130 SCALE • Le scale semplici portatili devono avere dispositivi anti sdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti. • Inclinazione: rapporto piede / altezza = 1 / 4 • E’ vietato lavorare a cavalcioni delle scale. • Obbligo di calzari antisdrucciolo a cavigliera. 131 MISURE DI PREVENZIONE ED ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI • Il personale deve indossare scarpe idonee in relazione all'attività svolta, come ad esempio l'utilizzo di scale portatili, lavori di pulizia manuale, uso di attrezzature per la pulizia, ecc. • Per tali attività è necessario che il personale utilizzi delle scarpe solidali al piede chiuse dietro con suola in gomma, in modo da evitare il rischio che la calzatura si sfili dal piede con conseguente rischio di scivolamento e caduta. • Non è consentita la presenza di lavoratori sulle scale quando se ne effettua lo spostamento • Per le operazioni di lavoro su scala, non è consentito salire oltre il terzultimo gradino, al fine di consentire sempre tre punti di presa (2 gambe ed 1 mano). • Per operazioni difficoltose e/o che necessitano di utilizzo di attrezzature, è necessaria l’assistenza a terra di un altro operatore. • Per le operazioni di pulizia delle finestre in elevatura, utilizzare esclusivamente aste pulivetro. • In mancanza di attrezzature adeguate, previo avviso alla Direzione, il personale deve astenersi dal compiere azioni ed attività da considerarsi a rischio. 132 133 scale semplici • Per le scale semplici bisogna osservare quanto segue: • tenete conto del giusto angolo di inclinazione (prova del gomito). • fissate in modo sicuro le estremità dei due montanti. 134 scale doppie • Le scale doppie si rovesciano lateralmente con molta facilità e pertanto non vanno mai appoggiate ai muri. • In caso di sollecitazioni orizzontali è meglio utilizzare una scala semplice o un treppiedi. • Se siete impegnati in lavori lunghi e pesanti è bene non utilizzare nessuna scala, bensì un ponteggio mobile. 135 136 MISURE DI PREVENZIONE 137 138 Cultura della Sicurezza DAL DIRE AL FARE Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 366 3992712 – email: [email protected] 139 DATI SUGLI INCIDENTI …. NEL LAVORO ….. A CASA …… A SCUOLA 140 morti sul lavoro in un anno registrati dall'INAIL Nel 1963 ci sono stati 4.644 Nel 1980 ci sono stati 2.565 Nel 2000 ci sono stati 1.261 nel 2011 i morti sul lavoro sono stati 973. 141 Infortuni nella scuola • La percentuale degli infortuni e: • Circa 7 % • Per lo più infortuni di studenti • Circa 95 % 142 Infortuni e giovani • sono i più giovani ad infortunarsi. • Ben il 51% dei casi riguarda lavoratori e lavoratrici con meno di 30 anni. • Nel 2005, in Italia, sono stati 8.530 quelli che non avevano ancora 17 anni e sono rimasti vittime di una “disgrazia” sul lavoro. 143 Infortuni e giovani • in CASA, dove il rapporto adulti/minori è certamente maggiore che a scuola, (muoiono) in Italia ogni anno circa 1000 bimbi da 0 a 14 anni • (3 al giorno ...come in edilizia, anche se le due cose - casa e cantieri edili - sono un po’ differenti...) 144 Infortuni e giovani 145 LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ATTIVITA PREVENTIVA 2010 R.S.P.P. Alessandro Colloredo ORGANIZZARE LA PREVENZIONE …. • PREDISPORRE QUANTO NECESSARIO • DEFINIRE GLI INCARICHI • VERIFICARE CHE GLI ADEMPIMENTI SIANO ESEGUITI D.Lgs. 81/2008 SEZIONE VI - GESTIONE DELLE EMERGENZE Articolo 43 - Disposizioni generali 1. Ai fini degli adempimenti di cui all’articolo 18, comma 1, lettera t), il datore di lavoro: a) organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza; b) designa preventivamente i lavoratori di cui all’articolo 18, comma 1, lettera b); c) informa tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare; d) programma gli interventi, prende i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro; e) adotta