MISTERBIANCO - SUPERSTRADA CATANIA-PATERNÒ TEL. 095/464009 - FAX 095/464588 PATERNÒ - VIA DEI PIOPPI - TEL. 095/858206 (ZONA ARDIZZONE - STRADA S. M. DI LICODIA) Mensile di informazione, Cultura e Attualità a cura dell’Amministrazione Comunale Anno VIII N. 11 Febbraio-Marzo 2005 - Distribuzione gratuita MISTERBIANCO - C.DA CUBA (USCITA TANG. S. GIORGIO) TEL. 095/203639 - FAX 095/209924 AMMINISTRAZIONE ACQUISTATI LIBRI DEL SACERDOTE GIOVANNI LONGO Si tratta di manoscritti e documenti in gran parte inediti PAGINA 3 CONSIGLIO COMUNALE NO ALL’AUTONOMIA DI PIANO TAVOLA Il consiglio ha respinto la richiesta del comitato di quartiere PAGINA 5 SPORT CRISAFULLI NUOVO PRESIDENTE DEL CONI Il dirigente misterbianchese arriva dall’esperienza di 18 anni alla Fgci PAGINA 6 STORIE IL RICORDO DI ORAZIO COSTARELLA Il martire della resistenza è sepolto a Otricoli, in provincia di Terni PAGINA 15 DEMOLISCI NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE Servizi e materiali trattati: RISTORA SERVICE * * * via Carlo Marx, 6 Misterbianco I nostri Punti di Vendita: Via G. Matteotti, 57 Misterbianco Viale M. Rapisardi, 436 Catania bar - self service pizzeria 7,50 ANZO COMPLETO PR pizza a pranzo SALA BANCHETTI aperti la domenica * Oreficeria - Argenteria - Liste Nozze - Bomboniere Oggettistica in Murano e Cristallo Concessionario Orologi Via G. Matteotti, 189/191 - Misterbianco (CT) Tel. 095 301092 * * * * Ritiro stoccaggio e smaltimento di: veicoli a motore materiali ferrosi e non scarti metallici da lavorazione industriale e officine apparecchiature elettroniche obsolete imballaggi metallici cavi elettrici pneumatici usati vendita ricambi usati C.Da Ponterosa, S.P. 12 Misterbianco (CT) tel. 095 302022 PBX - Fax 095 302550 [email protected] www.autodemolizioniexpress.it Almanacco 2 Il racconto del mese Agorà, una conferenza su diversità e parità di diritti delle donne Cronaca di un fallimento finanziario DI Egregio signore, lei non capisce, sta davanti a me, rigido, con il suo taccuino tra le dita, a frugare nel mio passato in cerca del filo della storia. La mia vita non è difficile da raccontare; ho cominciato a viverla e lentamente, senza accorgermene, sono scivolato, annegando tra i cadaveri dei miei sogni giovanili. Le faccio una breve premessa, perché possa meglio comprendere il seguito: provengo da una famiglia di origini modeste, venivamo dalla bassa Padana, generazioni di piccoli imprenditori che si sporcavano le mani col grasso della pressa. Io, una grande voglia di emergere, di prendere a pugni il mondo; il campetto dell'oratorio presto dimenticato per l'università dei padroni: scuola di vita, palestra di arrivismo e trasformismo. Buoni studi, internazionali e colti, e buone amicizie, che in seguito mi sarebbero tornate utili, ma il cuore era giovane e ancora riusciva a sognare. Poi il ritorno in fabbrica, idee nuove, voglia di cambiare e soldi niente, ma erano gli anni settanta e all'università avevo imparato i trucchi del mestiere. Il vento del successo soffiava forte e in poco tempo ingrandii l'azienda, differenziai le produzioni ed entrai in borsa. Un gioco molto semplice: prendi di qua, metti di la, investi, compra, raddoppia, e al momento giusto, via, che fossero i più stolti a pagare il conto. Mi sposai, non era bella, non l'amavo, ma era colta ed aristocratica, mi introdusse in un mondo algido e distante che divenne anche il mio. In pochi anni di speculazioni avevo accumulato una fortuna, ormai ero entrato nel giro, ero diventato uno in mezzo agli altri e non potevo, non volevo più fermarmi. Tutti intorno mi pressavano: le aziende assorbivano capitali, la famiglia sempre più esigente, un tenore di vita sempre più lussuoso, le donne, i ricevimenti, gli yacht, i politici, le tangenti, bisognava spendere tanto per tenere alta l'immagine e in pugno il potere. Il denaro entrava nelle mie tasche con grande facilità e con la stessa facilità ne usciva, la gente intorno mi adulava e mi osannava, mi sentivo un dio, ma avevo dimenticato il Misterbianco in Comune DONATA MUSUMECI piacere della lotta, della fatica, della conquista. Certo avrei potuto cogliere le prime avvisaglie della fine da piccoli segni: la moglie sempre più fredda e formale, i figli scontrosi ed estranei, i dipendenti che bisbigliavano al mio passaggio. L'intervistatore: "Quando si rese veramente conto che la fortuna le aveva girato le spalle?" Caro signore, che domanda sciocca! Quando si cavalca la tigre nessuno si accorge di essere in caduta libera! Poi piccola e inesorabile la verità bussò alla mia porta, le negai l’ingresso ma entrò dalla finestra. Solo un minuscolo errore contabile, che sottovalutai, una scopertura, ma un capitano della finanza si mise sulle mie tracce e non mollò la presa, finché non mi azzannò alla gola. Nel giro di una settimana mi trovai addosso la finanza, la magistratura e la stampa. La mia immagine fu data in pasto ai lettori di fotoromanzi, tutte le porte si chiusero contemporaneamente e bruscamente sulla mia faccia. La famiglia mi abbandonò, i dipendenti mi denunciarono, gli amici mi rinnegarono, i politici mi accusarono. Il crollo fu brusco e repentino, non riuscivo a raccapezzarmi, intorno a me tutti concordavano nel darmi del ladro, dell’imbroglione; eppure lei sapesse quanta gente prima mi veniva dietro, e costruiva affari, carriera, successo, sulla mia scia! L’intervistatore: Ha dei rimorsi, dei rimpianti? Adesso sono qui, di fronte a lei, in questo ufficio spoglio e vuoto, a raccontarle la storia di un uomo finito. Sono le ultime battute, presto arriveranno i carabinieri per portarmi via; ma non ho rimorsi, ho inseguito un sogno, ho fatto quello che tutti si aspettavano da me, ho fatto arricchire tanta gente, ho vendicato mio padre con le sue mani piene di calli e i conti che non tornavano mai. Solo un rimpianto, quel campetto di calcio all’oratorio, rivedo il ragazzino che fui, il pallone tra i piedi, la porta davanti, grande, vuota, e l’ultimo gol che non tirerò mai più. I n occasione della Festa della donna, lo scorso 3 marzo l’Associazione culturale “Agorà” ha organizzato presso i locali del teatro comunale di Misterbianco una conferenza dibattito sul tema “Diversità e parità di diritti e di poteri alla luce della 5° conferenza mondiale delle donne”. A sviluppare le tematiche sulla diversità e sulla parità dei diritti delle donne sono intervenute la Mirella Spoto Puleo, responsabile dell’Ande (Associazione nazionale donne elettrici a Catania); Dorotea Grasso, responsabile dello Sportello per gli immigrati a Giarre e docente del corso per “mediatore culturale”, promosso dall’assessorato ai Servizi sociali del comune di Misterbianco; e Margherita Ferro, assessore alle Pari opportunità presso la Provincia regionale di Catania. «La nostra associazione – commenta la presidente dell’Agorà Carmela Santonocito - fin da quando si è costituita, ha sempre voluto sottolineare la ricorrenza della festa della donna. Negli anni passati abbiamo riflettuto su varie problematiche e promosso iniziative che hanno messo in risalto la creatività e l’imprenditorialità delle donne. Quest’anno in concomitanza con i lavori della quinta conferenza mondiale sulla donna, che in questi giorni si sta svolgendo al palazzo di vetro di New York, abbiamo voluto spostare l’orizzonte dei nostri interessi e riflettere sulla condizione femminile in ambito internazionale». Mirella Spoto Puleo, intervenuta per prima, dopo avere compiuto un excursus storico sulla condizione femminile nei secoli, si è soffermata sulla storia del 900, che ha visto le più importanti conquiste delle donne. Basti pensare che in Italia solo nel 1945 è stato concesso il diritto di voto alle donne. Spoto Puleo ha lanciato un messaggio di speranza ed esortato le donne a profondere il proprio impegno nel sociale e, soprattutto, in politica, dove sussiste ancora oggi profonda disparità con gli uomini. Della stessa linea è stato l’intervento di Margherita Ferro, che ha definito la donna “risorsa della società” e Un momento dell’incontro che si è tenuto il 3 marzo sul tema “Diversità e parità di diritti e di poteri alla luce della 5a conferenza mondiale delle donne” ha sottolineato che l’obiettivo delle donne non è il “potere” in senso ristretto, ma il potere “fare”, richiamandosi al significato latino del verbo (“poteo” = fare). È stato un invito a una più attiva partecipazione delle donne in politica. Infine, Dorotea Grasso ha riportato testimonianze di donne algerine, afgane e indiane che, pure nella diversità di lotta, continuano a combattere per migliorare la propria condizione e ritrovare l’identità perduta. «È opportuna – ha proposto Grasso - un’attenta analisi di quelle che sono le strategie e i progetti di libertà delle donne immigrate». Dopo la conferenza, è seguito un vivace dibattito moderato da Ina Visalli, docente e socia dell’Agorà. Le origini della festa della donna risalgono al lontano 1908 quando, a New York, 129 operaie di una fabbrica tessile morirono arse dalle fiamme. L’8 marzo inizialmente segna la data di un triste avvenimento che ha dato vita ad una serie di celebrazioni con lo scopo di ricordare l’orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale l’8 marzo assume importanza mondiale e ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su quei problemi che pesano ancora oggi sulla condizione femminile. Ai giorni nostri pare sia andato perduto il vero significato di questa ricorrenza anche se iniziative ricche di spunti di riflessione vengono ancora portate avanti. Nei progetti futuri dell’“Agorà” c’è la creazione di uno “sportello donna” (progetto che rientra nell’ambito delle pari opportunità). Tramite la compilazione di un questionario da sottoporre a circa mille donne residenti su tutto il territorio di Misterbianco, il progetto esaminerà i reali bisogni e le problematiche femminili allo scopo di dare risposte certe e concrete. Presso la sede dell’associazione in via Giordano Bruno, si porteranno avanti tutte quelle iniziative necessarie per migliorare la condizione delle donne. FRANCESCA AGLIERI RINELLA ... arriva la cicogna GENNAIO 2005 Un enuto nv e b i e felic ai nuov chesi n a i b r e mist Confettura Emanuele Cristian Confettura Francesco Ingarao Morena Nicotra Matilda Greco Dalila Gigante Chiara Mirabella Anna Baeli Giulia Aiello Giuseppe Emmanuel 03/01/2005 03/01/2005 03/01/2005 05/01/2005 06/01/2005 07/01/2005 08/01/2005 08/01/2005 09/01/2005 FEBBRAIO 2005 Salvo Alessia Insanguine Giorgia Bonaccorso Antonino Agatino Messina Ylenia Agata Gauswami Mira Giannitto Carmelo Mario Palmeri Claudia Suriano Ilenia 02/02/2005 03/02/2005 03/02/2005 03/02/2005 06/02/2005 08/02/2005 08/02/2005 08/02/2005 Casella Diego Attinà Daniele Biagio Aglìozzo Giuseppe Aber Anselmo Carmelo Fiumefreddo Kimberly Marika Bonanno Alex Salvatore Bruno Michele Tramontana Micaela Scalia Samuele Mario Siracusa Anastasia Russo Gaetano Maria Costanzo Matteo Trovato Serena Agata La Piana Andrea Ragonesi Giada Codispoto Aurora Giuffrida Enrico Pittera Giuseppe Limina Michael Milazzo Riccardo 10/01/2005 10/01/2005 12/01/2005 13/01/2005 14/01/2005 14/01/2005 15/01/2005 15/01/2005 15/01/2005 16/01/2005 11/02/2005 11/02/2005 11/02/2005 13/02/2005 13/02/2005 15/02/2005 16/02/2005 16/02/2005 17/02/2005 18/02/2005 Lombardo Angela Scuderi Salvatore Antonio Mannino Michael Salvatore Privitera Luana Bongiovanni Aurora Furnò Federico Orlando Manuel Giuseppe Ardito Simone Gambino Micaela Baudo Chiara Amantia Carmelo Jason Lisi Isabel Arena Marco Malvagna Angela Roberta Condorelli Irene Fama' Francesco Spano' Sonia Bruno Gaetano Simone Milone Selenia Pamela Russo Denise Francesca 16/01/2005 17/01/2005 19/01/2005 19/01/2005 21/01/2005 21/01/2005 23/01/2005 26/01/2005 27/01/2005 31/01/2005 18/02/2005 19/02/2005 20/02/2005 23/02/2005 23/02/2005 23/02/2005 23/02/2005 24/02/2005 24/02/2005 25/02/2005 In collaborazione con lo Stato civile comunale - Servizio nascite Poliambulatorio ASL 3 COMUNE DI MISTERBIANCO Distretto di Misterbianco numeri di pubblica utilità GUARDIA MEDICA 095/303508 - 095/2545650 - 095/2545651 UFFICI IGIENE PUBBLICA Ufficiale Sanitario (Giuseppe Condorelli): 095/2545658 • Ufficio vaccinazioni: 095/2545652 • Uffici amministrativi Signor Corsaro: 095/2545655 Signora Alagona: 095/2545653 • Servizio di logopedia martedì 8,30/12,30 095/2545657 • Servizio di psichiatria infantile venerdì 8,30/12,30 095/2545657 POLIAMBULATORIO • Dirigente (Filippo Speranza): 095/2545684 • Consultorio - Dirigente (Silvana Sardo): 095/2545672 • Assistente sociale (Eugenia Polizzi): 095/2545674 • Psicologa: 095/2545671 • Servizio ospedalità: 095/2545673 • Medicina legale: 095/2545684 Numero verde: 800 27 38 68 Sportello Unico: 095 464660 Centralino: 095 7556 111 Ufficio Urban 2: 095 464662 Centralino: 095 7556 200 Ufficio Informagiovani Gabinetto del Sindaco: 095 7556 202 e sportello Università: Segreteria del Sindaco: 095 7556 203 Biblioteca “C. Marchesi”: 095 7558 711 Ufficio del Difensore Civico: 095 7556 206 Biblioteca “G. Bufalino”: 095 484379 Ufficio stampa: 095 7556 207 (apertura estiva: Lun - Mer - Ven, ore 9-12; Ufficio legale: 095 7556 237 apertura invernale: Mar - Gio, ore 15-18,30) Ufficio tributi: 095 7556 234 Cimitero: 095 301264 Ufficio tecnico comunale: 095 7556 216 Ecologia: 095 7574 125 Ufficio tecnico settore Urbanistica: 095 7558 600 Stato civile: 095 7558 620 Ufficio personale – Ragioneria: 095 7556 226 Anagrafe: 095 7558 623 Comando Polizia Municipale: 095 7558 427 Altri numeri: Acquedotto: 095 7574 123 Misericordia servizio ambulanze: Politiche Comunitarie e Sviluppo locale: Carabinieri: 095 462250 Tenenza Carabinieri: FEBBRAIO-MARZO 2005 tel. 095 464661 Direttore Antonina Caruso Direttore responsabile Rosario Nastasi Coordinamento editoriale Natale Bruno Hanno collaborato Francesca Aglieri Rinella, Maria Antonia Buzzanca, Sebastiana Caruso, Giuseppe Condorelli, Marco La Malfa, Carmelo Santonocito, Salvo Filippello, Salvo Reitano. 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Gli scritti appartenevano all’eredità libraria del sacerdote-studioso Giovanni Longo, rettore del santuario di Monserrato. Si tratta, in parte, di manoscritti mai pubblicati che furono trovati dal duca Francesco Paternò sparsi per il pavimento dello studio dell’autore. La parte relativa a Misterbianco, che fa parte della biblioteca di Longo, è stata ordinata dal duca che ne ha anche numerato le pagine. Altre parti sono ancora in disordine. «È una documentazione unica sulla storia locale - dice l’assessore Antonino Condorelli - un cimelio, altrimenti introvabile, che solleciterà l’interesse di tanti appassionati studiosi e lettori e che arricchisce il patrimonio della biblioteca civica di Misterbianco dell’opera di un suo figlio». Tutto si deve ai funzionari comunali Francesco Galatà e Anna Maria Galatà, rispettivamente capo settore e responsabile del servizio Affari Culturali. Questi, spinti dall’amore per la storia locale e stimolati dalla professione di bibliotecario, che per diversi anni hanno esercitato con scrupolo e serietà presso la biblioteca civica, si sono fatti promotori di ricerche e di iniziative volte alla rivalutazione del patrimonio storico-culturale di Misterbianco e alla conoscenza e riscoperta di quei personaggi che, con la loro specifica peculiarità, hanno tenuto alto il prestigio del nostro Paese. Nell’ambito di questa attività di ricerca, per fare mettere nella giusta luce la figura del In alto: il chiostro dell’Ospizio (XVIII sec.) che ospita la biblioteca Sopra: le copertine di due opere del sacerdote Giovanni Longo benemerito concittadino sacerdote Giovanni Longo (nato a Misterbianco il 23 novembre 1855), un amatore di studi storici, in occasione del 150° anniversario della nascita, i due funzionari hanno voluto rivisitare una sua completa biografia, scritta dal duca di Carcaci Francesco Paternò Castello e pubblicata dalla Rivista Archivio Storico per la Sicilia Orientale, anni LI-LII, a. VIII-1X s. IV (1955- 1956), pp. 153-163. Paternò Castello, nella biografia, tratteggia la figura di Longo che, allo zelo per il suo ministero sacerdotale, associò l’interesse per gli studi e i documenti storici, dedicando particolare attenzione alla storia di Misterbianco, suo paese natale. Il duca scrive inoltre che Longo scovò a Misterbianco una cronaca inedita e coeva sulla ribellione catanese del 1647-1648 e che diede alle stampe in un volumetto dal titolo “La Rivoluzione in Catania nel 1647-48, narrata da un’antica cronaca, illustrata dal sac. Giovanni Longo” Catania, Reale Tipogr. Pansini, 1896, pp. X - 56. I funzionari hanno avviato, pertanto, una seria e accurata ricerca utilizzando sia fonti cartacee che elettroniche, per rintracciare copia dell’opera menzionata. Con soddisfazione, finalmente, su Internet viene individuato lo studio bibliografico Giovanni Bosio di Magliano Alpi, specializzato nella vendita di libri antichi e rari e manoscritti, nel cui catalogo risulta segnato il libro in questione. A seguito di contatti telefonici ed e-mail, i due Galatà scoprono con viva gioia che Bosio, oltre al libro in questione, è in possesso di manoscritti inediti del nostro concittadino. Alla richiesta di inviare la descrizione dettagliata dei documenti e dei manoscritti, lo studio Bosio fa pervenire, nel giro di pochi giorni, quanto richiesto con in calce l’offerta. Considerata l’eccezionalità della scoperta, i funzionari si sono adoperati con sollecitudine per acquisire i documenti al patrimonio del Comune. Il materiale documentario, pervenuto il 7 gennaio, è stato numerato nelle pagine e risulta essere costituito come segue: Quaderno dal titolo “La Rivoluzione in Catania dal 1847- 48 pel sac. G. Longo in chiara grafia con numerose correzioni e cancellazioni. Trattasi del manoscritto originale della nota opera, seguono altre 40 + 24 pagine ms di storia siciliana; Grosso fascicolo slegato con ti. Misterbianco contenente 364 pagine fittamente mano- Polizia municipale, bilanci ed encomi ilancio di un anno di attività del corpo di polizia municipale. L’occasione è stata data dalla festa di san Sebastiano, santo protettore dei vigili urbani, nella quale sono stati assegnati anche due encomi ai vigili Adriana Anzalone e Claudio La Causa (nella foto) per il movimentato arresto di un delinquente sorpreso mentre tentava di rubare un’auto. Il comandante del corpo di polizia municipale