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ANNO
XXIX
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PISA, 7 Aprile 1901
(CONTO CORRENTE CON LA POSTA)
(CONTO CORRENTE CON LA POSTA)
3-
+2 Periodico Settimanale
UFFICIO D' AMMINISTRAZIONE
presso la Curia Arcivescovile.
Le lettere non affrancate si respingono.— I manoscritti ancorché
non pubblicati non si restituiscono. — Si rende conto dei Libri
e Giornali spediti all'Ufficio.
ALLELUIR!
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Iato
Lenzno
Cristo è risorto, alleluia!
La sua divina figura sorge innanzi a noi
fulgida, maestosa e sublime nella perfezione
della Umanità rivestita da un Dio.
Cristo è risorto e il mondo anela a risorgere con Lui!
Come la primavera inghirlanda di fiori, e
amrnanta di nuovo smeraldo gli annosi tronchi incurvati dalle tempeste, così oggi la
Fede cristiana spande le rose celesti della
Carità e della speranza sui popoli, i quali,
pari al pellegrino del deserto, invocano l'oasi
di pace, di quella pace invano cercata nella
loro errabonda corsa verso i fosforescenti
miraggi della libertà e di una scienza che allontanando da Dio ne abbandona poi senza
conforto.
È così aspra oggi la via, tanto triste
l'ora che volge.
Senza l'unica speranza che il Redentore
ha portato sulla terra, senza la parola di
Amore che Lui solo ha pronunziato quaggiù,
senza la sua croce che ci salva, senza la
sua divina promessa, che ci consola non c'è
più nulla.... Tutto, in noi e intorno a noi,
non è che una agitazione vana nella cupa
notte del dubbio, un tenebroso viaggio di
larve incontro alla morte.
E la fede rinasce in un fremito di coscienze tormentate dal rimorso, in un pal pito di cuori assetato di felicità, in uno slancio
di anime desiderose di divenire migliori, in
un' angoscia di spiriti affranti che implorano
aiuto.
La divina figura di Gesù che 1' età nostra
aveva obliata nel sofisma dell' errore, nella
vanità dell' orgoglio, nella guerra delle passioni, ricompare più fulgida, più bel la che
che mai, e dal nostro abisso continua a salire
verso Lui un profondo e tenero senso di
adorazione.
Deh ! salga ancora questa prece, questo
grido di pentimento e di fede che riassume
le lotte e i dolori dell'umanità sfiduciata e
delusa.... Salga vibrante all'osanna e all'Alleluia di Pasqua.
Dio che tutto vede ed è pronto al perdono, accoglierà misericordioso questa aspirazione suprema e nelle parole di Gesù
« Ego stan resurrectio et vita » benedirà
alla nuova scintilla di fede che rinasce nelle
anime, come la primavera nella ringiovanita
natura, mentre il Cristo vincitor della morte
risorge dal sepolcro in un trionfo eterno di
gloria!
Alleluia
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La Camera del Lavoro di Monza
stespddiata. dai Governo!
L' Italia Reale di Torino dice di avere
da Roma da fonte autorevolissima la se,
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)i è alla
nacisti
guente notizia:
Sono in grado di assicurarvi, senza Pericolo di smentita, che proprio in questi
giorni il Ministero dell' interno ha elargito
alla Camera del Lavoro di Monza la sommetta di lire nzille. Il deputato che li ciò
m'inforina ha veduto una letterina dell' ori.
Cattolica ?
. Noi non sappiamo davvero spiegare questa
generosità di titolo perchè di cattolico
quella parte non conserva altro che l' ombra, ma un' ombra più vanescente di quella
del famoso asmatico Ira' Martino, terrore dei
pescatori notturni nel fosso circostante !
Cattolica Talmente cattolica che quando
il rabbino non volle nel cimitero ebraico un
ebreo ateo, e ne aveva diritto, quel cadaere
fu sepolto appunto nella sezione cattolica; talmente cattolica che i cadaveri ci sono portati
indifferentemente da confraternite religiose
e da associazioni laiche; talmente cattolica
che se qualche ateo, massone o cremazionista
non vi è deposto è perché si oppongono
le famiglie o le associazioni o i compagni
che li accompagnano cosiccha bisogna esser
grati a questi soltanto se sono così generosi di permettere che il cadavere venga deposto in una sezione che è acattolica e non
in quella che si dice cattolica !
Tolto questo caso estremo, i cadaveri vi
sono portati, come abbiamo detto, indifferentemente da associazioni religiose e laiche.
E allora percha conservare il nome di
?
sezione cattolica
?
Ma si dirà : badate, che se le associazioni
laiche portano i cadaveri nella sezione cattolica non vuol sempre dire che quei cadaveri appartenessero a individui acattolici e
che codesti individui non siano morti coi conforti religiosi; perchè spesse volte accade
che specialmente all' ospedale qualche ammalato muore coi conforti religiosi e poi
un' associaziune laica ne porta il cadavere al
cimitero e nella sezione cattolica.
Ebbene stando fermo che le associazioni
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ANNUNZI
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rio le escludiamo) il quale avrebbe avuto
tutto l' interesso • a non irritare i cattolici o
invece si è sbizzarrito a suo talento creando
così una ragiouo di meno r,er sperare l' aiuto
loro nella prova delle urne, potrebbe essere
una splendida piattaforma elettorale per i
cattolici pisani ai quali deve premete sul
serio che il terreno dove riposano le ossa
dei loro cari non debba racchiudere alla distanza di due palmi di terra un credente
ed un ateo.
Ma di questo ci occuperemo presto.
11 carattere vero del Socialismo
i
—
Esso apparisce odioso. Il socialismo professa di combattere la borghesia prepotente e
ricca e sfruttatrice; ma la combatte solo nel
lato esonomico; pel resto accetta tutti gli errori religiosi, filosofici, morali della borghesia
scredente ; accetta pertanto le teorie delle quali
l' efficenza etica ha condotto al dissesto ecitinomico cui dice di voler rimediare. Il socialismo fa anzi appello alla irreligiosità e immoralità della borghesia per impegnarla a
non transigere colla religione e colla moralità,,
e dicono, per esempio: « voi borghesi disonesti e scettici, zelate la religione e l'onestà
dei vostri dipendenti ? Lasciate che i vostri
dipendenti siano scimmie come voi !»
