SALUTE ULSS 8 - Anno VIII - n° 3 Dicembre 2005
Periodico quadrimestrale - Spedizione in Abbonamento
Postale - Art. 2 Comma 20/D - Legge 662/96 DCI TV
dicembre 2005
I BAMBINI
DEL NIDO
APRONO I DUE NIDI
AZIENDALI DELL’ULSS 8
Sono tra i primi nella
Regione Veneto.
Per le lavoratrici e le
famiglie un aiuto per
equilibrare casa e
lavoro; per l’Azienda
Ulss 8 un’altra tappa
nella valorizzazione
del proprio personale.
ATTUALITA’
Paolo Maldini
incontra i vincitori
di “Chi non
fuma vince”
ATTUALITA’
APPROFONDIMENTO
Ambulatori protetti, screening,
prioritarizzazione, aumento
disponibilità per
ridurre le attese
Ulss 8 al World
summit award
contro il divario
digitale nord e sud
Sorpresa: la legge
contro il fumo non
dispiace ai gestori
6-7
10
11
20-21
PRIMO PIANO
editoriale
DICEMBRE
MARZO2005
2005· ·33
Si fa più concreta
l’umanizzazione
I
Progressi nell’attività clinica,
attuazione del Piano di Zona,
sviluppo di tecnologie digitali,
valorizzazione delle risorse
umane permettono all’Ulss 8
di progredire nell’umanizzazione
dei servizi alla persona.
ntanto auguri. Buon Natale e Buon Anno
facilitato” per le persone con disabilità. I pazienti che richiedono cure continue a domicilio
a tutti i dipendenti dell’Ulss 8. Auguri ai
sono seguiti in maniera più puntuale dai servizi
cittadini di cui l’Ulss 8 cura il benessere.
domiciliari che sono stati rafforzati e riorganizSi chiude un anno di realizzazioni per l’Azienda
zati. Diversi gli investimenti in apparecchiature,
socio-sanitaria di Asolo, si cominciano a vedere
ricordo a titolo esemplificativo: sei nuovi ecoi risultati della programmazione d’inizio
grafi, la gamma camera, due tac, il telecomanmandato.
dato, il densitometro e i due laser oculistici.
L’Ulss 8 cresce: i suoi professionisti, con
Gli Ospedali si stanno rinnovando. Il cantiere del project financing a
costante energia, promuovono una struttura da un lato con prestazioni
marzo consegnerà la nuova piastra per l’emergenza e l’urgenza a Casempre più all’avanguardia, dall’altro sempre più attenta agli assistiti e
stelfranco e l’accorpamento degenze a Montebelluna. Nuovi spazi per
al personale, seguendo le indicazioni del progetto regionale
le prenotazioni a Castelfranco e Montebelluna permetteranno agli
“sull’umanizzazione”. Il sistema aziendale per la qualità ha sostenuto la
utenti di essere accolti in modo confortevole ed informato.
programmazione e lo sviluppo. La nuova normativa sull’autorizzazione e
l’accreditamento delle strutture socio-sanitarie ha portato anche i più
Tutto questo è avvenuto grazie all’impegno del nostro personale, la
prima risorsa di ogni azienda, sul quale si è ulteriormente investito in
importanti partner, quali le Case di riposo e le Cooperative sociali, ad
tanti modi, come i due nidi aziendali, che seguono i turni dei nostri
assumere iniziative per il miglioramento delle strutture edilizie, del
dipendenti, e i programmi di formazione-aggiornamento con spazi deservizio alberghiero e della qualità dell’assistenza. Le cartelle cliniche
on-line faranno conoscere al medico in tempo reale la storia clinica del dicati per l’e-learning e la teleconferenza con altri ospedali.
Un’ultima considerazione. Mi sono recato al World Award Summit a
paziente. Le indagini radiologiche saranno consultabili presso qualsiasi
reparto.
Tunisi, in quanto all’Ulss 8 era stato assegnato a Milano il primo
Anche il Piano di zona dei servizi sopremio per l’Italia sui contenuti diciali si attua con l’apertura di Casa
gitali in sanità. L’ho fatto con sodMaria Adelaide di Vidor in collaboradisfazione. Il 2005 è stato l’anno in
zione con la Fondazione “Il nostro
cui i progetti e le professionalità
domani”, con l’aumento delle risposte
della nostra Ulss hanno ottenuto
all’Alzheimer, mentre da poche settisignificativi riconoscimenti. Il lavomane la Conferenza dei sindaci ha
ro non è finito, abbiamo ancora
deliberato un nuovo Ceod a Fonte.
criticità che richiedono severo imIl nuovo Cup consente la prenotazione senza muoversi da casa e offre
pegno, intanto però, appuntiamo
questi risultati.
per telefono tante informazioni sui
Ancora auguri!
servizi socio sanitari: presto sarà
Gino Redigolo
pronto il portale ad “accesso
Redigolo alla Conferenza dei Sindaci sull’attuazione del Piano di Zona dei Servizi Sociali
SALUTEULSS8
Quadrimestrale di informazione socio-sanitaria
dell’Azienda Ulss 8 - Asolo - TV
Anno VIII - dicembre 2005
sommario
Direttore editoriale:
Gino Redigolo
EDITORIALE
Direttore responsabile:
Mariano Montagnin
[email protected]
SOMMARIO
Redazione:
Giovanna Bragagnolo, Antonio D Alba,
Luciano Milani, Paolo Pavan, Fulvia Salzani,
Lorena Sandonà, Alessandro Vanzetto.
Redazione tecnica:
Paolo Barichello, Maurizia Bordin, Luca De Marchi,
Mario Durigon, Paola Marchet, Massimo Melloni,
Ester Susin, Silena Tadiotto, Simone Tasso, Maria
Zanandrea.
Coordinatori di redazione:
Rita Cagnin, Ortensio Antonello
Fotografia:
Enzo Pasqualetto
Sede direzione e redazione:
Servizio per l Educazione e promozione della salute
[email protected]
via Forestuzzo, 41 - 31011 Asolo (TV)
Tel. 0423/526414 - Fax 0423/526430
Videoimpaginazione e Stampa:
Stab. Tip. DE ROSE - Cosenza
Concessionaria pubblicità:
“Comunicare” - Treviso
Tel.0422/421430 r.a. - Fax 0422/420167
Autorizz. Tribunale di Treviso:
n. 1072 del 6/10/ 98
Iscrizione al ROC
Registro degli Operatori di Comunicazione
Pubblica n.10626 del 14/02/2002.
3
5
PRIMOPIANO
Controllare le liste d’attesa
Inaugurati i nidi aziendali
6-7
8-9
ATTUALITA’
10
Redigolo a Tunisi con l’Onu
11
L’influenza aviaria
12-13
Studenti contro le dipendenze
DISTRETTI
Poliambulatorio a Pederobba
Servizio handicap età adulta
La fotocamera midriatica
Referti on-line per tutti
15
13
APPROFONDIMENTO
Dati sulla legge antifumo: positivi i
20-21
gestori dei locali
PREVENZIONE
23
Fare merenda è sano 24-25
Appuntamento con il vaccino
Comitato etico
ASSOCIAZIONI
L’ansia da operazione
Buon Natale e
Buon Anno
SEDE CON ESPOSIZIONE
VENDITA AL PUBBLICO
R
A
G
RU
B
31030 Bigolino
di Valdobbiadene (TV)
Via Erizzo, 357
Tel. 0423.982101
Fax 0423.982006
SALUTEULSS8
35
37
a tutti i lettori.
Per la rivista
aziendale dell’Ulss 8 è stato
l’anno della nuova veste
grafica, siamo soddisfatti del
risultato, che ci ha portato
anche a rinnovare il nostro
impegno per comunicare tutto
quello che accade per il
benessere del cittadino.
Il direttore e la redazione
Salute Ulss 8
CUCINE A LEGNA DA APPOGGIO E INCASSO - TERMOCUCINE - STUFE
BIGOLINO (TV)
31
33
INFORMA
Premiati da Paolo Maldini
DAI REPARTI
26
6 · DICEMBRE 2005
primo piano
n
salute ulss 8
Le liste d’attesa sono un problema complesso: nessuno però deve attendere più del necessario
CONTROLLARE LE ATTESE
Q
uando stiamo male, abbiamo due
grandi desideri: conoscere la causa e
guarire al più presto. Attendere un
esame, mettersi in fila per una visita genera
ansia e preoccupazione. Per questo le "liste
d'attesa" per una prestazione sanitaria, per
un'operazione chirurgica, per un esame radiografico, vengono sentite come l'antitesi del
servizio sanitario pubblico, che dovrebbe dare assistenza a chi è malato o si trova a disagio senza perdite di tempo. Tuttavia la sanità
italiana e molta della sanità mondiale si deve
confrontare con il problema dei tempi di attesa: negli Stati Uniti il numero degli apparecchi di risonanza magnetica è raddoppiato in
dieci anni, in Canada e Francia è triplicato,
eppure in tutte queste nazioni le liste d'attesa
sono rimaste. Anche nell'Ulss di Asolo l'arrivo della seconda apparecchiatura di risonanza magnetica ha ridotto solo per qualche mese le liste d'attesa. In Italia si effettuano quattordici prestazioni per abitante, sei in più di
quelle effettuate in Francia, eppure le perce-
piamo come insufficienti proprio a causa delle liste d'attesa. Complicano il problema le richieste inappropriate di esami, che in alcune
specialità raggiungono il 40%.
LE LISTE D'ATTESA
Nell’Ulss 8 per i ricoveri ordinari l’attesa è
compatibile con la specifica patologia. Le visite ambulatoriali, il day hospital, il day surgery,
se “urgenti”, vengono eseguiti immediatamente. Tempi prefissati anche per screening e
ambulatori protetti. Le attese riguardano le
prestazioni che il medico di famiglia giudica
"non urgenti". Qui i tempi possono allungarsi, soprattutto se si richiede uno specifico punto di erogazione o addirittura un determinato
medico. Le Ulss garantiscono i tempi massimi
d’attesa regionali almeno in un punto di erogazione (lo specialista sarà quello disponibile
in quel giorno ed ora). I tempi non brevi in
questi casi sono compatibili con la prima diagnosi medica che non ha previsto urgenza. Se
dopo questo "primo grado" di esami od ana-
Oltre che allo sportello si può prenotare per telefono.
lisi, fosse necessario un approfondimento i
tempi saranno più brevi.
