Documentazione tecnica 2.019 dell’upi
Impianti balneari
Autore: Markus Buchser
upi – Ufficio prevenzione infortuni
Berna 2013
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Impianti balneari
Guida per la progettazione, la costruzione e l'esercizio
Autore:
Autore/Autrice:
Berna 2012
Nome Cognome,
Markus
Buchser Nome Cognome
upi – Ufficio prevenzione infortuni
Berna 2013
Autore
Markus Buchser
Consulente Casa / tempo libero / prodotti, upi, [email protected]
Disegnatore del genio civile, assistente di cantiere; attivo dal 1978 nell'ambito della costruzione
di impianti sportivi di cui 13 anni in qualità di assistente di cantiere di un'impresa di costruzione
di campi sportivi e in qualità di direttore dei lavori edili del Servizio Verde pubblico di un comune.
Dal 1991 è consulente dell'upi in materia di sicurezza nell'edilizia. Principali ambiti di attività:
impianti sportivi, di balneazione e del tempo libero, pavimenti. Membro del comitato direttivo
dello IAKS Svizzera (Associazione internazionale per gli impianti sportivi e il tempo libero).
Colophon
Editore
upi – Ufficio prevenzione infortuni
Casella postale 8236
CH-3001 Berna
Tel. +41 31 390 22 22
Fax +41 31 390 22 30
[email protected]
www.upi.ch
Rinvio a www.upi.ch/ordinazioni
Autore
Markus Buchser, Casa / tempo libero / prodotti, upi
Redazione
Jörg Thoma, ing. dipl. TH, capo Consulenza / Delegati alla sicurezza / Sicurezza dei prodotti,
vicedirettore, upi
Team progetto
Manfred Engel, arch. dipl. FH, capo Casa / Tempo libero / Prodotti, upi
Edith Grunder, collaboratrice amministrativa Delegati alla sicurezza, upi
Tanja Hofer-Grünig, collaboratrice amministrativa Casa / Tempo libero / Prodotti, upi
Servizio Comunicazione / Servizio linguistico, upi
Stampa/tiratura
Ast & Fischer AG, PreMedia und Druck, Seftigenstrasse 310, 3084 Wabern
6/2013/300
stampato su carta FSC certificata
© upi 2012
Tutti i diritti riservati; Riproduzione (p. es. fotocopia), memorizzazione e divulgazione permesse
con indicazione della fonte (vedi esempio).
Esempio
Buchser M. Impianti balneari – Raccomandazioni per la progettazione, la costruzione e
l'esercizio. Berna: upi – Ufficio prevenzione infortuni; 2013 Documentazione tecnica dell'upi
2.019
ISBN 978-3-908192-68-8 (Print)
ISBN 978-3-908192-69-5 (PDF)
Per facilitare la lettura rinunciamo all'uso conseguente delle forme femminili e maschili.
Tuttavia il testo si applica sia alle donne che agli uomini.
Sommario
I.
II.
III.
Introduzione
9
1. Premesse
9
2. Terminologia
9
3. Obiettivo
9
Basi
10
1. Norme
10
2. Pubblicazioni di settore
11
3. Basi giuridiche
11
4. Letteratura di settore
12
Infortuni acquatici e pericoli di infortunio
13
1. Infortuni acquatici
13
1.1 Infortuni per annegamento
13
1.2 Infortuni con danni fisici
13
2. Pericoli di infortunio
IV.
13
2.1 Lidi
13
2.2 Edificio
13
2.3 Area delle vasche
13
2.4 Componenti di aspirazione di acqua
14
2.5 Piattaforme, acquascivoli
14
Osservazioni generali
15
1. Tecnica
15
2. Acustica
15
3. Illuminazione
15
4. Protezione antincendio
16
5. Costruzioni senza barriere architettoniche
16
6. Regolamento piscina, regole del bagnante
16
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Sommario
5
V.
Requisiti di sicurezza tecnici
17
1. Lidi
17
1.1 Zone di balneazione
2. Edificio
18
2.1 Pavimenti
18
2.2 Pareti, porte, finestre
21
2.3 Ringhiere e parapetti
21
2.4 Scale
22
2.5 Locale di primo soccorso
23
3. Area delle vasche
23
