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viaggi
testo e foto di Felix Cossolo
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PA Z Z A
E W ORK
N Y
Una metropoli in continua evoluzione, che offre divertimenti
per tutti i gusti. Ma non mancano le contraddizioni e i problemi:
la Grande Mela vi aspetta a braccia aperte... o quasi!
anti sono gli aggettivi che si possono dare di New York:fiera,focosa,
estrema,pazza,passionale,stravagante,
folle, emozionante, esagerata, superlativa. È una città in continua evoluzione.
Quartieri e strade che vengono stravolti in poco tempo, palazzi demoliti e
nuove costruzioni che cambiano la
T
fisionomia precedente. L'ombelico del
mondo che non detesta i riti funebri e
la distruzione per rinnovarsi costantemente. Un continuo lifting. Ma non
mancano i sapori e gli odori dell'antico. Gli sbuffi dei tombini della metropolitana, l'antico sistema di riscaldamento, le bocche d'areazione che
fanno gonfiare le gonne, a mo’ di
Marylin Monroe. Come conoscerla,
soprattutto la prima volta? Lasciarsi
andare e seguire l'istinto, lasciarsi trasportare dalla corrente, si passerà da
uno stile all'altro, da un ambiente all'altro. Una scorribanda senza meta, senza
regole, senza schemi e non vi perderete in nessun senso. Ero stato a Miami
(con relativa tappa a Key West) subito
dopo l'11 settembre. Potete immaginare il clima in quei giorni.
Precedentemente ero andato a San
Francisco, vivendo intensamente nel
quartiere di Castro street, ma mai a
New York. Quale il momento migliore
per partecipare, nel periodo di
Halloween, alla grande festa che si
tiene tutti gli anni nella Grande Mela?
Certo ho avuto molte difficoltà per
prenotare un albergo, tutto era esaurito, poi dovevo far fronte ai numerosi
problemi: passaporto, visto, volo e una
guida che conoscesse la città.
Si è offerto Fiorenzo, un mio amico
che ha vissuto per anni a Los Angeles e
che attualmente lavora all'After Line di
Milano.Non è stato facile.Il costo degli
alberghi è proibitivo, alla fine mi sono
accontentato di una doppia in zona
Union Square (con bagno esterno e
senza riscaldamento). C'è da dire che
gli hotel gay contattati, tutti esauriti,
sono stati gentili nel segnalarmi soluzioni alternative. C'era il problema del
visto.Il mio passaporto aveva o no validità per gli Usa? Per il volo ho trovato
un’offerta della British Airways via
Londra.Anche qui un po' di problemi:
niente liquidi, accendini e generi alimentari nel bagaglio a mano. Controlli
a non finire a Londra, per non parlare
poi all'aeroporto JFK di New York.
Code interminabili ed un breve interWWW.GAYCLUBBING.IT Clubbing
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Hotel 17
rogatorio al posto di immigrazione.
Ma ce l'abbiamo fatta. Certo non
conoscere nulla della città mi ha creato uno stato d'ansia, soprattutto all'arrivo. Nei dieci giorni della mia permanenza ho scoperto tante cose e mi
sono accorto che poi le mie preoccupazioni erano infondate.Una città di 8
milioni di abitanti, uno stile di vita differente, mettiamo pure la moneta e le
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altre unità di misura (temperatura,
peso, distanze...) per finire con la lingua per me quasi incomprensibile. E
vogliamo parlare del cibo? Non mi
piacciono gli hot dog e gli hamburger,
le zuppe a base di carote e marmellata, le salse grasse e i sandwich senza
sapore dei Mc Donald’s. Sto male
quando vedo migliaia di homeless che
dormono per strada, che rovistano
nella spazzatura e così via. E il freddo?
Alle cinque del mattino a causa del
fuso orario siamo già svegli. Optiamo
per una ricca colazione e una tappa
alla Statua della Libertà. E qui ci
fanno stare tre ore in coda all'aperto,
al gelo, per i numerosi controlli al
metal detector.È la conseguenza della
scelta guerrafondaia di Bush: noi turisti ne paghiamo i disagi (siamo visti
come potenziali terroristi) e in ogni
occasione dobbiamo dimostrare il
contrario. Non puoi portare uno zainetto. In discoteca devi presentare il
passaporto, lo fotografano. In aeroporto devi lasciare le tue impronte digitali e così via.Ma pensando a quello che
mi ha scritto il mio amico Lorenzo ricordati comunque che gli Stati Uniti
sono stati la patria della nascita del
movimento gay con i moti di
Stonewall - sto perdonando tutto. Le
Distribuzione di viveri e vestiti
agli homeless
Stripman al
Boysroom
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lamentele iniziali (dalla camera d'albergo con un lettino ristretto al tipo
che mi insulta dandomi del marycón
- frocio, in spagnolo) si dissolvono, ho
preso tutto con filosofia e ho cercato
di vedere le cose positive che comunque mi succedevano. Come quando
in metropolitana una ragazza ci ha
osservati e forse accortasi dell'abbigliamento ci ha parlato dicendoci:
“come siete belli”. Era una italiana, e
sicuramente le mancava il contatto
con i suoi conterranei. Finalmente
dopo alcuni giorni abbiamo trovato
un ristorante italiano con gestione
messicana, qui ci hanno trattato come
a casa nostra e almeno il problema del
cibo è stato superato. Poi documentandomi sulle riviste free (qui sono
addirittura settimanali) abbiamo ini-
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mail e all'ultimo momento ti forniscono l'indirizzo di appartamenti e locali
di cui la polizia non deve sapere e
dove tutto è permesso. Si svolgono
feste a tema come i naked party, i
black out party,feste per i feticisti dei
piedi o per gli arabi e i loro amanti
(Habibi). Qui i go go boys fanno perDue baristi dello Splash
Little Italy
Lo staff messicano
della trattoria
Sapore
Il manager del Boysroom alla
festa di Halloween
ziato a scoprire la gay life notturna.