misterbianchese Nuccio Di Stefano ha reso noti i dati dell’attività nei vari settori di competenza. Oltre l’attività svolta nai vari settori sono stati effettuati anche due arresti. Ecco, in dettaglio, i servizi effettuati e divisi per tipologia: B Controllo edilizio - 69 informative di reato alla Procura della Repubblica e n. 61 sequestri di cantieri (con un incremento del 35%). Controllo ambientale - 30 illeciti riscontrati Controllo commerciale - 97 illeciti riscontrati - controllo annonario in 3 mercati. Pratiche amministrative Sono state raccolte: - 499 cessioni di fabbricato - 199 infortuni sul lavoro - 259 documenti rinvenuti Sono stati rilasciati: - 61 contrassegni invalidi - 27 autorizzazioni per fuochi pirotecnici - 618 tesserini venatori (un decremento del 1,5%) Polizia investigativa - 282 riscontri in Procura e al Tribunale - 221 accertamenti, pratiche per uffici comunali - 103 accertamenti per Questura, INPS, Enti vari - 1190 accertamenti anagrafici - 270 accertamenti con conclusione di autodichiarazione per imposta rifiuti solidi urbani - 26 trattamenti sanitari obbligatori, con un incremento del 62% Viabilità - 88 rilevamenti incidenti stradali (42%) - 6370 infrazioni al Codice della strada, di cui n. 122 per mancanza di casco - 36 interventi vari “Monaco”, no alla sospensiva Parziale sblocco della vicenda dello Stabilimento di Monaco. Il Tar di Catania ha respinto la richiesta di sospensiva fatta da una parte dei proprietari dell’edificio contro la procedura di esproprio fatta dal Comune di Misterbianco. Il ricorso era stato fatto anche contro l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. Il tribunale ha ritenuto che l’esecutività degli atti non creava danni gravi e irreparabili ai proprietari. Continua, dunque, la redazione dello stato di consistenza dell’immobile da parte dell’ufficio tecnico comunale. Completato l’iter della giustizia amministrativa, nell’ex opificio saranno avviati i lavori per la realizzazione di un centro polifunzionale per la collettività, secondo il progetto inserito nel Pit 35. Il Comune ha ottenuto, quindi, un primo riconoscimento dal Tar. Al più presto sarà possibile acquisire definitivamente quella che una delle più antiche strutture industriali del territorio, che alla fine potrà essere ristrutturata e assicurata alla fruizione della cittadinanza. Nel vecchio stabilimento “Monaco”, all’ombra della vecchia ciminiera, saranno realizzate strutture ricreative, un auditorium e vari laboratori artigianali. FEBBRAIO-MARZO 2005 scritte. Inizia con le investiture alla famiglia Trigona, segue la copia della vendita di Misterbianco a favore di A. Massa, seguono 183 pp. consecutive numerate a matita, seguono documenti sui Trigona, Massa, seguono copie di documenti del `600 sulla decisione del duca di Alcalà per la vendita del paese, Massa sborsò 666.000 scudi agli spagnoli, i misterbianchesi offrirono 20.000 scudi per la separazione da Catania, seguono documentazioni in disordine; Quaderno di n. 50 pagine int. La Sicilia nel sec. XVII; Cartelletta in cartone, sulla prima c. la scritta “Viaggi” contenente pp. 80. Vi è in gran parte il resoconto di un avventuroso viaggio a Roma ove lo scrivente narra tutte le peripezie ed i trucchi che ha dovuto affrontare per incontrare il Papa. Infine vi sono le genealogie della famiglia Longo; Una cartellina in mz tela con etichetta e la scritta completo anno 1903,4,5,6-19. Contiene 670 pagine in gran parte sciolte. Lettere al direttore de La Campana, Storia della Confraternita di Monserrato, discorsi, prediche, appunti storici, appunti spese per collegio Gioeni e Monserrato, appunti di storia sacra e profana, da ordinare. I funzionari, consapevoli dell’importanza che rivestono i manoscritti e le notizie in essi contenute e meticolosamente raccolte dal sacerdote Longo, si sono riproposti di ordinarli, di trascriverli e pubblicarli, con priorità per quella parte di essi relativa a Misterbianco, per offrirli a tutta la cittadinanza e rendere soprattutto un gradito servizio agli appassionati e ai cultori di storia locale. Amministrazione 4 Misterbianco in Comune ■ Un forum con l’amministrazione e i presidenti delle associazioni Carnevale, di futuro si parla già da ora Da quest’anno seimila euro a ogni gruppo come contributo per realizzare i costumi Per la vostra pubblicità personalizzata SIG. SANGARI ORAZIO Tel. 349-1464429 «È proprio il caso di dirlo: sono pronti i nuovi capannoni vicino la Movicar, che ospiteranno i cantieri per i carri scenografici. Dobbiamo, dunque, ringraziare chi ci ha ospitato fino a oggi nei capannoni dei “Fratelli Costanzo”: è stato un grandissimo aiuto». Novità condivise anche dai rappresentanti dei gruppi. «Il contributo per confezionare i costumi – sottolinea Antonio Di Guardo (la Burla) – è stato un segno importante perché non si è mai fatto. Siamo molto soddisfatti, perché questo significa che si è compreso che, per il futuro, il carnevale non può gravare così tanto sulle tasche delle famiglie». «Le difficoltà di quest’anno – dicono Orazio Arena e Filippo Marchese (la Smorfia) - hanno spronato l’impegno di tutti i gruppi che hanno lavorato, al di là della competizione, perché la manifestazione andasse a buon fine, per i misterbianchesi e per l’amministrazione comunale che ci è stata sempre vicina». E per il futuro? «Forse non è più tempo per nuove associazioni – dicono Turi Pappalardo (Escopazzo) e Foto Palmeri O rmai è assodato: il carnevale di Misterbianco è stato definito da stampa, turisti e visitatori il più coinvolgente della Sicilia. Il merito va ai gruppi che si sono impegnati, nonostante le avversità meteorologiche dell’ultima edizione; e all’amministrazione comunale che li ha sostenuti con risorse non indifferenti e con servizi tecnici e un’estesa attività di promozione, che è andata dalle pubblicazioni alle trasmissioni televisive satellitari. Da quest’anno, infatti, è stato creato un ufficio “ad hoc”, per concentrare tutti gli sforzi di preparazione e di pianificazione dell’evento con la supervisione del vice sindaco Franco Galasso. «Siamo più che soddisfatti della riuscita di quest’anno – commenta Galasso – tenuto conto delle difficoltà che si sono dovute affrontare. Ce lo confermano i messaggi che riceviamo ancora e gli inviti a partecipare ad altre manifestazioni carnevalesche». Quali? «A maggio, intanto, a Malta per la 25a convention internazionale della Federazione europea delle città del carnevale. E poi, altri inviti arrivati dalla Sicilia per eventi estivi - come Sciacca e Naxos - e anche da oltre Stretto, come il festival di luglio a Taranto. E c’è anche la regione tunisina di Medenin - a cui abbiamo dato il premio “Turismo & carnevale 2005” - il cui governatore Jameledine Bouslimi si è dichiarato disposto a ospitare i rappresentanti delle associazioni, in occasione di una delle loro più caratteristiche manifestazioni». Quali sono le cose alle quali avete puntato quest’anno? «Abbiamo approntato un ricco programma, con nomi noti dello spettacolo italiano, che ha coinvolto anche i nuovi quartieri e le scuole, con iniziative per tutte le età e puntando molto sull’animazione per i bambini. Abbiamo potenziato il servizio di accoglienza molto apprezzato dai turisti, incrementando le aree di parcheggio per autobus, camper e roulotte. Abbiamo apportato delle modifiche al regolamento, in accordo con i gruppi. E, soprattutto, abbiamo dato un contributo di seimila euro per associazione, da destinare come sostegno alle spese dei singoli componenti per la confezione del costume». Per la prossima edizione che cosa c’è già in cantiere? Sopra: uno dei soggetti realizzati sui carri scenografici che accompagnano i gruppi; a lato: un momento della sfilata di domenica 30 gennaio Carmelo Baudo (Venezia) – ma ci auguriamo che tornino un paio di gruppi: 5-6 è il numero ideale per assicurare un buon livello di spettacolo e competizione». Al margine delle classiche manifestazioni carnevalesche, non possiamo dimenticare l’iniziativa dell’assessorato ai Servizi sociali che, nella prima settimana di febbraio, ha organizzato delle serate di ballo e divertimento nei centri anziani comunali. «È stata l’occasione – spiega l’assessore Antonino Santonocito – per proseguire l’esperienza di integrazione e socializzazione tra anziani e cittadini di tutte le realtà urbane di Misterbianco, centro storico e nuovi quartieri». Tutti i soldi spesi per le scuole nel 2004 Questa tabella è un riassunto delle risorse impiegate nel 2004 per assicurare i servizi e le forniture di vario materiale alle scuole misterbianchesi. «Questi dati – afferma l’assessore alla Pubblica istruzione Nicola Abbadessa – dimostrano che tutte le esigenze che durante l’anno vengono avanzate dalle scuole sono affrontate. Abbiamo speso tutto quanto avevamo nel bilancio di previsione, non trascurando soprattutto gli alunni diversamente abili, così come quelli provenienti dalle famiglie meno abbienti. Siamo, quindi, soddisfatti per aver raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati 7.518,05 re nuove fermate per gli studenti pendolari che vanno a scuola a Catania. Sono quelle messe a disposizione dalla Ferrovia Circumetnea e dall’Ast, per venire incontro alle richieste dell’amministrazione comunale, portavoce dei disagi delle famiglie degli studenti. Le fermate, all’interno del centro storico, raccoglieranno gli studenti della parte bassa di via Garibaldi e del centro storico, per poi ridiscen- T 1) Materiale facile consumo 2) Registri speciali, 3) Seggiolone alunno H 4) Seggiolone Polifunzionale 5) Progetto Estate, 6) Piccola manutenzione 7) Finanziam. ass. somme e contr. 8) Doposcuola x 5 mesi 1.503,16x5x2 3) Progetto comunicazione sul tema dell’allargamento Europa Cofinanziamento a 1.500,00 3° CIRCOLO a 2873,84 a 2724,60 a 410,00 a 2.390,00 a 24.300,00 a 607,00 a 16.154,64 a 15.036,10 I. C. S. “L. da Vinci” 180,00 € 990,60 € 59,40 € 174,00 € 8.070,00 € .508,00 € 11.736,90 € 2) Servizio animazione mostra interattiva “Gli altri siamo noi” a 300,00 2° CIRCOLO a 7843,46 a 1680,40 a 1680,40 a 1679,49 a 1679,49 a 11.500,00 a 17.218,98 a 7.518,05 I. C. S. “Pitagora” € 1) Mostra interattiva “Gli altri siamo noi” a 2.640,00 all’inizio dell’anno, smentendo così, anche con questa pubblicazione analitica, le voci stonate che volevano la scuola misterbianchese non adeguatamente considerata. Grande attenzione abbiamo dato al momento aggregativi del “progetto Estate”, che ha visto impegnate finanze per circa 80mila euro. Pur nella ristrettezza per minori trasferimenti assegnati da Stato e Regione, abbiamo continuato ad assicurare materiale sanitario e attrezzature ortopediche per gli alunni svantaggiati. Di particolare importanza la voce “doposcuola”, che ha permesso di recuperare eventuali ritardi di preparazione degli alunni». 1° CIRCOLO 1) Registri e modulistica 2) Materiale sanitario alunni H 3) Arredi sanitari 4) Materiale didattico alunni H 5) Piccola manutenzione 6) Progetto Estate 7) Finanziam.ass. somme e contr. 8) Doposcuola x 5 mesi 1.503,16x5x1 1) Ripar. Fotocopiatrice 2) Calendari da tavolo D.R.S n.860/04x 3) Registri speciali e modul. 4) Materiale Sanitario 5) Progetto Estate 6) Piccola manutenzione 7) Ass. somme e contributi 8) Doposcuola x 5 mesi 1.503,16x5x1= Tutte le scuole 1) Stampa e fornitura opuscoli 2) Registri speciali e modul. 3) Registri speciali e modul. 4) Registri e modulistica 5) Materiale Sanitario 6) Materiale didatt. alunni H 7) Progetto estate 8) Piccola manutenzione 9) Ass. somme e contributi 10) Doposcuola x5 mesi 1,503,16x5x1= 1) Materiale Sanitario 2) Registri speciali 3) Registri e modulistica 4) Registri speciali 5) Materiale Sanitario alunni H 6) Progetto Estate 7) Piccola manutenzione 8) Finanziamento ass. somme e contr. 9) Doposcuola x 5 mesi 1.503,16x5x2 I. C. S. “Don Milani” € 900,00 € 191,61 € 40,75 € 615,24 € 428,58 € 1.396,53 € 12.800,00 € .404,00 € 10.949,58 € .518,05 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Registri speciali Registri e modulistica Materiale Sanitario Progetto estate Piccola manutenzione Finanz. ass. somme contr. Doposcuola x 5 mesi 1.503,16x5x1= a 477,00 a 1.259,40 a 9.112,69 a 59,40 a 677,55 a 12.800,00 a 611,00 a 16.052,98 a 15.036,10 Eden School € € € € € € 819,77 689,63 691,14 15.600,00 536,00 13.326,12 € 7.518,05 1) Progetto piscina mare e monti € 1.000,00 Tre nuove fermate per gli studenti pendolari dere verso Catania. Per prima è partita la Fce, da aprile toccherà all’Ast. Il nuovo itinerario, che per ora è in fase sperimentale, riguarda le corse del mattino, alle 7.15 e 7.30; le fermate saranno fatte davanti l’ingresso della succursale di via Garibaldi del- FEBBRAIO-MARZO 2005 l’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci”, all’incrocio con via Marconi (la cosiddetta fermata del “mulino”) e, l’ultima, ai Quattro canti, tra le vie Matteotti e Bruno. La soluzione evita un notevole disagio alle famiglie dei pendolari che erano costrette ad attraversare tutto l’abitato, da punta a punta. Gli autobus della Fce, infatti, prima percorrevano la circonvallazione e, prima di scendere a Catania, facevano la fermata nella parte alta di via Garibaldi. Qui, ogni giorno, sono centinaia gli studenti che si affollano per prendere gli autobus. La situazione, oltre a essere scomoda, spesso diventa pericolosa, per il gran traffico che si forma e per l’invasione di tutta la sede stradale. L’amministrazione comunale ha avvisato con dei volantini tutti gli studenti che possono utilizzare il nuovo servizio; mentre chi risiede nella parte nord potrà continuare a usare le fermate esistenti, come quella di piazza XXV Aprile e di via Giordano Bruno. I problemi lamentati dagli utenti sono approdati anche al consiglio comunale, dove sono stati oggetto di interrogazioni. «Anche l’Ast - spiega l’assessore ai Trasporti Mario Scuderi – dopo la Fce, ha deciso di fare un nuovo giro, grazie anche alla nostra insistenza per risolvere i disagi degli studenti. L’azienda ha giustificato i recenti disservizi con la mancanza di personale per malattia, inoltre, si fornisce di autisti forniti da agenzie di collocamento privato». «Siamo riusciti anche con le autolinee dell’Ast - dichiara il sindaco Ninella Caruso - ad avere dei risultati concreti in modo da agevolare anche anche quegli studenti pendolari che si servono di quest’altra linea di pullman. L’impegno dell’amministrazione comunale nei confronti della popolazione scolastica misterbianchese ha dato i suoi frutti». Consiglio 5 ■ Il consiglio comunale ha respinto la richiesta del comitato di quartiere Foto Palmeri Misterbianco in Comune Piano Tavola, non passa l’autonomia C hanno sottolineato la necessità di fornire servizi adeguati ai cittadini misterbianchesi che abitano a Piano Tavola». Nella maggioranza, il capogruppo di Alleanza nazionale Piero Finocchiaro ha votato a favore della delibera. «Ho sentito il dovere di fare un’osservazione – spiega oggi Finocchiaro – sulla quale ho dato il mio voto favorevole, inteso alla prosecuzione dell’iter amministrativo per la nascita di una nuova realtà. Se i cittadini si organizzano in comitati per la tutela dei propri interessi, vuol dire che la politica è totalmente assente. L’osservazione mirava proprio a mantenere al nostro Comune le zone dei conetti basaltici, che identificano storicamente Misterbianco, e della Vianini. Di contro, si sarebbe potuto realizzare un altro ingresso per Piano Tavola, prima dell’attuale bretella sulla strada statale Foto Palmeri omprensione per l’autonomia, ma perplessità per il territorio. Con dodici contrari, nove astenuti e un voto favorevole, il consiglio comunale ha deciso di non approvare la proposta di delibera n 2923 del 30 giugno 2004, che riguardava il progetto di variazione territoriale per istituire il nuovo Comune di Piano Tavola. La richiesta era stata avanzata dal comitato per il referendum per l’autonomia di Piano Tavola. Il parere del consiglio comunale, in casi come questo, è obbligatorio, ma non vincolante. Cioè, il procedimento amministrativo può continuare Hanno votato contro la proposta dodici consiglieri della maggioranza, si sono astenuti nove consiglieri (l’opposizione più un consigliere di Forza Italia), ha votato a favore un consigliere di Alleanza nazionale. I gruppi, comunque, avevano dato libertà di voto ai propri consiglieri comunali. Per tale motivo, al momento del voto, ci sono state posizioni diverse. Il comune di Misterbianco, dunque, si è allineato a quanto deciso da altri comuni, come quello di Belpasso. I consiglieri comunale belpassesi, ha riferito il segretario generale Vincenzo Distefano, hanno dichiarato che, pur non accettando lo scorporo, sono comunque disponibili a incontrarsi con gli altri comuni coinvolti. «Dal dibattito in consiglio comunale – ha spiegato il vicepresidente Giambattista Giaccone – è emersa da tutte le parti intervenute solidarietà alla legittima aspirazione di autonomia, ma sono sorte numerose perplessità nell’identificare il territorio che sarebbe dovuto andare al nuovo Comune. Non dimentichiamo che il piano regolatore approvato prevede in quella zona servizi a favore della cittadinanza e dell’imprenditoria misterbianchese: dai reperti archeologici dei conetti lavici, alla zona artigianale da realizzare nell’ex Vianini. Vari interventi, poi, Foto Palmeri Determinante la richiesta delle due aree della Vianini e dei conetti di Erbe Bianche 121. Credo sia il giusto equilibrio tra due esigenze: da un lato quella del consiglio e dall’altro la necessità del comitato promotore». In effetti, le norme che regolano l’istituzione di nuovi Comuni danno la possibilità ai cittadini di fare osservazioni sulla proposta di territorio e, dunque, di procedere con il parere del consiglio comunale. «Il progetto – aggiunge Finocchiaro - viene pubblicato per quindici giorni presso l’albo comunale. Nei successivi trenta giorni, ciascun cittadino può presentare delle osservazioni; nei successivi sessanta giorni, spetta a consiglio comunale pronunciarsi in merito e trasmettere tutto all’assessorato regionale agli Enti locali, tramite commissario ad acta che ne verifica la legittimità e, se in contraddittorio con i comuni eventualmente interessati, autorizza la consultazione referendaria. Nella delimitazione del territorio possono essere prese in considerazione le osservazioni e anche se si dovesse essere contrari, il