in collaborazione con
CENTRO REGIONALE INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Contrada Collepiano
82030 Torrecuso - Benevento - Italy
www.mpinfissi.it
© 2008 MP Infissi S.r.l.
Tutti i diritti riservati.
Art director: Arch. Marisa Massaro
Design: www.lagartixa.it
INDICE
“Guadagnamoci risparmiando” è una guida di facile lettura
che ci aiuta, nella vita di tutti i giorni, a risparmiare energia
e prevenire gli sprechi nelle nostre abitazioni.
L’aumento quotidiano del prezzo del petrolio e il problema
dell’inquinamento fanno diventare l’utilizzo corretto dell’energia
un atto di coscienza ambientale e un requisito fondamentale
per il risparmio economico.
Minori consumi di energia elettrica, gas e acqua significano
un ambiente meno inquinato e bollette più leggere.
La ricetta è facile, basta acquisire l’abitudine a piccoli gesti
quotidiani, comportamenti e buone abitudini che ci aiutano
a razionalizzare l’uso dell’energia ogni giorno.
La MP Infissi, da sempre attenta alle esigenze dei consumatori,
ha sviluppato in collaborazione con il CeRICT, Centro Regionale
Information and Communication Technology, una guida per una
concreta riduzione del fabbisogno energetico ed un effettivo
risparmio nei costi della casa.
Lo studio è basato su dati scientifici e risultati di rigorose
ricerche accademiche.
I ricercatori del CeRICT hanno predisposto uno studio comparativo
prendendo come riferimento 3 città campione, una nel nordItalia (Torino), una nel sud-Italia (Napoli) e una nelle isole
CHI SIAMO
5
DISPERSIONI
TERMICHE
6
FINESTRE E
SERRAMENTI
9
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
E CLIMATIZZAZIONE
12
PRODUZIONE ED USO
DELL’ACQUA CALDA
15
ILLUMINAZIONE
ARTIFICIALE
16
GLI ELETTRODOMESTICI
18
LAVATRICE
19
LAVASTOVIGLIE
20
FORNI E
FRIGORIFERI
20
CONCLUSIONI
22
APPENDICE
24
SGRAVI FISCALI
CERTIFICAZIONE
ENERGETICA
(Palermo), per confrontare i “comportamenti energetici” dei componenti comunemente
utilizzati nelle abitazioni, in condizioni climatiche differenti.
Nella guida potrai trovare alcuni semplici consigli all’uso quotidiano di tutto quanto è
già presente in casa, ma anche suggerimenti per la scelta dei materiali in caso di
ristrutturazione dell’edificio o di sostituzione di componenti.
Ristrutturare e restaurare la propria casa è l’occasione per innovarla rendendola più
efficiente, per diminuirne i consumi energetici e renderla più sana.
L’opuscolo è suddiviso in sezioni, e ognuna analizza, con una breve descrizione, il
“comportamento energetico” di un componente, in termini di costi, offre consigli per
utilizzarlo al meglio ed infine dà suggerimenti per la scelta di acquisto in caso di
sostituzione.
Nell’appendice, troverai due schede di approfondimento per la certificazione energetica
degli edifici, che sarà obbligatoria dal 1 luglio 2009 in caso di compravendita, e per gli
sgravi fiscali previsti dalla finanziaria 2008 in caso di interventi di efficienza energetica.
L’opuscolo riassume un più ampio studio scaricabile dal sito internet: www.mpinfissi.it
CHI SIAMO
Fondata nel 1982 come C.I.A.R., la MP Infissi, è
specializzata nella produzione di infissi in legnoalluminio e alluminio-legno.
Due gli obiettivi principali alla base della sua attività,
fornire prodotti di alta qualità e porre la massima
attenzione ai clienti mirando alla loro piena
soddisfazione.
I prodotti sono in grado di “fare la differenza”, autentici
complementi d’arredo i cui contenuti sono la qualità,
l’affidabilità, il design.
Frutto di una continua ricerca, sono pronti a contribuire
con efficacia al benessere abitativo rispondendo con
eccellenza alle necessità di tenuta all’aria, all’acqua
e al contenimento energetico delle abitazioni.
Scegliere i prodotti MP Infissi significa fornire alla
propria casa finestre a norma secondo le disposizioni
legislative in merito al contenimento energetico (D.Lgs.
192/05 e 311/06), inoltre significa avere garanzia di
10 anni sui prodotti e un servizio assistenza sempre
pronto ad intervenire. Significa inoltre scegliere prodotti
di un’azienda da sempre attiva nella tutela della salute
del nostro pianeta.
