SALUTE ULSS 8 - Anno VIII - n° 3 Dicembre 2005 Periodico quadrimestrale - Spedizione in Abbonamento Postale - Art. 2 Comma 20/D - Legge 662/96 DCI TV dicembre 2005 I BAMBINI DEL NIDO APRONO I DUE NIDI AZIENDALI DELL’ULSS 8 Sono tra i primi nella Regione Veneto. Per le lavoratrici e le famiglie un aiuto per equilibrare casa e lavoro; per l’Azienda Ulss 8 un’altra tappa nella valorizzazione del proprio personale. ATTUALITA’ Paolo Maldini incontra i vincitori di “Chi non fuma vince” ATTUALITA’ APPROFONDIMENTO Ambulatori protetti, screening, prioritarizzazione, aumento disponibilità per ridurre le attese Ulss 8 al World summit award contro il divario digitale nord e sud Sorpresa: la legge contro il fumo non dispiace ai gestori 6-7 10 11 20-21 PRIMO PIANO editoriale DICEMBRE MARZO2005 2005· ·33 Si fa più concreta l’umanizzazione I Progressi nell’attività clinica, attuazione del Piano di Zona, sviluppo di tecnologie digitali, valorizzazione delle risorse umane permettono all’Ulss 8 di progredire nell’umanizzazione dei servizi alla persona. ntanto auguri. Buon Natale e Buon Anno facilitato” per le persone con disabilità. I pazienti che richiedono cure continue a domicilio a tutti i dipendenti dell’Ulss 8. Auguri ai sono seguiti in maniera più puntuale dai servizi cittadini di cui l’Ulss 8 cura il benessere. domiciliari che sono stati rafforzati e riorganizSi chiude un anno di realizzazioni per l’Azienda zati. Diversi gli investimenti in apparecchiature, socio-sanitaria di Asolo, si cominciano a vedere ricordo a titolo esemplificativo: sei nuovi ecoi risultati della programmazione d’inizio grafi, la gamma camera, due tac, il telecomanmandato. dato, il densitometro e i due laser oculistici. L’Ulss 8 cresce: i suoi professionisti, con Gli Ospedali si stanno rinnovando. Il cantiere del project financing a costante energia, promuovono una struttura da un lato con prestazioni marzo consegnerà la nuova piastra per l’emergenza e l’urgenza a Casempre più all’avanguardia, dall’altro sempre più attenta agli assistiti e stelfranco e l’accorpamento degenze a Montebelluna. Nuovi spazi per al personale, seguendo le indicazioni del progetto regionale le prenotazioni a Castelfranco e Montebelluna permetteranno agli “sull’umanizzazione”. Il sistema aziendale per la qualità ha sostenuto la utenti di essere accolti in modo confortevole ed informato. programmazione e lo sviluppo. La nuova normativa sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture socio-sanitarie ha portato anche i più Tutto questo è avvenuto grazie all’impegno del nostro personale, la prima risorsa di ogni azienda, sul quale si è ulteriormente investito in importanti partner, quali le Case di riposo e le Cooperative sociali, ad tanti modi, come i due nidi aziendali, che seguono i turni dei nostri assumere iniziative per il miglioramento delle strutture edilizie, del dipendenti, e i programmi di formazione-aggiornamento con spazi deservizio alberghiero e della qualità dell’assistenza. Le cartelle cliniche on-line faranno conoscere al medico in tempo reale la storia clinica del dicati per l’e-learning e la teleconferenza con altri ospedali. Un’ultima considerazione. Mi sono recato al World Award Summit a paziente. Le indagini radiologiche saranno consultabili presso qualsiasi reparto. Tunisi, in quanto all’Ulss 8 era stato assegnato a Milano il primo Anche il Piano di zona dei servizi sopremio per l’Italia sui contenuti diciali si attua con l’apertura di Casa gitali in sanità. L’ho fatto con sodMaria Adelaide di Vidor in collaboradisfazione. Il 2005 è stato l’anno in zione con la Fondazione “Il nostro cui i progetti e le professionalità domani”, con l’aumento delle risposte della nostra Ulss hanno ottenuto all’Alzheimer, mentre da poche settisignificativi riconoscimenti. Il lavomane la Conferenza dei sindaci ha ro non è finito, abbiamo ancora deliberato un nuovo Ceod a Fonte. criticità che richiedono severo imIl nuovo Cup consente la prenotazione senza muoversi da casa e offre pegno, intanto però, appuntiamo questi risultati. per telefono tante informazioni sui Ancora auguri! servizi socio sanitari: presto sarà Gino Redigolo pronto il portale ad “accesso Redigolo alla Conferenza dei Sindaci sull’attuazione del Piano di Zona dei Servizi Sociali SALUTEULSS8 Quadrimestrale di informazione socio-sanitaria dell’Azienda Ulss 8 - Asolo - TV Anno VIII - dicembre 2005 sommario Direttore editoriale: Gino Redigolo EDITORIALE Direttore responsabile: Mariano Montagnin [email protected] SOMMARIO Redazione: Giovanna Bragagnolo, Antonio D Alba, Luciano Milani, Paolo Pavan, Fulvia Salzani, Lorena Sandonà, Alessandro Vanzetto. Redazione tecnica: Paolo Barichello, Maurizia Bordin, Luca De Marchi, Mario Durigon, Paola Marchet, Massimo Melloni, Ester Susin, Silena Tadiotto, Simone Tasso, Maria Zanandrea. Coordinatori di redazione: Rita Cagnin, Ortensio Antonello Fotografia: Enzo Pasqualetto Sede direzione e redazione: Servizio per l Educazione e promozione della salute [email protected] via Forestuzzo, 41 - 31011 Asolo (TV) Tel. 0423/526414 - Fax 0423/526430 Videoimpaginazione e Stampa: Stab. Tip. DE ROSE - Cosenza Concessionaria pubblicità: “Comunicare” - Treviso Tel.0422/421430 r.a. - Fax 0422/420167 Autorizz. Tribunale di Treviso: n. 1072 del 6/10/ 98 Iscrizione al ROC Registro degli Operatori di Comunicazione Pubblica n.10626 del 14/02/2002. 3 5 PRIMOPIANO Controllare le liste d’attesa Inaugurati i nidi aziendali 6-7 8-9 ATTUALITA’ 10 Redigolo a Tunisi con l’Onu 11 L’influenza aviaria 12-13 Studenti contro le dipendenze DISTRETTI Poliambulatorio a Pederobba Servizio handicap età adulta La fotocamera midriatica Referti on-line per tutti 15 13 APPROFONDIMENTO Dati sulla legge antifumo: positivi i 20-21 gestori dei locali PREVENZIONE 23 Fare merenda è sano 24-25 Appuntamento con il vaccino Comitato etico ASSOCIAZIONI L’ansia da operazione Buon Natale e Buon Anno SEDE CON ESPOSIZIONE VENDITA AL PUBBLICO R A G RU B 31030 Bigolino di Valdobbiadene (TV) Via Erizzo, 357 Tel. 0423.982101 Fax 0423.982006 SALUTEULSS8 35 37 a tutti i lettori. Per la rivista aziendale dell’Ulss 8 è stato l’anno della nuova veste grafica, siamo soddisfatti del risultato, che ci ha portato anche a rinnovare il nostro impegno per comunicare tutto quello che accade per il benessere del cittadino. Il direttore e la redazione Salute Ulss 8 CUCINE A LEGNA DA APPOGGIO E INCASSO - TERMOCUCINE - STUFE BIGOLINO (TV) 31 33 INFORMA Premiati da Paolo Maldini DAI REPARTI 26 6 · DICEMBRE 2005 primo piano n salute ulss 8 Le liste d’attesa sono un problema complesso: nessuno però deve attendere più del necessario CONTROLLARE LE ATTESE Q uando stiamo male, abbiamo due grandi desideri: conoscere la causa e guarire al più presto. Attendere un esame, mettersi in fila per una visita genera ansia e preoccupazione. Per questo le "liste d'attesa" per una prestazione sanitaria, per un'operazione chirurgica, per un esame radiografico, vengono sentite come l'antitesi del servizio sanitario pubblico, che dovrebbe dare assistenza a chi è malato o si trova a disagio senza perdite di tempo. Tuttavia la sanità italiana e molta della sanità mondiale si deve confrontare con il problema dei tempi di attesa: negli Stati Uniti il numero degli apparecchi di risonanza magnetica è raddoppiato in dieci anni, in Canada e Francia è triplicato, eppure in tutte queste nazioni le liste d'attesa sono rimaste. Anche nell'Ulss di Asolo l'arrivo della seconda apparecchiatura di risonanza magnetica ha ridotto solo per qualche mese le liste d'attesa. In Italia si effettuano quattordici prestazioni per abitante, sei in più di quelle effettuate in Francia, eppure le perce- piamo come insufficienti proprio a causa delle liste d'attesa. Complicano il problema le richieste inappropriate di esami, che in alcune specialità raggiungono il 40%. LE LISTE D'ATTESA Nell’Ulss 8 per i ricoveri ordinari l’attesa è compatibile con la specifica patologia. Le visite ambulatoriali, il day hospital, il day surgery, se “urgenti”, vengono eseguiti immediatamente. Tempi prefissati anche per screening e ambulatori protetti. Le attese riguardano le prestazioni che il medico di famiglia giudica "non urgenti". Qui i tempi possono allungarsi, soprattutto se si richiede uno specifico punto di erogazione o addirittura un determinato medico. Le Ulss garantiscono i tempi massimi d’attesa regionali almeno in un punto di erogazione (lo specialista sarà quello disponibile in quel giorno ed ora). I tempi non brevi in questi casi sono compatibili con la prima diagnosi medica che non ha previsto urgenza. Se dopo questo "primo grado" di esami od ana- Oltre che allo sportello si può prenotare per telefono. lisi, fosse necessario un approfondimento i tempi saranno più brevi. GLI AMBULATORI PROTETTI Ci sono persone affette da malattie croniche, da patologie che richiedono sorveglianza: queste situazioni necessitano di finestre puntuali di controllo. Sono i diabetici, nefropatici, i malati oncologici, ipertesi, o la crescente fascia dei malati di Alzheimer. In questi casi le prestazioni vengono calendarizzate, il paziente viene monitorato e in caso di crisi accede all'ambulatorio senza alcun preavviso. SCREENING Le attività di screening coinvolgono, con esami gratuiti e specifici, fasce