referendum scatterebbe lo stesso». Nunzio Garozzo, capogruppo del Movimento volontari, è solidale con tutti i cittadini di Piano Tavola: «La loro è una situazione drammatica, in quanto non esiste nessun’istituzione, c’è il caos totale, mancano i servizi più elementari e vivono malissimo. Il Comune di Misterbianco qualcosa l’ha fatta. Queste persone dovevano essere in condizione di poter vivere la loro vita in maniera decorosa e mi dispiace che non se ne sia tenuto conto nel disegnare la mappa del piano regolatore. Siamo per l’astensione perché significa avere una ampia apertura mentale, in quanto ogni comune ha una sua gestione, una sua entità. È vero, però, che se le amministrazioni comunali coinvolte a Piano Tavola non si mobiliteranno per alleviare i problemi dei cittadini, anche il nostro partito chiederà l’indipendenza di quel comune. Perché questo non è un discorso né di destra né di sinistra». Per Santo Bonanno, capogruppo Ds, l’astensione è motivata dalla non condivisione della perimetrazione proposta. «Quella di Piano Tavola – ha aggiunto - è una comunità dove vivono dei misterbianchesi “doc” e bisogna cedere parte di quello che abbiamo, infatti noi cediamo l’autonomia. Sono d’accordo con l’autonomia, ma non condivido la perimetrazione proposta. Il comitato per l’autonomia, prima di dare incarico all’ingegnere Erbicella, avrebbe dovuto confrontarsi con i quattro comuni interessati (Misterbianco, Belpasso, Camporotondo Etneo, Motta Sant’Anastasia, ndr). Noi abbiamo un piano regolatore approvato, una zona artigianale che è la zona della Vianini. Se la delibera fosse stata posta in maniera diversa, il consiglio avrebbe potuto esprimersi». Il capogruppo dell’Udc, Pippo Reina, avrebbe voluto che la questione fosse posta in altri termini. «Si sta trattando – ha detto durante il dibattito - della questione più rilevante che possa riguardare una comunità del nostro territorio e su questa materia non esiste nessuna posizione di questa o di quell’amministrazione, esiste un’espressione chiara del consiglio comunale. C’è una fase nella quale le problematiche affrontate devono trovare una soluzione rispetto alla quale sicuramente la giunta deve assolvere a taluni adempimenti. Ma non siamo ancora in quella fase. In questa materia è difficile trovare una posizione di astensione. Se avessi voluto accattivarsi la simpatia di una parte degli elettori di Piano Tavola avrebbe potuto fare delle riunioni e poi magari mostrare la mia disponibilità. Non lo ho fatto perché bisognava sgomberare il campo dagli equivoci». «Non è nell’intenzione di alcuno limitare l’autonomia di questi cittadini – è intervenuto Luciano Borzì, capogruppo di Insieme per Misterbianco - che soffrono molti disagi e quindi hanno il diritto di avere servizi. Ma l’atto deliberativo in discussione non richiude solo un voto per l’autonomia, ma anche una cessione di territorio. Quello di Misterbianco non è così ampio da potersi permettere tutto questo; infatti, porterebbe a diminuire l’indice di edificabilità e arriverebbero anche meno finanziamenti. Questo è uno dei motivi per cui non siamo d’accordo». «Comprendiamo i motivi della richiesta – dice Antonino Marchese, capogruppo della Margherita, dichiarando la propria astensione – e certamente gli abitanti di Piano Tavola hanno molti problemi. Ma quel pezzo di territorio è un pezzo della storia dei misterbianchesi. L’amministrazione e il consiglio devono prestare attenzione alle richieste di questi cittadini e dare il massimo per fornire loro i giusti servizi». Massimo Rotella, capogruppo di Nuova Sicilia, era inizialmente concorde nel sostenere la necessità dell’autonomia richiesta di cittadini di Piano Tavola. «Osservando attentamente i documenti prodotti, però, soprattutto per quanto riguarda la parte relativa al territorio di Misterbianco, ho cambiato idea. Non capisco, invece, perché non sono state fatte delle osservazioni, durante la pubblicazione della proposta». Lino Palmeri, consigliere di Forza Italica, dichiarando di astenersi, ha riferito che «la 1° commissione consiliare ha avuto un grosso dilemma, da una parte era per l’autonomia di Piano Tavola, dall’altra ha avuto qualche perplessità, perché sapeva che il nostro piano regolatore prevedeva in quella zona un’area artigianale, un’area che era stata da sempre desiderata dagli artigiani locali, perché sarebbe stata l’unico sfogo». Da qui il risultato della votazione. Motta S. Anastasia ha detto no Il comune di Motta S. Anastasia ha da tempo ufficializzato il proprio parere negativo alla richiesta di autonomia e, quindi, di cessione di territorio avanzata dal Comitato Pro Piano Tavola. «In particolare – afferma il difensore civico del centro etneo, l’avvocato Antonio Rabuazzo (nella foto) - tale ufficializzazione è avvenuta il 16 settembre 2004, con delibera numero 46. In quell’occasione la decisione del consiglio comunale ha tenuto in debito conto quanto da me indicato, nella relazione presentata il 26 aprile 2004». Una guida per conoscere tutti i servizi della scuola È in distribuzione nelle scuole la “Guida ai servizi scolastici del Comune di Misterbianco”, edita a cura della III commissione consiliare e della presidenza del Consiglio comunale, con la collaborazione del servizio Pubblica istruzione. Sono seimila copie di un opuscolo che vuole essere uno strumento utile per favorire la conoscenza dei tanti servizi offerti dal Comune nell’ambito della scuola: come accedere a borse di studio, trasporto con scuolabus, fornitura gratuita di libri di testo, assistenza scolastica. B. & D. di Beninato Davide Vendita di PC - Cartoleria Tecnica e Prodotti per lÕUfficio. Depositario diretto CANSON e STAEDTLER Specializzato in GRANDI FORMATI per PLOTTER - CAD: Sede: Via G. Garibaldi, 448 - 95045 - Misterbianco (CT) Tel/Fax: 095-301472 - M@il: [email protected] FEBBRAIO-MARZO 2005 Fatti & Persone 6 Misterbianco in Comune Foto Palmeri ■ Al dirigente misterbianchese gli auguri dell’amministrazione Crisafulli presidente del Coni provinciale È stato al vertice della Figc per diciott’anni Nel ‘72 con gli Juniores è campione regionale di FRANCESCA AGLIERI RINELLA C lasse 1933, misterbianchese, calciatore professionista, centrocampista dalla tecnica lenta e raffinata, uomo di sport da più di cinquant’anni, imprenditore: questa è la storia di Pippo Crisafulli eletto lo scorso 10 marzo presidente del Coni di Catania. A Misterbianco tutti lo conoscono. Lo ricordano gli amici d’infanzia, quelli del bar, il sindaco e le istituzioni (è stato consigliere comunale, delegato allo sport e segretario della scuola media “L. da Vinci”). Erano gli anni successivi alla guerra, quelli in cui l’amico Pippo dava i primi calci al pallone nel campo al “Monumento dei caduti” a piazza Mazzini. La passione per il calcio è nata con lui. È l’occasione della sua elezione alla presidenza del Coni, a darci lo spunto per ripercorrere le tappe della sua ininterrotta attività a servizio dello sport. È del 1949 l’esordio in prima squadra con la maglia del Catania nella gara contro la Reggina. Dal 1949 al 1951 gioca nell’Adrano in prima divisione. Tra il 1952-53 a Enna è capocannoniere in serie C meridionale. Negli anni 53-54, milita in serie B con il Club Calcio Catania. Gli anni 1954-56 sono gli anni d’oro. «Ad Acireale Crisafulli è un re. È detto “Crisa”. È un giocatore completo» scrivono i quotidiani dell’epoca. Tra il 1968 e il 1973, per il Misterbianco c’è il salto di categoria (dalla terza alla prima). La squadra è campione regionale della categoria Juniores. Pippo Crisafulli, nonostante gli scarsi mezzi economici e le poche attrezzature a disposizione, in quegli anni è riuscito a portare i giovani misterbianchesi a livelli nazionali. Forse quello che altri non hanno neanche tentato di fare. Dal 1969 al 1987 è allenatore federale al servizio della FIGC. Nella stagione ‘73-‘74 è allenatore in seconda del Calcio Catania e responsabile tecnico del settore giovanile. Allena l’Ac Misterbianco dal 1978 al 1981 ed è anche direttore sportivo. È dall’87 al ‘97 presidente del comitato provinciale della Figc di Catania. Nel 1996 inaugura a Catania la sede della Figc. Nel 1997, viene insignito dal Coni del prestigioso riconoscimento “Stella d’argento” per gli oltre trent’anni di attività. Quello di Pippo è un contributo importante per lo sviluppo dello sport e per la diffusione e promozione dei valori sportivi. Nello stesso anno, il comune di Misterbianco gli conferisce il premio “Sportsmen”, riconoscimento ai misterbianchesi che si sono distinti nell’ambito dello sport nazionale. Chi meglio di Pippo Crisafulli? Dal 2005 al 2009, nel cosiddetto quadriennio olimpico, ricoprirà la carica di presidente del Coni. Per questa ragione abbiamo deciso di incontrarlo e di scambiare con lui qualche parola davanti ad un buon caffè, in un noto bar del centro, punto di riferimento per chi, come lui, è misterbianchese. «Per me il calcio è una cosa seria - questa la prima battuta di Pippo - anche se da sempre è stata messa in atto con il sorriso per chi come me ha vissuto il mondo dello sport. Il calcio è stato per me vita, mi ha dato l’educazione e la moralità. A Misterbianco mi legano splendidi ricordi, gli anni in cui ho allenato questa squadra sono i più belli di tutta la carriera confessa - non sono solo per i risultati positivi ottenuti ma per avere lanciato tanti giovani atleti come Mascali o Marchese che sono diventati grandi giocatori». Pippo Crisafulli è davvero un grande uomo di sport. L’avere ricoperto per ben 18 anni la carica di presidente della Figc ne è la conferma. È sinonimo di forza, correttezza e rispetto delle regole. A volerlo candidato alla presidenza del Coni sono stati gli amici che ne conoscono pregi e capacità. Con voto unanime In alto: Pippo Crisafulli, neo presidente del Coni provinciale. A sinistra, nel 1980 mentre accompagna all’aeroporto il presidente della lega nazionale calcio dilettanti Elio Giulivi (44/44) è stato eletto negli scorsi giorni al PalaCannizzaro di Catania. «D’ora in poi dovrò fare fronte a grosse responsabilità. Da una rosa di 17 elementi sceglierò i collaboratori più fidati che sono sicuro mi aiuteranno nella realizzazione di quelli che sono i dieci punti del mio programma. Uno degli obiettivi principali è quello di assicurare alla nostra città una migliore gestione degli impianti sportivi». Alla nostra chiacchierata è intervenuto anche l’assessore allo Sport Mario Scuderi. «È motivo di grande soddisfazione avere un misterbianchese, nonché un amico, alla guida di un’istituzione così importante. Rivolgo a Pippo un invito specifico, in prospettiva della consegna del nuovo campo sportivo, che potrebbe essere già pronto dalla prossima stagione. Lo sport per decollare ha principalmente bisogno di strutture più adeguate». Un in bocca al lupo, dunque, al neo eletto presidente da parte di tutti gli amici di Misterbianco. In panchina, al Cibali. Dal 1969 al 1987, Crisafulli è allenatyore federale di calcio al servizio della Figc Allìaeroporto di Catania con Sandro Mazzola e il giornalista scomparso Beppe Viola Sopra: Crisafulli (al centro) con Ignazio Marcoccio (il primo a destra), presidente del Catania. Sotto: un momento goliardico della Festa della Matricola di tanti anni fa 1972, gli Juniores campioni regionali Nicotra (portiere) Pintaudi (terzino) Liotta D. (terzino) Capizzi (libero) Incognito (stopper) Mascali (mediano) Pulvirenti (ala-mezzala) Mangioni (mezzala-mediano) Marchese (centroavanti) Proto (mezzala) Mazzola (ala) classe 1953 classe 1953 classe 1954 classe 1953 classe 1953 classe 1953 classe 1954 classe 1953 classe 1953 classe 1953 classe 1953 Completavano la rosa: Conti (portiere) Liotta A. (terzino) Pennisi (stopper) Missale (mediano) Giardinaro (mezzala) Pirri (mezzala) ALLENATORE G. CRISAFULLI, CLASSE 1933 FEBBRAIO-MARZO 2005 Pasqua Misterbianco in Comune 7 ■ Nelle Viae Crucis di un tempo il fascino e ricordo del ciclo pasquale Quando Poggio Croce diventava il Calvario Per le strade del paese, giovani e anziani sceneggiavano e interpretavano le stazioni di ANTONIO BELFIORE* « I romano, del viaggio al Calvario, del Cireneo, della Veronica, delle Pie donne, della Madre, della Deposizione; oppure con Viae Crucis nelle varie stazioni fissate su itinerari esterni, per strade e piazze e commentate da laici, uomini e donne, che s'affacciano dai balconi e parlano dai microfoni con diversi altoparlanti installati in più punti; o con ritiri spirituali, esercizi spirituali, conferenze, "tre giorni", "tre sere" riservate a categorie di persone e altre iniziative ten- Foto Palmeri l ciclo pasquale esercita sempre il suo fascino. Da noi si è cercato sempre di articolare una maggiore partecipazione dei laici ai riti, all'azione di culto, alla fecondità della liturgia, con Viae Crucis eseguite per le strade del paese e interpretate nelle varie stazioni da giovani e anziani che svolgono, sceneggiandole col gesto e la parola, le frasi del complotto, del tradimento, dell'arresto, del processo davanti al Sommo Sacerdote e davanti al Governatore Foto Palmeri denti ad approfondire il "Conosci te stesso" mediante quella speranza unica che salutiamo con segno e nome di Croce. Di questo ciclo è la solenne e mesta processione serale del Venerdì Santo, alla quale affluisce, numerosissima, la popolazione. In particolare le Confraternità, quella dei "Maestri" (i quali si cingono per l'occasione la testa di una simbolica corona di spine bianca, che ha il privilegio di portare a spalla la bara col Cristo morto; una banda che suona le più celebri marce funebri; e una fiumana di popolo. Da via Garibaldi, si sale al Calvario, il Poggio Croce, da cui si ridiscende per rientrare alla Madrice. Le rappresentanze religiose, i confrati portano ceri e torce con la fiammella protetta da uno schermo di carta resistente di colore diverso: rosso, verde, bianco, o giallo a seconda della Organizzazione; i cui com- Nelle foto, i momenti di una recente “via crucis”, realizzata l’anno scorso dagli abitanti di via S. Antonio Abate e di zona Toscano ponenti camminano in due file rasentando i marciapiedi. Sicché, mentre c'è gente che deve ancora iniziare l'ascesa al poggio, quelli che sostano in alto, dalla piazzetta della Croce ammirano lo spettacolo notturno dei filari delle luci che si muovono e schiarano a bagliori il corteo, che si snoda lungo i pendii del poggio a salire e, dalla croce, a scendere verso il ritorno, frattanto che l'avanguardia della proces-sione è già entrata in chiesa. I rintocchi dell'orologio della Madrice sovrastano all'accompagnamento, suonando a mortorio ininterrottamente dall'inizio del rito sino a quando l'orologiaio non va a fermare i congegni: si diceva, infatti, che "scurrévunu i màzziri", i contrappesi di pietra ai martelli che picchiavano le campane dell'orologio la cui costruzione venne deliberata il 15 novembre 1864. (Nella stessa seduta la Giunta Municipale deliberava l'acquisto del terreno per il pubblico Macello)». *DA “IL MIO PAESE” EDITRICE GAMMA GRAFICA, CAP. XXIX La Settimana Santa nella tradizione popolare siciliana e rappresentazioni che vengono allestite per celebrare la Santa Pasqua caratterizzano la L più genuina tradizione popolare della nostra terra, mettendo insieme fede e folklore, leggenda, tradizione e religiosità. ■ S. Fratello (Messina) La settimana santa, a S. Fratello, sui Nebrodi messinesi, propone un esempio dell’unione tra sacro e profano. Qualcosa che mette insieme il dolore per la perdita di Gesù Cristo e la fastosità tipica del carnevale. Contadini e pastori si travestono da "giudei", indossando particolari costumi formati da giubbe rosse e gialle, adornati con motivi floreali e ricami e da un cappuccio rosso che ricopre la testa. I costumi vogliono richiamare quelli dei soldati romani che flagellarono Gesù; sono di proprietà delle famiglie di San Fratello e sono tramandati da padre in figlio. I "giudei" percorrono le vie della città con squilli di trombe, catene e campanacci, in modo allegro e irriverente con il chiaro intento di distogliere l'attenzione popolare dal dolore per la morte del Cristo. Il contrasto ha il suo punto più alto per il venerdì santo, quando la processione è disturbata dall'arrivo festoso dei giudei. ■ Adrano (Catania) La domenica di Pasqua ad Adrano (Catania), si celebra "La diavolata", una rappresentazione sacra che trae le sue origini dal Medioevo. Essa si svolge nei pressi della piazza principale e sfrutta come scenario Giovani di Ribera (Ag) durante la preparazione della processione della domenica di Pasqua ideale il Castello. Qui, è costruito un palco che ospita cinque diavoli, vestiti di rosso, che escono da una botola, tra fiamme e fumo, Lucifero, la Morte (che indossa un costume da scheletro) e un angelo che è rappresentato da un bambino. L'evento si snoda in una serie di discussioni sul bene e sul male, e si conclude quando l'Angelo costringe i diavoli a pronunciare la frase "Viva Maria". Crocifisso viene issata grazie alle fasce. Così ha inizio la processione con in testa il fercolo, mosso da circa 500 fedeli, e che termina con la Madonna Addolorata, portata da gruppi femminili. Nella processione si individuano due momenti particolari: le girate, che sono fatte in contrada Santa Croce e davanti la Chiesa Madre; servono per far girare su se stesso il fercolo. ■ Piana degli Albanesi (Palermo) Qui, la settimana santa prevede per il giovedì la processione del "Cristo alla colonna". Si tratta di una processione dalle antiche origini, un tempo affidata alla congregazione omonima, oggi scomparsa, che prevede il giro del fercolo dorato del Cristo per le vie della città. Il venerdì, si ha la rappresentazione della "Scesa della croce": nel tempio Calvario, addobbato con maioliche colorate, che rappresentano scene della passione e della morte di Cristo, gli attori con l'abito d'epoca e recitando in dialetto depongono in un’urna il corpo del Cristo, sceso dalla croce; l’urna, poi, viene portata in processione per le vie cittadine, fino a dove un tempo sorgeva la chiesa e il monastero di S. Teresa, per poi tornare nella chiesa madre dove il Cristo è deposto nel letto funebre. Una seconda processione riguarda il Cristo morto insieme con il simulacro di S. Maria Addolorata ed è organizzata dalla congregazione del SS. Crocifisso; tale evento si conclude con la crocifissione del simulacro del Cristo, alla cui