BILANCIO SOCIALE 2008 A cura di Flavia Curcio Alessandro Guardigli INDICE INTRODUZIONE La trasparenza quale migliore qualità Cos’è il Bilancio Sociale ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO pag.6 Un po’ di storia… Distribuzione sul territorio pag.6 pag.8 STRUTTURA AZIENDALE pag.10 Struttura associativa Assemblea generale dei Soci Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale Società di Revisione Comitato Medico Scientifico pag.11 pag.12 pag.12 pag.13 pag.13 Struttura operativa Direzione Volontari Dipendenti Collaboratori Consulenti e Corrispondenti internazionali pag.14 pag.14 pag.15 pag.17 pag.18 STAKEHOLDERS pag.19 EROGAZIONI LIBERALI pag.20 Agevolazioni fiscali pag.21 ATTIVITA’ pag.23 La Ricerca Scientifica Ricerca Traslazionale Ricerca clinica in senso stretto Ricerche di tipo epidemiologico e di educazione sanitaria Ricerche in campo di radioterapia e terapie radiometaboliche Ricerche in campo ematologico Ricerche sulle forme di terapie palliative pag.23 pag.24 pag.24 pag.25 pag.26 pag.26 L’attività di formazione pag.27 La Psiconcologia pag.28 Istituto Tumori della Romagna pag.28 Registro Tumori della Romagna pag.30 L’U.O. di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche pag.31 LO IOR IN NUMERI Provenienza delle risorse economiche Destinazione delle risorse economiche Stato Patrimoniale di pertinenza gestionale Rendiconto gestionale a proventi e oneri Rendiconto gestionale scalare 1 pag.2 pag.4 pag.32 pag.32 pag.33 pag.34 pag.35 pag.36 CANALI DI COMUNICAZIONE pag.37 CONCLUSIONI pag.38 La trasparenza quale migliore qualità Uno degli obiettivi principali che l'Istituto Oncologico Romagnolo da 30 anni include sempre tra le sue priorità è la trasparenza, nella gestione dei fondi raccolti, nei riguardi dei suoi Soci, degli Aderenti, dei Volontari, nonché, ovviamente, nei confronti di tutta la popolazione. L'Istituto, infatti, si adopera per fornire sempre una corretta informazione attraverso ogni suo opuscolo informativo e mediante altri importanti canali di comunicazione quali il sito internet (www.ior-forli.it), il periodico trimestrale “L'Informatore” e, non da meno, lo stesso Bilancio d'Esercizio. La trasparenza, per lo IOR, è vitale ed imprescindibile: è una delle pochissime organizzazioni di Volontariato ad avere, in Romagna, il Bilancio certificato (Bilancio sottoposto alla certificazione da parte di una società di revisione per verificare la corretta osservanza alle disposizioni per la redazione dello stesso). Si è sempre preoccupato di rendere pubblici i risultati delle proprie iniziative e, annualmente, di rendere noti i risultati di bilancio con la pubblicazione dei dati più significativi sul proprio periodico, distribuito in circa 13.000 copie a Sostenitori, Volontari, Istituzioni, Collaboratori, ecc., e sugli organi di stampa maggiormente diffusi a livello locale. Lo IOR redige i propri bilanci in conformità ai principi stabiliti dalla Legislazione Italiana (come, ad esempio, il principio di “prevalenza della sostanza sulla forma”, corollario della clausola generale della “rappresentazione veritiera e corretta”). Questi vengono inviati a tutti i Soci e sono a disposizione di tutti coloro che ne desiderino la visione o ne facciano richiesta. In particolare: il Bilancio d'Esercizio, talvolta, può risultare poco chiaro e comprensibile ai non esperti nella materia contabile, per questo motivo lo IOR redige un apposito bilancio di dominio pubblico, definito “sociale”, all'interno del quale sono esposte tutte le modalità e gli indirizzi di destinazione dei fondi raccolti. Lo strumento più indicato per rispondere alle domande del pubblico, sempre assicurando la corretta informazione e la trasparenza, per lo IOR, è il Bilancio Sociale. Con questo strumento, infatti, la Società rende conto dei propri comportamenti ai “portatori di interesse”, siano essi interni o esterni. Per rendere ancora più chiare le modalità in cui vengono utilizzate i fondi raccolti, riportiamo di seguito una semplice rappresentazione grafica utilizzata dall'Istituto, espressa in percentuali: Il grafico di fianco esposto mette in mostra come la maggior parte dei fondi ricevuti sia destinata al finanziamento delle attivitàobiettivo dell’Istituto, mentre la restante parte viene suddivisa tra la gestione e l’attività di informazione e promozione. 2 Lo sforzo di dare un’informazione economica il più possibile completa è stato premiato nel 2001 con l’assegnazione dell’Oscar di Bilancio e della Comunicazione non-profit, a riprova dello sforzo costante, perseguito dallo IOR in tutti questi anni, di operare con la massima trasparenza. 3 Cos’è il Bilancio Sociale? “Il bilancio sociale è l’esito di un processo con cui l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato” (Ministero dell’Interno, 2007). Il bilancio sociale è un importantissimo strumento di comunicazione e di rendicontazione con il quale un'organizzazione, che sia un'impresa, un ente pubblico, o un'associazione, comunica periodicamente e in modo volontario come sono state impiegate le risorse in un determinato periodo di tempo. Illustrando le attività svolte, i servizi erogati e i risultati raggiunti, informa sugli esiti e le modalità di svolgimento delle sue attività e non si limita ai soli aspetti finanziari e contabili. Il Bilancio Sociale nasce dalla consapevolezza che esistono diverse categorie di soggetti, definiti “stakeholders”, interessati all’operato dell’Istituto e ai suoi risultati. Questo documento è, come prima accennato, uno strumento volontario promosso e disciplinato dal Dipartimento Funzione Pubblica con Direttiva del 17 febbraio 2006. È frutto di un processo che deve coinvolgere sia la struttura interna che i “portatori di interessi” della Società , i quali sono i beneficiari del suo agire e sono chiamati a comprendere e valutare la forma e i contenuti della rendicontazione. La valutazione può portare ad una riprogrammazione delle risorse e degli obiettivi ove necessario. La principale finalità del Bilancio Sociale consiste nel rispondere in modo sistematico e periodico alle esigenze conoscitive degli interessati garantendo trasparenza e veridicità. Lo IOR agisce per produrre utilità sociale e il Bilancio Sociale diviene, pertanto, lo strumento per rafforzare la percezione pubblica dell’importanza delle proprie azioni e per dare maggiore visibilità all’attività svolta, in modo da accrescere la propria legittimazione nella comunità e il consenso a livello sociale. In particolare, è uno strumento che consente di comprendere il ruolo svolto dalle attività dell’Istituto nella società e che fornisce informazioni sul raggiungimento degli obiettivi sociali prefissati. Esso dimostra che il fine dell’impresa è quello di fornire un valore aggiunto per la comunità. Attraverso il Bilancio Sociale, quale momento di riflessione sull’impegno per migliorare la qualità dei servizi, si valorizzano le relazioni con i portatori di interesse. Il Bilancio Sociale dello IOR è strutturato in modo da rendere visibili sia le caratteristiche peculiari dell’Istituto stesso quali: la mission, la storia, la distribuzione sul territorio, la struttura aziendale e gli stakeholders; sia le attività nelle quali si è adoperato durante l’anno in esame. Nell’ultima parte di questo documento è inoltre presente una parte numerica che contiene i dati relativi alla provenienza e alla destinazione delle risorse economiche relative al 2008 e comparate agli anni precedenti, nonché i bilanci sintetici. Quest’ultima parte è stata redatta per consentire, a chi ne avesse interesse, di avere una visione chiara ed immediata di come i fondi raccolti vengano gestiti dallo IOR e di come vengano ripartiti fra le varie attività e fra le varie spese relative alla struttura. In ultimo è possibile visionare un paragrafo relativo ai “canali di comunicazione” dell’Istituto, ossia agli strumenti che lo IOR utilizza per far conoscere al pubblico se stesso ed il proprio operato. 4 5 ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO L’Istituto Oncologico Romagnolo (I.O.R.) è una Cooperativa Sociale riconosciuta come ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) di diritto dal D.Lgs 460/1997 e finalizzata a “sostenere la promozione della persona e l’integrazione sociale dei cittadini”. “La Società - così come formalizzato all’art. 4 dello Statuto IOR - ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la gestione di servizi sociosanitari ed educativi ed in particolare attraverso l’azione di prevenzione, cura e riabilitazione oncologica e di ricerca scientifica in campo oncologico”. Impegnata anche nel campo delle Cure Palliative, si prefigge, pertanto, come obiettivo prioritario quello di sostenere progetti di Ricerca scientifica e di offrire servizi di Assistenza a pazienti oncologici, impegnando Gruppi Operativi guidati dai Primari Oncologici degli Ospedali delle città romagnole in cui lo IOR ha sede. La collaborazione di varie centinaia di Volontari, assieme al contributo di Soci ed Aderenti, conferisce spessore alla presenza dell’Istituto nel sociale. In sintesi, lo IOR è il catalizzatore della solidarietà romagnola nell’obiettivo della sconfitta della malattia oncologica. Un po' di storia... ? 