Allegato “A”
REGIONE MOLISE
DIREZIONE GENERALE PER LA SALUTE
SERVIZIO DI PREVENZIONE, VETERINARIA
PIANO
E
SICUREZZA ALIMENTARE
TRIENNALE PER LA PREVENZIONE
DEL RANDAGISMO
2013–2015
OTTOBRE 2012
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Allegato “A”
INDICE
1. PREMESSA
pag.
3
2. LO STATO DELL’ARTE
pag.
3
2.1. L’anagrafe canina
pag.
3
2.2. Attività del Servizio veterinario ASReM
pag.
4
2.3. Canili
pag.
4
2.4. Iniziative finanziate in passato
pag.
6
3. LINEE DI INTERVENTO DEL PIANO TRIENNALE
pag.
7
3.1. Anagrafe canina
pag.
7
3.2. Campagna di adozioni certificate
pag.
7
3.3. Campagne di informazione
pag.
8
3.4. Iniziative di formazione
pag.
8
3.5. Realizzazione di canili pubblici
pag.
8
3.6. Linee di indirizzo per l’attività del Servizio veterinario ASReM
pag.
9
3.7. Sostegno ai Comuni che prendono in cura i cani di quartiere
pag.
9
4. DISPONIBILITÀ FINANZIARIE PER IL TRIENNIO 2013–2015
pag. 10
5. PROPOSTE OPERATIVE
pag. 10
5.1. Anagrafe canina
pag. 10
5.2. Campagna di adozioni certificate
pag. 11
5.3. Campagne di informazione
pag. 11
5.4. Iniziative di formazione
pag. 12
5.5. Manutenzione e realizzazione di canili pubblici
pag. 12
5.6. Potenziamento del servizio di pronto soccorso ASReM
pag. 13
5.7. Sostegno ai Comuni che prendono in cura i cani di quartiere
pag. 13
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Allegato “A”
1. PREMESSA
Le norme nazionali (in particolare la L. n. 281/1991 e s.m.) e regionali (in particolare la L.R. n. 7/2005 e
s.m., e i relativi regolamenti di attuazione) prevedono che la Regione, le Province, i Comuni e le Aziende
sanitarie locali, con la collaborazione delle associazioni protezionistiche riconosciute, attuano, ognuno
nell'ambito delle proprie competenze, interventi e programmi per la prevenzione del randagismo.
Ai sensi delle norme sopra richiamate, gli strumenti per prevenire il fenomeno del randagismo si possono
sintetizzare nei seguenti punti:
Identificazione dei cani mediante applicazione del microchip e registrazione nell’anagrafe canina;
Cattura dei cani randagi, da ospitare nei canili comunali e successivamente, se non adottati o reclamati,
nei rifugi;
Promozione del controllo delle nascite mediante sterilizzazione;
Iniziative di informazione ed educazione dei cittadini, attraverso i mezzi di informazione, campagne
promozionali ecc., per promuovere:
un corretto rapporto uomo–animale, far conoscere gli obblighi previsti dalle norme vigenti,
l’importanza del rispetto delle stesse norme per prevenire il fenomeno dell’abbandono;
l’affidamento dei cani randagi catturati, con il duplice obiettivo di dare loro una vita più dignitosa e di
ridurre le spese di gestione a carico dei comuni per il loro mantenimento nelle strutture di ricovero;
in taluni casi l’identificazione e la cura dei cani di quartiere.
Attività di formazione e aggiornamento dei soggetti interessati a diverso titolo alla prevenzione del
randagismo (addetti alla cattura ed al mantenimento dei cani, volontari, addetti alla vigilanza, personale
ASL, guardie zoofile, ecc.).
Non va infine trascurato, tra gli strumenti efficaci per il contrasto del randagismo, il ruolo delle attività di
controllo e verifica da parte delle forze di polizia in generale ed in particolare della Polizia Municipale,
attività che rappresenta la premessa per il rispetto della legge che obbliga i proprietari dei cani all'iscrizione
in anagrafe dei propri animali.
2. LO STATO DELL’ARTE
2.1. L’anagrafe canina
A partire dal 2005, anche la Regione Molise è passata dal metodo di identificazione dermografico
(tatuaggio) all’applicazione sottocute del microchip; contestualmente è cambiato il sistema di
registrazione: il vecchio sistema cartaceo e i programmi informatici attivi presso singole Aziende sanitarie
sono stati sostituiti da un sistema informatizzato regionale, denominato Banca dati informatizzata
dell’Anagrafe canina del Molise (BDCM), predisposto dal competente Ufficio regionale. Le relative procedure
sono state fissate nel Regolamento regionale n. 3 del 15 settembre 2008. Il nodo regionale funge anche da
raccordo con l’Anagrafe canina nazionale attivata presso il Ministero della Salute.
Successivamente, per potenziare e migliorare la gestione dell’anagrafe, sulla base delle indicazioni
ministeriali, regionali e del Servizio veterinario dell’ASReM, l’Istituto zooprofilattico sperimentale
dell’Abruzzo e del Molise ha messo a punto un nuovo sistema che opera su internet, denominato Anagrafe
canina della Regione Molise (ACREM). Tale sistema è stato approvato con Delibera n. 339 del 20 maggio
2011, riapprovata, da ultimo, con Decreto commissariale n. 47 del 9 ottobre 2012. Il nuovo sistema
ACREM è entrato in funzione a fine giugno 2011.
Le informazioni precedenti a tale data sono state importate dal sistema precedentemente utilizzato. La
filosofia dei due sistemi è diversa e quindi all’atto dell’importazione si sono rese necessarie delle correzioni
per incasellare e/o ricostruire nel nuovo sistema e secondo la nuova filosofia, le informazioni provenienti
dal vecchio applicativo. Ne conseguono leggere differenze sulla natura dei dati raccolti prima e dopo il 2011
per cu i dati riportati possono non essere perfettamente confrontabili.
