La Rigenerazione Automotive (autovetture e veicoli industriali) in Europa - Quale direzione sta prendendo? Autori: Fernand J. Weiland & Stefano Carloni Edizione FJW Consulting Colonia (Germany) La presente pubblicazione è protetta da copyright ai sensi della Convenzione Universale sul Diritto d'Autore. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte può essere riprodotta, trasmessa o registrata con qualsiasi mezzo senza previa autorizzazione del possessore del copyright ed editore. 1 Prefazione di Fernand Weiland FJW Consulting & Past Chairman APRA Europe (Automotive Parts Remanufacturer Association) La rigenerazione esiste in Europa (e in Italia) da più di 50 anni ma per tanti non è ancora molto chiaro cosa significhi. Autopromotec mi ha chiesto di pubblicare questo opuscolo al fine di far luce sul processo e l'attività della rigenerazione automotive in Europa. Avendo dedicato gran parte del mio tempo a questo settore, sono molto lieto di soddisfare questa richiesta. Ho scritto due parti: la prima per spiegare che cosa è la rigenerazione in sostanza e la seconda per dimostrare le dimensioni dell'industria e il mercato indicando le opportunità per le nuove imprese e per quelle già esistenti. I miei studi e dati si basano su un'attenta ricerca, ma siccome l'industria non è segnalata abbastanza, alcuni di essi sono delle stime. Sarei molto lieto di ricevere commenti, critiche e nuove informazioni da parte dei lettori, per poter migliorare la mia banca dati. Buona lettura e per ulteriori informazioni siete pregati di scrivermi su [email protected]. Grazie! 2 Indice Parte I ….. Che cosa è Rigenerazione? di Fernand Weiland Parte II ..… Rigenerazione in Europa di Fernand Weiland Parte III ….. La Ricostruzione Pneumatici di Stefano Carloni 3 Parte I : Che cosa è Rigenerazione? di Fernand Weiland Contenuto 1 Introduzione 2 Definizione di Rigenerazione 3 Riutilizzo di vecchie unità (carcasse) 4 Il processo di Rigenerazione 5 Le fabbriche di Rigenerazione 6 Prodotto rigenerato – la scelta migliore 7 Perché Rigenerazione è salutare per l’ambiente? 8 Principali linee di prodotti automotive rigenerati 9 Unità rigenerate in competizione con quelle nuove 10 Penetrazione di Rigenerazione in Europa 11 In conclusione 1. Introduzione Rispetto alle unità nuove, quelle rigenerate sono più economiche e risultano essere la scelta migliore per la manutenzione di un auto o veicolo industriale a sua volta non più nuovo. Tali unità non solo aiutano a risparmiare denaro ma contribuiscono anche a migliorare l'ambiente. Rigenerazione di componenti per auto e camion è un processo che esiste in America del Nord dal 1941 e in Europa dal 1960. Il settore automobilistico ha adottato le unità rigenerate e da allora sono diventate una valida alternativa alle unità nuove nella maggior parte dei paesi europei. I consumatori e gestori delle flotte sono sempre più consapevoli che la scelta delle unità rigenerate è la migliore alternativa per riparare le loro auto e camion. In Europa, tuttavia, la rigenerazione non ha ancora raggiunto la piena maturità. Le possibilità di immettersi nel business sono ancora tante. L’investimento nella rigenerazione è una valida opportunità perché le esigenze del mercato per i componenti tradizionali sono in costante crescita e si stanno appropriando delle nuove tecnologie di elettronica e di meccatronica. 4 2. Definizione di Rigenerazione Non è ancora chiaro a tutti che cosa è esattamente la rigenerazione. A volte c’è tanta confusione, ma lo scopo di questo opuscolo è quello di aiutare a capire cosa è la rigenerazione e che cosa non lo è. Le associazioni APRA, Clepa e FIRM hanno concordato la definizione che troverete qui di seguito: "Un ricambio rigenerato svolge una funzione simile a quella del ricambio originale. Viene rinnovato da un ricambio esistente (carcassa), utilizzando dei processi industriali standardizzati in linea con le specifiche caratteristiche tecniche." "Un ricambio rigenerato è coperto dalla stessa garanzia che ha un ricambio nuovo ed è chiaramente identificato come parte rigenerata specificando anche il rigeneratore." Questa definizione, come qualsiasi altra, ha bisogno di essere spiegata nei particolari in quanto si tratta di prodotti molto tecnici come i componenti automobilistici. I seguenti paragrafi hanno lo scopo di far luce su questa descrizione. 3. Riutilizzo di vecchie unità (carcasse) Per capire la rigenerazione è importante capire la fonte del materiale richiesto per rigenerare un componente. La definizione di cui sopra parla dell’uso di "un ricambio esistente (carcassa)". 5 Ricambio esistente, chiamato anche carcassa, è un ricambio difettoso che viene tolto dalla macchina in officina e che deve essere riparato. Una volta inviato a un rigeneratore va ricostruito e rimandato all’officina. Questa unità ha le caratteristiche molto simili a quelle dell’unità originale. Quindi non è un ricambio che arriva dai veicoli riciclati al loro termine del ciclo di vita. Questo però non è del tutto vero, infatti i rigeneratori non riescono sempre a ripristinare completamente tutte le unità difettose/danneggiate perché alcuni componenti devono essere eliminati. Per rispondere a questa esigenza i rigeneratori si procurano alcune unità dalle automobili/camion incidentati o dai demolitori. In qualunque modo, l’obiettivo primario dei rigeneratori è l’ottimizzazione dei ritorni delle unità dalle officine e non dai demolitori. I grossisti dei ricambi insieme con i loro clienti – officine – devono fare in modo che la logistica di carcasse sia efficiente. A tal fine i rigeneratori hanno creato dei sistemi elaborati per garantire che i rientri siano gestiti in modo efficace e che venga tenuta traccia di tutti i movimenti di carcasse. Il ritorno delle unità difettose dalle officine ai rigeneratori è molto importante perché è "la linfa vitale" della rigenerazione. 4. Il processo di Rigenerazione Il processo di rigenerazione è specificato nella definizione di cui sopra come "... utilizzo dei processi industriali standardizzati in linea con le specifiche caratteristiche tecniche.” Il primo obiettivo di un rigeneratore è quello di produrre qualità. Ogni rigeneratore deve sempre tenerlo a mente, i compromessi non sono ammissibili. In tutte le fasi del processo di rigenerazione il controllo di qualità è importante per assicurare gli standard richiesti. Quindi, che cosa è, in pratica, il processo di rigenerazione? Il diagramma di flusso di seguito illustra le diverse fasi. . 6 In sostanza il processo consiste nello smontaggio completo* delle vecchie unità (carcasse), nel controllo e pulizia di tutti i componenti, nel ricondizionamento dei componenti difettosi o sostituzione con i nuovi. Quando tutti i componenti sono funzionanti, le unità vanno riassemblate, riadattate e sottoposte a un test finale per assicurare un funzionamento pari a quelle nuove. In linea di principio il rigeneratore deve garantire che l'unità ritorni al suo stato originale e con le prestazioni di prima. Ai fini della tutela dei clienti, dell’affidabilità e della garanzia il rigeneratore deve chiaramente segnare le unità con il suo logo in modo che la provenienza possa essere facilmente identificata. * solo per i moduli di elettronica uno smontaggio completo non è necessario, perché non ha senso rimuovere i componenti elettronici dai circuiti. Tuttavia è importante che siano verificati prima di essere riutilizzati. 5. Le fabbriche di Rigenerazione I rigeneratori seguono l'obiettivo di fornire alle officine prodotti di alta qualità, a prezzi competitivi e di rimanere in sintonia con i cambiamenti di prodotto dettati dall’industria automobilistica. Gli investimenti in impianti di produzione, banchi prova, know-how e personale sono le chiavi del successo dei rigeneratori. L’industria del rigenerato è composta da una varietà di soggetti molto ampia. Le aziende possono essere piccole, medie o grandi. Possono essere società OE oppure indipendenti. Non esiste alcun profilo predefenito. La rigenerazione è aperta a tutte le aziende disposte ad accettare la sfida del settore. Le fabbriche di rigenerazione hanno sostanzialmente la stessa struttura: reparti di ricerca e sviluppo, depositi di carcasse, linee di smontaggio, reparto di lavaggio e pulizia, linee per il controllo e il ricondizionamento di sottocomponenti, apparecchiature di collaudo per le unità assemblate, magazzino di prodotti finiti ecc. Un rigeneratore può specializzarsi in un’unica linea di prodotto oppure averne più di una. Le attrezzature usate nella produzione sono spesso simili a quelle per la produzione di nuove unità anche se non così costose ed elaborate. Le competenze del personale della fabbrica di rigenerazione sono basate sull'esperienza di lungo periodo. Molto spesso i lavoratori hanno lavorato per la stessa società per 10-20 anni e conoscono il loro lavoro molto bene. Essi sono regolarmente formati, soprattutto per quanto riguarda i nuovi prodotti e le nuove tecnologie. Le capacità più importanti di una società di rigenerazione sono la ricerca, lo sviluppo e l’ingegneria inversa. Senza una buona conoscenza tecnica del prodotto non è possibile assicurare un lavoro professionale. Negli anni i rigeneratori hanno acquisito un know-how considerevole che è verosimilmente la loro più grande risorsa. La base di clienti dei rigeneratori può essere molto diversa. Essi possono fornire le case produttrici di auto/camion, i produttori di componenti OE, i grossisti/distributori di ricambi o le officine/flotte di camion. I rigeneratori sono generalmente molto flessibili e questo rappresenta per loro un importante punto di forza. Per una migliore comprensione delle diverse categorie di rigeneratori vedi Parte II, punto 3. 