NAGONTORBOLE e i z i t o Periodico D’informazione Del Comune Di Nago-Torbole Anno 20 - N.1 - GIUGNO 2014 «NAGO-TORBOLE NOTIZIE» Pubblicazione semestrale • Reg. Trib. di Rovereto n. 185 del 12.01.1994 • Poste Italiane Spa • Sped. in Abb. Postale - 70% DCB Trento • Taxe Perçue - CONTIENE I.R. • Un solido bilancio in una solida Comunità • A Nago-Torbole in giro per... cantieri • Il Comitato Manifestazioni Nago-Torbole • La Bocciofila San Zeno • Appunti di storia locale • Le Associazioni e i Gruppi consiliari 2 sommario udienze dott. Luca Civettini Sindaco Su appuntamento telefonando 0464/549500 Municipio: Giovedì ore 14.30 - 17.00 Casa Comunità: Giovedì ore 14.30 - 17.00 Il Sindaco: un solido bilancio in una solida Comunità A Nago-Torbole in giro per… cantieri 4 dott.ssa Roberta Bertoldi Vicesindaco (Assessore alle Attività Economiche, Turismo, Commercio ed Artigianato) Su appuntamento telefonando 0464/549500 Municipio: Giovedì ore 16.30 - 17.30 Casa Comunità: Giovedì ore 17.40 - 18.40 Riammodernamento dell’illuminazione pubblica 9 3 opere pubbliche l’amministrazione informa Mercatino delle Pulci e Mercato Contadino 10 Il nuovo parco giochi in Strada Piccola 10 Attività estive 2014 10 dott. Alberto Martinelli Assessore alle Opere Pubbliche, Patrimonio e Politiche ambientali, Trasporti e Mobilità Su appuntamento telefonando 0464/549500 Municipio: Mercoledì ore 10.30 - 12.30 Casa Comunità: Mercoledì ore 10.30 - 12.30 Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio 11 A Fulvio Prati la Stella al Merito del Lavoro 11 Comitato Manifestazioni Nago-Torbole 12 Intervista a due voci 13 Orlando Mazzoldi Assessore alla Programmazione attività del cantiere comunale, Agricoltura e Patrimonio boschivo, Sport e tempo libero, Patti Territoriali Municipio: Lunedì ore 16.00 - 16.45 Casa Comunità: Lunedì ore 17.00 - 18.00 Bocciofila San Zeno, grazie14 dott.ssa Norma Stefenelli Assessore alla Cultura ed Istruzione, Politiche giovanili, sociali e della famiglia Su appuntamento telefonando 0464/549500 telefoni utili 0464 549500 0464 549510 0464 549520 0464 549530 0464 549540 0464 549550 0464 549560 0464 549570 0464 505181 Centralino Ufficio Tecnico Anagrafe Vigili Urbani Fax Sindaco e Segretario Ragioneria e Tributi Ufficio Commercio e Attività Sociali Biblioteca NAGO-TORBOLE NOTIZIE PERIODICO D’INFORMAZIONE DEL COMUNE DI NAGO-TORBOLE Via Matteotti, 33 - 38069 Nago-Torbole (TN) ANNO 20 - n. 1 - Giugno 2014 - Semestrale Reg. Tribunale di Rovereto n. 185 del 12.01.1994 Direttore responsabile Claudio Chiarani Stampa Grafica 5 - Arco (TN) Spedizione abbonamento postale 70% DCB Trento - Taxe Percue appunti di storia locale Cambiar mestiere 15 Le antiche strade dell’Alto Garda 18 associazioni Il Fotogramma 20 Associazione culturale Benàch 22 Gruppo Culturale Nago-Torbole 23 Gruppo Alpini Nago 24 ANA, Gruppo di Torbole 25 Circolo Surf Torbole 26 Coro Castel Penede - Voci Bianche 27 Un territorio due fronti 28 gruppi consiliari LiberaMente 29 Partecipiamo 30 Insieme per Nago-Torbole 31 Il Comitato di Redazione di Nago-Torbole Notizie è così composto: Claudio Chiarani, Norma Stefenelli, Daiana Cerbaro, Giuseppe Parolari, Danny Dusatti, Francesco Mazzoldi. Foto di copertina: archivio Ingarda - Patrizia N. Matteotti 3 Un solido bilancio in una solida Comunità Un bilancio comunale sano ci aiuta a difenderci meglio dalla crisi Sono molti i parametri con cui valutare lo stato di salute di un Comune: il sistema economicosociale, la situazione delle attività economiche, i servizi sociali-sanitari presenti sul territorio, la situazione dei soggetti più deboli, il grado di disoccupazione dei censiti, quello di soddisfazione dei residenti e degli ospiti, il contesto culturale presente, gli investimenti che trovano attuazione, e molti altri ancora. Tra essi, notevole importanza riveste il bilancio comunale, la situazione finanziaria di medio-lungo periodo dell’ente stesso secondo parametri oggettivi. Il bilancio comunale quindi rappresenta, nella pratica, un buon termometro per misurare lo stato di salute di un Comune. I dati contabili-finanziari del Comune di Nago-Torbole, analizzando quelli più recenti cioè il rendiconto 2013 e il bilancio di previsione 2014, indicano che godiamo di buona salute, di un solido bilancio. Senza entrare troppo nello specifico, le risorse complessive a pareggio si aggirano sui 12 milioni di euro, l’indebitamento è in costante e sensibile diminuzione, il patrimonio è in continua crescita e ammonta a 42 milioni di euro (solo nel 2013 si è registrato un incremento pari ad oltre 3 milioni). Godiamo inoltre di buona autonomia finanziaria, dipendiamo cioè poco dagli altri. Sono calate le spese di gestione, attraverso una loro razionalizzazione, mentre sono rimaste praticamente immutate se non addirittura incrementate quelle legate ai servizi fondamentali ai cittadini, nonostante il momento economico-finanziario non possa certo definirsi dei migliori. A livello di carico fiscale riusciamo, rispetto ad altre realtà anche locali, ad intervenire in misura molto leggera e per alcune fattispecie addirittura in diminuzione. Nel solo 2013 abbiamo potuto impegnare 3,3 milioni di euro in spese di investimento con un duplice effetto benefico: hanno migliorato il territorio e hanno contribuito a dare lavoro alla gente. Abbiamo un avanzo non vincolato che supera il milione di euro (anche se, in virtù del cosiddetto “patto di stabilità”, al momento non possiamo spendere). Tutto questo non significa che il nostro Comune non risenta, dal punto di vista economico-finanziario, del particolare difficile momento che tutti stiamo vivendo. Non significa nemmeno che “siamo un Comune ricco” con risorse illimitate. Anche noi risentiamo della peggiore crisi dal dopoguerra ad oggi, delle minori risorse che la Provincia autonoma riesce a garantire ai propri enti locali, delle difficoltà che colpiscono le singole persone soprattutto quelle più deboli, ma - partendo da una base solida - possiamo intervenire su molteplici e flessibili meccanismi per fare in modo di rispondere più che positivamente a queste difficoltà. È giusto dire che la solidità del nostro bilancio comunale non è imputabile solamente agli ultimi anni di gestione, ma è una situazione maturata nel corso dei decenni, grazie non solo alla particolare situazione economico-sociale del nostro territorio ma anche ad una costante virtuosa gestione politicoamministrativa della res pubblica, al di là di chi abbia amministrato il nostro Comune o di chi abbia Il sindaco di Nago Torbole dott. Luca Civettini verificato e gestito tecnicamente tutto ciò. Non è nemmeno solo una “questione di numeri”, ma deriva anche da fattori extra contabili: una Comunità attiva, flessibile, che sa reagire positivamente ai cambiamenti, soprattutto a quelli negativi, un’economia basata principalmente sul turismo che fino ad oggi non ha subito grossi contraccolpi, uno spirito sociale collettivo che non resta immobile di fronte alle difficoltà altrui, un volontariato forte e radicato in grado di intervenire a 360 gradi. Ecco perché possiamo dire che lo stato di salute del nostro Comune, nella sua globalità e considerando le eccezioni del caso, può ancora definirsi più che buono: perché godiamo di un solido bilancio in una solida Comunità. Il Sindaco Luca Civettini 4 opere pubbliche a Nago-Torbole in giro per… cantieri Come gli anni scorsi, anche nei primi mesi di quest’anno si sono visti vari cantieri aperti un po’ dappertutto sul territorio comunale, sia a Nago sia a Torbole. Con essi, gli immancabili disagi durante i lavori seguiti però dalla soddisfazione dei cittadini ad opera finita. Per informare meglio i lettori, ci siamo quindi muniti di carta, penna e macchina fotografica, e insieme all’assessore alle opere pubbliche Alberto Martinelli e all’assessore alle attività del cantiere, agricoltura e sport, Orlando Mazzoldi abbiamo fatto un giro per Nago e per Torbole, osservando da vicino questi lavori e facendoceli spiegare. Alcune delle opere sono terminate, altre sono state sospese per la pausa estiva, per altre ancora i lavori continuano e non è prevista alcuna sospensione se non quella ferragostana. … negli spogliatoi del campo di Mala Cominciamo il giro dall’area più a nord, dal campo sportivo di Mala dove è stato costruito un nuovo spogliatoio in aggiunta ai due già presenti. È stato anche acquistato l’arredo sia per i vecchi spogliatoi sia per quello nuovo. Per una spesa complessiva di 45 mila euro, i lavori sono stati fatti dalla ditta Poli e l’arredo è stato fornito dalla ditta Educa ambiente. L’assessore Mazzoldi è soddisfatto: “Siamo contenti di aver potuto rispondere alle richieste dell’A.C. Nago-Torbole, perché è una società sportiva che punta molto sui giovani. Se abbiamo costruito un nuovo spogliatoio è perché vi sono molte squadre giovanili pronte ad adoperarlo”. il ribasso d’asta per finanziare una serie di interventi di completamento e rendere il nuovo centro scolastico il più possibile al passo con i tempi. Le voci di spesa più importanti hanno riguardato l’adeguamento dei serramenti, le pavimentazioni degli spazi dedicati allo sport (palestra e campetto da gioco esterno), le controsoffittature delle aule scolastiche, l’illuminazione esterna, l’impianto fotovoltaico, la motorizzazione degli avvolgibili e tante altre voci che renderanno il complesso più adeguato alle esigenze degli alunni e del personale docente e non docente. Tutto procede bene, assessore? “Dopo più di un anno di sospensione dei lavori a causa del fallimento della ditta che aveva vinto l’appalto, siamo riusciti a far riprendere i lavori e da alcuni mesi tutto procede per il meglio. È prematuro però parlare di piena soddisfazione che vorrei lasciare a lavori finiti. Siamo ancora impegnati nell’apportare modifiche e migliorie per far sì che l’opera, una volta ultimata, sia completa di tutto. Alla variante da poco approvata ne seguirà ora un’altra, ... nel nuovo centro scolastico Scendendo verso Nago, incontriamo il cantiere più importante, il centro scolastico, dove i lavori procedono spediti. L’assessore Martinelli informa che è stata da poco approvata una variante resasi necessaria per poter effettuare una serie di opere indispensabili e non previste nel progetto Itea del 2005. La Giunta comunale ha usato Centro Scolastico Unificato: i progressi di questi ultimi mesi riguardano soprattutto gli interni, dove i muri hanno già gli intonaci 5 la quinta, che servirà per completare alcune parti esterne e gli spogliatoi. Poi c’è tutta la partita degli arredi da seguire, assai complessa e delicata. Comunque tutto procede bene e celermente.” ... sulla strada di collegamento alla scuola Dal centro scolastico passiamo alla vicina strada di collegamento alla scuola, che termina una ventina di metri prima della sede dove insisterà la nuova rotatoria che costruirà la Provincia. Come mai assessore Martinelli? “Qui abbiamo rallentato i lavori di comune accordo con la ditta, perché non sappiamo quando la Provincia costruirà la rotatoria da cui parte la strada. I tagli romani al bilancio della nostra autonomia hanno indotto la Provincia a rivedere il piano delle opere pubbliche, con la sospensione anche di quelle considerate ormai certe, come questa. Il rinvio dell’opera ha comportato la sospensione dell’iter espropriativo, e finché quel pezzetto di terra su cui sarà costruita la parte finale della strada non sarà espropriato dalla Provincia, la strada di accesso alla scuola e al parcheggio dei pullman turistici non può essere collegata alla statale. In Comune abbiamo un po’ di preoccupazione ma soprattutto siamo determinati nel far capire alla Provincia che deve fare presto e consegnarci in brevissimo tempo l’area espropriata.” la quale per spostarlo aveva chiesto 250.000 Euro, abbiamo dovuto pensare ad un’uscita provvisoria su Via Stazione. Il costo non era stato inserito nel preventivo di spesa, per cui non erano stati previsti i finanziamenti necessari. Comunque la richiesta ci pareva eccessiva. Di conseguenza abbiamo optato per l’allargamento dell’ingresso in rotatoria. Alla fine, con un sesto di quella somma, abbiamo ottenuto lo stesso risultato sia pur con un anno di ritardo.” … alla fontana restaurata di casa Sighele ... i marciapiedi in Via Rivana È sospesa anche la realizzazione dei marciapiedi in Via Rivana? “No, quella per fortuna no. Il 10 giugno ci sarà la gara e si conoscerà la ditta aggiudicataria dell’appalto. L’inizio dei lavori è previsto per metà ottobre”. … il parcheggio pullman di Nago In quest’area non era previsto anche il nuovo parcheggio dei pullman di Nago? Risponde l’assessore Mazzoldi: “Non solo era previsto, ma è stato anche finanziato con 120 mila euro dei Patti territoriali. Il progetto è dell’arch. Rigo, i lavori sono da poco partiti ad opera della ditta Edil Drena.” ... all’entrata/uscita del parcheggio di Coel Scendendo verso sud arriviamo alla rotatoria di Nago e all’entrata/uscita del parcheggio di Coel dove ora, dopo i lavori di allargamento della strada eseguiti a febbraio, è possibile non solo entrare ma anche uscire dal parcheggio. In questo modo il traffico in uscita dal parcheggio è gestito in modo più razionale. Soddisfatto, assessore Martinelli? “Sì, ma non è stato facile. L’uscita dal parcheggio fu pensata così, come era logico che fosse, fin dal principio dal progettista e dall’Amministrazione precedente, che però, evidentemente, non avevano fatto i conti con la SNAM. A causa della presenza di un tubo della SNAM, Da Via Rivana entriamo nel centro storico di Nago e ci fermiamo davanti alla “fontana vecia”, la fontana di casa Sighele da poco restaurata. Lì l’assessore Orlando Mazzoldi ci informa opportunamente di questo e di altri lavori realizzati nel centro storico di Nago: “La fontana fa parte di un trio di opere che interessano il centro storico, tutte progettate dall’architetto Feltre e realizzate dalla ditta DZ Servizi. Si tratta di interventi sull’entrata del vecchio cimitero di Nago, della ristrutturazione del monumento ai caduti e, appunto, del restauro della vecchia fontana di casa Sighele. Il tutto finanziato con 120 mila euro dei Patti territoriali. Pensiamo che questi lavori siano stati apprezzati dai naghesi. ” 6 ... in Piazza Bronzetti Arrivati in Piazza Bronzetti, constatiamo che durante i mesi invernali si sono conclusi i lavori che l’hanno trasformata da parcheggio in vera piazza, dove è stata collocata anche la nuova illuminazione. Dopo la trasformazione di Piazza Gazzoletti, ora anche quella di Piazza Bronzetti, assessore Martinelli... “Insieme ai colleghi