Tabella 1. Consistenza della popolazione canina
2009
Iscrizioni
2010
2011
2012 (dati al
31 agosto)
7,026
6,003
5,830
3,684
Morti
638
824
982
561
Trasferimenti fuori regione
293
656
570
315
Trasferimenti da altre regioni
325
338
642
315
19,064
23,587
27,865
30,673
Consistenza al 31 dicembre
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Allegato “A”
Nel valutare i dati esposti, più che ai valori assoluti, che comunque testimoniano di un significativo
miglioramento nel tasso di registrazione degli animali, occorre guardare ai dati inerenti la “gestione”
dell’anagrafe e quindi il suo aggiornamento, vale a dire le iscrizioni, che rappresentano le nascite e la
registrazione di animali precedentemente non identificati, le morti ed i trasferimenti. Il quadro delineato
sta a testimoniare, oltre ad una migliore capacità operativa del Servizio veterinario dell’ASReM, anche una
migliorata cultura da parte dei cittadini nel tema della cura degli animali d’affezione, come pure un
approccio complessivamente più collaborativo da parte delle Amministrazioni locali.
2.2. Attività del Servizio veterinario ASReM
Oltre all’anagrafe, il Servizio veterinario ASReM opera gestendo il servizio di cattura degli animali randagi,
attraverso la società convenzionata, l’identificazione, la sterilizzazione e la profilassi degli animali catturati
nei propri ambulatori o in quelli messi a disposizione dalle amministrazioni comunali, il supporto alle
associazioni protezionistiche riconosciute nel campo dell’affido degli animali senza proprietario. Nella
tabella che segue si riportano i dati relativi a queste attività.
Tabella 2. Cani randagi catturati, adottati e sterilizzati dal Servizio veterinario ASReM
2009
2010
2011
2012 (dati al
31 agosto)
Cani catturati, n.ro
523
673
687
528
Cani sterilizzati, n.ro
543
646
598
408
Cani adottati, n.ro
Cani adottati, % su catturati
237
344
454
288
45.3
51.1
66.1
54.5
I dati riportati testimoniano un potenziamento ed una maggiore efficacia dell’attività svolta dal Servizio
veterinario ASReM; ma non si può non segnalare anche il contributo che a questi risultati viene da una più
incisiva collaborazione con le amministrazioni locali, ma soprattutto con il mondo delle associazioni
protezionistiche. In particolare va segnalato il buon livello raggiunto dagli affidi, in grado ormai di ridurre di
oltre la metà il "peso" degli animali catturati.
Il Servizio veterinario ASReM è attivo anche nel campo della formazione, dell’informazione ed educazione.
In questi anni, anche con il supporto regionale, ha organizzato incontri e giornate di promozione
dell’anagrafe nei comuni, eventi di formazione per gli operatori addetti al servizio cattura e alla gestione
dei canili, e ha organizzato, in collaborazione con amministrazioni locali e associazioni protezionistiche,
corsi per guardie zoofile (vedi paragrafo 2.4.).
In attuazione di quanto previsto dalla l.r. n. 7/2005, al c. 1, lettera l), dell’art. 3, l'ASReM ha di recente
potenziato il servizio di cattura cani in occasione del rinnovo della convenzione; tra le innovazioni, la
società concessionaria garantisce anche il servizio di pronto intervento per animali incidentati. Una criticità
in proposito, è rappresentata dalla mancanza di un pronto soccorso strutturato; un’ulteriore criticità che
viene segnalata a livello ASReM è la "precarietà" e la carenza, in talune sedi, del personale amministrativo
destinato alla gestione dell'anagrafe.
2.3. Canili
I canili autorizzati presenti nella Regione Molise sono elencati nella seguente tabella:
Tabella 3. Canili autorizzati presenti nella Regione Molise
Denominazione
Canile comunale
Sede
Campobasso
Indirizzo
c.da S. Stefano
*
**
Capienza
C
C/R
700
Gestore
Comune
D'Addario Lucia
Larino CB
c.da Piane Di Larino, 2
P
C/R
200
Privato
Pontico Primiano
Larino CB
c.da Monti, 4
P
C/R
100
Privato
Ass.ne Cinofila Molisana
Oratino CB
c.da Lammerti 13
P
P
40
Privato
Canile comunitario
Ripabottoni CB
c.da Mastini
C
C/R
170
Privato (SIAC)
BEAUTY–DOG
Ripalimosani CB
c.da Colle Rosa 2
P
R
150
Privato
SIAC
Roccasicura IS
c.da Pesco Molino
P
C/R
300
Privato (SIAC)
*Proprietà:
** Natura:
C = canile comunale o comunitario; P = canile/rifugio privato
C = comunale; R = ricovero; P = pensione
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Allegato “A”
Fatta eccezione per il canile–pensione di Oratino, gli altri sei canili garantiscono il servizio di custodia cani
catturati per 118 comuni della Regione, ai sensi degli artt. 4 e 5 della l.r. n. 7/2005, e dell’art. 4 del
Regolamento regionale n. 1/2006. Altri 18 comuni (Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli,
Carpinone, Castel del Giudice, Castelpizzuto, Cercemaggiore, Colli al Volturno, Monteroduni,
Pietrabbondante, Poggio Sannita, Pescopennataro, Pozzilli, Rocchetta al Volturno, Salcito, Sant'Angelo del
Pesco, Vastogirardi) si servono del canile Cuccia Paradiso di Capriati al Volturno; il Comune di Colli al
Volturno ha in essere una convenzione anche con il canile Centro Cinofilo del Taburno di Solopaca.
Nella seguente tabella si riporta il numero di cani presenti nei suddetti canili.
Tabella 4. Cani presenti nei canili che garantiscono il servizio pubblico
Denominazione
Cani presenti al 31
dicembre, n.ro
Sede
2009
2010
2011
Cani presenti
al 31 agosto
2012
Canile comunale
C
Campobasso
712
649
528
475
D'Addario Lucia
P
Larino CB
199
185
183
177
Pontico Primiano
P
Larino CB
75
80
78
85
Canile Comunitario
C
Ripabottoni
143
163
169
157
BEAUTY–DOG
P
Ripalimosani CB
73
97
130
146
SIAC
P
Roccasicura IS
300
339
325
285
1,502
1513
1,413
1,325
Canile Cuccia Paradiso
P
Capriati al Volturno CE
85
111
123
134
Centro Cinofilo del Taburno
P
Solopaca BN
Totale
29
Totale
1,587
1624
1,536
1,459
Nel triennio considerato assistiamo ad una leggera flessione del numero degli animali ospitati, pari
all’8.1%; anche questo trend positivo è riconducibile ai motivi esposti nei paragrafi 2.1 e 2.2. Tuttavia,
confrontando i dati tra capienza e animali presenti (tabb. 3 e 4), è evidente come queste strutture operino
tutte ai limiti delle proprie capacità; l’eccezione del canile di Campobasso è solo apparente, in quanto
nonostante sia autorizzato ad ospitare fino a 750 cani, sulla base di valutazioni condivise tanto dai soggetti
istituzionali (Ministero della Salute, Comune, Servizio veterinario) che dalle Associazioni protezioniste che
vi operano, è stato avviato un percorso di ristrutturazione per ridurre gli animali presenti al di sotto delle
400 unità.