4
5
DISPERSIONI TERMICHE
Gran parte della nostra
spesa energetica avviene
in inverno.
Per vivere nelle nostre case in modo
confortevole dobbiamo riscaldarle,
immettendo energia, e questa energia
continuamente si disperde attraverso le
strutture del nostro “involucro”, secondo flussi
energetici causati dalla differenza di temperatura
tra ambiente interno ed ambiente esterno.
Ma la velocità con cui questa dispersione avviene è molto diversa in base alle
strutture di cui la nostra casa è composta ed al loro grado di isolamento.
Essenzialmente il grado di isolamento di una parete, di un tetto, di un pavimento
dipendono da due fattori: la natura del materiale, lo spessore della struttura.
Una struttura è ben isolante al diminuire della conducibilità termica del materiale
di cui è composta e al crescere dello spessore.
In edilizia nel tempo sono state usate moltissime tipologie di materiali isolanti,
che si differenziano in base a molteplici proprietà chimico-fisiche.
Come questi fattori entrano “nelle nostre tasche”, cioè come incidono sui costi
che paghiamo mensilmente in bolletta?
Nella tabella che segue è mostrato cosa accade in termini economici in 3 tipologie
di abitazione differenti, al variare della “qualità dell’isolamento termico e
considerando 3 condizioni climatiche diverse.
In particolare sono stati analizzati, per
ognuna delle tipologie di case prese in
esame, 4 involucri edili differenti:
‘50
EDIFICI ANNI
strutture sorte con il boom economico
ed edilizio del dopoguerra, solitamente
in struttura di calcestruzzo armato e
tamponature in laterizio.
Nessun isolamento.
2000
EDIFICI ANNI
strutture successive alla legge
10/1991, in cui, teoricamente,
il coefficiente di dispersione volumica
è inferiore al limite stabilito.
Tali edifici già presentano un buon
livello di isolamento.
La differenza è enorme!
‘80
EDIFICI ANNI
strutture sorte dopo l’emanazione della
prima legge energetica nazionale (L.
373/‘76), che presentano un minimo
livello di isolamento termico.
2010
EDIFICI ANNI
è stata scelta tale data perché
rappresenta il periodo in cui l’ultima
normativa energetica entra in pieno
vigore. Gli edifici costruiti dopo tale
data soddisferanno restrittivi criteri
di isolamento termico ed efficienza
energetica, sia per quanto concerne
l’involucro edilizio che in riferimento
agli impianti.
Un appartamento ben isolato richiede meno di un quarto del costo necessario per
riscaldare un appartamento tradizionale.
Una villetta costruita a Torino nel 1950 per essere riscaldata richiede quasi 14.000
euro all’anno. Isolandola con le nuove norme, la stessa villetta richiede ben 10.000
euro in meno.
6
7
Allo stesso modo, una villetta costruita nel 1950 a Napoli richiede, per essere
riscaldata, circa 5300 euro all’anno, mentre isolandola secondo le nuove prescrizioni,
la stessa villetta richiederebbe oltre 3600 euro in meno.
Così l’isolamento termico è diventato oggi un obbligo di legge.
Con l’approvazione dei Decreti legislativi 192/2005 e 311/2006 per le nuove
costruzioni e le ristrutturazioni sono necessari livelli molto elevati di di isolamento
dell’involucro ed efficienza adeguata degli impianti di riscaldamento.
Ma i nostri comportamenti non devono essere dettati solo dagli obblighi di fronte
alla legge.
Una casa termicamente più isolata richiede meno energia, e quindi costi minori
e minore richiesta di combustibile in caldaia, il che equivale ad un vantaggio
in bolletta e ad un beneficio per l’ambiente.
Se abitiamo in una casa inefficiente,
nessuno può obbligarci ad isolarla.
Ma se lo facciamo, saremo noi a
trarne benefici.
FINESTRE E SERRAMENTI
delle perdite
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5
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Le
Finestre e balconi rappresentano il punto di maggiore debolezza delle nostre case,
causando mediamente il 50% delle perdite di “calore” delle nostre abitazioni.
Se consideriamo, quanto è ridotta la superficie vetrata rispetto alla superficie
esterna, è facile capire quanto sia grande, per metro quadro di superficie vetrata,
la dispersione termica attraverso la finestra.
Rendere efficienti i cosiddetti “componenti trasparenti” è un aspetto cruciale
nella riqualificazione energetica della nostra abitazione.
Il vetro semplice così come è trasparente ai raggi del sole, contribuisce anche
alle dispersioni verso l’esterno dell’energia proveniente dai corpi caldi interni.
Vetrate di ottima qualità, invece, con proprietà basso-emissive, consentono
importanti risparmi in bolletta, e contribuiscono anche a ridurre l’inquinamento.
