sito diretto da fabrizio bottini -- http://mall.lampnet.org Premessa La proposta degli estratti dai primi documenti del progetto per la “new town” di Tornagrain, nel corridoio di sviluppo urbano a nord di Inverness in Scozia, ha – a mio parere qualche elemento di interesse in più, rispetto alle rassegne di progetti in qualche modo simili della corrente culturale che fa capo al cosiddetto New Urbanism. Si tratta infatti di un intervento in un contesto europeo, in un’area urbanizzata, in una situazione di particolare fermento come quella scozzese attuale, in cui anche sul versante della cultura del territorio esiste una tendenza a manifestare autonomia e indipendenza rispetto alla tradizione del planning britannico. E qui entra, vista la ghiotta occasione culturale e professionale, il vero elemento di novità. E non si tratta né della (indubbia) capacità progettuale, né del (discutibile, ma certo altrettanto indubbio) spessore propositivo, ma della straordinaria pianificazione della macchina comunicativa e di coinvolgimento. In pratica, si assiste al dispiegamento di una sorta di ruolo “pubblico” assunto dal progettista privato, che si fa carico sia dell’animazione sociale attraverso la charrette partecipativa, sia di una proposta davvero “generale”, di una idea di città ancora discutibile, ma che certo non si ferma alla progettualità tecnica. E, anche oltre certi schematismi “all’americana” che fanno un po’ sorridere, è con questo dispiegamento di forza comunicativa e di idee (private) che occorre confrontarsi. (F.B.) sito diretto da fabrizio bottini -- http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -1/16 - http://mall.lampnet.org AAVV, Tornagrain, una città nuova per le Highlands [opuscolo di presentazione dei risultati della charrette partecipativa e della redazione del piano], febbraio 2007 – Estratti e traduzione a cura di Fabrizio Bottini [Alcune questioni emerse dalle sessioni di progettazione partecipata] Da dove arriveranno i nuovi abitanti? La grande maggioranza di chi si è trasferito qui negli anni recenti viene da Inghilterra e Galles, sebbene negli ultimi due anni sia cresciuta l’immigrazione dai nuovi paesi entrati nell’Unione Europea. I ritmi di crescita previsti dallo Highland Council sono coerenti a quelli degli ultimi 30 anni, cosa confermata dai nostri studi, condotti da DTZ. Uno degli schizzi a scala territoriale discussi nel corso della charrette Dove andranno a lavorare? Nonostante il ben documentato buon successo economico dell’area di Inverness siamo ben consapevoli che stanno cambiando alcune cose: ad esempio, per quanto riguarda una eccessiva dipendenza dal settore pubblico. Ad ogni modo tutti i piani per il corridoio di sviluppo si concentrano sulla creazione di spazi per le imprese; e nessun contesto è più adeguato di Tornagrain con la sua vicinanza allo Inverness Airport Business Park (IABP). Lo IABP comprenderà complessivamente 250.000 mq di superficie edificata per attività economiche, e relativi oltre 5000 posti di lavoro di nuova creazione. Si tratta di una quantità più volte messa in discussione. Possiamo chiarire che si tratta di una cifra valutata in modo indipendente, nel quadro della Dichiarazione Ambientale allegata al piano dello IABP, e pienamente confermata da tutti gli enti associati: Highlands and Islands Airports Limited, e HIE. sito diretto da fabrizio bottini -1/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -2/16 - http://mall.lampnet.org Non si sarebbe dovuta sviluppare Nairn, invece di orientare la crescita su Tornagrain? Una quota significativa della crescita prevista nel corridoio di sviluppo è destinata alla zona di Nairn. Nell’arco di tempo sino al 2041, si pervade per la popolazione di Nairn un quasi raddoppio, da 10.000 a 19.000 abitanti, con notevoli accrescimenti urbani previsti a sud e a ovest. Se Tornagrain si svilupperà secondo il presente piano, nel 2041 sarà ancora solo la metà, circa, di Nairn. Una crescita ancora più