Come noto, in regione sono presenti anche alcune strutture abusive, che, sorte negli anni passati su
iniziativa di privati, sostenuti in qualche caso da associazioni protezionistiche, anche per sopperire alla
carenza di ricoveri pubblici dove ospitare gli animali randagi catturati, non sono mai stati adeguati sotto il
profilo edilizio ed igienico–sanitario, e sono diventati in qualche caso punti di riferimento per quanti
intendono abbandonare illegalmente una cucciolata o il proprio cane. Oggi sono rimaste solo 2 strutture di
questo tipo, e il Servizio veterinario ASReM sta avviando iniziative per chiuderle, col sostegno regionale e
d’intesa con le amministrazioni locali interessate, il Ministero della Salute, le associazioni protezionistiche e,
dove il caso, con l’autorità giudiziaria. La situazione di queste strutture è riportata nella tabella n. 5. Gli
animali ospitati sono comunque costantemente monitorati dal Servizio veterinario ASReM, che effettua gli
interventi di profilassi indifferibili e provvede all’identificazione e registrazione degli animali presenti.
Come si evince dalla tabella 5, nell’arco di poco più di tre anni la situazione è significativamente migliorata,
con la chiusura di 3 delle strutture operanti nel 2008 ed il ridimensionamento delle presenze nelle due
ancora attive; conseguentemente la popolazione canina presente si è ridotta di quasi il 70%.
Tabella 5. Cani presenti nelle strutture di ricovero abusive
Titolare
Città
Indirizzo
Sig.ra Folchi Luisa
Campobasso
c.da Limiti
Sig.ra Folchi Luisa
Campobasso
Via Garibaldi
Sig.ra Romano Maria Rosaria
Mirabello Sannitico CB
Sig.ra Romano Maria Rosaria
Ferrazzano CB
Sig.ra Bonadies Rita
Poggio Sannita IS
Cani presenti, n.ro
31 dic. 2008
31 ago. 2012
10
chiuso
165
chiuso
505
137
195
chiuso
c.da Castel di Croce
190
113
totale
1,007
308
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Allegato “A”
Con due delibere, la n. 285 del 21 aprile 2011, e la n. 437 del 9 luglio 2012, la Regione ha messo a
disposizione dell'ASReM i fondi per un piano di svuotamento della struttura di Poggio Sannita, con cui
coprire le spese per l'alloggiamento e le cure dei cani in canili autorizzati nelle more del loro affidamento,
predisposto d'intesa con l'Amministrazione comunale interessata, le Associazioni protezionistiche, gli
organismi di pubblica sicurezza, il Ministero della Salute. I fondi stanziati ammontano complessivamente a
139,150.00 euro.
2.4. Iniziative finanziate in passato
In applicazione della l. n. 281/1991 e delle norme regionali in materia, a partire dal 1996 la Regione ha
concesso contributi per la realizzazione dei seguenti Canili pubblici:
Denominazione
Città
capienza
Realizzato
Canile comunale di Campobasso
Campobasso
750
SI
Canile Comunità montana “Cigno – Valle Biferno”
Ripabottoni CB
150
SI
Canile comunale di Isernia
Isernia
72
In corso di ultimazione
totale
972
Nel 2004 la Regione Molise ha anche finanziato il primo acquisto di microchip da parte delle ASL, di lettori
ottici, una campagna di informazione, la stampa dei passaporti, necessari per l’avvio delle attività di
identificazione e registrazione dei cani con i microchip e l'informatizzazione dell'anagrafe. L’ASReM, con i
proventi derivanti dalla vendita ai veterinari autorizzati e della quota parte della tariffa di applicazione dei
microchip ai cani dei privati, provvede all’acquisto dei nuovi microchip.
Con Delibera n. 184 del 2 marzo 2009, la Regione ha approvato una relazione programmatica in cui ha
individuato le linee di intervento per affrontare il problema del randagismo, e contestualmente ha
approvato un primo programma stralcio con cui sono state finanziate, per un importo complessivo di
145,000.00 euro, le iniziative che si descrivono di seguito.
a) Campagna di informazione dei cittadini sul corretto rapporto uomo–animale e sull’anagrafe
canina. Gestito direttamente dal Servizio regionale, con l’edizione di un manifesto e di un opuscolo
informativo, e l’attivazione di un numero verde regionale. Il manifesto e l’opuscolo sono stati presentati
all’edizione 2009 del FORUM PA di Roma e sono stati distribuiti attraverso le amministrazioni comunali e
le associazioni protezionistiche (vedi successiva lettera b). Importo impegnato: 30,000.00 euro.
b) Campagna di promozione degli affidi e di conoscenza del problema del randagismo. Affidata
alle associazioni protezionistiche che hanno organizzato incontri presso scuole, comuni, centri
commerciali, con la diffusione di materiale proprio e di quello prodotto dalla regione. Importo
impegnato: 35,000.00 euro.
c) Ottimizzazione e implementazione dell’anagrafe canina. Previsto inizialmente da realizzare da
parte del Servizio regionale, è stato successivamente realizzato dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale
(vedi paragrafo 2.1). Importo impegnato: 5,000.00 euro (non utilizzato).
d) Attività di formazione e aggiornamento di soggetti interessati alla prevenzione del
randagismo. Nell’ambito di questa misura il servizio veterinario ASReM ha collaborato con
l’amministrazione provinciale di Isernia e l’associazione protezionista “La casa di Snoopy” di
Campomarino di due corsi per la formazione di guardie zoofile. Importo impegnato: 15,000.00 euro.
e) Attività di controllo delle nascite mediante sterilizzazione. Le somme destinate a questa misura
avrebbero dovuto essere destinate a potenziare gli ambulatori del servizio veterinario ASReM e
promuovere la sterilizzazione dei cani di proprietà, ma non essendo stato definito un piano operativo,
non ha avuto seguito, anche se l’attività di sterilizzazione presso gli ambulatori ASReM è stata
costantemente incrementata nel corso degli anni (vedi tabella 2). Importo impegnato: 60,000.00 euro.
