NAGONTORBOLE
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Periodico D’informazione Del Comune Di Nago-Torbole
Anno 20 - N.1 - GIUGNO 2014
«NAGO-TORBOLE NOTIZIE» Pubblicazione semestrale • Reg. Trib. di Rovereto n. 185 del 12.01.1994 • Poste Italiane Spa • Sped. in Abb. Postale - 70% DCB Trento • Taxe Perçue - CONTIENE I.R.
• Un solido bilancio in una solida Comunità
• A Nago-Torbole in giro per... cantieri
• Il Comitato Manifestazioni Nago-Torbole
• La Bocciofila San Zeno
• Appunti di storia locale
• Le Associazioni e i Gruppi consiliari
2
sommario
udienze
dott. Luca Civettini
Sindaco
Su appuntamento telefonando 0464/549500
Municipio:
Giovedì ore 14.30 - 17.00
Casa Comunità: Giovedì ore 14.30 - 17.00
Il Sindaco: un solido bilancio in una solida Comunità
A Nago-Torbole in giro per… cantieri
4
dott.ssa Roberta Bertoldi
Vicesindaco
(Assessore alle Attività Economiche, Turismo,
Commercio ed Artigianato)
Su appuntamento telefonando 0464/549500
Municipio:
Giovedì ore 16.30 - 17.30
Casa Comunità: Giovedì ore 17.40 - 18.40
Riammodernamento dell’illuminazione pubblica
9
3
opere pubbliche
l’amministrazione informa
Mercatino delle Pulci e Mercato Contadino
10
Il nuovo parco giochi in Strada Piccola
10
Attività estive 2014
10
dott. Alberto Martinelli
Assessore alle Opere Pubbliche, Patrimonio e Politiche
ambientali, Trasporti e Mobilità
Su appuntamento telefonando 0464/549500
Municipio:
Mercoledì ore 10.30 - 12.30
Casa Comunità: Mercoledì ore 10.30 - 12.30
Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio
11
A Fulvio Prati la Stella al Merito del Lavoro
11
Comitato Manifestazioni Nago-Torbole
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Intervista a due voci
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Orlando Mazzoldi
Assessore alla Programmazione attività del cantiere
comunale, Agricoltura e Patrimonio boschivo, Sport e
tempo libero, Patti Territoriali
Municipio: Lunedì ore 16.00 - 16.45
Casa Comunità: Lunedì ore 17.00 - 18.00
Bocciofila San Zeno, grazie14
dott.ssa Norma Stefenelli
Assessore alla Cultura ed Istruzione, Politiche giovanili,
sociali e della famiglia
Su appuntamento telefonando 0464/549500
telefoni utili
0464 549500
0464 549510
0464 549520
0464 549530
0464 549540
0464 549550
0464 549560
0464 549570
0464 505181
Centralino
Ufficio Tecnico
Anagrafe
Vigili Urbani
Fax
Sindaco e Segretario
Ragioneria e Tributi
Ufficio Commercio e Attività Sociali
Biblioteca
NAGO-TORBOLE NOTIZIE
PERIODICO D’INFORMAZIONE
DEL COMUNE DI NAGO-TORBOLE
Via Matteotti, 33 - 38069 Nago-Torbole (TN)
ANNO 20 - n. 1 - Giugno 2014 - Semestrale
Reg. Tribunale di Rovereto n. 185 del 12.01.1994
Direttore responsabile Claudio Chiarani
Stampa Grafica 5 - Arco (TN)
Spedizione abbonamento postale 70% DCB Trento - Taxe Percue
appunti di storia locale
Cambiar mestiere
15
Le antiche strade dell’Alto Garda 18
associazioni
Il Fotogramma
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Associazione culturale Benàch
22
Gruppo Culturale Nago-Torbole
23
Gruppo Alpini Nago
24
ANA, Gruppo di Torbole
25
Circolo Surf Torbole
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Coro Castel Penede - Voci Bianche
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Un territorio due fronti
28
gruppi consiliari
LiberaMente
29
Partecipiamo 30
Insieme per Nago-Torbole
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Il Comitato di Redazione di Nago-Torbole Notizie è così composto: Claudio Chiarani, Norma Stefenelli, Daiana Cerbaro,
Giuseppe Parolari, Danny Dusatti, Francesco Mazzoldi.
Foto di copertina: archivio Ingarda - Patrizia N. Matteotti
3
Un solido bilancio
in una solida Comunità
Un bilancio comunale sano ci aiuta a difenderci meglio dalla crisi
Sono molti i parametri con cui
valutare lo stato di salute di un
Comune: il sistema economicosociale, la situazione delle attività
economiche, i servizi sociali-sanitari
presenti sul territorio, la situazione
dei soggetti più deboli, il grado di
disoccupazione dei censiti, quello
di soddisfazione dei residenti e degli ospiti, il contesto culturale presente, gli investimenti che trovano
attuazione, e molti altri ancora. Tra
essi, notevole importanza riveste
il bilancio comunale, la situazione
finanziaria di medio-lungo periodo
dell’ente stesso secondo parametri oggettivi. Il bilancio comunale
quindi rappresenta, nella pratica,
un buon termometro per misurare
lo stato di salute di un Comune.
I dati contabili-finanziari del Comune di Nago-Torbole, analizzando
quelli più recenti cioè il rendiconto
2013 e il bilancio di previsione 2014,
indicano che godiamo di buona
salute, di un solido bilancio. Senza
entrare troppo nello specifico, le
risorse complessive a pareggio si
aggirano sui 12 milioni di euro, l’indebitamento è in costante e sensibile diminuzione, il patrimonio è in
continua crescita e ammonta a 42
milioni di euro (solo nel 2013 si è registrato un incremento pari ad oltre
3 milioni). Godiamo inoltre di buona
autonomia finanziaria, dipendiamo
cioè poco dagli altri. Sono calate le
spese di gestione, attraverso una
loro razionalizzazione, mentre sono
rimaste praticamente immutate se
non addirittura incrementate quelle
legate ai servizi fondamentali ai
cittadini, nonostante il momento
economico-finanziario non possa
certo definirsi dei migliori. A livello
di carico fiscale riusciamo, rispetto
ad altre realtà anche locali, ad intervenire in misura molto leggera e
per alcune fattispecie addirittura in
diminuzione. Nel solo 2013 abbiamo potuto impegnare 3,3 milioni
di euro in spese di investimento con
un duplice effetto benefico: hanno
migliorato il territorio e hanno
contribuito a dare lavoro alla gente.
Abbiamo un avanzo non vincolato
che supera il milione di euro (anche
se, in virtù del cosiddetto “patto di
stabilità”, al momento non possiamo
spendere).
Tutto questo non significa che il nostro Comune non risenta, dal punto
di vista economico-finanziario, del
particolare difficile momento che
tutti stiamo vivendo. Non significa
nemmeno che “siamo un Comune
ricco” con risorse illimitate. Anche
noi risentiamo della peggiore crisi
dal dopoguerra ad oggi, delle minori risorse che la Provincia autonoma
riesce a garantire ai propri enti locali, delle difficoltà che colpiscono le
singole persone soprattutto quelle
più deboli, ma - partendo da una
base solida - possiamo intervenire
su molteplici e flessibili meccanismi per fare in modo di rispondere
più che positivamente a queste
difficoltà.
È giusto dire che la solidità del
nostro bilancio comunale non è
imputabile solamente agli ultimi
anni di gestione, ma è una situazione maturata nel corso dei decenni,
grazie non solo alla particolare
situazione economico-sociale del
nostro territorio ma anche ad una
costante virtuosa gestione politicoamministrativa della res pubblica,
al di là di chi abbia amministrato
il nostro Comune o di chi abbia
Il sindaco di Nago Torbole
dott. Luca Civettini
verificato e gestito tecnicamente
tutto ciò.
Non è nemmeno solo una “questione di numeri”, ma deriva anche da
fattori extra contabili: una Comunità
attiva, flessibile, che sa reagire positivamente ai cambiamenti, soprattutto a quelli negativi, un’economia
basata principalmente sul turismo
che fino ad oggi non ha subito grossi contraccolpi, uno spirito sociale
collettivo che non resta immobile
di fronte alle difficoltà altrui, un volontariato forte e radicato in grado
di intervenire a 360 gradi.
Ecco perché possiamo dire che lo
stato di salute del nostro Comune,
nella sua globalità e considerando
le eccezioni del caso, può ancora
definirsi più che buono: perché godiamo di un solido bilancio in una
solida Comunità.
Il Sindaco
Luca Civettini
4
opere pubbliche
a Nago-Torbole in giro per… cantieri
Come gli anni scorsi, anche nei primi mesi di quest’anno si sono visti vari cantieri aperti un po’ dappertutto sul
territorio comunale, sia a Nago sia a Torbole. Con essi, gli immancabili disagi durante i lavori seguiti però dalla
soddisfazione dei cittadini ad opera finita. Per informare meglio i lettori, ci siamo quindi muniti di carta, penna
e macchina fotografica, e insieme all’assessore alle opere pubbliche Alberto Martinelli e all’assessore alle attività
del cantiere, agricoltura e sport, Orlando Mazzoldi abbiamo fatto un giro per Nago e per Torbole, osservando da
vicino questi lavori e facendoceli spiegare. Alcune delle opere sono terminate, altre sono state sospese per la pausa
estiva, per altre ancora i lavori continuano e non è prevista alcuna sospensione se non quella ferragostana.
… negli spogliatoi del campo di Mala
Cominciamo il giro dall’area più a nord, dal campo sportivo di Mala dove è stato costruito un nuovo spogliatoio
in aggiunta ai due già presenti. È stato anche acquistato
l’arredo sia per i vecchi spogliatoi sia per quello nuovo.
Per una spesa complessiva di 45 mila euro, i lavori sono
stati fatti dalla ditta Poli e l’arredo è stato fornito dalla
ditta Educa ambiente. L’assessore Mazzoldi è soddisfatto: “Siamo contenti di aver potuto rispondere alle richieste
dell’A.C. Nago-Torbole, perché è una società sportiva che
punta molto sui giovani. Se abbiamo costruito un nuovo
spogliatoio è perché vi sono molte squadre giovanili pronte
ad adoperarlo”.
il ribasso d’asta per finanziare una serie di interventi di
completamento e rendere il nuovo centro scolastico il più
possibile al passo con i tempi. Le voci di spesa più importanti hanno riguardato l’adeguamento dei serramenti, le
pavimentazioni degli spazi dedicati allo sport (palestra e
campetto da gioco esterno), le controsoffittature delle aule
scolastiche, l’illuminazione esterna, l’impianto fotovoltaico, la motorizzazione degli avvolgibili e tante altre voci che
renderanno il complesso più adeguato alle esigenze degli
alunni e del personale docente e non docente.
Tutto procede bene, assessore? “Dopo più di un anno di
sospensione dei lavori a causa del fallimento della ditta che
aveva vinto l’appalto, siamo riusciti a far riprendere i lavori e
da alcuni mesi tutto procede per il meglio. È prematuro però
parlare di piena soddisfazione che vorrei lasciare a lavori finiti.
Siamo ancora impegnati nell’apportare modifiche e migliorie
per far sì che l’opera, una volta ultimata, sia completa di tutto. Alla variante da poco approvata ne seguirà ora un’altra,
... nel nuovo centro scolastico
Scendendo verso Nago, incontriamo il cantiere più importante, il centro scolastico, dove i lavori procedono
spediti. L’assessore Martinelli informa che è stata da
poco approvata una variante resasi necessaria per poter
effettuare una serie di opere indispensabili e non previste
nel progetto Itea del 2005. La Giunta comunale ha usato
Centro Scolastico Unificato: i progressi di questi ultimi mesi
riguardano soprattutto gli interni, dove i muri hanno già gli
intonaci
5
la quinta, che servirà per completare alcune parti esterne e
gli spogliatoi. Poi c’è tutta la partita degli arredi da seguire,
assai complessa e delicata. Comunque tutto procede bene e
celermente.”
... sulla strada di collegamento alla scuola
Dal centro scolastico passiamo alla vicina strada di collegamento alla scuola, che termina una ventina di metri prima
della sede dove insisterà la nuova rotatoria che costruirà
la Provincia.
Come mai assessore Martinelli? “Qui abbiamo rallentato i
lavori di comune accordo con la ditta, perché non sappiamo
quando la Provincia costruirà la rotatoria da cui parte la strada. I tagli romani al bilancio della nostra autonomia hanno
indotto la Provincia a rivedere il piano delle opere pubbliche,
con la sospensione anche di quelle considerate ormai certe,
come questa. Il rinvio dell’opera ha comportato la sospensione
dell’iter espropriativo, e finché quel pezzetto di terra su cui
sarà costruita la parte finale della strada non sarà espropriato
dalla Provincia, la strada di accesso alla scuola e al parcheggio
dei pullman turistici non può essere collegata alla statale. In
Comune abbiamo un po’ di preoccupazione ma soprattutto
siamo determinati nel far capire alla Provincia che deve fare
presto e consegnarci in brevissimo tempo l’area espropriata.”
la quale per spostarlo aveva chiesto 250.000 Euro, abbiamo
dovuto pensare ad un’uscita provvisoria su Via Stazione. Il
costo non era stato inserito nel preventivo di spesa, per cui non
erano stati previsti i finanziamenti necessari. Comunque la
richiesta ci pareva eccessiva. Di conseguenza abbiamo optato
per l’allargamento dell’ingresso in rotatoria. Alla fine, con un
sesto di quella somma, abbiamo ottenuto lo stesso risultato
sia pur con un anno di ritardo.”
… alla fontana restaurata di casa Sighele
... i marciapiedi in Via Rivana
È sospesa anche la realizzazione dei marciapiedi in Via
Rivana? “No, quella per fortuna no. Il 10 giugno ci sarà la gara
e si conoscerà la ditta aggiudicataria dell’appalto. L’inizio dei
lavori è previsto per metà ottobre”.
… il parcheggio pullman di Nago
In quest’area non era previsto anche il nuovo parcheggio
dei pullman di Nago? Risponde l’assessore Mazzoldi: “Non
solo era previsto, ma è stato anche finanziato con 120 mila
euro dei Patti territoriali. Il progetto è dell’arch. Rigo, i lavori
sono da poco partiti ad opera della ditta Edil Drena.”
... all’entrata/uscita del parcheggio di Coel
Scendendo verso sud arriviamo alla rotatoria di Nago e
all’entrata/uscita del parcheggio di Coel dove ora, dopo i
lavori di allargamento della strada eseguiti a febbraio, è
possibile non solo entrare ma anche uscire dal parcheggio.
In questo modo il traffico in uscita dal parcheggio è gestito
in modo più razionale.
Soddisfatto, assessore Martinelli? “Sì, ma non è stato facile.
L’uscita dal parcheggio fu pensata così, come era logico che
fosse, fin dal principio dal progettista e dall’Amministrazione
precedente, che però, evidentemente, non avevano fatto i conti con la SNAM. A causa della presenza di un tubo della SNAM,
Da Via Rivana entriamo nel centro storico di Nago e ci
fermiamo davanti alla “fontana vecia”, la fontana di casa
Sighele da poco restaurata. Lì l’assessore Orlando Mazzoldi ci informa opportunamente di questo e di altri lavori
realizzati nel centro storico di Nago: “La fontana fa parte di
un trio di opere che interessano il centro storico, tutte progettate dall’architetto Feltre e realizzate dalla ditta DZ Servizi. Si
tratta di interventi sull’entrata del vecchio cimitero di Nago,
della ristrutturazione del monumento ai caduti e, appunto,
del restauro della vecchia fontana di casa Sighele. Il tutto
finanziato con 120 mila euro dei Patti territoriali. Pensiamo
che questi lavori siano stati apprezzati dai naghesi. ”
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... in Piazza Bronzetti
Arrivati in Piazza Bronzetti, constatiamo che durante i mesi
invernali si sono conclusi i lavori che l’hanno trasformata
da parcheggio in vera piazza, dove è stata collocata anche
la nuova illuminazione.
