Allegato “A” REGIONE MOLISE DIREZIONE GENERALE PER LA SALUTE SERVIZIO DI PREVENZIONE, VETERINARIA PIANO E SICUREZZA ALIMENTARE TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DEL RANDAGISMO 2013–2015 OTTOBRE 2012 pagina 1 di 15 Allegato “A” INDICE 1. PREMESSA pag. 3 2. LO STATO DELL’ARTE pag. 3 2.1. L’anagrafe canina pag. 3 2.2. Attività del Servizio veterinario ASReM pag. 4 2.3. Canili pag. 4 2.4. Iniziative finanziate in passato pag. 6 3. LINEE DI INTERVENTO DEL PIANO TRIENNALE pag. 7 3.1. Anagrafe canina pag. 7 3.2. Campagna di adozioni certificate pag. 7 3.3. Campagne di informazione pag. 8 3.4. Iniziative di formazione pag. 8 3.5. Realizzazione di canili pubblici pag. 8 3.6. Linee di indirizzo per l’attività del Servizio veterinario ASReM pag. 9 3.7. Sostegno ai Comuni che prendono in cura i cani di quartiere pag. 9 4. DISPONIBILITÀ FINANZIARIE PER IL TRIENNIO 2013–2015 pag. 10 5. PROPOSTE OPERATIVE pag. 10 5.1. Anagrafe canina pag. 10 5.2. Campagna di adozioni certificate pag. 11 5.3. Campagne di informazione pag. 11 5.4. Iniziative di formazione pag. 12 5.5. Manutenzione e realizzazione di canili pubblici pag. 12 5.6. Potenziamento del servizio di pronto soccorso ASReM pag. 13 5.7. Sostegno ai Comuni che prendono in cura i cani di quartiere pag. 13 pagina 2 di 15 Allegato “A” 1. PREMESSA Le norme nazionali (in particolare la L. n. 281/1991 e s.m.) e regionali (in particolare la L.R. n. 7/2005 e s.m., e i relativi regolamenti di attuazione) prevedono che la Regione, le Province, i Comuni e le Aziende sanitarie locali, con la collaborazione delle associazioni protezionistiche riconosciute, attuano, ognuno nell'ambito delle proprie competenze, interventi e programmi per la prevenzione del randagismo. Ai sensi delle norme sopra richiamate, gli strumenti per prevenire il fenomeno del randagismo si possono sintetizzare nei seguenti punti: Identificazione dei cani mediante applicazione del microchip e registrazione nell’anagrafe canina; Cattura dei cani randagi, da ospitare nei canili comunali e successivamente, se non adottati o reclamati, nei rifugi; Promozione del controllo delle nascite mediante sterilizzazione; Iniziative di informazione ed educazione dei cittadini, attraverso i mezzi di informazione, campagne promozionali ecc., per promuovere: un corretto rapporto uomo–animale, far conoscere gli obblighi previsti dalle norme vigenti, l’importanza del rispetto delle stesse norme per prevenire il fenomeno dell’abbandono; l’affidamento dei cani randagi catturati, con il duplice obiettivo di dare loro una vita più dignitosa e di ridurre le spese di gestione a carico dei comuni per il loro mantenimento nelle strutture di ricovero; in taluni casi l’identificazione e la cura dei cani di quartiere. Attività di formazione e aggiornamento dei soggetti interessati a diverso titolo alla prevenzione del randagismo (addetti alla cattura ed al mantenimento dei cani, volontari, addetti alla vigilanza, personale ASL, guardie zoofile, ecc.). Non va infine trascurato, tra gli strumenti efficaci per il contrasto del randagismo, il ruolo delle attività di controllo e verifica da parte delle forze di polizia in generale ed in particolare della Polizia Municipale, attività che rappresenta la premessa per il rispetto della legge che obbliga i proprietari dei cani all'iscrizione in anagrafe dei propri animali. 2. LO STATO DELL’ARTE 2.1. L’anagrafe canina A partire dal 2005, anche la Regione Molise è passata dal metodo di identificazione dermografico (tatuaggio) all’applicazione sottocute del microchip; contestualmente è cambiato il sistema di registrazione: il vecchio sistema cartaceo e i programmi informatici attivi presso singole Aziende sanitarie sono stati sostituiti da un sistema informatizzato regionale, denominato Banca dati informatizzata dell’Anagrafe canina del Molise (BDCM), predisposto dal competente Ufficio regionale. Le relative procedure sono state fissate nel Regolamento regionale n. 3 del 15 settembre 2008. Il nodo regionale funge anche da raccordo con l’Anagrafe canina nazionale attivata presso il Ministero della Salute. Successivamente, per potenziare e migliorare la gestione dell’anagrafe, sulla base delle indicazioni ministeriali, regionali e del Servizio veterinario dell’ASReM, l’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ha messo a punto un nuovo sistema che opera su internet, denominato Anagrafe canina della Regione Molise (ACREM). Tale sistema è stato approvato con Delibera n. 339 del 20 maggio 2011, riapprovata, da ultimo, con Decreto commissariale n. 47 del 9 ottobre 2012. Il nuovo sistema ACREM è entrato in funzione a fine giugno 2011. Le informazioni precedenti a tale data sono state importate dal sistema precedentemente utilizzato. La filosofia dei due sistemi è diversa e quindi all’atto dell’importazione si sono rese necessarie delle correzioni per incasellare e/o ricostruire nel nuovo sistema e secondo la nuova filosofia, le informazioni provenienti dal vecchio applicativo. Ne conseguono leggere differenze sulla natura dei dati raccolti prima e dopo il 2011 per cu i dati riportati possono non essere perfettamente confrontabili. Tabella 1. Consistenza della popolazione canina 2009 Iscrizioni 2010 2011 2012 (dati al 31 agosto) 7,026 6,003 5,830 3,684 Morti 638 824 982 561 Trasferimenti fuori regione 293 656 570 315 Trasferimenti da altre regioni 325 338 642 315 19,064 23,587 27,865 30,673 Consistenza al 31 dicembre pagina 3 di 15 Allegato “A” Nel valutare i dati esposti, più che ai valori assoluti, che comunque testimoniano di un significativo miglioramento nel tasso di registrazione degli animali, occorre guardare ai dati inerenti la “gestione” dell’anagrafe e quindi il suo aggiornamento, vale a dire le iscrizioni, che rappresentano le nascite e la registrazione di animali precedentemente non identificati, le morti ed i trasferimenti. Il quadro delineato sta a testimoniare, oltre ad una migliore capacità operativa del Servizio veterinario dell’ASReM, anche una migliorata cultura da parte dei cittadini nel tema della cura degli animali d’affezione, come pure un approccio complessivamente più collaborativo da parte delle Amministrazioni locali. 