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3. LINEE DI INTERVENTO DEL PIANO TRIENNALE
Il Piano triennale degli interventi che si propongono di seguito, si basa sui dati che emergono dal quadro
sopra delineato, dai riscontri avuti sulle iniziative previste dalla DGR n. 184/2009 che si sono riuscite a
realizzare, dall’esperienza maturata in tema di gestione dell’anagrafe, dall’efficacia dimostrata da alcuni tipi
di intervento. Esso tiene conto anche del confronto che si è sviluppato negli anni recenti con le
Amministrazioni locali, le Associazioni protezioniste, il servizio veterinario ASReM, come previsto nel
Regolamento n. 2 del 19 aprile 2007, ed in particolare all’art. 2. Si citano, in particolare, gli incontri mono–
tematici svoltisi con la Conferenza regionale delle Autonomie locali del 15 gennaio e del 30 marzo 2010, gli
incontri con il tavolo tecnico permanente sul randagismo e l'anagrafe canina, istituito con DGR n. 843 del 3
agosto 2009 (integrato con DGR n. 843 del 16 novembre 2009), gli ultimi dei quali si sono svolti il 12
giugno e il 23 ottobre 2012.
3.1. Anagrafe canina
L’anagrafe canina regionale (ACREM) è ormai diventata un sistema consolidato e affidabile, efficace
strumento e punto di riferimento per la gestione delle attività sanitarie, di igiene pubblica e amministrative
connesse con il possesso dei cani da parte dei privati e con la gestione dei canili. L’obiettivo da perseguire
in questo campo è di migliorarne la fruibilità e rendere possibile l’accesso anche ad altri soggetti coinvolti
nella sua gestione, quali gli ambulatori veterinari privati.
Consentire l’accesso a questi soggetti comporta una serie di ricadute positive: un maggiore coinvolgimento
dei veterinari privati sul tema del randagismo, un aggiornamento tempestivo della stessa banca dati, una
diffusa possibilità, in caso di cani randagi, di verificare la presenza del microchip ritrovando rapidamente i
legittimi proprietari, un alleggerimento del carico di lavoro per gli operatori dell’Azienda sanitaria
(veterinari e amministrativi).
Un'altra funzionalità significativa che può essere aggiunta al sistema è una sezione specifica dedicata alla
conoscenza dell’organizzazione e la gestione di ACREM, i servizi e le strutture ASReM e private dove
rivolgersi per l’anagrafe e le emergenze, promuovere la conoscenza delle leggi in materia, in particolare la
promozione degli affidi, in modo da raggiungere un più vasto pubblico interessato all'adozione degli
animali.
L’effetto più importante della registrazione dei cani in Anagrafe canina rimane il fatto che, se tutti gli attuali
randagi e tutti i cani di proprietà fossero identificati correttamente tramite microchip e registrati in
anagrafe canina, si ridurrebbe immediatamente il fenomeno dell’abbandono ed il conseguente randagismo
e sarebbe possibile ritrovare immediatamente i proprietari dei cani che si perdono.
L’Istituto Caporale, che ha già realizzato la piattaforma web di ACREM e, ai sensi della DGR n. 339/2011 ne
cura la gestione, è il soggetto in grado di implementare in tal senso il sistema, anche sulla base delle
indicazioni di dettaglio che verranno fornite dai Servizi veterinari regionale e dell’ASReM.
Come è stato già verificato in passato, per incentivare la cittadinanza a registrare i propri cani in anagrafe
canina è utile inoltre proseguire la programmazione di giornate promozionali abbinate anche alla profilassi
sanitaria ed al monitoraggio delle malattie (vedi successivo punto 3.3, lettera d).
3.2. Campagna di adozioni certificate
I dati sopra riportati confermano che le adozioni dei cani randagi rappresentano uno strumento
fondamentale per il contenimento del problema del randagismo e la riduzione della presenza di animali nei
canili, con conseguente contrazione dei relativi costi di gestione: l’attività di informazione e di promozione
per adozioni certificate dei cani è una delle attività dove le somme impiegate determinano un ritorno in
termini di risultati già nel breve/medio periodo.
L’unica condizione perché le adozioni siano definitive e senza un ritorno degli animali in canile, è che siano
adozioni “certificate”, cioè in cui gli animali, all’uscita dal canile, siano messi in condizioni valide per un
sereno e definitivo accoglimento da parte degli adottandi opportunamente selezionati e preparati al
corretto ruolo di responsabili degli animali. In dettaglio: dotati di microchip, sterilizzati, recuperati nel
comportamento e, se necessario, nella salute, proposti cercando un corretto abbinamento familiare,
corredati della corretta documentazione prevista e controllati per almeno un anno dopo l’affido.
È opportuno, pertanto, promuovere una campagna mirata, con l’obiettivo di affidare a privati almeno il
60% dei cani randagi catturati ogni anno. È necessaria, per questo, una stretta collaborazione delle
Amministrazioni comunali con le Associazioni protezioniste di riferimento del territorio, per la capacità
dimostrata da queste ultime nel gestire le diverse fasi dell'affido e garantirne il buon esito
Si propone la concessione di un contributo regionale ai comuni per promuovere le adozioni “certificate”.
Il contributo verrà assegnato a seguito di rendicontazione annuale e riscontro in ACREM per ciascun cane
dato in adozione definitiva; per accedere al contributo i Comuni saranno tenuti a sottoscrivere una
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Allegato “A”
convenzione con Associazioni protezionistiche regolarmente iscritte nelle liste del volontariato della regione
Molise, a copertura dei costi previsti per le attività da espletare nelle varie fasi dell’adozione.
Per la stesura delle convenzioni, il Servizio regionale, in collaborazione con il Servizio veterinario ASReM e
le Associazioni protezioniste, provvederà a definire criteri di conformità delle procedure “certificate” che
garantiscano il corretto svolgimento dei passaggi utili al buon fine dell'adozione definitiva.
