CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Besozzo
ANNO 22 NUMERO 2
NOTIZIARIO
DICEMBRE 2008
…. Cari lettori
Anche il 2008 sta velocemente volgendo al termine. C’è chi, tirando un profondo respiro, si sofferma a pensare
che altri 12 mesi se ne sono andati…velocemente, troppo velocemente! C’è chi non ci ha fatto proprio caso,
travolto dai problemi e preso dalla frenesia del vivere d’oggi, drammaticamente accentuata dalle crisi in cui si
dibatte la nostra società civile. C’è chi non vede l’ora che finisca: anno bisesto…anno funesto , e che il 2009,
finalmente, porti un po’ di luce e di speranza... Comunque la si soppesi , la fine dell’anno è qui…il 2008 se ne va
con tutte le cose buone o meno buone che lo hanno caratterizzato: ognuno di noi ha avuto fiori e spine. Quello
che conta è che siamo pronti ad aspettare il nuovo anno. Anche il nostro sodalizio è preparato a togliere dal
muro il calendario dell’anno vecchio e a sostituirlo con quello del 2009 ! Dire che questo anno è stato
“fondamentale” oppure “decisivo” non è importante : le attività in montagna sono state tante e belle, le cose fatte
sono state tante, quelle ancora da fare ….sempre tante! La vera cosa che conta, e spero che ognuno di noi ne
sia consapevole, è quella di iniziare bene e con buoni propositi questo 2009, tanto per la montagna quanto per la
VITA!
Nell’ultimo numero del nostro Notiziario, di Marzo , si era raccontato della Settimana Bianca di Champoluc, dal 4
al 10 febbraio, e della piacevole atmosfera familiare che circonda i partecipanti nella baita del CAI Besozzo….
Beh…c’è una piccola cosa da aggiungere: una piacevole letterina che ci ha inviato una gentile signora che ci
conosce da tempo e che era lassù in quei giorni……
ALLA SEZIONE C.A.I. BESOZZO
Saint-Jacques è un piccolo villaggio , l’ultimo della Val D’Ayas, in Val D’Aosta; oltre c’è solo la montagna …e chi
la ama. Una manciata di case allargate attorno alla piazzetta, una minuscola chiesa che ha conosciuto la
grandezza dell’Abate Gorret, l’Evancon che romba minaccioso e di continuo … e tanti sentieri che da qui portano
in alto fino ai quattromila…! Due baite guardano dall’alto questo paesino: una di queste ospita da più di 30 anni il
CAI di Besozzo. L’ho frequentata per lungo tempo con la mia famiglia e poi con l’oratorio di Voltorre. Il mio
rapporto con la baita di Saint-Jacques è quindi di grande affetto , e tutti gli anni ci ritorno. Quest’anno vi ho trovato
un clima particolarmente piacevole. Non molti, purtroppo, i presenti ma tutti molto sereni e amici. Ottima
accoglienza e atmosfera cordiale…. Il merito lo attribuirei sopratutto al responsabile, Claudio Zanni, un perfetto
“padrone di casa”, garbato, attento, efficiente, sempre presente….. ma a mettere tutti di buon umore erano in
particolare i profumi che provenivano dalla cucina: Selene e Beppe si sono dimostrati cuochi sopraffini, ma a
piacere, al di la della loro bravura, era anche la loro simpatia, più la cordialità, la pazienza, la disponibilità…Io non
ho assaggiato tutti i loro manicaretti (sarei scoppiata!), ma non posso non segnalare certi risotti ai funghi, le torte (
la bavarese al caffè era sublime !), le cipolle fritte (tante, golose e tutte digerite perfettamente !), e le imbattibili
crepes al Grand Marnier ! Complimenti al CAI di Besozzo che sa esprimere realtà belle come le vacanze a SaintJacques. Con un rammarico però : poche presenze ( anche se buone !). Peccato (lo dico per i besozzesi ma
non solo) perdere certe opportunità….La vacanza in baita offre molto: ospitalità, possibilità di escursioni a tutti i
livelli, sciare in un comprensorio quasi “illimitato” , ma anche il dolce “far niente” e sempre aria fresca, quasi
unica, e un clima di serenità…. Grazie, con rinnovato affetto, al CAI di Besozzo.