2.2. Attività del Servizio veterinario ASReM Oltre all’anagrafe, il Servizio veterinario ASReM opera gestendo il servizio di cattura degli animali randagi, attraverso la società convenzionata, l’identificazione, la sterilizzazione e la profilassi degli animali catturati nei propri ambulatori o in quelli messi a disposizione dalle amministrazioni comunali, il supporto alle associazioni protezionistiche riconosciute nel campo dell’affido degli animali senza proprietario. Nella tabella che segue si riportano i dati relativi a queste attività. Tabella 2. Cani randagi catturati, adottati e sterilizzati dal Servizio veterinario ASReM 2009 2010 2011 2012 (dati al 31 agosto) Cani catturati, n.ro 523 673 687 528 Cani sterilizzati, n.ro 543 646 598 408 Cani adottati, n.ro Cani adottati, % su catturati 237 344 454 288 45.3 51.1 66.1 54.5 I dati riportati testimoniano un potenziamento ed una maggiore efficacia dell’attività svolta dal Servizio veterinario ASReM; ma non si può non segnalare anche il contributo che a questi risultati viene da una più incisiva collaborazione con le amministrazioni locali, ma soprattutto con il mondo delle associazioni protezionistiche. In particolare va segnalato il buon livello raggiunto dagli affidi, in grado ormai di ridurre di oltre la metà il "peso" degli animali catturati. Il Servizio veterinario ASReM è attivo anche nel campo della formazione, dell’informazione ed educazione. In questi anni, anche con il supporto regionale, ha organizzato incontri e giornate di promozione dell’anagrafe nei comuni, eventi di formazione per gli operatori addetti al servizio cattura e alla gestione dei canili, e ha organizzato, in collaborazione con amministrazioni locali e associazioni protezionistiche, corsi per guardie zoofile (vedi paragrafo 2.4.). In attuazione di quanto previsto dalla l.r. n. 7/2005, al c. 1, lettera l), dell’art. 3, l'ASReM ha di recente potenziato il servizio di cattura cani in occasione del rinnovo della convenzione; tra le innovazioni, la società concessionaria garantisce anche il servizio di pronto intervento per animali incidentati. Una criticità in proposito, è rappresentata dalla mancanza di un pronto soccorso strutturato; un’ulteriore criticità che viene segnalata a livello ASReM è la "precarietà" e la carenza, in talune sedi, del personale amministrativo destinato alla gestione dell'anagrafe. 2.3. Canili I canili autorizzati presenti nella Regione Molise sono elencati nella seguente tabella: Tabella 3. Canili autorizzati presenti nella Regione Molise Denominazione Canile comunale Sede Campobasso Indirizzo c.da S. Stefano * ** Capienza C C/R 700 Gestore Comune D'Addario Lucia Larino CB c.da Piane Di Larino, 2 P C/R 200 Privato Pontico Primiano Larino CB c.da Monti, 4 P C/R 100 Privato Ass.ne Cinofila Molisana Oratino CB c.da Lammerti 13 P P 40 Privato Canile comunitario Ripabottoni CB c.da Mastini C C/R 170 Privato (SIAC) BEAUTY–DOG Ripalimosani CB c.da Colle Rosa 2 P R 150 Privato SIAC Roccasicura IS c.da Pesco Molino P C/R 300 Privato (SIAC) *Proprietà: ** Natura: C = canile comunale o comunitario; P = canile/rifugio privato C = comunale; R = ricovero; P = pensione pagina 4 di 15 Allegato “A” Fatta eccezione per il canile–pensione di Oratino, gli altri sei canili garantiscono il servizio di custodia cani catturati per 118 comuni della Regione, ai sensi degli artt. 4 e 5 della l.r. n. 7/2005, e dell’art. 4 del Regolamento regionale n. 1/2006. Altri 18 comuni (Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Carpinone, Castel del Giudice, Castelpizzuto, Cercemaggiore, Colli al Volturno, Monteroduni, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Pescopennataro, Pozzilli, Rocchetta al Volturno, Salcito, Sant'Angelo del Pesco, Vastogirardi) si servono del canile Cuccia Paradiso di Capriati al Volturno; il Comune di Colli al Volturno ha in essere una convenzione anche con il canile Centro Cinofilo del Taburno di Solopaca. Nella seguente tabella si riporta il numero di cani presenti nei suddetti canili. Tabella 4. Cani presenti nei canili che garantiscono il servizio pubblico Denominazione Cani presenti al 31 dicembre, n.ro Sede 2009 2010 2011 Cani presenti al 31 agosto 2012 Canile comunale C Campobasso 712 649 528 475 D'Addario Lucia P Larino CB 199 185 183 177 Pontico Primiano P Larino CB 75 80 78 85 Canile Comunitario C Ripabottoni 143 163 169 157 BEAUTY–DOG P Ripalimosani CB 73 97 130 146 SIAC P Roccasicura IS 300 339 325 285 1,502 1513 1,413 1,325 Canile Cuccia Paradiso P Capriati al Volturno CE 85 111 123 134 Centro Cinofilo del Taburno P Solopaca BN Totale 29 Totale 1,587 1624 1,536 1,459 Nel triennio considerato assistiamo ad una leggera flessione del numero degli animali ospitati, pari all’8.1%; anche questo trend positivo è riconducibile ai motivi esposti nei paragrafi 2.1 e 2.2. Tuttavia, confrontando i dati tra capienza e animali presenti (tabb. 3 e 4), è evidente come queste strutture operino tutte ai limiti delle proprie capacità; l’eccezione del canile di Campobasso è solo apparente, in quanto nonostante sia autorizzato ad ospitare fino a 750 cani, sulla base di valutazioni condivise tanto dai soggetti istituzionali (Ministero della Salute, Comune, Servizio veterinario) che dalle Associazioni protezioniste che vi operano, è stato avviato un percorso di ristrutturazione per ridurre gli animali presenti al di sotto delle 400 unità. Come noto, in regione sono presenti anche alcune strutture abusive, che, sorte negli anni passati su iniziativa di privati, sostenuti in qualche caso da associazioni protezionistiche, anche per sopperire alla carenza di ricoveri pubblici dove ospitare gli animali randagi catturati, non sono mai stati adeguati sotto il profilo