MANFREDONIA - GARGANO Venerdì 14 Marzo 2008 PRESUNTI AMMANCHI|Oggi ultima udienza INDISCREZIONI PER LE PROVINCIALI|Nei collegi del Gargano Processo alla Cassa rurale di Carpino il 21 marzo la sentenza Rodi, D’Anelli corre per Pepe E Di Fine va invece con l’Udc Una veduta di Rodi, sezione staccata del Tribunale di Lucera . FRANCO MASTROPAOLO l RODI GARGANICO. E'attesa per il 21 marzo la sentenza per i fatti riguardanti la filiale di Carpino della Cassa rurale e artigiana di San Giovanni Rotondo.Stamattina, presso la sezione distaccata di Rodi Garganico del tribunale di Lucera, dunque, penultima udienza riservata alle arringhe degli avvocati e alle richieste del Pubblico ministero.Si andrà avanti fino al tardo pomeriggio, certamente si toccheranno le 17,30, orario fissato dallo stesso giudice, Michele Nardelli. Il processo, a carico di cinque dipendenti dell’Istituto bancario e dello stesso ex direttore della filiale di Carpino, Giuseppe Fiorentino, e di una settima persona.Il 21 marzo, ci saranno le repliche da parte di avvocati e Pm, al termine delle quali, il magistrato si ritirerà in Camera di consiglio e, con molta certezza, emetterà anche la sentenza.Oltre all’ex responsabile della filiale, Giuseppe Fiorentino (difensore di fiducia, Gaetano De Perna), sono im- putati l’ex presidente dell’Istituto di credito di San Giovanni Rotondo, Giovanni Ercolino (difensori di fiducia Luigi Follieri e Nazario Florio), i cassieri Vittorio Pazienza, Nicola Urbano, Angela Urbano, Costanzo Ritrovato, tutti difesi dall’avvocato di fiducia, Gianluca Vincenzo Bocchino; ancora, Michele Vivoli, l’unico non dipendente dell’Istituto bancario (avvocato di fiducia, Giuseppe Simone).I fatti -Movimenti di danaro che ci sarebbero stati, all’insaputa dei titolari di conto corrente, tra il 2001 e il 2003, presso la filiale carpinese; l’anno successivo, la denuncia dei correntisti e l’avvio dell’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Lucera. Della questione si interessò anche la Banca d’Italia che dispose più di un’ispezione. I capi di imputazione -Ai dipendenti viene contestato “il concorso, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con artifici e raggiri consistenti nell’eseguire movimentazioni indebite di denaro, perchè effettuate in assenza di auto- rizzazioni dei clienti, inducendo in errore la direzione centrale dell’istituto bancario circa la legittimità delle operazioni, procuravano a sè e ad altri, un ingiusto profitto, con danno dell’istituto bancario”. Per tutti c'è “l'aggravante dell’abuso della relazione di prestazione d’opera”. Per l’ex direttore e i cassieri anche l’accusa di avere eseguito operazioni indebite di denaro, in assenza di autorizzazione da parte dei clienti, procurando a sè e ad altri un ingiusto profitto, oltre all’aggravante dell’abuso della relazione di prestazione d’opera”. Michele Vivoli è accusato di aver “aiutato Fiorentino ad assicurarsi il profitto in relazione ad un bonifico di 10mila euro mediante prelievo dal conto corrente di Nicola Mitrione, e accreditamento in favore della “Bi.ol.ga. dei f.lli Vivoli s.n.c.), disponendo indebitamente della predetta somma con bonifico in favore di Donato Azzarone, suocero di Giuseppe Fiorentino”. Si sono costituiti parte civile, la Cassa di San Giovanni Rotondo, per il “danno d’immagine procurato all’Istituto a seguito di quanto accaduto presso la filiale carpinese”; Giuseppe Luciani, titolare di un salone automobilistico a Rodi Garganico, nei confronti, però, del solo ex direttore della filiale di Carpino della banca di San Giovanni Rotondo. l RODI. Annunciata una pos- cini e Bruno Tabacci che, s'è stacsibile candidatura del sindaco di cato dall’Udc di Pierferdinando Rodi Garganico, Carmine Casini. Nello stesso collegio PeD’Anelli, nella lista del candidato schici-Rodi Garganico- Vieste, alpresidente alla Provincia, Anto- tro candidato garganico, anche se residente a Foggia, il socialista nio Pepe. Altra novità riguarda la can- Giampiero Protano. Nel secondo didatura, per l’Udc, di Michele Di collegio garganico (CagnaFine (collegio Cagnano Varano, no-Carpino-Ischitella-Vico del Carpino, Ischitella, Vico del