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SCUOLE DELL’INFANZIA
MUNARI e RODARI
SCUOLE PRIMARIE
BATTISTI, DANTE, ROSMINI
Scuola ospedaliera
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
G. GALILEI
La sede della dirigenza è in Via Trento Trieste – TRADATE.
Tel. 0331 842151/860455 – Fax 0331 844705
e-mail: [email protected]
posta certificata: [email protected]
Web site: www.icgalileitradate.gov
“…la scuola attribuisce importanza alla relazione educativa e ai metodi
didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni
bambino e ragazzo” (Annali della Pubblica Istruzione)
1
Le persone del’Istituto Comprensivo
Staff di direzione
 Dirigente Scolastica: Dott.ssa Rita Contarino
 Collaboratrice Vicaria e responsabile della Scuola Secondaria di Primo grado: Prof.ssa Nadia
Cattafesta
 Responsabili Scuola dell’Infanzia: Ins. Sarah Castelli, Marisa Granelli
 Responsabili Scuola Primaria: Ins. Anna G. Diani, Barbara Aldizio, Sonia Ginepro
 Referente POF: Prof.ssa Katia Cattaneo
 Referente per i corsi ad Orientamento Musicale (SMIM): Prof. Federico Ceriani
Presidente del Consiglio d’Istituto: Sig. Vito Nigro
La Dirigente Scolastica riceve su appuntamento.
I Docenti ricevono secondo la modalità comunicata agli studenti.
La segreteria
La segreteria presso la sede di Dirigenza è composta dal Direttore dei servizi amministrativi, DSGA
Sig.ra Viola Monteduro e da 8 Assistenti Amministrativi.
Presso l’Istituto operano inoltre Collaboratori scolastici distribuiti nei plessi.
Gli uffici di segreteria si trovano presso la sede di Dirigenza in via Trento Trieste
Gli orari di ricevimento del pubblico sono:
dal lunedì al venerdì
dalle 11,15 alle 13,00
dalle 15,00 alle 16,00
sabato
dalle 10,00 alle 12,00
2
Aspetti organizzativo-didattici
Orario delle lezioni
Scuola dell’Infanzia
La scuola dell'infanzia struttura l'orario settimanale di 40 ore distribuendolo in cinque giorni:
 Ingresso dalle ore 7,45 alle ore 9,00.
 Uscita dalle 15,30 alle 15,45.
Scuola Primaria
Tutte le classi adottano l’ orario a settimana corta.
Viste le scelte dei genitori, l'orario settimanale delle lezioni prevede:
 27 ore
 30 ore (con Attività Facoltative Opzionali, AOF)
distribuite nel seguente modo:
 5 ore curricolari dal lunedì al venerdì (totale 25 ore)
 2 ore curricolari
- il lunedì pomeriggio per le classi 3°, 4°, 5°
- il martedì pomeriggio per le classi 1°, 2°
 3 ore di attività il giovedì pomeriggio, limitatamente a chi ha scelto 30 ore.
Orario delle lezioni:
orario antimeridiano
mensa
lunedì e martedì pomeriggio
giovedì pomeriggio
8,00 – 13,00
13,05 – 14,15
14,15 – 16,15
14,15 – 17,15
Nelle ore di A.O.F. si organizzano le attività per
"atelier” in ambito pratico – operativo
“laboratorio” di studio e ricerca
“atelier” in ambito linguistico – espressivo - teatrale
Scuola secondaria di primo grado
Per le classi della scuola secondaria di primo grado, l'orario settimanale delle lezioni prevede – vista
la scelta dei genitori – un tempo ordinario di 30 ore. Per gli studenti che frequentano le lezioni di
strumento sono previsti due rientri pomeridiani settimanali, per un totale di due ore.
Le unità orarie sono di 60 minuti.
Orario settimanale
 5 ore curricolari dal lunedì al sabato (totale 30 ore), dalle 8,00 alle 13,00
 L’orario di strumento viene concordato con i docenti all’inizio dell’anno scolastico.
3
La famiglia
Dagli annali della Pubblica Istruzione del 2012 accogliamo l’invito alla collaborazione con le
famiglie e con i genitori in tutte le fasi del percorso scolastico.
“La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori.
Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che
riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative”.
”Le famiglie ….sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e
condivise nella scuola, per consentire di creare una rete solida di scambi e di responsabilità
comuni.”
Come indicato in queste frasi degli Annali da sempre nel nostro Istituto, è viva la partecipazione dei
genitori che affiancano i docenti per costruire le risposte alla richiesta educativa.
La collaborazione si sviluppa con l’impegno e la partecipazione nei ruoli e negli ambiti che la
normativa scolastica attribuisce ai genitori, quali la rappresentanza nei consigli di classe e negli altri
organi collegiali.