3.1 Osservazioni generali
23
3.2 Piscine per bambini
24
3.3 Splashpad, spraypoint
24
3.4 Piscina per non nuotatori
25
3.5 Piscina per nuotatori
25
3.6 Piscina per tuffatori
26
3.7 Piscina a onde e canale di correnti
26
4. Ampliamento nell'area delle vasche
6
18
27
4.1 Protezione da punti d'intrappolamento
27
4.2 Aspirazione/scarico
27
4.3 Corsie attorno alle vasche
28
4.4 Scale, scalette
29
4.5 Poggiapiedi
30
4.6 Blocchi di partenza
30
4.6.1 Partenza
31
4.6.2 Tuffo a testa in avanti
31
4.7 Indicazione della profondità e delle vasche
32
4.8 Coperture per vasche
32
4.9 Fondo mobile e delimitazioni mobili
33
4.10 Sorveglianza
34
Sommario
4.10.1 Illuminazione subacquea
34
4.10.2 Videosorveglianza subacquea
34
4.10.3 Sistemi di rilevazione di annegamento
34
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
5. Vasche per tuffi
35
5.1 Trampolini
35
5.2 Piattaforme
35
5.3 Distanze di sicurezza e profondità
37
5.4 Accessi (salite)
38
5.5 Dispositivi anticaduta (ringhiera)
40
5.5.1 Dispositivi anticaduta (ringhiere) per impianti per spettatori
40
5.5.2 Dispositivi anticaduta (ringhiere) secondo FINA
41
6. Acquascivoli
44
6.1 Aspetti generali
44
6.2 Sorveglianza
44
6.3 Classificazione
46
6.4 Accesso/salita
49
6.5 Entrata
49
6.6 Zona di partenza
50
6.7 Zona di scivolamento
51
6.8 Zona di arrivo e d'immersione
52
6.8.1 Uscite di sicurezza e vasche di arrivo di sicurezza
52
6.8.2 Vasche di arrivo convenzionali
52
6.9 Scala d'uscita
55
7. Attrezzi per parco acquatico
55
8. Attrezzi per la generazione di onde
57
9. Pareti d'arrampicata
57
10. Soccorso
59
10.1 Impianti e attrezzi di soccorso
59
10.2 Sistemi di sorveglianza
59
10.3 Esercitazione di emergenza
59
11. Area da gioco
60
11.1 Parchi giochi, impianti all'aperto
60
11.2 Streetball
60
11.3 Impianti sport da spiaggia
61
11.4 Slacklining
62
11.5 Porte mobili
63
12. Recinzioni, reti
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
64
Sommario
7
VI.
Aspetti giuridici
65
1. Preambolo
65
2. Definizione della responsabilità civile
65
3. Pianificazione e realizzazione
65
3.1 Obblighi dell'impresario in base al contratto d'appalto
65
3.2 Obblighi del produttore in base alla responsabilità per danno da prodotti
66
3.3 Requisiti secondo la legge federale sulla sicurezza dei prodotti
66
3.4 Doveri del proprietario dell'opera (responsabilità del proprietario dell'opera)
67
4. Obblighi del gestore di piscine
68
5. Quando c'è bisogno di un bagnino?
69
5.1 Lidi senza impianti particolari e senza sorveglianza
69
5.2 Impianti balneari con istallazioni piccole e senza sorveglianza
69
5.3 Lidi con sorveglianza
70
5.4 Piscina piccola di albergo o campeggio
70
5.5 Conclusione
70
Documentazione tecnica dell'upi
8
Sommario
71
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
I.
1.
Introduzione
Premesse
2.
Terminologia
Da quando esiste la cultura umana, l'essere umano
Il termine piscina designa tutti gli impianti adibiti al
si fa il bagno. Oggi come prima, i bagni
nuoto e alla balneazione. La gamma delle piscine va
contribuiscono in modo essenziale alla salute e al
dal lido pubblico fino alla piscina ad alta tecnologia.
benessere della popolazione. Questi non solo
Per una migliore comprensione si usano – a seconda
offrono a una grande massa la possibilità di darsi al
dell'impianto, dell'attrezzatura e dell'offerta – i
nuoto, ma danno anche spazio a una creazione
seguenti termini:
variegata del tempo libero. I bagni sono luoghi