destra è messo il simulacro della Madonna dentro il suo fercolo. A Piana degli Albanesi, si ritrovano cinque delle otto comunità albanesi presenti nell'isola. Qui, si celebrano i riti greci legati alla settimana santa, che hanno conservato tutto il loro fascino. I riti pasquali di questa comunità iniziano con il canto "lazeri", intonato dai giovani la settimana precedente quella di Pasqua. Essi vengono cantati per commemorare la resurrezione di Lazzaro (da cui il nome); I giovani, per l'occasione, sono accompagnati dal sacerdote, il "papas". La domenica delle palme, si rievoca l'entrata di Cristo a Gerusalemme, con la processione del vescovo che cavalca un asino e che tiene nelle mani un crocifisso e una piccola palma. Il momento più atteso dai fedeli è la lavanda dei piedi, che viene fatta il giovedì santo. In questa occasione, il sacerdote, che impersona san Pietro, accetta di farsi lavare interamente dal vescovo. Il momento migliore per ascoltare i canti tipici è il venerdì santo, quando in mattinata si declamano i passi evangelici che raccontano la passione e la morte del Cristo. il pomeriggio, invece, si tiene il corteo dell'immagine del Cristo, preceduta dal Crocefisso deposto in un'urna piena di fiori e incenso, che viene accompagnata dai fedeli e dai canti funebri eseguiti dal sacerdote. Il giorno di sabato santo è caratterizzato dai battesimi per immersione, dalla liturgia di S. Basilio, dal salmo della resurrezione, cantato, e dai sacerdoti che indossano la veste bianca che sostituisce il lutto. Il giorno di Pasqua, nella Cattedrale di San Demetrio, si fa la preparazione della "mensa", che riunisce tutti i fedeli. ■ Pietraperzia (Enna) Il venerdì santo si tiene, sin dall’alba, una processione di fedeli in preghiera, che cantano la passione del Cristo fino ad arrivare alla Chiesa del Carmine. Qui viene deposto il simulacro del Cristo nella Cappella che l'ha ospitato durante l'anno. Nella piazza davanti alla chiesa, è montato un fercolo: un palo di cipresso di otto metri al quale si fissano delle fasce di lino di 30 metri, simbolo della devozione. La sera, il Cristo è agganciato alla croce del fercolo e, quando un fedele batte il terzo colpo ai chiodi della croce, l'asta del ■ Vittoria (Ragusa) ■ Ribera (Agrigento) Durante la domenica di Pasqua, c’è un gran fermento. Si devono, infatti, preparare le tre statue coinvolte nell'incontro che simboleggia la gioia della Resurrezione: quella del Cristo risorto, della Madonna e dell'Arcangelo Michele. La statua del Cristo, adornata con nastri colorati, fiori e fave verdi, e quella dell'arcangelo, che ha il compito di annunziare la resurrezione alla Madonna, sono preparati dagli uomini; quello della Madonna, che indossa un manto celeste sotto quello nero del lutto, è preparata dalle donne. L'incontro è organizzato sin nei minimi particolari: già durante la settimana santa, i giovani incaricati del trasporto della statua si esercitano per tenere il giusto ritmo da sostenere durante la processione. L'incontro tra Madre e Figlio avviene a mezzogiorno, dopo che l'Arcangelo ha corso tra le due statue per portare la notizia. Nel momento dell'incontro la Madonna si libera del manto del lutto, mentre l'Arcangelo s'allontana. FEBBRAIO-MARZO 2005 Sopra: la piazza di Pietraperzia (En) dove vine sistemato il palo di cipresso con le fasce per issare l’asta del Crocefisso ■ Marsala (Trapani) Il giovedì santo si tiene un'imponente processione sacra dedicata alla Passione e alla morte del Cristo, fatta da nove gruppi di figuranti. Ognuno di loro rappresenta eventi legati alla Passione del Cristo, partendo dalla ultima cena e fino all'ascesa al Calvario. I gruppi hanno un loro posto nel corteo e sono preceduti da un uomo incappucciato che porta la croce, da un giudeo che suona la tromba e un altro giudeo che suona il tamburo; il corteo prevede la partecipazione delle statue del Cristo morto e dell'Addolorata, posti alla fine della processione e portati dalle consorelle e dai confratelli della Chiesa di S. Anna, e di altri due gruppi, che stanno davanti a tutti e formati da ragazze che portano palme e rametti di ulivo e da bambini e bambine. Questi portano dei preziosi copricapo, di proprietà della Chiesa, che sono ornati dai monili d'oro della famiglia d'appartenenza della famiglia del bambino. La “processione dei misteri” si conclude la sera con una rappresentazione teatrale che propone i momenti più significativi della Passione. ■ Canicattini Bagni (Siracusa) Il venerdì santo di caratterizzato da una storica processione che ha mantenuto il suo fascino e il coinvolgimento dei fedeli. Si porta in processione, con l'aiuto di macchinari, la statua dell'Ecce Homo, realizzata in cartapesta, posta su di un fercolo di stile gotico. La statua è preceduta da uno stendardo nero, che anticamente era portato in processione dal contadino che aveva offerto la più voluminosa quantità di grano al Signore. Oggi è trasportato da una persona regolarmente retribuita. Anche le offerte di prodotti agricoli fatte nel passato sono state sostituite da quelle in denaro. Cultura 8 Misterbianco in Comune ■ L’opera di Alfredo Mazzone presentata nella biblioteca comunale Un Verga rivisitato a Interminati Spazi Giuseppe Mazzone: «In mio padre non vi è un solo elemento che abbia tradito il verista» di GIUSEPPE CONDORELLI U n bianco e nero sgranato, qualche crepa nelle sequenze; immagini lontane eppure presentissime: sono la geografia letteraria di Giovanni Verga che Alfredo Mazzone ha condensato, negli anni ’50, nel documentario che ha aperto l’appuntamento di marzo di Interminati Spazi, organizzato dall’assessorato alla Cultura, nell’accogliente e gremita sala lettura della Biblioteca comunale. La riscrittura verghiana del regista catanese è stata illustrata dal figlio Giuseppe, scrittore e giornalista Quelle immagini hanno restituito la Vizzini di Jeli, di Cavalleria, di Gesualdo Motta, e testimoniano la straordinaria temperie culturale di un uomo che si interessò di cinema, di fotografia, di pittura, che dirigeva e pubblicava “La civetta” e “Il grido del popolo”; di un intellettuale che polemizzava con Carmine Gallone, reo di non avere scelto per la sua versione cinematografica di “Cavalleria” la sua Vizzini; che lì invitava i nomi più illustri della cultura italiana - da Sciascia a Migneco, da Enrico Maria Salerno a Turi Ferro - che fonda il “Circolo Verga” e istituisce l’omonimo premio; che già adolescente reinventava l’Opera dei Pupi per i suoi compaesani, pretendendo come biglietto d’ingresso solo un bottone. Di un artista che sarà tra i collaboratori di Vaccari per il televisivo “Mastro don Gesualdo”, nel quale vestirà addirittura i panni del notaio Neri; che inventa, negli anni ’70, il “teatro di reviviscenza” nei quartieri di Vizzini, riscrivendo cioè per la scenario naturale del suo borgo le novelle di Verga: una esperienza di carattere nazionale che porterà tra i vicoli del Quartiere Sant’Antonio, sullo spiazzo della Valle dei Mulini o nella piazzetta di Santa Teresa gli attori più grandi del nostro panorama teatrale: da Giulio Brogi a Arnaldo Foà, da Gigi Angelillo a Mariella Lo Giudice. Il documentario precedeva la presentazione di “La roba, i Galantuomini, Gl’Innamorati. Tutto il teatro di reviviscenza dalle novelle di Verga” appena edito da Prova d’Autore, ‘complici’ l’amministrazione di Vizzini, la Fondazione Alfonso Verga e il Museo dell’Immaginario Verghiano. “La roba, i galantuomini, gl’innamorati”, a cura di Giampiero e Giuseppe Mazzone e con un denso saggio introduttivo di Mario Grasso, costituisce così tangibile riconoscimento di quella “reviviscenza”, l’’invenzione’ di Mazzone aveva trasformato Vizzini in un teatro all’aperto vivo e pulsante, un teatro come spazio recuperato alle relazioni umane. «Quella di mio padre - ha detto il figlio Giuseppe - è stata una rielaborazione letteraria di altissimo livello. Egli ha trasformato le novelle in drammi, inventando dialoghi, scene e tutti ex novo i personaggi, ricreando in proporzioni quadruplicate le trame adottate per il teatro; non solo: non c’è in alcuna battuta delle tante geniali riscritture, un solo elemento che abbia tradito il denominatore epocale impresso da Verga». Certo, il rapporto di Verga col teatro fu assai conflittuale: e non solo perché la letteratura teatrale della seconda metà dell’Ottocento sia stata inferiore alla narrativa coeva; lo stesso Verga considerava il teatro una “forma inferiore e primitiva” per due ragioni: la necessità dell’attore, intermediario tra pubblico e autore e la necessità di scrivere per un pubblico non ideale ma per uno radunato a forza così da dover pensare ad una “media di intelligenza e di gusto”. Eppure per Verga fare teatro è altrettanto necessario: l’affermazione del Verismo deve passare anche dalle scene. Alfredo Mazzone non si è posto problemi meto- In alto: Giuseppe Mazzone con gli attori Grazia Maria Ambra e Gino Nicolosi; Sopra: a sinistra, Luigi Pistilli e Andrea Lala in una scena di “Cavalleria Rusticana” a Vizzini; a destra, Giulio Brogi e Nanni Volpe; A lato: Gigi Angelillo (al centro) in una scena dall’Amante di Gramigna dologici: la sua è stata davvero “un’avventura”. Altri autori si sono cimentati in rifacimenti “clandestini”: Pirandello che riscriveva testi di Rosso di San Secondo o di De Marchi, Leonardo Sciascia che riscrive Voltaire o che ne “Il mare color del vino” riporta l’universo ancestrale di Giufà… In quella riscrittura Mazzone lascia convergere cori, duetti, recitativi, tarantelle, scioglilingua in siciliano come nel caso in Mazzarò – trascrizione de “La roba” della canzone degli ubriachi: «Uppa… uppa… uppa… Ci piaci a lu parrinu; Uppa… uppa… uppa / Ci piaci a lu mischinu Uppa… uppa… uppa/ Priamu ppi lu vinu… Signori finu a quannu non avanza, fallu iri n’ta la panza…» o, nella stessa novella, del lamento dei portatori: «E appui veni lu patroni / ca si mangia lu travagghiu / e ti lassa nudu e crudo / senza sali e senza agghiu; / cu lu saccu e lu cufinu / porti u fruttu o magazzinu / senza pani e senza vinu…» In Mazzarò (ritrascrizione de “La roba”) assistiamo ad un geniale ripescaggio del funerale della madre (solo accennato nella novella) che addirittura apre la rappresentazione. Così come il cantilenante incipit verghiano “(Il viandante che andava lungo il Biviere di Lentini, steso là come un pezzo di mare morto”) è rivitalizzato in funzione drammaturgica in alcune sequenza dialogiche. Addirittura Mazzone introduce di elementi nuovi: uno sposalizio, le “ciaule”; ripesca di alcuni rito agresti pagani del territorio vizzinese, innesta lo straordinario monologo di Mazzarò, prima della sua stessa morte. Se poi volessimo ritrovare alcuni elementi comuni anche il nostro teatro più schiettamente popolare, ne “Il peccato di donna Santa” troveremo addirittura alcune “maschiri”: u tammurinieri e u petulanti. Come dire: ciò che al teatro verghiano mancò in genuinità, Mazzone ce lo ha restituito e innestato cinquant’anni dopo. A rendercene consapevoli le letture – davvero coinvolgenti – di due attori, Grazia Maria Ambra e di Gino Nicolosi: voci, gesti, interpretazioni di straordinaria densità espressiva che gli applausi hanno giustamente e ripetutamente sottolineato. Prossimo appuntamento per Interminati Spazi: venerdì 9 aprile 2005. Alessandro Quasimodo, figlio del poeta siciliano premio nobel per la Letteratura, presenterà gli “Epigrammi” inediti di Salvatore Quasimodo. Mostra fotografica Pippo Puleo, lo “sguardo che si fa voce” di un artista ostinato iuseppe Puleo è un artista ostinato. Se volessiG mo usare un luogo comune potremmo dire che scatta sempre la stessa fotografia. Ovviamente non è così. L’universo che Puleo ci restituisce è quello silenzioso che ci scorre accanto, che fingiamo di non conoscere o che, al massimo, ci sforziamo di compatire salvando la nostra cattiva coscienza per un momento e lo sguardo ritorna vuoto alla saturazione della realtà alla quale siamo certi di appartenere. Quella delle sue foto è la gente di ogni giorno e di tutte le strade del mondo, soprattutto anziani e bambini - ovvero i più ‘diversi’ socialmente e biologicamente - catturati in un bianco e nero di folgorante semplicità. Non c’è artificio, bigiotteria estetica, sofisticazione digitale: sono foto sporche perché non creano, restituiscono piuttosto. E’ un insieme senza colore di eternamente vinti, di sconfitti accanto i quali Giuseppe Puleo sceglie di schierarsi e dei quali condivide la fragilità e il cando- re, la rabbia e l’inappartenenza. Immagini “dai margini” dunque, che riverberano l'essenza degli individui e sembrano rivelarne, più in profondità della figura-soggetto le esistenze infelici, le solitudini, l'angoscia della vecchiaia, lo splendore incrinato dell'infanzia e dei suoi riti di sempre. “Fotografare – precisa lui stesso – è riuscire a fermare una immagine normalmente (il corsivo è nostro) e non voluta vedere per riproporla a coloro che l’hanno evitata”. Ecco perchè lungo questi movimenti marginali il suo sguardo diventa “voce” discreta che infrange il frastuono affollato, il silenzio mistificante del nostro vedere. GIUSEPPE CONDORELLI La personale fotografica di Pippo Puleo “Lo sguardo si fa voce” si tiene presso la Galleria D'Arte PizzArtè di Catania, via Gisira 62/68, fino al 3 Aprile 2005 . Sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 20.00 alle ore 1.00 FEBBRAIO-MARZO 2005 L’Accademia Etrusca chiude l’anno con ‘Immagine donna’ a rassegna d’arte contemporanea “Immagine Donna” L è stata l’ultima manifestazione organizzata dall’Accademia d’Arte Etrusca. L’inizaitiva si è tenuta dal 5 all’8 marzo, presso i locali del Castello Normanno di Motta S. Anastasia. Carmen Arena, presidente dell’Accademia d’Arte Etrusca, ha chiuso felicemente il 2004 esponendo i suoi quadri nella mostra che si è tenuta a Misterbianco presso il palazzo del Senato dal 23 al 30 dicembre. La pittrice siciliana, apprezzata in Italia e all’estero, ha presentato una collezione dal titolo “I miei sentimenti… le mie emozioni”, con la quale ha espresso, come dice già il titolo, i propri sentimenti attraverso le varie gamme cromatiche e stili diversi, e i migliori sentimenti dell’uomo attraverso i paesaggi e i ritratti femminili. Alla rassegna “Immagine Donna”, è intervenuta, insieme a Carmen Arena e ad altre grandi personalità artistiche, la pittrice misterbianchese Anna Enza Calì. Anch’essa, come Carmen Arena, ha chiuso dignitosamente il 2004, presentando i suoi quadri alla mostra che si è tenuta dal 5 al 9 dicembre a Misterbianco. La Calì ha ricevuto vasti consensi di pubblico e di critica e i complimenti della presidente Arena che ha detto: "Anna Enza Calì nella sua vita artistica è sempre alla ricerca del realismo. Predilige i fiori, si ispira ai luoghi a Lei familiari e dalle sue opere traspare la sensibilità dell’artista che riesce ad immortalare un’impressione fuggevole del tempo, cogliendo la realtà dell’attimo". MARCO LA MALFA Scuole Misterbianco in Comune 9 ■ L’iniziativa è inserita nel progetto “Polis” del programma Urban II Tra i banchi si parla di natura e sviluppo Tra le proposte fatte, allestire aiuole e siepi e adottare gli alberi della villa comunale DI D uecentocinquanta alunni delle scuole elementari e medie, quindici insegnanti, quattordici tra psicologi, psicoterapeuti, avvocati ed educatori, due esperti ambientali, un animatore e cinque grandi scuole di Misterbianco in rete. Sono questi i numeri dei progetti di educazione ambientale denominati “Io e il territorio” e “Io e l’ambiente” previsti dagli interventi del progetto “Polis” finanziato nell’ambito della misura 4.1.a del P.I.C. Urban II di Misterbianco. L’obiettivo è quello di cercare di far riflettere i nostri giovani, figli di questa società ”Usa e getta” (e, molto spesso, “U.S.A. e getta”), su problematiche che oggi affliggono nostra madre terra (buco dell’ozono, piogge acide, effetto serra, deforestazione, inquinamento, super-utilizzo delle risorse, per citarne alcuni) e su temi importanti che possano portarci a una sterzata provvidenziale per ritornare sulla retta strada del rispetto delle norme, delle regole, dei valori fondamentali per la salvaguardia del nostro ecosistema. In più si cerca di abituare all’idea di difesa del patrimonio pubblico come “nostro”, come “risorsa inestimabile” e non “prodotto consumistico”. Primi piani sui concetti di “sviluppo sostenibile”, “risparmio energetico”, “raccolta differenziata” e “falsi SALVO FILIPPELLO bisogni”. Il 90 percento dei ragazzi che aderiscono ai progetti, ad esempio, nonostante in molti casi esistano situazioni di grave disagio economico familiare, possiedono il telefono cellulare e, fra loro, ben più della metà hanno i modelli di ultima generazione con fotocamere, videocamere e varie altre diavolerie. Ecco, questa è, molto in sintesi, la filosofia che perseguono i due progetti che attualmente sono in pieno svolgimento presso i tre Circoli didattici “Aristide Gabelli”, “Padre Pio da Pietrelcina”, “Leonardo Sciascia” e negli istituti comprensivi statali “Leonardo Da Vinci” e “Don Lorenzo Milani”. Unico assente l’istituto comprensivo statale “Pitagora”. A tal proposi- to, lanciamo un appello al preside della scuola Salvatore Pappalardo: accetti di aderire alle prossime iniziative finanziate dal progetto “Polis”, si tratta di usufruire gratuitamente di formazione e risorse importanti per gli alunni del suo istituto scolastico; sono opportunità che giungono direttamente dall’Unione Europea. Leonardo Da Vinci Laboratori operativi per gli studenti e le famiglie “La scuola si interroga”. E lo fa con i laboratori operativi nell’ambito del progetto P.O.N., che hanno aperto le porte per il secondo anno nell’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci”. I laboratori sono articolati in itinerari educativi diversificati per età e mete: il corso di “educazione alla danza creativa” sta ottenendo grande successo con i piccoli della scuola dell’infanzia; i laboratori di “educazione razionale-emotiva e ambientale” impegnano con ottimi risultati i ragazzi della scuola media. Il progetto, che prevede la figura del professore “tutor” accanto agli specialisti dei vari settori, è riuscito a coinvolgere oppor- tunamente anche le famiglie in un proficuo quanto interessante laboratorio rivolto a loro: coadiuvati da un neuro-psichiatra e da un insegnante, infatti, i