L’Istituto intende inoltre
collaborare con il comitato dei genitori perché….” di fronte alla
complessa realtà sociale, la Scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o
dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo.”
4
La comunicazione
Le informazioni sull’andamento didattico- educativo degli alunni vengono fornite attraverso:
 Diario personale degli alunni e registro online nella scuola secondaria.
 Scheda di valutazione quadrimestrale.
 Comunicazione personale (colloqui individuali, telefonici o postali).
 Comunicazione tramite i rappresentanti di classe.
Nelle assemblee e nei consigli di classe vengono illustrate ai genitori:
 La programmazione annuale.
 Il regolamento della scuola.
 L’andamento didattico-disciplinare.
 Le visite guidate.
 Le iniziative culturali e sportive.
 Le scelte dei libri di testo.
I momenti a disposizione per la comunicazione sono:
 Open day.
 Assemblee di classe.
 Colloqui individuali.
 Incontri per la consegna delle schede.
 Incontri per l’orientamento.
 Incontri per l’inserimento.
 Web site: www.icgalileitradate.it
Quando il genitore necessita di incontrare i Docenti può avanzare richiesta tramite avviso sul diario
o recandosi direttamente a scuola.
I principi fondamentali
La scuola ha il compito di offrire un progetto educativo e culturale attento ai "bisogni" ma anche
agli "obblighi" formativi in un percorso in cui ciascuno trovi una sua collocazione nel rispetto di
valori comuni, nell'acquisizione di conoscenze e di abilità, nel rispetto dei diritti e delle capacità di
ognuno.
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MISSION
TANTE STRADE ….UN UNICO TRAGUARDO
I principi generali cui questa scuola- nel nuovo scenario - si ispira sono
La centralità della PERSONA posta al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti. In tal
senso le finalità della scuola vengono definite a partire dallo studente che apprende, con
l’originalità del suo percorso individuale tenendo conto dalla rete di relazioni che lo legano alla
famiglia e agli ambiti sociali.
Una Nuova cittadinanza intesa come valorizzazione dell’unicità e singolarità dell’identità
culturale di ogni studente per educare alla convivenza nazionale, europea e mondiale. “La scuola
è il luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e
progetto” (dagli Annali della Pubblica Istruzione 2012).
Un Nuovo Umanesimo per acquisire la consapevolezza che tutto ciò che accade nel mondo
influenza la vita di ogni persona e che ogni individuo è responsabile del futuro dell’umanità.
In tale prospettiva, la scuola intende perseguire alcuni obiettivi:
insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza per evitare la frammentazione
delle discipline;
promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo;
diffondere la consapevolezza che i grandi problemi della attuale condizione umana
possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le
nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.
Quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente
definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18
dicembre 2006)
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
6
Le suddette competenze sono necessarie per la realizzazione personale, la cittadinanza attiva,
l'inclusione sociale e l'occupabilità in una società della conoscenza.
L'istruzione e la formazione iniziali dovrebbero favorire lo sviluppo di queste competenze chiave a
un livello che prepari tutti i giovani, compresi quelli svantaggiati, per l'apprendimento ulteriore e
per la vita lavorativa.
Negli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado,
meglio si creano le condizioni affinchè si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i
bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di
riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante.
Per una scuola inclusiva
PAI - CTS e CTI
“La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi
dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando
l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile.”(Annali 2012)
Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona con
riferimento ai principi enunciati dalla legge 53/2003 ed è stato rivisto e integrato sulla base della
recente normativa (legge 170/2010, D.M. 12/07/2011, direttiva ministeriale del 27/12/2012 e C.M.
8/2013).
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione
particolare, che li ostacola
nell’apprendimento e nello sviluppo: questa situazione negativa
può essere sia a livello organico, pervasivo (si pensi alle disabilità
motorie o all’autismo …) e biologico (ad esempio nella dislessia),
sia a livello familiare, sociale, ambientale, contestuale o in
combinazioni di queste.
Il bisogno che tutti gli alunni hanno di sviluppare competenze,
senso di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, per gli alunni con bisogni
educativi speciali, necessita di maggiore attenzione da parte dell’istituzione scolastica.
La nostra scuola si attiva per una piena inclusione permettendo la partecipazione scolastica di tutti i
soggetti attraverso il Piano Annuale di Inclusione (PAI). Il PAI infatti è “uno strumento che
contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la
trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi di tutti e di
ciascuno” (nota 27 giugno 2013 n°1551). Esso prevede una prima parte di analisi della situazione e
una seconda in cui vengono organizzate e pianificate attività al fine di migliorare i punti di criticità
rilevati.