i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili; ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Datore di Lavoro R.S.P.P Medico Competente Squadra di emergenza Addetti Antincendio R.L.S. Addetti Pronto Soccorso PREPOSTI (DOCENTI) LAVORATORI Chi si occupa di sicurezza nella scuola? TUTTI Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 160 Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 161 Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 162 Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 339 3535154 – email: [email protected] 163 164 165 PREVENZIONE INCENDI NORME DI COMPORTAMENTO Relativamente agli obblighi i DIRIGENTI SCOLASTICI di scuole statali DEVONO : AVERE NOMINATO GLI ADDETTI ANTINCENDIO e di PRIMO SOCCORSO IN OGNI PLESSO SCOLASTICO AVERE IL REGISTRO ANTINCENDIO IL PIANO DI EMERGENZA PRESENTE IN SEDE e A DISPOSIZIONE I MODULI DELLE PROVE DI EVACUAZIONE 167 VALUTAZIONE DEI RISCHI E PIANO DI PREVENZIONE CIRCOLO DIDATTICO DI VIA 00000 ________________ (PN) TEL. ________ FAX _________ e-mail: ________________________ Documento Art. 17, 28 e 29 - D. Lgs. 81/2008 PIANO DI EVACUAZIONE E DI EMERGENZA D.M. 10 marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro D.M. 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica SCUOLA ___________________ Via ________________ – ______________ (PN) EMERGENZA EMERGENZE INTERNE • Incendio • Infortunio-Malore • Allagamento • Guasto elettrico • Terremoto EMERGENZE ESTERNE • Emergenza tossica • Alluvione Procedure da adottare in caso di allarme COSA NON FARE 172 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Il piano d ’evacuazione,con il percorso conoscitivo necessario per la sua realizzazione, può dare un contributo fondamentale in questa direzione consentendo di: • ESSERE PREPARATI A SITUAZIONI DI PERICOLO; • STIMOLARE LA FIDUCIA IN SE STESSI; • INDURRE UN SUFFICIENTE AUTOCONTROLLO PER ATTUARE COMPORTAMENTI RAZIONALI E CORRETTI; • CONTROLLARE LA PROPRIA EMOTIVITÀ E SAPER REAGIRE ALL’ECCITAZIONE COLLETTIVA. 173 ORGANIZZAZIONE DELL’EMERGENZA • • • • • coordinatore dell’emergenza; addetti alla lotta antincendio; addetti al primo soccorso; insegnanti; ausiliari. chi fa e che cosa ASSEGNAZIONE INCARICHI TIPO DI INCARICO EMANAZIONE ORDINE DI EVACUAZIONE NOMINATIVI *(Chiunque responsabilmente lo ritenga necessario) DIFFUSIONE ORDINE DI EVACUAZIONE CHIAMATA DI SOCCORSO CONTROLLO E VERIFICA EVACUAZIONE -piano terra -primo piano -secondo piano RESPONSABILI PERSONE DISABILI INTERRUZIONE EROGAZIONE -gas -energia elettrica -acqua N.B. Per ogni incarico va designato un titolare ed almeno un sostituto. 175 chi fa e che cosa ASSEGNAZIONE INCARICHI TIPO DI INCARICO NOMINATIVI Controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico stradale Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti N.B. Per ogni incarico va designato un titolare ed almeno un sostituto. 176 SEGNALETICA DI SICUREZZA Pianta con indicati i percorsi per raggiungere le uscite di sicurezza 177 EVACUAZIONE 178 PRINCIPALI INCARICHI ATTRIBUITI PER L’EVACUAZIONE • • • • • • Studenti apri e serra-fila (aprono e chiudono la fila di studenti durante l’uscita della classe) Studenti addetti ai compagni in difficoltà (aiutano eventuali compagni in difficoltà durante l’uscita della classe) Insegnanti in aula al momento dell’evacuazione (impartiscono l’ordine di evacuazione; compilano il modulo d’evacuazione; sorvegliano la classe durante tutta la prova; accompagnano al punto di raccolta eventuali ospiti presenti in aula) Centralinista (svolge il proprio ruolo all’esterno, utilizzando un telefono cordless per tutto il tempo dell’evacuazione) Gestore dell’emergenza (su segnalazione del Dirigente o suo delegato, avvia l’allarme evacuazione; raccoglie le informazioni dai punti di raccolta; al termine dell’evacuazione, impartisce l’ordine di rientro)Incaricati