BOLLETTINO PER I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI ALLA SICUREZZA UIL DEL SERVIZIO SVILUPPO SOSTENIBILE UIL - UFFICIO SICUREZZA LAVORO a cura di Guido Bianchini Impaginazione e invio: Roberto Calzolari SUL Anno II giugno 2013 n.17 DOCUMENTAZIONE PUBBLICAZIONI LEGISLAZIONE ACCORDI SENTENZE QUESITI EVENTI UIL ITAL SERVIZI APPROFONDIAMO TWITTER facebook LinkedIN PER SCARICARE 1 SENTENZA ETERNIT: CONDANNA A 18 ANNI PER DISASTRO AMBIENTALE DOLOSO PER CASALE M., BAGNOLI E RUBIERA SENTENZA SU PROCESSO ETERNIT RICHIAMO PER ISTITUZIONI Comunicato stampa UIL PaoloCarcassi: La sentenza di oggi della Corte della Corte d’appello di Torino, dichiara Paolo Carcassi Segretario Confederale UIL, che ha condannato a 18 anni di carcere l'ex manager svizzero della Eternit Stephan Schmidheiny, richiama tutte le istituzioni Nazionali e Territoriali a lavorare con maggiore tenacia e puntualità affinchè tragedie del genere, che hanno colpito le popolazioni e i lavoratori particolarmente in alcune realtà, non accadano mai più. EDITORIALE Ricordiamo, conclude Paolo Carcassi, che a causa dell’amianto, muoiono ogni anno in Italia 3000 persone, più di tre volte di tutti i morti per infortuni sul lavoro ed il fenomeno rischia di essere per i prossimi anni in crescita. Il Governo deve considerare questa una emergenza che deve avere risposte concrete ed immediate attraverso misure sia sull’aspetto sanitario che su quello della prevenzione e dei risarcimenti 2 PUBBLICAZIONI SUVA LE NUOVE REGOLE PER CHI LAVORA IN QUOTA Pubblicato da SUVA un vademecum su “Nove regole vitali per chi lavora su tetti e facciate”. La pubblicazione presenta illustrazioni e schemi esplicativi con le principali misure di sicurezza da adottare quando si lavora su un’impalcatura o su un tetto. Esempio: 1. Mettere in sicurezza le aperture nel tetto 2. Realizzare accessi sicuri 3. Ispezionare preventivamente i ponteggi per poter individuare eventuali pericoli 4. Utilizzare imbracatura e altri DPI solo previa e adeguata formazione Il vademecum è strutturato come una sorta di check-list. Utile sia ai Datori di lavoro sia ai lavoratori Fonte SUVA PUBBLICAZIONI http://download.acca.it/Download/BibLus-net/Sicurezza/SUVA_8_regole_DPI_Anticaduta.pdf GUIDA ANCE PER LA SICUREZZA NELLE IMPRESE EDILI: LE RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVORO E LA DELEGA DI FUNZIONI, CON 13 MODELLI DI INCARICO Garantire adeguati livelli di sicurezza sul lavoro nell’ambito di un’impresa edile è un’operazione complessa che richiede un’apposita organizzazione che deve collaborare con il datore di lavoro. Con la delega di funzioni il D.Lgs. n.81/2008 ha introdotto un importante istituto che permette di delineare i ruoli e le responsabilità all’interno di un’azienda. La delega di funzioni è per definizione un atto organizzativo interno all’impresa, con il quale il datore di lavoro (delegante) trasferisce ad un altro soggetto (delegato) doveri originariamente gravanti su di lui, il cui omesso o negligente adempimento può dare luogo a responsabilità penali. Il D.lgs n.81/2008 prevede che la delega di funzioni: 1. Risulti da atto scritto recante data certa; 2. Sia affidata a personale dotato di tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; 3. Attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; 4. Attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate; 5. Sia accettata dal delegato per iscritto. Con l’obiettivo di fornire agli imprenditori edili le indispensabili indicazioni sulla delega in materia di sicurezza sul lavoro, l’ANCE ha pubblicato l’opuscolo “La responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro”. La guida fornisce un quadro dettagliato sui ruoli e sulle responsabilità tracciate dal D.Lgs. n. 81/2008. Questi gli argomenti trattati: 1. Le figure previste dal Testo Unico Sicurezza e le relative posizioni di garanzia (il datore di lavoro, il dirigente, il preposto, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.) 2. La delega di funzioni: (i requisiti di validità, la posizione del delegante, modelli di organizzazione e gestione, la posizione del delegato, la subdelega.) 3. Applicazione della disciplina al settore dei lavori in edilizia: 4. Imprese esecutrici ed impresa affidataria: (il datore di lavoro dell’impresa esecutrice, dirigenti e preposti nei cantieri, l’impresa affidataria.) 3 Nel documento sono inoltre presenti 13 esempi di lettere di incarico e di delega in materia di sicurezza, utilizzabili direttamente dai datori di lavoro Fonte Biblus http://www.acca.it/biblus-net/articolocompleto/tabid/80/ItemID/2582/View/Details/Default.aspx STRESS E NUOVE TECNOLOGIE: AA.VV. Giornale Italiano Medicina Lavoro Fonte ANMIL http://www.anmil.it/Portals/0/Immagini/Fondazione/tesi%20vincitrici/Giorgia_Murri.pdf SICUREZZA LAVORO SPIEGATA IN BIBLIOTECA, “DI SICURO AL SICURO”, REPORT PROGETTO INAIL Pubblicato da Inail Di sicuro… al sicuro. La salute e la sicurezza entrano in biblioteca, rivista-report che raccoglie l’esperienza formativa svolta nel 2012 dall’Istituto nelle scuole della capitale, in collaborazione con le Biblioteche di Roma. Fonte ANFOS-INAIL PUBBLICAZIONI http://www.quotidianosicurezza.it/formazione/progetti-formazione/di-sicuro-al-sicuro.htm RISCHI ESPOSIZIONE NANOMATERIALI E PROTEZIONE LAVORATORI, IL PROGETTO SANOWORK Si segnala il progetto SANOWORK – Safe nano worker exposure scenario, - progetto europeo riguardante la “Protezione dei lavoratori e strategie di gestione del rischio di esposizione nella produzione, uso e smaltimento di nano materiali”. Si tratta di un progetto triennale (cofinanziato per un valore complessivo di circa 4,8 milioni di euro dalla Commissione europea nell’ambito del 7° Programma Quadro per la Ricerca Scientifica e Tecnologica), avviato nel marzo 2012, che coinvolge istituti di ricerca e realtà produttive di 8 Paesi europei e il NIOSH degli Stati Uniti. Fonte Sanowork. http://www.ispesl.it/ricercheosh/ext/sanowork.asp VALUTAZIONE RISCHI AZIENDA, RICHIESTE PER CATEGORIA E LAVORATORI, STUDIO PMI SERVIZI Sono stati pubblicati i dati di una ricerca condotta dal PMI Servizi Srl, riguardante la valutazione dei rischi. Fonte PMI Servizi srl ANFOS http://www.quotidianosicurezza.it/sicurezza-sul-lavoro/ricerche/valutazione-rischi-studio-pmi.htm EU-OSHA, AFFRONTARE LA DIVERSITÀ CULTURALE NEL POSTO DI LAVORO PUÒ ESSERE DI GRANDE IMPATTO SULLA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO Secondo una nuova relazione dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), affrontare la diversità culturale nel posto di lavoro può essere di grande impatto sulla sicurezza e la salute sul lavoro. Fonte Eu-Osha. https://osha.europa.eu/it/press/press-releases/diverse-cultures-at-work 4 LEGISLAZIONE – ACCORDI Legislazione ---Accordi Legislazione Accordi Legislazione Accordi Comunitaria – Nazionale - Regionale ASCOLI PICENO SIGLATO IN PREFETTURA IL PROTOCOLLO SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Sono 28 i soggetti interessati dal Prefetto Graziella Patrizi - Ascoli - Oggi con la sigla del protocollo per la "Sicurezza nei luoghi di lavoro" il Prefetto Graziella Patrizi ha iniziato un percorso per abbattere gli infortuni sul lavoro. Erano 28 i soggetti cofirmatari del Protocollo: Provincia, Comune, Carabinieri, Guardia di Finanza, Inps, Inail, Inpdap, Asur 5, Ufficio provinciale del lavoro, tutte le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, gli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri oltre che il Collegio provinciale dei geometri, le Casse edili. Forte l'impegno del Prefetto di Ascoli Piceno sul tema. I dati ufficiosi e provvisori sull’andamento degli infortuni sul lavoro denunciati nella provincia di