18 luglio 1979: l’Istituto Oncologico Romagnolo nasce come cooperativa a carattere popolare per affiancare la Struttura Pubblica attraverso un rapporto di fattiva collaborazione e per promuovere attività in settori non sufficientemente coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, o privi di interventi specifici: epidemiologia, prevenzione primaria, ricerca clinica e ambientale, informazione medica e assistenza domiciliare a malati neoplastici; 1979 - SOCI FONDATORI: SALVATORE LOMBARDO – Avvocato DINO AMADORI – Medico Chirurgo ANTONIO PATERNO’ di SESSA – Direttore di Banca ALBERTO GHINI – Impiegato BRUNA FOSCHI – Insegnante CARLO ROSSI – Impiegato FOSCO FOGLIETTA – Impiegato ROBERTO VALENTINI – Assicuratore FILIBERTO PERELLI – Libero Professionista ROBERTO PINZA – Avvocato GIACOMO LAGHI – Coltivatore Diretto ARNALDO FOSCHI – Libero Professionista VITTORIO TISON – Medico Chirurgo MARIO BURIONI – Studente NEVIO NERI – Pensionato 6 ? 1984: nasce Il Registro Tumori (RTRO) grazie ad un progetto di ricerca finanziato dallo IOR e sviluppato dalla Divisione di Oncologia Medica dell'Ospedale Pierantoni di Forlì. Viene esteso nel 1993 all’intero territorio romagnolo con lo scopo di conoscere le cause che portano a contrarre il cancro. Accreditato nel 1995 dalla Regione Emilia Romagna vede, ad oggi, tra i suoi Enti finanziatori: l’IRST di Meldola, l’Istituto Oncologico Romagnolo, la Regione Emilia Romagna, l’AUSL Forlì, l’AUSL di Cesena, l’AUSL di Rimini , l’AUSL di Ravenna e l‘AUSL di Imola. ? 1986: istituisce il Servizio di Assistenza Domiciliare gratuita a Malati Neoplastici. Offre, pertanto, a pazienti giunti ad una fase critica della malattia o che attraversano momenti particolarmente difficili sul piano terapeutico, la possibilità di fruire dell’assistenza sanitaria fra le mura domestiche. Il Servizio di Assistenza Domiciliare è, oggi, totalmente sostenuto dalle AUSL, grazie ad una Legge regionale ispirata, anche, all’esperienza dello IOR e al suo successo; ? 1990: lo IOR fonda l’Unità Operativa di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche, (UBSC), con il proposito di fornire il supporto metodologico e biostatistico per una corretta pianificazione ed esecuzione della ricerca clinica; ? 1992: riceve, per mano del Presidente della Repubblica la MEDAGLIA D’ORO AL MERITO DELLA SANITA’ PUBBLICA che rappresenta un riconoscimento importante al lavoro e alla collaborazione, ma soprattutto alla generosità di tutte le famiglie che negli anni hanno scelto di donare; ? 1995: assume la forma di Società Cooperativa Sociale in conformità alla legge 381/1991. Di seguito riportiamo l’art. 1 della suddetta legge; Legge 8 novembre 1991, n. 381 - Disciplina delle cooperative sociali Art.1 - Definizione. 1. Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso: a) la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi; b) lo svolgimento di attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. 2. Si applicano alle cooperative sociali, in quanto compatibili con la presente legge, le norme relative al settore in cui le cooperative stesse operano. 3. La denominazione sociale, comunque formata, deve contenere l’indicazione di “cooperativa sociale”. 7 ? 1997: viene riconosciuto di diritto come ONLUS. Acquisisce, quindi, il diritto di godere di alcune agevolazioni fiscali e contributive, sia per la cooperativa stessa, che per i suoi Donatori; ? 1999: fonda a Milano insieme ad altre 21 Organizzazioni Non-Profit (salite a quota 62 nel 2008), la Federazione Cure Palliative (FCP) con lo scopo di assistere i malati in fase terminale. Le Organizzazioni Non Profit aderenti alla FCP si sono alleate per offrire a tutti coloro che ne abbiano necessità un supporto concreto, e a fornire, in collaborazione con le altre Organizzazioni Non Profit e con le Istituzioni, uno strumento di approfondimento delle tematiche volte ad evitare la sofferenza inutile delle persone che, in Italia, muoiono ogni anno a causa della malattia; ? 2000: lo IOR è primo ideatore, Socio fondatore nonché principale finanziatore privato dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST Srl) avente sede a Meldola (FC) e diventato pienamente operativo nel 2008 come centro di ricerca, ricovero e cura di rilevanza nazionale; ? 2001: riceve il premio “OSCAR DI BILANCIO E DELLA COMUNICAZIONE NON PROFIT 2001 – CATEGORIA RICERCA”. Il suddetto premio è un’iniziativa della FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana), in collaborazione con: Il Sole 24 Ore, FIVOL (Fondazione Italiana per il Volontariato), SODALITAS (Associazione per lo Sviluppo dell’Imprenditoria nel Sociale), VITA (Settimanale del Non-Profit) e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti; ? 2007: la comunità scientifica internazionale riconosce al “Sistema Italia” un ruolo fondamentale nella promozione di politiche “smoke-free”. Nel settembre del 2007 lo IOR, insieme ad altri Istituti di carattere scientifico riceve, infatti, il premio di eccellenza della Global Smoke-free Partnership per "l'ottimo lavoro di preparazione, applicazione e monitoraggio della normativa sul divieto di fumo quale politica efficace per la tutela dei non fumatori e la promozione della salute pubblica". Distribuzione sul territorio Dalla sua costituzione ad oggi, l’Istituto Oncologico Romagnolo ha avuto una diffusione capillare con Sedi e Punti IOR nei territori delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. La sua attività si distribuisce fra 8 Sedi e 69 Comuni e conta la presenza di oltre 100 “Punti IOR”. A questi si accompagnano alcuni Gruppi di Volontari che, in accordo con la Sede di riferimento, si occupano delle offerte e delle manifestazioni. In dettaglio: NUMERO SEDI IOR: 8 Sede centrale: Forlì Altre Sedi: Meldola Ravenna Faenza Rimini Riccione Cesena Lugo 8 Per “Sede” si intende un luogo dedicato, in cui l’Istituto ha i suoi uffici. La Sede principale dell’Istituto è a Forlì, dove si trovano la Direzione, l'Amministrazione generale ed altri servizi centralizzati. Ogni Sede ha i suoi “Punti IOR”: punti di riferimento all’interno dei quali operano Gruppi di Volontari che riferiscono direttamente ad un Responsabile di Sede e che si aggregano per organizzare e gestire le varie attività per la raccolta fondi. NUMERO PUNTI I. O. R. : 110 Comuni Farmacie Comunali 9 Alfonsine (2) Bagnacavallo (3) Bagnara di Romagna Barbiano Bellaria Igea Marina Bellariva Brisighella (2) Casola Valsenio Castelbolognese (2) Castiglione di Ravenna Castrocaro Terme – Terra del Sole Cattolica Cervia Classe di Ravenna Conselice Coriano Cotignola Dovadola Faenza Filo d’Argenta Forlimpopoli (2) Fusignano (2) Galeata Gambettola Giovecca Godo di Russi Lavezzola Marradi Massa Lombarda Mezzano (2) Miramare Misano Adriatico Modigliana Mondaino Ravenna (8) Forlì (6) Faenza (1) Rimini (6) Riccione (5) Morciano di Romagna Piangipane Pilastro Predappio Riolo Terme Rocca San Casciano S.Agata sul Santerno S.Alberto di Ravenna Saludecio San Bartolo di Ravenna San Bernardino di Lugo San Cassiano San Giovanni in Marignano San Mauro Pascoli San Pancrazio San Piero in Bagno San Pietro in Vincoli (2) Santarcangelo di Romagna Santerno Santo Stefano Sarsina Savana (2) Savignano Savio San Zaccaria Solarolo Ravenna (5) Rimini Russi (2) Torre Pedrera Traversara Tredozio Villanova di Bagnacavallo Villa Verucchio Voltana STRUTTURA AZIENDALE Nonostante lo IOR sia un’Organizzazione di Volontariato la sua struttura interna può essere equiparata a quella generica di impresa. Con questo paragrafo si intende dare un quadro schematico degli organi che compongono lo IOR e delle relazioni che intercorrono tra gli stessi. Di seguito, infatti, riportiamo l'organigramma aziendale, ossia la rappresentazione grafica e sintetica delle componenti e dei rapporti gerarchici esistenti nell'ambito della nostra struttura. Organigramma aziendale Assemblea Generale dei Soci Società di Revisione (organo esterno) Collegio Sindacale Consiglio di Amministrazione Comitato Medico Scientifico Direzione Volontari : struttura associativa Dipendenti : struttura operativa Collaboratori 10 Struttura associativa Assemblea Generale dei Soci (numero membri attuali: 3.510) Costituisce l’organo di indirizzo della società e rappresenta l’elemento caratterizzante dell’essere cooperativa. È composta da tutti i Soci iscritti e non morosi. Viene convocata almeno una volta all’anno e i suoi compiti riguardano: l’approvazione del bilancio e le scelte di destinazione degli utili; l’elezione di alcune cariche sociali (es. Amministratori e membri del Collegio Sindacale) e le relative deliberazioni sulle loro responsabilità/corrispettivi. Può, inoltre, deliberare su ogni argomento riservato alla sua competenza dallo Statuto e dalla Legge. COMPOSIZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI 1%3%1% 42% UOMINI 53% DONNE ONP ORG PROFIT ORG PUBBLICHE Il grafico mostra come l’Assemblea dei Soci sia costituita in piccola parte