La Gazzetta Jonica Furci Siculo Venerdì 28 Gennaio 2011 5 Gli ex consiglieri - consulenti si sono ribellati Lettere di Gianpaolo Briguglio, Concetto Ralli e Simona Cordaro Da sinistra Intervista al sindaco Parisi Denunce, dimissioni, dichiarazioni, interviste, accuse, smentite, comunicati e lettere. A Furci non ci si annoia di certo e il dibattito politico continua a riservare sorprese. L’osservatore neutrale vede da una parte il sindaco Bruno Parisi e dall’altra una miriade di ex (consiglieri, assessori, consulenti, esperti). Districarsi in questo groviglio di “fatti” non è semplice, ma il primo cittadino ha le idee chiare: portare a compimento l’incarico affidato dai cittadini. “Sono stato eletto, dichiara Parisi, ed è doveroso che espleti il mio mandato. Stiamo facendo un buon lavoro rispettando il programma che ci eravamo prefissati in fase elettorale. Non ho mai pensato alla mie dimissioni da sindaco. Per dare un giudizio bisogna almeno aspettare i cinque anni. A fine legislatura vedremo poi il resoconto”. A dire del primo cittadino, nei primi due anni e mezzo di amministrazione il gruppo da lui guidato, dopo essere partito da un disavanzo economico di ben 990mila euro, ha “riportato alla normalità le cose abbandonate da dieci anni, cercando di risanare i conti. Dicembre 2010, continua Parisi, abbiamo pagato arretrati a tutti i dipendenti risalenti al 2007. Abbiamo pagato tredicesime, arretrati e stipendi per una somma di 340mila euro circa. Abbiamo sempre garantito regolarità nel pagamento degli stipendi dei dipendenti”. A breve ciascun cittadino riceverà a casa un depliant contenente tutti i progetti concretizzati dall’amministrazione. “I cittadini, continua Parisi, non cono- Francesco Moschella, il sindaco Bruno Parisi e Gianpaolo Briguglio scono i sacrifici fatti da noi. Il recupero di tante somme, la progettualità avviata. Con questo opuscolo informeremo ciascuno di loro del lavoro fatto sino ad oggi”. Sulla “storia” degli ex che ruotano attorno a ciò che resta dell’attuale amministrazione, il primo cittadino incalza: “accorpare le dimissioni di Di Bella, Foti, Briguglio e Ralli non ha alcun senso logico”. Ciascuna dimissione avrebbe infatti a suo dire una storia a sé. Le prime due, quelle degli assessori Di Bella e Foti, sarebbero state “legate alle difficoltà economiche in cui versava l’Ente. Per un anno e mezzo, continua Parisi, siamo stati in balia di un consiglio comunale avversario che ha cercato di bloccare in tutti i modi la nostra attività. Finito quel periodo, che si conclude a dicembre 2009, il consiglio viene dismesso. Quando avevo vinto le elezioni avevo nominato tre esperti: il dottor Ferdinando Coglitore, il cavaliere del Lavoro Todaro e l’ingegnere Filosa. Questi erano e sono i miei esperti”. Secondo quanto riportato da Parisi, dopo la dismissione del consiglio comunale avvenuta nel 2009, a marzo 2010 il primo cittadino deci- de di coinvolgere i consiglieri rimasti fuori dando loro la nomina di consulenti. “E’ stata una scelta voluta da me, continua Parisi. Dopo qualche mese il dottore veterinario Briguglio si dimette. Io inizialmente non capisco perché. Mi rendo conto poi che questa scelta è legata a delle questioni del padre che è un dipendente comunale. I consulenti rimangono così in tre”. Parisi precisa a questo punto che “il contributo della mia vittoria elettorale lo hanno dato anche quei quattro consiglieri di cui non si è mai parlato e che sono: Abate, Costa, Triolo e Sturiale. Persone che hanno lavorato per noi e che non hanno mai chiesto nulla”. A questo punto, per una questione di lealtà e di equità, l’idea di nominare un secondo gruppo di consulenti facente capo a quei consiglieri rimasti fuori. “La Regione Siciliana, incalza Parisi, ci finanzierà quattro cantieri di lavoro. Uno dei consulenti che ho dismesso aveva fatto la domanda per partecipare. Potendo lui essere nominato nel cantiere, non era a mio avviso corretto che rimanesse come consulente. Da qui la mia scelta di dismissioni di tutti”. Scelta avvalorata ancor più dall’intento di procedere ad una sorta di turnazione interna. “La domenica, continua Parisi, comunico questa scelta agli interessati. Martedì