di popolazione a rischio. Nell'Ulss di Asolo sono in corso quello alla mammella, al colon e al collo dell’utero. Ad esempio, il 90% delle donne aderisce allo screening mammografico. Qualsiasi donna, inoltre, può accedere, in caso di sospetto "nodulo", all'ambulatorio senologico con un’attesa di due giorni al massimo. Se decidiamo di non recarci all’appuntamento per la visita, ricordiamoci di dare la disdetta. SALUTEULSS8 LA PRIORITARIZZAZIONE Nell'Ulss 8 i medici di famiglia, gli specialisti primo piano ambulatoriali e ospedalieri, per un utilizzo appropriato delle strutture sanitarie, hanno predisposto "linee-guida", percorsi diagnostico terapeutici e prioritarizzazioni. Semplificando si può dire che ogni prescrizione avrà una priorità, si "farà la coda" non semplicemente in base al momento di prenotazione, ma anche a seconda del grado di necessità e rischio per il paziente. IL MEDICO DI FAMIGLIA Un ruolo specifico è assegnato al medico di famiglia (medico di medicina generale), è il primo gradino del Sistema sanitario nazionale. Ci affidiamo a lui per la nostra salute, lui conosce la nostra storia clinica e assieme ai medici specialisti, valuta l’urgenza o meno, la gravità dell’intervento o la necessità di una prevenzione. LA COLLABORAZIONE DEI CITTADINI Gli assistiti danno un contributo ascoltando i consigli del medico di famiglia e degli specialisti ed evitando richieste inutili. Aiuta anche il semplice gesto della disdetta: se non ci si può recare all’appuntamento o si è risolto diversamente una semplice telefonata, mail o sms al numero Cup può recuperare fino al 20% di posti disponibili. PIÙ PRESTAZIONI E MIGLIORI STRUTTURE A tutto ciò l'Ulss 8 affianca diversi provvedimenti per ridurre le "liste d'attesa". Acquista prestazioni dai propri specialisti, ovvero li trattiene, dietro compenso, oltre il loro turno di servizio, per aumentare il numero di prestazioni giornaliere; acquista anche prestazioni presso strutture convenzionate. Ricerca nuovo personale che non sempre è disponibile “sul mercato” in numero adeguato. Ha realizzato un Cup informatizzato per ottimizzare gli appuntamenti e avvierà il Cup provinciale tra le Ulss trevigiane. Offre costante informazione sui servizi offerti e promuove educazione alla salute sui mezzi di comunicazione e fra i cittadini per un ricorso appropriato alle prestazioni socio-sanitarie. Solo nel 2004 si sono effettuate 3.124.173 prestazioni ambulatoria- n salute ulss 8 li, 149.521 in più del 2003. Scarso invece nell’Ulss 8 il ricorso alla libera professione, solo il 6% delle visite e prestazioni ambulatoriali (per questa percentuale si tolgono i dati del laboratorio analisi), e indirizzato a ottenere lo specialista di fiducia. STRUTTURE MIGLIORI E DIFFUSE L’Ulss 8 ha sviluppato, oltre ai due presidi ospedalieri, diversi punti di erogazione delle prestazioni: Asolo, Pederobba, Crespano, Valdobbiadene per ridistribuire l’attività e migliorare le prestazioni. Alcune di queste strutture sono state da poco interamente rinnovate e tutte offrono ambulatori, apparecchiature e personale specializzato. Aumentata anche la dotazione tecnica: nuova risonanza magnetica, aggiornamento pet-tac, nuove apparecchiature cardiologiche e radiologiche, ammodernamento e realizzazione di nuove sale operatorie sono solo alcuni dei più recenti investimenti. La previsione è un aumento ulteriore delle prestazioni, senza disperdere risorse in esami o visite non utili o addirittura dannosi per la salute. 22 DICEMBRE 2005 Concerto di Natale Chiesa San Giacomo Apostolo Ospedale di Castelfranco ore 20.30 La Direzione dell’Ulss 8, in collaborazione con il Consorzio Centorizzonti che gestisce il Cup Ulss 8, in occasione delle festività natalizie organizza, giovedì 22 dicembre alle ore 20,30 nella Chiesa dell'Ospedale di Castelfranco Veneto, un Concerto di Natale. La Corale Valsile, diretta per l’occasione dal maestro Attilio Zavarise, presenta “Ave Maria: immagini da una preghiera”. Davanti alla splendida vetrata del Saetti sarà eseguita musica sacra di Verdi, Schubert, Liszt ed altri. Necessita la prenotazione al 347/4341391. SALUTEULSS8 DICEMBRE MARZO 2005 · 7 8 · DICEMBRE 2005 primo piano n salute ulss 8 Due nidi aziendali, a Castelfranco Veneto e a Montebelluna, da ottobre accolgono fino ai tre anni i figli dei dipendenti dell’Ulss 8, gli orari sono modulati sui turni di servizio APERTI NIDOTTO E POLLICINO A rriva la cicogna all’Ulss 8 e porta due bei gemelli. Si chiamano NidOtto e Pollicino. A ottobre sono stati inaugurati e hanno cominciato la loro attività i due nidi aziendali dell’Ulss 8. Entrambi si trovano a poca distanza dai presidi ospedalieri e consentono ai dipendenti di fruire di un prezioso servizio di assistenza all’infanzia. Gli infermieri, i medici, il personale amministrativo, gli educatori dipendenti Ulss 8, prima di recarsi al lavoro, possono lasciare i loro figli o figlie sotto i tretasei mesi nelle due strutture interamente rinnovate per l’occasione. I turni di apertura dei nidi seguono quelli dei lavoratori e quindi l’apertura è fissata alle 5,45, mentre l’ultimo turno termina alle 22,30. “Abbiamo utilizzato appena disponibili i 500mila euro messi a disposizione dalla Regione Veneto - ha ricordato in diverse occasioni il dottor Gino Redigolo, direttore generale dell’Ulss 8 - e ora abbiamo due strutture moderne e perfettamente adeguate alle necessità di assistenza e di accompagnamento dei giovani ospiti. Il risultato è stato ottenuto anche grazie alla collaborazione della Cooperativa il Girasole, che gestisce NidOtto a Montebelluna e quella dell’Ipab Umberto I, che gestisce Pollicino di Castelfranco. L’Ulss 8 ha sfruttato le sinergie presenti nel territorio per dare ai propri dipendenti le migliori strutture possibili. L’Azienda sta attraversando una vera e propria rivoluzione digitale che gli consente di affrontare le sfide sempre più grandi della sanità e del sociale. Per raggiungere questo obiettivo il contributo del personale è strategico, è quindi giusto offrire le condizioni migliori di lavoro”. La retta è di circa mille euro mensili per bambino, ma l’Ulss 8 verserà in busta paga al dipendente il 75% della retta, quindi il costo sarà fra i 200 e i 250 euro. Inoltre in base alla legislazione vigente il dipendente potrà contare su un risparmio fiscale annuale di 600 euro. L’apertura dell’asilo nido è stata preceduta Bambini giocano nella nuovissima struttura di via Monte Valderoa a Montebelluna. da un sondaggio. Più di quattrocento dipendenti si sono dichiarati interessati all'apertura ni, per Castelfranco. A Montebelluna il nido si di una scuola materna e di un asilo nido da trova in un edificio accogliente, immerso in un parte dell'Ulss 8, che accolga i figli dei dipen- parco ampio e ricco di piante, situato in via denti. Sondaggio anche per decidere il nome Monte Valderoa a 250 metri dal Pronto Socdelle due nuove strutture, circa cinquecento corso dell’Ospedale. A Castelfranco il nido è in “internauti” hanno votato una serie di nomi Borgo Pieve, anche questo molto accogliente in proposti dai dipendenti dell’Ulss 8. Alla fine quanto utilizza la sede e il parco della Scuola l’ha spuntata NidOtto, proposto da Gino Se- Materna Umberto I°. L’Ulss 8 effettuerà la vicuro dell’Unità di Radiologia, per Montebellu- gilanza sul servizio, mentre il progetto educatina e Pollicino, proposto dall’Ufficio convenzio- vo è stato affidato agli enti prescelti. LO STILE EDUCATIVO DEL NIDO ... al Nido si valorizza lo spazio individuale, un “a tu per tu” con l’oggetto e la situazione. ... al Nido si promuove una pedagogia relazionale fatta di benessere emotivo di promozione ai rapporti orizzontali, di arricchimento dell’esperienza intellettuale e sociale attraverso l’imitazione reciproca e gli scambi educativi con i pari, “primi amici” dell’infanzia. ... al Nido è pensata una pedagogia ambientale che prevede la strutturazione di spazi aperti, in continuità con l’ambiente familiare, di zone verdi che fungono da polmone vitale per il benessere fisico ed emotivo del bambino. ... al Nido le attività proposte seguono una progettazione centrata sullo sviluppo delle idee e delle intenzionalità del bambino. ... al Nido è pensata una progettazione personalizzata che risponde ai bisogni ed alle potenzialità ed alle inclinazioni individuali. Dal Piano dell’offerta formativa del nido aziendale “NidOtto” SALUTEULSS8 primo piano n salute ulss 8 ALCUNI AUTOREVOLI COMMENTI ESPRESSI DURANTE LE DUE INAUGURAZIONI Remo Sernagiotto, consigliere Regione Veneto: Si costruisce un asilo nido apposito per i dipendenti. Nel 2000 gli investimenti regionali per i nidi aziendali erano di un miliardo, oggi siamo a dieci milioni di euro. Maria Gomierato, sindaco di Castelfranco Veneto: Abbiamo colto l’occasione per investire sull’intera struttura dell’Umberto I. Così ora non solo c’è un ulteriore nido, ma la Materna è stata rinnovata e abbellito il parco. Per le donne e le famiglie un appoggio quotidiano. Laura Puppato, sindaco Montebelluna: Questa realizzazione dimostra una sensibilità nuova verso la famiglia, diventiamo più simili ai paesi nordici. La donna è più disposta ad avere figli se attorno a lei sente strutture solidali. Un plauso a tutta la Direzione dell’Ulss 8. Patrizia De Matteis, presidente Pari