di Giunta stiamo facendo il possibile per rendere questo paese sempre più bello e accogliente. L’augurio è che questa piazza rinnovata, sia lasciata nella bella stagione ai bimbi per giocare, e i meno giovani facciano filò attorno alla fontana come accadeva una volta”. ... sulla strada del Baldo Prima di scendere a Torbole, facciamo un salto sulla strada del Baldo per vedere cosa si sta facendo per la sicurezza di chi utilizza quella strada. In zona Selvat, per un tratto di circa 150 metri sono stati realizzati lavori di messa in sicurezza della carreggiata, con allargamento della strada, costruzione di un muro di contenimento e posa di guard-rail. Segue a giorni l’asfaltatura del tratto di strada interessato dai lavori. Commenta l’assessore Mazzoldi: “Anche in questo caso i lavori sono stati finanziati con il Patto territoriale del Baldo e sono costati 120 mila euro. Il progettista è l’architetto Zulberti, esecutrice dei lavori la ditta CM Scavi. Sono serviti a rendere la strada del Baldo ancora più sicura, considerato che è molto utilizzata dai nostri censiti che devono potersi muovere in sicurezza, oltre che dai turisti sempre più numerosi.” ... a Torbole, al porto Pescatori Completato il giro di Nago, scendiamo a Torbole diretti al porto Pescatori dove, su richiesta del Comune, il Servizio Bacini Montani ha tolto le piastre sconnesse lungo tutto il perimetro del porticciolo e le ha sostituite con piastre regolari, uguali a quelle presenti lungo il resto della passeggiata. Assessore Martinelli, c’era proprio bisogno di questo intervento... “È vero. Le nuove piastre ora consentono a tutti, a ... in Strada Vecchia Ci spostiamo in Strada Vecchia, dove i lavori di rifacimento dei sottoservizi e della pavimentazione sono iniziati a gennaio. “La ditta è stata velocissima, ha consegnato la strada finita ad inizio aprile. Ci rendiamo conto che il disagio è stato notevole per gli abitanti che per quasi tre mesi non hanno potuto utilizzare i loro garage, ma il lavoro è stato fatto bene. Tutto è quasi pronto per intervenire sulla seconda parte di strada; la ripresa dei lavori è prevista in autunno”, conclude Martinelli. piedi o in bicicletta, ma soprattutto alle carrozzelle dei diversamente abili e ai passeggini dei bambini, di percorrere questo tratto di marciapiede senza le difficoltà di prima. Desidero rivolgere un grazie particolare al Servizio Provinciale Bacini Montani, sempre molto attento alle richieste dell’Amministrazione per la fascia lago, come nel recente passato con la ricostruzione dei pennelli sulla spiaggia e la sistemazione del porticciolo in paese, e ora con questo intervento.” L’assessore ci ricorda inoltre che i Bacini Montani avevano accolto anche la richiesta dell’Amministrazione comunale di mettere in sicurezza il passaggio ad ovest del porticciolo, quel passaggio molto stretto e un po’ scomodo che secondo la Giunta andava rimodellato, ma la Commissione urbanistica provinciale purtroppo ha bocciato la proposta. 7 ... sulla passerella sul Sarca Da lì, percorrendo il lungolago raggiungiamo la passerella alle foci del Sarca, dove il servizio provinciale addetto alla manutenzione delle piste ciclabili ha sostituito il fondo in legno con un fondo più resistente in PVC. “La passerella costruita nel 2000 aveva bisogno di manutenzione. Il fondo in legno era ormai deteriorato dalle intemperie atmosferiche, poteva anche essere pericoloso, per cui è stato sostituito con materiale più resistente. L’intervento si concluderà con la collocazione delle nuove luci che saranno messe sulla ringhiera della passerella”, spiega l’assessore Martinelli. ... all’uscita di Strada Granda Ci portiamo quindi all’uscita di Strada Granda dove si è svolta l’opera più consistente e delicata, e dove l’assessore Martinelli ci ricorda che è stata una vera e propria corsa contro il tempo. La certezza del finanziamento è arrivata infatti solo lo scorso autunno. L’ufficio opere pubbliche del Comune non ha perso tempo, e già il 23 dicembre sono state aperte le buste per decidere il vincitore dell’appalto. La gara se l’è aggiudicata la ditta Pedrotti, che il 27 gennaio passati i 35 giorni canonici dall’apertura delle buste, ha iniziato ad allestire il cantiere. Da quel momento gli operai hanno lavorato anche tutti i sabati, perfino sotto la pioggia, per finire i lavori entro giugno. Ci sono riusciti, terminando addirittura in anticipo: martedì 27 maggio, vigilia del ponte dell’Ascensione, l’asfaltatura della strada era terminata. Con quest’opera la Giunta si è proposta di migliorare le condizioni di sicurezza per tutti gli utenti ma ha puntato anche sulla qualificazione dell’arredo urbano. Il grosso del lavoro è stato fatto ma non tutto è concluso. I lavori riprenderanno in autunno, all’altezza di Via Sarca Vecchio e ancora su Strada Granda. Assessore Martinelli, più soddisfatto o preoccupato? “I lavori hanno creato dei disagi, inutile negarlo. Ma Il capo cantiere Mauro Berlanda, il direttore lavori ing. Nicola Zuech e la responsabile alle opere pubbliche del Comune geom. Cristina Conti hanno lavorato con grande impegno e attenzione seguendo l’opera quotidianamente in ogni minimo dettaglio. A loro va un ringraziamento particolare. È stato un lavoro assai complesso e delicato visto il traffico costante, anche in inverno, che quel tratto di strada deve sopportare. Questo i proprietari dei vari esercizi della zona, ai quali va un ringraziamento per la pazienza sopportata, lo hanno capito e hanno accettato il disagio. Del resto prima di Natale la Giunta aveva dovuto fare una scelta: o partire a fine gennaio e proseguire con i lavori fino a giugno oppure posticipare il tutto a novembre, perdendo un anno, creando comunque disagi sulla Pasqua dell’anno dopo. Abbiamo scelto di partire, mettendoci la faccia come si dice oggi, ma mettendo anche in circolo, da subito, 1 milione e mezzo di euro che in questi momenti di stretta economica non sono cosa da poco”. 8 ... nel nuovo parcheggio pullman di Torbole Ora siamo dietro all’Hotel Ideal dove è stato realizzato il nuovo parcheggio dei pullman nell’area che era arrivata gratis al Comune a seguito del Piano regolatore. Qui i lavori sono stati contemporanei a quelli del nuovo accesso di strada Granda? “Doveva essere necessariamente ... nel parco giochi rinnovato Spostandoci verso il centro paese passiamo vicino al parco giochi, i cui lavori di rifacimento stanno per essere completati. “Il parco giochi viene finalmente restituito, completamente rifatto e con nuovi giochi, ai bambini. Quando il notiziario entrerà nelle case dei cittadini, sarà stata messa anche la nuova erba e il campo sarà praticabile” ci informa così. I 10 nuovi posti pullman sostituiscono infatti quelli che non sono più disponibili nell’ex parcheggio Posta, dove ora invece vi sono 11 posti auto e 3 posti bus adibiti a fermata breve per il solo carico e scarico”, spiega l’assessore Martinelli. l’assessore Mazzoldi (sull’argomento, vedi intervento a pagina 10 dell’ass. Bertoldi, ndr). … al campo da tennis di Strada Granda ... alla fontana di Goethe Prima di spostarci verso il centro del paese, arriviamo al campo da tennis di Strada Granda, dove sono stati fatti importanti lavori come ci spiega l’assessore Mazzoldi: “Abbiamo rifatto la pavimentazione del campo ed anche la nuova illuminazione. Crediamo di aver soddisfatto i numerosi sportivi che su questo campo praticano lo sport del tennis. La spesa è stata di 36 mila euro, i lavori sono stati eseguiti dalle ditte Carli e Grottolo.” La passeggiata termina in piazza Goethe, dove nel mese di marzo si sono svolti i lavori di restauro dell’avvolto e della fontana. In origine era una colonna, in seguito divenne fonte, alla quale nei primi anni del Novecento, era stato applicato il suggestivo mascherone. Presentava un marcato stato di degrado, evidenziato dalle numerose lesioni presenti nella parte inferiore della colonna, che avevano causato diverse perdite di acqua che si riversava lungo la vasca, permettendo il proliferare di vari funghi che avevano indebolito la struttura della colonna. 9 Assessore Martinelli, come mai ora manca l’acqua nella fontana? “È stata una scelta difficile, quella di togliere l’acqua. Ma il restauratore ha vivamente consigliato di eliminare l’acqua dall’antica fonte per garantirne la conservazione e far si che l’intervento di restauro rimanga efficace nel tempo. In seguito a ripetuti eventi accidentali di urto la fontana presentava importanti e diffuse lesioni che sono state riparate con malta a base di calce, sabbie e polveri di marmo colorate al fine dell’ottenimento di un valore cromatico integrabile con la tonalità del materiale lapideo di costituzione della fontana. Si tratta di un’ opera di interesse storico che deve poter essere tramandata nel tempo, proprio per questi motivi si è resa necessaria l’eliminazione della causa del degrado, rappresentata appunto dall’acqua. Con l’occasione abbiamo sottoposto a restauro anche la pavimentazione sottostante e ridipinte le scritte soprastanti che non erano più leggibili.” … nel parco degli olivi In conclusione l’assessore Mazzoldi ci segnala un altro intervento in corso, forse meno importante di altri economicamente ma molto significativo sotto l’aspetto ambientale: la pulizia ad opera di ArcoPegaso del parco degli olivi a Torbole, con il taglio dei cespugli e degli arbusti cresciuti sotto le piante, la semina di nuova erba e il posizionamento di nuove panchine. Un intervento anche questo in via di ultimazione che permette di utilizzare quel bel parco molto meglio di prima. È IN ATTO IL RIAMMODERNAMENTO DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA A Nago ci sono stati diversi black out, ma l’Amministrazione comunale intende rassicurare i cittadini sul fatto che ha a cuore il problema della sicurezza. Potrà ancora succedere qualche guasto, AGS e Comune stanno però lavorando sodo per far sì che le interruzioni di corrente siano sempre di meno sino a terminare. La riparazione ed il rinnovo dei sottoservizi, non solo quelli relativi all’illuminazione pubblica, è una delle priorità, anche perché ha permesso di rinnovare oltre al sotto anche il sopra. Tre anni fa il Comune aveva appurato che le linee dell’illuminazione pubblica erano in cattivo stato, soprattutto a Nago dove molti pali e morsettiere erano in uno stato pietoso e moltissimi punti luce fuori norma. A seguito di ciò la Giunta comunale aveva approntato, di concerto con AGS, una serie di interventi tesi a rinnovare le linee e gli impianti. Risultando il programma di rinnovo della rete assai corposo, è stato distribuito su più anni iniziando dalle linee che presentavano i maggiori problemi. Sono state così rinnovate quelle che partono dal quadro della Casa della Comunità e che servono parte del centro storico. L’ultimo lavoro ha riguardato Via Castel Penede, mentre il prossimo sarà eseguito a giorni dalla ditta Conzatti, che si è aggiudicata la gara di appalto e riguarderà la zona della Casa della Comunità e le vie limitrofe, parco compreso. Nel frattempo, oltre a tanti piccoli interventi, è stato eseguito un altro importante lavoro che ha riguardato la linea che parte dal quadro della rotatoria e serve Via del Trenim, Via Stazione, Via Bertoldi, Boia e Via Rivana, una zona che fino a poco tempo fa era colpita da frequenti black out. Sono state sostituite le linee, in alcuni punti tutta l’armatura dei pali, in altri solo le lampade e le morsettiere. Sono state poi sistemate o sostituite tutte quelle linee collocate nelle zone che negli ultimi tre anni sono state interessate al rinnovo dell’arredo urbano. Il programma di riammodernamento quindi è ben avviato e proseguirà seguendo le indicazioni del Piano Regolatore dell’illuminazione pubblica di cui il nostro Comune si è dotato un paio di anni fa. 10 l’amministrazione informa Mercatino delle Pulci e Mercato Contadino Si propone anche nel 2014, da maggio a settembre la terza domenica del mese, il “Mercatino delle Pulci” in Piazzetta Lietzmann a Torbole e in Piazzola a Nago. Le bancarelle che prendono parte al mercatino sono circa 25 e offrono una varietà di merceologie. Visto il successo dello scorso anno, già Questo documento è soggetto alla protezione del diritto d’autore e non deve essere copiato o duplicato, comunicato o fatto accessibile a terzi. L’uso illecito è punibile e comporta l’obbligo d’indennizzo È pronto, completamente rinnovato, il parco giochi in Strada Piccola FUNSHOCK EPDM ROSSO EPDM VERDE EPDM GIALLO EPDM NERO EPDM VIOLA FUNSPORT (vialetto) 75.5m² 93 m² 95 m² 1 m² 6.5 m² ARANCIONE BIANCO 124 m² 6 m² TOTAL AREA 401 m² Made in Italy ISO 9001-ISO14001 EN1176 - EN177 EN71-3 QUALITÀ SICUREZZA AMBIENTE AREA GIOCO COMUNE NAGO TORBOLE 096 23/04/2014 dal mese di aprile è partito a Torbole nel parco della Colonia Pavese il “Mercato contadino”. Gli agricoltori partecipanti sono dodici, due in più rispetto al 2013. Il mercato si tiene ogni giovedì con orario di vendita dalle 8 alle 13.30 e la gestione è affidata alla Coldiretti di Trento, gestore del circuito “Campagna Amica Mercato Contadino”. Nel Mercato di Campagna Amica si può fare la spesa in modo sostenibile e responsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine italiana controllata e garantita. Non sono stati semplicemente cambiati i giochi e rifatta la pavimentazione anti trauma, ma l’area è stata completamente risistemata. Sono stati compiuti interventi per eliminare i problemi di drenaggio del terreno (con scarifica e riporto di terreno drenante), sono stati tagliati alberi per migliorare la luminosità del parco, è stato rifatto il prato, sono state eliminate le siepi perimetrali per tentare di risolvere il problema delle zanzare e delle aree cieche soggette ad abbandono rifiuti, è stata rinnovata l’illuminazione ed è stato rifatto l’impianto d’irrigazione con apposito pozzo di pescaggio di acqua dal lago anziché dall’acquedotto comunale nell’ottica di risparmio economico e ambientale. Gli operai che hanno svolto i lavori sono stati messi a disposizione gratuita dalla PAT attraverso il così detto “progettone”, garantendo un grosso risparmio finanziario al Comune (più di 50 mila euro), che è stato possibile investire nelle attrezzature e nella pavimentazione del parco giochi. I giochi sono posti su due grandi fiori colorati e divisi per fascia d’età, i più piccoli possono giocare a fare i pirati sulla barca o andare sulle altalene o sui giochi a molle o con il gioco tematico. Nell’area per i bambini più grandi ci sono le immancabili altalene e il gioco combinato. Cogliamo anche l’occasione per ringraziare i bambini che attraverso il sondaggio hanno partecipato alla scelta dei giochi! Assessore Roberta Bertoldi Attività estive 2014 Anche quest’anno nel nostro Comune è garantito il servizio di attività estiva per bambini da 1 ad 11 anni. Ricordiamo che la collaborazione proficua con la Comunità di Valle e l’Apsp Casa Mia permette l’apertura per 6 settimane del centro estivo “Jenga”, per tre settimane a Torbole e per tre settimane a Nago, per bambini dall’età da 6 a 11 anni. Per i bambini di età compresa fra 3 e 6 anni, la Scuola Materna di Nago, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, avvia il progetto “AvventuriAMO” dal 1 luglio al 1 agosto, con la possibilità di frequenza dell’intera giornata, della sola mattina con pranzo o del pomeriggio. Per informazioni ed iscrizioni ci si rivolge direttamente alla Scuola d’Infanzia di Nago, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,00. Per i più piccoli rimane aperto il “Nido sull’Albero”, con sede presso la Parrocchia di Nago, a cui rivolgersi direttamente per informazioni ed iscrizioni. Cell. Presidente 366 2553025 Cell. Amministrazione 393 3300883 Email: [email protected] Pec: [email protected] - www.latartarugacoop.it Tutti i servizi sono accreditati per l’utilizzo dei buoni di servizio, agevolazione messa in atto dalla Provincia di Trento per la conciliazione lavoro-famiglia ed a sostegno delle mamme lavoratrici. 