V I TA B E R G A M A S C A
L’ECO DI BERGAMO
VENERDÌ 7 MARZO 2003
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LA STORIA I Dometti hanno fondato la «Crazy Company» dell’oratorio alla fine del ’70 e oggi ne curano la regia, la sceneggiatura e la direzione artistica
La famiglia che fece innamorare Sarnico del teatro
Padre, madre e due figli impegnati sul palcoscenico da quasi 25 anni. Coinvolti settecento giovani
SARNICO Un’intera famiglia impegnata con dedizione da quasi 25 anni
per dare continuità ad
una piccola e vivace
compagnia teatrale di attori dilettanti.
Un’avventura, quella
della «Crazy Company
Theater for don John»,
dell’oratorio di Sarnico
che, nel 2004, festeggerà
i 25 anni di vita, sotto la
capace direzione artistica di Mario Dometti, sarnicese, di professione insegnante, il quale con la
moglie Carmen e i due figli Benedetta e Alessandro, tuttora attivi del cast, nel tempo libero hanno dedicato risorse e
passione ad un sogno
trasformato in realtà sul
finire degli anni ’70.
«La nostra mission è di
divertire divertendoci –
dice il regista, sceneggiatore e responsabile
della compagnia Mario
Dometti –, teniamo molto ai nostri giovani e agli
adolescenti dell’oratorio».
Questa sera la «Crazy»,
sarà in scena a Sarnico,
presso il cine Junior, con
inizio alle 21, nell’ambito della rassegna dialettale «Città di Sarnico»,
dove si annuncia l’ennesimo tutto esaurito e tante risate per l’ennesima
fatica scritta dal regista,
la commedia dialettale:
«Mètonga öna preda sura», che vedrà in passerella fra i protagonisti,
A sinistra, la rappresentazione di «Grease» e, a destra, la famiglia Dometti di Sarnico, anima della «Crazy Company Theater for don John» (foto San Marco)
Mario, la moglie Carmen
e il figlio Alessandro.
«Questa volta – chiarisce con un briciolo di
emozione Dometti –
mancherà in scena mia
figlia Benedetta, la quale diventerà presto mam-
ma». «Per la mia famiglia
– prosegue il regista, sceneggiatore e qualche volta attore – la Crazy Company è stata una parte
della nostra vita, con il
palco del Cine Junior a
rappresentare una se-
conda casa allargata a
centinaia di figli. Un’avventura in cui abbiamo
creduto come momento
di aggregazione e di impegno per la comunità
parrocchiale. Quasi venticinque anni nei quali
abbiamo allestito musical, commedie classiche
e dialettali, e recital ad
indirizzo religioso. Ci
siamo prefissati di lavorare con serietà, con risposta allo spirito degli
oratori». «La linea guida
L’omaggio della Cassa Rurale ai rappresentanti del luna park allestito nell’ex Foro Boario
– continua Dometti – è
rappresentata dal ricercare un’adeguata preparazione per confezionare
spettacoli polivalenti e di
qualità, capaci di scuotere i ragazzi e spingerli
sul palco a recitare».
I numeri per la Compagnia del Basso Sebino
sono da capogiro: diciannove spettacoli con
trecento rappresentazioni in provincia, fra musical, quali «Forza Venite Gente», «Aggiungi un
posto a tavola», «Jesus giunge Fabrizio Corna,
Christ Superstar», «Cri- uno degli attori e balleristo 2000», «Evangelio», no di talento: «L’impegno
«Smascherando», «Grea- e la serietà, dedicata in
se» e «Francesco a testa questi oltre 20 anni di
in giù», nonché comme- storia dalla famiglia Dodie classiche, «La Zia di metti alla "Crazy ComCarlo», «Ti sego le gam- pany" è straordinaria e di
be» e «Peppone & Don enorme valenza, sia culCamillo». Infine il teatro turale, sia umana. Basti
dialettale, con «Alùra chi pensare che per "Agset po te» e «Indùina chi giungi un posto a tavo’l ve a disnà».
la", la compagnia era
«Quando sfoglio l’al- composta da trenta probum dei ricordi – con- tagonisti, mentre per
clude il capofamiglia – "Grease", eravamo in 36».
devo ammettere che soQuesta sera soffierà
no numerose
anche il piale persone al- Il gruppo di attori
cevole vento
le quali devo
della Rivista
dilettanti ha messo del varietà degratitudine
per questa in scena trecento
gli anni Quaavventura.
