ASSOCIAZIONE ALE G. DALLA PARTE DEI BAMBINI – ONLUS Via D’Adda Busca 11°, 23871 Lomagna (Lecco) tel. 039 9278141 fax 039 5303231 E mail [email protected] Sito www. aleg-onlus.it PROGETTO BETENTY: SOSTEGNO ALLA COMUNITA’ RURALE FEMMINILE NELLA LOTTA CONTRO LA POVERTA’ E L’ESCLUSIONE DELLE DONNE nel villaggio di Betenty, Comunità rurale di Betenty - SENEGAL a cura Associazione ALE G. dalla parte dei bambini–ONLUS, Lomagna (Italia) Organizzazione delle donne rurali di Betenty (Senegal) e ADAF YUNGAR – Associazione per lo sviluppo dell’Arrondissement de Fimela (Senegal) luglio 2002 Breve presentazione dell'associazione Ale G. Nata nel 1997 e con oltre 300 soci, l’associazione Ale G. promuove e realizza iniziative per essere “dalla parte dei bambini”, con particolare attenzione ai bambini immigrati e alle loro famiglie. Le principali attività sono: - supporto all’inserimento scolastico e sociale dei bambini immigrati e delle loro famiglie - animazione e incontro interculturale - solidarietà a favore di bambini di altri Paesi Rispetto a questa attività, ha promosso e realizzato: la ristrutturazione di un asilo a Deir Ammar (Palestina), l’allestimento di un poliambulatorio a Parnaiba (Brasile), una stanza di riabilitazione per bambini neurolesi a Nizni Tagil (Russia), i reparti di maternità di due Centri Medici nel Senegal. Sta realizzando, in collaborazione con l’associazione “Il Germoglio” un progetto per la costruzione di aule scolastiche per 140 bambine e bambini di AmpefhiloaAmbodirano in Madagascar. Descrizione sintetica del progetto L’associazione senegalese ADAF (Association pour le Developpement de l’Arrondissement de Fimela), tutta gestita da senegalesi, ha intrapreso da alcuni anni una serie di iniziative per migliorare le condizioni di vita di 64 villaggi (zona di Fimela), basate sulla partecipazione attiva della popolazione, sulla protezione e restaurazione del territorio, sul recupero dei metodi tradizionali di coltivazione pur coniugati con alcune tecniche moderne. All’interno di questo ampio intervento, l’organizzazione delle donne rurali di Betenty (alcune isole con circa 10.500 abitanti) ha predisposto un progetto che prevede, con il sostegno e l’assistenza di ADAF: la costituzione di una equipe di donne (6 donne) in grado di coinvolgere l’insieme della popolazione femminile, di renderla cosciente delle proprie capacità e potenzialità, di individuare alcune attività economiche legate alle risorse della terra e alla pesca, di avviare queste attività prevedendo anche una parte di commercializzazione dei prodotti; la formazione dell’equipe; l’informazione e la formazione delle altre donne, attraverso incontri ed opuscoli divulgativi; la definizione di uno studio di fattibilità relativo alle attività economiche, con l’individuazione delle priorità e dei conti economici; l’avvio di una attività economica individuata come prioritaria (a titolo di esempio la conservazione e la commercializzazione dei gamberetti e degli altri prodotti della pesca) attraverso la costituzione di un Fondo di Sostegno allo Sviluppo (FAD). Il progetto presentato da ALE G. consiste nel mettersi a fianco della Comunità femminile di Betenty per sostenerla nella realizzazione delle iniziative e, nello stesso tempo, nel divulgare nel lecchese una modalità di cooperazione “nuova”, che non esporta un “nostro modello” ma che rispetta un “modello africano”, che fa leva sui 2 saperi e sulle comunità locali, che privilegia il coinvolgimento, che affronta altri aspetti oltre quello economico (rispetto dell’ecosistema, tempi adeguati per promuovere la partecipazione, aspetti culturali, etc..). Il progetto sarà realizzato in Senegal dall’organizzazione delle donne di Betenty assieme ad ADAF; l’associazione ALE G. assicurerà un supporto attraverso il finanziamento ed il collegamento con la comunità lecchese. La durata del progetto è prevista in 15 mesi, a partire da dicembre 2002. Beneficiari principali del progetto La popolazione rurale della comunità rurale di Betenty (circa 10.500 abitanti). Il 54% dei senegalesi vive in condizioni di estrema povertà (meno di 1 dollaro al giorno). Il grado di povertà maggiore è nei villaggi rurali che hanno, ad esempio, un tasso di malnutrizione dei bambini da 0 a 5 anni del 26% (nelle città è del 17%). In particolare le beneficiarie sono le donne che parteciperanno direttamente alle attività previste dal progetto e, di conseguenza, le loro famiglie. Per il territorio lecchese i beneficiari sono le associazioni di volontariato (a partire dal’associazione Ale G.) e gli altri soggetti interessati alla cooperazione: questi potranno avere del materiale, relativo ad una esperienza di cooperazione gestita da una realtà della Società civile africana, su cui riflettere confrontarsi. Bisogni a cui il progetto pensa di contribuire a rispondere I bisogni sono diversi: economico: uscire dalla povertà e dalla malnutrizione, basandosi sulla consapevolezza delle proprie forze e sulle risorse esistenti (terra, mare); sociale: utilizzare la capacità di organizzazione