Fiorenzo, inciucione, presentava e
mostrava il nostro Clubbing e tutte le
porte si aprivano. Niente ingressi, free
drink e possibilità di fotografare chi
volevamo, perfino gli spettacoli hard
(semi clandestini). Sì perché a New
York nei locali oltre al divieto di
fumare (non ci sono nemmeno salette riservate) sono proibite le darkroom; gli stripmen si possono spogliare ma non devono assolutamente
fare vedere il pisello. Al contrario se
conosci puoi entrare in club in cui
devi essere tesserato (quali saune e
party erotici) oppure iscriverti via
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formance mozzafiato; ricordo un
ragazzo superdotato che reggeva una
lattina di Red Bull sulla sua asta eretta. E via con le mance. Con un dollaro
una semplice toccatina, con 20 una
lap dance privata di 5 minuti e chi
non si accontenta può terminare la
serata a suon di bigliettoni,in casa o in
albergo; i soldi piacciono veramente
tanto agli americani. Interessantissima
la visita al Metropolitan Museum of
Art,al MoMa (Museo d'arte Moderna,
che orgoglio vedere esposta una
Vespa della Piaggio), al Central Park,
all'Empire State Building, al World
Trade Center. Manhattan è il cuore
di New York, un'isola che puoi anche
attraversare a piedi, se hai voglia di
camminare. Oltre a Union Square
dove eravamo di casa (quasi tutti i
giorni c'è un mercatino consigliato),
ci siamo diretti a Greenwhich
Village, a Crhistopher Street, ad
Harlem, a Little Italy e nell'Upper
East Side.Si può girare anche di notte
senza problemi ed è difficile perdersi
grazie al sistema delle indicazioni stradali ben visibili, alle ampie avenue, ai
blocchi tutti numerati e facilmente
raggiungibili. Ci hanno sconsigliato il
Bronx e Brooklyn. Non abbiamo
avuto tempo di visitare il Queens ma
non poteva mancare una tappa a
Central Park, al vicino mercatino
domenicale delle pulci, a Wall Street,
al Museo del Sesso (poco interessante). Sul Village Voice ho avuto la
possibilità di documentarmi sugli
avvenimenti giornalieri e siamo accorsi alla parata del 31 ottobre nella
6th Avenue. Abbiamo visto poco, due
milioni le persone, 50mila i partecipanti, l'accesso era difficile perché
molte strade collaterali erano inspiegabilmente chiuse e le poche percorribili intasate. Quello che mi ha colpiDue maschere allo Splash
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Central Park
to, anche nei party notturni del Roxy
e dello Splash dove siamo stati ospiti, è stata la partecipazione delle
maschere: almeno il 90 per cento dei
clienti era in tema,proprio il contrario
di quello che sta succedendo da noi
dove stiamo perdendo la gaiezza del
nostro Carnevale. Per non dimenticare della maratona del 5 novembre con
la presenza di almeno tremila italiani
giunti appositamente.
E la parata di Halloween (con il supporto del sindaco Bloomberg) è stata
l'occasione per i bambini del trick or
treat ma non solo: una forma di contestazione e di pressione sul voto di
midterm, contro l'occupazione
dell'Iraq e la politica di Bush (infatti i
risultati hanno dato ragione agli oppositori). In una città che si scopre bac-
chettona e trasgressiva i costumi gettonati sono stati quelli del travestimento femminile:calze a rete,tacchi a
spillo e parrucche. Sul quotidiano
America oggi leggo del sostegno con
fondi federali del governo americano
per campagne moraliste: niente sesso
senza matrimonio, un programma
pro-astinenza rivolto ai giovani sotto i
30 anni.Bush sta perdendo il contatto
con la realtà.Al posto di finanziare le
associazioni benefit che lottano contro l'aids, per l'assistenza e gli alloggi
ai malati, qui investono per predicare
l'astinenza e aspettare il matrimonio
prima di fare un bambino. Un modo
per dividere, per imporre uno stile su
come devono comportarsi gli americani a letto. Nello stesso tempo la
corte del New Jersey concede 6 mesi
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di tempo per legiferare sui matrimoni gay. Staremo
a vedere.
GROUND ZERO Anche aziende italiane hanno vinto commesse sulla ricostruzione e la rinascita di
Ground Zero. Nell'immensa area di
Lower Manhattan verranno erette
tre torri e un chilometro di gallerie
per pedoni. Ma la guerra contro il
terrore è già costata 400 miliardi di
dollari (290 solo per il
conflitto iracheno) e non
ha certamente incoraggiato un accordo onorevole
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tra israeliani e palestinesi.
LA STATUA DELLA LIBERTÀ
- Ha compiuto 120 anni.
Lady Liberty, 93 metri, opera
di Eiffell, lo stesso dell'omonima torre parigina,sorregge fieramente una fiaccola, mentre
nell'altra stringe un libro recante la data del 4 luglio 1776 (anno
dell'Indipendenza americana).
Donata dalla Francia, inaugurata nel
1886, divenne monumento nazionale nel 1924.
WALL STREET - La Borsa di New
York sta rischiando di perdere la
supremazia rispetto a Londra, tra le
city della finanza mondiale.
L'allarme lo
diffonde
il
Times,
e
suona quasi
come un sorpasso. The
city that
never
sleeps,
l
a
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si considera l'antenna. Perse il suo
record nel 1972,
battuto dalle Torri
Gemelle. Oggi ha
riconquistato purtroppo il primato di
NY ed è il nono
grattacielo
al
mondo. La sua illuminazione cambia
colore: verde per la
festa degli irlandesi,
L’entrata del Metropolitan Museum of Art
tricolore per il
Columbus day (la
città che non dorme mai, deve aprire
festività italiana) e così via.
ancora di più gli occhi per evitare
questa catastrofe. Le cause sono da far
risalire all'11 settembre e alla 'bolla'
degli anni 90. Il muro spinato eretto
dall'amministrazione Bush: leggi di
VOLO - Numerose le compagnie con
controllo e di sorveglianza, la 'regulaofferte aeree, da Eurofly alla British
tions', le barriere contro l'immigrazioAirways. Fuso orario: 6 ore, cambio 1
ne, i semplici viaggi di affari sempre
euro = 1,25 dollari circa.
più umilianti e complicati, scoraggiaVISTO - I passaporti rilasciati a partire
no le nuove forze lavoro che a questo
dal 26 ottobre 2005 devono essere
punto preferiscono Londra. Sembra di
muniti di fotografia digitale del titolanon essere ben graditi a New York, ha
re.In caso contrario il viaggiatore avrà
dichiarato un banchiere arabo al
bisogno di un visto. Possono viaggiare
NYTimes. I prezzi del mercato immosenza visto i titolari di passaporto a
biliare stanno cedendo, la brusca frelettura ottica anche antecedente la
nata dell'economia, il deficit commerdata del 26 ottobre 2005. I passaporti
ciale e lo sproporzionato sistema delprivi di fotografia digitale avranno
l'indebitamento dei cittadini con le
bisogno di un visto. Per informazioni:
banche fanno temere un difficile
www.usembassy.it - www.italy.usemperiodo.
bassy.gov o chiamare il call center a
EMPIRE STATE BUILDING - Il grattapagamento 899-343432.
cielo simbolo della Grande Mela ha
BAGAGLIO A MANO - Le disposizioni
compiuto 75 anni. Era il grattacielo
recenti prevedono l'impossibilità di
più alto del mondo, 381 metri, 443 se
introdurre nel bagaglio a mano liqui-
L’ Empire State of Building
Consigli utili
Fiorenzo nei pressi del ponte di Brooklyn
Wall Street
WWW.GAYCLUBBING.IT Clubbing
di, alimenti, medicine, cosmetici e
drink. Sì a cellulari e macchine fotografiche. No ad accendini e fiammiferi
e naturalmente tagliaunghie, coltelli,
forbici etc...