7 Fonte: ATP industries Group LTD 6. Prodotto rigenerato – la scelta migliore 8 Per la manutenzione/riparazione di un veicolo i consumatori/officine/flotte di camion hanno diverse opzioni. Possono acquistare un ricambio usato, hanno possibilità di ripararlo, acquistare un ricambio nuovo o rigenerato. Il grafico qui sopra spiega perché un ricambio rigenerato è la scelta migliore. Un ricambio usato può funzionare ma ha sicuramente una ridotta aspettativa di vita e molto spesso non è disponibile presso i demolitori. La riparazione del prodotto difettoso può essere una soluzione, ma il costo può essere alto con l'aspettativa di vita abbastanza bassa. Un ricambio nuovo è tecnicamente una valida alternativa ma è costoso e non è ecologico. Un ricambio rigenerato è sicuramente la scelta migliore: Per i consumatori / le flotte di camion perché economicamente è la soluzione migliore, si tratta di un prodotto di qualità con una garanzia di competitività. Per le officine perché è sempre disponibile, anche per i modelli più vecchi Per le Comunità perché crea nuovi posti di lavoro Per gli ambientalisti perché è una soluzione ecosostenibile 7. Perché Rigenerazione è benefica per l’ambiente? La rigenerazione aiuta l'ambiente in molti modi. Il grafico sottostante mette a confronto le unità rigenerate e quelle nuove. Siccome la vecchia unità viene riutilizzata – come, ad esempio nel caso di un motorino di avviamento – occorrono soltanto 12% di materiali nuovi e di conseguenza la rigenerazione fa risparmiare 88% delle risorse. La rigenerazione aiuta a risparmiare energia. Per esempio, la rigenerazione di un motorino di avviamento richiede solo il 45% di energia rispetto alla produzione di uno nuovo. Di conseguenza anche l'emissione di anidride carbonica CO2 è ridotta del 52%. Rispetto alla produzione di nuove unità, la rigenerazione in Europa fa risparmiare 271.000 tonnellate di CO2 ogni anno. La rigenerazione riduce l'inquinamento e il cambiamento climatico a livello mondiale. Solo il costo della logistica rimane più alto per il fatto che il ritorno delle unità difettose al rigeneratore comporta delle spese aggiuntive rispetto alla produzione di una nuova unità quando quella vecchia viene definitivamente eliminata. 9 Fonte: Dott. Daniel Köhler Università di 8. Principali linee di prodotti automotive rigenerati In linea di principio, tutte le carcasse e componenti di auto/camion possono essere rigenerati. L’unico criterio è un valore minimo ed un livello minimo di complessità. Ad esempio, le pastiglie dei freni, i paraurti, gli specchietti ecc. non vengono rigenerati. L'elenco che segue mostra i principali componenti per auto e camion offerti come prodotti rigenerati: 1) Motorini d’avviamento e alternatori 2) Servosterzo 3) Sistemi di iniezione benzina 4) Iniezione diesel 5) Elettronica 6) Motori a combustione 7) Turbocompressori 10 8) Pinze freno 9) Alberi di trasmissione 10) Trasmissioni e cambio 11) Frizioni 12) Compressori di aria condizionata In realtà, la lista di linee di prodotto è molto più lunga. Ad esempio, molti componenti dei veicoli pesanti, dei fuoristrada, ecc non sono elencati sopra, ma sono interessanti per la rigenerazione. Inoltre, per ogni prodotto tradizionale sopra menzionato c'è un’alternativa meccatronica che è la nuova tecnologia che sta progressivamente sostituendo tutti i componenti tradizionali. Vedi capitolo II, punto 4. 9. Unità rigenerate in competizione con quelle nuove Nei paragrafi precedenti è stata spesso menzionata la "concorrenza" tra le unità nuove e quelle rigenerate. Qui sorge la domanda – In che modo entrambe le linee si dividono lo stesso mercato e quale delle due cresce di più? Il seguente grafico dà la risposta, con un certo margine di "errore", perché si basa sulle stime. Per approfondimenti su questo argomento vedi capitolo II, punto 7. In generale si può dire che la rigenerazione supera leggermente la produzione di nuove unità. Si può anche dire che la quota del rigenerato sul mercato è in costante crescita. Unità rigenerate contro Nuove unità 10. Penetrazione del rigenerato in Europa La rigenerazione in Europa ebbe inizio intorno al 1950 in Inghilterra e fu presto seguita da altri paesi. Nel frattempo ha raggiunto il più alto livello di penetrazione del mercato nel Regno Unito e Irlanda, Germania, Scandinavia, Austria, Svizzera e più recentemente in Spagna. Gli altri due grandi mercati Francia e Italia sono rimasti indietro. Mentre l’Europa 11 Centrale sta progredendo velocemente, l’Europa dell’Est fa grandi passi recuperando lentamente il terreno. Le valutazioni di cui sopra si basano su alcune stime. Per le linee specifiche di prodotti, categorie di clienti o le regioni più piccole, potrebbero essere insufficientemente accurate. In Italia, ad esempio, ci sono i rigeneratori molto professionali con delle attività commerciali molto consistenti, ma il mercato nel suo complesso per tutte le linee di prodotto non necessariamente segue questi fulgidi esempi. Level 1 Level 2 Level 3 11. In conclusione La domanda di prodotti rigenerati continuerà a crescere sia in Europa, sia fuori Europa. Il concetto del Rigenerato ha raggiunto una grande accettazione da parte dei consumatori e proprietari di flotte di camion, dei produttori OE e delle comunità politiche. Le opportunità si presentano sia alle aziende indipendenti sia ai produttori OE: • per motorini d’avviamento e alternatori, servosterzo, sistemi di iniezione benzina, iniezione diesel, motori a combustione, pinze freni, alberi di trasmissione, trasmissioni e cambi, frizioni, compressori di aria condizionata ed altri. • e anche per le nuove tecnologie come: turbocompressori, elettronica, meccatronica, servosterzo elettrico, ecc. Le nuove opportunità sono allettanti per i nuovi arrivati 12 Parte II : Rigenerazione Automotive in Europa di Fernand Weiland Contenuto 1. Introduzione 2. Quanto è grande il settore di ricambi rigenerati per auto/camion in Europa (e negli Stati Uniti)? 3. Rigenerazione in Europa - Tre categorie della rigenerazione? 4. Meccatronica: cambiamento del paradigma tecnologico 5. Carcasse - la linfa vitale della rigenerazione 6. Rigenerazione automotive - I prodotti 6.1 Motorini e Alternatori - la più grande linea di prodotti rigenerati 6.2 Servosterzo – La ripartizione del mercato tra i rigeneratori indipendenti e OE 6.3 Sistemi di iniezione a benzina – Un settore della rigenerazione poco esplorato 6.4 Iniezione diesel - Rigenerazione in costante crescita 6.5 Elettronica - Rigenerazione impegnativa, ma è un business in crescita 6.6 Motori a combustione - Rigenerazione e ricostruzione locale 6.7 Turbocompressori - significativo potenziale di rigenerazione finora inutilizzato 6.8 Pinze freno - Rigeneratori indipendenti leader nel settore 6.9 Alberi di trasmissione – Rigenerazione, un mercato maturo 6.10 Trasmissioni e cambio di velocità - Rigenerazione a tutti i livelli 6.11 Frizioni - Rigenerazione in crescita 6.12 Compressori di aria condizionata - Rigenerazione in crescita ma minacciata da nuove unità 7. Rigenerazione è in crescita ma le nuove unità sono ancora importanti 8. OEM, Tier One e rigeneratori indipendenti - Como si spartiscono il mercato? 9. Conclusioni. Rigenerazione in Europa - Quale direzione sta prendendo? 13 1. Introduzione In qualità di presidente della divisione europea di APRA, sono stato per tanti anni molto interessato a capire in profondità l'industria della rigenerazione automobilistica. Ero interessato a importanti sviluppi e in particolare ai dati che sono il vero riflesso di qualsiasi attività commerciale. Purtroppo il nostro settore non è ben documentato e non è sempre stato facile ottenere una corretta visione. Pertanto, l'obiettivo della mia relazione è quello di cercare di dare una visione globale nonché di contribuire a rendere l'industria di rigenerazione automobilistica in Europa più trasparente per tutti. La mia intenzione è quella di individuare la maggior parte dei componenti delle auto che sono attualmente rigenerati o che potrebbero o dovrebbero essere rigenerati in futuro. Evidenziando le sfide e le opportunità del settore, sono anche interessato alla rigenerazione di componenti e all’analisi del mercato con i suoi protagonisti. La metodologia che ho usato nella redazione di questo report è semplicemente basata sulle mie conoscenze e su ciò che ho imparato più recentemente. Non era la mia intenzione pubblicare informazioni riservate ma solo ciò che è generalmente di dominio pubblico. Ho deliberatamente evitato di menzionare i nomi delle società e delle persone coinvolti nel settore. 2. Quanto è grande il settore di autoricambi rigenerati per auto/camion in Europa (e negli Stati Uniti)? La raccolta dei dati su Rigenerazione è una ricerca nella quale facevo dei progressi da un certo numero di anni. Purtroppo i dati riportati da associazioni, mezzi di informazione e aziende sono spesso molto difficili da conciliare o da capire. La mia opinione è che alcuni sono affidabili, altri sono stime approssimative e alcuni sono semplicemente esagerazioni. Le cifre delle vendite, ad esempio, per essere precise o affidabili devono essere riportate con una chiara indicazione a quale livello di vendita sono state valutate e, purtroppo, spesso sono esagerate. Altri dati come il risparmio energetico sono affidabili solo se al calcolo viene applicata una chiara metodologia scientifica. Troppo spesso i dati riportati sono solo delle stime imprecise. Poche fonti (APRA, CLEPA, alcune società di Consulenza) citano una dimensione di mercato europeo compresa tra 6 e 8 miliardi di Euro a prezzi di vendita al dettaglio. A mio avviso si tratta di valori approssimati. I dati precisi possono essere determinati solo effettuando una ricerca accurata. Questi numeri possono comunque essere presi in considerazione come un'indicazione delle reali dimensioni del mercatoeuropeo degli auto componenti rigenerati o del suo potenziale. In questo contesto è interessante un confronto con il corrispondente mercato negli Stati Uniti, dove la rigenerazione ebbe inizio negli anni 1920 e 1930. In quel mercato i numeri sono probabilmente più affidabili, ma non ne sono certo. APRA, MEMA e uffici di consulenza riferiscono cifre intorno a 30 miliardi di euro. Nel corso degli anni mi ha sempre molto incuriosito questa differenza di 4 volte superiore rispetto ai numeri del mercato europeo che non è giustificato dal più elevato numero dei veicoli in circolazione perchè le dimensioni del parco sono simili: 235 milioni per gli USA e 220 milioni per 14 l'Europa. Per trovarne una spiegazione, ho cercato di individuare i motivi di queste differenze