genitori trovano spazio per chiarire ed affrontare le problematiche educative dell’adolescenza. Così vissuta, ancora una volta, la scuola aperta dalle 8 di mattina alle 19.30, si riconosce nella sua funzione di cantiere di vita. Il Pon è il Programma Operativo Nazionale "La scuola per lo sviluppo", a titolarità del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, e si affianca al Programma Operativo Regionale a titolarità della Regione Siciliana, per interventi mirati a migliorare l’offerta formativa scolastica. Intanto, i progetti avviati si stanno svolgendo con incontri di due ore nelle classi, nelle quali si lavora alacremente, tra lezioni informative e didattiche, dibattiti con gli esperti ambientali, attività manipolative, ludiche e teatrali e progetti di adozione e riqualificazione di spazi verdi e arredi urbani interni ed esterni alle scuole. Tra le idee emerse l’allestimento di aiuole e siepi, la creazione di piccole aree di verde, l’adozione con tanto di classificazione degli alberi della Villa Comunale Poggio Croce, e ancora murales “ecologici” nei corridoi delle scuole e costruzione di spazi pubblici. Entusiasti i ragazzi che si spostano con nonchalance dal libro al terriccio passando per colori, materiali di riciclo, piantine ed escursioni per rivalutare i salubri benefici del verde. E, infine, è prevista anche la distribuzione di guide interattive create ad hoc per le iniziative. Apprezzamenti convinti sono sinora giunti dai dirigenti scolastici e dai presidi delle scuole. Ma per cercare di cambiare il sistema iniziamo da noi stessi: io per esempio da domani ho promesso di fare più moto e di usare meno l’auto, di chiudere il rubinetto quando mi lavo i denti, di spegnere la tv dal pulsante dell’apparecchio, e la lista potrebbe continuare… Attivarsi! ■ Patrimoni differenti, ma sempre europei La Pitagora in Europa con il progetto Comoenius ll’insegna dei patrimoni differenti, ma sempre europei, l’istituto comprensivo “PitaA gora” di Misterbianco si è inserito in un progetto europeo di partneriato con le “secondary schools” di Lappeeranta (Finlandia), Le Marin (Martinica), Kiparissia (Grecia), Valmieras Rujena (Lettonia), Stord (Norvegia), Katowice(Polonia), Valongo (Portogallo), Berghenfield (Germania). Il progetto, di durata triennale dal 2004 al 2007, prevede momenti di studio e mobilità, inizialmente per insegnanti, in seguito anche per gli alunni, mirati alla formazione della coscienza europea e della diffusione della lingua inglese. Iniziato con un incontro preliminare nel dicembre 2003, in Germania, il progetto è poi proseguito dall’11 al 17 ottobre 2004 a Katowice (Polonia), dove ci siamo recate con la docente Anna Maria Mariani. Qui tutti gli inse- gnanti hanno potuto discutere e approfondire tradizioni e conoscenze relative al tema trattato. È stato anche possibile organizzare un lavoro in lingua inglese con gli alunni, da presentare via internet agli scolari con i quali esiste già una corrispondenza on line. Quali frutti hanno dato questi incontri? Un orizzonte allargato e un appuntamento al “buongiorno siciliano” che ha permesso, nei giorni dal 31 gennaio al 7 febbraio, a quindici docenti e dirigenti delle scuole straniere, di soggiornare nella nostra Misterbianco e sperimentare con i loro “sensi” e il loro “intelletto” la bellezza della nostra terra, il colore e il sapore della nostra cucina, il folklore del nostro Carnevale e la religiosità mista al profano della spettacolare festa di sant’Agata. Un ringraziamento va fatto al dirigente scolastico, Antonio Pappalardo, per la sua apertu- Il gruppo di docenti stranieri, durante la visita in municipio, con il sindaco Ninella Caruso il vice sindaco Galasso e gli assessori Abbadessa e Scuderi ra mentale verso l’Europa e la cooperazione fornita. Un grazie va anche al sindaco Ninella Caruso che è intervenuta, accogliendo con simpatia e generosità il gruppo, in una visione ampia di rapporto tra ente locale, scuola e territorio; ma anche per rafforzare i legami europei, in cui il nostro Comune è antesignano. FEBBRAIO-MARZO 2005 L’altare in stile barocco con cui, quest’anno, l’istituto Pitagora ha ricordato il periodo di festività di san Giuseppe. Un pranzo per gli alunni della scuola materna ed elementare si è tenuto il 18 marzo. Il prossimo appuntamento dal 28 aprile al 4 maggio avrà luogo in Stord (Norvegia) dove si ri-incontrerà tutto il gruppo. Buona fortuna alla cooperazione positiva crescita culturale ai nostri giovani alunni. SEBASTIANA CARUSO (RESPONSABILE DEL PROGETTO) M. ANTONIA BUZZANCA ( DOCENTE) 10 Album di Carnevale Misterbianco in Comune 2 1 3 4 5 1 La Corona (gruppo La Burla) Miglior costume donna 2 Il Presepe (gruppo Escopazzo) Miglior costume uomo 3 La Cucina (gruppo Venezia) Migliore struttura 4 Bouquet di peperoncini Migliore costume bambino 5 Acquaiola (gruppo La Smorfia) FEBBRAIO-MARZO 2005 Misterbianco in Comune 1 Album di Carnevale 2 11 3 6 4 7 5 1 La Torta (gruppo Venezia) 2 Teatrino di Pulcinella (gruppo La Smorfia) 8 3 Carnevale Veneziano 4 Partenope (gruppo Escopazzo) (gruppo La Smorfia) 5 Mala Femmina 6 Circe 7 La Fata Morgana (gruppo La Smorfia) (gruppo La Burla) (gruppo La Burla) 8 La Befana (gruppo Ecopazzo) Via Garibaldi, 381 95045 Misterbianco (CT) - Italy E-m@il: [email protected] Salvo Vinciguerra Tel./Fax 095 462 343 Web: www.tonga.it MISTERBIANCO (CT) Via Giordano Bruno, 146 Tel. 095 30 11 63 e-mail: [email protected] FEBBRAIO-MARZO 2005 SCAD. 21/04/05 Informagiovani 12 E ANIMAZION O RAINBOW E TURISTIC R TO A IM N A E N IO S FES i Animatori 2005 - PRO one di candidat tervi di zi le se e ne io az et cupa della form rante tutto l’anno, per perm imazione si oc du An , za ow en ri nb ai pe R es La prima sicurezza. ostess, anche n competenza e Turistici ed H co o ic st ri Tu o puoi: llaggi nostro sito entrare in un Vi aff della Rainbow Animazione informativa da da st he o sc ll ne la e o ar nd mpila Per entr eto - di foto co tuo C. V. compl il e ar vi mazione.it o In • ne.it fo@rainbowani io in az l: m ai ni m wa ebo zo in mo degli www.ra l’indiriz 86030 S. Giaco iculum vitae al rr 61 Cu o P. tu C. il , e ne Animazio • Inviar stale: Rainbow ento delle all’indirizzo po o dello svolgim og lu l su e ) ta B frequenza è sulla da Schiavoni (C i giorni, la cui te e informato se en m di al e on ag rs st pe o to e di un Verrai contatta anno al termin ne oni, che avverr zi le se e he di animazio m si os pr orie e le tecnic te o un le di re de ne en io appr eparaz gratuita. attività e !a pr la possibilità di i le ra e av tt tu e, ag di st ne Durante lo n la simulazio izio hosting co Villaggio turistica e serv lavorare in un di , tà ci pa ca e le. ro staff can are le tu spettacolo fina ponenti del nost terà di valorizz m et co rm i tr pe al o i iv gl at n oratori in un Il percorso form o specifico e di integrarti co i validi collab de e ar ov ol tr ru di un a Turistico con con la sicurezz vertimento e competenza, di estivo vo. ento lavorativo ambiente positi stess - inserim vantaggi? ho oi o tu o í ic o st nn ri ra tu Quali sa animatore con qualifica di nti - vitto e - attestato normative vige i al tu at e ll e da to ed invernal .S. come previs ento E.N.P.A.L m ra rà ad re qu vo in la si i strutture in cu pleto a alloggio nelle to mensile com nsumazioni extr co e ll su to on ione - pagamen sc az m di ni e al l’A tu r en pe - perc attrezzature uite, gadget e di euro ofessionale - divise grat - retribuzione alla crescita pr i ne at io ir az m im ro An vo la ow - percorsi di crescita nella società Rainb à di it il ib e ss al po on zi na ore alla media 0 191811, 150,00 superi rde gratuito 80 ve o er m nu ne 10 alle 18.30 Info li rdì, dalle ore ne ve al dì ne dal lu Misterbianco in Comune Napoli ore di design – ri pe u S to tu ti unicazione Is di design e com a ri ta si er iv n u 1 446449 Scuola para 440495 – fax 08 1 08 l te – 61 Via Duomo, w.isdnapoli.it dnapoli.it , w w is @ fo in l ai m e40.495 dal e il numero 081.4 ar azioni può chiam per appuntarimenti e inform ia re direttamente, ch ni ri ve io re ter pu ul r op Pe 19 e or le al 9 e ì dalle or . lunedì al venerd li via Duomo 61 stra sede di Napo no la so es pr , to men DIGITA L DES Il Digit IGN al Desig CORSO n gestioni er è un BIENN es d ALE strumen i immagini dig perto di proge ti tt ita viene n e dei linguagg li, con comp azione, realizz ell ete azi i sionali, a progettazion informatici. Il nze nell’utiliz one e e di mo z siti web o degli D igital D de , timedia li e inte video digitali lli virtuali, im esigner intere più in magini rattivi. gner so trid Gli gen no produzio le agenzie di ambiti d’inser erale di suppo imenrti muli ne e po mento d pubblici el st tà studi sp ecializz produzione t , gli studi gr Digital Desiati in a e udiovisi levisive e cin afici, le case d vi. ematogr afiche, i gli nnale Corso trie L DESIGN DUSTRIA N I ugare E R ado di coni INTERIO onista in gr si i vive es cu of in pr terni è un al Designer ettazione degli spazi in ll’Interior e ri st du In l’ L’Interior e estetica sia nella prog campi d’intervento de redi per ed i e degli ar odotto. I funzionalità degli intern di allestimenti sign del pr e de on l zi ne ta et e og e l’uomo ch r sono la pr azioni; la progettazion generale; ial Designe dell’Industr ficio o per altre destin imenti temporanei in anato o l’uf lest l’artigi la casa, per d’arte e al o o di servizio, per e tr os studi di m i um d di cons to sono gli o, en us m fieristici, d’ ri i se tt in gozi di biti d’ e di ogge ria. Gli am ici del mobile, i ne st progettazion du in ia ed aem ci tecn per la piccol ingegneria, gli uffi e ra e. tu architet profession e la libera arredamento Dipartimento moda FASHION DESIGN - CORSO TRIENNALE Il Fashion Designer è colui che nella progettazione del prodotto moda sa coniugare le conoscenze tecnic he dei materiali, le procedure di lavorazione con la sensibilità, il gusto estetico e la capacità imprenditoriale. Opera nel design di moda (alta moda, pret-a-porter, sportwear, maglieria e intimo), come pure può specia lizzarsi nel design del tessuto o nel design degli accessori. II Fashio n Designer troverà opportunità di lavoro nelle aziende moda, tessil i e maglieria, studi professionali e studi di modellistica come stilista, progettista di modelli, disegnatore di tessuti, illustratore, consulente per il settore produzione, vendite e acquisti; nel mondo dello spettacolo come costumista. COMP UTER L’esper GRAP to dì C HIC ompute grafici CORS rgrafic e delle O AN a ed elab p NUAL orare t ossibilità te è uno specia E cniche esti ed lista n zione, d e l’i im e ll tri dim llustrazione, magini. I se l computer di ’uso dei soft tt en w l c mento sionale nell ’elaborazione ori d’interven reare, impag are ’archit i sono g t n f o o are t sono l ografi ett li tipogra fie e studi grafic ura e nel de ca, la proget ’impaginasig ie gli ta design, le azie stabilimen fotografici, n. Gli ambit zione bi e ti graf nde di i l di inse e azie moda o ic tessili. i, gli studi nde editorial rii, di arc hitettu le ra e Dipartimento comunicazione visiva GRAPHIC DESIGN CORSO TRIENNALE Il Graphic Designer si occupa della comunicazio ne per immagini, pertanto interviene in ogni campo dove l’immagine e la grafica diventano il supporto fondamenta le e decisivo della comunicazione. Svariati sono gli ambiti professional i in cui il graphic designer interviene: prodotti editoriali, mostre ed esposizioni, packaging, immagine coordinata per aziende e istituzioni, progettazione multimediale, editoria interattiva e ipertestuale. grafic a cinetica applicata alle immagini in movimento di sigle televisive ed audiovisivi. Gli ambiti d’inserimento nel mondo del lavoro, oltre alla libera professione, sono le case editrici, gli studi grafici e le agenzie di pubbl icità. FEBBRAIO-MARZO 2005 Misterbianco in Comune Lavoro G BANQUETIN OCO CATERING E U IO C IZ e: V al R E on S si es PER Categoria prof F DI CUCINA i lavoro: CHE de ne io iz cr es D 5/2005 Data inizio: 1/ 0/2005 /1 30 e: fin Data : CATANIA ro Luogo di lavo ro: CATANIA vo la di Provincia CCNL tto Livello contra rta massima offe Retribuzione Benefds ercato Candidato ric Osservazioni - Cucina ze Alberghiero an et pi di ne arazio one alla prep Competenze: ina - Supervisi uc C ro ie gh Alber Economato di pietanze Alberghiero imentari al ria Preparazione ce he ic ic st cn pa Te , ts Cucina desser Alberghiero zione creme, ina cinese ina - Prepara uc - Cucina - Cuc C ternazionale ro ie ro ie gh er gh lb A o Alber ina - Cucina in er hi uc rg C be ro al ie no gh zi one cocktails er az lb ponese A a - Preparazi al ap Gestione mag S gi a in ro ie uc C gh Alber Cucina gionale italiana Alberghiero / Commis di a - Cucina re in uc C ro ie Aiuto Cuoco ; co uo Albergh C a; tit o Par a; Cuoco Cap Addetto Cucin e: tiv ra vo la e ristorazione Esperienz i servizi della de o ic cn Te Cucina ccademia : Diploma / A e Titolo di studio cuoco to iu Comprension stato - A Scritta Qualifica / Atte e nt ie fic uf S Parlata Sufficiente Lingua Sufficiente te iente iu fic sc uf S no co ue ficiente uf Ling S Tedesco Sufficiente Sufficiente ufficiente S Francese e Sufficient Inglese ibilità Eta’ da - a Totale dispon aria Disponibilità or lla privacy Patente l’informativa su e er gg le to a or ti vita Mezzo di trasp 3177) sono in bosessi (L. 90 095 7226268 I candidati am atania - fax C 1 16 n. ri v.le De Gaspe info Adecco Contatti: Per 05 Data 01/03/20 AZZINIERE G A M e ia un Mansion iente di Catan ro Catania nte azienda cl rta Sede di Lavo po O im IN r ZZ pe o informatico, L MAGA Si ricerca ADDETTO A commerciale o Descrizione: ic cn te eria, a om enti di ragion anni, dipl za SAP, elem fra i 25 e i 30 en a sc es no pr co m te ri. co à ilmen ornito Si richiede: et zione clienti/f za PC, possib azzino, fattura tima conoscen ag ot , m . ito re to un tto en m se im to l au a ne NL di rifer ni di esperienz o (L 903/77) livello del CC almeno tre an dell’altro sess istrazione 5° e in lla o m un m ll’ so de di e tto l’informativa su a person Si offre: contra - di consultare ndono rivolte e te ur in at id si nd rte ca fe it e le Le of w.worknetspa. prima di inviar i interessati te suL sito ww en es pr ) 03 Si pregano gl 20 196/ 13 e 7 D.Igs privacy (artt. 13 Cos. 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Fax: 095 3885 34 RTISTICI IMATORI TU QUINDICI AN banqueting OTEL l servizio di de le bi sa MAITRE D’H on Manager, resp Banqueting essionale Categoria prof l lavoro de Descrizione esterno. 15/4/2005 Data inizio 31/10/2005 e fin a at D CATANIA ro Luogo di lavo CATANIA voro Provincia di la CCNL tto Livello contra rta la massima offe ne io uz Retrib e attività di sa a - Supervision al S ni vi i ro de ie its ef gh rta Ben Alber cenza ca Sala - Conos atura Competenze Alberghiero he di sporzion ic cn Te a al S ro Alberghie o ai banchetti Sala - Servizi e Alberghiero o alla frances zi Sala - Servi ro ie to gh ta er at lb A o impi Sala - Servizi zo tavoli Alberghiero -place / sbaraz ien eis M a al S borazione test la E ro ie or ss ce Albergh ro P d nerale - Wor Informatica ge nici - Excel calcolo / elettro di i gl Fo le nera er Word Informatica ge queting Manag anchetti / Ban B turistica a ile es ab pr ns im ll’ po Res peratore de e O tiv o ra at vo sione st la en tte e pr A Com Esperienz Qualifica / Scritta ta la no io ar P uo ud B st di Titolo Lingua Discreto iute no Buono Lingue conosc Francese Buo Discreto Buono Inglese Eta’ da - a Full Time oraria Disponibilita’ B D. Lgs. lla privacy (ex su a iv at m Patente uto or A nf ere l’i orto invitati a legg Mezzo di trasp . 903/77) sono (L i ss se bo I candidati am 8 7 e 13). x 095 722626 196/2003 artt. Catania - fa 1 16 n. ri pe v.le De Gas info Adecco Contatti: Per FEBBRAIO-MARZO 2005 azione l settore anim ne estiva - operante ne ne per animazio io a az nz im rie an pe es a nz Offerta: se o imatori con cerca n. 15 an campo perienza nel : Catania ro n o senza es co Sede di lavo novità, e di zz co ga ric ra e ro gazzi re un lavo de en pr tra Si Richiede: ra in no ne che voglio dell’animazio . to en gioia, divertim ne rma Animazio Contratto a no Si Offre 2279834 telefono: 393 Dati Sp Aziend ortello multif ad unzion a formaz i calzature s elezion le ln.f.a.o.p. ione, p catania rofessio a 200 o perai, nale Gli inte previo in prov da inserire in ressati corso d inc na alla pre entro la sente o ia di Catania scente fabbr i data d ica . fferta ell’1 lo spor aprile 2005 la di lavoro dov r tello m a nno co propria ultifunz m dispon ionale Sporte ibilità c unicare Infaop llo mult ontatta di Cata ifunzio ndo nia nale I.n .f.a.o.p . C ata tel. 095 716761 nia, via Etne a n° 57 9 Indirizz 5 o e-ma il: spor tellomu ltinfaop @tisca li.it Associazioni 14 Misterbianco in Comune ■ I ventisei anni di attività del gruppo Fratres “Gabriella” Donare sangue, un servizio “civile” Sono state 15mila le donazioni volontarie a favore dei talassemici e degli emopatici a cura dell’ASSOCIAZIONE “FRATRES” DI MISTERBIANCO C inquecento soci attuali, ottocento donatori, ventisei anni di attività. Sono le cifre del Gruppo Fratres “Gabriella” di Misterbianco, arrivato al ventiseiesimo anno di attività. Fino ad oggi sono circa 15mila le donazioni volontarie e gratuite di sangue fatte in favore dei talassemici, di altri emopatici e di qualsiasi altra emergenza ospedaliera (interventi chirurgici ecc.). La sua attività ventennale è ormai notoria e tangibile sul più ampio territorio provinciale, regionale e nazionale. Con i suoi più di 500 soci in costante incremento, e gli oltre 800 donatori periodici volontari iscritti, è una tra le più consistenti associazioni di volontariato del comune di Misterbianco. L’Associazione ha sempre operato al servizio della comunità a titolo del tutto volontario e gratuito, senza fini o interessi di lucro o di scambio. Si è avvalsa delle prestazioni libere, spontanee, volontarie e gratuite degli aderenti, a costo di notevolissimi sacrifici personali, familiari e di gruppo. Il Gruppo Fratres “Gabriella” ha divulgato in modo crescente la donazione periodica volontaria e gratuita di sangue. Anche nel 2004, ha promosso l’educazione e la prevenzione sanitaria (a partire dalle emopatie) con costanti campagne di sensibilizzazione presso singoli, famiglie, scuole, parrocchie, enti, aziende e varie altre comunità. Per fare ciò si è avvalsa di moderni sussidi audiovisivi e di materiale