GLI AMBULATORI PROTETTI
Ci sono persone affette da malattie croniche,
da patologie che richiedono sorveglianza:
queste situazioni necessitano di finestre puntuali di controllo. Sono i diabetici, nefropatici, i malati oncologici, ipertesi, o la crescente
fascia dei malati di Alzheimer. In questi casi le
prestazioni vengono calendarizzate, il paziente viene monitorato e in caso di crisi accede
all'ambulatorio senza alcun preavviso.
SCREENING
Le attività di screening coinvolgono, con esami gratuiti e specifici, fasce di popolazione a
rischio. Nell'Ulss di Asolo sono in corso quello alla mammella, al colon e al collo dell’utero. Ad esempio, il 90% delle donne aderisce
allo screening mammografico. Qualsiasi donna, inoltre, può accedere, in caso di sospetto
"nodulo", all'ambulatorio senologico con
un’attesa di due giorni al massimo.
Se decidiamo di non recarci all’appuntamento per la visita, ricordiamoci di dare la disdetta.
SALUTEULSS8
LA PRIORITARIZZAZIONE
Nell'Ulss 8 i medici di famiglia, gli specialisti
primo piano
ambulatoriali e ospedalieri, per un utilizzo appropriato delle strutture sanitarie, hanno predisposto "linee-guida", percorsi diagnostico
terapeutici e prioritarizzazioni. Semplificando
si può dire che ogni prescrizione avrà una
priorità, si "farà la coda" non semplicemente
in base al momento di prenotazione, ma anche a seconda del grado di necessità e rischio
per il paziente.
IL MEDICO DI FAMIGLIA
Un ruolo specifico è assegnato al medico di
famiglia (medico di medicina generale), è il
primo gradino del Sistema sanitario nazionale. Ci affidiamo a lui per la nostra salute, lui
conosce la nostra storia clinica e assieme ai
medici specialisti, valuta l’urgenza o meno, la
gravità dell’intervento o la necessità di una
prevenzione.
LA COLLABORAZIONE DEI CITTADINI
Gli assistiti danno un contributo ascoltando i
consigli del medico di famiglia e degli specialisti ed evitando richieste inutili. Aiuta anche
il semplice gesto della disdetta: se non ci si
può recare all’appuntamento o si è risolto diversamente una semplice telefonata, mail o
sms al numero Cup può recuperare fino al
20% di posti disponibili.
PIÙ PRESTAZIONI E MIGLIORI STRUTTURE
A tutto ciò l'Ulss 8 affianca diversi provvedimenti per ridurre le "liste d'attesa". Acquista
prestazioni dai propri specialisti, ovvero li
trattiene, dietro compenso, oltre il loro turno
di servizio, per aumentare il numero di prestazioni giornaliere; acquista anche prestazioni presso strutture convenzionate. Ricerca
nuovo personale che non sempre è disponibile “sul mercato” in numero adeguato. Ha realizzato un Cup informatizzato per ottimizzare
gli appuntamenti e avvierà il Cup provinciale
tra le Ulss trevigiane. Offre costante informazione sui servizi offerti e promuove educazione alla salute sui mezzi di comunicazione e fra
i cittadini per un ricorso appropriato alle prestazioni socio-sanitarie. Solo nel 2004 si sono
effettuate 3.124.173 prestazioni ambulatoria-
n
salute ulss 8
li, 149.521 in più del 2003. Scarso invece nell’Ulss 8 il ricorso alla libera professione, solo
il 6% delle visite e prestazioni ambulatoriali
(per questa percentuale si tolgono i dati del
laboratorio analisi), e indirizzato a ottenere
lo specialista di fiducia.
STRUTTURE MIGLIORI E DIFFUSE
L’Ulss 8 ha sviluppato, oltre ai due presidi
ospedalieri, diversi punti di erogazione delle
prestazioni: Asolo, Pederobba, Crespano,
Valdobbiadene per ridistribuire l’attività e
migliorare le prestazioni. Alcune di queste
strutture sono state da poco interamente rinnovate e tutte offrono ambulatori, apparecchiature e personale specializzato. Aumentata anche la dotazione tecnica: nuova risonanza magnetica, aggiornamento pet-tac, nuove
apparecchiature cardiologiche e radiologiche,
ammodernamento e realizzazione di nuove
sale operatorie sono solo alcuni dei più recenti investimenti. La previsione è un aumento ulteriore delle prestazioni, senza disperdere risorse in esami o visite non utili o addirittura dannosi per la salute.
22 DICEMBRE 2005
Concerto di Natale
Chiesa San Giacomo Apostolo
Ospedale di Castelfranco ore 20.30
La Direzione dell’Ulss 8, in collaborazione con il
Consorzio Centorizzonti che gestisce il Cup Ulss
8, in occasione delle festività natalizie
organizza, giovedì 22 dicembre alle ore 20,30
nella Chiesa dell'Ospedale di Castelfranco
Veneto, un Concerto di Natale. La Corale
Valsile, diretta per l’occasione dal maestro
Attilio Zavarise, presenta “Ave Maria: immagini
da una preghiera”. Davanti alla splendida
vetrata del Saetti sarà eseguita musica sacra
di Verdi, Schubert, Liszt ed altri.
Necessita la prenotazione al 347/4341391.
SALUTEULSS8
DICEMBRE
MARZO 2005 · 7
8 · DICEMBRE 2005
primo piano
n
salute ulss 8
Due nidi aziendali, a Castelfranco Veneto e a Montebelluna, da ottobre accolgono
fino ai tre anni i figli dei dipendenti dell’Ulss 8, gli orari sono modulati sui turni di servizio
APERTI NIDOTTO E POLLICINO
A
rriva la cicogna all’Ulss 8 e porta due
bei gemelli. Si chiamano NidOtto e
Pollicino. A ottobre sono stati inaugurati e hanno cominciato la loro attività i due nidi aziendali dell’Ulss 8. Entrambi si trovano a
poca distanza dai presidi ospedalieri e consentono ai dipendenti di fruire di un prezioso servizio di assistenza all’infanzia. Gli infermieri, i
medici, il personale amministrativo, gli educatori dipendenti Ulss 8, prima di recarsi al lavoro, possono lasciare i loro figli o figlie sotto i
tretasei mesi nelle due strutture interamente
rinnovate per l’occasione. I turni di apertura
dei nidi seguono quelli dei lavoratori e quindi
l’apertura è fissata alle 5,45, mentre l’ultimo
turno termina alle 22,30. “Abbiamo utilizzato
appena disponibili i 500mila euro messi a disposizione dalla Regione Veneto - ha ricordato
in diverse occasioni il dottor Gino Redigolo, direttore generale dell’Ulss 8 - e ora abbiamo due
strutture moderne e perfettamente adeguate alle necessità di assistenza e di accompagnamento dei giovani ospiti. Il risultato è stato ottenuto anche grazie alla collaborazione della Cooperativa il Girasole, che gestisce NidOtto a
Montebelluna e quella dell’Ipab Umberto I, che
gestisce Pollicino di Castelfranco. L’Ulss 8 ha
sfruttato le sinergie presenti nel territorio per
dare ai propri dipendenti le migliori strutture
possibili. L’Azienda sta attraversando una vera
e propria rivoluzione digitale che gli consente
di affrontare le sfide sempre più grandi della sanità e del sociale. Per raggiungere questo obiettivo il contributo del personale è strategico, è
quindi giusto offrire le condizioni migliori di lavoro”.
La retta è di circa mille euro mensili per bambino, ma l’Ulss 8 verserà in busta paga al dipendente il 75% della retta, quindi il costo sarà
fra i 200 e i 250 euro.
Inoltre in base alla legislazione vigente il dipendente potrà contare su un risparmio fiscale annuale di 600
euro.
L’apertura dell’asilo
nido è stata preceduta
Bambini giocano nella nuovissima struttura di via Monte Valderoa a Montebelluna.
da un sondaggio. Più
di quattrocento dipendenti si sono dichiarati interessati all'apertura ni, per Castelfranco. A Montebelluna il nido si
di una scuola materna e di un asilo nido da trova in un edificio accogliente, immerso in un
parte dell'Ulss 8, che accolga i figli dei dipen- parco ampio e ricco di piante, situato in via
denti. Sondaggio anche per decidere il nome Monte Valderoa a 250 metri dal Pronto Socdelle due nuove strutture, circa cinquecento corso dell’Ospedale. A Castelfranco il nido è in
“internauti” hanno votato una serie di nomi Borgo Pieve, anche questo molto accogliente in
proposti dai dipendenti dell’Ulss 8. Alla fine quanto utilizza la sede e il parco della Scuola
l’ha spuntata NidOtto, proposto da Gino Se- Materna Umberto I°. L’Ulss 8 effettuerà la vicuro dell’Unità di Radiologia, per Montebellu- gilanza sul servizio, mentre il progetto educatina e Pollicino, proposto dall’Ufficio convenzio- vo è stato affidato agli enti prescelti.
LO STILE EDUCATIVO DEL NIDO
... al Nido si valorizza lo spazio individuale, un “a tu per tu” con l’oggetto e la situazione.
... al Nido si promuove una pedagogia relazionale fatta di benessere emotivo di promozione ai rapporti
orizzontali, di arricchimento dell’esperienza intellettuale e sociale attraverso l’imitazione reciproca e gli
scambi educativi con i pari, “primi amici” dell’infanzia.
... al Nido è pensata una pedagogia ambientale che prevede la strutturazione di spazi aperti, in continuità
con l’ambiente familiare, di zone verdi che fungono da polmone vitale per il benessere fisico ed emotivo
del bambino.
... al Nido le attività proposte seguono una progettazione centrata sullo sviluppo delle idee e delle
intenzionalità del bambino.
... al Nido è pensata una progettazione personalizzata che risponde ai bisogni ed alle potenzialità ed alle
inclinazioni individuali.
Dal Piano dell’offerta formativa del nido aziendale “NidOtto”
SALUTEULSS8
primo piano
n
salute ulss 8
ALCUNI AUTOREVOLI COMMENTI
ESPRESSI DURANTE LE DUE INAUGURAZIONI
Remo Sernagiotto, consigliere Regione Veneto: Si costruisce un asilo nido
apposito per i dipendenti. Nel 2000 gli investimenti regionali per i nidi aziendali erano
di un miliardo, oggi siamo a dieci milioni di euro.