coperte e locali riscaldabili
dove vengono creati e curati contatti sociali, in
particolare tra i bambini e i giovani.
piscina coperta: piscine con bacini artificiali

piscina scoperta: piscine con bacini artificiali
all'aperto
Il nuoto e le altre attività acquatiche comportano

uno o più bacini artificiali scoperti e coperti
sempre un rischio (p. es. gli utenti sono scalzi e
portano solo un costume), per questo motivo

stagno balneabile: stagni arredati in modo
naturale con depurazione dell'acqua meccanica
durante la pianificazione degli appositi impianti è
imperativo tenere conto degli aspetti di sicurezza
piscina di tipo misto: costituita da complessi con

lido: area balneabile con specchi d'acqua
naturali (fiume, lago e mare)
per i bagnanti e i collaboratori.

parco acquatico: parco di divertimento con
Molte piscine non corrispondono più alle più
piscine che normalmente non dispongono di
recenti conoscenze, ai requisiti di sicurezza o allo
offerte di nuoto a livello sportivo
stato
dell'arte.
La
presente
documentazione
relativa alla sicurezza degli impianti balneari,
3.
Obiettivo
pubblicata oltre 10 anni fa, è stata rivista e
aggiornata.
Questa documentazione integrativa alla norma 301
Hallen- und Freibäder dell'Ufficio federale dello sport
Per ridurre il rischio di annegamento dovuto a
(UFSPO) è dedicata a chi si occupa della costruzione
difetti architettonici o organizzativi, nelle piscine
e della gestione di impianti di balneazione (architetti,
pubbliche si consiglia di ricorrere a una consulenza
ingegneri, commissioni edili, imprese specializzate,
professionale.
gestori, bagnini ecc.). In parte, le misure di sicurezza
architettoniche permettono di evitare degli infortuni
gravi o di diminuirne le conseguenze.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Introduzione
9
II.
Basi
Le norme della Federazione inernazionale di nuoto
plage – Bases de planification www.fachstelle-
FINA
sportanlagen.ch
(Fédération
Internationale
de
Natation
Amateur) costituiscono la base per gli impianti
architettonici e tecnici delle piscine da competizione
Tutte le seguenti norme SN EN sono state emanate
per il nuoto, i tuffi, la pallanuoto e il nuoto
dall'Associazione Svizzera di Normazione (ASN)
sincronizzato.Queste cosiddette regole FINA sono
Winterthur:
state adottate dalla Federazione Svizzera di Nuoto

(FSN) e integrate nel regolamento 7.2.2 Esigenze alle
piscine da competizione. Quest'ultimo regolamento si
1: Requisiti di sicurezza e metodi di prova

applica anche per la costruzione di tutte le altre
piscine
non
destinate
appositamente
alle
Norma SN EN 1069-1: 2010 Acquascivoli Parte
Norma SN EN 1069-2: 2010 Acquascivoli Parte
2: Istruzioni

Norma SN EN 13451-1: 2011 Attrezzature per
piscine Parte 1: Requisiti generali di sicurezza e
competizioni.
metodi di prova
In base alle regole FINA tutti gli impianti di nuoto

Norma SN EN 13451-2: 2001 Attrezzature per
(compreso gli impianti per i tuffi) dove si svolgono
piscine Parte 2: Requisiti aggiuntivi specifici di
gare e dove si vuol far riconoscere dei record, devono
sicurezza e metodi di prova per scale a pioli,
essere a norma e omologati dalla FSN.
scale a gradini e corrimano

Questa
documentazione
si
basa
sui
Norma SN EN 13451-3: 2011 Attrezzature per
piscine Parte 3: Requisiti complementari di
seguenti
sicurezza e metodi di prova per i componenti di
regolamenti e norme:
aspirazione e di scarico e per le attrezzature
1.
Norme
ricreative acquatiche aventi un ingresso e
un'uscita di acqua/ aria