oceaniche. La mia ricerca e le riflessioni mi hanno fornito le seguenti possibili risposte • La popolazione automobilistica degli Stati Uniti è più vecchia: negli Stati Uniti l'età media di una vettura è di 10,4 anni contro 8,5 anni in Europa. Per quanto riguarda i camion il numero è sempre più alto negli USA. Inoltre, i veicoli degli Stati Uniti hanno un chilometraggio più elevato che in Europa • I ricambi in USA sono generalmente più costosi e meno durevoli o affidabili che in Europa. • Le officine statiunitensi tendono a sostituire più frequentemente i ricambi. • Il gradimento delle unità rigenerate è molto più alta negli Stati Uniti che in Europa. • La proporzione della sostituzione tra unità difettose e nuove è molto più elevata in Europa che negli Stati Uniti. Alla fine della mia relazione fornirò dati al riguardo. • Il valore di un ricambio negli Stati Uniti è più costoso perché normalmente anche di maggiori dimensioni. • Le vendite negli Stati Uniti includono una elevata percentuale di componenti non automotive. In Europa alcuni componenti come il servofreno e i cilindretti, il motore del tergicristallo, ecc. non si rigenerano Settore di Rigenerazione Automotive 8 USA 30 Europa Nell’esaminare le varie pubblicazioni sui tassi di sostituzione o di difettosità nel settore dell’aftermarket statunitense, mi sono incuriosito per esempio del fatto che sia pinze dei freni sia motorini e alternatori vengano sostituiti due volte più spesso che in Europa. Tutte queste ragioni non necessariamente spiegano il "fattore transatlantico" e probabilmente stiamo semplicemente giocando con i numeri inesatti o numeri esagerati. Conclusione: Per valutare la reale dimensione di un mercato ci sono altri metodi per misurarla oltre alla semplice analisi delle vendite o risparmi di energia e così via. Nel nostro settore confrontiamo spesso le aziende basandoci sui numeri delle unità rigenerate oppure sul numero dei dipendenti che assumono. Tale metodo è quello più pratico in quanto è più facile da capire, controllare o provare. In questo capitolo spero di poter far luce sulle questioni citate qui sopra. 15 3. Rigenerazione in Europa - Tre categorie della rigenerazione? Al livello globale ho visto tantissime definizioni del concetto di rigenerazione proposte da associazioni del settore, istituti di ricerca o università nonché da molti rigeneratori e mi chiedo se è possibile unificarle. In pratica tutte queste definizioni possono essere suddivise in tre categorie: 1) La definizione (principalmente da grandi rigeneratori) che insiste sul fatto che rigenerazione è un processo industriale che dovrebbe essere effettuato secondo gli standard industriali. 2) La definizione (principalmente da indipendenti rigeneratori medi) che descrive rigenerazione come un processo di completo smontaggio delle unità, verifica di tutti i componenti, sostituzione dei componenti fuori uso, assemblaggio e un test di prova finale. 3) La definizione (principalmente da piccole imprese locali) che descrive la rigenerazione come un processo che non prevede lo smontaggio intero, ma la sostituzione dei componenti fuori uso e la prova finale delle prestazioni. Tutti e tre i processi sono ecocompatibili e, a differenza della nuova produzione, fanno risparmiare energia, discariche e risorse materiali, riducono l’inquinamento e le emissioni di CO2. Solo l’insieme di questi tre processi crea il più alto potenziale per la rigenerazione o la ricostruzione di autoricambi. NB: I valori nel grafico sottostante non rappresentano le quote effettive. 100 90 80 Ricostruttori Locali 70 60 Rigeneratori Ind. 50 40 OEM-Tier One 30 20 10 0 1 1+2 1+2+3 NB Nei prossimi capitoli farò riferimento alle seguenti categorie di rigeneratori: 1. Produttori e Rigeneratori OE che sono principalmente le case produttrici di automobili che rigenerano principalmente i propri motori e le scatole cambio. 2. Produttori e Rigeneratori di primo equipaggiamento Tier One che sono principalmente i costruttori originali dei componenti e ricambi originali 16 3. Rigeneratori indipendenti che sono spesso di proprietà privata e rigenerano per l’aftermarket indipendente, ma a volte anche per i rigeneratori OEM e Tier one. 4. Ricostruttori locali che sono di proprietà privata e eseguono l’attività di ricostruzione per il mercato locale. Spesso sono delle officine in franchising dei rigeneratori di Tier one. Per quanto possibile nei seguenti capitoli sulle diverse linee di prodotto, ho cercato di valutare i volumi per ciascuna di queste 4 categorie. 4. Meccatronica: cambiamento di paradigma tecnologico Continuo spesso a ripetere che tutti i componenti automotive meccanici, idraulici ed elettrici, prima o poi, si cambieranno per diventare: • Azionati elettronicamente • Controllati elettronicamente • Parte di un CAN-bus (o altri bus) rete auto Impatto meccatronico ed elettronico sui componenti: Attuale Tecnologia: Sarà sostituita da: Componenti passivi Componenti CAN-bus attivi Motorini Motorini con sistema Start-Stop Alternatori Generatore/Motore Combinato Motore a combustione Motore elettrico Idroguide EPS – servosterzo elettrico Pompe meccaniche Pompe elettriche Pompa acqua meccanica Iniezione di carburante meccanica Turbocompressori meccanici Pompa acqua elettrica Iniezione di carburante a controllo elettronico Turbocompressori a controllo elettronico Servofreno a vuoto / pneumatico Servofreno elettrico-idraulico Cilindro freno Cilindro freno elettrico Freno a mano Pinza freno elettrica Scatola Cambio manuale Scatola Cambio elettrico Ammortizzatori Ammortizzatori a comando elettrico Cambio automatico Cambio a comando elettronico Batterie al piombo 12 Volt Batterie al litio / AGM 48 Volt 17 Per i produttori di auto e camion e per i rigeneratori OE tale passaggio non sarà una sfida impossibile perché possiedono la tecnologia in casa. Per rigeneratori indipendenti, invece, potrebbe essere una delle loro più grandi sfide. Un rigeneratore meccanico deve fare grandi cambiamenti, educare il proprio personale ed assumere degli specialisti, investire in attrezzature quali banchi prova e in ingegneria inversa. Non sarà facile affrontare tale cambiamento ma coloro che riusciranno a implementare le nuove tecnologie, avranno delle grandi opportunità. 5. Carcasse - la linfa vitale di rigenerazione È vero che i rigeneratori OE, rigeneratori di primo equipaggiamento Tier One e quelli indipendenti prestano maggiore attenzione alla resa delle unità difettose/vecchie in quanto rappresentano la linfa vitale della rigenerazione. È anche vero che i grossisti / distributori oggi si concentrano decisamente molto di più sul ritorno delle carcasse. Comunque dopo anni di vendite con reso carcassa sono pochi i grossisti/ distributori soddisfatti del risultato economico delle vendite con il reso carcassa. I rigeneratori hanno però fatto grandi sforzi per educare i grossisti a contribuire al miglioramento della resa delle unità difettose originali nella confezione originale ed evitare di vendere senza reso carcassa. I rigeneratori hanno anche implementato la logistica del reso rendendo il lavoro dei grossisti più efficiente. Bisogna, comunque, continuare ad affrontare il problema per aiutare i distributori a mantenere l’equilibrio tra l’ammontare delle cauzioni per il reso carcassa e le note credito riconosciute per le carcasse effettivamente rese. Nonostante gli sforzi per ricevere sufficienti carcasse, i rigeneratori devono spesso saturare la loro produzione e sono costretti ad acquistare vecchie unità. Ciò avviene normalmente attraverso i broker di carcasse che forniscono una soluzione conveniente per i rigeneratori. Purtroppo il fabbisogno di metalli al livello mondiale è aumentato facendo aumentare anche i prezzi delle carcasse. Per quanto riguarda la difficoltà di trovare unità più recenti, che sono, per definizione, sempre difficili da trovare, i rigeneratori possono comunque contare sui broker di carcasse che cercano di soddisfare le loro richieste. Come risultato di questi sviluppi del mercato, i broker di carcasse - fornitori dei rigeneratori - hanno una posizione meno forte dei loro fornitori, i demolitori. L'obiettivo principale dei demolitori è di rottamare il più possibile e a volte vengono rottamati anche ricambi utili ai rigeneratori. La collaborazione tra i demolitori e i broker delle carcasse deve consolidarsi, anche perché i demolitori si assicurano in questo modo un flusso di entrate garantito per tutte le unità disponibili per la vendita. I rigeneratori devono prendere in considerazione la possibilità di collaborazione più stretta con i broker di carcasse come una svolta vitale per entrambi, anche se la pratica di acquisti spot, molto diffusa oggi, sarà difficile da cambiare. 