Maria Gomierato, sindaco di Castelfranco Veneto: Abbiamo colto l’occasione per
investire sull’intera struttura dell’Umberto I. Così ora non solo c’è un ulteriore nido, ma
la Materna è stata rinnovata e abbellito il parco. Per le donne e le famiglie un appoggio
quotidiano.
Laura Puppato, sindaco Montebelluna: Questa realizzazione dimostra una
sensibilità nuova verso la famiglia, diventiamo più simili ai paesi nordici. La donna
è più disposta ad avere figli se attorno a lei sente strutture solidali. Un plauso a
tutta la Direzione dell’Ulss 8.
Patrizia De Matteis, presidente Pari opportunità Ulss 8: Con i nidi aziendali
vediamo rafforzato un principio di pari opportunità, che permette di conciliare la vita
lavorativa e familiare dei dipendenti di questa azienda e valorizza le risorse femminili.
Mario Frasson, presidente della Conferenza dei Sindaci Ulss 8: Oggi qui, si
compie una altro salto di qualità, soprattutto nei rapporti con i lavoratori. Il nido
per le mamme e le famiglie dei dipendenti offrirà un servizio prezioso per chi
lavora e fa i turni.
Pasquale Colucciello, rappresentante sindacale Cisl: Avevamo iniziato a
chiedere questa struttura già nel 1997. Abbiamo trovato adesso la sensibilità
della Direzione generale e dell’Azienda. La soluzione di seguire i turni di
lavoro, agevola le neomamme, soprattutto in questa fase dove la disponibilità
dei part time è ridotta.
SOSTITUIRE ALCUNE ORE IL GENITORE CHE LAVORA
È IL COMPITO DEL NIDO. DECISIVA LA MOTIVAZIONE
DEL PERSONALE E IL DIALOGO COSTANTE CON I GENITORI.
DAL PROGETTO EDUCATIVO DELL’UMBERTO I
Sala giochi del nuovo Nido aziendale in Borgo Pieve a Castelfranco Veneto.
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2005 · 9
10 · DICEMBRE 2005
attualità
n
salute ulss 8
Maldini, fuoriclasse del Milan, ha incontrato a Milanello i vincitori di “Chi non fuma vince!”
UN CAMPIONE DI VITA
“A
bbiamo una grande
responsabilità noi
adulti, in particolare se abbiamo un ruolo
pubblico – ha detto Paolo
Maldini, campione del Milan, incontrando i ragazzi
vincitori della quarta edizione del concorso della Regione Veneto “Chi non fuma
vince!”, per questo ho accettato di fare da testimonial al
concorso organizzato dalle
Ulss venete. So bene cosa sia
il fumo, mio padre, Cesare,
era un forte fumatore: evitare questa tentazione per i più
giovani, se gli adulti non ti
aiutano, è difficile. Io non
ho mai fumato e spero che
questi ragazzi non lo facciano”. Maldini, ha ospitato, al
Centro sportivo di Milanello, il 6 ottobre scorso, i ragazzi della Terza media sta-
Paolo Maldini premia gli studenti contro il fumo al Centro sportivo di Milanello.
tale del Comune dei Loreo,
Ulss 19, in provincia di Rovigo e Marta Salvagno, allieva della III F della scuola
media Pascoli Galilei di
Chioggia, Ulss 14, vincitori
assoluti del Concorso. Presenti il dottor Simone Tasso,
dirigente medico dell’Ulss 8
I VINCITORI DELLA FASE LOCALE
Nell'Ulss 8 il primo premio assoluto individuale del concorso “Chi non fuma
vince”, una bicicletta, è stato assegnato all’allieva Giovanna De Luca classe 2^ H
della Scuola media statale di Montebelluna con il disegno dal titolo “Non lasciarti spegnere, spegnila tu!”. Il primo premio per classi, un computer per la
classe e un porta cd per ciascun allievo, è andato alla classe 3^ B – istituto
comprensivo statale di Vedelago – scuola secondaria di 1° grado “Don G. Bosco” con lo spot su cd dal titolo “Smettila”. Premio di un lettore dvd alla classe seconda classificata, la 2^ A – Scuola media statale di Cornuda con lo spot
su cd dal titolo “ Chi non fuma vince...intanto un bacio”.
e referente veneto della rete
Hph dell’Oms (Ospedali per
la promozione della salute),
il sindaco di Loreo Bartolomeo Amidei e il preside della
scuola media Renzo Berti.
“Il suo contributo per promuovere il concorso è stato
fondamentale - ha detto Tasso – stimiamo che il numero
di chi si avvicina alla sigaretta, grazie a questa iniziativa,
diminuisca del 5%. I partecipanti sono stati in tutto
2700 da 97 scuole. Di questi, mille potrebbero avvicinarsi al fumo, la diminuzione ipotizzata è di circa cinquanta ragazzi”. Maldini ha
consegnato il poster con il
proprio autografo a tutti gli
studenti senza trascurare
una battuta sul Veneto:
SALUTEULSS8
“Una regione che amo molto anche se mi capita di
viaggiare più spesso all’estero. Di Treviso era originario
il padre di mia moglie”.
Marta Salvagno ha spiegato
a Maldini il suo poster “… è
meglio una mela”: una persona con in mano una mela
e un ombrello con il quale si
ripara da un’autentica pioggia di sigarette; i ragazzi di
Loreo il loro poster, dove si
vede una persona molto alta
che accarezza sulla testa un
ragazzino basso e arrabbiato: il fumo non fa crescere. Il
concorso viene organizzato
in collaborazione con la Lega contro i tumori che ha
ringraziato ufficialmente
Maldini.
Dopo la premiazione tutti a
vedere l’allenamento con in
evidenza Filippo Inzaghi che
prima dell’arrivo di Maldini
aveva intrattenuto i giovani
ospiti non risparmiandosi in
foto e autografi. Più di cinquanta i manifesti “Chi non
fuma… vince!” firmati da
Paolo Maldini, un campione
che per mezz’ora ha parlato
agli studenti di calcio. La
conversazione è scivolata
anche sulle squadre venete
che, per Maldini, hanno ottime società e faranno bene
in serie A.
attualità
A Tunisi l’Onu ha discusso
sul divario tecnologico
tra Nord e Sud,
presente l’Ulss 8 vincitrice
di E-content award in sanità
n
salute ulss 8
DICEMBRE 2005 · 11
L’ULSS 8 INVITATA AL
SUMMIT SUL DIGITALE
L’
invito era di quelli che non si possono zazione di cartelle cliniche e sul sistema di re- per attivare varie collaborazioni per lo sviluprifiutare. Il professor Peter Bruck, da gistrazione e archiviazioni di immagini digita- po dell’Information communication tecnology, Redigolo ha incontrato il Primo ministro
due anni responsabile per le Nazioni li.
Unite dell’organizzazione del World summit In Italia questa esperienza era già stata rico- del Mali, Ousmane Issoufi Maiga, un paese
award, ha invitato a Tunisi, momento conclu- nosciuta all’Ulss 8 lo scorso luglio con l’asse- africano dallo sviluppo complesso, e al Padisivo del confronto mondiale sulla società del- gnazione del Primo premio e-Content award glione Europa il Commissario dell’Unione eula comunicazione, l’Ulss 8, vincitrice del pri- per il settore salute.
ropea per l’Ict Viviane Reding. Interessata almo premio E-content award in sanità, a rap- Negli incontri bilaterali, che si sono succeduti l’attività dell’Ulss 8 di Asolo anche la Tunisia,
presentare l’Italia. Nei tre giorni
tanto che la Radio nazionale tunisina ha realizzato una lunga interdel summit, dal 16 al 18 novembre, la delegazione dell’Ulss 8, il
vista con Redigolo. La delegazione Ulss 8 ha incontrato Sergio Lidirettore generale Gino Redigolo
cheri, direttore dell’Istituto supee il direttore dei Servizi sociali
riore di Sanità, che segue da temGian Luigi Bianchin accompagnati da Luca De Marchi dell’Unità
po l’attività dell’azienda di Asolo.
formazione, ha partecipato alla
Infine Redigolo ha discusso della
discussione su come espandere la
recente partecipazione al Global
conoscenza via internet e ha porForum di Bruxelles dell’Ulss 8
tato la sua specifica esperienza in
con Sylviane Toporkoff, responL’incontro a Tunisi con il Commissario europeo per l’Information communication
sabile del Forum, e con Giovanni
fatto di formazione on-line, sulla
tecnology Viviane Reding.
Agliata della Fondazione Cini.
trasmissione di referti e digitaliz-
SALUTEULSS8
12 · DICEMBRE 2005
attualità
Stefano De Rui
del Servizio Sanità animale
ci spiega l’infuenza aviaria:
grande attenzione
ma non c’è pandemia
C
he cos’è l’influenza aviaria?
L’influenza aviaria è una malattia
infettiva contagiosa del pollame
causata da un virus. I virus influenzali sono classificati in tre tipologie: tipo A, B e
C in base ad antigeni di gruppo. I virus influenzali aviari sono tutti del tipo A.
Che cosa significa H5N1?
I virus del tipo A sono suddivisi in 16 sottotipi H (da H1 a H16), e 9 sottotipi N (da
N1 a N9) in funzione delle due più importanti proteine di superficie che determinano la risposta immunitaria nell’organismo: emoagglutinina H, enzima ad attività
emoagglutinante, favorisce l’assorbimento
del virus al recettore della cellula ospite;
neuraminidasi N consente al virus la penetrazione nella cellula ospite e, successivamente, la liberazione dei virioni a seguito
dell’avvenuta replicazione all’interno della
cellula. Perciò H5N1 significa che il virus
presenta la proteina emoagglutinina H di
tipo 5 e la proteina neuraminidasi N di tipo 1.
Che cosa significa Lpai e Hpai?
In base alla risposta del virus dei volatili ai
test di laboratorio, i virus influenzali possono essere classificati in ceppi Lpai influenza aviaria a bassa patogenicità e Hpai
ad alta patogenicità. Quest’ultimo è in
grado di determinare una malattia sistemica, mentre quello a bassa patogenicità determina malattia localizzata agli apparati
respiratori ed enterico. I virus Hpai hanno
un elevato potere di infezione e di trasmissibilità; possono diffondersi molto velocemente e quando colpiscono un allevamento avicolo, soprattutto di tacchini, causano la morte dell’80% degli animali.
n
salute ulss 8
10 RISPOSTE
SULL’INFLUENZA AVIARIA
Quali sono gli animali che potrebbero portare l’influenza aviaria nel nostro Paese?
