MISTERBIANCO - SUPERSTRADA CATANIA-PATERNÒ
TEL. 095/464009 - FAX 095/464588
PATERNÒ - VIA DEI PIOPPI - TEL. 095/858206
(ZONA ARDIZZONE - STRADA S. M. DI LICODIA)
Mensile di informazione, Cultura e Attualità a cura dell’Amministrazione Comunale
Anno VIII N. 11 Febbraio-Marzo 2005 - Distribuzione gratuita
MISTERBIANCO - C.DA CUBA (USCITA TANG. S. GIORGIO)
TEL. 095/203639 - FAX 095/209924
AMMINISTRAZIONE
ACQUISTATI
LIBRI
DEL SACERDOTE
GIOVANNI LONGO
Si tratta di manoscritti e documenti
in gran parte inediti
PAGINA 3
CONSIGLIO COMUNALE
NO
ALL’AUTONOMIA
DI PIANO TAVOLA
Il consiglio ha respinto la richiesta
del comitato di quartiere
PAGINA 5
SPORT
CRISAFULLI
NUOVO
PRESIDENTE
DEL CONI
Il dirigente misterbianchese arriva
dall’esperienza di 18 anni alla Fgci
PAGINA 6
STORIE
IL
RICORDO
DI ORAZIO
COSTARELLA
Il martire della resistenza è sepolto
a Otricoli, in provincia di Terni
PAGINA 15
DEMOLISCI
NEL RISPETTO
DELL’AMBIENTE
Servizi e materiali trattati:
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Almanacco
2
Il racconto del mese
Agorà, una conferenza su diversità
e parità di diritti delle donne
Cronaca di un
fallimento finanziario
DI
Egregio signore, lei non capisce, sta davanti
a me, rigido, con il suo taccuino tra le dita, a
frugare nel mio passato in cerca del filo della
storia.
La mia vita non è difficile da raccontare; ho
cominciato a viverla e lentamente, senza
accorgermene, sono scivolato, annegando tra
i cadaveri dei miei sogni giovanili.
Le faccio una breve premessa, perché
possa meglio comprendere il seguito: provengo da una famiglia di origini modeste, venivamo dalla bassa Padana, generazioni di piccoli
imprenditori che si sporcavano le mani col
grasso della pressa.
Io, una grande voglia di emergere, di prendere a pugni il mondo; il campetto dell'oratorio presto dimenticato per l'università dei
padroni: scuola di vita, palestra di arrivismo e
trasformismo.
Buoni studi, internazionali e colti, e buone
amicizie, che in seguito mi sarebbero tornate
utili, ma il cuore era giovane e ancora riusciva
a sognare.
Poi il ritorno in fabbrica, idee nuove, voglia
di cambiare e soldi niente, ma erano gli anni
settanta e all'università avevo imparato i trucchi del mestiere.
Il vento del successo soffiava forte e in
poco tempo ingrandii l'azienda, differenziai le
produzioni ed entrai in borsa.
Un gioco molto semplice: prendi di qua,
metti di la, investi, compra, raddoppia, e al
momento giusto, via, che fossero i più stolti a
pagare il conto. Mi sposai, non era bella, non
l'amavo, ma era colta ed aristocratica, mi
introdusse in un mondo algido e distante che
divenne anche il mio. In pochi anni di speculazioni avevo accumulato una fortuna, ormai
ero entrato nel giro, ero diventato uno in
mezzo agli altri e non potevo, non volevo più
fermarmi.
Tutti intorno mi pressavano: le aziende
assorbivano capitali, la famiglia sempre più
esigente, un tenore di vita sempre più lussuoso, le donne, i ricevimenti, gli yacht, i politici,
le tangenti, bisognava spendere tanto per
tenere alta l'immagine e in pugno il potere.
Il denaro entrava nelle mie tasche con
grande facilità e con la stessa facilità ne usciva, la gente intorno mi adulava e mi osannava, mi sentivo un dio, ma avevo dimenticato il
Misterbianco in Comune
DONATA MUSUMECI
piacere della lotta, della fatica, della conquista.
Certo avrei potuto cogliere le prime avvisaglie della fine da piccoli segni: la moglie sempre più fredda e formale, i figli scontrosi ed
estranei, i dipendenti che bisbigliavano al mio
passaggio.
L'intervistatore: "Quando si rese veramente
conto che la fortuna le aveva girato le spalle?"
Caro signore, che domanda sciocca!
Quando si cavalca la tigre nessuno si accorge di essere in caduta libera!
Poi piccola e inesorabile la verità bussò alla
mia porta, le negai l’ingresso ma entrò dalla
finestra.
Solo un minuscolo errore contabile, che
sottovalutai, una scopertura, ma un capitano
della finanza si mise sulle mie tracce e non
mollò la presa, finché non mi azzannò alla
gola.
Nel giro di una settimana mi trovai addosso
la finanza, la magistratura e la stampa.
La mia immagine fu data in pasto ai lettori
di fotoromanzi, tutte le porte si chiusero contemporaneamente e bruscamente sulla mia
faccia.
La famiglia mi abbandonò, i dipendenti mi
denunciarono, gli amici mi rinnegarono, i politici mi accusarono.
Il crollo fu brusco e repentino, non riuscivo
a raccapezzarmi, intorno a me tutti concordavano nel darmi del ladro, dell’imbroglione;
eppure lei sapesse quanta gente prima mi
veniva dietro, e costruiva affari, carriera, successo, sulla mia scia!
L’intervistatore: Ha dei rimorsi, dei rimpianti?
Adesso sono qui, di fronte a lei, in questo
ufficio spoglio e vuoto, a raccontarle la storia
di un uomo finito.
Sono le ultime battute, presto arriveranno i
carabinieri per portarmi via; ma non ho rimorsi, ho inseguito un sogno, ho fatto quello che
tutti si aspettavano da me, ho fatto arricchire
tanta gente, ho vendicato mio padre con le
sue mani piene di calli e i conti che non tornavano mai.
Solo un rimpianto, quel campetto di calcio
all’oratorio, rivedo il ragazzino che fui, il pallone tra i piedi, la porta davanti, grande, vuota,
e l’ultimo gol che non tirerò mai più.
I
n occasione della Festa della donna, lo
scorso 3 marzo l’Associazione culturale
“Agorà” ha organizzato presso i locali
del teatro comunale di Misterbianco una
conferenza dibattito sul tema “Diversità e
parità di diritti e di poteri alla luce della
5° conferenza mondiale delle donne”. A
sviluppare le tematiche sulla diversità e
sulla parità dei diritti delle donne sono
intervenute la Mirella Spoto Puleo,
responsabile dell’Ande (Associazione
nazionale donne elettrici a Catania); Dorotea Grasso, responsabile dello Sportello
per gli immigrati a Giarre e docente del
corso per “mediatore culturale”, promosso dall’assessorato ai Servizi sociali del
comune di Misterbianco; e Margherita
Ferro, assessore alle Pari opportunità
presso la Provincia regionale di Catania.
«La nostra associazione – commenta la
presidente dell’Agorà Carmela Santonocito - fin da quando si è costituita, ha sempre voluto sottolineare la ricorrenza della
festa della donna. Negli anni passati
abbiamo riflettuto su varie problematiche
e promosso iniziative che hanno messo in
risalto la creatività e l’imprenditorialità
delle donne. Quest’anno in concomitanza
con i lavori della quinta conferenza mondiale sulla donna, che in questi giorni si
sta svolgendo al palazzo di vetro di New
York, abbiamo voluto spostare l’orizzonte
dei nostri interessi e riflettere sulla condizione femminile in ambito internazionale».
Mirella Spoto Puleo, intervenuta per
prima, dopo avere compiuto un excursus
storico sulla condizione femminile nei
secoli, si è soffermata sulla storia del 900,
che ha visto le più importanti conquiste
delle donne. Basti pensare che in Italia
solo nel 1945 è stato concesso il diritto di
voto alle donne. Spoto Puleo ha lanciato
un messaggio di speranza ed esortato le
donne a profondere il proprio impegno
nel sociale e, soprattutto, in politica, dove
sussiste ancora oggi profonda disparità
con gli uomini. Della stessa linea è stato
l’intervento di Margherita Ferro, che ha
definito la donna “risorsa della società” e
Un momento dell’incontro che si è tenuto il 3 marzo sul
tema “Diversità e parità di diritti e di poteri alla luce della
5a conferenza mondiale delle donne”
ha sottolineato che l’obiettivo delle donne
non è il “potere” in senso ristretto, ma il
potere “fare”, richiamandosi al significato
latino del verbo (“poteo” = fare). È stato
un invito a una più attiva partecipazione
delle donne in politica. Infine, Dorotea
Grasso ha riportato testimonianze di
donne algerine, afgane e indiane che, pure
nella diversità di lotta, continuano a combattere per migliorare la propria condizione e ritrovare l’identità perduta. «È opportuna – ha proposto Grasso - un’attenta
analisi di quelle che sono le strategie e i
progetti di libertà delle donne immigrate». Dopo la conferenza, è seguito un
vivace dibattito moderato da Ina Visalli,
docente e socia dell’Agorà.
Le origini della festa della donna risalgono al lontano 1908 quando, a New York,
129 operaie di una fabbrica tessile morirono arse dalle fiamme. L’8 marzo inizialmente segna la data di un triste avvenimento che ha dato vita ad una serie di
celebrazioni con lo scopo di ricordare l’orribile fine fatta dalle operaie morte nel
rogo della fabbrica. Successivamente con
il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative che vedevano come protagoniste le
rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale l’8 marzo assume importanza mondiale e ha lo scopo di
sensibilizzare l’opinione pubblica su quei
problemi che pesano ancora oggi sulla
condizione femminile. Ai giorni nostri
pare sia andato perduto il vero significato
di questa ricorrenza anche se iniziative
ricche di spunti di riflessione vengono
ancora portate avanti.
Nei progetti futuri dell’“Agorà” c’è la
creazione di uno “sportello donna” (progetto che rientra nell’ambito delle pari
opportunità). Tramite la compilazione di
un questionario da sottoporre a circa mille
donne residenti su tutto il territorio di
Misterbianco, il progetto esaminerà i reali
bisogni e le problematiche femminili allo
scopo di dare risposte certe e concrete.
Presso la sede dell’associazione in via
Giordano Bruno, si porteranno avanti
tutte quelle iniziative necessarie per
migliorare la condizione delle donne.
FRANCESCA AGLIERI RINELLA
... arriva la cicogna
GENNAIO 2005
Un enuto
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felic ai nuov chesi
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mist
Confettura Emanuele Cristian
Confettura Francesco
Ingarao Morena
Nicotra Matilda
Greco Dalila
Gigante Chiara
Mirabella Anna
Baeli Giulia
Aiello Giuseppe Emmanuel
03/01/2005
03/01/2005
03/01/2005
05/01/2005
06/01/2005
07/01/2005
08/01/2005
08/01/2005
09/01/2005
FEBBRAIO 2005
Salvo Alessia
Insanguine Giorgia
Bonaccorso Antonino Agatino
Messina Ylenia Agata
Gauswami Mira
Giannitto Carmelo Mario
Palmeri Claudia
Suriano Ilenia
02/02/2005
03/02/2005
03/02/2005
03/02/2005
06/02/2005
08/02/2005
08/02/2005
08/02/2005
Casella Diego
Attinà Daniele Biagio
Aglìozzo Giuseppe
Aber Anselmo Carmelo
Fiumefreddo Kimberly Marika
Bonanno Alex Salvatore
Bruno Michele
Tramontana Micaela
Scalia Samuele Mario
Siracusa Anastasia
Russo Gaetano Maria
Costanzo Matteo
Trovato Serena Agata
La Piana Andrea
Ragonesi Giada
Codispoto Aurora
Giuffrida Enrico
Pittera Giuseppe
Limina Michael
Milazzo Riccardo
10/01/2005
10/01/2005
12/01/2005
13/01/2005
14/01/2005
14/01/2005
15/01/2005
15/01/2005
15/01/2005
16/01/2005
11/02/2005
11/02/2005
11/02/2005
13/02/2005
13/02/2005
15/02/2005
16/02/2005
16/02/2005
17/02/2005
18/02/2005
Lombardo Angela
Scuderi Salvatore Antonio
Mannino Michael Salvatore
Privitera Luana
Bongiovanni Aurora
Furnò Federico
Orlando Manuel Giuseppe
Ardito Simone
Gambino Micaela
Baudo Chiara
Amantia Carmelo Jason
Lisi Isabel
Arena Marco
Malvagna Angela Roberta
Condorelli Irene
Fama' Francesco
Spano' Sonia
Bruno Gaetano Simone
Milone Selenia Pamela
Russo Denise Francesca
16/01/2005
17/01/2005
19/01/2005
19/01/2005
21/01/2005
21/01/2005
23/01/2005
26/01/2005
27/01/2005
31/01/2005
18/02/2005
19/02/2005
20/02/2005
23/02/2005
23/02/2005
23/02/2005
23/02/2005
24/02/2005
24/02/2005
25/02/2005
In collaborazione con lo Stato civile comunale - Servizio nascite
Poliambulatorio ASL 3
COMUNE DI MISTERBIANCO
Distretto di Misterbianco
numeri di pubblica utilità
GUARDIA MEDICA
095/303508 - 095/2545650 - 095/2545651
UFFICI IGIENE PUBBLICA
Ufficiale Sanitario (Giuseppe Condorelli):
095/2545658
• Ufficio vaccinazioni:
095/2545652
• Uffici amministrativi
Signor Corsaro:
095/2545655
Signora Alagona:
095/2545653
• Servizio di logopedia
martedì 8,30/12,30
095/2545657
• Servizio di psichiatria infantile
venerdì 8,30/12,30
095/2545657
POLIAMBULATORIO
• Dirigente (Filippo Speranza):
095/2545684
• Consultorio - Dirigente (Silvana Sardo):
095/2545672
• Assistente sociale (Eugenia Polizzi):
095/2545674
• Psicologa:
095/2545671
• Servizio ospedalità:
095/2545673
• Medicina legale:
095/2545684
Numero verde:
800 27 38 68
Sportello Unico:
095 464660
Centralino:
095 7556 111
Ufficio Urban 2:
095 464662
Centralino:
095 7556 200
Ufficio Informagiovani
Gabinetto del Sindaco:
095 7556 202
e sportello Università:
Segreteria del Sindaco:
095 7556 203
Biblioteca “C. Marchesi”:
095 7558 711
Ufficio del Difensore Civico:
095 7556 206
Biblioteca “G. Bufalino”:
095 484379
Ufficio stampa:
095 7556 207
(apertura estiva: Lun - Mer - Ven, ore 9-12;
Ufficio legale:
095 7556 237
apertura invernale: Mar - Gio, ore 15-18,30)
Ufficio tributi:
095 7556 234
Cimitero:
095 301264
Ufficio tecnico comunale:
095 7556 216
Ecologia:
095 7574 125
Ufficio tecnico settore Urbanistica:
095 7558 600
Stato civile:
095 7558 620
Ufficio personale – Ragioneria:
095 7556 226
Anagrafe:
095 7558 623
Comando Polizia Municipale:
095 7558 427
Altri numeri:
Acquedotto:
095 7574 123
Misericordia servizio ambulanze:
Politiche Comunitarie
e Sviluppo locale:
Carabinieri:
095 462250
Tenenza Carabinieri:
FEBBRAIO-MARZO 2005
tel. 095 464661
Direttore Antonina Caruso
Direttore responsabile Rosario Nastasi
Coordinamento editoriale Natale Bruno
Hanno collaborato
Francesca Aglieri Rinella, Maria Antonia Buzzanca,
Sebastiana Caruso, Giuseppe Condorelli,
Marco La Malfa, Carmelo Santonocito,
Salvo Filippello, Salvo Reitano.
La foto di copertina è di Santo Palmeri
Autorizzazione del Tribunale di Catania
del 26 novembre 1998, n° 15
095 304328
112
095 301120
Realizzazione grafica, pubblicità
LITOCON S.r.l
Zona industriale Catania Tel. 095 291862
STAMPA E FOTOCOMPOSIZIONE
Litocon S.r.l. - Tel. 095 291862
CONCESSIONARIA PUBBLICITÁ
Publiedit via Umberto, 201 Catania
Tel. 095/537735
Arricchite il calendario e le notizie flash
del nostro giornale inviando programmi,
avvenimenti, incontri ai recapiti
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e-mail:
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Primo Piano
Misterbianco in Comune
3
■ Acquistati dalla biblioteca documenti e manoscritti inediti
Longo, sacerdote
studioso di storia
L’assessore Condorelli: «Sono opere uniche
acquisite per arricchire il nostro patrimonio»
L
’assessorato comunale alla Cultura ha
acquistato per 1800 euro manoscritti e
documenti con appunti di storia sacra e
profana risalenti alla fine dell’Ottocento. Gli
scritti appartenevano all’eredità libraria del
sacerdote-studioso Giovanni Longo, rettore
del santuario di Monserrato. Si tratta, in
parte, di manoscritti mai pubblicati che furono trovati dal duca Francesco Paternò sparsi
per il pavimento dello studio dell’autore. La
parte relativa a Misterbianco, che fa parte
della biblioteca di Longo, è stata ordinata dal
duca che ne ha anche numerato le pagine.
Altre parti sono ancora in disordine.
«È una documentazione unica sulla storia
locale - dice l’assessore Antonino Condorelli
- un cimelio, altrimenti introvabile, che solleciterà l’interesse di tanti appassionati studiosi e lettori e che arricchisce il patrimonio
della biblioteca civica di Misterbianco dell’opera di un suo figlio».
Tutto si deve ai funzionari comunali Francesco Galatà e Anna Maria Galatà, rispettivamente capo settore e responsabile del servizio Affari Culturali. Questi, spinti dall’amore
per la storia locale e stimolati dalla professione di bibliotecario, che per diversi anni
hanno esercitato con scrupolo e serietà presso la biblioteca civica, si sono fatti promotori
di ricerche e di iniziative volte alla rivalutazione del patrimonio storico-culturale di
Misterbianco e alla conoscenza e riscoperta
di quei personaggi che, con la loro specifica
peculiarità, hanno tenuto alto il prestigio del
nostro Paese.
Nell’ambito di questa attività di ricerca,
per fare mettere nella giusta luce la figura del
In alto: il chiostro dell’Ospizio (XVIII sec.) che ospita la biblioteca
Sopra: le copertine di due opere del sacerdote Giovanni Longo
benemerito concittadino sacerdote Giovanni
Longo (nato a Misterbianco il 23 novembre
1855), un amatore di studi storici, in occasione del 150° anniversario della nascita, i due
funzionari hanno voluto rivisitare una sua
completa biografia, scritta dal duca di Carcaci Francesco Paternò Castello e pubblicata
dalla Rivista Archivio Storico per la Sicilia
Orientale, anni LI-LII, a. VIII-1X s. IV (1955-
1956), pp. 153-163.
