INFORMAZIONE RELIGIOSA Gazzetta d’Asti Riconvocato il 13 marzo Domenica 24 gennaio in Seminario 22 gennaio 2010 21 Per Asti la giornata è il 16 aprile Il tavolo sull’educazione Sindone: a pieno ritmo Seconda tappa adesso prende quota dell’IncontraGiovani le prenotazioni on line “Quale dei seguenti tre spot pubblicitari vi attrae di più? E quale di questi usereste per parlare di cittadinanza” e così l’équipe di SteadyCam di Alba giovedì 14 gennaio ha inchiodato alla sedia e alla discussione una trentina di componenti del Tavolo dell’Educazione che in precedenza avevano appunto scelto di lavorare su media e cittadinanza ovvero su come sia possibile educare alla cittadinanza attraverso l’uso dei media. E la discussione c’è stata: ma era solo un assaggio di quello che si potrebbe realizzare in corsi di formazione per educatori e animatori all’uso dei media. D’altra parte il lavoro di SteadyCam, emanazione dell’Asl di Alba, è veramente massiccio: un archivio di 30.000 file video di ogni genere tutta organizzata per tematiche e a disposizione (vedere il loro sito www.progettosteadycam.it). Avviata inizialmente intorno ai temi della tossicodipendenza e delle dipendenze nei loro cinque anni di vita hanno allargato il campo d’azione e le collaborazioni: ad Asti sono arrivati per conoscenza dell’Aimc con cui aveva già lavorato in passato. Finalmente il Tavolo lavora su qualcosa di concreto, avrà pensato qualcuno. Ancora una proposta di formazione come se non ce ne fossero altre e non si trova chi è disponibile a farsi formare, avrà pensato qualcun altro, soprattutto quando la segreteria del tavolo per bocca di Ilario Dal Ben chiedeva di individuare i destinatari e proponeva addirittura un’assemblea per presentare il percorso. Comunque sia ora la palla è stata lanciata e usare i media sembra essere proprio una modalità appetibi- le per tante cose: per il catechismo, per l’animazione dei gruppi, per incontri con adulti ed educatori, per la formazione del clero. Ma per ora si parte con l’idea di un piccolo corso per animatori di estate ragazzi, in modo che si possa proporre la visione di film nelle giornate piovose senza andare a caso... Appuntamento il 13marzo dalle 17 alle 20 per l’incontro allargato con coloro che potrebbero essere interessati, per metterli sul gusto di questa nuova metodologia e per concordare con loro tempi e scadenze. In attesa il prossimo anno pastorale di allargare la proposta anche ad altri destinatari. Quelli di SteadyCam si sono meravigliati che fosse un tavolo diocesano a contattarli e non un “gruppo di base”. Anche loro hanno dovuto accettare tempi più lunghi di discussione e decisione ma con la prospettiva di contatti successivi più numerosi. Eh già. Il decennio della Chiesa Italiana sull’educazione è appena avviato e Asti è già pronta con un luogo dove confrontarsi e sensibilizzare alle problematiche educative: in questo una volta tanto il Consiglio Pastorale Diocesano ha visto lontano. La scommessa potrà essere vinta però solo se anche gli Uffici Pastorali competenti crederanno nel tavolo e si lasceranno coinvolgere mettendo a disposizione competenze e conoscenze che hanno accumulato. La serata di giovedì ha visto la partecipazione soprattutto delle congregazioni religiose e delle associazioni e movimenti e se il buongiorno si vede dal mattino, la speranza di non perdere tempo è buona! D.B. Domenica 24 gennaio in Seminario ad Asti è prevista la seconda giornata dell’Incontra Giovani 2009/2010. Gli Incontra Giovani 2009/2010 rappresentano il cammino di preparazione alla GMG 2011 di Madrid e coniugano spunti della Pastorale Giovanile nazionale con la proposta del vescovo di Asti Francesco Ravinale, contenuta nella sua Lettera Pastorale, riguardo l’impegno dei cristiani nel mondo. Il titolo degli Incontra Giovani è “E lo pose nel giardino “, un richiamo al compito che Dio ci affida nella vita terrena. E’ prevista l’attivazione di tre fasce di età: post Cresima (’96-’95 ); giovanissimi (’94-’93 ); giovani (dal ’92-’91 in su). La giornata inizierà alle 9,30 in Seminario e culminerà con la Santa Messa (presieduta da mons. Ravinale) alle 16 nella cappella del Seminario. La colazione e il pranzo sono gentilmente offerti dalla Pastorale Giovanile nel refettorio del Seminario. Per prenotarsi per il pranzo occorre scrivere all’indirizzo mail della Pastorale Giovanile ([email protected]. it o [email protected] ) o ai numeri 0141.32.19.96 oppure 0141.35.00.11 o su cellulare: Alessia Bellone 346.21.68.342, Francesco Grande 333.35.22.417, Silvia Benotti 338.39.36.296. Appuntamenti Gmg Terzo appuntamento vicariale di presentazione Gmg ai giovani ed ai genitori in vista della pre iscrizione che chiuderemo entro Pasqua 2010: info su che cos’è una Gmg, quali sono i vari pacchetti Gmg, come iscriversi, come prepararsi a Madrid: venerdì 29 gennaio, ore 21, salone parrocchiale di Portacomaro Stazione. In un mese e mezzo sono già oltre seicentotrentamila i pellegrini che si sono prenotati online (www.sindone.org) per sostare in preghiera davanti al Telo della Sindone. Di questi, circa 50 mila sono stranieri. Ora oltre alla prenotazione online è possibile utilizzare il nuovo sistema di call center, telefonando - da rete fissa - al numero verde universale 008000SINDONE per chi ha una tastiera alfa-numerica (corrisponde al n. 0080007463663). Si può chiamare da tutta Europa, ed il servizio è attivo dal lunedì al venerdì (9-17). Al centralino rispondono dei ragazzi alla prima esperienza lavorativa; per avere un rapporto stretto con il comitato la sede del call center è ospitata nel seminario vicino al Duomo dove avrà luogo l’ostensione (10 - 23 maggio). Confermato l’arrivo di Papa Benedetto XVI il 2 maggio, celebrerà la messa nella centralissima piazza San Carlo. Per permettere i lavori di allestimento dal 18 gennaio la cattedrale è chiusa riaprirà solo il giorno di avvio dell’Ostensione. Alcune curiosità sui numeri: tre le prenotazioni dall’Arabia Saudita e 40 dalla Cina. Significativa la partecipazione dei fedeli dell’est europeo. “E’ il frutto - sottolinea mons. Giuseppe Ghiberti, vicepresidente del Comitato organizzatore - dei numerosi contatti che abbiamo intrattenuto a partire dalle ultime due ostensioni con le diocesi di quei paesi”. Un abitante su due a Racconigi, comune del cuneese, si è già prenotato per la visita alla Sindone, a metà gennaio in 4222 si sono già registrati. Sfiora i quattromila (3980) anche il popolo dei volontari. La maggior parte 2480 garantirà il servizio d’ordine, 570 avranno cura dei disabili,e 520 si occuperanno del servizio di accoglienza nelle chiese. Per la nostra diocesi l’appuntamento principale è venerdì 16 aprile alle 16 per la visita e alle 18.30 in San Filippo per la Messa (prenotazioni presso don Vercelli - San Paolo). Si conclude la visita pastorale Sabato 23 Giornata Multietnica nella Vicaria di Valle Versa al Centro Culturale San Secondo Si conclude la vista pastorale del vescovo di Asti, mons. Francesco Ravinale, nella Vicaria Valleversa (parrocchie di Castell’Alfero, Portacomaro Stazione e Paese, Frinco, Callianetto, Caniglie, Scurzolengo, Castiglione e Migliandolo). Domenica 24 gennaio mons. Ravinale celebrerà messa a Castiglione (parrocchia di San Martino) alle ore 10 e a Migliandolo (parrocchia di San Dalmazzo) alle ore 11,15. Lunedì 25 gennaio alle 21, nel saloncino parrocchiale di Portacomaro Stazione, le comunità di Castell’Alfero, Frinco, Callianetto, Portacomaro Stazione, Portacomaro Paese, Scurzolengo, Caniglie, Migliandolo e Castiglione incontreranno il delegato per l’ambito della testimonianza cristiana nel servizio caritativo e nell’impegno sociale, don Luigi Binello, e il delegato per la liturgia e la Pastorale dei Sacramenti, don Severino Ramello. A questo incontro sono invitati tutti coloro