Gavirate, 31 Agosto 2008, Piera Marchesotti.
…un’altra letterina
Agosto 2008
Nonostante sia in notevole ritardo, ci tengo a ringraziare il Presidente e tutto il CAI di Besozzo che, tramite
l’interessamento del sig. Binda, mi ha permesso di riprendere l’attività associativa nel CAI che avevo
abbandonato da qualche anno e di recuperare anche i bollini associativi delle annualità pregresse. Spero di
riuscire a partecipare attivamente alla vita associativa in futuro come feci nel mio CAI di origine ad Olgiate
Comasco. Grazie ancora. Cordiali saluti. Andrea Ghielmetti.
21/09/2008
MONTE TAGLIAFERRO m.2964
La giornata non è tra le più invitanti per affrontare una montagna ostica come questa.
Rima ci accoglie avvolta in una stola di nebbia. Il gruppo sempre più ristretto degli irriducibili non si arrende, spera
di passare oltre lo strato di nuvole basse per ritrovare un po’ di sereno. Un momento di incertezza per trovare il
giusto sentiero e l'avventura ha inizio. Sentiero molto bello, tanta umidità, pietre molto scivolose, la nebbia ci
accompagna per un lungo tratto. Arrivati al passo di Vallarolo m.2332 si comincia a sperare, infatti più su
cominciamo a scorgere qualche sprazzo di cielo. Questo fatto ci da un po’ di coraggio perchè quello che ci
attende è veramente duro. Si presenta come un muro di erba e rocce. Ragazzi che sentiero!
Dobbiamo arrivare a quello che è chiamato il passo del Gatto e cominciamo a capire il perchè di questo nome.
Veramente dura per noi oltre gli anta, ci si arrampica come si può pensando a quello che sarà la discesa.
Non dimeno è il traverso oltre il passo. Massima attenzione, un passo falso e sono centinaia di metri senza
possibilità di frenata. Finalmente la cima, la Madonnina posta sulla vetta è la copia di quella situata al centro della
piazza di Borgomanero ed è opera dello scultore Fornara. Panorama stupendo per effetto del mare di nuvole
sotto di noi, il monte Rosa sembra galleggiare su una coltre di bambagia, tutto attorno nuvole con le cime più alte
che sbucano al di sopra come isole nel mare, è un emozione indimenticabile. I complimenti e i ringraziamenti tra i
compagni di ascesa sono sinceri. E' stata dura ma è un'altra perla da infilare nella nostra modesta collana.
Stanchi ma felici si deve tornare, la discesa è altrettanto faticosa e da affrontare con molta prudenza.
Sotto il passo del Gatto siamo osservati con una certa curiosità da un gruppo di stambecchi, chissà cosa avranno
pensato?
A Rima ci concediamo un meritato caffè ed il mio pensiero è già per il martedì successivo al lago Blu con i
ragazzi del Rosetum. Un sentito grazie ai miei compagni di fatica, Tino, Bruno, Dory, Corinne ed Ermanno.
Grazie,
Siro.
LAGO GELATO
Il programma delle gite recitava così: 19 Ottobre Lago Gelato (m. 2600). Nonostante le previsioni meteo
annunciassero sole soltanto per la giornata di Domenica, il tempo di sabato, seppure brutto in accordo con le
previsioni, non dava proprio adito a speranze a favore del servizio meteo : cielo coperto da nuvoloni cupi carichi
di acqua e cattivi propositi…! Invece, per nostra fortuna e ad onore del “meteosat”, durante la notte le nubi si
sono diradate, lasciando il cielo libero per un caldo sole di ottobre che ha esaltato il successo della gita della
domenica. Partiamo da Besozzo in direzione di Volla (m. 1300), piccolo e caratteristico paesino di verdi pascoli
nel parco regionale del Monte Avic , in Valle d’Aosta. Siamo in 7 : Cesare, Tino, Sergio, Dori, Simone, Emilio e
Siro, il nostro Capogita. Alle 9,00 zaini in spalla e partiamo per la nostra prima meta. La prima mezz’ora di
cammino è su una strada sterrata che si inoltra dolcemente nel bosco, per poi prendere un sentiero che ci fa
guadagnare quota abbastanza velocemente, accompagnati dallo scoscio dell’acqua del torrente, dal profumo del
sottobosco e dai colori degli alberi che cominciano ad assumere i meravigliosi colori autunnali. Quando le piante
cominciano a diradarsi, il sole ci fa sentire il suo tepore e fuori dalla pineta ci concediamo una breve sosta per
