La crescita culturale di un paese si misura anche dalla sensibilità che lo stesso dimostra nei confronti dell'ambiente, dei cittadini, degli animali. Il Comune di Roma sbandiera da anni il famoso “Modello Roma” per aver costituito l’Ufficio Diritti Animali (UDA) che, più che una reale soluzione per arginare problemi legati al mondo animale, è una vera e propria SPA che gestisce un enorme stanziamento di fondi e lo spartisce nel proprio bacino di voti. Una vera lobby! Nel rispetto dei diritti inespressi degli animali, contro l’ annoso problema del randagismo e per riscrivere un corretto rapporto tra l'uomo e gli animali d'affezione, è stata costituita la “Consulta Animalista” della Federazione di Roma di Alleanza Nazionale. MAGGIOR COINVOLGIMENTO E ATTENZIONE DEL PARTITO VALORE AGGIUNTO PER IL CITTADINO DENUNCIA DEI MALTRATTAMENTI DI ANIMALI SUL TERRITORIO ROMANO DA EFFETTUARE CON L’AUSILIO DI GRUPPI CONSILIARI E ASSOCIAZIONI DI NOSTRO RIFERIMENTO VIGILANZA SULL’OPERATO DEL COMUNE DI ROMA, COMPRESA LA GESTIONE DEI CONSIDEREVOLI FONDI EROGATI, E VERIFICA DELLE CONVENZIONI CON LE STRUTTURE DI PERMANENZA ( ES. CANILI LAGER CONVENZIONATI CON I COMUNI ) ELABORAZIONE DEL “LIBRO BIANCO” DELLE INIZIATIVE E DELLE PROPOSTE DEI NOSTRI ELETTI ED ESPERTI IN MATERIA, A LIVELLO MUNICIPALE, COMUNALE E REGIONALE CENSIMENTO DI ASSOCIAZIONI ANIMALISTE/AMBIENTALISTE A NOI VICINE ENTI LOCALI E TERRITORIO: PROPOSTE PER I MUNICIPI E PER IL COMUNE DI ROMA. Randagismo canino e gestione delle colonie feline Da una stima riportata per difetto a Roma e Provincia: •150.000 cani e 200.000 circa felini nelle colonie •costo stimato per il mantenimento animale da € 2 a € 3,50 al giorno •Consideranto un costo di € 2 giornaliero si arriva a € 109.500.000 annui solo per i cani Dal 1991, anno di promulgazione della legge quadro 28, le responsabilità per la soluzione sono rimbalzati fra regioni, comuni, privati, associazioni ecc… “Il competente Ufficio per la tutela degli animali promuove ed incentiva annualmente, anche con l’aiuto dei Servizi Veterinari delle ASL, dei veterinari liberi professionisti e della Polizia Municipale, campagne di sterilizzazione per cani e gatti detenuti a qualsiasi titolo ed i relativi adempimenti di iscrizione all’anagrafe canina e apposizione del sistema identificativo (microchip).” La Cirinnà promise che Veltroni avrebbe stanziato € 200/250.000 per le sterilizzazioni, creando una sorta di centralino del Comune per prenotare le adesioni e lasciando liberi i cittadini di andare dal veterinario di loro scelta. Ottenendo la certificazione di avvenuta sterilizzazione il cittadino avrebbe avuto il rimborso di una parte dell’intervento. Soddisfazione generale: il veterinario chiedeva la sua solita parcella, il cittadino era invogliato nella sterilizzazione perché risparmiava ed era soddisfatto di poter scegliere liberamente il professionista di sua fiducia. PECCATO CHE MOLTI CITTADINI NON ABBIANO AVUTO ALCUN RIMBORSO !! Derattizzazione Le disinfestazioni devono essere gestite e controllate dai Comuni ed effettuate non solo con esche velenose, causa di avvelenamenti accidentali anche in cani e gatti, ma anche con trattamenti chimici da ripetere con frequenza e non “una tantum”, solo in caso di emergenza evidente. Lotta alla proliferazione dei sinantropi (storni, piccioni, gabbiani…) Sono portatori di una serie di malattie molto pericolose per gli animali di affezione e trasmissibili agli umani. Attualmente il metodo usato è il grido di allarme che, seppure ragionevolmente efficace, andrebbe a nostro avviso sostenuto con una programmata e più efficace potatura degli alberi tesa a ridurre i ripari frondosi usati dagli storni, oltre che a semplificare la manutenzione di strade e piazze. Accattonaggio con animali Dal Regolamento Comunale in vigore dal novembre 2005, articolo 14, comma 1 e 2: “è assolutamente vietato detenere ed utilizzare animali, di qualsiasi specie ed età, per le pratiche di accattonaggio. Oltre ad andare incontro ad una sanzione amministrativa che va da 50 a 300 euro, gli animali rinvenuti nelle suddette circostanze saranno confiscati”. La realtà consiste in una vera invasione di mendicanti, per lo più nomadi, con cuccioli di cane. CHE FINE FANNO I CANI ADULTI? QUALI CONTROLLI VENGONO