Fédération internationale de natation amateur

FINA Handbook 2009-2013, www.fina.org.ch
piscine Parte 4: Requisiti aggiuntivi specifici di
Federazione
Svizzera
sicurezza e metodi di prova per piattaforme di
Regolamento
7.2.2,
di
Nuoto
Exigences
(FSN),
quant
aux
installations de compétition (pratique du sport
partenza

Ufficio
federale
dello
sport
(UFSPO),
sicurezza e metodi di prova per delimitatori di
Norma 301: Piscines couvertes et de plein air.
10
corsie

2005, www.fachstelle-sportanlagen.ch

Norma SN EN 13451-5: 2001 Attrezzature per
piscine Parte 5: Requisiti aggiuntivi specifici di
et sécurité), 2010, www.fsn.ch

Norma SN EN 13451-4: 2001 Attrezzature per
Norma SN EN 13451-6: 2001 Attrezzature per
UFSPO,
piscine Parte 6: Requisiti aggiuntivi specifici di
Norma 131: 2008 Installations de sports de
sicurezza e metodi di prova per placche di virata
Ufficio
Basi
federale
dello
sport
Documentazione tecnica dell'upi 2.019

Norma SN EN 13451-7: 2001 Attrezzature per
2.
Pubblicazioni di settore
piscine Parte 7: Requisiti aggiuntivi specifici di
sicurezza e metodi di prova per porte da

Ansaug-,
pallanuoto

Norma SN EN 13451-8: 2001
Attrezzature
per
sicurezza e metodi di prova per attrezzature

dell'upi 2.003

Il vetro nell'architettura. Berna: upi – Ufficio
sicurezza e metodi di prova per piattaforme e
prevenzione infortuni; 2009. Opuscolo tecnico
trampolini per i tuffi e relative attrezzature
dell'upi 2.006
Norma SN EN 13451-11: 2004 Attrezzature per

Scale.
Berna:
upi
–
Ufficio
prevenzione
infortuni; 2009. Opuscolo tecnico dell'upi 2.007

Buchser M. Pavimenti. Berna: upi – Ufficio
pareti mobili per piscina
prevenzione infortuni; 2011. Documentazione
Norma SN EN 15288-1: 2008 Piscine Parte 1:
tecnica dell'upi 2.027

Buchser M. Lista dei requisiti: pavimenti e
Norma SN EN 15288-2: 2008 Piscine Parte 2:
rivestimenti. Berna: upi – Ufficio prevenzione
Requisiti di sicurezza per la gestione
infortuni;
Norm SN EN 15649: 2009 Articoli galleggianti
dell'upi 2.032
per il tempo libero per l'utilizzo su e in acqua

Parti 1 – 7

Ringhiere e parapetti. Berna: upi – Ufficio
Norma SN EN 13451-10: 2004 Attrezzature per
Requisiti di sicurezza per la progettazione

in
prevenzione infortuni; 2012. Opuscolo tecnico
sicurezza e metodi di prova per fondi mobili e

Zulaufanlagen
Gesellschaft für das Badewesen e. V.; 2007
piscine Parte 11: Requisiti aggiuntivi specifici di

und
acquatiche ricreative
piscine Parte 10: Requisiti aggiuntivi specifici di

Ablauf-
Schwimm- und Badebecken. Essen: Deutsche
piscine Parte 8: Requisiti aggiuntivi specifici di

Merkblatt 60.03 Vermeidung von Gefahren an
Norma
2012.
Documentazione
tecnica
Engel M. Oasi ricreative. Berna: upi – Ufficio
prevenzione infortuni; 2009. Documentazione
Wasser
SIA 385/9: 2011
und
tecnica dell'upi 2.025
Wasseraufbereitungsanlagen in Gemeinschafts-
3.
bädern: Zurigo; www.sia.ch (solo in tedesco)

Norma
SIA 500: 2009
Constructions
obstacles
Basi giuridiche
sans

Legge federale sulla sicurezza dei prodotti
(LSPro)

Legge federale sulla responsabilità per danno
da prodotti (LRDP)
Documentazione tecnica dell'upi 2.019

Codice delle obbligazioni (CO)

Codice civile svizzero (CC)
Basi
11
4.