PER DORMIRE - Gli hotel sono cari e
spesso non offrono i servizi che
comunemente ci aspettiamo. Il mio
ad esempio, l'Hotel 17, costa per una
doppia 150 euro al giorno (senza colazione, frigo, security box e riscaldamento fuori uso, con un letto a una
piazza e mezza) ma in buona posizione. www.hotel17ny.com
Consultate il sito italiano www.xplorenewyork.it con un'ampia sezione
dedicata alla gay life di New York e la
possibilità di prenotare l'albergo
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pagando anticipatamente in euro.
Sono segnalati anche gli hotel gay
(Chelsea Pines Inn, Chelsea Lodge,
Incentra Village, Colonial House Inn,
Hotel Grand Union...).
TAXI E TRASPORTI PUBBLICI Dall'aeroporto JFK a Manhattan intorno ai 55 dollari (incluso autostrada e
mancia). A Manhattan una corsa 5-10
dollari. I mezzi pubblici: una tessera
settimanale per tutti i mezzi sia di
superficie che metro 24 dollari, una
corsa 2 dollari, una giornata 7.
PER MANGIARE - Dipende dai gusti.
Economici sono i baracchini che con
1,50 dollari ti danno un caffelatte e un
mega croissant. Se vi piacciono trovate le catene di McDonald’s e KFC (a
base di pollo fritto): prezzi moderati,
la pulizia lascia a desiderare, ambiente un po' squallido. Leggete sempre il
menù. Per il vino chiedete di assaggiarlo se è sfuso, a volte può essere
imbevibile. Se non trovate quello che
fa per voi andate alla trattoria Sapore,
cucina italiana, gestione messicana, 55
Greenwich Ave. (vicino a Crhistopher
Street), tel. 212. 229.0551. Special
lunch a 6,90 dollari (una zuppa, un
piatto unico e il
caffé compresi),
mance escluse.
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VITA
GAY
VITA
GAY
VITA
GAY
VITA
VITA
GAY
VITAGAY
GAY
MANCE E TARIFFE - Tips: corrispondono al 15% del servizio e si devono
assolutamente dare. Se prendi un
drink in discoteca è prassi dare almeno un dollaro di mancia al barista.
Normalmente al prezzo esposto nei
negozi devi aggiungere le tasse, intorno all'8%. Le Marlboro costano da
6,50 a 7,50 dollari il pacchetto.
Repubblica 1,50, il Corriere 3.
MUSEI ED EVENTI - Mostre permanenti e temporanee al Metropolitan
Museum of Art, da non perdere.
Ingresso raccomandato 20 dollari, ma
se volete potete fare una donazione e
pagare quello che avete. Altra tappa
imperdibile è il MoMa, la più grande
collezione di arte moderna nel
mondo. Il venerdì sera dalle 16 alle 21
è gratuito. Museo del Sesso, 10 dollari con il flyer, ma non ne vale la pena.
Empire State Building 16 dollari,
Statua della Libertà 11,50. Per la
programmazione,gli eventi e le numerose iniziative consultare Time Out,
Village voice, City guide e i numerosi
opuscoli diffusi gratuitamente anche
negli alberghi.
CONSUETUDINI E
LEGGI - È vietato bere
alcolici per strada. È
obbligatorio portare
un documento perché è richiesto soprattutto nei locali.
Vietato fumare in
tutti gli ambienti al
chiuso.
Festa-concerto al Roxy
La drag queen
Peppermint
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egli anni '70, nel periodo pre-aids,
subito dopo la rivolta di Stonewall
e i primi pride, la gay life della Grande
Mela era molto gettonata. Erano i
tempi del famoso Manshaft, delle sue
dark, dei gironi perversi nei vari piani,
dei reportage del giornalista e amico
Giovanni Forti (in forma anonima) per
Lambda. Ma la malattia si diffonde,
muoiono in tanti, compreso Giovanni,
nascono i primi gruppi, molto attivo
quello di Act Up. La situazione cambia, le camere oscure vengono chiuse
dalla polizia, anche le favolose saune e
tutti i sex-club. Sono passati tanti anni.
A fine giugno si svolge il gay pride che
raccoglie migliaia di partecipanti, perfino l'Empire State Building si illumina
di violetto per salutare la folla. La gay
street Cristopher Street è sempre
meno il punto di riferimento, la storica
libreria Oscar Wilde (nata nel 1967)
ha vita difficile, lo stesso bar
Stonewall dove scoppiò la rivolta del
'69 è chiuso. Molti locali si sono spostati in altre zone, soprattutto a
Chelsea e Greenwich Village.Gli incontri avvengono tramite internet e si
respira un'aria di trasformazione.
Alcuni locali hanno nomi provocatori:
Dicks, Cooks e famosa è la serata
Motherfucker al Roxy. Consultando le
riviste free Next e Hx, settimanali, avrete a disposizione l'agenda giornaliera
degli eventi. Non potevamo seguirli
tutti, vi segnaliamo i posti più interessanti che abbiamo scovato.
Roxy - discoteca mega, solo sabato,
515 w 18th St., la simpatica drag
Peppermint ci ha gentilmente invitato per trascorrere la notte di
Halloween.
Dalle 10 alle
11 open Red
Bull vodka
(tutto gratis),
5 dj, alle 2 di
notte costume contest,
ingresso 15,
20 e 25 dollari (i prezzi
variano
in
N
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AY
AY
AY
GAY
tutti i locali a seconda dell'orario,se hai
o meno l'invito, se sei iscritto in una
lista o se hai comperato il ticket in prevendita. www.motherfuckernyc.com
Splash - discoteca, aperta tutte le sere,
50w17. Programmazione interessante.
Si va dall'happy hour agli strip, dalle
serate con i go go boy alle emozioni
della lap dance privata, dal bingo alla
proiezione di filmati musicali.Ad esempio la domenica con 8 dollari c'è il
Beer Blast (birra a raffica, alle 20 il
dance party, alle 21 Desperate
Housewives (Casalinghe disperate).