3.3. Campagne di informazione
L’esperienza più recente ha dimostrato che gli interventi “strutturali” messi in essere per contrastare il
fenomeno del randagismo, quali l’anagrafe, le adozioni certificate, la realizzazione dei canili, si giovano
molto delle iniziative di informazione e sensibilizzazione condotte in parallelo. Si propone pertanto di
finanziare nuove iniziative, coinvolgendo in particolare le Associazioni protezioniste riconosciute, che
operano efficacemente in questo campo, in collaborazione con le Amministrazioni locali e l'ASReM. Appare
pertanto opportuno riprendere e potenziare le iniziative realizzate nel 2009–2010, con il finanziamento
delle seguenti misure:
a) Aggiornamento di materiale informativo (manifesto e opuscoli), presentato con successo anche in
occasione del FORUM PA del 2010, da parte del Servizio veterinario ASReM;
b) Gestione delle pagine web della piattaforma ACREM dedicate alla conoscenza dei servizi disponibili sul
territorio e alla promozione degli affidi;
c) Campagne di informazione e incontri con i cittadini sui temi dell'anagrafe, la proprietà responsabile,
l'igiene urbana, l'affido, e/o servizi e spot televisivi, articoli e pagine informative sulla stampa regionale,
riproposti periodicamente;
d) Iniziative di promozione dell’anagrafe, della profilassi sanitaria e di monitoraggio delle malattie (con
particolare riguardo alla prevenzione di leishmaniosi, rickettsiosi, erlichiosi, echinococcosi; vedi anche
successivo punto 3.6).
3.4. Iniziative di formazione
Si individuano tre categorie di soggetti cui destinare in via prioritaria le iniziative di formazione e
aggiornamento:
veterinari ASReM impegnati nelle attività di controllo del randagismo ed in particolare destinati ad
operare nel Pronto soccorso;
gli operatori addetti alla cattura e alla custodia degli animali nei canili;
i soggetti deputati alla vigilanza e controllo dell’applicazione della normativa inerente la materia, quali
gli agenti di polizia municipale, le guardie forestali ed altre forze dell’ordine.
Appare della massima importanza, altresì, proseguire nella formazione di Guardie zoofile, anch'esse
indispensabili figure di supporto per la vigilanza sul territorio. Dagli incontri con la conferenza delle
autonomie locali è emersa anche l'opportunità di prevedere corsi per la formazione degli stessi
amministratori comunali.
Il Servizio Veterinario dell'ASReM, che già opera in questo campo efficacemente e da tempo, è il soggetto
in grado di programmare e gestire queste iniziative, in collaborazione con le Amministrazioni locali e le
Associazioni protezioniste.
3.5. Realizzazione di canili pubblici
I dati riportati nel paragrafo 2.3, indicano che il contrasto al fenomeno del randagismo deve poter contare
su una rete di canili piccoli o medi, realizzati con criteri di economicità e funzionalità, e gestiti in modo
corretto per garantire il benessere degli animali e la vicinanza dei cittadini che possono adottarli. Anche le
indicazioni delle Amministrazioni locali e delle Associazioni protezioniste concordano su tale indirizzo.
Per il dimensionamento di tale rete occorre partire dalla consistenza della popolazione di cani randagi
mediamente presenti sul territorio regionale, che sulla base dei dati e delle valutazioni fornite dal Servizio
veterinario ASReM si può considerare dell’ordine di 1,000–1,500 animali, come si evince dalla relazione
annuale per il 2011 trasmessa al Ministero della Salute (prot. n. 4407/12 del 28 marzo 2012), con
l'obiettivo di medio–lungo periodo di ridurre drasticamente tale popolazione, comunque difficile da
quantificare. Gli altri elementi di valutazione sono gli animali catturati per anno, che sulla base dei dati
dell’ultimo triennio si possono stimare nell’ordine di 700 unità, una capacità di affido di circa 400 unità, la
mortalità fisiologica degli animali ospitati nei canili, che si può quantificare nell’ordine di 100 unità.
Sulla base di queste stime, obiettivo realistico si può considerare quello di raggiungere nel tempo una
capacità ricettiva della rete di canili e rifugi di circa 2,000 animali. Considerato che le strutture esistenti,
limitando la capacità del canile di Campobasso a 400 posti, sono in grado di ospitare circa 1,300 animali, e
che a breve sarà operativo il canile di Isernia della capacità di 70 posti, occorre colmare un “deficit” di circa
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600 posti. Con il presente Piano triennale, sulla base delle disponibilità finanziarie (vedi successivi paragrafi
4 e 5), è possibile finanziarie la realizzazione di 400 posti nelle diverse tipologie che si descrivono di
seguito. Dal confronto con le Amministrazioni locali e le Associazioni, è emersa infatti l’indicazione di
realizzare strutture di due tipi:
strutture di dimensione maggiore, attrezzate per svolgere le funzioni di canile comunale o rifugio,
attrezzate di ambulatorio per gli interventi sanitari e di profilassi, dimensionati su una capacità di 100
posti, eventualmente gestiti in forma consortile da più comuni;
canili di piccole dimensioni, fino ad un massimo di 25 posti, che alcuni comuni di dimensioni minori
riuscirebbero a gestire anche con risorse limitate.
In entrambi i casi la realizzazione e gestione tipo “micro–canile” (progetto approvato dal Ministero della
Salute) a basso costo che prevede strutture leggere, non cementate con raccolta delle deiezioni senza
acqua e ampi spazi esterni ai singoli box è quella più indicata per garantire il benessere di animali che, se
in buone condizioni, possono essere facilmente inseriti nel processo di adozione certificata. Inoltre, una
gestione affidata a persone formate adeguatamente, che seguano procedure certificate, facilita
ulteriormente non solo l’affido dei cani ma anche la diffusione della cultura necessaria a migliorare il
rapporto tra uomo e animali.
La tipologia di micro–canile, che sta destando molto interesse, avrà successo in funzione della capacità
delle amministrazioni comunali di conoscere la propria situazione territoriale e di raccordarsi in modo
adeguato con il Servizio veterinario e le Associazioni protezionistiche. Si tratta in sostanza di un nuovo
modello costruttivo e gestionale che merita di essere proposto in Regione ma che necessita di un attento
rodaggio. Quest’ultimo può essere facilitato dal raccordo tra Comuni, ASReM e Associazioni protezionistiche
con il Comitato di Gestione costituito all’interno del progetto e che lo sta realizzando con la collaborazione
del ministero della Salute.