uno spuntino. Poi via di nuovo: siamo solo a metà ! Il sentiero che porta al lago, costeggiando elevate pareti di
roccia alla base dell’Avic, è ben tenuto perché veniva usato fino ad alcuni decenni fa, per il trasporto del minerale
estratto dalle miniere di ferro che si trovano lungo il percorso e in prossimità del lago , e che ancora oggi si
possono visitare solo per pochi metri con l’aiuto di una pila, cosa che abbiamo fatto anche noi. Ed ecco
finalmente, dopo 3 ore e mezza di cammino, il nostro obiettivo: un bellissimo laghetto alpino, che tanto piccolo
non sembra, e che, differenza del nome, gelato non lo è ancora ! Anche questa meta, per poco impegnativa che
sia, ci da tanta soddisfazione al momento di raggiungerla: un laghetto, un colle, un altipiano, un rifugio o un
bivacco, una cima rappresentano sempre il coronamento dei nostri sforzi. Vicino al laghetto troviamo un rifugetto
della forestale dove consumiamo il meritato pranzo al sacco con molta allegria, ammirando il Monte Rosa e
dibattendo animatamente sui nomi delle cime che si possono ammirare da questo balcone aperto sulla vallata.
L’instancabile Tino, visto che è solo l’una, ci propone di proseguire oltre il lago e di salire fino a un “colletto” lì
vicino che raggiungiamo in tre quarti d’ora e da dove, per la soddisfazione di chi lo ha ascoltato, si può ammirare
una magnifica vista: dal panoramico Monte Emilius all’imponente Monte Bianco, dalle granitiche vette delle
Grandes Jorasses ai ghiacciai perenni del Grand Combin, senza dimenticare il Monte Avic che da questa
prospettiva non sembra neanche la maestosa montagna cha avevamo di fronte dal paesino dal quale eravamo
partiti stamattina. Purtroppo però tra una foto e l’altra e le accurate delucidazioni geografiche della Dori il tempo
fugge ed eccoci all’ora di cominciare a scendere……e quindi eccoci di nuovo a passare davanti alle miniere
mentre scrutiamo i dintorni per trovare uno scorcio o un panorama per l’ultima foto che ci rimane ancora da
scattare: quella di gruppo. Un grazie va al nostro Siro per la bella camminata che ci ha fatto scoprire questo
angolo nascosto della Valle d’Aosta. Credo che non rimanga niente altro da aggiungere se non il darsi
appuntamento per un’altra gita in questi luoghi.
Emilio
CIMA SASSO ( m. 1916)
Domenica 16 Novembre è una bellissima giornata e il cielo è limpido, senza una nuvoletta! Siamo un gruppetto
di 10 amici del CAI di Besozzo e ci avviamo verso il punto di partenza per la nostra meta di oggi: la Cima Sasso.
Questa vetta si trova nel cuore della Valgrande. Non è neanche alta 2000 metri ma è una vera vetta che permette
una vista che spazia per 360 gradi. Lasciamo Cicogna (m. 696) alle 8,40 e imbocchiamo una ampia mulattiera
che sale fra le case del paesino ancora addormentato in questa mattina autunnale. Salendo con lenti tornanti e
attraversando boschi di castagni arriviamo, dopo circa un’ora, al rifugio Alpino ben evidente dopo aver superato
alcuni risalti con roccette e qualche tratto di prato aperto. Un breve riposo è d’obbligo sulla terrazza del rifugio:
scattiamo qualche foto mentre ci godiamo la stupenda vista. Davanti a noi ci sono i Corni di Nibbio illuminati dalla
luce fredda di questa mattina autunnale, mentre dietro si staglia la inconfondibile mole del Monte Rosa, già
innevato e illuminato dal sole. La salita verso la vetta è facile e sufficientemente ben segnata: qualche segno si
sta sbiadendo e qualche piramide non è in perfetta evidenza. La Cima Sasso è al vertice di una lunga dorsale
che si delinea fra la Val Grande e la Val Pogallo. Subito dopo il rifugio percorriamo un falsopiano e entriamo in
una faggeta: guadagnamo subito quota e presto raggiungiamo la dorsale. Il sentiero è evidente perché è molto
frequentato. Si cammina un po’ da un lato e un po’ dall’altro della dorsale tra sfasciumi e roccette….ma la
sommità, coperta dalla prima neve, è ormai vicina. Sono 3 ore e mezza da Cicogna e il dislivello è 1200 metri.