Ingresso gratuito alcune sere,altre 5-10
dollari. Portare sempre il documento.
www.splashbar.com
Boysroom - bar, 211 Avenue A (13th
St).Serate a tema.Go go boys,staff simpatico e friendly. Macho Mondays,
drink a buon prezzo, il giovedì tutte le
consumazioni a base di vodka, open,
ingresso 10 dollari. Il sabato e la domenica no cover,beer blast,una birra solo
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1 dollaro,il venerdì open bar dalle 22 a
mezzanotte e la domenica hot shot.
The Cock - discobar, 29 Second
Ave.(Houston St.). Molto trasgressivo
alcune sere, soprattutto con il Black
out party, le toilette diventano dark.
Big cock contest, consumazioni
attorno ai 10 dollari.
Phoenix - 447 E 13th (1 St/Ave
A), tranquillo bar,
prezzi bassi, formula del 2for1 e
happy hour a metà
prezzo.
The Web - 40 E 58th St.,
disco bar per gli amanti
dei ragazzi orientali (Hot
Asian boys).
The 20 Club - 20w 20th
St., hot male dancers, lap
dances privati, la domenica sera, ingresso 10
dollari, un Jack Daniel 14.
Alcuni locali richiedono abbigliamento
particolare (dress code), altri offrono
serate a ritmo di musica brasiliana e
sudamericana. Ci sono le serate fetish,
fashion, leather, per le donne, per i
tatuati,per gli amanti dei piedi,gli sportivi. Tra i party non mancano gli hot
body contest, homo cowboys e cowgirls, the dance party, beer blast, blackout, karaoke, hot shot, mutanda
party, Habibi per i gay arabi...
Senza dimenticare i teatri, i concerti, i
musical, Brodway, i teatri off, i cabaret,
le gallerie d'arte...
Sesso: saune (è obbligatoria la tessera
di socio), costo totale per un ingresso
intorno ai 30 euro, discrezione, si può
affittare una cabina personale alle
West Side club e Est Side club sauna.
Sexy shop, ingresso libero nella sezione per adulti, cabine a pagamento a
gettone (si entra da soli, alcune sono
comunicanti tra loro con glory hole e
accorgimenti vari). Battuage a Central
Park (sul tardo pomeriggio vicino al
laghetto nella zona Ovest detta the
Ramble). Escort, personal trainer,
massaggiatori li
trovi in molti
club ma soprattutto su internet (Gay.dar ad
esempio).
Tutte le infor-
mazioni su Next www.nextmagazine.net e Hx www.hx.com in distribuzione gratuita nei locali gay.
Siti utili:
Informazioni sul gay pride annuale:
www.hopinc.org,
www.queenspride.com,
www.prideagenda.org,
4www.jerseypride.org,
www.gaycenter.org
Serate per gli orsi: www.bearcafe.org
Festa delle parrucche, la prima domenica di settembre sul Pier 54 nel West
Village: www.wigstock.nu
Tea dance estivo: www.seatea.com
Glbt free magazine settimanale:
www.gaycitynews.com
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SISÌ
M A D A M E
personaggi
di Danilo Di Michele
TRAVESTIMENTI
E PROGETTI DI UNA STAR
na carriera iniziata nel 1987 quella di Madame Sìsì,
alias Carlo Tessari, stravagante drag queen che da quasi
un ventennio è legata al mondo della notte e dei giovani. La
sua storia inizia con la gestione di un locale notturno a
Paderno Franciacorta, quando ancora si faceva chiamare
Madame Carlotta. Dalle prime esperienze lavorative, nel
1995 Carlo è diventato un imprenditore di successo con la
gestione del locale Artclub di Desenzano del Garda (BS). I
suoi travestimenti non sono solo un modo di essere, ma un
momento di genuina follia,la voglia di evadere dai clichè per
poter dare totale libertà a tutto il suo essere.Madame Sìsì sta
bene con se stessa ed è questa forza che l'ha sempre portata a dedicare la propria vita professionale ai giovani, ad insegnare loro ad essere positivi, a fare capire che il vero equilibrio è dentro di sé. La parrucca rossa, gli occhiali con strass
colorati e abiti dalle fantasie stravaganti sono le peculiarità
dei travestimenti dell'artista, legata ormai da molti anni a
questa immagine che le ha permesso di conquistare anche
l'attenzione di uno dei più importanti fotografi americani,
Greg Gorman; notata durante un'intervista realizzata per
un'emittente statunitense, il fotografo ha contattato
Madame Sìsì, ritraendola con
professionalità,per far risaltare il suo carattere unico ed
eccentrico. Ogni progetto
seguito e realizzato da
Madame Sisì ha l'obiettivo
primario di trasmettere un
messaggio: il divertimento è
una parte fondamentale della vita,
ma deve essere
assolutamente
naturale,
deve
nascere da dentro
senza il bisogno di
aiuti artificiali e
per fare ciò è
importante guardarsi nel profondo
e avere il coraggio
e la voglia di vive-
U
re la vita, che è bellissima. In linea che con questa visione
della vita, Madame Sìsì ha promosso varie iniziative mirate
a sostenere il divertimento e la trasgressione, quelli puri e
semplici che non hanno bisogno di alcol e droghe per esistere, ma che si concretizzano in una serata con gli amici e,
perché no, nel trucco e parrucco dei suoi travestimenti. E da
qui nasce un'importante campagna pubblicitaria no profit che mette in guardia sull'utilizzo di sostanze stupefacenti,
sull'abuso di alcol e farmaci e, non meno importante, raccomanda una guida sicura su strade e autostrade. Due slogan
semplici e diretti per colpire in modo indelebile
l'attenzione dei giovani:“Droghe, alcol, farmaci. L'eccesso ti butta nel cesso” e
“Ricordati che l'autostrada non è una
giostra”; la campagna è esposta su affissioni posizionate all'uscita di alcuni
importanti caselli autostradali della
Lombardia. Ma Madame Sìsì si può considerare un'artista a tutto tondo; il suo
ultimo lavoro è costituito dal cd
Disco Madame, che ha presentato
a giugno all’ Hollywood di Milano.A
fine gennaio è in programma l'uscita di un secondo cd, Disco
Madame 2, che con energia e originalità farà da colonna sonora per l'inverno 2007.Altri progetti sono in cantiere per Madame Sìsì. Recentemente
è stata presentata una linea di abbigliamento firmata Madame Sìsì, dedicata ai giovani di tendenza: jeans,
giacche e t-shirt con l'applicazione
di strass e celebri frasi dell'artista
stampate, proposti nei colori moda
dell'inverno 2007. Per l'inverno è
prevista anche la pubblicazione di
un libro, intitolato Di giorno
dormo, che conterrà fotografie
magistralmente interpretate da Greg
Gorman. Un traguardo importante
nella ricca agenda di Madame Sìsì,
che è impegnata anche nella realizzazione di
V i l l a
Madama,
uno spazio
immerso nel
verde dedicato ai giovani,
alla
musica e
allo spettacolo.
