Anno XLII - GIUGNO 2015 - Una copia Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro) 3,00 6/2015 w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità VINO A REGOLA D’ARTE Via Foggia, 118 - Barletta Tel. 0883 510 421 - Fax 0883 510 429 www.cantinedellabardulia.it [email protected] 6/2015 10 10 11 I sette eletti della provincia BAT: Caracciolo, Mennea, Santorsola, Zinni, Di Bari, Marmo e Ventola Elezioni regionali I sette eletti della Provincia BAT Caracciolo il più votato nella Bat Mennea, lavoreremo nell’interesse collettivo dello sviluppo e della legalità 12 La Grande Guerra Ritrovare nella memoria l’identità della città 13 14 Una mostra al Castello per ricordare i cento anni della I Guerra Mondiale 15 L’Editrice Rotas al Salone del Libro con l’orgoglio di rappresentare la città di Renato Russo 16 Salone del Libro “La signora col ventaglio” di G. Lagrasta presentato al Salone del Libro a Torino Capitaneria di Porto L’estate sta arrivando… di Piera Ornella Barracchia 13 17 18 21 Una mostra al Castello per ricordare i cento anni della Prima Guerra Mondiale Prefettura S.E. il Prefetto conferisce onorificenze in occasione della Festa della Repubblica di Raffaella Delpiano Vita amministrativa Conto consuntivo 2014 nella relazione del sindaco Cascella Centenario “L’Esercito marciava” tappa nelle città della provincia BAT di Giampiero De Marcus 23 Agricoltura V Giornata Nazionale del vino e dell’olio per parlare di identità, territorio e mercati di Luciana Doronzo 24 Porto Imminente il dragaggio del porto a servizio della nostra realtà commerciale di Stefania Patella 1529 25 L’Editrice Rotas al Salone del Libro con l’orgoglio di rappresentare la città Chiesa Messaggio dell’arcivescovo in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 29 Libri Il Maggio dei Libri a Barletta promosso dalla Biblioteca Comunale 31 Il Gen. Nanula presenta al Castello l’ultimo saggio di Russo sulla Disfida di Raffaella Delpiano 32 I maschietti nascono sotto i cavoli, le femminucce, a volte, sotto le zucchine di Paola Russo 33 34 35 La storia della città attraverso le sue epigrafi: uno studio di M. Filannino Brevi di scuola Scuola S.E. “G. MODUGNO”: Una risata inclusi- 17 In occasione della Festa della Repubblica conferite in Prefettura onorificenze al merito 21 va… per una scuola inclusiva di Maria Antonia Annacondia 43 Convegno Boemondo d’Altavilla. Presentati gli Atti del Convegno di Canosa del 2011 di Renato Russo 45 Enigmistica Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca 47 48 50 Arte Pippo Madè a Santa Croce a Firenze 51 L’angolo della poesia - Idillio barlettano, di P. Di Gaeta - Tramonto, di E. Dicuonzo - Addio città mia, di S. De Marco 36 37 I.C. “MENNEA”: Le ragioni del fare coro di Maria Teresa Nesta 39 Musica Eccellente serata finale del 18° concorso internazionale di esecuzione pianistica Storia Eraclio… e se fosse venuto via terra? A portarcelo, Federico II di Renato Russo 40 Ricordo Mauro Di Pinto maestro d’arte e di vita, testimone di un secolo di Renato Russo 42 Arte Mimma Picardi Coliac, il suo impegno tenace e costante di Angela Battaglia Monterisi 29 “L’Esercito marciava”: i tedofori dell’82° reggimento Fanteria “Torino” toccano le città della BAT 40 51 8 9 Brevi di sport Vernacolo D’vit d’ balneazion alternat di M’arress 26 52 Ricordo di Mauro Di Pinto, maestro d’arte e di vita. Testimone di un secolo - - - - L’orologio di S. Giacomo, di Dibenedetto Crepuscolo d’estate, di S. Tupputi Scioglie il vento, di R. Ceci A Giuseppe Carli, di R. Carli RUBRICHE Lettere al direttore - Sessant’anni fa la Madonna in volo - Carlo Fanara memore - La ripresa? Si potrebbe attraverso la cultura, se… - Che fine fa la carta riciclata? - Ebrei internati a Barletta - Quando la sede della Capitaneria di Porto? - Sono un barlettano trapiantato a Torino… - Le epigrafi di Barletta del prof. Filannino In città Notizie in breve Vivicittà TEKNO FILATI Srl FILATI CUCIRINI E ACCESSORI PER CALZATURE Barletta - BT Via Callano 163 int. 56 t. 0883 347 831 f. 0883 347 832 [email protected] 6 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 IL FIERAMOSCA 7 Lettere al direttore Lettere al direttore www.ilfieramosca.it e-mail [email protected] [email protected] [email protected] Anno XLII - GIUGNO 2015 - Una copia 3,00 6/2015 Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro) w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Sessant’anni fa la Madonna in volo Carlo Fanara memore Caro direttore, vi mando un articolo del 13 luglio 1955, è la cronaca di un avvenimento straordinario: l’arrivo in volo - in elicottero - del quadro della Madonna dello Sterpeto, dal Santuario sul campo sportivo “Lello Simeone”. Ad accoglierla, circa 10.000 tifosi, pardon!, fedeli e numerose autorità fra cui l’arcivescovo mons. Reginaldo Addazi, il sindaco Carlo Ettore Borgia, gli assessori Maresca, Grimaldi, Filannino e Romanelli, il presidente del Comitato dei festeggiamenti assessore Sabino Pastore. Dallo stadio comunale si è poi formata una lunga processione diretta al monastero di S. Ruggero per prelevare il Santo Patrono e insieme dirigersi verso la Cattedrale dove il rettore del Santuario - Mario Crispoldi - ha tenuto un discorso (…). Carissimo direttore, desidero ringraziarti non solo per mandarmi il Fieramosca ormai da vent’anni consentendomi di non interrompere il mio cordiale rapporto con la vostra città, ma anche per la graditissima citazione nell’articolo sulla Cattedrale. Ti seguo sempre con interesse. Io cerco, come il Falcone citato nell’Arte venandi cum Avibus di usare sempre di più l’ala rivolta verso il cielo… Con memore affetto Mensile di cultura, informazione e attualità n° 6 - giugno 2015 anno XLII Direttore responsabile RENATO RUSSO Spedizione in abbonamento postale 45% Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975 Stampa in proprio su carta ecologica riciclata Symbol Freelife Satin Direzione, Redazione e Amministrazione Editrice Rotas s.r.l. Via Risorgimento, 8 Tel. 0883.536323 Fax 0883.535664 BARLETTA e-mail: [email protected] www.editricerotas.it ISSN 1722-8972 ASSOCIATO Nicola Ricchitelli Bellissimo l’articolo, ma sarebbe stato anche interessante avere una foto-ricordo dell’evento. Una particolarità: nei titoli due citazioni del Santo Patrono di Barletta: una volta S. Ruggiero con la i, una volta S. Ruggero senza la vocale. Fin d’allora motivo di contendere, già all’interno stesso della Gazzetta… Carlo Fanara Il prefetto Carlo Fanara, negli ultimi tempi del suo mandato, si prodigò moltissimo perché fossero completate tre opere pubbliche in restauro che diversamente avrebbero aspettato chi sa quanto altro tempo, e mi riferisco al Teatro Curci, al Castello e alla Cattedrale. Non solo, ma si interessò “attivamente” anche per altri contenitori culturali della città, come il sito archeologico di Canne per il quale non solo partecipò ad un importante convegno organizzato dal Lions Club Barletta (2 giugno 1996) ma prese anzi spunto da questo coinvolgimento per un fattivo intervento per il rilancio del sito presso la Sovrintendenza ai Beni Culturali. La sua gestione commissariale fu certo la più produttiva di risultati per la città di quante Barletta ne ha vissute nel dopoguerra, e non sono poche. accedi a Il Fieramosca on line La ripresa? Si potrebbe attraverso la cultura, se… Che fine fa la carta riciclata? Quando la sede della Capitaneria di Porto? Caro direttore, ci sono delle città che, pur avendo un modesto campionario di reperti archeologici, riescono a farli fruttare attraverso un ragionevole investimento. Mentre noi, che abbiamo alcuni eventi storici memorabili come la battaglia di Canne (e il personaggio Annibale) e la disfida di Barletta (e il personaggio Ettore Fieramosca) non riusciamo a realizzare adeguati investimenti nella prospettiva di buoni ritorni economici ed occupazionali. Senza dimenticare alcuni grandi monumenti come il Castello nella molteplicità delle sue numerose facies; la Cattedrale di S. Maria (ma numerosi altri antichi templi come S. Ruggero, S. Sepolcro, S. Giacomo, S. Andrea), e sontuosi palazzi come Della Marra (che ospita la Pinacoteca De Nittis) o palazzo Bonelli. Senza dire del Teatro Curci o della sua celebrata statua da poco restituita al godimento di cittadini e turisti, parliamo di Eraclio, un po’ il simbolo monumentale più rappresentativo di Barletta. Quante iniziative prende il Comune e quante associazioni culturali abbiamo a Barletta, … e tuttavia non se ne cava un ragno dal buco. Perché?! … Ma poi, la differenziata segue il suo iter? cioè il suo riuso? Prendiamo per esempio la carta raccolta, che percorso segue per rientrare nel nostro uso quotidiano? Quattro anni fa al Porto di Barletta venne riconosciuto il livello amministrativo di Capitaneria di Porto e fu designata come sede il vecchio mercato del pesce presso Porta Marina. Dopo di allora non se n’è saputo più nulla. A che punto stanno le cose? Antonio Rizzi Per tre motivi: 1) perché manca un piano organico di ampio respiro; 2) le risorse economiche sono molto esigue; 3) il dirigente ha tre comparti da seguire, mentre non le basterebbe il tempo se solo avesse da seguire quello turistico-culturale. COME ABBONARSI • c/c postale n. 13433701 intestato a Editrice Rotas S.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta • Abbonamento annuale 30,00 per l’Italia per l’estero 85,00 per le Americhe 110,00 8 IL FIERAMOSCA Barletta 2 giugno 1996, Circolo Unione. Convegno su Canne. Da sinistra il dott. Cesare Canfora, il prof. Raffaele Iorio, il dott. Giuseppe Dibenedetto e il commissario prefettizio dott. Carlo Fanara GIUGNO 2015 La dirigente alla Cultura Santa Scommegna GIUGNO 2015 Giuseppe Corcella Il processo di riciclizzazione della carta si suddivide in quattro fasi: la prima è costituita dalla raccolta differenziata dei rifiuti. Nella seconda vengono eliminati i materiali estranei come ferro, plastica, vetro o altro e la carta viene pressata e compressa in grosse balle per il trasporto. La terza operazione è il “riciclo” che avviene nella cartiera dove le balle di carta o cartone vengono scaricate in enormi “pulper” cioè spappolatori dove l’acqua e la carta sono frullate; in un secondo momento l’impasto viene completato da una macchina che trasforma il prodotto ancora grezzo, in fogli asciutti. La quarta e ultima fase avviene nella cartiera o nella cartotecnica: nella cartiera si ricavano fogli di carta che vengono confezionati in risme; nella cartotecnica i fogli vengono trasformati in cartoncino e quindi in scatole mediante l’uso di grandi fustellatrici. Ebrei internati a Barletta Ho letto che nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale (a partire dall’autunno del ‘43) furono internati in Puglia quasi diecimila ebrei. Anche da noi, dalle nostre parti? Ruggiero Dicorato Gli ebrei internati in Italia dopo la caduta del fascismo furono 9462, dai registri della Croce Rossa Internazionale compilati dal Ministero dell’Interno. Nella provincia BAT se ne rifugiarono 98 secondo i dati ricavati dalla ricercatrice Anna Pizzuti: ad Andria 57, a Barletta 22 (giunti il 21 marzo ‘45), a Bisceglie 12, a Trani 7. Erano originari della Germania, Russia, Austria, Polonia e Jugoslavia. Luigi Paolillo In questi giorni è stata espletata la gara di appalto per l’adeguamento dell’immobile dell’ex mercato ittico. Sono un barlettano trapiantato a Torino… Sono un barlettano trapiantato a Torino… Che piacere ritrovare ogni anno la mia città al Salone del Libro attraverso la vostra presenza, ma ancora di più quando, ogni mese, ricevo la rivista “Il Fieramosca” che contiene numerose notizie su Barletta. Peccato solo che da oltre un anno non leggo più il bollettino del Comune, ch’era ricchissimo di notizie sulla città e sull’Amministrazione comunale e mi sembra assurdo che a interromperne la collaborazione (come m’è parso di capire) sia stato proprio il sindaco, giornalista e addetto stampa del presidente Napolitano! Almeno si sarà congratulato con la ROTAS a Torino ambasciatrice della cultura di Barletta nel mondo! (…) gen. Giuseppe Gorgoglione Noi abbiamo circa trecento abbonati, in Italia. Non sono tanti ma non sono neppure pochi, e tutti - come lei - ci sono grati per contribuire a mantenere vivo il rapporto del lega- me con la città di origine. Ora, il sindaco è consapevole che, senza la collaborazione del Comune, il periodico è a rischio di chiusura, ma non sembra che gliene importi granché. Peccato. Quanto a congratularsi con la nostra presenza a Torino, non ci avrà pensato, preso da altre cose - ma che a scordarsene siano state anche vecchie amiche come l’assessore e la dirigente alla cultura, questo sì è veramente mortificante. Le epigrafi di Barletta del prof. M. Filannino Caro Direttore, ho partecipato alla presentazione del libro “Le epigrafi di Barletta” del prof. Michelangelo Filannino (ETET Edizioni , Andria aprile 2015): opera interessantissima e encomiabile, che elenca le iscrizioni ancora presenti a Barletta e quelle inesistenti, tramandateci dai nostri storici. Al libro è accluso un DVD contenente le foto delle epigrafi. Ero talmente interessato alla raccolta e alla traduzione delle epigrafi, che anni or sono ne avevo proposto la stesura a due insegnanti di latino, ma con risposta negativa. Come ha scritto l’Autore, “il messaggio in esse contenuto è in larga parte indecifrabile e incomprensibile per la quasi totalità dei lettori”. Per una più completa conoscenza da parte dei Barlettani, fedeli e visitatori delle nostre chiese, proporrei di affiggere, nel modo più appropriato accanto alle varie lapidi, la traduzione in italiano o, se questo ha qualche controindicazione, sarebbe più opportuno fornirne la traduzione mettendo a disposizione fotocopie all’ingresso della chiesa. Qualora si consideri la seconda proposta, suggerirei di specificare la collocazione della lapide, indicando poi il primo rigo dell’epigrafe in latino, seguito dalla traduzione. Antonio F.G. Pignatelli IL FIERAMOSCA 9 Elezioni regionali Elezioni regionali I SETTE ELETTI DELLA PROVINCIA BAT C i si aspettava l’elezione di cinque consiglieri regionali nella provincia BAT, mentre, per l’effetto trascinante delle votazioni amministrative ad Andria e Trani, la percentuale dei votanti in provincia Mennea è aumentata, facendo così scattare due seggi in più Caracciolo in danno - crediamo - della provincia di Brindisi che di seggi regionali ne ha conquistati solo quattro! Così la distribuzione: due al PD: Filippo Caracciolo, 11.400 voti e Ruggiero Mennea, 6.976 di Barletta; Santorsola uno al Movimento Vendoliano Noi a sinistra: Mimmo Santorsola di Trani, 5.684; uno alla lista Emiliano: Sabino Zinni di Andria, 8.716; uno al movimento Cinque Stelle: Grazia Di Bari di Andria, 5.057; uno a Forza Zinni Di Bari Italia: Nino Marmo di Andria, 6.386 voti; uno al movimento Oltre con Fitto: Francesco Ventola di Canosa con 8.130 voti. Territorialmente dunque due esponenti di Barletta, Marmo Ventola tre di Andria, uno di Trani ed uno di Canosa. a n i t n ale IA ttia V FOGG RONE Ma ppe se ZA 1. AZ USDEI Giu gelo Le preferenze dei candidati barlettani Emiliano sindaco di Puglia ………………………… 2877 n N A 2. AG VENUTO io Partito Democratico ……………………………… 11376 g BEN NTbarlettani, Quanto alle preferenze ricevute dai E Ser lenatino 3. candidati E a Pensionati e invalidi …………………………………… 87 M V o i i E ig ton questi i dati raccolti a fine votazione: Barletta, 4. CL OCaracciolo NE Lu ard(PD) o TE An o Popolari ………………………………………………… 299 N M A A I on NZ 6.412 voti; Savio 5. D nofri voti; Ruggiero Mennea (PD) 3.002 IA LeChiariello O O I e A Partito Comunisti Italiani … ……………………… 100 G p N I p D (Movimento Cinque Stelle) 2.400 voti;6.Franco TRO Giuse r(Noi aolo nna La Puglia con Emiliano … ………………………… 111 OCorcella I a P i C S O I I A LA 7. L Pastore ONZ yaansinistra per la Puglia) 1.608 voti; Franco EL(Emiliano AIOR Popolari per l’Italia … ……………………………… 437 Ar e l M I . e Z h 8 A c J sindaco di Puglia) 1.302 voti; Giovanni Alfarano (Forza Italia) A Mi o O c M s e O nc FraRossella nni Piazzolla (Forza Italia) 1.694 voti; Rosa TuppuBELL O2.446; GiovaRizzi … ………………………………………… 399 voti Michele IC LO Simone O N L E E D ti (Oltre con Fitto) 1.017 voti. IO ANG NTO sa IORG TARA NO D’ARC nna Alternativa Comunista ……………………………… 163 . DI G SE Annali A I sa RE 1. LIV OLLA Ro ia Anna 8. FIO I Giovanni ortunato G ar IS Mariggiò ………………………………………… 80 voti 2. MIN ICO Vita M niGregorio per i candidati presidenti SA F o 9. LU ZZALe PEpreferenze R SU Anto Verdi … …………………………………………………… 54 . I E 3 C M C . eucper ia ogni singola lista ad essi collegata ARTU 10 o ARI L TO Emilio 100 sezioni su 100) 4. M TILE Franc do 11. B TO(scrutinate A re L N ia IS 5. GE LUTO Alf Riccardo Rossi ……………………………………………… 66 voti esco 12. P ILLO Luig L A Franc SP voti . 7385 E IL 6 T Antonella Laricchia … ………………………………… M . N L’Altra Puglia … ………………………………………… 44 a E 3 I 1 a A Enz HIO E5rikStelle TAGL .6865 OTMovimento 7 T ………………………………… . C 4 1 IC OMAS 15. T la Adriana Poli Bortone … ……………………………… 5730ND voti ISI arme BRI IRE C T R Forza Italia … ………………………………………… 5136 A LOM ommaso 1.25 enico chele aItaliano a Liberale … …………………………… BAT Partito a R i r IOIA T ELLA Dom i A G R . m R a 2 A n n 1 . B Puglia io …P…………………………………… 28 NZAR E An iovan SNazionale 3. TA RISANO G ARRE A Luciano B . 2 NoiPAcon 597. TAU co GNSalvinic…es…………………………………… auro 4 INO M 3. PA ORE Fran Z Z I V ST 5. 4. PA I SSchittulli…………………………………… abino Francesco 3116 voti N N I .Z 5Oltre con Fitto ………………………………………… 2356 Via Paolo Ricci 2/A · Barletta · tel. 0883 334 231 Movimento Schittulli … …………………………… 314 [email protected] · www.saluteprimaditutto.it Fratelli 185 ario Ed’Italia ……………………………………… Direttore: dott. Walter Wille-Kollmar LECC DINELLI M brina a N S E I T P 1. NET aolo 20 anni di implantologia dentale Michele 18303 voti P ANSO redo………………………………… con le sedi di Barletta, Monaco di Baviera e Innsbruk 2. SEmiliano… lf A a n A Noi3a. Fsinistra per IN anPuglia ………………………… 2761 Rosla FARO TE Marco A C . 