Letteratura di settore
Ufficio federale dello sport (UFSPO). Documento
21
Installations
sportives
et
économie
d'entreprise. (in tedesco e francese) 2008,
www.fachstelle-sportanlagen.ch

Istituto Svizzero del vetro nella costruzione
(SIGaB). Le vere et la sécurité. (in tedesco e
francese)
Zurigo;
1999.
Documentazione,
www.sigab.ch

Associazione Svizzera per la protezione della
salute
e
di
tecnica
Umgebungshygiene,
ambientale
(ASTA).
Empfehlungen
für
BetreiberInnen von Freizeit- und Sportanlagen;
1997. www.gesundheitstechnik.ch

Koordinierungskreis
BÄDER
der
Verbände:
Deutsche Gesellschaft für das Badewesen e. V.,
Deutscher Schwimm-Verband e. V. & Deutscher
Sportbund e. V. Richtlinien für den Bäderbau.
Essen: Kassel & Frankfurt/M. 2002

Associazione
Svizzera
per
la
luce
(SLG).
Handbuch für Beleuchtung. Berna: 2003.
www.slg.ch

Associazione delle Piscine Romande e Ticinesi
(APR). Norm über die Aufsicht in öffentlichen
Bädern. 2012. www.vhf.ch

Unfälle im, am und auf dem Wasser. (con
riassunto in italiano) Berna: upi – Ufficio
prevenzione infortuni; 2011. Report upi 65.
12
Basi
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
III. Infortuni acquatici e pericoli di infortunio
1.
Infortuni acquatici
2.
Pericoli di infortunio
1.1
Infortuni per annegamento
2.1
Lidi
Ogni anno, in Svizzera annegano mediamente 40
Gli infortuni nei lidi sono dovuti specialmente
persone in acque libere (laghi, fiumi, ruscelli)
all'acqua poca profonda dovuta ai livelli dell'acqua
contro «soltanto» 3 – 4 persone nelle piscine
variabili, in particolare dove si salta da passerelle e
pubbliche (senza piscine private e swimingpool)
trampolini. Questi infortuni sono nella maggior
che equivale all'incirca al 7% del totale degli
parte preoccupanti e causano quasi sempre una
infortuni acquatici mortali.
grave lesione alla spina dorsale.
1.2
2.2
Infortuni con danni fisici
Edificio
Ogni anno, migliaia di persone si recano in una
Intorno e all'interno degli edifici, primeggia l'infor-
piscina per divertirsi o per fare sport. Gli impianti
tunio «lesione dovuta a scivolamento, inciampo».
vengono usati specialmente dai bambini e dai
Gli infortuni per caduta con lesioni a volte anche
giovani che si tuffano con entusiasmo da qualsiasi
gravi si verificano sui pavimenti scivolosi o se questi
punto rialzato (bordo della piscina, blocco di
in singoli punti presentano diverse caratteristiche di
partenza o trampolino). Anno per anno si registra
attrito radente. Questo può darsi se si scelgono
un numero piuttosto elevato di infortuni gravi che
pavimenti inadatti o eterogenei e in caso di sigilla-
comportano un'invalidità o la morte. Uno dei
tura ovvero pulizia irregolare.
destini più crudeli è la lesione del midollo spinale o
del cranio. Nella maggior parte dei casi queste
2.3
Area delle vasche
ferite vengono a crearsi p. es. dopo un tuffo in
acque
troppo
basse,
ciò
è
particolarmente
frequente nelle acque torbide o sconosciute.
Gli infortuni accadono spesso quando i bagnanti
(in prevalenza bambini) provenienti dalla zona per i
non nuotatori raggiungono senza accorgersene
quella per i nuotatori. Ler persone, non potendo
più toccare il fondo con i piedi, possono essere
presi dal panico. In caso di affollamento, anche i
tuffi effettuati dai bordi laterali della vasca in modo
orizzontale contro la direzione principale di nuoto
causa collisioni particolarmente pericolose e gravi.
A ciò si aggiunge che le profondità sono
insufficienti per i tuffi di testa.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Infortuni acquatici e pericoli di infortunio
13
2.4
Componenti di aspirazione di acqua
2.5
Piattaforme, acquascivoli
Nelle vasche di nuoto e di balneazione nonché nei