11 Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio proverbio africano La Cooperativa sociale “La Tartaruga” si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo ed in rapporto ad essi opera ed agisce fondando i suoi principi sulla mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, la responsabilità, l’eguaglianza, la trasparenza, lo spirito comunitario, il legame con il territorio e la sua valorizzazione, favorendo un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche. L’intento comune dei soci è di unire le diverse professionalità presenti in Cooperativa per poter realizzare servizi di qualità, che possano far fronte alle richieste delle famiglie, del singolo e del territorio. Nostra convinzione è che la multidisciplinarietà sia un ottimo punto di partenza per osservare le innumerevoli sfaccettature che costituiscono un bisogno, ottenendo cosi, una visione di insieme quanto più globale e unitaria oltre che l’idea che sia fondamentale una visione unitaria dell’essere umano avendo così attenzione sia al suo aspetto fisico, emotivo, psichico che spirituale. IL NOSTRO NIDO CONCILIAZIONE FAMIGLIALAVORO DI NAGO si configura come un servizio educativo e sociale per la prima infanzia (0-36 mesi) ed è interpretato come servizio teso a aumentare il benessere delle famiglie, le aiuta a svolgere in modo più responsabile e sereno le proprie funzioni educative e a produrre maggiore capitale relazionale all’interno della propria comunità. È un aiuto per sostenere i genitori a collaborare affinché le famiglie sempre più, possano conciliare i tempi di lavoro con i tempi di cura-crescita. Il tutto in un’ottica di corresponsabilità. Aperto tutto l’anno, ad esclusione di un periodo di chiusura per questioni igieniche, il servizio offre attività giornaliere che scandiscono la giornata educativa, ma offre anche attività che si connotano come formative per i bambini nei diversi ambiti di sviluppo. Le educatrici, accostate dalla pedagogista e dalla psicologa, che supervisiona le attività di progettazione e verifica le proposte educative rivolte ai bambini, sono costantemente richiamate ad una autoanalisi delle proposte e delle modalità di comunicazione bambino-educatore. La nostra cooperativa è accreditata per usufruire dei Buoni di Servizio - Voucher conciliativi promossi dalla Provincia di Trento come misura di conciliazione per favorire l’accesso ed il mantenimento di un’occupazione da parte delle donne madri. Oltre al nido di Nago abbiamo attivi due nidi familiariTagesmutter: uno presso il comune di Mori e uno presso il comune di Mezzana in Val di Sole. Per tutte le informazioni relative alle iscrizioni, rette e orari la famiglia è invitata a rivolgersi: agli uffici amministrativi della Cooperativa sociale La Tartaruga Via Grazioli, 71 - 38122 Trento Cell. 366 2553025 Presidente 393 3300883 Amministrazione Fax 0461 092376 E-mail [email protected] pec: [email protected] www.latartarugacoop.it A Fulvio Prati la Stella al Merito del Lavoro Il 1° maggio 2014, presso la Sala della cooperazione di Trento, alla presenza del sindaco Luca Civettini, il concittadino Fulvio Prati è stato decorato con la “Stella al Merito del Lavoro”, su proposta del Ministro del Lavoro e decreto del Presidente della Repubblica. La consegna dell’alta onorificenza era stata preceduta da una comunicazione ufficiale inviata al Sindaco di Nago-Torbole dal Consolato provinciale dei Maestri del Lavoro di Trento e dalla Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia. Nago-Torbole Notizie e l’Amministrazione comunale si complimentano con il concittadino Fulvio Prati per questo riconoscimento, che fa onore a lui e all’intera comunità. 12 Il Comitato Manifestazioni Nago-Torbole da quattordici anni al servizio della gente Com’è nato Negli anni ’90 il comune di Malcesine aveva delegato al comitato “Malcesine Più” l’organizzazione di tutte le manifestazioni culturali e turistiche sul territorio comunale, mettendogli a disposizione il ricavato delle entrate al castello. Un solo organizzatore di tutte le manifestazioni avrebbe portato migliore distribuzione degli eventi, più alta qualità dell’offerta culturale, musicale e turistica, maggior risparmio: così è stato, visto che “Malcesine Più” continua ancora oggi l’attività, dopo tanti anni. Seguendo quell’esempio, il comune di Nago-Torbole cercò di avviare un’esperienza simile. Da noi non c’erano castelli con cui finanziare eventi e le esperienze precedenti non avevano dato i frutti sperati per mancanza di fondi, perciò il sindaco pro-tempore Giuseppe Parolari fu chiaro: il comune avrebbe sostenuto il nuovo comitato manifestazioni a tre condizioni: la prima che il comitato raccogliesse con le proprie forze almeno altrettanto denaro di quello che gli veniva messo a disposizione dal comune; la seconda che realizzasse a proprio carico tutte le manifestazioni sul territorio comunale, comprese quelle a favore delle altre associazioni; la terza che promuovesse nuove occasioni di incontro per i giovani. Beppino Girardi, affiancato da Gino Foletti che poi lo sostituì alla presidenza, accettò la sfida. Nacque così nell’anno 2000 il “Comitato Manifestazioni Nago-Torbole”. L’attività svolta Il comitato cominciò subito ad organizzare e gestire l’intero cartellone delle manifestazioni, dando supporto anche alle altre associazioni, circoli, gruppi con l’organizzazione di spettacoli e musica, la copertura dei costi, la tenuta degli spazi, la preparazione e la distribuzione di cibi e bevande. Ciò fu possibile perché l’autofinanziamento funzionò subito molto bene. I fondi raccolti con la distribuzione degli “Info” nelle attività turistiche, il sostegno degli sponsor, il ricavato delle feste ed i contributi degli organismi di promozione turistica della zona, raddoppiavano quelli messi a disposizione dal Comune. Il cartellone delle manifestazioni sul territorio comunale divenne in questo modo sempre più importante e ricco di appuntamenti, lungo tutto l’anno e non solo nei mesi estivi. In risposta alle richieste del comune, il comitato si prese carico dell’organizzazione e dei costi degli spettacoli per le tante altre associazioni, realizzò inoltre ogni anno due beach party, uno di metà estate e l’altro di fine estate, affiancandoli con la festa del Remat, diventata anch’essa un appuntamento imperdibile per i concittadini. Nei suoi primi anni di vita il comitato era impegnato complessivamente in più di 50-60 eventi l’anno per 90-100 giornate di lavoro, senza contare la fase di preparazione e organizzazione, fino a che il comune non si riprese in mano l’organizzazione delle manifestazioni interrompendo il finanziamento. Cambiarono così i compiti del comitato ma rimase invariata l’attività a favore di tutti coloro che lo chiedevano, grazie all’autofinanziamento rimasto per molto tempo al livello dei primi anni. Senza più l’impegno di organizzare gli eventi, il comitato concentrò i propri sforzi sulle attività a favore dei paesi, delle associazioni e dei gruppi, sull’organizzazione delle feste per i giovani in spiaggia, della festa del Remat in parco pavese. Nel 2007, ad esempio, furono ancora 35 le iniziative che videro coinvolto il comitato in più di 50 giornate di lavoro. Era rimasto quindi immutato lo spirito solidaristico, che ha continuato a contraddistinguerne l’attività fino ai nostri giorni. Com’è oggi Il Comitato Manifestazioni Nago-Torbole è sempre pronto a mettere a disposizione i propri volontari, l’attrezzata cucina nel parco Pavese, il materiale necessario, i tavoli, le panche, le casette in legno, per le feste di paese e per quelle turistiche, per gli incontri delle associazioni, di gruppi di cittadini, di anziani, di giovani, per i circoli velici in occasione di campionati e appuntamenti sportivi, per soddisfare le richieste del comune e di tutti coloro che ne hanno necessità per finalità pubbliche. Nonostante le disponibilità economiche si siano ridotte nel tempo (quest’anno la stampa dell’Info è stata in dubbio fino all’ultimo per mancanza di fondi), sono ancora decine e decine le giornate che nel corso dell’anno vedono i volontari prodigarsi in attività gratuite a favore dei cittadini e delle associazioni e in alcune attività che invece servono per autofinanziarsi e poter realizzare le tante attività gratuite 13 a favore della comunità, che altrimenti non potrebbero essere fatte. Nel 2013, ad esempio, sono state una ventina le iniziative, distribuite in cinquanta giornate, che hanno coinvolto il comitato, con il lavoro dei propri volontari oppure con la messa a disposizione delle strutture: la sbigolada, la festa di S. Andrea, la festa di S. Lucia, il corso di cucina di dieci giornate organizzato dal comune, la festa del broccolo, quella per gli anziani, l’addio a don Fernando, l’assistenza ai concerti della scuola musicale inglese, il sostegno ad iniziative di varie associazioni come il Comitato Noi e Loro, l’associazione Genga, il Circolo Surf, l’associazione Cento (Garda Raid Bike), l’associazione la Busa consapevole con l’Ecofesta, la festa bianco-azzurra, la festa per il Bayern, il rinfresco per gli anziani in occasione dei fuochi d’artificio, la festa del Remat, per citare le più importanti. Grazie al lavoro prezioso dei 40 soci attivi che non hanno fatto mancare il loro aiuto. È importante, infine, il ruolo che il comitato ricopre da alcuni anni: la sua sede è diventata punto di incontro per tante persone, che in un paese turistico in cui per molti mesi all’anno non ci sono occasioni (se non i bar, ma anche quelli spesso chiusi), non avrebbero alternative. Chi va nella sede del comitato invece, in estate come in inverno, trova un ambiente dove stare in compagnia, dove si sente forte lo spirito di solidarietà che si coglie anche dalla breve intervista a due voci che segue. ifestazioni ComitatoMan LE NAGO TORBO • COPIA GRATUITA FREIEXEMPLAR Allegato al nr° le Nago Torbole ziario Comuna 1 2014 del Noti FREE COPY Comitato Manifestazioni Nago-Torbole| info info2014 2014 Torbole Nago INTERVISTA A DUE VOCI a Beppino Girardi (primo presidente) e a Gino Foletti (attuale presidente) del Comitato Manifestazioni Nago-Torbole Qual è secondo voi il risultato più importante raggiunto dal Comitato Manifestazioni in questi anni? Tra le tante manifestazioni realizzate, quale sentite più vostra? Beppino Girardi - Secondo me è l’essere sempre stati a disposizione degli altri, delle associazioni di Nago e di Torbole, del Comune e di tutti coloro che ci hanno chiesto una mano, senza mai guardare da dove venivano o di che colore erano. Come nel 2000 anche oggi, a quattordici anni di distanza, siamo al servizio della comunità senza chiedere nulla. Basta che le iniziative abbiano finalità pubblica e noi ci siamo, nella maggioranza dei casi gratuitamente. Beppino Girardi - Ho sempre avuto una predilezione per i beach party che raccoglievano in spiaggia migliaia di giovani, con tanti ragazzi torbolani e naghesi vestiti con le magliette del comitato che lavoravano negli stand per far divertire i loro coetanei. È bello essere riusciti a far partecipare tanti giovani a momenti di vita insieme, di divertimento ma anche di lavoro e impegno per gli altri. È una bella soddisfazione stare tra i giovani e pensare che hai contribuito a farli star meglio. Gino Foletti - Sono pienamente d’accordo con Beppino, però vorrei aggiungere un altro risultato: il fatto di essere riusciti a tenere aperto un centro che nel corso degli anni è diventato punto di ritrovo per tanti paesani che vengono qui a cercare compagnia. Il comitato è diventato anche uno strumento per vincere la solitudine, oltre che un’opportunità per tutti coloro che vogliono fare del volontariato lavorando per la comunità. A questo proposito, approfitto dell’occasione per ricordare ai concittadini che le nostre porte sono sempre aperte per tutti, ancora di più per chi ha voglia di dare una mano. Gino Foletti - Rispondere a questa domanda per me è come sfondare una porta aperta. La festa che sento più mia è quella del Remat. L’ho sempre voluta e difesa perché è più una festa della nostra gente che dei turisti, anche se cade in piena estate. Il Remat è una lunga rete da lago che veniva utilizzata dai nostri pescatori. Quando il paese e i suoi abitanti si perdono tra migliaia di turisti, arriva il Remat a raccoglierli e a metterli insieme. Questa festa viene tutte le estati a ricordarci da dove veniamo ma ci ricorda anche che, nonostante il turismo, siamo sempre una comunità. 