che si interessano della liturgia (cantori, lettori, sacrestani, chi si occupa dell’ordine della chiesa) e chi lavora per le associazioni caritative(San Vincenzo, Caritas parrocchiale, ecc.). Sabato 23 gennaio, dalle ore 16, al Centro Culturale San Secondo di via Carducci ad Asti, in occasione della Giornata Mondiale delle Migrazioni, avrà luogo una “Giornata di narrazione interculturale”. Organizzata da ServiziMigrantes (il referente Diocesano è il salesiano don Francesco Quagliotto) e dal Centro Culturale San Secondo, la “Giornata di narrazione interculturale” consiste in un incontro di individui di nazionalità e religioni diverse che sono disponibili a raccontare le proprie storie ed esperienze personali allo scopo di mettere insieme e confrontare valori e modi di esprimersi, per un comune desiderio di ascolto. Gli interventi saranno coordinati da don Francesco Quagliotto e da Daniela Grassi, responsabile del Centro Culturale San Secondo. “Quello di sabato è un incontro libero a tutti - spiega Daniela Grassi - con cui si intende proseguire il discorso avviato lunedì 18 gennaio, sempre al Centro Culturale San Secondo, con la presentazione del libro “Il cerchio magico: narrazioni e dialoghi sulla ricchezza culturale dei popoli”. Mercoledì 27 per la festa di S. Francesco di Sales Il vescovo incontra i giornalisti Anche quest’anno, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il vescovo di Asti mons. Francesco Ravinale incontra coloro che sono professionalmente impegnati nel settore della comunicazione. Mons. Ravinale prenderà spunto dal manifesto sull’etica dell’infor- mazione, presentato per il 50° anniversario di fondazione dell’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) il 4 dicembre scorso. Potrebbe essere una buona piattaforma di confronto anche per i giornalisti astigiani. L’incontro è previsto mercoledì 27 gennaio alle 18,30 in Vescovado. Incontri pastorali del Vescovo • Domenica 24 alle 16 in seminario celebra l’Eucaristia per l’IncontraGiovani. • Lunedì 25 alle 18 in vescovado partecipa al consiglio di amministrazione dell’Opera Pia Michelerio. • Martedì 26 alle 9.30 in vescovado incontra i convisitatori della visita pastorale; alle 15 ad Isola d’Asti visita la scuola materna; alle 20.30 all’Opera Pia Milliavacca partecipa al consiglio di amministrazione. • Mercoledì 27 alle 18 in vescovado incontra i giornalistii iin n occa occasione sione i ddella ell lla ffesta ll esta patronale di S. Francesco di Sales. • Sabato 30 alle 21 al Palucco partecipa ad uno spettacolo teatrale. Il vescovo dà udienza mercoledì 27 e venerdì 29 dalle 9 alle 12. VISITA PASTORALE - Domenica 24 celebra l’Eucaristia nella parrocchia di Castiglione alle 10 e Migliandolo alle 11. - Sabato 30 alle 17 nella parrocchia dei Valenzani celebra l’Eucaristia. - Domenica 31 celebra l’Eucaristia nella parrocchia di Castagnole Monferrato alle 10 e di Quarto alle 17. Costituiti dal Vangelo Le parole di Isaia riempiono il silenzio della sinagoga. Tutti gli occhi sono fissi su Gesù. Egli arrotola il volume, lo consegna, si siede. Luca ci racconta la scena di Nazaret, quasi alla moviola, per farci comprendere l’estrema importanza di questo momento. Sono le prime parole ufficiali di Gesù, il senso della sua vita: “Oggi la Parola si realizza alle vostre orecchie”. Non si tratta di un nuovo profeta, neppure del più grande dei profeti: Gesù realizza la Parola di Dio, egli è la Parola. È lui l’uomo sognato da Isaia, libero come nessuno, dall’occhio luminoso e penetrante, povero e gioioso, e i suoi giorni sono benevolenza e accoglienza. È lui il Dio che ha posto il suo fine al di fuori di se stesso, il cui fine è l’uomo, la cui passione è l’uomo. La passione di Dio è il povero, il cieco, il prigioniero, l’oppresso. Adamo è diventato così, per questo Dio prende la carne di Adamo. E ricomincia, dalla periferia della terra, dai sotterranei della