Sulla strada – Rassegna stampa 11 e 12 settembre 2010 NOTIZIE DALLA STRADA NEL NONO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE New York si ferma per ricordare la strage Obama: non cediamo alle divisioni Minuti di silenzio negli anniversari dell'impatto degli aerei e dei crolli delle due Torri. Letti i nomi dei caduti MILANO 11.09.2010 - Alle 8.46 in punto (le 14.46 in Italia) è stato osservato un primo minuto di silenzio, nel momento in cui il primo aereo si andò a schiantare sulla prima Torre. Nel nono anniversario degli attentati dell'11 settembre 2001, New York celebra la memoria e il ricordo in un’atmosfera diversa da quella degli anni precedenti. Nell'area dove sorgevano le Twin Tower del World Trade Center, complice anche al giornata di sole che splende su New York e la temperatura gradevole (attorno ai 20C), si sono raccolte centinaia di persone, in un silenzio quasi irreale interrotto solo dal suono dei tamburi e dalle cornamuse della banda della Polizia e dal Young People’s Chorus of New York che ha intonato l’inno nazionale americano, seguito da uno scrosciante applauso. NEW YORK SI ZITTISCE TRE VOLTE - Sono previsti altri tre minuti di silenzio: alle 9.30 (le 15.03 in Italia), quando il secondo aereo colpì la Torre meridionale, alle 9.59 (le 15.59 in Italia), quando crollò la prima Torre, e alle 10.28 (16.28 in Italia), quando crollò la seconda Torre. Il sindaco di New York Michael Bloomberg ha introdotto il primo minuto di silenzio suonando una campanella. «Nessuna tragedia ha mai scosso in questo modo la nostra città. Le persone che abbiamo perso vivono nel nostro cuore», ha detto . Poco dopo, Larry McGovern, parente di una delle persone che hanno perso la vita durante gli attentati, ha ricordato il dolore e la tragedia delle famiglie che hanno detto addio ai loro cari. Bloomberg ha poi dato inizio alla lettura dei nomi delle 2.752 persone morte durante gli attentati. Nel corso della celebrazione, è previsto un intervento del vicepresidente americano Joe Biden. OBAMA - Lo stesso presidente ha osservato un minuto di silenzio alle 8.46. Barack Obama è al Pentagono, come aveva deciso di fare anche lo scorso anno. Il presidente Barack Obama ha esortato gli americani a non lasciarsi andare alle divisioni all' «esacerbazione». «Ogni anno, di questi tempi, rinnoviamo la nostra determinazione a lottare contro coloro che hanno perpetrato questi barbari atti di terrorismo», ha premesso Obama nel suo consueto discorso settimanale in cui ha assicurato: «Non allenteremo mai la difesa di questo paese». «È spesso in tali momenti - ha affermato ancora il presidente statunitense che alcuni cercano di stimolare l'esacerbazione, di dividerci sulla base delle nostre differenze, di renderci ciechi su ciò che abbiamo in comune». L’ultima settimana è stata lacerata dalle polemiche circa la costruzione di una moschea a Ground Zero e dal progetto del reverendo Terry Jones della Florida che aveva annunciato l’intenzione di bruciare copie del Corano in questa giornata, contro il terrorismo islamico. Obama nell’uno e nell’altro caso aveva lanciato appelli alla tolleranza. «Ma in questo giorno - ha detto ancora Obama riferendosi all' 11 settembre - ci ricordiamo che quando diamo il meglio di noi stessi non cediamo a questa tentazione» di dividersi. «Siamo solidali gli uni con gli altri - ha aggiunto il presidente - lottiamo gli uni per gli altri». «Non lasciamo che ci condizioni la paura, bensì la speranza che nutriamo per le nostre famiglie, il nostro paese e per un avvenire migliore», ha affermato Obama esortando: «portiamo il lutto per i nostri scomparsi, onoriamo la memoria di coloro che si sono sacrificati e facciamo del nostro meglio per essere all'altezza dei valori che condividiamo». IL PASTORE - A New York si trova anche il pastore evangelico Terry Jones che ha deciso di rinunciare al piano di bruciare copie del Corano. Il reverendo ha rilasciato un’intervista alla trasmissione "Today" di Nbc, dove ha detto che l’obiettivo della sua chiesa era "palesare che alcuni elementi dell’Islam sono molto pericolosi e radicali", un obiettivo "sicuramente raggiunto". Fonte della notizia: corriere.it Forlì, un 'pit stop per la vita' e tante risate con Paolo Cevoli FORLI' - "Fai un pit stop per salvarti la vita". E' l'iniziativa rivolta a promuovere l'adozione di comportamenti responsabili e corretti alla guida organizzata dalla Polizia Municipale di Forlì in collaborazione con l'Aci (Automobile Club) Forlì-Cesena, l'Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) e Radio Bruno. Oltre ai controlli anti-alcol dei vigili in via Monteverdi, il venerdì sera è trascorso all'insegna dell'allegria con il comico romagnolo Paolo Cevoli. Si sono avvicendate anche alcune delle migliori band forlivesi: la Sindrome, i Vicolo Davì, i Phantom Project. Alle esibizioni musicali si sono alternati interventi culturali, come la lettura di poesie sui valori veri della Vita, da parte dei poeti dell'associazione culturale Poliedrica, e un incontro con la scrittrice bolognese Morena Fanti, autrice del libro "Orfana di mia figlia", che racconterà la sua drammatica esperienza di madre. A condurre la serata Marco Viroli. L'Asaps ha distribuito gratuitamente ai partecipanti i propri opuscoli informativi sui rischi legati alla guida in stato di ebbrezza e il proprio annuario sulla sicurezza stradale 2010. Alla serata ha partecipato anche il sindaco Roberto Balzani. Fonte della notizia: romagnaoggi.it Strada dissestata: cade con lo scooter gli chiedono di pagare 900 euro di danni NAPOLI (11 settembre) - Lungaggini burocratiche e migliaia di cause al Comune sono il retroscena delle pericolose buche partenopee. Tra le tante storie di chi è rimasto vittima dell'asfalto ingannatore, c'è anche l'ombra della beffa. E' il caso di un giovane, A.S.G., caduto dallo scooter a causa di una buca su via Manzoni. Un incidente apparentemente come gli altri, seguito da un'azione giudiziaria contro il Comune di Napoli ma 'condito' da un paradosso: la richiesta di 950 euro da parte del servizio 'Sicurezza e Ambiente' che opera per conto dell'amministrazione comunale. In pratica, la società addetta alla pulizia delle strade urbane in seguito agli incidenti, ha richiesto al giovane incidentato i soldi per «il ripristino delle condizioni di sicurezza e viabilità della piattaforma stradale con l'asportazione dei residui solidi e liquidi sversati per il sinistro originato dall'urto», come si legge dalla richiesta inviata all'assicurazione del giovane. «Siamo di fronte a un caso di evidente contraddizione in termini - afferma Manolo Iengo, avvocato del ragazzo - perché l'incidente è stato causato dall'evidente mancanza di sicurezza della strada, una mancanza dovuta allo stesso ente per il quale la società 'Sicurezza e Ambiente' lavora'. Così il giovane, caduto dal mezzo per scansare una serie di buche sulla carreggiata, si è trovato a dover pagare la pulizia del pavimento stradale, sebbene non vi fosse stato il danneggiamento di nessun arredo urbano durante l'incidente». «Il Comune non garantisce al cittadino le condizioni minime e ordinarie per la sicurezza stradale - aggiunge Iengo - anzi oltre a causare danni fisici e morali, basti pensare che il mio cliente ha riportato la frattura del malleolo e problemi sul lavoro essendo un'atleta, crea ulteriori disagi a chi deve combattere contro disservizi e diritti negati». A Napoli si sprecano le storie di automobili danneggiate e sospensioni di scooter saltate a causa dei numerosi fossi presenti sulle strade, senza contare i tragici bilanci dei casi più gravi. Ma di certo, 'non si era mai sentito che il Comune, attraverso una società appaltatrice, si rivalesse del costo della pulizia stradale di un incidente causato dalle condizioni disastrate del mantello stradale, di cui è proprietario' conclude l'avvocato pronto a rivalersi della beffa in un'aula del tribunale. Fonte della notizia: ilmattino.it Borghetto, 12enne guidava camioncino del nonno: multa e denuncia per l’anziano BORGHETTO SANTO SPIRITO 11.09.2010 - Una pattuglia del Comando di Polizia Municipale di Borghetto, in località Marexiano, in pieno centro cittadino, ha sorpreso e fermato