\\ IIs sttiittu utto oC Co om mp prre en ns siiv vo oC Co om mp plle etto o ““G GA AL LIIL LE EO OG GA AL LIIL LE EII”” T Trra ad da atte e SCUOLE DELL’INFANZIA MUNARI e RODARI SCUOLE PRIMARIE BATTISTI, DANTE, ROSMINI Scuola ospedaliera SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO G. GALILEI La sede della dirigenza è in Via Trento Trieste – TRADATE. Tel. 0331 842151/860455 – Fax 0331 844705 e-mail: [email protected] posta certificata: [email protected] Web site: www.icgalileitradate.gov “…la scuola attribuisce importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo” (Annali della Pubblica Istruzione) 1 Le persone del’Istituto Comprensivo Staff di direzione Dirigente Scolastica: Dott.ssa Rita Contarino Collaboratrice Vicaria e responsabile della Scuola Secondaria di Primo grado: Prof.ssa Nadia Cattafesta Responsabili Scuola dell’Infanzia: Ins. Sarah Castelli, Marisa Granelli Responsabili Scuola Primaria: Ins. Anna G. Diani, Barbara Aldizio, Sonia Ginepro Referente POF: Prof.ssa Katia Cattaneo Referente per i corsi ad Orientamento Musicale (SMIM): Prof. Federico Ceriani Presidente del Consiglio d’Istituto: Sig. Vito Nigro La Dirigente Scolastica riceve su appuntamento. I Docenti ricevono secondo la modalità comunicata agli studenti. La segreteria La segreteria presso la sede di Dirigenza è composta dal Direttore dei servizi amministrativi, DSGA Sig.ra Viola Monteduro e da 8 Assistenti Amministrativi. Presso l’Istituto operano inoltre Collaboratori scolastici distribuiti nei plessi. Gli uffici di segreteria si trovano presso la sede di Dirigenza in via Trento Trieste Gli orari di ricevimento del pubblico sono: dal lunedì al venerdì dalle 11,15 alle 13,00 dalle 15,00 alle 16,00 sabato dalle 10,00 alle 12,00 2 Aspetti organizzativo-didattici Orario delle lezioni Scuola dell’Infanzia La scuola dell'infanzia struttura l'orario settimanale di 40 ore distribuendolo in cinque giorni: Ingresso dalle ore 7,45 alle ore 9,00. Uscita dalle 15,30 alle 15,45. Scuola Primaria Tutte le classi adottano l’ orario a settimana corta. Viste le scelte dei genitori, l'orario settimanale delle lezioni prevede: 27 ore 30 ore (con Attività Facoltative Opzionali, AOF) distribuite nel seguente modo: 5 ore curricolari dal lunedì al venerdì (totale 25 ore) 2 ore curricolari - il lunedì pomeriggio per le classi 3°, 4°, 5° - il martedì pomeriggio per le classi 1°, 2° 3 ore di attività il giovedì pomeriggio, limitatamente a chi ha scelto 30 ore. Orario delle lezioni: orario antimeridiano mensa lunedì e martedì pomeriggio giovedì pomeriggio 8,00 – 13,00 13,05 – 14,15 14,15 – 16,15 14,15 – 17,15 Nelle ore di A.O.F. si organizzano le attività per "atelier” in ambito pratico – operativo “laboratorio” di studio e ricerca “atelier” in ambito linguistico – espressivo - teatrale Scuola secondaria di primo grado Per le classi della scuola secondaria di primo grado, l'orario settimanale delle lezioni prevede – vista la scelta dei genitori – un tempo ordinario di 30 ore. Per gli studenti che frequentano le lezioni di strumento sono previsti due rientri pomeridiani settimanali, per un totale di due ore. Le unità orarie sono di 60 minuti. Orario settimanale 5 ore curricolari dal lunedì al sabato (totale 30 ore), dalle 8,00 alle 13,00 L’orario di strumento viene concordato con i docenti all’inizio dell’anno scolastico. 3 La famiglia Dagli annali della Pubblica Istruzione del 2012 accogliamo l’invito alla collaborazione con le famiglie e con i genitori in tutte le fasi del percorso scolastico. “La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative”. ”Le famiglie ….sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella scuola, per consentire di creare una rete solida di scambi e di responsabilità comuni.” Come indicato in queste frasi degli Annali da sempre nel nostro Istituto, è viva la partecipazione dei genitori che affiancano i docenti per costruire le risposte alla richiesta educativa. La collaborazione si sviluppa con l’impegno e la partecipazione nei ruoli e negli ambiti che la normativa scolastica attribuisce ai genitori, quali la rappresentanza nei consigli di classe e negli altri organi collegiali. L’Istituto intende inoltre collaborare con il comitato dei genitori perché….” di fronte alla complessa realtà sociale, la Scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo.” 4 La comunicazione Le informazioni sull’andamento didattico- educativo degli alunni vengono fornite attraverso: Diario personale degli alunni e registro online nella scuola secondaria. Scheda di valutazione quadrimestrale. Comunicazione personale (colloqui individuali, telefonici o postali). Comunicazione tramite i rappresentanti di classe. Nelle assemblee e nei consigli di classe vengono illustrate ai genitori: La programmazione annuale. Il regolamento della scuola. L’andamento didattico-disciplinare. Le visite guidate. Le iniziative culturali e sportive. Le scelte dei libri di testo. I momenti a disposizione per la comunicazione sono: Open day. Assemblee di classe. Colloqui individuali. Incontri per la consegna delle schede. Incontri per l’orientamento. Incontri per l’inserimento. Web site: www.icgalileitradate.it Quando il genitore necessita di incontrare i Docenti può avanzare richiesta tramite avviso sul diario o recandosi direttamente a scuola. I principi fondamentali La scuola ha il compito di offrire un progetto educativo e culturale attento ai "bisogni" ma anche agli "obblighi" formativi in un percorso in cui ciascuno trovi una sua collocazione nel rispetto di valori comuni, nell'acquisizione di conoscenze e di abilità, nel rispetto dei diritti e delle capacità di ognuno. 5 MISSION TANTE STRADE ….UN UNICO TRAGUARDO I principi generali cui questa scuola- nel nuovo scenario - si ispira sono La centralità della PERSONA posta al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti. In tal senso le finalità della scuola vengono definite a partire dallo studente che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale tenendo conto dalla rete di relazioni che lo legano alla famiglia e agli ambiti sociali. Una Nuova cittadinanza intesa come valorizzazione dell’unicità e singolarità dell’identità culturale di ogni studente per educare alla convivenza nazionale, europea e mondiale. “La scuola è il luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto” (dagli Annali della Pubblica Istruzione 2012). Un Nuovo Umanesimo per acquisire la consapevolezza che tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e che ogni individuo è responsabile del futuro dell’umanità. In tale prospettiva, la scuola intende perseguire alcuni obiettivi: insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza per evitare la frammentazione delle discipline; promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo; diffondere la consapevolezza che i grandi problemi della attuale condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture. Quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. 6 Le suddette competenze sono necessarie per la realizzazione personale, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupabilità in una società della conoscenza. L'istruzione e la formazione iniziali dovrebbero favorire lo sviluppo di queste competenze chiave a un livello che prepari tutti i giovani, compresi quelli svantaggiati, per l'apprendimento ulteriore e per la vita lavorativa. Negli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, meglio si creano le condizioni affinchè si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante. Per una scuola inclusiva PAI - CTS e CTI “La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile.”(Annali 2012) Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona con riferimento ai principi enunciati dalla legge 53/2003 ed è stato rivisto e integrato sulla base della recente normativa (legge 170/2010, D.M. 12/07/2011, direttiva ministeriale del 27/12/2012 e C.M. 8/2013). Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare, che li ostacola nell’apprendimento e nello sviluppo: questa situazione negativa può essere sia a livello organico, pervasivo (si pensi alle disabilità motorie o all’autismo …) e biologico (ad esempio nella dislessia), sia a livello familiare, sociale, ambientale, contestuale o in combinazioni di queste. Il bisogno che tutti gli alunni hanno di sviluppare competenze, senso di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, per gli alunni con bisogni educativi speciali, necessita di maggiore attenzione da parte dell’istituzione scolastica. La nostra scuola si attiva per una piena inclusione permettendo la partecipazione scolastica di tutti i soggetti attraverso il Piano Annuale di Inclusione (PAI). Il PAI infatti è “uno strumento che contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi di tutti e di ciascuno” (nota 27 giugno 2013 n°1551). Esso prevede una prima parte di analisi della situazione e una seconda in