Ascoli Piceno nel 2012 denotano un significativo calo del 9,10% (nell'anno 2011 3.615 infortuni, nell'anno 2012 3.286 infortuni). Al contrario continua ed anzi si incrementa notevolmente il trend di crescita delle denunce di malattia professionale, aumentate dalle 598 del 2011 alle 838 del 2012 (+40%). Se da un lato il calo degli infortuni è dovuto solo in parte al miglioramento delle condizioni di sicurezza e forse più consistentemente alla contrazione delle attività produttive che ha determinato un minor numero di ore lavorate, per altro verso il considerevole aumento delle denunce di malattia professionale non è assolutamente da ascrivere ad un peggioramento delle condizioni di salubrità nei luoghi di lavoro, ma alla progressiva emersione di un fenomeno per lungo tempo sottostimato. Un solo infortunio mortale è avvenuto nel 2012, nel settore del trasporto pubblico, per un tragico incidente avvenuto all’interno di un deposito. Gli ultimi dati ufficiali sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali sono relativi all’anno 2011. Fonte SINDACALE http://www.osservatorequotidiano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1582:firmato-il-protocollo-per-la-sicurezza-sullavoro&catid=20:cronache&Itemid=108 INTESA REGIONE UMBRIA E INAIL ASSISTENZA TECNOPATICI E INFORTUNATI SUL LAVORO Siglato da Inail e Regione Umbria un accordo riguardante l’erogazione di prestazioni sanitarie e riabilitative a persone colpite da infortunio sul lavoro e affette da malattia professionale. Fonte Inail. http://sicurezzasullavoro.inail.it/CanaleSicurezza/homePage.html#wlp_homePage GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO - ADUNANZA 5 GIUGNO 2012 Protocollo d’intesa per la definizione e attuazione di interventi e progetti per il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro, esclusi dai benefici previsti dalla legge 68/1999. Fonte Provincia Torino. http://www.provincia.torino.gov.it/attiweb/consiglio/2012/20120605/2012_20012.pdf REINSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI INVALIDI DEL LAVORO Protocollo d’intesa per il reinserimento lavorativo degli invalidi del lavoro tra l’INAIL di Rovigo e la Provincia di Rovigo. Fonte Provincia di Rovigo. http://lavoro.provincia.rovigo.it/nqcontent.cfm?a_id=2329&tt=cpi 5 PROTOCOLLO PMI INAIL UMBRIA Protocollo d`intesa INAIL Umbria - Associazione PMI Umbria in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Fonte Labortre http://labortre.wordpress.com/2013/05/28/protocollo-dintesa-inail-regione-umbria-in-materia-di-assistenza-sanitaria/ VALLE D'AOSTA: PROTOCOLLO D'INTESA PER L'EROGAZIONE DI PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SANITARIA L'accordo si propone con la collaborazione tra Inail e Regione autonoma di migliorare l'assistenza fornita agli infortunati sul lavoro e ai tecnopatici del territorio. Fonte INSIC Legislazione - Accordi http://www.insic.it/Salute-e-sicurezza/Notizie/Valle-d-Aosta-siglato-protocollo-d-intesa-per-l-erogazione-d/205e62ec-1b67-41dc-a94c-742e4edb81de D.LGS N.81/2008: DISPONIBILE IL TESTO AGGIORNATO A MAGGIO 2013 Disponibile on line il testo coordinato del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro con le disposizioni integrative e correttive introdotte dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009 n. 106. Fonte Ministero del Lavoro. http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/SicurezzaLavoro/PrimoPiano/20130527_testounico.htm INTERVENTI DI BONIFICA MANUFATTI AMIANTO REGIONE DELLA SARDEGNA Destinati dalla Regione Sardegna 2 milioni di euro per la bonifica dei manufatti in amianto. Fonte Regione Sardegna. http://www.provincia.cagliari.it/ProvinciaCa/it/bonifica_amianto.page;jsessionid=50657E3920715F7BBD873A59F6593AFF PRESTAZIONI SANITARIE E DOPO INFORTUNIO LAVORO, ACCORDO INAIL E REGIONE VENETO Siglato da Regione Veneto e INAIL un protocollo d’intesa riguardante l’erogazione di prestazioni sanitarie agli assistiti dell’Istituto in strutture pubbliche e private accreditate con il Servizio sanitario regionale. Fonte Inail. http://salastampa.inail.it/internet/salastampa/SalastampaContent/PeriGiornalisti/news/p/dettaglioNews/index.html? wlpnewPage_contentDataFile=UCM_081495&_windowLabel=newPage STRESS LAVORO CORRELATO FENOMENO COMUNE, DATI SONDAGGIO EU-OSHA SICUREZZA LAVORO La metà dei lavoratori europei pensa che lo stress lavoro correlato sia qualcosa di comune e quattro lavoratori su dieci ritengono che lo stress nei luoghi di lavoro non sia gestito bene. Questo uno dei dati maggiori emersi dall’ultimo sondaggio d’opinione paneuropeo sulla salute e la sicurezza sul lavoro appena pubblicato da Eu-Osha e Ipsos Mori. Precarietà e riorganizzazione del lavoro sono tra i fattori preponderanti che i lavoratori europei ritengono responsabili di situazioni di stress. Questo emerge dall’indagine che l’Agenzia ha condotto su 31 Paesi europei. Fattori che vengono affiancati alla percezione della scarsità di programmi e politiche che garantiscano il lavoro fino alla pensione o dopo di essa. Ancora, oltre alla metà dei lavoratori che percepisce lo stress come comune sui luoghi di lavoro, emerge un 16% che lo percepisce come molto comune, molto presente. Del 51% dei lavoratori che definisce lo stress comune, il 49% è rappresentato da uomini, il 51% da donne; il 53% sono lavoratori compresi tra i 18 e i 54 anni, il 44% oltre i 55 anni. 6 Legislazione - Accordi Le cause: il 72% imputa lo stress a insicurezza del lavoro e prospettive di riorganizzazione, il 66% a ore e carico di lavoro. Incide ovviamente anche la situazione economica dei Paesi. Negli Stati con elevato debito pubblico il 73% dei lavoratori ritiene la precarietà de lavoro causa di stress, contro il 66% dei lavoratori negli Stati con debito minore. Citati nel rapporto anche bullismo e molestie. Il 59% dei lavoratori ritiene questi deprecabili comportamenti sul lavoro come fonte di stress, a seguire incidono la mancanza di sostegno tra colleghi e superiori (57%), la mancanza di chiarezza su ruoli e responsabilità (52%), poche opportunità nella gestione di modelli di lavoro (46%). Quindi l’invecchiamento attivo. “In tutta Europa, la metà degli intervistati (52%) prevede un aumento della percentuale di lavoratori di età superiore ai 60 anni nel proprio luogo di lavoro entro il 2020, mentre il 43% lo ritiene improbabile. Rispetto ai lavoratori appartenenti alla fascia di età compresa tra 35 e 54 anni (54%) e ai lavoratori più giovani, tra i 18 e i 34 anni (45%), i lavoratori di età superiore ai 55 anni sono più propensi a ritenere che nel 2020 il numero di persone di età superiore a 60 anni nel loro luogo di lavoro sarà aumentato (59%)”. Fonte Psicologia del Lavoro – Eu/Osha. http://www.psicologiadellavoro.org/?q=content/news-sondaggio-eu-osha-sicurezza-lavoro-sullo-stress-lavoro-correlato-09052013 ELETTROMAGNETICI, ACCORDO UE SU PROPOSTA MODIFICA 2004/40/EC Il Consiglio dell’Unione europea, il Parlamento e la Commissione europea in data 26 marzo hanno raggiunto un accordo su una proposta di direttiva in merito alla protezione dei lavoratori dai rischi potenziali connessi con i campi elettromagnetici. Fonte UE ONAPS http://www.onaps.it/accordo-ue-su-proposta-modifica-200440ec-nuove-regole-esposizione-a-campi-magnetici/ VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO: NUOVA CIRCOLARE Con la Circolare n. 18/2013 recante "D.M. 11 aprile 2011 concernente la Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'All. VII del D.lgs n.81/2008, n. 81, nonché i criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'art.71, comma 13, del medesimo Decreto Legislativo - Chiarimenti", vengono fornite indicazioni in merito all'applicazione del D.M. 11 aprile 2011, tenuto