opportunità Ulss 8: Con i nidi aziendali vediamo rafforzato un principio di pari opportunità, che permette di conciliare la vita lavorativa e familiare dei dipendenti di questa azienda e valorizza le risorse femminili. Mario Frasson, presidente della Conferenza dei Sindaci Ulss 8: Oggi qui, si compie una altro salto di qualità, soprattutto nei rapporti con i lavoratori. Il nido per le mamme e le famiglie dei dipendenti offrirà un servizio prezioso per chi lavora e fa i turni. Pasquale Colucciello, rappresentante sindacale Cisl: Avevamo iniziato a chiedere questa struttura già nel 1997. Abbiamo trovato adesso la sensibilità della Direzione generale e dell’Azienda. La soluzione di seguire i turni di lavoro, agevola le neomamme, soprattutto in questa fase dove la disponibilità dei part time è ridotta. SOSTITUIRE ALCUNE ORE IL GENITORE CHE LAVORA È IL COMPITO DEL NIDO. DECISIVA LA MOTIVAZIONE DEL PERSONALE E IL DIALOGO COSTANTE CON I GENITORI. DAL PROGETTO EDUCATIVO DELL’UMBERTO I Sala giochi del nuovo Nido aziendale in Borgo Pieve a Castelfranco Veneto. SALUTEULSS8 DICEMBRE 2005 · 9 10 · DICEMBRE 2005 attualità n salute ulss 8 Maldini, fuoriclasse del Milan, ha incontrato a Milanello i vincitori di “Chi non fuma vince!” UN CAMPIONE DI VITA “A bbiamo una grande responsabilità noi adulti, in particolare se abbiamo un ruolo pubblico – ha detto Paolo Maldini, campione del Milan, incontrando i ragazzi vincitori della quarta edizione del concorso della Regione Veneto “Chi non fuma vince!”, per questo ho accettato di fare da testimonial al concorso organizzato dalle Ulss venete. So bene cosa sia il fumo, mio padre, Cesare, era un forte fumatore: evitare questa tentazione per i più giovani, se gli adulti non ti aiutano, è difficile. Io non ho mai fumato e spero che questi ragazzi non lo facciano”. Maldini, ha ospitato, al Centro sportivo di Milanello, il 6 ottobre scorso, i ragazzi della Terza media sta- Paolo Maldini premia gli studenti contro il fumo al Centro sportivo di Milanello. tale del Comune dei Loreo, Ulss 19, in provincia di Rovigo e Marta Salvagno, allieva della III F della scuola media Pascoli Galilei di Chioggia, Ulss 14, vincitori assoluti del Concorso. Presenti il dottor Simone Tasso, dirigente medico dell’Ulss 8 I VINCITORI DELLA FASE LOCALE Nell'Ulss 8 il primo premio assoluto individuale del concorso “Chi non fuma vince”, una bicicletta, è stato assegnato all’allieva Giovanna De Luca classe 2^ H della Scuola media statale di Montebelluna con il disegno dal titolo “Non lasciarti spegnere, spegnila tu!”. Il primo premio per classi, un computer per la classe e un porta cd per ciascun allievo, è andato alla classe 3^ B – istituto comprensivo statale di Vedelago – scuola secondaria di 1° grado “Don G. Bosco” con lo spot su cd dal titolo “Smettila”. Premio di un lettore dvd alla classe seconda classificata, la 2^ A – Scuola media statale di Cornuda con lo spot su cd dal titolo “ Chi non fuma vince...intanto un bacio”. e referente veneto della rete Hph dell’Oms (Ospedali per la promozione della salute), il sindaco di Loreo Bartolomeo Amidei e il preside della scuola media Renzo Berti. “Il suo contributo per promuovere il concorso è stato fondamentale - ha detto Tasso – stimiamo che il numero di chi si avvicina alla sigaretta, grazie a questa iniziativa, diminuisca del 5%. I partecipanti sono stati in tutto 2700 da 97 scuole. Di questi, mille potrebbero avvicinarsi al fumo, la diminuzione ipotizzata è di circa cinquanta ragazzi”. Maldini ha consegnato il poster con il proprio autografo a tutti gli studenti senza trascurare una battuta sul Veneto: SALUTEULSS8 “Una regione che amo molto anche se mi capita di viaggiare più spesso all’estero. Di Treviso era originario il padre di mia moglie”. Marta Salvagno ha spiegato a Maldini il suo poster “… è meglio una mela”: una persona con in mano una mela e un ombrello con il quale si ripara da un’autentica pioggia di sigarette; i ragazzi di Loreo il loro poster, dove si vede una persona molto alta che accarezza sulla testa un ragazzino basso e arrabbiato: il fumo non fa crescere. Il concorso viene organizzato in collaborazione con la Lega contro i tumori che ha ringraziato ufficialmente Maldini. Dopo la premiazione tutti a vedere l’allenamento con in evidenza Filippo Inzaghi che prima dell’arrivo di Maldini aveva intrattenuto i giovani ospiti non risparmiandosi in foto e autografi. Più di cinquanta i manifesti “Chi non fuma… vince!” firmati da Paolo Maldini, un campione che per mezz’ora ha parlato agli studenti di calcio. La conversazione è scivolata anche sulle squadre venete che, per Maldini, hanno ottime società e faranno bene in serie A. attualità A Tunisi l’Onu ha discusso sul divario tecnologico tra Nord e Sud, presente l’Ulss 8 vincitrice di E-content award in sanità n salute ulss 8 DICEMBRE 2005 · 11 L’ULSS 8 INVITATA AL SUMMIT SUL DIGITALE L’ invito era di quelli che non si possono zazione di cartelle cliniche e sul sistema di re- per attivare varie collaborazioni per lo sviluprifiutare. Il professor Peter Bruck, da gistrazione e archiviazioni di immagini digita- po dell’Information communication tecnology, Redigolo ha incontrato il Primo ministro due anni responsabile per le Nazioni li. Unite dell’organizzazione del World summit In Italia questa esperienza era già stata rico- del Mali, Ousmane Issoufi Maiga, un paese award, ha invitato a Tunisi, momento conclu- nosciuta all’Ulss 8 lo scorso luglio con l’asse- africano dallo sviluppo complesso, e al Padisivo del confronto mondiale sulla società del- gnazione del Primo premio e-Content award glione Europa il Commissario dell’Unione eula comunicazione, l’Ulss 8, vincitrice del pri- per il settore salute. ropea per l’Ict Viviane Reding. Interessata almo premio E-content award in sanità, a rap- Negli incontri bilaterali, che si sono succeduti l’attività dell’Ulss 8 di Asolo anche la Tunisia, presentare l’Italia. Nei tre giorni tanto che la Radio nazionale tunisina ha realizzato una lunga interdel summit, dal 16 al 18 novembre, la delegazione dell’Ulss 8, il vista con Redigolo. La delegazione Ulss 8 ha incontrato Sergio Lidirettore generale Gino Redigolo cheri, direttore dell’Istituto supee il direttore dei Servizi sociali riore di Sanità, che segue da temGian Luigi Bianchin accompagnati da Luca De Marchi dell’Unità po l’attività dell’azienda di Asolo. formazione, ha partecipato alla Infine Redigolo ha discusso della discussione su come espandere la recente partecipazione al Global conoscenza via internet e ha porForum di Bruxelles dell’Ulss 8 tato la sua specifica esperienza in con Sylviane Toporkoff, responL’incontro a Tunisi con il Commissario europeo per l’Information communication sabile del Forum, e con Giovanni fatto di formazione on-line, sulla tecnology Viviane Reding. Agliata della Fondazione Cini. trasmissione di referti e digitaliz- SALUTEULSS8 12 · DICEMBRE 2005 attualità Stefano De Rui del Servizio Sanità animale ci spiega l’infuenza aviaria: grande attenzione ma non c’è pandemia C he cos’è l’influenza aviaria? L’influenza aviaria è una malattia infettiva contagiosa del pollame causata da un virus. I virus influenzali sono classificati in tre tipologie: tipo A, B e C in base ad antigeni di gruppo. I virus influenzali aviari sono tutti del tipo A. Che cosa significa H5N1? I virus del tipo A sono suddivisi in 16 sottotipi H (da H1 a H16), e 9 sottotipi N (da N1 a N9) in funzione delle due più importanti proteine di superficie che determinano la risposta immunitaria nell’organismo: emoagglutinina H, enzima ad attività emoagglutinante, favorisce l’assorbimento del virus al recettore della cellula ospite; neuraminidasi N consente al virus la penetrazione nella cellula ospite e, successivamente, la liberazione dei virioni a seguito dell’avvenuta replicazione all’interno della cellula. Perciò H5N1 significa che il virus presenta la proteina emoagglutinina H di tipo 5 e la proteina neuraminidasi N di tipo 1. Che cosa significa Lpai e Hpai? In base alla risposta del virus dei volatili ai test di laboratorio, i virus influenzali possono essere classificati in ceppi Lpai influenza aviaria a bassa patogenicità e Hpai ad alta patogenicità. Quest’ultimo è in grado di determinare una malattia sistemica, mentre quello a bassa patogenicità determina malattia localizzata agli apparati respiratori ed enterico. I virus Hpai hanno un elevato potere di infezione e di trasmissibilità; possono diffondersi molto velocemente e quando colpiscono un allevamento avicolo, soprattutto di tacchini, causano la morte dell’80% degli animali. n salute ulss 8 10 RISPOSTE SULL’INFLUENZA AVIARIA Quali sono gli animali che potrebbero portare l’influenza aviaria nel nostro Paese? Sembra che i volatili selvatici e, in particolare, gli uccelli acquatici appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Charadriformi possano fungere da serbatoio dell’infezione rendendone possibile la trasmissione tra Paesi e Continenti diversi. La natura subclinica dell'infezione - il fatto che tutte le combinazioni H e N colpiscano gli uccelli - unitamente al loro comportamento migratore e alla capacità dei virus dell'influenza di persistere nell'acqua fredda dei laghi, fa sì che gli uccelli acquatici siano considerati responsabili della