Sulla cima incontriamo altri montanari , tra i quali anche un socio del CAI di Besozzo , Wladimiro. Ammiriamo la
vista splendida che va dai laghi prealpini al Gruppo dell’Adamello, dal Bernina al Pedum solenne e cupo con le
sue inaccessibili pareti di roccia. Scendiamo di nuovo lungo la dorsale e ci dirigiamo verso la Valle Pogallo,
proseguiamo lungo sentierini esili e incerti, tocchiamo l’Alpe Vogogno e poi la Corta di Piano: finalmente
raggiungiamo al mulattiera storica, percorsa per secoli dai montanari di queste valli. Con i piedi affaticati
arriviamo al farsi del buio alle nostre macchine , per tornare a casa. Alla prossima….! Dori Dietz
3 - 4 - 5 ottobre LIGURIA
Questa che vi sto per raccontare è una bella storia……
Ogni anno la nostra sezione del CAI organizza, per la fine della stagione delle camminate e delle escursioni in
montagna , una avventura fra Mare e Monti nella vicina Liguria: avevamo cominciato anni fa con le 5 terre , per
poi proseguire con l’isola di Palmaria , poi il Monte Carmo e questa volta…..……ma andiamo avanti con la storia.
L’avventura di quest’anno comincia di venerdì mattina: non siamo in molti ma partiamo lo stesso con tanto
entusiasmo ”alla faccia” di coloro che non sono voluti venire….. La meta? Il mare …ovviamente! Alla partenza da
Besozzo il cielo e’ nuvoloso ma, non appena la A26 si raddrizza e si protende verso sud fra risaie e vasti campi
piatti, si comincia a intravvedere un orizzonte più chiaro e luminoso…..e vaiiiiiiiiiiii! Casale Monferrato,
Alessandria, Ovada, Masone…..ci fermiamo per un caffè …e in lontananza già brilla il mare sotto i raggi luminosi
del sole che si fanno strada fra ampie schiarite! Giù verso la costa e si punta direttamente a Cogoleto per
lasciare, presso l’albergo che ci ospiterà domani sera, le borse con le cose che ci serviranno quando arriveremo
qui dopo la nostra camminata. Pochi minuti ed eccoci ancora in viaggio alla volta di Sassello dove alloggeremo,
questa notte, in un moderno e accogliente hotel. Preso possesso delle camere ci concediamo un momento di
riposo e di relax sul piazzale davanti all’hotel, invitati a farlo dalle poltroncine, dall’amaca e anche dal sole che ci
sta scaldando piacevolmente. Approfittiamo per pranzare con le cose che ci siamo portati da casa…e ci
prepariamo alla prima camminata in programma lungo i sentieri della FORESTA DEMANIALE DEIVA, giusto per
tirare l’ora di cena....Sembra che stia andando tutto liscio…ma così non è ! Basta guardarsi alle spalle, verso
nord, per essere drammaticamente affascinati da ciò che ci sta arrivando addosso: nuvoloni neri come la pece,
con riflessi metallici da apocalisse si stanno accumulando in cielo e tra poco chissà che temporale scoppierà…
addio camminata! Abbiamo giusto il tempo per lasciare le poltroncine, quando le prime gocciolone arrivano
schioccando!! Siamo tutti sotto il portico dell’ albergo e, così come 10 minuti fa stavamo bene in maglietta a
maniche corte, adesso stiamo bene con la giacca a vento e il pile indossato…che bizzarrie ‘sto tempo…non è
più come una volta…..! un po’ attapirati guardiamo il nubifragio che sferza l’albergo, le auto, le aiuole e il viale
dove l’acqua scorre a rivoli sempre più grossi……Ma la nostra buona stella ci sorride: una ventina
Le “bat-box” ovvero le cassette per pipistrelli
no-comment!