conto delle circolari n. 21/2011, 11/2012, 23/2012 e 9/2013 del Ministero del Lavoro. Consulta la Circolare n. 18 del 23 maggio 2013 Fonte Safety Concept http://www.safetyconcept.it/EasyBlog/normativa/attrezzaturecircolaren182013modalitadieffettuazionedelleverifiche periodiche.html REACH E CLP: LE INDICAZIONI PER LE SANZIONI AMMINISTRATIVE La Regione Lombardia approva precise indicazioni operative per l'irrogazione delle sanzioni amministrative disposte in materia di sostanze chimiche. Le procedure di accertamento, le contestazioni delle violazioni e la trasmissione del rapporto. Fonte Regione Lombardia – PUNTO SICURO http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-contenuto-C-6/vigilanza-controllo-C-66/reach-clp-le-indicazioni-per-le-sanzioniamministrative-AR-12830/?utm_source=iscritti&utm_medium=email&utm_content=articolo_2&utm_campaign=Numero+del+2013-05-10 7 ARTICOLI PIROTECNICI, DIRETTIVA PARLAMENTO UE ARMONIZZAZIONE PRODUZIONE E CONSUMO Approvata il 22 maggio dal Parlamento europeo la proposta di direttiva che armonizza la legislazione europea sull’immissione sul mercato degli articoli pirotecnici. Fonte UE. http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=//EP//TEXT+REPORT+A72012 0375+0+DOC+XML+V0//IT&language=it GAZZETTA UFFICIALE: DECRETO IN MATERIA DI PRESE DI FORZA DEI TRATTORI E RELATIVA PROTEZIONE Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il "Recepimento della Direttiva 2012/24/UE in materia di prese di forza dei trattori e relativa protezione emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali". Fonte Olympus. Legislazione http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9211:2013traspdm5313&catid=5:normativa-italiana&Itemid=59 AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE : AL VIA DAL 13 GIUGNO Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto recante il regolamento per l'autorizzazione unica ambientale. La nuova autorizzazione arriverà a sostituire fino a sette diverse procedure diverse: la normativa e le procedure per ottenerla. Fonte Sole24ore. http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/news/2013/05/ingazzettadal13giugnoalvialautorizzazione unicaambientale.htm l LAVORI SOTTO TENSIONE, L'ELENCO DELLE AZIENDE AUTORIZZATE Il decreto direttoriale 30 maggio 2013 contiene l'elenco delle aziende autorizzate, ai sensi del D.lgs.81/2008 e in base ai criteri del DM 04/02/11. Fonte INSIC. lavori sotto tensione, l'elenco delle aziende autorizzate 8 Documentazione DOCUMENTAZIONE ANDAMENTO INFORTUNI MORTALI: I DATI AGGIORNATI AD APRILE 2013 DELL'OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Analisi statistica, aggiornata al mese di Aprile 2013, delle "morti bianche" accadute nel territorio nazionale, con classifica per indice di incidenza per singola provincia. Nei primi quattro mesi del 2013 sono stati registrati in totale 125 casi. Emilia Romagna e Lombardia sono le regioni più colpite, in termini assoluti, con 14 infortuni mortali. Seguite da Sicilia, Piemonte, Lazio. L’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering registra ed analizza i casi di morte sul lavoro avvenuti nell’anno in corso in Italia. Le analisi statistiche sugli infortuni mortali sono elaborate considerando anche le cause dell’infortunio: uno strumento utile per l’identificazione e la valutazione del rischio nei luoghi di lavoro, nonché per identificare le adeguate misure di sicurezza da attuare. Dall'analisi statistica sono esclusi gli infortuni mortali in itinere e gli infortuni connessi alla circolazione stradale. Commento ai dati aggiornati ad Aprile 2013. Nel mese di Aprile del 2013 sono stati registrati 51 casi di infortuni mortali sul lavoro. Dall'inizio dell'anno sono stati registrati in totale 125 casi. Dai valori degli indici di incidenza, relativi ai casi di morte per regione rispetto a un milione di occupati, si nota che le regioni con indice più elevato sono Calabria (con indice di incidenza pari a 13,9), Molise, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria, Abruzzo. L’indice di incidenza medio nazionale, ovvero il numero di infortuni mortali ogni milione di occupati, risulta pari a 5,4. Emilia Romagna e Lombardia sono le regioni più colpite da infortuni mortali sul lavoro sul totale dei casi (14 casi). A seguire Sicilia (13), Piemonte (12 casi), Lazio (10). Il Centro registra la maggior casistica di infortuni mortali: 39 casi con un’influenza del 31,2% sul totale. A seguire Nord-ovest (29 casi), Sud (25), Isole (17) e il Nordest (15). Considerando l’incidenza sul numero di infortuni mortali ogni milione di occupati, le Isole occupano il primo posto con un indice pari a 8,4. Le principali cause di morte sono per caduta di persona dall’alto e per ribaltamento veicolo/mezzo in movimento con entrambe il 24% dei casi sul totale. A seguire caduta di gravi/schiacciamento con il 21,6%. I settori più colpiti sono agricoltura, caccia, pesca, silvicoltura con il 40,8% dei casi sul totale e il settore delle costruzioni con il 20,8%. In 10 infortuni mortali è stata coinvolta una lavoratrice. Mentre i casi di morte in cui è stato coinvolto un lavoratore straniero sono 12, con un’incidenza pari al 9,6%. Le fasce di età più colpite sono dai 55 ai 64 anni con il 32% dei casi sul totale. A seguire la fascia di età dai 65 anni in su (22,4%). I lavoratori stranieri coinvolti in infortuni mortali provenivano soprattutto dalla Romania. Il giorno della settimana in cui sono avvenuti più infortuni è il venerdì (20,8% sul totale dei casi). La Provincia con il maggior indice di incidenza è Oristano (52), a seguire Trapani, Foggia, Ferrara, Frosinone Fonte Vega Engineering Analisi statistiche casi di morte sul lavoro aggiornate mensilmente Graduatoria delle Province Italiane in base all’indice di incidenza 9 LE CAUSE COMUNI DELLO STRESS DA LAVORO Un nuovo sondaggio dell’EU-Osha rivela che la precarietà dell'impiego o la riorganizzazione del lavoro sono considerate le cause più comuni dello stress legato all'attività lavorativa. Fonte Eu-Osha. Documentazione http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/psicosociale-C-35/le-cause-comuni-dello-stress-da-lavoro-AR-12836/? utm_source=iscritti&utm_medium=email&utm_content=articolo_4&utm_campaign=Numero+del+2013-05-14 APPROCCIO SISTEMICO NELL’INSEGNAMENTO DELLA SICUREZZA LAVORO A SCUOLA, RELAZIONE EU-OSHA Pubblicata da EU-OSHA la relazione Occupational safety and health and education: a whole school approach, studio che affronta l’educazione al rischio e la promozione della salute e della sicurezza sul lavoro a scuola. Il documento analizza diversi progetti scolastici e individua nell’approccio sistemico una strategia formativa efficace e necessaria. Secondo questo approccio insegnare la salute e sicurezza a scuola implica non solo uno specifico impegno sul contenuto dell’insegnamento, ma anche sui luoghi dove l’insegnamento viene realizzato: l’educazione al rischio deve avvenire in un luogo sano e sicuro e passare attraverso la partecipazione attiva di bambini e ragazzi alla gestione della sicurezza e della salute. Con l’approccio sistemico la SSL viene quindi insegnata attraverso il fare, integrandone i principi in tutte le attività scolastiche e affidandone la gestione a bambini e ragazzi in prima persona. Ai ragazzi viene richiesto di individuare e segnalare i pericoli, valutare i rischi e adottare soluzioni. Sviluppando questa metodologia a livelli diversi gli studenti possono impegnarsi non solo nella cura delle strutture e delle attrezzature, ma occuparsi anche delle procedure, della gestione, e incidere nella stessa cultura dell’istituto di istruzione. Insegnare in questo modo la salute e sicurezza agli alunni vuol dire