Dopo la trasformazione di Piazza Gazzoletti, ora anche
quella di Piazza Bronzetti, assessore Martinelli... “Insieme
ai colleghi di Giunta stiamo facendo il possibile per rendere
questo paese sempre più bello e accogliente. L’augurio è che
questa piazza rinnovata, sia lasciata nella bella stagione ai
bimbi per giocare, e i meno giovani facciano filò attorno alla
fontana come accadeva una volta”.
... sulla strada del Baldo
Prima di scendere a Torbole, facciamo un salto sulla strada
del Baldo per vedere cosa si sta facendo per la sicurezza
di chi utilizza quella strada. In zona Selvat, per un tratto
di circa 150 metri sono stati realizzati lavori di messa in
sicurezza della carreggiata, con allargamento della strada, costruzione di un muro di contenimento e posa di
guard-rail. Segue a giorni l’asfaltatura del tratto di strada
interessato dai lavori. Commenta l’assessore Mazzoldi:
“Anche in questo caso i lavori sono stati finanziati con il Patto
territoriale del Baldo e sono costati 120 mila euro. Il progettista è l’architetto Zulberti, esecutrice dei lavori la ditta CM
Scavi. Sono serviti a rendere la strada del Baldo ancora più
sicura, considerato che è molto utilizzata dai nostri censiti
che devono potersi muovere in sicurezza, oltre che dai turisti
sempre più numerosi.”
... a Torbole, al porto Pescatori
Completato il giro di Nago, scendiamo a Torbole diretti al
porto Pescatori dove, su richiesta del Comune, il Servizio
Bacini Montani ha tolto le piastre sconnesse lungo tutto il
perimetro del porticciolo e le ha sostituite con piastre regolari, uguali a quelle presenti lungo il resto della passeggiata.
Assessore Martinelli, c’era proprio bisogno di questo intervento... “È vero. Le nuove piastre ora consentono a tutti, a
... in Strada Vecchia
Ci spostiamo in Strada Vecchia, dove i lavori di rifacimento dei sottoservizi e della pavimentazione sono iniziati
a gennaio. “La ditta è stata velocissima, ha consegnato la
strada finita ad inizio aprile. Ci rendiamo conto che il disagio
è stato notevole per gli abitanti che per quasi tre mesi non
hanno potuto utilizzare i loro garage, ma il lavoro è stato
fatto bene. Tutto è quasi pronto per intervenire sulla seconda
parte di strada; la ripresa dei lavori è prevista in autunno”,
conclude Martinelli.
piedi o in bicicletta, ma soprattutto alle carrozzelle dei diversamente abili e ai passeggini dei bambini, di percorrere questo
tratto di marciapiede senza le difficoltà di prima. Desidero
rivolgere un grazie particolare al Servizio Provinciale Bacini
Montani, sempre molto attento alle richieste dell’Amministrazione per la fascia lago, come nel recente passato con la
ricostruzione dei pennelli sulla spiaggia e la sistemazione del
porticciolo in paese, e ora con questo intervento.”
L’assessore ci ricorda inoltre che i Bacini Montani avevano
accolto anche la richiesta dell’Amministrazione comunale
di mettere in sicurezza il passaggio ad ovest del porticciolo, quel passaggio molto stretto e un po’ scomodo che
secondo la Giunta andava rimodellato, ma la Commissione
urbanistica provinciale purtroppo ha bocciato la proposta.
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... sulla passerella sul Sarca
Da lì, percorrendo il lungolago raggiungiamo la passerella
alle foci del Sarca, dove il servizio provinciale addetto alla
manutenzione delle piste ciclabili ha sostituito il fondo in
legno con un fondo più resistente in PVC. “La passerella
costruita nel 2000 aveva bisogno di manutenzione. Il fondo
in legno era ormai deteriorato dalle intemperie atmosferiche,
poteva anche essere pericoloso, per cui è stato sostituito con
materiale più resistente. L’intervento si concluderà con la collocazione delle nuove luci che saranno messe sulla ringhiera
della passerella”, spiega l’assessore Martinelli.
... all’uscita di Strada Granda
Ci portiamo quindi all’uscita di Strada Granda dove si è
svolta l’opera più consistente e delicata, e dove l’assessore
Martinelli ci ricorda che è stata una vera e propria corsa
contro il tempo. La certezza del finanziamento è arrivata
infatti solo lo scorso autunno. L’ufficio opere pubbliche del
Comune non ha perso tempo, e già il 23 dicembre sono
state aperte le buste per decidere il vincitore dell’appalto.
La gara se l’è aggiudicata la ditta Pedrotti, che il 27 gennaio passati i 35 giorni canonici dall’apertura delle buste,
ha iniziato ad allestire il cantiere. Da quel momento gli
operai hanno lavorato anche tutti i sabati, perfino sotto la
pioggia, per finire i lavori entro giugno. Ci sono riusciti,
terminando addirittura in anticipo: martedì 27 maggio,
vigilia del ponte dell’Ascensione, l’asfaltatura della strada
era terminata. Con quest’opera la Giunta si è proposta di
migliorare le condizioni di sicurezza per tutti gli utenti ma
ha puntato anche sulla qualificazione dell’arredo urbano.
Il grosso del lavoro è stato fatto ma non tutto è concluso.
I lavori riprenderanno in autunno, all’altezza di Via Sarca
Vecchio e ancora su Strada Granda.
Assessore Martinelli, più soddisfatto o preoccupato? “I
lavori hanno creato dei disagi, inutile negarlo. Ma Il capo cantiere Mauro Berlanda, il direttore lavori ing. Nicola Zuech e la
responsabile alle opere pubbliche del Comune geom. Cristina
Conti hanno lavorato con grande impegno e attenzione seguendo l’opera quotidianamente in ogni minimo dettaglio. A
loro va un ringraziamento particolare. È stato un lavoro assai
complesso e delicato visto il traffico costante, anche in inverno,
che quel tratto di strada deve sopportare. Questo i proprietari
dei vari esercizi della zona, ai quali va un ringraziamento per
la pazienza sopportata, lo hanno capito e hanno accettato il
disagio. Del resto prima di Natale la Giunta aveva dovuto fare
una scelta: o partire a fine gennaio e proseguire con i lavori
fino a giugno oppure posticipare il tutto a novembre, perdendo un anno, creando comunque disagi sulla Pasqua dell’anno
dopo. Abbiamo scelto di partire, mettendoci la faccia come si
dice oggi, ma mettendo anche in circolo, da subito, 1 milione
e mezzo di euro che in questi momenti di stretta economica
non sono cosa da poco”.
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... nel nuovo parcheggio pullman di Torbole
Ora siamo dietro all’Hotel Ideal dove è stato realizzato il
nuovo parcheggio dei pullman nell’area che era arrivata
gratis al Comune a seguito del Piano regolatore.
Qui i lavori sono stati contemporanei a quelli del nuovo
accesso di strada Granda? “Doveva essere necessariamente
... nel parco giochi rinnovato
Spostandoci verso il centro paese passiamo vicino al
parco giochi, i cui lavori di rifacimento stanno per essere
completati. “Il parco giochi viene finalmente restituito, completamente rifatto e con nuovi giochi, ai bambini. Quando il
notiziario entrerà nelle case dei cittadini, sarà stata messa
anche la nuova erba e il campo sarà praticabile” ci informa
così. I 10 nuovi posti pullman sostituiscono infatti quelli che
non sono più disponibili nell’ex parcheggio Posta, dove ora
invece vi sono 11 posti auto e 3 posti bus adibiti a fermata breve per il solo carico e scarico”, spiega l’assessore Martinelli.
l’assessore Mazzoldi (sull’argomento, vedi intervento a
pagina 10 dell’ass. Bertoldi, ndr).
… al campo da tennis di Strada Granda
... alla fontana di Goethe
Prima di spostarci verso il centro del paese, arriviamo al
campo da tennis di Strada Granda, dove sono stati fatti
importanti lavori come ci spiega l’assessore Mazzoldi:
“Abbiamo rifatto la pavimentazione del campo ed anche la
nuova illuminazione. Crediamo di aver soddisfatto i numerosi
sportivi che su questo campo praticano lo sport del tennis. La
spesa è stata di 36 mila euro, i lavori sono stati eseguiti dalle
ditte Carli e Grottolo.”
La passeggiata termina in piazza Goethe, dove nel mese
di marzo si sono svolti i lavori di restauro dell’avvolto
e della fontana. In origine era una colonna, in seguito
divenne fonte, alla quale nei primi anni del Novecento,
era stato applicato il suggestivo mascherone. Presentava un marcato stato di degrado, evidenziato dalle
numerose lesioni presenti nella parte inferiore della
colonna, che avevano causato diverse perdite di acqua
che si riversava lungo la vasca, permettendo il proliferare di vari funghi che avevano indebolito la struttura
della colonna.
9
Assessore Martinelli, come mai ora manca l’acqua nella
fontana? “È stata una scelta difficile, quella di togliere
l’acqua. Ma il restauratore ha vivamente consigliato di
eliminare l’acqua dall’antica fonte per garantirne la conservazione e far si che l’intervento di restauro rimanga
efficace nel tempo. In seguito a ripetuti eventi accidentali
di urto la fontana presentava importanti e diffuse lesioni
che sono state riparate con malta a base di calce, sabbie
e polveri di marmo colorate al fine dell’ottenimento di un
valore cromatico integrabile con la tonalità del materiale
lapideo di costituzione della fontana. Si tratta di un’ opera
di interesse storico che deve poter essere tramandata nel
tempo, proprio per questi motivi si è resa necessaria l’eliminazione della causa del degrado, rappresentata appunto
dall’acqua. Con l’occasione abbiamo sottoposto a restauro
anche la pavimentazione sottostante e ridipinte le scritte
soprastanti che non erano più leggibili.”
… nel parco degli olivi
In conclusione l’assessore Mazzoldi ci segnala un altro intervento in corso, forse meno importante di altri economicamente ma molto significativo sotto l’aspetto ambientale:
la pulizia ad opera di ArcoPegaso del parco degli olivi a
Torbole, con il taglio dei cespugli e degli arbusti cresciuti
sotto le piante, la semina di nuova erba e il posizionamento
di nuove panchine. Un intervento anche questo in via di
ultimazione che permette di utilizzare quel bel parco molto
meglio di prima.
È IN ATTO IL RIAMMODERNAMENTO DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA
A Nago ci sono stati diversi black out, ma l’Amministrazione comunale intende rassicurare i cittadini
sul fatto che ha a cuore il problema della sicurezza.
Potrà ancora succedere qualche guasto, AGS e Comune stanno però lavorando sodo per far sì che le
interruzioni di corrente siano sempre di meno sino a
terminare. La riparazione ed il rinnovo dei sottoservizi, non solo quelli relativi all’illuminazione pubblica,
è una delle priorità, anche perché ha permesso di
rinnovare oltre al sotto anche il sopra.
Tre anni fa il Comune aveva appurato che le linee
dell’illuminazione pubblica erano in cattivo stato,
soprattutto a Nago dove molti pali e morsettiere
erano in uno stato pietoso e moltissimi punti luce
fuori norma. A seguito di ciò la Giunta comunale
aveva approntato, di concerto con AGS, una serie
di interventi tesi a rinnovare le linee e gli impianti.
Risultando il programma di rinnovo della rete assai
corposo, è stato distribuito su più anni iniziando dalle
linee che presentavano i maggiori problemi.
Sono state così rinnovate quelle che partono dal
quadro della Casa della Comunità e che servono
parte del centro storico. L’ultimo lavoro ha riguardato
Via Castel Penede, mentre il prossimo sarà eseguito
a giorni dalla ditta Conzatti, che si è aggiudicata la
gara di appalto e riguarderà la zona della Casa della
Comunità e le vie limitrofe, parco compreso.
Nel frattempo, oltre a tanti piccoli interventi, è stato
eseguito un altro importante lavoro che ha riguardato la linea che parte dal quadro della rotatoria e serve
Via del Trenim, Via Stazione, Via Bertoldi, Boia e Via
Rivana, una zona che fino a poco tempo fa era colpita
da frequenti black out. Sono state sostituite le linee,
in alcuni punti tutta l’armatura dei pali, in altri solo le
lampade e le morsettiere. Sono state poi sistemate o
sostituite tutte quelle linee collocate nelle zone che
negli ultimi tre anni sono state interessate al rinnovo
dell’arredo urbano.
Il programma di riammodernamento quindi è ben
avviato e proseguirà seguendo le indicazioni del
Piano Regolatore dell’illuminazione pubblica di cui
il nostro Comune si è dotato un paio di anni fa.
10
l’amministrazione informa
Mercatino delle Pulci e
Mercato Contadino
Si propone anche nel 2014, da maggio a settembre la terza
domenica del mese, il “Mercatino delle Pulci” in Piazzetta
Lietzmann a Torbole e in Piazzola a Nago. Le bancarelle che
prendono parte al mercatino sono circa 25 e offrono una varietà di merceologie. Visto il successo dello scorso anno, già
Questo documento è soggetto alla protezione del diritto d’autore e non deve essere copiato o duplicato,
comunicato o fatto accessibile a terzi. L’uso illecito è punibile e comporta l’obbligo d’indennizzo
È pronto,
completamente
rinnovato, il parco
giochi in Strada
Piccola
FUNSHOCK
EPDM ROSSO
EPDM VERDE
EPDM GIALLO
EPDM NERO
EPDM VIOLA
FUNSPORT (vialetto)
75.5m²
93 m²
95 m²
1 m²
6.5 m²
ARANCIONE
BIANCO
124 m²
6 m²
TOTAL AREA
401 m²
Made in
Italy
ISO 9001-ISO14001
EN1176 - EN177
EN71-3
QUALITÀ
SICUREZZA
AMBIENTE
AREA GIOCO COMUNE
NAGO TORBOLE
096
23/04/2014
dal mese di aprile è partito a Torbole nel parco della Colonia
Pavese il “Mercato contadino”. Gli agricoltori partecipanti sono
dodici, due in più rispetto al 2013. Il mercato si tiene ogni
giovedì con orario di vendita dalle 8 alle 13.30 e la gestione
è affidata alla Coldiretti di Trento, gestore del circuito “Campagna Amica Mercato Contadino”. Nel Mercato di Campagna
Amica si può fare la spesa in modo sostenibile e responsabile,
acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura,
sempre freschi e di origine italiana controllata e garantita.
Non sono stati semplicemente
cambiati i giochi e rifatta la pavimentazione anti trauma, ma l’area
è stata completamente risistemata.
Sono stati compiuti interventi per
eliminare i problemi di drenaggio
del terreno (con scarifica e riporto
di terreno drenante), sono stati
tagliati alberi per migliorare la luminosità del parco, è stato rifatto il
prato, sono state eliminate le siepi
perimetrali per tentare di risolvere
il problema delle zanzare e delle
aree cieche soggette ad abbandono
rifiuti, è stata rinnovata l’illuminazione ed è stato rifatto l’impianto
d’irrigazione con apposito pozzo di
pescaggio di acqua dal lago anziché
dall’acquedotto comunale nell’ottica
di risparmio economico e ambientale. Gli operai che hanno svolto i
lavori sono stati messi a disposizione gratuita dalla PAT attraverso il
così detto “progettone”, garantendo
un grosso risparmio finanziario
al Comune (più di 50 mila euro),
che è stato possibile investire nelle
attrezzature e nella pavimentazione
del parco giochi. I giochi sono posti
su due grandi fiori colorati e divisi
per fascia d’età, i più piccoli possono
giocare a fare i pirati sulla barca o
andare sulle altalene o sui giochi
a molle o con il gioco tematico.