storia, da coloro che non ce la fanno, una nuova creazione. Perché nascano un uomo ed una donna liberi, veggenti e gioiosi, perché la storia non generi più poveri, prigionieri, ciechi, oppressi. Il regno di Dio è un regno per gli uomini. Solo questo sta a cuore a Gesù, che questo Dio è un Dio di uomini. Che si rivolge a tutte le povertà, alla fame di pane e a quella di senso, perché non basta saziare il corpo, come ci mostra la tragedia di Haiti, biso- gna dare un senso e una speranza anche a quello che sembra assurdo. Che colma la tua vita non di cose, ma di persone. Da amare. Un Dio che sta dalla parte dei poveri, non per farli ricchi, ma perché conta ormai solo su di loro per rendere finalmente fratelli gli uomini. La parola chiave del passo letto da Gesù è libertà-liberazione. Parola così gradita ai nostri orecchi, così cara alla storia. Nella sua radice greca il termine indica movimento, parla dell’energia che spinge in avanti, della nave che salpa, della freccia che scocca, della carovana che si avvia, sa di vento e di futuro e di spazi aperti: “Io la vela, Dio il vento”. Nella sinagoga di Nazaret è allora l’umanità che si rialza, che riprende il filo della corrente verso la gioia, la luce, la libertà. Non per propria forza, ma per un seme di luce venuto da altrove. E Dio è il nostro vento. “Mi ha mandato per predicare un anno di benevolenza del Signore”. Un anno, cioè un secolo, mille anni, una storia intera, fatta solo di benevolenza e di tenerezza da parte di Dio. E noi siamo chiamati a partecipare nel tentativo di prolungarla. Come Gesù ogni credente sa ora da dove ripartire: dalle periferie della storia e del mondo, dagli uomini del pane amaro, dagli affamati di tenerezza, dagli esclusi. E ricomporre in unità i frammenti di questo mondo frantumato. Don Igor Sciolla 22 INFORMAZIONE RELIGIOSA 22 gennaio 2010 Gazzetta d’Asti Domenica giornata nazionale di raccolta in tutte le parrocchie con la Caritas Sabato al San Secondo Terremoto ad Haiti: l’ora del soccorso Con Migrantes narrazione multietnica Gli aiuti vengono recapitati in collegamento con la Caritas della Repubblica Dominicana “Grazie per la solidarietà concreta e per la vicinanza nella preghiera”. Fausta Jean Maurice, coordinatrice dei programmi di Caritas Haiti in un messaggio inviato a Caritas Italiana sottolinea gli sforzi che la Caritas sta facendo, nonostante la situazione ancora caotica e le difficoltà negli spostamenti. “La maggior parte delle chiese, come le abitazioni, risultano danneggiate o distrutte. Ci sono ancora troppi cadaveri nelle strade ed è forte il rischio di epidemie. Acqua, tende, prodotti per l’igiene e aiuti alimentari sono tuttora le necessità più urgenti”. In particolare sono stati distribuiti kit da cucina e per l’igiene, disinfettanti e materassi, acqua potabile per 3.000 famiglie. Oltre che a Port-auPrince, si sta intervenendo a Petit Goyave e a Leogane, che è stata distrutta all’85%. Sono stati preparati nei centri Caritas della Repubblica Domenicana kit di aiuti alimentari in parte già distribuiti. Sono arrivati martedì scorso da Santo Domingo 20 camion con aiuti alimentari e generi di prima necessità, sono state messe a disposizione 15.000 tende, teli di plastica, generatori di corrente e apparecchiature per le comunicazioni. Un team di medici con 100 tonnellate di attrezzature sanitarie è in arrivo dal Sud Africa. Per le prossime 2-4 settimane si prevede di raggiungere 100.000 persone. “Come dimostrano le precedenti emergenze, e in particolare il terremoto in Abruzzo e lo tsunami del 2004, che ci vedono ancora accanto alle popolazioni locali - ha sottolineato mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana - oltre a prodigarci nell’immediato, il nostro è un impegno di lungo periodo, un percorso di accompagnamento con le Chiese sorelle e le Caritas diocesane. L’obiettivo principale è partire dagli ultimi, ossia da