZIONE: Dal punto di vista metodologico sono stati utilizzati gli stili di conduzione più idonei a produrre apprendimento, tenendo conto della gradualità, attraverso tre percorsi fondamentali: - dal semplice al complesso (semplice = costituito da pochi elementi, complesso = costituito da più elementi diversi tra loro) - dal facile al difficile 7 dal noto all'ignoto Nella scelta degli stili da adottare si è ritenuto opportuno tenere conto: della natura dei compiti richiesti delle modalità di assegnazione ed esecuzione dei compiti della valutazione delle risposte degli alunni I criteri di scelta dei compiti sono stati determinati in stretto rapporto con gli obiettivi didattici e tenendo conto della sua praticabilità operativa. Sono stati utilizzati stili conduttivi prevalentemente non direttivi, ma anche chiaramente direttivi, con procedure sia deduttive che induttive. Gli ambiti di intervento che hanno caratterizzato il lavoro sono stati: COORDINATIVE 1 MORFO-FUNZIONALE CAPACITÀ CONDIZIONALI INDIVIDUALE 2 AFFETTIVO PSICO-SOCIOLOGICO COLLETTIVO RAZIONALE DEDUTTIVO 3 COGNITIVO AUTOMATICO REATTIVO 3. Sussidi didattici Il libro di testo è stato utilizzato da una minoranza di alunni, pertanto è stato fornito a ciascuno di loro del materiale trasferito su pendrive o cd È stato utilizzato il sistema “Autobalance” per la valutazione dell‟equilibrio e il “muscle lab” in grado di valutare la performance motoria con l‟utilizzo di trasduttori di diversa natura quali: Pedana a contatto Encoder a filo Il muscle lab è stato messo a disposizione dal docente della disciplina. 1. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione dello studente ha consentito di apprezzare sia la capacità esecutiva delle varie attività sia la conoscenza teorica e scientifica della disciplina e dei processi metodologici utilizzati, mediante verifiche costituite da prove pratiche, questionari scritti e prove orali. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, tenuto conto dei progressi degli studenti in rapporto alla valutazione in ingresso, del loro impegno personale e della partecipazione al dialogo educativo, si ritiene che siano determinanti i seguenti elementi: conoscenza I contenuti della disciplina sia teorici che pratici I presupposti teorici delle attività motorie e sportive Le linee guida per una corretta alimentazione 28 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 abilità Utilizzare i contenuti in contesti diversi Soluzione di problemi (pensiero strategico e tattico) competenze Acquisizione del valore della corporeità, di esperienze motorie e sportive, di espressione e di relazione Acquisizione di capacità trasferibili all'esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute) Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita Arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport. capacità Realizzare attività finalizzate, valutarne i risultati e individuarne i nessi pluridisciplinari Utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari, finalizzandole ad obiettivi motori Coerenza logica Analisi e individuazione dei concetti chiave 29 Documento del Consiglio di Classe – Classe 5a Aet – a. s. 2009 – 2010 Programma di RELIGIONE Insegnante: Giampiero Farru LA MORALE - Responsabili di fronte a se stessi Cos'è la morale I giovani e la morale I bisogni dell'uomo La responsabilità personale Ragione e valore morale -Responsabili di fronte a Dio Lo spirito della morale cristiana Una morale che anima la vita (rapporto fede-opere) - Persona e relazione La società e le relazioni tra persone le la scelta religiosa La sequela di Cristo - Il credente e l'impegno socio-politico Il concetto di politica La fede nella storia La solidarietà fattiva e consapevole con gli ultimi - Il credente, l'economia e il lavoro Significato e fine del lavoro umano La preferenza per i poveri L'impegno sociale concreto La disoccupazione giovanile La globalizzazione Emigrazione e immigrazione A) Amore e corrispondenza: la scelta del matrimonio Amicizia e amore Morale e vita sessuale Il rapporto uomo-donna B) Amore e gratuità: la scelta della verginità la scelta del celibato la scelta del volontariato - Religione e cultura: oltre il pregiudizio Il concetto di religione, Scienza e fede: quale rapporto? - Problematiche specifiche: L‟impegno per la legalità e la giustizia sociale La sfida ecologica I giovani e la pace 30 SIMULAZIONE TERZA PROVA – 17 APRILE 2010 ALUNNO ____________________________________________________ VOTAZIONI RIPORTATE STORIA ________ / 15 EDUCAZIONE FISICA ________ / 15 ELETTRONICA ________ / 15 MATEMATICA ________ / 15 „‟ ________ / 15 STORIA Vedere copia allegata all‟elaborato cartaceo affisso all'albo 31 EDUCAZIONE FISICA Vedere copia allegata all‟elaborato cartaceo affisso all'albo 32 ELETTRONICA Vedere copia allegata all‟elaborato cartaceo affisso all'albo 33 MATEMATICA Vedere copia allegata all‟elaborato cartaceo affisso all'albo 34 SIMULAZIONE TERZA PROVA – 7 MAGGIO 2010 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ALUNNO _____________________________________________________ VOTAZIONI RIPORTATE SISTEMI TDP ELETTRONICA MATEMATICA ________ / 15 ________ / 15 ________ / 15 ________ / 15 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- TDP Vedere copia allegata all‟elaborato cartaceo affisso all'albo 35 SISTEMI Vedere copia allegata all‟elaborato cartaceo affisso all'albo 36 ELETTRONICA