8
9
Cambiare le finestre non costa poco; l’intervento è però semplice, veloce e non
richiede grossi interventi sulle strutture. Finestre ed infissi tradizionali, oltre a
determinare elevati costi energetici necessari per integrare con l’impianto di
riscaldamento tutta l’energia termica che dissipano, sono responsabili anche
delle più comuni cause di malessere all’interno delle nostre abitazioni, tra cui,
ad esempio, la spiacevole sensazione di correnti d’aria imputabili alla presenza
di spifferi ed infiltrazioni indesiderate. Se correttamente collocati e di buona
qualità, invece, possono contribuire a costo zero al riscaldamento della tua
abitazione. Finestre e superfici vetrate rivolte a sud, sud-est e sud-ovest in inverno
lasciano entrare nella nostra abitazione luce e energia direttamente dal sole,
determinando un guadagno termico importante. La qualità dell’infisso incide
notevolmente sul costo del riscaldamento, quindi anche a fronte di un cospicuo
investimento nell’acquisto, risulta comunque conveniente sostituirlo. In
considerazione della vita utile, verremo ripagati dal risparmio rispetto ai costi
di riscaldamento necessari con un infisso di vecchia generazione.
A Napoli, ad esempio, un appartamento con finestre scadenti, quali quelle in
metallo semplice, non a tenuta e con vetrata singola, richiede per essere riscaldato
circa 555 Euro all’anno. Già soltanto inserendo, ad esempio, sul medesimo
infisso un vetrocamera semplice, è ottenibile un risparmio del 10%, riducendo
il costo del riscaldamento a 500 Euro.
Con un infisso a tenuta in PVC, dotato di vetrocamera, i costi si abbattono
ulteriormente, con un risparmio superiore al 45%.
Migliori ancora risultano i costi ottenibili adottando infissi in alluminio-legno,
con una richiesta economica per il riscaldamento invernale di 280 Euro (un
risparmio del 50% rispetto al caso base) e, ancora di più, ricorrendo ad infissi
in legno-alluminio, i quali consentono risparmi del 58%, abbattendo i costi del
riscaldamento a 235 Euro, con un risparmio evidente rispetto
al caso base considerato.
Migliorare le finestre dunque significa avere meno dispersione
di calore e quindi l’impianto di riscaldamento lavorerà
per un numero minore di ore, inquinando meno.
Così le stesse percentuali di risparmio si registrano per
quanto riguarda le emissioni inquinanti.
In una villa, con clima medio-freddo, le emissioni di CO2,
si abbattono da 98 a 63 quintali all’anno, passando da
una abitazione con finestre in metallo ad una con
serramenti in legno alluminio con vetrocamera basso
emissivo. E si può fare ancora meglio!
Ricorda che il vetrocamera basso emissivo è di serie
su tutti gli infissi MP! La MP, inoltre, può istallare a richiesta anche il
vetro selettivo, che rappresenta attualmente la massima evoluzione del vetro in
controllo termico. Il vetro selettivo, infatti, riflette l’energia solare lasciando entrare
la luce e garantendo la massima trasparenza: in inverno si comporta come un
vetro basso emissivo, mentre in estate abbatte il calore proveniente dall’esterno
respingendo fino al 58% dell’energia solare, evitando il surriscaldamento degli
interni.
Sicuramente sostituire le finestre non è un intervento economico, ma le detrazioni
fiscali previste dal Governo per questi interventi, il maggiore benessere ambientale
che ne può derivare, il risparmio sulle bollette, il ritorno dell’investimento tutto
sommato in tempi accettabili, incentivano questa scelta.
TRASMITTANZA TERMICA necessaria per poter accedere alla
detrazione del 55% dei costi sostenuti (W/mq* K)
Zona climatica
Limiti di trasmittanza termica dei serramenti
(Telaio - Vetrazioni) applicabili al 31/12/2009
Limiti di trasmittanza termica dei serramenti
(Telaio - Vetrazioni) applicabili al 01/01/2010
A
B
C
D
E
F
4,6
3,0
2,6
2,4
2,2
2,0
3,9
2,6
2,1
2,0
1,6
1,4
Caratteristiche necessarie per i serramenti per poter usufruire delle agevolazioni fiscali
10
11
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E DI CLIMATIZZAZIONE
Circa il 70%
dell’energia si
utilizza in casa per
il riscaldamento
invernale.
Riscaldare la
casa oltre i 20°
C, è inutile,
dannoso e
surriscalda il
pianeta.