cui vengono organizzate e pianificate attività al fine di migliorare i punti di criticità rilevati. La scuola mette quindi al centro l’educando stesso, i comportamenti e le operazioni cognitive che egli compie, gli affetti e le relazioni che egli vive; ed opera per il pieno sviluppo delle potenzialità dell’alunno. A tal fine l’istituzione scolastica presta particolare attenzione a: formazione delle classi tenendo conto delle risorse disponibili (spazi, attrezzature) e di opportuni criteri necessari all’integrazione di ogni alunno (orari, numero di alunni per classe, …); collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di Neuropsichiatria Infantile, o altri enti specializzati accreditati per predisporre un apposito "progetto educativo individualizzato", coordinato dagli psicopedagogisti e dal docente referente; 7 integrazione e conseguente intervento degli operatori e dei docenti specializzati con attività che riguardino tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno; inclusione degli alunni BES, monitorando le specifiche difficoltà di ciascuno per ridurre lo svantaggio scolastico, attraverso l’attivazione di percorsi di informazione/formazione specifica degli insegnanti, la predisposizione di strumenti compensativi/dispensativi adeguati e di modalità alternative per il lavoro scolastico degli alunni con diagnosi o valutazioni, anche attraverso le nuove tecnologie; redazione di PDP (piani didattici personalizzati) e di PEI (piani educativi individualizzati) per attuare strategie didattiche mirate a garantire il successo formativo e una valutazione adeguata ai casi. La personalizzazione, quale strumento per raggiungere l’inclusione, comporta: l’attenzione alla pluralità delle dimensioni della persona; la necessità di un’attenzione continua e di una osservazione e descrizione specifica; l’importanza di attivare operazioni personalizzanti come agire autonomamente, scegliere, rendere ragione; la fiducia nella possibilità del bambino e del ragazzo di crescere; l’ascolto delle dinamiche di crescita, degli interessi, delle risposte; l’accompagnamento dei passi, delle “fatiche”. L’attivazione del PAI viene raggiunta collaborando in rete con altre istituzioni scolastiche anche grazie al fatto che il nostro Istituto è sede di CTS e CTI. I Centri Territoriali di Supporto (CTS) e per l'Intercultura (CTI) sono stati istituiti dagli Uffici Scolastici Regionali in accordo con il MIUR; la legge 170, la direttiva del 27 dicembre 2012 e la C.M. 8 del 2013 hanno rivisitato il loro ruolo e le loro funzioni, delineando strategie volte fondamentalmente a sostenere l’azione delle scuole con modelli e supporti operativi, con condivisione di competenze e professionalità e con ambienti di formazione basati sullo studio, la ricerca educativo-didattica e la condivisione delle buone prassi sia sul piano educativo-didattico, sia sul piano delle procedure di inclusione. Il CTS e il CTI operano in questa direzione, promuovendo l’arricchimento delle risorse materiali che verranno messe a disposizione della rete, ampliando le competenze professionali di quanti agiscono nella scuola attraverso la realizzazione di percorsi specifici condivisibili, sostenendo una visione diacronica e diatopica degli esiti e dei processi di inclusione dell’ambito territoriale. CTS e CTI predispongono inoltre incontri tra scuola e famiglie, scuola e terzo settore, scuola e sanità e svolgono attività di raccordo tra i vari enti della rete. Rientrano in quest’ambito di azione la formulazione di protocolli di intesa con associazioni specifiche del territorio, Enti Locali e ASL, l’utilizzo equo e funzionale delle risorse umane per l’inclusione, in raccordo con l’USR, e la messa a punto di un modulo per il monitoraggio dei “tragitti” inclusivi degli alunni B.E.S. 8 Affidamento ed adozione La scuola, attenta e sensibile alla tematica dell'affidamento/adozione, a fronte dell'aumento significativo dei bambini in affido e adottati all'interno dell'Istituto, si è attivata per: individuare degli insegnanti referenti; garantire un'accoglienza mirata sia alla famiglia sia al minore; proporre un percorso di inserimento adeguato e graduale secondo l'età e la situazione specifica; mostrare particolare attenzione nei momenti di “passaggio” da un ciclo scolastico all'altro e in ogni situazione di cambiamenti in generale; mantenere contatti diretti con i Servizi, gli Enti e le Associazioni del Territorio coinvolti. Al fine di