Sulla base delle indicazioni dei Comuni, occorre prevedere anche il finanziamento di interventi di
risanamento e manutenzione straordinaria dei canili esistenti. Per questa misura, in considerazione del
fatto che diversi canili privati svolgono in convenzione il servizio pubblico di custodia dei cani, si può
prevedere che anche queste strutture convenzionate possano accedere a tali finanziamenti. L’ammissione
al contributo verrà definita attraverso procedura di bando pubblico, come previsto all’art. 3 del
Regolamento n. 2/2007.
3.6. Linee di indirizzo per l’attività del Servizio veterinario ASReM
Come già evidenziato, il ruolo del Servizio veterinario dell'ASReM nella gestione dell'anagrafe canina e nel
controllo del randagismo è decisivo. Si danno pertanto di seguito le indicazioni operative da seguire per
supportare le iniziative sopra descritte e consolidare le attività che l'ASReM ha già avviato in tale settore.
Si tratta di misure che l'ASReM è in grado di sostenere parzialmente con risorse proprie, come già
avvenuto nel passato.
Obiettivo prioritario è il miglioramento nella gestione del Pronto soccorso per gli animali incidentati;
contestualmente occorre procedere al potenziamento della capacità operativa degli ambulatori ASReM, per
le attività di sterilizzazione e profilassi di competenza, nonché per l’attività chirurgica legata al servizio di
pronto soccorso, attraverso l’ammodernamento delle apparecchiature. Se il caso, si può anche prevedere la
stipula di convenzioni con ambulatori privati specializzati, secondo un preciso protocollo operativo e per
interventi predefiniti condiviso anche con le associazioni protezionistiche da coinvolgere per l'assistenza del
cane fino al suo affido o ricovero in canile. Un analogo protocollo andrà in ogni caso definito per la corretta
gestione di tutta l'attività di pronto soccorso.
Si richiamano ancora l’attività di promozione dell'anagrafe canina e della profilassi sanitaria degli animali
d’affezione (vedi misura 3.3), attività per le quali è opportuno predisporre degli articolati piani di intervento
nei comuni della Regione, e l’attività di formazione del personale (vedi misura 3.4).
3.7. Sostegno ai Comuni che prendono in cura i cani di quartiere
In zone in cui il randagismo è molto diffuso, c’è il rischio di ulteriore aggravamento del fenomeno. Se il
numero di randagi è elevato esiste, infatti, la possibilità che i Comuni ritengano impossibile affrontare e
risolvere il problema e tentino di ignorare la rilevanza e la pericolosità del fenomeno evitando di prendere i
provvedimenti di legge quali cattura, identificazione con microchip, sterilizzazione, azioni sanitarie a cura
delle aziende sanitarie e inserimento in un canile comunale o convenzionato. È possibile allora, anche se da
molti considerato solo il male minore e non la soluzione, ricorrere ai cani di quartiere. Si tratta cioè di
valutare gli animali randagi, con precedenza delle femmine, non pericolosi che possono essere catturati,
inseriti in Anagrafe canina a nome del Comune in cui sono prelevati, vaccinati, sterilizzati e reimmessi sul
territorio dopo aver acceso una assicurazione per eventuali danni che potrebbero provocare
accidentalmente.
Il contributo può essere concesso per l'accensione della polizza assicurativa, ed essere erogato ai comuni
che ne facciano richiesta a seguito di rendicontazione annuale e previa verifica del rispetto delle norme
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regionali in materia, contenute negli artt. 7–bis, c. 1, lett. e), e 7–ter della l.r. n. 7/2005, e sue successive
modifiche e integrazioni.
4. DISPONIBILITÀ FINANZIARIE PER IL TRIENNIO 2013–2015
Di seguito si riporta un prospetto delle somme disponibili nel Bilancio regionale 2012, al netto degli
impegni già assunti e delle somme già liquidate nel corso dell'anno.
Tabella 6. Fondi disponibili
Capitolo
(1)
(2)
Residui
Competenza
Cassa
35438
(1)
393,500.00
300,000.00
693,500.00
35440
(2)
346,431.25
49,416.10
395,847.35
totale
739,931.25
349,416.10
1,089,347.35
fondi regionali
fondi statali
Le note difficoltà finanziarie delle amministrazioni pubbliche non inducono al momento di prevedere la
possibilità di aggiungere ulteriori somme da parte della Regione nel prossimo triennio. Tuttavia, a queste
disponibilità per l'anno corrente, che ammontano complessivamente a € 1,089,347.35, si possono
realisticamente aggiungere i fondi che annualmente lo Stato assegna alle Regioni ai sensi della l. n.
281/1991. Sulla base degli stanziamenti inseriti nelle ultime finanziarie e dei criteri di riparto concordati tra
il Ministero della Salute e le Regioni e Province autonome e fissati nel D.M. 6 maggio 2008, si stima
ragionevole che la Regione Molise possa beneficiare di almeno 70,000 €/anno, per un totale di 210.000 €
nell'arco del triennio 2013–2015. Sulla base di tale ordine di importi, si può stimare che la disponibilità
finanziaria complessiva nel triennio si attesti a circa 1,300,000 €, sufficiente a finanziare le iniziative
proposte. Eventuali ulteriori disponibilità potranno essere destinate e potenziare le stesse iniziative
proposte in funzione della verifica dei loro esiti nel corso del triennio.
Nella tabella 8 in calce si riporta la proposta di riparto dei fondi disponibili tra le diverse misure previste e
nelle tre annualità; occorre in ogni caso prevedere la possibilità di rimodulare nel corso del triennio tale
distribuzione in funzione dei risultati che si otterranno in fase operativa.
5. PROPOSTE OPERATIVE
Ai sensi dell’art. 2 del Regolamento regionale n. 2/2007, si definiscono di seguito gli obiettivi di
programma, i relativi fabbisogni finanziari, soggetti, modalità e tempi per la loro attuazione. Il
finanziamento delle singole misure è stato calcolato sulla base delle linee di intervento e degli obiettivi
individuati nel capitolo 3 e delle disponibilità economiche come individuate nel capitolo 4. Gli importi
indicati si riferiscono complessivamente a tre annualità; fa eccezione la misura 5.3.b, che, vista la
disponibilità finanziaria in funzione del costo orientativo stimato di 4,000 euro/anno per la gestione di un
sito web, ha validità quinquennale.
Nel rispetto delle indicazioni programmatiche descritte nel Capitolo 3, ciascuna misura verrà ulteriormente
dettagliata nei bandi e nelle disposizioni operative che verranno predisposte dal competente Servizio
regionale. Lo stesso Servizio regionale curerà il monitoraggio delle misure di cui al presente paragrafo.