dalle Organizzazioni (Profit, Non Profit, Pubbliche) e, in percentuale maggiore, dalle persone fisiche con una leggera predominanza della presenza maschile rispetto a quella femminile. SOCIO ONORARIO: Prof. Rita Levi Montalcini Premio Nobel per la Medicina 1986 11 Consiglio di Amministrazione (numero membri attuali: 13) Costituisce l’organo esecutivo, ossia l’organo che gestisce la Cooperativa. Il Consiglio di Amministrazione elegge il Presidente (il quale rappresenta legalmente la Società), due Vice – Presidenti e il Segretario. I suoi membri sono tutti Soci e Volontari e non ricevono alcun compenso quale testimonianza dell’adesione completa ai valori della Cooperativa. Svolge compiti di programmazione, di indirizzo e di controllo delle attività della Società: prende in considerazione tutto ciò che riguarda il personale dipendente, valuta l’ammissione di nuovi Soci, svolge compiti che non sono di competenza di nessun altro organo della Società, redige il bilancio e la relazione sull’andamento della stessa. Presidente Vice - Presidenti Segretario Consiglieri CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE dott. SERGIO MAZZI rag. VINICIO PAGANINI – Sede di Rimini dott. MARIO PRETOLANI – Sede di Ravenna dott.ssa SERENA MARTISSA – Sede di Forlì sig. ROSITANO TARLAZZI – Sede di Lugo dott. GIORGIO VICINI – Sede di Cesena dott. DOMENICO SCARPELLINI – Sede di Cesena rag. MARIO PORCELLINI – Sede di Faenza sig.ra BARBARA BONFIGLIOLI – Sede di Riccione sig.ra ILVA MELOTTI – Sede di Riccione sig. ALFIO LONGO – Sede di Ravenna rag. RENATA CATIA PEDARZANI – Sede di Forlì rag. SILVANA ARLOTTI – Sede di Rimini Collegio Sindacale (numero membri attuali: 3) Costituisce l’organo di controllo amministrativo. Si compone di tre membri effettivi e due supplenti eletti dall’Assemblea anche tra i non Soci. Essi rimangono in carica tre anni, sono rieleggibili e devono essere scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero della Giustizia. Il Presidente del Collegio è nominato dall’Assemblea. Il Collegio riferisce il suo operato all’Assemblea ed ha il compito di vigilare sull’osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e sul suo concreto funzionamento. Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti COLLEGIO SINDACALE dott. FABRIZIO VANITELLI - Forlì rag. TEBALDO GENTILI – Cesena dott.ssa PAOLA SBARAGLIA - Forlì dott.ssa MARINA GALASSI dott.ssa RAFFAELLA GAMBERINI 12 Società di Revisione (organo esterno) A testimonianza della completa trasparenza nella gestione dei fondi raccolti che da anni lo IOR persegue, ogni suo Bilancio viene “certificato” da una Società di Revisione esterna. Essa costituisce l’organo di controllo contabile e viene scelto dall’Assemblea generale dei Soci sentito il parere del Collegio Sindacale. L’incarico, della durata di tre esercizi, si realizza nel controllo contabile svolto essenzialmente tramite: ? la verifica della regolare tenuta della contabilità sociale e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili; ? la verifica della corrispondenza fra il bilancio d’esercizio, le scritture contabili e le norme vigenti in materia. Nel 2008, la Società di Revisione incaricata per il controllo del bilancio dell’Istituto è la FIDITAL Revisione e Organizzazione Contabile S.r.l di Bologna (iscritta all’Albo speciale CONSOB). Il bilancio dello IOR è redatto in conformità ai principi di chiarezza e trasparenza e rappresenta, in modo veritiero e corretto, la situazione patrimoniale e finanziaria, nonché il risultato economico della Società. Comitato Medico Scientifico (numero membri attuali: 13) Costituisce l’organo consultivo della Società. Anch’esso non riceve compenso per le mansioni svolte ma opera in maniera volontaria e propone i programmi ed ogni altro tipo di intervento nei settori di competenza. In particolare, propone al Consiglio di Amministrazione il programma di attività annuale della Società nel settore della Ricerca e dell’attività Medico Scientifica. Il Comitato è composto da esperti e cultori della materia oncologica. I suoi membri devono essere Soci e sono nominati dal Presidente su proposta vincolante dello stesso Comitato Medico Scientifico stesso e, successivamente, secondo le modalità previste dal Regolamento. Coordinatore Membri 13 COMITATO MEDICO SCIENTIFICO dott. GIORGIO CRUCIANI dott. CLAUDIO DAZZI dott. ERMANNO EMILIANI dott.ssa MARINA FAEDI dott. ANGELO GAMBI dott. LORENZO GIANNI dott. MARCO MALTONI dott. CARLO MILANDRI dott. CARLO NALDONI dott. ENZO PASQUINI dott. RUGGERO RIDOLFI dott. PIETRO RIVA dott. DINO AMADORI (in qualità di Direttore Scientifico IRST) Struttura operativa Direzione (presso Sede centrale IOR di Forlì) dott. Vincenzo Erroi Il dott. Erroi è l’attuale direttore generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Laureatosi in Giurisprudenza all’Università di Bologna intraprende l’attività di direttore presso lo IOR successivamente all’esperienza decennale nella sfera del profit. Ha seguito diversi corsi di specializzazione in gestione del personale, direct marketing, tecniche di comunicazione e pubblicità, relazioni esterne e pubbliche. È stato Vice-Presidente della Federazione Italiana cure palliative di Milano dal 1998 al 2006 e dal 2000 è Consigliere delegato dell’IRST Srl (Istituto Tumori della Romagna) di Meldola (FC) di cui lo IOR è Socio fondatore. Volontari (numero attuale: 991) Il lavoro dei Volontari è un contributo fondamentale all’attività dello IOR. L’intensa partecipazione consente di ottenere risultati crescenti di anno in anno. Le diverse tipologie di Volontari (interni, raccolta fondi, screening, assistenza ospedaliera e hospice), non escludibili tra loro, si impegnano nello svolgimento delle seguenti attività fondamentali: VOLONTARIATO PER RACCOLTA FONDI I Volontari che si occupano della raccolta dei fondi a favore dell’Istituto svolgono tale mansione attraverso attività quali, ad esempio, la presenza alle esequie (solo sotto espressa richiesta dei Familiari), servizio attivo tutto l’anno e tutti i giorni della settimana grazie alla disponibilità di alcuni Volontari che se ne fanno carico, o la partecipazione alle manifestazioni “tradizionali” (quali Pasqua, Festa della Mamma, Commemorazione Defunti e Natale), attraverso il contributo di Volontari che si occupano di ogni fase necessaria allo svolgimento di tale iniziativa a partire dalla fabbricazione degli oggetti alla logistica dei mercatini allestiti. In particolare, durante il periodo natalizio, i Volontari dello IOR gestiscono un apposito negozio di piccoli presenti situato nel centro di Rimini. VOLONTARIATO PRESSO GLI UFFICI IOR Tale attività è svolta costantemente dai Volontari ed il loro supporto, specialmente nelle Sedi più giovani, ha praticamente un ruolo fondamentale nell’affiancare il personale dipendente. Grazie alla disponibilità dei Volontari, infatti, alcune Sedi dello IOR rimangono aperte anche il Sabato mattina. Negli uffici dell’Istituto essi si occupano principalmente di accogliere il pubblico per ricevere le offerte ed eseguire le relative comunicazioni/ringraziamenti, inserire dati al computer, effettuare le spedizioni e curare la corrispondenza giornaliera. In particolare, alcuni Volontari si applicano nella confezione di bomboniere commissionate dagli interessati a fronte di contributi a favore dello IOR in occasione di: matrimoni, battesimi, lauree, comunioni, ecc. (servizio centralizzato nella Sede di Forlì). 14 VOLONTARIATO A CASA L’attività mette in risalto la sensibilità e la disponibilità dei Volontari in quanto mettono a disposizione le proprie abitazioni per svolgere le mansioni indirizzate alla preparazione degli articoli da esporre durante le manifestazioni. L’iniziativa, già impegnativa, si intensifica particolarmente nel periodo natalizio. L’apporto dei Volontari in questo senso è fondamentale in quanto le manifestazioni tradizionali rappresentano uno dei momenti più importanti per la raccolta fondi. VOLONTARIATO IN OSPEDALE E A DOMICILIO L’attività in questione consiste essenzialmente nell’accoglienza, nell’assistenza e nel supporto psicologico ai malati oncologici durante la fase di gestione della loro malattia. I Volontari che si adoperano in questo senso, prima di entrare direttamente in contatto con il paziente, seguono appositi corsi di formazione volti ad educarli sia da un punto di vista meramente psicologico che conoscitivo. I corsi di formazione sono indispensabili per il Volontario in quanto lo indirizza ad un corretto approccio sia nei confronti della malattia che del malato. FORMAZIONE DEI VOLONTARI: Lo IOR prevede corsi di formazione specifici sia per i Volontari che lavorano in ufficio che per quelli a contatto con i Pazienti oncologici. Per i primi viene organizzato all’esigenza un corso di 30 ore, tenuto dal personale dipendente, all’interno del quale si trattano argomenti come l’informatica di base, l’uso di internet, la gestione della posta elettronica ed i programmi base utilizzati negli uffici IOR. Per i secondi, invece, il programma prevede un corso formativo di circa una decina di lezioni