Nell’area per i bambini più grandi
ci sono le immancabili altalene e il
gioco combinato. Cogliamo anche
l’occasione per ringraziare i bambini
che attraverso il sondaggio hanno
partecipato alla scelta dei giochi!
Assessore Roberta Bertoldi
Attività estive 2014
Anche quest’anno nel nostro Comune è garantito il servizio
di attività estiva per bambini da 1 ad 11 anni.
Ricordiamo che la collaborazione proficua con la Comunità di Valle e l’Apsp Casa Mia permette l’apertura per 6
settimane del centro estivo “Jenga”, per tre settimane a
Torbole e per tre settimane a Nago, per bambini dall’età
da 6 a 11 anni.
Per i bambini di età compresa fra 3 e 6 anni, la Scuola Materna di Nago, in collaborazione con l’Amministrazione
comunale, avvia il progetto “AvventuriAMO” dal 1 luglio
al 1 agosto, con la possibilità di frequenza dell’intera
giornata, della sola mattina con pranzo o del pomeriggio.
Per informazioni ed iscrizioni ci si rivolge direttamente
alla Scuola d’Infanzia di Nago, dal lunedì al venerdì dalle
8,30 alle 11,00.
Per i più piccoli rimane aperto il “Nido sull’Albero”, con
sede presso la Parrocchia di Nago, a cui rivolgersi direttamente per informazioni ed iscrizioni.
Cell. Presidente 366 2553025
Cell. Amministrazione 393 3300883
Email: [email protected]
Pec: [email protected] - www.latartarugacoop.it
Tutti i servizi sono accreditati per l’utilizzo dei buoni di
servizio, agevolazione messa in atto dalla Provincia di
Trento per la conciliazione lavoro-famiglia ed a sostegno
delle mamme lavoratrici.
11
Per far crescere un bambino ci
vuole un intero villaggio
proverbio africano
La Cooperativa sociale “La Tartaruga” si ispira ai
principi che sono alla base del movimento cooperativo
ed in rapporto ad essi opera ed agisce fondando i suoi
principi sulla mutualità, la solidarietà, la democraticità,
l’impegno, la responsabilità, l’eguaglianza, la trasparenza, lo spirito comunitario, il legame con il territorio e la
sua valorizzazione, favorendo un equilibrato rapporto
con lo Stato e le istituzioni pubbliche. L’intento comune
dei soci è di unire le diverse professionalità presenti
in Cooperativa per poter realizzare servizi di qualità,
che possano far fronte alle richieste delle famiglie, del
singolo e del territorio. Nostra convinzione è che la
multidisciplinarietà sia un ottimo punto di partenza
per osservare le innumerevoli sfaccettature che costituiscono un bisogno, ottenendo cosi, una visione di
insieme quanto più globale e unitaria oltre che l’idea
che sia fondamentale una visione unitaria dell’essere
umano avendo così attenzione sia al suo aspetto fisico,
emotivo, psichico che spirituale.
IL NOSTRO NIDO CONCILIAZIONE FAMIGLIALAVORO DI NAGO si configura come un servizio
educativo e sociale per la prima infanzia (0-36 mesi)
ed è interpretato come servizio teso a aumentare il benessere delle famiglie, le aiuta a svolgere in modo più
responsabile e sereno le proprie funzioni educative e a
produrre maggiore capitale relazionale all’interno della
propria comunità. È un aiuto per sostenere i genitori a
collaborare affinché le famiglie sempre più, possano
conciliare i tempi di lavoro con i tempi di cura-crescita.
Il tutto in un’ottica di corresponsabilità. Aperto tutto
l’anno, ad esclusione di un periodo di chiusura per
questioni igieniche, il servizio offre attività giornaliere
che scandiscono la giornata educativa, ma offre anche
attività che si connotano come formative per i bambini
nei diversi ambiti di sviluppo. Le educatrici, accostate
dalla pedagogista e dalla psicologa, che supervisiona le
attività di progettazione e verifica le proposte educative rivolte ai bambini, sono costantemente richiamate
ad una autoanalisi delle proposte e delle modalità di
comunicazione bambino-educatore.
La nostra cooperativa è accreditata per usufruire dei
Buoni di Servizio - Voucher conciliativi promossi dalla
Provincia di Trento come misura di conciliazione per
favorire l’accesso ed il mantenimento di un’occupazione
da parte delle donne madri.
Oltre al nido di Nago abbiamo attivi due nidi familiariTagesmutter: uno presso il comune di Mori e uno presso
il comune di Mezzana in Val di Sole.
Per tutte le informazioni relative alle iscrizioni, rette
e orari la famiglia è invitata a rivolgersi: agli uffici
amministrativi della Cooperativa sociale
La Tartaruga
Via Grazioli, 71 - 38122 Trento
Cell. 366 2553025 Presidente
393 3300883 Amministrazione
Fax 0461 092376
E-mail [email protected]
pec: [email protected]
www.latartarugacoop.it
A Fulvio Prati la Stella al Merito del Lavoro
Il 1° maggio 2014, presso la Sala della cooperazione
di Trento, alla presenza del sindaco Luca Civettini, il
concittadino Fulvio Prati è stato decorato con la “Stella
al Merito del Lavoro”, su proposta del Ministro del
Lavoro e decreto del Presidente della Repubblica. La
consegna dell’alta onorificenza era stata preceduta
da una comunicazione ufficiale inviata al Sindaco di
Nago-Torbole dal Consolato provinciale dei Maestri
del Lavoro di Trento e dalla Federazione dei Maestri
del Lavoro d’Italia. Nago-Torbole Notizie e l’Amministrazione comunale
si complimentano con il concittadino Fulvio Prati per
questo riconoscimento, che fa onore a lui e all’intera
comunità.
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Il Comitato Manifestazioni Nago-Torbole
da quattordici anni al servizio della gente
Com’è nato
Negli anni ’90 il comune di Malcesine aveva delegato al
comitato “Malcesine Più” l’organizzazione di tutte le manifestazioni culturali e turistiche sul territorio comunale,
mettendogli a disposizione il ricavato delle entrate al
castello. Un solo organizzatore di tutte le manifestazioni
avrebbe portato migliore distribuzione degli eventi, più
alta qualità dell’offerta culturale, musicale e turistica,
maggior risparmio: così è stato, visto che “Malcesine Più”
continua ancora oggi l’attività, dopo tanti anni.
Seguendo quell’esempio, il comune di Nago-Torbole cercò
di avviare un’esperienza simile. Da noi non c’erano castelli
con cui finanziare eventi e le esperienze precedenti non
avevano dato i frutti sperati per mancanza di fondi, perciò
il sindaco pro-tempore Giuseppe Parolari fu chiaro: il comune avrebbe sostenuto il nuovo comitato manifestazioni
a tre condizioni: la prima che il comitato raccogliesse con
le proprie forze almeno altrettanto denaro di quello che
gli veniva messo a disposizione dal comune; la seconda
che realizzasse a proprio carico tutte le manifestazioni sul
territorio comunale, comprese quelle a favore delle altre
associazioni; la terza che promuovesse nuove occasioni di
incontro per i giovani.
Beppino Girardi, affiancato da Gino Foletti che poi lo sostituì alla presidenza, accettò la sfida. Nacque così nell’anno
2000 il “Comitato Manifestazioni Nago-Torbole”.
L’attività svolta
Il comitato cominciò subito ad organizzare e gestire l’intero
cartellone delle manifestazioni, dando supporto anche alle
altre associazioni, circoli, gruppi con l’organizzazione di
spettacoli e musica, la copertura dei costi, la tenuta degli
spazi, la preparazione e la distribuzione di cibi e bevande.
Ciò fu possibile perché l’autofinanziamento funzionò subito molto bene. I fondi raccolti con la distribuzione degli
“Info” nelle attività turistiche, il sostegno degli sponsor, il
ricavato delle feste ed i contributi degli organismi di promozione turistica della zona, raddoppiavano quelli messi a
disposizione dal Comune. Il cartellone delle manifestazioni
sul territorio comunale divenne in questo modo sempre
più importante e ricco di appuntamenti, lungo tutto l’anno e non solo nei mesi estivi. In risposta alle richieste del
comune, il comitato si prese carico dell’organizzazione
e dei costi degli spettacoli per le tante altre associazioni,
realizzò inoltre ogni anno due beach party, uno di metà
estate e l’altro di fine estate, affiancandoli con la festa del
Remat, diventata anch’essa un appuntamento imperdibile
per i concittadini.
Nei suoi primi anni di vita il comitato era impegnato
complessivamente in più di 50-60 eventi l’anno per 90-100
giornate di lavoro, senza contare la fase di preparazione e
organizzazione, fino a che il comune non si riprese in mano
l’organizzazione delle manifestazioni interrompendo il
finanziamento.
Cambiarono così i compiti del comitato ma rimase invariata l’attività a favore di tutti coloro che lo chiedevano,
grazie all’autofinanziamento rimasto per molto tempo al
livello dei primi anni. Senza più l’impegno di organizzare
gli eventi, il comitato concentrò i propri sforzi sulle attività
a favore dei paesi, delle associazioni e dei gruppi, sull’organizzazione delle feste per i giovani in spiaggia, della festa
del Remat in parco pavese. Nel 2007, ad esempio, furono
ancora 35 le iniziative che videro coinvolto il comitato in
più di 50 giornate di lavoro. Era rimasto quindi immutato
lo spirito solidaristico, che ha continuato a contraddistinguerne l’attività fino ai nostri giorni.
Com’è oggi
Il Comitato Manifestazioni Nago-Torbole è sempre pronto
a mettere a disposizione i propri volontari, l’attrezzata
cucina nel parco Pavese, il materiale necessario, i tavoli,
le panche, le casette in legno, per le feste di paese e per
quelle turistiche, per gli incontri delle associazioni, di
gruppi di cittadini, di anziani, di giovani, per i circoli velici
in occasione di campionati e appuntamenti sportivi, per
soddisfare le richieste del comune e di tutti coloro che ne
hanno necessità per finalità pubbliche.
Nonostante le disponibilità economiche si siano ridotte nel
tempo (quest’anno la stampa dell’Info è stata in dubbio fino
all’ultimo per mancanza di fondi), sono ancora decine e decine le giornate che nel corso dell’anno vedono i volontari
prodigarsi in attività gratuite a favore dei cittadini e delle
associazioni e in alcune attività che invece servono per
autofinanziarsi e poter realizzare le tante attività gratuite
13
a favore della comunità, che altrimenti non potrebbero
essere fatte.
Nel 2013, ad esempio, sono state una ventina le iniziative,
distribuite in cinquanta giornate, che hanno coinvolto il
comitato, con il lavoro dei propri volontari oppure con la
messa a disposizione delle strutture: la sbigolada, la festa
di S. Andrea, la festa di S. Lucia, il corso di cucina di dieci
giornate organizzato dal comune, la festa del broccolo,
quella per gli anziani, l’addio a don Fernando, l’assistenza
ai concerti della scuola musicale inglese, il sostegno ad
iniziative di varie associazioni come il Comitato Noi e
Loro, l’associazione Genga, il Circolo Surf, l’associazione
Cento (Garda Raid Bike), l’associazione la Busa consapevole con l’Ecofesta, la festa bianco-azzurra, la festa per il
Bayern, il rinfresco per gli anziani in occasione dei fuochi
d’artificio, la festa del Remat, per citare le più importanti.
Grazie al lavoro prezioso dei 40 soci attivi che non hanno
fatto mancare il loro aiuto.
È importante, infine, il ruolo che il comitato ricopre da
alcuni anni: la sua sede è diventata punto di incontro per
tante persone, che in un paese turistico in cui per molti
mesi all’anno non ci sono occasioni (se non i bar, ma anche
quelli spesso chiusi), non avrebbero alternative. Chi va
nella sede del comitato invece, in estate come in inverno,
trova un ambiente dove stare in compagnia, dove si sente
forte lo spirito di solidarietà che si coglie anche dalla breve
intervista a due voci che segue.
ifestazioni
ComitatoMan
LE
NAGO TORBO
•
COPIA GRATUITA
FREIEXEMPLAR
Allegato al nr°
le Nago Torbole
ziario Comuna
1 2014 del Noti
FREE COPY
Comitato Manifestazioni Nago-Torbole| info
info2014
2014
Torbole Nago
INTERVISTA A DUE VOCI
a Beppino Girardi (primo presidente) e a Gino Foletti (attuale presidente) del Comitato Manifestazioni Nago-Torbole
Qual è secondo voi il risultato più importante raggiunto dal Comitato Manifestazioni in questi anni?
Tra le tante manifestazioni realizzate, quale sentite
più vostra?
Beppino Girardi - Secondo me è l’essere sempre stati a disposizione degli altri, delle associazioni di Nago e di Torbole,
del Comune e di tutti coloro che ci hanno chiesto una mano,
senza mai guardare da dove venivano o di che colore erano.
Come nel 2000 anche oggi, a quattordici anni di distanza,
siamo al servizio della comunità senza chiedere nulla. Basta
che le iniziative abbiano finalità pubblica e noi ci siamo, nella
maggioranza dei casi gratuitamente.
Beppino Girardi - Ho sempre avuto una predilezione per i
beach party che raccoglievano in spiaggia migliaia di giovani,
con tanti ragazzi torbolani e naghesi vestiti con le magliette
del comitato che lavoravano negli stand per far divertire i loro
coetanei. È bello essere riusciti a far partecipare tanti giovani
a momenti di vita insieme, di divertimento ma anche di lavoro
e impegno per gli altri. È una bella soddisfazione stare tra
i giovani e pensare che hai contribuito a farli star meglio.
Gino Foletti - Sono pienamente d’accordo con Beppino, però
vorrei aggiungere un altro risultato: il fatto di essere riusciti
a tenere aperto un centro che nel corso degli anni è diventato
punto di ritrovo per tanti paesani che vengono qui a cercare
compagnia. Il comitato è diventato anche uno strumento per
vincere la solitudine, oltre che un’opportunità per tutti coloro
che vogliono fare del volontariato lavorando per la comunità.
A questo proposito, approfitto dell’occasione per ricordare ai
concittadini che le nostre porte sono sempre aperte per tutti,
ancora di più per chi ha voglia di dare una mano.
Gino Foletti - Rispondere a questa domanda per me è come
sfondare una porta aperta. La festa che sento più mia è quella
del Remat. L’ho sempre voluta e difesa perché è più una festa
della nostra gente che dei turisti, anche se cade in piena estate.
Il Remat è una lunga rete da lago che veniva utilizzata dai
nostri pescatori. Quando il paese e i suoi abitanti si perdono
tra migliaia di turisti, arriva il Remat a raccoglierli e a metterli insieme. Questa festa viene tutte le estati a ricordarci da
dove veniamo ma ci ricorda anche che, nonostante il turismo,
siamo sempre una comunità.
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Bocciofila San Zeno, grazie
È finita, dopo quasi trent’anni di storia, l’avventura della
Bocciofila San Zeno, il sodalizio guidato da Antonio Rosà
che qualche mese fa ha dovuto arrendersi all’inclemente
incedere del tempo, che l’ha privato delle risorse più importanti per un’associazione sportiva: giocatori ed energie.
La decisione è stata presa all’unanimità dall’assemblea del
direttivo il giorno 18 novembre, che ha sancito ufficialmente
la fine di un gruppo che ha dato molto al paese di Nago. A
prescindere dall’aspetto del gioco stesso, infatti, la bocciofila
San Zeno si è sempre distinta per l’attività nel sociale. Le si
devono, ad esempio, l’organizzazione della celebre “Festa
dell’Ospite”, delle passeggiate sulla “Via del Trenìm” oltre
che quella d’innumerevoli gite e anche di alcune iniziative
benefiche, come testimonia lo stretto rapporto che l’ha
sempre legata al missionario don Alcide Mazzoldi, attivo
nell’Amazzonia brasiliana. La storia della Bocciofila San
Zeno parte da lontano, precisamente il 24 settembre del
1985. “Ufficializzammo - ricorda commosso il presidente
Antonio “Toni” Rosà - quello che era già da qualche tempo
un gruppo di persone che amava trovarsi a giocare a bocce,
passatempo nato sulla strada e poi cresciuto assieme a noi”.