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PUNITAPER
di Michele Sabia
ALDA D’EUSANIO
hi non la ricorda mezzobusto del Tg2 insieme a
Carmen La Sorella e Lilli Gruber?
Chi non ha visto almeno una
puntata de L'Italia in Diretta programma che prosegue ancora
oggi seppur con una leggera
variazione nel titolo - sotto la
conduzione di Cucuzza? Dopo il
grande successo avuto con Al
Posto Tuo - programma del
pomeriggio di Raidue con tanto
di aspre polemiche che seguirono quando la conduttrice indossò una maglietta con su scritto:
"Dalla, non è un cantante, è un
consiglio" - Alda D'Eusanio che
fine ha fatto? E quando la rivedremo in tv? Lo abbiamo chiesto
direttamente a lei e, tra le tante
cose, ci ha confessato di essere
ancora innamorata di un marito
che non c'è più da molto tempo.
C
Lo sa che manca proprio la sua
presenza in video?
Mi fa piacere. In ogni caso penso
che quando una forte personalità si assenta manca sempre.
Al posto Tuo è stata una trasmissione di gran successo ma
alla quale sono seguite tantissime polemiche. Serba ancora
un po' di amarezza per quel
periodo difficile?
Amarezza c'è sicuramente, sono
stata molto male. Ho cercato di
tenere duro ma le polemiche
sono state talmente ardue e
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AVER PARLATO
DIGAY
Nonostante giudichi il Gay Pride un'inutile
provocazione, la ex mezzobusto del Tg2
raccontava storie gay in trasmissione. Sparita
dalla TV confessa di essere stata richiamata più
volte per questo
monotematiche su di me, che in
quel periodo ero diventata il simbolo del peggio che ci poteva
essere. Più che amareggiata sono
rimasta ferita.
In quel programma ricordo una
gag con due attori bravissimi
che raccontavano la convivenza
di un gay e di un etero.
Il raccontare il mondo che ci sta
attorno, quello che accade nel
mondo affettivo di un omosessuale lo ritengo un dovere da parte di
chi ha in mano uno strumento di
comunicazione. Un omosessuale
deve avere la possibilità di manifestarsi e di essere accettato per
quello che è. Ci sono polemiche
su questo, polemiche che ho com-
battuto aspramente.
Sulla questione irrisolta dei
PaCS cosa ne pensa?
Così come trovo eccessivo il gay
pride perché mi sembra una provocazione inutile, altrettanto
ritengo eccessivo un giudizio così
negativo e duro che la Chiesa dà
sugli omosessuali e sui loro diritti
ad avere una famiglia o una vita di
coppia tranquilla. Che siano PaCS
o che siano matrimoni, i diritti
civili di qualunque cittadino,
rispettoso delle leggi civili, vanno
riconosciuti. Ognuno ha diritto ad
avere una vita affettiva, ad aver
riconosciuta legalmente la convivenza e nessuno deve permettersi, sia la religione che lo Stato, di
negare questo diritto. Mi indigno
fortemente.
Non mi dirà anche lei "ho molti
amici omosessuali" vero?
Mi scusi, io credo di avere un
atteggiamento nei confronti del
mondo omosessuale diverso da
altri, faccio fatica a vederlo come
un mondo particolare e diverso.
C'è tanta gente che dice: «Ho
anche tanti amici omosessuali»
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come se fosse una cosa strana o
di cui vantarsi. C'è chi usa questa
cosa per farsi bello o per sembrare democratico o, più ancora,
come un atteggiamento d'elite.
Quando sono stata attaccata per
la mia difesa del mondo omosessuale non ho chiamato né
l'Arcigay né altri perché ritengo
che sia un dovere sacrosanto
difendere i diritti dei cittadini,
siano essi omosessuali o eterosessuali. Per cui faccio veramente
fatica a fare una differenza tra l'amico gay e quello eterosessuale.
Chi l'ha attaccata per aver difeso il mondo gay?
Sono stata richiamata varie volte
perché raccontavo storie omosessuali. Ma io lo facevo perché la
trovo
una
g r a n d e
dimostrazione di coraggio. Il coraggio di dire
«vivo
una
condizione
di sofferenza» è un atto
di grande forza. La società, quella
del 2000, forse anche quella del
3000, non sarà mai sufficientemente pronta ad eliminare e vietare questa sofferenza solo perché si ha una identità sessuale
diversa da quella etero.
Quest'estate in Versilia e a
Roma e una settimana fa a
Brescia, si sono consumati episodi di una violenza barbara.
Cos'è che, secondo lei, scatena
tanta rabbia nei confronti del
diverso?
Perché c'è un giudizio morale e
religioso assolutamente vergognoso da parte di tutte le società.
Io ho viaggiato molto e posso
dire che l'unico paese al mondo
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che mi ha colpito per il suo atteggiamento di rispetto nei confronti degli omosessuali sono le isole
Fijii. Ci sono stata l'anno scorso
ed era bellissimo vedere che alcuni ragazzi ci servivano con il fiore
sull'orecchio. Per fortuna ci sono
ancora queste società innocenti e
pure che considerano i loro cittadini in base alle loro capacità di
dare piuttosto che per la loro
identità sessuale. Purtroppo la
gran parte delle cosiddette "civiltà" sono incivili. Questo giudizio
negativo, questa repulsione che si
ha nei confronti del mondo omosessuale è qualcosa di assolutamente incivile, non solo antidemocratico ma incivile.
È ancora innamorata di suo
marito?
Sì, ne sono ancora innamorata. Lo
sento ancora vicino a me. Il
periodo passato insieme è stato il
più bello in assoluto. Con lui ero
davvero felice.
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NUOTATORI
2007
calendari
www.ngt-club.eu
Dall'ASA di Milano
arrivano 13 scatti
ispirati ai nuotatori in 99
limitatissime copie.
Un'iniziativa per pochi,
ma scelta da molti: il soggetto è stato infatti deciso da un sondaggio sul
sito www.ngt-club.eu in
cui si chiedeva quale tra
diverse categorie professionali fosse la preferita
dai visitatori.
E il progetto realizzato
sotto la direzione di
Norberto Simonardo con
le foto di Marco Serina
conferma la bontà
della scelta...
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CON IL
libri
di Gianni Vattimo www.giannivattimo.it
con Piergiorgio Paterlini
PIÙ
FIGLIO
PICCOLO
“Non è un’autobiografia in senso classico, perché
l’ho scritta io, non è una biografia perché Vattimo
la “controfirma” e parla in prima persona”.