della durata di 2 ore ognuna, organizzato dalla rispettiva sede di riferimento e a cura degli psicologi/medici oncologi/personale ospedaliero/professionisti/ecc. L’Istituto si affida a questa metodologia perché è fondamentale far nascere la consapevolezza delle difficoltà e delle implicazioni psicologiche che possono derivare dal contatto con i pazienti, in modo da evitare il sorgere di eventuali difficoltà o problemi che possono crearsi nei rapporti con il malato. Dipendenti (numero attuale: 16) PERSONALE DIPENDENTE AL 31/12/2008 15 N° Dirigente Impiegati tempo pieno Impiegati part-time 1 6 9 Totale Dipendenti 16 In particolare: Personale Sedi IOR: Dirigente (1), Impiegati tempo pieno (3), Impiegati part-time (8); Segreteria CMS: Impiegata tempo pieno (1), Impiegata part-time (0,5); Segreteria Cure Palliative: Impiegata part-time (0,5); Unità Operativa di Faenza: Impiegati part-time (2). FULL / PART TIME 38% 62% IMPIEGATI FULL TIME IMPIEGATI PART-TIME La situazione sopra esposta mostra la frazione di personale impiegato a tempo pieno e quello impiegato part-time nel nostro Istituto, rilevando una percentuale maggiore dei secondi rispetto ai primi. Di seguito riportiamo due grafici che rivelano le caratteristiche del lavoro dipendente nell’Istituto. In particolare, entrambi sottolineano il grado di soddisfazione dei lavoratori, in quanto la maggior parte di essi permane nella struttura per periodi molto lunghi (appartenenza alla struttura) e trascorre sul posto di lavoro la maggior parte delle ore lavorative complessive (ore lavorate). APPARTENENZA ALLA STRUTTURA Per appartenenza alla struttura intendiamo il grado di anzianità dei dipendenti, ossia da quanto tempo sono impiegati e lavorano presso l’Istituto. APPARTENENZA ALLA STRUTTURA 19% 81% MENO DI 2 ANNI DI ANZIANIA' PIU' DI 2 ANNI DI ANZIANITA' 16 ORE LAVORATE Con questo indice si vuole evidenziare la mancanza all’interno dell’Istituto di problemi come l’assenteismo, in quanto i Dipendenti trascorrono sul posto di lavoro il 90 % circa delle ore lavorative. ORE LAVORATE ORE MALATTIA ORE MATERNITA’ ORE INFORTUNIO TOTALE 22.875 498 1.608 24.981 91,57 % 1,99 % 6,44 % 0,00 % 100,00 % ORE LAVORATE 2% 6% 92% ORE LAVORATE Collaboratori MALATTIA MATERNITA' (numero attuale: 32, di cui 7 CO.CO.PRO e COLLABORATORI TECNICO SCIENTIFICI) Sono medici, infermieri, ricercatori e psicologi che operano nell’Assistenza Ospedaliera, nella Ricerca Scientifica e presso il Registro Tumori della Romagna. RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO SOCI ADERENTI N° 3.510 14.815 VOLONTARI 991 CO. CO. PRO E COLLABORATORI TECNICO SCIENTIFICI (INTERNI ED ESTERNI) 7 Gli Aderenti sono persone che annualmente sostengono l’Istituto rispondendo alla nostra campagna di raccolta fondi (mailing). 17 RISORSE UMANE DELLO IOR 5% SOCI 0% 18% 77% ADERENTI VOLONTARI CO.CO.PRO E COLLABORATORI TECNICO SCIENTIFICI (INTERNI ED ESTERNI) Consulenti Dott. ALBERTO ANGELI – Ospedale S. Luigi Gonzaga (Torino) Dott.ssa EVA BUIATTI – Centro Studi Prevenzione Oncologica (Firenze) Dott. PAOLO BRUZZI – Istituto per lo Studio e la Cura dei Tumori (Genova) Prof. LUIGI DOGLIOTTI – Ospedale San Luigi Gonzaga (Torino) Dott. MARCO GEDDES – Centro Studi Prevenzione Oncologica (Firenze) Ing. LUCA GOGIOSO – Istituto per lo Studio e la Cura dei Tumori (Genova) Dott. CLAUDIO LUGARESI – Osservatorio malattie delle Piante (Cesena) Prof.ssa ROSSELLA SILVESTRINI – Istituto Nazionale Tumori (Milano) Dott.ssa ELENA GIULOTTO – Dipartimento Genetica e Microbiologia Università di Pavia (Pavia) Dott. ALFONSO ZACCARIA – Divisione Ematologia Ospedale Santa Maria delle Croci – Ravenna Dott. GIANFRANCO BUZZI – Ravenna Dott. EUGENIO PACI – Centro Studi Prevenzione Oncologica (Firenze) Dott. AURELIANO SPINELLI – Servizio di Medicina Nucleare Ospedale Bufalini (Cesena) Corrispondenti Internazionali Prof. RENATO DULBECCO - Presidente Onorario – Premio Nobel per la Medicina 1975 M. D. MARC LIPPMAN – National Cancer Institute – Bethesda (USA) M. D. ROBERT C. YOUNG – National Cancer Institute – Bethesda (USA) M. D. JUAN ROSAI – Istituto Anatomia Patologica – Minneapolis (USA) M. D. HELEN SMITH – Peralta Cancer Res. – Oackland (USA) M. D. GARY SPITZER – Anderson Hospital – Houston (USA) M.D. HARALD ZURHAUSEN – Deutsche Krebsfor Centr. Heidelberg 18 STAKEHOLDERS Il termine stakeholders indica tutti coloro che “portano un interesse”, anche di natura non economica, rispetto all’agire di un’organizzazione. Secondo una definizione classica si individua come portatore di interesse “ogni gruppo o individuo che può influenzare o essere influenzato dall’attività dell’organizzazione” – (Freeman, 1984). Caratteristici stekeholders di un’organizzazione non profit sono: Stakeholders interni: i Soci; il Personale retribuito (Dipendenti, Ricercatori e Collaboratori); il Personale non retribuito (Volontari). Stakeholders esterni: i Pazienti e le proprie Famiglie; i Donatori; i Finanziatori; gli Sponsor; i Partners nella mission (Aziende USL, Istitutizioni Amministrative, Organizzazioni del Terzo Settore); la Società. 19 EROGAZIONI LIBERALI Continuità di partecipazione dei Donatori La tabella si riferisce alla partecipazione dei soggetti alla raccolta fondi e alle attività dell’Istituto e rilevano una continuità di questa collaborazione. Qui di seguito riportiamo i dati relativi al triennio 2006-2008. ANNO 2006 2007 2008 ALTRI RICAVI E PROVENTI 2.828.020 2.868.625 4.085.692 La voce “altri ricavi e proventi” racchiude: offerte, quote di aderenti, proventi di manifestazioni, promozionali, eredità/legati, ricerche e ricavi diversi. In particolare nella voce relativa al 2008 è considerato anche il contributo 5 per mille riferito alla dichiarazione relativa al 2006 e pari a 329.244 euro. altri ricavi e proventi 2008 2007 2006 20 Agevolazioni Fiscali Finalità di questo paragrafo è quella di fare il punto sulle agevolazioni fiscali al fine di permettere a coloro che effettuano erogazioni liberali di cogliere le opportunità di risparmio di imposta previste dal nostro ordinamento. Prima di tutto, è necessario soffermarci momentaneamente sulla differenza tra detrazioni e deduzioni. Tale differenza è di natura sostanziale, infatti, mentre gli oneri detraibili incidono in percentuale direttamente sull’imposta lorda (riducono, cioè, l’imposta dovuta dal Contribuente), gli oneri deducibili sono spese che possono essere portate in diminuzione dal reddito complessivo rilevante ai fini IRPEF, prima del calcolo dell’imposta. Inoltre, per alcune finalità di interesse sociale, è possibile destinare una quota dell’IRPEF (pari al 5 per mille) a determinate categorie di beneficiari: lo IOR rientra in quella delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (00893140400). Sia che l’agevolazione consista in una detrazione d’imposta che in una deduzione dal reddito imponibile, è possibile farla valere in occasione della dichiarazione dei redditi (modello 730, modello UNICO o CUD). Le deduzioni e le detrazioni spettanti si calcolano tenendo conto delle erogazioni liberali effettuate nell’anno cui si riferisce la dichiarazione (c.d. periodo d’imposta). È necessario, inoltre, che il beneficiario dell’erogazione: ? tenga scritture contabili che descrivano con completezza ed analiticità le operazioni poste in essere nel periodo di gestione; ? rediga, entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio, un apposito documento che rappresenti adeguatamente la situazione patrimoniale, economica e finanziaria del periodo di gestione, attività svolta dall’Istituto con estrema perizia. Lo IOR esegue entrambe le mansioni con la massima meticolosità. Il rendiconto gestionale deve indicare tipologia e qualità delle risorse, sia in entrata che in uscita. Ogni fatto gestionale dell’Istituto, quindi, deve essere individuato con precisione. Divieto di cumulo: la deduzione non può cumularsi con altre agevolazioni fiscali previste da altre norme indipendentemente dall’importo erogato. La scelta effettuata per un tipo di agevolazione si applica a tutto il periodo d’imposta. 