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AI+I/INIZIO
Piagnete regazziny
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('be" .s'en7M h} stelhmJ
C o m e potrete la'?
Nr
emmem+ a farlo appo,,ta, ]rilussa cominci¢
gitv.inetto (I 887-1889} a scrivere madrigali.
e stornelli y alh" pi 9 ch,gaati e colte ]anciulle di
R o m a 87 dimostrando co.g. di subito, che non era
assolutamente necessaria .... come si š ~ m p r e
opinato e perch› poi non si sa - - la cornice del
,,onettt, per scrivere versi romaneschi.
Dapprima e di poi. con le favole. Trilussa
- - in verit”
senti lb, tintivo bisogno di far
sgorgare ed espandcre la sua fresca, limpida e
mirabile rena oltre i rigidi argini dei quattordici
~ersi.
I.e y Stelle di R o m a 87 d o p o numerosi saggi
nel foglio dialettale Rugamino furono ripremntute in minor copia al pubblico, in opuscolo, nel
1889 st,ttt, una copertina con sprazzi dorati del
di,,egnatore De" Bini. da Francesco Sabatini ed
ebbero il successo di un paio di edizioni.
!1 successo delle y Stelle 87 fu straordinario:
sorsero molti imitatori, anche nella provincia romana e in altre regioni: Adolfo G i a q u i n t o scrisse
delle part,die e Filippo Chiappini raccont¢ a firma Mastro Naticchut, che Trilussa volendo scoprire altre stelle, all'aperto, col cannocchiale fu
colpito .... da grave malore, per una ventata di
I F,lll~lofltana
Piacque certamente ai lettori quel vago e
melato sospirar da trovadore in un linguaggio cite
poco ha da invidiare ai toscano e che quasi sempre fu inteso solo stridulo per satira e violenty
per parole sb~v,.'cate; e c'š tuttora gente anche
rispettabile che tale !o sente, io giustifica e magari lo glorifica.
Trilussa coi suoi primi gorgheggi sembr¢
appunto, n u o v o e fu ascoltato. Ma Trilussa dovette, tuttavia, pagare il suo tributo al ~metto
romanesco. C o m i n c i ¢ a diffonderne nelle due
strenne Er Mago de Borgo che compil¢ col Sabatini (p~udonimo di questi: Padron C h e e t o } a
guisa di continuazione di quei caratteristico lunario trasteverino intitolato a p p u n t o Er Mago de
Borgo che il popolare poeta A d o n e Finardi and¢
pubblicando nella nostra citt” dal 1859 al 1864.
Oltre le poesie, nelle strenne di Trilussa, si
trovano arguzie in brevi prose c o m e la m g u e n t e :
In~l i-:~v - - Ouesta voi c o m e chiamare?
('iy r . a o n e
i.a Bocca della Verit”
:
3]8
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