Paternò Castello, nella biografia, tratteggia
la figura di Longo che, allo zelo per il suo
ministero sacerdotale, associò l’interesse per
gli studi e i documenti storici, dedicando
particolare attenzione alla storia di Misterbianco, suo paese natale. Il duca scrive inoltre che Longo scovò a Misterbianco una cronaca inedita e coeva sulla ribellione catanese
del 1647-1648 e che diede alle stampe in un
volumetto dal titolo “La Rivoluzione in Catania nel 1647-48, narrata da un’antica cronaca,
illustrata dal sac. Giovanni Longo” Catania,
Reale Tipogr. Pansini, 1896, pp. X - 56.
I funzionari hanno avviato, pertanto, una
seria e accurata ricerca utilizzando sia fonti
cartacee che elettroniche, per rintracciare
copia dell’opera menzionata. Con soddisfazione, finalmente, su Internet viene individuato lo studio bibliografico Giovanni Bosio
di Magliano Alpi, specializzato nella vendita
di libri antichi e rari e manoscritti, nel cui
catalogo risulta segnato il libro in questione.
A seguito di contatti telefonici ed e-mail, i
due Galatà scoprono con viva gioia che
Bosio, oltre al libro in questione, è in possesso di manoscritti inediti del nostro concittadino. Alla richiesta di inviare la descrizione
dettagliata dei documenti e dei manoscritti,
lo studio Bosio fa pervenire, nel giro di pochi
giorni, quanto richiesto con in calce l’offerta.
Considerata l’eccezionalità della scoperta, i
funzionari si sono adoperati con sollecitudine per acquisire i documenti al patrimonio
del Comune.
Il materiale documentario, pervenuto il 7
gennaio, è stato numerato nelle pagine e
risulta essere costituito come segue:
Quaderno dal titolo “La Rivoluzione in
Catania dal 1847- 48 pel sac. G. Longo in
chiara grafia con numerose correzioni e cancellazioni. Trattasi del manoscritto originale
della nota opera, seguono altre 40 + 24 pagine ms di storia siciliana;
Grosso fascicolo slegato con ti. Misterbianco contenente 364 pagine fittamente mano-
Polizia municipale, bilanci ed encomi
ilancio di un anno di attività del
corpo di polizia municipale. L’occasione è stata data dalla festa di
san Sebastiano, santo protettore dei
vigili urbani, nella quale sono stati assegnati anche due encomi ai vigili Adriana
Anzalone e Claudio La Causa (nella foto)
per il movimentato arresto di un delinquente sorpreso mentre tentava di
rubare un’auto.
Il comandante del corpo di polizia
municipale misterbianchese Nuccio Di
Stefano ha reso noti i dati dell’attività
nei vari settori di competenza. Oltre
l’attività svolta nai vari settori sono stati
effettuati anche due arresti. Ecco, in
dettaglio, i servizi effettuati e divisi per
tipologia:
B
Controllo edilizio
- 69 informative di reato alla Procura
della Repubblica e n. 61 sequestri di
cantieri (con un incremento del 35%).
Controllo ambientale
- 30 illeciti riscontrati
Controllo commerciale
- 97 illeciti riscontrati
- controllo annonario in 3 mercati.
Pratiche amministrative
Sono state raccolte:
- 499 cessioni di fabbricato
- 199 infortuni sul lavoro
- 259 documenti rinvenuti
Sono stati rilasciati:
- 61 contrassegni invalidi
- 27 autorizzazioni per fuochi pirotecnici
- 618 tesserini venatori (un decremento
del 1,5%)
Polizia investigativa
- 282 riscontri in Procura e al Tribunale
- 221 accertamenti, pratiche per uffici
comunali
- 103 accertamenti per Questura, INPS,
Enti vari
- 1190 accertamenti anagrafici
- 270 accertamenti con conclusione di
autodichiarazione per imposta rifiuti
solidi urbani
- 26 trattamenti sanitari obbligatori, con
un incremento del 62%
Viabilità
- 88 rilevamenti incidenti stradali (42%)
- 6370 infrazioni al Codice della strada,
di cui n. 122 per mancanza di casco
- 36 interventi vari
“Monaco”, no alla sospensiva
Parziale sblocco della vicenda
dello Stabilimento di Monaco. Il
Tar di Catania ha respinto la
richiesta di sospensiva fatta da
una parte dei proprietari dell’edificio contro la procedura di esproprio fatta dal Comune di Misterbianco. Il ricorso era stato fatto
anche contro l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. Il
tribunale ha ritenuto che l’esecutività degli atti non creava danni
gravi e irreparabili ai proprietari.
Continua, dunque, la redazione
dello stato di consistenza dell’immobile da parte dell’ufficio tecnico
comunale. Completato l’iter della
giustizia amministrativa, nell’ex
opificio saranno avviati i lavori per
la realizzazione di un centro polifunzionale per la collettività,
secondo il progetto inserito nel Pit
35.
Il Comune ha ottenuto, quindi,
un primo riconoscimento dal Tar.
Al più presto sarà possibile acquisire definitivamente quella che una
delle più antiche strutture industriali del territorio, che alla fine
potrà essere ristrutturata e assicurata alla fruizione della cittadinanza. Nel vecchio stabilimento
“Monaco”, all’ombra della vecchia
ciminiera, saranno realizzate strutture ricreative, un auditorium e
vari laboratori artigianali.
FEBBRAIO-MARZO 2005
scritte. Inizia con le investiture alla famiglia
Trigona, segue la copia della vendita di
Misterbianco a favore di A. Massa, seguono
183 pp. consecutive numerate a matita,
seguono documenti sui Trigona, Massa,
seguono copie di documenti del `600 sulla
decisione del duca di Alcalà per la vendita
del paese, Massa sborsò 666.000 scudi agli
spagnoli, i misterbianchesi offrirono 20.000
scudi per la separazione da Catania, seguono
documentazioni in disordine;
Quaderno di n. 50 pagine int. La Sicilia nel
sec. XVII;
Cartelletta in cartone, sulla prima c. la
scritta “Viaggi” contenente pp. 80. Vi è in
gran parte il resoconto di un avventuroso
viaggio a Roma ove lo scrivente narra tutte le
peripezie ed i trucchi che ha dovuto affrontare per incontrare il Papa. Infine vi sono le
genealogie della famiglia Longo;
Una cartellina in mz tela con etichetta e la
scritta completo anno 1903,4,5,6-19. Contiene
670 pagine in gran parte sciolte. Lettere al
direttore de La Campana, Storia della Confraternita di Monserrato, discorsi, prediche,
appunti storici, appunti spese per collegio
Gioeni e Monserrato, appunti di storia sacra
e profana, da ordinare.
I funzionari, consapevoli dell’importanza
che rivestono i manoscritti e le notizie in essi
contenute e meticolosamente raccolte dal
sacerdote Longo, si sono riproposti di ordinarli, di trascriverli e pubblicarli, con priorità
per quella parte di essi relativa a Misterbianco, per offrirli a tutta la cittadinanza e rendere soprattutto un gradito servizio agli appassionati e ai cultori di storia locale.
Amministrazione
4
Misterbianco in Comune
■ Un forum con l’amministrazione e i presidenti delle associazioni
Carnevale, di futuro
si parla già da ora
Da quest’anno seimila euro a ogni gruppo
come contributo per realizzare i costumi
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SIG. SANGARI ORAZIO
Tel. 349-1464429
«È proprio il caso di dirlo: sono pronti i nuovi
capannoni vicino la Movicar, che ospiteranno i cantieri
per i carri scenografici. Dobbiamo, dunque, ringraziare
chi ci ha ospitato fino a oggi nei capannoni dei “Fratelli
Costanzo”: è stato un grandissimo aiuto».
Novità condivise anche dai rappresentanti dei gruppi. «Il contributo per confezionare i costumi – sottolinea Antonio Di Guardo (la Burla) – è stato un segno
importante perché non si è mai fatto. Siamo molto soddisfatti, perché questo significa che si è compreso che,
per il futuro, il carnevale non può gravare così tanto
sulle tasche delle famiglie».
«Le difficoltà di quest’anno – dicono Orazio Arena e
Filippo Marchese (la Smorfia) - hanno spronato l’impegno di tutti i gruppi che hanno lavorato, al di là della
competizione, perché la manifestazione andasse a
buon fine, per i misterbianchesi e per l’amministrazione comunale che ci è stata sempre vicina».
E per il futuro? «Forse non è più tempo per nuove
associazioni – dicono Turi Pappalardo (Escopazzo) e
Foto Palmeri
O
rmai è assodato: il carnevale di Misterbianco è
stato definito da stampa, turisti e visitatori il
più coinvolgente della Sicilia. Il merito va ai
gruppi che si sono impegnati, nonostante le avversità
meteorologiche dell’ultima edizione; e all’amministrazione comunale che li ha sostenuti con risorse non
indifferenti e con servizi tecnici e un’estesa attività di
promozione, che è andata dalle pubblicazioni alle trasmissioni televisive satellitari. Da quest’anno, infatti, è
stato creato un ufficio “ad hoc”, per concentrare tutti
gli sforzi di preparazione e di pianificazione dell’evento con la supervisione del vice sindaco Franco Galasso.
«Siamo più che soddisfatti della riuscita di quest’anno – commenta Galasso – tenuto conto delle difficoltà
che si sono dovute affrontare. Ce lo confermano i messaggi che riceviamo ancora e gli inviti a partecipare ad
altre manifestazioni carnevalesche».
Quali?
«A maggio, intanto, a Malta per la 25a convention
internazionale della Federazione europea delle città
del carnevale. E poi, altri inviti arrivati dalla Sicilia per
eventi estivi - come Sciacca e Naxos - e anche da oltre
Stretto, come il festival di luglio a Taranto. E c’è anche
la regione tunisina di Medenin - a cui abbiamo dato il
premio “Turismo & carnevale 2005” - il cui governatore Jameledine Bouslimi si è dichiarato disposto a ospitare i rappresentanti delle associazioni, in occasione di
una delle loro più caratteristiche manifestazioni».
Quali sono le cose alle quali avete puntato quest’anno?
«Abbiamo approntato un ricco programma, con
nomi noti dello spettacolo italiano, che ha coinvolto
anche i nuovi quartieri e le scuole, con iniziative per
tutte le età e puntando molto sull’animazione per i
bambini. Abbiamo potenziato il servizio di accoglienza
molto apprezzato dai turisti, incrementando le aree di
parcheggio per autobus, camper e roulotte. Abbiamo
apportato delle modifiche al regolamento, in accordo
con i gruppi. E, soprattutto, abbiamo dato un contributo di seimila euro per associazione, da destinare come
sostegno alle spese dei singoli componenti per la confezione del costume».
Per la prossima edizione che cosa c’è già in cantiere?
Sopra: uno dei soggetti
realizzati sui carri scenografici
che accompagnano i gruppi;
a lato: un momento della sfilata
di domenica 30 gennaio
Carmelo Baudo (Venezia) – ma ci auguriamo che tornino un paio di gruppi: 5-6 è il numero ideale per assicurare un buon livello di spettacolo e competizione».
Al margine delle classiche manifestazioni carnevalesche, non possiamo dimenticare l’iniziativa dell’assessorato ai Servizi sociali che, nella prima settimana di
febbraio, ha organizzato delle serate di ballo e divertimento nei centri anziani comunali. «È stata l’occasione
– spiega l’assessore Antonino Santonocito – per proseguire l’esperienza di integrazione e socializzazione tra
anziani e cittadini di tutte le realtà urbane di Misterbianco, centro storico e nuovi quartieri».
Tutti i soldi spesi per le scuole nel 2004
Questa tabella è un riassunto delle risorse impiegate
nel 2004 per assicurare i servizi e le forniture di vario
materiale alle scuole misterbianchesi.
«Questi dati – afferma l’assessore alla Pubblica istruzione Nicola Abbadessa – dimostrano che tutte le esigenze che durante l’anno vengono avanzate dalle scuole
sono affrontate. Abbiamo speso tutto quanto avevamo
nel bilancio di previsione, non trascurando soprattutto gli
alunni diversamente abili, così come quelli provenienti
dalle famiglie meno abbienti. Siamo, quindi, soddisfatti
per aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati
7.518,05
re nuove fermate per gli studenti pendolari che vanno a
scuola a Catania. Sono quelle
messe a disposizione dalla Ferrovia
Circumetnea e dall’Ast, per venire
incontro alle richieste dell’amministrazione comunale, portavoce dei
disagi delle famiglie degli studenti.
Le fermate, all’interno del centro
storico, raccoglieranno gli studenti
della parte bassa di via Garibaldi e
del centro storico, per poi ridiscen-
T
1) Materiale facile consumo
2) Registri speciali,
3) Seggiolone alunno H
4) Seggiolone Polifunzionale
5) Progetto Estate,
6) Piccola manutenzione
7) Finanziam. ass. somme e contr.
8) Doposcuola x 5 mesi 1.503,16x5x2
3) Progetto comunicazione sul tema
dell’allargamento Europa Cofinanziamento
a 1.500,00
3° CIRCOLO
a
2873,84
a
2724,60
a
410,00
a 2.390,00
a 24.300,00
a
607,00
a 16.154,64
a 15.036,10
I. C. S. “L. da Vinci”
180,00
€
990,60
€
59,40
€
174,00
€ 8.070,00
€
.508,00
€ 11.736,90
€
2) Servizio animazione mostra interattiva “Gli altri siamo noi”
a 300,00
2° CIRCOLO
a 7843,46
a 1680,40
a 1680,40
a 1679,49
a 1679,49
a 11.500,00
a 17.218,98
a 7.518,05
I. C. S. “Pitagora”
€
1) Mostra interattiva “Gli altri siamo
noi”
a 2.640,00
all’inizio dell’anno, smentendo così, anche con questa
pubblicazione analitica, le voci stonate che volevano la
scuola misterbianchese non adeguatamente considerata.
Grande attenzione abbiamo dato al momento aggregativi del “progetto Estate”, che ha visto impegnate finanze
per circa 80mila euro. Pur nella ristrettezza per minori
trasferimenti assegnati da Stato e Regione, abbiamo continuato ad assicurare materiale sanitario e attrezzature
ortopediche per gli alunni svantaggiati. Di particolare
importanza la voce “doposcuola”, che ha permesso di
recuperare eventuali ritardi di preparazione degli alunni».
1° CIRCOLO
1) Registri e modulistica
2) Materiale sanitario alunni H
3) Arredi sanitari
4) Materiale didattico alunni H
5) Piccola manutenzione
6) Progetto Estate
7) Finanziam.ass. somme e contr.
8) Doposcuola x 5 mesi 1.503,16x5x1
1) Ripar. Fotocopiatrice
2) Calendari da tavolo
D.R.S n.860/04x
3) Registri speciali e modul.
4) Materiale Sanitario
5) Progetto Estate
6) Piccola manutenzione
7) Ass. somme e contributi
8) Doposcuola x 5 mesi
1.503,16x5x1=
Tutte le scuole
1) Stampa e fornitura opuscoli
2) Registri speciali e modul.
3) Registri speciali e modul.
4) Registri e modulistica
5) Materiale Sanitario
6) Materiale didatt. alunni H
7) Progetto estate
8) Piccola manutenzione
9) Ass. somme e contributi
10) Doposcuola x5 mesi 1,503,16x5x1=
1) Materiale Sanitario
2) Registri speciali
3) Registri e modulistica
4) Registri speciali
5) Materiale Sanitario alunni H
6) Progetto Estate
7) Piccola manutenzione
8) Finanziamento ass. somme e contr.
9) Doposcuola x 5 mesi 1.503,16x5x2
I. C. S. “Don Milani”
€
900,00
€
191,61
€
40,75
€
615,24
€
428,58
€ 1.396,53
€ 12.800,00
€
.404,00
€ 10.949,58
€
.518,05
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
Registri speciali
Registri e modulistica
Materiale Sanitario
Progetto estate
Piccola manutenzione
Finanz. ass. somme contr.
Doposcuola x 5 mesi
1.503,16x5x1=
a
477,00
a 1.259,40
a 9.112,69
a
59,40
a
677,55
a 12.800,00
a
611,00
a 16.052,98
a 15.036,10
Eden School
€
€
€
€
€
€
819,77
689,63
691,14
15.600,00
536,00
13.326,12
€
7.518,05
1) Progetto piscina
mare e monti € 1.000,00
Tre nuove fermate per gli studenti pendolari
dere verso Catania. Per prima è partita la Fce, da aprile toccherà all’Ast.
Il nuovo itinerario, che per ora è in
fase sperimentale, riguarda le corse
del mattino, alle 7.15 e 7.30; le fermate saranno fatte davanti l’ingresso
della succursale di via Garibaldi del-
FEBBRAIO-MARZO 2005
l’istituto comprensivo “Leonardo da
Vinci”, all’incrocio con via Marconi (la
cosiddetta fermata del “mulino”) e,
l’ultima, ai Quattro canti, tra le vie
Matteotti e Bruno. La soluzione evita
un notevole disagio alle famiglie dei
pendolari che erano costrette ad
attraversare tutto l’abitato, da punta
a punta. Gli autobus della Fce, infatti, prima percorrevano la circonvallazione e, prima di scendere a Catania,
facevano la fermata nella parte alta
di via Garibaldi. Qui, ogni giorno,
sono centinaia gli studenti che si
affollano per prendere gli autobus.
La situazione, oltre a essere scomoda, spesso diventa pericolosa, per il
gran traffico che si forma e per l’invasione di tutta la sede stradale.
L’amministrazione comunale ha avvisato con dei volantini tutti gli studenti che possono utilizzare il nuovo
servizio; mentre chi risiede nella
parte nord potrà continuare a usare
le fermate esistenti, come quella di
piazza XXV Aprile e di via Giordano
Bruno.
I problemi lamentati dagli utenti
sono approdati anche al consiglio
comunale, dove sono stati oggetto di
interrogazioni. «Anche l’Ast - spiega
l’assessore ai Trasporti Mario Scuderi
– dopo la Fce, ha deciso di fare un
nuovo giro, grazie anche alla nostra
insistenza per risolvere i disagi degli
studenti. L’azienda ha giustificato i
recenti disservizi con la mancanza di
personale per malattia, inoltre, si
fornisce di autisti forniti da agenzie
di collocamento privato».
«Siamo riusciti anche con le autolinee dell’Ast - dichiara il sindaco
Ninella Caruso - ad avere dei risultati
concreti in modo da agevolare anche
anche quegli studenti pendolari che
si servono di quest’altra linea di pullman. L’impegno dell’amministrazione
comunale nei confronti della popolazione scolastica misterbianchese ha
dato i suoi frutti».