di primo soccorso (presidiano i punti critici interni all’istituto, pronti ad intervenire) Personale ausiliario precedentemente individuato (provvede ad aprire eventuali porte interne non di sicurezza per favorire l’uscita delle classi; verifica che tutti siano usciti dall’istituto prima di allontanarsi esso stesso; osserva l’esodo, al fine di relazionare al Gestore 179 dell’emergenza e al RSPP L'importanza dell'addestramento ESERCITAZIONI 180 Verifica 181 ATTIVITA’ RELATIVA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE FUNZIONI DEGLI ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE, ANTINCENDIO E PRONTO SOCCORSO. NOTA RIASSUNTIVA DEGLI OBBLIGHI E DELLE ATTIVITÀ PREVISTE. OBBLIGHI ogni plesso deve disporre di : • PIANO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE ED EVACUAZIONE • PLANIMETRIE CON INDICAZIONE DELLE VIE DI FUGA • REGISTRO DEI CONTROLLI • NOMINATIVI DEGLI ADDETTI ALLE SQUADRE ANTINCENDIO E PRONTO SOCCORSO • MODULI DI REGISTRAZIONE DELLE PROVE DI EVACUAZIONE ATTIVITA’ • All’inizio dell’anno scolastico deve essere effettuata ATTIVITÀ INFORMATIVA agli alunni (in particolare alle classi prime) per illustrare e rammentare le azioni corrette, le vie di uscita di sicurezza, le misure di protezione da adottare in caso di emergenza. • A tutto il personale, compresi gli alunni può fornito del materiale informativo. ATTIVITA’ • Annualmente si effettuano in ogni plesso (minimo) N° 2 PROVE DI EVACUAZIONE (una nel periodo settembre – dicembre, e altre tra aprile e giugno). • Di tutta l’attività viene REGISTRATO IL VERBALE DELLA PROVA che viene discusso nelle riunioni periodiche del Servizio di Prevenzione e Sicurezza, coordinato dal Responsabile, per le eventuali azioni correttive e migliorative. MODULO DI VERIFICA DELL’EVACUAZIONE Edificio: Data: Verifica da effettuare Riscontro All'interno delle stanze la disposizione degl’arredi o la presenza di dotazioni personali (borse, libri, ecc.) ha determinato difficoltà nell'uscita dal locale? SI NO Lungo i percorsi per raggiungere le uscite di sicurezza si sono verificate situazioni che hanno determinato difficoltà nell'evacuazione, ovvero è stata riscontrata la presenza di ostacoli? SI NO Tutti hanno udito il suono del campanello d’allarme? SI NO Le persone presenti hanno adempiuto agli incarichi assegnati? SI NO La segnaletica di sicurezza che indica i presidi di sicurezza ed i percorsi per raggiungere le uscite di sicurezza risulta facilmente visibile? SI NO Il punto di raccolta esterno è stato raggiunto senza difficoltà? SI NO Tempo impiegato per l’evacuazione di tutta la scuola. Tempo rilevato Tempo calcolato PIANO TERRA PIANO PRIMO Osservazioni, note e iniziative intraprese: L’operatore che ha effettuato il controllo 186 La gestione delle emergenze Primo Soccorso – Aspetti organizzativi 187 IL DATORE DI LAVORO prende i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza 188 Procedure complesse, con ricorso a farmaci e strumentazione, orientate a diagnosticare il danno e a curare l’infortunato PRONTO SOCCORSO Chi? Personale sanitario Semplici manovre orientate a mantenere in vita l’infortunato, a prevenire complicazioni, ad accelerare l’intervento dei soccorritori Professionisti PRIMO SOCCORSO Chi? QUALSIASI PERSONA 189 SCUOLA ANNO SCOLASTICO 2010 /2011 DATORE DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZZA RUOLO (*) NOMINATIVO COORDINATORE DEL SERVIZIO EMERGENZA (Coordinatore di plesso o delegato) ADDETTI ALL’ANTINCENDIO (Personale formato) ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO (Personale formato) CONTROLLO IDRANTI PERIODICO DI ESTINTORI E/O Collaboratore scolastico CONTROLLO PERIODICO LUCI DI EMERGENZA Collaboratore scolastico CONTROLLO PERIODICO SISTEMI DI ALLARME Collaboratore scolastico CONTROLLO PERIODICO PRATICABILITÀ DELLE VIE D'USCITA Collaboratore scolastico