divulgativo; ha organizzato più volte l’anno delle “Giornate” di donazione e sensibilizzazione alla solidarietà e alla promozione della vita; ha diffuso il messaggio della donazione sul più ampio territorio circostante. Ha così favorito la crescita di diversi “Gruppi Fratres” che, nella provincia e nella regione, hanno aggiunto e moltiplicato donatori e donazioni, contribuendo a diminuire gradualmente il divario rispetto al fabbisogno e perseguendo l’autosufficienza territoriale come obiettivo irrinunciabile di civiltà e dignità oltre che come necessità ineludibile. Ciò anche grazie all’autoemoteca (acquistata nel 1986, con contributo comunale) messa tra l’altro a disposizione di altri Gruppi, e che ha permesso di La storia • Nato nel 1978, all’interno della parrocchia S. Nicolò, come gruppo spontaneo di donatori volontari guidati dall’attuale monsignor Giovanni Perni (allora giovane sacerdote); • nel dicembre 1981, ha contribuito alla fondazione della “Misericordia”; • dal maggio del 1982, ha sempre tenuto aperta e operativa la propria sede per diverse ore al giorno, tutti i giorni dell’anno compresi i festivi. • dal 1983, il gruppo è affiliato alla consociazione nazionale “Fratres”, dopo avere esteso il proprio servizio ai sofferenti; • dal 18 dicembre 1995, a tutti gli effetti, è un’autonoma associazione di volontariato. moltiplicare le donazioni (in assenza di servizi di raccolta pubblici decentrati in provincia) avvicinando di fatto l’ospedale al cittadino e alleviando non poco i servizi immunotrasfusionali. Adesso il gruppo intende consolidare tale servizio con l’istituzione di un centro fisso di raccolta autorizzato. Il gruppo divulga, oltre alla donazione di sangue “intero”, anche quella mirata e selettiva per “aferesi”, sia per piastrine che come plasma, nonché la donazione di sangue midollare per trapianti, e da qualche anno anche la donazione di organi post mortem. Inoltre, l’Associazione ha continuato a porsi come “agenzia educativa” sul territorio, curando la formazione di giovani e giovanissimi (sezioni “giovanile” e “junior”) al volontariato e alla solidarietà, nonché su tutti i principali temi socio-culturali (famiglia, scuola, lavoro, anziani, droga, terzo mondo, diritti umani, diritti civili, ecc.) oltre che per l’educazione e prevenzione sanitaria ed antinfortunistica I Fratres fanno istituzionalmente parte del dipartimento nazionale Protezione Civile e sono a disposizione nel caso di pubbliche calamità; ha partecipato allo sbarco dei mille profughi a Catania. Nel 2004, per la prima volta si è svolta una raccolta di sangue durante l’esercitazione di protezione civile “Area Sicilia 6”, organizzata dalla Misericordia di Misterbianco. Grazie all’incessante attività svolta negli anni con profonde motivazioni di base, il comune di Misterbianco e quello vicino di Motta S.Anastasia, e i territori adiacenti, sono da tempo “autosufficienti” rispetto al fabbisogno di sangue. Il Gruppo continua a operare a beneficio delle ingenti necessità dei servizi trasfusionali catanese, su cui gravano le emergenze emopatiche (dei talassemici, leucemici e di tanti interventi chirurgici) di infermi provenienti da ogni parte della Sicilia orientale. L’associazione opera costantemente non solo all’insegna del volontariato totale, ma anche della massima democraticità e trasparenza amministrativa e gestionale. Per quanto riguarda in particolare il 2004, l’Associazione ha proseguito nel cammino di gratuito servizio intrapreso nel tempo, rilanciandolo decisamente. Ha effettuato 764 donazioni volontarie e gratuite di sangue (di cui 545 in autoemoteca), con un significativo incremento rispetto all’anno precedente (690 donazioni); altre centinaia di donazioni Nelle tre fotografie i volontari del gruppo donatori Fratres durante la Festa del Dono che rappresenta uno dei momenti di socializzazione e aggregazione più importanti per sensibilizzare la collettività sulla donazione del sangue. I Fratres misterbianchesi sono impegnati nella divulgazione, attraverso campagne di informazione, presso scuole, parrocchie, famiglie, aziende, enti e altre comunità sono state effettuate da altri Gruppi della provincia grazie all’autoemoteca di Misterbianco messa a loro disposizione; ha coinvolto altre decine di nuovi donatori, rimpiazzando quanti vengono meno per sopraggiunta inidoneità fisica temporanea o definitiva; ha effettuato a maggio la consueta “Festa del Dono” ed a settembre la raccolta della “Madonna degli ammalati”, entrambe con una massiccia e gioiosa partecipazione popolare; a dicembre ha effettuato la tradizionale raccolta di sangue Natalizia. Per le feste di fine anno, il gruppo ha festeggiato, insieme con la Misericordia, il Natale con i vecchietti che vivono da soli, organizzando la tradizionale “Cena del Nonno”. Questa iniziativa vede impegnati i volontari delle due associazioni nella preparazione dei locali, del cibo e, principalmente, all’assistenza dell’anziano. Sono stati circa 30 i “nonnetti” e i concittadini che hanno aderito e che, la notte di Natale, non hanno qualcuno con cui cenare nelle proprie case. Alla serata, non poteva mancare padre Vincenzo Cannone, il nostro “don Bosco”, che ogni anno benedice il cibo preparato dai volontari. Quest’anno, poi, abbiamo avuto un ospite d’eccezione: il sindaco Ninella Caruso che ha cenato con noi, tralasciando gli impegni personali. La nostra è un’attività di volontariato totale che si intende consolidare con l’auspicabile sostegno pubblico. Per qualsiasi informazione chiamate al nostro numero attivo tutti i giorni dalle 7 alle 24 tel e fax 095 461267 o scrivete via email a [email protected]. Se volete conoscerci andate sul sito web.tiscali.it/fratresgabriella, o venite trovarci. Per chiudere ricordiamo ancora una volta che “donare sangue è donare vita”. Maria Caruso, figura indimenticabile Una vita dedicata al servizio del volontariato Ci ha lasciati all’improvviso nel maggio 2004, Maria Caruso senza aver avuto tempo e modo di congedarsi da tutti. Maria, da molto tempo una delle figure storiche del Gruppo Fratres “Gabriella” di Misterbianco, con la sua voce alta e inconfondibile, ogni giorno cercava per telefono donatori e volontari disponibili alla donazione presso gli ospedali cittadini; era sempre presente alle raccolte di sangue sia in autoemoteca che presso la sede. Immediata, concreta, senza fronzoli, affrontava col cuore in mano qualsiasi situazione, sempre pronta ad aiutare chiunque lo chiedesse. Maria se ne andata in punta di piedi, prescelta dal Signore per prepararci la strada ed un posto migliore, lasciando in noi un vuoto incolmabile. Oggi siamo tutti riuniti nella sede della Fratres, a cui lei ha dedicato lunghi anni della propria vita, superando anche amarezze e incomprensioni ma trovando sempre in se stessa la forza per andare avanti. Certamente aiutare gli altri è sempre stato il suo primo comandamento e per il quale si è impegnata per lunghissimi anni. Siamo certi che da Lassù continuerà ad adoperarsi per far sì che l’Associazione, a cui tanto tempo ed impegno ha dedicato, funzioni al meglio. Ancora oggi, ogni mezzanotte, abbassando le saracinesche della sede, verrà ancora spontaneo a ciascun volontario presente cercarla per dirle: «Ciao, Maria, ci vediamo domani». FEBBRAIO-MARZO 2005 Un’immagine di Maria Caruso in una delle tante foto scattate con il gruppo Fratres Storie Misterbianco in Comune 15 ■ La vicenda del partigiano Orazio Costorella, trucidato a Otricoli (Tr) A 19 anni martire della Resistenza Il sacrificio del siciliano ricordato, dopo anni di mistero, sul luogo della sepoltura di CARMELO SANTONOCITO U na cerimonia semplice ma toccante ha ricordato, dopo sessantuno anni, la barbara esecuzione del partigiano Orazio Costorella avvenuta a Poggio di Otricoli, un borgo medievale di appena cento anime in provincia di Terni, al termine di un interrogatorio durante il quale restò in silenzio e non volle rivelare il nascondiglio dei suoi compagni di lotta. Al suono del silenzio, una corona d’alloro è stata deposta dai sindaci di Otricoli e di Misterbianco ai piedi della lapide che ricorda, ancor oggi, quel sacrificio a difesa della libertà tanto da dare il nome alla piazzetta denominata “Eroi della libertà”. Sono dovuti passare tanti anni, per far luce su quel gesto di due siciliani, che sacrificarono la loro vita a difesa di una comunità assediata dalle forze nazifasciste nel febbraio del 1944. Alla cerimonia, presenti i primi cittadini dei comuni di Misterbianco, Calvi, Narni, Otricoli e Terni, l’associazione Partigiani ed una folta rappresentanza delle forze militari oltre all’addetto militare dell’ambasciata russa a Roma, sono state rievocate quelle tragiche giornate dal racconto di Edmondo Marinelli - oggi ottantaquattrenne - e all’epoca tenente di una formazione di partigiani della quale facevano parte Gaetano Di Blasi ed il giovane Orazio Costorella. Ma erano in tanti tra i presenti coloro i quali conobbero in quelle giornate i due sfortunati siciliani e che non hanno voluto mancare all’appuntamento dopo tanti anni, come Lorenzo Petrucci che assistette dalla finestra della sua abitazione alla barbara esecuzione di Orazio. Anche lui, in quei giorni, dovette nascondersi. Il giorno prima nella sua abitazione era spirato Gaetano Di Blasi a seguito di un conflitto a fuoco con i nazifascismi. La commemorazione è stata aperta dall’intervento del sindaco di Misterbianco Ninella Caruso che ha voluto ringraziare coloro che hanno permesso a distanza di tanto tempo di far luce su questo episodio ed in particolare il narnese Alfredo Petrini, un bambino di undici anni nel 1944, che non dimenticò il sacrificio di quei due giovani. Egli con tenacia ha ricercato i natali del Costorella, rintracciando perfino il luogo di sepoltura rimasto sconosciuto per tanto tempo anche ai familiari. Il sindaco ha voluto ricordare i valori per i quali quei due giovani erano caduti in così giovane età lanciando un messaggio di pace ai piccoli studenti intervenuti appositamente alla commemorazione. Nel corso della cerimonia, per i familiari presenti ha preso la parola il nipote Orazio Costorella che ringraziando i presenti per la rievocazione di quei momenti ha voluto porre l’attenzione su quei valori di libertà e democrazia che portarono in quei giorni così difficili il Di Blasi e lo zio a non far ritorno a casa ed aggregarsi alle forze partigiane. A testimonianza di quanto è ancora vivo quel tragico evento tutti i sindaci presenti hanno voluto prendere la parola e testimoniare il loro ringraziamento e quello delle loro comunità. Nel pomeriggio, la cerimonia si è conclusa con la celebrazione di una messa al cimitero di Terni, dove all’interno della cappella dei Garibaldini, che ospita i caduti della battaglia di Mentana, riposano le spoglie dei due siciliani. Sono dovuti trascorrere oltre mezzo secolo, esattamente 61 anni prima che la storia potesse fare luce su un episodio della resistenza e rendesse il dovuto omaggio ad un atto eroico rimasto per tanto tempo nell’anonimato proprio perché in quei mesi drammatici della guerra di liberazione nazionale nessuno poteva seguire le tracce e ripercorrere il cammino di chi sacrificava la propria vita per un ideale, neppure i congiunti impegnati a loro volta in altri fronti. In tutti questi anni tutte le ricerche per dare maggiore riscontro ad uno scarno dispaccio dei carabinieri reali che annunciava l’uccisione del proprio familiare a seguito delle pressanti richieste della mamma, un ragazzo di 19 anni, sono andate a vuoto e l’unico appagamento per i familiari, non potendo neppure portare un fiore sulla tomba, è stata la decisione del consiglio comunale, dopo oltre venti anni da quel drammatico 17 febbraio del 1944, di intitolare alla memoria di questo suo figlio una piazza del proprio comune. Adesso un raggio di luce accecante, come un fulmine a ciel sereno, ha voluto rendere giusti- Il sindaco Ninella Caruso lo aveva annunciato nel corso della cerimonia a Poggio di Otricoli. «Per Orazio Costorella – aveva detto - il comune chiederà al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il conferimento della medaglia d’oro alla memoria.» Un atto simbolico dopo sessantuno anni, ma che rende giustizia a un nostro concittadino la cui storia è rimasta per tanto tempo sconosciuta. Raccolte per iscritto le ultime testimonianze di coloro che hanno assistito ai fatti, grazie all’aiuto di Alfredo Petrini che è stato per tutti più di un gancio per la sua disponibilità, (il sindaco gli ha fatto dono di una medaglia del comune) l’istanza al Capo dello Stato è stata La luce dopo anni di silenzio zia alla storia di questo nostro concittadino che ha sacrificato la propria vita per salvare i suoi compagni di lotta impegnati a combattere contro i nazifascisti. Orazio Costorella, questo il suo nome, prestava servizio presso la regia fanteria Sabauda al XIV reggimento autieri Treviso e dopo lo sbandamento dell’8 settembre fece una scelta chiara senza tentennamenti, lasciò la divisa del regio esercito non per fare ritorno a casa, dove lo attendeva una mamma rimasta vedova dopo otto giorni dalla sua nascita, ma per aggregarsi alla lotta partigiana. Oltre quel fonogramma di questo giovane di Misterbianco non si è più saputo nulla, neppure il luogo della sua sepoltura rimasto sconosciuto ai familiari che fino agli anni Ottanta avevano cercato inutilmente, perché allora aveva poca importanza da dove si arrivava, ciò che contava era il coraggio e la voglia di libertà. La sua esecuzione, dopo un processo sommario seguito alla cattura davanti alla piazzetta di inviata appena il sindaco ha fatto rientro in sede, corredata di tutta la documentazione che ricostruisce quei momenti e delle copie di tutte le pubblicazioni, libri, riviste e diari di partigiani raccolte in queste settimane e che in questi anni sono andate in stampa, ricordando il sacrificio di questo nostro concittadino. “Ritengo che sussistano tutte le condizioni necessarie – ha dichiarato il sindaco Caruso – affinché venga concessa la più alta onorificenza della Repubblica per il valore eroico dimostrato da un figlio di questa terra a difesa della democrazia e della libertà di cui oggi tutti noi siamo custodi”. L’augurio di tutti è che dopo la dovuta fase istruttoria tutto ciò sia avveri. «Per lui una medaglia d’oro» Poggio Otricoli oggi denominata, in ricordo di quei fatti “piazza della Libertà”, è rimasta anonima anche nella lapide che in quel luogo ricorda ancora il suo coraggio, ma non la sua provenienza. Poi l’arrivo di una e mail al nostro comune, a seguito di una ricerca sul motore di ricerca del web che indicava la presenza dell’odierna piazza Costorella, svela ai suoi concittadini che Orazio, catturato nel corso di un rastrellamento dai nazifascisti che avevano circondato quella località, resta in silenzio e rifiutandosi di dare qualsiasi indicazione che potesse pregiudicare la vita dei propri compagni, scopre il proprio petto, accettando consciamente di essere fucilato pur di non tradire i compagni di lotta. Chi assistette a quella esecuzione ha ancora vivi nella memoria quei momenti così tragici e ricorda l’atto di quel siciliano di cui non si conosceva l’esatta provenienza. Solo il ricordo di un bambino che allora aveva 11 anni, oggi 72enne come Alfredo Petrini, che conobbe Orazio, e di un altro siciliano, Gaetano Di Blasi, compagno inseparabile rimasto ucciso il giorno prima durante un conflitto a fuoco, ha reso possibile la ricostruzione di quei giorni rendendo onore ad uno dei tanti caduti per la libertà e rintracciando le spoglie di questo siciliano custodite all’interno del sacrario del cimitero di Terni, costruito nei primi anni del novecento per accogliere i garibaldini caduti nella battaglia di Mentana e nel 1945 designato come luogo di sepoltura del battaglione “G. Manni” della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci. Movimento volontari, un nuovo direttivo e un nuovo programma che rispecchi le esigenze del paese M arco Luca, 28 anni, consigliere comunale è il nuovo presidente del Movimento volontari per Misterbianco. Lo ha eletto l’assemblea che ha anche provveduto a rinnovare il direttivo, che è costituito: Pippo Basile, Giuseppe Castelli, Nunzio Garozzo, Angelo Licciardello, Nicola Lo Presti, Giuseppe Lucidano, Rosario Malvagia, Melo Messina, Melo Motta, Santo Palmeri, Marcello Puglisi, Antonio Russo, Antonio Santonocito. Un programma politico che rispecchi l’esigenza e le aspettative del paese, coinvolgendo tutto il territorio, dai quartieri periferici al centro, dalla zona commerciale al Piano degli Ammalati. Per fare questo, il Movimento vuole promuovere una campagna di adesione mirata, coinvolgendo i cittadini che, come dice il neo presidente Luca, «vogliono spendersi per il paese, ma che non vogliono identificarsi nei partiti tradizionali». In quest’ottica, si inquadra l’iniziativa portata avanti in occasione dell’8 marzo, giorno in cui il movimento ha distribuito 400 mazzetti di mimose nei centri sociali comunali e nelle associazioni di volontariato, per stimolare il mondo femminile a una maggiore partecipazione alla vita politica. Luca subentra ad Antonio Biuso, che é stato presidente del Movimento dal 1997 e che ora fa parte del direttivo dei Democratici di Sinistra. «Il movimento - spiega Marco Luca - non é una semplice lista civica, ma una forza politica ad alta caratterizzazione locale. Vogliamo essere protagonisti anche ora che siamo all’opposizione; così come facevamo quando eravamo forza di governo. Siamo stati presenti con nostri esponenti in tutti gli appuntamenti elettorali. Oggi - continua Luca - il Movimento ha personalità FEBBRAIO-MARZO 2005 mature al proprio interno che hanno già superato la prma fase di inesperienza politica». Come progetti; il Movimento si propone di riorganizzare il direttivo; aprendolo a chi vuole impegnarsi in politica. Vogliamo stendere un programma politico serio che deve essere condiviso insieme con il prossimo candidato a sindaco per il centrosinistra. Intanto, il Movimento ha avviato una campagna di adesione pe r tutti i cittadini che non vogliono identificarsi con un partito politico tradizionale. Inoltre, si vuole portare avanti la ricerca di soluzioni per l’effettiva integrazione delle frazioni e rendere protagoniste le esperienze politiche dei quartieri periferici. Verranno avviate iniziative di