veicolazione del virus. In genere, tali animali contraggono l’infezione in assenza di sintomi e diffondono il virus tramite le feci. Le specie ritenute più a rischio sono appunto rappresentate dagli anatidi (famiglia di uc- celli acquatici dal becco largo e dalle zampe corte con piedi palmati, cui appartiene l’anatra-ordine Anseriformi) e dai limicoli (uccelli acquatici che vivono sui fondi melmosi delle acque salmastre e dolci). Quali rischi stiamo correndo? Va sottolineato innanzitutto che il virus dell’influenza aviaria e il virus dell’influenza umana sono due agenti infettivi ben distinti e differenziati: l’arrivo dell’influenza dei polli in un Paese non si traduce necessariamente in un’epidemia nell’uomo, infatti il virus che infetta gli uccelli viene denominato virus dell’influenza aviaria. Nonostante esista la possibilità che il virus dei “polli” possa in particolari situazioni (scarse condizioni igieniche, stretto contatto uomo-animale, standard sanitari molto bassi) acquisire la capacità di trasmettersi all’uomo, come di fatto si è verificato con qual- Il Veneto è il primo produttore di polli in Italia. Le aziende devono adottare severe precauzioni. SALUTEULSS8 attualità n salute ulss 8 Massima sorveglianza negli allevamenti, sull’etichetta possiamo rintracciare l’origine del pollame acquistato. che caso sporadico nei Paesi del Sud Est Asiatico, la trasmissione da uomo a uomo in maniera efficace non si è mai verificata. Quali provvedimenti sono stati presi? L’Organizzazione mondiale della sanità, il Ministero della Salute, i Servizi di Prevenzione umana e veterinaria, di concerto, al fine di garantire la protezione globale della salute umana, si sono attivati per evitare la presenza del virus ad alta patogenicità H5N1 nella popolazione dei volatili. In particolare sono state adottate una serie di misure. - L’applicazione di accorgimenti atti ad evitare l’introduzione di virus nel territorio e negli allevamenti (blocco delle importazioni di pollame e relative carni nonché divieto di importazione di uccelli ornamentali da tutti i paesi considerati a rischio, potenziamento dei controlli da parte degli uffici periferici di sanità, misure di quarantena e controllo dei volatili, introduzione di norme di biosicurezza negli allevamenti e nei trasporti, già applicate nel Veneto dal 2002); - La registrazione di tutte le aziende avicole commerciali (allevamenti industriali, agriturismi, svezzatori e commercianti); - La rintracciabilità degli animali e dei relativi prodotti (mod. 4 ed etichettatura obbligatoria delle carni); - Il controllo sierologico dei selvatici, dei selvatici allevati e dei volatili da allevamento; - La vaccinazione antinfluenzale della popolazione umana a rischio che, pur non conferendo una protezione specifica verso il ceppo virale H5N1 dell’influenza aviaria, è utile in quanto consente di rafforzare comunque le difese del sistema immunitario evitando coinfezioni con virus animali. Mangiare carne di pollame può essere un rischio? Premesso che la cottura elimina tutti i tipi di virus, il pericolo comunque non sussiste per i seguenti motivi. I nostri “polli” sono allevati in ambienti protetti e vengono seguiti da personale qualificato con la costante assistenza dei Veterinari aziendali. Sono controllati sia durante il ciclo di allevamento, sia prima del carico per l’invio al macello dai Veterinari dell'Asl con visite cliniche ed esami del sangue. La malatSALUTEULSS8 DICEMBRE 2005 · 13 tia è facilmente diagnosticabile in allevamento, poiché il virus H5N1 ad alta patogenicità provoca una mortalità elevata in poche ore. Al macello ogni animale è visitato sia prima che durante la macellazione dal Servizio Veterinario e dal 17 ottobre 2005 tutte le carni vengono etichettate evidenziando la provenienza degli animali. Che cos’è una pandemia? La pandemia è un’infezione a diffusione vastissima su scala mondiale. Che cosa deve accadere perché si possa verificare? E’ necessaria una profonda mutazione del virus. Ciò potrebbe verificarsi per casualità o per riassortimento genetico. La seconda modalità prevederebbe il coinvolgimento di diverse specie animali quali uccelli e mammiferi nelle quali dovrebbe avvenire il rimescolamento di materiale genetico appartenente a virus animali e virus aviari, con conseguente comparsa di un sottotipo nuovo. Si ritiene che, tra le condizioni favorenti i mutamenti del virus, debba rientrare anche lo stretto e prolungato contatto dell’uomo con animali infetti. Perché finora non c’è l’epidemia? Gli eventi pandemici accaduti nel secolo scorso (la "spagnola" nel 1918, l'asiatica" nel 1957 e l'influenza di Hong Kong" nel 1968) sono stati ricondotti a modifiche antigeniche di grande entità. Tuttavia la comparsa di un ceppo con proteine di superficie radicalmente differenti non è di per sé sufficiente a determinare un evento pandemico, è infatti indispensabile che l’eventuale nuovo virus sia in grado di trasmettersi da uomo ad uomo in modo efficace e ciò attualmente non si è verificato. Stefano De Rui Direttore del Servizio Veterinario di Sanità Animale dai reparti n salute ulss 8 DICEMBRE 2005 · 15 Curato ci fa conoscere la fotocamera non midriatica presente in Oculistica a Montebelluna UN CLIC CONTRO IL DIABETE I l paziente diabetico può andare incontro a complicazioni serie a livello oculare, è necessario che venga sottoposto a frequenti controlli oculistici. L'Oculistica montebellunese si è dotata di una fotocamera non midriatica per eseguire l'esame del fundus. Dottor Massimo Curato, lei dirige il reparto di Oculistica a Montebelluna, ci può spiegare di cosa si tratta. Una macchina fotografica speciale che permette di fotografare la retina del paziente (fundus oculi) senza istillare fastidiosi colliri per la dilatazione della pupilla. Quali sono i vantaggi? Si ottiene una buona immagine della porzione di retina centrata (che è quello che più ci interessa) senza dilatare con farmaci le pupille. L'esame è più rapido, viene registrato su supporto digitale e può essere conservato e visionato a distanza (per esempio confrontare nel tempo due esami successivi). Inoltre il dato è oggettivo e non legato alla discrezione dell'esaminatore. Solo l'oculista può eseguire questo esame? No. Può essere anche personale non medico. Comunque personale tecnico specializzato in oculistica. Al medico, a Montebelluna il dottor Nicola Pase, responsabile di questo servizio, spetta la visione delle immagini e la refertazione. La macchina si usa solo per i diabetici? Si utilizza tutte le volte che si vuole fotografare la retina centrale. Per esempio si possono eseguire anche gli esami del fundus, che frequentemente sono richiesti per pazienti affetti da ipertensione oculare. Tutti i diabetici potranno eseguire l'esame del fundus in questo modo? Direi di no. L'esame è rivolto allo "screening della retinopatia", cioè a cercare in tutti i pazienti i primi segni della malattia diabetica a livello oculare. La frequenza dei controlli è stabilita dal Centro antidiabetico. Una volta individuati, questi pazienti verranno sottoposti ad accertamenti più ap- profonditi, come una visita oculistica ed eventualmente una fluorangiografia. In questo modo il problema della liste d'attesa per il fundus dei pazienti diabetici è risolto? Ci auguriamo di sì. Si potranno effettuare molte più prestazioni di prima, con minore disagio per il paziente e maggiore qualità. A CASTELFRANCO SI È SVOLTO DAL 26 AL 30 SETTEMBRE IL 15° CORSO DI PERFEZIONAMENTO, DAL 2000 OLTRE MILLE I CHIRURGHI ISCRITTI AI CORSI Fare laparoscopia S i è svolto tra la sala operatoria e l’aula Scarpa il corso di perfezionamento in Chirurgia laparascopica, robotica e telechirurgia organizzato dalla Società italiana di chirurgia endoscopica e diretto dal dottor Carlo Augusto Sartori, primario di Chirurgia dell’Ospedale di Castelfranco Veneto. I quaranta chirurghi che dal 26 al 30 settembre hanno partecipato al corso hanno potuto seguire in diretta dall’aula Scarpa le operazioni che Sartori, Fidanza ed Estour eseguivano in sala operatoria. “Questo è il secondo corso realizzato quest’anno – spiega il dottor Sartori -, da quando sono a Castelfranco, dal 2000, sono più di mille i chirurghi che hanno seguito i corsi o si sono perfezionati affiancandosi a me durante gli interventi”. La visione degli interventi e la pratica accanto ai chirurghi esperti è l’unico modo per apprendere questa tecnica. Si tratta infatti di intervenire nell’addome del paziente senza praticare varchi, ma attraverso due piccoli fori eseguire tutti i necessari interventi. Il chirurgo vede cosa sta facendo attraverso una telecamera che si trova all’interno del paziente. I benefici sono molteplici. SALUTEULSS8 La chirurgia è poco invasiva, sono ridotte le perdite ematiche, l’interno dell’addome non viene esposto all’aria, la ripresa del paziente è più rapida. I chirurghi dall’aula Scarpa assitono all’intervento di Sartori. dai reparti n salute ulss 8 DICEMBRE 2005 · 17 Il nuovo software, operativo da ottobre, cambia le abitudini: il risultato di analisi ed esami, con firma digitale, si scarica da internet. In un solo mese lo hanno già fatto in 7mila. REFERTI SUL PC DI CASA O ra nell’Ulss 8 ci si reca al Poliambulatorio o in Ospedale solo per la prestazione vera e propria. Con