SOSTITUTO Allegato 2 - Assegnazione degli incarichi Incarico Nominativi (1) Titolare Sostituto __________ __________ __________ __________ __________ __________ Coordinatore delle emergenze Diffusione ordine di evacuazione Controllo operazioni di evacuazione: - Piano terra - Piano primo Chiamate di soccorso Interruzione erogazione: - gas - gasolio - energia elettrica - acqua Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti: Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d'uscita Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via e interruzione traffico Note Allegato 2 - Assegnazione degli incarichi n figura ruolo note 1 coordinatore dell’emergenza Il Dirigente Scolastico o colui che ne fa le veci viene identificato come coordinatore dell’emergenza. Il coordinatore dell’emergenza accentra su di sé l’organizzazione per il controllo e la risoluzione dell’emergenza e abbandona l’edificio per ultimo o quando necessario per la sua incolumità. 1 addetti alla diffusione dell’ordine di evacuazione Attivazione del segnale di allarme All’inizio dell’anno scolastico deve essere verificato il sistema di allarme utilizzato ed informate le persone addette all’utilizzo. / addetti al controllo delle operazioni di evacuazione uno per ogni piano o per classe In relazione al personale disponibile in sede, uno per piano, oppure controllo da parte dei singoli insegnanti di classe 1 addetti all’effettuazione delle chiamate di soccorso Collaboratore scolastico All’inizio dell’anno scolastico deve essere stabilito i mezzi di comunicazione utilizzati, i numeri di soccorso ed informate le persone addette all’utilizzo 1 addetti all’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica, del gas e dell’alimentazione della centrale termica All’inizio dell’anno scolastico deve essere verificato il piano di emergenza ed informate le persone addette sulla localizzazione e sistemi di intervento. / addetti all’uso e al controllo periodico dell’ efficienza di estintori e idranti Piano di verifica – controllo annuale / addetti al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei percorsi di fuga Piano di verifica – controllo annuale / addetti ai portatori di handicap All’inizio dell’anno scolastico, in base alle necessità ed alle disponibilità, saranno individuate le persone ed i compiti. Se necessario anche con adeguato addestramento AUSILIARI antincendio ed all’emergenza In via esemplificativa tali operazioni sono: • CONTROLLO CHE LE PORTE RESISTENTI AL FUOCO SIANO CHIUSE; • CONTROLLO CHE TUTTE LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE, CHE NON DEVONO RESTARE IN SERVIZIO, SIANO SPENTE; • CONTROLLO CHE TUTTI I RIFIUTI COMBUSTIBILI SIANO RIMOSSI; • CONTROLLO CHE TUTTI I MATERIALI INFIAMMABILI SIANO LASCIATI IN LUOGO SICURO; • CONTROLLO CHE EVENTUALI FIAMME LIBERE SIANO SPENTE O LASCIATE IN SICUREZZA CHIAMATA DI SOCCORSO Gli ausiliari in collaborazione con il coordinatore dell’emergenza: Pianta con indicati i percorsi per raggiungere le uscite di sicurezza Verifica L'importanza dell'addestramento ESERCITAZIONI EVACUAZIONE VALUTAZIONE DEI RISCHI E PIANO DI PREVENZIONE CIRCOLO DIDATTICO DI VIA 00000 ________________ (PN) TEL. ________ FAX _________ e-mail: ________________________ Documento Art. 17, 28 e 29 - D. Lgs. 81/2008 REGISTRO DEI CONTROLLI D.M. 10 marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro D.M. 