rapida, troverebbe difficoltà ad organizzarsi, a Nairn. Certo non è possibile ospitare uno sviluppo maggiore di quanto non preveda l’attuale documento strategico, perché sarebbe in contraddizione con le scelte del Consiglio sui ritmi di crescita dei centri esistenti. Ci sono Tornagrain, Whiteness, Nairn e Inverness ad offrire una possibilità ai nuovi potenziali abitanti. É un fattore importante per l’attrattività dell’area. É sostenibile, urbanizzare spazi liberi? Inverness e Nairn sono contesti in rapida crescita senza una tradizione industriale, e dunque manca una grossa quantità di zone dimesse di una certa dimensione, salvo nel caso di Whiteness. Quindi la nuova urbanizzazione nel corridoio di sviluppo avverrà su aree greenfield. La sfida è quella di farlo con gli impatti più contenuti possibili. Tornagrain sarà un insediamento compatto, a organizzazione pedonale e con servizi, posti di lavoro, trasporto ferroviario molto vicini e integrati. Ciò reduce la dipendenza dall’auto e crea stili di vita più sostenibili. Stiamo anche considerando i modi per rendere i singoli edifici più energeticamente efficienti. Schizzo esemplificativo che mostra il degradare della densità edilizia dal centro di Tornagrain (A96) verso il tracciato della ferrovia a nord […] sito diretto da fabrizio bottini -2/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -3/16 - http://mall.lampnet.org Piano generale 1 Sala municipale / Luogo di Culto; 2 Supermercato; 3 Scuola Secondaria / Biblioteca / Centro Formazione Permanente; 4 Scuola dell’Obbligo; 5 Polizia, Pronto Soccorso, Stazione Antincendio; 6 Albergo; 7 Strutture per il Tempo Libero / Piscina; 8 Parco; 9 Spazio verde attrezzato; 10 Centro Sanitario; 11 Stazione Ferroviaria (localizzazione proposta) Il piano si organizza su tre quartieri ciascuno con un proprio centro di servizi essenziali. Le due zone town centre sono collegate da una via commerciale [High Street] che rappresenta il punto focale delle attività e dei negozi di Tornagrain. Il tracciato della A96 continua secondo le modalità attuali, ma è declassato a strada urbana grazie a un nuovo tratto più a nord. Lo IABP, che si trova fra i due tracciati, è stato inserito a mostrare come il tessuto urbano possa prolungarsi anche all’interno del business park. L’ex A96 declassata è ora attraversabile dai pedoni e consente un maggior collegamento fra il complesso direzionale e la città. sito diretto da fabrizio bottini -3/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -4/16 - http://mall.lampnet.org Alcuni particolari del piano 1 – Uffici e appartamenti lungo l’attuale A96 dopo la trasformazione in viale urbano. L’A96 è modificata con alberature e corsie laterali. I volume ridotti di traffico consentono di attraversarla agevolmente. 2 – Strada di quartiere che termina in un crescent. La via si trova nei pressi di un centro servizi di quartiere, un piccolo spazio verde sul fronte consente spazi privati e vegetazione senza effetti da suburbio. sito diretto da fabrizio bottini -4/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -5/16 - http://mall.lampnet.org 3 – Spazi verdi vicino al centro servizi di quartiere. Questi spazi offrono sia un’occasione di sosta che di miglioramento visivo. In questo caso siamo su una strada larga, ma esistono spazi verdi in tutti i quartieri dove i bambini possono giocare. 4 – Questa immagine (che tra l’altro dimostra l’ascendenza tedesca dell’illustratore) evidenzia come gli edifici possano sfruttare la forma dell’ex cava per costruire un ambiente spettacolare attorno a un laghetto collocato al centro. Nel piano generale la cava ospita anche un parco pubblico vicino al lago. 5 – Strada di quartiere. Di nuovo, è importante per la strada l’uso di un piccolo spazio verde. Le case sono leggermente più arretrate, il che consente una maggior quantità di piante, ma resta un ambiente essenzialmente stradale. Il parcheggio è collocate sul retro, come in gran parte dei casi. 6 – Questa immagine mostra come possano essere organizzati i margini rurali dell’insediamento. Predominanti i grandi giardini, e la privacy è garantita da schermature in materiali tradizionali. Le abitazioni diventano meno regolari nel rapporto con la strada. Notare l’assenza di asfaltatura nelle vie minori. sito diretto da fabrizio bottini -5/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -6/16 - http://mall.lampnet.org 7 - Tornagrain High Street è pensata per essere il centro dell’attività commerciale urbana. L’immagine mostra l’importanza del progetto degli affacci dei negozi, di edifici chiave come il municipio e della varietà di altezze e stili. Sulla strada si noti l’assenza di arredi urbani, e la maggiore larghezza del marciapiede sul lato nord affacciato a sud. 8 – Case di dimensione più piccola sulle vie minori vicino al centro servizi urbani, adatte sia a giovani che ad anziani. Il modello è quello di Fishertown, a Nairn. 9 – Una delle caratteristiche più eccezionali di Edinburgh New Town sono gli edifici uniformati sulle vie principali, con quelli più eclettici all’interno su traverse e vie minori. Strade come questa offrono un ottimo spazio centrale, l’occasione per lasciare un po’ più libera la creatività progettuale! 10 – Nel corso della charrette abbiamo sperimentato sia una progettazione urbana molto elegante e formalizzata su elementi come i crescent, sia il tentativo di ricercare architetture caratteristiche; in questo caso specifico case in legno con tetto in rame. sito diretto da fabrizio bottini -6/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -7/16 - http://mall.lampnet.org Alcune spiegazioni sul piano generale 1: L’attuale villaggio di Tornagrain; 2: Il Quartiere Occidentale; 3: La Cava; 4: Centro Servizi; 5: La “Crosta” dell’edificato 1 - L’attuale villaggio di Tornagrain Il piccolo villaggio di Tornagrain è collocate nei pressi del margine occidentale della nuova città proposta, e consiste di una ventina di abitazioni. Il principale punto d’accesso da e per il nucleo abitato è l’incrocio a “T” con la A96. Volumi e velocità del traffico sulla grande arteria, l’andamento a curva del tracciato in quel tratto, rendono pericoloso per i residenti guidare sia in entrate che in uscita. L’articolazione in tre dell’attuale A96 rappresenta un grande vantaggio per l’integrazione del villaggio di Tornagrain alla proposta new town. Ringraziamo gli abitanti di Tornagrain per l’aiuto che ci hanno fornito nella redazione dello schema per il loro villaggio. I nuovi interventi costituiscono un crescent di case che fa da contrappunto a quello già esistente, e altri elementi a fungere da fascia di interposizione sul margine dell’edificato. La strada secondaria che attraversa il villaggio è deviata verso la città a ridurre i problemi di traffico per i residenti. sito diretto da fabrizio bottini -7/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -8/16 - http://mall.lampnet.org Attuale villaggio di Tornagrain 2 - Il Quartiere Occidentale Sarà organizzato attorno a una piazza collocata sul percorso della futura arteria commerciale di High Street. La piazza è lastricata per tenerci un mercato all’aperto e ha una struttura fissa per le esibizioni musicali, il resto dello spazio progettato a verde e alberature. Ci sono altri spazi minori a verde, sparsi per il quartiere, a uso giochi e sosta. La geometria del sistema stradale è pensata secondo la tradizione scozzese e il contesto topografico, coi limiti delle preesistenze infrastrutturali. Quartiere Occidentale sito diretto da fabrizio bottini -8/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -9/16 - http://mall.lampnet.org 3 - La Cava L’ambito dell’attuale cava rappresenta uno dei progetti speciali del piano di Tornagrain, collocato fra il quartiere occidentale e il centro servizi. Qui una serie di appartamenti a corte forma un crescenti irregolare attorno a un lago. La via principale ha un percorso parallelo alla sponda, e