edilizio ed igienico–sanitario, e sono diventati in qualche caso punti di riferimento per quanti intendono abbandonare illegalmente una cucciolata o il proprio cane. Oggi sono rimaste solo 2 strutture di questo tipo, e il Servizio veterinario ASReM sta avviando iniziative per chiuderle, col sostegno regionale e d’intesa con le amministrazioni locali interessate, il Ministero della Salute, le associazioni protezionistiche e, dove il caso, con l’autorità giudiziaria. La situazione di queste strutture è riportata nella tabella n. 5. Gli animali ospitati sono comunque costantemente monitorati dal Servizio veterinario ASReM, che effettua gli interventi di profilassi indifferibili e provvede all’identificazione e registrazione degli animali presenti. Come si evince dalla tabella 5, nell’arco di poco più di tre anni la situazione è significativamente migliorata, con la chiusura di 3 delle strutture operanti nel 2008 ed il ridimensionamento delle presenze nelle due ancora attive; conseguentemente la popolazione canina presente si è ridotta di quasi il 70%. Tabella 5. Cani presenti nelle strutture di ricovero abusive Titolare Città Indirizzo Sig.ra Folchi Luisa Campobasso c.da Limiti Sig.ra Folchi Luisa Campobasso Via Garibaldi Sig.ra Romano Maria Rosaria Mirabello Sannitico CB Sig.ra Romano Maria Rosaria Ferrazzano CB Sig.ra Bonadies Rita Poggio Sannita IS Cani presenti, n.ro 31 dic. 2008 31 ago. 2012 10 chiuso 165 chiuso 505 137 195 chiuso c.da Castel di Croce 190 113 totale 1,007 308 pagina 5 di 15 Allegato “A” Con due delibere, la n. 285 del 21 aprile 2011, e la n. 437 del 9 luglio 2012, la Regione ha messo a disposizione dell'ASReM i fondi per un piano di svuotamento della struttura di Poggio Sannita, con cui coprire le spese per l'alloggiamento e le cure dei cani in canili autorizzati nelle more del loro affidamento, predisposto d'intesa con l'Amministrazione comunale interessata, le Associazioni protezionistiche, gli organismi di pubblica sicurezza, il Ministero della Salute. I fondi stanziati ammontano complessivamente a 139,150.00 euro. 2.4. Iniziative finanziate in passato In applicazione della l. n. 281/1991 e delle norme regionali in materia, a partire dal 1996 la Regione ha concesso contributi per la realizzazione dei seguenti Canili pubblici: Denominazione Città capienza Realizzato Canile comunale di Campobasso Campobasso 750 SI Canile Comunità montana “Cigno – Valle Biferno” Ripabottoni CB 150 SI Canile comunale di Isernia Isernia 72 In corso di ultimazione totale 972 Nel 2004 la Regione Molise ha anche finanziato il primo acquisto di microchip da parte delle ASL, di lettori ottici, una campagna di informazione, la stampa dei passaporti, necessari per l’avvio delle attività di identificazione e registrazione dei cani con i microchip e l'informatizzazione dell'anagrafe. L’ASReM, con i proventi derivanti dalla vendita ai veterinari autorizzati e della quota parte della tariffa di applicazione dei microchip ai cani dei privati, provvede all’acquisto dei nuovi microchip. Con Delibera n. 184 del 2 marzo 2009, la Regione ha approvato una relazione programmatica in cui ha individuato le linee di intervento per affrontare il problema del randagismo, e contestualmente ha approvato un primo programma stralcio con cui sono state finanziate, per un importo complessivo di 145,000.00 euro, le iniziative che si descrivono di seguito. a) Campagna di informazione dei cittadini sul corretto rapporto uomo–animale e sull’anagrafe canina. Gestito direttamente dal Servizio regionale, con l’edizione di un manifesto e di un opuscolo informativo, e l’attivazione di un numero verde regionale. Il manifesto e l’opuscolo sono stati presentati all’edizione 2009 del FORUM PA di Roma e sono stati distribuiti attraverso le amministrazioni comunali e le associazioni protezionistiche (vedi successiva lettera b). Importo impegnato: 30,000.00 euro. b) Campagna di promozione degli affidi e di conoscenza del problema del randagismo. Affidata alle associazioni protezionistiche che hanno organizzato incontri presso scuole, comuni, centri commerciali, con la diffusione di materiale proprio e di quello prodotto dalla regione. Importo impegnato: 35,000.00 euro. c) Ottimizzazione e implementazione dell’anagrafe canina. Previsto inizialmente da realizzare da parte del Servizio regionale, è stato successivamente realizzato dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale (vedi paragrafo 2.1). Importo impegnato: 5,000.00 euro (non utilizzato). d) Attività di formazione e aggiornamento di soggetti interessati alla prevenzione del randagismo. Nell’ambito di questa misura il servizio veterinario ASReM ha collaborato con l’amministrazione provinciale di Isernia e l’associazione protezionista “La casa di Snoopy” di Campomarino di due corsi per la formazione di guardie zoofile. Importo impegnato: 15,000.00 euro. e) Attività di controllo delle nascite mediante sterilizzazione. Le somme destinate a questa misura avrebbero dovuto essere destinate a potenziare gli ambulatori del servizio veterinario ASReM e promuovere la sterilizzazione dei cani di proprietà, ma non essendo stato definito un piano operativo, non ha avuto seguito, anche se l’attività di sterilizzazione presso gli ambulatori ASReM è stata costantemente incrementata nel corso degli anni (vedi tabella 2). Importo impegnato: 60,000.00 euro. pagina 6 di 15 Allegato “A” 3. LINEE DI INTERVENTO DEL PIANO TRIENNALE Il Piano triennale degli interventi che si propongono di seguito, si basa sui dati che emergono dal quadro sopra delineato, dai riscontri avuti sulle iniziative previste dalla DGR n. 184/2009 che si sono riuscite a realizzare, dall’esperienza maturata in tema di gestione dell’anagrafe, dall’efficacia dimostrata da alcuni tipi di intervento. Esso tiene conto anche del confronto che si è sviluppato negli anni recenti con le Amministrazioni locali, le Associazioni protezioniste, il servizio veterinario ASReM, come previsto nel Regolamento n. 2 del 19 aprile 2007, ed in particolare all’art. 2. Si citano, in particolare, gli incontri mono– tematici svoltisi con la Conferenza regionale delle Autonomie locali del 15 gennaio e del 30 marzo 2010, gli incontri con il tavolo tecnico permanente sul randagismo e l'anagrafe canina, istituito con DGR n. 843 del 3 agosto 2009 (integrato con DGR n. 843 del 16 novembre 2009), gli ultimi dei quali si sono svolti il 12 giugno e il 23 ottobre 2012. 