21 QUANDO SPETTA LO SCONTO FISCALE E IN CHE MISURA Contribuente Persone fisiche Tipo di liberalità Erogazioni in denaro e in natura Agevolazione spettante - riferimenti normativi In alternativa, una delle seguenti: a) deducibilità nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato, fino all’importo massimo di 70.000 euro b) solo le erogazioni in denaro, detrazione dall’IRPEF del 19% dell’erogazione (calcolata sul limite massimo di 2.065,83 euro) D.L. 35/2005 - art. 14, comma 1 - e successive modificazioni e integrazioni TUIR - art. 15, comma 1, lett. i-bis) Erogazioni in denaro e in natura In alternativa, una delle seguenti: a) deducibilità nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato, fino all’importo massimo di 70.000 euro; b) deducibilità, ma solo per le erogazioni in denaro, dal reddito di impresa dichiarato nella misura massima di 2.065,83 euro o del 2% del reddito di impresa dichiarato D.L. 35/2005 - art. 14, comma 1 - e successive modificazioni e integrazioni TUIR - art. 100, comma 2, lett. h) Imprese Cessione di prodotti alimentari e di farmaci Costi deducibili dal reddito di impresa senza alcun limite le cessioni non costituiscono ricavi o plusvalenze D. Lgs. n. 460 del 4 dicembre 1997 – art. 13, comma 2 Cessione di altri beni prodotti e scambiati dall’impresa Il costo sostenuto per la produzione e l’acquisto non deve essere superiore a 1.032,91 euro. Il costo concorre, con le altre erogazioni in denaro alle Onlus, alla formazione del limite di deducibilità (2.065,83 euro o 2% del reddito di impresa dichiarato) D. Lgs. n. 460 del 4 dicembre 1997 – art. 13, comma 2 Spese per l’impiego di lavoratori dipendenti utilizzati per prestazioni di servizio erogate alle ONLUS Deducibili dal reddito di impresa nel limite del cinque per mille del costo totale di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi TUIR - art. 100, comma 2, lett. i) 22 ATTIVITA’ Lo IOR è diventato un punto di riferimento per i Pazienti, per i giovani Ricercatori che si impegnano nella lotta contro il cancro e per i tanti Volontari che, anno dopo anno, danno la loro disponibilità per le attività di raccolta fondi svolte in occasione delle numerose manifestazioni organizzate dallo IOR e per i lavori svolti nelle sue diverse sedi. Le attività dell’Istituto sono principalmente volte al finanziamento di numerosi progetti di Ricerca in ambito oncologico, alla diffusione delle Cure Palliative e alla promozione di una efficace cultura della Prevenzione. Lo IOR è, altresì, impegnato nell’ambito dell'Assistenza psicologica a pazienti oncologici. La Ricerca Scientifica Nel corso degli anni in Romagna si sono fatti enormi progressi nel campo della ricerca oncologica, sia essa clinica, epidemiologica o di base. Il livello di qualità dell’assistenza ai pazienti oncologici, inoltre, si è significativamente elevato, confermando che dove si fa ricerca si garantisce anche una migliore e più efficace assistenza clinica. La struttura scientifica dello IOR nasce da una forte intesa con le Strutture Pubbliche, esempi concreti di questa collaborazione sono: ? il Registro Tumori della Romagna (RTRO); ? l’Unità Operativa di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche (UBSC); ? i Laboratori di Biologia. Nel 2000 lo IOR ha identificato sei aree di ricerca considerate strategiche, a capo di ciascuna delle quali è presente un coordinatore con il compito di raccogliere i contributi ( idee ed esperienze) provenienti da tutte le unità operative dello IOR. Tali contributi saranno poi elaborati in un “programma di ricerca” che verrà proposto al Comitato Medico Scientifico e, successivamente, al Consiglio di Amministrazione per poterne ottenere il relativo finanziamento. Le sei aree tematiche prima citate sono le seguenti: RICERCA TRASLAZIONALE 23 È considerata, fra tutte, l’area tematica più “strategica” in quanto grazie ad essa si ha la possibilità di proporre e produrre ricerche originali ed innovative. Con il termine “traslazionale” si intende quella ricerca che inizia sul banco del laboratorio biologico e si conclude, nelle migliori delle ipotesi, al letto del malato per una sperimentazione clinica controllata. Si parla, quindi, di “Ricerca traslazionale” in ambito oncologico quando la ricerca biomolecolare pre-clinica riesce a produrre risultati rapidamente trasferibili all'attività clinica. In altre parole, questa area tematica rappresenta l'integrazione tra l'attività di ricerca sperimentale e la pratica clinica. Nel 2008 la Ricerca traslazionale è stata promossa sia nell’area biologica che in quella farmacologica e il suo sviluppo è stato favorito dalla coesistenza di laboratori di ricerca e delle unità cliniche all’interno della stessa istituzione. RICERCA CLINICA IN SENSO STRETTO La Ricerca clinica è sempre stata uno dei punti di forza delle Unità Operative afferenti allo IOR. In particolare, essa è orientata in due direzioni: verso il miglioramento della cooperazione tra Ricerca clinica e biologica e verso l’integrazione dei dipartimenti dell’Istituto in importanti gruppi internazionali per la ricerca clinica e la creazione di un singolo gruppo operativo composto da tutti i dipartimenti che compongono lo IOR. A favore del secondo punto anche il 2008, come gli anni precedenti, ha visto grandi progressi quali: la creazione de “ i giovani oncologi” (un nuovo sottogruppo di ricercatori nato all’interno di quello dei ricercatori clinici); la costituzione della Commissione per il Controllo dei Protocolli (CPR), la quale valuta le nuove proposte per la ricerca clinica e secondo le regole di Buona Pratica; la nascita di un gruppo indipendente di statistici e data managers : monitora tutti i trial (procedimenti terapeutici in fase di sperimentazione) dell’Istituto. RICERCHE DI TIPO EPIDEMIOLOGICO E DI EDUCAZIONE SANITARIA Quest’area tematica rappresenta uno dei “cavalli da battaglia” dello IOR ed è coordinata dal 2000 dal Registro Tumori della Romagna (RTRO), il quale è fra i pochissimi, in Italia, che a distanza di diversi anni continua a vivere e a fornire dati essenziali per una corretta programmazione sanitaria, infatti è in parte finanziato dall’Assessorato alla Sanità della nostra Regione. Anche nel 2008 , lo IOR, ha ampliato la strategia per promuovere l’EPIDEMIOLOGIA in due aspetti principali: si è ampliato il ruolo dell’RTRO, tra le cui attività rientrano la partecipazione e la conduzione di studi analitici, la valutazione di interventi preventivi contro il cancro e il monitoraggio della qualità e dei risultati della cura del cancro. Non si occupa più, quindi, solo di fornire statistiche descrittive; è stato fornito maggiore supporto scientifico per aiutare lo sviluppo della Ricerca Epidemiologica nell’attuale Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il progetto di EDUCAZIONE SANITARIA, incentrato prevalentemente sui temi di prevenzione fumo ed alcool nei giovani, ha riscosso favori a livello nazionale ed internazionale. Lo IOR ha da sempre contribuito alla diffusione di una cultura della prevenzione, di cui si è fatto promotore, anche nel 2008, con campagne di screening e di informazione per educare a stili di vita più salutari. Tale accezione ha portato alla progettazione di interventi di educazione alla salute e di promozione di stili di vita sani per la prevenzione della malattia oncologica. Questa attività è incentrata specialmente 24 nelle scuole dove, attraverso il supporto di operatori e insegnanti formati, ci si propone di ricercare nuovi strumenti di prevenzione fumo e alcool nei giovani e una strategia del controllo del tabagismo anche attraverso lo studio dei disagi adolescenziali e dei comportamenti a rischio. Si prosegue, quindi, con l’elaborazione e la successiva valutazione di efficacia dei progetti realizzati a partire dal contesto iniziale di riferimento e con la realizzazione di eventi che rendano visibile il lavoro svolto nelle scuole, tra le quali annoveriamo per importanza la Giornata Mondiale senza tabacco (31 Maggio). Tra i principali progetti di educazione sanitaria intrapresi anche nel 2008 e volti alla prevenzione dal fumo ricordiamo: Progetto “Infanzia a Colori” (dal 2002): è diretto alla scuola primaria e dell’Infanzia ed ha come obiettivo quello di far conoscere il fumo di tabacco anche come inquinante ambientale, avvalendosi, per questo scopo, di strumenti quali il gioco, la favola e il disegno. Nell’attività sono coinvolti anche gli insegnanti e le famiglie; Progetto “Lasciateci puliti” (dal 1992): è svolta dagli insegnanti formati ed è rivolto agli alunni di Seconda Media. Il suo obiettivo è quello di promuovere un’attività che abbia come fine quello di far desistere i ragazzi dalle pressioni che li portano a fumare; Progetto “Scuole libere dal fumo” (dal 1996): questo progetto si propone due finalità: la prima è quella di fornire alle scuole superiori degli strumenti per rispettare il divieto di fumo a scuola; la seconda, invece, si propone di dotare gli insegnanti di attività da poter inserire nelle lezioni per aumentare la consapevolezza del rischio derivante dalla dipendenza da fumo di tabacco. All’interno di questo progetto si svolge anche un’attività di “educazione alla pari”, in cui, ragazzi volontari che diventano promotori di salute nella loro scuola attraverso corsi di formazione organizzate dal loro stesso Istituto, svolgono, nelle classi prime, alcune attività che riguardano il rischio di diventare fumatori; Progetto “Smoke free class competition”: si rivolge ai ragazzi della Scuola Media e di Prima Superiore ed ha l’obiettivo di ritardare l’inizio dell’abitudine al fumo nei giovani e di far smettere chi avesse già cominciato; Progetto “Stili di vita e prevenzione oncologica”: è indirizzato alle classi quarte delle scuole secondarie e si propone di far conoscere le caratteristiche della malattia neoplastica e di promuovere nei ragazzi la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce. RICERCHE IN CAMPO DI RADIOTERAPIA E TERAPIE RADIOMETABOLICHE Sin dall’esordio dello IOR, l’Unità Operativa di Medicina Nucleare di Cesena, si è proposta come una delle eccellenze