14 Bocciofila San Zeno, grazie È finita, dopo quasi trent’anni di storia, l’avventura della Bocciofila San Zeno, il sodalizio guidato da Antonio Rosà che qualche mese fa ha dovuto arrendersi all’inclemente incedere del tempo, che l’ha privato delle risorse più importanti per un’associazione sportiva: giocatori ed energie. La decisione è stata presa all’unanimità dall’assemblea del direttivo il giorno 18 novembre, che ha sancito ufficialmente la fine di un gruppo che ha dato molto al paese di Nago. A prescindere dall’aspetto del gioco stesso, infatti, la bocciofila San Zeno si è sempre distinta per l’attività nel sociale. Le si devono, ad esempio, l’organizzazione della celebre “Festa dell’Ospite”, delle passeggiate sulla “Via del Trenìm” oltre che quella d’innumerevoli gite e anche di alcune iniziative benefiche, come testimonia lo stretto rapporto che l’ha sempre legata al missionario don Alcide Mazzoldi, attivo nell’Amazzonia brasiliana. La storia della Bocciofila San Zeno parte da lontano, precisamente il 24 settembre del 1985. “Ufficializzammo - ricorda commosso il presidente Antonio “Toni” Rosà - quello che era già da qualche tempo un gruppo di persone che amava trovarsi a giocare a bocce, passatempo nato sulla strada e poi cresciuto assieme a noi”. Il primo presidente fu Giuseppe Giovanazzi, classe 1897, che dopo un paio d’anni cedette il posto proprio a Rosà, che l’ha poi mantenuto fino ai giorni nostri. Il 1985 fu l’anno della realizzazione delle due nuove piste all’aperto nell’area adiacente i campi da tennis. Era l’epoca d’oro per le bocce, ed è viva in tutti gli abitanti del paese, l’immagine delle serate estive affollate di giocatori e spettatori. Tanto che, per poter giocare, si ricorreva anche a soluzioni poco ortodosse: “Una volta - ricorda intensamente Rosà decidemmo di costruire una copertura improvvisata sopra i di Danny Dusatti campi, per permettere lo svolgimento del torneo di Ferragosto funestato dai temporali. Un vento fortissimo, in serata, devastò la struttura. Alle due di mattina ci ritrovammo per risistemarla, e alla fine il torneo ebbe luogo regolarmente”. Un aneddoto che rende bene l’idea della passione che animava il sodalizio in quegli anni. “È buffo constatare osserva con un pizzico di malinconia Rosà - che invece una struttura coperta e attrezzata sia sorta nel momento in cui i giocatori di bocce sono quasi scomparsi. Speravo che la nascita del nuovo bocciodromo avrebbe portato una ventata di energia, e anche personalmente ho provato a rilanciare la nostra attività. Purtroppo, forse, ci sarei riuscito solo avendo avuto una trentina di anni in meno”. Oggi la struttura è gestita dalla bocciofila Nago-Torbole, nata una ventina di anni fa proprio da una costola della “San Zeno”, a seguito di alcuni disaccordi sull’opportunità o meno di associarsi alla federazione nazionale. “A loro auguro comunque il meglio - spiega Rosà - visto che abbiamo sempre collaborato con la massima amicizia”. I ringraziamenti per questi decenni di storia si potrebbero sprecare, ma “Toni” tiene soprattutto a far pervenire il suo grazie “a tutto il direttivo e alle tantissime persone che in questi anni, con il loro lavoro, hanno contribuito a rendere felici le tante persone del nostro comune. E se qualcuno, un giorno, volesse ricordare che una volta è esistita la Bocciofila San Zeno, sarò ben lieto di mettermi a disposizione e fornire tutto il materiale di cui dispongo”. A questo proposito, infatti, si segnala che l’archivio video di Rosà è immenso, composto da centinaia di ore di filmati di manifestazioni dagli anni ‘80 in poi. “Sarebbe un sogno - conclude Rosà - chiudere con una bella festa, in cui vecchi e nuovi amici possano ritrovarsi per rivivere assieme quei bellissimi ricordi”. L’Amministrazione comunale si associa ai ringraziamenti dell’intera Comunità alla Bocciofila S. Zeno e al suo Presidente per il grande impegno sociale e sportivo svolto in tutti questi anni. Appunti di storia locale CAMBIAR MESTIERE di Ferdinando Martinelli Quelli che, come noi, sono venuti al mondo decine di anni fa, se tornano con il ricordo agli anni della propria infanzia, non possono non rendersi conto degli sconvolgenti cambiamenti che sono nel frattempo avvenuti. Niente è più come allora, e tutto è ora sottoposto, da una forza inarrestabile, a mutazioni continue. Questa forza è la tecnologia, che mette a disposizione dell’uomo strumenti sempre nuovi che condizionano anche i suoi comportamenti. Qui ci limitiamo a registrare alcune conseguenze che si sono avute nel campo delle professioni, delle arti, dei mestieri. La crisi economica attuale ha messo in luce questo paradosso: che oggi non esiste più una professione per tutta la vita; almeno, essa deve essere continuamente aggiornata alla luce delle nuove scoperte. Un tempo la vita scorreva secondo un modello tendenzialmente stabile e predefinito: si andava a scuola, si otteneva un diploma, o la laurea; per una quarantina di anni si lavorava di solito nella stessa azienda o nello stesso ente facendo praticamente sempre lo stesso lavoro, poi si andava in pensione e ci si godeva la vecchiaia. Questo era il mondo dei nostri nonni, dei nostri genitori, fino alla generazione degli odierni pensionati. Quel mondo non esiste più. La stessa scuola professionale, oggi, più che insegnare un mestiere, deve insegnare a cambiare mestiere. È chiamata, cioè, a formare una mente elastica, flessibile, aperta, insomma, all’innovazione tecnologica continua: in grado cioè di adattarsi al cambiamento, di affrontare situazioni sempre nuove. A sentire gli economisti più avveduti, sembra proprio che dall’attuale crisi economica si possa uscire solo se i nuovi lavoratori avranno una formazione intellettuale che gli consenta di cambiare lavoro, quando le circostanze lo richiedano. L’evoluzione tecnologica, l’informatizzazione, la robotica hanno reso, per naturale conseguenza, obsolete alcune figure professionali che un tempo erano familiari e la cui presenza, stabile o transitoria, era abituale nei nostri paesi. Chi non ricorda, tra i più anziani di noi, gli spazzacamini, i “moleti” (arrotini), i caregheti, gli straccivendoli, i calafati, i pastori, le lavandaie: figure che ora vivono solo nel ricordo, ma che un tempo erano indispensabili per un regolare svolgimento della vita quotidiana. Qui di seguito cercheremo di ricordarne qualcuna, così com’è rimasta impressa nella memoria di un ottuagenario. Lo spazzacamino. La sua stagione iniziava ai primi freddi dell’inverno, quando i camini si apprestavano al loro più impegnativo lavoro e tutti pensavano al pericolo d’incendio dovuto dalla presenza eccessiva di fuliggine venutasi ad accumulare nella canna fumaria. Ora il gas metano usato da tempo nelle nostre case ha allontanato questo pericolo e il ricordo di questo strano e unico personaggio è così lontano ed estraneo e così legato ad altrettanto vaghi ricordi della prima infanzia e di libri di lettura che, a pensarci, la sua figuretta ci appare così surreale da trovare la sua naturale collocazione in una piazza metafisica di De Chirico. Difficile è anche tentare di descrivere quel che, ragazzini, si provava quando veniva dentro la cucina con la lunga scaletta e gli altri strani aggeggi neri come l’inferno, quell’omino tutto nero meno gli occhi e i denti. Era inevitabile pensare al diavoletto del santino delle sette tentazioni mentre i saggi insegnamenti della vecchia e poetica canzone popolare dello spazzacamino (in riva al lago [il lago Maggiore] dove son nato - i miei fratelli ivi ho lasciato) improvvisamente si materializzavano nella potente apparizione. Era, lo spazzacamino, argomento obbligatorio e inesauribile di racconti e minacce per la mamma 15 16 che voleva quietare il bambino e farlo addormentare, e materia a non finire per la maestra per le sue lezioni (ma come le avranno chiamate allora?) di «educazione morale e civile» ai bravi scolaretti. Ma invano cercheremo nei lontani ricordi qualcosa che ce lo presenti - come bene o male sarà stato - in veste di operaio o artigiano; ormai sappiamo raffigurarcelo solamente come perfetto campione e archetipo dell’amore del prossimo. Lasciamolo quindi nella sua atmosfera di sogno e conserviamo il suo ricordo nella dolce luce dell’infanzia e della poesia. Lo straccivendolo. Nessuno sa dire che fine abbia fatto lo straccivendolo. Ma il nome non deve trarre in inganno, che gli stracci, quello, non veniva a venderli, ma a comprarli. Spingeva un carrettino con due ruote da bicicletta, in seguito sostituito da un minuscolo motocarro sempre in panne. Piantava baracca in un angolo della piazzetta e la sua insegna araldica, e il principale ferro del mestiere, era una grande bilancia, piena di anni e di acciacchi, con il piatto enorme sostenuto da catenelle, con il lungo braccio in uno stato così decrepito, che lui solo sapeva armeggiare l’attrezzo. E Dio solo sa se la pesatura era esatta. Vicino al carrettino nascevano discussioni a non finire, perché il mercato era instabile e il prezzo della merce fluttuante. Di solito il mercante di stracci raccoglieva anche pelli di coniglio, e, infatti, il suo richiamo, gridato per le strade del paese, era “strasse, ossi e pèl de cunèl”, che però continuava con una lunga tiritera che nessuna ha mai capito bene. Ma l’accento sì: e spesso, si diceva, era quello, vivo e arguto, del veronese. E la bicicletta era - nelle giornate buone e se gli affari erano andati bene e se era riuscito a far tirar fuori dal furbo contadino anche qualche bella pelle di gatto o di tasso o di volpacchiotto - tutto un trofeo di pelli grigie e bianche che pendevano a festoni e a mazzi dal manubrio, dalla canna, dalla sella, e il velocipede spariva e diventava un piccolo magazzino che, passando, lasciava per le strade un odore forte e acre di conceria. Ma il piccolo commercio non era cosa poi tanto facile, da novellini. La concorrenza infieriva, i prezzi andavano su e giù peggio che quelli di borsa, e la massaia non era così sciocca da mollare la sua bella pelliccetta a straccia-mercato, ché l’allevamento dei conigli le era costato fatiche e tempo e anche l’impagliatura della pelle e l’essiccazione andavano fatte a regola d’arte. Il careghéta. Nei tempi passati, molto atteso era in paese l’impagliatore di sedie o “careghéta”. La sua opera, di tanto in tanto, era insostituibile. Le sedie impagliate erano soggette a rapida usura, e quando qualche treccia si smagliava, il guaio si propagava a macchia d’olio. Allora ci voleva proprio il seggiolaio, perché il suo lavoro, altamente specializzato, non poteva essere effettuato in casa, e neppure dal più ingegnoso contadino o artigiano non specialista. Veniva dunque, lanciava il suo grido, e anche lui si accampava in piazza. Capitava con un carrettino a ruote alte e nel piccolo cassone aveva i ferri del mestiere che consistevano in grossi mannelli di càrici (fibre vegetali essiccate) di varia specie e consistenza secondo i vari lavori: sedie rustiche, da cucina, sedie da salotto, seggioloni conventuali. Alcuni mazzi erano di color verde o rosso per le impagliature bicolori che facevano un gran bel vedere. Era incredibile l’agilità e l’abilità del careghéta; la sedia girava tra le sue mani e le ginocchia come una trottola; la treccia, unendo càrice a càrice con la giusta torcitura, si allungava e non finiva mai e in un batter d’occhio la sedia usciva dalle sue mani nuova fiammante che era una bellezza. 17 Arrotino (moléta). È una delle vecchie figure artigianali che, sia pure assai di rado, visita ancora i nostri paesi: il moléta non è dunque scomparso, si è solo specializzato, e la sua tendenza e legittima aspirazione è di aprire un negozio di coltelleria e di svolgere lì dentro anche il mestiere di affilare forbici e coltelli. Il suo antico strumento di lavoro era una specie di carretto, in origine con una sola ruota, somigliante a una grande carriola, che veniva spinto a mano e con il quale faceva percorsi anche molto lunghi e faticosi. Giunto in paese, per prima cosa capovolgeva il suo arnese, in modo che la ruota, agganciata a un pedale, potesse ora girare liberamente e muovere la mola a una velocità notevole per via di un rapporto favorevole tra le due ruote, tra loro collegate da una cinghia di cuoio. Questo trabiccolo, col tempo, si venne modificando diventando sempre più maneggevole, e qualche ingegnoso arrotino riuscì perfino ad adattare una bicicletta, sfruttando pedali e catena per muovere la mola, ad attrezzo da arrotino. Con il vantaggio di potersi così spostare da un paese all’altro più velocemente. In tempi più recenti abbiamo visto anche carretti da arrotino con due ruote: una per lo spostamento e l’altra per imprimere il movimento rotatorio alla mola. Sistemato lo strumento in un angolo della piazza, e fissato un secchiello con dell’acqua che sgocciolava sulla mola mediante un piccolo rubinetto dosatore, con funzione di lubrificante, l’arrotino percorreva strade e piazze del paese, gridando la sua presenza, e raccogliendo forbici, coltelli e quanti altri attrezzi avevano bisogno di essere arrotati. Poi incominciava il suo lavoro: con abili gesti delle mani passava la lama sulla mola per darle “il filo”, fino a renderla tagliente. Patria degli arrotini era considerata la Val Rendena, dalla quale, in tempi di carestia, molti sono emigrati in tutto il mondo in cerca di fortuna, che qualcuno ha anche trovato, soprattutto in America. Il calzolaio a domicilio. Una delle grosse preoccupazioni del padre e della madre di famiglia all’approssimarsi dell’inverno era di “scarpare” la numerosa figliolanza. Problema non certo di facile soluzione per le finanze ahimè! sempre depresse del piccolo contadino o del mezzadro o del pescatore. Comunque, dovendosi pur provvedere in qualche modo e non esistendo allora o non essendo accessibili alle predette finanze i negozi di calzature, veniva a proposito la fiera di Sant’Andrea alla fine di novembre. La data era stata scelta con molta saggezza dai remoti istitutori: era giusto giusto il momento per il bel paio di scarpe nuove e qualche soldarello era pure entrato nella buona stagione e a San Martino. E la fiera soddisfaceva tutte le esigenze. Scarpe robuste con i bei chiodi della valle di Ledro (sostituiti solo in tempi relativamente recenti con il “carro armato” in gomma) che i ragazzi portavano con orgogliosa fierezza. Ma c’era anche il calzolaio a domicilio. Questi veniva in casa “a giornata” con uno o due garzoni e vi trovava (o portava) una bella mezzena di cuoio spesso e robusto. Riparava e faceva scarpe nuove, mangiava in casa e dopo due o tre giorni di “opera” tutta la famiglia era a posto. Tipico di quest’artigianato remoto nel tempo e nel costume era la mancanza di qualsiasi macchina, a parte ovviamente i ferri del mestiere, tra cui tipica la lesina. Tutto era fatto a mano. Usava chiodini di legno detti “cavicchi”. Anche lo spago veniva ritorto al momento dell’uso, bene impeciato e con la setola in cima. Disdegnava il metro. Prendeva le misure con certe striscioline di carta che avvolgeva intorno al piede in varie guise e segnava le varie misure piegando la strisciolina e facendo una tacca. Ora entrando nella bottega dei suoi successori col deschetto tutto contornato di belle macchine