aiutare bambini e ragazzi a sviluppare le loro conoscenze e la loro capacità di identificazione del pericolo e di controllo del rischio, sia a scuola che fuori, e allo stesso tempo vengono rafforzate le loro competenze per quanto riguarda la responsabilità e la partecipazione in generale. Da sottolineare inoltre che questo tipo di approccio coinvolge tutto il personale scolastico e rende competenti e responsabili sia tutti i docenti che il personale ausiliario innescando dei circoli virtuosi di comunicazione e collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti. In ultimo la ricchezza di questo insegnamento può facilmente aprirsi a temi correlati e divenire strumento privilegiato per realizzare progetti di promozione della salute, prevenire il bullismo e la violenza a scuola, e affrontare tematiche attuali quali lo sviluppo sostenibile e le questioni ambientali. Fonte QUOTIDIANO SICUREZZA – EU OSHA https://osha.europa.eu/it/teaser/new-eu-osha-report-looks-at-the-whole-school-approach-to-osh-and-education SICUREZZA ALIMENTARE: PROPOSTE DI RIFORMA IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA LUNGO TUTTA LA FILIERA AGROALIMENTARE. La Commissione Europea ha adottato una serie di provvedimenti per rafforzare l'applicazione delle norme in tema di salute e sicurezza lungo tutta la catena agroalimentare. Il pacchetto normativo è composto da quattro proposte di Regolamento, in materia di riforma dei controlli pubblici ufficiali nell'Unione Europea; salute animale; salute delle piante e commercializzazione di materiale riproduttivo vegetale. 10 In particolare, per quanto riguarda i controlli ufficiali, la proposta COM (2013) 265 intende modificare il quadro generale dei controlli ufficiali stabilito dal Regolamento (CE) n. 882/2004. Sotto il profilo dei soggetti pubblici, per i laboratori ufficiali sarà mantenuto l'obbligo di essere dichiarati conformi alla norma ISO 17025 da parte dell'Ente di accreditamento (art. 36 della proposta), sebbene saranno previste, a seconda dei casi, misure transitorie e deroghe temporanee o permanenti. Ad esempio, la designazione temporanea di un laboratorio ufficiale per l'uso di un metodo non incluso nel suo ambito di accreditamento sarà possibile (per un periodo di un anno, rinnovabile una volta), quando l'uso di tale metodo sia derivato da recenti riforme legislative, in situazioni di emergenza o in caso di rischi. Il richiamo all’ISO 17025 si applicherà anche nel caso dei laboratori di riferimento dell'Unione Europea, i quali dovranno contribuire al miglioramento e all'armonizzazione dei metodi di analisi da utilizzare. Fonte UE OSHA. Documentazione https://osha.europa.eu/it/publications/reports/107 BUONE PRASSI PER UN SISTEMA EFFICACE DI SEGNALAZIONE DELLE ANOMALIE Una buona prassi validata dalla Commissione Consultiva presenta un sistema informatizzato per la segnalazione di situazioni pericolose e la prevenzione di incidenti. L’obiettivo della buona prassi, l’inserimento dei dati e l’efficacia dei risultati. Fonte Commissione Consultiva Permanente. http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/SicurezzaLavoro/MS/BuonePrassi/Buone_prassi_CCP.htm BUONE PRASSI PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN PIANO E DALL’ALTO Una buona prassi validata dalla Commissione Consultiva presenta un progetto nato per diffondere la cultura della sicurezza nelle aziende con riferimento alle cadute in piano e alle cadute dall’alto. Il progetto e un estratto del questionario allegato. Fonte Commissione Consultiva Permanente. http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/SicurezzaLavoro/MS/BuonePrassi/Buone_prassi_CCP.htm INAIL: COME SCEGLIERE E COME USARE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ANTIPOLVERE Nelle lavorazioni con esposizione a materiale aerodisperso in forma di particelle (polveri, fibre, fumi, nebbie) è necessario l’uso di specifici Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per le vie respiratorie. Tra le varie tipologie disponibili, i DPI più utilizzati sono i facciali filtranti antipolvere, detti anche semimaschere filtranti antipolvere, molto apprezzati dai lavoratori per la loro praticità e la facilità di manutenzione, la struttura leggera, la bassa resistenza respiratoria e scarsa limitazione del campo visivo. Allo scopo di fornire agli operatori informazioni di base su caratteristiche, specifiche e scelta dei facciali, il Dipartimento Igiene del Lavoro dell’INAIL ha prodotto uno specifico factsheet (scheda sulla sicurezza) dal titolo "Dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie: i facciali filtranti antipolvere” Fonte BIBLUS. http://www.acca.it/biblus-net/articolocompleto/tabid/80/ItemID/2587/View/Details/Default.aspx INAIL: ESPOSIZIONE A SILICE LIBERA CRISTALLINA NELLO SCAVO DI GALLERIE 11 Per la sicurezza dei lavoratori impegnati nello scavo di gallerie è importante la valutazione e la riduzione del rischio da esposizione a polveri silicotigene. Il progetto condotto sui cantieri e le principali misure di prevenzione e protezione. inail: esposizione a silice libera cristallina nello scavo di gallerie INAIL MARCHE GUIDA OPERATIVA SGLS Inail Marche, “ Guida operativa per l’implementazione di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL)”, pubblicazione realizzata da Inail Direzione regionale per le Marche. http://sicurezzasullavoro.inail.it/PortalePrevenzioneWeb/wcm/idc/groups/prevenzione/documents/document/cp_228609.pdf INAIL: LA DEFIBRILLAZIONE PRECOCE NEI LUOGHI DI LAVORO Un factsheet dell’Inail si sofferma sull’importanza della presenza e utilizzo dei defibrillatori semiautomatici (DAE) nei luoghi di lavoro. L’importanza della velocità dei soccorsi e i luoghi dove installare i DAE. Documentazione Documentazione inail: la defibrillazione precoce nei luoghi di lavoro INAIL: STRESS LAVORO-CORRELATO, LA PRECARIETÀ TRA LE CAUSE PIÙ COMUNI Per sette lavoratori su 10 in Italia le cause principali dello stress lavoro-correlato sono la precarietà o la riorganizzazione dell'impiego, seguite dalle ore o dal carico di lavoro (65%), dalla mancanza di supporto da parte di colleghi o superiori (63%), dalla poca chiarezza di ruoli e responsabilità (63%) e da comportamenti inaccettabili come il bullismo o le molestie (62%). Questi i principali risultati relativi al nostro Paese che sono emersi dalla terza edizione del sondaggio d'opinione paneuropeo condotto dall’Ipsos Mori per conto dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) in 31 nazioni europee (gli attuali 27 Stati membri dell'Ue insieme a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Le interviste realizzate tra novembre e febbraio Le risposte dei lavoratori italiani riflettono le opinioni raccolte nel resto d'Europa. La precarietà dell'impiego o la riorganizzazione del lavoro, infatti, sono considerate le cause più comuni di stress legato al lavoro in tutto il continente. Oltre la metà (51%) del campione interpellato, attraverso 16.622 interviste realizzate tra il 23 novembre e il 5 febbraio, ritiene inoltre che lo stress lavoro-correlato sia comune nel proprio luogo di lavoro, mentre il 16% degli intervistati lo ritiene "molto comune". La percezione del problema più alta tra giovani e donne Rispetto ai lavoratori di sesso maschile, le lavoratrici sono più propense a considerarlo un fenomeno comune (54% contro il 49%). Lo stesso accade per i lavoratori di età compresa tra 18 e 54 anni (53%) rispetto ai lavoratori di oltre 55 anni (44%). La percezione dello stress da attività lavorativa varia anche a seconda del settore: il primo a indicare i casi di stress lavoro-correlato come un fenomeno comune è quello sociosanitario (61%, compreso il 21% che ritiene che tali casi