Sembra che i volatili selvatici e, in particolare, gli uccelli acquatici appartenenti agli
ordini degli Anseriformi e Charadriformi
possano fungere da serbatoio dell’infezione rendendone possibile la trasmissione tra
Paesi e Continenti diversi. La natura subclinica dell'infezione - il fatto che tutte le
combinazioni H e N colpiscano gli uccelli
- unitamente al loro comportamento migratore e alla capacità dei virus dell'influenza di persistere nell'acqua fredda dei
laghi, fa sì che gli uccelli acquatici siano
considerati responsabili della veicolazione
del virus. In genere, tali animali contraggono l’infezione in assenza di sintomi e
diffondono il virus tramite le feci. Le specie ritenute più a rischio sono appunto
rappresentate dagli anatidi (famiglia di uc-
celli acquatici dal becco largo e dalle zampe corte con piedi palmati, cui appartiene
l’anatra-ordine Anseriformi) e dai limicoli
(uccelli acquatici che vivono sui fondi melmosi delle acque salmastre e dolci).
Quali rischi stiamo correndo?
Va sottolineato innanzitutto che il virus
dell’influenza aviaria e il virus dell’influenza umana sono due agenti infettivi ben distinti e differenziati: l’arrivo dell’influenza
dei polli in un Paese non si traduce necessariamente in un’epidemia nell’uomo, infatti il virus che infetta gli uccelli viene denominato virus dell’influenza aviaria. Nonostante esista la possibilità che il virus dei
“polli” possa in particolari situazioni (scarse condizioni igieniche, stretto contatto uomo-animale, standard sanitari molto bassi)
acquisire la capacità di trasmettersi all’uomo, come di fatto si è verificato con qual-
Il Veneto è il primo produttore di polli in Italia. Le aziende devono adottare severe precauzioni.
SALUTEULSS8
attualità
n
salute ulss 8
Massima sorveglianza negli allevamenti, sull’etichetta possiamo rintracciare l’origine del pollame acquistato.
che caso sporadico nei Paesi del Sud Est
Asiatico, la trasmissione da uomo a uomo
in maniera efficace non si è mai verificata.
Quali provvedimenti sono stati presi?
L’Organizzazione mondiale della sanità, il
Ministero della Salute, i Servizi di Prevenzione umana e veterinaria, di concerto, al
fine di garantire la protezione globale della salute umana, si sono attivati per evitare la presenza del virus ad alta patogenicità H5N1 nella popolazione dei volatili.
In particolare sono state adottate una serie
di misure.
- L’applicazione di accorgimenti atti ad
evitare l’introduzione di virus nel territorio e negli allevamenti (blocco delle
importazioni di pollame e relative carni
nonché divieto di importazione di uccelli ornamentali da tutti i paesi considerati a rischio, potenziamento dei controlli
da parte degli uffici periferici di sanità,
misure di quarantena e controllo dei volatili, introduzione di norme di biosicurezza negli allevamenti e nei trasporti,
già applicate nel Veneto dal 2002);
- La registrazione di tutte le aziende avicole commerciali (allevamenti industriali,
agriturismi, svezzatori e commercianti);
- La rintracciabilità degli animali e dei relativi prodotti (mod. 4 ed etichettatura
obbligatoria delle carni);
- Il controllo sierologico dei selvatici, dei
selvatici allevati e dei volatili da allevamento;
- La vaccinazione antinfluenzale della popolazione umana a rischio che, pur non
conferendo una protezione specifica verso il ceppo virale H5N1 dell’influenza
aviaria, è utile in quanto consente di
rafforzare comunque le difese del sistema immunitario evitando coinfezioni
con virus animali.
Mangiare carne di pollame può essere un rischio?
Premesso che la cottura elimina tutti i tipi
di virus, il pericolo comunque non sussiste
per i seguenti motivi. I nostri “polli” sono
allevati in ambienti protetti e vengono seguiti da personale qualificato con la costante assistenza dei Veterinari aziendali.
Sono controllati sia durante il ciclo di allevamento, sia prima del carico per l’invio
al macello dai Veterinari dell'Asl con visite cliniche ed esami del sangue. La malatSALUTEULSS8
DICEMBRE 2005 · 13
tia è facilmente diagnosticabile
in allevamento, poiché il virus
H5N1 ad alta patogenicità provoca una mortalità elevata in
poche ore. Al macello ogni animale è visitato sia prima che
durante la macellazione dal Servizio Veterinario e dal 17 ottobre 2005 tutte le carni vengono
etichettate evidenziando la provenienza degli animali.
Che cos’è una pandemia?
La pandemia è un’infezione a
diffusione vastissima su scala
mondiale.
Che cosa deve accadere perché si
possa verificare?
E’ necessaria una profonda mutazione del virus. Ciò potrebbe
verificarsi per casualità o per
riassortimento genetico. La seconda modalità prevederebbe il coinvolgimento di diverse specie animali quali uccelli e mammiferi nelle quali dovrebbe avvenire il rimescolamento di materiale genetico appartenente a virus animali e virus aviari, con conseguente comparsa di
un sottotipo nuovo. Si ritiene che, tra le
condizioni favorenti i mutamenti del virus, debba rientrare anche lo stretto e
prolungato contatto dell’uomo con animali infetti.
Perché finora non c’è l’epidemia?
Gli eventi pandemici accaduti nel secolo
scorso (la "spagnola" nel 1918, l'asiatica"
nel 1957 e l'influenza di Hong Kong" nel
1968) sono stati ricondotti a modifiche
antigeniche di grande entità. Tuttavia la
comparsa di un ceppo con proteine di superficie radicalmente differenti non è di
per sé sufficiente a determinare un evento
pandemico, è infatti indispensabile che l’eventuale nuovo virus sia in grado di trasmettersi da uomo ad uomo in modo efficace e ciò attualmente non si è verificato.
Stefano De Rui
Direttore del Servizio Veterinario
di Sanità Animale
dai reparti
n
salute ulss 8
DICEMBRE 2005 · 15
Curato ci fa conoscere la fotocamera non midriatica presente in Oculistica a Montebelluna
UN CLIC CONTRO IL DIABETE
I
l paziente diabetico può andare incontro
a complicazioni serie a livello oculare, è
necessario che venga sottoposto a frequenti controlli oculistici. L'Oculistica
montebellunese si è dotata di una fotocamera non midriatica per eseguire l'esame del
fundus.
Dottor Massimo Curato, lei dirige il reparto di Oculistica a Montebelluna, ci
può spiegare di cosa si tratta.
Una macchina fotografica speciale che permette di fotografare la retina del paziente
(fundus oculi) senza istillare fastidiosi colliri per la dilatazione della pupilla.
Quali sono i vantaggi?
Si ottiene una buona immagine della porzione di retina centrata (che è quello che più
ci interessa) senza dilatare con farmaci le
pupille. L'esame è più rapido, viene registrato su supporto digitale e può essere conservato e visionato a distanza (per esempio
confrontare nel tempo due esami successivi). Inoltre il dato è oggettivo e non legato
alla discrezione dell'esaminatore.
Solo l'oculista può eseguire questo esame?
No. Può essere anche personale non medico. Comunque personale tecnico specializzato in oculistica. Al medico, a Montebelluna il dottor Nicola Pase, responsabile di
questo servizio, spetta la visione delle immagini e la refertazione.
La macchina si usa solo per i diabetici?
Si utilizza tutte le volte che si vuole fotografare la retina centrale. Per esempio si possono eseguire anche gli esami del fundus, che
frequentemente sono richiesti per pazienti
affetti da ipertensione oculare.
Tutti i diabetici potranno eseguire l'esame
del fundus in questo modo?
Direi di no. L'esame è rivolto allo "screening della retinopatia", cioè a cercare in tutti i pazienti i primi segni della malattia diabetica a livello oculare. La frequenza dei
controlli è stabilita dal Centro antidiabetico. Una volta individuati, questi pazienti
verranno sottoposti ad accertamenti più ap-
profonditi, come una visita oculistica ed
eventualmente una fluorangiografia.
In questo modo il problema della liste
d'attesa per il fundus dei pazienti diabetici è risolto?
Ci auguriamo di sì. Si potranno effettuare
molte più prestazioni di prima, con minore
disagio per il paziente e maggiore qualità.
A CASTELFRANCO SI È SVOLTO DAL 26 AL 30 SETTEMBRE IL 15° CORSO DI
PERFEZIONAMENTO, DAL 2000 OLTRE MILLE I CHIRURGHI ISCRITTI AI CORSI
Fare laparoscopia
S
i è svolto tra la sala operatoria e l’aula Scarpa il
corso di perfezionamento in Chirurgia
laparascopica, robotica e telechirurgia organizzato
dalla Società italiana di chirurgia endoscopica e diretto
dal dottor Carlo Augusto Sartori, primario di Chirurgia
dell’Ospedale di Castelfranco Veneto.
I quaranta chirurghi che dal 26 al 30 settembre hanno
partecipato al corso hanno potuto seguire in diretta
dall’aula Scarpa le operazioni che Sartori, Fidanza ed
Estour eseguivano in sala operatoria. “Questo è il
secondo corso realizzato quest’anno – spiega il dottor
Sartori -, da quando sono a Castelfranco, dal 2000,
sono più di mille i chirurghi che hanno seguito i corsi
o si sono perfezionati affiancandosi a me durante gli
interventi”. La visione degli interventi e la pratica
accanto ai chirurghi esperti è l’unico modo per
apprendere questa tecnica.
Si tratta infatti di intervenire nell’addome del paziente
senza praticare varchi, ma attraverso due piccoli fori
eseguire tutti i necessari interventi. Il chirurgo vede
cosa sta facendo attraverso una telecamera che si
trova all’interno del paziente. I benefici sono molteplici.
SALUTEULSS8
La chirurgia è poco invasiva, sono ridotte le perdite
ematiche, l’interno dell’addome non viene esposto
all’aria, la ripresa del paziente è più rapida.