lucenti e ronzanti che fanno tutto loro, si vede proprio che siamo in un altro mondo. (Le foto sono state scaricate da Internet) 18 Le antiche strade dell’Alto Garda vanno in Val di Gresta Il progetto Antiche strade dell'Alto Garda a cura del MAG e con la collaborazione delle amministrazioni comunali, giunge con questa alla sua ottava edizione, mantenendo costante l'idea che le realtà vive di un territorio, come le scuole e le associazioni, possono diventare protagoniste di una riscoperta di angoli suggestivi e carichi di storia del paesaggio. Quest'anno i comuni di Nago-Torbole, Mori e Pannone si sono impegnati a riscoprire l'antico sentiero che da Nago giungeva fino a Ronzo-Chienis. Come nelle precedenti edizioni, il sentiero è stato studiato da storici, botanici e dai ragazzi delle scuole primarie di Nago e della Val di Gresta, che realizzeranno i primi un volume della collana editoriale del MAG Antiche strade dell'Alto Garda, mentre i ragazzi prepareranno un CD di presentazione delle attività didattiche da loro realizzate. Le presentazioni alle comunità dei due lavori si sono svolte martedì 27 alle ore 20.30 presso il Forte di Nago, e mercoledì 28 maggio alle ore 20.30 presso la Casa Anziani di Ronzo-Chienis. Infine, come nelle precedenti edizioni, la strada è stata materialmente percorsa in una giornata di festa, a cui hanno collaborato diverse associazioni dei tre comuni, sabato 31 maggio. Con partenza distinta da Nago (Vecchia stazione) e da Ronzo (Chiesa di san Michele) i due gruppi si sono incontrati a Pannone, località Doss Alt, dove è stata offerta loro una pasta. Ospite della giornata la banda musicale di Buttenheim, che nel primo pomeriggio insieme al Coro Monte Stivo si è esibita in un concerto. Le associazioni coinvolte nel progetto: Gruppo Alpini di Mori, Gruppo culturale Nago-Torbole, SAT Valle di Gresta, ACRS Pannone e Varano, Gruppo Carnevale Ronzo-Chienis, Coro Monte Stivo. La Via agli orti di Gardumo Il tragitto della Via agli orti di Gardumo ripercorre la vecchia strada che da Nago sale per Pannone e quindi continua verso i paesi dell’alta Valle di Gresta, Chienis e Ronzo, oltrepassa il Rio Gresta e ritorna a Pannone attraversando i campi. Il percorso non poteva che prendere il via da un luogo di arrivi e di partenze come l’area della vecchia stazione ferroviaria della MAR a Nago. Seguendo i passi di antichi viandanti si prosegue per le campagne fino a giungere alla casa del pane, utilizzata dal panettiere di Pannone per vendere il pane anche ai naghesi senza pagare le tasse aggiuntive per essere uscito dal proprio comune, trovandosi questa costruzione sul confine tra l’allora comune di Pannone e quello di Nago-Torbole. Lì inizia la salita che porta alle terre 19 di Gardumo passando accanto alla millenaria area sacra della chiesetta di San Tomè e poi oltre, verso i luoghi che hanno visto gli ultimi istanti di vita di Gioacchino Bertoldi, protagonista suo malgrado di avvenimenti più grandi di lui e di una delle pagine più nere del Novecento gardesano. Le viti e gli alberi da frutto della piana di Nago (ma anche piante su cui non si può più posare lo sguardo come le grandi coltivazioni di tabacco ben impresse nella memoria di diverse generazioni di maserine), progressivamente lasciano spazi agli olivi che s’inerpicano fin dove possono, alternando lungo il percorso muretti a secco ben curati ad altri in totale stato di abbandono. Poi, quasi d’improvviso compaiono gli orti e i primi terrazzamenti che diventano una compagnia costante per tutta la strada. Avvicinandosi a Pannone si sovrappongono ai fatti storici i racconti della tradizione, come le vicende popolari del brigante Mariamoro, ricordata anche, e soprattutto, dai toponimi. Tradizione popolare ma anche opere letterarie come il racconto di Nostra di Gresta-Castelbarco, protagonista dell’omonimo romanzo storico di Pietro de Alessandrini, le cui tribolazioni amorose restituiscono nelle pagine un po’ di vitalità e un po’ della vecchia gloria ai ruderi di Castel Gresta. Lo stesso castello, infatti, per secoli è stato Antica Via a cura delle insegnanti I ragazzi delle classi quarta e quinta della Scuola Primaria di Nago hanno avuto ancora una volta la bella occasione di studiare il loro territorio da diversi punti di vista: storico, geografico, religioso ed artistico, rielaborando in classe e sul percorso che da Nago porta alla Valle di Gardumo (conosciuta oggi come Val di Gresta), attraverso la chiesa di San Tomé, tappa importante di un antico passaggio. Questo lavoro è stato svolto a “più mani”: “sul campo”, con l’osservazione sul territorio, per quanto riguarda la vegetazione e gli aspetti storico-geografici di questa importante via di passaggio e di scambio; in classe, con la rielaborazione artistica di fotografie scattate sui luoghi importanti, sulla ricerca storica e sulle fasi di restauro della chiesa e, infine, sull’interessante studio delle mappe catastali del luogo, riviste anche dalla memoria dei nonni. Tutto questo in un intreccio di vecchio e di nuovo, tra ciò che c’era e ciò che non c’è più, tra ciò che è rimasto e ciò che si vuole far rivivere, con l’intento di far amare il proprio territorio, luogo di un’identità precisa, ma aperti alla scoperta di un altro territorio. Tutto ciò si è svolto sotto la direzione della dottoressa Monica Ronchini, nota ricercatrice del Museo Storico aperta ad una nuova cultura del territorio, ed alla dottoressa Mariangela Ballardini, esperta in botanica. Sperando di non dimenticare nessuno, desideriamo il simbolo del potere delle famiglie che lo hanno abitato, i da Gardumo prima e i potentissimi Castelbarco in seguito: protagonisti non solo delle vicende storiche e politiche della Valle ma anche di gran parte delle trasformazioni del territorio. Al loro fianco agiva (e agisce tuttora) una popolazione laboriosa, che nei numerosi segni del sacro sparsi sul territorio e nelle carte di regola cercava la propria dimensione religiosa e amministrativa. Un’azione complessiva che ha lasciato un’impronta indelebile riscontrabile anche nel panorama attuale. Per secoli la disposizione degli stessi paesi e delle loro chiese, di ogni muro, ogni terrazzamento e ogni campo ha rappresentato il punto d’incontro tra la morfologia del terreno e le necessità e l’ingegno dell’uomo. Trasformazioni che si sono susseguite in maniera vertiginosa nell’ultimo secolo sotto lo sguardo implacabile della storia, testimoniate tra l’altro dalle trincee e dalle fortificazioni della prima guerra mondiale lungo tutta la dorsale del Creino. E che sono continuate poi fino alla seconda metà del Novecento quando Ronzo e Chienis sono diventati fisicamente un unico paese, incontrandosi nel luogo dove sorgono le due chiese di San Michele. Nicola Mazzoldi ringraziare il Circolo culturale di Nago-Torbole e l’Associazione Benàch, che da sempre collaborano attivamente con la Scuola, l’Associazione Il Fotogramma per il prezioso contributo artistico, i gruppi A.N.A. di Nago per la disponibilità all’accompagnameto sul territorio, e quello di Mori per aver fornito il materiale sul restauro della chiesa di San Tomé, l’Archivio Diocesano, che ci ha aperto le porte per lo studio dei documenti relativi alla chiesa, il dottor Alessio Less per la sua preziosa testimonianza, i nonni Armando, Ezio e Gino che sono intervenuti in aula e sul territorio, l’Associazione Nagocrescendo, le sezioni della SAT del Sommolago, della Val di Gresta e di Mori, l’Amministrazione comunale di Nago-Torbole e la Scuola Primaria di Ronzo-Chienis, insieme a tutte le altre associazioni che hanno lavorato per la giornata di sabato 31 maggio, e per le serate di presentazione alle comunità di martedì 27 e mercoledì 28 maggio. In ultimo, un particolare ringraziamento agli alunni, gli adulti di domani, che hanno saputo camminare insieme, osservare anziché guardare, studiare per rispettare e conoscere per amare. Gli appuntamenti svolti: •martedì 27 maggio ore 20.30 Forte Alto di Nago, presentazione del lavoro svolto; •mercoledì 28 maggio Ronzo-Chienis, presentazione del lavoro svolto; •sabato 31 maggio, In cammino per l’antica via. 20 associazioni RESOCONTO 1° SEMESTRE 2014 Nel corso di questi primi sei mesi, sono stati fatti due laboratori fo- tografici nelle scuole elementari di Bolognano e Torbole, grazie al prezioso contributo dei soci Rudy Benolli, Stefania Michelotti, Lorenza Miorelli, Daniele Zeni, Laura Zinetti, Sonia Calzà, Sabrina Castori e Cristina Carmagnani. Scopo di questi laboratori non è tanto insegnare l’uso del mezzo fotografico, ma avvicinare il bambino, anche attraverso il gioco a questa forma di comunicazione, trasmettendo alcune piccole ma importanti informazioni, come primo approccio educativo all’immagine, raccogliendo con soddisfazione un certo entusiasmo, sia tra gli scolari sia tra i loro insegnanti. Come gli anni scorsi presso la nostra sede abbiamo organizzato delle serate a tema, con ospiti esperti fotografi: Annabella C. Hofmann, Matteo Tonelli, Lucillo Carloni e Olaf Kreinsen. Inoltre, grazie alla proposta dell’artista Annabella Claudia Hoffmann, alcuni soci hanno partecipato al progetto Arte Fantastica, che si terrà in Germania tra 27 settembre - 12 ottobre 2014 Si chiamerà Nago-Torbole PhotoFestival, la manifestazione culturale dedicata alla fotografia organizzata dal Fotogramma, il Gruppo Fotografico di Nago che quest’anno festeggia il suo quindicesimo di attività. “Ci stiamo pensando da un po’ - ci fanno sapere gli organizzatori - e visto l’interesse raccolto verso le attività fotografiche proposte in questi ultimi anni, crediamo che i tempi siano sufficientemente maturi per organizzare una manifestazione di tal entità nel nostro comune e sul nostro territorio”. Il Festival si svolgerà dal 27 settembre al 12 ottobre, più di due settimane dedicate alla fotografia all’interno delle quali saranno proposte svariate attività non solo riservate agli esperti del settore. Promuovere la fotografia come forma d’arte e di espressione creativa e comunicativa è l’obiettivo principale della manifestazione, oltre a quello di favorirne la divulgazione sul territorio dell’Alto Garda, auspicando il coinvolgimento della popolazione locale e di tutti gli appassionati e interessati a tale disciplina, anche non residenti nel nostro territorio. L’evento si propone, inoltre, di essere un importante momento di scambio tra esperti e simpatizzanti dell’arte fotografica, che avranno così l’occasione di avvicinarsi a contenuti e lavori sia della fotografia amatoriale sia di quella professionistica. Il Festival si aprirà il 27 settembre con l’inaugurazione presso il Forte Superiore di Nago della mostra fotografica collettiva dei soci del Fotogramma, un lavoro a tema comune coordinato da un curatore esperto ed esterno all’associazione, la quale richiama da diversi anni un gran numero di visitatori da tutta la regione. Oltre a questa, sono previste per l’intera durata della manifestazione diverse esposizioni fotografiche di singoli autori e/o collettive, dislocate in alcuni punti del comune e visitabili gratuitamente. Saranno poi organizzati dei laboratori fotografici per famiglie, e degli eventi formativi quali workshop e/o corsi di natura tecnica dedicati quindi primariamente agli esperti e appassionati. Oltre ciò, il programma prevede varie serate e seminari a sfondo fotografico/culturale, gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza, aventi l’obiettivo di proporre una fotografia in chiave meno tecnica, e quindi fruibile anche dai non esperti. Tutte queste attività saranno tenute da fotografi professionisti e/o esperti del settore. Il programma completo della manifestazione sarà consultabile all’indirizzo web www.nagotorbole-photofestival. it a breve on-line. Il Fotogramma 21 giugno e luglio. Anche quest’anno non è mancato il corso base di fotografia, che visto l’alto numero di partecipanti, si è tenuto presso il teatro di Nago. Importante precisare che i relatori sono tutti interni al gruppo, vale a dire, Paolo Benaglio, Andrea Benuzzi ed Ezio Bresciani; una sola serata tra l’altro fuori programma, è stata tenuta dal nostro amico fotografo Luca Chistè. Nel mese di marzo è andato in mostra presso lo spazio espositivo “Craffonara” di Riva, il progetto fotografico “Immagina... così mi vedo, così mi immagino” ideato e realizzato da tre nostri soci, Rudy Benolli, Sonia Calzà e Stefania Michelotti, con la collaborazione dei servizi sociali della Casa di riposo di Riva. I principali protagonisti di questo lavoro, sono stati alcuni ospiti della struttura, che hanno accettato di farsi fotografare, per raccontare e interpretare un loro sogno nel cassetto. Il risultato più che eccellente, ha dato la possibilità agli anziani di trascorrere con entusiasmo alcuni momenti in compagnia dei fotografi, trasmettendo a tutte le persone coinvolte una buona dose di simpatia. Continua anche nel 2014, la collaborazione col MAG al progetto “Antiche strade dell’Alto Garda”, con l’intento di valorizzare le vecchie vie di comunicazione. Quest’anno è toccato al percorso Nago-Ronzo-Chienis, e pertanto alcuni nostri tesserati, Giuliana Baldessari, Paolo Baldessarini, Rudy Benolli, Sonia Calzà, Carlo Michelini, Marco Vecchi e Piero Zaffoni accompagnati da Mimma Ballardini hanno realizzato una serie d’immagini lungo il tragitto interessato, che servirà a impreziosire i testi della pubblicazione che sarà prodotta. Infine, un breve accenno al programma autunnale che vedrà realizzata la prima edizione del festival di fotografia, (nella pagina precedente una presentazione) che si articolerà tra Nago e Torbole, al cui interno sarà realizzata la mostra 2014 il cui tema sarà il tempo e tutte le sue sfaccettature. www.ilfotogramma.org 22 Associazione culturale BENÀCH L’anfibio ritrovato: dalle acque di Torbole alla Casa Bianca Sul numero di dicembre del notiziario comunale davamo notizia che quattro signore dell’American Legio, associazione di veterani di guerra statunitensi, che conta 2.400.000 soci, erano state a Torbole per omaggiare i caduti morti in zona nel 1945 e ringraziare i Volontari del Garda per il ritrovamento dell’anfibio che probabilmente trasportava i 24 soldati poi annegati il 30 aprile 1945. Tornate a casa hanno raccontato la loro esperienza ai giornali ed alla televisione (vedi www.wktv.com/.../ Four-Camden-women-experience). La cosa, però, non si è fermata qui. Lo scorso aprile, infatti, Katleen Duerr, una delle suddette signore, ha fatto la richiesta al presidente degli USA Barack Obama di spendersi non solo con le costosissime e lunghe ricerche per