Gar- Gargano), per la componente di gano).In un primo momento c'era centro sinistra, al momento sono certe le candidastata anche l’inditure di Nicola Micazione di Giuseptrione di Carpino, pe Simone, candilista “Arcobaledatura che, però, no” che sostiene non s'è concretizl’elezione alla prezata.Confermate, sidenza dell’Ente invece, tutte le aldi Paolo Campo, tre anticipazioni insieme a tutto il riguardanti le raggruppamento candidature di di centro sinistra Roberto Budrago, e della sinistra raassessore all’agridicale, da Partito coltura del Comu- Carmine d’Anelli democratico ai ne di Vico del Gargano, per il Partito democratico; Cristiani uniti, da Italia dei vaGiovanni Maggiano, ex vice sin- lori a Sdi. Scontata la candidadaco di Peschici, candidato nella tura dell’assessore provinciale al Democrazia cristiana di Giusep- bilancio e sindaco di Cagnano pe Pizza.Altro amministratore di Varano, Nicola Tavaglione.Per il Peschici, Fabrizio Losito, nella centro destra: Giuseppe Di Pum“Rosa bianca”, il neo movimento po di Cagnano Varano. di Savino Pezzotta, Mario Bac[f.m.] LA STRAGE|Quattro randagi a Monticchio. La mancanza di senso civico Quei cani avvelenati Manfredonia, scatta la denuncia contro ignoti MICHELE APOLLONIO l MANFREDONIA. Sono stati avvelenati con sostanze esterofosforici tanto i quattro cani di proprietà rinvenuti morti nella zona di Monticchio, alla periferia est della città, quanto gli undici cani randagi trovati uccisi presso la località turistica Ippocampo, sulla riviera sud di Manfredonia. LE AUTOPSIE - Lo ha accertato l’esame autoptico eseguito dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata di Foggia, su una delle quattro carcasse di cani nonché sulle esche rinvenute a Ippocampo, inviate dal Servizio veterinario della Asl Fg a mezzo della sezione di Manfredonia dell’ENPA. LA DENUNCIA - In base al referto autoptico rilasciato dallo stesso Istituto zooprofilattico sperimentale di Foggia, il Servizio veterinario della Asl Fg ha sporto formale denuncia contro ignoti alla Polizia di Stato presso la Procura delle Repubblica di Foggia. “Sono episodi che sconcertano e amareggiano – ha commentato l’assessore alla sanità, Pasquale Papagna – per la premeditata e gratuita malvagità con la quale hanno agito gli ignoti autori di tali misfatti privi di qualsiasi scrupolo eppertan- to fuori da qualsiasi azione preventiva. LE MISURE - Nonostante le tante misure di salvaguardia e di controllo adottate, non è razionalmente possibile prevenire tali atti criminali che vanificano anche i numerosi e specialistici interventi mirati alla vigilanza sui cani randagi ma anche alla tutela della incolumità e salute pubblica. SENSO CIVICO - In gioco è il senso civico personale”. Una vigorosa azione di prevenzione condotta sinergicamente dal Comune di Manfredonia attraverso l’assessorato alla sanità di Manfredonia, dalla Polizia municipale, dal Servizio veterinario della Asl Fg, dall’ENPA. “Tanto i quattro cani di affezione di Monticchio, quanto gli undici di Ippocampo segnalati dal responsabile del Villaggio, Enzo Morra – rivela il dirigente del servizio veterinario dell’ASL Fg, Michele Buttiglione - erano già stati sottoposti ad interventi sanitari di profilassi, ad intervento chirurgico preventivo di sterilizzazione ed iscritti all’anagrafe canina, mediante identificazione con microchip, a cura del Servizio Veterinario dell’A.S.L FG, nonché monitorati dalla Sezione di Manfredonia dell’’E.N.P.A. ed accuditi amorevolmente da alcuni re- sidenti in zona. DA PARTE DI COMUNE-ENPA E ASL|I dati più significativi dell’attività RANDAGI - Quei cani non erano pertanto assolutamente pericolosi ma erano inseriti correttamente nel contesto socio-ambientale”. La Sezione di Manfredonia dell’E.N.P.A., tramite il suo responsabile Marco Lupoli, ha trasmesso per opportuna conoscenza anche al Comune di Manfredonia, la nota inviata ai comandi delle forze dell’ordine (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Polizia Municipale), con la quale si denuncia la violazione della vigente normativa emanata a tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo finalizzata a realizzare un corretto