I chirurghi dall’aula Scarpa assitono all’intervento
di Sartori.
dai reparti
n
salute ulss 8
DICEMBRE 2005 · 17
Il nuovo software, operativo da ottobre, cambia le abitudini: il risultato di analisi ed esami,
con firma digitale, si scarica da internet. In un solo mese lo hanno già fatto in 7mila.
REFERTI SUL PC DI CASA
O
ra nell’Ulss 8 ci si reca
al Poliambulatorio o in
Ospedale solo per la
prestazione vera e propria.
Con l’avvio del nuovo e potente software dei laboratori
di analisi bastano tre clic del
mouse per visualizzare e scaricare sul pc di casa il referto.
primo clic
co di base, che ha a disposizione sul pc il referto e può consultare la storia diagnostica
più recente dell’assistito.
Da casa la consultazione è possibile collegandosi al portale
dell’Azienda Ulss 8 di Asolo
www.ulssasolo.ven.it: sulla sinistra della home page, nell’area Servizi online si clicca sopra referti clinici e si accede alla pagina dei codici per la privacy. Prima si inserisce il codice della propria tessera sanitaria, poi il codice di prenotazione e infine il codice segreto di
accesso al referto (tutti i codici
si rilevano dal foglio prenota-
secondo clic
terzo clic
La prenotazione si fa via telefono utilizzando il numero
840.800.811. Il giorno dell’appuntamento ci si reca all’ufficio Cassa per pagare il
ticket e si riceve il foglio prenotazione con i codici personali. Poi la visita, l’analisi o
l’esame, infine il risultato si
può ricevere per posta o ancora più semplicemente scaricarlo sul proprio computer. Chi
ha poca dimestichezza con
l’informatica si reca dal mediSALUTEULSS8
zione), si clicca e compaiono i
referti disponibili, si seleziona
e il referto compare a video.
Le funzioni, già on line, possono essere utilizzate per la visualizzazione dei referti di laboratorio analisi, anatomia
patologica e citologia. I referti
di Radiologia saranno visualizzabili tra qualche settimana.
lettere
n
salute ulss 8
Non è
bastato
Rieducazione
motoria e funzionale
S
R
iamo Rita e Andrea, genitori di Diego, ragazzo di
24 anni morto il 6 agosto
scorso nell’incidente stradale
di Rossano Veneto e soccorso
dal personale dell’Ulss 8 in
quel tragico giorno. Siamo qui
a ringraziare la vostra struttura ospedaliera e in particolar
modo il personale medico del
Pronto Soccorso e dell’Obitorio per l’umanità dimostrata
in quei momenti.
famiglia Cortese
Servizio
Siad
R
iceviamo tante lettere di
apprezzamento per il Servizio infermieristico di assistenza domiciliare. Impossibile pubblicarle tutte. Testimoniano la cura del Servizio anche quando la malattia ha il
sopravvento.
itengo mio diritto come cittadino e doveroso come assistito segnalare l’elevato standard qualitativo del Servizio di rieducazione
motoria e funzionale del Presidio ospedaliero di
Montebelluna. Il medico è sempre presente in
reparto e disponibile per informazioni sulle terapie e consigli. Le fisioterapiste si dedicano con
grande professionalità senza risparmio di tempo
e di energie per realizzare i “programmi obiettivo”.
Il personale infermieristico è sempre attento ai
DICEMBRE 2005 · 19
I lettori possono inviare lettere
al Servizio educazione e promozione alla salute.
bisogni dei ricoverati. Pur nei limiti dietetici dei
diversi pazienti il vitto è degno di un hotel a 3
stelle. Anche il personale di servizio, che segue
l’organizzazione e le pulizie, fa sentire il paziente come un gradito ospite.
Ornello Rampin
SCOMPARSO DON FUSER PER DIECI ANNI CAPPELLANO ALL’OSPEDALE
Nonostante mancasse da cinque anni all'Ospedale di Castelfranco è vivo il ricordo dell'apostolato tra i malati di don
Alessandro Fuser: una disponibilità accompagnata a volte dalla battuta, dal sorriso delicato, che dava un attimo di requie a
chi soffriva. Don Alessandro è mancato a inizio settembre. Aveva 84 anni e risiedeva a Sala d’Istrana, il suo paese natale. La
morte è avvenuta per le complicazioni di una caduta avvenuta mentre si recava
alla messa. E’ stato cappellano a Negrisia e a Ponte di Piave, in un orfanotrofio a
Castelfranco; dal 1990 al 2000 ha svolto la sua opera assistenziale-religiosa
presso l'Ospedale di Castelfranco Veneto. Precedentemente per vent'anni è stato
parroco nella parrocchia da lui stesso fondata e “lanciata”: quella di Postumia di
Castelfranco (località Bella Venezia) intitolata a S. Benedetto. Nel 2000, quasi
ottantenne, don Alessandro si era ritirato. Era molto “popolare” tra il personale e
i malati, che conservano sempre una forte impressione della sua carica umana e
pastorale.
Don Alessandro Fuser
SALUTEULSS8
20 · DICEMBRE 2005
approfondimenti
n
salute ulss 8
I GESTORI DEI LOCALI PUBBLICI
PROMUOVONO LA LEGGE ANTIFUMO
L’
Italia come Finlandia, Irlanda, Paesi
Bassi, Norvegia, ha adottato una legge, entrata in vigore il 10 gennaio
2005, che vieta il fumo nei locali pubblici.
Per verificare l’attuazione della legge, il
Centro nazionale di Epidemiologia, sorveglianza e promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità ha intrapreso, in
collaborazione con il Dipartimento di prevenzione della Regione Veneto, uno studio
per descrivere conoscenze, attitudini e comportamenti, in relazione alla legge, dei gestori di locali pubblici e stimare l'adesione
alle disposizioni di legge. Il monitoraggio
nei locali durerà un anno. Nell’Ulss 8 sono
stati selezionati in modo casuale 50 locali
(bar, ristoranti, pizzerie e pub). La prima
parte dell’indagine nel nostro territorio è
stata svolta nel mese di marzo 2005 intervistando i gestori. Presentiamo di seguito i risultati più significativi.
DESCRIZIONE DEI LOCALI ED ADEGUAMENTO ALLA LEGGE
Tra i 50 locali pubblici scelti nella nostra
Ulss, il 52% erano bar, 38% ristoranti, 4%
pizzerie e 6% pub. Nel 92% il cartello con
l’indicazione di divieto di fumo era già stato affisso. Nessuno dei gestori dei locali visitati aveva dotato il proprio locale di zona
fumatori che, quando presente, permette
che il cliente fumi, in conformità alle nuove
norme. Al momento della visita in nessun
locale è stata rilevata la presenza di fumatori, come pure non era visibile il fumo né si
sentiva l’odore.
CARATTERISTICHE DELLE PERSONE INTERVISTATE
Il 24% delle persone intervistate erano proprietari del locale, il 32% erano gestori e il
44% erano dipendenti.
Il numero di uomini e donne si equivaleva.
Il 40% era rappresentato da fumatori, l’8%
da ex-fumatori, e il 52% erano non fumatori. Fra i gestori di bar si trovano più fumatori che fra i gestori di altri tipi di locali.
CONOSCENZA DEI DANNI DA FUMO PASSIVO
La maggioranza (94%) delle persone intervistate ha dichiarato di ritenere che il fumo
passivo sia una minaccia per la sua salute o
per quella dei suoi collaboratori.
Il 90% è convinto che se la legge che proibisce il fumo nei locali pubblici viene applicata correttamente, sicuramente i non fumatori correranno meno rischi di avere malattie
legate al fumo e che molti fumeranno di meno o smetteranno di fumare.
qualche volta o frequentemente, ha avuto
delle lamentele per la presenza di fumo nel
locale da parte di clienti non fumatori.
Quando invece è stato loro chiesto in che
misura i loro clienti rispettano questa nuova
legge, il 98% ha riportato che tutti la rispettano.
Solo una minoranza ha dichiarato di aver
dovuto chiedere a qualche cliente di smettere di fumare e un 2% si è visto opporre un
rifiuto da parte dei clienti sollecitati a spegnere la sigaretta.
RISPOSTA DEI CLIENTI ALLA NUOVA LEGGE, COM’È PERCEPITA DAI GESTORI
In risposta alla domanda su quale è stata l’opinione generale dei loro clienti rispetto alla
legge fino al momento dell’intervista, hanno
risposto 48 gestori su 50 ed il 72,9% di loro ha dichiarato che l’opinione dei loro
clienti è molto favorevole o favorevole.
L’8,3% dei gestori riporta la contrarietà dei pro-
COMPORTAMENTO DEI LORO CLIENTI RIGUARDO
AL FUMO PRIMA DELL’ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE
Riguardo ai loro locali, il 40% ha dichiarato che prima del 10
gennaio 2005, almeno la metà dei loro
clienti erano fumatori (42% di quelli con
bar e il 38% di quelli con ristoranti, pizzerie e pub).
La
maggioranza
(62%) ha riferito che
nell’ora di punta in
un locale come il loro, i non fumatori
sembravano infastiditi dal fumo, e il
32% ha dichiarato
Opinione generale dei clienti sulla legge secondo i gestori per tipo di locale.
che nell’ultimo mese,
SALUTEULSS8
approfondimento
n
salute ulss 8
DICEMBRE
MARZO 2005 · 21
pri clienti verso la legge. Sono state osservate alcune differenze per tipo di locale.
APPLICAZIONE DELLA LEGGE
La minoranza (10%) dei gestori intervistati ha dichiarato che il
locale è stato ispezionato dalle
Forze dell’ordine per controllare se
ci fossero persone che fumavano. Il
6% dei locali è stato ispezionato dai
carabinieri, e il 4% dalla polizia municipale.
EFFETTI DELLA LEGGE SUL COMPORTAMENTO
VERSO IL FUMO DA PARTE DI PROPRIETARI E GESTORI
Uno degli effetti più importanti della nuova
legge sembra essere stato quello sul comportamento dei gestori stessi.
Tra il 40% che fumava, quasi la metà ha ridotto il numero di sigarette fumate e il 4%
ha smesso.
PERCEZIONE DELLE IMPLICAZIONI ECONOMICHE
SULLA PROPRIA ATTIVITÀ
Una delle principali preoccupazioni da
parte dei gestori rispetto alla nuova legge
riguarda le possibili implicazioni economiche negative, anche se un simile effetto
non è mai stato provato negli altri paesi in
cui tale legislazione è stata messa in atto.