La scuola mette quindi al centro l’educando stesso, i comportamenti e le operazioni cognitive che
egli compie, gli affetti e le relazioni che egli vive; ed opera per il pieno sviluppo delle potenzialità
dell’alunno.
A tal fine l’istituzione scolastica presta particolare attenzione a:
 formazione delle classi tenendo conto delle risorse disponibili
(spazi, attrezzature) e di opportuni
criteri
necessari
all’integrazione di ogni alunno (orari, numero di alunni per
classe, …);
 collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del
servizio territoriale di Neuropsichiatria Infantile, o altri enti
specializzati accreditati per predisporre un apposito "progetto
educativo individualizzato", coordinato dagli psicopedagogisti e dal docente referente;
7
 integrazione e conseguente intervento degli operatori e dei docenti specializzati con attività che
riguardino tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno;
 inclusione degli alunni BES, monitorando le specifiche difficoltà di ciascuno per ridurre lo
svantaggio scolastico, attraverso l’attivazione di percorsi di informazione/formazione specifica
degli insegnanti, la predisposizione di strumenti compensativi/dispensativi adeguati e di
modalità alternative per il lavoro scolastico degli alunni con diagnosi o valutazioni, anche
attraverso le nuove tecnologie;
 redazione di PDP (piani didattici personalizzati) e di PEI (piani educativi individualizzati) per
attuare strategie didattiche mirate a garantire il successo formativo e una valutazione adeguata ai
casi.
La personalizzazione, quale strumento per raggiungere l’inclusione, comporta:
 l’attenzione alla pluralità delle dimensioni della persona;
 la necessità di un’attenzione continua e di una osservazione e descrizione specifica;
 l’importanza di attivare operazioni personalizzanti come agire autonomamente, scegliere,
rendere ragione;
 la fiducia nella possibilità del bambino e del ragazzo di crescere;
 l’ascolto delle dinamiche di crescita, degli interessi, delle risposte;
 l’accompagnamento dei passi, delle “fatiche”.
L’attivazione del PAI viene raggiunta collaborando in rete con altre istituzioni scolastiche anche
grazie al fatto che il nostro Istituto è sede di CTS e CTI.
I Centri Territoriali di Supporto (CTS) e per l'Intercultura (CTI) sono stati istituiti dagli Uffici
Scolastici Regionali in accordo con il MIUR; la legge 170, la direttiva del 27 dicembre 2012 e la
C.M. 8 del 2013 hanno rivisitato il loro ruolo e le loro funzioni, delineando strategie volte
fondamentalmente a sostenere l’azione delle scuole con modelli e supporti operativi, con
condivisione di competenze e professionalità e con ambienti di formazione basati sullo studio, la
ricerca educativo-didattica e la condivisione delle buone prassi sia sul piano educativo-didattico, sia
sul piano delle procedure di inclusione.
Il CTS e il CTI operano in questa direzione, promuovendo l’arricchimento delle risorse materiali che
verranno messe a disposizione della rete, ampliando le competenze professionali di quanti agiscono
nella scuola attraverso la realizzazione di percorsi specifici condivisibili, sostenendo una visione
diacronica e diatopica degli esiti e dei processi di inclusione dell’ambito territoriale.
CTS e CTI predispongono inoltre incontri tra scuola e famiglie, scuola e terzo settore, scuola e
sanità e svolgono attività di raccordo tra i vari enti della rete. Rientrano in quest’ambito di azione la
formulazione di protocolli di intesa con associazioni specifiche del territorio, Enti Locali e ASL,
l’utilizzo equo e funzionale delle risorse umane per l’inclusione, in raccordo con l’USR, e la messa a
punto di un modulo per il monitoraggio dei “tragitti” inclusivi degli alunni B.E.S.
8
Affidamento ed adozione
La scuola, attenta e sensibile alla tematica dell'affidamento/adozione, a fronte dell'aumento
significativo dei bambini in affido e adottati all'interno dell'Istituto, si è attivata per:
 individuare degli insegnanti referenti;
 garantire un'accoglienza mirata sia alla famiglia sia al minore;
 proporre un percorso di inserimento adeguato e graduale secondo l'età e la situazione specifica;
 mostrare particolare attenzione nei momenti di “passaggio” da un ciclo scolastico all'altro e in
ogni situazione di cambiamenti in generale;
 mantenere contatti diretti con i Servizi, gli Enti e le Associazioni del Territorio coinvolti.
Al fine di garantire il benessere di questi alunni, l'Istituto fa riferimento alle “Linee di indirizzo per
favorire il diritto allo studio degli alunni adottati – dicembre 2014 -”.