4 N izia AFICA 10 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2015 5. TR GONI Patr nato o R D O O G . N 6 RI ita LLEG 7. PE INI Anna R ITT LIA 15 I PUG 0 D 2 i O l na DAC N I S IANO CARACCIOLO IL PIÙ VOTATO NELLA BAT e ora dalle parole ai fatti G ià lo aveva dichiarato più volte, nel corso dei suoi comizi, dei suoi incontri con gli elettori, al cinema Paolillo: “Se la politica serve a risolvere i problemi della gente, credo di aver interpretato il mio ruolo di consigliere regionale finalizzandolo alla soluzione dei nostri problemi, ai problemi delle nostre città e della nostra terra”. E proprio per dare un senso di concretezza alle sue parole, aveva ispirato il suo messaggio elettorale ad un impegno fattivo, CONTANO I FATTI, come aveva detto sulla copertina dell’opuscolo elettorale, precisando, a piè di pagina: “Consuntivo del mio lavoro in regione nei primi cinque anni da consigliere regionale”. Così come del resto, nella prefazione, lo aveva presentato Elena Gentile: “Progetti e risultati”, così come aveva confermato lui stesso nelle parole conclusive del suo messaggio introduttivo: “In questa impostazione, ispirata da una esigenza di concretezza operativa, ho capito che il ruolo di consigliere regionale deve essere rivolto sempre alla soluzione dei problemi della gente”. Impegno che lo aveva assorbito già da componente della seconda e terza commissione, ma ancora di più da presidente della quinta commissione, con un ampio spettro di attività: ambiente, ecologia, tutela del territorio e delle risorse naturali, difesa del suolo, urbanistica, lavori pubblici, trasporti, edilizia residenziale. Per l’immediato, Filippo Caracciolo ha ringraziato il suo elettorato, quanti hanno creduto in lui, impegnandosi con la città di Barletta (che lo ha gratificato con 6400 consensi) e le altre città della provincia Barletta-Andria-Trani (11.400 consensi complessivamente) in un impegno ancora maggiore per il difficile futuro che ci attende. Ed ecco le sue prime dichiarazioni rilasciate alla stampa all’indomani del suo exploit elettorale. Un onore ed una responsabilità “Il consenso mi stimola a lavorare nel segno della continuità. Ringrazio i cittadini e gli elettori della provincia Bat per avermi sostenuto confermandomi la loro fiducia. Si tratta per me di un onore ed insieme di una grande responsabilità. Interpreto l’attestazione di stima e di consenso raccolto in maniera omogenea sull’intero territorio provinciale come un segno di apprezzamento per l’operato svolto durante il mio primo mandato da consigliere regionale. Il successo elettorale ottenuto è frutto di un lavoro di squadra e rappresenta per me un nuovo punto di partenza. L’esperienza già sviluppata tra i banchi del Consiglio Regionale della Puglia mi aiuterà ad entrare da subito nel vivo delle attività che caratterizzeranno l’impegno del nuovo presidente della Regione e di tutti gli eletti. La vittoria netta di Michele Emiliano con l’elezione a presidente della Regione ci mettono nelle condizioni di muoverci nel solco di un programma scritto con la piena partecipazione e condivisione dei pugliesi. Nutro un grande senso di gratitudine verso tutti i cittadini della BAT che hanno partecipato, dimostrandomi tutto il loro affetto, alle numerosissime iniziative da me promosse in campagna elettorale. Si tratta di un grande patrimonio, umano prima ancora che politico, di cui farò tesoro. Sento nei confronti del territorio il dovere di continuare ad operare nel segno della continuità. Ringrazio i volontari e gli attivisti del Partito Democratico che con grande generosità hanno animato la campagna elettorale rendendo virtuoso il confronto con i cittadini e gli elettori. L’auspicio è che la provincia BAT abbia nella fase che sta per aprirsi un peso commisurato ai risultati importanti giunto dall’esito delle elezioni regionali”. GIUGNO 2015 MENNEA, POST ELEZIONE Lavoreremo nell’interesse collettivo dello sviluppo e della legalità N on ho mai smesso di credere che il lavoro svolto in questi anni con passione e dedizione potesse essere premiato dai cittadini, che mi hanno sostenuto senza chiedere nulla in cambio. Dopo l’ufficialità del risultato ho incontrato i miei sostenitori e in tanti mi hanno detto che con me hanno vinto l’onestà, la serietà e la competenza. La stima e la fiducia degli elettori è una gratificazione dal valore inestimabile che mi spinge a tornare al lavoro sin da subito con estremo entusiasmo e grande carica per il mio territorio, come ho sempre fatto. In questo periodo ho avuto modo di approfondire diverse tematiche nelle città della provincia, verso le quali ho assunto impegni ben precisi. Ribadirò quegli impegni nei prossimi giorni, quando girerò i comuni della BAT per ringraziare la gente che mi ha sostenuto. E per quegli obiettivi mi metterò all’opera immediatamente. Sono stato premiato poiché probabilmente ritenuto una risorsa per la comunità provinciale. E la mia riconferma è motivo di grande responsabilità che mi sprona a rappresentare al meglio questo territorio, convogliando su di esso quanto più valore possibile. In campagna elettorale ho spesso ricordato che i fondi europei 2014-2020 saranno gli ultimi di cui potrà godere la nostra regione. Per questo dobbiamo essere abili e preparati a sfruttare al massimo questa ultima opportunità e ottenere finanziamenti. In questo senso l’elezione di sette consiglieri regionali della BAT è un viatico eccezionale. Insieme dovremo fare squadra, andando al di là degli steccati e dei colori politici, per il bene della provincia. Con Emiliano c’è una grande sintonia culturale e intellettuale. Lavoreremo per proseguire e migliorare quanto già realizzato negli anni precedenti, nel solco dell’interesse collettivo, dello sviluppo e della legalità. IL FIERAMOSCA 11 La Grande Guerra La Grande Guerra Una mostra al Castello per ricordare i cento anni della I Guerra Mondiale Ritrovare nella memoria l’identità della città L’INTERVENTO DEL SINDACO PASQUALE CASCELLA C i ritroviamo qui, davanti a mura segnate dalla storia, non per celebrare ma per ritrovare nella memoria l'identità di questa città - la città della Disfida - indissolubilmente legata all’Italia una e indivisibile. E siamo grati al ministro della Difesa per essere oggi a Barletta in ideale continuità con la commemorazione dell’altro giorno a Monte San Michele in quel di Gorizia, ricomponendo il tormentato percorso compiuto dal primo conflitto mondiale fino alle missioni che oggi sostanziano il principio del ripudio della guerra con l’impegno per la pace. Si sa quale sanguinoso contributo sia stato versato dai ragazzi del nostro Sud sulle terre lontane del Carso, che cento anni fa apparivano al giovane Giuseppe Carli persino più povere della campagna in cui abitava la sua famiglia. Ma quanti sanno che quel soldato voglioso di riscattare le proprie “origini cafonesche”, credendo Il sindaco Pasquale Cascella mentre legge il suo discorso come Giuseppe Di Vittorio nella “guerra di liberazione europea, di civiltà e umanità”, fu la prima Medaglia d’Oro quartiere marinaro. al Valor Militare di quel conflitto? Quanti sanno delle tante ferite che altri conflitti hanno Quanti sanno che sul Carso combattè una Brigata con ancora inferto nel corpo della città? Persino il monumento il nome di questa città, ripreso dal reggimento di volontari ai caduti fu dal fascismo mutilato del bronzo dedicato al guidato da Raffaele Lacerenza entrato al seguito di Garibaldi ricordo del sacrificio e del dolore anziché all’esaltazione il 21 luglio del 1866 a Bezzecca, libera e italiana, con la bellica del regime. bandiera che Menotti Garibaldi volle consegnare a Barletta Quanti sanno che dopo il Piave mormorò l’Ofanto e che per onorarne lo spirito patriottico in cui oggi possiamo proprio davanti alla stele spogliata del richiamo alla pietà, ritrovarci? a Barletta, il 12 settembre del ‘43, si consumò una barbara Quanti sanno che all’alba del 24 maggio di cento anni fa rappresaglia nazista? fu proprio il Sud che l’impero austroungarico Sono tutti episodi, segni, vicende fin qui volle “punire” per il suo irredentismo? considerate microstorie rispetto alla tragica Il fronte era anche questo castello, dimensione di due conflitti mondiali. Ma bombardato dall’esploratore asburgico abbiamo il dovere, prima ancora dell’orgoglio, di Helgoland: un vero e proprio atto ricomprenderli nella storia dei sentimenti umani di guerra, che ha lasciato le e delle passioni civili che hanno riscattato gli brecce profonde illuminate nel orrori della guerra con i valori costituzionali della giorno del centenario con i comune appartenenza all’Italia e all’Europa. colori - i tre colori - della Abbiamo bisogno di conoscere e riconoscerci bandiera che svettava in un nuovo sforzo condiviso per far tornare il sul cacciatorpediniere paese a crescere nel suo insieme. Turbine quando Abbiamo bisogno di conoscere e riconoscere fermò l’attacco il principio della solidarietà tra i popoli, ora che proditorio prima la guerra torna a incombere come strumento di che rovinasse la offesa in un mondo sempre più globalizzato, per Cattedrale e il continuare a costruire la pace e il progresso. Questa è la storia che vogliamo consegnare tutta intera alle nuove generazioni, perché sappiano riscattare quel passato nel futuro. 21 luglio 1866, III Guerra di Indipendenza, battaglia di Bezzecca. La bandiera italiana della Brigata Barletta 12 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2015 S i sono concluse, con la visita del ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale Danilo Errico, le manifestazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale nel ricordo della partecipazione della città a quel grande conflitto. Al centro dell’importante appuntamento centenario, la mostra “L’Italia chiamò. Barletta e la grande guerra”. Teatro dell’evento commemorativo, lo splendido scenario del castello all’interno del torrione di S. Maria. Lungo il viale di accesso all’ingresso del rivellino, schieramento dei reparti militari e la banda militare della Brigata Pinerolo. Proprio davanti alla lapide commemorativa murata sul rivellino, sindaco e ministro hanno deposto una corona d’alloro. Ad accogliere gli illustri ospiti, con il sindaco Pasquale Cascella e il mondo politico-amministrativo cittadino e provinciale, i sindaci delle città della nuova provincia nonché il loro presidente Francesco Spina; e inoltre alti gradi delle Forze Armate, associazioni combattentistiche e una nutrita partecipazione di scolaresche nonché di personalità del mondo della cultura. Fra le autorità, il presidente della Commissione difesa del Senato Nicola Latorre e il prefetto Clara Minerva. Quindi i discorsi: quello del sindaco Pasquale Cascella, del presidente della Provincia Francesco Spina, del presidente della Commissione difesa del Senato Nicola Latorre, l’intervento del pronipote della Medaglia d’Oro Giuseppe Carli, la relazione del prof. Mario Spagnoletti, la lettura della lettera della Medaglia d’Oro Giuseppe Carli scritta pochi giorni prima che morisse sulle balze del Carso. Da ultimo l’intervento del ministro sen. Roberta Pinotti che ha saputo conciliare il ricordo del ragazzo-eroe, con le ragioni più profonde di quella guerra e dell’attuale situazione di crisi internazionale. Quindi inaugurazione della mostra allestita nel bastione di S. Maria, l’esposizione di numerosi documenti originali che cento anni fa segnarono i fatti più rilevanti di quel grande conflitto che avrebbe sconvolto la storia dei popoli e causato milioni di morti. GIUGNO 2015 Circa 800 i barlettani, fra morti e dispersi. Tra i cimeli più importanti esposti, la bandiera italiana emblema della Brigata Barletta che alla battaglia di Bezzecca (21 luglio 1866, III Guerra di Indipendenza) si coprì di gloria. Da poco restaurata, rappresenta la continuità ideale con la Brigata che con lo stesso nome nacque nel marzo del 1915, alla vigilia della Grande Guerra. Sugli spalti, è stata poi scoperta una targa commemorativa del Centenario. Nel quadro delle iniziative promosse per ricordare il Centenario della 1a Guerra Mondiale, il sindaco ha promosso la stampa di un opuscolo: 48 pagine fra documenti coevi e foto d’epoca. Dopo una breve incisiva citazione di Franco Marini (presidente del Comitato Storico Scientifico per gli Anniversari di Interesse Nazionale) e una breve introduzione di Costantino Foschini (L’Ofanto e lo spirito del Piave), in ordine, interventi di Mario Spagnoletti (Barletta prima città italiana esposta al fuoco nemico), Renato Russo (La città negli anni del conflitto), Luigi Di Cuonzo (La Brigata Barletta dal Risorgimento alla Grande Guerra), Michele Grimaldi (Giuseppe Carli prima Medaglia d’Oro della Grande Guerra e Il monumento spogliato), Giuseppe Carli, la sua lettera autografa con commento di Marco Brando. Dopo le testimonianze sulla guerra, un’apertura sulla pace nell’intervento conclusivo di Ugo Villani (Le vie della pace: dal “dogma” dello Stato sovrano all’integrazione europea). Numerosi i manifesti che arricchiscono la monografia, corredata da diverse foto d’epoca. IL FIERAMOSCA 13 Salone del Libro Salone del Libro L’EDITRICE ROTAS AL SALONE DEL LIBRO “La signora col ventaglio” di G. Lagrasta presentato al Salone del Libro a Torino CON L’ORGOGLIO DI RAPPRESENTARE LA CITTÀ di Renato Russo G iuseppe Lagrasta, preside del Liceo Classico “A. Casardi” e grande animatore di iniziative culturali del suo istituto, anche quest’anno, con la casa Editrice Rotas, ha partecipato al Salone Internazionale del Libro, a Torino. Il suo romanzo, “La signora col ventaglio”, è stato presentato da Alessandro Masi, presidente nazionale della società Dante Alighieri. Come si arguisce dal titolo, il libro è dedicato al grande artista barlettano del quale l’autore intende - con quest’opera - valorizzarne l’attualità, la personalità, nella penombra nella quale è ancora avvolta la sua figura umana e artistica. Basti dire che, nonostante da qualche anno gli sia stata dedicata la Pinacoteca a Palazzo della Marra, sono ancora pochi i barlettani che ne conoscono la vita e le opere. Dunque un’operazione letteraria mediatica, un modo indiretto per dirigere sull’artista barlettano un intenso fascio di luce per coglierne gli aspetti più significativi. Un’operazione in fondo tardiva, un vuoto che l’Amministrazione comunale sta cercando di colmare attraverso una serie di iniziative espositive. Autore versatile, ma anche problematico e inquieto nelle sue peregrinazioni letterarie (viene da una lunga stagione dedicata alla poesia), Lagrasta continua con questa sua seconda opera letteraria (la prima era intitolata “Il viaggio e il mal d’inchiostro”) a ripercorrere un tragitto sperimentale: la contestualizzazione di un fatto, nel contesto di una trama i cui fili si raccordano ad una rappresentazione scenica, sospesa fra l’influsso narrativo di Italo Calvino e il dubbio esistenziale di Luigi Pirandello. La schematizzazione del racconto, la sua semplificazione per scene successive (quasi l’anticipazione di una trama per una rappresentazione teatrale), i personaggi appena delineati, sfuggenti, in una dinamica narrativa intrigata fra imprevedibili sviluppi che anche al suo epilogo, lasciano il lettore perplesso di fronte ad una scelta ancora indefinita, aperta a possibili imprevedibili sviluppi lasciati alla sua fantasia. Lo stile, asciutto, essenziale. I personaggi, appena delineati. Il contesto, sfumato sul fondale di una ricostruzione appena abboz- STUDIO DENTISTICO CANFORA dei Dottori Cesare e Rita Canfora anni Da 40 servizio o tr al vos 11) 0 (1971-2 •Chirurgia dentale •Odontoiatria estetica •Ortodonzia tradizionale •Ortodonzia estetica InvIsalIgn® •Protesi fisse e mobili •Impianti immediati ed osteointegrati •Paradontologia Barletta • Corso Garibaldi 85 - tel. 0883 347 642 www.studiocanfora.it • [email protected] 14 IL FIERAMOSCA E zata. La trama, semplice, schematica (il furto di una tela del grande artista barlettano in una ricostruzione a tratti onirica), attorno ad una giovane barlettana, un pretesto per sfiorare discorsi sulla pittura denittisiana, ma anche sforare, attraverso l’occhio di una immaginaria cinepresa, una città nei suoi vicoli, nei suoi slarghi, nei suoi angoli più nascosti appena illuminati da una luce fioca e intermittente, alla maniera di certe tele del nostro grande artista. Dunque ancora un “tentativo”, su una strada narrativa che incuriosisce e lascia aperto il discorso su futuri sviluppi narrativi. Come un maggior approfondimento dei suoi attori, una più realistica consistenza degli “esterni” dove la trama si snoda in una serie di inquadrature legate al loro tempo e alle loro atmosfere sospese fra una realtà urbana ed una visione artisticamente astratta. Il romanzo dice e non dice, e per capirlo bisognerebbe leggere la lunga intervista rilasciata - a pagina piena - dall’autore alla “Gazzetta del Mezzogiorno” di giovedì 14 maggio, dove egli svela alcuni pensieri inespressi. Ma - ne siamo certi - già proiettati sul prossimo romanzo. GIUGNO 2015 anche quest’anno, con grande sforzo economico ed organizzativo, siamo stati presenti al Salone Internazionale del Libro, a Torino, a rappresentare la Puglia con altre 26 case editrici, l’unica per la provincia di Barletta Andria Trani. Una presenza resa possibile dalla intesa collaborativa con l’APE, (l’Associazione Editori Pugliesi) che da anni (col sostegno della Regione Puglia) consente alla editoria pugliese di essere presente a questa come alle altre mostre sui libri organizzate in Italia. Nell’ambito del Padiglione Puglia abbiamo presentato la nostra recente produzione e in particolare un libro e un autore: di Giuseppe Lagrasta La signora col ventaglio, introdotto dal presidente nazionale della Società “Dante Alighieri”, Alessandro Masi. Un omaggio a Giuseppe De Nittis, ma anche alla città che ha dato i natali al grande artista, contestualmente presente all’EXPO di Milano - in questi giorni - attraverso una delle sue tele più famose, Colazione in giardino. Una partecipazione, quella torinese, che fa ormai parte, da qualche anno, del nostro orizzonte editoriale e noi siamo venuti al Salone con l’orgoglio di testimoniare - attraverso i nostri libri - la nostra storia, la storia della nostra città e dei suoi eventi più famosi, dei nostri protagonisti più rappresentativi. L’orgoglio di ricevere, nella nostra modesta postazione, all’interno dello Stand Puglia, i numerosi visitatori venuti da ogni parte d’Italia, specialmente i Pugliesi e i Barlettani coi quali è bello ritrovarsi e parlare della propria città, della propria terra. Una vetrina - in questa come nelle altre fiere dove siamo presenti - dove rappresentare, attraverso le copertine dei nostri libri, la nostra storia, la nostra cultura, i luoghi del nostro turismo culturale e della nostra cultura turistica: la battaglia di Canne, la Disfida di Barletta, le nostre chiese più famose (cattedrale di S. Maria, Santo Sepolcro, S. Andrea, S. Giacomo), i nostri palazzi più eleganti (Palazzo della Marra, Palazzo Bonelli, il teatro Curci), il rinomato Castello e il busto di Federico II, senza dire della statua di Eraclio e dell’epopea dei Templari, ancora oggi ignota ai più (presso di noi) ordine cavalleresco primaziale del Sud per 150 anni (mentre sui Templari fasulli Hollywood si è fatta i miliardi). Che sarebbe della nostra storia, della storia di Barletta, se con un colpo di spugna cancellassimo tutti i nostri titoli dal catalogo GIUGNO 2015 della Rotas, da quando l’abbiamo fondata? I titoli con i quali abbiamo valorizzato la città nelle sue vicende plurisecolari, espressione di Autori e di Associazioni che diversamente non avrebbero avuto modo di manifestarsi… Pensiamo alla collana di libri sulla Resistenza e sulla Memoria realizzati a cura di Luigi Di Cuonzo, che hanno portato la nostra vicenda storica resistenziale all’attenzione nazionale, fra le prime città del meridione d’Italia; ai testi sulla Shoah pubblicati con noi da Francesco Lotoro che hanno fatto il giro del mondo; ai libri di storia pubblicati dall’ing. Duilio Maglio e dal prof. Peppino Savasta; e in campo letterario ai testi pubblicati per Matteo Bonadies, Giuseppe Lagrasta, Enza Piccolo ed altri (tutti e tre presentati a Torino in questi anni), senza dire della poetessa Rosa Spera. E vogliamo dimenticare di essere gli editori della Curia arcivescovile di Trani? Testi ai quali non ci limitiamo a dare l’imprimatur del nostro logo editoriale ma anche la vivacità di un originale tratto di stampa. Una casa editrice che non trascura anche edizioni scolastiche a beneficio dei nostri ragazzi (Eraclio, De Nittis, Federico II, la Disfida) perché conoscano la storia della propria città e della propria terra. * * * Questa riflessione e molte altre ci sono passate per la mente mentre stavamo a Torino, confusi fra la moltitudine chiassosa e variegata di case editrici, mimetizzati con altri mille editori italiani. E come non esprimere la nostra delusione se pensiamo alla solitudine con la quale conviviamo nella nostra città dove siamo ostentatamente ignorati - quando non apertamente avversati - da quanti, in primis, dovrebbero accorgersi della nostra presenza, del nostro lavoro, della nostra azione promozionale alla lettura e alla conoscenza della nostra città. Così anche quest’anno - magra consolazione - ce ne siamo tornati a casa con le numerose gratificazioni di estimatori che si accorgono di noi in Fiera, congratulandosi per ritenerci ambasciatori della città a Torino e nel mondo… Consolante che qualcuno se ne sia accorto (extra moenia!) IL FIERAMOSCA 15 Capitaneria di Porto Prefettura L’ESTATE STA ARRIVANDO… S.E. IL PREFETTO CONFERISCE ONORIFICENZE IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA Ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di porto di Barletta di Raffaella Delpiano di Piera Ornella Barracchia C l 28 maggio 2015, presso la Sala Rossa del Castello, nell’imminenza dell’apertura della stagione balneare, si è tenuta una conferenza stampa, nella quale è stata spiegata agli ospiti dal Comandante C.F. Pierpaolo Pallotti “L’ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di Porto di Barletta n° 22/2015 del 12 maggio 2015”. La normativa sancisce l’“Operazione mare sicuro 2015”, i cui obiettivi prevedono la rapidità di intervento, il controllo dell’ambiente e attività preventive della Capitaneria. All’incontro hanno partecipato innanzitutto i titolari degli stabilimenti balneari, diretti interessati alla normativa vigente. Aspetto fondamentale, sottolineato dal comandante Pallotti, è quello di garantire una maggiore tutela per la sicurezza dei Il tavolo dei relatori. Il comandante C.F. Pierpaolo Pallotti illustra l’orbagnanti, che ogni giorno frequentano le nostre spiagge, tute- dinanza di sicurezza balneare landoli con norme sicure e garantendo una più assidua presenza di unità mobili della Capitaneria, sia in mare che a terra. diventato per la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera, eleL’ordinanza prevede la possibilità di dotarsi all’interno degli mento fondante, che ricorda i consigli di massima per essere in stabilimenti balneari, di defibrillatore con personale specializzato, completa sicurezza nell’approssimarsi delle spiagge, oggetto anche si è rivelato negli ultimi anni di fondamentale importanza per che di conferenze in istituti scolastici, come informativa capillare soccorrere i bagnanti, a volte soggetti a malori improvvisi. nei confronti dei giovani, più predisposti ad un uso meno corretEssa disciplina, inoltre, i vari sport acquatici (come jet fly e paraca- to delle norme basilari di balneazione, che testimoniano il forte dutismo acquatico), diffusi negli ultimi tempi, introducendo apposite impegno della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera, nel corsie di