l’avvio del nuovo e potente software dei laboratori di analisi bastano tre clic del mouse per visualizzare e scaricare sul pc di casa il referto. primo clic co di base, che ha a disposizione sul pc il referto e può consultare la storia diagnostica più recente dell’assistito. Da casa la consultazione è possibile collegandosi al portale dell’Azienda Ulss 8 di Asolo www.ulssasolo.ven.it: sulla sinistra della home page, nell’area Servizi online si clicca sopra referti clinici e si accede alla pagina dei codici per la privacy. Prima si inserisce il codice della propria tessera sanitaria, poi il codice di prenotazione e infine il codice segreto di accesso al referto (tutti i codici si rilevano dal foglio prenota- secondo clic terzo clic La prenotazione si fa via telefono utilizzando il numero 840.800.811. Il giorno dell’appuntamento ci si reca all’ufficio Cassa per pagare il ticket e si riceve il foglio prenotazione con i codici personali. Poi la visita, l’analisi o l’esame, infine il risultato si può ricevere per posta o ancora più semplicemente scaricarlo sul proprio computer. Chi ha poca dimestichezza con l’informatica si reca dal mediSALUTEULSS8 zione), si clicca e compaiono i referti disponibili, si seleziona e il referto compare a video. Le funzioni, già on line, possono essere utilizzate per la visualizzazione dei referti di laboratorio analisi, anatomia patologica e citologia. I referti di Radiologia saranno visualizzabili tra qualche settimana. lettere n salute ulss 8 Non è bastato Rieducazione motoria e funzionale S R iamo Rita e Andrea, genitori di Diego, ragazzo di 24 anni morto il 6 agosto scorso nell’incidente stradale di Rossano Veneto e soccorso dal personale dell’Ulss 8 in quel tragico giorno. Siamo qui a ringraziare la vostra struttura ospedaliera e in particolar modo il personale medico del Pronto Soccorso e dell’Obitorio per l’umanità dimostrata in quei momenti. famiglia Cortese Servizio Siad R iceviamo tante lettere di apprezzamento per il Servizio infermieristico di assistenza domiciliare. Impossibile pubblicarle tutte. Testimoniano la cura del Servizio anche quando la malattia ha il sopravvento. itengo mio diritto come cittadino e doveroso come assistito segnalare l’elevato standard qualitativo del Servizio di rieducazione motoria e funzionale del Presidio ospedaliero di Montebelluna. Il medico è sempre presente in reparto e disponibile per informazioni sulle terapie e consigli. Le fisioterapiste si dedicano con grande professionalità senza risparmio di tempo e di energie per realizzare i “programmi obiettivo”. Il personale infermieristico è sempre attento ai DICEMBRE 2005 · 19 I lettori possono inviare lettere al Servizio educazione e promozione alla salute. bisogni dei ricoverati. Pur nei limiti dietetici dei diversi pazienti il vitto è degno di un hotel a 3 stelle. Anche il personale di servizio, che segue l’organizzazione e le pulizie, fa sentire il paziente come un gradito ospite. Ornello Rampin SCOMPARSO DON FUSER PER DIECI ANNI CAPPELLANO ALL’OSPEDALE Nonostante mancasse da cinque anni all'Ospedale di Castelfranco è vivo il ricordo dell'apostolato tra i malati di don Alessandro Fuser: una disponibilità accompagnata a volte dalla battuta, dal sorriso delicato, che dava un attimo di requie a chi soffriva. Don Alessandro è mancato a inizio settembre. Aveva 84 anni e risiedeva a Sala d’Istrana, il suo paese natale. La morte è avvenuta per le complicazioni di una caduta avvenuta mentre si recava alla messa. E’ stato cappellano a Negrisia e a Ponte di Piave, in un orfanotrofio a Castelfranco; dal 1990 al 2000 ha svolto la sua opera assistenziale-religiosa presso l'Ospedale di Castelfranco Veneto. Precedentemente per vent'anni è stato parroco nella parrocchia da lui stesso fondata e “lanciata”: quella di Postumia di Castelfranco (località Bella Venezia) intitolata a S. Benedetto. Nel 2000, quasi ottantenne, don Alessandro si era ritirato. Era molto “popolare” tra il personale e i malati, che conservano sempre una forte impressione della sua carica umana e pastorale. Don Alessandro Fuser SALUTEULSS8 20 · DICEMBRE 2005 approfondimenti n salute ulss 8 I GESTORI DEI LOCALI PUBBLICI PROMUOVONO LA LEGGE ANTIFUMO L’ Italia come Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, ha adottato una legge, entrata in vigore il 10 gennaio 2005, che vieta il fumo nei locali pubblici. Per verificare l’attuazione della legge, il Centro nazionale di Epidemiologia, sorveglianza e promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità ha intrapreso, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione della Regione Veneto, uno studio per descrivere conoscenze, attitudini e comportamenti, in relazione alla legge, dei gestori di locali pubblici e stimare l'adesione alle disposizioni di legge. Il monitoraggio nei locali durerà un anno. Nell’Ulss 8 sono stati selezionati in modo casuale 50 locali (bar, ristoranti, pizzerie e pub). La prima parte dell’indagine nel nostro territorio è stata svolta nel mese di marzo 2005 intervistando i gestori. Presentiamo di seguito i risultati più significativi. DESCRIZIONE DEI LOCALI ED ADEGUAMENTO ALLA LEGGE Tra i 50 locali pubblici scelti nella nostra Ulss, il 52% erano bar, 38% ristoranti, 4% pizzerie e 6% pub. Nel 92% il cartello con l’indicazione di divieto di fumo era già stato affisso. Nessuno dei gestori dei locali visitati aveva dotato il proprio locale di zona fumatori che, quando presente, permette che il cliente fumi, in conformità alle nuove norme. Al momento della visita in nessun locale è stata rilevata la presenza di fumatori, come pure non era visibile il fumo né si sentiva l’odore. CARATTERISTICHE DELLE PERSONE INTERVISTATE Il 24% delle persone intervistate erano proprietari del locale, il 32% erano gestori e il 44% erano dipendenti. Il numero di uomini e donne si equivaleva. Il 40% era rappresentato da fumatori, l’8% da ex-fumatori, e il 52% erano non fumatori. Fra i gestori di bar si trovano più fumatori che fra i gestori di altri tipi di locali. CONOSCENZA DEI DANNI DA FUMO PASSIVO La maggioranza (94%) delle persone intervistate ha dichiarato di ritenere che il fumo passivo sia una minaccia per la sua salute o per quella dei suoi collaboratori. Il 90% è convinto che se la legge che proibisce il fumo nei locali pubblici viene applicata correttamente, sicuramente i non fumatori correranno meno rischi di avere malattie legate al fumo e che molti fumeranno di meno o smetteranno di fumare. qualche volta o frequentemente, ha avuto delle lamentele per la presenza di fumo nel locale da parte di clienti non fumatori. Quando invece è stato loro chiesto in che misura i loro clienti rispettano questa nuova legge, il 98% ha riportato che tutti la rispettano. Solo una minoranza ha dichiarato di aver dovuto chiedere a qualche cliente di smettere di fumare e un 2% si è visto opporre un rifiuto da parte dei clienti sollecitati a spegnere la sigaretta. RISPOSTA DEI CLIENTI ALLA NUOVA LEGGE, COM’È PERCEPITA DAI GESTORI In risposta alla domanda su quale è stata l’opinione generale dei loro clienti rispetto alla legge fino al momento dell’intervista, hanno risposto 48 gestori su 50 ed il 72,9% di loro ha dichiarato che l’opinione dei loro clienti è molto favorevole o favorevole. L’8,3% dei gestori riporta la contrarietà dei pro- COMPORTAMENTO DEI LORO CLIENTI RIGUARDO AL FUMO PRIMA DELL’ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE Riguardo ai loro locali, il 40% ha dichiarato che prima del 10 gennaio 2005, almeno la metà dei loro clienti erano fumatori (42% di quelli con bar e il 38% di quelli con ristoranti, pizzerie e pub). La maggioranza (62%) ha riferito che nell’ora di punta in un locale come il loro, i non fumatori sembravano infastiditi dal fumo, e il 32% ha dichiarato Opinione generale dei clienti sulla legge secondo i gestori per tipo di locale. che nell’ultimo mese, SALUTEULSS8 approfondimento n salute ulss 8 DICEMBRE MARZO 2005 · 21 pri clienti verso la legge. Sono state osservate alcune differenze per tipo di locale. APPLICAZIONE DELLA LEGGE La minoranza (10%) dei gestori intervistati ha dichiarato che il locale è stato ispezionato dalle Forze dell’ordine per controllare se ci fossero persone che fumavano. Il 6% dei locali è stato ispezionato dai carabinieri, e il 4% dalla polizia municipale. EFFETTI DELLA LEGGE SUL COMPORTAMENTO VERSO IL FUMO DA PARTE DI PROPRIETARI E GESTORI Uno degli effetti più importanti della nuova legge sembra essere stato quello sul comportamento dei gestori stessi. Tra il 40% che fumava, quasi la metà ha ridotto il numero di sigarette fumate e il 4% ha smesso. PERCEZIONE DELLE IMPLICAZIONI ECONOMICHE SULLA PROPRIA ATTIVITÀ Una delle principali preoccupazioni da parte dei gestori rispetto alla nuova legge riguarda le possibili implicazioni economiche negative, anche se un simile effetto non è mai stato provato negli altri paesi in cui tale legislazione è stata messa in atto. Alla domanda se ritengono che, in seguito alla legge, vi siano stati effetti economici sulla loro attività, solo il 4% ha dichiarato di aver subito effetti significativi e il 22% effetti lievi. La maggioranza (più del 60%) ritiene che Il divieto di fumare nei locali pubblici aiuta a smettere. non ci sia stata nessuna implicazione