garantire il benessere di questi alunni, l'Istituto fa riferimento alle “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati – dicembre 2014 -”. La Scuola riconosce le diverse tipologie di famiglie come risorsa da valorizzare per un arricchimento sia culturale sia educativo, nell'ambito di una società sempre più complessa e in continuo cambiamento. Alunni che necessitano di istruzione domiciliare. Per gli alunni colpiti da gravi patologie o impossibilitati a frequentare la scuola per motivi di salute per almeno 30 giorni, la scuola si impegna, previa richiesta medica e col consenso dei genitori, a progettare percorsi personalizzati di istruzione domiciliare ai sensi delle norme vigenti, utilizzando gli appositi fondi ministeriali, integrati da altre risorse disponibili, a partire dai fondi annualmente assegnati per l’arricchimento dell’offerta formativa (L. 440/97). I docenti da impiegare nei singoli progetti saranno individuati prioritariamente fra i docenti della classe cui appartiene l’alunno/a interessato/a. Multiculturalità Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica di alunni non italiani, l’Istituto Comprensivo si impegna a realizzare iniziative volte a: creare un clima di accoglienza tale da evitare la percezione di sé come minoranza; facilitare l’apprendimento linguistico, anche mediante attività aggiuntive di insegnamento organizzate su due livelli: a) apprendimento dell’italiano per comunicare; b) apprendimento dell’italiano per studiare. La Commissione intercultura ha elaborato il Protocollo d’accoglienza che definisce le modalità di inserimento degli alunni stranieri riportato nel Regolamento di Istituto. La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta un’occasione importante per favorire fra adulti e studenti la diffusione dei valori di tolleranza, di solidarietà e di apertura alla condivisione di mondi diversi. Viene inoltre valorizzata la collaborazione con Enti e Associazioni del territorio che, a vario titolo, si occupano di minori stranieri (Petali dal mondo, Aquilone, Rotary …). 9 L’Istituto comprensivo offre alle alunne e agli alunni di lingua araba la possibilità di frequentare, in orario aggiuntivo, un corso di arabo, tenuto da un docente madrelingua, assegnato dal Marocco in accordo con il Governo italiano. Alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica. Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica sono seguiti, negli orari in cui viene impartito tale insegnamento nelle rispettive classi, da altri docenti a disposizione del plesso svolgendo attività alternativa. Nel caso in cui le ore di Religione cadano all’inizio o alla fine delle lezioni gli studenti possono scegliere di entrare dopo o di uscire prima. Nella scuola dell’infanzia, i bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica sono seguiti dall’insegnante di sezione, negli orari in cui è presente la specialista di religione. Attività di orientamento L'orientamento è uno dei punti cardine dell'attività scolastica per guidare i giovani nella scelta dell'attività successiva, nel rispetto della finalità ultima della scuola dell'obbligo. I protagonisti dell'orientamento sono: la scuola, l'alunno, la famiglia, gli enti locali, il mondo del lavoro, le figure professionali. L'aspetto educativo prevede: - la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità); - il consolidamento della capacità di operare scelte. Le attività da privilegiare sono: - conversazioni guidate e somministrazione test, volti a favorire la conoscenza di sé; - il rafforzamento dello specifico delle discipline; - sperimentazione di attività manuali per promuovere la costruzione di nuovi interessi; - conoscenza delle scuole dei diversi ordini anche attraverso visite guidate, la consultazione di opuscoli e incontri con docenti; - il coinvolgimento dei genitori nell'azione orientativa; - l'elaborazione, al termine della scuola secondaria di 1° grado, di un consiglio orientativo proposto dai docenti agli alunni e ai genitori. 