5.1. Anagrafe canina
Obiettivo: implementazione di ACREM, migliorandone la fruibilità e rendendo possibile l’accesso anche ad
altri soggetti, realizzazione di una sezione dedicata alla conoscenza di ACREM e dei servizi disponibili sul
territorio, alla promozione degli affidi.
Soggetto attuatore: Istituto Caporale di Teramo.
Modalità di attuazione: definizione delle modifiche e dei miglioramenti da apportare al sistema d’intesa
con il Servizio regionale, l’ASReM e le Associazioni per quanto riguarda gli affidi; applicazione delle
modifiche al sistema. Erogazione ad avvenuta implementazione delle modifiche e verifica dell’operatività
delle modifiche apportate.
Contributo regionale: 100%
Fabbisogno finanziario: 5,000 euro.
Tempi di attuazione: sei mesi.
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5.2. Campagna di adozioni certificate
Obiettivo: stabilizzare gli affidi al di sopra del 60% degli animali catturati.
Soggetti destinatari: Comuni, per il pagamento di contributi alle associazioni protezionistiche a copertura
dei costi previsti per le attività da espletare nelle varie fasi dell’adozione.
Modalità di attuazione: contributo da assegnare a seguito di rendicontazione annuale e riscontro in
ACREM per ciascun cane dato in affidamento nell’anno solare precedente, fino ad un massimo di 200 € per
animale. I contributi verranno assegnati sulla base dell’ordine di presentazione delle domande, da
presentarsi entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento. Per accedere al contributo i
Comuni sono tenuti a sottoscrivere una convenzione con Associazioni protezionistiche regolarmente iscritte
nelle liste del volontariato della regione Molise per la gestione certificata delle fasi dell’affido.
Contributo regionale: 100%; Si stima una richiesta per 360 animali affidati/anno.
Fabbisogno finanziario: 216,000 euro.
Tempi di attuazione: tre annualità.
5.3. Campagne di informazione
Questa misura si articola nelle quattro sottomisure che si descrivono di seguito.
5.3.a Aggiornamento del materiale informativo
Obiettivo: aggiornamento del materiale informativo regionale (manifesto e opuscoli) per far conoscere
l’organizzazione e la gestione di ACREM, servizi e strutture ASReM e private che si occupano dell’anagrafe,
le normative vigenti, compiti del proprietario–detentore nei confronti del cane, igiene urbana.
Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM.
Modalità di attuazione: aggiornamento del materiale informativo regionale, contributo da assegnare a
seguito di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute.
Contributo regionale: 100%
Fabbisogno finanziario: 20,000.00 euro.
Tempi di attuazione: sei mesi.
5.3.b. Gestione pagine web ACREM dedicate alla conoscenza dei servizi disponibili sul territorio
e alla promozione degli affidi
Obiettivo: gestione della sezione della piattaforma web ACREM dedicata alla promozione degli affidi per
conoscere l’organizzazione e la gestione di ACREM, i servizi e le strutture ASReM e private dove rivolgersi
per l’anagrafe e le emergenze, promuovere la conoscenza delle leggi in materia, e soprattutto promozione
degli affidi. Per dare più continuità a questo servizio, questa misura può avere durata quinquennale.
Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM.
Modalità di attuazione: contributo da assegnare a seguito di rendicontazione delle spese effettivamente
sostenute.
Contributo regionale: 100%
Fabbisogno finanziario: 20,000 euro.
Tempi di attuazione: quinquennale
5.3.c. Campagne di informazione
Obiettivo: distribuzione del materiale informativo attraverso campagne e incontri con i cittadini, servizi e
spot televisivi, articoli e pagine informative sulla stampa regionale, da riproporre periodicamente. Temi da
trattare: anagrafe, proprietà responsabile, igiene urbana, affido; obiettivi quantitativi (numero e tipo di
interventi) da definire.
Soggetto attuatore: Associazioni protezioniste riconosciute.
Modalità di attuazione: bando.
Contributo regionale: 100%
Fabbisogno finanziario: 75,000.00 euro.
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Tempi di attuazione: triennale.
5.3.d. Promozione dell’anagrafe e della profilassi sanitaria
Obiettivo: al fine di promuovere la proprietà responsabile dei cani si intende realizzare una diffusa
campagna di promozione dell’anagrafe canina abbinata ad una profilassi e/o monitoraggio sanitario degli
animali d’affezione, attraverso iniziative nei Comuni, quantificate in almeno 100 nel corso del triennio,
attraverso le quali promuovere l’iscrizione dei cani in anagrafe ed effettuare iniziative di profilassi nei
riguardi delle malattie trasmissibili all’uomo quali echinococcosi, leishmaniosi, rickettsiosi, ehrlichiosi, ecc.
Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM.
Modalità di attuazione: contributo da assegnare a seguito di rendicontazione annuale dei costi sostenuti
per le attività effettivamente svolte.
Contributo regionale: 100%
Fabbisogno finanziario: sulla base di un costo stimato per singolo intervento di 2,000.00 euro, che
include i costi di organizzazione e di monitoraggio e profilassi, il fabbisogno è di 200,000.00 euro.
Tempi di attuazione: triennale.
5.4. Iniziative di formazione
Obiettivo: realizzare almeno due corsi di formazione all’anno destinati a guardie zoofile, all’aggiornamento
per le diverse figure operatori (veterinari, addetti alla custodia e alla cattura, organi di polizia e vigilanza
ecc.), amministratori locali.
Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM.
Modalità di attuazione: organizzazione dei corsi, contributo assegnato a seguito di rendicontazione
annuale delle attività svolte.
Contributo regionale: 100%
Fabbisogno finanziario: 36,000 euro.
Tempi di attuazione: tre annualità.
5.5. Manutenzione e realizzazione di canili pubblici
Questa misura si articola in tre sottomisure che si descrivono di seguito.
5.5.a Risanamento e manutenzione di canili
Obiettivo: finanziare interventi di risanamento e manutenzione straordinaria per l’adeguamento igienico–
strutturale di canili pubblici e privati che svolgono servizio custodia per conto delle amministrazioni
pubbliche.
Soggetto attuatore: Comuni o Unioni di Comuni proprietari di canili pubblici, Soggetti titolari di strutture
private che svolgono servizio pubblico.