rapporto uomo-animale-ambiente. L’ENPA - “Accanto alla espressione di solidarietà – annota Raffaele Troiano, dell’assessorato alla sanità – per la sofferenza patita dai proprietari dei cani interessati alla spiacevole vicenda e di quanti amorevolmente si prendevano cura dei cani di Ippocampo, vi è la speranza che le ingenti risorse economiche impiegate per ottemperare alla normativa vigente e l’impegno profuso dai vari operatori, produca una cultura più avanzata che porti ad assumere un comportamento civile e rispettoso di tutto quello che ci circonda”. Eppure non mancano gli interventi anti-randagismo l MANFREDONIA. I dati più significativi dell’intensa attività sinergica svolta da Comune di Manfredonia, Polizia Municipale, A.S.L. FG e E.N.P.A. Nuovo canile sanitario, a cura e spese dell'E.N.P.A.; ampliamento e ristrutturazione dell'esistente rifugio per cani E.N.P.A., a cura e spese dell'E.N.P.A.; allestimento di un ambulatorio veterinario, a cura e spese dell'E.N.P.A., adibito per la sterilizzazione delle cagne randagie, nonchè per l'anagrafe canina mediante identificazione con microchip; assistenza sanitaria ai cani in regime di canile sanitario, assistenza sanitaria ai cani in regime di rifugio; 269 sono i cani attualmente ospitati presso la struttura “canile sanitario / rifugio per cani E.N.P.A.” di Manfredonia, i cui costi di mantenimento sono a totale carico del Comune di Manfredonia, giusta convenzione in essere sottoscritta con la Sezione di Manfredonia dell’E.N.P.A. Ente Nazionale Protezione Animali O.N.L.U.S.. ( 226.000,00 spesi nell’anno 2007, oltre spese per smaltimento carcasse 228.000,00 stanziati per il 2008, oltre spese di smaltimento carcasse). Iniziative pubblicitarie congiunte Assessorato delegato al ramo – Polizia Municipale – Servizio Veterinario A.S.L. FG - E.N.P.A.: affissione manifesti informativi pro-adozioni, contro gli abbandoni di cani; affissione manifesti informativi sull’obbligatorietà iscrizione all’anagrafe canina, mediante identificazione con microchip, dei cani di proprietà dei privati; distribuzione opuscoli informativi pressi gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per campagna pro-adozioni, contro gli abbandoni ed i maltrattamenti degli animali; allestimento stands e banchetti pubblicitari pro-adozione dei cani ospitati presso la struttura “canile sanitario / rifugio per cani E.N.P.A.” di Manfredonia. E ancora: 357 cani iscritti nell’anno 2007 all’anagrafe canina con applicazione di microchip, a cura e spese del Servizio Veterinario dell’A.S. FG; 209 cani randagi iscritti nell’anno 2007 all’anagrafe canina con applicazione di microchip, a cura e spese del Servizio Veterinario dell’A.S.L. FG; 132 sopralluoghi per accalappiamento eseguiti nell’anno 2007 a spese del Servizio Veterinario dell’A.S.L FG ed a cura della Sezione di Manfredonia dell’E.N.P.A.; 209 controlli eseguiti nell’anno 2007 su cani accalappiati, tramite l’E.N.P.A., a cura e spese del Servizio Veterinario dell’A.S.L. FG; 147 sterilizzazioni chirurgiche preventive eseguite nell’anno 2007 a cura e spese del Servizio Veterinario dell’A.S.L. FG, quale strumento primario per contenere il fenomeno “Randagismo”; 38 interventi di chirurgia d’urgenza. UN’AZIENDA DI MARGHERITA IL CENTRO DI RECUPERO|L’attività svolta all’interno del Parco nazionale del Gargano Tartarughe, c’è chi fornisce il sale gratuitamente al centro Oasi lago Salso, benvenuti nell’ospedale delle tartarughe marine l MANFREDONIA. C’è una azienda margheritana leader nella produzione di sale marino, che fornisce gratuitamente al Centri recupero tartarughe marine di Lago Salso il quantitativo di sale necessario alla creazione di acqua marina sintetica, utilizzata nelle vasche per il ricovero delle tartarughe marine in alternativa a quella di mare. L'iniziativa è frutto della politica aziendale caratterizzata da una spiccata sensibilità ambientale che coniuga l’interesse per la difesa delle biodiversità presenti nelle saline e l’implementazione di uno sviluppo sostenibile con la produzione e la commercializzazione del suo prodotto, attraverso progetti mirati a rispettare le leggi ambientali, ad ottenere