18 6. Rigenerazione automotive - I prodotti 6.1 Motorini e Alternatori - la più grande linea di prodotti rigenerati Motorini di avviamento e generatori elettrici (alternatori) è la linea di prodotto più grande nel settore di rigenerazione automotive. Tutti e 220 milioni di automobili e veicoli commerciali in uso in Europa sono equipaggiati con un motorino e un alternatore. La richiesta di sostituzione nel mercato del ricambio è enorme e durante gli ultimi 5 anni l'attività di rigenerazione ha raggiunto il punto nel quale ottenere i volumi più elevati in Europa occidentale è sempre più difficile. Tuttavia, con i redditi in aumento in Europa dell’Est, la riparazione individuale di motorini e alternatori (M & A) va gradualmente sostituita da unità rigenerate. Tecnicamente parlando la rigenerazione di M & A ha raggiunto un alto livello di professionalità e di consapevolezza della qualità. Il tasso di fallimento nel servizio di M & A è leggermente superiore a quello di componenti del telaio (freni e sterzo). Questo è dovuto all’usura, la complessità e il numero di componenti interni relativamente elevato. Il fabbisogno annuale di sostituzione di M & A in Europa è stimato in 6.800.000 unità o l'equivalente del 3,1% dei veicoli in uso. Questa domanda è soddisfatta da 5.500.000 unità rigenerate, da 900.000 nuove unità e 400.000 unità ricostruite/riparate localmente. Ritengo che per le nuove unità i costruttori originali (Tier One) forniscano ca. 400.000 unità e i produttori dell'Estremo Oriente ca. 500.000 unità adattabili ogni anno. Per quanto riguarda le 5.900.000 unità rigenerate del mercato europeo circa 1.350.000 unità vanno fornite dai rigeneratori indipendenti, circa 3.900.000 unità dai rigeneratori originali (Tier One), circa 250.000 unità dai rigeneratori OEM (case produttrici auto) e circa 400.000 unità dai ricostruttori locali. Rigenerazione di M & A OEM Tier One Independenti Ricostruttori Locali 19 6.2 Servosterzo – La ripartizione del mercato tra i rigeneratori indipendenti e OE La rigenerazione di servosterzo idraulico è chiaramente un prodotto gestito per molti anni dai rigeneratori indipendenti. "Recenti" sviluppi e la sostituzione dello sterzo idraulico con quello elettrico hanno creato delle sfide che, secondo me, sono state ben gestite dai ricostruttori del settore. Come tutti gli sviluppi di componenti elettrici questa sostituzione richiede maggiori investimenti e un notevole lavoro di ingegneria inversa. Il servosterzo elettrico è stato introdotto intorno al 2000 e da allora ha raggiunto una quota dominante di ca. 70% di tutti nuovi veicoli. Di tutti i veicoli attualmente in uso lo sterzo elettrico ha raggiunto una quota di mercato del ca. 30%. Per i rigeneratori interessati nel segmento dei veicoli di 6-8 anni la percentuale di servosterzo idraulico è ancora molto alta - 85% - ma una quota da non trascurare e in continua crescita di servosterzo elettrico potrebbe già essere d’interesse per i rigeneratori che seguono le nuove tecnologie. La rigenerazione in Europa del servosterzo e delle pompe è condivisa tra i rigeneratori indipendenti e rigeneratori OE, ma i primi hanno una quota leggermente superiore, 5559%. I rigeneratori indipendenti possono mantenere quella posizione solo se saranno pronti ad affrontare la sfida della tecnologia più complessa. Il volume di servosterzo e delle pompe idrauliche nell’aftermarket è un business interessante per i rigeneratori indipendenti. Il volume totale annuo disponibile è di ca. 1.950.000 unità e il tasso combinato di sostituzione è del 1,0%. Il volume è diviso tra unità rigenerate e nuove. Le unità rigenerate raggiungono solo il 40% mentre quelle nuove il 60%. I dati sopra riportati sono tutti relativi alle autovetture ed ai veicoli commerciali, il settore del veicolo industriale con un valore unitario molto più elevato è un mercato ugualmente interessante per i rigeneratori. I dati di produzione non sono ben documentati, però, secondo me, il mercato complessivo annuo è stimato in 40.000 unità rigenerate. I rigeneratori indipendenti controllano una quota di mercato stimata del 30%. Servosterzo Nuovi Rigenerati 20 6.3 Sistemi di iniezione a benzina – Un settore della rigenerazione poco esplorato I sistemi di iniezione a benzina (o EMS, sistemi di gestione del motore) sono costituiti da molti componenti come sensori, attuatori e controllori elettronici. Non tutti i componenti sono rigenerabili (o accessibili per rigenerazione), ma i sensori massa aria, i corpi farfallati elettronici /elettrici, le valvole EGR e le unità di controllo elettronico (in inglese ECU Electronic Control Unit) sono componenti che sicuramente devono essere presi in considerazione per la rigenerazione. Per quanto riguarda tutti i veicoli europei in uso, quelli con i motori a benzina rappresentano il 50% del parco auto o l'equivalente di ca. 100 milioni di vetture. Il sistema di gestione motore (EMS) è probabilmente il sistema più difficile da gestire sui veicoli. I componenti sono tutti strettamente correlati all'elettronica o meccatronica, una tecnologia che nel complesso rappresenta una sfida per le officine. La rigenerazione dei componenti EMS è molto impegnativa e deve essere gestita solo dagli specialisti. Un altro ostacolo nella rigenerazione è una elevata proliferazione (varietà) di codici articolo che ostacola il raggiungimento dell’obiettivo di economie di scala. Come risultato il mercato per la rigenerazione non viene esplorato a sufficienza e nella riparazione di autovetture vengono utilizzati i componenti nuovi. Per la mia valutazione di mercato ho scelto principalmente i quattro componenti EMS menzionati sopra. Per l'unità di controllo elettronico si prega di fare riferimento al capitolo 6.5, dove descrivo tutte le principali unità di controllo elettronico montate sulle autovetture. Per quanto riguarda sensori massa aria, corpi farfallati elettrici /elettronici, valvole EGR, i volumi di ricambi, a mio parere, raggiungono ca. 2,5 milioni di unità all’anno. E' difficile quantificare i volumi del rigenerato, in quanto tali componenti non sono ben evidenziati e sono distribuiti tra rigeneratori medi, piccoli e ricostruttori indipendenti. La mia migliore stima delle unità rigenerate è solo del 10%, ovvero una percentuale elevata del 90% sono componenti nuovi, una parte significativa dei quali sono unità non OE adattabili. Iniezione a benzina Nuove Rigenerate 21 6.4 Iniezione diesel - Rigenerazione in costante crescita I moderni sistemi di iniezione diesel sono costituiti principalmente da pompe ad alta pressione, iniettori e centraline. Prima del 1997 le pompe di iniezione diesel erano solo pompe rotative di distribuzione, ma nel 1997 è stata lanciata una nuova tecnologia con pompa ad altissima pressione chiamata ‘common rail’ ed è diventata uno standard per i motori diesel a partire dal 2000. Oggi è all’avanguardia tecnologica e il common rail è presente su tutte le autovetture diesel. Con la nuova tecnologia common rail anche gli iniettori sono stati cambiati da meccanici ad elettronici. Essi sono controllati da un’unità di controllo elettronico (ECU) e sono un ulteriore esempio del cambiamento di componenti che diventano parte della rete elettronica del veicolo. Per quanto riguarda tutti i veicoli europei in uso, oggigiorno i motori diesel costituiscono almeno il 50% del parco circolante (autovetture e veicoli commerciali) ovvero l'equivalente di ca. 120 milioni veicoli. La quota di tali veicoli equipaggiati con la nuova tecnologia common rail è di ca. 60%. Nonostante un rapido declino, le pompe rotative a base della tecnologia precedente costituiscono ancora ca. 40%. Storicamente i produttori OE dei sistemi iniezione diesel, per motivi tecnici, hanno fortemente incentivato le loro reti di servizi in franchising. Queste officine in franchising ricostruiscono pompe e iniettori ed operano localmente con lo schema di ritiro dell’usato simile alla rigenerazione a seconda di quale definizione di rigenerazione viene applicata. Dal punto di vista ambientale tale servizio è tanto valido quanto la rigenerazione. La rigenerazione pura non ha pertanto stabilito la solita posizione forte, ma questa tendenza sta cambiando. Come conseguenza delle politiche OE di limitare la rigenerazione pura i rigeneratori indipendenti hanno colto l'occasione e in futuro cresceranno costantemente con la propria attività di rigenerato nel common rail. Anche l'OE (case automobilistiche e produttori di componenti OE) hanno riconosciuto la tendenza ed ora sviluppano sempre di più la rigenerazione. Per quanto riguarda la domanda di mercato per la sostituzione dei componenti difettosi del sistema d’iniezione diesel, propongo di considerare tre categorie: 1. Nuovi prodotti dai fornitori OE (case automobilistiche e produttori di componenti) attraverso le loro reti di franchising 2. Prodotti rigenerati provenienti dai fornitori OE o rigeneratori indipendenti 3. Rigenerato con il ritiro dell’usato al livello locale (unità rigenerate) di officine locali specializzate in Diesel sia indipendenti sia in franchising. La qualità di questi componenti è quasi uguale ai prodotti rigenerati. 22 Iniezione a diesel Nuove Rigenerate Rigenerato locale Per quanto riguarda i volumi penso che il totale dei ricambi di pompe diesel in Europa sia di circa 1,5 milioni unità di cui il 60% sono ricostruite a livello locale (scambio locale), il 30% sono rigenerate e il 10% sono nuove. Per iniettori diesel la mia stima del volume di ricambi non originali è 6,3 milioni di unità. La ripartizione tra ricambi nuovi, rigenerati e ricostruiti localmente è simile a quella delle pompe. Tuttavia mi aspetto che la parte rigenerata cresca più velocemente in futuro sia in canali OE sia in quelli indipendenti. 6.5 Elettronica - Rigenerazione un business impegnativo, ma in crescita Non cercherò di trattare tutti i componenti elettronici montati su un’auto, perché è un’area così vasta e tale compito andrebbe oltre lo scopo della mia ricerca. Il numero di moduli elettronici su una macchina è alto – si parla di circa 30 componenti per un veicolo standard e di 60 per un veicolo più costoso. La proliferazione (varietà) non è solo alta per linee di prodotto, ma anche per i modelli di auto. Per alcuni componenti i volumi sono troppo bassi per poter considerare la rigenerazione, o almeno in questo momento. Tuttavia, se si selezionano i fast movers, la rigenerazione diventa un modello di business molto interessante. Ma dall'altro lato la rigenerazione dell’elettronica automobilistica è un business impegnativo. Teoricamente solo rigeneratori che hanno accesso ai dati OE possono rigenerare questi componenti, ma molti specialisti indipendenti sono riusciti a risolvere il caso tramite l’ingegneria inversa. Gli investimenti per loro sono naturalmente alti e lo stesso vale per l’attrezzatura di controllo che devono progettare. Poiché le economie di scala sono importanti, i rigeneratori hanno deciso di concentrarsi prevalentemente sulla rigenerazione dei fast movers. Per il mio studio ho scelto quello che ritengo sia l'elettronica più attraente, cioè in primo luogo le unità elettroniche di controllo per: • La gestione del motore per l’iniezione di carburante (benzina) • La gestione del motore per l'iniezione di carburante (diesel) • Controllo del telaio per freni e sterzo 23 • Trasmissione automatica In secondo luogo, i dispositivi elettronici per: • navigazione GPS • audio (DVD, radio, ecc) • quadri di bordo Per valutare i volumi di sostituzione annuale di tutte queste unità elettroniche in Europa, ho basato la mia stima sul tasso di difettosità noto per i computer di motore. Credo che per le unità di controllo elettronico la domanda totale annua di aftermarket europeo è di circa 2,5 milioni di unità, di cui circa 300.000 unità sono rigenerate. La rigenerazione rappresenta solo il 12% che è basso, ma credo che sia in costante crescita anche se la complessità è un grave ostacolo per i rigeneratori. Per i dispositivi elettronici la mia migliore stima di domanda annuale in Europa è di ca. 2,4 milioni di unità. La quota delle unità rigenerate è di ca. 400.000 ovvero il 17% della domanda totale. Complessivamente per tutte le linee di prodotto la domanda è di 4,9 milioni di unità e la quota di rigenerazione è di 700.000 unità, ovvero solo il 14%. A titolo di confronto, la quota di rigenerazione negli Stati Uniti è molto più alta. Si parla di ca. 50%. La conclusione per l'Europa è che la rigenerazione ha notevoli margini di crescita, ma è difficile prevedere il futuro in quanto i prodotti sono complessi e non tutte le aziende sono interessate di svilupparli. Rigenerazione Elettronica Nuove Rigenerate 6.6 Motori completi - Rigenerazione e ricostruzione locale I motori difettosi possono essere riparabii sostituendo solamente la testa di cilindro o l'intero blocco motore. Entrambi i componenti sono rigenerati e sono stati studiati in questa ricerca. 