10 I traguardi verso le competenze formative generali Partecipazione - Prestare attenzione alle attività della classe - Essere capace di ascoltare con interesse - Intervenire con pertinenza e ordine Impegno. - Portare tutto il materiale necessario per lo svolgimento delle lezioni e averne cura - Eseguire regolarmente le consegne in modo completo e ordinato Collaborazione con gli altri. - Essere disponibili all'ascolto e accettare punti di vista diversi dai propri - Saper collaborare e confrontarsi nelle varie attività proposte - Rispettare gli arredi scolastici e il materiale proprio e dei compagni - Gestire i propri stati emozionali ed esprimerli in modo opportuno (autocontrollo) Metodo e autonomia. - Organizzare autonomamente gli strumenti e i supporti allo studio (giochi, quaderni, libri, diario …) - Saper programmare, organizzare e portare a termine il proprio impegno - Saper valutare il prodotto del proprio impegno - Saper riflettere su un'esperienza Valutazione sul livello di maturazione Per la scuola dell’infanzia si utilizza una tabella per la valutazione conclusiva dei bambini , che permette di rilevare i progressi e le competenze conseguite negli ambiti affettivo – relazionale, motorio, linguistico – comunicativo e cognitivo. Al termine del 1° quadrimestre viene fissato un incontro di verifica e di osservazione con la psicopedagogista e la Dirigente per fare il punto sui percorsi in atto. Tale momento assume una fondamentale importanza per verificare l’andamento didattico ed eventuali problematiche in atto che possono essere affrontate. La stessa cosa viene effettuata per la Scuola Primaria nel corso dello scrutinio e si valutano anche i comportamenti e le situazioni problematiche oltre alla verifica dei voti e degli apprendimenti. Per la Scuola Secondaria lo scrutinio del 1° quadrimestre assume una importanza strategica anche ai fini disciplinari perché vengono esaminate le note disciplinari e se necessario erogate le relative sanzioni. Per la scuola primaria e secondaria di primo grado il livello globale di maturazione si riferisce agli ambiti sopra citati. La valutazione sommativa, formativa e complessiva (di fine quadrimestre o di fine anno) è effettuata in base ad una scala decimologica tenendo conto di Progressi ottenuti rispetto al livello di partenza Interessi manifestati e attitudini promosse Impegno e comportamento a scuola Eventuali distanze degli apprendimenti dell’alunno rispetto ai traguardi stabiliti, al fine di progettare nuove azioni da intraprendere (finalità educative e formative). 11 Scuola primaria e secondaria: criteri e strumenti per la verifica e la valutazione dei livelli di partenza, in itinere e finali La verifica, intesa come accertamento degli obiettivi programmatici di ogni disciplina si realizza tramite - prove oggettive e/o semi-strutturate, - prove pratiche - produzioni scritte/grafiche - domande orali - ricerche - osservazioni in itinere La misurazione avviene utilizzando una scala con voti da 4 a 10 in base allo schema seguente: Prestazione corrispondente alle operazioni cognitive gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti gli obiettivi sono padroneggiati in modo completo gli obiettivi sono stati raggiunti in modo sicuro gli obiettivi sono stati raggiunti in modo essenziale gli obiettivi non sono stati adeguatamente raggiunti gli obiettivi non sono stati raggiunti in alcun modo voto 10-9 8 7 6 5 4 E’ possibile anche l’uso del mezzo punto e si concorda che, qualora gli obiettivi non siano stati raggiunti in alcun modo, nella scuola primaria e secondaria il voto minimo sarà 4. Sarà anche possibile valutare le prove oggettive di verifica in percentuali utilizzando la griglia seguente per l’ assegnazione del voto: CLASSI 1° E 2° PRIMARIA Da 0 a 59 Voto: 5 Da 60 a 64,99 Voto: 6 Da 65 a 69,99 Voto: 7 Da 70 a 79,99 Voto: 8 Da 80 a 89,99 Voto: 9 Da 90 a 100 Voto: 10 CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE SCUOLA PRIMARIA E CLASSI DELLA SCUOLA SECONDARIA Da 0 a 40,99 Voto: 4 Da 41 a 47,99 Voto: 4,5 Da 48 a 53,99 Voto: 5 Da 54 a 57,99 Voto: 5,5 Da 58 a 63,99 Voto: 6 Da 64 a 67,99 Voto: 6,5 Da 68 a 73,99 Voto: 7 Da 74 a 77,99 Voto: 7,5 Da 78 a 83,99 Voto: 8 Da 84 a 87,99 Voto: 8,5 Da 88 a 94,99 Voto: 9 Da 95 a 98,99 Voto: 9,5 Da 99 a 100 Voto: 10 12 La verifica e la valutazione seguono una scansione temporale suddivisa in: 1. fase iniziale diagnostica o predittiva (non sommativa) a) accerta i livelli di partenza individuali 2. fase in itinere a) rileva le difficoltà di apprendimento (non sommativa) b) individua le cause (non sommativa) c) modifica se necessario la programmazione (non sommativa) d) stabilisce il raggiungimento minimo dell’obiettivo (sommativa) 3. fase intermedia istituzionale alla fine del primo periodo di valutazione che stabilisce il livello dell’apprendimento, i progressi, i ritardi e lo quantifica 4. fase finale a) stabilisce il raggiungimento e/o il livello degli obiettivi educativi e didattici e quindi delle competenze b) rileva l’efficacia e l’efficienza delle strategie didattiche utilizzate. Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento. Questa avviene a livello: iniziale (livelli di sviluppo) in itinere (sequenze didattiche) finale ( esiti formativi) La valutazione del comportamento della scuola primaria è espressa con giudizio complessivo. Indicatori di valutazione del comportamento nella scuola primaria: OTTIMO: l’alunno partecipa attivamente alla vita della classe e si impegna costantemente nel lavoro individuale. Osserva le regole convenute con senso di responsabilità. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. DISTINTO: l’alunno partecipa alla vita della classe e si impegna nel lavoro individuale. Osserva le regole convenute. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. BUONO: l’alunno partecipa selettivamente alla vita della classe e mostra un impegno abbastanza adeguato nel lavoro individuale. Generalmente osserva le regole convenute. Solitamente rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. SUFFICIENTE: l’alunno partecipa passivamente alla vita della classe e si impegna in modo saltuario e discontinuo nel lavoro individuale. Fatica a rispettare le regole convenute e/o gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. NON SUFFICIENTE: l’alunno partecipa in modo inadeguato alla vita della classe e mostra scarso impegno nel lavoro individuale. Mostra evidenti difficoltà a rispettare le regole convenute, gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. 13 Nella scuola secondaria di primo grado il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere durante l’anno e la valutazione non può riferirsi ad un singolo episodio; ha inoltre valenza educativa e formativa. L’alunno ottiene un voto in decimi il cui punteggio corrisponde ai profili abbinati: 10: 9: 8: 7: 6: 5: l’alunno partecipa attivamente alla vita della classe con contributi personali costruttivi e si impegna costantemente nel lavoro individuale. Osserva le regole convenute con senso di responsabilità. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. l’alunno partecipa alla vita della classe e si impegna nel lavoro individuale. Osserva le regole convenute. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. l’alunno partecipa selettivamente alla vita della classe e non sempre mostra un impegno adeguato nel lavoro individuale. Talvolta non osserva le regole convenute, non rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. l’alunno partecipa passivamente alla vita della classe e si impegna in modo saltuario e discontinuo nel lavoro individuale. Fatica a rispettare le regole convenute e/o gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. l’alunno partecipa in modo inadeguato alla vita della classe e mostra scarso impegno nel lavoro individuale. Rivela difficoltà nel rispettare le regole convenute, gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni. l’alunno non partecipa alla vita della classe e non si impegna nel lavoro individuale. Non rispetta le regole convenute, gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni come attesta l’irrogazione di sanzioni disciplinari che hanno comportato l’allontanamento temporaneo dello studente dalla scuola per un tempo maggiore ai quindici giorni. Inoltre, dopo l’irrogazione delle sanzioni, non ha mostrato apprezzabili cambiamenti comportamentali. 14 La scuola dell’infanzia In riferimento agli ANNALI della pubblica istruzione del 2012, la Scuola dell’Infanzia, si pone le finalità di promuovere lo sviluppo: dell’identità dell’autonomia della competenza della cittadinanza articolando la propria attività attorno ai campi di esperienza: il sé e l’altro il corpo e il movimento immagini, suoni, colori i discorsi e le parole la conoscenza del mondo La scuola del primo ciclo comprende: la scuola primaria la scuola secondaria di primo grado Finalità della scuola del primo ciclo La finalità della scuola del primo ciclo è quella di acquisire le conoscenze e le abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. A tal fine la scuola ha il compito di: attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità valorizzare il talento e le inclinazioni di ciascuno promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere rimuovere ogni ostacolo alla frequenza migliorare la qualità del sistema di istruzione 15 Il nostro Istituto ha individuato 6 macroaree di intervento educativo didattico all'interno delle quali si inseriscono i progetti approvati in sede di Collegio Docenti Unitario per rispondere alle nuove esigenze formative. 