Alla domanda se ritengono che, in seguito
alla legge, vi siano stati effetti economici
sulla loro attività, solo il 4% ha dichiarato di aver subito effetti significativi e il
22% effetti lievi.
La maggioranza (più del 60%) ritiene che
Il divieto di fumare nei locali pubblici aiuta a smettere.
non ci sia stata nessuna implicazione economica o un aumento lieve negli incassi.
CONCLUSIONI
Secondo i gestori che hanno partecipato allo studio, una porzione notevole della loro
clientela fumava nei loro locali prima dell’entrata in vigore della nuova legge e i loro clienti non fumatori erano disturbati
dal fumo e qualche volta si lamentavano.
La maggior parte dei gestori intervistati
era consapevole degli effetti nocivi del fumo passivo e dei benefici potenziali della
legge per la salute della loro clientela.
L’entrata in vigore della legge sul fumo ha
prodotto dei cambiamenti di rilievo. In primo luogo, nei locali che abbiamo visitato,
nessuno stava fumando, e l’odore di fumo
era completamente assente. Sembra che la
maggior parte dei fumatori si sia prontamente adeguata alla legge; pochi gestori ri-
SALUTEULSS8
portano di aver dovuto chiedere ai loro
clienti di smettere di fumare. E tutto ciò si è
verificato in assenza di sostanziali sforzi di
applicazione delle sanzioni previste dalla
legge, dal momento che la minoranza dei
locali riporta di aver avuto un controllo da
parte delle forze dell’ordine.
Un altro grande cambiamento riguarda il
comportamento dei gestori stessi. Del 40%
di gestori fumatori essi stessi, quasi la metà
riporta di fumare molto meno o di avere
smesso.
La maggiore preoccupazione dei gestori riguarda il potenziale danno economico.
Tuttavia, solo il 4% di quelli intervistati dichiara di aver riportato una perdita significativa, ed un altro 22% una perdita lieve.
Indagine dei tecnici del Servizio Igiene e sanità Pubblica e del Servizio Igiene degli alimenti e nutrizione, il lavoro finale elaborato
da Eugenio Cavasin, Sisp
DOVE
prevenzione
n
salute ulss 8
DICEMBRE
MARZO 2005 · 23
ANCORA SCREENING
D
viate, quando necessario, ad idoneo trattamento.
a più di un anno, l’Azienda Ulss 8 ha
deliberato l’attivazione nel proprio
territorio del programma di screening
per la prevenzione del carcinoma del colon
retto mediante il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, che interesserà
51.600 persone, maschi e femmine di età
compresa tra i 50 e i 69 anni. E’ stato necessario un anno di lavoro da parte delle Unità
operative coinvolte, sia del Dipartimento di
Prevenzione che dell’Ospedale, per tradurre
il progetto in realtà: alla fine di maggio 2005
è partito il progetto sperimentale.
Progetto pilota
Il progetto pilota ha interessato il Comune
di Riese: la popolazione target è stata pari
a 1854 persone. La distribuzione delle provette necessarie per effettuare il test è stata
preceduta dalla campagna informativa realizzata grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale: alla popolazione
target è stata inviata una lettera informativa contenente un opuscolo sul progetto
di screening colorettale; inoltre è stato tenuto un incontro informativo rivolto alla
popolazione.
Il progetto continua
Il progetto di screening colorettale è ripartito nel mese di Ottobre in modo da esaurire
entro fine anno tutta la popolazione target
del Comune di Riese Pio X° per poi essere
esteso nel corso del biennio 2006-2007 anche a tutti gli altri Comuni dell’Ulss.
A fine maggio sono state spedite le prime
lettere-invito ad effettuare il test di screening
a 309 persone e nella seconda metà di giugno sono state distribuite le provette per effettuare il test grazie alla collaborazione dei
volontari dell’Avis: l’adesione al progetto è
stata più che soddisfacente pari al 62,5%,
come d’altronde era facile aspettarsi vista la
notevole ed interessata partecipazione della
popolazione alla serata informativa.
Le persone risultate positive al test hanno
tutte effettuato, entro 15 giorni, la colonscopia di approfondimento e sono state av-
SALUTEULSS8
Programmi di screening oncologici
Anche se da un po’ di tempo si parla molto
dello screening colorettale non dobbiamo dimenticare che nella nostra Ulss sono attivi
da molti anni sia lo screening per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero che
lo screening per la prevenzione del carcinoma della mammella, che hanno consentito di
salvare molte vite umane.
Il successo delle campagne di screening dipende dalla partecipazione della popolazione: ci auguriamo che le persone invitate,
consapevoli della grande opportunità offerta, non manchino a nessuno di questi appuntamenti. Si ricorda che la partecipazione
ai programmi di screening è gratuita. G.L.
24 · DICEMBRE 2005
prevenzione
n
salute ulss 8
Un’alimentazione frazionata ostacola l’aumento dei grassi: spuntino e merenda sana abitudine
PIÙ PASTI, PIÙ SALUTE
Q
uando si parla di “merenda” vi è la consuetudine
ad associarla ai bambini e
al momento scolastico della ricreazione. Invece, non solo per i
più piccoli, ma anche per gli
adulti è importante evitare lunghi periodi di digiuno. L’abitudine ad un’alimentazione frazionata, che preveda cioè uno
spuntino tra i pasti principali,
migliora il profilo della glicemia, rende più efficiente l’organismo, evitando la cosiddetta
ipoglicemia (diminuzione di glucosio nel sangue oltre la soglia
di benessere). Migliora anche
l’equilibrio del colesterolo nel
sangue, oltre a far diminuire
l’indice di adiposità rispetto a
diete ipocaloriche concentrate in
pochi pasti: anche un programma di riduzione dell’apporto calorico prevede, salvo casi molto
particolari, uno spuntino tra i
pasti principali. La ragione dell’effetto iperlipemico (aumento
dei grassi) di una dieta poco frazionata è riconducibile ad un
aumento della lipogenesi (produzione grasso corporeo). L’alternativa è una merenda equilibrata, consumata a metà mattina e a metà pomeriggio. Essa
permette di frazionare la giornata alimentare in circa quattro o
cinque pasti e fornisce un apporto di circa 5 - 10% della
quantità di energia giornaliera.
Integra la dieta di micronutrienti o altri fattori nutrizionali non
sempre presenti ai pasti principali. La merenda o lo spuntino
evitano un eccessivo impegno
digestivo nei pasti principali,
consentendo una maggiore efficienza fisica per lo svolgimento
dell’attività sportiva o di studio.
Tante proposte
per un mini pranzo
Bastano pochi minuti per una merenda “fai da te”. Ecco alcune proposte:
-pane con l’uvetta;
-un bicchiere di latte;
-bruschette con l’olio, il pomodoro e l’origano;
-pane e frutta;
-pane con la marmellata, con il miele;
-trancio di pizza.
La grande tentazione: non c’é che da scegliere.
Una merenda fatta in casa
è più buona
Riscopriamo il pane con uvetta
è un pane dolce da mangiare a
colazione o nel pomeriggio, è
fatto davvero con ingredienti
semplici:
- latte ( poco meno di mezzo litro)
- farina tipo 0 ( Kg 1)
- uvetta sultanina (g 400)
- lievito di birra (g 25)
- zucchero (g 100)
- olio extravergine di oliva
- sale quanto basta.
zucchero, un cucchiaio di olio
e l’uvetta. Aggiungete la farine e lavorate l’impasto come
per la preparazione della pizza: se l’impasto risultasse
troppo bagnato aggiungete
ancora farina.
Al termine formate dei panini
e poneteli sopra la placca da
forno a lievitare per 3 ore.
Quindi infornate a 100 gradi
per 45 minuti.
Buona merenda!
Nel latte che avrete intiepidito,
sciogliete il lievito, il sale, lo
pagine a cura di Ester Susin
dietista Seps Ulss 8
SALUTEULSS8
prevenzione
ULSS TEST
Sei bravo a
far merenda
1 - A scuola ti porti come merenda:
a) un frutto
b) pane oppure uno yogurt
c) una merendina di tipo industriale
2 – Ogni giorno mangi:
a) un frutto
b) solo un succo di frutta
c) più di due frutti
3 - Dopo la scuola, nel pomeriggio la tua merenda
consiste in:
a) un frutto oppure una spremuta
b) del pane
c) una merendina di tipo industriale
4 – La merenda abitualmente:
a) te la prepari da solo (es. una macedonia di
frutta, dei popcorn, una tazza di latte)
b) te la prepara la mamma (es. un panino con la
marmellata, un dolce casalingo, una macedonia)
c) usi un prodotto industriale già pronto
5 - Mangi patatine e/o merendine e/o dolcetti vari:
a) mai
b) occasionalmente, di tanto in tanto quando c’è
una ricorrenza o una festa
c) tutti i giorni, a casa ne teniamo una bella scorta
CONTROLLA IL TUO PUNTEGGIO
1) a 3 punti = ottima scelta; b 3 punti = ottima
scelta ma inserisci a volte un frutto o una spremuta;
c 0 punti = leggi gli ingredienti e vedrai che non tutti
n
salute ulss 8
DICEMBRE
MARZO 2005 · 25
LO SNACK IN TV:
QUALI GLI INGREDIENTI?
U
na quota considerevole della pubblicità indirizzata
ai bambini si riferisce ai "fuori pasto". Che tipo di
merenda preferiamo? chi ci influenza nella scelta?
leggiamo l'elenco degli ingredienti? cosa pensiamo dei
giochini che vengono abbinati: sono davvero regalati?
L'industria alimentare offre tipi diversi di snack: dai
prodotti di pasta lievitata, ai classici con pasta sfoglia,
o pan di spagna; prodotti da tenere in frigo, in genere
a base di latte, ma il sapore freddo può trarre in
inganno, controllate il contenuto di grassi indicato
sull'etichetta; prodotti al cioccolato o con biscotto,
combinazioni di cioccolato con cereali e/o biscotti di
cui occorre valutare la qualità; merende dietetiche
dove l'assenza di zucchero non è sempre indice di
poche calorie. Se avete deciso per un prodotto
industriale scegliete quelle di composizione più
semplice: il primo ingrediente dovrebbe essere la
farina, evitate gli snack troppo farciti e dolci, in genere
hanno scarso effetto saziante ed invitano a fare il bis.