24 I motori variano considerevolmente in dimensioni, ma per mantenere la ricerca gestibile, sono state individuate solo due categorie: autovetture e veicoli commerciali (camion). La rigenerazione dei motori è fondamentalmente effettuata da tre categorie di rigeneratori: 1. L'OEM (i produttori di veicoli) che hanno originariamente prodotto i motori e che hanno creato separatamente dalla nuova produzione una speciale divisione di rigenerazione. 2. Rigeneratori di medie dimensioni che lavorano sia per l'OEM, che per l’aftermarket indipendente. Una parte importante della loro produzione è destinata alle forniture all’OEM. Essi operano secondo le specifiche fornite dal costruttore. 3. Officine specializzate/rigeneratori locali che sono spesso delle officine specializzate non solo in motori ma anche in componenti meccanici del motore. Essi rigenerano una parte consistente (circa 68%) della domanda totale di mercato per le teste di cilindro. A causa della complessità, e talvolta della mancanza di apparecchiature di prova necessarie per rigenerare i motori, sono sempre obbligati, nella ricostruzione di motori completi ad avere il veicolo disponibile per le prove dei motori particolari. L'evoluzione della meccatronica e dell'elettronica relative al motore stanno trasformando la rigenerazione di motori a combustione un compito molto impegnativo. Il volume totale annuo della rigenerazione europea (tra cui una piccola percentuale di nuove unità) dei motori a combustione/blocchi motore è di c. 300.000 unità, per i veicoli industriali è di ca. 30.000 unità, mentre per sole teste di cilindro, secondo la mia migliore stima, 950.000 unità. In totale 1.250.000 unità contro ca. 220 milioni di motori (parco auto in uso). Il tasso di sostituzione annuo risultante o derivato ammonta allo 0,58%. In aggiunta a queste unità rigenerate/ricostruite va sommata una certa quantità di nuove unità in modo da avere la domanda di sostituzione totale in Europa. Teste di cilindro Motori a completi Rigeneratori OEM Rigeneratori OEM Independenti Independenti Ricostrutori locali Ricostrutori locali 6.7 Turbocompressori - significativo potenziale di rigenerazione inutilizzato I turbocompressori sono probabilmente la linea di prodotti con il più alto potenziale di crescita nel settore della rigenerazione in futuro. Nel 2011 circa 60% di tutti i nuovi veicoli immatricolati in Europa sono stati dotati di turbocompressori. Questa percentuale salirà al 75% entro il 2015. Negli Stati Uniti la percentuale è attualmente solo di circa il 10%, ma aumenterà in modo significativo nei prossimi 5-10 anni. Anche la meccatronica mostra un forte interesse nei turbocompressori. Dal 2005 sono state introdotte in produzione i 25 cosiddetti turbocompressori a geometria variabile controllati elettronicamente. Attualmente la loro quota di mercato (tasso di montaggio) è già del circa 40% e continua a crescere. Per quanto riguarda i turbocompressori in Europa, i produttori OE (i produttori di componenti di primo equipaggiamento (Tier One) e costruttori di auto OEM) non hanno ancora seriamente accettato la possibilità della rigenerazione vendendo invece le nuove unità. Credo che dovranno seguire la tendenza, e considerare il rifornimento dell’aftermarket con le unità rigenerate, se vogliono mantenere la loro quota di mercato. D’altra parte i principali produttori di turbocompressori hanno nominato un numero limitato di distributori preferenziali che forniscono l’aftermarket. Questi distributori vendono nuove unità ma si occupano anche di riparazione o di rigenerazione di turbocompressori. In questo contesto molti altri rigeneratori indipendenti hanno colto l'occasione e offrono le unità rigenerate. In alcuni mercati le unità rigenerate prevalgono e le nuove unità non sono molto richieste. Dal momento che il mercato non è abbastanza trasparente, è difficile valutare il potenziale di turbocompressori rigenerati. D'altra parte, con un parco stimato in 50 milioni di veicoli dotati di turbocompressori in circolazione ed un tasso di presunta difettosità del 3-4%, il potenziale annuo massimo per le unità rigenerate ammonta attualmente a 1,5 milioni di unità. Il tasso di difettosità così alto è probabilmente dovuto alla mancanza di esperienza delle officine nel mantenimento del "delicato" turbocompressore nonché ai problemi di qualità durante la fabbricazione. La mia migliore stima è che ogni anno in Europa vengono attualmente rigenerate "solo" 400.000 unità a fronte di circa 1 milione di nuove unità introdotte. I rigeneratori indipendenti stanno raggiungendo una quota annua di circa 300.000 unità ed OE di soli 100.000 unità. Questi numeri si svilupperanno nel corso dei prossimi anni e, secondo me, si raggiungerà il doppio se non il triplo entro 10 anni. La percentuale di OE e di primo equipaggiamento (Tier One) aumenterà, se si deciderà di seguire le tendenze del settore e adottare la rigenerazione. Turbocompressori Nuovi Rigenerati OE Rigenerati Ind. 26 6.8 Pinze freno - Rigeneratori indipendenti leader nel settore Le pinze dei freni sono componenti che vengono rigenerati o ricostruiti in grandi quantità. Le pinze possono essere rigenerate o ricostruite in un processo industrializzato ma possono anche essere riparate in officine a livello locale. I produttori OE fino a tempi recenti fornivano i kit per la riparazione di pinze ma nei paesi sviluppati il processo di rigenerazione ha quasi sostituito questa pratica. Gli installatori hanno scelto la soluzione rigenerata in parte per la necessità di una rapida restituzione del veicolo riparato al proprietario e in parte per la convenienza economica. Pinze freno Rigenerate Ind. Rigenerate OE La riparazioni dei freni a tamburo presso le officine è una pratica standard: vanno sostituiti i ceppi, le molle e i cilindri dei freni. La sicurezza è ovviamente sempre un problema per le officine/flotta. Anche per i rigeneratori la sicurezza ha un’alta priorità, si applicano i processi industriali di alta qualità nella produzione e nella gestione delle carcasse. Nel contesto della meccatronica l'ultima tecnologia è la pinza idraulico/elettrica che viene utilizzata nel freno di stazionamento e nel freno posteriore. La proporzione di veicoli nuovi già dotati di questo freno è del 20% e continuerà a crescere in modo significativo. Questo tipo di pinza è già un elemento importante per i rigeneratori. I rigeneratori indipendenti di pinze non sono degli operatori di nicchia perché hanno un’elevata quota di mercato. Ho contato circa 8 società che rigenerano ogni anno tra 50.000 e 400.000 pinze. Interessante è il fatto che i produttori OE hanno una quota piuttosto esigua della produzione. Essi rigenerano non più del circa 20% della domanda del mercato, ma nonostante ciò soddisfano la percentuale più alta della domanda di mercato. Le organizzazioni OE dell’aftermarket preferiscono semplicemente subappaltare la rigenerazione ai rigeneratori indipendenti. Non c'è nulla di male in questa pratica visto che i rigeneratori indipendenti sono perfettamente in grado di fare questo lavoro. I freni pneumatici per autocarri sono un’area gestita dai rigeneratori specializzati. I volumi di produzione europea non sono noti ma è un business molto interessante e ho intenzione di esplorarlo. La domanda totale annua in Europa dell’aftermarket di pinze (auto/camion) è di circa 3.000.000 di unità. Ciò rappresenta un tasso di difettosità del circa 1,36%. Negli Stati Uniti 27 il tasso di sostituzione è del circa 2,5%. La domanda europea è soddisfatta da 1,3 milioni di unità nuove e da 1,7 milioni di pinze rigenerate. I rigeneratori indipendenti forniscono la parte più grande - 1.425.000 unità - e la società OE/primo equipaggiamento (Tier One) solo 275.000 unità. 6.9 Alberi di trasmissione – Rigenerazione, un mercato maturo Gli alberi trasmissione delle ruote anteriori per autovetture chiamate anche giunti omocinetici sono costituiti da un albero ed un giunto. L'aftermarket per questi componenti è attraente dal momento che sono fortemente soggetti ad usura. Tuttavia il prodotto è maturato e come per le frizioni o per altri componenti maturi la qualità e l'affidabilità è stata notevolmente migliorata ma la domanda rimane stabile. La concorrenza di prezzo delle nuove unità adattabili dall'Estremo Oriente è aumentata, ma riducendo gli sprechi e migliorando i processi di rigenerazione, cioè rendendola più snella, alcuni rigeneratori sono stati in grado di gestire la sfida. Di conseguenza negli ultimi anni il numero di rigeneratori indipendenti è diminuito, la rigenerazione di alberi trasmissione di produttori OE sta cambiando o è stata già cambiata scegliendo la soluzione di subappalto. Produttori non OE (da paesi con manodopera a basso costo) stanno copiando le trasmissioni e sono desiderosi di sviluppare la loro quota di mercato di nuove unità. I volumi annuali sono stimati in circa 300.000 unità. Gli attuali volumi di alberi trasmissione rigenerati in Europa sono ancora alti ma purtroppo non sono ben documentati. La mia migliore stima è un volume annuo di 1.950.000 unità. Secondo le mie stime delle 1.950.000 unità di cui sopra, il 13% sono di OEM (unità rigenerate in casa o date in subappalto), il 62% sono rigenerate dai produttori di componenti OE (Tier one) e solo il 25% è costituito da rigeneratori indipendenti europei. Alberi di trasmissioni Rigeneratori OEM Rigen. Compon. OE Rigeneratori Ind. Il business degli alberi trasmissione per camion è gestito da rigeneratori specializzati. Purtroppo le vendite o le statistiche di produzione non sono disponibili ma per me è un settore da esplorare. 