siano "molto comuni"). La gestione del fenomeno bocciata soprattutto nelle aziende più grandi Il 41% dei lavoratori in Europa dichiara che lo stress non viene gestito adeguatamente sul luogo di lavoro e, fra questi, il 15% ritiene che sia gestito in modo "del tutto inadeguato". In Italia il 55% dei lavoratori ritiene comuni i casi di stress legati all'impiego, ma il 60% sostiene che il problema è gestito bene sul posto di lavoro, rispetto al 34% che pensa che il fenomeno non sia adeguatamente controllato. Questa percentuale, però, varia sensibilmente in base alle dimensioni delle imprese: in quelle che impiegano più di 10 lavoratori, infatti, i lavoratori che bocciano la gestione dello stress sono più di quattro su dieci, mentre nelle realtà produttive più piccole lo stesso dato scende al 26%. Fonte INAIL http://salastampa.inail.it/internet/salastampa/SalastampaContent/PeriGiornalisti/news/p/dettaglioNews/index.html? wlpnewPage_contentDataFile=UCM_084047&_windowLabel=newPage 12 Documentazione DALL'INAIL LA GUIDA SU COME VALUTARE IL RISCHIO BIOLOGICO NELLA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI Il problema dell'inquinamento dei suoli e delle falde acquifere da parte dei contaminanti organici di svariata natura chimica (idrocarburi, naftoli, pesticidi) è particolarmente rilevante in numerose zone dell'Italia e molto spesso è aggravato dall’elevata persistenza e tossicità di questi composti. Allo scopo di offrire agli operatori coinvolti in questo tipo di attività precisi indirizzi in materia di prevenzione, valutazione e gestione dei rischi lavorativi, l'INAIL ha realizzato la pubblicazione "Il rischio biologico nel settore della bonifica dei siti contaminati". La monografia fornisce importanti indicazioni per le diverse fasi operative, dal sopralluogo conoscitivo alla fase di allestimento del cantiere ed alle operazioni di bonifica vera e propria. Di particolare interesse le sezioni del documento dedicate ai seguenti argomenti: • Classificazione degli agenti biologici (infettività, patogenicità, trasmissibilità, neutralizzabilità) • Criteri di individuazione, identificazione, la valutazione e la gestione del rischio • Tipi di esposizione nelle varie tecniche di bonifica • Casistica epidemiologica • Sorveglianza sanitaria Fonte INAIL BIBLUS http://download.acca.it/Download/BibLus-net/Sicurezza/Inail_Rischio_Biologico_Siti_Contaminati.pdf ASL BERGAMO Primo soccorso aziendale – Check list gestione aziendale dei casi di infortunio e/o malore. Fonte UILTUCS ASL BG http://www.uiltucs.it/pdf/salute-sicurezza/Nota_informativa_sul_P.S.aziendale_approvata_19_settembre_2012_77_1775.pdf EU-OSHA, TOOLKIT PER REALIZZARE CAMPAGNE SULLA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO Pubblicata da Eu-Osha una guida online per la realizzazione di campagne sulla salute e la sicurezza sul lavoro. Fonte Eu-Osha. eu-osha, toolkit per realizzare campagne sulla salute e la sicurezza sul lavoro ECHA PUBBLICA PIANO STRATEGICO 2014-2018 MAWP E INVITA CONSULTAZIONE PUBBLICA Pubblicato dall’Echa il Multi-Annual Work Programme (MAWP) 2014-2018, piano strategico che definisce gli obiettivi dell’Agenzia per i prossimi cinque anni. Fonte SIRIO Echa. http://www.sirio.conform.it/comunicazione/news/rss_quotidianosicurezza.aspx PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI: OBBLIGATORIE DAL 1° GIUGNO 2013 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sottolinea, in una nota del 15 maggio scorso, “come a far data dal 1° giugno 2013 verrà meno la possibilità, per le aziende fino a 10 lavoratori, di autocertificare l’avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi. E’ necessario, quindi, che le aziende che fino ad oggi si siano avvalse della facoltà di ‘auto dichiarare’ la valutazione dei rischi si muniscano di un vero e proprio documento di valutazione dei rischi. Fonte UIL http://www.uil.it/newsamb/circolare46-2013.htm 13 SENTENZE Fonte Olympus http://olympus.uniurb.it/ CASSAZIONE PENALE SEZIONE IV – SENTENZA N.9491 27 FEBBRAIO 2014 Sulla responsabilità del preposto di fatto per un infortunio del lavoratore. CORTE DI CASSAZIONE 19 MARZO 2012, N. 4324 Risarcimento del danno sofferto per attività lavorativa in condizioni di stress. CORTE DI CASSAZIONE 5 DICEMBRE 2011, N. 25978 Ictus e stress lavorativo: collegamento causale. CORTE DI CASSAZIONE 8 MARZO 2011, N. 5437 Usura da stress psicofisico a causa effettuazione di un numero rilevante e continuativo di ore di straordinario e valutazione medico legale del danno biologico. SENTENZE CORTE DI CASSAZIONE 15 MAGGIO 2013, N. 11727 Il dipendente dell’ASL che effettua turni di reperibilità ha diritto al riposo compensativo, a prescindere da un’effettiva chiamata. CASSAZIONE PENALE 7 MAGGIO 2013, N. 19505 Negli appalti, gli obblighi di sicurezza gravano su tutti coloro che esercitano i lavori. CORTE DI CASSAZIONE - PENALE SEZ. 4 –SENTENZA N. 9505 DEL 27 FEBBRAIO 2013 Validità di una delega di funzioni e omissione di vigilanza e controllo da parte del delegante. VIOLAZIONE NORME ANTINFORTUNISTICHE E SEQUESTRO PREVENTIVO D’AZIENDA La Cassazione nella sentenza n.18603 del 24 aprile 2013 precisa che il sequestro può riguardare anche l'intera azienda se anche solo attraverso un suo bene si è commesso reato. CORTE DI CASSAZIONE - PENALE SEZ. 4 –20 MAGGIO 2013 N. 21628 Infortunio mortale a seguito del crollo di una balla di cellulosa e responsabilità dell’intero CDA. RSPP e delega di funzioni. CASSAZIONE PENALE, SEZ. 4, 26 APRILE 2013, N. 18639 Autogrù priva i un sistema di sicurezza e infortunio in una fiera. CASSAZIONE PENALE, SEZ. 4, 06 MAGGIO 2013, N. 19389 Infortunio mortale per mancanza di DPI e della rete di protezione antri caduta e responsabilità di un preposto e di un direttore di cantiere. CORTE D’APPELLO DI NAPOLI, SEZ. 6 PENALE 09 GENNAIO 2013 Operazioni di pulizia del rullo e mancanza di informazione e formazione. TRIBUNALE DI NUOVO 14 LUGLIO 2012 14 Infortunio di un’addetta alle pulizie: omessa formazione e mancanza di scarpe antiscivolo. SENTENZA ATTIVITÀ SOA E ODC - DIVIETO DI ESERCIZIO CONGIUNTO DI ATTIVITÀ DI ATTESTAZIONE E CERTIFICAZIONE. La Corte Costituzionale ha dichiarato, nella sentenza n. 93 del 2013, che le società di certificazione non possono detenere quote di capitale delle SOA (Società Organismi di Attestazione). Il divieto di esercizio congiunto di attività di attestazione e certificazione è giustificato, infatti, secondo la Consulta, dall'esigenza di garantire il trasparente, imparziale e indipendente esercizio di una funzione di natura pubblica. SENTENZE CONSIGLIO DI STATO AD. PLENARIA 19 APRILE 2013, N. 7 Riconosciuto il danno biologico del dipendente pubblico per mancata reiterata concessione del riposo settimanale 15 QUESITI QUESITI QUESITI NUOVO INTERPELLO SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS La Direzione Generale per l'Attività Ispettiva ha fornito risposta al quesito relativo alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato, disciplinata dall'art. 28, comma 1 e comma l-bis, D.Lgs. n. 81/2008. Il quesito avanzato alla Commissione dalla FIM CISL, chiede un chiarimento circa la possibilità da parte del datore di lavoro di delegare quest'attività a terzi, così come previsto dall'art. 17 c.l lettera a), del D.1gs. n. 81/2008. “Al riguardo va premesso che l'articolo 28, comma l, del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni, prevede che la valutazione dei rischi debba riguardare tutti i rischi da lavoro, "ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato". Il successivo comma l-bis dell'articolo in commento dispone, di seguito, che la relativa valutazione del rischio da stress lavoro-correlato è effettuata nel rispetto delle indicazioni fomite dalla Commissione consultiva di cui all'art. 6 del D.Lgs. n. 8112008, approvate da tale organismo in data 17 novembre 2010. Il legislatore ha poi fissato il principio di generale di delegabilità con l'art. 16, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2008, il quale può incontrare eccezioni solo nei casi in cui la delega sia "espressamente esclusa". Le deroghe tassativamente previste segnano, pertanto, i limiti giuridici di trasferibilità delle funzioni in materia prevenzionistica, e così, individuano gli obblighi del datore di lavoro aventi natura strettamente personale. Tutto ciò premesso la Commissione fornisce le seguenti indicazioni. La valutazione dello stress lavoro-correlato è parte integrante della valutazione del rischio e, pertanto, ad essa si applica integralmente la pertinente disciplina (articoli 17, 28 e 29 del D.Lgs. n. 81/2008). In particolare, l'art. 17 del D.Lgs. n. 81/2008 individua la valutazione dei rischi tra gli adempimenti non delegabili da parte del datore di lavoro, anche qualora il datore di lavoro decida di avvalersi di soggetti in possesso di specifiche competenze in materia.” Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Commissione per gli interpelli – Interpello n. 5 del 2 maggio 2013 - art. 12, D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni - risposta al quesito relativo alla valutazione del rischio stress lavorocorrelato, disciplinata dall'art. 28, comma 1 e comma l-bis, D.Lgs. n. 8112008 e successive modificazioni e integrazioni. http://www.insic.it/Salute-e-sicurezza/Notizie/Datori-di-lavoro-valutazione-del-rischio-stress-delegabile/2189e14e-3e21-4740-a2e6-3f9726b71674 I COSTI DELLA VISITA PRESSO IL MEDICO COMPETENTE E IL TEMPO DI VIAGGIO E TRASPORTI SONO TUTTI A CARICO DELL’AZIENDA? Si ricorda che l’art. 15 comma 2 del Dlgs n. 81/08, stabilisce che: “Le misure relative alla sicurezza, all’igiene ed alla salute durante il lavoro non devono in nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori”. Ci sono aziende che riconoscono i costi della visita e non quelle del trasporto e del tempo impiegato. Altre Aziende, invece, fanno una distinzione tra le visite disposte dall’azienda e quelle che il medico competente dispone a seguito di richiesta dei lavoratori. Ovvero le prime applicalo le disposizioni di cui al Dlgs n.81/2008 mentre le seconde, sostenendo che sono a richiesta del dipendente non riconoscono né il tempo impiegato né i costi del trasporto. A nostro avviso questi non sono comportamenti legittimi poiché. 1. Il primo perché in contrasto con l’art 15 già ricordato. 16 QUESITI 2. Il secondo perché l’art 41 comma 2 lettera c Dlgs n. 81/08, chiarisce che il medico competente effettua la visita medica su richiesta del lavoratore solo in caso la stessa visita “ sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta, al fine di esprimere giudizio di idoneità alla mansione specifica”. Tali visite in quanto disposte dal medico competente, perché correlate ai rischi lavorativi, sono quindi da considerarsi a tutti gli effetti comprese nella sorveglianza sanitaria che è una delle misure generali di tutela (art 15 comma 1 lettera i). Ricordiamo che tutte le altre misure inerenti la sicurezza sul lavoro definite dal datore di lavoro, quindi anche queste visite non devono, comportare oneri per i lavoratori. In presenza di situazioni di questo genere si invitano i lavoratori contattare i propri RLS o RSA/RSU o le organizzazioni sindacali. I LAVORATORI SOSPESI DALL’ATTIVITÀ LAVORATIVA E I CORSI DI FORMAZIONE A quali corsi si deve potere accedere da parte dei lavoratori sospesi dall’attività lavorativa e beneficiari di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro, di cui al comma 40* dell’art. 4 della L. 92/2012 (Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita, entrate in vigore il 18 luglio 2012)? La domanda è della Confindustria, e questa è la risposta della Commissione Interpelli (pubblicato il 22 maggio 2013). Sono inclusi: • I corsi finalizzati al trasferimento o cambiamento di mansioni o all’introduzione di nuove attrezzature o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi **; • I corsi di aggiornamento quinquennali previsti dall’accordo del 21 dicembre 2011. • Non sono da includere invece: • I corsi relativi alla formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico … in occasione della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro (art. 37, c. 4, lett. a) del TU 81/08.) La Commissione spiega che “nella formazione indicata dalla L. n. 92/2012 possano farsi rientrare i soli corsi di aggiornamento e formazione erogati nel corso del rapporto di lavoro, funzionali al reinserimento lavorativo e alla salvaguardia dei livelli occupazionali. E aggiunge che “lo scopo tipico della formazione contemplata dalla L. n. 92/2012 riguarda la capacità professionale del lavoratore in relazione o al lavoro dal quale risulta momentaneamente sospeso o alla nuova attività alla quale accederà in virtù della riqualificazione lavorativa”. Ed è uno scopo diverso da quello insito nel D.lgs n. 81/08 che introduce l’obbligo della formazione in capo al lavoratore, affinché “lo stesso sia consapevole dei rischi insiti nella propria attività e sia in grado di svolgere la propria prestazione in sicurezza”. * Il lavoratore sospeso dall’attività lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro…decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di riqualificazione o non lo frequenti regolarmente senza un giustificato motivo”. ** I corsi sono previsti dall’articolo 37 comma 4, lett. b) e c) del D.lgs n. 81/08. Fonte Iinterpello Ministero Lavoro http://www.lavoro.gov.it/lavoro/strumenti/interpello/ 17 LA PARTECIPAZIONE DEGLI RLS A SEMINARI SU TEMI SPECIFICI, O LA PARTECIPAZIONE A CONVEGNI PUÒ' ESSERE CONSIDERATA COME FORMAZIONE AGGIUNTIVA A QUELLA PREVISTA DAL D. Lgs. 81/2008? SI POSSONO UTILIZZRE PER TALI EVENTI I PERMESSI RETRIBUITI SPETTANTI AI RLS. No. La norma sulla formazione degli RLS è regolamentata dall’art. 37 del D.lgs n.81/2008 che disciplina sia l’attività formativa di base (32 ore), sia quella dell’aggiornamento obbligatorio annuale di 4 o 8 ore a seconda della dimensione dell’azienda. Ovviamente la contrattazione può migliorare queste condizioni minime previste dalla legge. Circa la partecipazione dell’RLS a seminari, convegni etc., in materia di sicurezza sul lavoro questa è possibile ed auspicabile. Circa i permessi retribuiti sia gli accordi interconfederali, sia i CCNL prevedono un preciso monte ore e modalità di fruizione. QUESITI EVENTI EVENTI SANIT 2013, A ROMA DECIMA EDIZIONE FORUM INTERNAZIONALE DELLA SALUTE Giunge alla decima edizione SANIT Forum Internazionale della salute, che si svolgerà a Roma presso il Palazzo dei Congressi all’Eur dal 18 al 21 giugno 2013. Fonte Sanit F.I. REGOLAMENTO COSMETICI CE 1223/2009, CONVEGNO MINISTERO SALUTE A ROMA Organizzato dal Ministero della Salute in collaborazione con Unipro si svolto presso l’Auditorium del Ministero della Salute a Roma il 6 giugno 2013 il convegno Il Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici. Fonte Ministero UN SEMINARIO CONTRO LE “DANZE IMMOBILI” SULLA PREVENZIONE Si è tenuto il 27 maggio a Bologna il seminario “Contro le ‘danze immobili’ sulla prevenzione nei luoghi di lavoro”. Il Programma Interdisciplinare di Ricerca sui rapporti tra lavoro organizzato e salute, Organization and Well-being, è basato sulla Teoria dell'Agire Organizzativo (TAO), ed è fondato e coordinato da Bruno Maggi, già titolare di Teoria dell’Organizzazione nella Facoltà di Economia dell’Università di Bologna e nella Facoltà di Giurisprudenza Università Studi di Milano. Fonte TAO. RISCHIO