Circa il 70% dell’energia si utilizza in casa per il riscaldamento invernale. Tieni
presente che la temperatura interna in inverno della casa dovrebbe essere di 20
°C, riscaldare oltre gli ambienti è inutile, costoso, comporta sbalzi termici troppo
repentini per il nostro organismo, uscendo e rientrando in casa, e produce
inquinamento con notevoli emissioni di CO2, causa primaria del surriscaldamento
del pianeta.
I componenti dell’impianto di riscaldamento che “erogano” il calore (termosifoni
e piastre radianti) non devono essere coperti da tendaggi, mobili, drappi o
suppellettili che impediscono la libera circolazione del calore, altrimenti lo spreco
di energia può arrivare fino al 40%.
Qualora a seguito di lavori in casa risulti possibile riposizionare i termosifoni, ti
suggeriamo di porli a vista, in modo da massimizzare lo scambio termico per
irraggiamento, e di fornirli di valvole termostatiche che consentono di ottimizzarne
il funzionamento, modulando l’erogazione del calore in funzione delle esigenze
dello specifico ambiente.
Tali dispositivi di regolazione costano poco (circa 70 Euro per ciascun radiatore)
e in pochissimo tempo il risparmio di energia ripaga l’investimento.
Una valida alternativa alla caldaia con termosifoni è rappresentata dalla pompa
di calore che realizza un uso razionale dell’energia poiché:
- permette un risparmio di energia ed una riduzione dell’impatto ambientale
imputabile all’impiego di combustibili fossili;
- è un sistema più flessibile, in quanto consente di riscaldare e rinfrescare un
ambiente;
- se dotato di un sistema a compressione, oltre ad essere molto sicura ed altamente
affidabile, non inquina l’ambiente per l’assenza di emissioni nocive in atmosfera.
I moderni condizionatori sono provvisti di un sistema inverter che consente di
modulare la potenza erogata dalla macchina in maniera proporzionale
alla effettiva esigenza dell’ambiente da riscaldare o da rinfrescare.
Rispetto a un normale condizionatore, supposto in funzione per otto ore al giorno,
un moderno condizionatore dotato di inverter consuma fino al 30% in meno di
energia elettrica. Combinando poi le tecnologie più avanzate dei moderni generatori
di calore con il riscaldamento a pavimento, si possono raggiungere ottimi risultati
a livello di rendimento termico, con risparmi energetici valutabili intorno al
15%÷30% rispetto agli impianti tradizionali.
Nella tabella che segue sono rappresentati i costi in euro per il riscaldamento
invernale nelle tre città campione per tipologia di impianto e di abitazione.
Per Impianto 1 è considerato un impianto di riscaldamento con generatore di
calore standard con rendimento di produzione medio stagionale del 65% e corpi
scaldanti del tipo a radiatori con regolazione manuale.
Per Impianto 2 un impianto di riscaldamento con generatore di calore a due stelle
con rendimento di produzione medio stagionale dell’ 85 % e corpi scaldanti del
tipo a radiatori con regolazione di zona.
Per Impianto 3 un impianto di riscaldamento con generatore di calore a
condensazione con rendimento di produzione medio stagionale del 101 % e corpi
scaldanti del tipo pannelli radianti con regolazione per singolo ambiente modulante.
Per Impianto 4 un impianto di riscaldamento con pompa di calore ad aria e corpi
scaldanti del tipo a ventilconvettori con regolazione per singolo ambiente modulante.
12
13
COSTO DI RISCALDAMENTO INVERNALE (EURO)
3700
3700
3300
3300
2900
2900
2500
2500
2100
2100
1700
1700
1300
1300
900
900
500
500
100
100
7300
6700
6100
5500
4900
4300
3700
3100
IMPIANTO
1
IMPIANTO
2
IMPIANTO
3
IMPIANTO
4
2500
1900
1300
700
100
IMPIANTO
1
IMPIANTO
2
IMPIANTO
3
IMPIANTO
4
IMPIANTO
1
IMPIANTO
2
IMPIANTO
3
IMPIANTO
4
D’estate, quando vuoi rinfrescare l’ambiente, puoi far funzionare il condizionatore
in modalità “deumidificazione”, risparmiando energia e avendo una piacevole
sensazione di fresco, dovuta all’eliminazione dell’afa. La temperatura giusta da
mantenere in casa in estate è di 26 °C. Livelli termici più bassi, oltre ad essere
dannosi per la salute, inducono anche elevatissimi consumi energetici ed economici.
I climatizzatori, così come forno, ferro da stiro ed asciugacapelli, assorbono,
infatti, molta potenza elettrica, e vanno usati solo quando effettivamente necessario
e con le finestre chiuse.