un dodicenne, ovviamente senza patente, che era alla guida di un Piaggio “Quargo”. Ad insospettire gli agenti è stato l’andamento incerto e la velocità eccessivamente moderata del conducente del mezzo. Il ragazzino era a bordo del veicolo con il nonno, Z.E., di anni 74 e residente a Loano. L’anziano è stato così multato per incauto affidamento del veicolo a persona priva di patente di guida nonché il sequestro amministrativo del mezzo per successiva confisca. Inoltre, in qualità di esercente la patria potestà, il 74enne è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per non aver impedito al figlio minore di circolare alla guida del veicolo. Fonte della notizia: ivg.it In coma dopo inseguimento a ladri, 2 identificati SANTA MARGHERITA LIGURE (Genova), 10 set. - Omissione di soccorso e furto sono i due reati contestati a due minorenni di Genova identificati 48 ore dopo il furto di un casco ad un 62enne ligure che, messosi all'inseguimento dei ladri, e' caduto dallo scooter ed e' ancora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale 'Duchessa di Galliera' di Genova. L'identificazione e' avvenuta grazie all'indagine immediatamente avviata dagli agenti della polizia municipale del comune di Santa Margherita Ligure. Giovanni Piaggio, 62 anni, la vittima del furto del casco, e' in coma. Fonte della notizia: agi.it SCRIVONO DI NOI Sotto l'effetto di coca e alcol danneggia l'auto della polizia BRESCIA 12.09.2010 - Sono dieci le patenti di guida che nelle prime ore di questa mattina la polizia stradale ha ritirato in Franciacorta durante i consueti controlli del fine settimana. Denunciato un 27enne di a Comezzano alle 4 del mattino a Torbiato ha cercato di eludere il controllo scappando con un'Audi. Ne è nato l'inseguimento e la vettura della stradale di Iseo è stata speronata e danneggiata. Contusi tre agenti. Dai test è risultato un tasso di alcol superiore al 3.10% oltre a tracce di cocaina. E' stato denunciato. Il magistrato non ha ritenuto ci fossero gli estremi per l'arresto. Tra i 10 positivi ben quattro neopatentati. Fonte della notizia: bresciaoggi.it Cantù, una strage di patenti per il "nuovo" codice stradale CANTU' 11.09.2010 - Una vera strage di patenti: ben quattro quelle ritirate dagli agenti della polizia locale di Cantù in soli due giorni. Ma questa volta non è colpa di troppo alcol nel sangue o un'eccessiva velocità, ma degli incidenti. Un chiarimento a questa situazione arriva direttamente dal comandante della polizia locale di Cantù, Lucio Dioguardi. «Con l'entrata in vigore delle modifiche al codice della strada - spiega il responsabile dei vigili - cambiano anche i provvedimenti nel caso di incidente con feriti. In pratica, quando avviene un sinistro con lesioni, dove emerga nell'immediatezza dei fatti una chiara violazione al codice della strada da parte di una delle persone coinvolte, allora il vigile deve provvedere all'immediato ritiro della patente di guida». In sostanza, ovviamente nel caso di intervento delle forze dell'ordine, se un automobilista o motociclista, violando il codice della strada, causa un incidente con feriti anche lievi - perde la patente. «Il documento di guida - continua Dioguardi - viene ritirato e da noi inviato al Prefetto accompagnato dal verbale dell'incidente». Sarà poi il Prefetto a determinare l'entità della sospensione della patente: nel caso di ferite non gravi, l'automobilista dovrà rinunciare a guidare per un periodo che va da un minimo di 15 giorni a un massimo di 3 mesi. Questo ha comportato un aumento dei ritiri delle patenti: in soli due giorni, infatti, gli agenti della polizia locale ne hanno "portate via" quattro. Tutti per incidenti. Un paio per delle mancate precedenze, un altro per un investimento di pedone sulle strisce pedonali e uno per un tamponamento. Fonte della notizia: laprovinciadicomo.it Una tonnellata di rame sequestrata alla periferia di Roma ROMA, 10 set. - Una tonnellata di rame e' stata sequestrata questa mattina dalla Polizia Municipale del VII Gruppo nelle adiacenze del Centro Carni, alla periferia di Roma, a seguito di segnalazione della presenza di fuochi in via Severini. La strada confina con il complesso del Centro Carni e che, da quando e' stata interdetta al traffico, e' diventata spesso oggetto di scarichi abusivi e accampamenti improvvisati. Alcuni cittadini lamentavano l'odore acre e il fumo sprigionato dalla plastica ha permesso agli agenti di individuarne la provenienza. Alla vista della Municipale, tre adulti sono fuggiti, ma hanno lasciato il bottino: 1.000 chili di cavi di rame di vario spessore erano stati gia' accatastati vicino ad un furgone e alcuni stavano ancora bruciando per essere liberati dalla plastica che li avvolgeva. Dal alcuni indizi sembra che il furto sia stato ai danni delle Ferrovie dello Stato. I ladri hanno abbandonato sul posto anche un furgone Peugeot con il blocco di accensione manomesso e targa francese. Fonte della notizia: agi.it Municipale: recuperati due veicoli rubati; multe e Bmw sequestrata a un 26enne RAVENNA 10.09.2010 - Nel primo pomeriggio di ieri, durante i consueti servizi di controllo del territorio, una pattuglia della Municipale ha riscontrato a Fosso Ghiaia un autocarro Fiat Iveco in sosta che, dalle verifiche fatte, è risultato rubato. L'automezzo, di proprietà di una società con sede a Ravenna al porto San Vitale, era stato sottratto da ignoti tra il 31 agosto ed l'1 settembre scorsi dal capannone industriale. Dalle prime indagini effettuate, si presume che il mezzo sia stato utilizzato per il furto di un ingente quantitativo di tubazioni in lega di rame ed acciaio (valore stimato 320.000 euro). Dopo gli accertamenti di rito il veicolo è stato restituito al proprietario. Nella mattinata di ieri, una pattuglia della Polizia Municipale in transito in zona darsena ha notato, all'interno del canale Lama nei pressi di via Tommaso Gulli, la presenza di un motociclo quasi totalmente immerso nell'acqua del quale era possibile rilevare soltanto il numero di targa. Dagli accertamenti eseguiti è emerso che il veicolo era stato rubato poche ore prima, precisamente nella notte fra il 7 e 8 settembre in via Gulli; il fatto era stato denunciato dal proprietario ai Carabinieri di Ravenna. Il mezzo è stato quindi recuperato e sottoposto a sequestro per ulteriori indagini. Sempre nella mattinata, nel corso di controlli di polizia stradale, in via Lanciani gli agenti hanno fermato una Bmw condotta da un 26enne straniero, risultato non in regola con i documenti di guida e del veicolo. Il giovane, infatti, era sprovvisto di patente, perché mai conseguita; inoltre, è emerso che l'assicurazione esibita era contraffatta. Fonte della notizia: ravennanotizie.it SALVATAGGI Ragazza minaccia suicidio su facebook, la polizia la salva a Catania CATANIA 11.09.2010 - La polizia postale e delle comunicazioni di Catania ha salvato una ragazza, Loredana, 35 anni, catanese che aveva manifestato l’intenzione di togliersi la vita dopo essersi lasciata con il fidanzato. La giovane ha inviato un messaggio su Facebook a Cristiano di Stefano, un noto presentatore e disk jockey di Telecolor. Di Stefano, dopo avere intuito le intenzioni della ragazza, ha avverito la polizia postale che, dopo pochissimo tempo e dopo avere avuto altre indicazioni dal profilo di Facebook, ha individuato l’abitazione, nel centro di Catania ed e’ intervenuta. Durante il sopralluogo e’ stato appurato che la ragazza era in preda a una forte crisi depressiva dovuta a un litigio avuto con il fidanzato. La polizia postale ha avvertito dell’accaduto i genitori con i quali Loredana vive. Fonte della notizia: nuovosoldo.wordpress.com Teramo, tenta il suicidio con il gas ma i poliziotti evitano una strage TERAMO 10.09.2010 - Questa mattina, gli Agenti della Questura sono intervenuti in Via Pilotti, a Colleatterrato (TE), in seguito di una segnalazione al “113” che segnalava un uomo che, in evidente stato di alterazione psichica, stava buttando dal proprio balcone suppellettili ed oggetti vari, minacciando di uccidersi. Giunti sul posto, i poliziotti riscontravano che un uomo di circa 50 anni stava lanciando nel cortile, dinanzi l’ingresso del condominio, oggetti