del nostro Istituto. Nel tempo questa esperienza si è andata sviluppando sempre più e, da qualche tempo, è stata affiancata come area di attività e di ricerca dalla radioterapia convenzionale. Il programma di ricerca si sviluppa essenzialmente su tre direttive principali: ? Radioterapia Convenzionale; ? Terapia Radiometabolica, che rappresenta una terapia alternativa per i pazienti refrattari 25 alle chemioterapie convenzionali; ? Diagnostica Radiometabolica. RICERCHE IN CAMPO EMATOLOGICO Presso l’Ospedale di Ravenna è presente un’Unità Operativa di Ematologia. Tale Unità svolge un ruolo di diagnosi e terapia delle malattie che interessano sia la composizione del sangue sia gli organi che lo riproducono. Durante il 2008 questo settore ha continuato a svilupparsi in seno allo IOR. Tutte le ricerche sono di nuova ideazione, frutto della stretta collaborazione fra i vari centri e, in parte, della collaborazione con il gruppo di ricerche traslazionali. RICERCHE SULLE FORME DI TERAPIE PALLIATIVE Sostanziale è stato il supporto dello IOR allo sviluppo e al sostentamento della “Rete Cure Palliative” in Romagna, anche attraverso il supporto di Volontari e di alcuni Medici e Psicologi. Essa rappresenta un mix ideale fra assistenza domiciliare, medico di base, assistenza ospedaliera (day hospital), ospedalizzazione (hospice) e il riconoscimento delle competenze e delle professionalità specifiche di coloro che entrano in gioco nella composizione della “rete”: medici e paramedici, psicologi e volontariato sociale. Le cure palliative possono essere definite come "il trattamento del paziente affetto da patologie evolutive ed irreversibili, attraverso il controllo dei suoi sintomi e delle alterazioni psicofisiche, più della patologia che ne è la causa". Lo scopo principale è quello di migliorare anzitutto la qualità di vita piuttosto che la sopravvivenza, assicurando ai pazienti e alle loro famiglie un’assistenza continua e globale (Ventafridda, 1990). La medicina delle cure palliative è (e rimane) un servizio alla salute che cura i sintomi e allevia i dolori e si rivolge a tutta una serie di patologie considerate inguaribili. Quando non esiste più la possibilità di "guarire", esiste infatti ancora la possibilità di "curare". La missione delle Organizzazioni Non Profit attive nel campo delle cure palliative è principalmente quella di sostenere in ogni modo possibile gli interventi a favore delle persone in fase avanzata della malattia, e delle loro famiglie. Lo IOR è anche uno dei Soci fondatori della Federazione Cure Palliative, nata nel 1999 per la tutela dei diritti della persona morente e la qualità delle cure prestate, perché la qualità di vita della persona malata va difesa fino all’ultimo. Le Organizzazioni Non Profit aderenti alla Federazione Cure Palliative si sono alleate per offrire a tutti coloro che ne abbiano necessità un supporto concreto, e a fornire, in collaborazione con le altre Organizzazioni Non Profit e le Istituzioni, uno strumento di approfondimento delle tematiche volte ad evitare la sofferenza inutile delle persone che, in Italia, muoiono ogni anno a causa della malattia. L’Hospice fornisce supporto ed assistenza a chi si trova nella fase oncologica terminale, per consentirgli di vivere la vita residua in pienezza e nel modo più confortevole possibile. Da un punto di vista organizzativo l’Hospice è una struttura intraospedaliera o isolata nel territorio che ha in parte le 26 caratteristiche della casa e in parte quelle dell’ospedale. È un luogo dove è possibile trattare i problemi del paziente con ogni mezzo idoneo: medico, assistenziale, psicologico e spirituale, al fine di migliorarne la qualità di vita. Favorisce una personalizzazione delle cure ed una presenza continua di familiari e conoscenti vicini al malato. Infatti, i familiari possono essere presenti per tutto l'arco della giornata e rivestono un ruolo importante nel progetto di cura interagendo in modo attivo con l'equipe sanitaria. È sotto la spinta dello IOR che nascono in Romagna 4 Hospice differenti dal punto di vista strutturale ed organizzativo ma con la stessa filosofia di base condivisa dai loro operatori altamente motivati. Attualmente lo IOR collabora con gli Hospice di Forlimpopoli, Savignano, Rimini e Lugo La Formazione Per quanto riguarda le attività svolte dallo IOR è di fondamentale importanza sottolineare il notevole impulso dato ai progetti di formazione (per un totale complessivo di 35,5 ore nel 2008) rivolti principalmente ai giovani medici e agli operatori sanitari. EVENTI FORMATIVI ANNO 2008 Meet the professor: dott. Massimo Gion (Centro Regionale Indicatori Biochimici di Tumore, Consorzio Istituto Oncologico Veneto IRCCS), “Biomarcatori 2008: dove siamo e dove stiamo andando”, Meldola, 19 febbraio 2008. Convegno: “Le Neoplasie del distretto alto ORL”, Rimini, 23 febbraio 2008 Meet the professor: dott.ssa Alessandra Gennai (IST Genova), “HER-2 come indicatore di risposta alla chemioterapia”. Meet the professor: dott. Simone Mocellin (Clinica Chirurgica II, Dipartimento di Scienze Oncologiche e Chirurgiche - Università degli Studi di Padova), “Melanoma Molecular Map Project: il portale scientifico per il melanoma”, Meldola, 9 aprile 2008. Meet the professor: prof. Giampiero Ausili – Cefalo (divisione di Radioterapia Oncologica e Medicina Nucleare Policlinico Universitario SS. Annunziata, Chieti), “Il Ruolo della radioterapia nel paziente anziano tra vecchi dubbi e nuove certezze”, Meldola, 29 aprile 2008. Meet the professor: dott. Marco Merlano (Direttore U.O. Oncologia Medica, Ospedale Santa Croce, Cuneo), “EGFR: un target ideale nei tumori della testa e del collo? L’associazione di anti EGFR con radioterapia e/o chemioterapia ‘from bench to bedside’”, Meldola, 5 maggio 2008. Meet the professor: dott. Giovanni Caprinico (Dipartimento di Biochimica “G.Moruzzi”, Università di Bologna), ”I non – coding RNA: nuove prospettive nella ricerca oncologica”, Meldola, 5 maggio 2008. Incontro di aggiornamento su “Il Carcinoma della Prostata”, Cattolica, 10 maggio 2008. 27 Convegno: “Carcinoma mammario futuro terapeutico e caratterizzazione genetica”, Santarcangelo di Romagna, 14 giugno 2008. La Psiconcologia Durante il 2008 ha avuto un ampio sviluppo la psiconcologia, nata in ambito IOR negli anni 80, attraverso la creazione di un gruppo di psicologi, coordinato dal Prof. Grassi, professore di Psichiatria e Presidente della Società Italiana di Psiconcologia. Tale gruppo ha elaborato nuovi progetti di ricerca che verranno realizzati presso le nostre oncologie. L’Istituto Tumori della Romagna L’IRST (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori) costituisce un polo di eccellenza per la ricerca e per la cura dei tumori ed è il risultato dello sforzo finanziario dello IOR, delle 4 aziende USL della Romagna e di 5 Fondazioni bancarie (Cassa di Risparmio di Cesena, Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza, Cassa dei Risparmi di Forli’, Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, Cassa di Risparmio di Ravenna). Il centro, sorto a Meldola (FC), rappresenta la sede esclusiva di tutti i trattamenti innovativi e di tutte le attività di ricerca ad alta complessità tecnologica. È anche il punto di riferimento della ricerca clinica di “Area Vasta Romagna” (AVR), che si propone di fornire alla comunità un’ampia gamma di servizi che spaziano dalla prevenzione primaria alle cure palliative per i malati terminali, approfondendo conoscenze in epidemiologia, ricerca (di base, traslazionale e clinica), medicina radioterapia e radiometabolica, trattamenti innovativi come immunoterapia, vaccini anticancro, terapia genica e cure palliative. In appoggio alle attività già presenti in AVR sono previsti programmi di farmacologia clinica e tossicologica e sono presenti le unità operative di radioterapia, medicina nucleare e farmacia oncologica. Prezioso supporto alla realizzazione di qualsiasi tipo di studio condotto dall’IRST è l’U.O. di Biostatistica e Sperimentazioni cliniche che interviene nella pianificazione e attuazione degli studi, nel controllo sulla corretta conduzione, nel monitoraggio e nella elaborazione dei dati. Tutti gli ambiti di ricerca non possono prescindere dal coinvolgimento della suddetta Unità. La mission fondamentale dell’IRST è rappresentata dalle attività sperimentali e di ricerca clinica, biologica e traslazionale, che consentono all’Istituto di assumere un ruolo di leadership, promuovendo e orientando i diversi filoni di ricerca in ambito Regionale e Nazionale. L’Istituto pone particolare attenzione a non duplicare servizi specialistici e territoriali già presenti nelle istituzioni ospedaliere dell’AVR, ma mira ad integrarsi funzionalmente con essa. L’IRST si presenta, quindi, come luogo a elevato potenziale tecnologico e scientifico, in grado di poter dialogare con i più qualificati centri nazionali e internazionali, proponendosi quale soggetto ideale per condurre ricerca ad alto livello. 