Consiglio
5
■ Il consiglio comunale ha respinto la richiesta del comitato di quartiere
Foto Palmeri
Misterbianco in Comune
Piano Tavola, non
passa l’autonomia
C
hanno sottolineato la necessità di fornire servizi adeguati ai cittadini misterbianchesi che
abitano a Piano Tavola».
Nella maggioranza, il capogruppo di
Alleanza nazionale Piero Finocchiaro ha
votato a favore della delibera. «Ho sentito il
dovere di fare un’osservazione – spiega oggi
Finocchiaro – sulla quale ho dato il mio voto
favorevole, inteso alla prosecuzione dell’iter
amministrativo per la nascita di una nuova
realtà. Se i cittadini si organizzano in comitati
per la tutela dei propri interessi, vuol dire
che la politica è totalmente assente. L’osservazione mirava proprio a mantenere al
nostro Comune le zone dei conetti basaltici,
che identificano storicamente Misterbianco, e
della Vianini. Di contro, si sarebbe potuto
realizzare un altro ingresso per Piano Tavola,
prima dell’attuale bretella sulla strada statale
Foto Palmeri
omprensione per l’autonomia, ma perplessità per il territorio. Con dodici
contrari, nove astenuti e un voto favorevole, il consiglio comunale ha deciso di non
approvare la proposta di delibera n 2923 del
30 giugno 2004, che riguardava il progetto di
variazione territoriale per istituire il nuovo
Comune di Piano Tavola. La richiesta era
stata avanzata dal comitato per il referendum
per l’autonomia di Piano Tavola. Il parere del
consiglio comunale, in casi come questo, è
obbligatorio, ma non vincolante. Cioè, il procedimento amministrativo può continuare
Hanno votato contro la proposta dodici
consiglieri della maggioranza, si sono astenuti nove consiglieri (l’opposizione più un consigliere di Forza Italia), ha votato a favore un
consigliere di Alleanza nazionale. I gruppi,
comunque, avevano dato libertà di voto ai
propri consiglieri comunali. Per tale motivo,
al momento del voto, ci sono state posizioni
diverse.
Il comune di Misterbianco, dunque, si è
allineato a quanto deciso da altri comuni,
come quello di Belpasso. I consiglieri comunale belpassesi, ha riferito il segretario generale Vincenzo Distefano, hanno dichiarato
che, pur non accettando lo scorporo, sono
comunque disponibili a incontrarsi con gli
altri comuni coinvolti.
«Dal dibattito in consiglio comunale – ha
spiegato il vicepresidente Giambattista Giaccone – è emersa da tutte le parti intervenute
solidarietà alla legittima aspirazione di autonomia, ma sono sorte numerose perplessità
nell’identificare il territorio che sarebbe
dovuto andare al nuovo Comune. Non
dimentichiamo che il piano regolatore approvato prevede in quella zona servizi a favore
della cittadinanza e dell’imprenditoria
misterbianchese: dai reperti archeologici dei
conetti lavici, alla zona artigianale da realizzare nell’ex Vianini. Vari interventi, poi,
Foto Palmeri
Determinante la richiesta delle due aree
della Vianini e dei conetti di Erbe Bianche
121. Credo sia il giusto equilibrio tra due esigenze: da un lato quella del consiglio e dall’altro la necessità del comitato promotore».
In effetti, le norme che regolano l’istituzione di nuovi Comuni danno la possibilità ai
cittadini di fare osservazioni sulla proposta
di territorio e, dunque, di procedere con il
parere del consiglio comunale. «Il progetto –
aggiunge Finocchiaro - viene pubblicato per
quindici giorni presso l’albo comunale. Nei
successivi trenta giorni, ciascun cittadino può
presentare delle osservazioni; nei successivi
sessanta giorni, spetta a consiglio comunale
pronunciarsi in merito e trasmettere tutto
all’assessorato regionale agli Enti locali, tramite commissario ad acta che ne verifica la
legittimità e, se in contraddittorio con i
comuni eventualmente interessati, autorizza
la consultazione referendaria. Nella delimitazione del territorio possono essere prese in
considerazione le osservazioni e anche se si
dovesse essere contrari, il referendum scatterebbe lo stesso».
Nunzio Garozzo, capogruppo del Movimento volontari, è solidale con tutti i cittadini
di Piano Tavola: «La loro è una situazione
drammatica, in quanto non esiste nessun’istituzione, c’è il caos totale, mancano i servizi
più elementari e vivono malissimo. Il Comune di Misterbianco qualcosa l’ha fatta. Queste
persone dovevano essere in condizione di
poter vivere la loro vita in maniera decorosa
e mi dispiace che non se ne sia tenuto conto
nel disegnare la mappa del piano regolatore.
Siamo per l’astensione perché significa avere
una ampia apertura mentale, in quanto ogni
comune ha una sua gestione, una sua entità.
È vero, però, che se le amministrazioni comunali coinvolte a Piano Tavola non si mobiliteranno per alleviare i problemi dei cittadini,
anche il nostro partito chiederà l’indipendenza di quel comune. Perché questo non è un
discorso né di destra né di sinistra».
Per Santo Bonanno, capogruppo Ds, l’astensione è motivata dalla non condivisione
della perimetrazione proposta. «Quella di
Piano Tavola – ha aggiunto - è una comunità
dove vivono dei misterbianchesi “doc” e
bisogna cedere parte di quello che abbiamo,
infatti noi cediamo l’autonomia. Sono d’accordo con l’autonomia, ma non condivido la
perimetrazione proposta. Il comitato per l’autonomia, prima di dare incarico all’ingegnere
Erbicella, avrebbe dovuto confrontarsi con i
quattro comuni interessati (Misterbianco, Belpasso, Camporotondo Etneo, Motta Sant’Anastasia, ndr). Noi abbiamo un piano regolatore approvato, una zona artigianale che è la
zona della Vianini. Se la delibera fosse stata
posta in maniera diversa, il consiglio avrebbe
potuto esprimersi».
Il capogruppo dell’Udc, Pippo Reina,
avrebbe voluto che la questione fosse posta
in altri termini.
«Si sta trattando – ha detto durante il
dibattito - della questione più rilevante che
possa riguardare una comunità del nostro
territorio e su questa materia non esiste nessuna posizione di questa o di quell’amministrazione, esiste un’espressione chiara del
consiglio comunale. C’è una fase nella quale
le problematiche affrontate devono trovare
una soluzione rispetto alla quale sicuramente
la giunta deve assolvere a taluni adempimenti. Ma non siamo ancora in quella fase. In
questa materia è difficile trovare una posizione di astensione. Se avessi voluto accattivarsi
la simpatia di una parte degli elettori di
Piano Tavola avrebbe potuto fare delle
riunioni e poi magari mostrare la mia disponibilità. Non lo ho fatto perché bisognava
sgomberare il campo dagli equivoci».
«Non è nell’intenzione di alcuno limitare
l’autonomia di questi cittadini – è intervenuto Luciano Borzì, capogruppo di Insieme per
Misterbianco - che soffrono molti disagi e
quindi hanno il diritto di avere servizi. Ma
l’atto deliberativo in discussione non richiude solo un voto per l’autonomia, ma anche
una cessione di territorio. Quello di Misterbianco non è così ampio da potersi permettere tutto questo; infatti, porterebbe a diminuire l’indice di edificabilità e arriverebbero
anche meno finanziamenti. Questo è uno dei
motivi per cui non siamo d’accordo».
«Comprendiamo i motivi della richiesta –
dice Antonino Marchese, capogruppo della
Margherita, dichiarando la propria astensione – e certamente gli abitanti di Piano Tavola
hanno molti problemi. Ma quel pezzo di territorio è un pezzo della storia dei misterbianchesi. L’amministrazione e il consiglio devono prestare attenzione alle richieste di questi
cittadini e dare il massimo per fornire loro i
giusti servizi».
Massimo Rotella, capogruppo di Nuova
Sicilia, era inizialmente concorde nel sostenere la necessità dell’autonomia richiesta di cittadini di Piano Tavola. «Osservando attentamente i documenti prodotti, però, soprattutto
per quanto riguarda la parte relativa al territorio di Misterbianco, ho cambiato idea. Non
capisco, invece, perché non sono state fatte
delle osservazioni, durante la pubblicazione
della proposta».
Lino Palmeri, consigliere di Forza Italica,
dichiarando di astenersi, ha riferito che «la 1°
commissione consiliare ha avuto un grosso
dilemma, da una parte era per l’autonomia di
Piano Tavola, dall’altra ha avuto qualche perplessità, perché sapeva che il nostro piano
regolatore prevedeva in quella zona un’area
artigianale, un’area che era stata da sempre
desiderata dagli artigiani locali, perché sarebbe stata l’unico sfogo».
Da qui il risultato della votazione.
Motta S. Anastasia ha detto no
Il comune di Motta S. Anastasia ha da
tempo ufficializzato il proprio parere
negativo alla richiesta di autonomia e,
quindi, di cessione di territorio avanzata
dal Comitato Pro Piano Tavola.
«In particolare – afferma il difensore
civico del centro etneo, l’avvocato Antonio Rabuazzo (nella foto) - tale ufficializzazione è avvenuta il 16 settembre 2004,
con delibera numero 46.
In quell’occasione la decisione del consiglio comunale ha tenuto in debito conto
quanto da me indicato, nella relazione
presentata il 26 aprile 2004».
Una guida per conoscere
tutti i servizi della scuola
È in distribuzione nelle scuole la “Guida ai servizi scolastici del Comune di Misterbianco”, edita a cura della
III commissione consiliare e della presidenza del Consiglio comunale, con la collaborazione del servizio Pubblica istruzione. Sono seimila copie di un opuscolo che
vuole essere uno strumento utile per favorire la conoscenza dei tanti servizi offerti dal Comune nell’ambito
della scuola: come accedere a borse di studio, trasporto
con scuolabus, fornitura gratuita di libri di testo, assistenza scolastica.
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FEBBRAIO-MARZO 2005
Fatti & Persone
6
Misterbianco in Comune
Foto Palmeri
■ Al dirigente misterbianchese gli auguri dell’amministrazione
Crisafulli presidente
del Coni provinciale
È stato al vertice della Figc per diciott’anni
Nel ‘72 con gli Juniores è campione regionale
di FRANCESCA AGLIERI RINELLA
C
lasse 1933, misterbianchese, calciatore professionista, centrocampista dalla tecnica lenta e raffinata, uomo di sport da più di cinquant’anni,
imprenditore: questa è la storia di Pippo Crisafulli
eletto lo scorso 10 marzo presidente del Coni di Catania. A Misterbianco tutti lo conoscono. Lo ricordano
gli amici d’infanzia, quelli del bar, il sindaco e le istituzioni (è stato consigliere comunale, delegato allo sport
e segretario della scuola media “L. da Vinci”). Erano
gli anni successivi alla guerra, quelli in cui l’amico
Pippo dava i primi calci al pallone nel campo al
“Monumento dei caduti” a piazza Mazzini. La passione per il calcio è nata con lui. È l’occasione della sua
elezione alla presidenza del Coni, a darci lo spunto per
ripercorrere le tappe della sua ininterrotta attività a
servizio dello sport. È del 1949 l’esordio in prima
squadra con la maglia del Catania nella gara contro la
Reggina. Dal 1949 al 1951 gioca nell’Adrano in prima
divisione. Tra il 1952-53 a Enna è capocannoniere in
serie C meridionale. Negli anni 53-54, milita in serie B
con il Club Calcio Catania. Gli anni 1954-56 sono gli
anni d’oro. «Ad Acireale Crisafulli è un re. È detto
“Crisa”. È un giocatore completo» scrivono i quotidiani dell’epoca. Tra il 1968 e il 1973, per il Misterbianco
c’è il salto di categoria (dalla terza alla prima). La
squadra è campione regionale della categoria Juniores.
Pippo Crisafulli, nonostante gli scarsi mezzi economici
e le poche attrezzature a disposizione, in quegli anni è
riuscito a portare i giovani misterbianchesi a livelli
nazionali. Forse quello che altri non hanno neanche
tentato di fare.
Dal 1969 al 1987 è allenatore federale al servizio
della FIGC. Nella stagione ‘73-‘74 è allenatore in
seconda del Calcio Catania e responsabile tecnico del
settore giovanile. Allena l’Ac Misterbianco dal 1978 al
1981 ed è anche direttore sportivo. È dall’87 al ‘97 presidente del comitato provinciale della Figc di Catania.
Nel 1996 inaugura a Catania la sede della Figc. Nel
1997, viene insignito dal Coni del prestigioso riconoscimento “Stella d’argento” per gli oltre trent’anni di
attività. Quello di Pippo è un contributo importante
per lo sviluppo dello sport e per la diffusione e promozione dei valori sportivi. Nello stesso anno, il
comune di Misterbianco gli conferisce il premio
“Sportsmen”, riconoscimento ai misterbianchesi che si
sono distinti nell’ambito dello sport nazionale. Chi
meglio di Pippo Crisafulli? Dal 2005 al 2009, nel
cosiddetto quadriennio olimpico, ricoprirà la carica di
presidente del Coni. Per questa ragione abbiamo deciso di incontrarlo e di scambiare con lui qualche parola
davanti ad un buon caffè, in un noto bar del centro,
punto di riferimento per chi, come lui, è misterbianchese. «Per me il calcio è una cosa seria - questa la
prima battuta di Pippo - anche se da sempre è stata
messa in atto con il sorriso per chi come me ha vissuto
il mondo dello sport. Il calcio è stato per me vita, mi
ha dato l’educazione e la moralità. A Misterbianco mi
legano splendidi ricordi, gli anni in cui ho allenato
questa squadra sono i più belli di tutta la carriera confessa - non sono solo per i risultati positivi ottenuti
ma per avere lanciato tanti giovani atleti come Mascali
o Marchese che sono diventati grandi giocatori».
Pippo Crisafulli è davvero un grande uomo di sport.
L’avere ricoperto per ben 18 anni la carica di presidente della Figc ne è la conferma. È sinonimo di forza,
correttezza e rispetto delle regole. A volerlo candidato
alla presidenza del Coni sono stati gli amici che ne
conoscono pregi e capacità. Con voto unanime
In alto: Pippo Crisafulli, neo
presidente del Coni provinciale.
A sinistra, nel 1980 mentre
accompagna all’aeroporto il
presidente della lega nazionale
calcio dilettanti Elio Giulivi
(44/44) è stato eletto negli scorsi giorni al PalaCannizzaro di Catania. «D’ora in poi dovrò fare fronte a
grosse responsabilità. Da una rosa di 17 elementi sceglierò i collaboratori più fidati che sono sicuro mi aiuteranno nella realizzazione di quelli che sono i dieci
punti del mio programma. Uno degli obiettivi principali è quello di assicurare alla nostra città una migliore
gestione degli impianti sportivi». Alla nostra chiacchierata è intervenuto anche l’assessore allo Sport
Mario Scuderi. «È motivo di grande soddisfazione
avere un misterbianchese, nonché un amico, alla guida
di un’istituzione così importante. Rivolgo a Pippo un
invito specifico, in prospettiva della consegna del
nuovo campo sportivo, che potrebbe essere già pronto
dalla prossima stagione. Lo sport per decollare ha
principalmente bisogno di strutture più adeguate». Un
in bocca al lupo, dunque, al neo eletto presidente da
parte di tutti gli amici di Misterbianco.
In panchina, al Cibali. Dal 1969 al
1987, Crisafulli è allenatyore federale
di calcio al servizio della Figc
Allìaeroporto di Catania con Sandro
Mazzola e il giornalista scomparso
Beppe Viola
Sopra: Crisafulli (al centro) con Ignazio Marcoccio (il primo a destra), presidente del
Catania.
Sotto: un momento goliardico della Festa della Matricola di tanti anni fa
1972, gli Juniores
campioni regionali
Nicotra (portiere)
Pintaudi (terzino)
Liotta D. (terzino)
Capizzi (libero)
Incognito (stopper)
Mascali (mediano)
Pulvirenti (ala-mezzala)
Mangioni (mezzala-mediano)
Marchese (centroavanti)
Proto (mezzala)
Mazzola (ala)
classe 1953
classe 1953
classe 1954
classe 1953
classe 1953
classe 1953
classe 1954
classe 1953
classe 1953
classe 1953
classe 1953
Completavano la rosa:
Conti (portiere)
Liotta A. (terzino)
Pennisi (stopper)
Missale (mediano)
Giardinaro (mezzala)
Pirri (mezzala)
ALLENATORE G. CRISAFULLI, CLASSE 1933
FEBBRAIO-MARZO 2005
Pasqua
Misterbianco in Comune
7
■ Nelle Viae Crucis di un tempo il fascino e ricordo del ciclo pasquale
Quando Poggio Croce
diventava il Calvario
Per le strade del paese, giovani e anziani
sceneggiavano e interpretavano le stazioni
di ANTONIO BELFIORE*
«
I
romano, del viaggio al Calvario, del Cireneo, della Veronica, delle Pie donne, della
Madre, della Deposizione; oppure con Viae
Crucis nelle varie stazioni fissate su itinerari esterni, per strade e piazze e commentate
da laici, uomini e donne, che s'affacciano
dai balconi e parlano dai microfoni con
diversi altoparlanti installati in più punti; o
con ritiri spirituali, esercizi spirituali, conferenze, "tre giorni", "tre sere" riservate a
categorie di persone e altre iniziative ten-
Foto Palmeri
l ciclo pasquale esercita sempre il suo
fascino. Da noi si è cercato sempre di
articolare una maggiore partecipazione
dei laici ai riti, all'azione di culto, alla
fecondità della liturgia, con Viae Crucis
eseguite per le strade del paese e interpretate nelle varie stazioni da giovani e anziani che svolgono, sceneggiandole col gesto e
la parola, le frasi del complotto, del tradimento, dell'arresto, del processo davanti al
Sommo Sacerdote e davanti al Governatore
Foto Palmeri
denti ad approfondire il "Conosci te stesso"
mediante quella speranza unica che salutiamo con segno e nome di Croce.
Di questo ciclo è la solenne e mesta processione serale del Venerdì Santo, alla
quale affluisce, numerosissima, la popolazione. In particolare le Confraternità, quella dei "Maestri" (i quali si cingono per l'occasione la testa di una simbolica corona di
spine bianca, che ha il privilegio di portare
a spalla la bara col Cristo morto; una banda
che suona le più celebri marce funebri; e
una fiumana di popolo. Da via Garibaldi, si
sale al Calvario, il Poggio Croce, da cui si
ridiscende per rientrare alla Madrice. Le
rappresentanze religiose, i confrati portano
ceri e torce con la fiammella protetta da
uno schermo di carta resistente di colore
diverso: rosso, verde, bianco, o giallo a
seconda della Organizzazione; i cui com-
Nelle foto, i momenti di
una recente “via crucis”,
realizzata l’anno scorso
dagli abitanti di via S.