informazione su temi di carattere locale, di confronto e in alternativa all’amministrazione comunale, come, per esempio, la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Sport 16 Misterbianco in Comune ■ Intervista/chiaccherata con il presidente Antonello Quattrocchi Pallamano Lineri, dodici anni di storia Uno sport “minore” che aggrega ed educa ma che ha bisogno di strutture adeguate S i può a Misterbianco, per oltre dodici anni, praticare e diffondere una disciplina sportiva ottenendo allo stesso tempo dei risultati eccellenti a livello nazionale, farlo senza avere una struttura adeguata nel territorio, ed avviare ad una pratica sportiva educativa ed aggregativa più di 350 giovani in modo totalmente gratuito per loro? Sembrerebbe impossibile, ma questa è proprio la storia dell’Associazione sportiva Pallamano Lineri. Ho incontrato il Presidente, nonché tecnico, Antonello Quattrocchi, attivista e volontario nel sociale da sempre, in particolare nel quartiere di Lineri, e dalla nostra amabile conversazione è scaturita questa intervista. Perché la pallamano a Misterbianco? La Pallamano, come il baseball, il volley e tutti gli sport considerati minori, sono una ricchezza per il nostro territorio, rappresentano per i nostri giovani la possibilità di libera scelta al cospetto di attività come il calcio che fagocitano tutto (compresa la mente dei nostri ragazzi); io penso che queste attività vadano protette (come gli animali in estinzione) ed alimentate. Il giorno in cui una di queste attività dovesse cessare (come è stato ad esempio per il rugby) sarà una sconfitta per l’intera comunità, un impoverimento per tutti. Come va l’attività quest’anno? Abbiamo cominciato con le solite difficoltà di sempre, riuscendo solo alla fine a trovare un aiuto importante da parte del comune di Catania che ci ha messo a disposizione gratuitamente per il dodicesimo anno consecutivo, una struttura per poter effettuare la nostra attività di punta che è quella della partecipazione al campionato di serie B maschile. E come sta andando il campionato? Direi bene; dopo nove giornate navighiamo nelle zone alte della classifica (attualmente in quinta posizione), come ormai avviene da diversi anni (gli ultimi due campionati hanno fatto registrare due quarti posti), malgrado ci siano stati infortuni di giocatori importanti. Pensate al salto di categoria? Onestamente un pensierino l’abbiamo conservato per questa possibilità, anche di SALVO FILIPPELLO perché alla fine dell’anno è prevista la riforma dei campionati ed è quindi possibile pensare al ripescaggio in serie A2. Se ciò avvenisse, sareste pronti? Dal punto di vista organizzativo si, dal punto di vista pratico no; ci manca la struttura per poter fare una programmazione seria e continuativa, per gli allenamenti e le partite. Consideri che noi in dodici anni di attività, non abbiamo mai fatto una partita in casa a livello di squadra maggiore, siamo in esilio da sempre. Incredibile davvero… Ma scusi, le altre squadre che situazione hanno? Possiamo dire senza alcuna paura di smentita che noi siamo quelli messi peggio; a Mascalucia, S.G. La Punta, Battiati, Librino, per rimanere in provincia, tutti hanno una bella struttura a disposizione. Noi quando disputiamo le partite dei tornei giovanili, per i quali utilizziamo lo spazio interno della scuola “Don Milani” che abbiamo attrezzato a nostre spese acquistando due porte e segnando il campo di gioco, non nascondiamo un certo imbarazzo nei confronti delle società che ospitiamo e soprattutto nei confronti dei nostri ragazzi. So che nei piani triennali è stata prevista, dall’attuale giunta, la costruzione di due tensostrutture a Monte Palma e Lineri; so anche che sono già stati incaricati dei tecnici per la stesura dei progetti; la speranza è che venga realizzata almeno una struttura idonea anche per la pratica del nostro sport. Si è mai interessato qualcuno rispetto a questi problemi? Guardi, fin’ora l’unica cosa che siamo riusciti ad ottenere è stato che il comune di Misterbianco, tramite l’assessore allo sport e il sindaco, ha richiesto al comune di Catania la concessione del palanitta di Librino. E vi è stato concesso? Sì, possiamo disputare le gare interne al Palanitta e fare un allenamento settimanale sempre al Palanitta; altri due allenamenti li facciamo al palatenda di Misterbianco. E non è sufficiente? No che non lo è, sempre nell’ottica di grandi progetti e di programmi ambizio- Squadra di B. In piedi da sinistra: Tilotta Benedetto (allenatore) Manduca G., Ferrara G., Biondo S., Tolentino C., Titola M., Felice G., Pistone P., Quattrocchi. A (Presidente) Seduti: Contrò S. Mazzaglia C., Cantarera A., Guardì E., Ragusa S., Bonanno G., Pizzimento G. A sinistra: L’under 15. In piedi; P. Murabito (all.), S. Musarra, G. Romeo, M. Murabito, A. La Spina, A. Muscuso, G. Celano, G. Moschitta, A. Quattrocchi (pres.) Seduti: A. D'Argenio, M. Quattrocchi, D. Quattrocchi, L. Scarpulla, M. Licantro, G. Ferrara. si; così possiamo continuare come abbiamo fatto fino ad oggi, in più tenga presente che stiamo portando la macchina fuori giri, camminiamo ad una velocità eccessiva, il motore rischia di fondersi… I ragazzi possono praticare questo sport gratuitamente e questo vi fa onore, ma scusi la domanda, quali sono le vostre fonti di sostegno? Riceviamo un contributo annuale dal comune di Misterbianco che si aggira intorno ai cinquemila euro, un contributo dalla regione di millecinquecento euro e basta; la provincia non sostiene più le attività sportive da quattro anni. Sono sufficienti? No, difatti devono intervenire personalmente i soci per colmare le necessità; quest’anno inoltre, per la prima volta abbiamo avuto un piccolo aiuto da due piccole aziende che ci hanno dato cinquecento euro con i quali abbiamo rinnovato l’abbigliamento agli atleti. Che risultati avete ottenuto in questi anni di attività? Possiamo vantare ben tre promozioni, grazie alle quali siamo passati dalla serie D alla B e la conquista di un campionato regionale Under 14 nel corso del quale abbiamo letteralmente polverizzato tutti gli avversari! Complimenti! E adesso mi piacerebbe che esprima un giudizio sulla situazione sportiva del nostro Comune. Onestamente penso che a Misterbianco manchi la cultura dello sport, nel senso che non si investe abbastanza nelle attività come strumenti aggregativi ed educativi; Ad esempio le dico che di tutto il denaro che viene stanziato per le attività sportive (circa ottanta-novantamila euro), trentamila servono per il trofeo podistico, ventimila per il rally (da due anni), eventi che, per quanto importanti, durano appena due giorni; il resto serve a tutte le società sportive per attività che durano almeno dieci mesi all’anno e coinvolgono attivamente e direttamente migliaia di giovani di Misterbianco. Personalmente penso che finanziare attività continuative più che singoli eventi sia il migliore investimento del comune dal punto di vista dei costi/ benefici. Questa mia affermazione non è una critica gratuita per l’attuale amministrazione, che in materia di sport non si è differenziata molto dalla passata, ma è una critica che ha lo scopo di avviare una riflessione nuova per ciò che riguarda lo sport. È evidente che a Misterbianco ci sono delle attività che vengono considerate più importanti di altre, io vorrei mettere in discussione questa convinzione per dare a tutti gli sport la giusta dignità ed il giusto valore. Le faccio un altro esempio: nel periodo natalizio l’unica struttura indoor in grado di permettere la pratica dello sport, il palatenda, sarà “sequestrata” per le attività natalizie; tutte le società per quel periodo (tre settimane), dovranno “arrangiarsi”. Io mi chiedo: Perché non si è pensato ad una soluzione alternativa? Non è forse arrivato il tempo per dotare questo territorio di adeguate strutture per permettere a tutte le realtà di esprimersi e non solo ad alcune a discapito di altre? Misterbianco è il paese della felicità; è sempre festa, ogni mese abbiamo qualcosa per cui gioire; questo è bello, segno che vive in questo luogo una comunità che ha una certa vivacità, però penso che in ogni cosa sia necessario un equilibrio, dobbiamo cercare questo equilibrio. Concludiamo con un invito rivolto a tutti i ragazzi che vogliano intraprendere questa disciplina sportiva: è possibile contattare la Pallamano Lineri al 095/483836 o mandando una e-mail: [email protected]. BASEBALL Inizia ad aprile il campionato di C2 per gli Eagles di Nino Torrisi Non sarà di certo uno degli sport più seguiti in Italia, ma il baseball ormai da anni a Misterbianco è una bella realtà. L’associazione sportiva “Eagles”, nata nel 1994, lo scorso ottobre ha compiuto i suoi dieci anni di attività e si prepara al campionato di serie C2 che inizierà ad aprile. Gli “Eagles” affronteranno le squadre avversarie in un unico girone: “Libertas Etna”, “Scorpions Giarre”, “Tigerman Messina”, “Angels Giardini Naxos”, “Sagittarius Paternò” e “San Giorgio Reggio Calabria”. Nell’almanacco vanta diverse partecipazioni alla coppa Italia di serie C, un torneo provinciale vinto nel 1997 e ottimi piazzamenti nel campionato regionale di serie C2. La scorsa primavera per festeggiare al meglio il suo decennale la società decide di partecipare al “Finkstonball 2004” ambito torneo a squadre che si è svolto in Austria dove gli atleti nostrani sono stati la prima ed unica squadra italiana a partecipare alla manifestazione. «Anche in quest’occasione i nostri atleti non hanno sfigurato - spiega Nino Torrisi, presidente della società - e in campionato abbiamo dato filo da torcere a squadre come “Angels Giardini Naxos” e “Reggio Calabria” vincitrice la scorsa stagione del campionato di serie C2 ». Soddisfatta dei risultati già ottenuti, la squadra del presidente Torrisi inizierà la nuova stagione il prossimo aprile. Per il 2005, dopo l’esperienza in serie A2 con il “Cus Messina” torna a fare parte dello staff tecnico Nino Russo, “lanciato” proprio dagli “Eagles” nel 1994, con il ruolo di “pitching coach” (allenatore dei lanciatori). La squadra è così composta: Francesco Anfuso, Danilo Bruno, Giuseppe Bruno, Natale corsaro, Paolo Di Caro, Giuseppe Di Stefano, Eugenio Filetti, Pierluca Giuffrida, Antonio Grasso, Andrea Lombardo, Gabriele Lotà, Matteo Marchese, Davide Marletta, Gaetano Saladino, Giuseppe Storniolo, Antonino Torrisi e Massimo Vecchio. Il team sta già provvedendo ad ampliare quello che è già un solido organico con l’acquisto di nuovi giocatori (tre statunitensi) con esperienza in campionati di categoria superiore. Importanti novità si intravedono nell’assetto societario per la stagione 2005: l’ex manager Davide Marletta affiancherà Nino Torrisi nella presidenza mentre il rappresentante degli atleti il giovane Danilo bruno entra a fare parte del consiglio direttivo. Inoltre, nelle scorse elezioni per il rinnovo del consiglio del comitato regionale è stato eletto con la carica di consigliere Nino Torrisi, voce misterbianchese all’interno dell’organo regionale che speriamo possa far “decollare” questo sport a livello locale. Manca poco più di un mese all’inizio della nuova stagione agonistica e la squadra completata la preparazione atletica in palestra si sta allenando in “diamante” presso il campo comunale “T. La Piana” per affinare tecnica e schemi. Nei progetti futuri della società c’è la partecipazione dal 13 al 17 maggio alla competizione internazionale “Finkstonball” che si svolgerà sempre in Austria e, perché no, il salto di categoria. Per informazioni e curiosità è possibile contattare il sito www.sicilibaseball.it. FRANCESCA AGLIERI RINELLA FEBBRAIO-MARZO 2005 In alto: Distefano, Marletta, Bruno, Torrisi, Grasso, Gritting, Storniolo, Lotì, Vecchio, Seduti: Marchese, Anfuso, Lombardo, BatBoy, Russino, Corsaro, Filetti, Mazzaglia, Saladdino. Sport Misterbianco in Comune 17 ■ Ciclismo - Da tre anni sulla breccia l’Associazione Città di Misterbianco Passione e svago sulle due ruote La società conta circa 150 iscritti di cui 40 sono atleti amatori tesserati con l’Udace di FRANCESCA AGLERI RINELLA E siste a Misterbianco una società ciclistica sportiva che nella stagione 2004 è stata protagonista di campionati provinciali, interregionali e regionali. È l’Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Misterbianco nata nel 2001. L’organizzazione ha come obiettivo la promozione del ciclismo amatoriale in tutte le sue forme e dell’uso della bicicletta come mezzo alternativo di trasporto ecologico e allo stesso tempo di svago e di divertimento per i giovani e i meno giovani. Fanno parte dell’associazione il presidente Natale Scuderi e i consiglieri Matteo Buscema, Filippo Riela e Orazio Cannata. Nell’arco di due anni, la società è riuscita a formare una squadra composta da 37 atleti amatori, tesserati con l’U.D.A.C.E (Unione degli Amatori Ciclismo Europeo). Salvatore Caruso, Salvatore Coco, Stefano Compagnini, Mario Pirrone, Luigi Timpanaro, Alfio Di Mario sono stati gli atleti protagonisti della stagione 2003. A loro si sono aggiunti quest’anno Lisa Musumeci, Gabriele Russo, Antonio Figura e Lucio Musumeci. Tra i corridori c’è anche un esponente di spicco della “mountain bike” l’atleta Paolo Costantino. «Vorrei sottolineare che nonostante il ciclismo a livello amatoriale resti ancora un sport secondario, la nostra società annovera oltre a questi atleti circa 150 iscritti» spiega Matteo Buscema. L’associazione ha ottenuto una serie di risultati e posizionamenti importanti nelle gare disputate in Sicilia e in tutta Italia. Ripercorriamo le tappe delle scorse stagioni. Nel Maggio del 2003, l’associazione organizza la gara ciclistica “2° Trofeo Città di Misterbianco” che si è svolta su un percorso extraurbano di circa 85 chilometri classificandosi nei primi cinque posti nelle rispettive categorie. Nella stagione 2004, sono state 40 le vittorie ottenute. Nell’aprile 2004 gli atleti prendono parte alla “Gran fondo Libero Grassi” considerata la più importante manifestazione ciclistica in Sicilia classificandosi al 7° posto. A Maggio 2004 i corridori disputano la gara amatoriale “Gran fondo Felice Gimondi” nelle Prealpi bergamasche. A giugno, gli atleti isolani sono gli unici a partecipare alla “Gran fondo Barilla” gara che si svolge in provincia di Parma e considerata tra le più importanti competizioni amatoriali in Italia. Sempre nello stesso periodo un gruppo di atleti dell’associazione prende parte al “Gran fondo del Vulcano” gara valida per il campionato europeo amatoriale. Nel mese di luglio la società organizza a Misterbianco il “3° trofeo memorial Giuseppe Altieri” corsa su circuito cittadino. A settembre gli atleti si piazzano al 2° posto nelle rispettive categorie nella gara “Cinque Colli” svoltasi a Modica. A coronamento della stagione agonistica, undici atleti prendono parte alla gara “Medio fondo Valle dell’Anapo”. Per la stagione 2005, la prima prova è il “Trofeo Sant’Agata”, il più prestigioso in Sicilia, un impegno che la società si sente di assumere affinché sia di buon auspicio per la riuscita del campionato 2005. L’Asd Città di Misterbianco già da questa corsa lancia il guanto di sfida per riconfermarsi vincente e per ottenere gli stessi risultati positivi della passata stagione. E, infatti, così è. A Catania, il 30 gennaio, i ciclisti misterbianchesi si affermano nella categoria Donne, Super gentlemen e Veterani. Queste vittorie gli consentono di arrivare primi anche nella classifica a squadre, lasciandosi dietro gli agguerriti avversari dell’Asd Euroteam e Puglisi multicar. Alcuni giorni dopo, nel giro del Settore Strada MESE DATA 27/02/2005 MARZO 06/03/2005 13/03/2005 20/03/2005 27/03/2005 APRILE 03/04/2005 10/04/2005 17/04/2005 24/04/2005 25/04/2005 MAGGIO 01/05/2005 08/05/2005 14/05/2005 21/05/2005 22/05/2005 29/05/2005 GIUGNO 02/06/2005 05/06/2005 10/06/2005 12/06/2005 17/06/2005 19/06/2005 26/06/2005 LUGLIO 03/07/2005 08/07/2005 10/07/2005 17/07/2005 24/07/2005 31/07/2005 AGOSTO 07/08/2005 13/08/2005 21/08/2005 28/08/2005 SETTEMBRE 04/09/2005 11/09/2005 18/09/2005 25/09/2005 LOCALITA’ Mineo - Mineo Catania Floridia Misterbianco Floridia Tremestieri E. Modica Motta Calatabiano Paternò Scordia Viagrande Mineo Fiumefreddo Ribera Modica PROV. CT CT SR CT SR CT RG CT CT CT CT CT CT CT AG RG Misterbianco Gravina di CT Misterbianco S. Giov. Galermo Patti Catania Fornazzo-Citelli Catania Acireale Zafferana Catania Licodia Eubea Mascalucia Linguaglossa S.M. di Licodia CT CT CT CT ME CT CT CT CT CT CT CT CT CT CT CT CL CT RG Gela Biancavilla Acate DENOMINAZIONE 2^ mediofondo di Primavera Giro dello Sferro Camp. Reg. Granfondo GS Città di Misterbianco Coppa Pasqua AS Cicl. Catania Camp. Reg. Granfondo GS Club Cicl. Mottese GS F.Coppi Calatabiano GS Paternò Prov. GS A. del Pedale Scordia E.Siciliana -Bike Garozzo Mediofondo di Mineo Trofeo città di Fiumefreddo Camp. Reg. Granfondo Camp. Ital. Centro Sud Campionato Regionale Giro Cicl. Prov. di Catania Trofeo Sant’Antonio Libero Grassi Trofeo San Gius. La Rena Camp.Centro sud della Montagna P.zza Bovio Camp. Reg. della montagna 3° Memorial Poli Filippo Cronoscalata GS Città di Misterbianco Am. del Pedale Biancavilla Camp. Interreg ORGANIZZ. AS C. Catania-GCA Mineo SC Parenti Reg. Prov. Circuito Prov. Reg. Prov. “ Circuito “ “ GCA Mineo AS Cicl. Catania Prov. Reg. Reg. GS Città di Misterbianco e G.P AS Cicl. Catania GS Città di Misterbianco AS Cicl. Catania ASD Ciclo Tyndaris AS Cicl. Catania GS Trovato AS Cicl. Catania GS Cicl Puglisi GS Etna Bike Team AS Cicl. Catania AS Cicl. Catania Pol. Cicl. Mascalucia GS Molè ASD Euroteam “ “ Prov. Interrg TITOLO Interprov Prov. Granfondo Mediofondo “ Granfondo Circuito “ “ “ Interprov Circuito Granfondo Italiano Strada Prova unica Prov. “ “ Reg Interprov Italiano Prov. Prov. Reg. Prov. Interprov Prov. “ “ Circuito Circuito Circuito Tutte le gare strada organizzate nella provincia di Catania sono prove di Campionato Provinciale, ad esclusione delle manifestazioni a carattere regionale, interregionale e nazionale che si svolgono in Sicilia FEBBRAIO-MARZO 2005 Calatino arriva un altro successo di squadra e rimettono in fila gli stessi avversari. Ad Acireale, invece, la sfortuna e qualche caduta di troppo mettono fuori uso Salvatore Coco (caduto all’ultimo giro), Salvatore Pulvirenti e Lisa Musmeci; i misterbianchesi arrivano secondi, per un solo punto. La dirigenza punta alla