Aerare nelle ore notturne i locali, chiudere le finestre nelle
ore più calde anche con l’ausilio di schermi sono operazioni che
a costo zero possono ridurre il caldo estivo nella tua casa.
PRODUZIONE ED USO DELL’ACQUA CALDA
Come facciamo a risparmiare sui costi? Semplicemente producendo meno acqua
calda di quella di cui abbiamo bisogno oggi, o meglio, di cui crediamo di aver
bisogno.
Un rubinetto eroga 0.19 litri al secondo di acqua. La stessa sensazione e funzionalità
possiamo averla con 0.10 litri al secondo, montando un riduttore di flusso sul
rubinetto. Tali dispositivi costano meno di 1 euro e consentono di risparmiare
moltissima energia.
Se pensiamo di usare l’acqua per pochi secondi (lavare le mani, sciacquare un
bicchiere) non conviene assolutamente aprire l’acqua calda, che affinché arrivi
al rubinetto, prima riscalda (sprecando moltissima energia) tutte le condotte.
L’energia più preziosa e più costosa è quella elettrica, che deve essere quindi
usata con parsimonia.
Lo scaldabagno elettrico non è un dispositivo efficiente, usando la forma di energia
più nobile (elettrica) per convertirla in quella meno pregiata (energia termica a
bassa temperatura). Usiamo una caldaia a gas per riscaldare l’acqua, meglio
ancora se è la stessa che serve l’impianto di riscaldamento.
Produrre acqua calda con una caldaia richiede una potenza istantanea, per ogni
rubinetto, superiore ai 20 kW.
Fare la doccia invece del bagno,
ti consente di risparmiare ben 150 litri
di acqua calda ogni volta.
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ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
La sostituzione delle lampade ad incandescenza con
lampade fluorescenti compatte con alimentatore
incorporato comporta un risparmio economico tutt’altro
che modesto. Considera che in un appartamento
standard composto da cucina, salotto, camera da
letto, bagno e disimpegno, illuminando ogni ambiente
con una lampada fluorescente compatta al posto
di una a incandescenza, puoi risparmiare più del
75 % di energia elettrica all’anno per l’illuminazione.
Conviene sostituire le lampade ad incandescenza con
quelle a fluorescenza compatte, soprattutto nelle stanze
in cui si prevede un’illuminazione prolungata nel tempo.
Le lampade fluorescenti compatte presentano un costo
di mercato più elevato ma hanno una durata notevolmente
superiore e sono caratterizzate da una maggiore efficienza
luminosa per cui una lampada da 20 W garantisce gli stessi
livelli di illuminazione di una lampada ad incandescenza da
100 W.
Ricorda che sarebbe opportuno evitare i lampadari centrali ed in particolare quelli
a più bracci: è meglio installare una sola lampada di potenza elevata piuttosto
che una serie di lampadine di potenza ridotta.
Meglio una lampadina da 60 W che due da 30W, il consumo può essere più
basso anche del 50%.
Se in casa hai lampadari con molte lampadine, è opportuno installare interruttori
differenziati,che ti permettono di accenderle anche separatamente e negli ambienti
in cui non hai sempre l’esigenza di garantire la massima illuminazione puoi anche
sostituire gli interruttori con i regolatori di intensità luminosa (dimmer).
In figura è evidenziato il risparmio mediamente conseguibile con diverse tipologie
di lampada efficienti rispetto ad una tradizionale ad incandescenza, a parità di
illuminamento reso e considerando un periodo temporale di cinque anni con un
accensione standard giornaliera.
La maggiore durata in ore delle lampade fluorescenti e la minore richiesta
energetica consentono di compensare il maggiore costo iniziale permettendo di
recuperare l’investimento iniziale in tempi brevi, tanto più bassi (anche meno di
un anno) quanto maggiori risultano le ore di funzionamento annue.
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Ricordati infine di pulire sempre le lampadine, la polvere riduce
la luce emessa fino del 20%.
GLI ELETTRODOMESTICI
Tutti gli elettrodomestici in commercio si presentano con etichette
energetiche con la stessa veste grafica, caratterizzata da una serie
di frecce di lunghezza crescente di colore diverso a ognuna delle
quali è associata una lettera dell’alfabeto (da A a G). La lunghezza
della freccia ti indica l’indice di consumo: a parità di prestazioni gli
apparecchi che si trovano in una classe con una freccia più corta
presentano consumi più bassi e viceversa.
In caso di nuovi acquisti, ricorda che più alta è
l’efficienza energetica dell’apparecchio, più corta
è la freccia.