chi rimane ai margini degli aiuti e dei riflettori internazionali e da chi resta solo una volta che questi si spengono”. Per questo impegno a lungo termine è essenziale poter contare sul sostegno e il contributo di tutti. Mentre da alcune parrocchie della diocesano sono già pervenute le prime offerte raccogliendo l’accorato invito del Santo Padre, domenica 24 gennaio in tutte le chiese d’Italia si terrà una raccolta straordinaria indetta dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto nell’isola caraibica. Al fine di consentire la realizzazione di tali operazioni con tempestività le offerte raccolte dovranno essere inviate con sollecitudine attraverso i seguenti canali: causale “Emergenza terremoto Haiti” bonifico bancario a favore della Caritas Diocesana di Asti: Codice IBAN IT17 S062 3010 3200 0004 6398437, Cariparma, Corso Alfieri n. 213, Asti; portando le offerte direttamente in Curia, via Carducci n. 50. Beppe Amico, direttore Caritas Diocesana Sabato 23 gennaio, ore 16 al Centro San Secondo: “Migrantes” di Asti e Centro culturale San Secondo presentano una “Giornata di narrazione interculturale” in occasione della “Giornata mondiale delle migrazioni”. Un incontro di persone di ogni credo e nazionalità che narrano le loro storie con la volontà di mettere insieme valori e modi di esprimersi, per un comune desiderio di ascolto. Martedì 26 gennaio, ore 17.30, sempre al Centro Culturale San Secondo, nell’ambito del progetto promosso dalle Acli di Asti e finanziato con i fondi del 5 per mille, “La vita cambia se la vogliamo cambiare: famiglie protagoniste di una nuova società” e con la partecipazione del “Comitato astigiano a favore delle acque pubbliche” e del movimento “Stop al consumo di territorio”, Luca Mercalli presenta il suo libro “Che tempo che farà” (ed. Rizzoli, 2008). Sabato in piazza con un banchetto di biscotti Oremini In aiuto delle popolazioni terremotate Oremi per i bambini di Haiti Comitato di Solidarietà per Piemonte per Haiti L’associazione astigiana è riuscita, seppur con grande difficoltà, a stabilire il contatto con l’Ospedale pediatrico “Saint Camille” di Port au Prince gestito dai Missionari Camilliani. Il piccolo Ospedale,dispone di circa 100 letti,è una delle pochissime strutture sanitarie che hanno resistito al sisma e quindi deve fronteggiare una situazione che è superfluo tentare di descrivere. Oremi vuole aiutare quell’ospedale nella emergenza ma anche dopo, quando la eco della tragedia si spegnerà ma i problemi rimarrano tutti nella loro gravità. Sono diverse centinaia i benefattori che sostengono da tempo i progetti Nigeria e India di Oremi ed è ancora sulla generosità di così tanti amici che l’associazione confida per aiutare tutti insieme i bambini di Haiti. Le offerte raccolte saranno consegnate direttamente ai Missionari che gestiscono l’ospedale. Sabato 23 gennaio sarà attivo in corso Alfieri-angolo via Della Valle dalle 10 alle 19 il banchetto con vendita ad offerta dei biscotti “Oremini”. Chi vorrà donare potrà farlo sul cc n.42524 intestato a Oremi onlus presso Cassa Risparmio Asti Agenzia Sede cod IBAN IT30L0608510301000000042524. Info 0141 419918-333 6736534-348 8823460 - email [email protected]. Mario Binello-vice presidente Oremi Martedì 19 gennaio il presidente del Consiglio regionale Davide Gariglio ha riunito a Palazzo Lascaris il Comitato regionale di Solidarietà per decidere azioni di sostegno alle popolazioni di Haiti, colpite dal recente terremoto. All’unanimità, il Comitato ha approvato uno stanziamento di 250 mila euro per l’emergenza e per la ricostruzione e ha aperto una sottoscrizione popolare a sostegno degli interventi. La raccolta dei fondi di solidarietà è sul c/c postale n. 480111, intestato a Regione Piemonte - Comitato di solidarietà (Via Alfieri 15 - 10121 Torino). Per bonifici: Cod. IBAN IT82 V076 0101 0000 0000 0480 111. I versamenti possono essere