quando notifico queste dismissioni, mi arrivano le dimissioni pubbliche di Ralli e a seguire una lettera della Cordaro. Purtroppo questa mia decisione di azzerare tutto è stata vista quasi come una vergogna. C’è un desiderio continuo, forse, di essere protagonisti”. Simona Bordonaro Lettera di Simona Cordaro ... e Concetto Ralli Simona Cordaro: “La sottoscritta Cordaro Simona, nella qualità di ex consigliere ( a titolo gratuito) ed oggi anche di ex esperto (a titolo gratuito), in difesa della propria dignità ed onorabilità, desidera puntualizzare alcune cose volte a chiarire la questione ormai al vaglio della pubblica opinione, nazionale ed internazionale. Per Sua conoscenza, la sottoscritta tiene a precisare, ove Ella l’avesse dimenticato, che ha messo la propria faccia a che vincesse la lista che lo appoggiava durante l’ultima campagna elettorale. Purtroppo, la vittoria è stata parziale, ed ha avuto la meglio solo il candidato sindaco, per una manciata di voti. Ciò premesso, mesi orsono, ha nominato la sottoscritta, assieme ad altri suoi ex consiglieri, esperto a titolo gratuito. L’Incarico è stato accettato di buon grado con l’intenzione, di potere offrire ognuno per la propria parte un fattivo contributo per il bene comune. Durante questo lasso di tempo, che va dall’incarico alla revoca, la scrivente è stata chia- mata più volte a collaborare dall’assessore allo sport e spettacolo dott.ssa Sarah Vita. Insieme si è fatto tanto lavoro, nell’interesse della collettività, e perché no anche per l’immagine dell’amministrazione che Lei rappresenta. Ha voluto scriverLe per significarLe che mai la sottoscritta Le ha chiesto di conferirle incarichi e che è stato Lei ad avere l’idea di nominarla quale esperto a titolo gratuito. Deve spiegare di persona, oltre che alla sottoscritta, anche all’opinione pubblica i motivi per cui ha proceduto: prima alla nomina e poi alla revoca. Non deve delega- re il solito sito amico a farlo. Con questo Suo modo di gestire, ha messo in discussione la onorabilità di persone, che in paese, godono di stima e di rispetto. Deve spiegare inoltre alla sottoscritta ed alla collettività: i motivi che l’hanno indotta a dichiarare sul sito Jonionotizie, che ha proceduto alle revoche di alcuni esperti, fra i quali la sottoscritta, tenendo gli altri, in quanto non si sono lesinati nel dare il loro prezioso contributo all’amministrazione. Quindi, ha revocato l’incarico a coloro che si sono rivelati cialtroni ed incapaci. Con la presente, la invita a smentire, stesso mezzo, a salvaguardia della dignità e della onorabilità della scrivente, affinchè la pubblica opinione sappia e possa giudicare, l’operato del sindaco che usa nominare e revocare a suo piacimento, ritenendo di mettere in ridicolo coloro che lo hanno sostenuto con dignità e onorabilità, dandogli l’opportunità di diventare sindaco. Tanto Le dovevo”. Simona Cordaro Concetto Ralli Concetto Ralli (per motivi di spazio, la lettera è stata ridotta): “Fino ad oggi, gli obiettivi che mi ero posto durante la campagna elettorale e che coincidevano con quelli di molti altri cittadini, non si sono realizzati. L’ordinaria amministrazione di semplici ed elementari servizi è risultata fortemente carente. In ultimo, anche la necessità più volte da me avanzata, di provvedere in maniera saltuaria ma costante, alla pulizia delle strade e piazze delle nostre frazioni, è stata sempre disattesa. Dopo due anni e mezzo dalle elezioni l’entusiasmo di molti tuoi sostenitori e di buona parte della nostra coalizione si è fortemente affievolito. A mio avviso non abbiamo realizzato i nostri obiettivi ed il gruppo che unitamente ti ha sostenuto si è sfaldato e sostanzialmente non hai fatto nulla per rispondere alle esigenze politico amministrative di molte persone che lealmente ti hanno sostenuto”. La piazza si interroga: ma cosa sta succedendo nella coalizione del sindaco Parisi? Perché questa continua emorragia politica? Già due assessori e altrettanti ex consiglieri hanno preso le distanze. Altri due ex consiglieri (Cordaro e Moschella) sono stati sollevati dall’incarico. Ecco, hanno sbagliato tutti loro o sta sbagliando il sindaco? Che ne pensa la cittadinanza?