Piergiorgio Paterlini
S
e non avessi coltivato il mio sogno
della famiglia multipla. Se fossi stato
più cattivo più geloso più impositivo… forse Gianpiero non sarebbe
andato in quella sauna a Nizza, forse
non si sarebbe preso l'Aids. Questo a
volte mi dico. Questo è il rimpianto
che ho verso Gianpiero, il mio rimorso. Ma so che le cose non stanno così.
In sauna, ci andavamo già prima, sia io
che lui.Nei confronti di Sergio il rimorso invece è quello di averlo lasciato
troppo solo, soprattutto dal 1999, dalla
mia elezione al Parlamento europeo.Io
lo immaginavo a Torino che si divertiva
come un matto e invece ho poi scoperto che la malattia e la morte di
Gianpiero lo avevano così spaventato
che passava le sere da solo davanti alla
televisione. Quando è morto
42
Gianpiero non mi sono ritrovato vedovo completamente perché avevo un
bravo "sostituto". Sergio mi ha molto
aiutato. A vivere. Cercavamo di consolarci a vicenda.Anzi, in qualche modo
lui ora era molto più tranquillo: finita,
per forza,la rivalità tra i miei due "figli",
finita la rivalità con il "fratello maggiore", tutto era più facile.
Ricordo il primo pomeriggio che
siamo andati al cinema dopo che
Gianpiero non c'era più. E poi poco
dopo a Parigi. Dove avremmo comprato un appartamento.Abbiamo combattuto insieme contro la tristezza con le
armi più normali, cercando di fare la
vita meno drammatica possibile.
Nel 1993 siamo andati a fare un viaggio in Nepal, noi due e i due
Debenedetti, anzi tre questa volta, perché con Franco e Barbara c'era il figlio.
Se con Gianpiero il matrimonio era
somigliato un po' al matrimonio tra
due coniugi cattolici, l'amicizia con
Sergio assomigliava al matrimonio tra
due coniugi anziani, affetto senza più
sesso. Stavamo bene insieme. Ero contento di lui. Che ci fosse. Un giorno
Ezio Mauro - passato a "Repubblica"viene a trovarci e fa tutta una pagina su
questa coppia gay che vive insieme.
Con lui c'è anche il giornalista
Maurizio Crosetti. Non ricordo né il
giorno né l'anno, certo che il mio
amico Ezio alla mia vita di famiglia è
stato sempre molto attento.Era venuto
da me e Gianpiero nella casa in collina,
quando eravamo entrambi giovani; ora
raccontava la storia di una coppia gay
matura, anche se Sergio aveva vent'anni meno di me. Insieme a Gianpiero,
devo mettere Sergio tra i miei maestri.
Sergio aveva fatto il liceo artistico ed
era uno storico dell'arte. Conosceva le
tecniche della miniatura, ma non era
uno capace di manovrare le ideologie.
Per questo scriveva poco. Scriveva
poco e leggeva moltissimo. Era uno
minuzioso. Io gli fornivo qualche volta
la parte ideologica del suo lavoro, che
gli mancava. Era uno che poteva fare il
critico d'arte, non il letterato o il filosofo, era proprio una questione di formazione. Mi ha insegnato ad apprezzare la storia dell'arte. Sergio era uno che
mi spingeva nei musei. Da quando è
morto non vado più a vedere un
museo se non obbligato. È come se
fosse finita quella parte della mia vita.
GIANNI VATTIMO
con PIERGIORGIO PATERLINI
Non Essere Dio
un'autobiografia a quattro mani
Uno scrittore e un filosofo si incontrano. Dialogano per giorni, ci si aspetterebbe una lunga intervista. Ne nasce
invece un racconto in prima persona
in cui è il filosofo, che ha appena compiuto settant'anni, a parlare.
Un racconto appassionante, di fatti
persone personaggi memorie colpi di
scena. Un racconto molto intimo e allo
stesso tempo denso di momenti pubblici.Un vero e proprio romanzo che si
colora via via di umorismo,rabbia,poesia, tenerezza, dolore, passione. …
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GERUSALEMME
eventi
testo e foto di Giuliano Federico
IL PRIDE
DEL COMPROMESSO
Doveva essere il bis di Roma 2000 e così non è stato. Non c'è
stata la parata dei nostri colori, non c'è stata la sfilata dei nostri
diritti per le vie della città santa
erusalemme, l'epicentro dei tre
monoteismi, nucleo di pietra e
carne di quegli assolutismi religiosi
nemici dell'individuo e della sua unicità,ha resistito e alla fine ce l'ha fatta.
Dopo il rinvio del 2005 e l'annullamento del World Gay Pride dell'agosto 2006, il Pride di Gerusalemme si è
risolto in un mesto concentramento
nello stadio dell'Università Ebraica, a
pochi metri dalla Knesset, il parlamento israeliano. All'ingresso dello
stadio ci perquisiscono tutti, controllano le borse e ci legano ai polsi un
braccialetto di plastica rosa, spiegandoci che è per la nostra sicurezza:
'chiunque sia senza questo braccialetto all'interno dello stadio è fuori
norma e va consegnato agli agenti'.
Moltissimi i giornalisti, le tv, i fotografi. La folla è composta, non si vedono
quegli eccessi tipici dei gay pride e
che tante volte vengono condannati
dalla stessa comunità GLBT. La cosa
non mi piace. Sono un convinto nemico di chi vorrebbe 'purificare' i gay
pride e spero che la compostezza e
l'assenza dei transessuali da questo
G
significato dell'essere comunque
riusciti a svolgere l'evento. 'Siamo
comunque soddisfatti, le guerre si
combattono battaglia dopo battaglia e
oggi noi abbiamo fatto un passo in
evento
siano
spontanei e non
imposti.
I primi quarti
d'ora sono attanaglianti.
Un
groppo mi stringe alla gola,
davanti ai miei
occhi ho una
farsa,un surrogato che non ha nulla di
spontaneo, un atto dovuto, una messa
in scena da sconfitti che cercano consolazione. Impiego qualche ora e solamente dopo aver trascorso altri giorni
in giro per Israele comprendo il reale
avanti' mi racconta un medico chirurgo gay di Tel Aviv. Gli omosessuali
israeliani sorridono, festeggiano come
solo loro sanno fare, capaci come
sono ormai da mezzo secolo di ritagliarsi dei momenti di cristallina feli-
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cità in mezzo alle difficoltà e alle
catastrofi. È una magnifica giornata di
sole a Gerusalemme, il cielo azzurro
è puntellato di elicotteri, intorno allo
stadio in cui accorrono circa tremila
partecipanti, si srotola un robusto
cordone di forze dell'ordine. 'Questa
è comunque una vittoria del diritto'
mi spiega Marco Cappato, europarlamentare radicale, presente a
Gerusalemme insieme a Sergio
Rovasio anch'egli esponente radicale.