ranta, con un
Vorrei ricor- rappresentazioni
omaggio flodarne quat- tra musical,
reale consetro: innanzi spettacoli dialettali gnato ad Umtutto la mia
bertina Gamfamiglia, con e commedie
ba, l’ospite
mia moglie e i
d’onore della
miei figli, quindi don Vit- serata. Quell’artista cotorio Nozza, nel’79 cura- nosciuta come Betty Cato di Sarnico e oggi di- rol, oggi 82enne, sarnirettore nazionale Caritas, cese, che fu star e souil quale ci spinse ai bloc- brette a fianco di Wanda
chi di partenza. Poi don Osiris e alle altre stelle
Giovanni Ferraroli, par- del varietà nazionale, tra
roco di Sarnico per oltre cui il marito Mimmo Fertrent’anni, che ci so- rara, ballerino internastenne con convinzione, zionale.
e infine Domenico Savol«Se penso ai 25 anni
di, al quale è dedicata la dell’anno prossimo –
rassegna provinciale in conclude Dometti – mi
cartellone a Sarnico, fi- vengono i brividi. Sarà
gura significativa per la una festa per gli oltre
cittadina del basso lago, settecento giovani che
il quale ci trasferì la pas- hanno recitato con noi».
sione per il teatro». AgLuca Cuni
ASSEGNATI BUONI SPESA, DVD E UN VIAGGIO
Da un secolo giostrai a Treviglio
Dai cavalli alle autopiste, i Contardi partecipano alla fiera dal 1890
TREVIGLIO Sono presenti
a Treviglio dalla fine dell’Ottocento e mercoledì
scorso sono stati premiati dalla Cassa Rurale per
«la cultura ricreativa e del
sano divertimento che – come ha dichiarato il presidente Alfredo Ferri – le giostre da sempre portano dove si accasano anche se
per breve tempo».
Protagonista la famiglia
Contardi, che porta le sue
autopiste alla «fiera di
Sant’Agostino», in concomitanza della festività della Madonna della lacrime,
fin dal 1890 (aveva iniziato il nonno Andrea, con
una giostra trainata da cavalli). Nella sede della Cassa Rurale sono stati ricevuti Adriano Contardi (nato e battezzato a Treviglio
nel 1938 durante la fiera),
il nipote Doaddi e Adolfo
Borgonovo, in rappresentanza della ditta intestata
alla moglie Lorena Marin
(gioco zig zag), i cui genitori frequentavano la fiera
di Treviglio già oltre 55 anni fa con le «gabbie volan-
In piedi, da sinistra, Doaddi e Bonacina. Seduti, Ferri, Contardi e Borgonovo (foto Cesni)
ti». I giostrai hanno firmato il «registro degli ospiti»
della banca e hanno raccontato al presidente Ferri e al direttore generale
Gianfranco Bonacina la loro vita di uomini dello spettacolo viaggiante, con i problemi legati al mondo che
cambia, alle «diverse at-
d’arancio
fiori
SCANZOROSCIATE
trazioni che – ha dichiarato Adriano Contardi – distraggono i giovani dalle
giostre che vedono assottigliarsi ogni anno i margi-
CURNO
Luca Poma e Federica Gruber
Roberta Borella e Paolo Corvino
❙Domenica 2
marzo nel Santuario della
Madonna della
Castagna don
Paolo Rossi ha
unito in matrimonio Federica
Gruber e Luca
Poma. Testimoni per la sposa
Roberto Gruber e Manuela
Benaglia, per
lo sposo Diego
Poma e Cristina Biella. Viaggio di nozze a
Panama.
❙Nella chiesa parrocchiale S. Maria Assunta, il 28 febbraio,
il parroco don Angelo Lorenzi ha benedetto le nozze di
Paolo Corvino e Roberta Borella. Testimoni per lo sposo,
il papà Pasquale e l’amico Andrea Sietti; per la sposa il fratello Oscar e l’amica Enrica Ghilardi. Tanti auguri.
ni di guadagno». Ferri li ha
rincuorati affermando che
le giostre restano sempre
una sana attrazione e coloro che decenni fa erano
bambini ora sono diventati genitori e nonni e a loro
volta accompagnano in fiera figlioletti e nipoti. Quelle dei Contardi, dei Marinoni, dei Ballarini, dei
Gambarutti, dei Ferrari sono tra le famiglie «storiche»
che da decenni frequentano la «piazza di Treviglio»,
la prima che apre dopo la
stagione invernale e che richiama tante «ditte», che
soltanto qui incontrano
tutte insieme.
Ai tre giostrai è stato fatto dono dell’«ultima lira» in
argento e del volume fotografico «Dietro le quinte de
L’albero degli zoccoli» di Ermanno Olmi, recentemente divenuto «cittadino onorario» di quella Treviglio
nella quale, ospite dei nonni e degli zii, aveva trascorso la sua infanzia nei
cortili e negli orti dove ora
sorge la Cassa Rurale.