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica SCUOLA ___________________ Via ________________ – ______________ (PN) D. lgs. 9 aprile 2008, n. 81 integrato con il Decreto legislativo n. 106/2009 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO SEZIONE VI - GESTIONE DELLE EMERGENZE Articolo 43 - Disposizioni generali 1. Ai fini degli adempimenti di cui all’articolo 18, comma 1, lettera t), il datore di lavoro: a) organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza; b) designa preventivamente i lavoratori di cui all’articolo 18, comma 1, lettera b); c) informa tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare; d) programma gli interventi, prende i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro; e) adotta i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili; “e-bis) garantisce la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio presenti sul luogo di lavoro, tenendo anche conto delle particolari condizioni in cui possono essere usati. L’obbligo si applica anche agli impianti di estinzione fissi, manuali o automatici, individuati in relazione alla valutazione dei rischi”. 2. Ai fini delle designazioni di cui al comma 1, lettera b), il datore di lavoro tiene conto delle dimensioni dell’azienda e dei rischi specifici dell’azienda o della unità produttiva secondo i criteri previsti nei decreti di cui all’articolo 46. 3. I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione Essi devono essere formati, essere in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell’azienda o dell’unità produttiva. “Con riguardo al personale della Difesa la formazione specifica svolta presso gli istituti o la scuole della stessa Amministrazione è abilitativa alla funzione di addetto alla gestione delle emergenze.”. SEZIONE VI - GESTIONE DELLE EMERGENZE Articolo 46 - Prevenzione incendi 1. La prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente. 2. Nei luoghi di lavoro soggetti al presente decreto legislativo devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l’incolumità dei lavoratori. 3. Fermo restando quanto previsto dal decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 e dalle disposizioni concernenti la prevenzione incendi di cui al presente decreto, i Ministri dell’interno, del lavoro e della previdenza sociale, in relazione ai fattori di rischio, adottano uno o più decreti nei quali sono definiti: a) i criteri diretti atti ad individuare: 1) misure intese ad evitare l’insorgere di un incendio ed a limitarne le conseguenze qualora esso si verifichi; 2) misure precauzionali di esercizio; 3) metodi di controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio; 4) criteri per la gestione delle emergenze; b) le caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, compresi i requisiti del personale addetto e la sua formazione. 4. Fino all’adozione dei decreti di cui al comma 3, continuano ad applicarsi i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro di cui al decreto del Ministro dell’interno in data 10 marzo 1998. 5. Al fine di favorire il miglioramento dei livelli di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro, ed ai sensi dell’articolo 14, comma 2, lettera h), del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, con decreto del Ministro dell’interno sono istituiti, presso ogni direzione regionale dei vigili del fuoco, dei nuclei specialistici per l’effettuazione di una specifica attività di assistenza alle aziende. Il medesimo decreto contiene le procedure per l’espletamento della attività di assistenza. 6. In relazione ai principi di cui ai commi precedenti, ogni disposizione contenuta nel presente decreto legislativo, concernente aspetti di prevenzione incendi, sia per l’attività di disciplina che di controllo, deve essere riferita agli organi centrali e periferici del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, di cui agli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. Restano ferme le rispettive competenze di cui all’articolo 13. Estratto dalle Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica di cui al D.M. 26.08.92. art. 12 NORME DI ESERCIZIO A cura del titolare dell’attività dovrà essere predisposto un registro dei controlli periodici ove sono annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all’efficienza degli impianti elettrici, dell’illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e controllo, delle aree a rischio specifico e dell’osservanza della limitazione dei carichi d’incendio nei vari ambienti dell’attività. Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell’autorità competente. 12.0. Deve essere predisposto un piano di emergenza e devono essere fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell’anno scolastico. 12.1. Le via di uscita devono essere tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale. 12.2. E’ fatto divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza, durante i periodi di attività della scuola, verificandone l’efficienza prima dell’inizio delle lezioni. 12.3. Le attrezzature e gli impianti di sicurezza devono essere controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza. 12.4. Nei locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è fatto divieto di fumare o fare uso di fiamme libere. 12.5. I travasi di liquidi infiammabili non possono essere effettuati se non in locali appositi e con recipienti e/o apparecchiature di tipo autorizzato. 12.6. Nei locali della scuola, non appositamente all’uopo destinati, non possono essere depositati e/o utilizzati recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti. I liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili, possono essere tenuti in quantità strettamente necessarie per esigenze igienico-sanitarie e per l’attività didattica e di ricerca in corso come previsto al punto 6.2 . 12.7. Al termine dell’attività didattica o di ricerca, l’alimentazione centralizzata di apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi deve essere interrotta azionando le saracinesche di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione deve essere indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili. 12.8. Negli archivi e depositi, i materiali devono essere depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità, lasciando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a m 0,90. 12.9. Eventuali scaffalature dovranno risultare a distanza non inferiore a m 0,60 dall’intradosso del solaio di copertura. 12.10. Il titolare dell’attività deve provvedere affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza, in relazione alla complessità e capienza della struttura scolastica. Decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37 - Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'art. 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59. (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana n° 57 del 10/03/1998). Art. 5 - Obblighi connessi con l'esercizio dell'attività – 1. Gli enti e i privati responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi hanno l'obbligo di mantenere in stato di efficenza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio adottate e di effettuare verifiche di controllo ed interventi di manutenzione secondo le cadenze temporali che sono indicate dal comando nel certificato di prevenzione o all'atto del rilascio della ricevuta a seguito della dichiarazione di cui all'articolo 3, comma 5. Essi provvedono, in particolare, ad assicurare una adeguata informazione e formazione del personale dipendente sui rischi di incendio connessi con la specifica attività, sulle misure di prevenzione e protezione adottate, sulle precauzioni da osservare per evitare l'insorgere di un incendio e sulle procedure da attuare in caso di incendio. 2. I controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione, l'informazione e la formazione del personale, che vengono effettuati, devono essere annotati in un apposito registro a cura dei responsabili dell'attività. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del comando. 