vari da cucina, bottiglie, confezioni alimentari ecc. tanto da rendere difficoltoso riuscire ad entrare nel palazzo. Alla vista degli Agenti l’uomo manifestava l’intento di suicidarsi, riferendo di aver aperto i rubinetti del gas e chiuso le finestre per far esplodere il palazzo poiché “perseguitato dagli inquilini dello stabile”. Gli operatori di Polizia si attivavano immediatamente per far desistere l’uomo dall’intento manifestato, ma lo stesso mostrava un accendino e minacciava di utilizzarlo se qualcuno avesse cercato di entrare in casa e bloccarlo. Con l’ausilio del personale del 118 e dei VV.FF. veniva bloccata l’erogazione del gas metano dal contatore centrale e mentre un Poliziotto intratteneva l’uomo invitandolo alla calma, gli altri Agenti riuscivano ad introdursi nell’appartamento da una finestra del retro e, una volta raggiunta la stanza che affacciava dove era l’uomo, con mossa fulminea lo immobilizzavano. Trasportato all’ospedale civile, lo stesso è stato preso in cura dai sanitari che ne hanno disposto il ricovero. Fonte della notizia: piazzagrande.info PIRATERIA STRADALE Manoppello: ciclista investito da pirata della strada PESCARA 10.09.2010 - Un ciclista è stato investito ieri da un'automobile, la cui conducente non si è fermata per prestare soccorso. L'incidente è avvenuto sulla Tiburtina, all'ingresso di Manoppello Scalo e la Panda che ha centrato la bici si è subito dileguata. Il ciclista era in compagnia di altre persone in bici e, raggiunto l'ospedale di Chieti, si è fatto medicare: ha riportato solo alcune escoriazioni. I carabinieri della compagnia di Popoli (Pescara) stanno cercando di risalire all'investitrice attraverso una parte della targa fornita dai testimoni. Fonte della notizia: abruzzoweb.it Pilota «impazzito» alla sagra Danni per migliaia di euro a Polpet, denunciato un neopatentato PONTE NELLE ALPI 10.09.2010 - Sale sull'aiuola, poi centra un cartello stradale, quindi sfonda un paio di transenne, danneggia il Suv di uno degli organizzatori della sagra e scappa. E' successo la scorsa notte a Polpet. Lo spericolato pilota, individuato all'autogrill di Pian di Vedoia, aveva sicuramente bevuto un po' troppo, ma non certo da giustificare la scia di danni che ha lasciato. D.B., 21 anni non ancora compiuti, residente a Belluno, aveva un tasso alcolemico inferiore allo 0,50, 0,39 per la precisione. Il giovane è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, così come previsto dal nuovo codice della strada per i neopatentati. A raccontare l'escalation dei vari strike messi a segno dal ragazzo è stato uno degli organizzatori della sagra rimasto "vittima" della folle corsa della C3 rossa "pirata". «E' partito dalla zona delle giostre», spiega, «e i primi danni li ha causati ai mezzi del titolare degli autoscontri Rossi. Poi è uscito dal parcheggio senza accorgersi che c'era l'aiuola e ha divelto il cartello stradale. Quando è arrivato nell'area chiusa al traffico, ha centrato in pieno le due transenne che sono schizzare a sinistra e sono finite sulla mia macchina; quindi ha inforcato la strada in direzione Longarone». «Alle 2 meno un quarto stavamo chiudendo tutto», continua, «quando abbiamo sentito una macchina sfrecciare e una botta secca. Siamo usciti dal capannone per vedere quello che era successo e abbiamo trovato il palo divelto, le transenne che chiudono il passaggio delle auto a terra e sulla mia macchina. Sull'asfalto era rimasto uno specchietto rosso e questo era l'unico indizio che avevamo». «Abbiamo fatto un giro tra la gente che era rimasta», ha concluso l'organizzatore, «che ci ha comunicato di aver visto passare una macchina rossa. Ho fatto subito la segnalazione in questura e la polizia ha trovato la macchina distrutta parcheggiata a Pian di Vedoia dietro l'autogrill. Per fortuna che erano quasi le due e che non stava passando nessuno a piedi in quel momento». Fonte della notizia: corrierealpi.gelocal.it CONTROMANO Il poliziotto: "Ho visto Francesca e ho frenato,ma lei si è spaventata ed è caduta" Parla l'uomo che viaggiando contromano sui viali ha provocato la morte di una ragazza di 26 anni. Oggi si svolge l'autopsia che deve chiarire la dinamica dell'impatto e se il casco fosse allacciato o no. Un testimone racconta: "L'auto aveva i fari spenti" BOLOGNA 11.09.2010 - Quella manovra azzardata - l'auto che si immette sui viali contromano - è considerata dalla Procura la causa "diretta" della morte di Francesca Mazzilli. L'autopsia sul corpo della ragazza, che si svolgerà oggi, chiarirà alcuni dubbi, per esempio se il casco a scodella era indossato correttamente, visto che l'hanno trovato slacciato, e la dimanica dell'incidente: occorre infatti capire se l'impatto fra il motorino della giovane e l'auto guidata da un agente della polizia aeroportuale è stato prima o dopo la caduta di Francesca. Oggi il poliziotto - indagato per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza - ha raccontato la sua versione dei fatti. Ha ammesso di essere entrato su viale Pietramellara contromano, ma perché non ha notato il cartello su via Cipriani che segnalava l'obbligo di svolta a destra. Di aver visto lo scooter, di aver frenato, ma la ragazza si è spaventata e ha perso il controllo franando sull'asfalto. Una caduta che dopo poche ore dal ricovero all'ospedale Maggiore le è costata la vita. I magistrati che indagano sull'incidente mortale dovranno anche vagliare la testimonianza di una persona che ha spiegato agli agenti di polizia municipale, intervenuti sul posto, che l'impatto c'è stato e che l'automobile aveva i fari spenti. Fonte della notizia: bologna.repubblica.it I colleghi del poliziotto "E' distrutto dal dolore" Gli agenti della Polaria raccontano di un uomo distrutto. Pensa alla tragedia provocata, vorrebbe fare sentire ai genitori della ragazza il suo sconforto ma non sa come fare di Paola Cascella BOLOGNA 11.09.2010 I colleghi della Polaria raccontano di un uomo distrutto. Per lui l'accusa di omicidio colposo, quell'alcol test positivo e quel testimone che dice: "Guidava a fari spenti". Non importa se il poliziotto sia sicuro di aver avuto i fanali accesi, né che i livelli di alcol fossero sì superiori ma solo di un soffio. L'unico suo pensiero ora è per la tragedia provocata. Solo dolore. "Basta un bicchiere, lo sappiamo, e lui aveva appena salutato i colleghi dopo una cena. Vorrebbe far sentire ai genitori della ragazza tutta la sua vicinanza e il suo sconforto, ma non sa come fare". Sono le parole di Ciro Milite della Polaria del Marconi, diretto superiore dell'ispettore di 52 anni che con una manovra contromano in via Pietramellara ha causato l'incidente in cui l'altra sera ha perso la vita Francesca Mazzilli, 26 anni, che viaggiava in motorino. Il poliziotto è indagato per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza (0,52 microgrammi, il tasso alcolemico, contro 0,50 consentiti). Indaga il pm Enrico Cieri. Sono sotto esame i mezzi coinvolti, ed è stato sequestrato anche il casco della vittima che potrebbe essere stato slacciato. "Tutti noi siamo vicini alla famiglia della ragazza - dice Milite - il nostro collega, per quanto involontariamente, è autore di un fatto gravissimo. Ma voglio testimoniare le sue qualità umane e professionali. Ha due figlie anche lui. E non riesce a darsi pace". Fonte della notizia: bologna.repubblica.it INCIDENTI STRADALI Treviso. Esce di strada in rettilineo: muore a 43 anni il papà di tre bambine La vittima era di Salgareda, è finito contro un muretto a Breda Un testimone: «Non andava veloce, non so cosa sia successo» di Paolo Calia TREVISO (12 settembre) - A metà del lungo rettilineo di via Molinetto, tra Candelù di Maserada e Saletto di Breda (Treviso), ha cominciato a sbandare. In quel momento, ieri verso le 15,45, sulla strada c'era poco traffico, dalla direzione opposta non veniva nessuno e di ostacoli lungo il tragitto non ce n'erano. Ma la Mazda Cinque guidata da Luigi De Santis, 43 anni, muratore di Salgareda (Treviso), originario di Miggiano (Lecce) e finendo la sua corsa nel fossato lungo la strada. La sua sfortuna è stata quella di uscire all'altezza del civico 43, una villetta come tante, collegata alla strada