economica o un aumento lieve negli incassi. CONCLUSIONI Secondo i gestori che hanno partecipato allo studio, una porzione notevole della loro clientela fumava nei loro locali prima dell’entrata in vigore della nuova legge e i loro clienti non fumatori erano disturbati dal fumo e qualche volta si lamentavano. La maggior parte dei gestori intervistati era consapevole degli effetti nocivi del fumo passivo e dei benefici potenziali della legge per la salute della loro clientela. L’entrata in vigore della legge sul fumo ha prodotto dei cambiamenti di rilievo. In primo luogo, nei locali che abbiamo visitato, nessuno stava fumando, e l’odore di fumo era completamente assente. Sembra che la maggior parte dei fumatori si sia prontamente adeguata alla legge; pochi gestori ri- SALUTEULSS8 portano di aver dovuto chiedere ai loro clienti di smettere di fumare. E tutto ciò si è verificato in assenza di sostanziali sforzi di applicazione delle sanzioni previste dalla legge, dal momento che la minoranza dei locali riporta di aver avuto un controllo da parte delle forze dell’ordine. Un altro grande cambiamento riguarda il comportamento dei gestori stessi. Del 40% di gestori fumatori essi stessi, quasi la metà riporta di fumare molto meno o di avere smesso. La maggiore preoccupazione dei gestori riguarda il potenziale danno economico. Tuttavia, solo il 4% di quelli intervistati dichiara di aver riportato una perdita significativa, ed un altro 22% una perdita lieve. Indagine dei tecnici del Servizio Igiene e sanità Pubblica e del Servizio Igiene degli alimenti e nutrizione, il lavoro finale elaborato da Eugenio Cavasin, Sisp DOVE prevenzione n salute ulss 8 DICEMBRE MARZO 2005 · 23 ANCORA SCREENING D viate, quando necessario, ad idoneo trattamento. a più di un anno, l’Azienda Ulss 8 ha deliberato l’attivazione nel proprio territorio del programma di screening per la prevenzione del carcinoma del colon retto mediante il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, che interesserà 51.600 persone, maschi e femmine di età compresa tra i 50 e i 69 anni. E’ stato necessario un anno di lavoro da parte delle Unità operative coinvolte, sia del Dipartimento di Prevenzione che dell’Ospedale, per tradurre il progetto in realtà: alla fine di maggio 2005 è partito il progetto sperimentale. Progetto pilota Il progetto pilota ha interessato il Comune di Riese: la popolazione target è stata pari a 1854 persone. La distribuzione delle provette necessarie per effettuare il test è stata preceduta dalla campagna informativa realizzata grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale: alla popolazione target è stata inviata una lettera informativa contenente un opuscolo sul progetto di screening colorettale; inoltre è stato tenuto un incontro informativo rivolto alla popolazione. Il progetto continua Il progetto di screening colorettale è ripartito nel mese di Ottobre in modo da esaurire entro fine anno tutta la popolazione target del Comune di Riese Pio X° per poi essere esteso nel corso del biennio 2006-2007 anche a tutti gli altri Comuni dell’Ulss. A fine maggio sono state spedite le prime lettere-invito ad effettuare il test di screening a 309 persone e nella seconda metà di giugno sono state distribuite le provette per effettuare il test grazie alla collaborazione dei volontari dell’Avis: l’adesione al progetto è stata più che soddisfacente pari al 62,5%, come d’altronde era facile aspettarsi vista la notevole ed interessata partecipazione della popolazione alla serata informativa. Le persone risultate positive al test hanno tutte effettuato, entro 15 giorni, la colonscopia di approfondimento e sono state av- SALUTEULSS8 Programmi di screening oncologici Anche se da un po’ di tempo si parla molto dello screening colorettale non dobbiamo dimenticare che nella nostra Ulss sono attivi da molti anni sia lo screening per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero che lo screening per la prevenzione del carcinoma della mammella, che hanno consentito di salvare molte vite umane. Il successo delle campagne di screening dipende dalla partecipazione della popolazione: ci auguriamo che le persone invitate, consapevoli della grande opportunità offerta, non manchino a nessuno di questi appuntamenti. Si ricorda che la partecipazione ai programmi di screening è gratuita. G.L. 24 · DICEMBRE 2005 prevenzione n salute ulss 8 Un’alimentazione frazionata ostacola l’aumento dei grassi: spuntino e merenda sana abitudine PIÙ PASTI, PIÙ SALUTE Q uando si parla di “merenda” vi è la consuetudine ad associarla ai bambini e al momento scolastico della ricreazione. Invece, non solo per i più piccoli, ma anche per gli adulti è importante evitare lunghi periodi di digiuno. L’abitudine ad un’alimentazione frazionata, che preveda cioè uno spuntino tra i pasti principali, migliora il profilo della glicemia, rende più efficiente l’organismo, evitando la cosiddetta ipoglicemia (diminuzione di glucosio nel sangue oltre la soglia di benessere). Migliora anche l’equilibrio del colesterolo nel sangue, oltre a far diminuire l’indice di adiposità rispetto a diete ipocaloriche concentrate in pochi pasti: anche un programma di riduzione dell’apporto calorico prevede, salvo casi molto particolari, uno spuntino tra i pasti principali. La ragione dell’effetto iperlipemico (aumento dei grassi) di una dieta poco frazionata è riconducibile ad un aumento della lipogenesi (produzione grasso corporeo). L’alternativa è una merenda equilibrata, consumata a metà mattina e a metà pomeriggio. Essa permette di frazionare la giornata alimentare in circa quattro o cinque pasti e fornisce un apporto di circa 5 - 10% della quantità di energia giornaliera. Integra la dieta di micronutrienti o altri fattori nutrizionali non sempre presenti ai pasti principali. La merenda o lo spuntino evitano un eccessivo impegno digestivo nei pasti principali, consentendo una maggiore efficienza fisica per lo svolgimento dell’attività sportiva o di studio. Tante proposte per un mini pranzo Bastano pochi minuti per una merenda “fai da te”. Ecco alcune proposte: -pane con l’uvetta; -un bicchiere di latte; -bruschette con l’olio, il pomodoro e l’origano; -pane e frutta; -pane con la marmellata, con il miele; -trancio di pizza. La grande tentazione: non c’é che da scegliere. Una merenda fatta in casa è più buona Riscopriamo il pane con uvetta è un pane dolce da mangiare a colazione o nel pomeriggio, è fatto davvero con ingredienti semplici: - latte ( poco meno di mezzo litro) - farina tipo 0 ( Kg 1) - uvetta sultanina (g 400) - lievito di birra (g 25) - zucchero (g 100) - olio extravergine di oliva - sale quanto basta. zucchero, un cucchiaio di olio e l’uvetta. Aggiungete la farine e lavorate l’impasto come per la preparazione della pizza: se l’impasto risultasse troppo bagnato aggiungete ancora farina. Al termine formate dei panini e poneteli sopra la placca da forno a lievitare per 3 ore. Quindi infornate a 100 gradi per 45 minuti. Buona merenda! Nel latte che avrete intiepidito, sciogliete il lievito, il sale, lo pagine a cura di Ester Susin dietista Seps Ulss 8 SALUTEULSS8 prevenzione ULSS TEST Sei bravo a far merenda 1 - A scuola ti porti come merenda: a) un frutto b) pane oppure uno yogurt c) una merendina di tipo industriale 2 – Ogni giorno mangi: a) un frutto b) solo un succo di frutta c) più di due frutti 3 - Dopo la scuola, nel pomeriggio la tua merenda consiste in: a) un frutto oppure una spremuta b) del pane c) una merendina di tipo industriale 4 – La merenda abitualmente: a) te la prepari da solo (es. una macedonia di frutta, dei popcorn, una tazza di latte) b) te la prepara la mamma (es. un panino con la marmellata, un dolce casalingo, una macedonia) c) usi un prodotto industriale già pronto 5 - Mangi patatine e/o merendine e/o dolcetti vari: a) mai b) occasionalmente, di tanto in tanto quando c’è una ricorrenza o una festa c) tutti i giorni, a casa ne teniamo una bella scorta CONTROLLA IL TUO PUNTEGGIO 1) a 3 punti = ottima scelta; b 3 punti = ottima scelta ma inserisci a volte un frutto o una spremuta; c 0 punti = leggi gli ingredienti e vedrai che non tutti n salute ulss 8 DICEMBRE MARZO 2005 · 25 LO SNACK IN TV: QUALI GLI INGREDIENTI? U na quota considerevole della pubblicità indirizzata ai bambini si riferisce ai "fuori pasto". Che tipo di merenda preferiamo? chi ci influenza nella scelta? leggiamo l'elenco degli ingredienti? cosa pensiamo dei giochini che vengono abbinati: sono davvero regalati? L'industria alimentare offre tipi diversi di snack: dai prodotti di pasta lievitata, ai classici con pasta sfoglia, o pan di spagna; prodotti da tenere in frigo, in genere a base di latte, ma il sapore freddo può trarre in inganno, controllate il contenuto di grassi indicato sull'etichetta; prodotti al cioccolato o con biscotto, combinazioni di cioccolato con cereali e/o biscotti di cui occorre valutare la qualità; merende dietetiche dove l'assenza di zucchero non è sempre indice di poche calorie. Se avete deciso per un prodotto industriale scegliete quelle di composizione più semplice: il primo ingrediente dovrebbe essere la farina, evitate gli snack troppo farciti e dolci, in genere hanno scarso effetto saziante ed invitano a fare il bis. Controllate la data di scadenza e l'apporto dei grassi in proporzione agli altri nutrienti, nessuno di questi tipi di merenda è in grado di sostituire la frutta fresca o il latte. Considerate che in tali prodotti l'apporto di energia è in linea con le raccomandazioni dietetiche, ma con uno spostamento verso fonti date da zuccheri semplici, in particolare nelle merendine più dolci. Altro punto critico riguarda la qualità dei grassi: i dati di composizione delle merende industriali riportano che i grassi saturi compongono mediamente il 50% del totale, una quota elevata se pensiamo che i ragazzi non dovrebbero introdurre giornalmente più del 10% di grassi saturi (circa 20-30g) ed una merendina copre una quota di circa 3,5-4 grammi. Generalmente l'apporto di calcio è scarso. i prodotti hanno la stessa qualità. 