3.1. Anagrafe canina L’anagrafe canina regionale (ACREM) è ormai diventata un sistema consolidato e affidabile, efficace strumento e punto di riferimento per la gestione delle attività sanitarie, di igiene pubblica e amministrative connesse con il possesso dei cani da parte dei privati e con la gestione dei canili. L’obiettivo da perseguire in questo campo è di migliorarne la fruibilità e rendere possibile l’accesso anche ad altri soggetti coinvolti nella sua gestione, quali gli ambulatori veterinari privati. Consentire l’accesso a questi soggetti comporta una serie di ricadute positive: un maggiore coinvolgimento dei veterinari privati sul tema del randagismo, un aggiornamento tempestivo della stessa banca dati, una diffusa possibilità, in caso di cani randagi, di verificare la presenza del microchip ritrovando rapidamente i legittimi proprietari, un alleggerimento del carico di lavoro per gli operatori dell’Azienda sanitaria (veterinari e amministrativi). Un'altra funzionalità significativa che può essere aggiunta al sistema è una sezione specifica dedicata alla conoscenza dell’organizzazione e la gestione di ACREM, i servizi e le strutture ASReM e private dove rivolgersi per l’anagrafe e le emergenze, promuovere la conoscenza delle leggi in materia, in particolare la promozione degli affidi, in modo da raggiungere un più vasto pubblico interessato all'adozione degli animali. L’effetto più importante della registrazione dei cani in Anagrafe canina rimane il fatto che, se tutti gli attuali randagi e tutti i cani di proprietà fossero identificati correttamente tramite microchip e registrati in anagrafe canina, si ridurrebbe immediatamente il fenomeno dell’abbandono ed il conseguente randagismo e sarebbe possibile ritrovare immediatamente i proprietari dei cani che si perdono. L’Istituto Caporale, che ha già realizzato la piattaforma web di ACREM e, ai sensi della DGR n. 339/2011 ne cura la gestione, è il soggetto in grado di implementare in tal senso il sistema, anche sulla base delle indicazioni di dettaglio che verranno fornite dai Servizi veterinari regionale e dell’ASReM. Come è stato già verificato in passato, per incentivare la cittadinanza a registrare i propri cani in anagrafe canina è utile inoltre proseguire la programmazione di giornate promozionali abbinate anche alla profilassi sanitaria ed al monitoraggio delle malattie (vedi successivo punto 3.3, lettera d). 3.2. Campagna di adozioni certificate I dati sopra riportati confermano che le adozioni dei cani randagi rappresentano uno strumento fondamentale per il contenimento del problema del randagismo e la riduzione della presenza di animali nei canili, con conseguente contrazione dei relativi costi di gestione: l’attività di informazione e di promozione per adozioni certificate dei cani è una delle attività dove le somme impiegate determinano un ritorno in termini di risultati già nel breve/medio periodo. L’unica condizione perché le adozioni siano definitive e senza un ritorno degli animali in canile, è che siano adozioni “certificate”, cioè in cui gli animali, all’uscita dal canile, siano messi in condizioni valide per un sereno e definitivo accoglimento da parte degli adottandi opportunamente selezionati e preparati al corretto ruolo di responsabili degli animali. In dettaglio: dotati di microchip, sterilizzati, recuperati nel comportamento e, se necessario, nella salute, proposti cercando un corretto abbinamento familiare, corredati della corretta documentazione prevista e controllati per almeno un anno dopo l’affido. È opportuno, pertanto, promuovere una campagna mirata, con l’obiettivo di affidare a privati almeno il 60% dei cani randagi catturati ogni anno. È necessaria, per questo, una stretta collaborazione delle Amministrazioni comunali con le Associazioni protezioniste di riferimento del territorio, per la capacità dimostrata da queste ultime nel gestire le diverse fasi dell'affido e garantirne il buon esito Si propone la concessione di un contributo regionale ai comuni per promuovere le adozioni “certificate”. Il contributo verrà assegnato a seguito di rendicontazione annuale e riscontro in ACREM per ciascun cane dato in adozione definitiva; per accedere al contributo i Comuni saranno tenuti a sottoscrivere una pagina 7 di 15 Allegato “A” convenzione con Associazioni protezionistiche regolarmente iscritte nelle liste del volontariato della regione Molise, a copertura dei costi previsti per le attività da espletare nelle varie fasi dell’adozione. Per la stesura delle convenzioni, il Servizio regionale, in collaborazione con il Servizio veterinario ASReM e le Associazioni protezioniste, provvederà a definire criteri di conformità delle procedure “certificate” che garantiscano il corretto svolgimento dei passaggi utili al buon fine dell'adozione definitiva. 