localizzare l’aereo recentemente scomparso e inabissatosi nelle acque dell’Oceano Indiano, ma anche di impegnarsi, con molto minor dispendio, per il recupero dell’anfibio localizzato da tempo nelle acque del Garda. Si dice che da cosa nasce cosa... vediamo, quindi, cosa succederà. Nel frattempo l’attività della nostra Associazione ha continuato la ricerca e lo studio non solo dei bunker della Blaue Linie (con quelli, interessantissimi perché diversi da quelli posti sulle sponde trentine, segnalatici dai nostri soci Cesare, Emiliano e Luca di Limone e di Navene i bunker individuati sono una sessantina), ma anche, con amici dell’Associazione Archeologia dell’Aria, dei resti di aerei alleati abbattuti nel Basso Trentino. Dai quattro aerei finora indagati sono emerse materiali interessantissimi. A questo proposito stiamo organizzando una cerimonia per il 21 settembre prossimo a Ronzo per ricordare, assieme ai famigliari che verranno dagli USA, i due piloti morti il 6 febbraio 1945 sul monte Brugnolo. Nell’occasione sarà posta sul luogo anche una targa commemorativa. Contemporaneamente sarà presentata una pubblicazione e organizzata una piccola mostra con i resti dell’aereo ritrovati da Giacomo e Ben. Per tener viva questa memoria intendiamo, inoltre, consolidare per il futuro l’iniziativa del nostro socio Rick Tscherne, un ranger USA, il quale da qualche anno a questa parte, nel giorno anniversario della morte di Darby (30 aprile 1945), ricorda il fatto con una marcia solitaria (quest’anno è stato affiancato da Ben) da Peschiera a Torbole. Questa manifestazione è apparsa sulla prima pagina del giornale, distribuito tra americani e inglesi che si trovano in Italia, in decine di migliaia di copie, The Italian Insider. Italy’s first English Language daily newspaper, nel suo numero del 7 maggio - “Col. Darby honored in Ranger Challenge” (http://www. italianinsider.it/?q=node/2188). Parimenti grande piacere ci ha dato vedere l’ultimo numero di Blizzard, la rivista della X Divisione da Montagna, che nel suo ultimo numero (http://10thmtndivassoc. org/blizzard12014/index.html) ha dedicato la prima pagina alla manifestazione della “Colonna della Libertà” effettuata lo scorso anno sul Garda Trentino. Per rimanere in tema, ricordiamo che tra le proposte fatte a Ingarda dalla nostra Associazione nell’ambito del progetto “Tesori nascosti del Garda Trentino”, vi sono due escursioni sulla Blaue Linie da accompagnare con adeguata guida trilingue. Il prossimo anno, infine, cade il 70° anniversario della fine della guerra. Per non farci cogliere impreparati crediamo che la prossima visita di Val Rios, presidente dell’associazione dei discendenti dei mountaineers della Decima divisione da Montagna, possa dare buoni frutti. La nostra attività, comunque, non si è esaurita qui. •Abbiamo approntato un terzo numero di Benàch, il nostro quaderno di ricerche storiche; •Abbiamo fornito all’Amministrazione comunale i testi per segnalare, con opportune tabelle, i siti torbolani di particolare interesse storico (il porto, il Casèl, Casa Beust, il Castel di Torbole, la piazza, il Picalóf, l’Oliveto di Goethe, la Chiesa di Sant’Andrea); •Abbiamo collaborato con il Museo Alto Garda fornendo per la pubblicazione sull’antica via che collegava Nago alla Valle di Gresta, notizie storico-archivistiche su due particolari vicende: la Casa del pane in Vignolo (fine ‘800) e l’apocalittica Rovina di Campèl (1836); •Abbiamo collaborato con la scuola elementare di Nago e con le scuole materne dei due paesi. Tra i reperti recanti il segno del lanciafiamme che sterminò la squadra di soldati tedeschi attestati nel bunker di Corno di bo’, vi è anche questa una medaglietta sacra, una di quelle che una volta le madri cucivano sul lato interno della canottiera dei figli, affinché il personaggio che vi era raffigurato - Madonna o santo - li proteggesse dai pericoli spirituali e materiali. Benché deformato, sul bordo della medaglietta è chiaramente leggibile la parte finale di una parola: “... ZAGA”. Senza ombra di dubbio, anche con l’osservazione di altri elementi e segni, sulla medaglietta vi era raffigurato San Luigi Gonzaga, che nel 1926 era stato proclamato patrono della gioventù cattolica. Quel giovane, quindi, era, presumibilmente, cattolico e italiano. Ma allora nel bunker di Corno di bo’ non vi erano solo tedeschi? 23 T Gruppo Culturale Nago orbole 38069 NAGO (TN) - c/o Biblioteca Comunale - Tel. 0464-505181 e-mail: [email protected] Il 29 marzo scorso si è tenuta l’assemblea ordinaria dei soci per il rinnovo del direttivo e delle cariche sociali. L’assemblea ha visto la partecipazione di 21 soci, che dopo la relazione del presidente uscente hanno intavolato una discussione piuttosto ampia sollevando alcuni problemi. Il direttivo per alcuni di questi ha dato ampia spiegazione, per altri ha preso nota e provvederà al meglio. Dopo l’approvazione del bilancio, si è proceduto alla votazione per l’elezione del direttivo. L’esito è avvenuto nella continuità delle due gestioni precedenti in quanto è stato riconfermato con la sola eccezione dell’entrata di Andrea Romani, che sostituisce Nicola Mazzoldi, il quale ha comunque assicurato il suo apporto alla redazione del semestrale. Quindici giorni dopo si è riunito il direttivo per eleggere il presidente e per assegnare le cariche sociali: il direttivo costituito da Francesca Odorizzi, Andrea Romani, Fabien Benuzzi, Marco Rosà, Tullio Rigotti, Tullio Pasquali e Nino Mazzocchi ha deciso, all’unanimità di riconfermare alla carica di presidente Nino Mazzocchi, chiaramente con l’astensione di quest’ultimo. Questa carica è dovuta anzitutto per dare continuità alla gestione, e soprattutto per oggettive difficoltà nel trovare un sostituto. Sono state riconfermate anche le cariche di Tullio Rigotti a cassiere, di Gianni Berti a capo redattore, di Graziano Riccadonna a direttore responsabile della rivista. Archiviata con successo l’iniziativa sull’attualità del pensiero di Scipio Sighele, il Gruppo Culturale NagoTorbole riparte col nuovo numero del proprio quaderno semestrale di storia locale “La Giurisdizione di Pénede”, il n. 42. La novità della pubblicazione è che può fregiarsi del prestigioso marchio ISSN, rilasciato dal Centro Italiano ISSN che opera nell’ambito della Biblioteca Centrale del CNR, costituisce un servizio; in sintesi, La Giurisdizione di Penede è titolata per essere riconosciuta a livello nazionale nel sistema delle biblioteche. Il n. 42, in fase di stampa, rievoca le origini della “sbigolada” a Nago e a Torbole a cura di Gianni Berti: a seguiGruppo Culturale T Nago orbole A cent’anni dalla morte: l’attualità del pensiero di Scipio Sighele NAGO - FORTE SUPERIORE 21 SETTEMBRE - 27 OTTOBRE 2013 Eventi volti a riscoprire la figura del giurista e sociologo trentino La mostra a cura del: Gruppo Culturale NagoTorbole e in collaborazione con: MAG - Museo Alto Garda Comune di Nago-Torbole Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Cultura Mstf - Fondazione Museo Storico del Trentino Università di Trento Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Ricerca documentale a cura di Renza Rigatti Archivio Biblioteca Comunale Trento Testi e scelta materiali a cura di Andrea Mubi Brighenti Francesca Odorizzi Paolo Domenico Malvinni Giovanni Mazzocchi Ferdinando Martinelli Documentazione archivistica Archivio Famiglia Castellini, Cerro di Laveno Mombello, Varese Fondazione Museo Storico del Trentino - Mstf Biblioteca Comunale di Trento Biblioteca Civica di Riva del Garda Biblioteca Civica di Rovereto Archivio della Soprintendenza dei Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento Archivio Sandro Regazzola Un ringraziamento particolare va a Clateo Castellini, Milano Sandro Regazzola, Trento Adelina Rigatti re tre vicende degli ultimi drammatici giorni della seconda Guerra mondiale nelle interviste di tre testimoni oculari. Maria Bona de Bonetti propone il ricordo della figura di Carlo de Bonetti quale direttore dell’Istituto Agrario di San Michele. Tullio Rigotti, con la traduzione di Renzo Benolli, propone due racconti di Heinrich Noè su Nago e su Torbole ambientati nella seconda metà del 1800. Valentino Rosà, in collaborazione con Giorgio Chelidonio, riferisce delle frequentazioni baldensi in epoca tardo preistorica, e Aldo Tavernini estrae dai suoi copiosi ricordi di vita paesana la figura del baron Friedrich von Beust. Di Grazia Staffieri l’intervista a Emilio Giuliani sulle memorie della Grande Guerra, vissuta da bambino profugo in Val di Rabbi. Roberto Dall’Olio, ferrarese, insegnante di Lettere, scrittore e poeta contemporaneo, propone un florilegio di alcune sue poesie a testimonianza del suo amore per l’Alto Garda: le illustrazioni che le accompagnano sono di Luigina Lorenzi. Tullio Pasquali “segnala” le collezioni grafiche del Castello del Buonconsiglio, evidenziando le opere pittoriche dei castelli del Sommolago. Conclude il numero della rivista Mariateresa Tonelli che analizza la personalità di Scipio Sighele nell’ambito delle scienze sociali - Psicologia, Sociologia e Scienze Politiche - proponendo il nostro quale naghese d’eccellenza nel quadro europeo. Infine un appello ai naghesi e ai torbolani: sollecitiamo chiunque abbia documenti, fotografie, o sia a conoscenza di fatti che ritiene interessanti per la comunità a mettersi in contatto con il direttivo. Per concludere, un invito: visitate il nostro sito: www.gruppoculturalenagotorbole.it. 24 Il Gruppo Alpini Nago propone l’iniziativa “I FUTURISTI A DOSSO CASINA” Visto l’inizio del Centenario del Trentino, desideriamo iniziare le Commemorazioni con il percorso storico e spettacolo serale, con filmati accompagnati da canti e poesie con mostra all’aperto nelle trincee e camminamenti del conflitto a Dosso Casina. Desideriamo ricordare gli eventi storici dei Futuristi a Dosso Casina, e ricordare anche la trentina di morti sepolti nel piccolo cimitero ripristinato da noi nel 2013, che si trova vicino alla chiesetta alpina. Il sabato 5 e domenica 6 luglio noi Alpini vogliamo riproporre l’iniziativa del 2004, coinvolgendo vari gruppi e inserendo dei filmati, spettacoli e canzoni dei soldati che erano a Dosso Casina in quei periodi con materiale inedito sui morti nel cimitero Militare del 1914/18, e fare la commemorazione alla chiesetta militare costruita dai Finanzieri nel 1916. Vogliamo ricordare anche il 60° del nostro gruppo. Siamo presenti sul territorio naghese e sul Monte Baldo con lavori, interventi, commemorazioni, mostre e ricorrenze annuali dal 1954. Nel nostro sito www.alpininago.org si trovano tutte le informazioni dettagliate sulle nostre attività annuali. Coinvolgendo alcune associazioni naghesi che collaborano da diversi anni con noi, i gruppi Alpini dell’Alto Garda e Ledro, i musei (Mart e Mag), il Coro Castel di Arco, il Comune di Nago-Torbole e alcuni nostri soci con foto inedite dei nostri paesani soldati vissuti nel 1914-18 sul fronte del Monte Baldo stiamo realizzando anche una serie di filmati per poi proporli in varie occasioni al Forte Austroungarico di Nago. Da inizio anno stiamo lavorando per la preparazione del terreno dei prati e predisponendo il disboscamento delle trincee per lo spettacolo all’aperto sul posto. Vi aspettiamo tutti. In aprile e maggio 2014 abbiamo accompagnato diverse scuole veronesi sui nostri sentieri storici del Monte Baldo. Il Capogruppo degli Alpini di Nago Rosà Giuliano 25 ANA GRUPPO DI TORBOLE Questo numero del Notiziario Comunale per il nostro Gruppo è, purtroppo, un necrologio: in pochi mesi tre nostri alpini “sono andati avanti”. Gianni Ischia, da poco vice capogruppo, dopo una vita di lavoro che lo aveva portato con la famiglia lontano da Torbole, si è da subito distinto per la sua operosità e per il suo dinamismo. Il suo altruismo e la sua disponibilità si manifestava anche nella collaborazione con altre associazioni nel campo del sociale. Enzo Boninsegna alpino della Julia, fece parte di quel “fortunato” gruppo che, in quella tragica ritirata, sbagliò strada, si diresse a nord e finì per ricongiungersi con la Tridentina. Gelo, fame, paura, marce forzate infine, con convogli di fortuna e mille vicissitudini riuscì a rientrare in Italia. Dopo l’8 settembre si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò. Prigioniero, fu internato in campo di concentramento a Lienz. Liberato dagli Alleati poté rientrare in Italia, solo pelle e ossa, ma sano e salvo. Sono tutte vicende che Enzo ha vissuto ma che da persona modesta e schiva quale era, ha sempre evitato di enfatizzare. Giovanni Malossini, ci ha lasciato all’improvviso subito prima dell’adunata di Pordenone. Era il nostro cassiere, preciso, meticoloso, professionale sempre attento a come erano spesi i pochi introiti del Gruppo. Il suo apporto da vecchio saggio “padre di famiglia” ci mancherà. Molti alpini della “Busa” con i gagliardetti hanno accompagnato i nostri amici nella loro ultima marcia. Per quanto riguarda le attività del nostro Gruppo, esse si sono svolte principalmente presso la Baita “Caduti del Baldo” a Doss Casina. La Baita è il punto principale di riferimento del Gruppo. Là sono svolte le annuali feste alpine e altre manifestazioni. Come detto, la Baita, data l’età - è stata costruita nei primi anni ’60 da volonterosi torbolani con innumerevoli sacrifici - in questi ultimi anni ha dovuto essere rinnovata. È stata completata la pavimentazione del piano terra ed anche all’esterno sul piano antistante abbiamo dovuto dare una sistemazione. La Baita si trova in una posizione strategica rispetto ai “sentieri storici” del Baldo. Con le iniziative avviate dalla Provincia legate alla commemorazione del centenario della Grande Guerra, anche quest’anno la Baita sarà, necessariamente, un punto d’appoggio per scolaresche, appassionati, storici ed escursionisti che, facendo tappa alla Baita, potranno visitare i luoghi che hanno costituito il “fronte” della prima “guerra di posizione” con camminamenti, trincee, alloggiamenti, cimiteri di guerra, grotte... immersi in un ambiente incantevole e con un panorama impareggiabile che spazia dalle Dolomiti al Garda e dall’Adamello alla pianura Padana. Anche quest’anno il nostro Gruppo ha dato la propria disponibilità a tutte le iniziative sia di solidarietà sia di aggregazione per “costruire comunità” come la “sbigolada” e la “festa del Broccolo”. Un saluto alpino a tutta la cittadinanza di Nago-Torbole. 