e le conoscenze delle donne, anche lottando contro una mentalità maschile che le vorrebbe non protagoniste al di fuori della casa; sanitario: migliorare le condizioni igienico-sanitarie, valorizzando anche le conoscenze ed i prodotti della tradizione accanto a quelli moderni ambientale: tutelare e valorizzare la funzione delle Zone Umide (ZH) un ecosistema di foreste che offre risorse naturali alla popolazione locale (se funziona il rimboschimento, la salvaguardia, il controllo anziché la distruzione) 3 Territorio principalmente coinvolto La comunità di Betenty vive su alcune isole che fanno parte dell’ Arrondissement de Toubacouta et Niodor, Departement de Fondiougne, Region de Kaolack (SENEGAL). Modalità di gestione Le modalità di gestione sono particolarmente innovative perché si basano sul coinvolgimento e sulla mobilitazione delle donne di Betenty, avvalendosi dell’esperienza maturata (attraverso un decennio di attività) da ADAF, una associazione che inizialmente è stata aiutata da una ONG e che attualmente è gestita interamente da senegalesi. Attraverso queste modalità verrebbero valorizzati alcuni aspetti tipici della cultura africana, quali la condivisione e la fratellanza. Soggetti che verranno coinvolti in Italia L’associazione Ale G. coinvolgerà innanzitutto i propri soci ed i sostenitori, anche per la raccolta di una parte dei fondi necessari. Inoltre verranno coinvolti l’Associazione dei Lavoratori Senegalesi di Lecco e circondario e la CGIL di Lecco. L’Associazione dei lavoratori Senegalesi, con la quale si collabora abitualmente, contribuirà a diffondere tra gli immigrati una cultura della solidarietà. La CGIL di Lecco ha realizzato a Betenty una importante struttura sanitaria ed alloggiativa che dispone anche di un generatore autonomo di corrente elettrica, Questa struttura sarà attivata nei prossimi mesi. La collaborazione che sarà attivata con la CGIL lecchese consiste in un accordo per poter utilizzare la corrente elettrica per i congelatori, al fine di conservare i prodotti della pesca e della terra, così da poterli commercializzare in tempi diversi. Il progetto fa parte di un più ampio programma di iniziative Il progetto si inserisce in un più ampio programma di lotta alla povertà e di valorizzazione dell’ambiente e delle sue risorse curato da ADAF (Association pour le Developpement de l’Arrondissement de Fimela). Le attività svolte da ADAF riguardano i diversi campi: agricoltura, pesca, rimboschimento, servizi sanitari, servizi educativi, micro credito. Con una paziente opera di contatti e di incontri ADAF ha coinvolto la popolazione di 64 villaggi, ha creato delle attività lavorative in particolare per le donne, determinando un miglioramento generale delle condizioni di vita. ADAF è basata sulla partecipazione (con diversi organismi di gestione, verifica e controllo) e tiene in grande considerazione le conoscenze degli anziani (chiamati saggi). 4 Risorse umane coinvolte nella realizzazione del progetto In Italia: alcuni volontari dell’associazione ALE G. che hanno maturato esperienze in precedenti micro-progetti di cooperazione (ed in altre esperienze lavorative) che possono assicurare il coordinamento delle attività, i contatti e la diffusione dei risultati nel lecchese. In Senegal: gli esperti di ADAF nei diversi campi del progetto: gestione,coinvolgimento della popolazione, informazione e formazione, attività di coltivazione e di pesca, commercializzazione dei prodotti. A questi esperti è affidata la verifica degli stati di avanzamento e dei risultati. Per queste figure sono previsti dei compensi. Costo del progetto Il costo complessivo del progetto è pari ad euro 31.200. La seguente tabella contiene il dettaglio dei costi: descrizione euro 1. Risorse Umane: Coordinamento attività in Italia Coordinamento attività in Senegal Consulenza ed assistenza per costituzione equipe di 6 donne (60 giornate) Rimborso per equipe donne (6 persone per 12 mesi) 1.500 1.500 4.000 7.200 2. Formazione (in Senegal) Analisi dei fabbisogni Formazione per equipe (36 giorni) Formazione ed incontri per donne partecipanti 500 2.600 3.000 3. Informazione (in Senegal) opuscoli con testi e foto (n. 500) 1.500 4. studio di fattibilità/avvio attività economica (in Senegal) studio di fattibilità sostegno all’avvio dell’attività economica attraverso un Fondo di Sostegno allo Sviluppo (per attività quali locali, congelatori, attrezzature, etc) terreno per realizzazione locali necessari 1. promozione, diffusione risultati (in Italia) 500 4.000 800 900 400 pieghevoli, documentazione, materiale html organizzazione incontri 6. collegamenti e scambi (tra Italia e Senegal) telefoniche, fax, postali spedizioni, viaggi 600 2.200 TOTALE 5 31.200 Fonti di finanziamento: Associazione ALE G. da soci e sostenitori 5.000 Altre Associazioni lecchesi contributi 2.200 ADAF attraverso 30 giornate dei propri esperti 2.400 Comunità di Betenty terreno per locali 800 COMITATO LECCHESE PER LA PACE E LA COOPERAZIONE TRA I POPOLI attraverso I° bando (richiesta) 20.800 TOTALE 6 31.200