un’altra serie di case singole si affaccia sulle vie curvilinee. Gli edifici ad appartamenti formano il margine della cava, a scendere lungo la pendenza. Le corti fra le ali dei fabbricati formano spazi verdi semipubblici, di proprietà dei singoli appartamenti. Essi si alternano a “piazzette verticali” terrazzate totalmente pubbliche accessibili a tutti gli abitanti di Tornagrain. Vicino al lago esiste un ottimo spazio per un anfiteatro. Zona della Cava attorno al lago 4 – Centro Servizi Il centro servizi urbani di Tornagrain si colloca fra le parti centrali dei quartieri orientale e occidentale. Verso sud, comprende il parco principale di Tornagrain; a nord si integra completamente allo Inverness Airport Business Park. La parte superiore del disegno mostra il nuovo viale che college, anziché separare, il tessuto urbano alla zona per uffici. Il tratto della High Street all’interno del centro servizi è quello dove la densità edilizia è maggiore. É delimitato a ovest da una piazza che ospita mercati ed eventi cittadini, a est da quella che contiene la Scuola secondaria. sito diretto da fabrizio bottini -9/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -10/16 - http://mall.lampnet.org Centro Servizi di Tornagrain: A) Piazza pincipale; B) Municipio/Edificio religioso; C) Spazio a piazza con Scuola Secondaria; D) Potenziali spazi per Supermercato; E) Isolato Tipo; F) Parcheggi Condivisi 5 – La “Crosta” dell’edificato Il particolare mostra il margine meridionale così come proposto nel quartiere più a est di Tornagrain. Gli orli definiscono una “crosta” tale da formare una transizione dalle città alle aree boscate a sud, con una buona quantità di spazi aperti che interessa anche il tessuto urbano. Il piano si organizza attorno a “borghi rurali”: grandi lotti con gruppi di edifici. Essi formano piccoli insediamenti inseriti ma distinti dal sistema urbano, rendendo più interessante il percorso dalla città verso la campagna. Si tratta di un ambito ricco e complesso, sensibilmente diverso dal solito suburbio. sito diretto da fabrizio bottini -10/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -11/16 - http://mall.lampnet.org Il tessuto urbano 1. Quartieri ben proporzionati La dimensione di un quartiere riuscito non è determinata di norma dalla quantità di popolazione, ma dall’area che la maggior parte degli abitanti sceglie di fruire a piedi anziché in macchina. Per gran parte delle attività, come shopping, tempo libero e reazioni sociali, tale distanza è di circa 400 m., una passeggiata di 5 minuti. Per gli spostamenti verso una fermata di autobus o stazione ferroviaria questa distanza tende a crescere fino a 800 m., 10 minuti a piedi. Le aree sono note come bacini pedonali, e illustrate qui. Come si vede dallo schema gli edifici commerciai e civici (in neretto) stanno al centro di quartieri definiti da un percorso a piedi di 5 minuti. Organizzando lo spazio in questo modo, si aumenta di molto la possibilità per le persone di raggiungere a piedi i servizi locali; la cosa vale sia per gli utenti che per chi ci lavora. 2. Il nuovo tracciato della A96 Uno dei punti chiave da risolvere, per sfruttare al meglio tutto il potenziale di Tornagrain e IABP, è stato quello di tenere il traffico di solo attraversamento lontano dalla città. La soluzione è stata trovata nel deviare l’arteria di traffico veloce pesante su un nuovo tratto di A96 posto a nord dello IABP vicino alla ferrovia. Così l’attuale tracciato della A96 può essere reso urbano, il traffico rallentato, ed è possibile attraversare facilmente. Ad ogni modo, il traffico è importante per la riuscita commerciale dell’arteria di High Street: in fin dei conti, tutti vogliamo che si possa spostarsi sin qui e far compere. Dunque la rete stradale è pensata per incoraggiare il traffico più lento ad attraversare gli spazi più scenografici di High Street, e auspicabilmente a sostare. Nonostante la deviazione dell’A96 sembri operazione molto costosa, il fatto di aver evitato un raddoppio della A96 – le operazioni sulle arterie esistenti sono molto costose – rende la spesa non eccessiva, e offre molte più possibilità. 