1. DIMENSIONE ORGANIZZATIVA COMPLESSIVA Obiettivi Collaborare con il D.S. per garantire il funzionamento del sistema scolastico Fornire ai docenti le indicazioni inerenti la gestione interna dell’Istituto Vigilare e controllare sull'andamento generale del servizio Curare i rapporti interpersonali con le varie figure che operano nella scuola o nel territorio Personale preposto: Vicaria Staff di direzione 2. PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Obiettivi: Consolidare il curriculum Rafforzare le competenze di base Sviluppare le abilità linguistiche, sociali e personali Favorire l’interculturalità e l’inclusione Progetti: Erasmus + BEI CLIL KET DELF Teatro in lingua inglese e francese 16 2. LE COMPETENZE MUSICALI Obiettivi: Stimolare la capacità creativa Educare al suono e all’ascolto Imparare ad usare uno strumento musicale Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo Progetti: Musica infanzia Musica primaria Orchestre Musica di insieme 4. INCLUSIONE SCOLASTICA Obiettivi: Facilitare l’integrazione Prevenire il disagio e le situazioni a rischio Supportare il lavoro degli insegnanti Consolidare la collaborazione con le famiglie Percorsi e proposte: CTS, CTI Psicopedagogista PAI Italiano per alunni stranieri 5. VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE – ECCELLENZE Obiettivi: Essere consapevole dei limiti e delle potenzialità delle proprie capacità personali Collegare, trasferire e applicare in situazioni e contesti extra-scolastici le conoscenze acquisite Sviluppare le capacità espressive e comunicative 17 Progetti: Consiglio comunale dei ragazzi Non solo libri Promozione alla lettura Giornalino on-line Giochi matematici Scacchi a scuola Parco pineta Orto A tutta scienza: Farmacisti a scuola – prevenzione alle tossicodipendenze COOP – educazione alimentare GAT Prevenzione del gioco d’azzardo Laboratori, Scuola Bottega Attività teatrali Pittura su porcellana Talent show Teatro 18 6. STAR BENE A SCUOLA - BENESSERE Obiettivi: Migliorare la percezione corporea Favorire la socializzazione, la relazione e l’autonomia Comprendere il valore delle regole per una sana convivenza Riconoscere le pressioni sociali e mettere in atto adeguate strategie di difesa Promuovere l’educazione alimentare Favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita collettiva ed istituzionale Progetti: Accoglienza, continuità, orientamento Nuoto, attività sportive, giochi sportivi studenteschi Con gli occhi di un bambino La strada maestra Educazione stradale, pedibus Cre - attivi Life Skills Training Ergonomia Progetto Chirone Nonni a scuola Un bastone per amico "twirling" Orto Frutta nella scuola Salute e sorrisi Cittadinanza attiva (tavolo della cultura - comitato genitori) Sicurezza in rete - Safety-day Petali dal mondo Progetto di sensibilizzazione degli alunni alla non violenza Lotta alla violenza di genere Mensa a scuola 19 Progettualità a) Linee progettuali Avvalendosi delle modalità organizzative previste, il Collegio docenti propone per l'a.s. 2015/2016 una serie di attività nelle cui connotazioni si possono individuare alcuni caratteri preminenti: 1. integrazione e arricchimento dei curricoli relativi a singole discipline; 2. integrazione delle competenze, con elaborazione di progetti in grado di coniugare il versante socio-affettivo con il versante cognitivo, anche attraverso la realizzazione di percorsi interdisciplinari; 3. individualizzazione dei percorsi formativi, sia ai fini del recupero / consolidamento / potenziamento relativo alle abilità di base, sia attraverso l'offerta di percorsi formativi diversificati e la valorizzazione delle eccellenze; 4. integrazione scuola-territorio, da un lato mediante l'utilizzazione di qualificate risorse culturali del contesto ambientale e, dall'altro lato, mediante la realizzazione di iniziative con le quali la scuola si rende presente sul territorio, anche in rete con altri Istituti della città; 5. apertura ai valori universalmente riconosciuti, quali: la solidarietà, il rispetto di sé e degli altri, il senso civico. Per la descrizione analitica dei progetti si fa riferimento alle schede di progetto acquisite agli atti della scuola. Nella strutturazione del Piano dell'Offerta Formativa, si è voluto