3.3. Campagne di informazione L’esperienza più recente ha dimostrato che gli interventi “strutturali” messi in essere per contrastare il fenomeno del randagismo, quali l’anagrafe, le adozioni certificate, la realizzazione dei canili, si giovano molto delle iniziative di informazione e sensibilizzazione condotte in parallelo. Si propone pertanto di finanziare nuove iniziative, coinvolgendo in particolare le Associazioni protezioniste riconosciute, che operano efficacemente in questo campo, in collaborazione con le Amministrazioni locali e l'ASReM. Appare pertanto opportuno riprendere e potenziare le iniziative realizzate nel 2009–2010, con il finanziamento delle seguenti misure: a) Aggiornamento di materiale informativo (manifesto e opuscoli), presentato con successo anche in occasione del FORUM PA del 2010, da parte del Servizio veterinario ASReM; b) Gestione delle pagine web della piattaforma ACREM dedicate alla conoscenza dei servizi disponibili sul territorio e alla promozione degli affidi; c) Campagne di informazione e incontri con i cittadini sui temi dell'anagrafe, la proprietà responsabile, l'igiene urbana, l'affido, e/o servizi e spot televisivi, articoli e pagine informative sulla stampa regionale, riproposti periodicamente; d) Iniziative di promozione dell’anagrafe, della profilassi sanitaria e di monitoraggio delle malattie (con particolare riguardo alla prevenzione di leishmaniosi, rickettsiosi, erlichiosi, echinococcosi; vedi anche successivo punto 3.6). 3.4. Iniziative di formazione Si individuano tre categorie di soggetti cui destinare in via prioritaria le iniziative di formazione e aggiornamento: veterinari ASReM impegnati nelle attività di controllo del randagismo ed in particolare destinati ad operare nel Pronto soccorso; gli operatori addetti alla cattura e alla custodia degli animali nei canili; i soggetti deputati alla vigilanza e controllo dell’applicazione della normativa inerente la materia, quali gli agenti di polizia municipale, le guardie forestali ed altre forze dell’ordine. Appare della massima importanza, altresì, proseguire nella formazione di Guardie zoofile, anch'esse indispensabili figure di supporto per la vigilanza sul territorio. Dagli incontri con la conferenza delle autonomie locali è emersa anche l'opportunità di prevedere corsi per la formazione degli stessi amministratori comunali. Il Servizio Veterinario dell'ASReM, che già opera in questo campo efficacemente e da tempo, è il soggetto in grado di programmare e gestire queste iniziative, in collaborazione con le Amministrazioni locali e le Associazioni protezioniste. 3.5. Realizzazione di canili pubblici I dati riportati nel paragrafo 2.3, indicano che il contrasto al fenomeno del randagismo deve poter contare su una rete di canili piccoli o medi, realizzati con criteri di economicità e funzionalità, e gestiti in modo corretto per garantire il benessere degli animali e la vicinanza dei cittadini che possono adottarli. Anche le indicazioni delle Amministrazioni locali e delle Associazioni protezioniste concordano su tale indirizzo. Per il dimensionamento di tale rete occorre partire dalla consistenza della popolazione di cani randagi mediamente presenti sul territorio regionale, che sulla base dei dati e delle valutazioni fornite dal Servizio veterinario ASReM si può considerare dell’ordine di 1,000–1,500 animali, come si evince dalla relazione annuale per il 2011 trasmessa al Ministero della Salute (prot. n. 4407/12 del 28 marzo 2012), con l'obiettivo di medio–lungo periodo di ridurre drasticamente tale popolazione, comunque difficile da quantificare. Gli altri elementi di valutazione sono gli animali catturati per anno, che sulla base dei dati dell’ultimo triennio si possono stimare nell’ordine di 700 unità, una capacità di affido di circa 400 unità, la mortalità fisiologica degli animali ospitati nei canili, che si può quantificare nell’ordine di 100 unità. Sulla base di queste stime, obiettivo realistico si può considerare quello di raggiungere nel tempo una capacità ricettiva della rete di canili e rifugi di circa 2,000 animali. Considerato che le strutture esistenti, limitando la capacità del canile di Campobasso a 400 posti, sono in grado di ospitare circa 1,300 animali, e che a breve sarà operativo il canile di Isernia della capacità di 70 posti, occorre colmare un “deficit” di circa pagina 8 di 15 Allegato “A” 600 posti. Con il presente Piano triennale, sulla base delle disponibilità finanziarie (vedi successivi paragrafi 4 e 5), è possibile finanziarie la realizzazione di 400 posti nelle diverse tipologie che si descrivono di seguito. Dal confronto con le Amministrazioni locali e le Associazioni, è emersa infatti l’indicazione di realizzare strutture di due tipi: strutture di dimensione maggiore, attrezzate per svolgere le funzioni di canile comunale o rifugio, attrezzate di ambulatorio per gli interventi sanitari e di profilassi, dimensionati su una capacità di 100 posti, eventualmente gestiti in forma consortile da più comuni; canili di piccole dimensioni, fino ad un massimo di 25 posti, che alcuni comuni di dimensioni minori riuscirebbero a gestire anche con risorse limitate. In entrambi i casi la realizzazione e gestione tipo “micro–canile” (progetto approvato dal Ministero della Salute) a basso costo che prevede strutture leggere, non cementate con raccolta delle deiezioni senza acqua e ampi spazi esterni ai singoli box è quella più indicata per garantire il benessere di animali che, se in buone condizioni, possono essere facilmente inseriti nel processo di adozione certificata. Inoltre, una gestione affidata a persone formate adeguatamente, che seguano procedure certificate, facilita ulteriormente non solo l’affido dei cani ma anche la diffusione della cultura necessaria a migliorare il rapporto tra uomo e animali. La tipologia di micro–canile, che sta destando molto interesse, avrà successo in funzione della capacità delle amministrazioni comunali di conoscere la propria situazione territoriale e di raccordarsi in modo adeguato con il Servizio veterinario e le Associazioni protezionistiche. Si tratta in sostanza di un nuovo modello costruttivo e gestionale che merita di essere proposto in Regione ma che necessita di un attento rodaggio. Quest’ultimo può essere facilitato dal raccordo tra Comuni, ASReM e Associazioni protezionistiche con il Comitato di Gestione costituito all’interno del progetto e che lo sta realizzando con la collaborazione del ministero della Salute. Sulla base delle indicazioni dei Comuni, occorre prevedere anche il finanziamento di interventi di risanamento e manutenzione straordinaria dei canili esistenti. Per questa misura, in considerazione del fatto che diversi canili privati svolgono in convenzione il servizio pubblico di custodia dei cani, si può prevedere che anche queste strutture convenzionate possano accedere a tali finanziamenti. L’ammissione al contributo verrà definita attraverso procedura di bando pubblico, come previsto all’art. 3 del Regolamento n. 2/2007. 