LA PASSIONE DI ASSISTERE
2012
Casa di Riposo “La Divina Misericordia”– ONLUS MONTA’ - CN-
Direttore di Struttura:
Dott.ssa Sara Mainini
Responsabile del Progetto : Dott.ssa Maria Teresa Giordano
Concorso “La passione di assistere 2012”
Categoria: progetti in essere
Nuovi usi per vecchi oggetti
Descrizione del progetto
Il progetto nasce dall’idea che gli anziani abbiano un patrimonio di conoscenza molto ampio da condividere,
derivante dalla loro lunga esperienza di vita che, oltretutto, si differenzia in modo evidente da quella delle
nuove generazioni, immerse in una realtà tecnologica e consumistica davvero distante dalla prima. Ai nostri
giorni vige l’abitudine, forse dettata dalla comodità, di disfarsi dei vecchi oggetti e materiali, anche se
potrebbero essere ancora utili, a volte solo perché fuori moda o perché ci si è stufati di averli. Un sistema di
questo tipo è il principale fautore dello spreco legato agli anni del consumismo e ancora molto in voga per il
principio dell’usa e getta che permea la nostra società. Tale abitudine certamente non esisteva in passato
quando il riuso era un sistema applicato quotidianamente e gli oggetti venivano gettati solo nel momento in
cui l’usura li rendeva inutilizzabili.
Progetto iniziale
Così, nei mesi che hanno preceduto Natale (da settembre a dicembre 2011) è stato proposto agli ospiti un
laboratorio volto alla creazione di nuovi oggetti, potenziali regali per i loro cari, utilizzando materiale di scarto
della casa di riposo stessa e delle famiglie, affidandosi ai loro consigli, abilità e stimolando la creatività.
Successivamente, gli oggetti sono stati presentati in una piccola mostra. L’iniziativa è stata apprezzata da
famigliari che hanno espresso la volontà di portare a casa alcuni manufatti, lasciando un’offerta libera che si
è pensato di reinvestire in altri progetti.
Sviluppo e ampliamento del progetto iniziale
Il gradimento riscontrato da questa semplice esperienza ci ha portato a pensare di riproporre l’attività,
ampliandola nei contenuti e nel coinvolgimento delle persone.
Crediamo che l’attenzione al riuso e alla riduzione dello spreco al minimo, che ha caratterizzato il modo di
vivere dei nostri anziani, sia un patrimonio prezioso da condividere con le famiglie e, in particolar modo, con i
bambini. Questo non per vivere una vita austera, bensì per fornire loro metodi utili e rispettosi dell’ambiente,
per accompagnarli nella riflessione sull’importanza di non sprecare, di imparare ad usare la creatività in
ambito manuale e di rivalutare quelli che ora sono considerati materiali di scarto e rifiuti nell’ottica del riuso,
argomento sempre più attuale.
Obiettivo generale: proporre un laboratorio per la creazione di manufatti ricavati da materiale di recupero e
convertire oggetti in disuso in altri riutilizzabili e utili; con il coinvolgimento di un gruppo di bambini della
scuola elementare. Gli oggetti verranno poi presentati in occasione della festa finale del progetto, durante la
quale potranno anche essere acquistati.
A completare l’attività svolta verrà stilato, insieme con i partecipanti al progetto, un opuscolo contenente utili
consigli su come riutilizzare nella vita quotidiana materiali ed oggetti di scarto.
Obiettivi specifici:

aprire la struttura verso l’esterno;

favorire uno scambio generazionale, restituendo all’anziano il suo ruolo di saggio e buon consigliere;

stimolare la fantasia e la creatività dei partecipanti;

rievocare conoscenze tecniche e abilità dalla memoria autobiografica;

esercitare le abilità prassiche e le capacità residue;

creare momenti di condivisione e stimolare la capacità di relazione;

stimolare la riflessione su un tema tanto importante come la sensibilità e il rispetto verso l’ambiente
in tutti i partecipanti (ospiti, bambini, famiglie e figure professionali coinvolte).
Destinatari: gli ospiti della casa di riposo “ La Divina Misericordia” ONLUS di Montà (CN), i bambini della
scuola elementare statale del Comune di Montà (CN), le rispettive famiglie e tutti coloro che volessero
prendervi parte.
Fase operativa:

In una prima fase verranno effettuati 2 incontri conversazionali di gruppo (non superiore a 13
persone), di 2 ore l’uno, diretti dall’educatrice professionale, con l’intento di rievocare ricordi su come
si giocava, come si costruivano i giochi e come ci si creava gli oggetti utili.

La seconda fase sarà rappresentata dal laboratorio vero e proprio che verrà effettuato con cadenza
settimanale, per 20 settimane; ogni incontro durerà circa 2 ore. Durante questi momenti verranno
creati oggetti con materiali di recupero. Si dedicheranno 2 incontri per ogni oggetto, 3 se la difficoltà
di realizzazione richiede un tempo maggiore. Gli ospiti saranno seguiti nelle attività dall’educatrice
professionale affiancata da due operatori socio-sanitari. Verranno coinvolti, a turno, tutti gli operatori
socio-sanitari che daranno disponibilità a partecipare all’attività. Di seguito alcuni esempi di oggetti
da creare: portavasi ottenuti dalla lavorazione di questi materiali: confezioni di tetrapak, bicchieri di
vetro, lampadine bruciate, vecchi maglioni e bottiglie di plastica ; portafoto utilizzando custodie vuote
di cd, portariviste con scatoloni, contenitori/divisori costruiti con bottiglie di plastica e scatoloni;
cestini e ventagli con carta di giornale .

La terza fase consiste nel coinvolgere i bambini durante 2 incontri di laboratorio dove gli ospiti
potranno costruire insieme a loro dei giochi o piccoli oggetti.