28 Lo IOR detiene il 18,69 % delle partecipazioni in IRST (Istituto Scientifico per lo Studio e la Cura dei Tumori), struttura di eccellenza in ambito di Ricerca. L’IRST ha attivato la procedura per ottenere il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.C.C.S.) che gli consentirebbe di poter fruire dei finanziamenti pubblici per la ricerca. Questi Istituti, insieme alle Unità Operative di Oncologia Medica e ai Dipartimenti Oncologici, realizzano, in collaborazione con le strutture di tipo assistenziale tradizionale, strategie di controllo del cancro. Tale strategia si propone di utilizzare in modo integrato tutti gli strumenti attualmente disponibili per fronteggiare i diversi aspetti della malattia, di seguito elencati: ? epidemiologia; ? prevenzione primaria; ? diagnosi precoce; ? ricerca preclinica e clinica; ? diagnosi; ? terapia; ? realizzazione delle cure palliative in oncologia. La strategia di controllo del cancro si persegue attraverso l’individuazione, la programmazione, la pianificazione e l’attuazione pratica di adeguati interventi di sanità pubblica in campo oncologico. Attraverso tale metodologia possono essere raggiunti gli obiettivi primari del Piano Oncologico Nazionale quali: ? riduzione dell’incidenza dei tumori; ? riduzione della mortalità; ? aumento della sopravvivenza e miglioramento della qualità di vita dei malati di cancro. 29 Nel corso del 2008 lo IOR, su indicazione del Comitato Medico Scientifico, ha proseguito un’azione tendente a favorire la realizzazione di una rete oncologica della Romagna, coordinata dall’IRST, attraverso incontri di aggiornamento, formazione e creazione di gruppi di studio. In collaborazione con il prof. Amadori e il gruppo “Suono e Silenzio”, diretto dal prof. Manuel Katz, sono in corso di formazione gruppi di patologia multicentrici con l’obiettivo di elaborare nuovi progetti di ricerca e di uniformare elevati standard di trattamento in tutti i centri della Romagna. Un’importante risultato derivante dalla suddetta collaborazione è stata la presentazione all’ASCO di Orlando (meeting oncologico internazionale più importante al mondo) del risultato di una ricerca traslazionale in cui le basi precliniche sono state definite dai biologi dell’IRST, mentre la parte clinica è stata sviluppata da contrattisti IOR. Un passo ulteriore per la realizzazione della rete potrà derivare dall’applicazione condivisa delle tecnologie informatiche in tutte le oncologie. Un primo traguardo è stato raggiunto con la realizzazione del proposito di uniformare il planning dei Day Hospital, favorendo l’organizzazione degli accessi dei malati alle strutture terapeutiche evitando inutili affollamenti, attese o ritardi nel trattamento programmato. Registro Tumori della Romagna Il Registro Tumori della Romagna (RTRO) coordina l’Area Epidemiologica della Ricerca dello IOR. Viene istituito nel 1984 ed accreditato nel 1995 dalla Regione Emilia Romagna. Tra gli Enti finanziatori del RTRO ci sono: IRST Meldola, Istituto Oncologico Romagnolo, Regione Emilia Romagna, AUSL Forlì, AUSL Cesena, AUSL Rimini , AUSL Ravenna e AUSL Imola. Esso nasce da un progetto sperimentale finanziato dallo IOR e sviluppato dal Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, con lo scopo di conoscere, attraverso lo studio delle abitudini sociali, alimentari e lavorative, le cause che portano a contrarre il cancro. Originariamente all’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, dall’1 marzo 2007 il Registro Tumori è stato trasferito all’IRST di Meldola. Ne costituisce, quindi, la sede principale dove sono raccolti i dati che descrivono l’andamento della patologia oncologica in termini di incidenza, mortalità, prevalenza e sopravvivenza (epidemiologia descrittiva). Il Registro Tumori della Romagna copre le province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna e l’AUSL Imola (popolazione 1.159.218 abitanti). Tra i suoi obiettivi principali ci sono la pubblicazione e la divulgazione dei dati di incidenza e di sopravvivenza per tumori in tutta la Romagna. Collabora con strutture interne ed esterne all’Azienda che costantemente lavorano nel campo della prevenzione (screening), della diagnosi e della cura dei tumori. Il Registro Tumori della Romagna partecipa alla valutazione dei programmi di screening (esame sistematico di massa allo scopo di individuare un carattere o una malattia) dei tumori della mammella, cervice uterina e colon-retto. I dati del Registro Tumori vengono pubblicati dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro e dall’Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRT) che ne garantiscono la validità e la diffusione. Negli ultimi anni il RTRO ha collaborato strettamente con il Dipartimento Regionale della Salute dell’Emilia Romagna per quanto riguarda i programmi di screening per il cancro alla mammella e all’utero, ed inoltre opera al fianco con l’Unità di Biostatistica Medica e Sperimentazioni Cliniche dello IOR. 30 L’U.O. di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche L’Unità Operativa di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche, (UBSC), è stata costituita dallo IOR nel 1990 con il proposito di fornire il supporto metodologico e biostatistico per una corretta pianificazione ed esecuzione della ricerca clinica. Nell'Unità, trasferita all’IRST dall’1 marzo 2007, lavorano sempre fianco a fianco lo Statistico Biomedico, che si occupa delle analisi dei dati prodotti dagli studi clinici e dal laboratorio biologico, e il Data Manager (DM), figura fondamentale nelle fasi intermedie di gestione e di raccolta dati. Il Data Manager è quella figura professionale che più di ogni altro si occupa dei dati clinici: dalla fase della raccolta a quella del loro trattamento ed elaborazione fino al conclusivo trasferimento ai centri statistici. Il gruppo dei DM dello IOR, che si riunisce regolarmente, ha prodotto linee guida standardizzate riguardanti la modulistica, la computerizzazione e le procedure operative che vengono applicate in ogni sede. Ha, inoltre, impostato l’attività di monitoraggio per gli studi nell’ottica di migliorare lo standard della ricerca. Nel 1998 è nato il “Gruppo Italiano di Data Manager” (GIDM), fondato da un data manager dello IOR. Il GIDM si è costituito per identificare e aggregare le figure di Data Manager che operano nel nostro paese, per proporre ed organizzare corsi di formazione ed aggiornamento professionale e per ottenere il riconoscimento della figura professionale a livello nazionale. L'UBSC collabora attivamente con i clinici, i data manager e gli statistici delle altre unità operative oncologiche della Romagna per la stesura dei protocolli relativi alle sperimentazioni terapeutiche e dell’analisi dei dati che derivano da queste sperimentazioni o pervengono dal laboratorio biologico. L’Unità si occupa anche della valutazione di efficacia delle terapie e collabora alla redazione degli articoli scientifici. Il centro svolge anche una qualificata attività formativa e realizza corsi accreditati dal Ministero della Salute, collaborando, fra gli altri, con l’Istituto di Biometria dell’Università di Milano, la Società Italiana di Statistica Medica ed Epidemiologia clinica e il Gruppo Italiano Data Manager. Partecipa, inoltre, a ricerche multicentriche nazionali ed internazionali ed è impegnato nella didattica su temi riguardanti la pianificazione e la gestione delle sperimentazioni cliniche. 31 Presso l’Unità Operativa sono effettuati anche tirocini per gli studenti del Corso di Laurea in Statistica dell’Università degli Studi di Bologna. LO IOR IN NUMERI In rispetto al principio della trasparenza quale dovere per ogni organizzazione e quale aspetto fondamentale dello IOR, che si evidenzia nei riguardi di tutti gli stakeholders, riportiamo di seguito: i dati relativi alla provenienza e alla destinazione delle risorse economiche e modelli di rappresentazioni aziendali basate su schemi di bilancio relativi al 2008. PROVENIENZA DELLE RISORSE ECONOMICHE 2006 2007 Offerte 2.002.844 1.994.627 Eredità/Legati 368.290 22.427 Quote di adesione 61.000 61.513 Ricavi acquisiti durante le 687.411 623.395 Manifestazioni Convenzioni, ricerche e altri 811.873 986.656 ricavi istituzionali Totale 3.931.418 3.688.618 2008 2.171.901 686.895 65.215 686.593 145.864 3.756.468 Nel seguente paragrafo sono evidenziati esclusivamente i proventi derivanti dalla gestione tipica e non quelli relativi anche alla gestione finanziaria (interessi attivi bancari e postali) o patrimoniale. Sotto la voce “Offerte” sono comprese: erogazioni liberali; offerte in memoria; somme raccolte in occasione della commemorazione dei defunti; gli “Auguri Solidali”, ossia offerte elargite in cambio di biglietti augurali per feste natalizie. Per “Quote di Adesione” si intendono le erogazioni elargite dagli aderenti. P R O V E N IE N Z A D E L L E R IS O R S E E C O N O M IC H E 2 5 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 5 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 0 2 0 0 6 2 0 0 7 O FFE R T E E R E D IT A '/ LE G A T I Q U O T E D I A D E S IO N E M A N IFE S T A Z IO N I C O N V E N Z IO N I, R IC E R C H E E A LT R I R IC