creazione di una scuola di ciclismo per bambini, progetto che sarà esteso alle scuole. «Occorre sensibilizzare gli allievi e promuovere lo sviluppo del settore giovanile. Sono i giovani il futuro della società» precisa il presidente Natale Scuderi. Prima dell’Asd Città di Misterbianco, nessuno si era mai occupato di ciclismo. «C’è un aspetto che mi interessa sottolineare – aggiunge Matteo Buscema - le gare ciclistiche oltre ad essere gratuite e quindi accessibili a tutti, hanno un “appeal” enorme. Ad ogni gara curiosi e appassionati sono schierati lungo il percorso. Capita che la gente si ricordi della città di Misterbianco proprio perché i nostri atleti sono i protagonisti di una corsa. Ciò che rende unica la nostra associazione è il fatto che questa società non appartiene a nessuno. Potremmo essere come tante altre squadre che vivono del riflesso del proprio nome e invece noi ci consideriamo Misterbianco». Matteo Buscema si sofferma anche sull’aspetto educativo e su quello salutistico di questo sport. Per svolgere un’attività anche a livello amatoriale occorre spirito di sacrificio (un atleta a livello agonistico si allena trequattro ore ogni giorno) e buona dose di lealtà e di rispetto dell’avversario. Il ciclismo i configura anche come attività aerobica praticabile a qualsiasi età. Basti pensare che due ore trascorse a pedalare in bicicletta valgono una settimana di palestra! Questa disciplina fa bene sia al corpo che all’anima. Andare in bicicletta serve ad ammirare il paesaggio, è un momento di socializzazione e significa anche educazione all’ambiente. Un utilizzo costante del mezzo a due ruote di certo farebbe diminuire il numero di auto nelle nostre città! L’obiettivo che l’Asd Città di Misterbianco spera di raggiungere è allargare le fila degli iscritti e promuovere il ciclismo a livello locale. La collaborazione degli sponsor risulterebbe davvero preziosa: una maglia sociale gira per dodici mesi l’anno suscitando interesse e curiosità nella gente. Anche l’intervento delle istituzioni comunali potrebbe risultare utile per la promozione di questa disciplina. Per informazioni è possibile contattare i siti: www.ciclomisterbianco.it o www.udacecatania.it. Queste le gare primaverili del 9° Campionato Siciliano di Granfondo 13.03.05 FLORIDIA (SR), 2° Giro della Provincia di Siracusa GS Vibrosicula. Referente Sebastiano Bazzano 09311942111 - cell. 330378298 E-Mail: [email protected] 10.04.05 MODICA (RG) 3^ Gf Città di Modica - GS Carlo Papa Referente Emanuele Cavallo 338.1073223- 0932/752799 E-Mail: [email protected] www.cicloclubcarlopapa.com 24.04.05 MUSSOMELI (CL) 2^ Gf Città di Mussomeli - GS Mussomeli Referente Spoto 333.9244160 0934/952078-Monreale 338/9979872 E-Mail: [email protected] 08.05.05 CEFALU’ (PA) 5° Gf del Mediterraneo - Trofeo delle Madonie GS Mediterraneo Referente Pietro Bica 3339058760 Mario Zito E.Mail. [email protected] www.granfondomediterraneo.com 22.05.05 RIBERA (AG) 6° Gf Ribera Città delle arance - Pedale Riberese Referente Pietro Di Grado 338.4396061 0925/61436 E-Mail: [email protected] www.pedaleriberese.it 19.06.05 PATTI (ME) Gf Libero Grassi - ASD Ciclo Tyndaris Referente Totò Giordano 3388107930 E-Mail: [email protected] www.ciclotyndaris.it 18 Comune Palagonia Misterbianco in Comune ■ Se n’è parlato in un convegno sull’agricoltura del centro Calatino Tarocco, l’oro rosso tesoro di Palagonia Il sindaco Fagone: «Occorre pensare a una moderna politica territoriale e agrumicola» di SALVO REITANO A chi, giungendo da Catania, segue il lungo rettilineo che porta al centro di Palagonia non sarà sfuggito, nei mesi che vanno da ottobre a maggio, guardando ora a destra ora a sinistra, il susseguirsi di enormi magazzini dentro i quali entrano camion carichi di cassette rosse ed escono tir frigoriferi che portano quintali e quintali di arance nei mercati di tutta Europa. In questo lembo di terra il tarocco è ovunque, nell’aria pregna di zagara, sugli aranci ornamentali lungo le vie cittadine, nei dolci tipici, nelle confetture, sulle tavole imbandite dei giorni di festa e soprattutto nelle tasche dei palagonesi, perché le cifre dicono chiaro che qui tutto si regge quasi esclusivamente sulla produzione di agrumi che da sempre rappresentano il volano dell’economia locale consentendo anche ad altri settori opportunità di sviluppo. “L’oro rosso” secondo una definizione dei contadini palagonesi. E chi può dargli torto. Basta salire, percorrendo strette stradine, al vecchio quartiere Matrice e affacciarsi da un naturale belvedere per rendersi conto, volgendo lo sguardo verso l’Etna come l’occhio si perde in chilometri quadrati di verde. Sono i giardini di arance rosse: croce e delizia di un popolo laborioso che per nulla al mondo smetterebbe di coltivare questo superbo dono della natura. C’è modo e modo di fare agricoltura. E c’è modo e modo di credere al proprio territorio e alla peculiarità delle produzioni come protagonisti del mercato globale e non più condannati all’isolamento da una politica che per troppi, lunghi anni, ha fatto mancare il suo apporto in termini strategici e di sviluppo. Non che le cose siano radicalmente cambiate, ma da qualche anno assistiamo ad una positiva inversione di tendenza. Lo sanno bene i produttori e i commercianti di agrumi di Palagonia, considerata senza possibilità di smentita, come la patria dell’arancia a polpa rossa. In un territorio di 5.565 ettari, ben 3.600 sono destinati alla coltivazione del pregiato frutto invernale, con un’incidenza del 65 per cento e una produzione annua che supera le 100 mila tonnellate. Negli ultimi anni il comparto agrumicolo ha attraversato momenti di profonda crisi, soprattutto per il susseguirsi di calamità naturali, che hanno ridimensionato la produzione con ripercussioni anche sulle strutture; ma la bontà del prodotto, le proprietà terapeutiche e finalmente i mirati interventi di sostegno e di promozione stanno permettendo la riconquista di mercati che sembravano perduti per sempre. Una politica di promozione che ha visto impegnati gli amministratori locali in prima persona per promuovere nei saloni buoni dell’ortofrutta mondiale la tipica produzione agricola locale. Presto riprenderà la rassegna itinerante dell’arancia rossa, voluta dal sindaco Fausto Fagone, per far conoscere il prodotto direttamente nei luoghi di acquisto. Il grande successo ottenuto nella tappa torinese dello scorso mese di aprile ha convinto l’amministrazione comunale a ripetere e potenziare questo tipo di promozione. Depliant, brochure, calendari, cd-rom sull’arancia rossa e le sue caratteristiche organolettiche saranno distribuiti in molte piazze italiane e in varie kermesse gastronomiche europee. Cambia il clima, cambiano le abitudini alimentari, cambia soprattutto il modo di fare agricoltura, di sviluppare nuove soluzioni che permettono di superare le emergenze e di rispondere alle mutate esigenze degli imprenditori agricoli e soprat- tutto dei consumatori. Gli agrumicoltori di Palagonia si lasciano alle spalle due annate agrarie da dimenticare. Prima un lungo periodo di siccità, poi le piogge alluvionali e, infine, le trombe d’aria che hanno provocato ingenti danni alle produzioni e alle strutture. La speculazione sui prezzi ha poi aggiunto al danno la beffa: per i consumatori chiamati a spendere di più, per i produttori che di quegli aumenti non hanno visto un centesimo. Attraverso un’impropria campagna mediatica, la questione del caro prezzi è stata posta in maniera tale da scaricare le responsabilità dei soggetti forti della filiera commerciale sui produttori agricoli che sono l’anello debole della catena. Con queste premesse la nuova campagna agrumaria si è aperta in un clima di incertezza e di forte preoccupazione per il futuro. All’interno di questo quadro si colloca la specificità del territorio Calatino e la peculiarità delle sue produzioni. «Per non abbandonare a se stessa la nostra agricoltura – dice il sindaco di Palagonia, Fausto Fagone - bisogna al più presto mettere in cantiere un serio progetto di politica agraria, lavorando lungo precise direttrici, per dare agli agricoltori salde prospettive che gli consentano di affrontare le grandi sfide legate alla competizione sui mercati mondiali». Rafforzare la nostra agrumicoltura diventa oggi più che mai un elemento decisivo per favorire le imprese, crearne di nuove, agevolare gli investimenti, guardare al futuro, conquistare nuovi mercati. Un recente convegno, dal titolo significativo “Agricoltura, quali prospettive”, che si è tenuto presso l’aula consiliare del centro Calatino ha affrontato le diverse problematiche del settore primario. Un tempo i fattori chiave della produzione erano la terra, il capitale e il lavoro. Oggi gli agricoltori per competere sui mercati hanno bisogno di azioni politiche adeguate. «Occorre tanto per cominciare – continua il primo cittadino - una forte riduzione della pressione fiscale, soprattutto nelle aree marginali; una politica di piani zonali sui servizi, in modo da riequilibrare la vita che si svolge in città con quella che si fa in campagna; lo sviluppo di politiche di gestione del territorio, potenziando le infrastrutture locali e i servizi sociali; l’attivazione di strumenti che promuovano la progettualità degli enti locali e la loro compartecipazione finanziaria; nuove forme di accesso al credito. Solo così i nostri agrumicolto- FEBBRAIO-MARZO 2005 ri possono competere sui mercati mondiali». Dobbiamo pensare ad un’agricoltura moderna, con innovativi strumenti finanziari e assicurativi, a cominciare dalle polizze multi rischio, per fronteggiare le avversità stabilizzando così i redditi in modo da dare solidità all’intero sistema. Priorità deve essere data al rapporto fra domanda e offerta di lavoro in agricoltura. Pochi sono i giovani che si affacciano con entusiasmo a questa professione e così l’età media degli occupati tende pericolosamente al rialzo. Nel frattempo, è necessario, con una seria riforma della previdenza, arrestare la crescita della pressione contributiva che pesa sulle aziende agricole, in modo di non aggravare il già preoccupante fenomeno dell’indebitamento nei confronti dell’Inps (istituto nazionale previdenza sociale) da parte della stragrande maggioranza delle nostre aziende agrumicole, vessate da anni di calamità. Grande rilevanza assume inoltre il problema legato all’utilizzazione e alla gestione delle risorse idriche. Senz’acqua non si fanno produzioni di qualità e le ripetute carenze idriche che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi anni dimostrano che ci troviamo di fronte ad un’insufficienza di tipo strutturale che va affrontata in modo adeguato e non come è accaduto con la diga Pietrarossa il cui completamento è stato bloccato a causa del ritrovamento di un sito archeologico d’origine romana che secondo gli studiosi avrebbe un valore storico di notevole rilevanza. Pensate, tanto importante da superare di gran lunga i benefici che il completamento della diga potrebbe portare al territorio e che consentirebbe di irrigare migliaia di ettari di agrumeti. «Ho rappresentato anche al prefetto di Catania le mie preoccupazioni e quelle di tanti agrumicoltori – puntualizza Fagone – perché bisogna intervenire oggi e non domani, con nuove regole e riconoscimenti effettivi di comportamenti responsabili, seguendo la vicenda della diga di Pietrarossa in ogni passaggio burocratico». «Non possiamo lasciare incompiuta un’opera costata fino a questo momento circa 70 milioni di euro e completata già per il 95 per cento. Le politiche ambientali e le problematiche legate ai beni culturali si devono In alto e in basso, l’arancia rossa in promozione a Torino sopra: il sindaco di Palagonia Fausto Fagone integrare nella politica economica e nella più vasta azione di riassetto e rilancio del territorio. Tutela ambientale e sviluppo economico, come valore aggiunto, ricchezza che come amministratori della cosa pubblica abbiamo il dovere storico di lasciare ai posteri come traccia positiva della nostra creatività. Abbandonare un’opera così importante per la nostra già penalizzata agricoltura non è servito a nessuno. Non è stato valorizzato il sito archeologico, non si è messo in funzione uno strumento importante per la raccolta e la distribuzione dell’acqua a fini irrigui. In futuro saranno competitivi i territori che sapranno mantenere un vantaggio tecnologico, nel coniugare tutela e valorizzazione delle risorse naturali, conservazione del patrimonio paesaggistico e sviluppo rurale». Politici, imprenditori, organizzazioni di categoria, devono presto sedersi intorno ad un tavolo, per pianificare il rilancio dell’agrumicoltura. Un settore che deve tramutarsi, soprattutto nelle nostre zone, in un’occasione di lavoro per i giovani. Un’agricoltura moderna che, nel rispetto dei valori e delle tradizioni, possa finalmente guardare ai mercati mondiali misurandosi con gli altri Paesi in termini di competitività e qualità dei suoi prodotti. Nasceva nel V secolo a. C. la Nuova Palìke Il comune di Palagonia sorge in una zona collinare interna della provincia di Catania, posta a 200 metri sopra il livello del mare. Conta 16.733 abitanti e ha una superficie di quasi 6mila ettari, per una densità abitativa di 290 abitanti per chilometro quadrato. Il centro dista 43 chilometri da Catania, 145 da Agrigento, 265 da Palermo, 116 da Caltanissetta, 104 da Enna, 142 da Messina, 84 da Ragusa, 71 da Siracusa, 318 da Trapani. Il municipio è sito in piazza Municipio, tel. 095-7956424 fax. 095-7954130, numero verde 800854675. È un rinomato centro agrumicolo che si distingue per la vasta produzione di cereali, olive, uva e ottime arance della qualità detta “rossa” (con proprietà anticancerogene) che si possono gustare nell’annuale Sagra dell’Arancia che si tiene nel mese di marzo. Il nome Palagonia deriva dal siciliano Palìken Nea che significa “Nuova Palìke”. Il paese, infatti, è stato identificato con l’antica Palica, fondata nel V secolo avanti Cristo dal re siculo Ducezio nei pressi del lago di Palici. Nel tempo, il borgo appartenne a diversi signori feudali sino al 1629, anno in cui fu acquisito dai principi Gravina. In seguito, divenne comune autonomo. Tra i monumenti di Palagonia, di notevole interesse architettonico sono l’Eremo di S. Febronia, basilica eretta nel VII secolo dopo Cristo, al cui interno si trova uno splendido affresco bizantino, la Chiesa del Convento che conserva un monumentale altare ligneo del 1721 e la Basilica Paleocristiana dedicata a S. Giovanni, costruita nel IV secolo dopo Cristo. Attivita’ politica Misterbianco in Comune P aolo Conti è stato confermato segretario del circolo comunale di Rifondazione comunista “Antonio Gramsci”. L’elezione è avvenuta nel corso del congresso di circolo tenutosi nella nuova sede del partito, in via Matteotti 182. Conti, che è stato consigliere comunale fino al 2002 e candidato sindaco nel 1997 e nel 2002, sarà affiancato da una segreteria in gran parte formata da giovani come Carmelo Caponnetto, Adriana Caruso, Fabio Conti, Nunzio Ferrara, Alfredo Nicotra, Katia Nicotra. Il gruppo avrà come mentore il decano Salvatore Bua, in passato deputato regionale con il Pci. «Ci muoveremo – ha spiegato Paolo ■ 19 Paolo Conti confermato segretario del circolo Antonio Gramsci Ambiente e lavoro gli obiettivi di Rifondazione Comunista Conti – soprattutto iniziative legate la territorio, sul versante del lavoro e dell’ambiente. Grande attenzione, infatti, meritano la condizione dei lavoratori della zona commerciale, e non solo, e alcuni problemi ambientali sofferti dal nostro circondario, come Forza Italia: una politica che coinvolga il territorio Avviare una politica che penetri nel tessuto sociale con il coinvolgimento di tutte le espressioni economiche, politiche e culturali del nostro territorio. Questa la volontà espressa dall’assemblea degli iscritti di Forza Italia, che si è riunita alla presenza del coordinatore provinciale Enzo Gibiino, di quello comunale Nino Nicolosi, della delegata comunale “Azzurro donne” Pina Zuccarello, e dei consiglieri comunali Carmelo Caruso (capogruppo), Angelo Guarnaccia e Lino Palmeri (nella foto da destra verso sinistra). Sulla base dei nuovi impegni assunti, l’assemblea ha istituito una commissione per avviare l’analisi della situazione del nostro territorio alla luce dell’evoluzione dello scenario politico-sociale di questi anni. quello della bonifica dell’eternit abbandonato ancora presente nella ex Vianini e in alcuni insediamenti industriali della zona. «Tra gli appuntamenti futuri – ha concluso il segretario - una campagna di sensibilizzazione per la sostituzione delle vasche in eternit utilizzate per l’acqua, per la quale chiediamo già all’amministrazione di studiare forme di incentivazione in forma di sgravi su alcuni tributi comunali, che non deve intendersi come un’elargizione, ma come un investimento sulla salute della collettività». Adoc: apre lo sportello per i problemi dei consumatori Consulenze specializzate con avvocati convenzionati Mettere insieme idee, azioni e strumenti di tutela è lo scopo della nuova sezione dell’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori), costituita in via Garibaldi 406. La sezione, insediata per iniziativa del consigliere comunale Nino Marchese (Margherita), è aperta tutti i martedì dalle 18 alle 19. I cittadini potranno trovare anche il responsabile Adoc Paolo Giuffrida a cui esporre i propri problemi. Il sito web dell’Adoc nazionale è www.adoc.org. L’Adoc, costituita nel 1988, ha oggi oltre 32.000 iscritti. È presente in tutti i capoluoghi provinciali con personale esperto sul diritto del consumatore, sulle direttive dell’Unione Europea, in grado di dare informazioni ai cittadini ed abilitato alle procedure di conciliazione ed arbitrato, per assistere direttamente gli iscritti in qualunque tipo di controversia. In ogni sede Adoc è possibile inoltre usu- FEBBRAIO-MARZO 2005 fruire di consulenza legale specialistica da avvocati convenzionati. È stata tra i fondatori dell’Associazione Europea dei Consumatori - che ha sede a Bruxelles - e svolge una costante ed intensa attività di concertazione in ambito comunitario per la definizione di un quadro normativo sempre più attento alla tutela dei consumatori. PAVIMENTI - RIVESTIMENTI - ARREDO BAGNO - SANITARI PARQUET - IDRAULICA - IDROMASSAGGIO - RUBINETTERIA