di minuti dopo ci accorgiamo che i goccioloni sono diventati goccioline …sempre più rade….per cui decidiamo di
fare comunque qualcosa. Anche se dovesse rimettersi a piovere, abbiamo le mantelle e quindi riusciremo a
proteggerci… Cosi partiamo e ci inoltriamo in questo bosco protetto e curato, con ottimi sentieri e indicazioni
precise. Facciamo un ampio giro che ci permette di scoprire una antica villa abbandonata, le “bat-box” , un ardito
Il ponte
il fiume
ponte in legno appena costruito e una pittoresca ansa di fiume……e anche tanti funghi! E ormai l’imbrunire
quando arriviamo in albergo dove ci aspetta un po’ di relax e una cena veramente “super” ! L’indomani mattina,
fatta colazione, eccoci pronti a muovere: il sole c’è, il pulmino del Parco del Beigua è arrivato e con esso anche il
nostro accompagnatore, Claudio, di Sestri Levante, esperto conoscitore della zona, escursionista e appassionato
di mountain-bike, che ci starà vicino fino al monte Beigua, che scavalcheremo prima di scendere al mare. Il
pulmino ci porta al PASSO DEL GIOVO e ci fa risparmiare circa 6 km di strada normale…ma da qui in poi, si va
a piedi! L’ALTA VIA DEI MONTI LIGURI che stiamo percorrendo, è molto ben tracciata e mantenuta. Si cammina
sullo spartiacque: alla nostra destra si scorge a tratti il mare mentre a sinistra lo sguardo si allarga sulla la pianura
contornata dalle cime delle Alpi che sembrano, stranamente molto vicine. E’ l’ora di pranzo quando arriviamo al
monte BEIGUA (m. 1.289) da cui si gode una vista mozzafiato: mare luminoso e a perdita d’occhio …e si vede
chiaramente anche la CORSICA che appare non come una lingua di terra all’orizzonte ma come un bastione,
una montagna in mezzo a mare! La cima del Beigua è una selva di antenne che mettono angoscia…infatti, dopo
la foto di rito presso la piccola chiesa , partiamo per raggiungere PRARIONDO, un po’ più in basso, dove c’è un
rifugio e dove consumiamo il pranzo. Qui ci lascia la nostra guida Claudio che è stato prezioso per illustrarci i
luoghi e “raccontarci” quello che vedevamo. Speriamo di ritrovarlo: certo ci siamo fatti un amico. Sazi e riposati
(ma sazi lo eravamo anche stamattina….con tutto quello che ci eravamo sbafati a cena….!) decidiamo di
Monte Beigua ( m. 1.289)
ripartire…e imbocchiamo, come ci aveva indicato Claudio, il sentiero che va giù direttamente a Cogoleto
puntando sulla località SCIABORASCA . La luce del pomeriggio, il sole, la tranquillità, la meta da raggiungere
“…issa!!! “
… il maaaaare!
sempre in vista ci fanno proseguire quasi senza parlare…..Appaiono i primi tetti delle case e il sentiero lascia
posto alla strada asfaltata…” scusi signora, dove ferma il pullman che porta a Cogoleto” “proprio li…
dopo il ponte..e i biglietti si acquistano in quel negozietto”… detto fatto, dopo 5 minuti siamo a bordo del
pullman che, ondeggiando, ci porta giù verso il mare. Dal capolinea, qualche centinaio di metri e finalmente
siamo in hotel:…i piedi ringraziano. È quasi sera ma ci sarebbe il tempo sia per un tuffo che per un po’ di sole
sulla spiaggia……però le onde sono vigorose e schiumose e si riesce solo a bagnare i piedi e poco più….però il
mare è sempre il mare!!!! Si cena a base di pesce ed è il degno coronamento di questa giornata luminosa!