lancio, per tutelare i bagnanti e allo stesso tempo consentire rendere sicure la balneazione e le nostre spiagge”. agli appassionati di usufruirne. Viene abolito il divieto di adoperare gli Ancora una volta dobbiamo essere grati alla Capitaneria di acqua-scooter in determinate fasce orarie, che dovranno però navigare Porto per essersi adoperata per garantire le nostre coste e i nostri ad una distanza maggiore rispetto agli anni passati (500 m). mari e cautelare i bagnanti, permettendo loro di usufruire a pieno Quanto alla sicurezza in mare, è stata predisposta una moto- e nel migliore dei modi di ciò che di più bello ci offrono i nostri vedetta disponibile 24 ore su 24. “Abbiamo inserito, inoltre, - ha litorali. detto il Comandante - il cosiddetto ‘decalogo del bagnante’, ormai ome ogni anno, anche questo 2 giugno, Festa della Repubblica, si è svolta in Prefettura - nella splendida cornice dell’atrio interno del palazzo Real Monte di Pietà - una cerimonia nel corso della quale il prefetto, Clara Minerva, ha consegnato Medaglie d’Oro e Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Insigniti alla memoria della Medaglia di Onore cittadini internati nei campi di concentramento (il conferimento è avvenuto ai familiari): Domenico Morra, Alberto Sergio, Giovanni Di Nunno, Giuseppe Di Cuonzo. Insigniti della Onorificenza dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana: dott. Vincenzo Liso, sig. Angelo Barbaro, m.llo Rocco Bovalina, brigadiere Salvatore D’Avanzo, m.llo Matteo Distaso, mar.llo Leonardo Lionetti, maestro Francesco Lotoro, ing. Domenico Mastrapasqua e sig. Luciano Zagaria. E inoltre sono stati fatti oggetto di una particolare menzione quanti hanno, a vario titolo, contribuito alla celebrazione, nei giorni scorsi, del Centenario della prima Guerra Mondiale, in particolare all’allestimento della mostra “L’Italia chiamò. Barletta e la Grande Guerra”, una mostra che, attraverso documenti d’epoca, ha fatto riaffiorare dal tempo quel drammatico conflitto nel corso del quale persero la vita milioni di persone, fra combattenti e civili. Di grande interesse la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, ai signori prefetti, come le relazioni di S.E. il Prefetto Clara Minerva che con grande semplicità ha intrattenuto i presenti con argomentazioni di stringenti attualità, sul difficile momento attraversato dal nostro Paese, ma anche sugli spiragli che si intravedono per una positiva prossima ripresa. Alla cerimonia, molto partecipata, era presente il presidente della Provincia Francesco Spina e inoltre i sindaci di Barletta, An- Gabbiani in volo sulla litoranea di Ponente (Fotorudy) Il Piccolo Coro Stabile dell’Istituto Comprensivo “Pietro Paolo Mennea” in un momento dell’esibizione I 16 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 Prefettura di Barletta, 2 giugno. Da sinistra il consigliere regionale Francesco Ventola, il presidente della Provincia Francesco Spina, il prefetto Clara Minerva, il sindaco di Barletta Pasquale Cascella e il sindaco di Andria Nicola Giorgino dria, Canosa e il commissario prefettizio di Trani, nonché esponenti delle Pubbliche Amministrazioni e numerosi alti ufficiali delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine. Ma come non chiudere questa cronaca ricordando la esibizione del “Piccolo Coro Stabile” dell’Istituto Comprensivo “Pietro Paolo Mennea” che ha intrattenuto i presenti con una serie di intonatissimi canti e famosi motivi musicali, brillantemente diretto dalla maestra Maria Teresa Nesta. Il Maestro Francesco Lotoro insignito dell’onorificenza di Cavaliere OMRI con il prefetto Clara Minerva e il sindaco Pasquale Cascella IL FIERAMOSCA 17 Vita amministrativa Vita amministrativa CONTO CONSUNTIVO 2014 NELLA RELAZIONE DEL SINDACO CASCELLA S iamo a un nuovo Consuntivo al Consiglio Comunale, questa volta relativo a un intero anno - il 2014 - di esercizio di questa Amministrazione e di questa Assemblea consiliare. E sottolineo il binomio perché credo possiamo tutti legittimamente rivendicare il virtuosismo finanziario che - diversamente da realtà amministrative anche a noi vicine, quale ne sia la colorazione politica - mette al riparo il Comune dal rischio di dissesto, consente di onorare i debiti pregressi, preserva le risorse necessarie per rispondere a bisogni sociali resi particolarmente acuti dalla crisi economica e occupazionale, garantisce i servizi pubblici essenziali e soprattutto consente di concretizzare le opere di urbanizzazione attese da tempo nelle nuove aree urbane della città. Qui e ora mi preme sottolineare che, pur dovendo fare i conti con consistenti tagli ai trasferimenti dello Stato - basti pensare che quelli erariali del 2010 ammontavano a 25.139.544,40 euro si è arrivati al Fondo di solidarietà comunale del 2014 di 8.315.001,32 euro, quindi con una perdita secca di oltre 16,8 milioni di euro - il nostro Comune è riuscito a sopperire e a mettersi al passo della repentina innovazione - se si vuole, dell’imposizione - della IUC (Imposta Unica Comunale) volta a sorreggere i servizi cosiddetti indivisibili con la Tasi e quelli dell’igiene urbana con la Tari. Fatto è che nonostante i Comuni abbiano avuto pochi margini di manovra per esenzioni, riduzioni e agevolazioni, i margini comunque disponibili sono stati utilizzati per ogni possibile soluzione perequativa a tutela delle fasce di contribuenti meno abbienti e per impostare - anche con le recenti intese con l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e la Guardia di finanza - un sistema tributario che, anche per la capacità di contrastare evasori ed elusori fiscali, sia coerente con la reale capacità contributiva dei cittadini. Poi, certo, c’è la gestione che implica scelte la cui sostanza, tutta politica, sottende i termini contabili del consuntivo di bilancio. Ho troppa considerazione per 18 IL FIERAMOSCA i colleghi sindaci che hanno compiuto opzioni diverse nella articolazione della applicazione della IUC per avventurarmi in una disputa sul terreno dell’autonomia impositiva: rispetto le loro così come chiedo rispetto per le nostre scelte. Lo scorso anno avevo proposto all’opposizione di chiedere insieme all’Anci una comparazione tecnica obiettiva. Un raffronto è stato fatto da altri soggetti terzi e conferma che il nostro Comune è tra i più virtuosi della Provincia, della regione e del Mezzogiorno. Lo dico solo perché è giusto riconoscere che, pur rispondendo a concezioni della politica calibrate per una diversa rappresentanza degli interessi sociali, per noi resta fermo l’interesse generale nel conseguire obiettivi per tanti aspetti ardui: a cominciare dal rispetto del Patto di Stabilità e di Crescita Interno per chiudere con quell’avanzo di amministrazione - di 7.503.351,34 euro - che ci consente di far fronte al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, richiesto dai nuovi principi dell’armonizzazione, senza lasciarci condizionare oltre misura dalle rigidità strutturali. Abbiamo già dimostrato di non temere di esporci anche a scelte impopolari pur di perseguire la coesione sociale, tanto più necessaria per agganciare le opportunità di crescita e sostenere nuove prospettive di occupazione. Ma vorremmo incontrare lungo questa strada la più ampia consapevolezza - pur nella dinamica propria della democrazia maggioritaria - della criticità della situazione economica e sociale e dei rischi di regressione delle condizioni di vita di strati sempre più larghi della cittadinanza. Solo così ciascuno di noi potrà ancora - per la parte che gli compete e nella responsabilità di chi sente di doverla assumere - dare valore ai sacrifici che pure i cittadini stanno compiendo con spirito di solidarietà per affermare il primato del bene comune e della convivenza civile. Siamo stati accusati di essere troppo rigorosi e di inseguire una politica di austerità - che semmai andrebbe assunta come modello, almeno se la si associa alla L’intervento del sindaco durante il Consiglio Comunale concezione che fu di Enrico Berlinguer, scomparso proprio in questi giorni (il 7 giugno) di 21 anni fa, di lotta agli sprechi e di linearità morale - come se ancora si possa cedere alla sconcertante noncuranza per i costi che inevitabilmente si scaricano sulle nostre comunità. Ma il nostro è, per dirla con Tommaso Fiore, un “popolo di formiche”: gente che conosce il valore dello sforzo previdente, e sa che solo se si è conseguenti, come con la netta soluzione di continuità che ha consentito di cominciare a pagare i vecchi debiti fuori bilancio senza accumularne di nuovi, una Amministrazione può dirsi solida e virtuosa e onorare anche i debiti di socialità e di civiltà rimasti in una condizione precaria. Dunque, l’obiettivo del Patto di Stabilità è stato raggiunto con un saldo positivo di 64 mila euro, anche grazie all’attenta e costante attività di monitoraggio delle spese, soprattutto quelle per investimenti. Dobbiamo proprio dirlo che l’interramento degli elettrodotti (Terna e Ferrovie Italiane), che pure costituisce la base per le opere di urbanizzazione attese nella 167, è stato possibile solo perché siamo riusciti a GIUGNO 2015 svincolare i 3,1 milioni di euro impantanatisi nei precedenti patti di stabilità? Quel rigore tanto denigrato da certe parti ci ha consentito di ottenere in corso d’anno “spazi finanziari” che hanno garantito i pagamenti di opere pubbliche. Da una parte, l’utilizzo del Patto regionale verticale incentivante, ha permesso al Comune di rideterminare il proprio saldo obiettivo recuperando 4,8 milioni di euro; dall’altra, con gli spazi concessi dalla Legge di Stabilità 2014, ulteriori 4,7 milioni di euro sono stati finalizzati ai pagamenti di spese in conto capitale. Questo abbiamo “scelto” di fare. Citando fior da fiore: acquisire la quota di minoranza della Barsa per avere, con il nuovo statuto e il regolamento di controllo analogo che ci accingiamo a deliberare in una prossima seduta, una realtà aziendale che si misuri sempre più con servizi pubblici di qualità, a cominciare da quelli dell’igiene urbana a cui la cittadinanza è particolarmente sensibile anche perché ne deve sopportare interamente il costo; consolidare le politiche sociali con servizi aggiuntivi - e sono ormai prossimi anche i cantieri di cittadinanza - del Piano sociale di zona; avviare lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni pubblici - da piazza Marina a Eraclio, dai plessi scolastici allo stadio Puttilli - con la consapevolezza dell’incalzare dell’urgenza di questi e di tanti altri interventi. Sentiamo tutta la responsabilità di non vanificare finanziamenti preziosi. Anche GIUGNO 2015 per questo per primi avvertiamo il peso dell’unico dei 10 parametri che misurano l’efficacia delle azioni dei Comuni che lo scorso anno non si è riusciti a centrare: quello riguardante i residui passivi delle spese correnti in rapporto agli impegni che a Barletta è del 45,10% anziché del 40%. È un punto critico dell’efficienza di una Amministrazione pubblica, anche se va rilevato che l’altro parametro, quello riguardante le spese di investimento impegnate, è pari al 53,67%, segno che i sacrifici e gli sforzi compiuti per assicurare l’affidabilità istituzionale e la stabilità finanziaria del Comune stanno comunque cominciando a dare risultati. Esattamente nella direzione auspicata dalle linee di mandato. Ma proprio perché non intendiamo sottrarci ai “compiti” di finanza pubblica che ci vengono assegnati dal governo centrale, compreso quello dei termini di pagamento, abbiamo ben il diritto di contestare a nostra volta le criticità particolarmente gravi di un Patto di Stabilità che limita pesantemente le spese di investimento che pure saremmo in grado di sostenere con la liquidità disponibile, determinando riflessi paradossali sul “sistema imprese” e l’economia locale. Proprio per rendere evidenti gli assi portanti delle politiche di finanza pubblica, abbiamo voluto, nonostante il legislatore avesse spostato la scadenza, approvare per tempo il bilancio di previsione. E su questa strada intendiamo andare avanti, con scelte rispettose delle effettive condizioni econo- miche e sociali della nostra comunità. Di qui l’attenta considerazione per l’Avanzo di amministrazione, che nel bilancio di previsione 2015, approvato dal Consiglio il 13 aprile, era presunto di quasi 2,5 milioni di euro, e destinato essenzialmente alla copertura delle possibili passività pregresse, giacché degli oltre 8 milioni di euro rilevati al momento dell’insediamento, restano da valutare - dopo quel che è stato riconosciuto, finanziato e pagato dal luglio 2013 a dicembre 2014 - posizioni, appunto, per circa 2,5 milioni di euro. Possiamo oggi confermare che, anche con i nuovi indicatori, non abbiamo un disavanzo tecnico da coprire. Per cui gli impegni assunti in sede di bilancio di previsione saranno mantenuti. Dal riaccertamento straordinario fin qui compiuto l’avanzo di amministrazione di 7,5 milioni di euro, definito sulla base delle norme vigenti al 31 dicembre 2014, è stato rideterminato, sulla base dei nuovi principi contabili operanti a decorrere dal 1° gennaio 2015, in 20,4 milioni di euro, di cui 12 milioni di euro vincolati per effetto della reimputazione delle spese per opere pubbliche già precedentemente impegnate; mentre per la restante parte: 3,4 milioni di euro vengono accantonati per legge al Fondo crediti di dubbia esigibilità, calcolato secondo le modalità previste nei principi contabili; 184 mila euro, derivanti da entrate incassate a fine esercizio 2014, confluiscono obbligatoriamente nell’avanzo vincolato per legge; 1,8 milioni di euro vengono accantonati per la copertura dei possibili debiti fuori bilancio, come già previsto nel bilancio di previsione 2015 approvato ad aprile scorso; mentre opportuni e prudenziali accantonamenti per i potenziali rischi legati al contenzioso pregresso, su cui sono già intervenuti pronunciamenti giudiziari, sono stati effettuati sulla base della ricognizione effettuata dall’Avvocatura e di quanto già previsto in sede di approvazione del Rendiconto 2014. Si può e si deve certamente fare di più e meglio. In sede di prima variazione al bilancio di previsione 2015 contiamo di avere i dati stabilizzati dal riaccertamento che ci consentano di continuare lungo l’asse del “fare”: sbloccando opere pubbliche ancorate da anni a lungaggini burocratiche ancora da risolvere attraverso la programmazione, la condivisione e la concertazione degli obiettivi, sempre con la necessaria assunzione di responsabilità che vincola tutte le espressioni dell’ente al rispetto dei sani principi di trasparenza e corretta amministrazione. IL FIERAMOSCA 19 Centenario “L’ESERCITO MARCIAVA” tappa nelle città della provincia BAT di Giampiero De Marcus* I l progetto commemorativo per il Centenario della Prima Guerra Mondiale “L’Esercito marciava” - ispirato all’inno del Piave - con la staffetta ha attraversato la provincia di Barletta Andria Trani, toccando i centri di Barletta, Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando lungo un percorso che ha esaltato le bellezze paesaggistiche e monumentali del territorio. Accolti da un bagno di folla della popolazione che ha risposto con entusiasmo all’iniziativa, i tedofori dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” hanno percorso in totale 52 km e a margine di ogni cambio di staffetta si è svolta, alle presenza delle Autorità civili e militari locali, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, e delle Associazioni sportive e di volontariato, la cerimonia di deposizione della corona d’alloro o di un mazzo di fiori, al monumento dedicato ai Caduti. In piazza Caduti a Barletta, è stata allestita una mostra statica di mezzi e materiali, stand Info-Team, concerto della banda della Brigata Meccanizzata “Pinerolo” e si sono svolti eventi socio-promozionali come la consegna da parte del Colonnello Nicola Serio (Comandante dell’82° Reggimento Fanteria) dei fogli Matricolari/Attestati di servizio agli eredi dei Caduti in Trincea a 5 giovani alunni di due istituti scolastici della città di Barletta, la S. E. “Massimo d’Azeglio” e il Liceo Scientifico “Carlo Cafiero”. Alle scolaresche convenute, accompagnate dal personale Info-Team, sono state presentate le attività della F.A. per il Centenario della Grande Guerra, illustrata l’importanza del documento “Stato di Servizio” un approfondimento storico dell’evento più interessante fra quelli emersi dagli Stati di Servizio. Quindi, nel pomeriggio, dopo l’arrivo del tedoforo, c’è stato un concerto della Banda “Pinerolo” e poi la visita allo stand espositivo ed alla mostra itinerante storico-fotografica. Questo progetto commemorativo è stata un’occasione per condividere con la popolazione i sentimenti, gli ideali e il sacrificio dei nostri avi, gli stessi che animano oggi l’Esercito italiano e rafforzare l’affetto della gente nei confronti della nostra Forza Armata. La commemorazione si è conclusa in piazza della Costituzione a San Ferdinando con alcuni spettacoli organizzati dagli studenti delle scuole primarie e con il concerto della fanfara offerto dell’Associazione Nazionale Bersaglieri. Da sinistra il ten. col. Giampiero De Marcus, il sindaco Pasquale Cascella, il prefetto Clara Minerva, il vice presidente della Provincia Gigi Antonucci, il colonnello Nicola Serio Stand e mostra statica in piazza Caduti * Tenente colonnello 82° Reggimento Fanteria “Torino” Il tedoforo passa davanti alla statua di Eraclio 20 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 Il sindaco di Barletta Pasquale Cascella stringe la mano al tedoforo mar. Nannola IL FIERAMOSCA 21 Agricoltura V Giornata Nazionale del vino e dell’olio PER PARLARE DI IDENTITÀ, TERRITORIO E MERCATI PEDICO di Luciana Doronzo S i è svolta con successo la V edizione della Giornata Nazionale del Vino e dell’Olio, che ha visto come scenario ideale il castello di Barletta dove produttori, esperti ed appassionati si sono confrontati sulle potenzialità di due prodotti simbolo dell’agroalimentare pugliese. L’evento, organizzato dall’Ais (Associazione italiana sommelier) dal tema “I A sinistra. Il tavolo dei relatori: Marina De Tullio delegata Ais Bat Svevia; Sebastiano de Corato, Presidente vini e gli oli della Terra di Movimento Turismo del Vino; Michele Peragine, presidente AGAP; Vito Sante Cecere Presidente Ais Puglia e Federico: territori, progetGiuseppe Baldassarre, medico e sommelier Ais. A destra una esposizione di prodotti (FOTO LUCIANA DORONZO) ti, comunicazione e mercati”, che si è svolto contemporaneamente Moderato da Michele Peragine, giorna- l’economia locale”. “Siamo arrivati a Barin diverse città d’Italia, vuole sottolineare l’importanza del vino e dell’extravergine e lista e presidente dell’AGAP, Associazione letta, ha aggiunto Cecere, per celebrare nel della loro cultura e tradizione millenarie, che Giornalisti Agroalimentare Puglia, sono migliore dei modi la giornata nazionale, ancora oggi scandiscono le stagioni della ci- intervenuti Vito Sante Cecere Presidente con l’auspicio che questa splendida cornice Ais Puglia, Giuseppe Baldassarre, medico si trasformi nella sede in cui l’Ais Svevia viltà contadina e di tutti noi. Sin dalla prima edizione, infatti, la ma- e sommelier Ais, per il Progetto Territori potrà organizzare una serie di eventi dedinifestazione gode della medaglia di rap- del Nero di Troia, Marina De Tullio dele- cati alle eccellenze del territorio”. Numerosi i calici distribuiti durante la presentanza dell’allora presidente della gata Ais Bat Svevia, il Sindaco di Barletta Repubblica Giorgio Napolitano, che con Pasquale Cascella e Sebastiano de Corato, serata ad un pubblico interessato alle produzioni di qualità, con 100 etichette di vini questa onorificenza ha voluto sottolineare Presidente Movimento Turismo del Vino. l’importanza dell’evento, voluto proprio “Nel nome di Federico II - ha dichiara- “Nero di Troia” e “Bombino”, tanti oli di per parlare di vino e di olio extravergine to il sindaco Cascella - in questo castello cultivar “Coratina”, salumi e formaggi di d’oliva, come patrimonio agroalimentare s’intrecciano storia ed enogastronomia per Castel del Monte. unico e inimitabile per il nostro Paese. far sì che i prodotti locali siano volano per Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio Barletta 22 IL FIERAMOSCA RISTORANTE RICEVIMENTI CONGRESSI GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 Viale R. Elena (Lit. di Levante) tel. 0883 347741 IL FIERAMOSCA 23 Porto Chiesa Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali Imminente il dragaggio del porto Messaggio dell’arcivescovo mons. Giovan Battista Pichierri Domenica 17 maggio 2015, nelle parrocchie dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, come in tutte le diocesi del mondo, è stata celebrata la “Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali” di Stefania Patella N el corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città, il sindaco Cascella ha illustrato l’imminente intervento di dragaggio al porto di Barletta per migliorare la capacità operativa dello scalo. In particolare si tratta di opere manutentive dirette al ripristino delle quote preesistenti all’imboccatura del porto. L’intervento sui fondali portuali - ha precisato il sindaco - è solo un momento parziale rispetto ad una problematica più complessa, per un problema che investe la vita commerciale della nostra città, da sempre legata alla efficienza del suo porto. Le caratteristiche del fondale portuale hanno comportato, negli ultimi anni, la formazione di accumuli di sedimento non solo all’imboccatura, ma anche all’interno del bacino portuale con la conseguente graduale riduzione della profondità operativa. Com’è facile comprendere, questa situazione comporta non solo una maggiore difficoltà di accesso al porto, ma anche una precaria possibilità di movimento per le navi. Ed ecco che questo intervento consentirà di migliorare l’operatività del bacino portuale e di adeguare gli standard di sicurezza ottimizzando la gestione delle attività commerciali. Certo sarebbe stato auspicabile - ha rilevato il presidente dell’Autorità Portuale del Levante Francesco Mariani - che l’intervento fosse a più ampio raggio, ma gli elevati costi di gestione hanno consigliato un intervento preliminarmente circoscritto all’imboccatura portuale, vista la situazione di urgenza. Attualmente la profondità del fondale varia da un minimo di 5.50 metri in corrispondenza del molo di Ponente, ad un massimo di 8 metri in corrispondenza della diga di Levante. Il canale di accesso attualmente è di 145 metri con una disponibilità media di movimento di circa 6.70 metri per cui oggi sono autorizzati ad entrare in porto navi con una stazza massima di 6.000 tonnellate e pescaggio di 6 metri. Man mano che ci si inoltra all’interno del porto, il pescaggio gradualmente aumenta. Il carico della spesa del finanziamento di quest’opera se l’è assunta la Autorità portuale il cui presidente, Francesco Mariani, ha Piazza Marina 52 (centro storico) 24 IL FIERAMOSCA C Un momento dell’incontro ricordato come l’ultimo intervento sia stato compiuto trent’anni fa e come attualmente in Italia su 130 porti, solo quelli di Barletta e Ravenna stanno sopportando un onere così gravoso. Del resto era diventato problematico continuare con quelle ridotte possibilità di fruizione, per un territorio così ampio come quello che corrisponde alla nuova realtà provinciale, rappresentata, all’incontro, della presenza del presidente Francesco Spina. Sono intervenuti altresì all’incontro il presidente della V Commissione Consiliare Filippo Caracciolo che del problema ha investito la sua Commissione, e il comandante del Porto Pallotti, che ha approfittato dell’occasione, per rappresentare ai presenti il problema delle lungaggini burocratiche che stanno rallentando la realizzazione della trasformazione e l’adeguamento del vecchio mercato ittico a nuova sede della Capitaneria di Porto. Lupo di Mare al mare (lido bella venezia) Lit. Pietro Mennea 4 BARLETTA tel. 0883 885 040 arissimi, anche quest’anno, in occasione della 49a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che è stata celebrata il 17 maggio 2015, Solennità dell’Ascensione del Signore, sottopongo alla vostra attenzione riflessioni, che traggono ispirazione dal messaggio del Santo Padre Francesco: “Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore”. Naturalmente, e con viva forza, vi invito a leggere il testo integrale che, pur nella brevità, riesce ad evidenziare il valore della famiglia come insostituibile ‘grembo’ di relazioni e di incontri vissuti all’insegna dell’accoglienza e della solidarietà: “Nella famiglia - scrive Papa Francesco - è soprattutto la capacità di abbracciarsi, sostenersi, accompagnarsi, decifrare gli sguardi e i silenzi, ridere e piangere insieme, tra persone che non si sono scelte e tuttavia sono così importanti l’una per l’altra, a farci capire che cosa è veramente la comunicazione come scoperta e costruzione di prossimità”. La famiglia è per così dire il luogo e l’archetipo per imparare la sana comunicazione e gli stili di relazione con l’altro, così importanti nella vita ordinaria e sociale di tutti i giorni; una sorta di “comunità comunicante”, come ama dire il Papa. Per molti versi, la famiglia oggi è in crisi! Non sono qui a voler fare un’analisi dello stato di salute di essa. Da questo punto di vista ci attendiamo molto dalla riflessione e dal confronto nella prossima Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi sul tema: “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo” che si terrà a Roma dal 4 al 25 ottobre 2015. Come ci attendiamo molto, se lo sguardo abbraccia la nostra realtà di Chiesa particolare anche dal Sinodo Diocesano in via di svolgimento nella nostra Arcidiocesi che sulla famiglia ha già effettuato una profonda riflessione. Ho seguito con attenzione i lavori assembleari e ho colto un rinnovato interesse verso la famiglia che rimane ambito pastorale prioritario per il futuro della nostra pastorale unitaria e organica. Qui mi preme mettere in evidenza quello che non pochi osservatori ed esperti rilevano: nella società contemporanea, a livelli diversi, soprattutto in ambito culturale e politico, stanno prendendo piede proposte e provvedimenti che, a medio e lungo termine, specie nelle nuove generazioni, contribuiranno a creare e a radicare una mentalità dai ‘rapporti brevi e liquidi’. La qual cosa renderà la famiglia sempre meno coesa e instabile. Che strana contraddizione! Chi opera nel mondo dei ragazzi e dei giovani si forma la convinzione che deviazioni, disagi, malessere dei figli trovano spesso la causa in una famiglia frantumata, sconnessa, talvolta inesistente. E poi, capita a livello di istituzioni civili che hanno il compito di difendere e salvare l’istituto familiare, quale cellula fondamentale della società, di sancire provvedimenti che vanno in tutt’altro senso, come quello del ‘matrimonio breve’. Purtroppo, l’attenzione è rivolta perlopiù alla soluzione del contenzioso e poco o nulla alla cultura per la quale, quando i dinamismi affettivi o la comunicazione in una coppia si affievoliscono o si frantumano, le possibilità di recupero e di rinascita dovrebbero avere il primato nella soluzione dei problemi. Si ha l’impressione che, a fondamento di certi provvedimenti, ci sia la cultura “del tutto subito ed espresso”, e non la conoscenza autentica della creatura umana in tutte le sue dimensioni. Da questo punto di vista molto ci si attende dalla grande assise del V Convegno ecclesiale che si terrà a Firenze dal 9 al 13 novembre su “In Cristo il nuovo umanesimo”, al quale parteciperà una delegazione diocesana di otto rappresentanti. A tutti rivolgo l’invito a riflettere su queste problematiche e a sapere portare e testimoniare la nostra visione nell’agorà del mondo. Benedico l’impegno delle famiglie cristiane e degli operatori della pastorale familiare. X Giovan Battista Pichierri Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie www.lupodimarebarletta.it [email protected] GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 IL FIERAMOSCA 25 In città In città NOTIZIE IN BREVE TRANSENNATA LA FONTANA DI SAN RUGGERO PER PERICOLO DI CROLLO In esecuzione di un’ordinanza del Comune di Barletta, operai della Barsa hanno provveduto a transennare provvisoriamente l’accesso alla storica Fontana di San Ruggero (sec. XII) minacciata da pericolo di crollo. Con notifica ufficiale, al proprietario è stato ingiunto di provvedere all’immediata messa in sicurezza del sito. Nell’ordinanza si legge: “Il sopralluogo eseguito dal tecnico del Settore edilizia pubblica e privata, su disposizioni dell’ing. Bernardini, a seguito della segnalazione del dirigente ing. Gianro(BARLETTANEWS) dolfo Dibari del settore Lavori Pubblici e Manutenzioni presso il fondo agricolo sito nei pressi dell’area vincolata di Canne della Battaglia, ove è ubicata la Fontana di San Ruggero, ha constatato che la struttura costituente la suddetta Fontana si presenta in pessimo stato di manutenzione così come si evince da fessurazioni e lesioni su gran parte della stessa che risulta non idonea anche per quanto riguarda l’aspetto igienico-sanitario”. A TRANI LA 14a EDIZIONE DEL CONVIVIO DELLE DIFFERENZE Dal 28 al 30 aprile 2015, a Trani, presso la Sala Convegni dei Padri Barnabiti, Piazza Tiepolo, si è tenuta la 14a edizione del “Convivio delle differenze”, sul tema “Apocalissi bibliche e nuove apocalissi: prospettive teologiche e geo-politiche. Dialogo pluridisciplinare”, promossa dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Trani. L’iniziativa - rinomato e puntuale appuntamento annuale di natura 26 IL FIERAMOSCA culturale nel territorio nordbarese - quest’anno coincide con la Seconda Settimana Biblica Diocesana ed è stata organizzata in collaborazione col SAB, Settore Apostolato Biblico dell’Arcidiocesi di Trani Barletta Bisceglie. Particolare caratteristica di questa edizione è un dialogo pluridisciplinare in cui docenti dell’ISSR, ognuno per le proprie competenze, offrono spunti di riflessione e linee di approfondimento scientifico legati al tema principale e riguardanti le prospettive teologiche e geo-politiche di Apocalissi bibliche e nuove apocalissi a cui sono dedicate le tre relazioni principali della prima sessione. Le due sessioni successive, con le dodici comunicazioni e i due briefing previsti, oltre a illuminare in uno stile agile, le diverse prospettive pluridisciplinari, aprono un percorso che, dai testi biblici del vangelo della Misericordia, si pongono in quel cammino verso l’Anno Santo indetto da Papa Francesco a cinquant’anni dal Vaticano II. CITTADINANZA ITALIANA, DA OGGI BASTA UN CLICK PER LA RICHIESTA Con il sistema informatizzato curato dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione stop ai modelli cartacei. È da oggi attiva la nuova modalità informatica che prevede l’invio on line dell’istanza di cittadinanza, messa a punto dal dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione-Direzione centrale per i Diritti civili, la Cittadinanza e le Minoranze. Cosa deve fare il cittadino Il richiedente compilerà la domanda, utilizzando le credenziali d’accesso ricevute a seguito di registrazione sul portale dedicato al seguente indirizzo https://cittadinanza.dlci.interno.it, e la trasmetterà in formato elettronico, insieme ad un documento di riconoscimento, agli atti formati dalle autorità del Paese di origine (atto di nascita e certificato penale) e alla ricevuta del pagamento del contributo di euro 200,00 previsto dalla legge n. 94/2009. APULIA ARTE FESTIVAL: SIPARIO DANZA A BARLETTA Il 29 aprile (Giornata Mondiale della Danza) con la partecipazione GIUGNO 2015 di tutte le scuole di danza di Barletta, è stato organizzato un evento che ha visto numerosi aspiranti danzatori esibirsi in flash-mob, installazioni presso boutiques cittadine, all’interno dei cinema nonché lezioni aperte all’interno del Teatro. Il 1° maggio con “Preludi di danza” le scuole di danza di Barletta hanno vissuto una serata di danza corale cittadina. Il 9 maggio è arrivato dall’Olanda il “Korzo Theater”, casa della danza olandese - che ha presentato al pubblico il famoso coreografo Samir Calixto. Il 23 maggio la compagnia Naturalis Labor ha proposto in prima ed esclusiva regionale “La Catedral”, un lavoro che mescola milonga e danza contemporanea. LE DIMISSIONI DELL’ING. GIANRODOLFO DI BARI DIRIGENTE AI LAVORI PUBBLICI L’ing. Gianrodolfo di Bari si è dimesso da dirigente del settore lavori pubblici, le sue dimissioni diventeranno operative dal 30 giugno prossimo. Motivo del recesso dall’incarico, il contrasto con il contenuto di una delibera di giunta riguardante il ripristino della agibilità degli alloggi per anziani istruita dallo stesso dirigente e non condivisa dall’esecutivo in merito ai tempi di intervento sul riattamento degli ambienti destinati a funzioni sociali. INCONTRO CON GLI OPERATORI PER IL RILANCIO DELLA DISFIDA Si è tenuto presso la libreria Cialuna una presentazione dei risultati dei focus group tematici che si sono incontrati nei mesi scorsi per allestire l’evento Disfida del 2015. I promotori dell’incontro, nel loro indirizzo di invito, hanno precisato: “La Disfida di Barletta è un patrimonio della cultura e dell’identità cittadina che deve essere valorizzato e può diventare un’importante occasione di sviluppo e di visibilità. Il territorio possiede intelligenze, esperienze e talenti che possono essere messi al servizio di questo obiettivo. A febbraio abbiamo firmato degli incontri per raccogliere idee, spunti e proposte. Con un metodo molto pragmatico e aperto, abbiamo cominciato un percorso partecipativo e costruttivo di elaborazione. Oggi vogliamo condividere i dati che abbiamo raccolto e un’idea di progetto per gli anni a venire”. A firmare l’invito gli esperti Giampiero Borgia, Margherita Cristiani, Francesco Gorgoglione e Victor Rivera Magos. ASSEGNATI UFFICIALMENTE AGLI ANZIANI AVENTI DIRITTO I SEDICI ALLOGGI NELL’AREA DELL’EX DISTILLERIA Si è proceduto, presso gli uffici del settore Demanio, Patrimonio/ Ufficio Casa del Comune di Barletta, all’assegnazione agli anziani aventi diritto dei sedici alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica in locazione, realizzati nell’area inclusa nel Programma di Recupero Urbano dell’ex distilleria di Barletta, occupati abusivamente nel 2009. A seguito dello sgombero dello scorso 8 aprile e della riconsegna dell’immobile da parte della magistratura all’Amministrazione comunale, si è potuto procedere alla scelta da parte dei legittimi assegnatari delle unità abitative, sulla base del punteggio conseguito nella graduatoria redatta a conclusione del procedimento in esecuzione della determinazione dirigenziale del n. 385 del 19 marzo 2015. A ciascun assegnatario è stata consegnata la bozza del contratto di locazione. La consegna materiale avverrà a conclusione degli interventi di manutenzione resisi necessari per garantire la piena funzionalità abitativa. Si conferma, così, la volontà dell’Amministrazione di operare per la coesione sociale nel rispetto della legalità. GIUGNO 2015 LAVORI DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PIAZZA MARINA La Giunta ha approvato l’utilizzo delle economie di gara per i lavori di sistemazione dell’area circostante la Porta Marina, per un importo complessivo di e 80.600,00. Il progetto, da sottoporre all’approvazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Puglia, prevede di migliorare la recinzione, la visibilità e la manutenzione della rotonda al centro della piazza che comprende una antica fontana/pozzo. Porta Marina sarà invece interessata dalla pulizia e restauro delle murature interne e della volta, dall’adeguamento e riattivazione del sistema di illuminazione interna; dalla sistemazione del basolato interno; dall’installazione di dissuasori. Previsto, inoltre, il completamento del marciapiedi antistante la Chiesa San Cataldo. PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SANITARIE NELL’AREA INDUSTRIALE: IL SINDACO CASCELLA HA INCONTRATO IL DIRETTORE ASL BAT NARRACCI Si è svolto a Palazzo di Città un incontro tra il sindaco, Pasquale Cascella, e il direttore dell’ASL BAT, Ottavio Narracci, a seguito della richiesta di un’azione straordinaria e coordinata di controlli e di analisi delle problematiche ambientali e sanitarie nell’area industriale segnalate anche da cittadini e organi di stampa. Nell’assicurare la disponibilità dell’ASL, il dott. Narracci ha offerto un primo riscontro alle preoccupazioni rappresentate dal sindaco comunicando di aver già incaricato la propria Unità di Epidemiologia e Statistica di effettuare uno studio sulla prevalenza di patologie cronico/degenerative nel territorio, i cui risultati saranno messi in relazione con i dati disponibili sulle patologie oncologiche. Il sindaco Cascella ha ringraziato il dirigente dell’ASL per l’attenzione così manifestata e ha auspicato che il confronto in atto con gli enti preposti possa al più presto approdare a un comune protocollo operativo in grado di offrire ogni necessario chiarimento e individuare misure adeguate per far fronte alle criticità ambientali e sanitarie della città. Barsa. Presentata dall’avv. Diciollo una petizione sulla raccolta differenziata L’Avv. Diciollo, invece, ha illustrato i punti salienti della petizione organizzata dall’Associazione Casa del consumatore Puglia, di cui è presidente, condivisa e sostenuta da Ruggiero Mennea. “Sulla base delle moltissime lamentele che ci stanno pervenendo dalla cittadinanza, chiediamo la modifica di alcuni orari e modalità di conferimento per agevolare l’utenza. Vogliamo che le sanzioni, come prescritto peraltro dalla legge, siano elevate, in caso di inadempienze, solo alle persone fisiche ed in loro presenza, non certo alle persone giuridiche, come i condomìni. Perché così si penalizza anche chi ha conferito in maniera adeguata e conforme. Di conseguenza chiediamo che vengano restituiti i soldi delle multe nulle ed illegittime comminate alle persone giuridiche. E, fondamentale, chiediamo che i cittadini possano entrare nella valutazione dei servizi pubblici di cui sono fruitori diretti, come sancito dall’art. 2 comma 461 della Legge Finanziaria del 2008 n. 244/2007, che introduce la valutazione civica dei servizi erogati da enti pubblici. E come previsto dalla convenzione sottoscritta dal Presidente della Regione Puglia e dall’Anci per incentivare il recepimento del comma 461 da parte dei singoli comuni, ancora restii a metterlo in pratica”. 27 27 ILILFIERAMOSCA FIERAMOSCA Libri IL MAGGIO DEI LIBRI A BARLETTA promosso dalla Biblioteca Comunale A nche quest’anno “Maggio dei Libri”, alla sua quinta edizione, una grande campagna nazionale di promozione alla lettura (“leggere fa crescere”, questo il motto ispirativo dell’iniziativa). La manifestazione libraria, diretta alla promozione di una lettura in calo, iniziata il 23 aprile (con la Giornata Mondiale del Libro) si è protratta fino al 31 maggio. Un evento nazionale nel quale si organizzano, in ogni parte di Italia, incontri, notti bianche, maratone, dibattiti, reading, eventi speciali. Anche Barletta ha aderito a questa iniziativa attraverso la nostra Biblioteca Comunale “S. Loffredo”. Il programma ha contemplato “Letture creative” nella Sezione Ragazzi in quattro appuntamenti per bimbi di età compresa fra i 6 e i 9 anni (5, 12, 19, 26 maggio). Ogni lezione, un’ora e trenta, durante la quale stimolare la fantasia dei bambini soprattutto attraverso il racconto della storia della propria città e dei suoi personaggi più rappresentativi, come Eraclio oppure la Disfida di Barletta. Insomma un aiuto alla scuola con la quale relazionarsi, utilizzando anche il contributo di strutture esterne come la Biblioteca per Ragazzi “Mirabilia” o la Casa Editrice Rotas, che in questi anni sta producendo pubblicazioni per bambini (su Eraclio, sul giovane De Nittis, sulla Disfida di Barletta ed altro). Per i ragazzi dagli 11 ai 13 anni, altri stimoli alla lettura, da parte dell’Associazione Mirabilia, attraverso la sua infaticabile promotrice Licia Di Vincenzo, che questa volta ha proposto “letture clandestine, una storia in ogni storia”. Ma il “Maggio dei Libri” non è solo circoscritto al mondo della prima infanzia e adolescenza. Il 14 maggio Tommy Dibari ha proposto un percorso di creatività “dalla scrittura al teatro”, mettendo a frutto la sua esperienza come autore televisivo e romanziere, e per l’occasione ha presentato il suo ultimo libro Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine. E per gli appassionati di storia locale, il 22 incontro con Renato Russo che ha presentato l’ultimo suo saggio storico, La Disfida di Barletta, fonti storiche e letterarie del Cinquecento introdotto dal generale Gaetano Nanula. Ancora un incontro con i bambini, nella notte tra il 23 e il 24 maggio, in biblioteca. Numero massimo - su prenotazione - 25 partecipanti con iscrizione gratuita. Tema dell’incontro “La notte è piccola per noi. Notte bianca per lettori insonni”. I bambini, nel corso di questa bella esperienza, hanno anche partecipato ad attività di laboratorio creativo di art-attak, visite guidate… notturne alla Biblioteca e spettacoli di letture animate. Un apprezzamento per l’Amministrazione Comunale, ma in particolare per il suo solerte animatore “bibliotecario” Emanuele Romallo. 