28 6.10 Trasmissioni e scatole cambio Dobbiamo distinguere tra trasmissioni automatiche, cambio automatico (con comando elettrico) e cambio manuale. Trasmissioni Automatiche (TA) Per valutare i volumi di TA rigenerate è importante in primo luogo identificare la quota di mercato dei veicoli dotati di TA in opposizione al cambio manuale. Dalla mia ricerca di mercato la stima migliore per le recenti vendite di veicoli è del 15%, mentre per il segmento di rigenerazione di vetture più vecchie di 6 anni è solo del 9-11%. Questo dato è in crescita di anno in anno e comunque rappresenta il mercato europeo per la rigenerazione di cambi automatici. In confronto, la quota di TA in America del Nord è molto più alta, probabilmente intorno al 90%. Prima di riferire i volumi di TA rigenerate ogni anno, è importante capire i diversi segmenti in cui i vari rigeneratori stanno operando. Analizzando i mercati ho identificato tre diverse categorie: 1) Le società grandi che normalmente gestiscono la loro attività con un sistema di sostituzione, ovvero raccolgono carcasse che rigenerano e vendono le unità rigenerate che hanno perso la loro identità / origine. Questa categoria comprende principalmente i produttori di veicoli e produttori di componenti OE che rigenerano in media tra 5.000 e 20.000 unità ogni anno. 2) Le società medie gestiscono soprattutto i sistemi di sostituzione (unità rigenerate che hanno perso la loro identità), ma rigenerano anche le unità che non hanno perso l’identità e vengono restituite ai clienti/proprietari. Questo segmento comprende i rigeneratori indipendenti che lavorano per i produttori OEM in modo diretto o indiretto, così come per l'aftermarket indipendente. I numeri delle unità rigenerate da ciascuno di questi soggetti variano tra 1.000 e 5.000 ogni anno. 3) Le società piccole che fanno la rigenerazione/ricostruzione delle unità per le quali il proprietario dell'auto mantiene la proprietà. Il numero di questi rigeneratori più piccoli spesso chiamati officine specializzate è difficile da valutare, ma è alto. In media essi ricostruiscono tra le 50 e le 200 unità ogni anno. La difficoltà per queste officine specializzate è insufficienza delle attrezzature di prova per testare le trasmissioni; a causa di questa insufficienza sono costretti a testare il proprio lavoro sul veicolo di pertinenza. Un programma di rigenerazione / sostituzione tradizionale non è vitale per loro e con l'introduzione della meccatronica e l'elettronica la loro vita è diventata ancora più difficile. Il volume annuo totale di rigenerazione europea (tra cui una piccola percentuale di nuove unità) per TA è, secondo la mia ricerca e la stima, 153.000 unità. Con circa 18 milioni di TA in uso (parco veicoli) il tasso di sostituzione annuale ammonta allo 0,9%. 29 Trasmissini automatiche Rigenerate OEM Rigenerate Ind. Ricostruite Local. Cambi manuali Circa il 70% dei nuovi veicoli europei ha ancora le trasmissioni manuali o il cambio manuale e circa il 7% ha già un cambio automatico o a comando elettrico. Per il settore di rigenerazione, cioè le auto più vecchie di 6-7 anni, la percentuale di cambi manuali è ancora alta - 90%, mentre quella di cambi automatici è molto bassa. I cambi sono prodotti anche dai produttori di veicoli OEM che di conseguenza hanno la maggiore quota di mercato. Del volume totale annuo dei cambi rigenerati in Europa, che ammonta a 315.000 unità, gli OEM rigenerano circa 185.000 unità (pari al 59%), mentre i rigeneratori dei componenti OE insieme a quelli indipendenti rigenerano circa 130.000 unità, ossia il 41%. Cambi manuali Rigeneratori OEM Rigen. Componenti OE & Indip. 30 6.11 Frizioni - Rigenerazione in crescita Le frizioni sono dei sistemi costituiti dal disco e spingidisco. Entrambi i componenti sono rigenerati da rigeneratori OE ed indipendenti. Nei paesi con alti costi di lavoro i due componenti sono spesso venduti in kit, ma nei paesi con i redditi più bassi la tendenza è quella di sostituire solo il disco frizione. Il tasso di sostituzione tra il disco frizione e lo spingidisco è di circa 1,6 : 1. In altre parole i dischi frizione sono più venduti del 60% nell’aftermarket. Secondo le mie statistiche il business di rigenerazione per i sistemi di frizione è sotto pressione a causa delle nuove unità (uno dei maggiori produttori di componenti OE in Europa non rigenera frizioni) e delle nuove unità adattabili prodotte in paesi con manodopera a basso costo. In questo momento i prezzi di mercato sono scesi e la rigenerazione per i rigeneratori indipendenti è diventata meno allettante. L'attività di rigenerazione, inoltre, è stata spostata dall'Europa occidentale verso l'Europa dell’Est dove i costi di lavoro sono più bassi. La domanda attuale per le frizioni nell’aftermarket europeo è di circa 4,15 milioni di unità. Secondo la mia ricerca, solo il 37% sono rigenerate. Del volume totale di frizioni rigenerate in Europa di 1.550.000 unità, penso che l’85% sia costituito dai produttori di componenti OE e il 15% provenga dai rigeneratori europei indipendenti. Il mercato delle frizioni per le autovetture è molto diverso da quello delle frizioni per le applicazioni industriali. Le frizioni per i veicoli industriali hanno dei valori molto più alti e, tecnicamente parlando, sono molto più esigenti. Stimo realisticamente nel 15% la parte delle frizioni per i veicoli industriali del totale annuo menzionato sopra. Frizioni Rigen. Componenti OE Rigen. Indip. 31 6.12 Compressori di aria condizionata - Rigenerazione in crescita, ma minacciata da nuove unità I compressori di aria condizionata insieme ai turbocompressori sono i prodotti con il più rapido tasso di crescita nel settore di rigenerazione. Tuttavia il loro sviluppo è ostacolato dalle vendite di nuovi compressori dai produttori OE e dalle unità adattabili prodotte in Estremo Oriente. Da un po’ di tempo il settore dell’aria condizionata dei veicoli è in crescita in Europa. I dati attuali indicano che dei 220 milioni di autovetture e veicoli commerciali in uso in Europa circa 65 milioni sono equipaggiate con compressori di aria condizionata, il componente principale dell’impianto di climatizzazione di un’autovettura. Per quanto riguarda la meccatronica, i compressori con comando elettronico non hanno ancora trovato la loro strada per quanto riguarda le auto di grandi volume di vendite, tranne che per le auto ibride. Per quanto riguarda la rigenerazione dei compressori di aria condizionata in Europa, i produttori OE (produttori di componenti Tier One) hanno evitato di entrare in questo settore e preferiscono vendere le unità nuove (anche se al di fuori dell'Europa essi rigenerano) invece nei paesi non Europei è diffusa la rigenerazione. I produttori dei componenti non originali dell’Estremo Oriente copiano i prodotti originali e li vendono in grandi volumi negli USA e in Europa. I produttori di componenti Tier One e i produttori dei componenti non originali rappresentano una seria minaccia per i rigeneratori europei indipendenti. Nonostante ciò, voglio incoraggiare i rigeneratori di accettare la sfida delle nuove unità adattabili. Dopotutto i rigeneratori possono offrire unità OE rigenerate invece di una copia adattabile. Inoltre stanno lavorando in un settore dell’aftermarket in crescita che offrirà in futuro i volumi ancora più grandi e consentirà economie di scala. Nonostante l’ambiente sia "ostile", i rigeneratori indipendenti sono riusciti a far crescere la loro quota di mercato. Non solo i rigeneratori tradizionali in Europa hanno creato delle imprese solide, ma anche i più piccoli ricostruttori locali hanno colto l'opportunità di offrire prodotti interessanti, competitivi ed ecosostenibili. Il mercato dei compressori di aria condizionata è complesso ed è difficile valutare la reale domanda dell’aftermarket. Ma usando un tasso confermato di sostituzione nell’aftermarket di 1,25% e con 65 milioni di veicoli in circolazione dotate di aria condizionata, la domanda del mercato è di circa 810.000 unità ogni anno. Di questo volume, secondo la mia ricerca, il 26% (210.000 unità) sono rigenerate e circa il 9% (75.000 unità) sono ricostruire ogni anno da officine locali. Le restanti 525.000 unità (o il 65%) della domanda totale sono le nuove unità, di cui circa 275.000 unità sono fornite dai produttori di componenti OE e 250.000 sono unità non originali dei produttori dell’Estremo Oriente. In conclusione, anche se il mercato è infiltrato da un numero eccessivo di nuove unità, i rigeneratori sono fiduciosi e ritengono di poter continuare a crescere in modo significativo. Questa previsione positiva è incoraggiata dal mercato dei compressori in crescita e dall’aumento futuro della domanda, ma è anche un po' influenzata dalla concorrenza di nuove unità non originali dall’Estremo Oriente. 