Vedere copia allegata all‟elaborato cartaceo affisso all'albo 37 MATEMATICA Vedere copia allegata all‟elaborato cartaceo affisso all'albo 38 Allegato I - Griglia di valutazione VOTO VALUTAZIONE CONOSCENZA CAPACITA' COMPETENZA 10 ECCELLENTE Ampia, completa, approfondita Compie relazioni dei concetti chiave in modo trasversale ed interdisciplinare Comprende e rielabora i contenuti in modo critico ed originale 9 OTTIMO Ampia, completa ed approfondita Organizza in modo autonomo e corretto le conoscenze Comprende e rielabora i contenuti in modo articolato 8 BUONO Completa ed approfondita Sa classificare e ordinare in modo corretto le conoscenze Comprende e rielabora i contenuti in modo autonomo 7 DISCRETO Completa ma non approfondita Comprende e rielabora i contenuti Ordina, sintetizza i contenuti anche se in modo personale ma non sempre talvolta necessita di una guida autonomo 6 SUFFICIENTE Essenziale, ma nozionistica e non approfondita Organizza le conoscenze in modo semplice e non del tutto autonomo 5 MEDIOCRE Superficiale Comprende i contenuti ma non Compie valutazioni molto elementari sempre è in grado di rielaborarli e non sempre adeguate in modo corretto 4 INSUFFICIENTE Superficiale e frammentaria Non riesce a fare valutazioni di quanto Comprende e rielabora i contenuti appreso in modo non corretto 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Lacunosa e incompleta Non è in grado di correlare i concetti chiave Non rielabora i contenuti 2 SCARSO Nessuna conoscenza Non è in grado di individuare i concetti base Non rielabora i concetti base 1 NULLO Nessuna nozione Nessuna Nessuna Comprende e rielabora i contenuti in modo elementare ma corretto 39 Allegato K - CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO Credito scolastico 1. La presenza di insufficienze comporta l'attribuzione del punteggio minimo della fascia. 2. II punteggio più alto della fascia di appartenenza viene attribuito di norma ad ogni studente che abbia conseguito per proprio merito una media 0.50 della fascia stessa (es. 6,50; 7,50; etc.). 3. II consiglio di classe, inoltre, per l'attribuzione del punteggio in caso di M 8, può tenere conto di: a. particolare interesse ed impegno dimostrato nel corso del triennio b. partecipazione a progetti (orientamento, teatro, ed. ambientale), concorsi, mostre c. accertati e seri problemi di salute. Crediti formativi Gli alunni, a partire dalla classe terza, devono consegnare la documentazione utile all'attribuzione del credito in Segreteria entro la data del 15 maggio. II Consiglio di Classe, nello scrutinio finale, valuta l'idoneità della documentazione presentata dai singoli allievi ai fini dell'attribuzione del credito formativo e scolastico. Il credito formativo sarà attribuito con estremo rigore, solo alla presenza di attività certificate da enti riconosciuti, non sporadiche, che abbiano prodotto risultati positivi documentati. Potranno essere riconosciuti i crediti formativi (massimo 2), attribuendo il punteggio di 0,50 per ognuno, acquisiti con la partecipazione a: attività non curriculari promosse dalla scuola quali la partecipazione a stage lavorativi. Crediti scolastici e formativi Alla fine di ogni anno scolastico viene attribuito agli studenti delle classi terze, quarte e quinte un credito scolastico, cioè un patrimonio di punti, che contribuisce (per un massimo di 25 punti complessivi) a determinare il punteggio finale dell'esame di Stato. Tale punteggio esprime: il grado di preparazione complessiva raggiunto da ciascun alunno, con riguardo al profitto (media dei voti compresa la condotta) e all'assiduità della frequenza scolastica; la frequenza dell'area di progetto (se prevista); l'interesse e l'impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo; II Ministro della pubblica istruzione individua le tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo con proprio decreto. Esse sono: partecipazione ad attività sportive e ricreative nel contesto di società ed associazioni regolarmente costituite; frequenza positiva di corsi di lingue presso scuole di lingua legittimate ad emettere certificazioni ufficiali e riconosciute nel paese di riferimento, secondo le normative vigenti; frequenza positiva di corsi di formazione professionale; partecipazione - in qualità di attore o con altri ruoli significativi - a rappresentazioni teatrali; pubblicazioni di testi, disegni, tavole o fotografie su periodici regolarmente registrati presso il Tribunale di competenza, purché vi sia attinenza con i contenuti del curricolo della scuola; esperienze lavorative che abbiano attinenza con il corso di studi (nel caso di esperienze presso la Pubblica Amministrazione è ammissibile l'autocertificazione); attività continuativa di volontariato, di solidarietà e di cooperazione presso enti ed associazioni. 40 Firme dei docenti Italiano Gabriella Lasio ……………………………. Storia Gabriella Lasio ……………………………. Diritto ed Economia MariaLuisa Zaccheddu ……………………………. Lingua Inglese Dante Olianas ……………………………. Matematica Maria Pia Serra ……………………………. Elettronica Roberto Salustro ……………………………. Sistemi Automatici Carlo Poerio ……………………………. Telecomunicazioni Carmine Falconi ……………………………. T.D.P. Giuseppe Lecis ……………………………. Educazione Fisica Francesco Marcello ……………………………. Religione Giampiero Farru ……………………………. Domenico Gessa ……………………………. Lab. Elettronica - Telecom. e T.D.P Lab. Sistemi Cagliari, 13 maggio 2009. 41 42