« Il socialismo mentre ostenta odio alla borghesia, si prostra innanzi ad essa e. ne accetta
il patrimonio materialistico della dottrina filosofica che ha intensificate e rallegrate le orgie borghesi ove spumeggia nei bicchieri il
sangue dell' operaio. Nega quindi il libero arbitrio, il merito, la vita futura. Si è fatto questione se il socialismo sia immorale; la questione doveva essere su una tesi pregiudiziale:
se cioè, il socialismo che non riconosce libero
l' uomo e quindi non può ammettere leggi
morali nè amorali, ma solo ha sui confini dell'azione sua il carabiniere e il medico, unici
monitori e punitori, quando arrivano in tempo, — se il socialismo con tali teorie sia capace di possedere la nozione della moralità e
della immoralità. E quando mai il bruto che
il muso a terra va fiutando il fango, ha avuto
notizia delle leggi dell' onestà?
« Il socialismo accetta e pratica le forme
tortuose di combattere la Chiesa e la fede,
già. usate dai liberali; come i liberali svisa la
storia, come i liberali hanno insultato e disperso a religiosi, i socialisti salutano ora la
guerra massonica contro i religiosi, come un
un benefico risveglio cieli' odio ant•cattolico.
Il socialismo mentre proclama inefficace il
cristianesimo a produrre il bene sociale, va
foggiandosi un cristianesimo svisato per ingannare le menti grosse e gli spiriti poveri
del partito. Il socialismo combatte le virtù
cristiane; ma per ottenere di renderle invise
ne falsa il concetto: così la rassegnazione, la
pazienza, la continenza ecc. Una malafede
profonda fa si che i socialisti presentino
spregevoli umilianti, contro l'umana dignità
e natura, le loro fantasie colla veste delle
cristiane virtù. Senza ricorrere alle citazioni
delle esplicite confessioni dei socialisti spiranti
l'odio il più irrazionale e satanico contro la
religione, citazioni che si trovano su tutti i
libri e giornali dei socialisti — è bene che si
-
argomenti alla rabbia settaria socialista contro il cattolicismo, dalla essenza stessa delle
dottrine socialiste. Il socialismo é la borghesia, scredente, scettica, esosa, la quale aspira
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laiche portano nella sezione detta cattolica
anche i cadaveri di acattolici, per i cadaveri
dei cattolici che pure esse vi portano valga
guanto segue :
Quando sorsero in Pisa queste associazioni
laiche e si cominciarono ad occupare anche
del trasporto dei defunti, la Misericordia che
fino allora si era chiusa in un sistema troppo
antico di servizio sentì il bisogno di svegliarsi.
I Parroci riuniti, per evitare 1' inconveniente
spiacevole che i cadaveri dei cattolici poveri,
appunto perché poveri, fossero portati da
associazioni laiche al camposanto, mandarono
una circolare alle Confraternite religiose
pregandole di assumere il servizio a carità
pei defunti poveri delle varie parrocchie fino
al Camposanto. A questo appello caritatevole
rispose soltanto la Compagnia di S. Giuseppe
dicendo che essa da qualche anno faceva il
servizio a carità a varie parrocchie vicine;
quella di S. Niccola dicendo che essa faceva
il servizio a carità nella propria parrocchia;
la Misericordia migliorando l' orario e il
servizio per tutte le parrocchie e portando
i cadaveri fino al Camposanto e non alla
sola stanza di deposito come si faceva prima.
Sembrava rimediato a tutto, quando nacquero degli abusi e allora invece di fare
in modo, e si poteva fare molto facilmente,
che questi non si verificassero, la Misericordia pur conservando l'orario e l'itinerario
modificato tornò agli antichi e poco caritatevoli incerati e allora furono preferite in
molti casi le associazioni laiche che avevano un servizio più decente, e l'inconveniente
rinacque.
Allora dietro interessamenti troppo isolati
si strappò al Comune una deliberazione proibitiva ma così mal concepita e così poco
seria che morì sullo stesso nascere_ !!
Pochi mesi or sono il Cav. Prof. Marchionneschi Governatore della Misericordia e il
Cav. F. Mecherini provveditore sentirono il
bisogno di un miglioramento nuovo nel servizio introducendo, con consenso del Magistrato,
pei morti a carità un carro a cavalli elegantissimo.
Il miglioramento fece buona impressione
ma... siamo da capo !
E allora ?
Noi facciamo in modo che le famiglie dei
cattolici poveri defluiti all'ospedale o nelle varie paraocchie, trovino le associazioni religiose pronte, a far la carità di portare i
cadaveri al camposanto e non siano invece
costrette a bussare alla porta delle associa7.10111 laiche e antireligiose.
Ma non è ancora tutto: Le associazioni
laiche portino pure i cadaveri degli acattolici ma li portina nella sezione acattolica;
giacché una sezion3 la volete chiamare cattolica e ci dev'essere come e' è una sezione
acattolica, sia riserbata soltanto ed esclusivamente pei cadaveri dei cattolici.
Questo lo deve fare il Comune e i cattolici pisani ve lo debbono obbligare.
E giacché il discorso vi cade su, anche
questo argomento del Camposanto che è una
violazione della libertà di coscienza, cominciata colla connivenza del partito moderato
pisano (le iniziative individuali in contra-
•
.
C,.) •
coragi
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. .
Anno . L. 8,00 — Per un Semestre . . L. 1,50.
Per l'Estero aumento della spesa postale.
e INSERZIONI Centesimi 15 per linea o spazio di linea.
In Italia per
Abbiamo letto il resoconto della Giunta
Municipale e non ce ne occupiamo nè punto
nè poco : lo faranno le ochette che hanno
salvato tante volte il Palazzo Gambacorti !
Quello che ci interessa per oggi è una parola sola. Il resoconto, parlando dello stanziamento pei lavori ai Cimiteri chiama ancora sezione cattolica la parte maggiore del
Camposanto suburbano.
PISANA
ABBONAMENTI E INSERZIONI
Un Numero Centesimi Cinque
COSE NOSTRE
o
;
XIII al Direttore (16 Ottob4
SI PUBBLICA LA DOMENICA
Runchetti, sottosegretario di Stato all'interno
colla quale partecipava ad un collega la notizia.