3.6. Linee di indirizzo per l’attività del Servizio veterinario ASReM Come già evidenziato, il ruolo del Servizio veterinario dell'ASReM nella gestione dell'anagrafe canina e nel controllo del randagismo è decisivo. Si danno pertanto di seguito le indicazioni operative da seguire per supportare le iniziative sopra descritte e consolidare le attività che l'ASReM ha già avviato in tale settore. Si tratta di misure che l'ASReM è in grado di sostenere parzialmente con risorse proprie, come già avvenuto nel passato. Obiettivo prioritario è il miglioramento nella gestione del Pronto soccorso per gli animali incidentati; contestualmente occorre procedere al potenziamento della capacità operativa degli ambulatori ASReM, per le attività di sterilizzazione e profilassi di competenza, nonché per l’attività chirurgica legata al servizio di pronto soccorso, attraverso l’ammodernamento delle apparecchiature. Se il caso, si può anche prevedere la stipula di convenzioni con ambulatori privati specializzati, secondo un preciso protocollo operativo e per interventi predefiniti condiviso anche con le associazioni protezionistiche da coinvolgere per l'assistenza del cane fino al suo affido o ricovero in canile. Un analogo protocollo andrà in ogni caso definito per la corretta gestione di tutta l'attività di pronto soccorso. Si richiamano ancora l’attività di promozione dell'anagrafe canina e della profilassi sanitaria degli animali d’affezione (vedi misura 3.3), attività per le quali è opportuno predisporre degli articolati piani di intervento nei comuni della Regione, e l’attività di formazione del personale (vedi misura 3.4). 3.7. Sostegno ai Comuni che prendono in cura i cani di quartiere In zone in cui il randagismo è molto diffuso, c’è il rischio di ulteriore aggravamento del fenomeno. Se il numero di randagi è elevato esiste, infatti, la possibilità che i Comuni ritengano impossibile affrontare e risolvere il problema e tentino di ignorare la rilevanza e la pericolosità del fenomeno evitando di prendere i provvedimenti di legge quali cattura, identificazione con microchip, sterilizzazione, azioni sanitarie a cura delle aziende sanitarie e inserimento in un canile comunale o convenzionato. È possibile allora, anche se da molti considerato solo il male minore e non la soluzione, ricorrere ai cani di quartiere. Si tratta cioè di valutare gli animali randagi, con precedenza delle femmine, non pericolosi che possono essere catturati, inseriti in Anagrafe canina a nome del Comune in cui sono prelevati, vaccinati, sterilizzati e reimmessi sul territorio dopo aver acceso una assicurazione per eventuali danni che potrebbero provocare accidentalmente. Il contributo può essere concesso per l'accensione della polizza assicurativa, ed essere erogato ai comuni che ne facciano richiesta a seguito di rendicontazione annuale e previa verifica del rispetto delle norme pagina 9 di 15 Allegato “A” regionali in materia, contenute negli artt. 7–bis, c. 1, lett. e), e 7–ter della l.r. n. 7/2005, e sue successive modifiche e integrazioni. 4. DISPONIBILITÀ FINANZIARIE PER IL TRIENNIO 2013–2015 Di seguito si riporta un prospetto delle somme disponibili nel Bilancio regionale 2012, al netto degli impegni già assunti e delle somme già liquidate nel corso dell'anno. Tabella 6. Fondi disponibili Capitolo (1) (2) Residui Competenza Cassa 35438 (1) 393,500.00 300,000.00 693,500.00 35440 (2) 346,431.25 49,416.10 395,847.35 totale 739,931.25 349,416.10 1,089,347.35 fondi regionali fondi statali Le note difficoltà finanziarie delle amministrazioni pubbliche non inducono al momento di prevedere la possibilità di aggiungere ulteriori somme da parte della Regione nel prossimo triennio. Tuttavia, a queste disponibilità per l'anno corrente, che ammontano complessivamente a € 1,089,347.35, si possono realisticamente aggiungere i fondi che annualmente lo Stato assegna alle Regioni ai sensi della l. n. 281/1991. Sulla base degli stanziamenti inseriti nelle ultime finanziarie e dei criteri di riparto concordati tra il Ministero della Salute e le Regioni e Province autonome e fissati nel D.M. 6 maggio 2008, si stima ragionevole che la Regione Molise possa beneficiare di almeno 70,000 €/anno, per un totale di 210.000 € nell'arco del triennio 2013–2015. Sulla base di tale ordine di importi, si può stimare che la disponibilità finanziaria complessiva nel triennio si attesti a circa 1,300,000 €, sufficiente a finanziare le iniziative proposte. Eventuali ulteriori disponibilità potranno essere destinate e potenziare le stesse iniziative proposte in funzione della verifica dei loro esiti nel corso del triennio. Nella tabella 8 in calce si riporta la proposta di riparto dei fondi disponibili tra le diverse misure previste e nelle tre annualità; occorre in ogni caso prevedere la possibilità di rimodulare nel corso del triennio tale distribuzione in funzione dei risultati che si otterranno in fase operativa. 5. PROPOSTE OPERATIVE Ai sensi dell’art. 2 del Regolamento regionale n. 2/2007, si definiscono di seguito gli obiettivi di programma, i relativi fabbisogni finanziari, soggetti, modalità e tempi per la loro attuazione. Il finanziamento delle singole misure è stato calcolato sulla base delle linee di intervento e degli obiettivi individuati nel capitolo 3 e delle disponibilità economiche come individuate nel capitolo 4. Gli importi indicati si riferiscono complessivamente a tre annualità; fa eccezione la misura 5.3.b, che, vista la disponibilità finanziaria in funzione del costo orientativo stimato di 4,000 euro/anno per la gestione di un sito web, ha validità quinquennale. Nel rispetto delle indicazioni programmatiche descritte nel Capitolo 3, ciascuna misura verrà ulteriormente dettagliata nei bandi e nelle disposizioni operative che verranno predisposte dal competente Servizio regionale. Lo stesso Servizio regionale curerà il monitoraggio delle misure di cui al presente paragrafo. 