Antonio Abate e di zona
Toscano
ponenti camminano in due file rasentando
i marciapiedi. Sicché, mentre c'è gente che
deve ancora iniziare l'ascesa al poggio,
quelli che sostano in alto, dalla piazzetta
della Croce ammirano lo spettacolo notturno dei filari delle luci che si muovono e
schiarano a bagliori il corteo, che si snoda
lungo i pendii del poggio a salire e, dalla
croce, a scendere verso il ritorno, frattanto
che l'avanguardia della proces-sione è già
entrata in chiesa.
I rintocchi dell'orologio della Madrice
sovrastano all'accompagnamento, suonando a mortorio ininterrottamente dall'inizio
del rito sino a quando l'orologiaio non va a
fermare i congegni: si diceva, infatti, che
"scurrévunu i màzziri", i contrappesi di
pietra ai martelli che picchiavano le campane dell'orologio la cui costruzione venne
deliberata il 15 novembre 1864. (Nella stessa seduta la Giunta Municipale deliberava
l'acquisto del terreno per il pubblico Macello)».
*DA “IL MIO PAESE”
EDITRICE GAMMA GRAFICA, CAP. XXIX
La Settimana Santa nella tradizione popolare siciliana
e rappresentazioni che vengono allestite per
celebrare la Santa Pasqua caratterizzano la
L
più genuina tradizione popolare della nostra
terra, mettendo insieme fede e folklore, leggenda, tradizione e religiosità.
■ S. Fratello (Messina)
La settimana santa, a S. Fratello, sui Nebrodi messinesi, propone un esempio dell’unione tra sacro e profano. Qualcosa che mette insieme il dolore per la
perdita di Gesù Cristo e la fastosità tipica del carnevale. Contadini e pastori si travestono da "giudei",
indossando particolari costumi formati da giubbe
rosse e gialle, adornati con motivi floreali e ricami e
da un cappuccio rosso che ricopre la testa. I costumi
vogliono richiamare quelli dei soldati romani che flagellarono Gesù; sono di proprietà delle famiglie di
San Fratello e sono tramandati da padre in figlio. I
"giudei" percorrono le vie della città con squilli di
trombe, catene e campanacci, in modo allegro e irriverente con il chiaro intento di distogliere l'attenzione
popolare dal dolore per la morte del Cristo. Il contrasto ha il suo punto più alto per il venerdì santo,
quando la processione è disturbata dall'arrivo festoso
dei giudei.
■ Adrano (Catania)
La domenica di Pasqua ad Adrano (Catania), si celebra "La diavolata", una rappresentazione sacra che
trae le sue origini dal Medioevo. Essa si svolge nei
pressi della piazza principale e sfrutta come scenario
Giovani di
Ribera (Ag)
durante la
preparazione
della
processione
della
domenica di
Pasqua
ideale il Castello. Qui, è costruito un palco che ospita
cinque diavoli, vestiti di rosso, che escono da una
botola, tra fiamme e fumo, Lucifero, la Morte (che
indossa un costume da scheletro) e un angelo che è
rappresentato da un bambino. L'evento si snoda in
una serie di discussioni sul bene e sul male, e si conclude quando l'Angelo costringe i diavoli a pronunciare la frase "Viva Maria".
Crocifisso viene issata grazie alle fasce. Così ha inizio
la processione con in testa il fercolo, mosso da circa
500 fedeli, e che termina con la Madonna Addolorata,
portata da gruppi femminili. Nella processione si individuano due momenti particolari: le girate, che sono
fatte in contrada Santa Croce e davanti la Chiesa
Madre; servono per far girare su se stesso il fercolo.
■ Piana degli Albanesi (Palermo)
Qui, la settimana santa prevede per il giovedì la processione del "Cristo alla colonna". Si tratta di una
processione dalle antiche origini, un tempo affidata
alla congregazione omonima, oggi scomparsa, che
prevede il giro del fercolo dorato del Cristo per le vie
della città. Il venerdì, si ha la rappresentazione della
"Scesa della croce": nel tempio Calvario, addobbato
con maioliche colorate, che rappresentano scene
della passione e della morte di Cristo, gli attori con
l'abito d'epoca e recitando in dialetto depongono in
un’urna il corpo del Cristo, sceso dalla croce; l’urna,
poi, viene portata in processione per le vie cittadine,
fino a dove un tempo sorgeva la chiesa e il monastero di S. Teresa, per poi tornare nella chiesa madre
dove il Cristo è deposto nel letto funebre. Una seconda processione riguarda il Cristo morto insieme con il
simulacro di S. Maria Addolorata ed è organizzata
dalla congregazione del SS. Crocifisso; tale evento si
conclude con la crocifissione del simulacro del Cristo,
alla cui destra è messo il simulacro della Madonna
dentro il suo fercolo.
A Piana degli Albanesi, si ritrovano cinque delle otto
comunità albanesi presenti nell'isola. Qui, si celebrano i riti greci legati alla settimana santa, che hanno
conservato tutto il loro fascino. I riti pasquali di questa comunità iniziano con il canto "lazeri", intonato
dai giovani la settimana precedente quella di Pasqua.
Essi vengono cantati per commemorare la resurrezione di Lazzaro (da cui il nome); I giovani, per l'occasione, sono accompagnati dal sacerdote, il "papas".
La domenica delle palme, si rievoca l'entrata di Cristo
a Gerusalemme, con la processione del vescovo che
cavalca un asino e che tiene nelle mani un crocifisso
e una piccola palma. Il momento più atteso dai fedeli
è la lavanda dei piedi, che viene fatta il giovedì
santo. In questa occasione, il sacerdote, che impersona san Pietro, accetta di farsi lavare interamente
dal vescovo. Il momento migliore per ascoltare i canti
tipici è il venerdì santo, quando in mattinata si declamano i passi evangelici che raccontano la passione e
la morte del Cristo. il pomeriggio, invece, si tiene il
corteo dell'immagine del Cristo, preceduta dal Crocefisso deposto in un'urna piena di fiori e incenso, che
viene accompagnata dai fedeli e dai canti funebri
eseguiti dal sacerdote. Il giorno di sabato santo è
caratterizzato dai battesimi per immersione, dalla
liturgia di S. Basilio, dal salmo della resurrezione,
cantato, e dai sacerdoti che indossano la veste bianca che sostituisce il lutto. Il giorno di Pasqua, nella
Cattedrale di San Demetrio, si fa la preparazione
della "mensa", che riunisce tutti i fedeli.
■ Pietraperzia (Enna)
Il venerdì santo si tiene, sin dall’alba, una processione di fedeli in preghiera, che cantano la passione del
Cristo fino ad arrivare alla Chiesa del Carmine. Qui
viene deposto il simulacro del Cristo nella Cappella
che l'ha ospitato durante l'anno. Nella piazza davanti
alla chiesa, è montato un fercolo: un palo di cipresso
di otto metri al quale si fissano delle fasce di lino di
30 metri, simbolo della devozione. La sera, il Cristo è
agganciato alla croce del fercolo e, quando un fedele
batte il terzo colpo ai chiodi della croce, l'asta del
■ Vittoria (Ragusa)
■ Ribera (Agrigento)
Durante la domenica di Pasqua, c’è un gran fermento. Si devono, infatti, preparare le tre statue coinvolte nell'incontro che simboleggia la gioia della Resurrezione: quella del Cristo risorto, della Madonna e
dell'Arcangelo Michele.
La statua del Cristo, adornata con nastri colorati, fiori
e fave verdi, e quella dell'arcangelo, che ha il compito di annunziare la resurrezione alla Madonna, sono
preparati dagli uomini; quello della Madonna, che
indossa un manto celeste sotto quello nero del lutto,
è preparata dalle donne. L'incontro è organizzato sin
nei minimi particolari: già durante la settimana
santa, i giovani incaricati del trasporto della statua si
esercitano per tenere il giusto ritmo da sostenere
durante la processione.
L'incontro tra Madre e Figlio avviene a mezzogiorno,
dopo che l'Arcangelo ha corso tra le due statue per
portare la notizia. Nel momento dell'incontro la
Madonna si libera del manto del lutto, mentre l'Arcangelo s'allontana.
FEBBRAIO-MARZO 2005
Sopra: la piazza di Pietraperzia
(En) dove vine sistemato il palo
di cipresso con le fasce per
issare l’asta del Crocefisso
■ Marsala (Trapani)
Il giovedì santo si tiene un'imponente processione
sacra dedicata alla Passione e alla morte del Cristo,
fatta da nove gruppi di figuranti. Ognuno di loro rappresenta eventi legati alla Passione del Cristo, partendo dalla ultima cena e fino all'ascesa al Calvario. I
gruppi hanno un loro posto nel corteo e sono preceduti da un uomo incappucciato che porta la croce, da
un giudeo che suona la tromba e un altro giudeo che
suona il tamburo; il corteo prevede la partecipazione
delle statue del Cristo morto e dell'Addolorata, posti
alla fine della processione e portati dalle consorelle e
dai confratelli della Chiesa di S. Anna, e di altri due
gruppi, che stanno davanti a tutti e formati da ragazze che portano palme e rametti di ulivo e da bambini
e bambine. Questi portano dei preziosi copricapo, di
proprietà della Chiesa, che sono ornati dai monili
d'oro della famiglia d'appartenenza della famiglia del
bambino. La “processione dei misteri” si conclude la
sera con una rappresentazione teatrale che propone i
momenti più significativi della Passione.
■ Canicattini Bagni (Siracusa)
Il venerdì santo di caratterizzato da una storica processione che ha mantenuto il suo fascino e il coinvolgimento dei fedeli. Si porta in processione, con l'aiuto
di macchinari, la statua dell'Ecce Homo, realizzata in
cartapesta, posta su di un fercolo di stile gotico. La
statua è preceduta da uno stendardo nero, che anticamente era portato in processione dal contadino che
aveva offerto la più voluminosa quantità di grano al
Signore. Oggi è trasportato da una persona regolarmente retribuita. Anche le offerte di prodotti agricoli
fatte nel passato sono state sostituite da quelle in
denaro.
Cultura
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Misterbianco in Comune
■ L’opera di Alfredo Mazzone presentata nella biblioteca comunale
Un Verga rivisitato
a Interminati Spazi
Giuseppe Mazzone: «In mio padre non vi è
un solo elemento che abbia tradito il verista»
di GIUSEPPE CONDORELLI
U
n bianco e nero sgranato, qualche crepa nelle
sequenze; immagini lontane eppure presentissime: sono la geografia letteraria di Giovanni
Verga che Alfredo Mazzone ha condensato, negli anni
’50, nel documentario che ha aperto l’appuntamento di
marzo di Interminati Spazi, organizzato dall’assessorato alla Cultura, nell’accogliente e gremita sala lettura
della Biblioteca comunale. La riscrittura verghiana del
regista catanese è stata illustrata dal figlio Giuseppe,
scrittore e giornalista
Quelle immagini hanno restituito la Vizzini di Jeli, di
Cavalleria, di Gesualdo Motta, e testimoniano la straordinaria temperie culturale di un uomo che si interessò
di cinema, di fotografia, di pittura, che dirigeva e pubblicava “La civetta” e “Il grido del popolo”; di un intellettuale che polemizzava con Carmine Gallone, reo di
non avere scelto per la sua versione cinematografica di
“Cavalleria” la sua Vizzini; che lì invitava i nomi più
illustri della cultura italiana - da Sciascia a Migneco, da
Enrico Maria Salerno a Turi Ferro - che fonda il “Circolo Verga” e istituisce l’omonimo premio; che già adolescente reinventava l’Opera dei Pupi per i suoi compaesani, pretendendo come biglietto d’ingresso solo un
bottone.
Di un artista che sarà tra i collaboratori di Vaccari
per il televisivo “Mastro don Gesualdo”, nel quale
vestirà addirittura i panni del notaio Neri; che inventa,
negli anni ’70, il “teatro di reviviscenza” nei quartieri di
Vizzini, riscrivendo cioè per la scenario naturale del
suo borgo le novelle di Verga: una esperienza di carattere nazionale che porterà tra i vicoli del Quartiere Sant’Antonio, sullo spiazzo della Valle dei Mulini o nella
piazzetta di Santa Teresa gli attori più grandi del nostro
panorama teatrale: da Giulio Brogi a Arnaldo Foà, da
Gigi Angelillo a Mariella Lo Giudice. Il documentario
precedeva la presentazione di “La roba, i Galantuomini, Gl’Innamorati. Tutto il teatro di reviviscenza dalle
novelle di Verga” appena edito da Prova d’Autore,
‘complici’ l’amministrazione di Vizzini, la Fondazione
Alfonso Verga e il Museo dell’Immaginario Verghiano.
“La roba, i galantuomini, gl’innamorati”, a cura di
Giampiero e Giuseppe Mazzone e con un denso saggio
introduttivo di Mario Grasso, costituisce così tangibile
riconoscimento di quella “reviviscenza”, l’’invenzione’
di Mazzone aveva trasformato Vizzini in un teatro
all’aperto vivo e pulsante, un teatro come spazio recuperato alle relazioni umane.
«Quella di mio padre - ha detto il figlio Giuseppe - è
stata una rielaborazione letteraria di altissimo livello.
Egli ha trasformato le novelle in drammi, inventando
dialoghi, scene e tutti ex novo i personaggi, ricreando
in proporzioni quadruplicate le trame adottate per il
teatro; non solo: non c’è in alcuna battuta delle tante
geniali riscritture, un solo elemento che abbia tradito il
denominatore epocale impresso da Verga».
Certo, il rapporto di Verga col teatro fu assai conflittuale: e non solo perché la letteratura teatrale della
seconda metà dell’Ottocento sia stata inferiore alla narrativa coeva; lo stesso Verga considerava il teatro una
“forma inferiore e primitiva” per due ragioni: la necessità dell’attore, intermediario tra pubblico e autore e la
necessità di scrivere per un pubblico non ideale ma per
uno radunato a forza così da dover pensare ad una
“media di intelligenza e di gusto”.
Eppure per Verga fare teatro è altrettanto necessario:
l’affermazione del Verismo deve passare anche dalle
scene. Alfredo Mazzone non si è posto problemi meto-
In alto: Giuseppe Mazzone con gli
attori Grazia Maria Ambra e Gino
Nicolosi;
Sopra: a sinistra, Luigi Pistilli e
Andrea Lala in una scena di
“Cavalleria Rusticana” a Vizzini; a
destra, Giulio Brogi e Nanni
Volpe;
A lato: Gigi Angelillo (al centro)
in una scena dall’Amante di
Gramigna
dologici: la sua è stata davvero “un’avventura”.
Altri autori si sono cimentati in rifacimenti “clandestini”: Pirandello che riscriveva testi di Rosso di San
Secondo o di De Marchi, Leonardo Sciascia che riscrive
Voltaire o che ne “Il mare color del vino” riporta l’universo ancestrale di Giufà…
In quella riscrittura Mazzone lascia convergere cori,
duetti, recitativi, tarantelle, scioglilingua in siciliano
come nel caso in Mazzarò – trascrizione de “La roba” della canzone degli ubriachi:
«Uppa… uppa… uppa… Ci piaci a lu parrinu; Uppa…
uppa… uppa / Ci piaci a lu mischinu Uppa… uppa… uppa/
Priamu ppi lu vinu… Signori finu a quannu non avanza,
fallu iri n’ta la panza…»
o, nella stessa novella, del lamento dei portatori:
«E appui veni lu patroni / ca si mangia lu travagghiu / e
ti lassa nudu e crudo / senza sali e senza agghiu; / cu lu
saccu e lu cufinu / porti u fruttu o magazzinu / senza pani e
senza vinu…»
In Mazzarò (ritrascrizione de “La roba”) assistiamo
ad un geniale ripescaggio del funerale della madre
(solo accennato nella novella) che addirittura apre la
rappresentazione. Così come il cantilenante incipit verghiano “(Il viandante che andava lungo il Biviere di
Lentini, steso là come un pezzo di mare morto”) è rivitalizzato in funzione drammaturgica in alcune sequenza dialogiche. Addirittura Mazzone introduce di elementi nuovi: uno sposalizio, le “ciaule”; ripesca di
alcuni rito agresti pagani del territorio vizzinese, innesta lo straordinario monologo di Mazzarò, prima della
sua stessa morte.
Se poi volessimo ritrovare alcuni elementi comuni
anche il nostro teatro più schiettamente popolare, ne “Il
peccato di donna Santa” troveremo addirittura alcune
“maschiri”: u tammurinieri e u petulanti. Come dire:
ciò che al teatro verghiano mancò in genuinità, Mazzone ce lo ha restituito e innestato cinquant’anni dopo. A
rendercene consapevoli le letture – davvero coinvolgenti – di due attori, Grazia Maria Ambra e di Gino
Nicolosi: voci, gesti, interpretazioni di straordinaria
densità espressiva che gli applausi hanno giustamente
e ripetutamente sottolineato.
Prossimo appuntamento per Interminati Spazi:
venerdì 9 aprile 2005. Alessandro Quasimodo, figlio del
poeta siciliano premio nobel per la Letteratura, presenterà gli “Epigrammi” inediti di Salvatore Quasimodo.
Mostra fotografica
Pippo Puleo, lo “sguardo che si fa voce” di un artista ostinato
iuseppe Puleo è un artista ostinato. Se volessiG
mo usare un luogo comune
potremmo dire che scatta
sempre la stessa fotografia.
Ovviamente non è così.
L’universo che Puleo ci restituisce è quello silenzioso che
ci scorre accanto, che fingiamo di non conoscere o che,
al massimo, ci sforziamo di
compatire salvando la nostra
cattiva coscienza per un
momento e lo sguardo ritorna vuoto alla saturazione
della realtà alla quale siamo
certi di appartenere.
Quella delle sue foto è la
gente di ogni giorno e di
tutte le strade del mondo,
soprattutto anziani e bambini - ovvero i più ‘diversi’
socialmente e biologicamente - catturati in un bianco e
nero di folgorante semplicità.
Non c’è artificio, bigiotteria
estetica, sofisticazione digitale: sono foto sporche perché non creano, restituiscono piuttosto. E’ un insieme
senza colore di eternamente
vinti, di sconfitti accanto i
quali Giuseppe Puleo sceglie
di schierarsi e dei quali condivide la fragilità e il cando-
re, la rabbia e l’inappartenenza.
Immagini “dai margini”
dunque, che riverberano
l'essenza degli individui e
sembrano rivelarne, più in
profondità della figura-soggetto le esistenze infelici, le
solitudini, l'angoscia della
vecchiaia, lo splendore incrinato dell'infanzia e dei suoi
riti di sempre.
