Autorizzazione, accreditamento e
certificazione di qualità
Udine - 3 febbraio 2006
A che punto siamo in Italia
Carlo Liva
Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali - Roma
Valutazione della qualità in sanità
Vi è un consenso generale che la “qualità” dovrebbe
essere misurata dal punto di vista dei maggiori
portatori di interesse (“stakeholders”, come
utilizzatori, fornitori, pagatori, politici,
amministratori sanitari) con criteri espliciti che
riflettano i valori di una determinata società.
C.Shaw, I.Kalo: A background for national quality policies in health systems.
WHO Regional Office for Europe. 2002.
Accreditamento: definizione
Processo con il quale un soggetto abilitato valuta un
individuo, una organizzazione, un programma od
un gruppo, e ne attesta la corrispondenza rispetto
a requisiti quali standard o criteri.
(ExPeRT Bulletin 1996)
Motivazioni per l’attivazione
dell’accreditamento:
1.
Volontà delle organizzazioni sanitarie e dei
professionisti di avere una valutazione oggettiva dei
propri livelli qualitativi
2. Interesse delle associazioni professionali e delle società
scientifiche ad attivare processi di miglioramento che
vedano i professionisti come parte attiva
3. Richiesta, da parte del servizio sanitario o di sistemi
assicurativi, alle strutture che erogano prestazioni di
corrispondere a determinati livelli qualitativi
Accreditamento in Europa:
• Presenza di iniziative in 18 paesi
• Diffusione diversa: nazionale, regionale, di settore
• Tipologie di programmi: promossi da associazioni
professionali, sperimentazioni volontarie in
ambiti limitati, normati dai governi.
Quale accreditamento?
• Mondo anglofono: agenzie espressione del mondo
professionale, autorevoli, con percorsi strutturali ed
esperienza poliennale
• Iniziative singole società scientifiche: numerose, modelli
più o meno strutturati, applicazioni settoriali e
geograficamente limitate
• Istituzionale: obbligatorio, promosso dai governi, di solito
a prevalente componente normativa e formale
Autorizzazione e Accreditamento
Principali norme nazionali di riferimento:
L. 833 del 1978 (art.43)
Decreto L. 502 del 1992
DPR 14 gennaio 1997
Decreto L. 229 del 1999
D.Lgs 502/92
Accreditamento istituzionale
Procedura finalizzata alla selezione dei possibili fornitori
del Servizio Sanitario, che si realizza con la verifica
della conformità del richiedente ai requisiti richiesti.
Accreditamento istituzionale
Attività di competenza delle regioni.
D.lgs. 502/92
• Obbligatorio per pubblici e privati
• Successivo alla autorizzazione
• Sostitutivo del precedente sistema basato sulle
convenzioni
D.lgs 229/99
• Strumento di garanzia e promozione della qualità
• Funzionale alla programmazione regionale.
Accreditamento istituzionale
Obiettivi (D.Lgs. 229/99)
Garantire e promuovere:
• Eguaglianza dei soggetti pubblici e privati
• Qualità dei servizi e delle procedure
• Finalizzazione agli obiettivi del SSR
• Efficacia, appropriatezza, valutazione e
miglioramento continuo della qualità, anche
attraverso modalità di controllo esterno
• Utilizzo di indicatori di attività e di risultato
Valutare non solo i pre-requisiti per una buona
qualità (strutture, tecnologie, organizzazione), ma
anche processi e risultati
Contenuti dell’accreditamento
• Autorizzazione: rispetto delle normative, sicurezza,
garanzie minime
• Accreditamento: elementi più correlati con la
qualità dei servizi, congruenti con obiettivi del
SSN.
Criticità per i Programmi Regionali di
Accreditamento.
• procedura nuova
• è richiesto per organizzazioni private e pubbliche
• autorizzazioni: solo privato, sono obsolete, è mancata
la vigilanza
• alto numero di richieste e di procedure nella prima
fase (conferme e nuovi ingressi)
• non chiare le regole per la selezione e la
negoziazione
Autorizzazione
Situazione
• 16 regioni hanno recepito normativa nazionale su
autorizzazione
• 8 regioni vi hanno aggiunto anche altri requisiti
• Non vi sono informazioni precise e sicure sul livello di
conformità alle normative delle strutture pubbliche
• Solo poche regioni hanno effettivamente attivato il
processo di adeguamento ai nuovi requisiti.
Accreditamento
Situazione
• 18 regioni hanno normato
• 7 regioni sono arrivate alla fase operativa (di solito
limitata, a volte interrotta)
• difficoltà nel rapporto programmazioneaccreditamento e offerta-fabbisogno.
Autorizzazione
Cause delle non conformità alle normative:
• Molte normative, in continua evoluzione
• Mancanza dell’obbligo delle procedure di
autorizzazione e vigilanza
• Ridotta manutenzione
• Scarsa cultura su gestione e sicurezza
• Crescente difficoltà di trovare disponibilità
economiche per le ristrutturazioni e gli adeguamenti.
Requisiti per i Servizi di Dialisi(1)
• Presenza di requisiti negli atti della maggioranza
delle regioni
• Maggiore presenza di requisiti minimi per
autorizzazione (caratteristiche strutturali, impianti
e tecnologie, procedure sicurezza, personale)
• Forte disomogeneità nella classificazione, nella
quantità di requisiti, negli ambiti sottoposti ad
osservazione.
Requisiti per i Servizi di Dialisi(2)
Classificazioni dei servizi Dialisi:
• Elevato, medio, basso impegno assistenziale
• Ospedaliero, ambulatoriale, ass. limitata, ass.
decentrata
• Ospedaliero, ass. decentrata continuativa, ass.
limitata
• Ospedaliero, ambulatoriale, ass. limitata
• Ospedaliero, ass. limitata, ass. decentrata
• Ospedaliero, ass. limitata
• Ospedaliero, ambulatoriale
• Ospedaliero con reparto, ospedaliero senza
reparto, ass. limitata
Requisiti per i Servizi di Dialisi(3)
Requisiti impiantistici e tecnologici:
• Numero molto vario, tendenza alla omogeneità
(eccezioni: gruppo elettrogeno, gruppo di
continuità)
Personale:
• Infermieri: 1 ogni 2,5-3; 2 primi 6 + 1 ogni 3;
2 primi 5 + 1 ogni 3; dialisi peritoneale: 2 primi 20
+ 1 successivi 15
• Definizione delle competenze professionali e
tecniche.
Requisiti per i Servizi di Dialisi(4)
Altri requisiti:
•
•
•
•
Promozione degli approcci diversificati
Elenchi parametri bio-umorali da monitorare
Attività di valutazione e prevenzione del rischio
Definizione e regolamentazione degli altri servizi
disponibili (laboratorio generale, microbiologia,
farmacologia ecc.)
• Processi di gestione delle emergenze
• Svolgimento audit periodici.
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