principale da un ponticello. La Mazda ha cozzato violentemente contro la spalla in cemento e per De Santis non c'è stato nulla da fare. L'impatto è stato violentissimo e a nulla sono serviti cinture e airbag: l'uomo è morto praticamente sul colpo. In via Molinetto è arrivato nel giro di pochi minuti l'elicottero del Suem allertato dai residenti, spaventati dallo schianto. Ma i medici hanno potuto poco. Si sono avvicinati a De Santis, che giaceva riverso tra il volante e lo sportello sotto l'auto rovesciata. Hanno però semplicemente constatato la morte dell'uomo, poi l'elicottero è ripartito vuoto. Sul posto sono intervenuti la Polizia Stradale di Castelfranco e i vigili del fuoco di Motta. Liberare il fosso ed eseguire tutti i rilievi del caso ha tenuto occupati agenti e vigili per alcune ore. Solo verso le 18,30 la strada è stata liberata e completamente riaperta al traffico. La dinamica dell'incidente è risultata fin da subito molto chiara: la Mazda, che procedeva in direzione Fagarè di San Biagio, è uscita di strada da sola, senza nemmeno tentare una frenata. Sull'asfalto non c'era infatti nessuna traccia, se non i pezzi del parte anteriore dell'auto, andata praticamente in mille pezzi. «Quella macchina ha iniziato a zig-zagare all'improvviso - dice il conducente di furgone che stava subito dietro il mezzo di De Santis - non andava veloce e la strada era libera. È finita nel fosso da sola, non so cosa sia successo. Purtroppo nessuno ha potuto farci niente». Luigi De Santis abitava in via della Repubblica 11 a Salgareda ed era al secondo matrimonio: dal primo aveva avuto una figlia ora sedicenne, dal secondo due gemelline in tenera età. Fonte della notizia: ilgazzettino.it Incidenti stradali: un morto su ss16 alla periferia di Bari Chiuso per oltre un'ora tratto strada BARI, 12 SET - Un uomo di 55 anni, Andrea Accettura, e' morto in un incidente stradale avvenuto lungo la statale 16 all'altezza della localita' barese di Torre a Mare. L'uomo era alla guida di una Renault che e' rimasta coinvolta in un tamponamento insieme con altre tre vetture. Altre tre persone sono rimaste ferite in modo non grave. Accertamenti sulla dinamica dell'incidente vengono compiuti dalla polizia stradale. Il tratto di strada interessato e' stato chiuso al traffico per oltre un'ora. Fonte della notizia: ansa.it Incidenti stradali: donna muore su A14 a Canosa di Puglia Ha perso controllo auto che si e' ribaltata CANOSA DI PUGLIA, 12 SET - Una donna di 63 anni, Luigia Carrozzo, di Lecce, e' morta in un incidente stradale avvenuto lungo l'autostrada A14 nei pressi di Canosa. La donna era alla guida della sua vettura e procedeva in direzione nord: per cause non ancora chiarite, ha perso il controllo dell'auto che si e' ribaltata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Fonte della notizia: ansa.it Si schianta contro un furgone: muore un operaio di Sassari Ha aperto il gas e si è lanciato in un sorpasso. Ha passato la prima vettura, poi si è spalancato l'inferno. Quando si è accorto che il furgone che aveva davanti stava girando per entrare al distributore di benzina era già troppo tardi. Non c'è stato nulla da fare per Pietro Carboni, 28 anni, residente nella borgata di Campanedda. SASSARI 12.09.2010 - Ieri notte era alla guida di una Suzuki 600, rientrava a casa insieme a un amico, Marco Vacca, più fortunato di lui. Ora Vacca è sotto osservazione, per lui due brutte fratture e una sospetta lesione interna. Per gli occupanti del furgone Mercedes, due turisti di Trento, nessuna ferita, solo un forte choc. TRAGEDIA È successo tutto poco dopo le 21, sulla strada provinciale dei Due Mari che collega Alghero a Porto Torres. Furgone e moto stanno viaggiando nella stessa direzione, verso Porto Torres. Il destino li attende sul rettilineo a ridosso di un distributore di benzina. Stando alle prime ricostruzioni e al racconto dei testimoni la Suzuki viaggia veloce. In un attimo il motociclista dà gas, si allarga per superare un primo furgone. È buio, in quel tratto c'è la linea continua, e un limite di cinquanta chilometri orari. Non si accorge che un secondo furgone davanti ha la freccia, sta svoltando verso il distributore di benzina della Tamoil. Inutile ogni tentativo di evitare l'impatto, come testimonia la lunga frenata impressa sull'asfalto. La moto sbatte contro la parte posteriore del furgone Mercedes, Pietro Carboni vola e va a sbattere violentemente sulla colonnina del distributore di benzina. Il compagno di viaggio piomba sull'asfalto. Il furgone ferma la sua corsa nell'area carburante. SOCCORSI Sul Mercedes c'è una coppia di turisti, sono venuti da Trento per le vacanze. Sono loro a chiamare i soccorsi. Quando l'ambulanza arriva Pietro Carboni è già spirato. L'amico Marco Vacca, 21 anni, è cosciente. All'ospedale gli riscontreranno diverse fratture e una lesione interna. La prognosi è riservata. BORGATA IN LUTTO Sul posto arrivano parenti e amici alla spicciolata: a Campanedda ieri era giornata di festa, un battesimo e un'altra ricorrenza, due momenti di gioia privata che coinvolgevano la piccola comunità. La festa si è trasformata in lutto, forse per una manovra azzardata. Fonte della notizia: unionesarda.it Incidente in moto a Ottone, muore il centauro piacentino PIACENZA 12.09.2010 - Non ce l'ha fatta il centauro di Cadeo rimasto gravemente ferito ieri pomeriggio in seguito ad una uscita di strada con la sua moto nei pressi di Ottone lungo la statale 45. Già subito dopo il trasporto a Parma le sue condizioni erano parse assai gravi, oggi la notizia del decesso. E' in gravi condizioni un motociclista di Cadeo: Fausto Ghisoni, 46 anni, è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Parma, dopo il violento impatto con una pianta avvenuto dalle parti di Ottone ieri pomeriggio. Il centauro ha perso il controllo della moto, una Ducati Streetfighter mentre era diretto a Piacenza. All'altezza di Losso mentre stava per affrontare una curva verso sinistra, invece di seguire il tracciato dell'asfalto, la sua Ducati è uscita di strada ed è andata a sbattere contro il tronco di un albero. Sul posto sono intevenuti i soccorsi del 118 e anche l'eliambulanza che ha provveduto al trasporto a Parma del ferito. Fonte della notizia: piacenzasera.it Moto contro auto, gravissimo imprenditore 12.09.2010 - Un uomo di 37 anni è in fin di vita a causa di un terribile incidente stradale avvenuto ieri poco prima delle 23 in via Montescudo. La dinamica è al vaglio della polizia stradale di Riccione. Secondo una prima ricostruzione l’uomo, businessman nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento, stava percorrendo la strada ad altissima velocità a bordo di uno scooter Honda di grossa cilindrata quando all’altezza del Villaggio Primo Maggio si è schiantato contro una Yaris che stava svoltando a sinistra. L’impatto è stato molto violento. Il 37enne è ora ricoverato in rianimazione al Bufalini di Cesena. Fonte della notizia: sanmarinortv.sm Centauro muore sulla A23 Roberto Comisel ha perso la vita in un incidente in autostrada che ha coinvolto tre motociclisti e un auto 12.09.2010 - E' di un morto il bilancio dell'incidente accaduto poco prima di mezzogiorno sulla A23 Tarvisio - Udine vicino a Ugovizza. Tre moto si sono scontrate per cause ancora da accertare contro un'auto, dentro una galleria in località Dogna. Vittima uno dei centauri, Roberto Comisel, goriziano di 58 anni di gorizia. Un altro motociclista, un bergamasco di Orio al Serio, è rimasto ferito in modo grave. Sulla carreggiata, in direzione sud, dove è avvenuto l'incidente si è formata una coda di 4 km. La A23 è stata chiusa nel tratto interessato dall'incidente. Sul luogo dell'incidente sono ancora al lavoro gli uomini della polizia stradale. Autostrade per l'Italia ricorda che e' obbligatoria l'uscita a Ugovizza con rientro a Carnia dopo aver percorso la S.S. Pontebbana. Costanti aggiornamenti sulle condizioni di viabilita' e sugli itinerari alternativi vengono diramati da Rtl 102.5, Isoradio 103.3 fm ed attraverso i pannelli a messaggio variabile. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero 840-04.21.21. Fonte della notizia: ilfriuli.it Ciclista gravissimo, indagato il conducente del Suv: viaggiava in senso contrario È un 64enne di Monfalcone, ha detto di non aver saputo che si stava correndo il Giro del Friuli. Sequestrati auto e bicicletta UDINE (11 settembre) - La Procura della Repubblica di Tolmezzo (Udine) ha indagato l'autista del Suv con il quale si è scontrato Thomas Casarotto, 19 anni, il giovane ciclista di Schio (Vicenza) in gravissime condizioni per un incidente avvenuto ieri durante il Giro del Friuli Venezia Giulia. L'iscrizione nel registro degli indagati - da quanto si è saputo - è stata decisa dal sostituto Procuratore della Repubblica di Tolmezzo, Luca Olivotto, ed è stata fatta al momento per l'ipotesi di reato di lesioni personali colpose. La persona sottoposta a indagini è un uomo di 64 anni di Monfalcone (Gorizia) che - secondo quanto da lui stesso dichiarato subito dopo l'incidente - si trovava in quel punto della strada per motivi del tutto estranei alla gara e non sapeva neanche che era in corso una manifestazione ciclistica. Oltre all'iscrizione dell'uomo nel registro degli indagati, la Procura della Repubblica di Tolmezzo ha disposto il sequestro della bicicletta di Casarotto e del Suv Honda Crv con il quale si è scontrato. I carabinieri hanno già ascoltato il direttore della gara e i rappresentanti di alcune delle società sportive che partecipano al Giro del Friuli Venezia Giulia. Nelle prossime ore, i militari del Nucleo radiomobile e della stazione di Comeglians acquisiranno una serie di documenti, quali autorizzazioni e ordinanze di chiusura al traffico delle strade, per verificare se la gara si stava svolgendo nel rispetto di tutte le prescrizioni previste dalla legge. Il Suv con il quale si è scontrato Thomas Casarotto era in movimento e viaggiava in senso di marcia contrario a quello dei ciclisti. È uno dei primi elementi acquisiti dall'inchiesta. Secondo una prima ricostruzione, il Suv Honda Crv è uscito da una strada comunale nella zona di Pesariis, frazione di Prato Carnico (Udine), e ha cominciato a percorrere in salita la strada regionale dove di lì a poco è avvenuto lo scontro con Casarotto. Quest'ultimo, come tutti gli altri ciclisti, stava percorrendo la strada in discesa, a una velocità che - secondo i tecnici delle società ciclistiche - poteva raggiungere anche i 70-80 chilometri all'ora. Casarotto era rimasto staccato dal gruppo dei primi e stava tentando di riagganciarlo approfittando proprio della discesa. Indagini e accertamenti - da quanto si è saputo - sono finalizzati a chiarire se la strada dalla quale è uscito il Suv doveva essere presidiata o meno e, nell'ipotesi di presidio, se effettivamente c'era qualcuno a bloccare le auto che intendevano immettersi sulla regionale. Fonte della notizia: il gazzettino.it Incidente mortale via Vincenzo da Seregno, morto motociclista Coinvolti nel tragico incidente due motociclisti, uno è deceduto, uno è stato ricoverato al Niguarda MILANO 11.09.2010 - E’ accaduto alle 00.52 delle scorsa notte in via Vincenzo da Seregno. Secondo una primissima ricostruzione, un ragazzo di 27 anni che guidava una moto sulla quale era a bordo anche un passeggero di 23 anni, ha improvvisamente perso il controllo del mezzo, andandosi a schiantare in un violentissimo impatto. Nello scontro il 27enne, purtroppo, ha perso la vita. Come spiegano dal 118, il passeggero 23enne, invece, è stato ricoverato all’ospedale Niguarda in codice giallo. Sono in atto le indagini della Polizia Stradale per ricostruire la dinamica e le cause che hanno portato al tragico evento, il secondo nella giornata di ieri. Fonte della notizia: cronacamilano.it Incidenti: si schianta con moto contro albero, morto centauro nel trapanese PALERMO, 11 set. - (Adnkronos) - Incidente stradale mortale la scorsa notte a Castelvetrano, in provincia di Trapani. La vittima e' un ragazzo di 26 anni, Giovanni D'Andria, originario della provincia di Salerno, che da qualche giorno si era trasferito nella cittadina per lavoro. Per cause ancora da accertare il ragazzo ha perso il controllo della moto su cui viaggiava in via Piersanti Mattarella, in prossimita' di una curva, finendo contro un albero. Immediatamente trasportato in ospedale D'Andria e' morto dopo circa tre ore. Fonte della notizia: libero-news.it Cisano: amputata la gamba ad una donna dopo un incidente CISANO 11.09.2010 - I medici dell'ospedale Santa Corona di Pietra non sono riusciti a salvare la gamba una donna di 49 anni di Albenga, Manuela R., rimasta ferita questo pomeriggio in un grave incidente stradale accaduto nei pressi del Polo 90 a Cisano sul Neva, nell'entroterra albenganese. L'incidente si è verificato poco dopo le 16 quando due moto, forse a causa della velocità, si sono scontrate tra loro: tre le persone ferite soccorse dalla Croce Bianca di Albenga e Villanova. Oltre alla donna sono stati soccorsi anche Lorenzo B., 19 anni, originario di Genova, ma residente ad Albenga, e un uomo di 52 anni, Luciano R., originario di Albenga, ma residente a Finale. Il 118 di Savona Soccorso ha deciso poi di richiedere l'intervento dell'elicottero dei vigili del fuoco che ha traportato la donna al Santa Corona di Pietra Ligure. I tre si trovano ora al Santa Corona in prognosi riservata. A rilevare la dinamica dell'incidente sono stati chiamati gli agenti della polizia stradale del distaccamento di Albenga coordinati dal comandante Pino Fusco e dal vice questore aggiunto Gianfranco Crocco. Secondo una prima ricostruzione, è possibile che il ragazzo genovese, a bordo di una Ducati Monster, abbia invaso la corsia opposta senza accorgersi del sopraggiungere dell'altro mezzo, un Kymko 200. Dopo l'urto la donna è stata sbalzata sull'asfalto ed è finita contro il guardrail riportato la gravissima lesione all'arto. Fonte della notizia: savonanews.it A 60 anni in quad con la moglie: frontale con l'auto, morti i coniugi Scontro nella notte lungo la statale Bronese. Travolti da un'altra macchina che veniva in senso opposto MILANO 11.09.2010 - Due coniugi di 60 e 56 anni sono morti in un incidente stradale la scorsa notte in provincia di Pavia lungo la statale Bronese, a poche centinaia di metri dal ponte della Becca. Marito e moglie erano in sella a un Quad (una moto da fuoristrada a quattro ruote) che si è scontrato frontalmente con un veicolo diretto verso Pavia. I due coniugi sono stati sbalzati dal Quad e travolti da un' altra auto che proveniva in senso opposto. Per loro non c'è stato nulla da fare. Fonte della notizia: corriere.it Taranto, cade dalla moto guidata da un amico batte la testa e muore TARANTO 11.09.2010 – Un uomo di 33 anni, Adamo Franco, di Taranto, è morto per le ferite riportate in un incidente stradale verificatosi in via Bruno Buozzi, al quartiere Paolo VI di Taranto. L'uomo era in sella ad una moto condotta da un coetaneo quando, per cause da accertare, è caduto dal mezzo battendo la testa sull'asfalto. Soccorso con un’ambulanza del '118', l’uomo è stato trasportato in ospedale dove gli è stato riscontrato un trauma cranico commotivo ed è morto poco dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Il conducente della moto è rimasto illeso. Sul luogo dell’incidente è intervenuta la polizia municipale. Fonte della notizia: lagazzettadelmezzogiorno.it Moto contro albero in centro Tunisino in gravi condizioni Per cause ancora da accertare, il centauro ha perso l'equilibrio del mezzo ed è finito a velocità sostenuta contro un albero che costeggia via Baioni a Bergamo. Le sue condizioni appaiono molto gravi BERGAMO, 11 settembre 2010 - Grave incidente stradale nella notte tra venerdì e sabato in via Baioni. Un tunisino di 30 anni ha perso il controllo del suo ciclomotore ed è andato a sbattere contro un albero. Lo schianto è avvenuto intorno alle 23 di venerdì 10 settembre. Ancora per cause da accertare, l'uomo ha perso l'equilibrio e non è riuscito a schivare il tronco, finendoci contro. Sul posto è interventuta un'ambulanza del 118, che ha trasportato il ferito agli Ospedali Riuniti dove si trova ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione. I rilievi di legge sono stati portati a termine dalla polizia locale. Fonte della notizia: ilgiorno.it Incidenti: motociclista si scontra con un’auto