Questo deputato mi disse: — E pensare che quando noi chiediamo sussidi per
società monarchiche, per quanto benemerite
ed attive anche nel campo sociale, ci si risponde quasi sempre con rifiuti, accusandoci
la ristrettezza dei fondi; e quando poi si
ottiene un centinaio di lire si passa per fortunati addirittura! »
Se è vero che il Governo, proprio in questo periodo di tempo in cui la Camera del
Lavoro di Monza si è mostrata di nuovo
perturbatrice e fautrice di disordini e di
scioperi prepotenti, l'ha sussidiata così larganiente, noi cominciamo a credere che nel
Ministero attuale vi siano uomini che non
hanno scrupolo di tradire il paese.
e.)
z.‘.?
-44
< Benedico tutti gli associati alla Cnocz
Deus vos benedica,t, dummodo Veritas praecedat, comitetur et sequatur P. PP. IX.
11
NUM.
ISANA
eROCE
PIO IX agli scrittori della CROCE PISANA.
LEONE
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"Aumwesis1~~~
~Ce"
a divenire borghesia ricca, sfruttatrice, gaudente; il popolo è l' eterno pecorame che apre
la bocca e beve le imposture socialiste, ed è
tanto buono che ritiene che il paradiso arriverà a goderselo se obbedirà servilmente ai
socialisti : paradiso in terra no, non l'avrà
nessuno: ma danari e potere e godimenti materiali in terra, si, ci saranno ; ma non saranno
per te, o popolo, che ti lasci infinocchiare dai
socialisti, ci saranno invece per quegli altri
che ti vanno turlupinando con tanta fortuna.
Cosi il socialismo non è una dottrina, un
fatto, un partito che miri al bene sociale, ma
è la maschera di colore economico che nasconde la realtà anticattolica e quindi antisociale. A Monza la guerra alle tre monache
dà questo risultato ultimo: vi erano operaie
che volevano le suore come amiche e governanti nell'opificio, e il socialismo, calpestando
la coscienza delle operaie, ha scacciato colla
violenza dello sciopero le monache; in questo
delitto migliaia di operai si sono fatti complici di un intellettuale. Le hanno le operaie
cattoliche le monache che esse invocano? —
No. — Perché non le hanno? — Perché il
socialismo non vuole. — Perchè non vuole?
— Perché le operaie sono cattoliche, hanno
coscienza cattolica e le monache sono in armonia colle operaie cattoliche e colla loro coscienza. — Dunque è la tirannide che il socialismo esercita, la più turpe tirannide, poiché le operaie che non avessero voluto le
monache potevano farne senza, e il padrone
stesso pensava a accontentare e chi le voleva
e chi non le voleva. Ma il socialismo è l' insulto alla religione, alla coscienza, alla libertà. A Milano, abbiamo visto alleato della
massoneria che proibisce alle bambine di dire
l'Ava Maria, il capo intellettuale del socialismo in un pubblico 'meeting. Così a Milano
per il pretesto di rispettare la coscienza di
cinque scolari su cento si proibisce la preghiera; a Monza collo stesso pretesto di rispettare la coscienza si sacrifica il novanta
per cento delle operaie.
a Il socialismo, parvenza economica sostanza
antireligiosa, farà del danno ben grande alla
società, poiché non mai senza effetti dolorosi
si tolgono alle passioni i freni e si licenza la
belva umana a malfare; i successi di codesta
setta liberticida e impudente, non saranno
però tali che abbiano a giustificarla o a rinvigorirla. I cattolici non devono lasciare che
tanto sfogo di odio passi incontrastato. I
liberali stessi che scorgono le conseguenze
della dissoluzione da essi anzitutto propugnata,
vi pensino seriamente.
Fattaci ragione vera e piena del carattere
del socialismo, si passi alle opere di efficace
sollievo del popolo, si scenda tra il popolo a
recargli lume alla mente, virtù al cuore, pane
al corpo, protezione, difesa, senso di dignità e
amore di libertà. Svegliatevi. E voi che avete
cantato le nenie soporifere, quando sin dal
principio gridavamo: a portiamoci al popolo,
salviamolo dal socialismo ! » e ci avrete chiamati sovversivi e poco meno che ribelli, date
voi ora fiato alle trombe che rimettano la
vita negli spiriti che avete infiacchiti e spauriti. Non prevalga contro la libertà e la coscienza il socialismo forcaiolo.
t
DON ALBERTARIO.
Dal resoconto stenografico di una Conferenza
tenuta a Brescia in questi giorni.
PRO MEMORIA
sul BEATO GIOVANNI DELLA PACE
Sotto questo titolo il Sac. Salvatore Barsotti,
un giovane studioso ed appassionato ricercatore
di memorie storiche pisane, ha pubblicato una
dissertazione accurata e importante.
Una ragione del suo lavoro, il Barsotti la da
facendo notare la confusione e il buio da cui è
circondata la figura del B. Giovanni della Pace,
in quasi tutti i cronisti pisani con a capo il Totti
e, naturalmente, in tutti quanti hanno attinto a
queste fonti sospette.
Fra Gzovanni di Pace pellicciaio e il Beato Giovanni, di cui nella nostra diocesi si celebra la
festa il 12 novembre, sono due personaggi ben
distinti : cosa che i cronisti e gli agiografi pisani
non hanno saputo vedere. Essi avendo trovato in
certe carte dei secoli XIV e XV notizie spettanti
ad un individuo detto Giovanni di Pace ed anche
frate Giovanni di Pace del Terzo Ordine di San
Francesco, le accettarono come documenti preziosi
per scrivere la vita dei predetto Beato e confusero
i due personaggi in uno.
Il Barsotti invece vuol collocare nella sua vera
luce storica il Beato Giovanni e sulla scorta di documenti importanti comincia anzi tutto col delineare la vita di Fra Giovanni di Pace pellicciaio.
In questa vita corregge vari errori dei cronisti
e degli agiografi : il di Pace o Pacis del Testamento (docum. V.o) di Giovanni, non è il cognome
suo, ne quello della nobile famiglia pisana della
Pace, ma è il nome del babbo (conci" Pacis);
Giovanni è già noto nel 1403 come pellipparius e
non dopo il 1405 ; egli non ebbe figli, come risulta
dal suo testamento, o se li ebbe non gli sopravvissero. Nel Gennaio del 1428 e gli apparisce frate
et chommisso nele ordine de frati del terzo ordine di
Sancto francescho ; nel 1430 sua moglie Donna Gabbriel la era ammessa in perpetuo Commessa ed oblata
dell' opera di S. Maria Maggiore. Frate Giovanni di Pace nel 1433 si addormentò nel Signore e
fu sepolto nel Camposanto della Chiesa Maggiore
dove due anni dopo veniva deposta anche la salma
di Donna Gabbriella.