EFFETTUATI SULLO STATO DI SALUTE DI QUESTI ANIMALI CHE RISULTANO ESSERE PARTICOLARMENTE DOCILI E COSTANTEMENTE ASSOPITI? Importazione clandestina di animali in via di estinzione - capitolo CITES. Potrebbero essere definiti furti di natura . E’ stata organizzata al Bioparco una mostra permanente con un finanziamento di circa un milione di euro dato dal Ministero dell’Ambiente. Oltre che esporre gli animali, è necessario un piano di controllo sul commercio sotto banco di specie rare nel territorio del Comune. MUNICIPI In una prospettiva più immediata : • decentramento UDA nei municipi • individuazione delle risorse previste in Bilancio sull’argomento Aree Verdi, Benessere Animale e vigilanza sulla loro gestione • individuazione aree di verde pubblico, di competenza esclusiva dei municipi, per la costituzione di piccoli rifugi di quartiere che fungano da filtro con il canile comunale di Muratella • realizzazione di aree attrezzate per cani COMUNE DI ROMA • creazione di una “mutua” per prestazioni veterinarie a prezzi “sociali” in favore delle fasce più deboli economicamente • Introduzione di un ticket per il quale il Comune partecipa in solido alla prestazione professionale. • Nel caso di assistenza a un cane trovato è ancora di difficile identificazione la modalità di reperimento fondi a copertura della prestazione veterinaria: eliminare l’iva per la cura di cani non di proprietà consentirebbe di abbattere i costi di un buon 30%. Le leggi già prevedono un finanziamento derivante dal pagamento delle multe ma il risultato è minimo e la rimessa in denaro per chi presta assistenza ad un “trovatello” fa da deterrente. CITES: proposte • MAPPATURA CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI ROMA PER ANIMALI SOTTOPOSTI A SEQUESTRO SECONDO DIRETTIVE CITES • IN CARENZA DI TALI STRUTTURE, COSTITUZIONE DI AREE IDONEE PER LA PRIMA ACCOGLIENZA DEGLI ANIMALI VIVI SEQUESTRATI SECONDO DIRETTIVE CITES; I SITI DOVRANNO ESSERE RESI NOTI AL SETTORE SANITA’, AL CFS E AL MINISTERO DELL’ AMBIENTE • CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ADDETTO ANCHE PER CLASSIFICAZIONE DELLE SPECIE • PUBBLICAZIONE DI UN MANUALE IN AMBITO COMUNALE PER INFORMARE SU ADEMPIMENTI, OBBLIGHI ED IN GENERALE SUL TEMA DELLA DETENZIONE DI ANIMALI • PROMUOVERE PROGETTI DI CONSERVAZIONE DI SPECIE CON PIANI DI RIPRODUZIONE IN CATTIVITA’ PRESSO IL BIOPARCO. • ISTITUIRE CORSI SCOLASTICI E PIANI DI COMUNICAZIONE CON AUSILIO DI PUBBLICAZIONI O BROCHURE SUGLI ARGOMENTI AI PUNTI PRECEDENTI • Introduzione del concetto di “parco canile e gattile” che non si configurano più quali luoghi di confinamento di animali ex vaganti ma come strutture per recupero, reinserimento e affidamento • coinvolgimento e coordinamento di tutti i medici veterinari liberi professionisti nella registrazione informatica dell'anagrafe canina e felina, in modo da creare una rete capillare sul territorio regionale, venendo incontro alle necessità dei cittadini • una nuova attenzione ai diritti ed al benessere degli equidi • regolamentazione rigorosa del commercio, allevamento e addestramento degli animali d'affezione • vigilanza sulla gestione delle mense Comunali e tutela dei cittadini vegetariani e vegani, partendo da un disegno più ampio che includa la tutela dei cittadini e delle loro scelte di tipo nutrizionale dettate da motivazioni religiose, etiche e di salute (inclusi celiaci) • programmazione triennale per il controllo demografico della popolazione animale, prevenzione del randagismo, educazione sanitaria e zoofila, verifica delle attività svolte per monitoraggio dell'efficacia del provvedimento • stanziamento di un assegno di mantenimento per incentivare l’adozione dai canili municipali in particolare per le fasce socialmente deboli, come anziani e famiglie con disabili, che potrebbero iniziare un percorso di pet therapy • incentivazione dei corsi di pet therapy promossi dal Comune di Roma o dalla Regione. Questo progetto porterebbe sollievo per il sovraffollamento nei canili e darebbe spazio di intervento a diverse professionalità nell’ambito cinofilo (addestratori, psicologi, associazioni). • individuazione di sponsor e associazioni per un contributo tangibile all’organizzazione di strutture e alla formazione e addetti nel settore pet therapy