Dal palco posizionato davanti agli
spalti si susseguono band elettroni-
che, dj, personaggi della scena GLBT
di Tel Aviv,unica città dove si può dire
esista una vera e propria vita gaia.
Tra l'incredulità generale arriva la
notizia che un gruppo di combattivi
manifestanti GLBT è stato fermato
dalla polizia israeliana. Il fatto è accaduto nei pressi dei quartieri ebraici. Il
gruppo si era presentato laddove originariamente avrebbe dovuto prendere il via la parata, poi annullata.
Ancora una volta Israele deve lottare
con le difficoltà della sua stessa esistenza in una terra di fanatismi millenari e ancora una volta, pur se con un
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grosso compromesso, il diritto
all'espressione e
la cultura della
difesa dei diritti
individuali sono
stati salvaguardati. Sugli spalti
noto una presenza di giovanissimi
impressionante, mai vista in altri Gay
Pride. Pochi, troppo pochi i 'vecchi':
segno di un gap generazionale colmabile solo con il tempo. Il Meretz,
partito della sinistra israeliana, è massicciamente presente con le sue truppe. L'unico momento di tensione si
registra con l'intrusione di un fanatico, subito isolato dagli agenti. Sul
palco intervengono gli esponenti
della Open House e della altre associazioni GLBT. Sono durissimi contro
gli ebrei ultraortodossi,che nei giorni
scorsi hanno messo a ferro e fuoco la
città e attaccano le istituzioni laiche,
per non essere riuscite a garantire lo
svolgimento della parata. Ma al contempo gridano con rabbia l'orgoglio
di vivere in una democrazia, capace
di trovare in sé la forza per andare
avanti e per dare spazio a tutte le differenze: "Oggi abbiamo dimostrato
che Israele è una grande democrazia". È certamente vero. Come certamente è vero, e solo qui l'ho capito,
che la democrazia vince laddove noi
democratici ci prendiamo la dolorosa
responsabilità di usare, oltre al cervello, i muscoli.
j
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libri
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M
I
L
L
E
FACCE DEI
G AY
di Giulio Maria Corbelli [email protected]
LE
Valerio Bartolucci
Se ancora c'è domani
Edizioni Pequod, 160 pagine, 14 euro
L'ultimo anno di liceo
di Lorenzo in
49 gol spettacolari.
La vita di sesso e droga di Giulio
in Carne in prestito. Gli stereotipi
dell'omosessualità di Se ancora c'è domani
Prendete una decina di situazioni tipiche della realtà gay,
dal marito sconvolto dal fatto che la
moglie ha scoperto
la sua storia con un
altro uomo alla
lesbica milanese
che non vuole rivelarsi con la nonna
che vive in provincia, dal gruppo di stagionati omosessuali americani che passano un weekend in California alla combriccola di
checche italiane che danno scandalo
persino al funerale di un amico. Ecco
a voi Se ancora c'è domani, godibilissima raccolta di undici racconti firmati da Valerio Bartolucci, romano quasi
cinquantenne che da dieci anni vive
in Florida. Dopo nove anni di professione come ingegnere ambientale,
Bartolucci ha iniziato a collaborare
con varie testate italiane e statunitensi: la sua esperienza giornalistica si
riflette anche in questi racconti, scritti con uno stile semplice e immediato
che rende la lettura piacevole e senza
intoppi. Le storie sono forse un po'
stereotipate e alcune anche troppo
didascaliche. Il semplicismo di alcune
vicende tuttavia non toglie pregio al
libro, perfetto per una lettura rilassante e godibile.
volgimento emotivo che non può
lasciare estraneo nemmeno il lettore
più cinico. Davide Martini, dall'alto dei
suoi 25 anni e servendosi di una scrittura semplice ed efficace, riesce a insinuare tra le righe del racconto tutte le
tematiche che riguardano l'adolescenza: l'assolutismo con cui si vivono
anche le esperienze apparentemente
più accidentali, i rapporti di amicizia
strettissimi che si possono rompere per
un banale malinteso, il desiderio di trovarsi e l'incapacità di cercarsi. Sembra
scritto con un sorriso questo libro,
eppure non sono poche le pagine che
lasciano uno strano magone: non c'è da
sorprendersi,anche Lorenzo vive le sue
esperienze con lo spirito del divertimento eppure ci sono periodi in cui
resta chiuso in casa completamente
solo. Ma il pregio del libro è proprio
quello di rivelare gli stati d'animo del
protagonista senza raccontarli, lasciandoli trapelare dall'azione. 49 gol spettacolari è un altro piccolo gioiello che si
unisce a quelli già pubblicati nella collana High School della Playground (la
trilogia di Alex Sanchez, il Geography
Club di Brent Hartinger e Joe e basta di
James Howe). Con un vantaggio in più:
è il primo titolo con autore italiano. E il
fatto che anche tra i nostri giovani autori ci siano penne capaci di raccontare il
mondo dell'adolescenza gay ci rende
un tantino orgogliosi.
Davide Martini
49 gol spettacolari
ed. Playground, 176
pagine, 10 euro
Ultimo anno di liceo
per Lorenzo. Nove
mesi in cui capirà di
essere gay, farà i primi
tentativi per vivere
questa realtà, sarà corteggiato, si innamorerà, si fidanzerà e
vedrà il suo rapporto entrare in crisi.
Un periodo intenso,così ricco di coin-
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Roger Nicotera
Carne in prestito
Fabio Croce Editore, 148 pag, 10 euro
Quanti ragazzi italiani scelgono di vivere nella libera Amsterdam per poter
assecondare il loro desiderio di libertà
tra sesso e droga? Giulio è uno di questi:ha abbandonato la provincia del Bel
Paese per rifugiarsi nella capitale olandese del divertimento insieme con
Alec, con cui ha una storia intricata e
difficile da definire. Sembra amore ma
entrambi rifiutano
di chiamare relazione di coppia quello
che li lega. Si dedicano con profitto
alla prostituzione
insieme con un
gruppo di amici e
ai mille altri volti
che popolano le
dark di Amsterdam.