28 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 Tante le iniziative di Mirabilia a favore del libro e della lettura D a vent’anni l’associazione Mirabilia, è impegnata nella promozione e diffusione del libro e della lettura fin dalla prima infanzia. Anche quest’anno, per il “Maggio dei Libri”, ha promosso giornate dedicate alla lettura, una giornata patrocinata dal Comune di Barletta con la partecipazione del Club Unesco e delle scuole cittadine e della Biblioteca Comunale “S. Loffredo”. Principale iniziativa, un grande raduno di alunni davanti al Teatro Curci (erano presenti circa 8000 bambini). Mirabilia anche questa volta ha messo a disposizione la sua consistenza libraria, la “Biblioteca dei Ragazzi”, ospite della scuola elementare Giovanni Paolo II. E ancora, a scuola senza zaino ma libri e letture preferite in classe, bookcrossing, scambio di libri, per incontrare nuovi autori e generi letterari diversi. Ma le iniziative dell’associazione Mirabilia non finiscono qui! Tante altre ne sono state realizzate durante tutto il mese di maggio, un lungo percorso fra libri, letture, laboratori, incontri, che l’associazione ha portato avanti fino a fine maggio aderendo, come ogni anno a “Il Maggio dei Libri”, la campagna nazionale di promozione alla lettura. IL FIERAMOSCA 29 Libri Il Gen. Nanula presenta al Castello l’ultimo saggio di Russo sulla Disfida di Raffaella Delpiano N el quadro delle iniziative de “Il Maggio dei Libri”, organizzato dalla Biblioteca Comunale “S. Loffredo” di Barletta, presentato nell’emeroteca del Castello l’ultimo saggio scritto da Renato Russo su La Disfida di Barletta nelle fonti storiche e letterarie del Cinquecento, per i tipi della Rotas. A illustrare l’opera il generale Gaetano Nanula. Dopo aver sottolineato la feconda produzione dell’autore sulla Disfida ed essersi soffermato sulla sua attenzione per il risvolto divulgativo specialmente in ambito scolastico, il gen. Nanula è entrato nel merito della monografia della quale ha evidenziato specialmente il contributo di alcuni - dei numerosi autori citati nel testo - ai fini di una più attendibile verosimiglianza dei fatti ricordati, come la lettera del Gran Capitano Consalvo da Cordova scritta ad un amico lucano proprio il giorno dopo della contesa, cioè il 14 febbraio 1503. Ma non meno interessanti sono le lettere scritte dal Galateo al suo amico Crisostomo, tanto più veritiere perché di un dignitario della corte di re Ferdinando d’Aragona che aveva conosciuto Ettore Fieramosca presso la corte aragonese, da giovinetto, apprezzandone qualità e virtù. E che dire - fra gli storici - l’apprezzamento che della Disfida e del suo esito fa il grande storico Francesco Guicciardini nella sua celebrata Storia d’Italia. Ma la parte più significativa dell’opera è nell’allegata copia anastatica della cronaca che dell’evento fa l’Anonimo Autore di Veduta che vi prese parte e che Russo ha avuto l’avvedutezza di stampare nella versione, che dell’Anonimo, ne diede lo stampatore napoletano Nazareno Scoriggio nell’edizione del 1633, che rappresenta al tempo stesso un punto di equilibrio fra le edizioni precedenti e quelle successive dell’Anonimo. In conclusione di serata, Russo ha colto l’occasione per ritornare - senza però polemizzare - sulla necessità di una convivenza fra dotta ricerca circoscritta agli addetti ai lavori, e i divulgatori presso il grosso pubblico dei lettori, adulti e bambini, ma specialmente questi ultimi che - ancora oggi - ne sono ampiamente disinformati perché, nelle scuole (cominciando dalle elementari) la storia locale non si insegna! Egregio direttore, ho ricevuto e letto la tua ultima (si fa per dire!) ricerca sulla Disfida di Barletta, argomento che ormai studi da moltissimi anni alternando saggi storici a pubblicazioni divulgative a beneficio dei lettori comuni e dei ragazzi. Da studiosa di storia mi compiaccio vivamente che il tuo volume contenga trascritta la fonte dell’Anonimo. Ogni studioso o lettore ha il diritto e dovere professionale di studiare le fonti. Solo successivamente, saldando il suo sapere su queste, potrà farsi ed esprimere dei pareri. Ecco quindi la seconda parte del tuo testo, nel quale racconti, da studioso e da storico, la celebre disfida, conducendo per mano il lettore attraverso le numerose testimonianze coeve per giungere a quelle rappresentate dalle immagini. Un volume snello di piacevole ed originale veste editoriale che dovrebbe essere presente in tutte le biblioteche, specialmente quelle comunali, regionali, ma anche nazionali. Smettiamola con i campanilismi separatisti. Dobbiamo far conoscere la nostra storia dalle Alpi, lungo gli Appennini, fino alle nostre splendide isole. La Disfida di Barletta è un tassello importante di questo grande mosaico storico nazionale, europeo e mondiale. Se non si guarda alla storia, letta come fai tu alle fonti documentarie, ma con una metodologia di cultura divulgativa, o “diffusa”, come dice Franco Cardini, ci si condanna ad uno sterile soliloquio, circoscritto agli addetti ai lavori. Auguri per le tue ricerche e ancora grazie. P.S. Il mio volume di atti del convegno “Solidarietà: le confraternite ebraiche, cristiane e musulmane a confronto” va in stampa la prossima settimana. Te ne farò tenere copia. Un momento della presentazione. Da sinistra l’autore Renato Russo e il generale Gaetano Nanula 30 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 Liana Bertoldi Lenoci Presidente del Centro Studi Storici e socio-religiosi in Puglia - Bari 3131 IL IL FIERAMOSCA FIERAMOSCA Libri Libri La storia della città attraverso le sue epigrafi I maschietti nascono sotto i cavoli, le femminucce, a volte, sotto le zucchine UNO STUDIO DI MICHELANGELO FILANNINO TOMMY DIBARI AL SUO TERZO LIBRO RACCONTA LA STORIA DI UN’ADOZIONE MOLTO SPECIALE di Paola Russo Cose che sapevo di Tommy Dibari • è nato nel 1974 a Barletta • è stato mio compagno alle scuole medie • è il marito di Doriana • è uno scrittore • è sempre stato un bel ragazzo • ha scritto La Cambusa e Non ho tempo da perdere insieme a Fabio Di Credico (lo so perché li ho letti, La Cambusa anche in due edizioni diverse) • è un autore televisivo • è un padre innamorato • quando scrive punta dritto al cuore Cose di Tommy Dibari che ora so meglio Tommy Dibari sa fare arrivare le parole nel punto in cui le gambe incontrano i jeans e tu non puoi che leggere la storia che ti sta raccontando tutta d’un fiato con quella sensazione ininterrotta di pelle d’oca, con picchi più acuti quando Dibari scrittore cede il passo a papà Tommy scrivendo lettere al futuro - e anche al passato - della sua bambina. Fino al momento in cui chiudi il libro, riprendi fiato, ti asciughi quella lacrima piena di riconoscenza e mandi un sms a sua moglie perché, anche se il suo nome non compare in copertina, stavolta la coautrice è lei. Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine è, come dice il sottotitolo, la Storia di un’adozione. La storia vera di una coppia che fa un percorso come tante coppie: corteggiamento, fidanzamento, mettere su casa, matrimonio, viaggio di nozze, vita frizzante e nuova da marito e moglie, cene a casa degli amici, pranzi domenicali dai suoceri, week-end fuori, regali per gli anniversari. E poi a un certo punto arriva quel desiderio di genitorialità che si affaccia con timidezza, come se aspettasse il permesso per entrare. Ma sì ne abbiamo fatte abbastanza di cene con gli amici e viaggetti e serate a tirar tardi un po’ 32 IL FIERAMOSCA brilli e brillanti per le vie di una città dove tornare è sempre casa, da cui allontanarsi è spesso necessario. È il momento: facciamo un bambino. Ma la coppia di questa storia, come tante altre coppie, si trova a fare i conti con un’imprevedibile sentenza della biologia. Da quel momento inizia un pellegrinaggio pieno di volontà e impegno, in cui i chilometri segnano gli infiniti segmenti del desiderio e si infrangono nei tentativi falliti. Entrare con i protagonisti nelle sale d’aspetto di quegli ospedali richiede più pudore che affacciarsi nella loro camera da letto, il posto in cui, che facciano l’amore, mangino pop-corn o passino una notte intera a parlare sul bordo del letto, senti che c’è tutto quello che serve a quella famiglia. Ascoltandosi anche nei silenzi, Tommy e Doriana individuano la complicata ma inevitabile rotta che li porterà a Martina, una bambina da adottare, una bambina che li sta aspettando. Tommy un giorno su Facebook ha dato il lieto annuncio: avrebbe pubblicato un libro, la storia dell’adozione di una figlia tanto voluta. Con la stessa partecipazione che si vive per l’attesa di un bimbo da parte di una coppia di amici, abbiamo seguito il susseguirsi di questi mesi. Ogni tanto avevamo un’anticipazione, contavamo i giorni che passavano, sapevamo quando i capitoli crescevano di numero, poi il regalo di poche righe all’improvviso, la foto di un lembo di bozza come l’ecografia di quella gestazione letteraria, la notizia della cianografica liberata, il conto alla rovescia, la fine del travaglio, la foto di copertina e gli auguri di tutti con tanti tanti selfie con il libro in mano e citazioni delle frasi che ognuno ha già più a cuore. È incredibile quanto sia facile riconoscersi in questa storia: nell’amica che deve gestire l’imbarazzo nel dare la notizia Tommy Dibari SARÒ VOSTRA FIGLIA SE NON MI FATE MANGIARE LE ZUCCHINE Cairo Publishing 2015 e 13,00 - pp. 216 di una nuova gravidanza, nel coro sempre attivo e prodigo di consigli e rimedi, nelle famiglie dei mancati genitori attente a dosare parole ed aspettative, nelle altre coppie di sale d’attesa interminabili, in quelle che lottano nei modi che sanno, nei modi che possono, in quelle che scattano la foto di un miracolo avvenuto per ringraziare i medici che quel miracolo hanno reso possibile, in quelle che piangono senza rimedio, in quelle che posseggono la grande bellezza di saper abbracciare una vita nata altrove. Se è vero che un libro è come un figlio per un autore, allora questo libro di Tommy Dibari è un figlio ancor più caro. Le lettere che scrive per Martina sono messaggi universali, senza tempo, sono pagine da ricordare, da raccontare, da leggere, rileggere, fare proprie. Sono una dote inestimabile. Tommy Dibari ha scritto un piccolo grandissimo libro. Gli studi epigrafici a Barletta Lo studio delle epigrafi di Barletta vanta precedenti significativi. Già nel Settecento il pioniere degli studi storici in ambito locale, Francesco Paolo De Lèon trascrisse alcune epigrafi. A metà dell’Ottocento, Giuseppe Seccia realizzò la prima, autentica ricognizione sulle epigrafi di tutti i monumenti di Barletta. Quest’opera, tuttora inedita, costituì la base per il volume di Filippo De Leone edito nel 1889. Le epigrafi della Cattedrale sono state studiate in modo specifico da Salvatore Santeramo. Nel 1997, Maria Cecilia D’Ercole ha catalogato e studiato il materiale lapìdeo del Castello di Barletta, inserendo per la prima volta la traduzione dei testi epigrafici. In questo volume, come già fece Filippo De Leone alla fine dell’Ottocento, le epigrafi sono presentate in sequenza, come in una passeggiata nelle diverse zone della città. I siti più importanti sono preceduti da una nota introduttiva storico-artistica, curata dalla dott.ssa Luisa Filannino. Le fotografie mirano a facilitare l’identificazione e l’osservazione delle singole epigrafi. Criteri di numerazione Ogni epigrafe è contrassegnata da un numero di quattro o, raramente, cinque cifre: le prime due indicano la Zona, le altre il numero di successione all’interno di quella Zona. Avevo deciso che non avrei fatto fare all’emozione ma al caso. Allora ecco, apro una pagina tra tante e cito una delle frasi di Martina che introducono ogni capitolo: “Papi, a Natale voglio fare i regali a tutti quelli che non li fanno: così capiscono! M.”. 2015 Ad esempio, il numero 1122 indica la zona 11 e la ventiduesima epigrafe di quel luogo. L’asterisco (*) accanto al numero in alto a sinistra in ciascuna scheda sta ad indicare, secondo l’opinione dell’autore, la particolare rilevanza dell’epigrafe. Fotografie delle epigrafi Il DVD allegato contiene le fotografie che riportano la stessa numerazione delle epigrafi. Le immagini curate da Federico Cappabianca sono contrassegnate dal suo watermark. Trascrizione del testo Il testo di ciascuna epigrafe è riportato in maiuscole e con lo scioglimento delle abbreviature. Le parole o gli elementi onomastici abbreviati sono resi espliciti trascrivendo la parte sottintesa fra parentesi tonde. Ad esempio D.O.M. è trascritto D(EO) O(PTIMO) M(AXIMO): in tal modo il lettore può distinguere le lettere effettivamente incise da quelle aggiunte. Lo scioglimento di abbreviatura dubbio è indicato con parentesi tonde e punto interrogativo. Ad esempio TOP. = TOP(ARCA?). Il testo dell’epigrafe è trascritto con la fine del rigo indicata da un trattino obliquo (/). Le lacune sono indicate da parentesi quadre con puntini […]. Le ipotesi di soluzione delle lacune sono fra parentesi quadre: ad es. MEN[SE]. Se vi è dubbio, è aggiunto il punto interrogativo. Ad es. SER[GI?]. Bibliografia relativa alle epigrafi Per ogni epigrafe è indicata l’opera più antica in cui risulta già trascritta. Le fonti posteriori non sono elencate, se non in presenza di varianti significative. Nelle note alle singole epigrafi sono indicati altri riferimenti bibliografici specifici. La sigla CDB indica il “Codice Diplomatico Barlettano” tredici volumi, di cui i primi quattro a cura di Salvatore Santeramo, i voll. V-XII a cura di Carlo Ettore Borgia ed il XIII, l’Indice, a cura di Alfredo Basile. Non fate passare molto tempo, non aspettate Natale. Leggendo Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine capirete un sacco di cose. GIUGNO Barletta, come si sa, è una città molto prolifica come densità di autori. Basti pensare che ne vantiamo, oggi anno, fra i trenta e i quaranta. Non tutti i libri sono naturalmente destinati a salvarsi dall’usura del tempo. Ogni tanto, però, ne viene stampato uno che si distingue dagli altri, destinato a essere collocato fra quelli che contano per davvero nella bibliografia della città. Le epigrafi di Barletta è uno di questi. Il titolo potrebbe trarre in inganno, come di un testo pesante come la pietra nella quale le iscrizioni sono scolpite. E invece è estremamente interessante e catturerà certamente la vostra attenzione. Oltre tutto la ricerca è agevolata da una sistemazione organica topografica ai fini della loro ricerca (per zone e per chiese) con testo in maiuscoletto e relativa trascrizione (M. FILANNINO, Le epigrafi di Barletta, Etet edizioni, 15 euro) GIUGNO 2015 IL FIERAMOSCA 33 Scuola Grande partecipazione, alla “R. Girondi”, per l’evento-progetto “Gio.Mo.Vi” Grande partecipazione, degli alunni delle classi della S.E. “R. Girondi”, al progetto “GIO.MO.VI” cioè Gioco-Movimento-Vita, un evento ludico promosso dalla dirigente della scuola Serafina Ardito e organizzato proprio nella giornata nazionale dedicata a Scuola che va sotto il nome di “Capitan Eco” organizzato sei mesi fa dalla BARSA, e che consisteva nel coinvolgimento di tutte le scuole primarie cittadine i cui alunni dovevano raccogliere buste piene di carta e portarle all’Ecocentro di Via Callano. La consistenza dei conferimenti era certificata dalla timbratura di speciali cartellini di cui erano dotati i concorrenti. Dopo una lunga gara durata mesi, alla fine a spuntarla come vincitori sono risultati in particolare gli alunni della classe V A della Scuola Musti. Aldilà del gioco, è evidente che l’iniziativa mirava a sensibilizzare le famiglie e a coinvolgerle in questa presa di coscienza che ha come obiettivo una città più pulita. Scuola elementare “N. Fraggianni” “Scuola e legalità”. Alla spensierata giornata, dedicata al gioco e allo sport, oltre alla dirigente, ai docenti e ai familiari degli alunni, ha aderito il prof. Luigi Terrone, già dirigente della stessa scuola negli anni passati e delegato del coordinatore dell’Ufficio educazione fisica e sportiva del Provveditorato degli Studi di Bari. In apertura della mattinata, le parole della dirigente e “il giuramento” da parte di un alunno. Sullo sfondo, l’inno della Girondi e poi quello nazionale eseguito fra lo sventolio di centinaia di bandierine tricolori che hanno dato un senso patriottico alla scena. Prima dell’inizio delle gare e delle performances, vi è stata un’esibizione di balli di gruppo. Anche quest’anno una notte in Biblioteca (terza edizione per bambini fra gli 8 e i 10 anni) Anche quest’anno, organizzata dalla Biblioteca Comunale “S. Loffredo”, la terza edizione di “Una notte in biblioteca”, per alunni fra gli otto e i dieci anni. Una bella esperienza, indimenticabile per chi l’ha vissuta, di grande suggestione. Una iniziativa realizzata con la finalità di invogliare i ragazzi alla lettura, in collaborazione con i responsabili della Biblioteca, la cooperativa Lilith 2000, l’associazione “Mirabilia” e la compagnia teatrale “Fatti di sogni”. In attesa di andare a dormire, i ragazzi hanno realizzato dei progetti predisposti dagli organizzatori, come la realizzazione di manufatti di carta e la conoscenza dei libri, specialmente di quelli destinati alla loro età. Poi tutti a letto nei sacchi a pelo. Al loro risveglio, la vicesindaco Anna Francabandiera, l’assessore Giusy Caroppo e il responsabile della Biblioteca Emanuele Romallo, che hanno sottolineato come motivo di questa iniziativa è quella di avvicinare i ragazzi alla lettura. I bimbi della V A della S.E. “R. Musti” promotori della “dif ferenziata” Gli alunni della V A della Scuola Elementare “R. Musti” si sono particolarmente distinti, in queste ultime settimane che ci dividono dalla chiusura dell’anno scolastico, per aver suscitato interesse - con la loro gioiosa animazione - nelle strade del quartiere della loro scuola. Il motivo? Interessare le famiglie all’utilità della “raccolta differenziata”. Dando innanzitutto l’esempio cominciando essi stessi a fare la pulizia nel cortile della loro scuola. Quindi sfilando in un corteo d’auto dalle quali si affacciavano per gridare alla gente del quartiere “noi facciamo la differenza!”. Un progetto 34 IL FIERAMOSCA Gli alunni della scuola elementare “N. Fraggianni” alle prese con la storia della città, cominciando da una vivace ricostruzione della storia (un po’ mitizzata) del nostro grande colosso, Eraclio, la grande statua in bronzo sul piedistallo in pietra davanti alla chiesa del Santo Sepolcro. I tratti grafici dei bimbi sono molto elementari, e tuttavia danno proprio l’idea del mitico imperatore bizantino. Gli alunni della scuola “Papa Giovanni XXIII” di Margherita di Savoia vincono il primo premio del Progetto Qualità Vallelata Gli alunni delle classi prime della scuola primaria “Papa Giovanni XXIII” di Margherita di Savoia hanno vinto il primo premio del concorso nazionale Progetto Qualità, promosso dalla Vallelata, consistente in 3.000 euro, che saranno utilizzati per la bonifica dell’area verde degradata prospiciente le loro aule scolastiche, per trasformarla in orto-giardino didattico, in cui potranno condurre esperienze di coltivazione. Gli alunni della classe 1a E della scuola primaria margheritana hanno incontrato quelli della 3aA dell’Istituto omnicomprensivo Galileo Galilei, con sede ad Addis Abeba (Etiopia). Per promuovere la conoscenza reciproca, gli alunni delle due classi si sono scambiati foto, notizie e materiali sulle specifiche tipicità, tra cui i libricini della bellissima collana alimentare per bambini, pubblicata dalla casa editrice Rotas: Bianca e Petra, Gioconda nel Regno del Sale e Nereo Pane da Museo, la storia di un pane in fuga dalla Puglia per approdare, guarda caso, proprio in Africa e risolvere la piaga della fame nel mondo. GIUGNO 2015 ALLA SCUOLA ELEMENTARE “GIOVANNI MODUGNO” Una risata inclusiva… per una scuola inclusiva di Maria Antonia Annacondia 21 maggio 2015: Uccio De Santis è stato alla scuola Primaria “Giovanni Modugno” di Barletta in compagnia della collega e attrice inseparabile Antonella Genga. Il motivo è stato uno dei più singolari: i piccoli alunni della classe IV C durante l’evento “La risata inclusiva” hanno ripercorso il significato del sorriso come espressione di felicità, tenerezza, ottimismo, comicità, medicina, terapia… Il sorriso è certamente una delle cose più semplici e spontanee, che una persona è portata a fare nella sua giornata e nella sua vita, è un potente strumento per relazionarsi. È un qualcosa di straordinario che ha del magico. Un sorriso è la chiave maestra che apre qualsiasi porta, ed è il miglior strumento per abbattere barriere insormontabili. Il Sorriso, questo piccolo schizzo disegnato sulla bocca, ha una forza incalcolabile nelle relazioni perché facilita la comunicazione, il dialogo fra le persone, anche se sono degli sconosciuti gli uni agli altri, ed anche se non parlano la stessa lingua, perché il sorriso è internazionale. Tutti abbiamo la facoltà di ridere, indipendentemente dalla cultura a cui apparteniamo o dalla parte del mondo in cui viviamo. Dovremmo tutti imparare a dispensare sorrisi come fiori e a lasciare che il nostro sorriso diventi un invito, per gli altri, a conoscerci. Perché, ricordiamoci che anche un piccolo sorriso è un grande dono che offriamo agli altri, e soprattutto a noi stessi. Gli alunni hanno scosso un po’ gli animi dei presenti quando hanno evidenziato che più si diventa adulti e meno si sorride. I bambini ridono in media 400 volte al giorno, gli adulti 15 volte. La domanda giusta non è da rivolgere ai bambini: “Perché ridi?”, ma da rivolgere agli adulti: “Perché non ridi più?”