GAZZETTA
Lunedì
CRONACA DI REGGIO
6 aprile 2009
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INCIDENTE MORTALE A BIBBIANO
Scontro all’incrocio, muore 28enne
Vincenzo Carotenuto era in sella alla sua Honda quando ha sbattuto contro una Kia
L’operaio ha cessato di vivere pochi istanti dopo, malore per il padre accorso sul posto
di Elisa Pederzoli
BIBBIANO. Un impatto violentissimo, al
centro dell’incrocio. La Honda che sbatte
sulla fiancata dell’auto e il motociclista,
Vincenzo Carotenuto 28 anni, che vola oltre e cade a terra. Inutile ogni tentativo di
rianimare il giovane: qualche istante dopo
il terribile scontro, smette di respirare. E’
Sono circa le 18 quando
Vincenzo Carotenuto, operaio originario del Napoletano, è in sella alla sua Honda.
Abita in via Lenin, al civico
6, a poca distanza dall’incrocio maledetto. Dove è in programma la costruzione di
una rotatoria.
Questione di attimi, capaci
di decidere il destino di una
persona.
Il 28enne attraversa l’incrocio tra via Franchetti e via
Venturi, in pieno centro; proprio in quel momento sullo
stesso crocevia sta transitando una Kia, con a bordo un
uomo e una donna. Nessuno
riesce a evitare lo scontro. I
due racconteranno di aver visto il giovane motociclista volare, letteralmente, oltre l’abitacolo dopo il terribile impatto. I minuti che seguono sono
concitati. Parte la chiamata
al 118. Nel giro di pochi minuti arriva l’ambulanza della
Croce Rossa di Quattro Castella. Vincenzo Carotenuto,
a terra, però non dà segni di
vita.
Il personale medico tenta a
lungo di rianimarlo: il telo è
alzato, per celare ai tanti accorsi sul luogo dell’incidente,
le manovre di rianimazione.
Alla fine, però, i soccorritori
sono costretti ad arrendersi.
Sul posto intervengono anche i carabinieri di Bibbiano.
A loro toccherà dare conferma ai parenti del giovane, corsi in via Franchini non appena la notizia si è diffusa, che
Vincenzo è morto. Il padre, disperato davanti a quella terribile scena, si sente male.
Ora toccherà ai militari ricostruire l’esatta dinamica
dello scontro ed accertare
eventuali responsabilità.
l’amara sequenza dell’incidente mortale
accaduto ieri pomeriggio a Bibbiano, tra
via Venturi e via Franchetti. Appena appresa la notizia, sul posto arriva anche il
padre della vittima: la famiglia abita poco
lontano. Ma non regge a tanto dolore e viene portato via in ambulanza.
Da sinistra le foto della tragedia:
i soccorsi, la disperazione
del padre di Vincenzo
Carotenuto al suo arrivo
sul luogo dello schianto
Una nuova tappa del tour analcolico
«No alcol on the road» era alla discoteca Adrenaline
Prosegue la campagna di sensibilizzazione tra i giovani nei locali
«No alcol on the road». Continua il «discotour» della polizia stradale di Reggio contro
l’abuso di alcol per chi si mette alla guida. Sabato sera i ragazzi che prendono parte al
progetto, insieme ad alcuni insegnanti e agli agenti della
Polstrada erano alla discoteca Adrenaline. Le attività sono state organizzate, come
nelle altre serate, in parte all’interno del locale, dove i ragazzi dell’istituto alberghiero
Motti hanno preparato gustosi e stuzzicanti cocktail analcolici. Davanti all’ingresso,
infatti, i volontari reggiani
della Croce Rossa hanno allestito le postazioni destinate ai
ragazzi dell’Ipsia Lombardini
che hanno fatto provare la
Cocaina e crack, denunciati due giovani
L’indagine dei carabinieri di Scandiano ha fatto luce su un giro di droga
SCANDIANO. Cocaina e crack, in diversi quantitativi già confezionati in dosi e pronti per essere immessi sul mercato scandianese. E’ la scoperta fatta
dai carabinieri della tenenza di Scandiano dopo che, il 31 marzo scorso, avevano fermato due cittadini marocchini
sotto i portici di via Miglioli. Da un primo controllo, gli stranieri erano risultati puliti. I militari, però, insospettiti dall’incontro tra i due, avevano continuato gli accertamenti. E, a terra, poco lontano avevano trovato la droga. Una volta rintracciati, entrambi i magrebini so-
no stati denunciati. La droga era a terra, vicino alla base di un muretto: dentro a un involucro in cellophane c’era
un grammo di cocaina. Nei pressi di
una saracinesca, non molto lontano da
dove i due uomini si erano incontrati, i
militari hanno trovato un involucro di
carta stagnola con dentro mezzo grammo di crack e, accanto a un cestino dell’immondizia, un terzo involucro in cellophane termosaldato con 4 altri involucri da un grammo ciascuno di cocaina.