in Alto Adige, è grave BOLZANO, 11 set. - (Adnkronos) - Grave incidente stradale oggi, verso mezzogiorno, lungo la strada del Passo della Mendola, al confine tra l'Alto Adige ed il Trentino. E' accaduto all'altezza del sesto tornante, dove una moto alla cui guida era un meranese di 29 anni si e' scontrata frontalmente con un'auto. Ad avere la peggio il motociclista, che e' stato ricoverato all'ospedale San Maurizio di Bolzano con serie lesioni. La prognosi e' riservata. Illeso il conducente della vettura. Fonte della notizia: libero-news.it Forlì, sabato nero per i motociclisti. Due feriti in gravi condizioni FORLI' 11.09.2010 - Sabato nero sulle strade del Forlivese. Due motociclisti sono rimasti feriti in distinti incidenti stradali avvenuti a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro. Il primo è avvenuto a Santa Sofia lungo la via Provinciale tra Isola e Berleta, all'altezza di Corniolo. Il ferito è un 58enne, incappato in una scivolata. Soccorsa dai sanitari del ‘118', intervenuti sul posto con un'ambulanza e l'auto medicalizzata, è stato poi trasportato in elimedica all'ospedale di Cesena. Stessa dinamica anche per l'altro incidente, avvenuto a circa tre chilometri da San Benedetto in Alpe lungo la strada per il Muraglione. A perdere il controllo della sua moto è stato un 40enne. Assistito dal personale di 'Romagna Soccorso', è stato trasportato con l'elicottero giunto da Ravenna al 'Maurizio Bufalini'. Entrambi sono in gravi condizioni. Fonte della notizia: romagnaoggi.it Incidente stradale a Bottagna, due feriti a bordo di uno scooter LA SPEZIA 11.09.2010 - Nella notte si è verificato un incidente stradale nei presso di Bottagna nel quale sono rimasti coinvolti due spezzini a bordo di uno scooter. Uno dei due ragazzi ha riportato un trauma cranio-facciale commotivo, l'altro se l'è cavata con contusioni ed escoriazioni multiple, ma per esntrambi le condizioni cliniche sono state giudicate non gravi. I due sono stati trasportati al Pronto soccorso della Spezia. Sono ancora scarse le notizie in merito alla dinamica dell'incidente. Sul posto sono intervenuti l'automedica Delta 1, un'ambulanza della Croce gialla e una della Pubblica assistenza della Spezia. Fonte della notizia: cittadella spezia.com Civitavecchia, disabile investe accidentalmente la moglie e la uccide L'uomo ha perso il controllo della sua vettura schiacciando la 69enne contro la porta del box auto VITERBO 11.09.2010 - Una donna di 69 è stata travolta accidentalmente ed uccisa dall'auto condotta dal marito. È accaduto nella tarda mattinata di sabato a Civitavecchia, sul litorale laziale, lungo la via Braccianese Claudia. Secondo quanto accertato dalla polizia, l'uomo, disabile, mentre usciva in retromarcia con la sua auto dotata di comandi speciali dal garage di casa, ha perso il controllo dell'utilitaria che è piombata addosso alla moglie schiacciandola violentemente contro la porta del box-auto. Il pensionato, accortosi dell'accaduto, ha immediatamente dato l'allarme al 118. Quando i soccorsi sono giunti sul luogo dell'incidente, la donna era ancora viva, ma è deceduta mentre veniva trasportata nell'ospedale cittadino. Secondo la polizia non ci sarebbe alcun dubbio che si sia trattato di un incidente, tuttavia la procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta ed ha disposto il sequestro dell'auto e del garage. Fonte della notizia: corriere.it Incidente stradale, ferita un'intera famiglia di Tarquinia La madre e le due figlie in prognosi riservata. Ferito, ma lievemente, anche il padre TARQUINIA 11.09.2010 - I componenti di un'intera famiglia, padre, madre e due figlie di 11 e 13 anni, residente a Tarquinia (Viterbo), sono rimasti gravemente feriti in un incidente stradale avvenuto la scorsa notte sulla strada provinciale Porto Clementino. La madre e la figlia maggiore sono in prognosi riservata. Dopo un primo ricovero nell'ospedale di Tarquinia, la donna è stata sottoposta ad un lungo intervento chirurgico e, subito, trasportata in eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma. Nel corso della nottata anche la bambina è stata trasferita nell'ospedale Belcolle di Viterbo. Infine, in mattinata sono stati trasferiti anche il padre, al San Camillo di Roma, e la figlia più piccola, in un altro ospedale romano; quest'ultima sarebbe grave ma non in pericolo di vita. Secondo quanto accertato dagli uomini del commissariato di Ps, anche attraverso alcune testimonianze, il padre, che era alla guida, avrebbe perso il controllo dell'auto a causa del cane di piccola taglia viaggiava con la famiglia. L'utilitaria è sbandata e si è capovolta più volte su se stessa. Tre dei quattro passeggeri sono stati sbalzati fuori dall'abitacolo finendo in mezzo a un campo cosparso di pietre. Sono stati soccorsi dagli operatori del 118 di Tarquinia e Montalto di Castro. È intervenuta anche la polizia stradale di Viterbo. Fonte della notizia: ilfaroonline.it ESTERI Pirata della strada da record SVIZZERA 12.09.2010 - Un cittadino italiano ha battuto ogni “record” di guida spericolata nella parte orientale della Svizzera, commettendo un’incredibile serie di violazioni al codice della strada: 15 in appena 11 minuti. Le autorità hanno inizialmente visto il 47enne sfrecciare a 160 km/h con la sua jeep durante un sorpasso a un’auto civetta della polizia, con l’asfalto reso viscido da un temporale. Guidando pericolosamente vicino alle altre vetture in autostrada, l’uomo ha successivamente ignorato i tentativi della polizia di farlo accostare. L’uomo ha attraversato un cantiere a 140 km/h, quasi il doppio del limite di velocità, prima di essere bloccato. Fonte della notizia: polis-lab.it LANCIO SASSI Lancio di sassi in sottopasso di Firenze, preso quarantaduenne Nei guai un uomo gia' noto alle forze dell'ordine. Ora sara' sottoposto a cure pschiatriche FIRENZE 11.09.2010 - Dalla rampa di accesso alla Fortezza da Basso, lanciava sassi nel sottopasso di viale Strozzi, a Firenze. Per questo un italiano di 42 anni e' stato denunciato dalla polizia municipale. A dare l'allarme alcuni cittadini bersaglio del lancio di sassi, per fortuna senza conseguenze. Dopo alcune ricerche, gli agenti hanno rintracciato l'uomo alla stazione di Santa Maria Novella. Il quarantaduenne, in evidente stato confusionale e gia' conosciuto alle forze dell'ordine per episodi analoghi, ha accettato di essere sottoposto a cure psichiatriche. Fonte della notizia: toscanatv.com CANTIERI STRADALI Roma, camion uccide 75enne a cantiere della metro B1 ROMA 11.09.2010 - Un uomo di 75 anni è stato travolto ed ucciso questa mattina da un camion del cantiere della metropolitana B1 che, probabilmente al momento del verde, non si è accorto del passante ancora sulle strisce pedonali sembra quasi completamente cancellate. L'incidente è avvenuto all'incrocio di viale Tirreno con via Valle Scrivia, al Nomentano. L'anziano è stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale Pertini ma è morto poco dopo. La vicenda ha dato origine ad alcune polemiche politiche tra opposizione e maggioranza e in una nota Massimiliano Valeriani, consigliere del Pd al Comune di Roma ha voluto sottolineare come «il IV Municipio vive una situazione drammatica per quanto riguarda la viabilità: i numerosi cantieri, l'assenza dell'adeguata segnaletica stradale e di una programmazione che coinvolga nei lavori per la Metro B1 anche i cittadini stanno diventando un elemento pericoloso». L'esponente del pd ha quindi chiesto al presidente del IV Municipio Bonelli e al Campidoglio che «si attivino immediatamente per fronteggiare questa situazione. Una tragedia come questa non può e non deve lasciare indifferenti». A rispondergli la consigliera PdL nel IV Municipio, Jessica De Napoli che ha lanciato «un appello sentito a tutti gli esponenti politici del Pd che, in queste ore, tentano di armare una polemica su questo lutto: abbiate un pò di rispetto, abbassiamo tutti quanti i toni». E per la società Roma Metropolitane «secondo la ricostruzione dei fatti, al momento dell'impatto tra il pedone e il mezzo coinvolto - appartenente a una delle aziende impegnate nei lavori della Linea B1 della metropolitana - il camion in questione marciava