La Scuola riconosce le diverse tipologie di famiglie come risorsa da valorizzare per un
arricchimento sia culturale sia educativo, nell'ambito di una società sempre più complessa e in
continuo cambiamento.
Alunni che necessitano di istruzione domiciliare.
Per gli alunni colpiti da gravi patologie o impossibilitati a frequentare la scuola per motivi di salute
per almeno 30 giorni, la scuola si impegna, previa richiesta medica e col consenso dei genitori, a
progettare percorsi personalizzati di istruzione domiciliare ai sensi delle norme vigenti, utilizzando
gli appositi fondi ministeriali, integrati da altre risorse disponibili, a partire dai fondi annualmente
assegnati per l’arricchimento dell’offerta formativa (L. 440/97).
I docenti da impiegare nei singoli progetti saranno individuati prioritariamente fra i docenti della
classe cui appartiene l’alunno/a interessato/a.
Multiculturalità
Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica di alunni non italiani, l’Istituto
Comprensivo si impegna a realizzare iniziative volte a:
 creare un clima di accoglienza tale da evitare la percezione di sé come minoranza;
 facilitare l’apprendimento linguistico, anche mediante attività aggiuntive di insegnamento
organizzate su due livelli:
a) apprendimento dell’italiano per comunicare;
b) apprendimento dell’italiano per studiare.
La Commissione intercultura ha elaborato il Protocollo
d’accoglienza che definisce le modalità di inserimento degli alunni
stranieri riportato nel Regolamento di Istituto.
La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta
un’occasione importante per favorire fra adulti e studenti la
diffusione dei valori di tolleranza, di solidarietà e di apertura alla
condivisione di mondi diversi.
Viene inoltre valorizzata la collaborazione con Enti e Associazioni
del territorio che, a vario titolo, si occupano di minori stranieri
(Petali dal mondo, Aquilone, Rotary …).
9
L’Istituto comprensivo offre alle alunne e agli alunni di lingua araba la possibilità di frequentare, in
orario aggiuntivo, un corso di arabo, tenuto da un docente madrelingua, assegnato dal Marocco in
accordo con il Governo italiano.
Alunni che non si avvalgono dell’insegnamento
della religione cattolica.
Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica sono seguiti, negli orari
in cui viene impartito tale insegnamento nelle rispettive classi, da altri docenti a disposizione del
plesso svolgendo attività alternativa. Nel caso in cui le ore di Religione cadano all’inizio o alla fine
delle lezioni gli studenti possono scegliere di entrare dopo o di uscire prima.
Nella scuola dell’infanzia, i bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della religione
cattolica sono seguiti dall’insegnante di sezione, negli orari in cui è presente la specialista di
religione.
Attività di orientamento
L'orientamento è uno dei punti cardine dell'attività scolastica per guidare i giovani nella scelta
dell'attività successiva, nel rispetto della finalità ultima della scuola dell'obbligo.
I protagonisti dell'orientamento sono:
la scuola, l'alunno, la famiglia, gli enti locali, il mondo del lavoro, le figure professionali.
L'aspetto educativo prevede:
- la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità);
- il consolidamento della capacità di operare scelte.
Le attività da privilegiare sono:
- conversazioni guidate e somministrazione test, volti a favorire la conoscenza di sé;
- il rafforzamento dello specifico delle discipline;
- sperimentazione di attività manuali per promuovere la costruzione di nuovi interessi;
- conoscenza delle scuole dei diversi ordini anche attraverso visite guidate, la consultazione di
opuscoli e incontri con docenti;
- il coinvolgimento dei genitori nell'azione orientativa;
- l'elaborazione, al termine della scuola secondaria di 1° grado, di un consiglio orientativo proposto
dai docenti agli alunni e ai genitori.
10
I traguardi verso le competenze formative generali
 Partecipazione
- Prestare attenzione alle attività della classe
- Essere capace di ascoltare con interesse
- Intervenire con pertinenza e ordine
 Impegno.
- Portare tutto il materiale necessario per lo svolgimento delle lezioni e averne cura
- Eseguire regolarmente le consegne in modo completo e ordinato
 Collaborazione con gli altri.
- Essere disponibili all'ascolto e accettare punti di vista diversi dai propri
- Saper collaborare e confrontarsi nelle varie attività proposte
- Rispettare gli arredi scolastici e il materiale proprio e dei compagni
- Gestire i propri stati emozionali ed esprimerli in modo opportuno (autocontrollo)
 Metodo e autonomia.
- Organizzare autonomamente gli strumenti e i supporti allo studio (giochi, quaderni, libri,
diario …)
- Saper programmare, organizzare e portare a termine il proprio impegno
- Saper valutare il prodotto del proprio impegno
- Saper riflettere su un'esperienza
Valutazione sul livello di maturazione
Per la scuola dell’infanzia si utilizza una tabella per la valutazione conclusiva dei bambini , che
permette di rilevare i progressi e le competenze conseguite negli ambiti affettivo – relazionale,
motorio, linguistico – comunicativo e cognitivo.