5.1. Anagrafe canina Obiettivo: implementazione di ACREM, migliorandone la fruibilità e rendendo possibile l’accesso anche ad altri soggetti, realizzazione di una sezione dedicata alla conoscenza di ACREM e dei servizi disponibili sul territorio, alla promozione degli affidi. Soggetto attuatore: Istituto Caporale di Teramo. Modalità di attuazione: definizione delle modifiche e dei miglioramenti da apportare al sistema d’intesa con il Servizio regionale, l’ASReM e le Associazioni per quanto riguarda gli affidi; applicazione delle modifiche al sistema. Erogazione ad avvenuta implementazione delle modifiche e verifica dell’operatività delle modifiche apportate. Contributo regionale: 100% Fabbisogno finanziario: 5,000 euro. Tempi di attuazione: sei mesi. pagina 10 di 15 Allegato “A” 5.2. Campagna di adozioni certificate Obiettivo: stabilizzare gli affidi al di sopra del 60% degli animali catturati. Soggetti destinatari: Comuni, per il pagamento di contributi alle associazioni protezionistiche a copertura dei costi previsti per le attività da espletare nelle varie fasi dell’adozione. Modalità di attuazione: contributo da assegnare a seguito di rendicontazione annuale e riscontro in ACREM per ciascun cane dato in affidamento nell’anno solare precedente, fino ad un massimo di 200 € per animale. I contributi verranno assegnati sulla base dell’ordine di presentazione delle domande, da presentarsi entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento. Per accedere al contributo i Comuni sono tenuti a sottoscrivere una convenzione con Associazioni protezionistiche regolarmente iscritte nelle liste del volontariato della regione Molise per la gestione certificata delle fasi dell’affido. Contributo regionale: 100%; Si stima una richiesta per 360 animali affidati/anno. Fabbisogno finanziario: 216,000 euro. Tempi di attuazione: tre annualità. 5.3. Campagne di informazione Questa misura si articola nelle quattro sottomisure che si descrivono di seguito. 5.3.a Aggiornamento del materiale informativo Obiettivo: aggiornamento del materiale informativo regionale (manifesto e opuscoli) per far conoscere l’organizzazione e la gestione di ACREM, servizi e strutture ASReM e private che si occupano dell’anagrafe, le normative vigenti, compiti del proprietario–detentore nei confronti del cane, igiene urbana. Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM. Modalità di attuazione: aggiornamento del materiale informativo regionale, contributo da assegnare a seguito di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute. Contributo regionale: 100% Fabbisogno finanziario: 20,000.00 euro. Tempi di attuazione: sei mesi. 5.3.b. Gestione pagine web ACREM dedicate alla conoscenza dei servizi disponibili sul territorio e alla promozione degli affidi Obiettivo: gestione della sezione della piattaforma web ACREM dedicata alla promozione degli affidi per conoscere l’organizzazione e la gestione di ACREM, i servizi e le strutture ASReM e private dove rivolgersi per l’anagrafe e le emergenze, promuovere la conoscenza delle leggi in materia, e soprattutto promozione degli affidi. Per dare più continuità a questo servizio, questa misura può avere durata quinquennale. Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM. Modalità di attuazione: contributo da assegnare a seguito di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute. Contributo regionale: 100% Fabbisogno finanziario: 20,000 euro. Tempi di attuazione: quinquennale 5.3.c. Campagne di informazione Obiettivo: distribuzione del materiale informativo attraverso campagne e incontri con i cittadini, servizi e spot televisivi, articoli e pagine informative sulla stampa regionale, da riproporre periodicamente. Temi da trattare: anagrafe, proprietà responsabile, igiene urbana, affido; obiettivi quantitativi (numero e tipo di interventi) da definire. Soggetto attuatore: Associazioni protezioniste riconosciute. Modalità di attuazione: bando. Contributo regionale: 100% Fabbisogno finanziario: 75,000.00 euro. pagina 11 di 15 Allegato “A” Tempi di attuazione: triennale. 5.3.d. Promozione dell’anagrafe e della profilassi sanitaria Obiettivo: al fine di promuovere la proprietà responsabile dei cani si intende realizzare una diffusa campagna di promozione dell’anagrafe canina abbinata ad una profilassi e/o monitoraggio sanitario degli animali d’affezione, attraverso iniziative nei Comuni, quantificate in almeno 100 nel corso del triennio, attraverso le quali promuovere l’iscrizione dei cani in anagrafe ed effettuare iniziative di profilassi nei riguardi delle malattie trasmissibili all’uomo quali echinococcosi, leishmaniosi, rickettsiosi, ehrlichiosi, ecc. Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM. Modalità di attuazione: contributo da assegnare a seguito di rendicontazione annuale dei costi sostenuti per le attività effettivamente svolte. Contributo regionale: 100% Fabbisogno finanziario: sulla base di un costo stimato per singolo intervento di 2,000.00 euro, che include i costi di organizzazione e di monitoraggio e profilassi, il fabbisogno è di 200,000.00 euro. Tempi di attuazione: triennale. 5.4. Iniziative di formazione Obiettivo: realizzare almeno due corsi di formazione all’anno destinati a guardie zoofile, all’aggiornamento per le diverse figure operatori (veterinari, addetti alla custodia e alla cattura, organi di polizia e vigilanza ecc.), amministratori locali. Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM. Modalità di attuazione: organizzazione dei corsi, contributo assegnato a seguito di rendicontazione annuale delle attività svolte. Contributo regionale: 100% Fabbisogno finanziario: 36,000 euro. Tempi di attuazione: tre annualità. 5.5. Manutenzione e realizzazione di canili pubblici Questa misura si articola in tre sottomisure che si descrivono di seguito. 5.5.a Risanamento e manutenzione di canili Obiettivo: finanziare interventi di risanamento e manutenzione straordinaria per l’adeguamento igienico– strutturale di canili pubblici e privati che svolgono servizio custodia per conto delle amministrazioni pubbliche. Soggetto attuatore: Comuni o Unioni di Comuni proprietari di canili pubblici, Soggetti titolari di strutture private che svolgono servizio pubblico. Modalità di attuazione: bando per assegnazione fondi; erogazione per stati di avanzamento. Contributo regionale: 50% Fabbisogno finanziario: 150,000.00 euro. Tempi di attuazione: tre annualità. 5.5.b. Realizzazione di micro–canili comunali Obiettivo: realizzazione di 200 posti/cane in strutture comunali con una capienza fino a 25 posti per struttura. Soggetto attuatore: Comuni. Modalità di attuazione: bando per assegnazione fondi; erogazione per stati di avanzamento. Contributo regionale: 50% Fabbisogno finanziario: sulla base di un costo per posto/cane stimato di 2,500.00 euro, il fabbisogno per coprire il 50% è di 250,000.00 euro. pagina 12 di 15 Allegato “A” Tempi di attuazione: tre annualità. 5.5.c. Realizzazione di canili comunali e rifugi Obiettivo: realizzazione di 200 posti/cane in strutture con una capienza fino a 100 posti per struttura. Soggetto attuatore: Comuni. Modalità di attuazione: bando per assegnazione fondi; erogazione per stati di avanzamento. Contributo regionale: 50% Fabbisogno finanziario: sulla base di un costo per posto/cane stimato di 2,500.00 euro, il fabbisogno per coprire il 50% è di 250,000.00 euro. Tempi di attuazione: tre annualità. 5.6. Potenziamento del servizio di pronto soccorso ASReM Obiettivo: ammodernamento e potenziamento degli ambulatori ASReM; stipula convenzioni con ambulatori veterinari privati specializzati. Soggetto attuatore: Servizio veterinario ASReM. Modalità di attuazione: contributo da assegnare a seguito di rendicontazione annuale delle spese effettivamente sostenute. Contributo regionale: 100% Fabbisogno finanziario: 75,000.00 euro. Tempi di attuazione: tre anni. 5.7. Sostegno ai Comuni che prendono in cura i cani di quartiere Obiettivo: cattura, inserimento in anagrafe canina, profilassi sanitarie, sterilizzazione e reimmissione sul territorio di cani randagi non aggressivi assicurati dal Comune. Soggetto attuatore: Comuni. Modalità di attuazione: contributo fino ad un massimo di 50 €/anno da assegnare a seguito di rendicontazione annuale delle spese effettivamente sostenute per le spese di assicurazione e previa verifica del rispetto delle norme regionali in materia, contenute negli artt. 7–bis, c. 1, lett. e), e 7–ter della l.r. n. 7/2005, e sue successive modifiche e integrazioni, a favore di 60 cani di quartiere per un triennio. Contributo regionale: 100% Fabbisogno finanziario: 9,000.00 euro. Tempi di attuazione: tre anni. pagina 13 di 15 Allegato “A” Tabella 7. Soggetti attuatori e modalità di erogazione Misura Soggetto attuatore Modalità di erogazione 5.1 Aggiornamento ACREM Istituto Caporale Teramo A seguito di verifica dell’operatività e presentazione di rendicontazione 5.2 Affidamento cani Comuni Rendicontazione annuale 5.3.a Aggiornamento di materiale informativo ASReM Rendicontazione delle spese effettivamente sostenute 5.3.b Pagina web promozione anagrafe e affidi ASReM Rendicontazione delle spese effettivamente sostenute 5.3.c Campagne di informazione Associazioni protezioniste Bando 5.3.d Promozione anagrafe canina, profilassi e ASReM monitoraggio malattie Rendicontazione annuale delle spese effettivamente sostenute 5.4 Corsi di formazione ASReM Rendicontazione annuale delle spese effettivamente sostenute 5.5.a Manutenzione canili Comuni e Privati Bando, erogazione per stati di avanzamento 5.5.b Costruzione micro–canili comunali Comuni Bando, erogazione per stati di avanzamento 5.5.c Costruzione canili comunali Comuni Bando, erogazione per stati di avanzamento 5.6 Pronto soccorso ASReM ASReM Rendicontazione annuale delle spese effettivamente sostenute 5.7 Cani di quartiere Comuni Rendicontazione annuale delle spese assicurative sostenute pagina 14 di 15 Affidamento cani Aggiornamento di materiale informativo Pagina web promozione anagrafe e affidi (*) 5.2 5.3.a 5.3.b Corsi di formazione 5.4 Assicurazione cani di quartiere 5.7 (*) Misura articolata su cinque annualità Pronto soccorso ASReM 5.6 5.5.b Costruzione micro–canili comunali (max 20 posti) Costruzione canili comunali (max 100 5.5.c posti) 5.5.a Manutenzione canili Promozione anagrafe canina, profilassi e monitoraggio malattie 5.3.d 5.3.c Campagne di informazione Aggiornamento ACREM 5.1 Misura pagina 15 di 15 180 200 2,500.00 50.00 200 6 6,000.00 2,500.00 100 3 25,000.00 2,000.00 5 4,000.00 1 1,080 200.00 20,000.00 1 5,000.00 100% 100% 75,000.00 9,000.00 50% 500,000.00 50% 50% 300,000.00 500,000.00 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% contributo regionale, % 36,000.00 200,000.00 75,000.00 20,000.00 20,000.00 216,000.00 5,000.00 Costo Fabbisogno unitario, Quantità finanziario € triennale, € Tabella 8. Fabbisogni finanziari per il triennio 2013 – 2015 3,000.00 656,000.00 1,306,000.00 35,000.00 250,000.00 50,000.00 100,000.00 12,000.00 80,000.00 25,000.00 4,000.00 20,000.00 72,000.00 5,000.00 1° anno 346,000.00 3,000.00 20,000.00 0.00 100,000.00 50,000.00 12,000.00 60,000.00 25,000.00 4,000.00 0.00 72,000.00 0.00 2° anno Contributo annuale, € 9,000.00 75,000.00 250,000.00 250,000.00 150,000.00 36,000.00 200,000.00 75,000.00 20,000.00 20,000.00 216,000.00 5,000.00 Contributo triennale, € Allegato “A” 296,000.00 3,000.00 20,000.00 0.00 100,000.00 0.00 12,000.00 60,000.00 25,000.00 4,000.00 0.00 72,000.00 0.00 3° anno