26 piadi giovanili; sprint finale, oggi, per il cagliaritano Carlo Ciabatti (WCCagliari) che con un secondo e un settimo di giornata si è portato a pochi punti dal connazionale, chiudendo decimo. Molta Francia, Israele e una splendida Italia ai Campionati Europei Techno 293 di Torbole, chiusi domenica 27 aprile dopo una settimana di regate sul lago di Garda. L’anconetana Giorgia Speciale (Stamura) conferma di essere la migliore, e aggiunge al titolo mondiale vinto nel 2013 in Polonia, anche il suo secondo titolo europeo. Ma non basta: grazie ai risultati, nell’Under 17, dei due siciliani Giulia Alagna (ottava nell’Under 17 femminile) e Ruggero Lo Mauro (ottavo nell’Under 17 maschile), l’Italia si qualifica nel windsurf per le Summer Youth Olimpic Games, le Olimpiadi giovanili in programma a Nanjing, in Cina, dal 16 al 28 agosto. Oltre all’Italia, le altre nazioni qualificatesi per Nanjing agli Europei di Torbole sono - nel maschile - Russia, Olanda e Grecia e nel femminile Israele, Spagna e Olanda. Sul fronte dei titoli europei, nell’Under 17 vincono il francese Tom Monnet, la israeliana Noy Drihan; nell’Under 15 l’italiana Giorgia Speciale e il francese Tom Arnoux. Per quanto riguarda la selezione dei due atleti italiani che, grazie all’odierna qualificazione della nazionale, rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi giovanili in Cina, la scelta si effettuerà tenendo conto della classifica dell’Europeo e della prossima tappa di Coppa Italia, in programma a maggio a Termoli (CB). UNDER 17 MASCHILE - Podio completamente francese per la classe Under 17 maschile: al primo posto il campione d’oltralpe Tom Monnet, seguito dai connazionali Alec Herledan e Titouan Le Bosq. Quarto posto, per un errore di troppo nella prima prova odierna che lo ha relegato in 32.a posizione, per il giovane atleta russo Maxim Tokarev, uno degli atleti-sorpresa del campionato, e in grande crescita. Miglior italiano è il siciliano Ruggero Lo Mauro (Circolo Canottieri Roggero Lauria), che con il suo costante ottavo posto ha qualificato l’Italia per le Olim- UNDER 17 FEMMINILE - Lo stesso podio dell’edizione 2013, ma in posizioni completamente invertite. Ha il sapore della rivincita il risultato finale dell’Under 17 femminile: la nuova campionessa europea, infatti, è l’israeliana Noy Drihan (Eilat SC), che con una grande costanza di risultati (8 primi posti su 12 regate disputate, due secondi e due quarti) ha distanziato la compagna di squadra Shoval Ravitzky, che conferma così il secondo posto dello scorso anno. Terza posizione per la vincitrice dell’edizione 2013, la russa di San Pietroburgo Mariam Sekhposyan, che ha beneficiato dell’infortunio della francese Lucie Pianazza, terza fino alla penultima giornata, poi ritiratasi. Ottime notizie per l’Italia: la siciliana Giulia Alagna (Albaria Asd), ha qualificato l’Italia per le Olimpiadi giovanili, grazie a una buona prestazione e staccando nettamente le altre azzurre in gara. UNDER 15 FEMMINILE - Giorgia Speciale (Ancona - Stamura) ha vinto a Torbole il campionato europeo Techno 293 nella Divisione Under 15 femminile. La giovane marchigiana ha condotto magistralmente il campionato, con nove primi posti su 11 regate disputate, e scartando un secondo e un quarto posto. Un titolo ampiamente meritato, vinto con 8 punti di vantaggio sulla greca Natalia Arapoglou; il terzo posto è andato alla polacca Lidia Sulikowska, che precede l’italiana Alessandra Papitto (Lega Navale Ostia), quarta. Da segnalare, sempre per quanto riguarda le giovani atlete italiane, l’ottavo posto di Aurora De Felici (Lega Navale Civitavecchia). UNDER 15 MASCHILE - Va a Francia, Grecia e Gran Bretagna il podio della classe Under 15 maschile: la vittoria, con ampio margine di vantaggio sulle 11 prove disputate è andata a Tom Arnoux, seguito, ai fini del campionato europeo, dal greco Leonidas Tsortanidis e dall’inglese Joshua Carey. Sul fronte overall, da registrare però il secondo posto assoluto dell’americano Geronimo Nores, che non compete però per il titolo continentale. Sul fronte Italia, il miglior piazzamento è quello di Riccardo Renna, che ha sfruttato al meglio il “fattore campo”: atleta del Circolo Surf Torbole, infatti, ha chiuso in nona posizione, precedendo il siciliano Federico Vetro (Albaria). TECHNO PLUS - Podio consolidato, infine, per la Divisione Plus, le cui regate, sperimentalmente, sono state seguite con un tracking on line. La vittoria va al francese Julien Bouyer, seguito dal connazionale Olivier Tuhault: il terzo gradino del podio è italiano, con Tommaso Tensi (Lega navale Ostia). 27 Ciao a tutti, è ormai passato un anno dall’ultima volta che vi abbiamo dato notizie sulla nostra attività corale, cercheremo quindi di soddisfare la vostra curiosità raccontandovi, con la speranza di incuriosirvi, quello che è stato il nostro ultimo anno e mezzo di attività. Numerosi sono stati i concerti ai quali il nostro Coro ha partecipato da un anno a questa parte e vorremmo rammentare, sempre con grande emozione, l’8^ Rassegna dedicata ai nostri fondatori, Pierino e Roberto Giuliani, evento al quale hanno partecipato il Coro Martinella di Serrada di Folgaria (TN) e il Coro Genzianella di Roncogno (TN). Inoltre, il Coro, è stato felice di potersi esibire e intrattenere i cittadini del proprio Comune durante la tradizionale “Degusta Nago”, tenutasi il 20 luglio dello scorso anno. Il 2013 è stato anche l’anno in cui, il Coro Castel Penede, ha potuto cantare nel luogo storico dal quale prende il nome, il Castel Penede, concerto suggestivo tenutosi il 23 luglio. Non meno coinvolgenti sono stati gli altri concerti ai quali la nostra associazione corale ha partecipato, tra cui: il “Festival Incanto popolare a Levico Terme” (ospiti del Coro Cima Vezzena) nonché la tradizionale “Rassegna Corale Alto Garda e Ledro”. Nel periodo che ci separava dall’ultimo concerto dell’anno, quello di Natale presso la Chiesa di Nago, nella giornata ormai tradizionale del giorno di Santo Stefano, un altro evento ha calamitato le emozioni di Nago e del nostro Coro; il concerto organizzato per rendere omaggio e salutare il nostro amato Don Fernando, parroco di Nago trasferito in altra Diocesi. Anche il nuovo anno 2014 è iniziato nel migliore dei modi, infatti, oltre alle “normali” attività di preparazione e tecnica canora, per le quali sono sempre pochi i ringraziamenti da rivolgere al nostro Maestro Carlo e alla nostra impagabile collaboratrice Elisa, ci sono già in “cantiere” numerosi appuntamenti, tra i quali tre concerti che il nostro Coro farà per commemorare il Centenario della Grande Guerra (1914-1918), due dei quali si terranno presso il Forte del Monte Brione e uno presso il Castel Penede. In seguito, in attesa di organizzare la Rassegna Corale dei Cori dell’Alto Garda, il 13 luglio, il Coro si recherà in Germania a Stoccarda, ospite dagli amici del Coro Nowelli che in quella data festeggerà il 150 anno dalla Fondazione. Sezione Voci Bianche Nell’autunno del 2005, per volontà di Roberto Giuliani, nasceva la sezione Voci Bianche del Coro Castel Penede. Il suo scopo è di diffondere l’amore per il canto e per la musica tra i bambini e di promuovere lo stare insieme in amicizia. Con il trascorrere del tempo il gruppo è cresciuto fino a raggiungere i quarantatré iscritti e comprende bambini e ragazzi dai quattro ai diciotto anni, divisi in tre sezioni: propedeutico, voci bianche e giovanile. Da gennaio 2014 per i tre gruppi si è aperto un nuovo capitolo sotto la guida della maestra Veronica Pederzolli per le sezioni propedeutico e voci bianche, e del maestro Federico Mozzi per la sezione giovanile. L’attività corale a oggi ha visto l’esibizione delle Voci Bianche alla rassegna internazionale organizzata da Garda in coro del 23 aprile, al concerto corale Voci di Primavera di Malcesine del 30 aprile, alla rassegna per Voci Bianche Alto Garda e Ledro in coro del 10 maggio. L’attività è terminata con il concerto del primo giugno a Nago nel quale il Coro Castel Penede si è esibito con tutte le sue sezioni. Nonostante il breve periodo a disposizione dei nuovi maestri il Coro ha cercato di assecondare il desiderio degli allievi di cantare in pubblico e in questa direzione si cercherà di proseguire. Grandi sono state partecipazione ed entusiasmo degli allievi nell’affrontare le novità del nuovo percorso con l’appoggio dei genitori, senza il quale l’attività corale non avrebbe seguito. Bene cari amici, sperando di vedervi numerosi ai nostri concerti e a quelli dei nostri giovani cantori della Sezione Giovanile e delle Voci Bianche, vi auguriamo di passare una splendida estate rammentandovi che, se incuriositi, la porta della nostra Sede è sempre aperta per chi avesse piacere di far parte della nostra realtà, grandi e piccini… Il Coro Castel Penede La Giunta informa sui contributi ad Associazioni comunali per la ricorrenza del “Centenario della Grande Guerra” Si desidera rendere noto che la Comunità di Valle ha concluso l’assegnazione dei contributi per progetti relativi al Centenario della Grande Guerra. Quattro le associazioni Comunali che ne hanno beneficiato, che riportiamo nella Associazione Gruppo culturale Benach Ana Nago * Gruppo culturale Nago Torbole Ana Torbole tabella sottostante con i relativi contributi. Il Comune desidera pertanto ringraziare le associazioni coinvolte per il costante impegno e lavoro svolto, in più ambiti. * iniziativa in collaborazione con il Coro Castel di Arco (che fruisce di altro contributo). Progetto L’inutile strage Futuristi a Doss Casina Censimento manufatti e opere sulle pendici Altissimo La guerra sull’Altissimo Categoria Finanz Com Valle Spettacolo/letture 600 euro Spettacolo/concerto 1500 euro Mostra/ ricerca 1000 euro Mostra/ ricerca 700 euro 28 UN TERRITORIO DUE FRONTI Già dal 2012 la Provincia Autonoma di Trento ha promosso una grossa iniziativa per la commemorazione del Centenario dell’inizio della prima Guerra Mondiale che si tiene nel 2014. Precorrendo i tempi, molti gruppi di volontariato hanno lavorato negli ultimi dieci anni per il ripristino di sentieri, manufatti, camminamenti, trincee…Oltre al lavoro de pic e bail e anche di motosega, è tutt’altro da sottovalutare l’opera di ricerca di documenti, lettere, fotografie, diari e testimonianze raccolte da varie associazioni culturali. Le finalità del progetto “Un Territorio, Due Fronti” è l’organizzazione di una rete territoriale sovracomunale di integrazione sociale, culturale, turistica ed economica per il coordinamento dell’attuazione di progetti partecipati a livello associazionistico e istituzionale. In tempo di crisi si è ravvisata la necessità, oltre che l’opportunità, di “fare sistema” per operare in sinergia tra volontariato, Comuni e Provincia Autonoma di Trento. Dopo il grosso sforzo iniziale, durato anni, dovrà essere garantita la manutenzione delle opere portate alla luce, e anche a recuperare i numerosi manufatti presenti sul nostro territorio ma non ancora portati alla luce. Recentemente è stato recuperato il “sentiero dei fuorusciti” intitolato a Domenico Rigotti, guida del Baldo, che parte dal lago di Loppio, si inerpica fino a Doss Alto e da lì attraverso i sentieri in quota accompagnava gli Irredentisti fino al confine sopra Navene. Da quest’anno l’attività di 1T-2F si sposta su un piano più “intellettuale” con numerose serate al Forte Superiore di Nago con presentazione di libri, dibattiti e mostre. Il Gruppo Alpini di Nago, membro di 1T-2F per il 60o della propria fondazione avrà il ruolo principale. L’attività didattica che è stata già avviata in collaborazione con le scuole, provenienti anche da fuori 1914 - 2014 ”da segni di guerra a simboli di pace” provincia, sarà preponderante: l’obiettivo primario dell’associazione è, infatti, la formazione e la divulgazione “sul campo” della storia locale, e il nostro territorio si presta magnificamente per essere un “museo a cielo aperto”. Attualmente è in corso una collaborazione con l’APT di Riva del Garda per inserire sul loro opuscolo del trekking il percorso di monte Corno, che partendo dal parcheggio di Coel sale al Castagneto, e lungo il sentiero ripulito dalla Compagnia Schützen di Arco porta a visitare importanti manufatti austro-ungarici, oltre alla possibilità di godere di un panorama mozzafiato sulla piana di Nago, sulla “Busa”, spaziando su tutto il lago di Garda fino alle morene glaciali di Desenzano. 29 gruppi consiliari Il nostro ultimo invito ad assumere un atteggiamento più umile nei confronti dei cittadini e maggior concretezza nell’attività amministrativa, a quanto pare, non è servito a nulla. Ogni sforzo sarà vano in vista del fine mandato. Le ultime “trovate” dell’Amministrazione, come quella di iniziare i lavori sull’uscita di Via Strada Granda a Torbole in primavera, anziché posticipare in autunno/ inverno il disagio per cittadini, attività economiche e turisti, conferma una pressoché assoluta incapacità di programmare. Forse l’ansia di inaugurare l’opera prima delle elezioni ha fatto perdere di vista ogni altra necessità, con il risultato di danneggiare le già sofferenti attività economiche e costringere cittadini e turisti a “girovagare” per Torbole, spaesati in mezzo ad un traffico impazzito senza percorsi pedonali protetti. Il tutto in barba alla sicurezza ed all’immagine turistica dell’Alto Garda. Questo si aggiunge al paventato blocco della attività agonistica del Circolo Surf, una minaccia utilizzata per sollecitare un accordo lasciato dormiente per anni e rispolverato profittando delle necessità dello stesso, con un atteggiamento puerile e irrispettoso dell’immagine del nostro comune, famoso per l’attività sportiva in tutto il mondo. Anche Nago non è stato risparmiato dalle scarse doti di pianificazione della Giunta Comunale. Sono paradossali le contraddizioni che hanno dato i propri frutti nella strada di accesso al polo scolastico! Infatti, l’amministrazione Civettini un bel giorno decide di apportare una variante al PRG nella zona del cimitero di Nago per inserire nel piano una modifica alla strada di accesso al nuovo polo scolastico; strada prevista a partire dalla strada statale da una nuova rotatoria (che dovrebbe realizzare la provincia) che, percorrendo la campagna agricola, dovrebbe servire prima il polo scolastico, poi proseguire per le lottizzazioni di Acquais e quindi fungere da strada alternativa di accesso al Monte Baldo bypassando il centro storico. Queste sono le premesse e le motivazioni addotte dalla stessa giunta sia per giustificare la variante, sia per difendersi dai ricorsi presentati da vari cittadini. Si tenga conto poi che anche lo stesso comune di Nago-Torbole ha approvato una convenzione con i lottizzanti di Acquais affinché quest’ultimi