Al termine del 1° quadrimestre viene fissato un incontro di verifica e di osservazione con la
psicopedagogista e la Dirigente per fare il punto sui percorsi in atto. Tale momento assume una
fondamentale importanza per verificare l’andamento didattico ed eventuali problematiche in atto
che possono essere affrontate.
La stessa cosa viene effettuata per la Scuola Primaria nel corso dello scrutinio e si valutano anche i
comportamenti e le situazioni problematiche oltre alla verifica dei voti e degli apprendimenti.
Per la Scuola Secondaria lo scrutinio del 1° quadrimestre assume una importanza strategica anche ai
fini disciplinari perché vengono esaminate le note disciplinari e se necessario erogate le relative
sanzioni.
Per la scuola primaria e secondaria di primo grado il livello globale di maturazione si riferisce agli
ambiti sopra citati.
La valutazione sommativa, formativa e complessiva (di fine quadrimestre o di fine anno) è
effettuata in base ad una scala decimologica tenendo conto di
Progressi ottenuti rispetto al livello di partenza
Interessi manifestati e attitudini promosse
Impegno e comportamento a scuola
Eventuali distanze degli apprendimenti dell’alunno rispetto ai traguardi stabiliti, al fine di
progettare nuove azioni da intraprendere (finalità educative e formative).
11
Scuola primaria e secondaria: criteri e strumenti per la verifica e la valutazione
dei livelli di partenza, in itinere e finali
La verifica, intesa come accertamento degli obiettivi programmatici di ogni disciplina si
realizza tramite
- prove oggettive e/o semi-strutturate,
- prove pratiche
- produzioni scritte/grafiche
- domande orali
- ricerche
- osservazioni in itinere
La misurazione avviene utilizzando una scala con voti da 4 a 10 in base allo schema seguente:
Prestazione corrispondente alle operazioni cognitive
 gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti
 gli obiettivi sono padroneggiati in modo completo
 gli obiettivi sono stati raggiunti in modo sicuro
 gli obiettivi sono stati raggiunti in modo essenziale
 gli obiettivi non sono stati adeguatamente raggiunti
 gli obiettivi non sono stati raggiunti in alcun modo
voto
10-9
8
7
6
5
4
E’ possibile anche l’uso del mezzo punto e si concorda che, qualora gli obiettivi non siano stati
raggiunti in alcun modo, nella scuola primaria e secondaria il voto minimo sarà 4.
Sarà anche possibile valutare le prove oggettive di verifica in percentuali utilizzando la griglia
seguente per l’ assegnazione del voto:
CLASSI 1° E 2° PRIMARIA
Da 0 a 59
Voto: 5
Da 60 a 64,99 Voto: 6
Da 65 a 69,99 Voto: 7
Da 70 a 79,99 Voto: 8
Da 80 a 89,99 Voto: 9
Da 90 a 100
Voto: 10
CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE
SCUOLA PRIMARIA E CLASSI DELLA
SCUOLA SECONDARIA
Da 0 a 40,99
Voto: 4
Da 41 a 47,99
Voto: 4,5
Da 48 a 53,99
Voto: 5
Da 54 a 57,99
Voto: 5,5
Da 58 a 63,99
Voto: 6
Da 64 a 67,99
Voto: 6,5
Da 68 a 73,99
Voto: 7
Da 74 a 77,99
Voto: 7,5
Da 78 a 83,99
Voto: 8
Da 84 a 87,99
Voto: 8,5
Da 88 a 94,99
Voto: 9
Da 95 a 98,99
Voto: 9,5
Da 99 a 100
Voto: 10
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La verifica e la valutazione seguono una scansione temporale suddivisa in:
1. fase iniziale diagnostica o predittiva (non sommativa)
a) accerta i livelli di partenza individuali
2. fase in itinere
a) rileva le difficoltà di apprendimento (non sommativa)
b) individua le cause (non sommativa)
c) modifica se necessario la programmazione (non sommativa)
d) stabilisce il raggiungimento minimo dell’obiettivo (sommativa)
3. fase intermedia istituzionale alla fine del primo periodo di valutazione che stabilisce il livello
dell’apprendimento, i progressi, i ritardi e lo quantifica
4. fase finale
a) stabilisce il raggiungimento e/o il livello degli obiettivi educativi e didattici e quindi delle
competenze
b) rileva l’efficacia e l’efficienza delle strategie didattiche utilizzate.
Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale
sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento.