Il primo presidente fu Giuseppe Giovanazzi, classe 1897,
che dopo un paio d’anni cedette il posto proprio a Rosà,
che l’ha poi mantenuto fino ai giorni nostri.
Il 1985 fu l’anno della realizzazione delle due nuove piste
all’aperto nell’area adiacente i campi da tennis. Era l’epoca d’oro per le bocce, ed è viva in tutti gli abitanti del
paese, l’immagine delle serate estive affollate di giocatori
e spettatori.
Tanto che, per poter giocare, si ricorreva anche a soluzioni
poco ortodosse: “Una volta - ricorda intensamente Rosà decidemmo di costruire una copertura improvvisata sopra i
di Danny Dusatti
campi, per permettere lo svolgimento del torneo di Ferragosto funestato dai temporali. Un vento fortissimo, in serata,
devastò la struttura. Alle due di mattina ci ritrovammo per
risistemarla, e alla fine il torneo ebbe luogo regolarmente”.
Un aneddoto che rende bene l’idea della passione che
animava il sodalizio in quegli anni. “È buffo constatare osserva con un pizzico di malinconia Rosà - che invece una
struttura coperta e attrezzata sia sorta nel momento in cui
i giocatori di bocce sono quasi scomparsi. Speravo che la
nascita del nuovo bocciodromo avrebbe portato una ventata
di energia, e anche personalmente ho provato a rilanciare la
nostra attività. Purtroppo, forse, ci sarei riuscito solo avendo
avuto una trentina di anni in meno”. Oggi la struttura è
gestita dalla bocciofila Nago-Torbole, nata una ventina di
anni fa proprio da una costola della “San Zeno”, a seguito
di alcuni disaccordi sull’opportunità o meno di associarsi
alla federazione nazionale. “A loro auguro comunque il
meglio - spiega Rosà - visto che abbiamo sempre collaborato con la massima amicizia”. I ringraziamenti per questi
decenni di storia si potrebbero sprecare, ma “Toni” tiene
soprattutto a far pervenire il suo grazie “a tutto il direttivo e
alle tantissime persone che in questi anni, con il loro lavoro,
hanno contribuito a rendere felici le tante persone del nostro
comune. E se qualcuno, un giorno, volesse ricordare che
una volta è esistita la Bocciofila San Zeno, sarò ben lieto di
mettermi a disposizione e fornire tutto il materiale di cui dispongo”. A questo proposito, infatti, si segnala che l’archivio
video di Rosà è immenso, composto da centinaia di ore di
filmati di manifestazioni dagli anni ‘80 in poi. “Sarebbe un
sogno - conclude Rosà - chiudere con una bella festa, in cui
vecchi e nuovi amici possano ritrovarsi per rivivere assieme
quei bellissimi ricordi”.
L’Amministrazione comunale si associa ai ringraziamenti dell’intera Comunità alla Bocciofila S. Zeno e al
suo Presidente per il grande impegno sociale e sportivo svolto in tutti questi anni.
Appunti di storia locale
CAMBIAR MESTIERE
di Ferdinando Martinelli
Quelli che, come noi, sono venuti al mondo decine
di anni fa, se tornano con il ricordo agli anni della
propria infanzia, non possono non rendersi conto
degli sconvolgenti cambiamenti che sono nel frattempo avvenuti. Niente è più come allora, e tutto
è ora sottoposto, da una forza inarrestabile, a mutazioni continue. Questa forza è la tecnologia, che
mette a disposizione dell’uomo strumenti sempre
nuovi che condizionano anche i suoi comportamenti. Qui ci limitiamo a registrare alcune conseguenze
che si sono avute nel campo delle professioni, delle
arti, dei mestieri.
La crisi economica attuale ha messo in luce questo
paradosso: che oggi non esiste più una professione
per tutta la vita; almeno, essa deve essere continuamente aggiornata alla luce delle nuove scoperte. Un
tempo la vita scorreva secondo un modello tendenzialmente stabile e predefinito: si andava a scuola,
si otteneva un diploma, o la laurea; per una quarantina di anni si lavorava di solito nella stessa azienda
o nello stesso ente facendo praticamente sempre lo
stesso lavoro, poi si andava in pensione e ci si godeva la vecchiaia. Questo era il mondo dei nostri nonni, dei nostri genitori, fino alla generazione degli
odierni pensionati. Quel mondo non esiste più. La
stessa scuola professionale, oggi, più che insegnare
un mestiere, deve insegnare a cambiare mestiere. È
chiamata, cioè, a formare una mente elastica, flessibile, aperta, insomma, all’innovazione tecnologica
continua: in grado cioè di adattarsi al cambiamento, di affrontare situazioni sempre nuove. A sentire
gli economisti più avveduti, sembra proprio che
dall’attuale crisi economica si possa uscire solo se
i nuovi lavoratori avranno una formazione intellettuale che gli consenta di cambiare lavoro, quando
le circostanze lo richiedano.
L’evoluzione tecnologica, l’informatizzazione, la robotica hanno reso, per naturale conseguenza, obsolete alcune figure professionali che un tempo erano
familiari e la cui presenza, stabile o transitoria, era
abituale nei nostri paesi. Chi non ricorda, tra i più
anziani di noi, gli spazzacamini, i “moleti” (arrotini),
i caregheti, gli straccivendoli, i calafati, i pastori, le
lavandaie: figure che ora vivono solo nel ricordo, ma
che un tempo erano indispensabili per un regolare
svolgimento della vita quotidiana. Qui di seguito
cercheremo di ricordarne qualcuna, così com’è rimasta impressa nella memoria di un ottuagenario.
Lo spazzacamino. La sua stagione iniziava ai primi
freddi dell’inverno, quando i camini si apprestavano
al loro più impegnativo lavoro e tutti pensavano al
pericolo d’incendio dovuto dalla presenza eccessiva di fuliggine venutasi ad accumulare nella canna
fumaria. Ora il gas metano usato da tempo nelle nostre case ha allontanato questo pericolo e il ricordo
di questo strano e unico personaggio è così lontano
ed estraneo e così legato ad altrettanto vaghi ricordi
della prima infanzia e di libri di lettura che, a pensarci, la sua figuretta ci appare così surreale da trovare
la sua naturale collocazione in una piazza metafisica
di De Chirico. Difficile è anche tentare di descrivere
quel che, ragazzini, si provava quando veniva dentro la cucina con la lunga scaletta e gli altri strani
aggeggi neri come l’inferno, quell’omino tutto nero
meno gli occhi e i denti. Era inevitabile pensare al
diavoletto del santino delle sette tentazioni mentre
i saggi insegnamenti della vecchia e poetica canzone popolare dello spazzacamino (in riva al lago [il
lago Maggiore] dove son nato - i miei fratelli ivi ho
lasciato) improvvisamente si materializzavano nella
potente apparizione.
Era, lo spazzacamino, argomento obbligatorio e
inesauribile di racconti e minacce per la mamma
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16
che voleva quietare il bambino e farlo addormentare, e materia a non finire per la maestra per le sue
lezioni (ma come le avranno chiamate allora?) di
«educazione morale e civile» ai bravi scolaretti.
Ma invano cercheremo nei lontani ricordi qualcosa
che ce lo presenti - come bene o male sarà stato
- in veste di operaio o artigiano; ormai sappiamo
raffigurarcelo solamente come perfetto campione
e archetipo dell’amore del prossimo. Lasciamolo
quindi nella sua atmosfera di sogno e conserviamo
il suo ricordo nella dolce luce dell’infanzia e della
poesia.
Lo straccivendolo. Nessuno sa dire che fine abbia
fatto lo straccivendolo. Ma il nome non deve trarre in inganno, che gli stracci, quello, non veniva a
venderli, ma a comprarli. Spingeva un carrettino
con due ruote da bicicletta, in seguito sostituito da
un minuscolo motocarro sempre in panne. Piantava
baracca in un angolo della piazzetta e la sua insegna araldica, e il principale ferro del mestiere, era
una grande bilancia, piena di anni e di acciacchi,
con il piatto enorme sostenuto da catenelle, con il
lungo braccio in uno stato così decrepito, che lui
solo sapeva armeggiare l’attrezzo. E Dio solo sa se la
pesatura era esatta.
Vicino al carrettino nascevano discussioni a non finire, perché il mercato era instabile e il prezzo della
merce fluttuante.
Di solito il mercante di stracci raccoglieva anche
pelli di coniglio, e, infatti, il suo richiamo, gridato per
le strade del paese, era “strasse, ossi e pèl de cunèl”,
che però continuava con una lunga tiritera che nessuna ha mai capito bene.
Ma l’accento sì: e spesso, si diceva, era quello, vivo e
arguto, del veronese. E la bicicletta era - nelle giornate buone e se gli affari erano andati bene e se era
riuscito a far tirar fuori dal furbo contadino anche
qualche bella pelle di gatto o di tasso o di volpacchiotto - tutto un trofeo di pelli grigie e bianche che
pendevano a festoni e a mazzi dal manubrio, dalla
canna, dalla sella, e il velocipede spariva e diventava
un piccolo magazzino che, passando, lasciava per le
strade un odore forte e acre di conceria.
Ma il piccolo commercio non era cosa poi tanto facile, da novellini. La concorrenza infieriva, i prezzi
andavano su e giù peggio che quelli di borsa, e la
massaia non era così sciocca da mollare la sua bella pelliccetta a straccia-mercato, ché l’allevamento
dei conigli le era costato fatiche e tempo e anche
l’impagliatura della pelle e l’essiccazione andavano
fatte a regola d’arte.
Il careghéta. Nei tempi passati, molto atteso era in
paese l’impagliatore di sedie o “careghéta”. La sua
opera, di tanto in tanto, era insostituibile. Le sedie
impagliate erano soggette a rapida usura, e quando
qualche treccia si smagliava, il guaio si propagava a
macchia d’olio. Allora ci voleva proprio il seggiolaio,
perché il suo lavoro, altamente specializzato, non
poteva essere effettuato in casa, e neppure dal più
ingegnoso contadino o artigiano non specialista.
Veniva dunque, lanciava il suo grido, e anche lui si
accampava in piazza. Capitava con un carrettino a
ruote alte e nel piccolo cassone aveva i ferri del mestiere che consistevano in grossi mannelli di càrici
(fibre vegetali essiccate) di varia specie e consistenza secondo i vari lavori: sedie rustiche, da cucina, sedie da salotto, seggioloni conventuali. Alcuni mazzi
erano di color verde o rosso per le impagliature bicolori che facevano un gran bel vedere.
Era incredibile l’agilità e l’abilità del careghéta; la sedia girava tra le sue mani e le ginocchia come una
trottola; la treccia, unendo càrice a càrice con la giusta torcitura, si allungava e non finiva mai e in un
batter d’occhio la sedia usciva dalle sue mani nuova
fiammante che era una bellezza.
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Arrotino (moléta). È una delle vecchie figure artigianali che, sia pure assai di rado, visita ancora i
nostri paesi: il moléta non è dunque scomparso, si
è solo specializzato, e la sua tendenza e legittima
aspirazione è di aprire un negozio di coltelleria e di
svolgere lì dentro anche il mestiere di affilare forbici
e coltelli. Il suo antico strumento di lavoro era una
specie di carretto, in origine con una sola ruota, somigliante a una grande carriola, che veniva spinto
a mano e con il quale faceva percorsi anche molto
lunghi e faticosi.
Giunto in paese, per prima cosa capovolgeva il suo
arnese, in modo che la ruota, agganciata a un pedale, potesse ora girare liberamente e muovere la
mola a una velocità notevole per via di un rapporto favorevole tra le due ruote, tra loro collegate da
una cinghia di cuoio. Questo trabiccolo, col tempo, si venne modificando diventando sempre più
maneggevole, e qualche ingegnoso arrotino riuscì
perfino ad adattare una bicicletta, sfruttando pedali
e catena per muovere la mola, ad attrezzo da arrotino. Con il vantaggio di potersi così spostare da un
paese all’altro più velocemente. In tempi più recenti
abbiamo visto anche carretti da arrotino con due
ruote: una per lo spostamento e l’altra per imprimere il movimento rotatorio alla mola.
Sistemato lo strumento in un angolo della piazza, e
fissato un secchiello con dell’acqua che sgocciolava
sulla mola mediante un piccolo rubinetto dosatore,
con funzione di lubrificante, l’arrotino percorreva
strade e piazze del paese, gridando la sua presenza,
e raccogliendo forbici, coltelli e quanti altri attrezzi
avevano bisogno di essere arrotati.
Poi incominciava il suo lavoro: con abili gesti delle
mani passava la lama sulla mola per darle “il filo”,
fino a renderla tagliente.
Patria degli arrotini era considerata la Val Rendena,
dalla quale, in tempi di carestia, molti sono emigrati
in tutto il mondo in cerca di fortuna, che qualcuno
ha anche trovato, soprattutto in America.
Il calzolaio a domicilio. Una delle grosse preoccupazioni del padre e della madre di famiglia all’approssimarsi dell’inverno era di “scarpare” la numerosa figliolanza. Problema non certo di facile soluzione per le finanze ahimè! sempre depresse del
piccolo contadino o del mezzadro o del pescatore.
Comunque, dovendosi pur provvedere in qualche
modo e non esistendo allora o non essendo accessibili alle predette finanze i negozi di calzature, veniva a proposito la fiera di Sant’Andrea alla fine di novembre. La data era stata scelta con molta saggezza
dai remoti istitutori: era giusto giusto il momento
per il bel paio di scarpe nuove e qualche soldarello
era pure entrato nella buona stagione e a San Martino. E la fiera soddisfaceva tutte le esigenze. Scarpe
robuste con i bei chiodi della valle di Ledro (sostituiti solo in tempi relativamente recenti con il “carro
armato” in gomma) che i ragazzi portavano con orgogliosa fierezza.
Ma c’era anche il calzolaio a domicilio. Questi veniva
in casa “a giornata” con uno o due garzoni e vi trovava (o portava) una bella mezzena di cuoio spesso e
robusto. Riparava e faceva scarpe nuove, mangiava
in casa e dopo due o tre giorni di “opera” tutta la famiglia era a posto.
Tipico di quest’artigianato remoto nel tempo e nel
costume era la mancanza di qualsiasi macchina, a
parte ovviamente i ferri del mestiere, tra cui tipica
la lesina. Tutto era fatto a mano. Usava chiodini di
legno detti “cavicchi”. Anche lo spago veniva ritorto al momento dell’uso, bene impeciato e con la
setola in cima. Disdegnava il metro. Prendeva le
misure con certe striscioline di carta che avvolgeva intorno al piede in varie guise e segnava le varie misure piegando la strisciolina e facendo una
tacca.
Ora entrando nella bottega dei suoi successori col
deschetto tutto contornato di belle macchine lucenti e ronzanti che fanno tutto loro, si vede proprio
che siamo in un altro mondo.
(Le foto sono state scaricate da Internet)
18
Le antiche strade dell’Alto Garda
vanno in Val di Gresta
Il progetto Antiche strade dell'Alto
Garda a cura del MAG e con la collaborazione delle amministrazioni
comunali, giunge con questa alla sua
ottava edizione, mantenendo costante
l'idea che le realtà vive di un territorio, come le scuole e le associazioni,
possono diventare protagoniste di
una riscoperta di angoli suggestivi e
carichi di storia del paesaggio.