Nella quarta fase verrà organizzata una festa pomeridiana durante la quale verranno esposti i
manufatti costruiti, accompagnati da cartelloni esplicativi del progetto e verrà servita la merenda.
Verranno invitati a partecipare i bambini delle scuole elementari che hanno partecipato al progetto,
le loro famiglie, quelle degli ospiti e tutti coloro che fossero interessati.
Al termine degli incontri l’educatrice professionale, con l’aiuto di alcuni partecipanti, preparerà un cartellone
di presentazione dell’attività svolta, da esporre durante la festa finale; inoltre, si occuperà di stilare un
opuscolo di consigli utili da lasciare a tutti i partecipanti come promemoria dell’evento e dell’argomento.
Considerando che nella programmazione delle attività settimanali della Casa di riposo “Divina Misericordia”
ONLUS è previsto un incontro a settimana dedicato ad attività espressive, il sistema del riuso non svanirà
con la conclusione del progetto qui presentato, ma continuerà a essere il principale metodo di recupero dei
materiali da utilizzare anche per altri progetti.
Strumenti e materiali:
Verranno utilizzati in particolare materiali di recupero provenienti dalla struttura stessa e raccolti attraverso il
coinvolgimento delle famiglie (stoffa recuperata da vecchi abiti, scatoloni vuoti, vecchie riviste, barattoli di
vetro di alimenti, confezioni di addensante, bottiglie di plastica, grucce di alluminio da lavanderia, bicchieri di
vetro, confezioni tetrapak, custodie vuote di cd, tappi di sughero e di plastica, lampadine bruciate, avanzi di
gomitoli di lana).
A questi occorrerà aggiungere alcuni articoli di cancelleria: 1 barattolo da 1 kg di colla vinavil liquida, 1 paio
di pinze piccole, 13 pennelli, 13 forbici, 1 cutter, 13 gancetti per portaritratti, barattoli di tempere ad acqua di
diversi colori, 1 barattolo di vernice trasparente, fogli A4 bianchi, 3 cartelloni colorati, 1 scatola di pennarelli
grandi, 5 matite, 1 gomma, 1 temperino, una scatola di graffette, un rotolo di nastro adesivo da elettricista.
Inoltre sarà necessaria la possibilità di utilizzare un computer, una stampante, una macchina fotografica
digitale.
Le attività si svolgeranno nel salone centrale della struttura dove vi è sufficiente spazio per accogliere gli
ospiti che parteciperanno, ma anche coloro che, per motivi fisici o cognitivi, non possono prendere parte in
modo attivo, potranno comunque godere della compagnia degli altri e condividere il momento.
Allegati
Di seguito alcuni dei manufatti realizzati dagli ospiti.
Lanterne ricavate da barattoli di omogeneizzati e
marmellate e decorate con ritagli di stoffa.
Portafoto costruito con pagine di riviste e cartone
ricavato da scatoloni che contenevano protezioni
igieniche.
Salvadanaio ricavato da un barattolo di addensante
vuoto, decorato con immagini ritagliate da vecchi
fumetti. Allo stesso modo sono stati creati
portapenne da scrivania.
Portariviste da appendere ottenuti da grucce di
alluminio in disuso, decorate con elementi in pasta di
mais
Decorazioni di Pasqua create con cartone e
carta di recupero
Tempistica: 2 incontri della durata di 2 ore per la rievocazione, 20 incontri di laboratorio da 2 ore, a cadenza
settimanale, 2 incontri di 2 ore per il laboratorio da svolgere con i bambini, 3 ore (dalle 15.30 alle 18.30) per
la festa finale con i bambini della scuola e con i famigliari che volessero partecipare, 4 ore per la
preparazione dei cartelloni e dell’opuscolo.
Totale: 55 ore (che si stenderanno su 25 settimane)
Figure coinvolte: 1 educatore professionale, 2 operatori socio-sanitari a incontro (si proporrà a tutti gli
operatori della struttura di partecipare a rotazione), insegnante della classe della scuola elementare.
Budget: 200 euro materiale vario e di cancelleria, 20 euro stampa opuscoli, 10 euro stampa fotografie.
Motivazione della scelta: questo progetto è di facile attuazione e, nonostante, la sua semplicità presenta
diversi vantaggi da non sottovalutare:
 l’incontro generazionale a cui si mira può essere utile per migliorare l’autostima degli ospiti che si
possono sentire ancora utili con le loro conoscenze ed esperienze e partecipi della comunità; si
rende ai nostri anziani quel ruolo di saggi che è stato loro ridotto dal repentino cambiamento del
modo di vivere;
 ha una valenza educativa rivolta verso tutti i partecipanti (anziani, ma soprattutto famiglie, bambini e
operatori) e la pretesa di lasciare un segno nella vita di chi partecipa all’attività proposta. In una
catena di comportamenti virtuosi il riuso si pone al vertice della piramide come sistema principale
per fare del bene all’ambiente, alla nostra salute e anche alle nostre tasche;
 dà un piccolo contributo alla prevenzione del Burnout: gli operatori si vedranno coinvolti in attività
diverse dalle solite, maggiormente creative, caratterizzate da un coinvolgimento relazionale
immerso in un ambiente più coinvolgente e rilassante rispetto alle altre ore lavorative. Inoltre
avranno ampio spazio nella programmazione dei singoli incontri, dando valore e importanza ai loro
punti di vista e alle loro capacità creative; fattore da non trascurare nel miglioramento della qualità
del tempo passato sul luogo di lavoro.
 a conclusione del progetto il prezioso sistema del riuso continuerà ad essere impiegato procurando
materiale per le attività successive, diventando parte integrante della pratica educativa della
struttura.
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Dott.ssa Maria Teresa Giordano (Psicologa)
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