effettuati sia da Enti (pubblici o privati) sia dai singoli cittadini, indicando nella causale “Emergenza Haiti”. “In questo momento è importante manifestare, anche in maniera tangibile, la nostra solidarietà alla popolazione haitiana - ha dichiarato il presidente Gariglio -. Siamo vicini alle congregazio- ni dei padri camilliani e ai missionari salesiani che da sempre operano sull’isola per cercare di migliorare le condizioni di vita di una popolazione che da sempre versa in condizioni di estrema povertà”. Il Comitato ha inoltre stabilito di verificare, presso il Governo, la possibilità di aderire a progetti per l’ospitalità temporanea di bambini feriti o bisognosi di cure presso famiglie e associazioni e ha fissato per venerdì 22 gennaio alle 11.30 a Palazzo Lascaris un incontro con le associazioni religiose e le Ong piemontesi che operano ad Haiti per vedere come utilizzare i fondi nel modo più produttivo possibile. Alla riunione hanno preso parte l’assessore ai Rapporti con il Consiglio regionale Sergio Deorsola e i consiglieri regionali Paola Pozzi (PD), Mariangela Cotto (FI-PdL) e Sergio Dalmasso (Rifondazione Comunista). Nel pomeriggio l’Assemblea ha approvato all’unanimità la delibera per lo stanziamento dei 250 mila euro sul Fondo di solidarietà. La Cotto alla Bresso per Haiti Storie di violenza raccontate dalla nipote della fondatrice La Regione invii 400mila euro del bilancio di fine mandato Progetto scuola per bambine sulle Ande peruviane Destinare i 400mila euro che la Giunta Bresso vuole spendere per il bilancio di fine mandato, per dare immediato soccorso ai terremotati di Haiti: è la proposta avanzata dalla vicepresidente del Consiglio regionale, Mariangela Cotto (Pdl), dopo il resoconto in aula del vicepresidente Peveraro sui costi, a carico del bilancio, per la realizzazione, stampa e diffusione di un opuscolo di fine mandato. “Da un Peveraro alquanto imbarazzato abbiamo appreso che la Giunta intende spendere oltre 400mila euro, 800 milioni delle vecchie lire - sottolinea Cotto - per una pubblicazione che, a poche settimane dal voto, si presenta come un’operazione meramente propagandistica, per dare lustro all’immagine della candidata Bresso, utilizzando soldi pubblici. Non credo che i cittadini piemontesi, che purtroppo avranno già le buche piene della propaganda elettorale, siano contenti di sapere che viene spesa una cifra simile”. “Vorrei - prosegue Cotto che la presidente Bresso riflettesse su questo fatto, al di là di ogni polemica di parte. In campagna elettorale avrà “Aiutiamoci”: è questa la traduzione letterale del nome da cui prende spunto il centro Yanapanakusun, un’organizzazione non governativa peruviana fondata nel 1992 da Vittoria Savio, una donna che ha deciso di abbandonare il precedente vissuto dedicando la propria esistenza, in unione con alcuni collaboratori peruviani, al recupero fisico e mentale delle lavoratrici domestiche bambine, una piaga che lontana dai riflettori mondiali continua a flagellare il Sud America e particolarmente la città di Cusco (Perù) l’antica capitale dell’impero Inca oggi crocevia di numerose vite spezzate. A spiegare il progetto, presso la sede della Casa del Popolo in via Brofferio 131, alcuni volontari di ritorno dalle terre andine tra cui la nipote di Vittoria, Yata. La signora Vittoria si è recata in Perù già alla fine degli anni 70 con il L.A.L. (movimento laici per l’America Latina)e dopo aver collaborato ad un paio di progetti nella zona, avvertì la necessità di creare un centro che venisse in aiuto alle bambine (dai 4/5 anni fino alla maggiore età)che, giunte in mille modi e occasioni per rendere conto di ciò che ha fatto, incontrando di persona gli elettori o utilizzando i media. Del resto il bilancio di mandato è già disponibile sul sito internet e chiunque lo può consultare. Forse all’immagine di Bresso, ma dell’intera Regione, gioverebbe di più che