3. Gerarchia stradale Fra i molti elementi di contrasto che contraddistinguono Tornagrain rispetto alla gran parte degli insediamenti moderni correnti, c’è il sistema della rete stradale. Là dove molti nuovi interventi offrono poca varietà nei tipi e sezioni, la rete delle vie di Tornagrain sarà complessa: a rispecchiare le diverse necessità delle strade nelle varie parti della città. Alcune vie sono pensate a sostenere un libero flusso di traffico, altre mettono al primo posto i bisogni dei pedoni. Oltre al carattere stradale che cambia al variare dei bisogni di sito diretto da fabrizio bottini -11/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -12/16 - http://mall.lampnet.org traffico, cambia anche il modo in cui gli edifici si affacciano sulla via. Ad esempio, la High Street ha ampi marciapiedi sollevati con gli edifici affacciati direttamente. Su alcune strade in periferia possono non esserci marciapiedi, una pavimentazione diversa, edifici molto arretrati dal ciglio. La corrispondenza di ciascuno di questi tipi stradali al contesto, è regolamentata dallo Urban Design Code [sul modello del noto Codice new urbanism, non riportato in questo estratto n.d.t.]. Uno degli elementi progettuali cardine comune a tutte le strade, è lo studio specifico per la riduzione delle velocità. Non attraverso dossi o divieti, ma con il tracciato, le sezioni, le visuali: regolamentazione naturale del traffico. 4. – Rete dei percorsi pedonali Anche se le vie di Tornagrain sono espressamente concepite per ridurre la velocità del traffico, ci sarà chi preferisce la varietà dei percorsi esclusivamente pedonali. Ce ne sono molti, che arricchiscono la complessità della rete di collegamenti. 5. Spazi verdi per la ricreazione e lo sport / verde scolastico Le scuole dell’obbligo e i campi da gioco sono collocati in posizione intermedia fra i quartieri: a migliorare l’accessibilità e a fornire cunei verdi di interposizione. Sono vicini anche i campi da gioco della scuola secondaria, accessibili con una passeggiata di cinque minuti. Il piano prevede grandi zone aperte e per il tempo libero nei parchi centrale e della cava, e insieme spazi minori distribuiti nei quartieri. 6. – Spazi privati Sinora si sono qui esposti gli aspetti del progetto relativi agli ambiti pubblici della città. Cosa essenziale, è la relazione fra lo spazio privato – la case dove abitano le persone – e questi spazi pubblici. Lo Urban Design Code per Tornagrain regolerà queste relazioni fra privato – gli edifici – strade e altri ambiti pubblici. Il Codice indica in che modo i fabbricati si relazionano alla strada, le forme degli affacci commerciali, l’organizzazione degli edifici in alcune particolari zone della città. sito diretto da fabrizio bottini -12/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -13/16 - http://mall.lampnet.org La via principale High Street Uno degli elementi più importanti delle nostre cittadine tradizionali è la zona commerciale e di servizi del centro. Spesso assume le forme della piazza del mercato, o di una struttura a questo scopo, caratteristicamente l’arteria commerciale. Oltre a questa importante funzione, la High Street sovente ospita i principali edifici civili e religiosi di una città. Questo insieme di ruoli chiave, la posizione fisicamente centrale, fanno dell’arteria il fuoco economico e sociale di un centro. É essenziale creare un ambito di questo tipo a Tornagrain, come componente vitale del tessuto sociale. Sopra: la High Street di Forres, con l’evidenza degli edifici civili Sotto: la High Street di Dunkeld, da notare i posti a parcheggio sulla strada e l’uniformità degli affacci commerciali Sopra: 1)la High Street di Inveraray, arteria commerciale con edifici in stili simili ad altezze variabili; 2) Pummery Square, Poundbury, piazza