E’ domenica mattina. Secondo il programma stabilito dovremmo ritornare a Sassello dove ci aspettano le
macchine scavalcando per la seconda volta , ma in senso contrario, il Beigua. Il tempo però non sembra buono
come ieri: il cielo è spezzato con nuvole e vaste zone di sereno che si alternano. Pensandoci bene però…la
maggioranza di noi è un po’ cotta…i piedi sopratutto non sono in perfette condizioni. Cosi si decide di modificare
il da farsi. Un gruppetto studia un sentiero a mezza costa che permetta un giro panoramico di 3 o 4 ore senza
troppo impegno, e ridiscenda al mare; altri decidono di rimanere in spiaggia sperando che l’impeto delle onde cali
un po’ e permetta di fare un tuffo….mentre gli autisti andranno a prendere la auto a Sassello. Nelle prime ore del
pomeriggio ci ritroviamo tutti in spiaggia, davanti all’albergo che ci ha ospitati e ci riposiamo al sole per qualche
ora. Poi, un po’ controvoglia, con gli occhi ancora abbagliati dai bei panorami, dal mare brillante e da tutte le cose
nuove e contrastanti che abbiamo ammirato in questi giorni, ci sistemiamo in macchina e puntiamo verso casa. Il
proposito è quello di ritornare ma l’augurio è che il gruppo sia più numeroso: i luoghi sono fantastici e NE VALE
LA PENA! Credeteci sulla parola!! Firmato: Emilio, Daniela, Claudio, Patrizia, Emilio, Santino, Carmen, Gianni.
PROGRAMMA GITE 2009
La commissione gite ha preparato il seguente programma ufficiale:
15 febbraio
Bielmonte, Cima Bonom ( m. 1.855) Ciaspolata – dislivello m. 700 – h 4 diff. E Coordinatore: Soma Ermanno
15 Marzo
Laghi di Palasina ( Valle d’Aosta) Ciaspolata – dislivello m. 760 – h 3 diff. E
Coordinatore : Rabattoni Siro
13 Aprile
Giro dei 3 Santi - dislivello m. 600 – h 3 diff. T Coordinatore : Beverina Gianni
10 Maggio
Lago dei Salei (Valle Onsernone) - dislivello m. 839 - h 3 diff. E Coordinatore : Bianchi Maurizio
7 Giugno
Laghi di Tschawiner (Valle Bognanco) – dislivello m. 861 – h 3 diff. E Coordinatore: Vandendriessche Corinne
4 e 5 Luglio
Dome de Neige des Ecrins (Francia) – 1° giorno : Refuge des Ecrins m. 3.175 h 4,30 diff. F – 2° giorno :
dislivello m. 850 h 4 diff. PD Coordinatore : Selmi Gianni
5-6-7 Settembre
Dolomiti ( informazioni in sede)
20 Settembre
Gran Lago ( Valle d’Aosta) - dislivello m. 800 diff. E Coordinatore: Rabattoni Siro
27 Settembre
Gita Intersezionale ( informazioni : vedere opuscolo con programmi della intersezionale)
3 e 4 Ottobre
Gita in Liguria (informazioni in sede)
11 Ottobre
Monte Pedum ( Valgrande) m. 2.111 dislivello m. 855 - h 5 diff. EE Coordinatore: Ferrari Tino
22 Novembre
Monte Bregano - dislivello m. 1300 - h 4 diff. E Coordinatore : Quadrelli Emilio
8 Dicembre
Monte Zeda (Valle Intrasca) m. 2.156 – dislivello m. 900 – h 3 diff. E Coordinatore : Soma Ermanno
Parliamo di sci……!
Anche nel 2009 avranno luogo le classiche settimane bianche organizzate dal CAI Besozzo.
Ecco i programmi:
SETTIMANA BIANCA A CHAMPOLUC
25 gennaio – 1° febbraio
L’accantonamento di Saint-Jacques sarà aperto con gestione diretta per soci e non soci che vogliano trascorrere
un periodo sulla neve a prezzi modici.
Le quote giornaliere (trattamento di mezza pensione) sono le seguenti : Euro 25,00 (soci CAI), Euro 26,00 (non
soci) La permanenza nell’accantonamento non è necessariamente obbligatoria per tutta la settimana ma può
essere anche per un solo giorno.
Per gli sciatori saranno disponibili contromarche per ottenere sconti sul prezzo del giornaliero .
Per le iscrizioni, da effettuarsi entri il 19 gennaio 2009 si può rivolgersi sia in sede CAI Besozzo – Via Belvedere,
7 – accesso dalla scala di Via Adamoli- aperta tutti i venerdì sera dalle ore 21,00 in poi, oppure contattando il
coordinatore , Sig Claudio Zanni tel. 0332 – 771276 , cell. 347 3329696.