Controllate la data di scadenza e l'apporto dei grassi in
proporzione agli altri nutrienti, nessuno di questi tipi di
merenda è in grado di sostituire la frutta fresca o il
latte. Considerate che in tali prodotti l'apporto di
energia è in linea con le raccomandazioni dietetiche,
ma con uno spostamento verso fonti date da zuccheri
semplici, in particolare nelle merendine più dolci. Altro
punto critico riguarda la qualità dei grassi: i dati di
composizione delle merende industriali riportano che i
grassi saturi compongono mediamente il 50% del
totale, una quota elevata se pensiamo che i ragazzi
non dovrebbero introdurre giornalmente più del 10% di
grassi saturi (circa 20-30g) ed una merendina copre
una quota di circa 3,5-4 grammi. Generalmente
l'apporto di calcio è scarso.
i prodotti hanno la stessa qualità.
2) a 2 punti = apprezzabile ma dovresti mangiarne di
più; b 0 punti = meglio una spremuta fresca e
qualche frutto intero; c 3 punti = ottima scelta.
3) a 3 punti = ottima scelta; b 2 punti = una buona
scelta, ma non dimenticarti la frutta; c 0 punti =
alterna con qualche frutto o una bella spremuta.
4) a 3 punti= visto che sei così abile in cucina
realizza qualche ricetta proposta nel riquadro; b 2
punti = fatti aiutare e prova a realizzare una delle
ricette descritte nel riquadro, sentirai che bontà; c 0
punti = se è solo questione di tempo e praticità
anche un frutto è una merenda pronta e veloce.
5) a punti 3 = non ti piacciono?; b punti 3 = è una
scelta saggia; c punti 0 = prepararsi in casa qualcosa
di sfizioso, spesso significa utilizzare ingredienti di
ottima qualità.
SALUTEULSS8
SE IL TUO PUNTEGGIO TOTALE È:
Inferiore a 5: alcuni cambiamenti potrebbero favorire
la tua salute.
Tra 6 e 10: un buon tentativo, ma puoi fare meglio.
Superiore a 10: stai facendo delle ottime scelte per la
tua salute e per il piacere della buona tavola.
26 · DICEMBRE 2005
prevenzione n salute ulss8
Adolescenti diventano educatori nei progetti di prevenzione dall’abuso di alcool e droga.
Dieci scuole superiori coinvolte per due anni in un progetto del Servizio Alcologico.
VIVERE DA PROTAGONISTI
L
a richiesta delle scuole di
interventi di prevenzione
all’uso di alcol nei giovani è sempre molto alta, probabilmente motivata dalla
crescente abitudine dei giovani a bere alcolici in elevata
quantità durante gran parte
del tempo libero, con esiti
spesso drammatici. Alcol,
droghe cosiddette “ricreazionali”, comportamenti che sfidano ogni limite rappresentano un antidoto, un sedativo
all’angoscia di crescere, dove
per crescere occorre riallacciare i fili del passato, rassicuranti ma anche opprimenti,
con quelli del futuro, invitanti ma oscuri.
GLI ADULTI
Compito degli adulti è allora
di costituire dei validi punti
di riferimento per gli adolescenti, aiutandoli non tanto
nel dir loro cosa fare o non
fare, quanto piuttosto nell’affrontare la complessità con la
propria testa in modo creativo e critico, stimolandoli ad
attuare scelte consapevoli e a
“progettare” la propria esistenza anziché subirla.
E’ proprio a queste due dimensioni, progettuale e relazionale, che abbiamo cercato
di rispondere con la proposta
formativa di quest’anno, proponendo un’attività articolata nel lungo termine che coinvolgesse tutti gli attori in gioco, dagli insegnanti ai ragazzi, non più con incontri isolati di “dissuasione” dalle condotte a rischio, ma con progetti che durassero nel tempo
e che incidessero sui cosiddetti “fattori protettivi” (creatività, autostima, autoefficacia,
impegno personale esplicito)
contro la “passivizzazione”
della dipendenza.
IL PROGETTO
Dopo un iniziale incontro di
condivisione degli obiettivi
con gli insegnanti delle classi
quarte di dieci Istituti superiori dell’Ulss 8, è stata proposta un’attività biennale,
che prevedeva per l’anno scolastico 2004/2005 la costruzione di un manifesto di prevenzione ai rischi legati all’uso di alcol nei giovani, e per il
prossimo, l’ideazione e la realizzazione di un vero e proprio progetto articolato di
prevenzione, sempre ad opera
degli studenti (ormai di quinta) da rivolgere a loro coetanei, secondo l ‘ottica dell’educazione tra pari (“peer education”). Tale metodologia tende a sviluppare negli adolescenti la fiducia nel futuro attraverso la sperimentazione
nel presente di capacità operative e formative con i coetanei. I “peer educator” diven-
SALUTEULSS8
tano quindi agenti di cambiamento delle conoscenze, degli
atteggiamenti, delle credenze
e dei comportamenti all’interno di un determinato gruppo,
fungendo da modelli positivi.
Questa modalità punta a valorizzare le qualità e le potenzialità dei ragazzi rinforzando
il loro protagonismo attraverso la collaborazione di adulti.
IL RISULTATO
Nell’incontro finale di verifica con gli insegnanti abbiamo
raccolto un generale consenso
all’attività svolta, reso tale sia
dall’entusiasmo e creatività
mostrati dai ragazzi, sia dalla
partecipazione attiva e concreta degli insegnanti, punti
di riferimento insostituibili
nel complesso, ma entusiasmante, lavoro con gli adolescenti.
Maria Grazia Pasinato
Unità operativa Alcologia
prevenzione
n
salute ulss 8
DICEMBRE
MARZO2005
2005· · 27
27
La riflessione sulla prevenzione in questi poster realizzati dagli studenti delle dieci scuole superiori
IMMAGINI PER MATURARE
Liceo Giorgione
Castelfranco
lluna
Its Einaudi Montebe
lfranco
Itis Barsanti Caste
Ipsaa Sartor
Castelfranco
Ip
co
telfran
li Cas
affio
ssar M
elluna
Ipsaa Sartor
Montebelluna
b
vi Monte
Liceo Le
o
agn
ffioli Poss
Ipssar Ma
Ipsss
Nightingale
Ipsia Galilei Castelfranco
distretti
La richiesta del medico
di medicina generale
avvia il semplice iter
per la fornitura a domicilio
dei pannoloni
E’
fuori dubbio che l’incontinenza rappresenta, per chi ne è affetto, un grosso problema. Il
condizionamento della vita diventa
rilevante soprattutto per chi gode di
una certa autonomia, modifica il rapporto relazionale con le persone,
condiziona chi ti sta vicino. L’Ulss 8
da anni ha risposto a questo problema con interventi di supporto alle
persone, garantendo a domicilio la
fornitura di pannoloni, con dei percorsi che vedono i due centri del Servizio di Assistenza Domiciliare come
attori principali della fornitura.
Attualmente l’iter inizia con la richie-
n
salute ulss 8
DICEMBRE 2005 · 29
PRESIDI
PER L’INCONTINENZA
sta del medico di base che attesta non
solo la necessità del presidio, ma che
il disturbo rappresenta una situazione
stabilizzata. L’impegnativa deve essere consegnata al Servizio di Assistenza Domiciliare presso una di queste
sedi: Ospedale vecchio a Montebelluna, Ufficio cassa Centro unico prenotazioni a Valdobbiadene, Distretto a
Castelfranco o presso il Poliambulario di Asolo. Compilato il modulo firmato con l’indirizzo ed il numero telefonico della persona di riferimento,
l’iter amministrativo prosegue presso
l’Ufficio Prestazioni fino alla consegna a domicilio.
SALUTEULSS8
Impegnativa del medico
Accesso al SIAD
o servizi autorizzati
Consegna della
documentazione/impegnativa
Visita dell’infermiere a domicilio: valutazione
della documentazione, quantità tipologia
e tempi per la consegna
Consegna entro circa 1 mese
del quantitativo per 3 mesi
Il percorso per la fornitura dei pannoloni.
distretti
n
salute ulss 8
DICEMBRE 2005 · 31
Interamente rinnovata la sede distrettuale ai piedi del Monte Tomba, al posto dell’ex-ospedale
una nuova ala, in continuità con la Casa di riposo, per ospitare i poliambulatori e gli uffici
PEDEROBBA TUTTA NUOVA
D
a agosto sono stati trasferiti in un
nuovissimo edificio, frutto della ristrutturazione dell’ex-ospedale, i
poliambulatori, il Servizio amministrativo
di distretto e il Dipartimento prevenzione
della sede distrettuale di Pederobba. La
nuova struttura serve un bacino composto
oltre che da Pederobba, dai comuni di
Cornuda, Cavaso del Tomba, Monfumo e
Crocetta del Montello, in totale 23.521
abitanti, di cui 4316 oltre i 65 anni. Viene
utilizzata anche dalla Casa di Riposo
“Opere Pie di Onigo” dove sono ospitate
circa 250 persone.
Disponibili le specialistiche di cardiologia,
dermatologia, fisiatria, oculistica, odontoiatria e orl (nel 2004 7mila prestazioni). Il punto prelievi è aperto dalle 7 del
mattino (nel 2004 13.824 prelievi).
La sede è collegata in rete con il Centro
unico prenotazioni e dispone dell’ufficio
cassa.
E’ stata predisposta una comoda sala
d’attesa. Una rampa facilita l’accesso ai
disabili.
Tutta l’arredo è stato rinnovato e pure alcune apparecchiature.
Un ulteriore passo per seguire vicino casa
chi ha bisogno di cure. Per informazioni
0423/694911.
SALUTEULSS8
SALUTEULSS8
La disposizione dei poliambulatori di Pederobba.
distretti
n
salute ulss 8
DICEMBRE
MARZO 2005 · 33
Il Servizio Handicap età adulta mira alla presa in carico globale delle persone con disabilità
PERSONE DISABILI
I
l servizio Handicap per l’età
adulta è un servizio sociosanitario che promuove
strategie globali e mirate basate sui principi riconosciuti e
condivisi di integrazione e piena cittadinanza delle persone
con disabilità intellettiva, motoria e sensoriale. Si rivolge a
persone disabili adulte fino ai
65 anni.