Fatto questo, il Barsotti si trova dinanzi la biografia del Beato Giovanni di Pace secondo gli
agiografi, e ne fa un esame critico.
Essi hanno asserito che Fra Giovanni pellipparius
fosse il fondatore della compagnia dei disciplinati
di S. Giovanni, cioè di quel B. Giovanni di cui abbiamo la festa il 12 Nov. Ma F. Giovanni non ha
fondato oratori o confraternite di sorta, come risulta dal suo testamento e più chiaramente dalla
descrizione dei beni immobili che egli possedeva in
Pisa, nella quale necessariamente si dovrebbero riscontrare le case ed orti ad uso della Compagnia. E
vi ha dipiù:Gl i agiografi asseriscono che egli eresse
l'oratorio e la Confraternita « presso la sua casa,
situata in Vie. S. Lorenzo alla rivolta« mentre quest' oratorio era nella periferia della cappella di
Santa Trinità., i cui popolani poi furono aggregati
alla Cappella di S. Paolo all' orto. Errore nato non
solo dall' omonimia dei due personaggi, ma molto
più, come fa notare il Barsotti, dall' avere avuto
ambedue una casa in una Via di S. Lorenzo, si
ma in diversa parrocchia e con diversa ubicazione
I cronisti e gli agiografi col Totti a capo dicono
fondata la Compagnia dei disciplinati dopo il
1405, mentre da un testamento apparisce già esistente nel 1848!
E chi la fondò ? Il B. Giovanni della Pace rispondono quasi tutti, il quale poi per alcuni è
morto nel 1250, per altri nel 1300 e perfino nel
1488!
Della causa occasionale della fondazione il Totti
parla con un insieme di scerpelloni e di fantasticherie; il Tronci e il Cardosi ne parlano in un modo
affatto opportuno.
Dopo questo, il Barsotti, tenendo ben distinta
la verità storica dagli elementi tradizionali e fantastici, ricostruisce la vita genuina del B. Giovanni
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I bellissimi capelli, legati sul capo da un nastro nero,
scendevano ondeggianti sulle sue spalle; e la brezza marina sparpagliandogliene alcune ciocche intorno al collo,
pareva %.olesse chiudere in un'urna di fili d'oro la bella
croce e medaglia d' argento, appese alla ricca corona di
grossi g ra nati, dalla quale esso era cinto. Portava una
gonnella di saia nera piuttosto lunga. e di eguale stoffa
forse erano gli scarpini donde risaltava maggiormente la
candidezza delle calze. La vita poi era coperta dalla camicia di tela bianca, velata da un antico fichu nero, ricamato in seta; poteva in una parola dirsi davvero l'ideale
più perfetto della fervida mente di un poeta. — La Baronessa impressionata da questa scena, comandò al cameriere di chiamarli sotto le finestre di quel salotto a terreno. Appena vi furono dimandò loro — Perché tacete?
Il ragazzo data un'occhiata compassionevole alla sorella, l*
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verità.
Abbiamo dato un sunto esteso dell'opuscolo riritenendo di esaurire l'argomento e per allontanare la possibilità di trattenerci sopra una materia che può essere discussa in riviste o periodici
più opportuni del nostro.
N. cl. r.
Presso la nostra tipografia si trova
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Almanacco pisano, indispensabile.
I Maestri Elementari.
nsmaionsvizme
certa autorità: è in relazione colle persone più
influenti e distinte del luogo; deve abitare in
una casa pulita e vestire decentemente. Per accrescere la sua cultura conviene che si procacci
quelle pubblicazioni che parlano dei progressi
conseguiti dalla scienza pedagogica nell'educazione dell'essere umano. — E con quarantacinque o
cinquanta lire mensili può egli supplire a tali
spese? — Si è pensato di aumentare lo stipendio
ai professori delle scuole secondarie e superiori:
tale provvedimento è stato giusto e degno di
plauso. Ma fino ad ora non si ù voluto riconoscere la necessità di aumentare quello del maestro primario. — Questi, ancorchè qualche volta
soffra, sia pago degli elogi che i filantropi gli
prodigano. Ma cari amici, le lodi hanno un valore limitato: ciò che necessita a lui è il miglioramento della sua condizione economica. Egli
non chiede il superfluo no, vuo:e il sufficiente.
La questione dell'aumento del suo meschino stipsndio non a parole, sibbene con i fatti, si deve
risolvere.
Quando l'insegnante entra nell'aula scolastica
ha bisogno di non essere turbato dalle gravi occupazioni della miseria: calma e serenità di spirito esige la missione dell' edncatore del popolo.
Questi non chiede altro che pace, per poter attendere con tutta l'energia dell'anima all'ammaestramento dei sempre cari ed amati discepoli.
Un insegnante.
Il " Mosè
„
di Perosi.
L'altro ieri si è tenuta in Milano l' assemblea generale della Società del salone Porosi.
Il salone sarà ultimato entro il settembre p. v.
Nel mese di novembre sarà aperto per la
prima esecuzione del « Mosè », poema biblico
in un prologo e tre atti di Pietro Croci e
Agostino Cameroiti, musica del M.° Perosi.
Del nuovo lavoro di don Perosi, che sarà
diretto dal M.° Toseanini, si annunciano
quattro . esecuzioni. In tale occasione non
sarà eseguito nessun altro lavoro. In seguito il salone Perosi sarà aperto per concerti di musica di vari autori, ed anche per
lettura, conferenze, ecc. Alla Società del salone sono già pervenute varie richieste anello da Società orchestrali straniere.