Oltre alle caratteristiche ed al comportamento
energetico, conviene prestare particolare
attenzione ai consumi nascosti, ossia agli
sprechi energetici che avvengono anche
quando l’apparecchio è spento o è
temporaneamente disattivato.
Come è noto alcuni apparecchi elettrici,
quando non sono accesi possono essere
lasciati in modalità stand-by, che è
segnalata da piccole spie luminose
che restando accese assorbono
ovviamente energia.
Considera che in un’abitazione con 3
apparecchi in stand-by (1 tv, 1 stereo,
1 altro apparecchio) per tutta la
giornata, il consumo in un anno
ammonta a circa 263 kWh in più,
il che equivale a circa 25 euro di
spesa. La soluzione più semplice per eliminare
la richiesta di energia per gli apparecchi elettrici che non
sono in funzione (in stand-by) è di collegarli a una presa elettrica multipla
dotata di interruttore.
LAVATRICE
Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi in avanti nella progettazione delle
lavatrici e gli apparecchi più efficienti consentono di ottenere notevoli risparmi
energetici rispetto ad un modello tradizionale, fino ad oltre il 50%, con un risparmio
di oltre 40 euro all’anno, soprattutto grazie alla possibilità di riutilizzo dell’acqua
nel ciclo di lavaggio, riducendo oltre il consumo d’acqua anche l’energia per
riscaldarla. Prediligi programmi di lavaggio a basse temperature, ed usa sempre
la lavatrice a pieno carico.
Differenzia gli indumenti da lavare in base a colori, grado di sporcizia e tessuti.
Risparmierai energia perché sarà ridotta la necessità di alte temperature solo
al minimo indispensabile. Lava a temperature molto elevate dai 60° ai 90° C
solo i capi molto sporchi, biancheria intima ed indumenti usati per lo sport.
Fai la corretta manutenzione, pulendo periodicamente i filtri.
L’efficienza e il consumo di energia dipendono molto dallo stato di salute del tuo
elettrodomestico.
Scegli modelli intelligenti, con molteplici opzioni di lavaggio, non solo per quanto
riguarda le temperature ma anche la durata dei cicli. Sciacquare una maglietta
usata per qualche ora è diverso da centrifugare un tappeto su cui abbiamo
camminato. Usa poco detersivo e opera sempre in condizioni di sicurezza, sapendo
che acqua ed elettricità possono essere un connubio pericoloso. All’atto dell’acquisto,
orientati verso elettrodomestici di classe A+. Acquista modelli che prevedono
asciugatura solo se strettamente necessario e, sia per risparmiare energia che
per salvaguardare i tuoi vestiti, adoperala il meno possibile.
Aria e balconi sono le migliori asciugatrici possibili,
non rovinano gli indumenti e danno loro una piacevole
freschezza.
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LAVASTOVIGLIE
La lavastoviglie è uno di quegli
elettrodomestici che viene utilizzato tutti
i giorni, quindi un uso più razionale
sicuramente può contribuire alla riduzione
dei consumi di energia elettrica annuali.
Acquista modelli energeticamente
efficienti, guarda bene l’etichetta
energetica e differenzia la scelta del
modello rispetto alle tue reali necessità,
per quanto riguarda la capienza
dell’elettrodomestico.
Differenzia il tipo di lavaggio, scegliendo
cicli brevi per sciacquare stoviglie poco
sporche, riservando cicli lunghi e
temperature elevate a ruoti incrostati e
padelle.
Sciacqua sempre le stoviglie prima di
porle nell’elettrodomestico, ammorbidendo
le incrostazioni e ottenendo, in tal modo,
molti risultati migliori, sia per quanto
riguarda l’effetto finale del lavaggio che
per quanto concerne la durata di vita della
lavastoviglie. Cerca di non abusare della
funzione asciugatura. Sportello aperto ed
aria danno un risultato anche migliore,
risparmiando moltissima energia.
Anche solo l’eliminazione della fase
di asciugatura con aria calda,
consente risparmi di oltre il 4% dei
consumi annui di energia elettrica
per una famiglia tipo composta da
4 persone.
Carica bene la lavastoviglie, senza
ostacolarne il funzionamento e
cercando di ottimizzare il numero di
lavaggi settimanali. Modera l’uso
dei detersivi; più chimica non
significa migliore lavaggio; lo stesso
discorso vale per anticalcare e
brillantante.
FORNI E FRIGORIFERI
Un forno ventilato è molto efficiente, mantenendo l’intero vano di cottura alla
stessa temperatura e consentendo di cuocere più cibi (pizze, torte)
contemporaneamente. Cuocere contemporaneamente significa utilizzare di meno
l’apparecchio e quindi risparmiare energia.