Ricordarsi che , nel rispetto delle norme igieniche, ogni ospite dell’accantonamento dovrà utilizzare lenzuola e
federe personali.
SCUOLA di SCI DA DISCESA
Il corso si terrà, per 4 domeniche, a Champoluc nei giorni 11-18-25 Gennaio e 1 Febbraio 2009.
Le lezioni saranno di 2 ore giornaliere.
Il viaggio verrà effettuato in pullman, con partenza alle ore 6.00 dal Palazzo Comunale di Besozzo.
Quote di partecipazione al corso:
- € 120,00 per persona
- € 90,00 per ragazzi/e minori di 12 anni. (Inclusi viaggio e ore di lezione).
Singolo viaggio in pullman € 18,00.
Ulteriori informazioni in sede il Venerdì dalle ore 21:15.
Si ricorda che per i minorenni è obbligatorio l’uso del caschetto.
In sede è possibile sottoscrivere un’assicurazione
“Sci Sicuro 2009” al costo di 15,00€ (scadenza 30 Settembre 2009)
Commissione attività invernali: Davide Rossi 340-8318949
SETTIMANA BIANCA A BRUNICO
Sono aperte le iscrizioni per la settimana bianca che si terra’ a BRUNICO (BZ)
presso l’albergo Blitzburg (tre stelle con sauna).
La quota di € 628,00 (435,00 hotel, 193,00 superskipass Dolomiti) e’ comprensiva di
trattamento di mezza pensione per la settimana,
il SUPERSKI-DOLOMITI per sei giorni, il trasporto sugli impianti, al Sella ronde e
Monte Elmo-Croda Rossa, piu’ altre animazioni
(vedere il programma dettagliato in Sezione e le quote ridotte per non sciatori e senior).
Il periodo scelto e’ dal 25 Gennaio al 01 Febbraio 2009.
GITA CON GARA (facoltativa) A DOMOBIANCA
La domenica 1 Marzo 2009, in collaborazione con il gruppo di SCI CLUB “Sponda Magra”
si effettuera’ la gita nella suddetta localita’ con partenza e programma ancora da definire e che sara’
reso noto durante le domeniche del corso di sci da discesa e affisso in sede CAI.
GITA con sciata NOTTURNA a DOMOBIANCA
Venerdi 9 Gennaio 2009 si terra’ a Domobianca una gita con sciata notturna e
seguente polentata in ristorante prenotato.
Partenza bus da Laveno ore 16,45 o da Ispra ore 17,10
Iscrizioni entro il 7 Gennaio ore 21,00
Situazione soci:
Il segretario informa che la Sezione di Besozzo attualmente è così costituita:
n. 202 Soci Ordinari
n. 103 Soci Familiari
n. 15 Soci Giovani
per un totale di 320 soci in regola con il tesseramento 2008.
Sono già disponibili i bollini per l’anno 2009 e le quote di rinnovo sono state così stabilite:
Soci Ordinari Euro 37
Soci Familiari Euro 22
Soci Giovani Euro 15
La quota associativa può essere pagata preso la sede del CAI di Besozzo in via Belvedere , 7 ( accesso dalla
scalinata di Via Adamoli – Besozzo Superiore) aperta tutti i venerdì sera delle ore 21,00 in poi.
BENEDIZIONE NATALIZIA
Il 19 Dicembre 2008, alle ore 21,00 verrà impartita la Benedizione Natalizia presso la sede del CAI di Besozzo di
Via Belvedere, 7 a cura di Don Giovanni Ferrè.
Tutti siamo invitati e contiamo su una partecipazione numerosa sia per l’occasione di scambiarci gli auguri che
per onorare la presenza del nostro “Grande Amico” Don Giovanni.
31 Dicembre a Vararo……
Alle ore 10,30 del 31 Dicembre avrà luogo, presso la chiesa di Vararo, la celebrazione della Santa messa a
ricordo dei nostri amici che sono andati avanti…..
Una occasione per ricordare il Disma, il Gigi Riva, il Taiocchi, il Ferretti, ul “Mili”, ul Ron, …e anche quelli che ci
hanno lasciato da poco: il Leone, il Matteo Pironti e il Gerolamo Rossi………
La Messa sarà officiata da Don Giovanni Ferrè
Intervenite numerosi !
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Capanna BROGOLDONE (m