Quest'anno i comuni di Nago-Torbole, Mori e Pannone si sono impegnati
a riscoprire l'antico sentiero che da
Nago giungeva fino a Ronzo-Chienis.
Come nelle precedenti edizioni, il
sentiero è stato studiato da storici,
botanici e dai ragazzi delle scuole
primarie di Nago e della Val di Gresta,
che realizzeranno i primi un volume
della collana editoriale del MAG Antiche strade dell'Alto Garda, mentre i
ragazzi prepareranno un CD di presentazione delle attività didattiche da
loro realizzate. Le presentazioni alle
comunità dei due lavori si sono svolte martedì 27 alle ore 20.30 presso il
Forte di Nago, e mercoledì 28 maggio
alle ore 20.30 presso la Casa Anziani
di Ronzo-Chienis. Infine, come nelle
precedenti edizioni, la strada è stata
materialmente percorsa in una giornata di festa, a cui hanno collaborato
diverse associazioni dei tre comuni,
sabato 31 maggio. Con partenza distinta da Nago (Vecchia stazione) e da
Ronzo (Chiesa di san Michele) i due
gruppi si sono incontrati a Pannone,
località Doss Alt, dove è stata offerta
loro una pasta. Ospite della giornata
la banda musicale di Buttenheim, che
nel primo pomeriggio insieme al Coro
Monte Stivo si è esibita in un concerto.
Le associazioni coinvolte nel progetto: Gruppo Alpini di Mori, Gruppo
culturale Nago-Torbole, SAT Valle
di Gresta, ACRS Pannone e Varano,
Gruppo Carnevale Ronzo-Chienis,
Coro Monte Stivo.
La Via agli orti di
Gardumo
Il tragitto della Via agli orti di Gardumo ripercorre la vecchia strada che
da Nago sale per Pannone e quindi
continua verso i paesi dell’alta Valle
di Gresta, Chienis e Ronzo, oltrepassa il Rio Gresta e ritorna a Pannone
attraversando i campi.
Il percorso non poteva che prendere il
via da un luogo di arrivi e di partenze
come l’area della vecchia stazione ferroviaria della MAR a Nago. Seguendo
i passi di antichi viandanti si prosegue
per le campagne fino a giungere alla
casa del pane, utilizzata dal panettiere
di Pannone per vendere il pane anche
ai naghesi senza pagare le tasse aggiuntive per essere uscito dal proprio
comune, trovandosi questa costruzione sul confine tra l’allora comune di
Pannone e quello di Nago-Torbole.
Lì inizia la salita che porta alle terre
19
di Gardumo passando accanto alla millenaria area sacra
della chiesetta di San Tomè e poi oltre, verso i luoghi che
hanno visto gli ultimi istanti di vita di Gioacchino Bertoldi,
protagonista suo malgrado di avvenimenti più grandi di
lui e di una delle pagine più nere del Novecento gardesano.
Le viti e gli alberi da frutto della piana di Nago (ma anche
piante su cui non si può più posare lo sguardo come le
grandi coltivazioni di tabacco ben impresse nella memoria
di diverse generazioni di maserine), progressivamente
lasciano spazi agli olivi che s’inerpicano fin dove possono,
alternando lungo il percorso muretti a secco ben curati ad
altri in totale stato di abbandono. Poi, quasi d’improvviso
compaiono gli orti e i primi terrazzamenti che diventano
una compagnia costante per tutta la strada.
Avvicinandosi a Pannone si sovrappongono ai fatti storici
i racconti della tradizione, come le vicende popolari del
brigante Mariamoro, ricordata anche, e soprattutto, dai
toponimi. Tradizione popolare ma anche opere letterarie
come il racconto di Nostra di Gresta-Castelbarco, protagonista dell’omonimo romanzo storico di Pietro de Alessandrini, le cui tribolazioni amorose restituiscono nelle pagine
un po’ di vitalità e un po’ della vecchia gloria ai ruderi di
Castel Gresta. Lo stesso castello, infatti, per secoli è stato
Antica Via
a cura delle insegnanti
I ragazzi delle classi quarta e quinta della Scuola Primaria di Nago hanno avuto ancora una volta la bella
occasione di studiare il loro territorio da diversi punti
di vista: storico, geografico, religioso ed artistico, rielaborando in classe e sul percorso che da Nago porta alla
Valle di Gardumo (conosciuta oggi come Val di Gresta),
attraverso la chiesa di San Tomé, tappa importante di
un antico passaggio.
Questo lavoro è stato svolto a “più mani”: “sul campo”,
con l’osservazione sul territorio, per quanto riguarda
la vegetazione e gli aspetti storico-geografici di questa
importante via di passaggio e di scambio; in classe, con
la rielaborazione artistica di fotografie scattate sui luoghi
importanti, sulla ricerca storica e sulle fasi di restauro
della chiesa e, infine, sull’interessante studio delle
mappe catastali del luogo, riviste anche dalla memoria
dei nonni. Tutto questo in un intreccio di vecchio e di
nuovo, tra ciò che c’era e ciò che non c’è più, tra ciò che
è rimasto e ciò che si vuole far rivivere, con l’intento
di far amare il proprio territorio, luogo di un’identità
precisa, ma aperti alla scoperta di un altro territorio.
Tutto ciò si è svolto sotto la direzione della dottoressa
Monica Ronchini, nota ricercatrice del Museo Storico
aperta ad una nuova cultura del territorio, ed alla
dottoressa Mariangela Ballardini, esperta in botanica.
Sperando di non dimenticare nessuno, desideriamo
il simbolo del potere delle famiglie che lo hanno abitato, i
da Gardumo prima e i potentissimi Castelbarco in seguito:
protagonisti non solo delle vicende storiche e politiche
della Valle ma anche di gran parte delle trasformazioni
del territorio. Al loro fianco agiva (e agisce tuttora) una
popolazione laboriosa, che nei numerosi segni del sacro
sparsi sul territorio e nelle carte di regola cercava la propria
dimensione religiosa e amministrativa.
Un’azione complessiva che ha lasciato un’impronta indelebile riscontrabile anche nel panorama attuale. Per secoli
la disposizione degli stessi paesi e delle loro chiese, di ogni
muro, ogni terrazzamento e ogni campo ha rappresentato il
punto d’incontro tra la morfologia del terreno e le necessità
e l’ingegno dell’uomo. Trasformazioni che si sono susseguite in maniera vertiginosa nell’ultimo secolo sotto lo sguardo
implacabile della storia, testimoniate tra l’altro dalle trincee
e dalle fortificazioni della prima guerra mondiale lungo
tutta la dorsale del Creino. E che sono continuate poi fino
alla seconda metà del Novecento quando Ronzo e Chienis
sono diventati fisicamente un unico paese, incontrandosi
nel luogo dove sorgono le due chiese di San Michele.
Nicola Mazzoldi
ringraziare il Circolo culturale di Nago-Torbole e l’Associazione Benàch, che da sempre collaborano attivamente con la Scuola, l’Associazione Il Fotogramma per
il prezioso contributo artistico, i gruppi A.N.A. di Nago
per la disponibilità all’accompagnameto sul territorio, e
quello di Mori per aver fornito il materiale sul restauro
della chiesa di San Tomé, l’Archivio Diocesano, che ci
ha aperto le porte per lo studio dei documenti relativi
alla chiesa, il dottor Alessio Less per la sua preziosa
testimonianza, i nonni Armando, Ezio e Gino che sono
intervenuti in aula e sul territorio, l’Associazione Nagocrescendo, le sezioni della SAT del Sommolago, della
Val di Gresta e di Mori, l’Amministrazione comunale
di Nago-Torbole e la Scuola Primaria di Ronzo-Chienis,
insieme a tutte le altre associazioni che hanno lavorato
per la giornata di sabato 31 maggio, e per le serate di
presentazione alle comunità di martedì 27 e mercoledì
28 maggio.
In ultimo, un particolare ringraziamento agli alunni, gli
adulti di domani, che hanno saputo camminare insieme,
osservare anziché guardare, studiare per rispettare e
conoscere per amare.
Gli appuntamenti svolti:
•martedì 27 maggio ore 20.30 Forte Alto di Nago, presentazione del lavoro svolto;
•mercoledì 28 maggio Ronzo-Chienis, presentazione
del lavoro svolto;
•sabato 31 maggio, In cammino per l’antica via.
20
associazioni
RESOCONTO 1° SEMESTRE 2014
Nel corso di questi primi sei mesi,
sono stati fatti due laboratori fo-
tografici nelle scuole elementari
di Bolognano e Torbole, grazie al
prezioso contributo dei soci Rudy
Benolli, Stefania Michelotti, Lorenza
Miorelli, Daniele Zeni, Laura Zinetti,
Sonia Calzà, Sabrina Castori e Cristina Carmagnani. Scopo di questi
laboratori non è tanto insegnare l’uso
del mezzo fotografico, ma avvicinare
il bambino, anche attraverso il gioco
a questa forma di comunicazione,
trasmettendo alcune piccole ma importanti informazioni, come primo
approccio educativo all’immagine,
raccogliendo con soddisfazione un
certo entusiasmo, sia tra gli scolari
sia tra i loro insegnanti. Come gli anni
scorsi presso la nostra sede abbiamo
organizzato delle serate a tema, con
ospiti esperti fotografi: Annabella
C. Hofmann, Matteo Tonelli, Lucillo
Carloni e Olaf Kreinsen. Inoltre, grazie alla proposta dell’artista Annabella Claudia Hoffmann, alcuni soci
hanno partecipato al progetto Arte
Fantastica, che si terrà in Germania tra
27 settembre - 12 ottobre 2014
Si chiamerà Nago-Torbole PhotoFestival, la manifestazione culturale dedicata alla fotografia organizzata
dal Fotogramma, il Gruppo Fotografico di Nago che
quest’anno festeggia il suo quindicesimo di attività. “Ci
stiamo pensando da un po’ - ci fanno sapere gli organizzatori - e visto l’interesse raccolto verso le attività
fotografiche proposte in questi ultimi anni, crediamo
che i tempi siano sufficientemente maturi per organizzare una manifestazione di tal entità nel nostro comune
e sul nostro territorio”.
Il Festival si svolgerà dal 27 settembre al 12 ottobre,
più di due settimane dedicate alla fotografia all’interno
delle quali saranno proposte svariate attività non solo
riservate agli esperti del settore. Promuovere la fotografia come forma d’arte e di espressione creativa e comunicativa è l’obiettivo principale della manifestazione,
oltre a quello di favorirne la divulgazione sul territorio
dell’Alto Garda, auspicando il coinvolgimento della popolazione locale e di tutti gli appassionati e interessati a
tale disciplina, anche non residenti nel nostro territorio.
L’evento si propone, inoltre, di essere un importante
momento di scambio tra esperti e simpatizzanti dell’arte
fotografica, che avranno così l’occasione di avvicinarsi
a contenuti e lavori sia della fotografia amatoriale sia
di quella professionistica.
Il Festival si aprirà il 27 settembre con l’inaugurazione
presso il Forte Superiore di Nago della mostra fotografica collettiva dei soci del Fotogramma, un lavoro
a tema comune coordinato da un curatore esperto ed
esterno all’associazione, la quale richiama da diversi
anni un gran numero di visitatori da tutta la regione.
Oltre a questa, sono previste per l’intera durata della
manifestazione diverse esposizioni fotografiche di
singoli autori e/o collettive, dislocate in alcuni punti
del comune e visitabili gratuitamente. Saranno poi organizzati dei laboratori fotografici per famiglie, e degli
eventi formativi quali workshop e/o corsi di natura
tecnica dedicati quindi primariamente agli esperti e
appassionati.
Oltre ciò, il programma prevede varie serate e seminari
a sfondo fotografico/culturale, gratuiti e aperti a tutta
la cittadinanza, aventi l’obiettivo di proporre una fotografia in chiave meno tecnica, e quindi fruibile anche
dai non esperti. Tutte queste attività saranno tenute da
fotografi professionisti e/o esperti del settore. Il programma completo della manifestazione sarà consultabile all’indirizzo web www.nagotorbole-photofestival.
it a breve on-line.
Il Fotogramma
21
giugno e luglio. Anche quest’anno non è mancato il corso
base di fotografia, che visto l’alto numero di partecipanti,
si è tenuto presso il teatro di Nago. Importante precisare che i relatori sono tutti interni al gruppo, vale a dire,
Paolo Benaglio, Andrea Benuzzi ed Ezio Bresciani; una
sola serata tra l’altro fuori programma, è stata tenuta dal
nostro amico fotografo Luca Chistè. Nel mese di marzo è
andato in mostra presso lo spazio espositivo “Craffonara”
di Riva, il progetto fotografico “Immagina... così mi vedo,
così mi immagino” ideato e realizzato da tre nostri soci,
Rudy Benolli, Sonia Calzà e Stefania Michelotti, con la
collaborazione dei servizi sociali della Casa di riposo di
Riva. I principali protagonisti di questo lavoro, sono stati
alcuni ospiti della struttura, che hanno accettato di farsi
fotografare, per raccontare e interpretare un loro sogno nel
cassetto. Il risultato più che eccellente, ha dato la possibilità
agli anziani di trascorrere con entusiasmo alcuni momenti
in compagnia dei fotografi, trasmettendo a tutte le persone
coinvolte una buona dose di simpatia. Continua anche
nel 2014, la collaborazione col MAG al progetto “Antiche
strade dell’Alto Garda”, con l’intento di valorizzare le
vecchie vie di comunicazione. Quest’anno è toccato al
percorso Nago-Ronzo-Chienis, e pertanto alcuni nostri
tesserati, Giuliana Baldessari, Paolo Baldessarini, Rudy
Benolli, Sonia Calzà, Carlo Michelini, Marco Vecchi e Piero
Zaffoni accompagnati da Mimma Ballardini hanno realizzato una serie d’immagini lungo il tragitto interessato, che
servirà a impreziosire i testi della pubblicazione che sarà
prodotta. Infine, un breve accenno al programma autunnale che vedrà realizzata la prima edizione del festival di
fotografia, (nella pagina precedente una presentazione)
che si articolerà tra Nago e Torbole, al cui interno sarà
realizzata la mostra 2014 il cui tema sarà il tempo e tutte
le sue sfaccettature.
www.ilfotogramma.org
22
Associazione culturale BENÀCH
L’anfibio ritrovato:
dalle acque di Torbole alla Casa Bianca
Sul numero di dicembre del notiziario comunale davamo notizia che quattro signore dell’American Legio,
associazione di veterani di guerra statunitensi, che conta
2.400.000 soci, erano state a Torbole per omaggiare i
caduti morti in zona nel 1945 e ringraziare i Volontari
del Garda per il ritrovamento dell’anfibio che probabilmente trasportava i 24 soldati poi annegati il 30 aprile
1945. Tornate a casa hanno raccontato la loro esperienza
ai giornali ed alla televisione (vedi www.wktv.com/.../
Four-Camden-women-experience). La cosa, però, non
si è fermata qui. Lo scorso aprile, infatti, Katleen Duerr,
una delle suddette signore, ha fatto la richiesta al presidente degli USA Barack Obama di spendersi non solo
con le costosissime e lunghe ricerche per localizzare
l’ae­reo recentemente scomparso e inabissatosi nelle
acque dell’Oceano Indiano, ma anche di impegnarsi,
con molto minor dispendio, per il recupero dell’anfibio
localizzato da tempo nelle acque del Garda. Si dice che
da cosa nasce cosa... vediamo, quindi, cosa succederà.