Cresciuti i bisogni dell' uomo si è vivamente
sentita la necessità dell'aumento dei guadagni per
sopperire ad essi. Non soltanto le professioni, ma
ancora il lavoro dell'operaio vuole una migliore
retribuzione. Queste sono esigenze giuste, poichè
oggi chi sta applicato consacra al lavoro il maggior tempo della sua esistenza. Sono altresi auIl Tribunale Civile e Penale di Pisa
mentati i sacrifizii, gli oneri di chiunque esercomunica la seguente circolare emanata dal
cita un' arte od un mestiere: vi ha pertanto in
lui un aumento di consumo di forze, massime giudice istruttore del Tribunale di Macerata.
del sistema nerveo-muscolare: quindi, perché egli
Nel mattino del 16 febbraio di quest'anno, fu
possa constatare ristabilito un certo equilibrio trovato assassinato sullo stradale provinciale di
tra le varie funzioni della sua vita fisica, è meCi vitanova Marche (Provincia di. Macerata) un
stieri che procacci un maggior nutrimento all'af- uomo dell'apparente età di anni 35, alto centifaticato organismo. Tutto ciò c'insegna il pro- metri 165 con capelli neri, qua e la brizzolati, con
gresso dell' igiene, la quale ci dice ancora che.l'esbaffi castagni: mancante dell'occhio destro per
sere umano oltre al cielo ha bisogno di vesti e di antica estirpazione mediante atto operatorio. Invivere in un ambiente sano e bene aereato. Com- dossava mantello di panno color bigio, giacca di
presi dalla verità della scienza, gli economisti panno color marrone scuro con fodera di cotone
studiano di risolvere il problema economico, che
a quadretti di vario colore, gilet di panno color
tiene agitati gli spiriti nell'epoca presente. Il mimarrone chiaro, calzoni di egual panno, camicia
gliore sistema di sociologia è quello che può con- di cotone flanellato a righe, mutande bianche di
ciliare le diverse scuole, per averne la risultante cotone a maglia, fascia. di cotone colorato a fondo
che ciascun individuo che lavora ricavi dalle sue
rosso, maglia di cotone color cenere, una sola
fatiche tanto che basti per i bisogni impellenti calza di color marrone, cappello nero a cencio e
stivali di cuoio colore naturale con elastici gialli.
della vita.
I cultori delle discipline economiche hanno forse
In tasca dell'ucciso furono trovati 2 fazzolétti
dimenticata una classe benemerita di cittadini, di cotone bianco, di cui uno marcato colla iniche è molto malamente ricompensata ? — E quel- tziale G., altro fazzoletto di colore a quadretti con
la de' maestri elementari che intendo loro indi- bordo bleu ed una pipa di legno. L'ucciso avrebcare. — Essa soffre non poco, poichè ciò che ribe dovuto portare anche un orologio d'argento
ceve alla fine d'ogni mese è insufficiente a lui appeso al gilet con catena d'argento a filetti, ma
ed alla sua famiglia.
l'uno e l' altro sono scomparsi.
Fino ad oggi lo sconosciuto non fu identificaIl maestro nel comune ove insegna esercita una
Un assassinio misterioso.
epoca in cui facciamo ritorno al paese. — Ed allora con
che campate la vita? — Col guadagno fatto in que' mesi
d'estate vendendo in molte città tutti gli oggetti di legno
intarsiato e d'osso che solevan fare i nostri Genitori durante l'inverno — Finiva appena di dir ciò che la povera
bambina, assalita da un gran tremito, dette in un pianto
dirotto. — Tutte le signore si fecero a lei d'intorno, ac-
cui guance dì pallidissime che erano parvero tingersi di
cinabro, rispose sospirando: — È la prima volta che ci
presentiamo a far musica in pubblico; epperò abbiam vergogna. Se non ce lo avesse comandato la Mamma che sta
in letto, credete, o Signora, non saremmo qui venuti. —
Poveri bambini I esclamarono commosse tutte e cinque
le signore. — La Baronessa al cameriere: — Fateli subito entrare e conduceteli da noi. — Dopo brevi istanti
infatti quella graziosa coppia trovavasi in mezzo a tanta
nobiltà e ricchezza.
Il ragazzo sebbene alquanto confuso, pure al suo entrare in quella stanza, tenendo nella destra mano il cappello e nella sinistra la chitarra, fece due o tre saluti col
suo artistico capiti() nero, nero e ricciuto; ma la sorella
cogli occhi gonfi di lacrime e rossa come bragia, reggendosi al braccio del fratello, rimase immobile quasi fosse
stata una statua. La Baronessa e la Duchessa, volendo
far loro coraggio a parlare, li presero per mano ambedue
e con estrema dolcezza dimandarono: Donde venite ? —
Ed il ragazzo subito — Da Roma. — Siete però veneziani ? replicò la Duchessa — Sì, o Signora — Quanti anni avete ? — Undici. — E la sorella? — La stessa età;
siamo gemelli. — La Baronessa — Viaggiate tutto l'anno? —
No, signore; soltanto dalla primavera alla fine di agosto,
carezzandone la testa, abbracciandola e dimandandole perché piangesse. Mentre che ognuna prodigava attenzioni a
quell'angelo in umane sembianze, s'accorsero dai singulti
che anche il compito chitarrista, tenendo la faccia dentro
il cappello, piangeva amaramente. — La Baronessa a tal
vista non indugiò punto a temere esser quel pianto indizio di grave sciagura; ed iminantinente stringendo fra le sue
braccia il fanciullo, gli chiese : Dimmi, dimmi, o caro, che
cosa mai v'è accaduto ? — Ed egli, mal potendo parlare a
causa del frequente singhiozzo, disse con tremula voce:, Non
abbiamo più il babbo c la mamma è molto
E qui invece di diminuire, andarono aumentando i gemiti
di que' poveri orfani e le affettuose premure di quelle signore a loro riguardo. Calmati che furono, vollero che
prendessero tuta tazza di brodo ristretto, mangiassero un
poco di carne arrosto e dei biscotti inzuppati collo zabaione.
.
Continua.
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come a lui lo permettono i documenti che ha
cura di esaminare e di citare.
Il B. Giovanni nacque assai prima del 1348 ed
ebbe a padre un tal Vanni, il Frate Giovanni di
Pace nacque nel 1354 ed ebbe a padre tal Pace ;
il B. Giovanni fu detto di Pace dalla lunga dimora
che ebbe presso la porta della Pace, o probabilmente dal caritatevole ufficio di paciere che esercitò a lungo in Pisa ; Il Frate Giovanni di Pace
abitò presso la cappella di S. Lorenzo alla Rivolta;
il B. Giovanni di Vanni presso la Cappella di S.
Trinita in Via S. Lorenzo alla Rivolta. La tradizione dice che il B. Giovanni visse sempre celibe
e abitò fino alla morte in una cella presso l' oratorio di S. Giov. Evangelista ; Frate Giovanni di
Pace visse in matrimonio e mai in una cella.