“Fotografare – precisa lui
stesso – è riuscire a fermare
una immagine normalmente
(il corsivo è nostro) e non
voluta vedere per riproporla
a coloro che l’hanno evitata”. Ecco perchè lungo questi movimenti marginali il
suo sguardo diventa “voce”
discreta che infrange il frastuono affollato, il silenzio
mistificante del nostro vedere.
GIUSEPPE CONDORELLI
La personale fotografica di Pippo
Puleo “Lo sguardo si fa voce” si
tiene presso la Galleria D'Arte
PizzArtè di Catania, via Gisira
62/68, fino al 3 Aprile 2005 .
Sarà visitabile tutti i giorni dalle
ore 20.00 alle ore 1.00
FEBBRAIO-MARZO 2005
L’Accademia Etrusca chiude
l’anno con ‘Immagine donna’
a rassegna d’arte contemporanea “Immagine Donna”
L
è stata l’ultima manifestazione organizzata dall’Accademia d’Arte Etrusca. L’inizaitiva si è tenuta dal 5 all’8
marzo, presso i locali del Castello Normanno di Motta S.
Anastasia. Carmen Arena, presidente dell’Accademia
d’Arte Etrusca, ha chiuso felicemente il 2004 esponendo
i suoi quadri nella mostra che si è tenuta a Misterbianco
presso il palazzo del Senato dal 23 al 30 dicembre. La
pittrice siciliana, apprezzata in Italia e all’estero, ha
presentato una collezione dal titolo “I miei sentimenti…
le mie emozioni”, con la quale ha espresso, come dice
già il titolo, i propri sentimenti attraverso le varie
gamme cromatiche e stili diversi, e i migliori sentimenti
dell’uomo attraverso i paesaggi e i ritratti femminili.
Alla rassegna “Immagine Donna”, è intervenuta,
insieme a Carmen Arena e ad altre grandi personalità
artistiche, la pittrice misterbianchese Anna Enza Calì.
Anch’essa, come Carmen Arena, ha chiuso dignitosamente il 2004, presentando i suoi quadri alla mostra
che si è tenuta dal 5 al 9 dicembre a Misterbianco. La
Calì ha ricevuto vasti consensi di pubblico e di critica e i
complimenti della presidente Arena che ha detto: "Anna
Enza Calì nella sua vita artistica è sempre alla ricerca
del realismo. Predilige i fiori, si ispira ai luoghi a Lei
familiari e dalle sue opere traspare la sensibilità dell’artista che riesce ad immortalare un’impressione fuggevole del tempo, cogliendo la realtà dell’attimo".
MARCO LA MALFA
Scuole
Misterbianco in Comune
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■ L’iniziativa è inserita nel progetto “Polis” del programma Urban II
Tra i banchi si parla
di natura e sviluppo
Tra le proposte fatte, allestire aiuole e siepi
e adottare gli alberi della villa comunale
DI
D
uecentocinquanta alunni
delle scuole elementari e
medie, quindici insegnanti,
quattordici tra psicologi, psicoterapeuti, avvocati ed educatori, due
esperti ambientali, un animatore e
cinque grandi scuole di Misterbianco in rete. Sono questi i numeri dei
progetti di educazione ambientale
denominati “Io e il territorio” e “Io e
l’ambiente” previsti dagli interventi
del progetto “Polis” finanziato nell’ambito della misura 4.1.a del P.I.C.
Urban II di Misterbianco.
L’obiettivo è quello di cercare di
far riflettere i nostri giovani, figli di
questa società ”Usa e getta” (e,
molto spesso, “U.S.A. e getta”), su
problematiche che oggi affliggono
nostra madre terra (buco dell’ozono,
piogge acide, effetto serra, deforestazione, inquinamento, super-utilizzo
delle risorse, per citarne alcuni) e su
temi importanti che possano portarci
a una sterzata provvidenziale per
ritornare sulla retta strada del rispetto delle norme, delle regole, dei
valori fondamentali per la salvaguardia del nostro ecosistema. In più
si cerca di abituare all’idea di difesa
del patrimonio pubblico come
“nostro”, come “risorsa inestimabile” e non “prodotto consumistico”.
Primi piani sui concetti di “sviluppo sostenibile”, “risparmio energetico”, “raccolta differenziata” e “falsi
SALVO FILIPPELLO
bisogni”. Il 90 percento dei ragazzi
che aderiscono ai progetti, ad esempio, nonostante in molti casi esistano
situazioni di grave disagio economico familiare, possiedono il telefono
cellulare e, fra loro, ben più della
metà hanno i modelli di ultima
generazione con fotocamere, videocamere e varie altre diavolerie.
Ecco, questa è, molto in sintesi, la
filosofia che perseguono i due progetti che attualmente sono in pieno
svolgimento presso i tre Circoli
didattici “Aristide Gabelli”, “Padre
Pio da Pietrelcina”, “Leonardo Sciascia” e negli istituti comprensivi statali “Leonardo Da Vinci” e “Don
Lorenzo Milani”.
Unico assente l’istituto comprensivo statale “Pitagora”. A tal proposi-
to, lanciamo un appello al preside
della scuola Salvatore Pappalardo:
accetti di aderire alle prossime iniziative finanziate dal progetto
“Polis”, si tratta di usufruire gratuitamente di formazione e risorse
importanti per gli alunni del suo istituto scolastico; sono opportunità che
giungono direttamente dall’Unione
Europea.
Leonardo Da Vinci
Laboratori operativi per gli studenti e le famiglie
“La scuola si interroga”. E lo fa con i laboratori operativi nell’ambito del progetto
P.O.N., che hanno aperto le porte per il
secondo anno nell’istituto comprensivo
“Leonardo da Vinci”.
I laboratori sono articolati in itinerari educativi diversificati per età e mete: il corso di
“educazione alla danza creativa” sta ottenendo grande successo con i piccoli della
scuola dell’infanzia; i laboratori di “educazione razionale-emotiva e ambientale”
impegnano con ottimi risultati i ragazzi
della scuola media.
Il progetto, che prevede la figura del professore “tutor” accanto agli specialisti dei
vari settori, è riuscito a coinvolgere oppor-
tunamente anche le famiglie in un proficuo
quanto interessante laboratorio rivolto a
loro: coadiuvati da un neuro-psichiatra e da
un insegnante, infatti, i genitori trovano
spazio per chiarire ed affrontare le problematiche educative dell’adolescenza.
Così vissuta, ancora una volta, la scuola
aperta dalle 8 di mattina alle 19.30, si riconosce nella sua funzione di cantiere di vita.
Il Pon è il Programma Operativo Nazionale
"La scuola per lo sviluppo", a titolarità del
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca, e si affianca al Programma
Operativo Regionale a titolarità della Regione Siciliana, per interventi mirati a migliorare l’offerta formativa scolastica.
Intanto, i progetti avviati si stanno svolgendo con incontri di due ore
nelle classi, nelle quali si lavora alacremente, tra lezioni informative e
didattiche, dibattiti con gli esperti
ambientali, attività manipolative,
ludiche e teatrali e progetti di adozione e riqualificazione di spazi
verdi e arredi urbani interni ed
esterni alle scuole.
Tra le idee emerse l’allestimento di
aiuole e siepi, la creazione di piccole
aree di verde, l’adozione con tanto
di classificazione degli alberi della
Villa Comunale Poggio Croce, e
ancora murales “ecologici” nei corridoi delle scuole e costruzione di
spazi pubblici. Entusiasti i ragazzi
che si spostano con nonchalance dal
libro al terriccio passando per colori,
materiali di riciclo, piantine ed
escursioni per rivalutare i salubri
benefici del verde.
E, infine, è prevista anche la distribuzione di guide interattive create
ad hoc per le iniziative. Apprezzamenti convinti sono sinora giunti dai
dirigenti scolastici e dai presidi delle
scuole. Ma per cercare di cambiare il
sistema iniziamo da noi stessi: io per
esempio da domani ho promesso di
fare più moto e di usare meno l’auto,
di chiudere il rubinetto quando mi
lavo i denti, di spegnere la tv dal
pulsante dell’apparecchio, e la lista
potrebbe continuare… Attivarsi!
■ Patrimoni differenti, ma sempre europei
La Pitagora in Europa con il progetto Comoenius
ll’insegna dei patrimoni differenti, ma sempre europei, l’istituto comprensivo “PitaA
gora” di Misterbianco si è inserito in un progetto europeo di partneriato con le “secondary schools” di Lappeeranta (Finlandia), Le
Marin (Martinica), Kiparissia (Grecia), Valmieras Rujena (Lettonia), Stord (Norvegia), Katowice(Polonia), Valongo (Portogallo), Berghenfield (Germania).
Il progetto, di durata triennale dal 2004 al
2007, prevede momenti di studio e mobilità,
inizialmente per insegnanti, in seguito anche
per gli alunni, mirati alla formazione della
coscienza europea e della diffusione della lingua inglese.
Iniziato con un incontro preliminare nel
dicembre 2003, in Germania, il progetto è poi
proseguito dall’11 al 17 ottobre 2004 a Katowice (Polonia), dove ci siamo recate con la
docente Anna Maria Mariani. Qui tutti gli inse-
gnanti hanno potuto discutere e approfondire
tradizioni e conoscenze relative al tema trattato.
È stato anche possibile organizzare un lavoro in lingua inglese con gli alunni, da presentare via internet agli scolari con i quali esiste
già una corrispondenza on line.
Quali frutti hanno dato questi incontri? Un
orizzonte allargato e un appuntamento al
“buongiorno siciliano” che ha permesso, nei
giorni dal 31 gennaio al 7 febbraio, a quindici
docenti e dirigenti delle scuole straniere, di
soggiornare nella nostra Misterbianco e sperimentare con i loro “sensi” e il loro “intelletto”
la bellezza della nostra terra, il colore e il
sapore della nostra cucina, il folklore del
nostro Carnevale e la religiosità mista al profano della spettacolare festa di sant’Agata.
Un ringraziamento va fatto al dirigente scolastico, Antonio Pappalardo, per la sua apertu-
Il gruppo di docenti stranieri,
durante la visita in municipio,
con il sindaco Ninella Caruso il vice
sindaco Galasso e gli assessori
Abbadessa e Scuderi
ra mentale verso l’Europa e la cooperazione
fornita. Un grazie va anche al sindaco Ninella
Caruso che è intervenuta, accogliendo con
simpatia e generosità il gruppo, in una visione
ampia di rapporto tra ente locale, scuola e territorio; ma anche per rafforzare i legami europei, in cui il nostro Comune è antesignano.
FEBBRAIO-MARZO 2005
L’altare in stile barocco con cui,
quest’anno, l’istituto Pitagora ha
ricordato il periodo di festività di
san Giuseppe. Un pranzo per gli
alunni della scuola materna ed
elementare si è tenuto il 18 marzo.
Il prossimo appuntamento dal 28 aprile al 4
maggio avrà luogo in Stord (Norvegia) dove si
ri-incontrerà tutto il gruppo.
Buona fortuna alla cooperazione positiva
crescita culturale ai nostri giovani alunni.
SEBASTIANA CARUSO (RESPONSABILE DEL PROGETTO)
M. ANTONIA BUZZANCA ( DOCENTE)
10
Album di Carnevale
Misterbianco in Comune
2
1
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La Corona
(gruppo La Burla)
Miglior costume donna
2
Il Presepe
(gruppo Escopazzo)
Miglior costume uomo
3
La Cucina
(gruppo Venezia)
Migliore struttura
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Bouquet di
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Migliore costume bambino
5
Acquaiola
(gruppo La Smorfia)
FEBBRAIO-MARZO 2005
Misterbianco in Comune
1
Album di Carnevale
2
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3
6
4
7
5
1
La Torta
(gruppo Venezia)
2
Teatrino di
Pulcinella
(gruppo La Smorfia)
8
3
Carnevale
Veneziano
4
Partenope
(gruppo Escopazzo)
(gruppo La Smorfia)
5
Mala Femmina
6
Circe
7
La Fata Morgana
(gruppo La Smorfia)
(gruppo La Burla)
(gruppo La Burla)
8
La Befana
(gruppo Ecopazzo)
Via Garibaldi, 381
95045 Misterbianco (CT) - Italy
E-m@il: [email protected]
Salvo Vinciguerra
Tel./Fax 095 462 343
Web: www.tonga.it
MISTERBIANCO (CT)
Via Giordano Bruno, 146
Tel. 095 30 11 63
e-mail: [email protected]
FEBBRAIO-MARZO 2005
SCAD. 21/04/05
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estetico e la capacità
imprenditoriale. Opera nel design di moda (alta
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disegnatore di tessuti, illustratore, consulente per
il settore produzione,
vendite e acquisti; nel mondo dello spettacolo come
costumista.
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esposizioni, packaging, immagine coordinata per aziende e istituzioni,
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audiovisivi. Gli ambiti
d’inserimento nel mondo del lavoro, oltre alla libera
professione, sono le
case editrici, gli studi grafici e le agenzie di pubbl
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Misterbianco in Comune
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Misterbianco in Comune
■ I ventisei anni di attività del gruppo Fratres “Gabriella”
Donare sangue,
un servizio “civile”
Sono state 15mila le donazioni volontarie
a favore dei talassemici e degli emopatici
a cura dell’ASSOCIAZIONE “FRATRES” DI MISTERBIANCO
C
inquecento soci attuali, ottocento donatori,
ventisei anni di attività. Sono le cifre del
Gruppo Fratres “Gabriella” di Misterbianco,
arrivato al ventiseiesimo anno di attività. Fino ad
oggi sono circa 15mila le donazioni volontarie e
gratuite di sangue fatte in favore dei talassemici, di
altri emopatici e di qualsiasi altra emergenza ospedaliera (interventi chirurgici ecc.). La sua attività
ventennale è ormai notoria e tangibile sul più
ampio territorio provinciale, regionale e nazionale.
Con i suoi più di 500 soci in costante incremento, e
gli oltre 800 donatori periodici volontari iscritti, è
una tra le più consistenti associazioni di volontariato del comune di Misterbianco.
L’Associazione ha sempre operato al servizio
della comunità a titolo del tutto volontario e gratuito, senza fini o interessi di lucro o di scambio. Si
è avvalsa delle prestazioni libere, spontanee,
volontarie e gratuite degli aderenti, a costo di notevolissimi sacrifici personali, familiari e di gruppo.
Il Gruppo Fratres “Gabriella” ha divulgato in
modo crescente la donazione periodica volontaria
e gratuita di sangue. Anche nel 2004, ha promosso
l’educazione e la prevenzione sanitaria (a partire
dalle emopatie) con costanti campagne di sensibilizzazione presso singoli, famiglie, scuole, parrocchie, enti, aziende e varie altre comunità. Per fare
ciò si è avvalsa di moderni sussidi audiovisivi e di
materiale divulgativo; ha organizzato più volte
l’anno delle “Giornate” di donazione e sensibilizzazione alla solidarietà e alla promozione della
vita; ha diffuso il messaggio della donazione sul
più ampio territorio circostante. Ha così favorito la
crescita di diversi “Gruppi Fratres” che, nella provincia e nella regione, hanno aggiunto e moltiplicato donatori e donazioni, contribuendo a diminuire gradualmente il divario rispetto al fabbisogno e perseguendo l’autosufficienza territoriale
come obiettivo irrinunciabile di civiltà e dignità
oltre che come necessità ineludibile.
Ciò anche grazie all’autoemoteca (acquistata nel
1986, con contributo comunale) messa tra l’altro a
disposizione di altri Gruppi, e che ha permesso di
La storia
• Nato nel 1978, all’interno della parrocchia
S. Nicolò, come gruppo spontaneo di
donatori volontari guidati dall’attuale monsignor Giovanni Perni (allora giovane
sacerdote);
• nel dicembre 1981, ha contribuito alla fondazione della “Misericordia”;
• dal maggio del 1982, ha sempre tenuto
aperta e operativa la propria sede per
diverse ore al giorno, tutti i giorni dell’anno compresi i festivi.
• dal 1983, il gruppo è affiliato alla consociazione nazionale “Fratres”, dopo avere
esteso il proprio servizio ai sofferenti;
• dal 18 dicembre 1995, a tutti gli effetti, è
un’autonoma associazione di volontariato.
moltiplicare le donazioni (in assenza di servizi di
raccolta pubblici decentrati in provincia) avvicinando di fatto l’ospedale al cittadino e alleviando
non poco i servizi immunotrasfusionali. Adesso il
gruppo intende consolidare tale servizio con l’istituzione di un centro fisso di raccolta autorizzato. Il
gruppo divulga, oltre alla donazione di sangue
“intero”, anche quella mirata e selettiva per “aferesi”, sia per piastrine che come plasma, nonché la
donazione di sangue midollare per trapianti, e da
qualche anno anche la donazione di organi post
mortem.
Inoltre, l’Associazione ha continuato a porsi
come “agenzia educativa” sul territorio, curando
la formazione di giovani e giovanissimi (sezioni
“giovanile” e “junior”) al volontariato e alla solidarietà, nonché su tutti i principali temi socio-culturali (famiglia, scuola, lavoro, anziani, droga, terzo
mondo, diritti umani, diritti civili, ecc.) oltre che
per l’educazione e prevenzione sanitaria ed antinfortunistica
I Fratres fanno istituzionalmente parte del
dipartimento nazionale Protezione Civile e sono a
disposizione nel caso di pubbliche calamità; ha
partecipato allo sbarco dei mille profughi a Catania. Nel 2004, per la prima volta si è svolta una
raccolta di sangue durante l’esercitazione di protezione civile “Area Sicilia 6”, organizzata dalla
Misericordia di Misterbianco.
Grazie all’incessante attività svolta negli anni
con profonde motivazioni di base, il comune di
Misterbianco e quello vicino di Motta S.Anastasia,
e i territori adiacenti, sono da tempo “autosufficienti” rispetto al fabbisogno di sangue. Il Gruppo
continua a operare a beneficio delle ingenti necessità dei servizi trasfusionali catanese, su cui gravano le emergenze emopatiche (dei talassemici, leucemici e di tanti interventi chirurgici) di infermi
provenienti da ogni parte della Sicilia orientale.
L’associazione opera costantemente non solo all’insegna del volontariato totale, ma anche della massima democraticità e trasparenza amministrativa e
gestionale.
Per quanto riguarda in particolare il 2004, l’Associazione ha proseguito nel cammino di gratuito
servizio intrapreso nel tempo, rilanciandolo decisamente. Ha effettuato 764 donazioni volontarie e
gratuite di sangue (di cui 545 in autoemoteca), con
un significativo incremento rispetto all’anno precedente (690 donazioni); altre centinaia di donazioni
Nelle tre
fotografie i
volontari del
gruppo donatori
Fratres durante la
Festa del Dono
che rappresenta
uno dei momenti
di socializzazione
e aggregazione
più importanti per
sensibilizzare la
collettività sulla
donazione del
sangue.