2) a 2 punti = apprezzabile ma dovresti mangiarne di più; b 0 punti = meglio una spremuta fresca e qualche frutto intero; c 3 punti = ottima scelta. 3) a 3 punti = ottima scelta; b 2 punti = una buona scelta, ma non dimenticarti la frutta; c 0 punti = alterna con qualche frutto o una bella spremuta. 4) a 3 punti= visto che sei così abile in cucina realizza qualche ricetta proposta nel riquadro; b 2 punti = fatti aiutare e prova a realizzare una delle ricette descritte nel riquadro, sentirai che bontà; c 0 punti = se è solo questione di tempo e praticità anche un frutto è una merenda pronta e veloce. 5) a punti 3 = non ti piacciono?; b punti 3 = è una scelta saggia; c punti 0 = prepararsi in casa qualcosa di sfizioso, spesso significa utilizzare ingredienti di ottima qualità. SALUTEULSS8 SE IL TUO PUNTEGGIO TOTALE È: Inferiore a 5: alcuni cambiamenti potrebbero favorire la tua salute. Tra 6 e 10: un buon tentativo, ma puoi fare meglio. Superiore a 10: stai facendo delle ottime scelte per la tua salute e per il piacere della buona tavola. 26 · DICEMBRE 2005 prevenzione n salute ulss8 Adolescenti diventano educatori nei progetti di prevenzione dall’abuso di alcool e droga. Dieci scuole superiori coinvolte per due anni in un progetto del Servizio Alcologico. VIVERE DA PROTAGONISTI L a richiesta delle scuole di interventi di prevenzione all’uso di alcol nei giovani è sempre molto alta, probabilmente motivata dalla crescente abitudine dei giovani a bere alcolici in elevata quantità durante gran parte del tempo libero, con esiti spesso drammatici. Alcol, droghe cosiddette “ricreazionali”, comportamenti che sfidano ogni limite rappresentano un antidoto, un sedativo all’angoscia di crescere, dove per crescere occorre riallacciare i fili del passato, rassicuranti ma anche opprimenti, con quelli del futuro, invitanti ma oscuri. GLI ADULTI Compito degli adulti è allora di costituire dei validi punti di riferimento per gli adolescenti, aiutandoli non tanto nel dir loro cosa fare o non fare, quanto piuttosto nell’affrontare la complessità con la propria testa in modo creativo e critico, stimolandoli ad attuare scelte consapevoli e a “progettare” la propria esistenza anziché subirla. E’ proprio a queste due dimensioni, progettuale e relazionale, che abbiamo cercato di rispondere con la proposta formativa di quest’anno, proponendo un’attività articolata nel lungo termine che coinvolgesse tutti gli attori in gioco, dagli insegnanti ai ragazzi, non più con incontri isolati di “dissuasione” dalle condotte a rischio, ma con progetti che durassero nel tempo e che incidessero sui cosiddetti “fattori protettivi” (creatività, autostima, autoefficacia, impegno personale esplicito) contro la “passivizzazione” della dipendenza. IL PROGETTO Dopo un iniziale incontro di condivisione degli obiettivi con gli insegnanti delle classi quarte di dieci Istituti superiori dell’Ulss 8, è stata proposta un’attività biennale, che prevedeva per l’anno scolastico 2004/2005 la costruzione di un manifesto di prevenzione ai rischi legati all’uso di alcol nei giovani, e per il prossimo, l’ideazione e la realizzazione di un vero e proprio progetto articolato di prevenzione, sempre ad opera degli studenti (ormai di quinta) da rivolgere a loro coetanei, secondo l ‘ottica dell’educazione tra pari (“peer education”). Tale metodologia tende a sviluppare negli adolescenti la fiducia nel futuro attraverso la sperimentazione nel presente di capacità operative e formative con i coetanei. I “peer educator” diven- SALUTEULSS8 tano quindi agenti di cambiamento delle conoscenze, degli atteggiamenti, delle credenze e dei comportamenti all’interno di un determinato gruppo, fungendo da modelli positivi. Questa modalità punta a valorizzare le qualità e le potenzialità dei ragazzi rinforzando il loro protagonismo attraverso la collaborazione di adulti. IL RISULTATO Nell’incontro finale di verifica con gli insegnanti abbiamo raccolto un generale consenso all’attività svolta, reso tale sia dall’entusiasmo e creatività mostrati dai ragazzi, sia dalla partecipazione attiva e concreta degli insegnanti, punti di riferimento insostituibili nel complesso, ma entusiasmante, lavoro con gli adolescenti. Maria Grazia Pasinato Unità operativa Alcologia prevenzione n salute ulss 8 DICEMBRE MARZO2005 2005· · 27 27 La riflessione sulla prevenzione in questi poster realizzati dagli studenti delle dieci scuole superiori IMMAGINI PER MATURARE Liceo Giorgione Castelfranco lluna Its Einaudi Montebe lfranco Itis Barsanti Caste Ipsaa Sartor Castelfranco Ip co telfran li Cas affio ssar M elluna Ipsaa Sartor Montebelluna b vi Monte Liceo Le o agn ffioli Poss Ipssar Ma Ipsss Nightingale Ipsia Galilei Castelfranco distretti La richiesta del medico di medicina generale avvia il semplice iter per la fornitura a domicilio dei pannoloni E’ fuori dubbio che l’incontinenza rappresenta, per chi ne è affetto, un grosso problema. Il condizionamento della vita diventa rilevante soprattutto per chi gode di una certa autonomia, modifica il rapporto relazionale con le persone, condiziona chi ti sta vicino. L’Ulss 8 da anni ha risposto a questo problema con interventi di supporto alle persone, garantendo a domicilio la fornitura di pannoloni, con dei percorsi che vedono i due centri del Servizio di Assistenza Domiciliare come attori principali della fornitura. Attualmente l’iter inizia con la richie- n salute ulss 8 DICEMBRE 2005 · 29 PRESIDI PER L’INCONTINENZA sta del medico di base che attesta non solo la necessità del presidio, ma che il disturbo rappresenta una situazione stabilizzata. L’impegnativa deve essere consegnata al Servizio di Assistenza Domiciliare presso una di queste sedi: Ospedale vecchio a Montebelluna, Ufficio cassa Centro unico prenotazioni a Valdobbiadene, Distretto a Castelfranco o presso il Poliambulario di Asolo. Compilato il modulo firmato con l’indirizzo ed il numero telefonico della persona di riferimento, l’iter amministrativo prosegue presso l’Ufficio Prestazioni fino alla consegna a domicilio. SALUTEULSS8 Impegnativa del medico Accesso al SIAD o servizi autorizzati Consegna della documentazione/impegnativa Visita dell’infermiere a domicilio: valutazione della documentazione, quantità tipologia e tempi per la consegna Consegna entro circa 1 mese del quantitativo per 3 mesi Il percorso per la fornitura dei pannoloni. distretti n salute ulss 8 DICEMBRE 2005 · 31 Interamente rinnovata la sede distrettuale ai piedi del Monte Tomba, al posto dell’ex-ospedale una nuova ala, in continuità con la Casa di riposo, per ospitare i poliambulatori e gli uffici PEDEROBBA TUTTA NUOVA D a agosto sono stati trasferiti in un nuovissimo edificio, frutto della ristrutturazione dell’ex-ospedale, i poliambulatori, il Servizio amministrativo di distretto e il Dipartimento prevenzione della sede distrettuale di Pederobba. La nuova struttura serve un bacino composto oltre che da Pederobba, dai comuni di Cornuda, Cavaso del Tomba, Monfumo e Crocetta del Montello, in totale 23.521 abitanti, di cui 4316 oltre i 65 anni. Viene utilizzata anche dalla Casa di Riposo “Opere Pie di Onigo” dove sono ospitate circa 250 persone. Disponibili le specialistiche di cardiologia, dermatologia, fisiatria, oculistica, odontoiatria e orl (nel 2004 7mila prestazioni). Il punto prelievi è aperto dalle 7 del mattino (nel 2004 13.824 prelievi). La sede è collegata in rete con il Centro unico prenotazioni e dispone dell’ufficio cassa. E’ stata predisposta una comoda sala d’attesa. Una rampa facilita l’accesso ai disabili. Tutta l’arredo è stato rinnovato e pure alcune apparecchiature. Un ulteriore passo per seguire vicino casa chi ha bisogno di cure. Per informazioni 0423/694911. SALUTEULSS8 SALUTEULSS8 La disposizione dei poliambulatori di Pederobba. distretti n salute ulss 8 DICEMBRE MARZO 2005 · 33 Il Servizio Handicap età adulta mira alla presa in carico globale delle persone con disabilità PERSONE DISABILI I l servizio Handicap per l’età adulta è un servizio sociosanitario che promuove strategie globali e mirate basate sui principi riconosciuti e condivisi di integrazione e piena cittadinanza delle persone con disabilità intellettiva, motoria e sensoriale. Si rivolge a persone disabili adulte fino ai 65 anni. L’approccio del Servizio tende a realizzare una presa in carico globale del disabile, persona considerata non solo nell’individualità della sua condizione ma come parte di un sistema, in cui essa sviluppa delle relazioni più o meno