centrale a carattere commerciale e con edifici civici Un’analisi comparata Per capire meglio come funziona una High Street nel XXI secolo, ne abbiamo presi in esame diversi esempi in Scozia, Inghilterra, Europa continentale e USA. Alcune di queste arterie si trovano in città tradizionali, altre in centri di nuova realizzazione. Abbiamo cercato di esaminare gli elementi che rendono una strada commerciale più riuscita di un’altra, concentrandoci su due casi locali: Nairn e Forres. Che sono stati analizzati in modo più approfondito per sito diretto da fabrizio bottini -13/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -14/16 - http://mall.lampnet.org capire le quantità di offerta commerciale, e l’obiettivo di determinarne la quota adeguata da attribuire nel caso di Tornagrain. Ecco i caratteri comuni delle High Street che abbiamo studiato. • Ambiente urbano gradevole, proporzioni ad orientamento pedonale, edifici ben accostati ed equilibrio di rapporti fra traffico veicolare e dei pedoni. • Ambiti ben coordinati e mantenuti; fronti commerciali dal progetto chiaro e coerente. • Un buon flusso di traffico: mancanza di traffico significa mancanza di clientela. • Strutture a parcheggi molto accessibili, e posti a parcheggio stradali collocati in modo opportuno. • Gran numero di abitanti a distanza a piedi di 5-10 minuti dal centro. • Una buona gestione delle strutture commerciali. • Rapporti dei supermercati con la High Street: a questo proposito non esistono regole fisse, ma in genere più lontano il supermercato, maggiori i rischi che esso danneggi la via. sito diretto da fabrizio bottini -14/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -15/16 - http://mall.lampnet.org Planimetria di Piazza delle Erbe a Verona La High Street di Marlborough Veduta di Piazza delle Erbe a Verona L’arteria commerciale di Tornagrain Esaminati i fattori di successo generali, la High Street di Tornagrain è stata pensata coi seguenti caratteri: La via si snoda lungo un asse SO/NE con una Piazza del Mercato all’estremità occidentale. Si conclude con una piazza a ciascuna delle estremità. L’andamento non regolare della via, più stretta nella parte centrale e con le piazze alle estremità, modera il traffico naturalmente. A. Piazza del Mercato con gli edifici a negozi principali soprattutto sul lato nord a godere dell’illuminazione solare. B. Palazzo Cittadino e sala riunioni. C. Scuola Secondaria e strutture comunitarie: la posizione centrale porta nel cuore della città ogni giorno sia chi studia che gli utenti delle strutture sito diretto da fabrizio bottini -15/16 - http://mall.lampnet.org sito diretto da fabrizio bottini -16/16 - http://mall.lampnet.org comunitarie. D. Possibile localizzazione di un supermercato, affacciato o vicino alla High Street, anche ad attirare clientela per altri esercizi. E. Albergo. F. Principale parcheggio auto con accesso all’arteria commerciale attraverso vicolo di servizio. G. Edifici commerciali secondari per attività minori o nuovi esercizi. Riteniamo che la High Street trarrà enormi vantaggi da: • Essere una delle principali arterie di attraversamento della città. • Avere una grossa percentuale della popolazione che abita a distanza percorribile a piedi. • Trovarsi a 5-8 minuti a piedi da gran parte del Business Park. • Essere gestita professionalmente in modo coordinato per questioni come la progettazione degli affacci e la distribuzione dei vari esercizi. Si ritiene che questa struttura progettuale di massima possa creare un vivace e riuscito cuore urbano per Tornagrain. Nota: la documentazione integrale (con la premessa, il Codice, e i documenti preparatori della Charrette), è disponibile in originale al sito www.tornagrain-newtown.co.uk – Su Mall, sono stati proposti in italiano a suo tempo sia l’intervista rilasciata da Andrés Duany al Guardian, sia un estratto della prima Newsletter su Tornagrain (f.b.) sito diretto da fabrizio bottini -16/16 - http://mall.lampnet.org