32 Compressori Aria Cond. Nuovi OE Nuovi non orig. Rigenerati OE & Ind. Ricostr. Locali 7. Rigenerazione è in crescita, ma le nuove unità sono ancora importanti Nella mia introduzione sulla dimensione del mercato europeo e nordamericano, ho indicato che l'Europa ha quasi lo stesso numero di veicoli in uso, ma è ancora più piccola in termini di rigenerazione. Anche se l'Europa ha un livello simile a quello nordamericano per la rigenerazione di motorini e alternatori, per tutti gli altri prodotti è rimasta indietro. Per i prodotti come iniezione benzina, elettronica, compressori di aria condizionata, motori, ecc. la penetrazione del rigenerato è molto più elevata nell’America del Nord. Attraverso una stima e calcolo condotti con attenzione, ho ottenuto un totale annuo di unità rigenerate / ricostruite nel mercato automotive europeo di 22 milioni. Dato che la rigenerazione non è un settore ben documentato sono disposto ad accettare una tolleranza, ma in fondo la cifra non dovrebbe cambiare in modo significativo. Le unità delle applicazioni industriali, dei mezzi agricoli, ecc. non sono incluse in queste stime. I dati affidabili sono difficili da ottenere e la stima migliore potrebbe essere data aggiungendo il 5-7,5% alla cifra indicata sopra. L’aftermarket dei componenti rigenerati che ho analizzato è decisamente più grande perché si aggiungono altri 18 milioni di unità nuove (la mia stima migliore). Di conseguenza il settore di rigenerazione ha una quota del 55% del mercato. L'obiettivo dei prossimi anni dovrebbe, senz’altro, essere l’aumento di questa quota passando dal nuovo prodotto a quello rigenerato, anche se la sfida rimane sempre più ardua a causa di 1,25 milioni di nuove unità non originali prodotte nei paesi con manodopera a basso costo. 33 Mercato di unità rigenerate contro nuove unità Una domanda interessante è: come è il confronto fra la quota di mercato europeo del rigenerato del 55% con gli Stati Uniti? Anche in questo caso i numeri affidabili non sono disponibili, ma qualche anno fa mi è stato detto da fonti attendibili che negli Stati Uniti la percentuale delle unità rigenerate è di circa l’85%, se non il 90%, della domanda totale dell’aftermarket per i componenti rigenerabili. Dichiarazioni più recenti indicano tuttavia che questa posizione è stata erosa. Il mercato non è diminuito molto per le linee di prodotti tradizionali come motori, trasmissioni, motori elettrici, componenti frenanti; mentre le quote si sono abbassate per i compressori di aria condizionata, alternatori, motorini d'avviamento, pompe acqua e sensori di massa d'aria. La competizione è chiaramente con le nuove unità adattabili dall’Estremo Oriente. Supponendo che nei prossimi anni la domanda in Asia cresca in modo significativo, si può sperare che queste importazioni diminuiscano lasciando più spazio ai rigeneratori occidentali. Questo di certo non permetterà ancora di raggiungere l’obiettivo di sviluppare la rigenerazione in Asia. Rigenerazione Automotive in Europa (unità) Volume annuale Volumi annuali Unità rigenerate Unità rigenerate locale Motorini, Alternatori, Pulegge e motori piccoli 5.900.000 400.000 Sterzo manuale, servosterzo, pompa idraulica, pompa olio e pompa acqua 790.000 34 Componenti per l'iniezione a benzina e diesel, iniettori e accensione 1.825.000 Le unità elettroniche, cruscotto e regolatori 700.000 Motori a combustione, teste di cilindri, componenti del motore e turbocompressori 980.000 Componenti dei freni, pinze, alberi di trasmissione 3.850.000 Trasmissioni, cambi e frizioni 1.969.000 49.000 Componenti di aria condizionata 210.000 75.000 Per Autovetture e furgoni (unità) 16.224.000 6.089.000 Per Camion (unità) Totale unità per anno 1.587.000 17.811.000 579.000 6.668.000 4.675.000 890.000 8. OEM, Tier One e rigeneratori indipendenti - Come si spartiscono il mercato? In base al numero totale di 22 milioni di unità rigenerate/ricostruite venduti per autovetture e autocarri leggeri ogni anno sul mercato europeo, ho calcolato e stimato le quote di mercato per le principali categorie di rigeneratori e sono arrivato ai seguenti risultati: - Rigeneratori di componenti OE 42 % - Rigeneratori indipendenti 52 % - Rigeneratori OEM (produttori auto) 6% Questo risultato basato sul numero di unità non è lo stesso in termini di valore, poiché i componenti (motori, cambi, ecc.) rigenerati dall'OEM hanno un valore di circa 5-8 volte superiore alla media dei componenti automotive. Nel fare un aggiustamento secondo questo dato, la mia stima migliore per le quote di mercato cambia: 35 Rigeneratori di componenti OE 38 % Rigeneratori indipendenti 48 % Rigeneratori OEM (produttori auto) 14 % Quote di mercato del rigenerato Compon. OE Rigeneratori Ind. OEM 9. Conclusioni. Rigenerazione in Europa. Quale direzione sta prendendo? La rigenerazione in Europa in futuro dovrà affrontare le sfide e le opportunità simili a molti altri settori. La principale differenza è l'uso di materiale vecchio, ma le sfide e le opportunità tecniche sono presenti nello stesso modo. Ho cercato di riassumere i principali fattori che influenzano la rigenerazione automotive ora e in futuro. • Complessi prodotti futuri saranno una delle prossime sfide per i rigeneratori. Questo problema l'ho già spiegato in "Mechatronics –Technological Paradigm Change". Tuttavia la sfida può essere trasformata in un'opportunità quando i rigeneratori finalmente acquisiranno il know-how e potranno battere i loro concorrenti i quali non hanno accettato il cambiamento. • Camion, applicazioni industriali, veicoli fuoristrada è un settore molto attraente per le imprese e che generalmente non è così ben documentato. Recenti sviluppi mostrano che la rigenerazione Heavy Duty è un settore in crescita e lo sarà anche in futuro e che rappresenta un'opportunità per tutti i rigeneratori. • La competizione delle nuove unità perturberà il mercato se queste unità verranno copiate e prodotte nei paesi con manodopera a basso costo. La concorrenza delle nuove unità OE è meno ostacolante, ma può essere trasformata in un'opportunità visto che le nuove unità costano molto di più e non sono così ecologiche. Attualmente solo il 55% dell’aftermarket è costituito da unità rigenerate. 36 L'opportunità di migliorare la quota di mercato è reale ed accessibile a tutti i rigeneratori. • In futuro il "Marchio" Rigenerato sarà sempre più promosso dalle società di rigenerazione e di distribuzione. L’affidabilità dei marchi rigeneratori come "Austausch", "Échange standard", "Exchange", "Utbytes", "Cambio standard", ecc. è ben definita tra i distributori e le officine. Negli ultimi decenni alcuni rigeneratori OE hanno spinto il marchio Rigenerato con grande determinazione, mentre altri hanno invece venduto le nuove unità. Questa politica sta per cambiare e beneficerà l'industria di rigenerazione nei prossimi anni. • La legislazione e le norme possono essere delle minacce o delle opportunità. Sono da considerarsi minacce quando impediscono il lavoro del rigeneratore. Attualmente i rigeneratori lavorano in un quadro legislativo che non è diverso da altri settori. La legislazione potrebbe sostenere la rigenerazione se venisse riconosciuto il contributo positivo all'ambiente, ma questo non è ancora accaduto. In futuro si vedrà se i politici promuoveranno attivamente e sosterranno la rigenerazione offrendo incentivi come crediti d'imposta ed altri vantaggi. • Il consolidamento dell'industria di Rigenerazione è già in atto e offrirà delle opportunità ai rigeneratori che desiderano ampliare la loro gamma di prodotti con l'acquisizione dei rigeneratori specializzati. Per i rigeneratori medi il consolidamento consentirà di unire le forze con le altre aziende e fare economie di scala o economie di spese generali. Sarà anche l'occasione per i rigeneratori tradizionali di formare alleanze con i rigeneratori che trattano la parte tecnologica della rigenerazione. • L’Europa centrale e dell’Est sta sviluppando i mercati per gli autoricambi, questo promette una crescita nel settore della rigenerazione in queste aree geografiche. Si svilupperanno non solo le vendite di unità rigenerate, ma anche la rigenerazione stessa. Le due Europe hanno una forza lavoro tecnica e ben istruita che è anche ben addestrata nella riparazione dei componenti. Dobbiamo aspettarci l’emergere di molti nuovi rigeneratori in queste regioni. • L'industria di Rigenerazione ha un ottimo futuro e vorrei confermare ciò che gli investitori Carbon International and LEIF con base a Londra hanno recentemente riferito in un articolo: ".... il potenziale di rigenerazione è grande, ma lo sono anche i rischi, se non siete sicuri di ciò che state facendo." Da parte mia e per la maggior parte dei rigeneratori che conosco, loro sanno perfettamente quello che stanno facendo. 37 Parte III : LA RICOSTRUZIONE PNEUMATICI dI STEFANO CARLONI Presidente AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) Negli ultimi anni, la cultura dell’usa e getta sta lasciando il posto ad una nuova consapevolezza della necessità di un uso responsabile delle risorse. Questa nuova attenzione è dettata non solo da motivazioni ecologiche, ormai tutti hanno compreso che le risorse del pianeta non sono infinite, ma anche economiche. Torna quindi di attualità il tema della ricostruzione di pneumatici. Si tratta di un comparto industriale importante, anche se spesso nel settore automotive gli studi che riguardano la ricostruzione dei pneumatici e quelli relativi alle altre componenti del veicolo quali motore, altre parti meccaniche ed elettroniche, hanno viaggiato su binari diversi. La presente pubblicazione vuole colmare questa lacuna illustrando come il veicolo, dalla vettura all’autocarro, ha importanti componenti che possono essere ricostruiti coniugando ecologia, sicurezza e risparmio. In tempi che vedono un’alta percentuale di disoccupazione, è bene anche sottolineare che la ricostruzione è un comparto ad alta incidenza di manodopera, tra l’altro in ragione della logistica necessaria per reperire la materia prima, che nel nostro caso è appunto il pneumatico da ricostruire. Speriamo con queste brevi note di riuscire a trasmettere quella passione per il settore che accompagna il lavoro quotidiano di tutti noi ricostruttori. ************* La ricostruzione di pneumatici, settore strategico per ecologia e risparmio L’attuale difficile congiuntura economica ha riportato pienamente l’attenzione sulla ricostruzione di pneumatici, che sempre più utilizzatori adottano come “servizio al pneumatico” per ottimizzare i costi di gestione. Occorre tuttavia sottolineare che il risparmio è effettivo solo acquistando prodotti di qualità, provenienti da impianti di ricostruzione omologati che applichino scrupolosamente le prescrizioni dei regolamenti internazionali ECE 108 ed ECE 109 che