Questa avviene a livello:



iniziale (livelli di sviluppo)
in itinere (sequenze didattiche)
finale ( esiti formativi)
La valutazione del comportamento della scuola primaria è espressa con giudizio
complessivo.
Indicatori di valutazione del comportamento nella scuola primaria:
OTTIMO:
l’alunno partecipa attivamente alla vita della classe e si impegna costantemente nel lavoro
individuale. Osserva le regole convenute con senso di responsabilità. Rispetta gli
insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le
strumentazioni.
DISTINTO: l’alunno partecipa alla vita della classe e si impegna nel lavoro individuale. Osserva le
regole convenute. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della
scuola, gli ambienti e le strumentazioni.
BUONO: l’alunno partecipa selettivamente alla vita della classe e mostra un impegno abbastanza
adeguato nel lavoro individuale. Generalmente osserva le regole convenute. Solitamente
rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le
strumentazioni.
SUFFICIENTE: l’alunno partecipa passivamente alla vita della classe e si impegna in modo saltuario e
discontinuo nel lavoro individuale. Fatica a rispettare le regole convenute e/o gli
insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le
strumentazioni.
NON SUFFICIENTE: l’alunno partecipa in modo inadeguato alla vita della classe e mostra scarso
impegno nel lavoro individuale. Mostra evidenti difficoltà a rispettare le regole convenute,
gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le
strumentazioni.
13
Nella scuola secondaria di primo grado il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei
comportamenti posti in essere durante l’anno e la valutazione non può riferirsi ad un singolo
episodio; ha inoltre valenza educativa e formativa. L’alunno ottiene un voto in decimi il cui
punteggio corrisponde ai profili abbinati:
10:
9:
8:
7:
6:
5:
l’alunno partecipa attivamente alla vita della classe con contributi personali costruttivi e si
impegna costantemente nel lavoro individuale. Osserva le regole convenute con senso di
responsabilità. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola,
gli ambienti e le strumentazioni.
l’alunno partecipa alla vita della classe e si impegna nel lavoro individuale. Osserva le
regole convenute. Rispetta gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della
scuola, gli ambienti e le strumentazioni.
l’alunno partecipa selettivamente alla vita della classe e non sempre mostra un impegno
adeguato nel lavoro individuale. Talvolta non osserva le regole convenute, non rispetta gli
insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le
strumentazioni.
l’alunno partecipa passivamente alla vita della classe e si impegna in modo saltuario e
discontinuo nel lavoro individuale. Fatica a rispettare le regole convenute e/o gli
insegnanti, i compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le
strumentazioni.
l’alunno partecipa in modo inadeguato alla vita della classe e mostra scarso impegno nel
lavoro individuale. Rivela difficoltà nel rispettare le regole convenute, gli insegnanti, i
compagni, il personale non docente della scuola, gli ambienti e le strumentazioni.
l’alunno non partecipa alla vita della classe e non si impegna nel lavoro individuale. Non
rispetta le regole convenute, gli insegnanti, i compagni, il personale non docente della
scuola, gli ambienti e le strumentazioni come attesta l’irrogazione di sanzioni disciplinari
che hanno comportato l’allontanamento temporaneo dello studente dalla scuola per un
tempo maggiore ai quindici giorni. Inoltre, dopo l’irrogazione delle sanzioni, non ha
mostrato apprezzabili cambiamenti comportamentali.
14
La scuola dell’infanzia
In riferimento agli ANNALI della pubblica istruzione del 2012, la Scuola dell’Infanzia, si pone le
finalità di promuovere lo sviluppo:
 dell’identità
 dell’autonomia
 della competenza
 della cittadinanza
articolando la propria attività attorno ai campi di esperienza:
 il sé e l’altro
 il corpo e il movimento
 immagini, suoni, colori
 i discorsi e le parole
 la conoscenza del mondo
La scuola del primo ciclo comprende:
 la scuola primaria
 la scuola secondaria di primo grado
Finalità della scuola del primo ciclo
La finalità della scuola del primo ciclo è quella di acquisire le conoscenze e le abilità
fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo
della persona.
A tal fine la scuola ha il compito di:
 attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità
 valorizzare il talento e le inclinazioni di ciascuno
 promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
 rimuovere ogni ostacolo alla frequenza
 migliorare la qualità del sistema di istruzione
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Il nostro Istituto ha individuato 6 macroaree di intervento educativo didattico all'interno delle quali
si inseriscono i progetti approvati in sede di Collegio Docenti Unitario per rispondere alle nuove
esigenze formative.