Al centro di Carne in prestito ci sono
due ingredienti:la relazione tra Giulio e
Alec, indefinibile almeno quanto il
libro, e la droga con la confusione che
genera nel cervello. Detto questo è
detto quasi tutto. Per il resto questa
opera prima di Roger Nicotera, trentaduenne romano, si fa notare solo per la
pessima qualità della scrittura che vorrebbe ricalcare le orme di certa letteratura beat (“amavo tutti gli autori della
beat generation” dice il protagonista
del romanzo) senza riuscirvi: le libertà
sintattiche e linguistiche che l'autore si
prende sembrano solo grossolani errori (e forse lo sono) che accompagnano
i mille refusi che fanno pensare che
nessuno si sia preoccupato di rileggere
le bozze dopo la prima stesura. E viene
da chiedersi perché dovremmo leggerle noi… La narrazione poi è complicata da un continuo slittamento dei
tempi che vorrebbe tradurre il disordine mentale in cui vive il protagonista
ma riesce solo a rendere difficile per il
lettore capire di cosa si stia parlando. E
tutto questo per raccontare cose tutto
sommato di poco conto. Si salvano
alcuni personaggi che riescono a far
trapelare quel poco di umanità che al
contrario il protagonista cerca di soffocare in ogni modo. Chissà, forse il libro
è un capolavoro per coloro che sognano una vita fatta di scopate, spinelli e
strisce di coca.
Gay.it
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disegni
di Giudy Morales
Tra cultura manga e
comics americani:
la sensibilità gaia
espressa nei disegni
di un giovane ma
già affermato
artista
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KINU
SEKIGUSHI
K
inu Sekigushi è un giovane artista che vive a Parigi. Già dall'inizio della sua carriera i suoi disegni
hanno raffigurato giovani uomini
con una sensualità trionfante espressa attraverso la loro omosessualità:la
sensibilità dei personaggi viene suggerita da un leggero erotismo e da
un tratto che si rifà sia al fumetto
giapponese che ai comics americani.Artista autodidatta, Kinu ha iniziato a lavorare nel mondo dei manga
mettendo in mostra la sua passione
in molte mostre a Parigi, Lione,
Milano e Colonia. La qualità grafica
dei suoi lavori e la sua sensibilità
sono unanimemente riconosciuti da
pubblico e critica. I suoi disegni, raccolti in un catalogo, sono regolarmente usati per molti prodotti (dai
fumetti ai libri, dai calendari ai cd).
Oggi Kinu sta lavorando per una
nuova mostra che rivelerà i misteri
del suo universo.
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Per ogni informazione
www.kinu-sekigushi.com
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TORNANO I
di Daniele Nardini
TAKE
THAT
(PRENDILO)
distanza di nove anni dallo scioglimento del gruppo, il quintetto
di Manchester torna sulle scene
musicali con un nuovo album e un
singolo partito nelle programmazioni di tutte le radio. Passata la bufera
rieccoli in tutto il loro splendore:
Gary Barlow, Mark Owen,
Howard Donald, Jason Orange. E
Robbie? Vista la fortuna che ha avuto
con la sua carriera da solista, di tornare nel gruppo non ci pensa proprio. D'altronde Robbie aveva già
abbandonato i suoi compagni ancor
prima che anche gli altri quattro tentassero di far da sé. Con poco successo.
A parte il caso Robbie
Williams, debuttante
col singolo Angels e
poi vincitore con gli
album
I've
Been
Expecting You, Sing
When You're Winning e Escapology,
gli altri 4 ragazzi non sono mai riusciti a sfondare nonostante la loro bellezza e sensualità. Hanno capito che
solo l'unione può fare la loro forza ed
eccoli qua col nuovo singolo
Patience, un brano dalla sonorità
romantica simile al vecchio Back
for good.
Le sorprese per i fan vecchi e nuovi
non finisco qua. Il 18 novembre è
uscito su cd e dvd Never forget, il
best of dei Take That. Il dvd comprende nuove interviste ai cinque
componenti del gruppo, nonché i
video di tutte le loro canzoni e le
immagini tratte da alcuni dei loro
show. È solo riguardando i loro concerti che si capisce come di certi
spettacoli si sentisse la mancanza.
Spettacolari le performances, un tripudio di mascolinità ad uso e consumo delle ragazzine disperate che i
cameramen,incaricati di fare le ripre-
A
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Quattro componenti su cinque riformano
la band che fece più scalpore dai tempi dei
Beatles. Il singolo Never Forget
preannuncia l'album del ritorno
se per i vhs ufficiali dei concerti, non
risparmiavano di riprendere. Scene
che non si ripetevano dai tempi dei
Beatles.
In questi anni però sono cambiate un
po’ di cose, alcune molto rilevanti. A
cominciare dal fatto che ben 2 componenti su quattro si sono dichiarati
gay. Si tratta di Mark e Gary, quest'ultimo sempre presente al fianco di Elton
John nei suoi concerti.Una prova della
consapevolezza che per sfondare
come boy band dovevi ammiccare al
pubblico eterosessuale, cosa che adesso non potrà più accadere.Altra novità
rilevante sta nella visione dell'omosessualità da parte dell'Europa politica,
che da quando i 4 si sono separati ha
legiferato a più non posso su PACS,
matrimoni, adozioni e quant'altro. Un
cambiamento culturale di cui la
band dovrà tener
conto. Gli altri due,
Jason e Howard, i
più "fisicati" del
gruppo, non si
riparmiarono comunque nell’apparire
sulle pagine del mensile gay Adam in
atteggiamenti equivoci.
Storia passata. Adesso il nuovo passa
da un battage pubblicitario che inizierà i prossimi giorni per annunciare i
prossimi passi: l'uscita del dvd e dell'album Beautiful World che lo stesso Gary ha definito «il più spettacolare
fra tutti quelli che abbiamo fatto fin'ora». Il leader della band ha anche
aggiunto: «Ci sarà sempre un microfono pronto per Robbie in ogni nostro
concerto. Se un giorno si annoierà
potrà sempre tornare fra noi». Difficile
pensare che accada davvero. Per lo
meno difficle pensare che Robbie si
annoierà del suo successo dato che ha
appena pubblicato il nuovo album
Rudebox.
Di sicuro i quattro dovranno fare i
conti con l'invidia da parte di tutti
quei gruppi nati sull'onda del successo
dei Take That ma che, per un motivo o
per l'altro, non sono riusciti a sopravvivere per più di qualche singolo. Dai
Backstreet Boys ai Five, fino ad arrivare ai Blue e agli East17 sono tanti i tentativi falliti di imitare il gruppo di
Manchester. Eloquente a questo proposito la dichiarazione che Tony
Mortimer degli East17 fece a maggio
a proposito dei fab four: «sono solo
un'imitazione dei Village People che si
ispira a Barry Manilow» (il cantante di
Mandy e Copacabana).
Fatto sta che la reunion è iniziata e
nulla potrà fermare i bei ragazzoni
inglesi, che anche se con nove anni in
più sono sempre un bel vedere.
Gay.it
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