regolarmente con semaforo verde nel pieno rispetto delle disposizioni del Codice della Strada». «Dopo il grave incidente -ha fatto sapere la società- l'autista è stato sottoposto dagli agenti della Polizia Municipale a tutti gli accertamenti del caso, che non hanno evidenziato alcuna violazione di legge». Fonte della notizia: leggonline.it MORTI VERDI Durazzano: agricoltore di 51 anni muore schiacciato da un trattore DURAZZANO 11.09.2010 - Tragedia ieri, intorno alle 19 a Durazzano, in Contrada San Giorgio. Morto l'agricoltore 51enne, Mario Di Nuzzo residente nel comune di Cervino in provincia di Caserta. L'uomo era alla guida di un trattore quando, per cause ancora in corso d'accertamento, ha perso il controllo del mezzo che è finito in una scarpata profonda 4 metri. E' rimasto schiacciato dalla ruota posteriore del trattore. I familiari hanno dato l'allarme, ma non c'è stato nulla da fare. Sul posto i carabinieri della stazione di Sant'Agata dei Goti e della compagnia di Montesarchio. E' il secodo incidente mortale a verificarsi in questa settimana. Solo lunedì a perdere la vita, ad Apice, per una caduta da un trattore cingolato, era stato Francesco Lipizzi, agricoltore 70enne di Ariano Irpino. Anche in questo caso sono in corso gli accertamenti del caso da parte dei carabinieri della stazione di Apice per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente. Fonte della notizia: ilquaderno.it Fresa ferisce bambino di 10 anni 11 Settembre 2010 CAGLIARI - Un bambino di dieci anni e' inciampato su una zolla mentre arrivava il trattore del padre e l'aratro lo ha ferito a una gamba. Il piccolo, colpito dalla lama posteriore della fresa, e' rimasto agganciato. Fortunatamente pero' l'ingranaggio lo ha liberato quasi subito. Il bambino ha riportato una profonda ferita alla gamba e una frattura e ha subito una delicata operazione chirurgica. La prognosi dei medici dell'ospedale Brotzu di Cagliari e' di 30 giorni. Fonte della notizia: corriere.it SBIRRI PIKKIATI Vigilessa sequestra scooter presa a calci da una 17enne di Salvo Sidoti ADRANO 08.09.2010 - Nuovo preoccupante caso di aggressione nei confronti di rappresentanti delle forze dell'ordine, questa volta ai danni di una vigilessa adranita. L'ultimo episodio è accaduto nella serata di lunedì, a seguito di un normale controllo del territorio da parte dei vigili urbani. Una pattuglia stava effettuando il servizio in via Madonna della Grazie, quando gli agenti hanno fermato uno scooter con a bordo due passeggere senza casco: alla guida una 17enne con la madre. Accertata l'infrazione, i vigili hanno multato il centauro e sequestrato il mezzo. Ma le due donne hanno contestano in modo piuttosto vibrato l'operato dei vigili urbani; sono partite cosi le prime invettive contro i vigili. La situazione, poi, è degenerata nel palazzo comunale di via Aurelio Spampinato dove, nel frattempo, si era spostata la vigilessa che aveva partecipato al posto di blocco. Madre e figlia si erano recate in Municipio nella speranza di ottenere il dissequestro dello scooter, ma al rifiuto si sono scagliate contro la vigilessa, che sarebbe stata anche colpita dalla 17enne con un calcio ad un ginocchio. Successivamente è giunto anche il padre della ragazza che ha riportato alla calma la figlia, richiamata all'ordine con sonori ceffoni. La vigilessa è stata, invece, soccorsa e trasportata all'ospedale di Biancavilla. Guarirà in sette giorni! . La ragazza è stata denunciata per oltraggio e violenza. Fonte della notizia: LA SICILIA – 08 SET 2010 «Fare quadrato attorno alle forze dell'ordine» Tra le varie reazioni all'aggressione della vigilessa, quella del sindaco: «Tolleranza zero per chi non usa il casco» di Salvo Sidoti ADRANO 09.09.2010 - Ancora reazioni dopo la nuova aggressione ai danni di un rappresentante delle forze dell'ordine, l'ultima quella di lunedì ai danni di una vigilessa. In una nota, la segreteria provinciale degli autonomi di polizia (Adp), «esprime solidarietà ai colleghi del commissariato di Adrano. Del problema verrà investito il ministero dell'Interno, al quale verrà chiesto il ripristino del progetto dei commissariati distrettuali». Sull'aggressione alla vigilessa, il sindaco Ferrante dice: «Questo nuovo caso dimostra che l'azione di repressione deve continuare. La città faccia quadrato attorno alle forze dell'ordine. Rafforzeremo i presidi della legalità e per coloro che non faranno uso del casco tolleranza zero». La segreteria provinciale del sindacato di polizia locale (Csa) esprime solidarietà alla vigilessa e, in una nota, scrive «auspichiamo che le Amministrazioni nei casi di aggressione fisica si costituiscano parte civile; che assicurino il patrocinio legale e che stipulino polizze assicurative per il risarcimento danni». Il capogruppo consiliare del Pdl, Giousè Gullotta, «ribadisce con forza la convocazione ad Adrano del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza». In una nota congiunta il consigliere Giuseppe Palazzotto e le associazioni Symmachia e Obbiettivo Adrano «ribadisco! no la necessità di un Consiglio comunale straordinario». Solidarietà alle forze di polizia anche dal coordinatore del Mpa adranita Vincenzo Calambrogio. Fonte della notizia: LA SICILIA – 09 SET 2010 Multati in piazza a Padova, i motociclisti se la prendono con il vicesindaco Rossi Una decina di motociclisti, che erano appena stati multati dai vigili per divieto di sosta, hanno incrociato il vicesindaco Ivo Rossi e l'hanno fatto bersaglio di proteste e offese. L'amministratore si è difeso: "Quando si viola il Codice della strada la multa è obbligatoria". I centauri si lamentano dei pochi stalli per le moto in centro PADOVA 11.09.2010 - Il vicesindaco Ivo Rossi "assalito" da dieci motociclisti inferociti per la multa. E' quanto accaduto stamattina tra palazzo Moroni e piazza delle Erbe. La bagarre è nata dopo che i vigili hanno fatto 10 multe alle moto parcheggiate in piazza. "Siamo lavoratori del mercato - hanno spiegato i centauri – In piazza ci sono solo tre posti per le moto: abbiamo sostato fuori dalle linee, ma senza recare disturbo". Da qui la reazione infuriata: hanno incrociato per caso il vicesindaco, che gestisce anche la delega alla mobilità, e hanno cominciato a chiedergli spiegazioni del comportamento degli agenti. Ivo Rossi ha accompagnato i motociclisti al posto di polizia municipale esistente dentro palazzo Moroni, spiegandogli che di fronte a una violazione del Codice della strada la multa va fatta per forza. Fonte della notizia: mattinopadova.gelocal.it Scoglitti, arrestato 26enne pregiudicato SCOGLITTI 11.09.2010 – Giovedì sera, i Carabinieri di Vittoria hanno tratto in arresto un pregiudicato che, presumibilmente a causa di un bicchiere in più bevuto con gli amici, ha dato in escandescenze nel centro abitato di Scoglitti. I militari intervenuti nei pressi di una tabaccheria del centro, hanno trovato Gianluca Zocco, 26enne vittoriese residente a Scoglitti, pregiudicato, in forte stato di agitazione probabilmente generato da un diverbio avuto poco prima per futili motivi con un avventore della rivendita di tabacchi. I carabinieri, avendo constatato il forte stato d’ira dell’uomo, hanno tentato più volte di ricondurlo alla ragione ma nonostante lo sforzo compiuto, lo Zocco ha continuato a distribuire improperi, calci e pugni contro chiunque tentasse di calmarlo. Bloccato con la forza, il giovane è stato condotto presso la caserma, dichiarato in stato d’arresto per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e, in seguito tradotto presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che valuterà i fatti alla luce di uno stato di presumibile ubriachezza. Solo qualche lieve contusione per i militari intervenuti. Fonte della notizia: reteiblea.it Minaccia di morte i poliziotti con una pistola: arrestato PARETE 11.09.2010 - Intorno alle ore 21 di venerdì, gli agenti della squadra volante di Caserta, procedevano ad alcuni controlli nelle palazzine Iacp di Parete, in via 2 agosto. Lì intercettavano un furgone, parcheggiato e chiuso a chiave, il cui proprietario, Roberto Griffo, veniva bloccato e controllato. Ma l’uomo, senza alcuna ragione, cominciava ad inveire contro