Modalità di attuazione: bando per assegnazione fondi; erogazione per stati di avanzamento.
Contributo regionale: 50%
Fabbisogno finanziario: 150,000.00 euro.
Tempi di attuazione: tre annualità.
5.5.b. Realizzazione di micro–canili comunali
Obiettivo: realizzazione di 200 posti/cane in strutture comunali con una capienza fino a 25 posti per
struttura.
Soggetto attuatore: Comuni.
Modalità di attuazione: bando per assegnazione fondi; erogazione per stati di avanzamento.
Contributo regionale: 50%
Fabbisogno finanziario: sulla base di un costo per posto/cane stimato di 2,500.00 euro, il fabbisogno per
coprire il 50% è di 250,000.00 euro.
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Tempi di attuazione: tre annualità.
5.5.c. Realizzazione di canili comunali e rifugi
Obiettivo: realizzazione di 200 posti/cane in strutture con una capienza fino a 100 posti per struttura.
Soggetto attuatore: Comuni.
Modalità di attuazione: bando per assegnazione fondi; erogazione per stati di avanzamento.
Contributo regionale: 50%
Fabbisogno finanziario: sulla base di un costo per posto/cane stimato di 2,500.00 euro, il fabbisogno per
coprire il 50% è di 250,000.00 euro.
Tempi di attuazione: tre annualità.
5.6. Potenziamento del servizio di pronto soccorso ASReM
Obiettivo: ammodernamento e potenziamento degli ambulatori ASReM; stipula convenzioni con
ambulatori veterinari privati specializzati.
Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM.
Modalità di attuazione: contributo da assegnare a seguito di rendicontazione annuale delle spese
effettivamente sostenute.
Contributo regionale: 100%
Fabbisogno finanziario: 75,000.00 euro.
Tempi di attuazione: tre anni.
5.7. Sostegno ai Comuni che prendono in cura i cani di quartiere
Obiettivo: cattura, inserimento in anagrafe canina, profilassi sanitarie, sterilizzazione e reimmissione sul
territorio di cani randagi non aggressivi assicurati dal Comune.
Soggetto attuatore: Comuni.
Modalità di attuazione: contributo fino ad un massimo di 50 €/anno da assegnare a seguito di
rendicontazione annuale delle spese effettivamente sostenute per le spese di assicurazione e previa verifica
del rispetto delle norme regionali in materia, contenute negli artt. 7–bis, c. 1, lett. e), e 7–ter della l.r. n.
7/2005, e sue successive modifiche e integrazioni, a favore di 60 cani di quartiere per un triennio.
Contributo regionale: 100%
Fabbisogno finanziario: 9,000.00 euro.
Tempi di attuazione: tre anni.
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Tabella 7. Soggetti attuatori e modalità di erogazione
Misura
Soggetto
attuatore
Modalità di erogazione
5.1
Aggiornamento ACREM
Istituto Caporale
Teramo
A seguito di verifica dell’operatività e
presentazione di rendicontazione
5.2
Affidamento cani
Comuni
Rendicontazione annuale
5.3.a
Aggiornamento di materiale informativo
ASReM
Rendicontazione delle spese effettivamente
sostenute
5.3.b
Pagina web promozione anagrafe e
affidi
ASReM
Rendicontazione delle spese effettivamente
sostenute
5.3.c
Campagne di informazione
Associazioni
protezioniste
Bando
5.3.d
Promozione anagrafe canina, profilassi e
ASReM
monitoraggio malattie
Rendicontazione annuale delle spese
effettivamente sostenute
5.4
Corsi di formazione
ASReM
Rendicontazione annuale delle spese
effettivamente sostenute
5.5.a
Manutenzione canili
Comuni e Privati
Bando, erogazione per stati di avanzamento
5.5.b
Costruzione micro–canili comunali
Comuni
Bando, erogazione per stati di avanzamento
5.5.c
Costruzione canili comunali
Comuni
Bando, erogazione per stati di avanzamento
5.6
Pronto soccorso ASReM
ASReM
Rendicontazione annuale delle spese
effettivamente sostenute
5.7
Cani di quartiere
Comuni
Rendicontazione annuale delle spese
assicurative sostenute
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Affidamento cani
Aggiornamento di materiale
informativo
Pagina web promozione anagrafe e
affidi (*)
5.2
5.3.a
5.3.b
Corsi di formazione
5.4
Assicurazione cani di quartiere
5.7
(*) Misura articolata su cinque annualità
Pronto soccorso ASReM
5.6
5.5.b
Costruzione micro–canili comunali
(max 20 posti)
Costruzione canili comunali (max 100
5.5.c
posti)
5.5.a Manutenzione canili
Promozione anagrafe canina, profilassi
e monitoraggio malattie
5.3.d
5.3.c Campagne di informazione
Aggiornamento ACREM
5.1
Misura
pagina 15 di 15
180
200
2,500.00
50.00
200
6
6,000.00
2,500.00
100
3
25,000.00
2,000.00
5
4,000.00
1
1,080
200.00
20,000.00
1
5,000.00
100%
100%
75,000.00
9,000.00
50%
500,000.00
50%
50%
300,000.00
500,000.00
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
contributo
regionale,
%
36,000.00
200,000.00
75,000.00
20,000.00
20,000.00
216,000.00
5,000.00
Costo
Fabbisogno
unitario, Quantità finanziario
€
triennale, €
Tabella 8. Fabbisogni finanziari per il triennio 2013 – 2015
3,000.00
656,000.00
1,306,000.00
35,000.00
250,000.00
50,000.00
100,000.00
12,000.00
80,000.00
25,000.00
4,000.00
20,000.00
72,000.00
5,000.00
1° anno
346,000.00
3,000.00
20,000.00
0.00
100,000.00
50,000.00
12,000.00
60,000.00
25,000.00
4,000.00
0.00
72,000.00
0.00
2° anno
Contributo annuale, €
9,000.00
75,000.00
250,000.00
250,000.00
150,000.00
36,000.00
200,000.00
75,000.00
20,000.00
20,000.00
216,000.00
5,000.00
Contributo
triennale, €
Allegato “A”
296,000.00
3,000.00
20,000.00
0.00
100,000.00
0.00
12,000.00
60,000.00
25,000.00
4,000.00
0.00
72,000.00
0.00
3° anno
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piano triennale per la prevenzione del