A V I IS T IT U Z IO N A LI 2 0 0 8 32 Destinazione delle risorse economiche È fondamentale per il nostro Istituto presentare un’informazione chiara e corretta delle attività finanziate durante il 2008, mostrando in che direzione i fondi vengono destinati attraverso un grafico relativo agli ultimi 3 anni DESTINAZIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE 2006 2007 Ricerca Scientifica 2.029.969 2.224.000 Assistenza e Cure 304.122 409.000 Palliative Prevenzione e RTR 21.638 31.000 Spese 364.433 321.000 Promozionali Spese Gestionali 843.733 803.000 Totale 3.563.895 3.788.000 2008 1.252.473 417.360 137.606 357.071 398.249 2.562.759 In questo paragrafo abbiamo scelto di evidenziare esclusivamente gli oneri inerenti alla gestione tipica e non quelli relativi anche alla gestione finanziaria ( interessi passivi bancari, spese bancarie/postali e interessi su finanziamenti ricevuti) o patrimoniale. Alla voce “Spese Promozionali” includiamo i costi sostenuti per le iniziative e le campagne di raccolta fondi, costituiti in primo luogo dai costi delle manifestazioni e delle spese pubblicitarie; Per “Spese Gestionali” intendiamo tutti gli oneri derivanti dall’impiego di risorse per il mantenimento della struttura organizzativa e, in particolare, le spese riguardanti l’amministrazione e i servizi generali, il personale amministrativo e le consulenze. D E S T IN A Z IO N E D E L L E R IS O R S E E C O N O M IC H E 100 80 60 40 20 0 2006 33 R IC E R C A S C IE N T IFIC A P R E V E N Z IO N E S P E S E G E S T IO N A LI 2007 2008 A S S IS T E N Z A E C U R E P A LLIA T IV E S P E S E P R O M O Z IO N A LI Stato Patrimoniale di pertinenza gestionale Quantifica il patrimonio aziendale di gestione tipica, ossia espone i risultati derivanti dalla gestione caratteristica (dati in migliaia di euro). ATTIVITA’ I1 LIQUIDITA’ IMMEDIATA Rappresenta le consistenze di denaro nei c/c e in cassa 1.482 INVESTIMENTI FINANZIARI Quantificazione degli investimenti a breve termine 288 INVESTIMENTI CORRENTI Raggruppa gli investimenti a medio/lungo termine (Clienti, Erario…) 652 INVESTIMENTI FISSI Immobilizzazioni nette e cespiti decurtati delle quote di ammortamento 3.398 I2 II1 II3 TOTALE ATTIVITA’ 5.820 PASSIVITA’ II1 FINANZIAMENTI INDIRETTI A BREVE GESTIONE CARATTERISTICA Spese correnti per la gestione caratteristica istituzionale (Fornitori,Debiti Tributari,Partecipazione all’IRST…) 1.754 FINANZIAMENTI INDIRETTI A MEDIO/LUNGO GESTIONE CARATTERISTICA (TFR maturato, fondo rischi…) 131 II2 PATRIMONIO NETTO V1 CAPITALE SOCIALE Valore nominale delle azioni sottoscritte e versate dai soci 181 RISERVE PATRIMONIALI Somma dei risultati attivi di gestione formatasi con la destinazione degli utili pregressi 2.688 ARROTONDAMENTI IMPORTI EURO 2 V2 V2 BIS RISULTATO GESTIONE GLOBALE POSITIVO 1.064 TOTALE PASSIVITA’ 5.820 34 Rendiconto gestionale a proventi e oneri (dati in migliaia di euro) PROVENTI Q PROVENTI DA FLUSSO DI QUOTE, DONAZIONI, CONTRIBUZIONI Proventi, donazioni ed i contributi con movimentazione unidirezionale (a fondo cassa) di erogazioni monetarie 3.188 PROVENTI DA INIZIATIVE E CAMPAGNE DI FUND RAISING Attività di raccolta fondi con il coinvolgimento dei volontari 752 PROVENTI DA ATTIVITA’ ISTITUZIONALI CON RELAZIONE ECONOMICA Convenzioni con enti pubblici che contribuiscono parzialmente alla copertura dei costi sostenuti per l’attività istituzionale 699 PROVENTI DA GESTIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE Interessi bancari e sopravvenienze attive 68 F1 I2 P TOTALE PROVENTI 4.707 ONERI F1 COSTI SOSTENUTI PER ORGANIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI E CAMPAGNE PUBBLICITARIE 357 MAILING ANNUALE PER ADERENTI 21 F2 TOTALE F 378 ONERI PER INIZIATIVE E CAMPAGNE DI FUND RAISING S1 ONERI GESTIONALI PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ATTIVITA’ 398 COMPETENZE PERSONALE AMMINISTRATIVO 418 S2 TOTALE S 816 ONERI PER ATTIVITA’ DI SUPPORTO GENERALE I1 ONERI PER ATTIVITA’ TIPICA EROGATA GRATUITAMENTE Ricerca scientifica istituzionale eseguita dalle varie unità operative 1.542 ONERI PER ATTIVITA’ ISTITUZIONALE TIPICA CON RELAZIONI ECONOMICHE Attività istituzionale per la quale gli enti pubblici contribuiscono parzialmente con convenzioni 555 I2 TOTALE I 2.097 O1 ONERI GESTIONE FINANZIARIA, PATRIMONIALE, ISTITUZIONALE (Costi bancari, oneri straordinari…) TOTALE ONERI RISULATO GESTIONE GLOBALE POSITIVO TOTALE A PAREGGIO 35 351 3.642 1.065 4.707 Rendiconto gestionale scalare Il risultato di questo rendiconto valuta la capacità dell’Istituto di finanziare la propria struttura e le proprie attività istituzionali attraverso i contributi tipici, cioè la raccolta di offerte, contributi e la gestione dei servizi (IN MIGLIAIA DI EURO). Proventi per flusso di quote, donazioni, contributi 3.188 Proventi da iniziative e campagne di fund raising 752 Oneri per erogazioni monetarie di raccolta fondi -378 Proventi attività tipica con scambio economico 699 Oneri attività tipica erogata gratuitamente -1542 Oneri attività istituzionale con scambio economico -555 Oneri attività di supporto generale -816 RISULTATO GESTIONALE TIPICO – T – 1.348 Costi da gestione finanziaria - patrimoniale -351 RISULTATO GESTIONE ACCESSORIO – A- -351 RISULTATO GESTIONALE GLOBALE NEGATIVO – G=(T+A) - 997 36 CANALI DI COMUNICAZIONE Così come accennato in precedenza, lo IOR, informa i “portatori di interesse” attraverso opuscoli informativi e attraverso altri canali di comunicazione quali: SITO INTERNET (www.ior-forli.it): all’interno del sito (costantemente aggiornato) è possibile trovare qualsiasi informazione relativa all’attività dell’Istituto: dalle manifestazioni organizzate nel corso dell’anno, alle proposte di formazione dei Volontari attraverso corsi specifici. È presente, inoltre, un archivio contenente i bilanci della Società dal 1999 ad oggi. L’INFORMATORE: è il periodico distribuito trimestralmente ai Sostenitori, Collaboratori, Volontari, Istituzioni, ecc., con il quale si può restare informati circa le novità riguardanti le attività e i risultati delle iniziative dello IOR. BILANCIO D’ESERCIZIO DELLO IOR: il bilancio di esercizio è un documento che, attraverso una visione di insieme dell’andamento gestionale, si pone la finalità di soddisfare le legittime esigenze informative dei soggetti che sono “portatori di interessi” rispetto all’attività dell’organizzazione. È, quindi, uno strumento di comunicazione e di gestione annualmente deliberato dall’Assemblea Generale dei Soci ed è sottoposto a certificazione ufficiale da parte della Società di Revisione. Il bilancio d’esercizio è sempre stato ritenuto dallo IOR un fondamentale strumento di informazione e, per tale motivo, viene inviato a tutti i Soci IOR ed è disponibile a tutti coloro che ne desiderano la visione e lo richiedono. Istituto Oncologico Romagnolo Cooerativa Sociale ONLUS BILANCIO D’ESERCIZIO 37 CONCLUSIONI L’Istituto Oncologico Romagnolo considera importante mantenere partecipe la popolazione del proprio operato. A tal fine utilizza strumenti comunicativi sempre il più possibile chiari e comprensibili. Anche nello stesso Bilancio Sociale, infatti, si evince la sua volontà di sottolineare le modalità con cui i fondi raccolti vengono utilizzati al fine ultimo di debellare la malattia oncologica. In particolare, durante il 2008, l’Istituto ha constatato un aumento delle entrate rispetto all’anno precedente in termini di offerte, eredità/legati, quote di adesione e manifestazioni, ciò a dimostrazione della crescente sensibilità che, anno dopo anno, la popolazione romagnola ha riservato all’Istituto e al suo operato. Oltre al costante impegno nel finanziamento della Ricerca Scientifica (lo IOR ha mantenuto tutti i contratti di ricerca precedentemente avviati), nell’anno di competenza si evince una diminuzione delle risorse economiche destinate alle spese gestionali a fronte di un incremento dei fondi a favore dell’attività di Prevenzione, strumento fondamentale ed imprescindibile per la sconfitta della malattia oncologica. L’Istituto redige i propri Bilanci con la massima trasparenza e correttezza e in conformità ai principi stabiliti dalla Legislazione Italiana. Essi vengono sottoposti a Revisione e Certificazione. Su questi presupposti, se un’Organizzazione Non-Profit come lo IOR opera nei migliori dei modi, lo stesso Bilancio d’Esercizio può divenire un valido strumento di raccolta fondi. È fondamentale sottolineare, infatti, la correttezza e la veridicità delle informazioni contenute in ogni documento redatto dall’Istituto dal quale si possono evincere la validità e il successo del proprio operato. 38 www.ior-forli.it [email protected] c/c postale 10839470 Le Sedi dell’Istituto: Forlì (sede centrale) C.so Mazzini, 65 - tel. 0543 35929 Cesena Via Uberti, 14/A-C - tel. 0547 24616 Meldola (c/o IRST) Via P. Maroncelli, 40 - tel. 0543 739110 Ravenna Via Salara, 36/38 - tel. 0544 34299 Faenza C.so Mazzini, 153 - tel. 0546 661505 Lugo Via Tellarini, 96 - tel. 0545 32033 Rimini C.so D’Augusto, 216 - tel. 0541 29822 Riccione P.zza Matteotti, 5 - tel. 0541 606060