i poliziotti gridando loro frasi ingiuriose (“Che c... volete? E’ meglio che ve ne andate altrimenti vi ammazzo”) e tentando contemporaneamente di aggredirli, ma veniva trattenuto da suo nipote accorso sul posto. Contemporaneamente, si divincolava dal nipote e saliva presso la propria abitazione, continuando a rivolgegere minacce di morte agli agenti. Poi, non contento, raggiungeva la sua abitazione ubicata al terzo piano dello stabile e, affacciatosi dalla finestra, impugnava una pistola di colore argento puntandola all’indirizzo dei poliziotti, scarrellando l’arma, come per caricare il colpo in canna e continuando a gridare verso di loro che li avrebbe uccisi, piuttosto che aprire loro il suo furgone. Data la grave situazione di pericolo, gli agenti si riparavano dietro un veicolo in sosta e impugnavano a loro volta le pistole d’ordinanza, allo scopo di rispondere ad eventuali esplosioni di colpi d’arma da fuoco. Pertanto, mantenendo sempre una posizione di difesa e di copertura, i poliziotti riuscivano a guadagnare il terzo piano dello stabile, dove Griffo continuava ad opporre resistenza, rifiutandosi di aprire immediatamente la porta di ingresso dell’abitazione, cosa che faceva, poco dopo, sua moglie, anche lei presente in casa. A questo punto, gli agenti entravano nell’abitazione e immediatamente bloccavano Griffo, il quale si trovava ancora nella camera corrispondente alla finestra dove poco prima si era affacciato impugnando la pistola. Nel corso dell’immediato controllo all’uomo non veniva rinvenuta l’arma, per cui si procedeva ad un’accurata perquisizione nell’abitazione che permetteva il rinvenimento della pistola, occultata sotto l’armadio della stanza. Griffo veniva tratto in arresto e condotto in Questura per le ulteriori formalità di rito ed associato al carcere. Dagli accertamenti è emerso che è già noto alle forze dell’ordine proprio per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Fonte della notizia: pupia.tv Savona, venditore ambulante aggredisce militari dopo controllo: arrestato SAVONA 11.09.2010 - Un senegalese di 32 anni, M.C., è finito in manette nel tardo pomeriggio di ieri con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo, che si guadagna da vivere facendo il venditore ambulante, è stato “pizzicato” da una pattuglia dei carabinieri mentre vendeva merce abusivamente in via San Michele. Alla vista dei militari l’uomo ha cercato di fuggire e, quando è stato bloccato, ha reagito tirando calci e pugni. Un carabiniere ha rimediato delle ferite giudicate guaribili in dieci giorni. Il senegalese, il cui borsone contenente merce contraffatta è stato sequestrato, è stato così arrestato. Già questa mattina dovrebbe essere giudicato con il rito per direttissima. Fonte della notizia: ivg.it Minaccia di morte i poliziotti per evitare controlli, arrestato ad Aversa (11 Settembre) Ha minacciato di morte agenti del Commissariato di Aversa che gli avevano chiesto di aprire, per un controllo, il furgone di proprietà parcheggiato davanti alla propria abitazione, a Parete, comune poco lontano da Aversa, tentando, poi, di aggredirli. Ha desistito dal proposito grazie all'intervento di un nipote ma, poi, salito in casa ha nuovamente minacciato dalla finestra i poliziotti, per costringerli ad andare via, e ha impugnato una pistola di grosso calibro costringendoli a ripararsi dietro auto in sosta e a mettere mano alle armi in dotazione. Sul posto sono intervenuti altri agenti che sono riusciti a raggiungere l'abitazione dell'uomo, Roberto Griffo, di 33 anni, già indagato per associazione per delinquere di tipo camorristico, estorsione nonché oltraggio resistenza al pubblico ufficiale a bloccarlo con l'aiuto della moglie. L'uomo è stato chiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Fonte della notizia: lunaset.it NON CI POSSO CREDERE!!! Neonato morto, donna in coma "Le avevano negato l'ambulanza" Il dramma in Veneto. La stampa locale riferisce che i medici, dopo avere sottoposto la 27enne incinta a un'ecografia, non avrebbero riscontrato urgenze. Il governatore Zaia: "Saremo inflessibili" ROMA, 11 settembre 2010 - La Procura di Padova ha aperto un'inchiesta sulla morte del neonato deceduto il 3 settembre - ma la notizia è stata riportata solo oggi dalla stampa locale la cui madre 27enne è in coma farmacologico all’ospedale di Padova.La donna, di Campagna Lupia (Venezia) e al settimo mese di gravidanza, venerdì 3 aveva chiesto al marito di accompagnarla all’ospedale di Piove di Sacco perchè aveva forti dolori. La stampa locale riferisce che i medici, dopo avere sottoposto la donna a un'ecografia, non avrebbero riscontrato urgenze ma, poiché i dolori continuavano, le hanno consigliato di andare al Policlinico di Padova, negando però il trasporto in ambulanza chiesto dal marito. È quindi iniziata la corsa in ospedale in macchina dove la 27enne, dopo una visita al pronto soccorso ostetrico, è stata portata immediatamente in sala parto dove le è stato praticato un taglio cesareo. Ma il bimbo è nato morto e alla donna è stato asportato l’utero. Ora è in coma farmacologico sotto osservazione. "Mi attendo delle spiegazioni, e dovranno essere molto convincenti, perché se le cose sono andate come riferito dalla stampa, qualcuno dovrà renderne conto e pagarne le conseguenze": così commenta l'accaduto l'assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto. L’assessore - spiega la Regione - ha chiesto "con la massima urgenza" una relazione dettagliata ai responsabili delle strutture coinvolte e ha incaricando il segretario regionale alla sanità Domenico Mantoan di attivare immediatamente tutte le procedure del caso. "Se i fatti verranno confermati anche dalle indagini della magistratura - aggiunge Coletto - saranno prese tutte le decisioni del caso anche sul piano disciplinare". "In sanità - conclude certe leggerezze non sono ammesse e tutti devono metterselo bene in testa". Il presidente della Giunta regionale Luca Zaia esprime "sgomento, dolore e indignazione" e - riferisce la Regione - assicura: "Saremo inflessibili nel colpire duramente i responsabili" "Seguirò - ha detto il presidente Zaia - con la massima attenzione il lavoro della magistratura. Qualora emergessero negligenze, leggerezze, omissioni o peggio saremo inflessibili nel colpire duramente i responsabili della morte di un neonato e dei danni irreversibili subiti dalla madre". "Ai familiari della piccola vittima - prosegue Luca Zaia - va il mio personale cordoglio e l’affetto mio e di tutti i cittadini del Veneto". La Regione del Veneto e il ministero della Salute effettueranno un’ispezione congiunta per fare piena luce. La decisione è stata assunta dopo un colloquio tra il presidente della Regione e il ministro della Salute Ferruccio Fazio. Fonte della notizia: qn.quotidiano.net A Fiera Levante polizia blocca inviati Striscia per un provolone Premio satirico giudicato arma impropria, piccola bagarre in sala BARI, 11 set. (Apcom) - Un provolone considerato come arma impropria ha scatenato una piccola bagarre alla Fiera del Levante, con protagonisti gli inviati di 'Striscia la notizia' Fabio e Mingo. Provolone che, nello spirito satirico della trasmissione, i due volevano consegnare in premio a uno dei presenti alla cerimonia d'inaugurazione, l'assessore regionale Nicola Fratoianni. Ma appena entrati in sala, con regolare badge d'ingresso, sono stati allontanati dalla Digos, anche con qualche spintone, e portati fino a un'uscita di sicurezza. I due inviati, però, non volevano mollare e hanno cercato di spiegare che il formaggio sarebbe servito solo per la gag televisiva. Il questore Giorgio Manari e il capo della Digos obiettavano invece ragioni di sicurezza, essendoci tutte le autorità locali e il ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto. Ne è nata così un'accesa discussione, con intorno uomini della Digos, fotografi e telecamere, e perfino con l'intervento di mediazione del sindaco barese Michele Emiliano e del deputato Ludovico Vico (Pd). Dopo una lunga querelle, Fabio e Mingo sono stati riammessi alla cerimonia e, provolone alla mano, hanno potuto poi portare a termine la loro 'missione'. Fonte della notizia: notizie.virgilio.it