3. Ogni modifica delle strutture o degli impianti ovvero delle condizioni di esercizio dell'attività, che comportano una alterazione delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio, obbliga l'interessato ad avviare nuovamente le procedure previste dagli articoli 2 e 3 del presente regolamento. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE _________________________________ __________________________) DATORE DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZZA SCUOLA COORDINATORE DEL SERVIZIO EMERGENZA Coordinatore di plesso ADDETTI ALL’ANTINCENDIO Vedi allegato ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO Vedi allegato CONTROLLO PERIODICO DI ESTINTORI E/O IDRANTI Collaboratore scolastico CONTROLLO PERIODICO LUCI DI EMERGENZA Collaboratore scolastico CONTROLLO PERIODICO SISTEMI DI ALLARME Collaboratore scolastico CONTROLLO PERIODICO PRATICABILITÀ DELLE VIE D'USCITA Collaboratore scolastico SERVIZI COMUNALI MANUTENZIONE DEGLI IDRANTI E ATTACCHI AUTOPOMPA VVFF: Ditta incaricata Comune MANUTENZIONE DELLE USCITE DI SICUREZZA: Ditta incaricata Comune MANUTENZIONE DELLE LUCI D’EMERGENZA: Ditta incaricata Comune MANUTENZIONE DEGLI ESTINTORI PORTATILI: Ditta incaricata Comune PERIODICITA’ DEI CONTROLLI CONTROLLO DECORRENZA CONTROLLO ESTINTORI 3 MESI IDRANTI A MURO UNI 45 - NASPI 3 MESI USCITE DI SICUREZZA 3 MESI LUCI DI EMERGENZA 3 MESI SEGNALETICA DI SICUREZZA 3 MESI PORTE TAGLIAFUOCO 3 MESI PERIODICITA’ DEI CONTROLLI CONTROLLO DECORRENZA CONTROLLO IMPIANTO ANTINCENDIO • funzionamento rilevatori di fumo • funzionamento centralina di allarme • funzionamento allarme sonoro e visivo • funzionamento allarmi manuali 6 MESI STOCCAGGIO PRODOTTI PERICOLOSI 6 MESI IMPIANTO ELETTRICO 6 MESI VERIFICHE PERIODICHE SETTEMBRE 2009 DATA DEL CONTROLLO: DISPOSITIVI CONTROLLATI TIPO DI CONTROLLO ESTINTORI Controllo visivo, presenza, stato IDRANTI A MURO UNI 45 - NASPI Controllo visivo, presenza e stato USCITE DI SICUREZZA Verifica con apertura a spinta LUCI DI EMERGENZA Verifica con chiusura dell’energia elettrica dal contatore centrale. SEGNALETICA DI SICUREZZA Controllo visivo, presenza e stato PORTE TAGLIAFUOCO Controllo visivo, verifica con apertura a spinta CONTROLLO EFFETTUATO DA Collaboratore scolastico DISPOSITIVI CONTROLLATI TIPO DI CONTROLLO CONTROLLO EFFETTUATO DA ESTINTORI Controllo visivo, presenza, stato Collaboratore scolastico DISPOSITIVI CONTROLLATI TIPO DI CONTROLLO CONTROLLO EFFETTUATO DA LUCI DI EMERGENZA Verifica con chiusura dell’energia elettrica dal contatore centrale. Collaboratore scolastico DISPOSITIVI CONTROLLATI TIPO DI CONTROLLO CONTROLLO EFFETTUATO DA USCITE DI SICUREZZA Verifica con apertura a spinta Collaboratore scolastico DISPOSITIVI CONTROLLATI TIPO DI CONTROLLO SEGNALETICA Controllo DI SICUREZZA visivo, presenza e stato CONTROLLO EFFETTUATO DA Collaboratore scolastico VERIFICHE PERIODICHE DISPOSITIVI CONTROLLATI TIPO DI CONTROLLO CONTROLLO EFFETTUATO DA IMPIANTO ANTINCENDIO • funzionamento rilevatori di fumo • funzionamento centralina di allarme • funzionamento allarme sonoro e visivo • funzionamento allarmi manuali Controllo visivo, presenza e stato Prova di funzionamento sonoro Collaboratore scolastico STOCCAGGIO PRODOTTI PERICOLOSI Controllo visivo, presenza e stato IMPIANTO ELETTRICO Controllo visivo, presenza e stato Scheda di verifica (ANTINCENDIO) SCUOLA Data: ….. / ….. / ……. Plesso Scolastico: Addetto alla verifica il sig. VERIFICA CONFORM E SI NOTE N O ESTINTORI IDRANTI A MURO UNI 45 - NASPI USCITE DI SICUREZZA LUCI DI EMERGENZA SEGNALETICA DI SICUREZZA PORTE TAGLIAFUOCO IMPIANTO ANTINCENDIO •funzionamento rilevatori di fumo •funzionamento centralina di allarme •funzionamento allarme sonoro visivo •funzionamento allarmi manuali STOCCAGGIO PRODOTTI PERICOLOSI IMPIANTO ELETTRICO Firma Verificatore Verbale n° ____ Cultura della Sicurezza DAL DIRE AL FARE Colloredo Alessandro Consulente Tecnico Sicurezza Lavoro – tel 366 3992712 – email: [email protected] 213