Nel frattempo l’attività della nostra Associazione ha
continuato la ricerca e lo studio non solo dei bunker
della Blaue Linie (con quelli, interessantissimi perché
diversi da quelli posti sulle sponde trentine, segnalatici
dai nostri soci Cesare, Emiliano e Luca di Limone e di
Navene i bunker individuati sono una sessantina), ma
anche, con amici dell’Associazione Archeologia dell’Aria, dei resti di aerei alleati abbattuti nel Basso Trentino.
Dai quattro aerei finora indagati sono emerse materiali
interessantissimi.
A questo proposito stiamo organizzando una cerimonia
per il 21 settembre prossimo a Ronzo per ricordare,
assieme ai famigliari che verranno dagli USA, i due
piloti morti il 6 febbraio 1945 sul monte Brugnolo.
Nell’occasione sarà posta sul luogo anche una targa
commemorativa. Contemporaneamente sarà presentata
una pubblicazione e organizzata una piccola mostra con
i resti dell’aereo ritrovati da Giacomo e Ben.
Per tener viva questa memoria intendiamo, inoltre,
consolidare per il futuro l’iniziativa del nostro socio
Rick Tscherne, un ranger USA, il quale da qualche anno
a questa parte, nel giorno anniversario della morte di
Darby (30 aprile 1945), ricorda il fatto con una marcia
solitaria (quest’anno è stato affiancato da Ben) da Peschiera a Torbole. Questa manifestazione è apparsa sulla
prima pagina del giornale, distribuito tra americani e
inglesi che si trovano in Italia, in decine di migliaia di
copie, The Italian Insider. Italy’s first English Language
daily newspaper, nel suo numero del 7 maggio - “Col.
Darby honored in Ranger Challenge” (http://www.
italianinsider.it/?q=node/2188).
Parimenti grande piacere ci ha dato vedere l’ultimo numero di Blizzard, la rivista della X Divisione da Montagna, che nel suo ultimo numero (http://10thmtndivassoc.
org/blizzard12014/index.html) ha dedicato la prima pagina alla manifestazione della “Colonna della Libertà”
effettuata lo scorso anno sul Garda Trentino.
Per rimanere in tema, ricordiamo che tra le proposte
fatte a Ingarda dalla nostra Associazione nell’ambito
del progetto “Tesori nascosti del Garda Trentino”, vi
sono due escursioni sulla Blaue Linie da accompagnare
con adeguata guida trilingue.
Il prossimo anno, infine, cade il 70° anniversario della
fine della guerra. Per non farci cogliere impreparati
crediamo che la prossima visita di Val Rios, presidente
dell’associazione dei discendenti dei mountaineers della
Decima divisione da Montagna, possa dare buoni frutti.
La nostra attività, comunque, non si è esaurita qui.
•Abbiamo approntato un terzo numero di Benàch, il
nostro quaderno di ricerche storiche;
•Abbiamo fornito all’Amministrazione comunale i testi
per segnalare, con opportune tabelle, i siti torbolani
di particolare interesse storico (il porto, il Casèl, Casa
Beust, il Castel di Torbole, la piazza, il Picalóf, l’Oliveto di Goethe, la Chiesa di Sant’Andrea);
•Abbiamo collaborato con il Museo Alto Garda fornendo per la pubblicazione sull’antica via che collegava
Nago alla Valle di Gresta, notizie storico-archivistiche
su due particolari vicende: la Casa del pane in Vignolo
(fine ‘800) e l’apocalittica Rovina di Campèl (1836);
•Abbiamo collaborato con la scuola elementare di Nago
e con le scuole materne dei due paesi.
Tra i reperti recanti il segno del lanciafiamme che sterminò la squadra di soldati
tedeschi attestati nel bunker di Corno di
bo’, vi è anche questa una medaglietta
sacra, una di quelle che una volta le madri
cucivano sul lato interno della canottiera dei figli, affinché il
personaggio che vi era raffigurato - Madonna o santo - li proteggesse dai pericoli spirituali e materiali. Benché deformato,
sul bordo della medaglietta è chiaramente leggibile la parte
finale di una parola: “... ZAGA”. Senza ombra di dubbio, anche
con l’osservazione di altri elementi e segni, sulla medaglietta
vi era raffigurato San Luigi Gonzaga, che nel 1926 era stato
proclamato patrono della gioventù cattolica. Quel giovane,
quindi, era, presumibilmente, cattolico e italiano. Ma allora
nel bunker di Corno di bo’ non vi erano solo tedeschi?
23
T
Gruppo Culturale Nago orbole
38069 NAGO (TN) - c/o Biblioteca Comunale - Tel. 0464-505181 e-mail: [email protected]
Il 29 marzo scorso si è tenuta l’assemblea ordinaria dei soci per il rinnovo
del direttivo e delle cariche sociali.
L’assemblea ha visto la partecipazione
di 21 soci, che dopo la relazione del
presidente uscente hanno intavolato
una discussione piuttosto ampia sollevando alcuni problemi. Il direttivo
per alcuni di questi ha dato ampia
spiegazione, per altri ha preso nota e
provvederà al meglio. Dopo l’approvazione del bilancio, si è proceduto
alla votazione per l’elezione del direttivo. L’esito è avvenuto nella continuità delle due gestioni precedenti in
quanto è stato riconfermato con la sola
eccezione dell’entrata di Andrea Romani, che sostituisce Nicola Mazzoldi,
il quale ha comunque assicurato il suo
apporto alla redazione del semestrale.
Quindici giorni dopo si è riunito il
direttivo per eleggere il presidente
e per assegnare le cariche sociali:
il direttivo costituito da Francesca
Odorizzi, Andrea Romani, Fabien
Benuzzi, Marco Rosà, Tullio Rigotti,
Tullio Pasquali e Nino Mazzocchi ha
deciso, all’unanimità di riconfermare
alla carica di presidente Nino Mazzocchi, chiaramente con l’astensione di
quest’ultimo. Questa carica è dovuta
anzitutto per dare continuità alla gestione, e soprattutto per oggettive difficoltà nel trovare un sostituto. Sono
state riconfermate anche le cariche
di Tullio Rigotti a cassiere, di Gianni
Berti a capo redattore, di Graziano
Riccadonna a direttore responsabile
della rivista.
Archiviata con successo l’iniziativa
sull’attualità del pensiero di Scipio Sighele, il Gruppo Culturale NagoTorbole riparte col nuovo numero del proprio
quaderno semestrale di storia locale
“La Giurisdizione di Pénede”, il n. 42.
La novità della pubblicazione è che può
fregiarsi del prestigioso marchio ISSN,
rilasciato dal Centro Italiano ISSN che
opera nell’ambito della Biblioteca Centrale del CNR, costituisce un servizio;
in sintesi, La Giurisdizione di Penede è
titolata per essere riconosciuta a livello
nazionale nel sistema delle biblioteche.
Il n. 42, in fase di stampa, rievoca le
origini della “sbigolada” a Nago e a
Torbole a cura di Gianni Berti: a seguiGruppo Culturale
T
Nago orbole
A cent’anni dalla morte:
l’attualità del pensiero
di Scipio Sighele
NAGO - FORTE SUPERIORE
21 SETTEMBRE - 27 OTTOBRE 2013
Eventi volti a riscoprire la figura del giurista e sociologo trentino
La mostra a cura del:
Gruppo Culturale NagoTorbole
e in collaborazione con:
MAG - Museo Alto Garda
Comune di Nago-Torbole
Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Cultura
Mstf - Fondazione Museo Storico del Trentino
Università di Trento Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
Ricerca documentale a cura di
Renza Rigatti
Archivio Biblioteca Comunale Trento
Testi e scelta materiali a cura di
Andrea Mubi Brighenti
Francesca Odorizzi
Paolo Domenico Malvinni
Giovanni Mazzocchi
Ferdinando Martinelli
Documentazione archivistica
Archivio Famiglia Castellini, Cerro di Laveno Mombello, Varese
Fondazione Museo Storico del Trentino - Mstf
Biblioteca Comunale di Trento
Biblioteca Civica di Riva del Garda
Biblioteca Civica di Rovereto
Archivio della Soprintendenza dei Beni Culturali
della Provincia Autonoma di Trento
Archivio Sandro Regazzola
Un ringraziamento particolare va a
Clateo Castellini, Milano
Sandro Regazzola, Trento
Adelina Rigatti
re tre vicende degli ultimi drammatici
giorni della seconda Guerra mondiale
nelle interviste di tre testimoni oculari. Maria Bona de Bonetti propone il
ricordo della figura di Carlo de Bonetti quale direttore dell’Istituto Agrario
di San Michele. Tullio Rigotti, con la
traduzione di Renzo Benolli, propone
due racconti di Heinrich Noè su Nago
e su Torbole ambientati nella seconda metà del 1800. Valentino Rosà, in
collaborazione con Giorgio Chelidonio, riferisce delle frequentazioni
baldensi in epoca tardo preistorica, e
Aldo Tavernini estrae dai suoi copiosi
ricordi di vita paesana la figura del
baron Friedrich von Beust. Di Grazia
Staffieri l’intervista a Emilio Giuliani
sulle memorie della Grande Guerra,
vissuta da bambino profugo in Val di
Rabbi. Roberto Dall’Olio, ferrarese,
insegnante di Lettere, scrittore e poeta
contemporaneo, propone un florilegio
di alcune sue poesie a testimonianza
del suo amore per l’Alto Garda: le
illustrazioni che le accompagnano
sono di Luigina Lorenzi. Tullio Pasquali “segnala” le collezioni grafiche del Castello del Buonconsiglio,
evidenziando le opere pittoriche dei
castelli del Sommolago. Conclude
il numero della rivista Mariateresa
Tonelli che analizza la personalità
di Scipio Sighele nell’ambito delle
scienze sociali - Psicologia, Sociologia
e Scienze Politiche - proponendo il
nostro quale naghese d’eccellenza nel
quadro europeo.
Infine un appello ai naghesi e ai torbolani: sollecitiamo chiunque abbia
documenti, fotografie, o sia a conoscenza di fatti che ritiene interessanti
per la comunità a mettersi in contatto
con il direttivo.
Per concludere, un invito: visitate il
nostro sito: www.gruppoculturalenagotorbole.it.
24
Il Gruppo Alpini Nago propone l’iniziativa
“I FUTURISTI A DOSSO CASINA”
Visto l’inizio del Centenario del Trentino, desideriamo
iniziare le Commemorazioni con il percorso storico e
spettacolo serale, con filmati accompagnati da canti e
poesie con mostra all’aperto nelle trincee e camminamenti del conflitto a Dosso Casina. Desideriamo ricordare gli eventi storici dei Futuristi a Dosso Casina, e
ricordare anche la trentina di morti sepolti nel piccolo
cimitero ripristinato da noi nel 2013, che si trova vicino
alla chiesetta alpina.
Il sabato 5 e domenica 6 luglio noi Alpini vogliamo riproporre l’iniziativa del 2004, coinvolgendo vari gruppi
e inserendo dei filmati, spettacoli e canzoni dei soldati
che erano a Dosso Casina in quei periodi con materiale
inedito sui morti nel cimitero Militare del 1914/18, e fare
la commemorazione alla chiesetta militare costruita dai
Finanzieri nel 1916. Vogliamo ricordare anche il 60° del
nostro gruppo. Siamo presenti sul territorio naghese e
sul Monte Baldo con lavori, interventi, commemorazioni, mostre e ricorrenze annuali dal 1954. Nel nostro sito
www.alpininago.org si trovano tutte le informazioni
dettagliate sulle nostre attività annuali.
Coinvolgendo alcune associazioni naghesi che collaborano da diversi anni con noi, i gruppi Alpini dell’Alto
Garda e Ledro, i musei
(Mart e Mag), il Coro
Castel di Arco, il Comune
di Nago-Torbole e alcuni
nostri soci con foto inedite dei
nostri paesani soldati vissuti nel 1914-18 sul fronte
del Monte Baldo stiamo realizzando anche una serie
di filmati per poi proporli in varie occasioni al Forte Austroungarico di Nago. Da inizio anno stiamo
lavorando per la preparazione del terreno dei prati
e predisponendo il disboscamento delle trincee per
lo spettacolo all’aperto sul posto. Vi aspettiamo tutti.
In aprile e maggio 2014 abbiamo accompagnato
diverse scuole veronesi sui nostri sentieri storici del
Monte Baldo.
Il Capogruppo degli Alpini di Nago Rosà Giuliano
25
ANA
GRUPPO DI TORBOLE
Questo numero del Notiziario Comunale per il nostro Gruppo è, purtroppo,
un necrologio: in pochi mesi tre nostri
alpini “sono andati avanti”.
Gianni Ischia, da poco vice capogruppo,
dopo una vita di lavoro che lo aveva portato
con la famiglia lontano da Torbole, si è da subito
distinto per la sua operosità e per il suo dinamismo.
Il suo altruismo e la sua disponibilità si manifestava
anche nella collaborazione con altre associazioni nel
campo del sociale.
Enzo Boninsegna alpino della Julia, fece parte di quel
“fortunato” gruppo che, in quella tragica ritirata, sbagliò
strada, si diresse a nord e finì per ricongiungersi con la
Tridentina. Gelo, fame, paura, marce forzate infine, con
convogli di fortuna e mille vicissitudini riuscì a rientrare in Italia. Dopo l’8 settembre si rifiutò di aderire alla
Repubblica di Salò. Prigioniero, fu internato in campo
di concentramento a Lienz. Liberato dagli Alleati poté
rientrare in Italia, solo pelle e ossa, ma sano e salvo.
Sono tutte vicende che Enzo ha vissuto ma che da
persona modesta e schiva quale era, ha sempre evitato
di enfatizzare.
Giovanni Malossini, ci ha lasciato all’improvviso subito prima dell’adunata di Pordenone. Era il nostro
cassiere, preciso, meticoloso, professionale sempre
attento a come erano spesi i pochi introiti del Gruppo.
Il suo apporto da vecchio saggio “padre di famiglia”
ci mancherà.
Molti alpini della “Busa” con i gagliardetti
hanno accompagnato i nostri amici nella
loro ultima marcia.
Per quanto riguarda le attività del
nostro Gruppo, esse si sono svolte
principalmente presso la Baita “Caduti
del Baldo” a Doss Casina. La Baita è
il punto principale di riferimento del
Gruppo. Là sono svolte le annuali feste
alpine e altre manifestazioni. Come detto, la
Baita, data l’età - è stata costruita nei primi anni
’60 da volonterosi torbolani con innumerevoli sacrifici
- in questi ultimi anni ha dovuto essere rinnovata. È
stata completata la pavimentazione del piano terra ed
anche all’esterno sul piano antistante abbiamo dovuto
dare una sistemazione.
La Baita si trova in una posizione strategica rispetto ai
“sentieri storici” del Baldo. Con le iniziative avviate
dalla Provincia legate alla commemorazione del centenario della Grande Guerra, anche quest’anno la Baita sarà,
necessariamente, un punto d’appoggio per scolaresche,
appassionati, storici ed escursionisti che, facendo tappa
alla Baita, potranno visitare i luoghi che hanno costituito
il “fronte” della prima “guerra di posizione” con camminamenti, trincee, alloggiamenti, cimiteri di guerra,
grotte... immersi in un ambiente incantevole e con un
panorama impareggiabile che spazia dalle Dolomiti al
Garda e dall’Adamello alla pianura Padana.
Anche quest’anno il nostro Gruppo ha dato la propria
disponibilità a tutte le iniziative sia di solidarietà sia di
aggregazione per “costruire comunità” come la “sbigolada” e la “festa del Broccolo”.
Un saluto alpino a tutta la cittadinanza di Nago-Torbole.
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piadi giovanili; sprint finale, oggi, per il cagliaritano Carlo Ciabatti (WCCagliari) che con un secondo e un settimo
di giornata si è portato a pochi punti dal connazionale,
chiudendo decimo.
Molta Francia, Israele e una splendida Italia ai Campionati Europei Techno 293 di Torbole, chiusi domenica 27
aprile dopo una settimana di regate sul lago di Garda.