1. DIMENSIONE ORGANIZZATIVA COMPLESSIVA
Obiettivi




Collaborare con il D.S. per garantire il funzionamento del sistema scolastico
Fornire ai docenti le indicazioni inerenti la gestione interna dell’Istituto
Vigilare e controllare sull'andamento generale del servizio
Curare i rapporti interpersonali con le varie figure che operano nella scuola o nel territorio
Personale preposto:
 Vicaria
 Staff di direzione
2. PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
Obiettivi:




Consolidare il curriculum
Rafforzare le competenze di base
Sviluppare le abilità linguistiche, sociali e personali
Favorire l’interculturalità e l’inclusione
Progetti:






Erasmus +
BEI
CLIL
KET
DELF
Teatro in lingua inglese e francese
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2. LE COMPETENZE MUSICALI
Obiettivi:



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Stimolare la capacità creativa
Educare al suono e all’ascolto
Imparare ad usare uno strumento musicale
Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo
Progetti:
 Musica infanzia
 Musica primaria
 Orchestre
 Musica di insieme
4. INCLUSIONE SCOLASTICA
Obiettivi:




Facilitare l’integrazione
Prevenire il disagio e le situazioni a rischio
Supportare il lavoro degli insegnanti
Consolidare la collaborazione con le famiglie
Percorsi e proposte:




CTS, CTI
Psicopedagogista
PAI
Italiano per alunni stranieri
5. VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE – ECCELLENZE
Obiettivi:
 Essere consapevole dei limiti e delle potenzialità delle proprie capacità personali
 Collegare, trasferire e applicare in situazioni e contesti extra-scolastici le conoscenze
acquisite
 Sviluppare le capacità espressive e comunicative
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Progetti:








Consiglio comunale dei ragazzi
Non solo libri
Promozione alla lettura
Giornalino on-line
Giochi matematici
Scacchi a scuola
Parco pineta
Orto
 A tutta scienza:
Farmacisti a scuola – prevenzione alle
tossicodipendenze
COOP – educazione alimentare
GAT
Prevenzione del gioco d’azzardo
 Laboratori, Scuola Bottega
 Attività teatrali
 Pittura su porcellana
 Talent show
 Teatro
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6. STAR BENE A SCUOLA - BENESSERE
Obiettivi:






Migliorare la percezione corporea
Favorire la socializzazione, la relazione e l’autonomia
Comprendere il valore delle regole per una sana convivenza
Riconoscere le pressioni sociali e mettere in atto adeguate strategie di difesa
Promuovere l’educazione alimentare
Favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita collettiva ed istituzionale
Progetti:
 Accoglienza, continuità,
orientamento
 Nuoto, attività sportive, giochi
sportivi studenteschi
 Con gli occhi di un bambino
 La strada maestra
 Educazione stradale, pedibus


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

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
Cre - attivi
Life Skills Training
Ergonomia
Progetto Chirone
Nonni a scuola
Un bastone per amico "twirling"
Orto
Frutta nella scuola
Salute e sorrisi
 Cittadinanza attiva (tavolo della
cultura - comitato genitori)
 Sicurezza in rete - Safety-day
 Petali dal mondo
 Progetto di sensibilizzazione
degli alunni alla non violenza
 Lotta alla violenza di genere
 Mensa a scuola
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Progettualità
a) Linee progettuali
Avvalendosi delle modalità organizzative previste, il Collegio docenti propone per l'a.s. 2015/2016
una serie di attività nelle cui connotazioni si possono individuare alcuni caratteri preminenti:
1. integrazione e arricchimento dei curricoli relativi a singole discipline;
2. integrazione delle competenze, con elaborazione di progetti in grado di coniugare il versante
socio-affettivo con il versante cognitivo, anche attraverso la realizzazione di percorsi
interdisciplinari;
3. individualizzazione dei percorsi formativi, sia ai fini del recupero / consolidamento /
potenziamento relativo alle abilità di base, sia attraverso l'offerta di percorsi formativi
diversificati e la valorizzazione delle eccellenze;
4. integrazione scuola-territorio, da un lato mediante l'utilizzazione di qualificate risorse
culturali del contesto ambientale e, dall'altro lato, mediante la realizzazione di iniziative con
le quali la scuola si rende presente sul territorio, anche in rete con altri Istituti della città;
5. apertura ai valori universalmente riconosciuti, quali: la solidarietà, il rispetto di sé e degli
altri, il senso civico.
Per la descrizione analitica dei progetti si fa riferimento alle schede di progetto acquisite agli atti
della scuola.
Nella strutturazione del Piano dell'Offerta Formativa, si è voluto sottolineare il senso di un percorso
che dalla scuola dell'infanzia, attraverso la scuola primaria giunge alla scuola secondaria.