. Che significa questo? Che crescendo, gli adulti, perdono la naturale purezza e la spontaneità mettendosi sul volto una maschera per non apparire quello che sono. Ma non per questo si deve rinunciare a sorridere in ogni momento e in ogni situazione. Durante l’evento gli alunni, impegnati dall’inizio dell’anno nell’apprendimento della Lingua Italiana dei Segni, hanno “segnato” un brano musicale che invita ad affrontare i problemi della vita e le difficoltà con un sorriso, un inno all’ottimismo: Sorridere sempre! Recupero anni scolastici DEL 20% SCONTO ISCRIZIONI SULLE Barletta · Corso V. Emanuele 39 · [email protected] tel. 0883 307 187 · fax 0883 333 172 · cell. 320 559 45 29 GIUGNO 2015 In alto: Uccio De Santis e la dirigente Eleonora Iuliano. In basso, gli alunni della scuola in un momento della loro esibizione Un bellissimo testo segnato che ha toccato il cuore e commosso i presenti. Una tenerezza condivisa con l’umorista Uccio De Santis che in prima fila, sorrideva e apprezzava e che alla fine della “lezione speciale” si è unito ai piccoli alunni per sceneggiare alcuni momenti esilaranti. “La presenza di un artista di fama nazionale quale è il comico Pugliese Uccio De Santis dà valore aggiunto alle nostre attività scolastiche” ha evidenziato la dirigente scolastica professoressa Eleonora Iuliano “la nostra è un’iniziativa che rientra nell’ambito del Progetto regionale VERSO UNA SCUOLA AMICA attraverso la quale cerchiamo di abbattere le barriere della comunicazione; donare un sorriso non costa nulla ed arricchisce chi lo riceve, inoltre avere la capacità di far sbocciare un sorriso sul volto del nostro interlocutore è una qualità che cerchiamo di sviluppare in noi stessi da adulti, ma anche nei nostri piccoli alunni perché così si stemperano le tensioni e si agevola una comunicazione serena ed efficace.” L’auditorium della Scuola “Modugno è stato un tripudio di insegnanti, genitori, giornalisti che hanno apprezzato l’iniziativa e gustato l’esibizione dei piccoli alunni gioiosi. Tanti sorrisi in una giornata che questi fanciulli non dimenticheranno facilmente! IL FIERAMOSCA 35 Scuola Storia LE RAGIONI DEL FARE CORO IL CORO È UNA GRANDE OCCASIONE PER CONOSCERE SE STESSI di Maria Teresa Nesta* M i piacerebbe arrivare alle prove con la ricetta giusta, ma così non è… L’inserimento di giovani voci, che nel nostro coro avviene con cadenza annuale, può per un certo periodo, destabilizzare l’omogeneità vocale, faticosamente conquistata dal gruppo più maturo, ma essendo necessario per il coro (finita la scuola primaria alcuni si trasferiscono in nuovi quartieri e frequenteranno altre scuole) i cantori più esperti, si armano di pazienza, accolgono le nuove voci con disponibilità e, prova dopo prova, ripercorrendo insieme la strada già tracciata, si arriva… per poi ricominciare. Ovvio, che lavorare con voci così giovani (dai 5 ai 12 anni) richiede una “umana sperimentazione” sulle loro pazienti ugole, soprattutto se il repertorio è a due, tre o quattro voci, ma, la semplicità del fare, delle volte, è una complessità risolta… L’esperienza, dunque, diventa sorprendente, entusiasmante, costruttiva, tanto da permettere alla Musica di diventare veicolo di scoperte culturali, nella città e sul territorio nazionale e il canto, viene vissuto come momento attivo, sia nella dimensione educativa e scolastica, sia in quella sociale. Il confronto, infatti, tra esperienze e provenienze diverse amplifica la portata didattica di ognuno dei percorsi di studio. Così il canto si trasforma, muta la sua veste e la “mission” di un progetto che si poneva come obiettivo lo studio degli aspetti di natura prettamente tecnico-vocale, diventa anche la “mission” di quelli psicologico/relazionali e, allora… bisogna motivare i propri coristi; individuare le strategie che facilitano l’apprendimento e il mantenimento della concentrazione; risolvere i contrasti interni che influiscono negativamente sulle attività del coro; gestire l’ansia del gruppo in occasione dei concerti; le relazioni pubbliche e altro ancora… Ne consegue che la sinergia e la condivisione di pensiero che si crea all’interno del gruppo, sono la dimostrazione e il presupposto per continuare ad investire attivamente su questo tipo di iniziative i cui destinatari per eccellenza, i bambini, ne percepiscono la bontà e la bellezza. Protagonista dell’evento inaugurale del nuovo Istituto Comprensivo intitolato a “P.P. Mennea”, della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, di varie manifestazioni natalizie; si afferma a pieno titolo nella seconda metà dell’anno scolastico, proclamandosi 1° CLASSIFICATO al Concorso Musicale Nazionale “SI…VIAGGIA…RE” - Rionero in Vulture - (PZ); 1° CLASSIFICATO - CAT. CORI - al Concorso Nazionale “Città di Castel di Sangro” (AQ); al medesimo Concorso Nazionale, ancora 1° CLASSIFICATO nella categoria scuole primarie. Ha partecipato alla rassegna di cori “Festa dell’Europa 2015”, presso l’I.I.S.S. “Marco Polo” di Bari; alla Manifestazione cittadina “Sogno di una notte di fine scuola” presso l’anfiteatro dei giardini del Castello Svevo di Barletta. Il giorno 2 giugno è stato ospite in Prefettura per la Cerimonia “Festa della Repubblica”, dove ha onorato la nostra Nazione eseguendo l’Inno di Mameli e, successivamente, ha allietato le Onorificenze con un “Gioioso Concerto”; infine, il giorno 3 giugno si è onorato di ricevere la Targa commemorativa dal Ministro Stefania Giannini e dal prof. Luigi Berlinguer, Presidente del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti, nel Cortile della Minerva al Ministero della Pubblica Istruzione (Roma), per essersi classificato al 3° POSTO al Concorso Nazionale “Indicibili (In)Canti”. Eraclio… e se fosse venuto via terra? A portarcelo, Federico II di Renato Russo M entre ancora oggi gli studiosi non sono d’accordo sulla attribuzione della identità di Eraclio, limitandosi a convenire che si tratta in ogni caso di un imperatore bizantino, scontate fin qui sembravano almeno le modalità del suo arrivo a Barletta. Vuole infatti la tradizione, risalente a una cronaca del 1600 del gesuita Giovanni Paolo Grimaldi, che, trafugata durante l’occupazione di Costantinopoli del 1204 da parte dei Crociati, la statua fosse stata stivata all’interno di una nave diretta a Venezia, naufragata di fronte al litorale di Barletta. I nostri marinai avrebbero allora imbracato il Colosso e tirato a riva e qui, trasportato e deposto sul molo portuale, ricostruzione ripresa dal prof. Pasquale Testini. Ma a mettere in dubbio questa versione, qualche anno fa, ci ha pensato il prof. Gianfranco Purpura, ordinario di Storia del Diritto dell’Università di Palermo, il quale, nel corso di un Convegno internazionale dell’Accademia Costantiniana (cfr. Atti del convegno studi, Spello 1990) contestò l’improbabile ricostruzione fatta dal padre G. P. Il Piccolo Coro Stabile primo classificato al Concorso Musicale Nazionale “SI…VIAGGIA…RE” in Rionero in Vulture. A sinistra Maria Teresa Nesta, direttore del Coro Grimaldi che l’avrebbe acquisita da una generica “antica tradizione” secondo la quale sarebbero stati i Veneziani a prelevare a Costantinopoli la statua raffigurante l’imperatore Eraclio modellato da un tale Polifobo. Un ipotetico naufragio nei pressi del litorale di Barletta della nave veneziana che la trasportava, ne avrebbe determinato così la sua acquisizione. Pasquale Testini, pur prendendo le distanze da questa spiegazione da lui considerata una storiella di carattere umanistico, escogitata dal Grimaldi, tuttavia ammette almeno un margine di veridicità alla ricostruzione di questo racconto che appare essere l’unica versione finora proposta. Ed è proprio in alternativa a questa tradizionale ricostruzione, che il Purpura ne adombra un’altra, cioè l’ipotesi che il colosso di bronzo, sarebbe stato scoperto a Ravenna dall’imperatore Federico II e trasportato a Barletta via terra agli inizi del 1232. Perché Federico? (sempre lui!) e perché il monarca svevo si trovava in quel di Ravenna? Perché nell’estate del 1231 i Comuni lombardi avevano riconfermato il patto per la Lega e avevano deliberato di organizzare un forte esercito per rinnovare i fasti della vittoriosa battaglia di Legnano contro il grande Federico Barbarossa (29 maggio 1176). Per scoraggiare sul nascere la fronda antimperiale, accompagnato da Berardo di Castacca e Tommaso d’Aquino, ai primi di novembre del 1231 Federico si portò a Ravenna dove fissò una dieta, cioè una grande assemblea, di principi italiani e tedeschi per il 25 dicembre. Frattanto, nell’attesa degli eventi, il sovrano veniva informato da un cavaliere di nome Riccardo che in un tratto di campagna non lontano dalla città affioravano, fra l’incolta vegetazione, dei sassi che tradivano forse - a suo dire - la presenza di un sottostante ritrovamento archeologico. Pur dubbioso, Federico, appassionato di antichi cimeli, anche per tenere impegnati i suoi uomini, avviò veri e propri scavi nei pressi dell’antica città dei re goti e degli imperatori bizantini. Dopo circa tre-quattro mesi, affiorava alla luce, in buono stato, il Mausoleo di Il Mausoleo di Galla Placidia affiorato alla luce dagli scavi ordinati da Federico II, Galla Placidia e accanto una gigantesca presso Ravenna, nei primi mesi del 1232 (disegno di Rosa Acito) 36 IL FIERAMOSCA GIUGNO Il coro è una grande occasione per conoscere se stessi… Così l’Istituto Comprensivo “P.P. Mennea”, diretto dal prof. Antonio Catapano, ha costituito quella “solidarietà organica” dove, così come sottolineava E. Durkheim, “le persone che ne fanno parte, semmai, sono unite tra loro da legami che spingono beni al di là delle circostanze, più o meno occasionali, in cui esse interagiscono” ed il “Piccolo Coro” si afferma, ancora una volta, preziosa risorsa per la coesione e l’integrazione sociale attraverso la Musica. E per finire… Grazie…, grazie a tutti coloro (politici, insegnanti, genitori, alunni) che credono che la crescita individuale e collettiva dei futuri cittadini si possa alimentare anche e soprattutto nell’esperienza del fare Musica insieme, tutte e tutti. * Docente dell’I.C. “P.P. Mennea” Direttore del Piccolo Coro Stabile GIUGNO 2015 2015 IL FIERAMOSCA 37 Musica Storia statua di un imperatore bizantino, presumibilmente Teodosio il Grande, padre di Galla. Sulle modalità degli scavi effettuati da Federico II siamo informati da un dettagliato resoconto fornito nel 1275 da frate Tommaso da Pavia che nel 1253 era stato in Romagna ed essendo amico dell’arcivescovo ravennate Filippo, gli aveva circostanziatamente riferito i particolari del ritrovamento (il testo integrale, in latino, è riportato dal Purpura nella sua relazione). Nulla però, naturalmente, il frate riferisce circa l’identità dell’imperatore bizantino e sulle circostanze e i tempi della sua fusione. A parere dello studioso palermitano è evidente che i problemi relativi alla provenienza, trasporto e collocazione originaria, sono strettamente connessi alla identificazione del personaggio e dell’avvenimento storico che ha determinato l’erezione della statua. Secondo Purpura quella statua potrebbe essere stata eretta a Ravenna intorno al 438, anno della promulgazione del codice teodosiano (Teodosio II, 401-450) da Valentiniano III in onore del nonno Teodosio I il Grande (347-395) padre di Galla Placidia. Collocata inizialmente davanti al palazzo di Valentiniano, la statua sarebbe stata successivamente traslata accanto al Mausoleo di Galla. Federico II avrebbe allora disposto il trasporto della statua a Barletta, il che confermerebbe la grande predilezione del sovrano verso la nostra città. Deposta sul molo, avrebbe atteso circa sessant’anni prima che Carlo II d’Angiò, nel 1309, se ne accorgesse per prometterla ai domenicani di Manfredonia. Com’è confermato dall’unico documento fin qui certificato - sulla vicenda -, un editto con il quale il sovrano angioino concedeva la statua deposta presso la dogana portuale per fonderla e cavarne bronzo per la campana della chiesa in costruzione presso Siponto Carolus cedebat religiosis viris fratribus predicatoribus in Manfredonia morantibus seu ipsorum nunciis ymaginem de metallo existentem in dohana Baroli… in subsidium campanae della chiesa in costruzione presso Siponto (il testo dell’editto nell’Archivio di Stato di Napoli, Regestri Angioini, Regesto n. 185 del 1309 B, foglio 245, riprodotto in LOFFREDO, Storia della città di Barletta, I, Vecchi-Trani 1893 e in TESTINI, La statua di bronzo o Colosso di Barletta, in Vetera Christianorum 10/1973, 129,2). Nonostante la distruzione prevista della statua per la fabbricazione della campana, essa è giunta fino a noi sostanzialmente integra, essendo stato accertato in occasione del restauro del 1980 (a cura di G.B. De Tommasi) che almeno la testa ed il busto fossero coevi e facessero parte della stessa originaria fusione. Il che lascerebbe supporre - secondo la tradizione - che, dato il modesto pescaggio dell’imbarcazione, essi abbiano potuto imbarcare soltanto gambe e braccia della statua, rinviando ad un viaggio successivo il completamento del carico. Il trasporto della statua dell’imperatore bizantino a Barletta rientrerebbe nel novero di simili operazioni compiute dal sovrano già prima e dopo quel ritrovamento. Sui tempi del trasporto e sulle modalità, Purpura non si pronuncia. Suppone solo che potrebbe essere avvenuto subito dopo il riscoprimento, oppure dopo la presa di Ravenna del 1240 - da parte dello Svevo - quando dispose l’invio, in Puglia, di diverse opere, incaricando del trasporto il camerarius imperiale Riccardo di Montefuscolo, addetto alla cura dei beni regi (omonimo dello stesso funzionario al quale Federico, in quello stesso periodo, aveva dato l’incarico di iniziare la costruzione di Castel del Monte). I documenti relativi a questa costruzione erano andati distrutti nella disfatta di Parma (1247), può darsi che in quei carteggi ci fossero anche i documenti relativi al trasferimento di questa statua. Resta in ogni caso il dubbio del perché sarebbe stata scaricata presso la dogana del porto e non in luogo più dignitoso, come - per esempio - nell’atrio interno del Castello. Ma questa è un’altra storia. Barletta, 6 gennaio 1954. Festa della matricola. A sinistra foto ricordo della manifestazione. Sul palco, da sinistra il commissario Francesco Buttiglione (col cappello a tesa larga), il sindaco Giovanni Paparella, l’avv. Francesco Capacchione. Quindi, l’avv. Giuseppe Sarcina, Giovannino Ceci, Mauro Mazzola (col pullover bianco), Vincenzo De Sario al di qua della transenna. A destra sul capo di Eraclio la feluca, emblema goliardico universitario 38 IL FIERAMOSCA Eccellente serata finale del 18° concorso internazionale di esecuzione pianistica 2° PREMIO EX-AEQUO ALLA PIANISTA GIAPPONESE HIRAYAMA ASAMI E ALLA PIANISTA UCRAINA TETIANA SHAFRAN V irtuosismi raffinati e talenti della tastiera con l'esecuzione di capolavori pianistici, sono stati questi i punti focali della serata conclusiva della 18.ma Edizione del Concorso Internazionale di Esecuzione pianistica “Premio Mauro Paolo Monopoli”. I quattro finalisti, hanno dovuto superare le 3 giornate di selezione, distinguendosi per tecnica, interpretazione e grinta, dagli altri semifinalisti, ottenendo degli ottimi consensi da parte della Giuria Internazionale. Durante la serata, presentata in maniera impeccabile dalla giornalista Floriana Tolve, i riflettori erano puntati su questi giovani talenti che sono rimasti affascinati e commossi dalla bellezza del Teatro Curci e soprattutto dalla calorosissima accoglienza del pubblico. E in un teatro stracolmo, sotto i riflettori i 4 Finalisti: la giapponese Asami Hirayama, 30 anni, il giovanissimo pianista canadese Jean Luc Therrien, 22 anni, l’ucraina Tetiana Shafran, 26 anni e la giapponese Maya Ando, 28 anni, giovani e brillanti interpreti della tastiera che nei giorni precedenti si sono sfidati con altri pianisti provenienti da tutto il mondo, scelti, tra i 10 ammessi alla semifinale, il pianista giapponese Kozuta Kanji di 29 anni, a cui è stato assegnato il 5° Premio, il pianista taiwanese Yu Fan, di 25 anni, la pianista Coreana Jeong Ha Young, di 25 anni, la pianista russa Maria Anikina, di 29 anni, l'italiana Luana Struppa di 36 anni, e il pianista estone Karl Peterson di 23 anni, dalla prestigiosa Giuria, formata dal m° Roberto Corlianò, pianista di fama internazionale, già vincitore del Premio Mauro Paolo Monopoli, nel 2001, e docente di pianoforte presso il Conservatorio di Musica “T. Schipa” di Lecce, il m° Susan Shu Cheng Lin, docente di prestigio internazionale presso la National Taiwan Normal University, il m° Radomir Melmuka, prestigioso concertista e docente presso il Conservatorio di Praga, la grande pianista russa Oxana Yablonskaya, già docente presso la famosissima Julliard School di New York e concertista di grande fama e prestigio e il m° Francesco Monopoli, Direttore Arti- NUOVO CENTRO PRELIEVI GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 BARLETTA Via F. d’Aragona, 92/B - t. 0883 349 362 Via G. Palmitessa, 18 - t. 0883 513 107 www.analisipagliarulo.it stico e Fondatore del Concorso, artista di fama internazionale. Novità della serata è stata la presenza della pianista coreana Ye Seul Kim, vincitrice del Primo Premio nell’ambito della 16.ma Edizione del Premio Mauro Paolo Monopoli 2013 che è stata accompagnata dall’Orchestra Soundiff, formata da giovani musicisti e da docenti di conservatorio con alle spalle una grande carriera nelle più importanti orchestre. A dirigere l’Orchestra il m° Giuseppe Monopoli, direttore di fama internazionale che ha calcato già i palcoscenici più famosi e di prestigio in tutto il mondo, che con il suo gesto misurato e impeccabile, ci ha regalato una raffinata serata all’insegna della buona musica . Una serata ricca di sorprese che dall’Inno Italiano, attraverso l’esibizione dei finalisti, attraverso un omaggio al giovane Mozart, fino alla impeccabile esecuzione del Concerto K 414 di Mozart della giovane pianista coreana Ye Seul Kim, che ha lasciato con il fiato sospeso il pubblico, attento e partecipe, per quasi due ore, per le sonorità continuamente cercate e la sensibilità continuamente espressa. Anche quest’anno non è mancato il voto della Giuria Popolare, con l’Assegnazione del “Premio Speciale del Pubblico”, offerto, per questa Edizione, dal Rotary Club di Barletta, grazie alla collaborazione del suo Presidente, il generale Carmelo Mancarella, che come ha chiaramente espresso nel suo intervento, ha voluto sottolineare l'importanza della diffusione della musica classica, e la necessità di supportare questi giovani musicisti che ogni anno arrivano nella nostra città. Difficile è stata la scelta anche per il pubblico, pochi i voti di differenza fra i 4 musicisti. A spuntarla è stato comunque il più giovane, il canadese Jean - Luc Therrien, che nonostante la giovanissima età ha tenuto bordoIL FIERAMOSCA 39 Ricordo ne agli altri pianisti. A lui è stato assegnato il diploma, la medaglia e il premio di 500 euro offerto dal Rotary Club di Barletta. Fondamentale, come ogni anno, l’apporto degli Sponsor istituzionali come la Buzzi Unicem e la Fondazione Megamark, che insieme al Comune di Barletta e alla Regione Puglia hanno reso possibile, ancora una volta, la realizzazione della manifestazione. Durante tutto il concorso intenso è stato il lavoro della Giuria Internazionale, che, al termine della serata, ha assegnato il secondo premio ex aequo alla giapponese Asami Hirayama e alla ucraina Tetiana Shafran, (vincitrici anche di vari concerti premio e che potremo ascoltare nelle prossime stagioni concertistiche), mentre alla giapponese Maya Ando e al giovanissimo pianista canadese Jean Luc Therrien è andato il 3° Premio ex-aequo. Il quinto premio andato al pianista giapponese Kozuta Kanji è stato offerto dalla Direzione Artistica. A consegnare i Premi sono intervenuti la dott.ssa Giusy Caroppo, che ha sottolineato la qualità e la rilevanza di una manifestazione di tale prestigio, che ha reso Barletta fulcro culturale e musicale; il dott. Vincenzo Di Domenico, Direttore della Buzzi Unicem, Stabilimento di Barletta, che ha voluto evidenziare come l’internazionalità della manifestazione ben si sposa alla internazionalità del gruppo Buzzi Unicem che possiede stabilimenti in tutto il mondo e che continua a credere nel valore aggiunto del supporto alle attività culturali di un certo rilievo e prestigio e il dott. Carmelo Mancarella, che ci è sembrato commosso e felice di essere partecipe di questo sodalizio culturale. Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal Direttore Artistico della manifestazione, maestro Francesco Monopoli al dott. Michele Sardone, e alla Fondazione Megamark (ex Nicolaus) che insieme alla Buzzi Unicem rappresentano i due pilastri del Concorso dedicato a Mauro Paolo Monopoli e un grandissimo grazie è stato rivolto al Sindaco Pasquale Cascella, alla Regione Puglia, e soprattutto, un grazie speciale è stato rivolto alla città di Barletta, che ogni anno accoglie con enorme attenzione e cura gli oltre 2500 turisti che i Concorsi riescono a far convergere nella città. La grande festa musicale che l’Associazione Curci realizza ogni anno, per ricordare Mauro Paolo, ha assunto negli anni, per i suoi familiari, una importanza ancora più profonda e vissuta, quasi una grande festa per non dimenticarlo mai. Un arrivederci a maggio 2016 con una nuova avventura musicale. Ricordo La scomparsa del maestro Mauro Di Pinto Testimone di un secolo di Renato Russo Mauro Di Pinto S cherzosamente, nel giorno del suo ottantesimo compleanno, ventidue anni fa, agli amici che lo festeggiavano, Mauro Di Pinto usò scaramanticamente un’espressione di commiato, quasi l’annuncio di un imminente congedo dalla sua lunga e feconda stagione artistica. E invece da quella data quante altre primavere egli ha vissuto in una mai esausta stagione creativa, realizzando ancora un gran numero di tele, sculture, grafiche. La sua centenaria esistenza ci riporta ad un esordio ormai remotissimo, nel lontano 1929, quando, allievo della Scuola d’Avviamento (Via Pappalettere), appena quindicenne cominciava a produrre le sue prime figure, pastelli, acquerelli, disegni a matita e china, schizzi seppure abbozzati che però già rivelavano nel loro autore un tratto caratteristico, una precisa personalità artistica. Ma le prime impegnative prove egli le affrontò quattro anni dopo quando il prof. Ceci, colpito dalla precocità del suo allievo più promettente, lo invitò a realizzare un busto di Francesco Saverio Baldacchini, noto uomo politico e letterato barlettano al quale era intitolata la scuola. Il risultato fu eccellente, e fu in quella circostanza che il giovanissimo Mauro conobbe mons. Salvatore Santeramo, in quegli anni autore di numerose opere storiche sulla città, il quale ne apprezzerà presto, oltre che le doti artistiche, anche umane, e il giovane studente e il maturo studioso inizieranno una frequentazione che durerà tutta una vita. E sarà il dotto arciprete della Cattedrale che spingerà il giovanissimo allievo, già allora appassionato cultore di storia locale, ad iscriversi e a frequentare l’associazione Amici dell’Arte e della Storia Barlettana (dal 1935 Società di Storia Patria per la Puglia di cui era il socio più longevo). In ricordo di mons. Santeramo - nel 2006 - Mauro Di Pinto scriverà delle note autobiografiche pubblicate a cura della Società di Sto- GIUGNO GIUGNO della storia della sua città. Ne fanno fede le numerose monografie artistiche, ma soprattutto le tele che, sia pur con tecniche diverse, egli ha dedicato ad alcuni degli scorci più significativi della città, a cominciare dal Paraticchio quand’era toccato dal mare, oppure la inedita rappresentazione di piazza Roma, quando c’era ancora la chiesa dello Spirito Santo; e le numerose ville e masserie in fondo a via Madonna della Croce, la casa del pittore Gabbiani prima che fosse abbattuta per far posto alle nuove costruzioni abitative: una raccolta di quaranta fra disegni e acquerelli, Barletta com’era, un’opera eccezionale, un amarcord della sua intensa vita di artista, data alle stampe pochi anni fa. 1979. Circolo Unione, mostra di pittura e scultura. Da sinistra: Mauro Di Pinto, Giuseppe Davino, Mimma Picardi Coliac, Luciano Ricci, Elena Finocchiaro (madrina della manifestazione), Paolo Vitali, Maria Maresca (presidente della FIDAPA), Lucio Garribba, Michele Chieco, Camillo Maddonni, Alfredo Verdolocco, Mauro Mazzola (coll. M. Di Pinto) 1953. Il maestro Mauro Di Pinto davanti al busto di mons. Salvatore Santeramo 40 IL FIERAMOSCA ria Patria mentre due anni dopo - nel 2008 - ne fonderà in bronzo un busto straordinario per fisiognomica rassomiglianza, collocato nei giardini del Castello. Ma accanto a quello del noto storico, quanti altri busti il maestro Di Pinto ha realizzato, lasciandoci un patrimonio ritrattistico di assoluto valore, una galleria di personaggi fra i più noti e rappresentativi della cultura del nostro Novecento cittadino, quelli del prof. Michele Cassandro, del dott. Vito Lattanzio, di don Luigi Scuro, di mons. Francesco Stellatelli, di Antonio Turi, a parte la cospicua ritrattistica familiare. Pittore raffinato, padrone del disegno nelle sfumature più ricercate, i suoi colori sono tenui, la sua vena ispirativa inesauribile. Ne fanno fede i numerosi quadri che fanno bella mostra di sé in numerose case e studi di professionisti non solo barlettani. Come nel suo stesso studio, e nella sua abi- tazione, veri atelier di un protagonista della nostra storia artistica del Novecento, che ha dedicato una vita all’arte nelle sue molteplici espressioni. Nella maturità della sua molteplice produzione, il maestro Di Pinto si cimentò, infatti, anche nelle incisioni grafiche, e come al solito non si fermò a esperimenti estemporanei, ma ci si dedicò con passione e severa applicazione, realizzando una memorabile raccolta di 25 opere, intitolata “Graffiti”, introdotte da una elegantissima prefazione di Raffaele Iorio, che recuperano le attività lavorative artigianali nostrane, non una mera riesumazione folcloristica condita di paesane oleografie, ma la consapevole realizzazione di un progetto che oltre ad essere artistico, è anche culturale. Culturale, ma per certi versi anche didattico. Perché il maestro Di Pinto ha insegnato una vita intera negli istituti barlettani: alla Baldacchini, alla De Nittis, allo Scientifico, in ciascuna di queste scuole lasciando l’orma indelebile non solo del suo insegnamento artistico, ma soprattutto umano. Pensieroso, distaccato, incurante delle piccole cose che ci affliggono quotidianamente, misurato nelle pur numerose relazioni che hanno segnato una così lunga e intensa esistenza, il maestro Di Pinto è stato un appassionato amante 2015 2015 GIUGNO GIUGNO 2015 2015 41 41 ILFIERAMOSCA FIERAMOSCA IL Arte Convegno Mimma Picardi Coliac, Boemondo d’Altavilla. Presentati gli Atti del Convegno di Canosa del 2011 il suo impegno tenace e costante di Renato Russo di Angela Battaglia Monterisi L’ amicizia, ormai di lunga data, che mi lega a Mimma mi sollecita ad esprimere alcuni miei pensieri e sentimenti ispirati dalle sue opere più recenti e soprattutto dalla considerazione per il suo impegno tenace e costante: un’attività multiforme che in Maria Picardi Coliac, una delle persone più care tra quelle che frequento abitualmente, si traduce in lavori sempre nuovi ed accattivanti. Quando le chiedo di visitare il suo studio di pittrice, non mi sfugge la sua gioia nel mostrarmi i frutti del suo lavoro, che so essere quotidiano ed instancabile. Ancor più che nelle tante occasioni delle sue 131 mostre oggi apprezzo nei suoi quadri l’arte e l’abilità con cui esprime quel suo bisogno incontenibile di comunicare il suo sentire estetico e una vitalità che si condensano in immagini di grande forza. Non dico che questo prepotente sentire vitalistico sia rimasto intatto a sfida negli anni, ma forse si è come rafforzato, volontariamente, contendendo al tempo le energie e le impressioni vivide che affida al suo pennello. Quella della pittrice, Mimma, è una sfida della sensibilità interna sui sensi esterni, che subiscono, come è naturale, gli attacchi che anche alla tempra più forte il tempo impone. Nonostante qualche problema agli occhi, che recentemente è stata una dura prova per l’artista, oltre che per la persona, Mimma continua il suo lavoro, come scelta di vita, trovando per la sua tavolozza i colori più nuovi e suggestivi che immaginario, abilità tecnica e sensibilità le suggeriscono in una continua ricerca di novità e di originalità. Dai suoi quadri spiccano mazzi di fiori, dipinti in mille fogge, con un tripudio di colori e di forme che comunicano un costante senso dell’armonia e della gioia. Infonde su una gamma cromatica, allietata da pennellate di bianco e di sfumature rosate, un senso nuovo della profondità e della vastità. I paesaggi, siano essi marini o murgiani, hanno delle suggestioni nuove e tanto più stupefacenti perché sono rappresentati su tele di piccolo e medio formato. I cieli, il mare non appaiono mai contratti nella esiguità delle tele, ma sembrano dilatarsi al di là da quelle per acquistare una dimensione di sogno e di poesia. Questi paesaggi rimandano la memoria ad una natura antica, ma non statica, prorompente invece di vitalità, come momenti e squarci di luce e di gloria che danno piacere: una natura consolatoria che non tradisce l’uomo, che pure oggi non sembra esserle grato per i suoi doni e la sua bellezza. Una cifra particolarmente significativa assumono oggi le figure femminili: Mimma ne ha sempre rappresentato il fascino e la seduttività, catturandone i momenti di grazia e di giovinezza e facendone icone di bellezza e di perfezione, sia che vogliano suggerire l’eterno valore della maternità, sia la flessuosità e l’armonia della giovinezza e dell’amore. Oggi i suoi volti femminili dagli sguardi lucenti sembrano 42 IL FIERAMOSCA emergere dalle piccole tele con una nuova intensità, da leggere, mi sembra, come la rappresentazione di un sogno nostalgico, ma anche di un desiderio/augurio che l’immagine della donna non venga deturpata dalla violenza e che nell’universo incarni invece un valore positivo, come un miracolo della creazione, capace di esprimere un invito universale alla dolcezza e alla bellezza. La scelta di condensare la sua ispirazione in immagini più contenute - le piccole e medie tele - rispetto ai grandi quadri, che la pittrice ha creato nella sua lunga attività, non è riduttiva: mi spiegava, anzi, che mentre su una grande tela il pennello scivola facile ed energico, nella piccola dimensione, invece, il tratto pittorico deve essere più dosato, misurato, intenso ma leggero e studiato quasi con la cura e l’attenzione del miniaturista per ottenere, comunque, quegli effetti di sublime e di grandiosità che sono intrinseci nella ispirazione e nella chiave interpretativa dell’artista, a cui auguro ancora per molto di poter far dono ai suoi estimatori della sua arte e della sua opera. Paesaggio della nostra campagna P resentati a Canosa, nell’austera Basilica Cattedrale di S. Sabino, gli atti del Convegno Internazionale su “Boemondo I di Altavilla un normanno tra Occidente e Oriente” celebrato nella Sala Convegni “Oasi Mons. Minerva” quattro anni fa (maggio 2011) per ricordare i novecento anni della morte del famoso condottiero normanno (1111-2011), organizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica on. Giorgio Napolitano e patrocinato dal Ministero per i Beni Culturali. E come in quella circostanza, anche questa volta a segnare inconfondibilmente il ricco pomeriggio di studi canosini, la qualificatissima presenza del prof. Cosimo Damiano Fonseca che ha introdotto e concluso questo pregevolissimo volume che dà il suo senso storico a quelle tre giornate di studi, non facendone smarrire, nel tempo, le significative testimonianze documentali attraverso gli interventi di accreditati storici come Jean-Marie Martin, Andreas Kiesewetter, Pietro Dalena, Giancarlo e Cristina Andenna, Vera Von Falkenhausen, Fulvio delle Donne, Pasquale Cordasco, Gioia Bertelli, Francesco Panarelli e altri. Dopo la Santa Messa celebrata da mons. Felice Bacco, che già dall’altare ha preannunciato l’impor- tanza dell’evento, è seguita la deposizione dei resti mortali di Boemondo nel Mausoleo adiacente alla Basilica Cattedrale alla quale hanno presenziato i Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Quindi la brillante esecuzione di una marcia trionfale di Giacomo Tartaglia, “Boemondo alla prima Crociata” (1882) eseguita dalla banda musicale “G. Verdi” sotto la direzione del maestro Giuseppe Lentini sulla partitura ricostruita e revisionata dal maestro Salvatore Pica. A introdurre la serata l’intervento del sindaco Ernesto La Salvia che, oltre a porgere il saluto della città, ha dato lettura della delibera consiliare del Comune di Canosa con la quale veniva riconosciuta al prof. Fonseca la cittadinanza onoraria. Quindi ha preso la parola Pasquale Ieva presidente del Comitato per le celebrazioni del IX Centenario della morte di Boemondo nonché presidente della locale Sezione della Società di Storia Patria, vero promotore della pubblicazione di questi atti, unitamente al prof. Cosimo d’Angela, presidente della Società di Storia Patria che già nel convegno del maggio 2011 aveva promesso il suo concreto interessamento per la pubblicazione degli Atti. Dopo il saluto del prof. Pasquale Cordasco, direttore del Centro Studi Normanno-Svevi, la relazione della serata è stata svolta dal prof. Francesco Sportelli dell’Università degli Studi della Basilicata che ha puntualmente e rigorosamente ricostruito, in una efficacissima sintesi, il volume degli Atti. A concludere la serata, con la sua abituale padronanza del linguaggio e del merito degli Atti convegnistici, il prof. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei. Il Mausoleo di Boemondo a Canosa GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 IL FIERAMOSCA 43 Enigmistica Un agente Reale è sempre con te. Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca A ricordo d’un secolo fa. Effigiato a centro-schema, nella scultura di Nunzio Saracino, è l’Eroe bersagliere Prima Medaglia d’Oro della Grande Guerra (Barletta, 10 febbraio 1896 - Monte Mrzlivrk, 1° giugno 1915) la cui identità - a completa soluzione - risulterà al 64 orizzontale. Noi di Reale sappiamo come proteggere il tuo mondo. Perché è anche il nostro. Ecco perché puoi affidarti alla nostra Agenzia, che offre ai propri Soci assicurati serietà, professionalità e attenzione continua. 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Finanziario t. 0883 310 457 - Filannino t. 0883 571 571 - Galante t. 0883 532 241 Lattanzio t. 347 645 7257 - Rizzitelli t. 339 420 6003 15 26 45 51 Agenzia generale del Nord Barese: BARLETTA - Corso Garibaldi, 142 - tel. 0883 532 982 14 29 48 70 13 22 24 27 12 73 (Soluzione a pag. 49) Orizzontali Verticali 1. La grafica della vignetta. - 10. Una commissione per controversie. - 19. Sdegnata, crucciata. - 20. Mercurio greco. - 22. Rivista mensile di finanza e costume. - 23. Supporti per schermitori. - 24. Segue il vertice cattolico. - 26. Cornicione d’edifici. - 27. La Papas, soprano. - 28. Pianta officinale antinevrotica. - 30. Erudita, sapiente. - 31. I colossi della strada. - 32. Chiude la preghiera. - 34. Quelle scure minacciano pioggia. - 36. Un ufficio turistico regionale. - 37. Dio greco della guerra. - 39. Parità nelle ricette. - 40. Un brusco richiamo. - 41. Gli ambienti dell’appartamento. - 42. Nord-Est. - 43. Convertitore di segnali digitali. - 45. Un orto coperto. - 47. Enrico Caruso. - 48. Naufragata, distrutta. - 49. Avversata, detestata. - 51. Il religioso Lorenzo, compositore di opere sacre. - 52. Irta, irsuta. - 54. Beffato, schernito. - 55. La classica salsa di pomodoro. - 62. Zittire, star muto. - 64*. L’effigie a centro-schema. - 67. Scuole di prima infanzia. - 68. Attacco di malattia cerebrale. - 69. Grande squadra milanese. - 70. Filtrano il sangue. - 71. Lesione murale. - 72. Il nome d’un recente treno. - 73. Fiume e dipartimento della Francia settentrionale. 1. Marittimo di lungo corso. - 2. Unirsi, partecipare. - 3. Tutt’altro che piangere. - 4. Lo stato di Teheran. - 5. Frastuono, gridìo rissoso. - 6. La dea dell’inganno. - 7. Taranto. - 8. Squadra madrilena. - 9. Si suonano pizzicando. - 10. Si sollevano in palestra. - 11. Vendita all’incanto. - 12. Novantanove romani. - 13. Un macchinario ospedaliero. - 14. Eroici, leggendari. - 15. Una spezia in cucina. - 16. Il “Bel Paese”. - 17. Tra bionde e brune. - 18. Pregiato vino rosso dolciastro. - 21. Stazione spaziale russa. - 24. Lo stato americano con l’omonimo canale. - 25. Molto avanti nell’età. - 28. I corregionali del Nord-Est. - 29. Suonatori d’antichi flauti. - 33. Ritmico ballo degli anni sessanta. - 35. Donne da caffè. - 38. Grossi pesci… abrasivi. - 41. Il colle di San Pietro. - 44. È sull’omonimo golfo del nuorese. - 46. Volatili artigliosi. - 48. Il fisico francese Jean Baptiste premio Nobel nel 1926. - 50. Elevati, costruiti. - 51. Son di corrente per le spine. - 53. Città francese sul delta del Rodano. - 54. Grande fiume dell’Europa centrale. - 55. Si accoppia con il sale. - 56. Il carburante dell’Eni. - 57. Zona boschiva calabrese. - 58. Né mie né tue. - 59. I campioni dello sport. - 60. Una prova attitudinale. - 61. La capitale di Samoa. - 63. Altro nome dell’Irlanda. - 65. Segue il bis. - 66. Il sistema digitale della nostra TV. GIUGNO 2015 IL FIERAMOSCA 45 Arte Maestro Dunnel Conte Cagliostro PIPPO MADÈ A SANTA CROCE A FIRENZE Continua con successo il tour dell’artista palermitano. Prossima tappa, Vienna, a ottobre P ubblico delle grandi occasioni, quello che sabato 23 maggio, alle 17, ha accolto Pippo Madè nella Sala del Cenacolo di Santa Croce, prima per la presentazione del volume “La Divina Commedia dipinta” scritto, per le edizioni Thule Cultura, da Tommaso Romano, per poi spostarsi, sempre all’interno di Santa Croce, nella Cappella dei Cerchi, dove sono state esposte, a cura dell’Associazione Culturale Festina lente di Monreale, le opere realizzate dall’artista palermitano e di proprietà del Centro Studi Danteschi di Ravenna. Mostra di immagini che riassumono l’esperienza di vita e di impegno di un autore che nel suo percorso artistico ha coniugato lo stile più autentico e profondo della sua terra di Sicilia con lo spirito più intimo del poeta più conosciuto al mondo. Diventa infatti l’isola siciliana il riferimento geografico e storico del componimento dantesco in un travolgente riassunto enciclopedico di personaggi e vicende. Dagli spazi francescani di Santa Croce che ospiteranno la mostra, il giovane Dante poté assistere nel 1295 alla posa della prima pietra di quella che rimarrà come la più vasta basilica francescana nel mondo. Sarà infine nel 1865, proprio con l’inaugurazione di una statua a Dante nel centro della piazza di Santa Croce, che Firenze troverà la sua consacrazione di madrina di un’Italia che farà definitivamente sua la lingua del sommo poeta. A relazionare, alla presenza del Rappresentante del Ministero ai Beni Culturali, Prefetto Maria Giovanna Iurato e del numeroso pubblico fiorentino e di amici venuti un po’ da ogni parte d’Italia, come Antonio Falcone sindaco di San Vitaliano e Ruggero Ruggeri Vice Presidente dello Skal International Italia, lo storico dell’arte Adriana Mastrangelo Adorno, la quale ha percorso, nel suo racconto, la vita di Madè, sottolineando le esperienze e gli incontri che ne hanno consentito una così prestigiosa carriera. La manifestazione si è aperta con il saluto di Giuseppe De Micheli, direttore dell’Opera di Santa Croce e di Padre Roberto Berni- ni Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Firenze, tutto mentre lo stesso Madè disegnava in diretta, con la sua mano proiettata sullo schermo appositamente allestito. Ha moderato Rosario Lo Cicero presidente della “Festina lente”. Madè, molto emozionato ma felice, ci ha detto: “Una tappa importante, della mia ormai lunga carriera che cade, guarda caso, proprio alla vigilia del mio 79° compleanno. Oltre che per il successo e l’accoglienza riservatami da Firenze, sono felice anche per la testimonianza pubblica che alcuni cittadini del capoluogo toscano, mi hanno voluto tributare alla fine della presentazione”. Le opere di Madè resteranno esposte in Santa Croce sino al prossimo 24 giugno, poi, nel prossimo ottobre, a Vienna, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura della Capitale austriaca, verranno esposte nella Minoritenkirche, la Basilica di San Francesco d’Assisi, meglio nota come “Chiesa degli Italiani”. GIUSEPPE LO CICERO, in arte MADÈ nasce a Palermo nei terribili anni dell’ultima guerra. Da autodidatta, pur cresciuto in una famiglia di umili origini, ha ben presto scoperto una grande passione per il disegno e per la pittura unite ad una grande voglia di sapere, acume intellettuale e vivacità di spirito che lo hanno portato a dialogare con artisti di fama come Renato Guttuso, Orfeo Tamburi e Domenico Purificato. I sessanta anni di vita artistica del Maestro Madè sono caratterizzati da una tensione etica che ha portato l’artista a farsi testimone dei drammi dell’emigrazione, dell’emarginazione, della droga, della pedofilia e del terrorismo. Egli analizza, nella sua copiosa produzione artistica la “violenza” declinata nelle sue infinite sfaccettature, attraverso avvenimenti sociali e storici, attraverso la favola o anche temi spirituali per arrivare all’impresa di ricostruire per immagini la “Divina Commedia”. Madè ha saputo esprimersi attraverso innumerevoli forme espressive: dalla lavorazione del vetro, alla terracotta, alla pietra lavica ceramizzata, al bulino, l’acquaforte e l’incisione, portando le sue opere nelle più importanti città italiane, europee e americane. Soluzione di pag. 45 I 67 S I R R P 51 T 43 A R E 37 I I A D A N 39 32 56 57 U S S 58 A 59 T V R I A R 3 28 4 A E T 60 5 C 6 T A 7 I P L A O A P 66 A 61 62 S I I O D 49 S 45 A O 40 E L N U 34 L A A P E R P T S E R M E U R 8 A N S 20 I I 21 9 A P 10 A R 11 C 12 I A 46 I T V I 35 T 13 E E R L I 14 A O E C 47 A N I L A T M A S P E A 53 50 36 C O 30 I D A 41 B A S 63 26 C I T A R P C 22 N A C E R E A A 25 I R R 29 A O 73 69 E T 52 24 A T A S 33 A N E I 19 2 A S I S A M E N R E D 23 I 72 E 44 S 38 R E N E P L M O D E M 42 31 A E G 55 I E R P P I 48 T T 65 E R O S N E 1 68 S O IL FIERAMOSCA C I P O 27 I E E R G E N 64 54 P C R E 71 I I T 15 T 16 I A C 17 I T A E L A 18 2015 L GIUGNO I riceve a Molfetta (BA) in Via Madonna degli Angeli, 52 GIUGNO 2015 Tel. 080 397 63 82 - Cell. 34 77 33 22 83 A S 46 IL FIERAMOSCA R E N Il mago dell’amore, Maestro Dunnel, Conte Cagliostro, Capurso Giuseppe astrologo, parapsicologo, chiromante, erborista, ecc. 70 Esponete il vostro problema, massima riservatezza e segretezza. 