Il forno a microonde è più efficiente di un forno elettrico tradizionale. Acquistane
uno di buona qualità e usalo il più possibile rispetto al forno tradizionale.
L’energia richiesta per il funzionamento è molto minore, purtroppo, tale dispositivo
non è pienamente sostitutivo dell’altro.
Non abusare della funzione scongelamento; anche in questo caso il tempo e l’aria
ambiente consentono, senza costi, la medesima operazione.
Adesso concentrati perché parliamo di uno dei due elettrodomestici più importanti
ai fini del risparmio energetico: il frigorifero ed il congelatore. Pensa solo che sono
accesi 24 ore al giorno per 365 giorni.
Scegli elettrodomestici in Classe A+.
Ridurre il consumo annuo di 100 kWh (differenza tra un frigorifero tradizionale
medio-buono ed uno molto efficiente) significa spendere circa 35 euro in meno
ogni anno ed opta per la taglia giusta.
Ricorda ad esempio che fino a 4 persone è pienamente sufficiente un frigorifero
da 280 Litri; più grande è tale
elettrodomestico più elevata è
l’energia che richiede.
Se puoi (costa un pò in più) opta
per un modello con motori
separati per frigo e congelatore;
ciò consente di spegnere l’uno
e non l’altro (per esempio di
spegnere il frigorifero lasciando
il freezer acceso e viceversa, a
secondo delle esigenze).
Per avere un’idea del risparmio
conseguibile con la semplice
scelta di frigoriferi di classe
energetica superiore, tieni
presente che un frigo-congelatore
domestico di 300 litri, (200 per la
conservazione di alimenti freschi
e 100 per la conservazione di
alimenti congelati), in classe A ha
un consumo di energia pari a 344
kWh/anno, mentre uno analogo in
classe G ha un consumo di 781
kWh/anno.
Il risparmio aumenta ulteriormente con la scelta di frigoriferi in classe
A+ e A++. Un nuovo frigorifero di classe A+ consuma circa la metà
dell’energia elettrica di un vecchio frigorifero e consente un risparmio di
oltre 70 euro all’anno.
20
21
CONCLUSIONI
La MP Infissi, con la collaborazione scientifica del CeRICT, è certa di averti fornito
alcuni utili consigli per alleggerire le bollette e per ridurre l’inquinamento ambientale
e rendere la tua casa più sostenibile, ecologica ed energeticamente efficiente.
Per approfondimenti puoi consultare l’intero studio sul sito www.mpinfissi.it nella
sezione come scegliere un serramento.
Se decidi di cambiare i tuoi infissi, non esitare a contattarci al numero verde
800.193535 oppure al seguente indirizzo e-mail: [email protected]
Ti ricordiamo che tutti i nostri prodotti rispondono ai requisiti posti dalle disposizioni
legislative (D.Lgs. 192/05 e 311/06) in materia di risparmio energetico e per essi
puoi accedere agli sgravi fiscali del 55%.
Lo studio è stato realizzato
dalla MP Infissi con la
collaborazione scientifica
del CeRICT
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CeRICT scrl
CENTRO REGIONALE INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
Il Centro Regionale Information Communication Technology CeRICT scrl è una società consortile a responsabilità
limitata che opera nella ricerca scientifica applicata e nel trasferimento tecnologico avanzato. Il CeRICT ha
un insieme di competenze tecnico-scientifiche di altissimo
livello con oltre 200 tra Docenti Universitari, Ricercatori e Tecnici. La missione del CeRICT è orientare i
risultati della ricerca scientifica ottenuti in ambito accademico verso progetti applicativi, congiuntamente
realizzati con le imprese, tali da rispondere efficacemente alle necessità del settore. Obiettivo del CeRICT è
essere punto di riferimento delle Istituzioni e del comparto Industriale per tutte le iniziative tendenti alla
crescita, al miglioramento ed all’innovazione.