realizzino a proprie spese un tratto della stessa strada prevista nella variante. Orbene in questi mesi è stata realizzata dall’Amministrazione comunale la strada di accesso al polo scolastico, ma sapete qual è la trovata geniale della giunta comunale? Interrompere la strada pochi metri prima di congiungersi con la strada esistente di accesso dal paese e quindi di congiunzione con le lottizzazioni nonostante dovesse servire anche a quest’ultime. Non è tutto! Non solo la strada è interrotta, ma addirittura interclusa! Si è provveduto, infatti, a restringere il tratto preesistente con un’aiuola realizzata allo scopo di impedire il transito a tutti i veicoli e declassandola a ciclopedonale. Questo non solo è in netto contrasto con le previsioni urbanistiche e programmatiche della stessa giunta, ma addirittura rappresenta un grave danno sia per i cittadini di Nago, i quali per accedere al Polo scolastico dovranno spostarsi forzatamente sulla statale, ma per i contadini necessitanti di detto passaggio. Cosa ancor peggiore è che non è stato tenuto conto che nel caso dovessero partire le lottizzazioni, la costruzione prima e l’utilizzo poi delle decine di migliaia di metri cubi previsti dal piano comporterebbe un notevole via vai di mezzi pesanti e di automobili che dovrebbero servirsi ancora della strada attuale, fino a ieri ritenuta insufficiente per realizzare ed utilizzare il polo scolastico, nonostante la presenza di una nuova strada sicuramente più idonea ma purtroppo interrotta a pochi metri dall’incrocio... A quanto pare avevamo ragione a non ricorrere ad inutili proclami demagogici, quello che potevamo fare lo abbiamo fatto in termini costruttivi, per il resto l’amministrazione ci ha messo del suo per farsi cattiva pubblicità. Il gruppo consigliare Liberamente Nago-Torbole Gianni Morandi Giovanni Vicentini 30 In attesa dei fuochi d’artificio della giunta Civettini-Martinelli È noto che ogni festa di paese che si rispetti termina con i “botti”. Ormai, ne siamo certi, la consiliatura 2009-2015 del sindaco Civettini si sta preparando all’apoteosi finale. La costatazione dei cittadini di NagoTorbole è che questa Amministrazione si sia “risparmiata” non tanto sui soldi, ma soprattutto sulle idee e sui progetti per far uscire Nago e Torbole dal torpore: “sfruttare” il patrimonio climatico e ambientale - lago e montagne - potrà non bastare in un prossimo futuro… Nell’arco di quasi cinque anni da sindaco, il “cuculo” Civettini - forte del consenso di un cittadino su tre (!!!) - si è limitato a gestire l’eredità lasciatagli dalla precedente amministrazione. Infatti, il duo Civettini e Martinelli, ha trovato non solo i progetti con procedure già avviate, ma anche i finanziamenti per gli stessi, dovuti in gran parte dalla vendita di Mala o stanziamenti conquistati a Trento da Eraldo Tonelli nel biennio 2007-2009. Per le leggi di stabilità questa amministrazione può fregiarsi del titolo di “comune virtuoso”, non certo di “comune risparmioso”. A Torbole, ad esempio, piazzetta Lietzmann poteva essere completata in modo più spartano e con risultati di fruibilità molto superiori. Lo stesso si può dire del Bar alla Sega. Il rifacimento del parco giochi all’inizio di Strada Granda lo ha trasformato in un mini Gardaland cementificando il prato, ridotto di due terzi, quando i bambini avrebbero bisogno anche di verde. A Nago, la soluzione dell’uscita dal parcheggio di Coel poteva essere trovata durante i lavori di costruzione, senza doverci mettere mano con un appalto successivo. Proprio il parcheggio, tanto denigrato da Civettini quando era all’opposizione, ha dimostrato quanto fosse necessario! Le tribune della vergogna a Tezze, attigue al centro scolastico, stanno per essere ultimate: peccato che non sia previsto il campo sportivo. In Mala, invece, verrà posato un manto sintetico con notevole spesa, abbandonando di fatto la possibilità di spostare il campo sportivo a Tezze in un’area più idonea. Non commentiamo la scandalosa strada-strettoia di Fasse costruita per accedere al nuovo centro scolastico, come i lavori programmati a Pasqua ed in piena stagione turistica in via Matteotti a Torbole. Bella l’accoglienza riservata ai nostri ospiti! Non è andata bene pure per altri obiettivi molto ambiziosi: la raccolta dei rifiuti “porta a porta”, annunciata in pompa magna con assemblee e lettere ai censiti, da cui la giunta si è progressivamente defilata per poi abbandonare definitivamente il progetto; almeno si fosse attestata su una raccolta differenziata spinta! Abbiamo poi assistito alla posa di cestini multicolori, costosi ma molto poco funzionali, oltre che insufficienti in entrambi i paesi. Peggio è andata alla spiaggia per i cani al sasso dei bimbi: pubblicizzata addirittura a livello nazionale: la dog-beach si limita ad un patetico cartello ed è una presa in giro! Anche il rifacimento del marciapiede di Via Strada Granda non è più all’ordine del giorno e così anche per il prossimo futuro l’andamento sussultorio per i pedoni è assicurato. Per il settore turistico invece, oltre ai soliti fuochi d’artificio è stata annunciata l’istallazione di nuove tabelle segnaletiche per gli alberghi: un grande sforzo innovativo! Per quanto riguarda la cultura e, soprattutto, sugli interventi in campo sociale poco è dato a sapere: evidentemente la troppa modestia non permette la divulgazione dei notevoli sforzi messi in atto dalla Giunta. Sulle baite del monte Baldo da anni è calato il silenzio. L’incuria sia a Nago che a Torbole è palese. In queste poche righe, per problemi di spazio, noi di Partecipiamo per NagoTorbole ci limitiamo all’analisi su quanto (non) prodotto dalla Giunta Civettini. Altri aspetti necessiterebbero di una disanima più approfondita e articolata. Ma andiamo oltre. Nel 2009, sulla base della campagna elettorale e delle sue tante promesse, c’era da aspettarsi il miracolo da Civettini e compagni: invece non abbiamo visto NULLA!! Un gruppo coeso, compatto e preparato - recitava il manifesto elettorale del gruppo di Civettini, però inefficiente, aggiungiamo noi. Il fallimento politico ed amministrativo della Giunta Civettini è peraltro obiettivamente certificato dai dati di bilancio! In quello preventivo si può scrivere il libro dei sogni. Il bilancio consuntivo, però, fotografa impietosamente la realtà, cioè cosa si è fatto o ciò che non si è fatto. Riportiamo dunque alcuni dati sintetici ma significativi: Civettini ha chiuso il bilancio 2013 con un avanzo di 6milioni e 705mila euro di cui 1milione e duecentomila di avanzo libero. Insomma, la Giunta Civettini ha in tasca oltre un milione di euro non spesi e senza alcuna destinazione. Semplicemente soldi in cassa non spesi! Con questo tesoretto aspettiamoci a dicembre i fuochi d’artificio. La percentuale di concretizzazione degli investimenti realizzati e pagati nel bilancio consuntivo 2013 - è pari al 19,42%: percentuali fallimentari! Partecipiamo per Nago-Torbole, dal canto suo, perse le elezioni per soli 9 voti, ha svolto coerentemente il proprio ruolo di opposizione, controllando e stimolando con proposte l’Amministrazione comunale, senza alcun sbandamento, inciucio o pregiudizio. Votando a favore dei provvedimenti di interesse dei cittadini, così come abbiamo duramente contestato favoritismi, speculazioni edilizie, sperperi del denaro pubblico, aumenti di tasse, ecc. Nell’ultimo consiglio abbiamo contestato l’aumento delle tasse comunali, ingiustificato con il nostro ricco bilancio! Si doveva applicare l’aliquota minima per IUC, TARI e TASI, ma Civettini ha rifiutato! Conclusione: BISOGNA VOLTARE PAGINA… Le elezioni del 2015 stanno per avvicinarsi Partecipiamo per Nago-Torbole è l’alternativa per il buon governo. I consiglieri Eraldo Tonelli, Luigi Masato, Silvio Tonelli ed il gruppo di “Partecipiamo per Nago-Torbole 31 In questa occasione vorremmo dedicare lo spazio riservato al nostro Gruppo Consiliare per analizzare la situazione venutasi a creare con il Circolo Surf Torbole. Questo anche in seguito alla convocazione richiesta dagli altri Gruppi Consiliari di un Consiglio Comunale (svoltosi lo scorso 8 aprile) e ai numerosi articoli apparsi sulla stampa locale. Eviteremo qualsiasi polemica sterile, per lasciar spazio ai fatti accaduti e per cercare di chiarire alla cittadinanza gli estremi della situazione. Venendo alla cronistoria del periodo 20082014, esiste una convenzione sottoscritta dalla precedente Amministrazione (vedi delibera n. 13 dd. 04.02.2008, con presenza in qualità di vice Sindaco di un attuale Consigliere comunale) e dal precedente Presidente del Circolo Surf che, all’articolo 8, dispone “Le parti si riservano di disciplinare con successivo atto le condizioni di concessione del compendio immobiliare “Circolo Surf Torbole” al termine dei lavori di ristrutturazione dello stesso e non appena la struttura sarà agibile, anche per quanto riguarda le garanzie”. Per quattro anni si è cercato, con continui incontri tra Amministrazione comunale e rappresentanti del sodalizio sportivo, di trovare un accordo per sottoscrivere l’integrazione a quella convenzione che disciplinava i rapporti tra Comune e Circolo principalmente per il periodo relativo alla fase dei lavori di ristrutturazione della sede (2008-2010). Convenzione che, infatti, non disciplinava né il nuovo canone di affitto a ristrutturazione avvenuta né gli spazi a disposizione del Comune (vedi palestra) nel periodo invernale. Non avendo trovato l’accordo pur nel confronto continuo, il tutto è passato in mano a funzionari e avvocati, non potendo e non volendo il Comune ignorare le disposizioni normative di riferimento. Nel mentre la convivenza tra Comune e Circolo è continuata: da una parte si collaborava con le necessarie autorizzazioni e messa a disposizioni di ulteriori aree, dall’altra si concedeva l’utilizzo della palestra alle associazioni del territorio. Senonché nell’autunno dello scorso anno, senza preavviso e con un’azione unilaterale gravissima da parte del Circolo Surf, il Comune si è visto di fatto “sfrattato”, ovvero impossibilitato ad utilizzare la propria palestra perché i dirigenti dell’associazione sportiva hanno posto un lucchetto che impediva l’accesso al reparto caldaia della palestra stessa. Nemmeno alla proposta transattiva del Comune di intestarsi i contatori a servizio dello stabile per il periodo invernale il Circolo Surf ha dato una risposta affermativa di buon senso e così, l’Amministrazione comunale si è vista costretta a trovare soluzioni peggiorative per le proprie associazioni che hanno sempre frequentato la palestra. Nel mese di marzo, grazie all’interessamento di un nuovo membro del direttivo di Torbole, ci si è seduti ancora una volta intorno ad un tavolo per ricercare una soluzione extra-giudiziale. E fino all’articolo di giornale del 23 marzo 2014 la soluzione sembrava essere stata trovata con soddisfazione da entrambe le parti: l’integrazione della convenzione riconosceva al Comune un canone annuo forfettario di 15.000 € (anche a ristoro degli oneri sostenuti per gli investimenti effettuati per il completamento della sede e per la sistemazione dei parcheggi concessi in forma privata al Circolo), nonché l’assegnazione al Comune della palestra e dei locali annessi nei mesi invernali da mettere a disposizione delle proprie associazioni; tali previsioni avrebbero consentito il rispetto della normativa di riferimento sotto il profilo amministrativo/ contabile. A dimostrazione dell’accordo raggiunto c’è il verbale del direttivo del Circolo Surf Torbole di data 14 febbraio 2014. Mancava solo la ratifica dei rispettivi organi e la firma del provvedimento. Il 23 febbraio, c’è stato il repentino e incomprensibile cambio di opinione da parte del Circolo Surf, tra l’altro comunicato in modo piuttosto bizzarro a mezzo stampa. Si è ancora in attesa di una risposta ufficiale da parte del sodalizio sportivo. Quindi il vero problema non è stata la concessione di spazi pubblici da parte del Comune per la manifestazione dei campionati giovanili Europei (puntualmente concessi nei modi e nei termini ritenuti opportuni), ma il rapporto difficile tra il Circolo Surf e la Comunità di Torbole, oltre che il Comune di Nago-Torbole. L’Amministrazione, come è normale e logico che sia, non ha mai preso in considerazione il fatto di non concedere i necessari spazi, ma ha subordinato l’accoglimento della richiesta alla risposta di un problema che non ha trovato riscontro da 5 anni: la ratifica dell’integrazione della convenzione di concessione della sede del Circolo Surf con annessi parcheggi. Il Comune da sempre, anche in questi 4 anni e mezzo, ha dimostrato nei fatti ampia collaborazione nei confronti del sodalizio sportivo: partendo dal finanziamento con proprie risorse pubbliche del completamento della nuova sede, per arredi e infrastrutture varie (spesa di € 86.424,68), continuando con la sistemazione, non prevista nel progetto iniziale, delle aree di pertinenza quali parcheggio, aree a verde, ecc. (spesa di € 65.921,39 all’interno di una spesa generale di € 380.000,00 sostenuta nelle aree adiacenti il Circolo), con il pagamento di 40.000 € ogni anno per 15 anni a copertura del mutuo acceso dal Circolo Surf per la costruzione della nuova sede e con la concessione, all’occorrenza, di ulteriori spazi e delle autorizzazioni necessarie in caso di eventi importanti. Ribadiamo l’opportuna, se non doverosa, collaborazione che un’Amministrazione comunale deve garantire alle proprie associazioni sportive, nel caso specifico raddoppiata dall’impatto turistico/promozionale che l’attività del Circolo Surf Torbole svolge per tutto il territorio, ma crediamo che un’Amministrazione, oltre a dover rispettare le vigenti normative amministrativo/contabili, abbia anche il diritto/dovere di garantire spazi ed attività negli immobili di proprietà anche a quella parte di residenti forse più deboli ma non meno importanti. Per trovare un accordo ci deve essere il senso di responsabilità di tutti e la disponibilità dei soggetti che cercano l’accordo. Non si può pensare che un soggetto chieda, con la pretesa di essere accontentato in tutto e per tutto, senza tenere conto delle legittime esigenze dell’altra parte. Auguriamo a tutta la cittadinanza una buona estate e invitiamo come sempre la popolazione alla partecipazione attiva alla vita del Comune. Per il gruppo “Insieme per Nago-Torbole” i Consiglieri comunali Benolli Luca, Bertoldi Roberta, Boretto Lorenzo, Civettini Luca, Civettini Valentina, Martinelli Alberto, Mazzoldi Orlando, Miorelli Andrea, Rosà Lorenzo, Stefenelli Norma 32