47 Brevi di sport Ciclismo Due successi della “Fieramosca” Barletta Due medaglie tricolori per i ciclisti del gruppo sportivo Team “Fieramosca” Barletta al campionato italiano della montagna riservato ai cicloamatori. La gara si è svolta a Campitello Matese (Campobasso) nello stesso giorno che ha ospitato l’arrivo dell’ottava tappa del giro d’Italia vinta dallo spagnolo Benat Intxausti. A vincere per i nostri colori Michele Moscarelli e Vincenzo Dagnello. Grande la soddisfazione del presidente del G. S. Giuseppe Milillo. Particolarmente brillante la prova dei due nostri rappresentanti sui 12 km della scalata verso Campitello Matese (con una pendenza del 7%). Moscarelli si è imposto nella categoria “supergentlemen B” mentre Dagnello si è imposto nella categoria “gentlemen”. Ennio Leone alla Granfondo Nove Colli Il nostro ciclista più rappresentativo, Ennio Leone, ha preso parte alla Granfondo Nove Colli (Cesenatico, in Romagna, la città natale di Marco Pantani), la competizione ciclistica più numerosa della storia, con i suoi 8.500 partecipanti e ben 48 nazioni rappresentate. La gara, che si è svolta intorno a un grande anello con partenza e arrivo sul lungomare Carducci, ha visto la Brevi di sport vittoria di Igor Zanetti, sui 208 Km e di Matteo Cipriani sulla 130 km. alla quale ha preso parte il nostro atleta, che ha percorso la distanza in un buon tempo, cinque ore esatte. Ennio Leone, tesserato con il Gruppo Ciclistico D’Angeli Rieti, questa volta non ha potuto però esprimere al meglio il suo valore, perché ha sofferto il freddo e i crampi che lo hanno attanagliato in una fase cruciale della gara. Sarà per la prossima volta. Sezione Arbitri Barletta Premio Pasquale Gialluisi - AIA Barletta L’11 giugno, presso la Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta, si è tenuta la III edizione del Premio “Pasquale Gialluisi”. Il riconoscimento, istituito dalla Sezione AIA di Barletta e destinato ad un dirigente nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, quest’anno è stato assegnato al Responsabile degli arbitri della CANA Domenico Messina. Nel corso della serata sono stati assegnati altri premi, in onore ai direttori di gara barlettani prematuramente scomparsi, Pino Ricco e Nicola Lotti. Kickboxing Campionati assoluti della WTKA I ragazzi della asd “Federico II di Svevia” si sono distinti nei campionati assoluti di Kickboxing della WTKA tenutosi a Napoli il 24 maggio 2015: Luigi Cavallo, Campione Italiano in due categorie di Semi Contact; Doriana Lacerenza, Campionessa Italiana di Semi Contact e di Light Contact; Gianluca Andreula, Campione Italiano in una categoria e terzo classificato di Semi Contact; Natalia Terrone, Campione Italiano di Light Contact; Carlo Gialfonso, Vice Campione Italiani di Semi Contact e di Light Contact; Maddalena Mascolo, Vice campione di Italia e un terzo posto entrambi nel Semi Contact; Fuzio, terzo posto nel Light Contact; Giuseppe Cafagna, Secondo Classificato nel Semi Contact e un terzo posto nel Light Contact. 48 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2015 Canottaggio cio per i campionati europei che si terranno in Estonia a metà luglio. Bella, convincente prova di Paola Piazzolla, al suo primo anno tra le under 23 pesi leggeri, che sul lago di Piediluco (Terni), ha conquistato due brillanti terzi posti nella seconda regata “Trio 2016”, la manifestazione sportiva organizzata dalla Federazione Italiana Canottaggio riservata a vogatori senior del gruppo olimpico: la prima medaglia conquistata nel doppio, l’altra nel quattro di coppia. Ottimista il suo allenatore - Cosimo Damiano Piazzolla - sulle prospettive della stagione appena al suo avvio, a cominciare dagli imminenti campionati italiani under 23 sul Lago di Patria (Napoli), in previsione del grande appuntamento agonistico dell’anno, i campionati mondiali under 23, a fine luglio, in Bulgaria. Tiro con l’arco Due bronzi per Paola Piazzolla Atletica Leggera Incantalupo ottimo secondo posto a Napoli Incantalupo ha conseguito un buon secondo posto nella fase regionale campana del Campionato di società assoluto su pista, nei 400 metri - la sua specialità - con un ottimo tempo (47.61) preceduto solo dal suo compagno di squadra Giuseppe Leonardi (47.45). Tempo di assoluto valore nazionale, per la sua categoria, di poco superiore al suo “personale” di 47.16 realizzato due anni fa a Napoli. Dopo l’incerta e contraddittoria annata 2014, questa prestazione è di buon auspi- GIUGNO 2015 Tre grandi medaglie, per tre piccoli arcieri A Lecce si sono recentemente svolti i campionati regionali del tiro con l’arco del “Trofeo Pinocchio”. Tre le medaglie conquistate dai nostri piccoli atleti (dell’Archery Team Barletta) nella competizione organizzata dall’Associazione Sportiva “Valle della Cupa”, mentre due ragazzi hanno ottenuto la qualificazione per la fase nazionale. In cima alla graduatoria di merito, Alessandro Albanese che nella gara ha ottenuto l’eccellente punteggio di 408. Secondo posto per Angelo Raffaele Mascolo nell’arco olimpico ragazzi prima media e terzo posto per Azzurra Carabotto nell’arco olimpico ragazze seconda media. Intanto a Venosa un altro arciere barlettano, Walter Inglese, si distingueva in una gara interregionale vincendo la sua prova (nella categoria allievi) conquistando un eccellente primo posto nella graduatoria finale. Motociclismo Diviccaro torna a vincere Dopo un lungo periodo di digiuno, Cosimo Diviccaro, il nostro campione centauro, è tornato alla vittoria, in sella alla sua BMW Hp4, a Vallelunga, aggiudicandosi la seconda tappa della Coppa Italia (categoria Super bike). Al traguardo ha preceduto Alessandro Simoneschi, leader della corsa. Alla prima tappa non aveva preso punti perché ritiratosi, adesso ci sono ancora cinque gare da disputare e quindi la possibilità di vincere questo ambito trofeo. Una vittoria a lungo attesa (quest’anno non aveva vinto ancora nulla) di buon auspicio per il proseguo del campionato. IL FIERAMOSCA 49 Vernacolo L’angolo della poesia D’vit d’ balneazion alternat di M’arress Via Ferdinando d’Aragona, 88 - BARLETTA tel. 0883 331 566 barletta@otticalamusta www.otticalamusta.it Andò s’è vist mè! M’arress tutt i matein, quenn va scì a ponent o mar, ca mech’n chian d’ombrelloun, salvaggent, pal, palett e asciugaman, và passè do Comoun e d’abbesc’ và gredè: “Pasquà, pozz scì iosc’ a ponent a scetterm a mar? A sciout a fè l’anal’s? C’ cos’dic’n? I colibattar e gli enterococch intestinal, a c’ l’vell iann arruat?”. M’arress, da quenn Pasqual è meis u d’vit d’ balneazion alternat, nan s’pot scettè chiù d’ cap satta mar, a fè i cozz’l rizz, cuquighje, vangh’l e fers na bella spaghettat. Na volt all’enn a Barlett van, c’ brutta sort ca l’è captat! Avest a fè sti checchie d’anal’s, a colp ià di nghiumaredd e da salzizza m’bumat ca s’ meng’n tutt’i dei i barlettan! Dè a mett’ i d’vit, caro Pasqual. L’ha fè mangè in biench E nu picch l’ggir, nu brodein d’palumbidd, e do mozzarell. I barlettan janna stè a dit! Soltent dacchessì, pour c’ i depuratour nan funzion’n, i purcarei a mar nan vann chiù e finalment M’arress s’pot fè i begn in senta pac’ e mangers, senza alcun problam, na tianedd d’ patan e cozz’ arrecanat! Attenzion, c’nan truat i palumbidd che fè u brodein, sciat a pighjè i cuzzcumm’n reipa reip o canalon, cuc’netl ch’ nu picch d’ughje, ieghje e frann dall’or, fann ban a penz e, sa ancor chiù bon! Idillio barlettano Tanto, di te, Barletta, vorrei cantare, de’ tuoi prischi, radiosi fasti, de’ tuoi [aprichi, ubertosi campi, del tuo palpitante, pescoso mare; de’ tuoi prodi figli, de’ garruli pargoli, [di muliebre beltade, gaudio m’è ognor saperti olente [fiore all’occhiello dell’appule contrade. Dal glauco mare, ad orto, il sol [vermiglio destandosi ti accarezza, adagiandosi, all’occàso, e molcendoti [ei ti fa tenerezza; dalla Sterpetum Virgo, patrocinata [sempre, e da San Ruggero, saetta venificata fu o strale uman [di oscur destin foriero. Matrigna e il guardo arcigno, dicon, [hai avuto, quando, nel grembo, i tuoi figli hai [mal rattenuto; ma in serbo, te, hai voluto tacita soffrir, quando, per l’opra o l’armi, quei figli [hai visto partir. No, non ti crucciar se, come un tempo, [più non esplodi per le vestigia e gli allori di Fieramosca e de’ suoi dodici Prodi; intriso hai nel lor sangue l’amore [e l’ardimento, tal che ne hai fatto di essi un firmamento. Or, fulgidi astri il tuo ciel costellano, [non punti inani, se la Gloria si crogiolò in De Gennaro, [Conteduca, Carli, Casardi, Coletta e Vitrani. Essi non disdegnaron mai pugnar per te [e per un’Italia bella, se proseliti ebbero: Chieffi, Rizzitelli, [Sernia, Boccassini e Stella. Pietro Di Gaeta Tramonto Oltre i vetri della finestra, oltre le case in fondo, oltre la campagna, oltre la fascia terrena, nella degradante fisionomia dei piani, dai primissimi, nei dettagli nitidi e nei colori, fino ai lontani limiti, imprecisati e confusi, oltre i pensieri attenti e turbati, oltre le premure e le inezie, 50 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2015 GIUGNO 2015 e i timori, e i sogni, e gli abbandoni, oltre l’impegno del momento, e la misura, e la fantasia, un sole, ora meno abbagliante, sempre di più s’incupisce. Gradatamente nel suo rossore irrora di tinte sfumate l’arco che lo circonda, e, inesorabile, lontano s’inabissa. E lo insegue una tenerezza, una tenerezza che prelude la sera. Emanuele Dicuonzo Addio città mia Son qui, alla stazione. Quante volte ci son stato spensierato, con gli amici o in compagnia. Ora ho il valigione, terribile è la voglia di non andar via. Mai come ora vedo bella la mia città: le passeggiate sui viali, le corse in riva [al mare, le feste con gli amici, ridere, scherzare, tutte cose fatte fino a poco tempo fa. Son ricordi che transitano nella mente di chi ha l’angoscia nel cuore, e nell’animo già scosso dal dolore, vi rimangono, tristemente. Un pensiero mi dà coraggio, mi fa rinascere per un momento: un giorno farò a ritroso questo viaggio e finirà il tormento. Ritroverò casa mia, correrò ancora verso il mare… Ma l’annuncio del capostazione [mi fa ridestare. Coraggio. Addio, città mia, devo, purtroppo, andare. Salvatore De Marco L’orologio di san Giacomo Odo ancora i tuoi lenti rintocchi, o torre del mio paese, e rammento quando nell’ingenua puerizia lieto li udivo, desideroso che il tempo scandito veloce scorresse. Ingenuo volere di quell’età felice che piena di sogni e fantasiose chimere, d’amore sincero e vita giuliva, tutto trascura e tanto anela pur di rincorrere le sue chimere. Odo sovente i tuoi lenti rintocchi ed un cupo sentimento m’assale quando m’accorgo che il tempo scandito veloce rincorro e sicuro m’avvicino alla meta finale che di certo m’attende. Giuseppe Dibenedetto Crepuscolo d’estate Il crepuscolo d’estate dissolve i colori della campagna e il tramonto, dopo la calura di una giornata assolata, indugia sulla bruciatura delle stoppie mentre la sera sorprende il colono intento all’ultima fatica. Il crepitìo del fuoco sul lastricato sconnesso dell’aia crea come un clima festoso… Per un attimo il villano s’attarda a guardare, sul tenue filo dell’orizzonte, le prime luci della città, così s’affretta a raccogliere gli ultimi attrezzi, mentre già pensa che tra non molto - sulla piazza cittadina incontrerà compagni di lavoro per parlar della vendemmia settembrina. Sabino Tupputi Scioglie il vento Scioglie il vento un abbraccio e già un altro il tempo annoda che l’eterno promette. E fugge via. Rita Ceci A Giuseppe Carli Una testimonianza nel Centenario della sua scomparsa Il bersagliere barlettano molto giovane e dal cuore sano, lasciò la sua città ancora adolescente, inconsapevole del suo prossimo presente! Molto presto arruolato, per il destino della sua Patria ha lottato. L’unico ricordo, l’ultima lettera [che ci ha lasciato! Carica di nostalgia, rabbia, dolore e ormai cruda consapevolezza della dura realtà che ahimé l’aspetta! Sul monte Mrzlivzk è caduto, il suo corpo mai restituito! “Non vi curate di me: andate! andate!”. Le sue ultime parole mai dimenticate! Il sangue da lui versato nei nostri cuori si è rigenerato! né sarà da noi mai dimenticato. 1 giugno 2015 Raffaella Carli IL IL FIERAMOSCA FIERAMOSCA 51 INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI Archeoclub di Barletta 348 3739839 Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 [email protected] Archivio della Memoria e della Resistenza (c/o Castello) 0883 578644 Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620 Aufidus - Ass. inform. turistica 329 8449777 Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607 Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) FOTORUDY SERVIZI SOCIALI A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) 0883 527859 ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230 A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) 0883 521686 Casa di riposo “R. Margherita” 0883 522446 Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293 Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181 Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) 0883 572557 Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387 Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395 Curia Arcivescovile 0883 531274 Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 518002 GOS Laboratorio urbano tel. 0883 310214 - fax 0883 576156 ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128 Sert 0883 577302 Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460 TAXI - AUTOAMBULANZE E TRASPORTO INFERMI A.S.L. BT - centralino 0883 577111 AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443 Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924 Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836 O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000 NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale 329 0536112 U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788 Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469 GIUGNO 2015 0883 531274 Cantina della Sfida 0883 532204 Castello 0883 578620 Centro Culturale Zerouno 0883 333807 C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170 IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 Lega Navale 0883 533354 Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374 Parco Archeologico di Canne 0883 510993 Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860 URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414 POSTI TELEFONICI PUBBLICI Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305 SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO Acquedotto (Servizio Guasti) 800 735735 Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554 Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 - 1530 Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400 Cimitero 0883 510675 Comune - centralino 0883 578111 Corpo Forestale dello Stato1515 Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800 Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21 Gas (Servizio Guasti) 800 900999 Guardia di Finanza - servizio di pubblica utilità117 - Gruppo Barletta 0883 531081 Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130 Polizia di Stato - soccorso pubblico 113 Polizia Commissariato 0883 341611 Polizia Locale - Pronto intervento 0883 332370 Polizia Stradale 0883 341711 Polfer 0883 521502 Poste Italiane 0883 536097 Prefettura - centralino 0883 539111 Pronto Intervento 118 Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 577781 Protezione Civile 0883 578320 URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050 Soccorso ACI 116 Soccorso Pubblico 113 Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222 IL FIERAMOSCA 53 ORARIO FERROVIARIO fino al 12 dicembre 2015 BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA Da Barletta a Bari: 4.41 4.42 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.42 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30 7.52 8.30 8.40 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.43 12.58 13.10 13.37* 13.48* 14.02 14.10* 14.22 14.44* 15.01 15.02 15.17 15.59 16.10* 16.49* 17.03 17.04 17.15 17.43* 17.46 18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.02 21.03 21.36* 21.44* 22.16* 22.44 22.52 23.03* Da Bari a Barletta: 0.01* 4.05 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00 8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.10 12.30 12.38* 13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.50 14.04* 14.101* 14.16 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05* 16.33 16.40 17.05 17.15 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 20.05 20.15 20.30 21.10 21.15 21.33* 22.06 22.13 23.09* Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo *= il servizio si effettua anche la domenica Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.53 5.11 6.02* 6.43* 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.30 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08* 14.21 14.48* 14.54 15.08* 15.09 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.28 17.37 18.02 18.22 18.45* 18.57* 19.50 20.51 21.02 21.13 21.21 21.58 22.03 22.21* 22.54 22.58 23.57* Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.53* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.48 7.10 7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.15 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.15* 14.20* 15.20 15.38* 16.17* 16.22* 16.34 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25 19.46* 20.14* 20.20* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32* Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21 (Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa). CHIESE: orari Ss. Messe STAZIONI DI SERVIZIO TURNI FESTIVI MESI GIUGNO e LUGLIO 2015 Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30 Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00 2 Giugno TURNO A 27-28 Giugno 25-26 Luglio IP ESSO ESSO TAMOIL ESSO via L. Da Vinci via R. Margherita p.za 13 febbr. 1503 via S. Samuele via Trani 13-14Giugno TURNO B 6-7Giugno 4-5Luglio AGIP IP ERG TOTALERG TOTALERG via Canosa via Trani via Parrilli lit. di Ponente via Barberini 20-21 Giugno TURNO C 11-12 Luglio TURNO D 18-19 Luglio ERG AGIP IP IP Q8 ERG ERG TOTAL AGIP Q8 via Canosa, 84 via Foggia via Andria lit. di Ponente via Trani 54 IL FIERAMOSCA via R. Margherita via Violante via Andria via Trani via Foggia SS 16 sabato sera domenica BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 CARMINE 17.00 via Mura del Carmine CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 OSPEDALE CIVILE 9.00 PURGATORIO 19.309.00 19.30 corso Garibaldi S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 18.30 9.00 10.30 11.30 18.30 via M. Bruno S. BENEDETTO 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. CATALDO 10.00 20.00 via Mura S. Cataldo S. DOMENICO 19.30 19.30 corso Garibaldi, 198 S. FILIPPO NERI 19.00 7.30 9.30 11.30 19.00 via Mons. Dimiccoli, 116 S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00 via Cialdini, 70 S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth S. NICOLA 19.00 8.15 11.00 19.30 via Canne, 195 12.15 S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. RUGGERO 7.30 via Cialdini SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00 via Canosa, 143 SANTA M. MAGGIORE 11.00 via Duomo SANTO SEPOLCRO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. CROCIFISSO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. TRINITÀ 19.00 10.00 11.00 19.00 via Palmitessa, 38 GIUGNO 2015