forti e profonde. E’ un insieme comprendente tutto ciò che si presenta come costituente la persona: in primo luogo la famiglia, ma anche tutto il contesto sociale, culturale ambientale lavorativo in cui essa è inserita. Per realizzare la presa in carico globale l’unità operativa si avvale della Struttura di Valutazione intermedia, finalizzata ad individuare il percorso occupazionale - lavorativo più idoneo alle capacità del disabile, e del Servizio di Integrazione lavorativa (Sil), che realizza percorsi di integrazione lavorativa, per quanto possibile, finalizzati all’assunzione. Quando non è possibile realizzare un inseri- mento lavorativo per compromesse capacità produttive e relazionali, si individua la struttura diurna più adatta in riferimento ai bisogni e alle abilità. Attraverso un insieme articolato di attività educative, occupazionali, di mantenimento delle abilità, cura e assistenza si vuole favorire un’adeguata vita di relazione e di benessere soggettivo. Nel territorio sono presenti tre centri di lavoro guidato (Clg), otto centri educativi occupazionali diurni (Ceod) e due centri educativi riabilitativi diurni (Cerd). Nel territorio sono presenti due comunità alloggio e due residenze sanitarie assistenziali che permettono di assicurare l’inserimento residenziale per quei disabili che per situazione e condizione non possono più rimanere a casa. Il Servizio handicap età adulta collabora con i servizi sociali comunali per la realizzazione di diversi progetti alla persona. Alcuni sono finalizzati ad interventi domiciliari di sostegno alla famiglia con disabili gravi per i quali il carico assistenziale grava totalmente sul nucleo. Altri invece, sono finalizzati alla vita indipendente, e ai disabili ciechi pluriminorati. Significativo risulta lo sforzo Al lavoro nella nuova sede del Servizio integrazione lavorativa di Montebelluna. del Servizio rivolto all’integrazione e allo sviluppo della rete territoriale con le strutture diurne, le associazioni di volontariato e sportive, per la promozione e l’attuazione di una cultura dell’handicap. L’attivazione dei gruppi di automutuo-aiuto è nata da questa integrazione per dare l’opportunità ai genitori che vivono situazioni di handicap di incontrarsi e di condividere le loro esperienze. Non è possibile ignorare questi aspetti della vita del disabile e della sua famiglia, perché farlo significherebbe negare la possibilità di creare una situazione di benessere e di adattamento. Mariacaterina Girardello Responsabile Servizio handicap adulto SALUTEULSS8 Nuova sede nel ex ospedale di Montebelluna Il Servizio handicap età adulta dal mese di luglio è stato trasferito da Asolo a Montebelluna presso i locali dell’Ospedale vecchio ristrutturati. Questo ha permesso di unire l’unità centrale con le strutture che ne fanno parte (Struttura intermedia e Servizio di inserimento lavorativo) prima collocate a Caerano San Marco. Questo nuovo assetto, oltre che migliorare il servizio offerto alle persone disabili che ora possono realizzare nella stessa sede le attività necessarie, ha permesso il miglioramento dell’aspetto organizzativo e il rafforzamento dello spirito di squadra. informa Continua nell’Ulss 8 la discussione bioetica. Casotto e Tessaro entrano nel comitato per la Bioetica Ulss 8 A seguito dell’interesse suscitato dal convegno “Etica e cura” di gennaio 2005, il Comitato per la Bioetica dell’Ulss 8 si è attivato dando vita a un secondo convegno: “Nuovi poteri di intervento sulla vita - aspetti bioetici in nutrizione artificiale e cure intensive”, che si è svolto giovedì 27 ottobre nella Sala riunioni di Montebelluna e venerdì 28 ottobre in quella di Castelfranco Veneto. L’intendimento del Comitato è di privilegiare le problematiche che hanno ampio dibattito quotidiano tra gli operatori delle varie Unità operative al fine di fornire un apporto chiarificatore e un contributo alle scelte pratiche e concrete che n salute ulss 8 DICEMBRE 2005 · 35 NUTRIZIONE ARTIFICIALE E CURE INTENSIVE ogni giorno il personale sanitario è chiamato a fare. Sono state svolte due sessioni dedicate alla discussione di casi clinici che hanno previsto la formazione di cinque gruppi, ognuno dei quali è stato supportato da un animatore. La conduzione autonoma di questa iniziativa da parte del Comitato è resa possibile dall’intenso sforzo di formazione dei componenti. La formazione, che è tuttora in corso, è svolta dal professor Corrado Viafora, dell’Università di Padova, e dalla Simpa (Scuola italiana di medicina e cure palliative), che tengono delle sedute di formazione al Comitato. SALUTEULSS8 Novità ci sono anche all’interno del Comitato: oltre alla recente acquisizione della figura del magistrato, nella persona del dottor Sergio Casotto, già presidente del Tribunale di Treviso, da giugno il Comitato si è ulteriormente arricchito con la presenza e competenza del dottor Leopoldo Tessaro, responsabile della struttura semplice di Terapia antalgica e Cure palliative dell’Ulss 8. Ora è previsto un altro Convegno per approfondire le tematiche di bioetica, approfondimento che si tenta di far procedere di pari passo alle innovazioni tecnico scientifiche. Comitato per la Bioetica associazioni N ell’Ospedale di Montebelluna è in fase di attuazione un progetto che permetterà al bambino, che ha bisogno di essere operato, e ai suoi genitori, di affrontare l’intervento chirurgico in anestesia in maniera più serena. L'iniziativa parte dal reparto di Anestesia assieme alla scuola dei Cerbiatti e all’Abio (Associazione per il bambino in ospedale) del reparto di Pediatria, che da diversi anni promuove iniziative di educazione alla salute per i bambini. Collaborano il Servizio di preospedalizzazione e il reparto di Sala Operatoria. L’anestesia serve a proteggere l’organismo dal dolore e dallo stress al momento dell’atto chirurgico, però l’ambiente ospedaliero e le procedure di assistenza infermieristica e medica che il bambino ed i suoi genitori affrontano in occasione di un intervento chirurgico, seppur necessarie, sono causa di angoscia e potrebbero avere ripercussioni negative sul bambino. Per questo si è pensato ad un progetto che prevede un’assistenza psicologica personalizzata degli operatori sanitari n salute ulss 8 DICEMBRE 2005 · 37 PREVENIRE NEL BAMBINO L’ANSIA PER L’OPERAZIONE nei confronti del piccolo e dei suoi genitori. L’assistenza inizia qualche giorno prima dell’intervento, in occasione della preospedalizzazione e dell’incontro in Pediatria con i volontari dell’Abio, prosegue poi durante il ricovero in Ospedale. Ci si avvicina in modo delicato al bambino, dando consigli utili e facendo conoscere in modo appropriato tutte le fasi del ricovero al genitore e al bambino più grandicello, che necessita di risposte realistiche, mentre il bambino più piccolo viene coinvolto in giochi e simulazioni. Si utilizzano mezzi e metodiche educative di vario tipo. Ad esempio un libretto informativo semplice e chiaro, una mascotte di peluche e alcuni strumenti sanitari che verranno utilizzati durante l’intervento (agocannula, cuffia, adesivi per l’elettrocardiogramma, sensore del saturimetro…), co- Qualche piccolo gioco, qualche consiglio e l’ansia per l’operazione diminuisce. se da manipolare per sdrammatizzarne la funzione, anche attraverso il gioco dell’inversione dei ruoli. Il libretto è frutto della collaborazione tra i reparti di Anestesia e di Pediatria, la scuola dei Cerbiatti, l’Abio e il Servizio per l’educazione e la promozione della salute dell'Ulss SALUTEULSS8 8. L’istituto Veneto Banca cura la fornitura dei simpatici leoncini mascotte, che il bimbo adotta fin dal primo approccio con l’Ospedale. Giorgio Boz U.O. di Anestesia Carla Dalla Longa Scuola dei Cerbiatti e Abio 38 · DICEMBRE 2005 informa LO STORICO, DON GIORGIO MORLIN, RICOVERATO IN CARDIOLOGIA A MONTEBELLUNA, SCRIVE UNA POESIA SUI MARTIRI DEL GRAPPA n salute ulss 8 IL FOTOGRAFO DELLA NOSTRA RIVISTA, SALUTE ULSS 8, VINCE IL PRIMO PREMIO A CATANIA AL CONCORSO NAZIONALE DI DIAPORAMI Il pubblico del territorio dell’Ulss 8 ha potuto ammirare l’opera “Un Uomo” di Enzo Pasqualetto - fotografo dell'Ulss 8 e autore di copertina e immagini di Salute 8 - durante la recente inaugurazione del Giardino Alzheimer I ricordi nell’Alzheimer si frammentano e scompaiono. presso Casa di riposo “Sabbione". Si tratta di una lettura per immagini e musica delle demenze senili. L’opera ha partecipato alla Seconda rassegna concorso nazionale di Diaporami, promossa Comune di Misterbianco in provincia di Catania, ottenendo il primo premio assoluto. Il riconoscimento sottolinea non solo l’ottima tecnica diaporamistica, ma anche il fatto che l’opera di Pasqualetto viene messa al servizio di poche ma meditatissime sequenze che esaltano i ritmi espressivi. Pasqualetto riesce a “informare lo spettatore attorno al disagio mentale e ad esprimere con rispetto i segnali forti di quella realtà, rispettando il malato e suggerendo modi ed atteggiamenti di affettuosa solidarietà”. La giuria ha messo in rilievo l’essenzialità con cui Pasqualetto parla attraverso la sovrapposizione in sequenza di diapositive accompagnata dalla musica. In questo modo presenta drammi e paure, disorientamento e angoscia che circondano lo sviluppo di malattie come l’Alzheimer. SALUTEULSS8