certificazioni di qualità del prodotto e a promuovere la collaborazione con le realtà istituzionali e ambientaliste del territorio. Un modo per inserirsi nel territorio. a.m.v. ANNA MARIA VITULANO l MANFREDONIA. I responsabili del Centro di recupero tartarughe marine di Manfredonia, istituito presso l’oasi protetta Lago Salso, tracciano il bilancio dell’attività svolta dal gennaio 2007 al 2 febbraio 2008 a favore della conservazione delle tartarughe marine “Caretta caretta”, indicate nella direttiva habitat come “specie prioritaria”. Il Centro finanziato dalla Commissione Europea in collaborazione con Ministero dell’Ambiente e Tutela del territorio e del mare: oltre a Legambiente, vede la partecipazione di ben 30 partner, opera in rete con altri 12 centri tartanet dislocati su tutto il territorio nazionale e collabora in maniera più stretta con il CRTM di Rauccio, in provincia di Lecce. Aperto tutto l’anno, il Centro si occupa della cura delle tartarughe marine in difficoltà, solitamente vittime di incidenti con attrezzi da pesca o collisioni con motoscafi, e del loro rilascio una volta guarite. L’ubicazione del CRTM nel Parco Nazionale del Gargano, fortemente voluta da Legambiente, si è rivelata strategica in considerazione del fatto che a Manfredonia fa capo una delle più importanti marinerie del Mediterraneo. Ben 64 delle 204 tartarughe marine accolte nei centri Tartanet nell’anno preso in considerazione sono state ospitate proprio nel centro di recupero di Manfredonia: un risultato raggiunto grazie alla maggiore sensibilizzazione degli operatori del settore della pesca e ai proficui e concreti rapporti di collaborazione con Capitaneria di Porto-Guardia Costie- ra, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e con strutture ed enti che si occupano di ricerche in materia di conservazione della natura e della biodiversità, come la Clinica Veterinaria dell’Università di Bari. Due dei 64 esemplari vivi curati al CRTM di Lago Salso, come rivelato dalle targhette metalliche di riconoscimento, erano già stati catturati una prima volta; 6, invece, gli animali morti giunti nella struttura che copre un territorio molto esteso compreso tra Barletta e Termoli.”Per quanto riguarda le condizioni di salute delle tartarughe -spiega il biologo marino Giovanni Furii- in generale si tratta di animali che possono presentare sintomi da annegamento in seguito a prolungato intrappolamento nelle reti da strascico. 11 Manfredonia Via Maddalena la «movida» fastidiosa l MANFREDONIA. Da tempo via Maddalena assurge alle cronache locali per essere diventata il fiore all’occhiello della città, grazie all’apertura di numerosi locali che negli ultimi anni l’hanno resa una via di passeggio e di struscio per i sipontini. Per ogni cosa, però, c'è come sempre il rovescio della medaglia. LA PROTESTA - Una protesta si leva infatti da chi nell’antichissima via Maddalena ci vive e ci dorme (o almeno ci prova). “Da circa un anno abbiamo perso il sonno e la nostra tranquillità”, dichiarano alcuni residenti, i quali si domandano come sia mai possibile che solo nella “repubblica manfredoniana dopo le 23 della sera (venerdì e sabato) sia diventata una consuetudine per i pub e i bar di alzare il volume dello stereo a dismisura, protraendo questa maleducazione fino alle 2.30 e qualche volta anche più”. I sipontini maddaleniani evidenziano quindi che chiamando il 112 i carabinieri intervengono prontamente Manfredonia redarguendo i proprietari, ma, purtroppo, poi ci si ritrova punto e a capo. “È possibile che per far valere i propri diritti ci si debba rivolgere per forza ad un legale con un aggravio economico?”. SOLLECITAZIONI - Quindi sottolineano anche la maleducazione e la mancanza di rispetto di molti ragazzi che dopo essersi ubriacati vanno per strada “lasciando bicchieri di plastica e non, sparsi per tutta la via, fanno i propri bisogni agli angoli dei portoni” e addirittura, denunciano i maddaleniani, alcuni farebbero anche uso di sostanze stupefacenti. Quindi si domandano: “Quando apriranno altri locali pubblici, cosa succederà?”. Tartarughe liberate in mare Un esemplare di caretta-caretta curato e liberato