sottolineare il senso di un percorso che dalla scuola dell'infanzia, attraverso la scuola primaria giunge alla scuola secondaria. In particolare sono stati messi in risalto gli elementi che meglio si prestano a evidenziare, sulla base di ciò che già effettivamente viene realizzato, una continuità all'interno del percorso di cui sopra, a definire un'immagine unitaria del nostro Istituto Comprensivo, a collocarlo in un rapporto di proficua interazione con il territorio. b) Finanziamenti Per il finanziamento delle attività progettate, si utilizzeranno le entrate ordinarie dello Stato e i fondi erogati dal Comune, su apposita Convenzione stipulata con l’Istituto Comprensivo, oltre che contributi volontari da parte dei genitori. c) Risorse Per la realizzazione dei progetti in questione, si utilizzeranno risorse interne (ore aggiuntive di insegnamento, retribuite con il fondo di Istituto o con altri specifici finanziamenti; ore aggiuntive funzionali all'insegnamento, retribuite con il fondo di Istituto) e interventi di esperti esterni, su progetti specifici (educatori, specialisti, professionisti….). Opereranno inoltre le Commissioni di lavoro. Il Comune di Tradate ha sottoscritto con la scuola una convenzione molto importante (PATTO PER LA SCUOLA), con la quale garantisce l’erogazione di fondi per l’attuazione di servizi e progetti fondamentali agli Istituti della città. L’Istituto Comprensivo Statale Galilei è in rete inoltre con altre scuole parificate della città, oltre che con tutti gli Istituti di Scuola Superiore e con il CFP. Questa rete favorisce la comunicazione tra Dirigenti, docenti e operatori ed offre molte opportunità educative e di apprendimento, soprattutto ai fini dell’orientamento. Inoltre il Comune garantisce: Servizio scuolabus (a carico delle famiglie) Servizio mensa (a carico delle famiglie) Biblioteca Comunale Educatori scolastici La scuola ha in atto forme di collaborazione anche con i Comuni limitrofi e con l’ASL territoriale. 20 Le Associazioni e gli Enti che cooperano con la scuola sono: Oratorio di Tradate, di Abbiate G. e delle Ceppine Associazione Baobab - Centro di aggregazione “La casa del grano” Associazione “L’Aquilone” Associazione “L’Allodola” Petali dal mondo Lions Club Rotary Club CGIL, SPI. AUSER (volontariato) ACLI Tradate CARITAS Tradate Dame di San Vincenzo Associazione alpini di Abbiate Guazzone Liceo musicale Bellini Legambiente Parco Pineta GAT 112 Protezione civile di Tradate Vigili del fuoco Polizia locale Viaggi d’istruzione e visite guidate I viaggi d’istruzione e le visite guidate si configurano come attività didattiche, parte integrante della programmazione e del percorso educativo dell’alunno. Le finalità sono: favorire la conoscenza del territorio dal punto di vista culturale, sociale ed economico; potenziare il clima relazionale tra alunni e tra alunni e docenti. stimolare la crescita personale dei partecipanti attraverso l’ampliamento degli orizzonti culturali, l’educazione alla comprensione nazionale ed internazionale e alla pace; sviluppare le capacità comunicative in lingua straniera. Le mete e gli itinerari delle visite e dei viaggi sono indicate nel piano annuale approvato dal Collegio Docenti in quanto parte integrante del POF. 21 Attività di formazione Il personale docente e non docente è impegnato nell’aggiornamento su temi significativi per un arricchimento della propria professionalità: 1) corsi di formazione sulle problematiche relative agli alunni BES; 2) corsi di generazione WEB (in rete con l'I.C. Da Vinci di Saronno); 3) corso per gli addetti al Primo soccorso, alla Prevenzione incendi, al Servizio di prevenzione e protezione; 4) approfondimenti sulle tematiche relative agli Annali con focus su apprendimento digitale e apprendimento collaborativo, percorsi di ricercazione in collaborazione con CIDI di Milano. Altri corsi di aggiornamento potranno essere frequentati dai docenti per scelta individuale nell’ambito delle iniziative organizzate dal M.I.U.R., anche attraverso le sue articolazioni territoriali, ovvero da enti accreditati o autorizzati. I docenti sono inoltre impegnati in attività di autoaggiornamento. I docenti incaricati di svolgere funzioni strumentali partecipano agli incontri di formazione predisposti dall’Amministrazione, direttamente o su mandato della medesima, concernenti gli ambiti di rispettivo interesse. La dirigente scolastica segue specifiche iniziative di formazione /aggiornamento. 22