Quindi il Barsotti esamina quanto vi sia di vero
nei cronisti e negli agiografi ; che fanno il Beato
Giovanni membro di questo o quell' altro ordine
religioso ; ed equivocano sullo spedale o la Chiesa
di S. Trinita ; se il B. Giovanni fondò una compagnia di disciplinati, e se appartenne alla famiglia
della Pace.
Questo in succintolil lavoro, come già dicemmo,
condotto con accuratezza e a punta di critica storica, la cui importanza del resto non menoma qualche
ripetizione quà e là, nè le molte citazioni in margine ampie e diffuse le quali appunto per questo
e perchè qualche volta originano qualche nuova
questioncella (p. es. le note 1 - 10 - 14 - 46 - 47 - 69
ecc. ecc.) le avremmo desiderate in luogo a parte
senza torturare lo spazio riserbato al testo.
Ed è con piacere che vediamo questo giovane
sacerdote studiare e faticare solo per amore della
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Porosi.
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Croci e
Perosi.
ho sarà
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In se-
per coniche per
L del saeste :tu-
io s o.
Pisa
ata dal
acerata.
to, e perciò chiunque potesse fornire al proposito
notizie, farà opera civile e giovevole ai fini della
punitiva giustizia col presentarsi al locale ufficio di P. S. o al comando della stazione dei carabinieri dove potrà. anche prendere visione della
fotografia dell'assassinato.
Osservare
l' avviso in 4. a pagina
per l'adorazione di quel mistero ineffabile
che è la SS. Eucaristia
AI Duomo agli uffici delle tenebre la cappella diretta dal M.a Giulio Del Genovese
ha fatto del suo meglio eseguendo musica
dei MM. Benvenuti, Marcori e Marsili. Certo
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per grintellettuali che sono attratti al Duomo
soltanto per la musica, questa è stata una
vera delusione! Ma si pensi di quali scarsi
— (Nieto la Salutn fer elementi dispone attualmente la cappella
e poi si dica che cosa essa avrebbe potuto
far di più! E per questo tutte lo lance spezzate in questi giorni dalla stampa in proposito ci hanno fatto ridere, e avremmo desiderato che invece di perdersi in vane e
stantie recriminazioni del passato avessero
Il chiariss. Prof. VANNI
della R. Università di Mointrapreso una campagna per la riforma
dena, scrive : « Ebbi più
della cappella stessa. È questo il vero punto
« volte occasione di sperimentare il FERROdi partenza: nessun maestro, giova ricordarlo,
« CI-IENA BISLERE e ne constatai notevoli
« vantaggi come liqnuore eupeptico e te- potrà far mai nulla se non si comincia di lì.
Il Duomo era illuminato a luce elettrica;
« fico ».(3).
di grande effetto il lampadario, detto di GaIdeo, ov'era imitata. l'antica illuminazione
a olio.
ancora più elegante. Il traduttore poi non si è
attenuto al vecchio testo francese, un po' prolisso
ma con buon criterio ha soppresso quà. e là passi
meno importanti, senza però nulla togliere alla
chiarezza. La traduzione italiana è abbastanza
buona.
4;1 ,440g 41 ,wp,3,0,41,3p4,*, igg
FERRO-CHINA BISLERI
Pellegrinaggio regionale a Padova Cura Pripverile
DENTI
Siaino lieti di annunciar che alle approvazioni
degli Eani Cardinali, Eccani Arcivescovi e Vescovi
ci è dato di aggiungere l' altissima del S. Padre
Leone X111. Avendo S. E. R.ma Mons. Vescovo
di Padova supplicato il Sommo Pontefice
perchè si degnasse di diminuire il numero delle
Visite necessarie ad acquistare il S. Giubileo per
--tutti gli ascritti al pellegrinaggio ; il S. Padre
concesse che tutti i detti fedeli, assistendo alle S.
Funzioni nel la Basilica del Santo, e visitando poi
la Basilica Cattedrale, quella di 8, Giustina e la
Chiesa delP Arcella soddisfino alle visite prescritte
per lucrare il Santo Giubileo, purchè prima o dopo
il pellegrinaggio visitino in tre giorni diversi le
Chiese assegnate dall' Ordinario nella loro
rispettiva Diocesi.
**
Sua Ecc.za R.ma Mons. Vescovo di Padova accorda ai Sacerdoti, di qualunque Diocesi
approvati per le confessioni del proprio Ordinano
e facente parte del pellegrinaggio, la facoltà di
ascoltare le confessioni e di assolvere anche dai
casi riservati nella sua diocesi, senza eccezione, e
rimettere in juis i fedeli dell' uno ed altro sesso
che faranno parte del pellegrinaggio.
Coloro che desiderano partecipare al pellegrinaggio, e godere dei straordinari ribassi ferroviari
sono pregati di farsi sollecitamente iscrivere. È
in facoltà dei pellegrini di partire coi treni ordinari dei giorni 27, 28, e 29, del corrente aprile;
avvertendo che sono esc!usi dai treni diretti quelli di III classe, e dai direttissimi quelle di Le II.
Ai Parrochi che formeranno un gruppo di 50
pellegrini tutti della propria parrocchia, sarà dato, a titolo d'incoraggiamento, un
biglietto g;ratis di 111 classe per Padova.
Chi desidera conoscere il programma del pellegrinaggio ne faccia domanda con biglietto da
visita al Signor Alfonso Pederzoli, Via
Riva Reno 79, Bologna, al quale pure potranno chiedere Tessere e schiarimenti.
del Sangue
ACQUA DI NOCERA UMBRA
(Sorgente Angelica)
Raccomandata da centinaia di attestati me-
dici come la migliore fra le acque da tavola.BISLERI E C. MILANO-
4342*.,*. :\44*1&kr.~.1*
, ,
-
,-
Stampa raccomandata.
La Cultura. Sociale del 31 marzo contiene:
La Società di Cultura ai membri del comitato
Nazionale, — La c. s., Postilla. — R. Murri. Una
questione seria. — G. D. V. La giornata di otto
ore. — I primi passi del socialismo in Italia. —
A. Cantono. Le idee di un conservatore. — A. Boggiano, La Crisi Sociale. — Rivista politica.
—
L' Ateneo del 5 aprile contiene :
P. Mattei Gentili. Il futuro contenuto dell'arte.
— Saverio Fino. Sull' Alpi (sonetti). — Ezio Fiori.