I Fratres
misterbianchesi
sono impegnati
nella
divulgazione,
attraverso
campagne di
informazione,
presso scuole,
parrocchie,
famiglie, aziende,
enti e altre
comunità
sono state effettuate da altri Gruppi della provincia grazie all’autoemoteca di Misterbianco messa a
loro disposizione; ha coinvolto altre decine di
nuovi donatori, rimpiazzando quanti vengono
meno per sopraggiunta inidoneità fisica temporanea o definitiva; ha effettuato a maggio la consueta
“Festa del Dono” ed a settembre la raccolta della
“Madonna degli ammalati”, entrambe con una
massiccia e gioiosa partecipazione popolare; a
dicembre ha effettuato la tradizionale raccolta di
sangue Natalizia.
Per le feste di fine anno, il gruppo ha festeggiato, insieme con la Misericordia, il Natale con i vecchietti che vivono da soli, organizzando la tradizionale “Cena del Nonno”. Questa iniziativa vede
impegnati i volontari delle due associazioni nella
preparazione dei locali, del cibo e, principalmente,
all’assistenza dell’anziano. Sono stati circa 30 i
“nonnetti” e i concittadini che hanno aderito e che,
la notte di Natale, non hanno qualcuno con cui
cenare nelle proprie case. Alla serata, non poteva
mancare padre Vincenzo Cannone, il nostro “don
Bosco”, che ogni anno benedice il cibo preparato
dai volontari. Quest’anno, poi, abbiamo avuto un
ospite d’eccezione: il sindaco Ninella Caruso che
ha cenato con noi, tralasciando gli impegni personali.
La nostra è un’attività di volontariato totale che
si intende consolidare con l’auspicabile sostegno
pubblico. Per qualsiasi informazione chiamate al
nostro numero attivo tutti i giorni dalle 7 alle 24 tel
e fax 095 461267 o scrivete via email a [email protected]. Se volete conoscerci andate sul
sito web.tiscali.it/fratresgabriella, o venite trovarci. Per chiudere ricordiamo ancora una volta che
“donare sangue è donare vita”.
Maria Caruso, figura indimenticabile
Una vita dedicata al servizio del volontariato
Ci ha lasciati all’improvviso nel maggio 2004,
Maria Caruso senza aver avuto tempo e modo di
congedarsi da tutti.
Maria, da molto tempo una delle figure storiche
del Gruppo Fratres “Gabriella” di Misterbianco, con
la sua voce alta e inconfondibile, ogni giorno cercava per telefono donatori e volontari disponibili
alla donazione presso gli ospedali cittadini; era
sempre presente alle raccolte di sangue sia in
autoemoteca che presso la sede. Immediata, concreta, senza fronzoli, affrontava col cuore in mano
qualsiasi situazione, sempre pronta ad aiutare
chiunque lo chiedesse.
Maria se ne andata in punta di piedi, prescelta
dal Signore per prepararci la strada ed un posto
migliore, lasciando in noi un vuoto incolmabile.
Oggi siamo tutti riuniti nella sede della Fratres, a
cui lei ha dedicato lunghi anni della propria vita,
superando anche amarezze e incomprensioni ma
trovando sempre in se stessa la forza per andare
avanti. Certamente aiutare gli altri è sempre stato
il suo primo comandamento e per il quale si è
impegnata per lunghissimi anni.
Siamo certi che da Lassù continuerà ad adoperarsi per far sì che l’Associazione, a cui tanto
tempo ed impegno ha dedicato, funzioni al meglio.
Ancora oggi, ogni mezzanotte, abbassando le
saracinesche della sede, verrà ancora spontaneo a
ciascun volontario presente cercarla per dirle:
«Ciao, Maria, ci vediamo domani».
FEBBRAIO-MARZO 2005
Un’immagine di
Maria Caruso in
una delle tante
foto scattate con
il gruppo Fratres
Storie
Misterbianco in Comune
15
■ La vicenda del partigiano Orazio Costorella, trucidato a Otricoli (Tr)
A 19 anni martire
della Resistenza
Il sacrificio del siciliano ricordato, dopo
anni di mistero, sul luogo della sepoltura
di CARMELO SANTONOCITO
U
na cerimonia semplice ma toccante ha ricordato, dopo sessantuno anni, la barbara esecuzione del partigiano Orazio Costorella avvenuta a Poggio di Otricoli,
un borgo medievale di appena cento
anime in provincia di Terni, al termine di un interrogatorio durante il
quale restò in silenzio e non volle
rivelare il nascondiglio dei suoi compagni di lotta.
Al suono del silenzio, una corona
d’alloro è stata deposta dai sindaci di
Otricoli e di Misterbianco ai piedi
della lapide che ricorda, ancor oggi,
quel sacrificio a difesa della libertà
tanto da dare il nome alla piazzetta denominata “Eroi
della libertà”.
Sono dovuti passare tanti anni, per far luce su quel
gesto di due siciliani, che sacrificarono la loro vita a
difesa di una comunità assediata dalle forze nazifasciste nel febbraio del 1944.
Alla cerimonia, presenti i primi cittadini dei comuni
di Misterbianco, Calvi, Narni, Otricoli e Terni, l’associazione Partigiani ed una folta rappresentanza delle forze
militari oltre all’addetto militare dell’ambasciata russa
a Roma, sono state rievocate quelle tragiche giornate
dal racconto di Edmondo Marinelli - oggi ottantaquattrenne - e all’epoca tenente di una formazione di partigiani della quale facevano parte Gaetano Di Blasi ed il
giovane Orazio Costorella.
Ma erano in tanti tra i presenti coloro i quali conobbero in quelle giornate i due sfortunati siciliani e che
non hanno voluto mancare all’appuntamento dopo
tanti anni, come Lorenzo Petrucci che assistette dalla
finestra della sua abitazione alla barbara esecuzione di
Orazio.
Anche lui, in quei giorni, dovette nascondersi. Il
giorno prima nella sua abitazione era spirato Gaetano
Di Blasi a seguito di un conflitto a fuoco con i nazifascismi.
La commemorazione è stata aperta dall’intervento
del sindaco di Misterbianco Ninella Caruso che ha
voluto ringraziare coloro che hanno permesso a distanza di tanto tempo di far luce su questo episodio ed in
particolare il narnese Alfredo Petrini, un bambino di
undici anni nel 1944, che non dimenticò il sacrificio di
quei due giovani. Egli con tenacia ha ricercato i natali
del Costorella, rintracciando perfino il luogo di sepoltura rimasto sconosciuto per tanto tempo anche ai
familiari.
Il sindaco ha voluto ricordare i valori per i quali quei
due giovani erano caduti in così giovane età lanciando
un messaggio di pace ai piccoli studenti intervenuti
appositamente alla commemorazione.
Nel corso della cerimonia, per i familiari presenti ha
preso la parola il nipote Orazio Costorella che ringraziando i presenti per la rievocazione di quei momenti
ha voluto porre l’attenzione su quei valori di libertà e
democrazia che portarono in quei giorni così difficili il
Di Blasi e lo zio a non far ritorno a casa ed aggregarsi
alle forze partigiane. A testimonianza di quanto è ancora vivo quel tragico evento tutti i sindaci presenti
hanno voluto prendere la parola e testimoniare il loro
ringraziamento e quello delle loro comunità.
Nel pomeriggio, la cerimonia si è conclusa con la
celebrazione di una messa al cimitero di Terni, dove
all’interno della cappella dei Garibaldini, che ospita i
caduti della battaglia di Mentana, riposano le spoglie
dei due siciliani.
Sono dovuti trascorrere oltre
mezzo secolo, esattamente 61
anni prima che la storia potesse
fare luce su un episodio della
resistenza e rendesse il dovuto
omaggio ad un atto eroico rimasto per tanto tempo nell’anonimato proprio perché in quei mesi
drammatici della guerra di liberazione nazionale nessuno poteva
seguire le tracce e ripercorrere il
cammino di chi sacrificava la propria vita per un ideale, neppure i
congiunti impegnati a loro volta
in altri fronti.
In tutti questi anni tutte le
ricerche per dare maggiore
riscontro ad uno scarno dispaccio
dei carabinieri reali che annunciava l’uccisione del proprio familiare a seguito delle pressanti
richieste della mamma, un ragazzo di 19 anni, sono andate a
vuoto e l’unico appagamento per
i familiari, non potendo neppure
portare un fiore sulla tomba, è
stata la decisione del consiglio
comunale, dopo oltre venti anni
da quel drammatico 17 febbraio
del 1944, di intitolare alla memoria di questo suo figlio una piazza
del proprio comune.
Adesso un raggio di luce accecante, come un fulmine a ciel
sereno, ha voluto rendere giusti-
Il sindaco Ninella Caruso lo aveva annunciato
nel corso della cerimonia
a Poggio di Otricoli. «Per
Orazio Costorella – aveva detto - il comune chiederà al
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il conferimento della medaglia d’oro alla memoria.»
Un atto simbolico dopo sessantuno anni, ma che
rende giustizia a un nostro concittadino la cui storia è
rimasta per tanto tempo sconosciuta.
Raccolte per iscritto le ultime testimonianze di coloro
che hanno assistito ai fatti, grazie all’aiuto di Alfredo
Petrini che è stato per tutti più di un gancio per la sua
disponibilità, (il sindaco gli ha fatto dono di una medaglia del comune) l’istanza al Capo dello Stato è stata
La luce dopo anni di silenzio
zia alla storia di questo nostro
concittadino che ha sacrificato la
propria vita per salvare i suoi
compagni di lotta impegnati a
combattere contro i nazifascisti.
Orazio Costorella, questo il suo
nome, prestava servizio presso la
regia fanteria Sabauda al XIV
reggimento autieri Treviso e dopo
lo sbandamento dell’8 settembre
fece una scelta chiara senza tentennamenti, lasciò la divisa del
regio esercito non per fare ritorno
a casa, dove lo attendeva una
mamma rimasta vedova dopo
otto giorni dalla sua nascita, ma
per aggregarsi alla lotta partigiana.
Oltre quel fonogramma di questo giovane di Misterbianco non si
è più saputo nulla, neppure il
luogo della sua sepoltura rimasto
sconosciuto ai familiari che fino
agli anni Ottanta avevano cercato
inutilmente, perché allora aveva
poca importanza da dove si arrivava, ciò che contava era il
coraggio e la voglia di libertà.
La sua esecuzione, dopo un
processo sommario seguito alla
cattura davanti alla piazzetta di
inviata appena il sindaco
ha fatto rientro in sede,
corredata di tutta la
documentazione che ricostruisce quei momenti e delle copie di tutte le pubblicazioni, libri, riviste e diari di partigiani raccolte in queste
settimane e che in questi anni sono andate in stampa,
ricordando il sacrificio di questo nostro concittadino.
“Ritengo che sussistano tutte le condizioni necessarie – ha dichiarato il sindaco Caruso – affinché venga
concessa la più alta onorificenza della Repubblica per il
valore eroico dimostrato da un figlio di questa terra a
difesa della democrazia e della libertà di cui oggi tutti
noi siamo custodi”. L’augurio di tutti è che dopo la
dovuta fase istruttoria tutto ciò sia avveri.
«Per lui una medaglia d’oro»
Poggio Otricoli oggi denominata,
in ricordo di quei fatti “piazza
della Libertà”, è rimasta anonima
anche nella lapide che in quel
luogo ricorda ancora il suo coraggio, ma non la sua provenienza.
Poi l’arrivo di una e mail al
nostro comune, a seguito di una
ricerca sul motore di ricerca del
web che indicava la presenza dell’odierna piazza Costorella, svela
ai suoi concittadini che Orazio,
catturato nel corso di un rastrellamento dai nazifascisti che avevano circondato quella località,
resta in silenzio e rifiutandosi di
dare qualsiasi indicazione che
potesse pregiudicare la vita dei
propri compagni, scopre il proprio
petto, accettando consciamente
di essere fucilato pur di non tradire i compagni di lotta.
Chi assistette a quella esecuzione ha ancora vivi nella memoria quei momenti così tragici e
ricorda l’atto di quel siciliano di
cui non si conosceva l’esatta provenienza.
Solo il ricordo di un bambino
che allora aveva 11 anni, oggi
72enne come Alfredo Petrini, che
conobbe Orazio, e di un altro siciliano, Gaetano Di Blasi, compagno inseparabile rimasto ucciso il
giorno prima durante un conflitto
a fuoco, ha reso possibile la ricostruzione di quei giorni rendendo
onore ad uno dei tanti caduti per
la libertà e rintracciando le spoglie di questo siciliano custodite
all’interno del sacrario del cimitero di Terni, costruito nei primi
anni del novecento per accogliere
i garibaldini caduti nella battaglia
di Mentana e nel 1945 designato
come luogo di sepoltura del battaglione “G. Manni” della Brigata
Garibaldina Antonio Gramsci.
Movimento volontari, un nuovo direttivo e un nuovo programma che rispecchi le esigenze del paese
M
arco Luca, 28 anni, consigliere comunale è il
nuovo presidente del Movimento volontari
per Misterbianco. Lo ha eletto l’assemblea che
ha anche provveduto a rinnovare il direttivo, che è costituito: Pippo Basile, Giuseppe Castelli, Nunzio Garozzo,
Angelo Licciardello, Nicola Lo Presti, Giuseppe Lucidano, Rosario Malvagia, Melo Messina, Melo Motta, Santo
Palmeri, Marcello Puglisi, Antonio Russo, Antonio Santonocito.
Un programma politico che rispecchi l’esigenza e le
aspettative del paese, coinvolgendo tutto il territorio, dai
quartieri periferici al centro, dalla zona commerciale al
Piano degli Ammalati.
Per fare questo, il Movimento vuole promuovere una
campagna di adesione mirata, coinvolgendo i cittadini
che, come dice il neo presidente Luca, «vogliono spendersi per il paese, ma che non vogliono identificarsi nei
partiti tradizionali».
In quest’ottica, si inquadra l’iniziativa portata avanti in
occasione dell’8 marzo, giorno in cui il movimento ha
distribuito 400 mazzetti di mimose nei centri sociali
comunali e nelle associazioni di volontariato, per stimolare il mondo femminile a una maggiore partecipazione
alla vita politica.
Luca subentra ad Antonio Biuso, che é stato presidente
del Movimento dal 1997 e che ora fa parte del direttivo
dei Democratici di Sinistra.
«Il movimento - spiega Marco Luca - non é una semplice lista civica, ma una forza politica ad alta caratterizzazione locale. Vogliamo essere protagonisti anche ora che
siamo all’opposizione; così come facevamo quando eravamo forza di governo. Siamo stati presenti con nostri
esponenti in tutti gli appuntamenti elettorali.
Oggi - continua Luca - il Movimento ha personalità
FEBBRAIO-MARZO 2005
mature al proprio interno che hanno già superato la prma
fase di inesperienza politica».
Come progetti; il Movimento si propone di riorganizzare il direttivo; aprendolo a chi vuole impegnarsi in
politica. Vogliamo stendere un programma politico serio
che deve essere condiviso insieme con il prossimo candidato a sindaco per il centrosinistra.
Intanto, il Movimento ha avviato una campagna di
adesione pe r tutti i cittadini che non vogliono identificarsi con un partito politico tradizionale. Inoltre, si vuole
portare avanti la ricerca di soluzioni per l’effettiva integrazione delle frazioni e rendere protagoniste le esperienze politiche dei quartieri periferici.
Verranno avviate iniziative di informazione su temi di
carattere locale, di confronto e in alternativa all’amministrazione comunale, come, per esempio, la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta.
Sport
16
Misterbianco in Comune
■ Intervista/chiaccherata con il presidente Antonello Quattrocchi
Pallamano Lineri,
dodici anni di storia
Uno sport “minore” che aggrega ed educa
ma che ha bisogno di strutture adeguate
S
i può a Misterbianco, per oltre
dodici anni, praticare e diffondere
una disciplina sportiva ottenendo
allo stesso tempo dei risultati eccellenti a
livello nazionale, farlo senza avere una
struttura adeguata nel territorio, ed
avviare ad una pratica sportiva educativa ed aggregativa più di 350 giovani in
modo totalmente gratuito per loro? Sembrerebbe impossibile, ma questa è proprio la storia dell’Associazione sportiva
Pallamano Lineri. Ho incontrato il Presidente, nonché tecnico, Antonello Quattrocchi, attivista e volontario nel sociale
da sempre, in particolare nel quartiere di
Lineri, e dalla nostra amabile conversazione è scaturita questa intervista.
Perché la pallamano a Misterbianco?
La Pallamano, come il baseball, il volley e tutti gli sport considerati minori,
sono una ricchezza per il nostro territorio, rappresentano per i nostri giovani la
possibilità di libera scelta al cospetto di
attività come il calcio che fagocitano
tutto (compresa la mente dei nostri
ragazzi); io penso che queste attività
vadano protette (come gli animali in
estinzione) ed alimentate. Il giorno in cui
una di queste attività dovesse cessare
(come è stato ad esempio per il rugby)
sarà una sconfitta per l’intera comunità,
un impoverimento per tutti.
Come va l’attività quest’anno?
Abbiamo cominciato con le solite difficoltà di sempre, riuscendo solo alla fine
a trovare un aiuto importante da parte
del comune di Catania che ci ha messo a
disposizione gratuitamente per il dodicesimo anno consecutivo, una struttura
per poter effettuare la nostra attività di
punta che è quella della partecipazione
al campionato di serie B maschile.
E come sta andando il campionato?
Direi bene; dopo nove giornate navighiamo nelle zone alte della classifica
(attualmente in quinta posizione), come
ormai avviene da diversi anni (gli ultimi
due campionati hanno fatto registrare
due quarti posti), malgrado ci siano stati
infortuni di giocatori importanti.
Pensate al salto di categoria?
Onestamente un pensierino l’abbiamo
conservato per questa possibilità, anche
di SALVO FILIPPELLO
perché alla fine dell’anno è prevista la
riforma dei campionati ed è quindi possibile pensare al ripescaggio in serie A2.
Se ciò avvenisse, sareste pronti?
Dal punto di vista organizzativo si,
dal punto di vista pratico no; ci manca la
struttura per poter fare una programmazione seria e continuativa, per gli allenamenti e le partite. Consideri che noi in
dodici anni di attività, non abbiamo mai
fatto una partita in casa a livello di squadra maggiore, siamo in esilio da sempre.
Incredibile davvero… Ma scusi, le altre
squadre che situazione hanno?
Possiamo dire senza alcuna paura di
smentita che noi siamo quelli messi peggio; a Mascalucia, S.G. La Punta, Battiati,
Librino, per rimanere in provincia, tutti
hanno una bella struttura a disposizione.