Sono soci del CeRICT SCaRL:
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
DI NAPOLI
FEDERICO
UNIVERSITÀ
DEGLIIISTUDI
DEL SANNIO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
DI SALERNO
SECONDA
SECONDA
UNIVERSITÀ
UNIVERSITÀ
DI NAPOLI
DI NAPOLI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
“PARTHENOPE”
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
“PARTHENOPE”
FONDAZIONE
PASCALE
CONSIGLIO NAZIONALE
DELLE RICERCHE
CONSORZIO
INTERUNIVERSITARIO
NAZIONALE
PER L’INFORMATICA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
DEL SANNIO
FONDAZIONE
PASCALE
Per ulteriori informazioni visita il sito: www.cerict.it
APPENDICE
SGRAVI FISCALI PER INTERVENTI DI EFFICIENZA
ENERGETICA NELLE ABITAZIONI
La Finanziaria 2008 prevede la detrazione del 55% per gli interventi di efficienza
energetica globale, quali:
- interventi sulle strutture opache dell’involucro (pareti, solai e coperture)
tali da consentire la riduzione delle dispersioni termiche;
- interventi sulle strutture trasparenti dell’involucro (vetrate e finestrature
comprensive di infissi) tali da ridurre le dispersioni termiche invernali dall’interno
verso l’esterno dell’edificio;
- installazione di impianti solari termici, per la produzione di acqua calda
sanitaria mediante l’energia del sole;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti ad
alta efficienza energetica, tra cui quelli che prevedono generazione di calore
mediante caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza, pompe
di calore geotermiche a bassa entalpia.
Per usufruire delle detrazioni è sufficiente presentare adeguata documentazione,
tra cui le schede tecniche relative all’intervento attuato, da cui si evinca che le
azioni intraprese consentano il rispetto dei limiti di legge relativi all’efficienza
energetica. In particolare le procedure sono più semplici rispetto a quelle previste
dalla Finanziaria 2007. Infatti, per quanto concerne gli interventi di installazione
di impianti solari termici o la sostituzione di infissi e serramenti con prodotti
nuovi ad alta efficienza energetica (ridotta trasmittanza, il parametro che consente
di capire l’attitudine della finestra a ostacolare/consentire i flussi di calore), non
è più richiesto l’attestato di qualificazione energetica.
La documentazione necessaria per l’ottenimento dello sgravio fiscale deve essere
presentata all’ENEA – Ente Nazionale per l’Energia e l’Ambiente – e deve essere
redatta da un professionista abilitato (Ingegnere, Architetto, Geometra, Perito,
Agronomo) iscritto al relativo ordine o collegio professionale.
Lo stesso costo sostenuto per l’elaborazione di tale documentazione da parte del
professionista sopra indicato è soggetto a detrazione del 55%.
Gli sgravi fiscali ottenibili possono essere ripartiti, a scelta del contribuente, in
un numero di quote di pari importo da un minimo di 3 anni ad un massimo di
10 anni. Se, ad esempio, sostituisci le finestre della tua casa hai diritto, avendo
acquistato serramenti di alta qualità, alla detrazione fiscale del 55% delle spese
sostenute - poniamo che tale sgravio risulti di 6.000 Euro -, ogni anno, per tre
anni pagherai 2.000 Euro di tasse in meno; nell’ipotesi che scegli di ripartire la
detrazione in 6 anni (magari perché hai un imponibile lordo basso), ogni anno
pagherai 1.000 Euro in meno di IRPEF.
Puoi scaricare tutta la documentazione dal nostro sito: www.mpinfissi.it
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CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Le Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica e i più recenti Decreti
legislativi 192/2005 e. 311/2006, introducono nuove azioni che lasciano sperare
in un futuro migliore, ed in particolare:
- sensibilizzano rispetto alla sostenibilità ambientale;
- pongono attenzione alla riqualificazione dell’edilizia già esistente;
- introducono indicatori (certificato energetico) comprensibili a tutti i cittadini
(e non solo agli operatori di settore) che così potranno scegliere di
comprare/affittare case efficienti sotto il profilo energetico;
- migliorano il controllo.
Il certificato energetico è un documento che attesta l’efficienza energetica di un
edificio. E’ il documento che “caratterizza” e da cui è desumibile la qualità delle
costruzioni per quanto riguarda i consumi energetici.
Tutti conosciamo la targhetta energetica che è affissa sugli elettrodomestici
esposti nei negozi, attraverso la quale capiamo, prima di comprare lavatrice,
forno, lavastoviglie o climatizzatore, le sue qualità in termini di richiesta di energia
elettrica. Il certificato energetico è qualcosa di molto simile. Tale attestato, redatto
da un professionista abilitato (Architetto, Ingegnere, Chimico, Geometra, o Perito)
documenterà i consumi delle nostre case, per quanto riguarda il riscaldamento,
la produzione di acqua calda e gli usi elettrici.
La Certificazione energetica è obbligatoria solo per gli edifici di nuova realizzazione,
mentre diviene necessaria, per gli edifici esistenti, solo quando interessati da
ingenti interventi di ristrutturazione o da un passaggio di proprietà.
In particolare il certificato energetico, o, in alternativa, l’attestato di qualificazione
energetica, è obbligatorio per i nuovi edifici, in seguito a ristrutturazioni importanti
di edifici esistenti, per formalizzare la vendita di interi immobili.
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