«Gratta e vinci», il mercato premia i suoi clienti
È di Dalmine il vincitore del primo premio
del concorso «Gratta e vinci», organizzato
dalla «Com.a.p» (cooperativa che riunisce
le due associazioni provinciali del commercio su area pubblica, Fiva-Ascom e Anva-Confesercenti) e che si è svolto nei mercati bergamaschi nei mesi di novembre
e dicembre 2002. Accanto al primo premio (viaggio di una settimana per due persone in una località esotica), sono stati
assegnati cinque lettori Dvd e dieci buoni
spesa del valore di 100 euro ciascuno. Nel
Saverio Volpe corso dell’iniziativa inoltre sono stati di-
Alla scoperta dei sentieri
con la guida dell’«Alpe»
CISANO Presso la sede
dell’Alpe (Associazione liberi padani escursionisti),
a Cisano Bergamasco, via
Tonallo 11 (telefono
347/42.92.285), è disponibile da poche settimane
un opuscolo di cento pagine con 24 itinerari in
Lombardia.
«È una guida tascabile
per escursioni in montagna studiate apposta per
le famiglie – dice il presidente dell’Alpe, Pietro
Isacchi –, facili da percorrere e alla portata di tutti.
L’obiettivo è quello di promuovere e facilitare l’approccio alla montagna e
alle valli lombarde». Fra le
24 località scelte dall’Alpe
per la mappa lombarda ce
ne sono tre bergamasche:
la valle del Möschel, la Val-
bondione e la Val Gleno.
Ognuna è illustrata con
fotografie, e spiegata con
dati altimetrici, come raggiungerla, la durata dell’escursione, dove sostare,
i servizi pubblici, il grado
di difficoltà (i percorsi bergamaschi sono segnalati
come «elementari»).
Fra le località confinanti si segnalano le piramidi
rocciose di Zone sulla
sponda bresciana del lago
di Iseo. A ovest, tre località lecchesi come la Val
Biandino verso Introbio, il
Monte Barro (da Galbiate)
e il massiccio delle Grigne
(da Varenna).
La guida è stata edita
dall’Alpe con il contributo
dell’assessorato al Turismo della Regione.
stribuiti premi immediati per un valore complessivo di 5 mila euro, suddivisi in 800
buoni da 5 e 10 euro ciascuno. Due erano
infatti le possibilità di gioco per i clienti
delle bancarelle orobiche: grattare la striscia dorata del coupon, che veniva regalato ad ogni acquisto, per usufruire dei premi immediati, o compilarlo in vista dell’estrazione finale. La campagna pubblicitaria ha visto la partecipazione di 180 operatori, distribuiti sui circa 170 mercati di
città e provincia. «L’obiettivo – ha detto
Mauro Dolci, presidente Com.a.p e vice di
Fiva-Ascom – era quello di dare maggiore visibilità ai mercati. C’è stata anche una
forte operazione di promozione attraverso
affissioni pubblicitarie murali, su pullman
e spot radio-televisivi». Nella foto (di Bedolis) il gruppo dei vincitori, nella sede
Ascom di via Borgo Palazzo a Bergamo
(sono residenti a San Pellegrino Terme,
Vercurago, Cologno al Serio, Filago e Bergamo, mentre i dieci buoni spesa sono andati a Martinengo, Pradalunga, Nembro,
Ponte San Pietro, Grassobbio, Bergamo,
Zogno, Orio al Serio, Chiuduno e Mozzo)
Lezioni di addestramento con il Gruppo cinofilo San Colombano
Un corso per i cani in città
Il Gruppo cinofilo San
Colombano organizza anche quest’anno a Bergamo
il consueto corso di addestramento indirizzato al cinofilo principiante che intenda inserire correttamente il proprio cane nella situazione caotica delle
nostre città.
L’appuntamento per la
prima delle dodici lezioni
è per lunedì 10 marzo sul
campo sportivo dell’oratorio di Redona in via Galimberti 4 (l’inizio è previsto alle 20).
Al corso, diretto a livello sportivo, cioè con la presenza attiva in campo del
proprietario, sono ammessi soggetti di qualsiasi razza. Spiegano i promotori: «Gli allievi, attraEmanuele Casali verso moderne tecniche di
addestramento, apprenderanno in breve come far
eseguire ai loro cani tutti
i fondamentali esercizi di
educazione quali il richiamo, l’indifferenza verso al-
tri cani, condotta al guinzaglio,
resta sul posto
e così via... il
tutto senza mai
far ricorso a
mezzi coercitivi
bensì attraverso il gioco e
sfruttando soprattutto l’amicizia e la devozione del cane
verso l’amico
uomo».
Ulteriori
informazioni
verranno fornite direttamente
sul campo dell’oratorio a
partire dalle 20 del 10
marzo. È possibile anche
telefonare ai numeri:
347/56.18.869 oppure al
347/24.83.210.
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La famiglia che fece innamorare Sarnico del teatro