La Canzone di Garibaldi, di G. d'Annunzio. —
Letterature straniere. G. Molteni. — La morte
degli Dei. — Maria Cappello. Il sentimento religioso nei romanzi di E. Sienkiewicz. Domenico
Russo. — La lirica politica in Italia durante il
primo periodo delle preponderanze straniere. (Continuazione) L. Arnal do Nardou. — Miniature Maltesi (versi) — Dalle Riviste Parnasiani e Simbolisti. — In arte libertas? — Cento anni del romanzo francese. — I libri (Nediani, Balzani, d'Annunzio). — Note di letteratura e di arte.
Giunta Provinciale Amministrativa. —
Sotto la presidenza del Consigliere Delegato
Com). Galleani si adunava la Giunta Provinciale Amministrativa. Furono approvati
ah; n n i affari di ordinaria anirninistrazione.
Concorso. — All' albo comunale trovasi
affisso il decreto ministeriale n.0 5757 che
indice un concorso per esami a u.0 80 posti
di volontario delle dogane, e il programina
dell'esame relativo.
Richiamo di Classi. — Durante il periodo delle manovre di campagna, per rin-
forzare i reggimenti saranno chiamate alle
armi alcune classi in congedo.
Si assicura però che tale chiamata sarà
limitata al puro necessario ed il manifesto
sarà pubblicato nel mese di aprile.
I maestri. — I maestri hanno notnin
i delegati per la Unioqe na:ioilale delle
maestre e maestri italiani. Sono riusciti
eletti i maestri Nelli e Niccoletti.
Un dono. — La signora Emma Cristiani
consorte al Sig. Adolfo Cristiani ha donato
* *alle scuole comunali di S. Stefano extra
Il Municipio di Padova mette a disposizione
C1111111111111 1 1111111i idilfinTMITIBTRUTITEIMIMMINEE
moenia un numero considerevole di libri i
dei Pellegrini poveri i locali della Caserma del
Carmine non che la paglia ed i pagliaricci occorquali dai maestri dovranno essere distribuiti
Esami di licenza normale. — Per disposizione del Ministero della P. I. la 'L a
sessione straordinaria di esami di licenza
normale pei maestri e maestre di grado inferiore si aprirà presso tutte le scuole normali governativo nel Mefie di Maggio p. v.;
la 5.a sessione nell'ottobre successi vo.
I candidati dovranno presentare la domanda in carta da bollo da L. 0,60 al direttore
della R. scuola normale maschile, le candidate alla. direzione della scuola normale
femminile, unendovi i relativi documenti.
Tiro a Segno. — Il giorno 14 corrente
dalle ore 13 allo ore IO avrà luogo nel poligono del tiro a segno una gara straordinaria di apertura libera a tutti i tiratori
iscritti nei ruoli della società. Distanza metri
300: fucile modello 1891. Bersaglio nero in
campo bianco. Tre serie di 8 colpi da eseguirsi una per ciascuna posizione regolamentare.
Il Telefono Pisa-Siena. — l stato inartgurato il telefono l'Ki Siena. Le comunica
zioni importano una tassa di lire due ogni
tre minuti.
-
Le vittime del Tram. — Lunedì sera il
tram a vapore in partenza da Pomi tedera alle
,ore 18,15 investiva presso la stazione delle
Fornace tte Fioretto Geni, figlio di braccianti.
L'infelice ebbe la testa spiccata dal busto.
La madre del piccino nel discendere le
scale per raccogliere il figlio, sdrucciolava
fratturandosi la gamba destra.
Il cadavere, chiuso in un sacco, veniva
trasportato al cimitero di Cascina.
Il tram successivo venne preso a sassate
dalla folla. Il triste fatto ha prodotto viva
impressione.
TON l il .0. — Indirizzi e concetti sociali all'esordire del secolo XX. - Con-
PROF.
lerenze — L 2,
La Democrazia Cristiana. Che costi 0.,
clic cosa vuole. — 14.
Don-. MUR R.I. — Battaglie d'oggi. - Criti-
che e polemiche. -- Lire 2, UI).
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Le cucine economiche di Padova in occasioHe
dei pellegrini daranno refezioni da L. 0,30 o da
L. 0,50. I biglietti bisogna acquistarli in precedenza.
Per domanda di biglietti d'alloggi gratuiti, per
l' acquisto biglietti delle cucine economiche e
e per indicazioni d' alloggi a pagamento, trattoria ecc. esclusivemente al Signor Antonio Canali Presidente del Circolo S. Antonio della G.
C., Via del Santo PADOVA.
BIBLIOGRAFIA.
Mons. ABELLY. — Vita di San Vincenzo de' Paoli.
Versione dal francese di
Luigi Caturelli. — Elegante volume in-8 gr. illustrato di pag. 212. — Prezzo: L. 2. (Roma - Desclèe, Lefebvre e C.).
—
Fra le vite di questo eroe della carità - e sono
tante - quella che porta il nome del vescovo di
Rhodez, Luigi Abelly, come fu la prima a venire
in luce, così rimane sempre una delle migliori.
Essa infatti ha due pregi speciali che la fanno
gustare tanto. Il primo è l'unzione che trasparisce ad ogni pagina. Lo scrittore - dovrei dire
gli scrittori, perchè l' opera è dovuta ai più intimi discepoli del Santo - è un uomo di fede,
di cuore e di carità, e alla luce di queste virtù
descrivendo il suo eroe, lo fa amare e fa venire
il desiderio d'imitarlo. L'altro pregio è quello di
far parlare più che può il Santo; quindi il lettore non si trova già a contatto collo scrittore,
• oana col Santo stesso, il quale così rivive sotto i
suoi occhi, ed egli lo vede, ne ode la parola.
Oggi che non si parla d'altro che, di democrazia, non sarà inutile la lettura della Vita di San
Vincenzo; egli infatti a pro' dei poveri, dei diseredati operò cose che avrebbero dell' incredibile,
se i documenti storici non lo attestassero; anzi,
le, opere stesse da lui fondate lo attestano a sufficienza, esistendo ancora nella maggior parte.
Si procurino pertanto il volume tutti coloro che
amano la virtù, che vogliono fare del bene al
prossimo. San Vincenzo de' Paoli, benchè prete,
è un tipo imitabile non solo per i sacerdoti, ma
per tutti coloro che vogliono il proprio bene e
quello del prossimo.