questi fondi fossero destinati per qualcosa di concreto e di utile. La drammatica emergenza di Haiti mi sembra una buona occasione per evitare uno spreco”. Durante la conferenza dei capigruppo, mercoledì 13 gennaio a palazzo Lascaris, l’esponente Pdl ha già chiesto la convocazione del Comitato di solidarietà proprio per fronteggiare le conseguenze del disastro che si sta consumando nel paese caraibico. “C’è preoccupazione conclude Cotto - per l’ennesima tragedia che ha colpito una delle aree più povere al mondo. Mi auguro che il Consiglio regionale riesca al più presto ad attivare risorse, utili anche a sostenere l’attività dei Padri Camilliani, che operano in quelle zone. Sono certa che ogni euro inviato tempestivamente sarà ben utilizzato”. Presentato da Yata Savio alla Casa del Popolo città con l’illusione di proseguire gli studi e migliorare le condizioni di vita vissute in campagna, venivano di fatto rinchiuse in squallide stamberghe ed obbligate a svolgere mansioni domestiche bassamente retribuite e a cibarsi degli avanzi della famiglia ospitante: delle vere e proprie schiave, molto spesso oggetto di violenze di svariato tipo, anche a sfondo sessuale. Una condizione degradante che dal 1992, anno d’inaugurazione dello Yanapanakusun, ha visto una svolta; le bambine vengono accolte nel centro che dal 1994 è diventato una ONG, una nuova prospettiva per il futuro anche grazie alla costruzione di una scuola che insegna loro lo spagnolo, sdoganandole dalla condizione “sub-umana” a cui son relegate parlando solo la lingua “quechua”, il corrispettivo del nostro dialetto che in Perù viene visto come una condizione d’inferiorità. Grazie al contributo video di Stefano Cavallotto è stata data voce all’esperienza diretta di alcune ragazze lavoratrici, ora maggiorenni, che con palpabile emozio- ne hanno ripercorso le tappe della loro adolescenza in schiavitù, raccontando tristi aneddoti che hanno contraddistinto il loro periodo a servizio delle “signore”, così come vengono chiamate le loro padrone. Storie toccanti che hanno coinvolto sentitamente anche il pubblico riunito in sala: nel video è stato dato largo spazio anche al centro Yanapanakusun, un luogo in cui “ci si sente come a casa” ha sottolineato Cavallotto, questo grazie ai locali in cui si respira un’aria accogliente da focolare domestico. Yata ha successivamente chiarito le ragioni per cui lo Yanapanakusun è un’ONG peruviana, sebbene Vittoria sia d’origine italiana: il motivo risiede nel fatto che se l’ONG dovesse mai sciogliersi, le strutture per legge verrebbero così attribuite al Perù e non tornerebbero in Italia, paese di provenienza della fondatrice, in modo da lasciare un gesto tangibile del duro lavoro svolto in questi anni. Ampi cenni al cosiddetto “turismo responsabile”, che come la stessa Yata ha ribadito tende a far ritornare “i turisti in viaggiatori, a stret- to contatto con la popolazione del luogo”, una prassi che si sta via via perdendo a causa dei tour operator, “rei” di far conoscere solo i luoghi più commerciali della zona e non le vere radici. L’intervento d’Ilaria, volontaria che per 4 mesi ha vissuto a stretto contatto le realtà di Cusco, ha infine reso noto alcuni dati relativi al “progetto scuola”, composto da 3 cicli scolastici (diurno, pomeridiano e serale), l’ultimo a stretto appannaggio dei bambini lavoratori. Un ringraziamento particolare è stato indirizzato alla provincia di Trento per aver sovvenzionato la struttura che ad oggi ospita 125 ragazzi, 11 insegnanti e 1 direttrice; gli insegnati sono stati “adottati” in modo da garantir loro una remunerazione fissa che funga da incentivo all’insegnamento verso questi bambini, molti dei quali scarsamente alfabetizzati. L’incontro si è concluso con due fiabe andine narrate dall’attore Fabrizio Pagella, impegnato in questi giorni in alcuni spettacoli teatrali con l’attore Paolo Rossi. Fabio Ruffinengo