L’anconetana Giorgia Speciale (Stamura) conferma di
essere la migliore, e aggiunge al titolo mondiale vinto
nel 2013 in Polonia, anche il suo secondo titolo europeo.
Ma non basta: grazie ai risultati, nell’Under 17, dei due
siciliani Giulia Alagna (ottava nell’Under 17 femminile)
e Ruggero Lo Mauro (ottavo nell’Under 17 maschile),
l’Italia si qualifica nel windsurf per le Summer Youth
Olimpic Games, le Olimpiadi giovanili in programma a
Nanjing, in Cina, dal 16 al 28 agosto. Oltre all’Italia, le altre nazioni qualificatesi per Nanjing agli Europei di Torbole sono - nel maschile - Russia, Olanda e Grecia e nel
femminile Israele, Spagna e Olanda. Sul fronte dei titoli
europei, nell’Under 17 vincono il francese Tom Monnet,
la israeliana Noy Drihan; nell’Under 15 l’italiana Giorgia
Speciale e il francese Tom Arnoux. Per quanto riguarda
la selezione dei due atleti italiani che, grazie all’odierna
qualificazione della nazionale, rappresenteranno l’Italia
alle Olimpiadi giovanili in Cina, la scelta si effettuerà tenendo conto della classifica dell’Europeo e della prossima tappa di Coppa Italia, in programma a maggio a Termoli (CB).
UNDER 17 MASCHILE - Podio completamente francese
per la classe Under 17 maschile: al primo posto il campione d’oltralpe Tom Monnet, seguito dai connazionali
Alec Herledan e Titouan Le Bosq. Quarto posto, per un
errore di troppo nella prima prova odierna che lo ha relegato in 32.a posizione, per il giovane atleta russo Maxim
Tokarev, uno degli atleti-sorpresa del campionato, e in
grande crescita. Miglior italiano è il siciliano Ruggero Lo
Mauro (Circolo Canottieri Roggero Lauria), che con il suo
costante ottavo posto ha qualificato l’Italia per le Olim-
UNDER 17 FEMMINILE - Lo stesso podio dell’edizione 2013, ma in posizioni completamente invertite. Ha
il sapore della rivincita il risultato finale dell’Under 17
femminile: la nuova campionessa europea, infatti, è l’israeliana Noy Drihan (Eilat SC), che con una grande costanza di risultati (8 primi posti su 12 regate disputate,
due secondi e due quarti) ha distanziato la compagna di
squadra Shoval Ravitzky, che conferma così il secondo
posto dello scorso anno. Terza posizione per la vincitrice
dell’edizione 2013, la russa di San Pietroburgo Mariam
Sekhposyan, che ha beneficiato dell’infortunio della francese Lucie Pianazza, terza fino alla penultima giornata,
poi ritiratasi. Ottime notizie per l’Italia: la siciliana Giulia
Alagna (Albaria Asd), ha qualificato l’Italia per le Olimpiadi giovanili, grazie a una buona prestazione e staccando nettamente le altre azzurre in gara.
UNDER 15 FEMMINILE - Giorgia Speciale (Ancona
- Stamura) ha vinto a Torbole il campionato europeo
Techno 293 nella Divisione Under 15 femminile. La giovane marchigiana ha condotto magistralmente il campionato, con nove primi posti su 11 regate disputate, e
scartando un secondo e un quarto posto. Un titolo ampiamente meritato, vinto con 8 punti di vantaggio sulla
greca Natalia Arapoglou; il terzo posto è andato alla polacca Lidia Sulikowska, che precede l’italiana Alessandra Papitto (Lega Navale Ostia), quarta. Da segnalare,
sempre per quanto riguarda le giovani atlete italiane,
l’ottavo posto di Aurora De Felici (Lega Navale Civitavecchia).
UNDER 15 MASCHILE - Va a Francia, Grecia e Gran Bretagna il podio della classe Under 15 maschile: la vittoria,
con ampio margine di vantaggio sulle 11 prove disputate
è andata a Tom Arnoux, seguito, ai fini del campionato
europeo, dal greco Leonidas Tsortanidis e dall’inglese
Joshua Carey. Sul fronte overall, da registrare però il secondo posto assoluto dell’americano Geronimo Nores,
che non compete però per il titolo continentale. Sul fronte
Italia, il miglior piazzamento è quello di Riccardo Renna,
che ha sfruttato al meglio il “fattore campo”: atleta del
Circolo Surf Torbole, infatti, ha chiuso in nona posizione,
precedendo il siciliano Federico Vetro (Albaria).
TECHNO PLUS - Podio consolidato, infine, per la Divisione Plus, le cui regate, sperimentalmente, sono state
seguite con un tracking on line. La vittoria va al francese
Julien Bouyer, seguito dal connazionale Olivier Tuhault:
il terzo gradino del podio è italiano, con Tommaso Tensi
(Lega navale Ostia).
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Ciao a tutti,
è ormai passato un anno
dall’ultima
volta che vi
abbiamo dato
notizie sulla
nostra attività
corale, cercheremo quindi di soddisfare
la vostra curiosità raccontandovi, con
la speranza di incuriosirvi, quello che
è stato il nostro ultimo anno e mezzo
di attività.
Numerosi sono stati i concerti ai quali il
nostro Coro ha partecipato da un anno
a questa parte e vorremmo rammentare, sempre con grande emozione, l’8^
Rassegna dedicata ai nostri fondatori,
Pierino e Roberto Giuliani, evento al
quale hanno partecipato il Coro Martinella di Serrada di Folgaria (TN) e il
Coro Genzianella di Roncogno (TN).
Inoltre, il Coro, è stato felice di potersi
esibire e intrattenere i cittadini del proprio Comune durante la tradizionale
“Degusta Nago”, tenutasi il 20 luglio
dello scorso anno.
Il 2013 è stato anche l’anno in cui, il
Coro Castel Penede, ha potuto cantare
nel luogo storico dal quale prende il
nome, il Castel Penede, concerto suggestivo tenutosi il 23 luglio.
Non meno coinvolgenti sono stati gli
altri concerti ai quali la nostra associazione corale ha partecipato, tra cui:
il “Festival Incanto popolare a Levico
Terme” (ospiti del Coro Cima Vezzena) nonché la tradizionale “Rassegna
Corale Alto Garda e Ledro”.
Nel periodo che ci separava dall’ultimo
concerto dell’anno, quello di Natale
presso la Chiesa di Nago, nella giornata
ormai tradizionale del giorno di Santo
Stefano, un altro evento ha calamitato
le emozioni di Nago e del nostro Coro;
il concerto organizzato per rendere
omaggio e salutare il nostro amato Don
Fernando, parroco di Nago trasferito in
altra Diocesi.
Anche il nuovo anno 2014 è iniziato
nel migliore dei modi, infatti, oltre alle
“normali” attività di preparazione e
tecnica canora, per le quali sono sempre
pochi i ringraziamenti da rivolgere al
nostro Maestro Carlo e alla nostra impagabile collaboratrice Elisa, ci sono già
in “cantiere” numerosi appuntamenti,
tra i quali tre concerti che il nostro Coro
farà per commemorare il Centenario
della Grande Guerra (1914-1918), due
dei quali si terranno presso il Forte del
Monte Brione e uno presso il Castel
Penede.
In seguito, in attesa di organizzare la
Rassegna Corale dei Cori dell’Alto
Garda, il 13 luglio, il Coro si recherà
in Germania a Stoccarda, ospite dagli
amici del Coro Nowelli che in quella
data festeggerà il 150 anno dalla Fondazione.
Sezione Voci Bianche
Nell’autunno del 2005, per volontà di
Roberto Giuliani, nasceva la sezione
Voci Bianche del Coro Castel Penede.
Il suo scopo è di diffondere l’amore per
il canto e per la musica tra i bambini
e di promuovere lo stare insieme in
amicizia.
Con il trascorrere del tempo il gruppo
è cresciuto fino a raggiungere i quarantatré iscritti e comprende bambini
e ragazzi dai quattro ai diciotto anni,
divisi in tre sezioni: propedeutico, voci
bianche e giovanile.
Da gennaio 2014 per i tre gruppi si è
aperto un nuovo capitolo sotto la guida
della maestra Veronica Pederzolli per
le sezioni propedeutico e voci bianche,
e del maestro Federico Mozzi per la
sezione giovanile.
L’attività corale a oggi ha visto l’esibizione delle Voci Bianche alla rassegna
internazionale organizzata da Garda
in coro del 23 aprile, al concerto corale
Voci di Primavera di Malcesine del 30
aprile, alla rassegna per Voci Bianche
Alto Garda e Ledro in coro del 10
maggio. L’attività è terminata con il
concerto del primo giugno a Nago nel
quale il Coro Castel Penede si è esibito
con tutte le sue sezioni.
Nonostante il breve periodo a disposizione dei nuovi maestri il Coro ha
cercato di assecondare il desiderio degli
allievi di cantare in pubblico e in questa
direzione si cercherà di proseguire.
Grandi sono state partecipazione ed
entusiasmo degli allievi nell’affrontare le novità del nuovo percorso con
l’appoggio dei genitori, senza il quale
l’attività corale non avrebbe seguito.
Bene cari amici, sperando di vedervi
numerosi ai nostri concerti e a quelli
dei nostri giovani cantori della Sezione
Giovanile e delle Voci Bianche, vi auguriamo di passare una splendida estate
rammentandovi che, se incuriositi, la
porta della nostra Sede è sempre aperta
per chi avesse piacere di far parte della
nostra realtà, grandi e piccini…
Il Coro Castel Penede
La Giunta informa sui contributi ad Associazioni comunali per la ricorrenza del
“Centenario della Grande Guerra”
Si desidera rendere noto che la Comunità di Valle ha concluso l’assegnazione dei contributi per progetti relativi al
Centenario della Grande Guerra. Quattro le associazioni
Comunali che ne hanno beneficiato, che riportiamo nella
Associazione
Gruppo culturale Benach
Ana Nago *
Gruppo culturale Nago Torbole
Ana Torbole
tabella sottostante con i relativi contributi. Il Comune desidera pertanto ringraziare le associazioni coinvolte per il
costante impegno e lavoro svolto, in più ambiti.
* iniziativa in collaborazione con il Coro Castel di Arco (che fruisce di altro contributo).
Progetto
L’inutile strage
Futuristi a Doss Casina
Censimento manufatti e opere sulle pendici Altissimo
La guerra sull’Altissimo
Categoria
Finanz Com Valle
Spettacolo/letture
600 euro
Spettacolo/concerto
1500 euro
Mostra/ ricerca
1000 euro
Mostra/ ricerca
700 euro
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UN TERRITORIO
DUE FRONTI
Già dal 2012 la Provincia Autonoma di Trento ha promosso
una grossa iniziativa per la commemorazione del Centenario dell’inizio della prima Guerra Mondiale che si tiene nel
2014. Precorrendo i tempi, molti gruppi di volontariato
hanno lavorato negli ultimi dieci anni per il ripristino di
sentieri, manufatti, camminamenti, trincee…Oltre al lavoro
de pic e bail e anche di motosega, è tutt’altro da sottovalutare
l’opera di ricerca di documenti, lettere, fotografie, diari
e testimonianze raccolte da varie associazioni culturali.
Le finalità del progetto “Un Territorio, Due Fronti” è
l’organizzazione di una rete territoriale sovracomunale
di integrazione sociale, culturale, turistica ed economica
per il coordinamento dell’attuazione di progetti partecipati a livello associazionistico e
istituzionale.
In tempo di crisi si è ravvisata la
necessità, oltre che l’opportunità,
di “fare sistema” per operare in
sinergia tra volontariato, Comuni
e Provincia Autonoma di Trento.
Dopo il grosso sforzo iniziale, durato anni, dovrà essere garantita la
manutenzione delle opere portate
alla luce, e anche a recuperare i
numerosi manufatti presenti sul
nostro territorio ma non ancora
portati alla luce. Recentemente è
stato recuperato il “sentiero dei
fuorusciti” intitolato a Domenico
Rigotti, guida del Baldo, che parte
dal lago di Loppio, si inerpica
fino a Doss Alto e da lì attraverso
i sentieri in quota accompagnava
gli Irredentisti fino al confine sopra
Navene.
Da quest’anno l’attività di 1T-2F
si sposta su un piano più “intellettuale” con numerose serate
al Forte Superiore di Nago con
presentazione di libri, dibattiti e
mostre. Il Gruppo Alpini di Nago,
membro di 1T-2F per il 60o della
propria fondazione avrà il ruolo
principale.
L’attività didattica che è stata già
avviata in collaborazione con le
scuole, provenienti anche da fuori
1914 - 2014
”da segni di guerra a
simboli di pace”
provincia, sarà preponderante: l’obiettivo primario dell’associazione è, infatti, la formazione e la divulgazione “sul
campo” della storia locale, e il nostro territorio si presta
magnificamente per essere un “museo a cielo aperto”.
Attualmente è in corso una collaborazione con l’APT di
Riva del Garda per inserire sul loro opuscolo del trekking
il percorso di monte Corno, che partendo dal parcheggio
di Coel sale al Castagneto, e lungo il sentiero ripulito dalla
Compagnia Schützen di Arco porta a visitare importanti
manufatti austro-ungarici, oltre alla possibilità di godere
di un panorama mozzafiato sulla piana di Nago, sulla
“Busa”, spaziando su tutto il lago di Garda fino alle morene
glaciali di Desenzano.
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gruppi consiliari
Il nostro ultimo invito ad assumere un
atteggiamento più umile nei confronti
dei cittadini e maggior concretezza
nell’attività amministrativa, a quanto
pare, non è servito a nulla.
Ogni sforzo sarà vano in vista del
fine mandato. Le ultime “trovate”
dell’Amministrazione, come quella
di iniziare i lavori sull’uscita di Via
Strada Granda a Torbole in primavera, anziché posticipare in autunno/
inverno il disagio per cittadini, attività
economiche e turisti, conferma una
pressoché assoluta incapacità di programmare.
Forse l’ansia di inaugurare l’opera
prima delle elezioni ha fatto perdere
di vista ogni altra necessità, con il
risultato di danneggiare le già sofferenti attività economiche e costringere
cittadini e turisti a “girovagare” per
Torbole, spaesati in mezzo ad un
traffico impazzito senza percorsi pedonali protetti. Il tutto in barba alla
sicurezza ed all’immagine turistica
dell’Alto Garda.
Questo si aggiunge al paventato blocco della attività agonistica del Circolo
Surf, una minaccia utilizzata per sollecitare un accordo lasciato dormiente
per anni e rispolverato profittando
delle necessità dello stesso, con un
atteggiamento puerile e irrispettoso
dell’immagine del nostro comune,
famoso per l’attività sportiva in tutto
il mondo.
Anche Nago non è stato risparmiato
dalle scarse doti di pianificazione della Giunta Comunale. Sono paradossali le contraddizioni che hanno dato i
propri frutti nella strada di accesso al
polo scolastico!
Infatti, l’amministrazione Civettini un
bel giorno decide di apportare una
variante al PRG nella zona del cimitero di Nago per inserire nel piano
una modifica alla strada di accesso al
nuovo polo scolastico; strada prevista
a partire dalla strada statale da una
nuova rotatoria (che dovrebbe realizzare la provincia) che, percorrendo la
campagna agricola, dovrebbe servire
prima il polo scolastico, poi proseguire per le lottizzazioni di Acquais e
quindi fungere da strada alternativa
di accesso al Monte Baldo bypassando
il centro storico.