disciplinano la materia. Tali regolamenti sono stati resi obbligatori dalla decisione dell’Unione Europea 2006/443 a far data dal 13 settembre 2006. L’omologazione riguarda lo stabilimento del ricostruttore, e viene rilasciata dall’autorità preposta a seguito di verifiche del processo di fabbricazione dopo avere testato con esito positivo campioni della produzione. Da questo discende un primo elemento sul quale porre 38 l’attenzione, costituito dal fatto che la validità dell’omologazione è strettamente legata al sito di produzione e non è trasferibile acquistando o vendendo un impianto. Anche i marchi sono legati all’impianto di produzione. Nella richiesta di omologazione dell’impianto, il ricostruttore deve infatti dichiarare tutti i marchi che vengono prodotti all’interno dello stesso. Nella domanda di omologazione occorre anche indicare l’indice di carico ed il codice di velocità massimo che si intende ricostruire, secondo il principio del cosiddetto “worst case”, ovvero il caso peggiore. In sede di prova, infatti, i pneumatici vengono testati secondo un programma corrispondente all’indice di carico e codice di velocità indicati. Questi stessi test vengono poi ripetuti annualmente. Il ricostruttore deve dichiarare anche il sistema di produzione e di applicazione dei materiali: ne deriva che se un produttore già omologato per il sistema a caldo volesse produrre anche il prestampato dovrebbe aggiornare il suo certificato di omologazione. Va inoltre indicata la gamma, la categoria di impiego, la struttura, se si producono pneumatici invernali e bisogna segnalare all’autorità competente che ha rilasciato l’omologazione le modifiche intervenute. Ottenuta l’approvazione, il ricostruttore potrà apporre sul prodotto il marchio di cui riproduciamo il fac-simile: Il marchio di approvazione sopra illustrato posto su un pneumatico ricostruito indica che il centro di ricostruzione interessato è stato approvato in Olanda (E4) con il numero di approvazione 109R002439 in conformità ai requisiti del regolamento ECE 109 nella sua versione originale (00). Oltre al marchio di approvazione, sul prodotto debbono essere presenti, su entrambi i fianchi o sul fianco esterno in caso di pneumatici asimmetrici, anche altre marcature. In primo luogo deve essere indicato il nome commerciale del ricostruttore: non sono quindi ammessi pneumatici anonimi. Deve inoltre essere evidente che si tratta di un pneumatico ricostruito: dal primo gennaio 1999 l’unica marcatura ammessa è “RETREAD”. A richiesta del ricostruttore questo termine può essere accompagnato dalla traduzione in altre lingue. Sul prodotto deve anche essere apposta la data di fabbricazione, su un solo fianco, secondo un codice di quattro cifre, dove le prime due indicano il numero della settimana e 39 le ultime due l’anno di ricostruzione. Il codice potrà indicare un periodo che va dalla settimana di produzione indicata più altre tre. Ad esempio la sigla 2503 può indicare un pneumatico ricostruito nella settimana 25, 26, 27 oppure 28 dell’anno 2003. Abbiamo poi altre marcature che sono simili a quelle dei pneumatici nuovi, quali ad esempio gli indici di carico e i codici di velocità, la dicitura “TUBELESS” per i senza camera d’aria, le sigle M+S, MS, M.S. o M&S per i pneumatici da neve. Abbiamo poi le indicazioni della misura, della struttura, dove “D” o nessuna indicazione di fronte al diametro del cerchio sta per diagonale, “R” sta per radiale ed ancora “B” e “BIAS BELTED” indica i pneumatici cinturati. Molto importante verificare la presenza o meno del simbolo dell’omega rovesciata o la parola “REGROOVABLE” per indicare i pneumatici riscolpibili. Vi sono inoltre altri tipi di marcature per usi speciali o altre situazioni particolari. Se le specifiche originali del produttore sono ancora leggibili dopo la ricostruzione, queste si intendono come specifiche del ricostruttore. Al contrario, se le specifiche originali non fossero più valide dopo la ricostruzione devono essere eliminate. Un’annotazione importante riguarda il fatto che non sono ammesse alla ricostruzione carcasse che non riportino il marchio “E” o “e” di omologazione all’origine. La ricostruzione di pneumatici è quindi un settore regolamentato al fine di garantire la sicurezza del prodotto. Il processo di ricostruzione sfrutta la differenza di durata della carcassa, maggiore di diversi ordini di grandezza rispetto al battistrada: la durata di quest’ultimo infatti è necessariamente un compromesso tra diversi fattori tra i quali la capacità di trasferire al suolo le forze generate dal moto del veicolo in accelerazione, frenata, curva ecc. Il ciclo produttivo si compone di diverse fasi che sono comuni a tutti i tipi di pneumatici. Il primo controllo è quello tattilo/visivo, dove un operatore esperto, con l’ausilio di appositi strumenti, verifica che il pneumatico non abbia subito danneggiamenti durante la prima vita. I controlli proseguono quindi con specifiche tecnologie quali la shareografia o l’indagine ad ultrasuoni. Con queste macchine viene verificato che il pneumatico non abbia subito danneggiamenti non visibili. Non si tratta di controlli a campione, ma sono previsti su tutta la produzione. Superata questa fase, si passa alla raspatura che consiste nella rimozione del battistrada residuo attraverso una tornitura di precisione effettuata con appositi macchinari. Questa operazione serve anche a sagomare la parte superiore del pneumatico destinata a ricevere il nuovo battistrada e dare alla superficie la giusta rugosità. Nel caso di pneumatici industriali, in questa fase possono essere rilevati danneggiamenti che, qualora possibile, vengono riparati recuperando una ulteriore quota di pneumatici. Si passa quindi ad una lavorazione successiva, che non è sempre necessaria in quanto alcune moderne tecnologie consentono di bypassarla. Si tratta della soluzionatura: in questa fase un apposito strato di gomma liquida viene spruzzato sulla carcassa favorendo la vulcanizzazione del battistrada sulla stessa. L’applicazione del battistrada può essere effettuata con due distinti sistemi. 40 Con il sistema a caldo, un profilato di gomma cruda viene posato sulla carcassa raspata attraverso un processo automatico di estrusione a controllo che si ferma elettronicamente non appena il pneumatico ha raggiunto il suo specifico dimensionamento. Il pneumatico viene quindi posto in uno stampo contenuto in una pressa di vulcanizzazione che imprime il profilo battistrada. Concorrendo i tre fattori di tempo, variabile a seconda della dimensione della copertura e dello spessore del battistrada; pressione, di circa 14 – 16 atmosfere e temperatura, circa 150 – 160°C, la gomma del battistrada viene vulcanizzata sulla carcassa. Nella ricostruzione con prestampato, anche detta “a freddo”, anche se come vedremo a freddo non è, si applica tramite apposite macchine sulla carcassa raspata un profilo battistrada che ha già impresso il disegno. Il pneumatico viene quindi inserito all’interno di “envelopes" dalle quali viene estratta l’aria, per essere quindi posto in autoclave. Con un apposito programma di vulcanizzazione che dura dalle due ore e mezzo alle tre ore, ad una temperatura di circa 110°C, si ottiene la vulcanizzazione del nuovo profilo sulla carcassa raspata. In entrambi i sistemi si vulcanizza gomma su gomma, ed all’apertura della pressa o dell’autoclave, il risultato è quello di restituire al veicolo ed alla strada un pneumatico finito curato ed affidabile. L’ultima fase riguarda il controllo finale dove il pneumatico viene verificato attraverso un apposito apparecchio di gonfiamento, al fine di verificare che tutti i parametri siano stati rispettati. Nelle tabelle sotto riportate è evidenziata la produzione di pneumatici ricostruiti in Italia nei tre comparti principali ed i benefici economici ed ecologici che la ricostruzione porta al paese. 41 PRODUZIONE DI PNEUMATICI RICOSTRUITI AUTOVETTURA - 4 X 4 ANNO Unità Var. % anno precedente TRASPORTO LEGGERO Peso medio Consumo mat. materiali kg t Unità Var. % anno precedente CONSUMO TOT. MATERIALI AUTOCARRO AUTOBUS Peso medio Consumo mat. materiali kg t Peso medio Consumo mat. materiali kg t Unità Var. % anno precedente 623.000 2,3 17,50 10.902 14.444 6,2 0,2 17,50 10.924 14.327 -0,8 2010 792.000 -5,7 3,50 2.772 154.000 -9,4 5,00 770 2011 726.264 -8,3 3,50 2.542 172.172 11,8 5,00 861 624.246 (*) t Var. % anno precedente (*) di cui: a caldo 60% prestampat40% Stime associative I RISPARMI DEL RICOSTRUITO BILANCIO ECOLOGICO ED ECONOMICO DELLA RICOSTRUZIONE DI PNEUMATICI IN ITALIA NEL 2011 Pneumatici usati non immessi nell'ambiente Minore consumo energetico (petrolio ed equivalenti) Minore consumo di materie prime Minore spesa per gli utilizzatori finali Stime associative 42 Unità di misura Quantità Tonnellate 33.062 Milioni di litri 114,1 Tonnellate 32.597 Milioni € 297,2 In Italia, proprio in virtù della valenza ambientale del comparto, sono in vigore alcuni provvedimenti di sostegno, in particolare la previsione contenuta nella legge 28 dicembre 2001 n° 448 della riserva del 20% ai ricostruiti negli acquisti della pubblica amministrazione. La validità di tale norma è stata ribadita anche dalla sentenza n° 378 del 2003 della corte Costituzionale: nella dispositivo si legge: “E’ evidente la valenza ecologica dell’attività di ricostruzione pneumatici…”. Sicuro, economico ecologico, il pneumatico ricostruito ha quindi le carte in regola per affrontare le sfide di una società sempre più attenta a questi temi. Post Scriptum I numeri pubblicati nella presente relazione possono essere considerati come un lavoro in corso. Il settore della rigenerazione automobilistica non è abbastanza nitido e ogni giorno in più potrebbe contribuire ad un’ulteriore nitidezza dello scenario. Disclaimer La relazione vuole essere il più affidabile possibile, ma è spesso basata sulle stime. Gli autori di questo e di tutti i capitoli precedenti non accettano responsabilità per il contenuto. Non è un documento finanziario e non può essere utilizzato per investimenti o qualsiasi altra decisione di gestione; per questo particolare scopo si raccomanda di cercare degli studi speciali e approfonditi. 43