Noi quando disputiamo le partite dei
tornei giovanili, per i quali utilizziamo lo
spazio interno della scuola “Don Milani”
che abbiamo attrezzato a nostre spese
acquistando due porte e segnando il
campo di gioco, non nascondiamo un
certo imbarazzo nei confronti delle società che ospitiamo e soprattutto nei confronti dei nostri ragazzi. So che nei piani
triennali è stata prevista, dall’attuale
giunta, la costruzione di due tensostrutture a Monte Palma e Lineri; so anche
che sono già stati incaricati dei tecnici
per la stesura dei progetti; la speranza è
che venga realizzata almeno una struttura idonea anche per la pratica del nostro
sport.
Si è mai interessato qualcuno rispetto a
questi problemi?
Guardi, fin’ora l’unica cosa che siamo
riusciti ad ottenere è stato che il comune
di Misterbianco, tramite l’assessore allo
sport e il sindaco, ha richiesto al comune
di Catania la concessione del palanitta di
Librino.
E vi è stato concesso?
Sì, possiamo disputare le gare interne
al Palanitta e fare un allenamento settimanale sempre al Palanitta; altri due
allenamenti li facciamo al palatenda di
Misterbianco.
E non è sufficiente?
No che non lo è, sempre nell’ottica di
grandi progetti e di programmi ambizio-
Squadra di B. In piedi da sinistra: Tilotta Benedetto (allenatore)
Manduca G., Ferrara G., Biondo S., Tolentino C., Titola M., Felice G.,
Pistone P., Quattrocchi. A (Presidente) Seduti: Contrò S. Mazzaglia C.,
Cantarera A., Guardì E., Ragusa S., Bonanno G., Pizzimento G.
A sinistra: L’under
15. In piedi; P.
Murabito (all.), S.
Musarra, G. Romeo,
M. Murabito, A. La
Spina, A. Muscuso,
G. Celano, G.
Moschitta, A.
Quattrocchi (pres.)
Seduti: A.
D'Argenio, M.
Quattrocchi, D.
Quattrocchi, L.
Scarpulla, M.
Licantro, G. Ferrara.
si; così possiamo continuare come abbiamo fatto fino ad oggi, in più tenga presente che stiamo portando la macchina
fuori giri, camminiamo ad una velocità
eccessiva, il motore rischia di fondersi…
I ragazzi possono praticare questo sport
gratuitamente e questo vi fa onore, ma scusi
la domanda, quali sono le vostre fonti di
sostegno?
Riceviamo un contributo annuale dal
comune di Misterbianco che si aggira
intorno ai cinquemila euro, un contributo dalla regione di millecinquecento euro
e basta; la provincia non sostiene più le
attività sportive da quattro anni.
Sono sufficienti?
No, difatti devono intervenire personalmente i soci per colmare le necessità;
quest’anno inoltre, per la prima volta
abbiamo avuto un piccolo aiuto da due
piccole aziende che ci hanno dato cinquecento euro con i quali abbiamo rinnovato l’abbigliamento agli atleti.
Che risultati avete ottenuto in questi anni
di attività?
Possiamo vantare ben tre promozioni,
grazie alle quali siamo passati dalla serie
D alla B e la conquista di un campionato
regionale Under 14 nel corso del quale
abbiamo letteralmente polverizzato tutti
gli avversari!
Complimenti! E adesso mi piacerebbe che
esprima un giudizio sulla situazione sportiva
del nostro Comune.
Onestamente penso che a Misterbianco manchi la cultura dello sport, nel
senso che non si investe abbastanza nelle
attività come strumenti aggregativi ed
educativi; Ad esempio le dico che di
tutto il denaro che viene stanziato per le
attività sportive (circa ottanta-novantamila euro), trentamila servono per il trofeo podistico, ventimila per il rally (da
due anni), eventi che, per quanto importanti, durano appena due giorni; il resto
serve a tutte le società sportive per attività che durano almeno dieci mesi all’anno
e coinvolgono attivamente e direttamente migliaia di giovani di Misterbianco.
Personalmente penso che finanziare attività continuative più che singoli eventi
sia il migliore investimento del comune
dal punto di vista dei costi/ benefici.
Questa mia affermazione non è una critica gratuita per l’attuale amministrazione, che in materia di sport non si è differenziata molto dalla passata, ma è una
critica che ha lo scopo di avviare una
riflessione nuova per ciò che riguarda lo
sport. È evidente che a Misterbianco ci
sono delle attività che vengono considerate più importanti di altre, io vorrei
mettere in discussione questa convinzione per dare a tutti gli sport la giusta
dignità ed il giusto valore. Le faccio un
altro esempio: nel periodo natalizio l’unica struttura indoor in grado di permettere la pratica dello sport, il palatenda,
sarà “sequestrata” per le attività natalizie; tutte le società per quel periodo (tre
settimane), dovranno “arrangiarsi”. Io
mi chiedo: Perché non si è pensato ad
una soluzione alternativa? Non è forse
arrivato il tempo per dotare questo territorio di adeguate strutture per permettere a tutte le realtà di esprimersi e non
solo ad alcune a discapito di altre?
Misterbianco è il paese della felicità; è
sempre festa, ogni mese abbiamo qualcosa per cui gioire; questo è bello, segno
che vive in questo luogo una comunità
che ha una certa vivacità, però penso che
in ogni cosa sia necessario un equilibrio,
dobbiamo cercare questo equilibrio.
Concludiamo con un invito rivolto a
tutti i ragazzi che vogliano intraprendere
questa disciplina sportiva: è possibile
contattare la Pallamano Lineri al
095/483836 o mandando una e-mail:
[email protected].
BASEBALL
Inizia ad aprile il campionato di C2 per gli Eagles di Nino Torrisi
Non sarà di certo uno degli sport più
seguiti in Italia, ma il baseball ormai da
anni a Misterbianco è una bella realtà.
L’associazione sportiva “Eagles”, nata
nel 1994, lo scorso ottobre ha compiuto i suoi dieci anni di attività e si prepara al campionato di serie C2 che inizierà ad aprile. Gli “Eagles” affronteranno le squadre avversarie in un unico
girone: “Libertas Etna”, “Scorpions
Giarre”, “Tigerman Messina”, “Angels
Giardini Naxos”, “Sagittarius Paternò” e
“San Giorgio Reggio Calabria”.
Nell’almanacco vanta diverse partecipazioni alla coppa Italia di serie C, un
torneo provinciale vinto nel 1997 e
ottimi piazzamenti nel campionato
regionale di serie C2. La scorsa primavera per festeggiare al meglio il suo
decennale la società decide di partecipare al “Finkstonball 2004” ambito torneo a squadre che si è svolto in Austria
dove gli atleti nostrani sono stati la
prima ed unica squadra italiana a partecipare alla manifestazione. «Anche in
quest’occasione i nostri atleti non
hanno sfigurato - spiega Nino Torrisi,
presidente della società - e in campionato abbiamo dato filo da torcere a
squadre come “Angels Giardini Naxos”
e “Reggio Calabria” vincitrice la scorsa
stagione del campionato di serie C2 ».
Soddisfatta dei risultati già ottenuti,
la squadra del presidente Torrisi inizierà la nuova stagione il prossimo aprile.
Per il 2005, dopo l’esperienza in serie
A2 con il “Cus Messina” torna a fare
parte dello staff tecnico Nino Russo,
“lanciato” proprio dagli “Eagles” nel
1994, con il ruolo di “pitching coach”
(allenatore dei lanciatori). La squadra è
così composta: Francesco Anfuso,
Danilo Bruno, Giuseppe Bruno, Natale
corsaro, Paolo Di Caro, Giuseppe Di
Stefano, Eugenio Filetti, Pierluca Giuffrida, Antonio Grasso, Andrea Lombardo, Gabriele Lotà, Matteo Marchese,
Davide Marletta, Gaetano Saladino,
Giuseppe Storniolo, Antonino Torrisi e
Massimo Vecchio. Il team sta già provvedendo ad ampliare quello che è già
un solido organico con l’acquisto di
nuovi giocatori (tre statunitensi) con
esperienza in campionati di categoria
superiore.
Importanti novità si intravedono nell’assetto societario per la stagione
2005: l’ex manager Davide Marletta
affiancherà Nino Torrisi nella presidenza mentre il rappresentante degli atleti
il giovane Danilo bruno entra a fare
parte del consiglio direttivo. Inoltre,
nelle scorse elezioni per il rinnovo del
consiglio del comitato regionale è stato
eletto con la carica di consigliere Nino
Torrisi, voce misterbianchese all’interno
dell’organo regionale che speriamo
possa far “decollare” questo sport a
livello locale.
Manca poco più di un mese all’inizio
della nuova stagione agonistica e la
squadra completata la preparazione
atletica in palestra si sta allenando in
“diamante” presso il campo comunale
“T. La Piana” per affinare tecnica e
schemi. Nei progetti futuri della società
c’è la partecipazione dal 13 al 17 maggio alla competizione internazionale
“Finkstonball” che si svolgerà sempre
in Austria e, perché no, il salto di categoria. Per informazioni e curiosità è
possibile contattare il sito www.sicilibaseball.it.
FRANCESCA AGLIERI RINELLA
FEBBRAIO-MARZO 2005
In alto: Distefano, Marletta, Bruno, Torrisi, Grasso,
Gritting, Storniolo, Lotì, Vecchio,
Seduti: Marchese, Anfuso, Lombardo, BatBoy,
Russino, Corsaro, Filetti, Mazzaglia, Saladdino.
Sport
Misterbianco in Comune
17
■ Ciclismo - Da tre anni sulla breccia l’Associazione Città di Misterbianco
Passione e svago
sulle due ruote
La società conta circa 150 iscritti di cui 40
sono atleti amatori tesserati con l’Udace
di FRANCESCA AGLERI RINELLA
E
siste a Misterbianco una società ciclistica sportiva che nella stagione 2004 è
stata protagonista di campionati provinciali, interregionali e regionali. È l’Associazione Sportiva Dilettantistica Città di
Misterbianco nata nel 2001. L’organizzazione
ha come obiettivo la promozione del ciclismo amatoriale in tutte le sue forme e dell’uso della bicicletta come mezzo alternativo di
trasporto ecologico e allo stesso tempo di
svago e di divertimento per i giovani e i
meno giovani.
Fanno parte dell’associazione il presidente Natale Scuderi e i consiglieri Matteo
Buscema, Filippo Riela e Orazio Cannata.
Nell’arco di due anni, la società è riuscita a
formare una squadra composta da 37 atleti
amatori, tesserati con l’U.D.A.C.E (Unione
degli Amatori Ciclismo Europeo). Salvatore
Caruso, Salvatore Coco, Stefano Compagnini, Mario Pirrone, Luigi Timpanaro, Alfio Di
Mario sono stati gli atleti protagonisti della
stagione 2003. A loro si sono aggiunti quest’anno Lisa Musumeci, Gabriele Russo,
Antonio Figura e Lucio Musumeci. Tra i corridori c’è anche un esponente di spicco della
“mountain bike” l’atleta Paolo Costantino.
«Vorrei sottolineare che nonostante il ciclismo a livello amatoriale resti ancora un sport
secondario, la nostra società annovera oltre a
questi atleti circa 150 iscritti» spiega Matteo
Buscema. L’associazione ha ottenuto una
serie di risultati e posizionamenti importanti
nelle gare disputate in Sicilia e in tutta Italia.
Ripercorriamo le tappe delle scorse stagioni.
Nel Maggio del 2003, l’associazione organizza la gara ciclistica “2° Trofeo Città di
Misterbianco” che si è svolta su un percorso
extraurbano di circa 85 chilometri classificandosi nei primi cinque posti nelle rispettive categorie. Nella stagione 2004, sono state
40 le vittorie ottenute. Nell’aprile 2004 gli
atleti prendono parte alla “Gran fondo Libero Grassi” considerata la più importante
manifestazione ciclistica in Sicilia classificandosi al 7° posto. A Maggio 2004 i corridori
disputano la gara amatoriale “Gran fondo
Felice Gimondi” nelle Prealpi bergamasche.
A giugno, gli atleti isolani sono gli unici a
partecipare alla “Gran fondo Barilla” gara
che si svolge in provincia di Parma e considerata tra le più importanti competizioni
amatoriali in Italia. Sempre nello stesso
periodo un gruppo di atleti dell’associazione
prende parte al “Gran fondo del Vulcano”
gara valida per il campionato europeo amatoriale.
Nel mese di luglio la società organizza a
Misterbianco il “3° trofeo memorial Giuseppe Altieri” corsa su circuito cittadino. A settembre gli atleti si piazzano al 2° posto nelle
rispettive categorie nella gara “Cinque Colli”
svoltasi a Modica. A coronamento della stagione agonistica, undici atleti prendono
parte alla gara “Medio fondo Valle dell’Anapo”.
Per la stagione 2005, la prima prova è il
“Trofeo Sant’Agata”, il più prestigioso in
Sicilia, un impegno che la società si sente di
assumere affinché sia di buon auspicio per la
riuscita del campionato 2005. L’Asd Città di
Misterbianco già da questa corsa lancia il
guanto di sfida per riconfermarsi vincente e
per ottenere gli stessi risultati positivi della passata stagione. E, infatti, così è.
A Catania, il 30 gennaio, i ciclisti misterbianchesi si affermano nella categoria
Donne, Super gentlemen
e Veterani. Queste vittorie gli
consentono di arrivare primi
anche nella classifica a squadre, lasciandosi dietro gli
agguerriti avversari dell’Asd
Euroteam e Puglisi multicar.
Alcuni giorni dopo, nel giro del
Settore Strada
MESE
DATA
27/02/2005
MARZO
06/03/2005
13/03/2005
20/03/2005
27/03/2005
APRILE
03/04/2005
10/04/2005
17/04/2005
24/04/2005
25/04/2005
MAGGIO
01/05/2005
08/05/2005
14/05/2005
21/05/2005
22/05/2005
29/05/2005
GIUGNO
02/06/2005
05/06/2005
10/06/2005
12/06/2005
17/06/2005
19/06/2005
26/06/2005
LUGLIO
03/07/2005
08/07/2005
10/07/2005
17/07/2005
24/07/2005
31/07/2005
AGOSTO
07/08/2005
13/08/2005
21/08/2005
28/08/2005
SETTEMBRE 04/09/2005
11/09/2005
18/09/2005
25/09/2005
LOCALITA’
Mineo - Mineo
Catania
Floridia
Misterbianco
Floridia
Tremestieri E.
Modica
Motta
Calatabiano
Paternò
Scordia
Viagrande
Mineo
Fiumefreddo
Ribera
Modica
PROV.
CT
CT
SR
CT
SR
CT
RG
CT
CT
CT
CT
CT
CT
CT
AG
RG
Misterbianco
Gravina di CT
Misterbianco
S. Giov. Galermo
Patti
Catania
Fornazzo-Citelli
Catania
Acireale
Zafferana
Catania
Licodia Eubea
Mascalucia
Linguaglossa
S.M. di Licodia
CT
CT
CT
CT
ME
CT
CT
CT
CT
CT
CT
CT
CT
CT
CT
CT
CL
CT
RG
Gela
Biancavilla
Acate
DENOMINAZIONE
2^ mediofondo di Primavera
Giro dello Sferro
Camp. Reg. Granfondo
GS Città di Misterbianco
Coppa Pasqua
AS Cicl. Catania
Camp. Reg. Granfondo
GS Club Cicl. Mottese
GS F.Coppi Calatabiano
GS Paternò Prov.
GS A. del Pedale Scordia
E.Siciliana -Bike Garozzo
Mediofondo di Mineo
Trofeo città di Fiumefreddo
Camp. Reg. Granfondo
Camp. Ital. Centro Sud
Campionato Regionale
Giro Cicl. Prov. di Catania
Trofeo Sant’Antonio
Libero Grassi
Trofeo San Gius. La Rena
Camp.Centro sud della Montagna
P.zza Bovio
Camp. Reg. della montagna
3° Memorial Poli Filippo
Cronoscalata
GS Città di Misterbianco
Am. del Pedale Biancavilla
Camp. Interreg
ORGANIZZ.
AS C. Catania-GCA Mineo
SC Parenti
Reg.
Prov.
Circuito
Prov.
Reg.
Prov.
“
Circuito
“
“
GCA Mineo
AS Cicl. Catania Prov.
Reg.
Reg.
GS Città di Misterbianco e G.P
AS Cicl. Catania
GS Città di Misterbianco
AS Cicl. Catania
ASD Ciclo Tyndaris
AS Cicl. Catania
GS Trovato
AS Cicl. Catania
GS Cicl Puglisi
GS Etna Bike Team
AS Cicl. Catania
AS Cicl. Catania
Pol. Cicl. Mascalucia
GS Molè
ASD Euroteam
“
“
Prov.
Interrg
TITOLO
Interprov
Prov.
Granfondo
Mediofondo
“
Granfondo
Circuito
“
“
“
Interprov
Circuito
Granfondo
Italiano
Strada
Prova unica
Prov.
“
“
Reg
Interprov
Italiano
Prov.
Prov.
Reg.
Prov.
Interprov
Prov.
“
“
Circuito
Circuito
Circuito
Tutte le gare strada organizzate nella provincia di Catania sono prove di Campionato Provinciale, ad esclusione delle
manifestazioni a carattere regionale, interregionale e nazionale che si svolgono in Sicilia
FEBBRAIO-MARZO 2005
Calatino arriva un altro successo di squadra
e rimettono in fila gli stessi avversari. Ad
Acireale, invece, la sfortuna e qualche caduta
di troppo mettono fuori uso Salvatore Coco
(caduto all’ultimo giro), Salvatore Pulvirenti
e Lisa Musmeci; i misterbianchesi arrivano
secondi, per un solo punto.
La dirigenza punta alla creazione di una
scuola di ciclismo per bambini, progetto che
sarà esteso alle scuole. «Occorre sensibilizzare gli allievi e promuovere lo sviluppo del
settore giovanile. Sono i
giovani il
futuro
della società» precisa
il presidente
Natale
Scuderi. Prima
dell’Asd Città di
Misterbianco, nessuno si era mai
occupato di ciclismo. «C’è un
aspetto che mi interessa sottolineare – aggiunge Matteo Buscema - le gare ciclistiche oltre
ad essere gratuite e quindi accessibili a tutti,
hanno un “appeal” enorme. Ad ogni gara
curiosi e appassionati sono schierati lungo il
percorso. Capita che la gente si ricordi della
città di Misterbianco proprio perché i nostri atleti sono
i protagonisti di una
corsa. Ciò che rende
unica la nostra associazione è il fatto che
questa società non
appartiene a nessuno.