L'edizione è elegante, degna della casa editrice.
e le illustrazioni quà e là interpolate la rendono
ali Città
DIARIO SACRO.
>li • 7 Domenica della Resurrezione
del N. S. Gesà Cristo, solennità principale e Pasqua nostra. S. Epifanio V. e
M. Al Duomo messa in pontificale e Benedizione
Papale. In S. Torpè, prima dell'alba, mattutino,
messa cantata e processione. Le 40 ore in S.
Giovanni al Gatano, in s. Stefano di Porta a
Lucca, in S. Apollivare di Barbaricina, in S. JE1,2
copo alle Piagge, in S. Ermete, nella chiesa di
Agnano e nella pieve di Cascina. In s. Chiara assoluzione pei terziari di S. Francesco.
8 Lun. di Pasqua. S. Edesio M. In S. Torpè
circa ore 8 messa cantata e Benedizione Papale.
9 Mart. di Pasqua S. Procolo Diacono. Al Duomo a ore 11 ultima predica e Benedizione Papale
che si dà pure al Carmine circa le ore 12. In S.
Martino nella sera vespro e processione solenne
per il termine delle 40 ore.
10 Mere. di Pasqua. S. Ezechiele profeta. Le
40 ore in S. Cristina.
11 Giov. dl Pasqua. S. Leone I P. e I. In S.
Torpè novena di S. Francesco di Paola.
12 Ven. di Pasqua. S. Zenone V. e M.
13 Sab. in albi. S. Ennenegildo re e M. Le 40
ore in S. Chiara.
La Settimana Santa. — È passata con
la solenne mestizia del sacro rito eloquentissimo, con la celebrazione dei sublimi misteri ove la Chiesa diffonde la pompa della
Sacra liturgia, l' eloquenza del linguaggio
biblica ov' è tanta vena di alta poesia.
E il popolo fedele vi ha Preso parte con
l' umiltà dello spirito, dominato da quel sentiniento di alta meditazione che s'impone in
questi giorni anche a coloro che affettano
indifferenza.
Ai Sepolcri è stato un accorrere di ogni
sorta di persone: non per un sentimento curioso, noa per vedere gli addobbi, le veccie
e le rose, che possono anche mancare, ma
agli alunni.
Università popolare. — Al seguito delle
elezioni avvenute, il consiglio direttivo della
università popolare per il secondo trimestre
è stato composto come appresso:
On. Battelli — Badoglio Vera — Bruno
Agostino — Lessona Carlo — Calisse Carlo
— Casavola Paolo — Collodi Giuseppe —
Di Vesteít Maria — Fanny Brutto Gasperini Gustavo — Niccolini Ferruccio —
Pacini Emnilii — Pozzolini Alfredo — Supino Raffaello — Zerboglio Adolfo.
La Corte di Assise. — Il giorno 6 del
prossimo mese di maggio si aprirà la corte
di assise di Pisa. Per ora non si conosce il
ruolo delle cause.
La leva sui nati nel 1881. — Il ministero della guerra ha ordinato che sia eseguita la leva militare sui giovani nati nel
1881 ed in proposito ha disposto:
Che a tutti gli effetti delle leggi sul reclutamento del regio esercito, approvato con
regio decreto O agosto 1888, !a sessione di
questa leva sia aperta il giorno 25 del mese
di aprile corrente.
Che l'estrazione a sorte abbia a cominciare dal giorno 7 del mese di maggio e sia
compiuta senza ritardo:
Che le sedute dei consigli di leva per
l'esame definitivo ed arruolamento abbiano
principio il giorno 18 del successivo mese
di giugno.
E che infine la sessione della leva sia
chiusa il IO ottobre p. v.
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Sac. Alfredo Marrazzini Cancelliere della
Curia Arcivescovile di Pisa.
Pellegrini Prof. Antonio.
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Per la soppressione a Parma del Ginnasio
Comunale (pareggiato ai Regi) il sottoscritto
che v'insegnò per anni 30 consecutivi con
lode, ora è disposto ad andare come precettore in qualche ramiglia signorile della
città, o Provincia di Pisa, luogo ove è nato.
Si possono chiedere informazioni in l'arma
a qualunque Autorità Civile, Ecclesiastica e
scolastica. Per isehiarirnenti rivolgersi al
i irí557.icitígx-nra-.0-r~e.or,"Av..
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Non più caduta
nè Capelli bianchi
Chentorfina, guarisce radicalmente i
dell'i guasti e le gengive malate.
Siffatta guarigione, che si ottiene in
ogni età, si manifesA fin dal primo
gio.:no ; e toglie gradatamente ed in
poco tempo tutti i mali che affliggono
i de:iti, vale a dire: 1.° li spoglia del
taLaro, rendendoli puliti e candidi;
2.° fa cessare per sempre il dolore da
qualunque causa pro7enga ; 3.° guarisce
i ( enti che sentono l' impressione del
care e del freddo, principio di carie;
4.° li corrobora, se deboli, rendendoli
adatti alla masticazione; 5.° toglie la
carie, e perciò non venendo più da
essa consumati i denti dureranno perpe*JuaireAte ; 6.° guarisce le gengive a
pe e,ione e piotegge i denti sani ed
il :oro smalto.
Vendei in tubetti da L. 2 l' uno.
DI 3 soli tubetti bastano per la cura
D npleta ; cosec iè colla p:ccolissima
sp:ia di L. 4 o3auno si libera da qualunque male ai denti ed alle gengive
per tutta la vita. Il risultato è sicurissimo e si garantisce sotto ogni rapporto
Ha ottenuto in ogni esposizione la
medaglia d' oro ed un dono dei Reali
l'ACQUA di ZOLFO
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dalla carie e dalla Missione stessa. L. I la boccetta.
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Denti senza nuocere allo smalto. L. 1 la scatola.
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Emorroidi, esperimentato da m&ti anni di felice successo. L. 2 il vasetto.
Silecifico alei Geloni; sovrano rimedio per combattere i geloni in qualunque stadio essi si trovino, raccomandato specialmente pei bambini e a tutti
quelli che nella stagione invernale ne vanno soggetti. — L. i la boccetta.
Istruzionisui recipienti medesimi.
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g-2g-2
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1
agli ammalati
vengono dati dal Direttore Medico del Laboratorio
Chimico Orosi, I 2, Va Felice Casati - Milano,
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