L’approccio del Servizio tende
a realizzare una presa in carico globale del disabile, persona
considerata non solo nell’individualità della sua condizione
ma come parte di un sistema,
in cui essa sviluppa delle relazioni più o meno forti e
profonde. E’ un insieme comprendente tutto ciò che si presenta come costituente la persona: in primo luogo la famiglia, ma anche tutto il contesto
sociale, culturale ambientale
lavorativo in cui essa è inserita.
Per realizzare la presa in carico
globale l’unità operativa si avvale della Struttura di Valutazione intermedia, finalizzata ad
individuare il percorso occupazionale - lavorativo più idoneo
alle capacità del disabile, e del
Servizio di Integrazione lavorativa (Sil), che realizza percorsi
di integrazione lavorativa, per
quanto possibile, finalizzati all’assunzione. Quando non è
possibile realizzare un inseri-
mento lavorativo per compromesse capacità produttive e relazionali, si individua la struttura diurna più adatta in riferimento ai bisogni e alle abilità.
Attraverso un insieme articolato di attività educative, occupazionali, di mantenimento
delle abilità, cura e assistenza
si vuole favorire un’adeguata
vita di relazione e di benessere
soggettivo.
Nel territorio sono presenti tre
centri di lavoro guidato (Clg),
otto centri educativi occupazionali diurni (Ceod) e due
centri educativi riabilitativi
diurni (Cerd). Nel territorio
sono presenti due comunità alloggio e due residenze sanitarie
assistenziali che permettono di
assicurare l’inserimento residenziale per quei disabili che
per situazione e condizione
non possono più rimanere a casa.
Il Servizio handicap età adulta
collabora con i servizi sociali
comunali per la realizzazione
di diversi progetti alla persona.
Alcuni sono finalizzati ad interventi domiciliari di sostegno
alla famiglia con disabili gravi
per i quali il carico assistenziale grava totalmente sul nucleo.
Altri invece, sono finalizzati alla vita indipendente, e ai disabili ciechi pluriminorati.
Significativo risulta lo sforzo
Al lavoro nella nuova sede del Servizio integrazione lavorativa di Montebelluna.
del Servizio rivolto all’integrazione e allo sviluppo della rete
territoriale con le strutture
diurne, le associazioni di volontariato e sportive, per la
promozione e l’attuazione di
una cultura dell’handicap. L’attivazione dei gruppi di automutuo-aiuto è nata da questa
integrazione per dare l’opportunità ai genitori che vivono situazioni di handicap di incontrarsi e di condividere le loro
esperienze. Non è possibile
ignorare questi aspetti della vita del disabile e della sua famiglia, perché farlo significherebbe negare la possibilità di creare una situazione di benessere e
di adattamento.
Mariacaterina Girardello
Responsabile Servizio
handicap adulto
SALUTEULSS8
Nuova sede
nel ex ospedale
di Montebelluna
Il Servizio handicap età adulta dal mese
di luglio è stato trasferito da Asolo a
Montebelluna presso i locali dell’Ospedale
vecchio ristrutturati. Questo ha permesso di unire l’unità centrale con le strutture che ne fanno parte (Struttura intermedia e Servizio di inserimento lavorativo) prima collocate a Caerano San Marco. Questo nuovo assetto, oltre che migliorare il servizio offerto alle persone disabili che ora possono realizzare nella
stessa sede le attività necessarie, ha
permesso il miglioramento dell’aspetto
organizzativo e il rafforzamento dello spirito di squadra.
informa
Continua nell’Ulss 8
la discussione bioetica.
Casotto e Tessaro
entrano nel comitato
per la Bioetica Ulss 8
A
seguito dell’interesse suscitato dal
convegno “Etica e cura” di gennaio
2005, il Comitato per la Bioetica dell’Ulss 8 si è attivato dando vita a un secondo convegno: “Nuovi poteri di intervento
sulla vita - aspetti bioetici in nutrizione artificiale e cure intensive”, che si è svolto giovedì 27 ottobre nella Sala riunioni di Montebelluna e venerdì 28 ottobre in quella di
Castelfranco Veneto. L’intendimento del
Comitato è di privilegiare le problematiche
che hanno ampio dibattito quotidiano tra
gli operatori delle varie Unità operative al fine di fornire un apporto chiarificatore e un
contributo alle scelte pratiche e concrete che
n
salute ulss 8
DICEMBRE 2005 · 35
NUTRIZIONE ARTIFICIALE
E CURE INTENSIVE
ogni giorno il personale sanitario è chiamato a fare.
Sono state svolte due sessioni dedicate alla
discussione di casi clinici che hanno previsto
la formazione di cinque gruppi, ognuno dei
quali è stato supportato da un animatore.
La conduzione autonoma di questa iniziativa da parte del Comitato è resa possibile
dall’intenso sforzo di formazione dei componenti. La formazione, che è tuttora in corso, è svolta dal professor Corrado Viafora,
dell’Università di Padova, e dalla Simpa
(Scuola italiana di medicina e cure palliative), che tengono delle sedute di formazione
al Comitato.
SALUTEULSS8
Novità ci sono anche all’interno del Comitato: oltre alla recente acquisizione della figura del magistrato, nella persona del dottor Sergio Casotto, già presidente del Tribunale di Treviso, da giugno il Comitato si è
ulteriormente arricchito con la presenza e
competenza del dottor Leopoldo Tessaro,
responsabile della struttura semplice di Terapia antalgica e Cure palliative dell’Ulss 8.
Ora è previsto un altro Convegno per approfondire le tematiche di bioetica, approfondimento che si tenta di far procedere
di pari passo alle innovazioni tecnico scientifiche.
Comitato per la Bioetica
associazioni
N
ell’Ospedale di Montebelluna è in fase di attuazione un progetto
che permetterà al bambino, che
ha bisogno di essere operato, e
ai suoi genitori, di affrontare
l’intervento chirurgico in anestesia in maniera più serena.
L'iniziativa parte dal reparto di
Anestesia assieme alla scuola
dei Cerbiatti e all’Abio (Associazione per il bambino in
ospedale) del reparto di Pediatria, che da diversi anni promuove iniziative di educazione
alla salute per i bambini. Collaborano il Servizio di preospedalizzazione e il reparto di Sala
Operatoria.
L’anestesia serve a proteggere
l’organismo dal dolore e dallo
stress al momento dell’atto
chirurgico, però l’ambiente
ospedaliero e le procedure di
assistenza infermieristica e
medica che il bambino ed i
suoi genitori affrontano in occasione di un intervento chirurgico, seppur necessarie, sono causa di angoscia e potrebbero avere ripercussioni negative sul bambino.
Per questo si è pensato ad un
progetto che prevede un’assistenza psicologica personalizzata degli operatori sanitari
n
salute ulss 8
DICEMBRE 2005 · 37
PREVENIRE NEL BAMBINO
L’ANSIA PER L’OPERAZIONE
nei confronti del piccolo e dei
suoi genitori. L’assistenza inizia qualche giorno prima dell’intervento, in occasione della
preospedalizzazione e dell’incontro in Pediatria con i volontari dell’Abio, prosegue poi durante il ricovero in Ospedale.
Ci si avvicina in modo delicato
al bambino, dando consigli utili e facendo conoscere in modo
appropriato tutte le fasi del ricovero al genitore e al bambino più grandicello, che necessita di risposte realistiche, mentre il bambino più piccolo viene coinvolto in giochi e simulazioni. Si utilizzano mezzi e metodiche educative di vario tipo.
Ad esempio un libretto informativo semplice e chiaro, una
mascotte di peluche e alcuni
strumenti sanitari che verranno utilizzati durante l’intervento (agocannula, cuffia, adesivi
per l’elettrocardiogramma,
sensore del saturimetro…), co-
Qualche piccolo gioco, qualche consiglio e l’ansia per l’operazione diminuisce.
se da manipolare per sdrammatizzarne la funzione, anche
attraverso il gioco dell’inversione dei ruoli.
Il libretto è frutto della collaborazione tra i reparti di Anestesia e di Pediatria, la scuola
dei Cerbiatti, l’Abio e il Servizio per l’educazione e la promozione della salute dell'Ulss
SALUTEULSS8
8. L’istituto Veneto Banca cura
la fornitura dei simpatici leoncini mascotte, che il bimbo
adotta fin dal primo approccio
con l’Ospedale.
Giorgio Boz
U.O. di Anestesia
Carla Dalla Longa
Scuola dei Cerbiatti e Abio
38 · DICEMBRE 2005
informa
LO STORICO, DON GIORGIO MORLIN, RICOVERATO
IN CARDIOLOGIA A MONTEBELLUNA,
SCRIVE UNA POESIA SUI MARTIRI DEL GRAPPA
n
salute ulss 8
IL FOTOGRAFO DELLA NOSTRA RIVISTA, SALUTE ULSS 8,
VINCE IL PRIMO PREMIO A CATANIA
AL CONCORSO NAZIONALE DI DIAPORAMI
Il pubblico del territorio
dell’Ulss 8 ha potuto
ammirare l’opera “Un
Uomo” di Enzo Pasqualetto - fotografo dell'Ulss 8 e autore di copertina e immagini di
Salute 8 - durante la
recente inaugurazione
del Giardino Alzheimer
I ricordi nell’Alzheimer si frammentano e scompaiono.
presso Casa di riposo
“Sabbione". Si tratta di
una lettura per immagini e musica delle demenze senili. L’opera ha partecipato
alla Seconda rassegna concorso nazionale di Diaporami, promossa Comune di
Misterbianco in provincia di Catania, ottenendo il primo premio assoluto. Il riconoscimento sottolinea non solo l’ottima tecnica diaporamistica, ma anche il
fatto che l’opera di Pasqualetto viene messa al servizio di poche ma meditatissime sequenze che esaltano i ritmi espressivi. Pasqualetto riesce a “informare
lo spettatore attorno al disagio mentale e ad esprimere con rispetto i segnali
forti di quella realtà, rispettando il malato e suggerendo modi ed atteggiamenti
di affettuosa solidarietà”. La giuria ha messo in rilievo l’essenzialità con cui Pasqualetto parla attraverso la sovrapposizione in sequenza di diapositive accompagnata dalla musica. In questo modo presenta drammi e paure, disorientamento e angoscia che circondano lo sviluppo di malattie come l’Alzheimer.
SALUTEULSS8
Scarica

6-7 - Ulss 8 Asolo