Secondo i militari, quella droga era
stata gettata a terra dai due magrebini
quando hanno capito di essere stati intercettati dai carabinieri. A quel punto
i militari hanno provveduto anche a
una perquisizione. A casa del 35enne, i
carabinieri hanno trovato nascosto sotto un divano un bilancino di precisione
e due telefoni cellulari oltre a sei schede telefoniche.
Nel garage sopra un tavolino in legno
è stato trovato tutto l’occorrente per il
confezionamento degli stupefacenti: sostanza da taglio, buste di cellophane bucate, da cui erano stati ricavati gli involucri per le dosi.
Smart con l’etilometro, come
accessorio che impedisce l’avvio del motore in caso di superamento del tasso alcolemico
imposto per legge. I ragazzi
dell’Iti Nobili hanno fatto provare il precursore (ovvero
una sorta di pre-alcoltest, più
veloce del test vero e proprio
che serve in pochi secondi a
escludere tutti coloro che proprio non hanno bevuto e a sottoporre invece all’alcoltest
tutti gli altri) e l’etilometro,
mentre quelli dell’istituto Galvani hanno fatto indossare i
loro occhiali che simulano la
visione alterata da abuso di
alcol: un modo concreto per
far compredere ai giovani
quali possono essere gli effetti dell’alcol sui diversi sensi.
Anche gli studenti dell’istituto agrario Zanelli hanno
partecipato, distribuendo latte come bevanda depuratrice
e opuscoli informativi sugli
effetti dell’abuso di alcol.
Hanno collaborato alla serata anche i ragazzi del liceo
Moro e del Filippo Re. All’interno della discoteca, alcuni
studenti del Filippo Re e del
Motti hanno allestito un angolo dove invitavano i ragazzi a
fermarsi per spiegare la loro
presenza nel locale, chiedendo poi di esprimere un pensiero su una cartolina dove é
scritta la frase: «Bere lo fanno tutti, tu distinguiti. Ognuno sceglie la sua strada, la
tua qual è?». Sabato 18 aprile
l’appuntamento è alla discoteca «Sali & Tabacchi».
La svastica incisa sull’auto
Dopo la svastica
Città Attiva
e Pd solidali
con la Masini
«Un grave atto vandalico». Così il segretario provinciale del Pd, Giulio Fantuzzi, commenta la svastica incisa da ignoti sull’auto della presidente della
Provincia, Sonia Masini.
«Esprimo la più convinta
solidarietà a Sonia Masini
— prosegue il numero uno
del Pd — è il secondo episodio nella nostra città, dopo il sindaco Delrio. L’autore sembra prediligere le
auto dei rappresentanti
delle istituzioni democratiche per lasciarvi un marchio su cui la città del Tricolore ha già espresso la
sua riprovazione».
Solidarietà anche da
«CittàAttiva» e Antonella
Spaggiari: «Quello che è
successo è un fatto deprecabile, da condannare fermamente».
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6 Aprile 2009 - Istituto Pascal RE