SOVRACCARICO BIOMECCANICO, IN PUGLIA IL VII SEMINARIO INTERNAZIONALE EPM Si terrà a Giovinazzo, il 13 e 14 giugno il seminario internazionale Prevenzione e gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico in agricoltura e edilizia, organizzato da EPM Unità di ricerca ergonomia della postura e del movimento di Milano, che per l’occasione trasferisce in Puglia il suo annuale seminario internazionale. Parteciperanno Regione Puglia, Asl Bari, direzioni regionali Inail Puglia e Basilicata, in collaborazione Oms, Iea, Sie, Snop, Edilcassa Basilicata. Fonte EPM. 18 TUMORI PROFESSIONALI E PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE, CONVEGNO ASUR MARCHE A JESI Si terrà a Jesi, provincia di Ancona, il 6 giugno, il convegno Tumori professionali e patologie muscolo-scheletriche, convocato da Asur Marche 2, Inail, Formacentro e patrocinato dall’Ordine medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Ancona. SETTORE CHIMICO: PREMIATE LE MIGLIORI ESPERIENZE AMBIENTALI Il 15 maggio si è svolta la Giornata nazionale Sicurezza Salute e Ambiente e la presentazione del programma Responsabile Care per lo sviluppo sostenibile dell'industria chimica. Fonte Federchimica EVENTI DUPONT, PARTNER EUROPEO DELLA CAMPAGNA 2012/2013 “LAVORIAMO INSIEME PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI” La Dupont ha organizzato per il 4 luglio a Roma un seminario dal titolo “La cultura della sicurezza in azienda: l’esperienza di Dupont”. Fonte FOP Italia EU-OSHA DAL 5 AL 7 GIUGNO A MATERA “LA SETTIMANA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO” Dal 5 al 7 giugno a Matera si svolgerà la Settimana della sicurezza sul lavoro. Fonte Prov. Matera SICUREZZA NELLO SCAVO DI GALLERIE, A BOLOGNA IL WORKSHOP NAZIONALE “NIR 2013″ Si svolgerà il 4 e 5 luglio presso Scuola di ingegneria civile e architettura, dell’Università di Bologna, il workshop nazionale NIR 2013. Fonte NIR 013. RELAZIONE ANNUALE ACCREDIA Si è tenuta il 15 maggio a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l'Assemblea dei Soci ACCREDIA. Il Presidente Grazioli ha illustrato i dati più significativi dell'attività svolta nel 2012. Fonte Accredia. UNA CAMPAGNA DI PREVENZIONE CONTRO I MORSI DA CANE AI PORTALETTERE “Mi fido di Fido” è una nuova campagna di informazione e prevenzione per sensibilizzare i proprietari di animali domestici a vigilare con maggiore attenzione i loro amici a quattro zampe durante la consegna della corrispondenza. Fonte: TNT Post Italia SICUREZZA SUL LAVORO: SCEGLIERE LE PROTEZIONI SECONDO IL GENERE Il 26 giugno si terrà a Chieti un convegno gratuito di studio per presentare una ricerca e favorire una scelta oculata, che tenga conto anche delle differenze di genere, dei dispositivi di protezione individuali nei luoghi di lavoro. Fonte Comitato Donne di AiFOS. 19 ITAL UILSERVIZI http://www.ital-uil.it/ INAIL. RIVALUTAZIONE PRESTAZIONI 1° LUGLIO 2013 Le rendite e le altre prestazioni economiche erogate dall’Inail per infortunio sul lavoro e malattia professionale per i settori industria, agricoltura, per i medici radiologi e tecnici sanitari di radiologia autonomi saranno aumentate, a decorrere dal 1° luglio 2013, del 3,02%. Si comunicano i nuovi limiti retributivi, sulla base dei dati forniti dall’Inail con Determina del Presidente n. 105 del 18/4/ 2013, in attesa della pubblicazione dei previsti decreti ministeriali. Settore industria La retribuzione media giornaliera risulta pari a euro 76,11; la retribuzione annua minima risulta di euro 15.983,10 e la retribuzione annua massima di euro 29.682,90. Entro tali limiti saranno riliquidate le rendite in corso di godimento al 1° luglio 2013. Coefficienti di rivalutazione delle retribuzioni: - per il 2011 e precedenti 1,0302; - per il 2012 e 1° semestre 2013 1.0000; Settore agricoltura: La retribuzione annua convenzionale è fissata in euro 24.122,02. Marittimi I nuovi massimali retributivi risultano i seguenti: a) per i comandanti e capi macchinisti, euro 42.743,38; b) per i primi ufficiali di coperta e di macchina, euro 36.213,14; c) per gli altri ufficiali, euro 32.948,02. Assegno per l’assistenza personale continuativa e assegno “una tantum “ in caso di morte Dal 1° luglio 2013 sono rivalutati anche l’”assegno per l’assistenza personale continuativa” il cui importo è di euro 526,26 e l’assegno “una tantum” in caso di morte di euro 2.108,62, per entrambi i settori industriale e agricolo. Inoltre l’Inail comunica le retribuzioni annue convenzionali per i medici radiologi e per i tecnici sanitari di radiologia autonomi, nonché gli importi degli assegni continuativi mensili per il settore industria e agricoltura. Anche l'importo mensile dell'assegno di incollocabilità a decorrere dal 1° luglio 2013 è rivalutato nella misura di euro 253,04 (DETPRES n. 107 del 23/4/ 2013). 20 La tutela INAIL per infortuni e Malattie Professionali Quando un lavoratore subisce un infortunio sul lavoro o contrae una malattia professionale, sono molte le cose che deve conoscere per ottenere il loro riconoscimento e le eventuali prestazioni. Il patronato ITAL UIL tutela e offre assistenza gratuita ai lavoratori, per presentare le domande delle prestazioni e seguire gli sviluppi della pratica. Il diritto alla Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e quello alla tutela assicurativa sono diritti fondamentali che devono essere rispettati. ► L'assicurazione INAIL ► I lavoratori assicurati ► L’automaticità delle prestazioni ► La Denuncia dell’Infortunio ► La denuncia della Malattia Professionale ► Le prestazioni economiche dell’assicurazione INAIL ► L’assicurazione INAIL nel settore agricoltura ► La tutela degli infortuni in ambito domestico ILSERVIZI UILSERVIZI U Il patronato ITAL Uil è a tua disposizione per offrirti gratuitamente informazioni, consulenza e assistenza per la tutela dei tuoi diritti. Rivolgiti all'ITAL troverai personale in grado di aiutarti a raccogliere la documentazione necessaria e seguiremo tutto l'iter della pratica, avvalendoci anche di Consulenti medico legali, sino al riconoscimento dell'origine professionale dell'infortunio o della malattia ed alla conseguente erogazione delle prestazioni da parte dell'INAIL Clicca qui per trovare l’ufficio più vicino a te Numero verde 800 085303 21 APPROFONDIAMO Art.28 e RLS (articolo tratto da Diritti & Lavoro Centro Studi Diritti & Lavoro Firenze) UNA RECENTE PRONUNCIA DEL TRIBUNALE DI FIRENZE (DECRETO POSSIBILITÀ DI ATTIVARE IL RICORSO EX ART. DEL 28, STATUTO RISPETTATE LE PREROGATIVE RICONOSCIUTE DALLA LEGGE AL APPROFONDIAMO COLLABORIAMO 15 DEI APRILE 2013, ESTENSORE DAVIA) HA RICONOSCIUTO LA LAVORATORI, ANCHE NEL CASO IN CUI NON SIANO STATE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS). La decisione si inserisce in un dibattito presente all’interno della giurisprudenza di merito, fatto di poche decisioni, distanti nel tempo e tra di loro contrastanti. IL CASO DI FIRENZE Il decreto ex art. 28 Statuto dei Lavoratori in commento scaturisce dal ricorso promosso dall’associazione sindacale FLMU di Firenze e Provincia e relativo al caso di un rappresentante di tale sindacato in seno a Telecom Italia spa. Quest’ultimo era stato eletto come membro dell’RSU aziendale e nell’ambito delle medesime elezioni aveva visto eleggersi anche come RLS. Nel corso di tale mandato l’azienda datrice di lavoro aveva omesso di consultarlo, in via preventiva, in merito ad una serie di aspetti particolarmente rilevanti nell’attuazione della normativa antinfortunistica (d.lgs. n. 81/2008). Nello specifico, Telecom non aveva provveduto a consultarlo: sulla nomina dei soggetti aziendali preposti alla responsabilità ed attuazione della normativa antinfortunistica; in ordine alle decisioni