Queste sono le premesse e le motivazioni addotte dalla stessa giunta sia
per giustificare la variante, sia per
difendersi dai ricorsi presentati da
vari cittadini. Si tenga conto poi che
anche lo stesso comune di Nago-Torbole ha approvato una convenzione
con i lottizzanti di Acquais affinché
quest’ultimi realizzino a proprie spese
un tratto della stessa strada prevista
nella variante. Orbene in questi mesi è
stata realizzata dall’Amministrazione
comunale la strada di accesso al polo
scolastico, ma sapete qual è la trovata geniale della giunta comunale?
Interrompere la strada pochi metri
prima di congiungersi con la strada
esistente di accesso dal paese e quindi
di congiunzione con le lottizzazioni
nonostante dovesse servire anche a
quest’ultime. Non è tutto!
Non solo la strada è interrotta, ma
addirittura interclusa! Si è provveduto, infatti, a restringere il tratto
preesistente con un’aiuola realizzata
allo scopo di impedire il transito a
tutti i veicoli e declassandola a ciclopedonale. Questo non solo è in netto
contrasto con le previsioni urbanistiche e programmatiche della stessa
giunta, ma addirittura rappresenta
un grave danno sia per i cittadini di
Nago, i quali per accedere al Polo
scolastico dovranno spostarsi forzatamente sulla statale, ma per i contadini
necessitanti di detto passaggio.
Cosa ancor peggiore è che non è stato
tenuto conto che nel caso dovessero
partire le lottizzazioni, la costruzione
prima e l’utilizzo poi delle decine di
migliaia di metri cubi previsti dal
piano comporterebbe un notevole via
vai di mezzi pesanti e di automobili
che dovrebbero servirsi ancora della
strada attuale, fino a ieri ritenuta insufficiente per realizzare ed utilizzare
il polo scolastico, nonostante la presenza di una nuova strada sicuramente più idonea ma purtroppo interrotta
a pochi metri dall’incrocio... A quanto
pare avevamo ragione a non ricorrere
ad inutili proclami demagogici, quello
che potevamo fare lo abbiamo fatto in
termini costruttivi, per il resto l’amministrazione ci ha messo del suo per
farsi cattiva pubblicità.
Il gruppo consigliare
Liberamente Nago-Torbole
Gianni Morandi
Giovanni Vicentini
30
In attesa dei fuochi d’artificio
della giunta Civettini-Martinelli
È noto che ogni festa di paese che si
rispetti termina con i “botti”.
Ormai, ne siamo certi, la consiliatura
2009-2015 del sindaco Civettini si sta
preparando all’apoteosi finale.
La costatazione dei cittadini di NagoTorbole è che questa Amministrazione
si sia “risparmiata” non tanto sui soldi,
ma soprattutto sulle idee e sui progetti
per far uscire Nago e Torbole dal torpore: “sfruttare” il patrimonio climatico e
ambientale - lago e montagne - potrà
non bastare in un prossimo futuro…
Nell’arco di quasi cinque anni da sindaco, il “cuculo” Civettini - forte del
consenso di un cittadino su tre (!!!) - si
è limitato a gestire l’eredità lasciatagli
dalla precedente amministrazione.
Infatti, il duo Civettini e Martinelli, ha
trovato non solo i progetti con procedure già avviate, ma anche i finanziamenti
per gli stessi, dovuti in gran parte dalla
vendita di Mala o stanziamenti conquistati a Trento da Eraldo Tonelli nel
biennio 2007-2009.
Per le leggi di stabilità questa amministrazione può fregiarsi del titolo di “comune virtuoso”, non certo di “comune
risparmioso”. A Torbole, ad esempio,
piazzetta Lietzmann poteva essere
completata in modo più spartano e con
risultati di frui­bilità molto superiori. Lo
stesso si può dire del Bar alla Sega. Il
rifacimento del parco giochi all’inizio
di Strada Granda lo ha trasformato in
un mini Gardaland cementificando il
prato, ridotto di due terzi, quando i
bambini avrebbero bisogno anche di
verde. A Nago, la soluzione dell’uscita
dal parcheggio di Coel poteva essere
trovata durante i lavori di costruzione,
senza doverci mettere mano con un appalto successivo. Proprio il parcheggio,
tanto denigrato da Civettini quando era
all’opposizione, ha dimostrato quanto
fosse necessario! Le tribune della
vergogna a Tezze, attigue al centro
scolastico, stanno per essere ultimate:
peccato che non sia previsto il campo
sportivo. In Mala, invece, verrà posato
un manto sintetico con notevole spesa,
abbandonando di fatto la possibilità di
spostare il campo sportivo a Tezze in
un’area più idonea. Non commentiamo
la scandalosa strada-strettoia di Fasse
costruita per accedere al nuovo centro
scolastico, come i lavori programmati
a Pasqua ed in piena stagione turistica
in via Matteotti a Torbole. Bella l’accoglienza riservata ai nostri ospiti! Non
è andata bene pure per altri obiettivi
molto ambiziosi: la raccolta dei rifiuti
“porta a porta”, annunciata in pompa
magna con assemblee e lettere ai censiti,
da cui la giunta si è progressivamente
defilata per poi abbandonare definitivamente il progetto; almeno si fosse
attestata su una raccolta differenziata
spinta! Abbiamo poi assistito alla posa
di cestini multicolori, costosi ma molto
poco funzionali, oltre che insufficienti
in entrambi i paesi. Peggio è andata
alla spiaggia per i cani al sasso dei bimbi: pubblicizzata addirittura a livello
nazionale: la dog-beach si limita ad un
patetico cartello ed è una presa in giro!
Anche il rifacimento del marciapiede di
Via Strada Granda non è più all’ordine
del giorno e così anche per il prossimo
futuro l’andamento sussultorio per i pedoni è assicurato. Per il settore turistico
invece, oltre ai soliti fuochi d’artificio è
stata annunciata l’istallazione di nuove
tabelle segnaletiche per gli alberghi: un
grande sforzo innovativo! Per quanto
riguarda la cultura e, soprattutto, sugli interventi in campo sociale poco è
dato a sapere: evidentemente la troppa
modestia non permette la divulgazione
dei notevoli sforzi messi in atto dalla
Giunta. Sulle baite del monte Baldo da
anni è calato il silenzio. L’incuria sia a
Nago che a Torbole è palese.
In queste poche righe, per problemi
di spazio, noi di Partecipiamo per NagoTorbole ci limitiamo all’analisi su quanto
(non) prodotto dalla Giunta Civettini.
Altri aspetti necessiterebbero di una
disanima più approfondita e articolata.
Ma andiamo oltre. Nel 2009, sulla base
della campagna elettorale e delle sue
tante promesse, c’era da aspettarsi
il miracolo da Civettini e compagni:
invece non abbiamo visto NULLA!! Un
gruppo coeso, compatto e preparato
- recitava il manifesto elettorale del
gruppo di Civettini, però inefficiente,
aggiungiamo noi.
Il fallimento politico ed amministrativo della Giunta Civettini è peraltro
obiettivamente certificato dai dati di
bilancio! In quello preventivo si può
scrivere il libro dei sogni. Il bilancio
consuntivo, però, fotografa impietosamente la realtà, cioè cosa si è fatto o ciò
che non si è fatto. Riportiamo dunque
alcuni dati sintetici ma significativi:
Civettini ha chiuso il bilancio 2013 con
un avanzo di 6milioni e 705mila euro di
cui 1milione e duecentomila di avanzo
libero. Insomma, la Giunta Civettini
ha in tasca oltre un milione di euro
non spesi e senza alcuna destinazione.
Semplicemente soldi in cassa non spesi!
Con questo tesoretto aspettiamoci a
dicembre i fuochi d’artificio.
La percentuale di concretizzazione
degli investimenti realizzati e pagati nel bilancio consuntivo 2013 - è pari al
19,42%: percentuali fallimentari!
Partecipiamo per Nago-Torbole, dal canto
suo, perse le elezioni per soli 9 voti, ha
svolto coerentemente il proprio ruolo
di opposizione, controllando e stimolando con proposte l’Amministrazione
comunale, senza alcun sbandamento,
inciucio o pregiudizio. Votando a favore dei provvedimenti di interesse dei
cittadini, così come abbiamo duramente
contestato favoritismi, speculazioni
edilizie, sperperi del denaro pubblico,
aumenti di tasse, ecc. Nell’ultimo consiglio abbiamo contestato l’aumento
delle tasse comunali, ingiustificato
con il nostro ricco bilancio! Si doveva
applicare l’aliquota minima per IUC,
TARI e TASI, ma Civettini ha rifiutato!
Conclusione: BISOGNA VOLTARE
PAGINA…
Le elezioni del 2015 stanno per avvicinarsi Partecipiamo per Nago-Torbole è
l’alternativa per il buon governo.
I consiglieri Eraldo Tonelli, Luigi Masato,
Silvio Tonelli ed il gruppo di “Partecipiamo per Nago-Torbole
31
In questa occasione vorremmo dedicare
lo spazio riservato al nostro Gruppo
Consiliare per analizzare la situazione venutasi a creare con il Circolo Surf Torbole.
Questo anche in seguito alla convocazione
richiesta dagli altri Gruppi Consiliari di
un Consiglio Comunale (svoltosi lo scorso
8 aprile) e ai numerosi articoli apparsi
sulla stampa locale. Eviteremo qualsiasi
polemica sterile, per lasciar spazio ai
fatti accaduti e per cercare di chiarire alla
cittadinanza gli estremi della situazione.
Venendo alla cronistoria del periodo 20082014, esiste una convenzione sottoscritta
dalla precedente Amministrazione (vedi
delibera n. 13 dd. 04.02.2008, con presenza
in qualità di vice Sindaco di un attuale
Consigliere comunale) e dal precedente
Presidente del Circolo Surf che, all’articolo 8, dispone “Le parti si riservano di
disciplinare con successivo atto le condizioni
di concessione del compendio immobiliare
“Circolo Surf Torbole” al termine dei lavori
di ristrutturazione dello stesso e non appena
la struttura sarà agibile, anche per quanto
riguarda le garanzie”.
Per quattro anni si è cercato, con continui
incontri tra Amministrazione comunale
e rappresentanti del sodalizio sportivo,
di trovare un accordo per sottoscrivere
l’integrazione a quella convenzione che
disciplinava i rapporti tra Comune e Circolo principalmente per il periodo relativo
alla fase dei lavori di ristrutturazione della
sede (2008-2010). Convenzione che, infatti, non disciplinava né il nuovo canone di
affitto a ristrutturazione avvenuta né gli
spazi a disposizione del Comune (vedi
palestra) nel periodo invernale. Non
avendo trovato l’accordo pur nel confronto continuo, il tutto è passato in mano a
funzionari e avvocati, non potendo e non
volendo il Comune ignorare le disposizioni normative di riferimento.
Nel mentre la convivenza tra Comune
e Circolo è continuata: da una parte si
collaborava con le necessarie autorizzazioni e messa a disposizioni di ulteriori
aree, dall’altra si concedeva l’utilizzo della
palestra alle associazioni del territorio.
Senonché nell’autunno dello scorso anno,
senza preavviso e con un’azione unilaterale gravissima da parte del Circolo
Surf, il Comune si è visto di fatto “sfrattato”, ovvero impossibilitato ad utilizzare
la propria palestra perché i dirigenti
dell’associazione sportiva hanno posto un
lucchetto che impediva l’accesso al reparto
caldaia della palestra stessa. Nemmeno
alla proposta transattiva del Comune di
intestarsi i contatori a servizio dello stabile
per il periodo invernale il Circolo Surf ha
dato una risposta affermativa di buon
senso e così, l’Amministrazione comunale si è vista costretta a trovare soluzioni
peggiorative per le proprie associazioni
che hanno sempre frequentato la palestra.
Nel mese di marzo, grazie all’interessamento di un nuovo membro del direttivo di Torbole, ci si è seduti ancora una
volta intorno ad un tavolo per ricercare
una soluzione extra-giudiziale. E fino
all’articolo di giornale del 23 marzo 2014
la soluzione sembrava essere stata trovata con soddisfazione da entrambe le
parti: l’integrazione della convenzione
riconosceva al Comune un canone annuo
forfettario di 15.000 € (anche a ristoro
degli oneri sostenuti per gli investimenti
effettuati per il completamento della sede
e per la sistemazione dei parcheggi concessi in forma privata al Circolo), nonché
l’assegnazione al Comune della palestra
e dei locali annessi nei mesi invernali
da mettere a disposizione delle proprie
associazioni; tali previsioni avrebbero
consentito il rispetto della normativa di
riferimento sotto il profilo amministrativo/
contabile. A dimostrazione dell’accordo
raggiunto c’è il verbale del direttivo del
Circolo Surf Torbole di data 14 febbraio
2014. Mancava solo la ratifica dei rispettivi
organi e la firma del provvedimento.
Il 23 febbraio, c’è stato il repentino e
incomprensibile cambio di opinione
da parte del Circolo Surf, tra l’altro comunicato in modo piuttosto bizzarro a
mezzo stampa. Si è ancora in attesa di una
risposta ufficiale da parte del sodalizio
sportivo.
Quindi il vero problema non è stata la
concessione di spazi pubblici da parte del
Comune per la manifestazione dei campionati giovanili Europei (puntualmente
concessi nei modi e nei termini ritenuti
opportuni), ma il rapporto difficile tra il
Circolo Surf e la Comunità di Torbole,
oltre che il Comune di Nago-Torbole.
L’Amministrazione, come è normale e logico che sia, non ha mai preso in considerazione il fatto di non concedere i necessari
spazi, ma ha subordinato l’accoglimento
della richiesta alla risposta di un problema che non ha trovato riscontro da 5
anni: la ratifica dell’integrazione della
convenzione di concessione della sede
del Circolo Surf con annessi parcheggi.
Il Comune da sempre, anche in questi
4 anni e mezzo, ha dimostrato nei fatti
ampia collaborazione nei confronti del
sodalizio sportivo: partendo dal finanziamento con proprie risorse pubbliche
del completamento della nuova sede, per
arredi e infrastrutture varie (spesa di €
86.424,68), continuando con la sistemazione, non prevista nel progetto iniziale, delle
aree di pertinenza quali parcheggio, aree
a verde, ecc. (spesa di € 65.921,39 all’interno di una spesa generale di € 380.000,00
sostenuta nelle aree adiacenti il Circolo),
con il pagamento di 40.000 € ogni anno per
15 anni a copertura del mutuo acceso dal
Circolo Surf per la costruzione della nuova
sede e con la concessione, all’occorrenza,
di ulteriori spazi e delle autorizzazioni
necessarie in caso di eventi importanti.
Ribadiamo l’opportuna, se non doverosa,
collaborazione che un’Amministrazione
comunale deve garantire alle proprie
associazioni sportive, nel caso specifico
raddoppiata dall’impatto turistico/promozionale che l’attività del Circolo Surf
Torbole svolge per tutto il territorio, ma
crediamo che un’Amministrazione, oltre
a dover rispettare le vigenti normative
amministrativo/contabili, abbia anche il
diritto/dovere di garantire spazi ed attività negli immobili di proprietà anche a
quella parte di residenti forse più deboli
ma non meno importanti.
Per trovare un accordo ci deve essere il
senso di responsabilità di tutti e la disponibilità dei soggetti che cercano l’accordo.
Non si può pensare che un soggetto chieda, con la pretesa di essere accontentato in
tutto e per tutto, senza tenere conto delle
legittime esigenze dell’altra parte.
Auguriamo a tutta la cittadinanza una
buona estate e invitiamo come sempre la
popolazione alla partecipazione attiva alla
vita del Comune.
Per il gruppo “Insieme per Nago-Torbole”
i Consiglieri comunali Benolli Luca, Bertoldi Roberta, Boretto Lorenzo, Civettini
Luca, Civettini Valentina, Martinelli Alberto, Mazzoldi Orlando, Miorelli Andrea,
Rosà Lorenzo, Stefenelli Norma
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Notizie - Comune di Nago Torbole