Potremmo essere come tante
altre squadre che vivono del
riflesso del proprio nome e
invece noi ci consideriamo
Misterbianco». Matteo Buscema si sofferma anche sull’aspetto educativo e su quello
salutistico di questo
sport. Per svolgere
un’attività anche a
livello
amatoriale
occorre spirito di sacrificio (un atleta a livello
agonistico si allena trequattro ore ogni giorno)
e buona dose di lealtà e di rispetto dell’avversario. Il ciclismo i configura anche come
attività aerobica praticabile a qualsiasi età.
Basti pensare che due ore trascorse a pedalare in bicicletta valgono una settimana di palestra! Questa disciplina fa bene sia al corpo che
all’anima. Andare in bicicletta
serve ad ammirare il paesaggio,
è un momento di socializzazione
e significa anche educazione
all’ambiente. Un utilizzo costante del
mezzo a due ruote di certo farebbe diminuire il numero di auto nelle nostre
città! L’obiettivo che
l’Asd Città di
Misterbianco spera
di raggiungere è
allargare le fila degli
iscritti e promuovere
il ciclismo a livello
locale. La collaborazione degli sponsor
risulterebbe davvero
preziosa: una maglia
sociale gira per dodici
mesi l’anno suscitando interesse e curiosità nella gente. Anche
l’intervento delle istituzioni comunali
potrebbe risultare
utile per la promozione di questa disciplina. Per informazioni è
possibile contattare i
siti: www.ciclomisterbianco.it o www.udacecatania.it.
Queste le gare primaverili del 9°
Campionato Siciliano di Granfondo
13.03.05
FLORIDIA (SR), 2° Giro della Provincia di Siracusa
GS Vibrosicula.
Referente Sebastiano Bazzano 09311942111 - cell. 330378298
E-Mail: [email protected]
10.04.05
MODICA (RG) 3^ Gf Città di Modica - GS Carlo Papa
Referente Emanuele Cavallo 338.1073223- 0932/752799
E-Mail: [email protected] www.cicloclubcarlopapa.com
24.04.05
MUSSOMELI (CL) 2^ Gf Città di Mussomeli - GS Mussomeli
Referente Spoto 333.9244160 0934/952078-Monreale 338/9979872
E-Mail: [email protected]
08.05.05
CEFALU’ (PA) 5° Gf del Mediterraneo - Trofeo delle Madonie
GS Mediterraneo
Referente Pietro Bica 3339058760 Mario Zito
E.Mail. [email protected]
www.granfondomediterraneo.com
22.05.05
RIBERA (AG) 6° Gf Ribera Città delle arance - Pedale Riberese
Referente Pietro Di Grado 338.4396061 0925/61436
E-Mail: [email protected]
www.pedaleriberese.it
19.06.05
PATTI (ME) Gf Libero Grassi - ASD Ciclo Tyndaris
Referente Totò Giordano 3388107930
E-Mail: [email protected]
www.ciclotyndaris.it
18
Comune Palagonia
Misterbianco in Comune
■ Se n’è parlato in un convegno sull’agricoltura del centro Calatino
Tarocco, l’oro rosso
tesoro di Palagonia
Il sindaco Fagone: «Occorre pensare a una
moderna politica territoriale e agrumicola»
di SALVO REITANO
A
chi, giungendo da Catania,
segue il lungo rettilineo che
porta al centro di Palagonia
non sarà sfuggito, nei mesi che vanno
da ottobre a maggio, guardando ora a
destra ora a sinistra, il susseguirsi di
enormi magazzini dentro i quali
entrano camion carichi di cassette
rosse ed escono tir frigoriferi che portano quintali e quintali di arance nei
mercati di tutta Europa.
In questo lembo di terra il tarocco è
ovunque, nell’aria pregna di zagara,
sugli aranci ornamentali lungo le vie
cittadine, nei dolci tipici, nelle confetture, sulle tavole imbandite dei giorni
di festa e soprattutto nelle tasche dei
palagonesi, perché le cifre dicono
chiaro che qui tutto si regge quasi
esclusivamente sulla produzione di
agrumi che da sempre rappresentano
il volano dell’economia locale consentendo anche ad altri settori opportunità di sviluppo. “L’oro rosso” secondo
una definizione dei contadini palagonesi. E chi può dargli torto. Basta salire, percorrendo strette stradine, al
vecchio quartiere Matrice e affacciarsi
da un naturale belvedere per rendersi
conto, volgendo lo sguardo verso l’Etna come l’occhio si perde in chilometri quadrati di verde. Sono i giardini
di arance rosse: croce e delizia di un
popolo laborioso che per nulla al
mondo smetterebbe di coltivare questo superbo dono della natura.
C’è modo e modo di fare agricoltura. E c’è modo e modo di credere al
proprio territorio e alla peculiarità
delle produzioni come protagonisti
del mercato globale e non più condannati all’isolamento da una politica
che per troppi, lunghi anni, ha fatto
mancare il suo apporto in termini
strategici e di sviluppo. Non che le
cose siano radicalmente cambiate, ma
da qualche anno assistiamo ad una
positiva inversione di tendenza. Lo
sanno bene i produttori e i commercianti di agrumi di Palagonia, considerata senza possibilità di smentita,
come la patria dell’arancia a polpa
rossa. In un territorio di 5.565 ettari,
ben 3.600 sono destinati alla coltivazione del pregiato frutto invernale,
con un’incidenza del 65 per cento e
una produzione annua che supera le
100 mila tonnellate.
Negli ultimi anni il comparto agrumicolo ha attraversato momenti di
profonda crisi, soprattutto per il susseguirsi di calamità naturali, che
hanno ridimensionato la produzione
con ripercussioni anche sulle strutture; ma la bontà del prodotto, le proprietà terapeutiche e finalmente i
mirati interventi di sostegno e di promozione stanno permettendo la riconquista di mercati che sembravano perduti per sempre. Una politica di promozione che ha visto impegnati gli
amministratori locali in prima persona per promuovere nei saloni buoni
dell’ortofrutta mondiale la tipica produzione agricola locale. Presto riprenderà la rassegna itinerante dell’arancia rossa, voluta dal sindaco Fausto
Fagone, per far conoscere il prodotto
direttamente nei luoghi di acquisto. Il
grande successo ottenuto nella tappa
torinese dello scorso mese di aprile ha
convinto l’amministrazione comunale
a ripetere e potenziare questo tipo di
promozione. Depliant, brochure,
calendari, cd-rom sull’arancia rossa e
le sue caratteristiche organolettiche
saranno distribuiti in molte piazze italiane e in varie kermesse gastronomiche europee. Cambia il clima, cambiano le abitudini alimentari, cambia
soprattutto il modo di fare agricoltura, di sviluppare nuove soluzioni che
permettono di superare le emergenze
e di rispondere alle mutate esigenze
degli imprenditori agricoli e soprat-
tutto dei consumatori. Gli agrumicoltori di Palagonia si lasciano alle spalle
due annate agrarie da dimenticare.
Prima un lungo periodo di siccità, poi
le piogge alluvionali e, infine, le trombe d’aria che hanno provocato ingenti
danni alle produzioni e alle strutture.
La speculazione sui prezzi ha poi
aggiunto al danno la beffa: per i consumatori chiamati a spendere di più,
per i produttori che di quegli aumenti
non hanno visto un centesimo. Attraverso un’impropria campagna mediatica, la questione del caro prezzi è
stata posta in maniera tale da scaricare le responsabilità dei soggetti forti
della filiera commerciale sui produttori agricoli che sono l’anello debole
della catena. Con queste premesse la
nuova campagna agrumaria si è aperta in un clima di incertezza e di forte
preoccupazione per il futuro. All’interno di questo quadro si colloca la
specificità del territorio Calatino e la
peculiarità delle sue produzioni.
«Per non abbandonare a se stessa la
nostra agricoltura – dice il sindaco di
Palagonia, Fausto Fagone - bisogna al
più presto mettere in cantiere un serio
progetto di politica agraria, lavorando
lungo precise direttrici, per dare agli
agricoltori salde prospettive che gli
consentano di affrontare le grandi
sfide legate alla competizione sui
mercati mondiali».
Rafforzare la nostra agrumicoltura
diventa oggi più che mai un elemento
decisivo per favorire le imprese,
crearne di nuove, agevolare gli investimenti, guardare al futuro, conquistare nuovi mercati. Un recente convegno, dal titolo significativo “Agricoltura, quali prospettive”, che si è
tenuto presso l’aula consiliare del centro Calatino ha affrontato le diverse
problematiche del settore primario.
Un tempo i fattori chiave della produzione erano la terra, il capitale e il
lavoro. Oggi gli agricoltori per competere sui mercati hanno bisogno di
azioni politiche adeguate.
«Occorre tanto per cominciare –
continua il primo cittadino - una forte
riduzione della pressione fiscale,
soprattutto nelle aree marginali; una
politica di piani zonali sui servizi, in
modo da riequilibrare la vita che si
svolge in città con quella che si fa in
campagna; lo sviluppo di politiche di
gestione del territorio, potenziando le
infrastrutture locali e i servizi sociali;
l’attivazione di strumenti che promuovano la progettualità degli enti
locali e la loro compartecipazione
finanziaria; nuove forme di accesso al
credito. Solo così i nostri agrumicolto-
FEBBRAIO-MARZO 2005
ri possono competere sui mercati
mondiali».
Dobbiamo pensare ad un’agricoltura moderna, con innovativi strumenti
finanziari e assicurativi, a cominciare
dalle polizze multi rischio, per fronteggiare le avversità stabilizzando
così i redditi in modo da dare solidità
all’intero sistema. Priorità deve essere
data al rapporto fra domanda e offerta di lavoro in agricoltura. Pochi sono
i giovani che si affacciano con entusiasmo a questa professione e così l’età
media degli occupati tende pericolosamente al rialzo.
Nel frattempo, è necessario, con
una seria riforma della previdenza,
arrestare la crescita della pressione
contributiva che pesa sulle aziende
agricole, in modo di non aggravare il
già preoccupante fenomeno dell’indebitamento nei confronti dell’Inps (istituto nazionale previdenza sociale) da
parte della stragrande maggioranza
delle nostre aziende agrumicole, vessate da anni di calamità. Grande rilevanza assume inoltre il problema
legato all’utilizzazione e alla gestione
delle risorse idriche. Senz’acqua non
si fanno produzioni di qualità e le
ripetute carenze idriche che abbiamo
dovuto affrontare negli ultimi anni
dimostrano che ci troviamo di fronte
ad un’insufficienza di tipo strutturale
che va affrontata in modo adeguato e
non come è accaduto con la diga Pietrarossa il cui completamento è stato
bloccato a causa del ritrovamento di
un sito archeologico d’origine romana
che secondo gli studiosi avrebbe un
valore storico di notevole rilevanza.
Pensate, tanto importante da superare
di gran lunga i benefici che il completamento della diga potrebbe portare
al territorio e che consentirebbe di
irrigare migliaia di ettari di agrumeti.
«Ho rappresentato anche al prefetto
di Catania le mie preoccupazioni e
quelle di tanti agrumicoltori – puntualizza Fagone – perché bisogna
intervenire oggi e non domani, con
nuove regole e riconoscimenti effettivi
di comportamenti responsabili,
seguendo la vicenda della diga di Pietrarossa in ogni passaggio burocratico».
«Non possiamo lasciare incompiuta
un’opera costata fino a questo
momento circa 70 milioni di euro e
completata già per il 95 per cento. Le
politiche ambientali e le problematiche legate ai beni culturali si devono
In alto e in basso,
l’arancia rossa
in promozione a Torino
sopra: il sindaco
di Palagonia
Fausto Fagone
integrare nella politica economica e
nella più vasta azione di riassetto e
rilancio del territorio. Tutela ambientale e sviluppo economico, come valore aggiunto, ricchezza che come
amministratori della cosa pubblica
abbiamo il dovere storico di lasciare
ai posteri come traccia positiva della
nostra creatività. Abbandonare un’opera così importante per la nostra già
penalizzata agricoltura non è servito a
nessuno. Non è stato valorizzato il
sito archeologico, non si è messo in
funzione uno strumento importante
per la raccolta e la distribuzione dell’acqua a fini irrigui. In futuro saranno competitivi i territori che sapranno
mantenere un vantaggio tecnologico,
nel coniugare tutela e valorizzazione
delle risorse naturali, conservazione
del patrimonio paesaggistico e sviluppo rurale».
Politici, imprenditori, organizzazioni di categoria, devono presto sedersi
intorno ad un tavolo, per pianificare il
rilancio dell’agrumicoltura. Un settore che deve tramutarsi, soprattutto
nelle nostre zone, in un’occasione di
lavoro per i giovani. Un’agricoltura
moderna che, nel rispetto dei valori e
delle tradizioni, possa finalmente
guardare ai mercati mondiali misurandosi con gli altri Paesi in termini
di competitività e qualità dei suoi prodotti.
Nasceva nel V secolo a. C. la Nuova Palìke
Il comune di Palagonia sorge in una zona collinare interna della provincia di Catania, posta a 200 metri sopra il livello del mare. Conta 16.733 abitanti e ha una superficie di quasi 6mila ettari, per una densità abitativa di 290 abitanti per chilometro
quadrato.
Il centro dista 43 chilometri da Catania, 145 da Agrigento, 265 da Palermo, 116 da
Caltanissetta, 104 da Enna, 142 da Messina, 84 da Ragusa, 71 da Siracusa, 318 da
Trapani.
Il municipio è sito in piazza Municipio, tel. 095-7956424 fax. 095-7954130, numero
verde 800854675.
È un rinomato centro agrumicolo che si distingue per la vasta produzione di cereali,
olive, uva e ottime arance della qualità detta “rossa” (con proprietà anticancerogene)
che si possono gustare nell’annuale Sagra dell’Arancia che si tiene nel mese di marzo.
Il nome Palagonia deriva dal siciliano Palìken Nea che significa “Nuova Palìke”. Il
paese, infatti, è stato identificato con l’antica Palica, fondata nel V secolo avanti Cristo
dal re siculo Ducezio nei pressi del lago di Palici.
Nel tempo, il borgo appartenne a diversi signori feudali sino al 1629, anno in cui fu
acquisito dai principi Gravina. In seguito, divenne comune autonomo.
Tra i monumenti di Palagonia, di notevole interesse architettonico sono l’Eremo di
S. Febronia, basilica eretta nel VII secolo dopo Cristo, al cui interno si trova uno
splendido affresco bizantino, la Chiesa del Convento che conserva un monumentale
altare ligneo del 1721 e la Basilica Paleocristiana dedicata a S. Giovanni, costruita nel
IV secolo dopo Cristo.
Attivita’ politica
Misterbianco in Comune
P
aolo Conti è stato confermato
segretario del circolo comunale di Rifondazione comunista
“Antonio Gramsci”.
L’elezione è avvenuta nel corso del
congresso di circolo tenutosi nella
nuova sede del partito, in via Matteotti 182.
Conti, che è stato consigliere
comunale fino al 2002 e candidato
sindaco nel 1997 e nel 2002, sarà
affiancato da una segreteria in gran
parte formata da giovani come Carmelo Caponnetto, Adriana Caruso,
Fabio Conti, Nunzio Ferrara, Alfredo Nicotra, Katia Nicotra.
Il gruppo avrà come mentore il
decano Salvatore Bua, in passato
deputato regionale con il Pci. «Ci
muoveremo – ha spiegato Paolo
■
19
Paolo Conti confermato segretario del circolo Antonio Gramsci
Ambiente e lavoro gli obiettivi
di Rifondazione Comunista
Conti – soprattutto iniziative legate
la territorio, sul versante del lavoro
e dell’ambiente.
Grande attenzione, infatti, meritano la condizione dei lavoratori
della zona commerciale, e non solo,
e alcuni problemi ambientali sofferti dal nostro circondario, come
Forza Italia: una politica
che coinvolga il territorio
Avviare una politica che penetri nel tessuto sociale con il coinvolgimento di tutte
le espressioni economiche, politiche e culturali del nostro territorio. Questa la
volontà espressa dall’assemblea degli iscritti di Forza Italia, che si è riunita alla presenza del coordinatore provinciale Enzo Gibiino, di quello comunale Nino Nicolosi,
della delegata comunale “Azzurro donne” Pina Zuccarello, e dei consiglieri comunali
Carmelo Caruso (capogruppo), Angelo Guarnaccia e Lino Palmeri (nella foto da
destra verso sinistra). Sulla base dei nuovi impegni assunti, l’assemblea ha istituito
una commissione per avviare l’analisi della situazione del nostro territorio alla luce
dell’evoluzione dello scenario politico-sociale di questi anni.
quello della bonifica dell’eternit
abbandonato ancora presente nella
ex Vianini e in alcuni insediamenti
industriali della zona.
«Tra gli appuntamenti futuri – ha
concluso il segretario - una campagna di sensibilizzazione per la
sostituzione delle vasche in eternit
utilizzate per l’acqua, per la quale
chiediamo già all’amministrazione
di studiare forme di incentivazione
in forma di sgravi su alcuni tributi
comunali, che non deve intendersi
come un’elargizione, ma come un
investimento sulla salute della collettività».
Adoc: apre lo sportello per i problemi dei consumatori
Consulenze specializzate con avvocati convenzionati
Mettere insieme idee, azioni e
strumenti di tutela è lo scopo della
nuova sezione dell’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori), costituita in
via Garibaldi 406. La sezione,
insediata per iniziativa del consigliere comunale Nino Marchese
(Margherita), è aperta tutti i martedì dalle 18 alle 19. I cittadini
potranno trovare anche il responsabile Adoc Paolo Giuffrida a cui
esporre i propri problemi. Il sito
web dell’Adoc nazionale è
www.adoc.org.
L’Adoc, costituita nel 1988, ha
oggi oltre 32.000 iscritti. È presente in tutti i capoluoghi provinciali
con personale esperto sul diritto
del consumatore, sulle direttive
dell’Unione Europea, in grado di
dare informazioni ai cittadini ed
abilitato alle procedure di conciliazione ed arbitrato, per assistere
direttamente gli iscritti in qualunque tipo di controversia. In ogni
sede Adoc è possibile inoltre usu-
FEBBRAIO-MARZO 2005
fruire di consulenza legale specialistica da avvocati convenzionati. È
stata tra i fondatori dell’Associazione Europea dei Consumatori - che
ha sede a Bruxelles - e svolge una
costante ed intensa attività di concertazione in ambito comunitario
per la definizione di un quadro normativo sempre più attento alla
tutela dei consumatori.
PAVIMENTI - RIVESTIMENTI - ARREDO BAGNO - SANITARI
PARQUET - IDRAULICA - IDROMASSAGGIO - RUBINETTERIA
Scarica

Marzo - Comune di Misterbianco