prese in materia di gestione delle emergenze (procedure standardizzate, date e modalità di svolgimento delle prove pratiche di attuazione delle procedure stesse); in ordine alle attività di formazione svolte a favore dei dipendenti. L’azienda non aveva altresì provveduto a consegnare copia dei DUVRI (Documento Unico per la Valutazione dei Rischi da Interferenze) connessi ai contratti di appalto, d’opera e di somministrazione in essere presso la Regione Toscana, nonostante un’apposita richiesta dell’RLS stesso. Ritenendo che tale comportamento aziendale costituisse condotta antisindacale, l’associazione cui appartiene l’RLS ha provveduto a promuovere ricorso ex art. 28 Statuto dei Lavoratori. LE PREROGATIVE DEL RLS Nell’accogliere il ricorso presentato dal sindacato, il Tribunale di Firenze ha accertato, in primo luogo, l’illegittimità del comportamento aziendale per violazione degli artt. 50 e 26, d.lgs. n. 81/2008. L’art. 50, rubricato Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza , individua le cosiddette “prerogative” di quest’ultimo soggetto, affermando, tra l’altro, l’obbligo per il datore di lavoro di consultare preventivamente e tempestivamente l’RLS in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva (lettera b); di consultarlo sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente (lettera c); di consultarlo in merito all'organizzazione della formazione di cui all'articolo 37, d.lgs. n. 81/2008 (lettera d), ovvero quella espletata in favore dei dipendenti ed inerente, ovviamente, la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’art. 26, d.lgs. n. 81/2008, riconosce invece, al comma 5, il diritto dell’RLS a ricevere, su richiesta, copia dei DUVRI connessi ai contratti di appalto, di somministrazione e d’opera stipulati dall’azienda datrice di lavoro. Constatata la veridicità di quanto denunciato dal sindacato, il giudice fiorentino ha così dichiarato l’illegittimità del comportamento aziendale per negazione delle suddette prerogative. E’ ANTISINDACALE LA VIOLAZIONE DELLE PREROGATIVE DEL RLS? Accertata la violazione degli artt. 50 e 26, d.lgs. n. 81/2008, il Tribunale di Firenze è stato chiamato a decidere se tale negazione possa integrare, a norma dell’art. 28 Statuto dei 22 APPROFONDIAMO Lavoratori, una condotta antisindacale, come tale reprimibile sulla base della procedura prevista dalla medesima disposizione dello Statuto. Come anticipato, la questione è stata già affrontata in passato dalla giurisprudenza di merito, la quale ha in prevalenza riconosciuto la natura antisindacale dei comportamenti aziendali di questo tipo (cfr. Tribunale di Oristano del 26 luglio 2001, Pretore di Campobasso del 10 febbraio 1999, Pretore di Milano del 2 luglio 1997; Tribunale di Bresci del 15 giugno 2000), anche se non mancano decisioni contrarie (Tribunale di Belluno del 23 ottobre 2002; Tribunale Santa Maria Capua di Vetere del 26 aprile 2005). Il Tribunale di Firenze ha deciso di seguire l’orientamento prevalente ritenendo che la configurabilità della condotta antisindacale emerga sia dal fatto che lo stesso art. 50, d.lgs. n. 81/2008 estende all’RLS tutte le tutele previste dalla legge per le RSU (la disposizione afferma che l’RLS “ Non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali “), dunque anche quella dell’art. 28; sia dalle caratteristiche intrinseche dell’attività espletata dall’RLS diretta alla realizzazione e tutela di prerogative che trascendono i singoli, ed hanno ad oggetto vicende ed interessi collettivi e di gruppo. Proprio su quest’ultimo aspetto si sono incentrate le divergenze nella giurisprudenza di merito. Secondo taluni giudici infatti, essendo l’art. 28 Statuto dei Lavoratori uno strumento eccezionale nel nostro ordinamento, previsto a tutela dell’interesse del sindacato al libero esercizio dell’attività sindacale e del diritto di sciopero (costituzionalmente protetto; artt. 39 e 40, Costituzione), non potrebbe essere attivato qualora si punti ad ottenere la tutela di un diritto individuale quale è quello alla sicurezza sul lavoro. In realtà, pare più corretto quanto sostenuto dal Tribunale di Firenze. L’art. 50, d.lgs. n. 81/2008 individua infatti prerogative proprie dell’RLS e strettamente inerenti l’attività dal medesimo svolta. Non si tratta, pertanto, di diritti che spettano ai singoli, il cui diritto alla salute riceve , in questo caso, solo indirettamente e collettivamente una tutela, cioè razie all’attività dell’RLS. Il fatto che l’attività dell’RLS costituisca a tutti li effetti un’attività sindacale, quindi di tutela rappresentanza degli interessi di un gruppo di lavoratori, trova poi conferma da un’analisi complessiva della normativa in materia. In primo luogo, lo stesso Statuto dei Lavoratori riconosce, all’art. 9, il diritto dei lavoratori a controllare l’applicazione della normativa antinfortunistica. Nel riconoscere tale diritto dei dipendenti, afferma però che il relativo esercizio può avvenire solo “ mediante le loro rappresentanze”. Il riferimento pare essere, anche per coerenza sistematica, alle rappresentanze indicate nello stesso Statuto, quindi quelle aziendali (RSA/RSU). E ciò è stato confermato da recente giurisprudenza Penale nel riconoscere il diritto del sindacato a costituirsi parte civile nei processi penali per infortunio sul lavoro (cfr. Cassazione, Sezione Penale IV, n. 9923/2011; in particolare, la stessa Cassazione Penale è arrivata a parlare di un vero e proprio “diritto soggettivo” del sindacato a controllare il rispetto della normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro). La legge, quindi, attribuisce al sindacato un ruolo fondamentale ovvero quello di “rappresentare” i lavoratori nell’esercizio del diritto a controllare il rispetto della normativa antinfortunistica, che spetta sì ai singoli individui ma che può essere esercitato solo collettivamente e attraverso le loro rappresentanze, di fatto “sindacalizzando” tale diritto. Tale dato trova poi altresì conferma nell’attuale art. 47, comma 4, d.lgs. n. 81/2008, il quale prevede che nelle aziende sopra i 15 dipendenti l’RLS è eletto “ nell’ambito delle RSU”, oltre che nel comma 5 dell’art. 47 stesso che rinvia alla contrattazione collettiva la definizione delle modalità di elezione e designazione dell’RLS, nonché l’individuazione del tempo retribuito e degli strumenti per l’espletamento delle funzioni di quest’ultimo. Di fronte a tale quadro e posto che l’attività (sindacale) dell’RLS si esprime principalmente attraverso l’esercizio di quelle prerogative individuate all’art. 50, d.lgs. n. 81/2008, se ne deduce che l’eventuale negazione di queste ultime da parte dell’azienda non può che tradursi in “comportamenti diretti ad impedire o limitare l’esercizio della libertà e dell’attività sindacale”, come tali reprimibili con la procedura di cui all’art. 28 Statuto dei Lavoratori. La decisione del Tribunale di Firenze pare, in conclusione, corretta e riconosce un importante strumento di tutela per chi è chiamato a rappresentare i lavoratori nell’ambito della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. 23 Hai qualche problema di salute o sicurezza sul posto di lavoro? Vorresti approfondire qualche aspetto legislativo o tecnico? Hai qualche esperienza da raccontare? SCRIVICI A: [email protected] o [email protected] Se conoscete qualcuno che apprezzerebbe il fatto di ricevere al proprio indirizzo e-mail RLSNEWS, cliccate qui: VORREI CHE INVIASTE LA NEWSLETTER A…. MAILTO:[email protected]?SUBJECT =VORREI%20CHE%20INVIASTE%20LA%20NEWSLETTER%20A%20QUESTE%20PERSONE e scrivete il NOME, COGNOME ed E-MAIL degli amici al quale volete fare questo regalo. 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