In particolare sono stati messi in risalto gli elementi che meglio si prestano a evidenziare, sulla base
di ciò che già effettivamente viene realizzato, una continuità all'interno del percorso di cui sopra, a
definire un'immagine unitaria del nostro Istituto Comprensivo, a collocarlo in un rapporto di
proficua interazione con il territorio.
b) Finanziamenti
Per il finanziamento delle attività progettate, si utilizzeranno le entrate ordinarie dello Stato e i fondi
erogati dal Comune, su apposita Convenzione stipulata con l’Istituto Comprensivo, oltre che
contributi volontari da parte dei genitori.
c) Risorse
Per la realizzazione dei progetti in questione, si utilizzeranno risorse interne (ore aggiuntive di
insegnamento, retribuite con il fondo di Istituto o con altri specifici finanziamenti; ore aggiuntive
funzionali all'insegnamento, retribuite con il fondo di Istituto) e interventi di esperti esterni, su
progetti specifici (educatori, specialisti, professionisti….).
Opereranno inoltre le Commissioni di lavoro.
Il Comune di Tradate ha sottoscritto con la scuola una convenzione molto importante (PATTO
PER LA SCUOLA), con la quale garantisce l’erogazione di fondi per l’attuazione di servizi e
progetti fondamentali agli Istituti della città.
L’Istituto Comprensivo Statale Galilei è in rete inoltre con altre scuole parificate della città, oltre
che con tutti gli Istituti di Scuola Superiore e con il CFP. Questa rete favorisce la comunicazione tra
Dirigenti, docenti e operatori ed offre molte opportunità educative e di apprendimento, soprattutto
ai fini dell’orientamento.
Inoltre il Comune garantisce:
 Servizio scuolabus (a carico delle famiglie)
 Servizio mensa (a carico delle famiglie)
 Biblioteca Comunale
 Educatori scolastici
La scuola ha in atto forme di collaborazione anche con i Comuni limitrofi e con l’ASL territoriale.
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Le Associazioni e gli Enti che cooperano con la scuola sono:
 Oratorio di Tradate, di Abbiate G. e delle Ceppine
 Associazione Baobab - Centro di aggregazione “La casa del grano”
 Associazione “L’Aquilone”
 Associazione “L’Allodola”
 Petali dal mondo
 Lions Club
 Rotary Club
 CGIL, SPI. AUSER (volontariato)
 ACLI Tradate
 CARITAS Tradate
 Dame di San Vincenzo
 Associazione alpini di Abbiate Guazzone
 Liceo musicale Bellini
 Legambiente
 Parco Pineta
 GAT
 112
 Protezione civile di Tradate
 Vigili del fuoco
 Polizia locale
Viaggi d’istruzione e visite guidate
I viaggi d’istruzione e le visite guidate si configurano come attività didattiche, parte integrante della
programmazione e del percorso educativo dell’alunno.
Le finalità sono:
 favorire la conoscenza del territorio dal punto di vista culturale, sociale ed economico;
 potenziare il clima relazionale tra alunni e tra alunni e docenti.
 stimolare la crescita personale dei partecipanti attraverso l’ampliamento degli orizzonti
culturali, l’educazione alla comprensione nazionale ed internazionale e alla pace;
 sviluppare le capacità comunicative in lingua straniera.
Le mete e gli itinerari delle visite e dei viaggi sono indicate nel piano annuale approvato dal
Collegio Docenti in quanto parte integrante del POF.
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Attività di formazione
Il personale docente e non docente è impegnato nell’aggiornamento su temi significativi per un
arricchimento della propria professionalità:
1) corsi di formazione sulle problematiche relative agli alunni BES;
2) corsi di generazione WEB (in rete con l'I.C. Da Vinci di Saronno);
3) corso per gli addetti al Primo soccorso, alla Prevenzione incendi, al Servizio di prevenzione
e protezione;
4) approfondimenti sulle tematiche relative agli Annali con focus su apprendimento digitale e
apprendimento collaborativo, percorsi di ricercazione in collaborazione con CIDI di Milano.
Altri corsi di aggiornamento potranno essere frequentati dai docenti per scelta individuale
nell’ambito delle iniziative organizzate dal M.I.U.R., anche attraverso le sue articolazioni
territoriali, ovvero da enti accreditati o autorizzati.
I docenti sono inoltre impegnati in attività di autoaggiornamento.
I docenti incaricati di svolgere funzioni strumentali partecipano agli incontri di formazione
predisposti dall’Amministrazione, direttamente o su mandato della medesima, concernenti gli
ambiti di rispettivo interesse.
La dirigente scolastica segue specifiche iniziative di formazione /aggiornamento.
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Piano dell`Offerta Formativa a.s. 2015/2016