Gli infortuni sulle piattaforme e sugli acquascivoli
bagni
in
possono essere gravi e sollevano perciò degli
combinazione con pompe e punti di aspirazione di
interrogativi sulla sicurezza e la prevenzione degli
acqua presentano un pericolo d'infortunio latente.
infortuni. Sulle piattaforme, gli utenti che non
I capelli aspirati possono ostruire in una frazione di
padroneggiano
secondo le aperture delle bocche di aspirazione. Di
realmente il rischio di essere scaraventati sul bordo
conseguenza la velocità di aspirazione dell'acqua
della vasca. Questo rischio è dovuto all'elevata
aumenta automaticamente con estrema rapidità e
elasticità delle plance. Per i tuffatori esperti, invece,
in caso di ostruzione completa del rivestimento la
il pericolo è dovuto piuttosto a vasche con
pompa raggiunge la sua massima potenza di
profondità insufficienti che possono comportare
aspirazione.
aumenta
lesioni se la persona urta il fondo della vasca. I
ulteriormente se i capelli aspirati si annodano in
pericoli d'infortunio principali degli acquascivoli
una frazione di secondo e in modo inestricabile con
sono i tamponamenti e le collisioni con i bagnanti
o dietro il rivestimento. In base alle esperienze
nella zona di arrivo.
idromassaggio
Il
i
rischio
capelli
aspirati
d'infortunio
riportate nemmeno con l'immediato spegnimento
della pompa i capelli si districano. Per salvare la
persona
malcapitata
bisogna
la
tecnica
dei
tuffi
corrono
Figura 1
Piattaforma
tagliare
immediatamente i capelli, in particolare se un
punto di aspirazione è collocato in un punto
talmente
profondo
che
la
persona
aspirata
sott'acqua non può più respirare.
Figura 2
Acquascivoli
14
Infortuni acquatici e pericoli di infortunio
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
IV. Osservazioni generali
1.
Tecnica
immissioni rispetto ai vicini vanno rispettate. Il
dimensionamento
fonotecnico
dell'involucro
Devono assolutamente essere rispettate le recenti
dell'edificio e per esempio del concetto di ventila-
edizioni della norma SIA 385/9 Eau et installations
zione quale elemento importante devono tener
de régénération de l'eau dans les piscines
conto di questo punto. Specialmente nel caso delle
publiques e della Suva-RSSL n. 143 (Rivista svizzera
piscine coperte va dato molta importanza alla
sulla sicurezza nel lavoro) Prevenzioni infortuni e
dissipazione acustica (acustica architettonica) per
salvaguardia della salute nei lavori di rigenerazione
poter adempiere alle esigenze legali. Per quanto
dell'acqua.
riguarda la dissipazione acustica all'interno dello
stesso complesso, la norma SIA 181 La protezione
L'esercente deve garantire che l'acqua venga con-
dal rumore nelle costruzioni edilizie indica la
trollata
quantità necessaria di dissipazione acustica.
quotidianamente
dal
personale
competente. Il controllo ufficiale degli impianti
balneabili pubblici va effettuato dalle autorità
3.
Illuminazione
cantonali o comunali.
L'illuminazione naturale e artificiale di una piscina
2.
Acustica
coperta va affrontata nel suo complesso. Anche
questo compito difficile va affidato già in fase di
Per le piscine coperte questo compito impegnativo
progettazione a tecnici della luce esperti. Vanno
va affidato già in fase di progettazione a tecnici del
inoltre
suono rispettivamente fisici edili esperti. L'acustica
Svizzera per la luce (SLG). I corpi illuminanti collocati
di un vano viene definita con il termine «durata
al di sopra del pelo dell'acqua possono abbagliare e
dell'eco». Per garantire la comprensione (p. es. per
sono difficili da raggiungere per la manutenzione,
le chiamate d'emergenza) e tenuto il più basso
vanno perciò montati in un altro punto. Inoltre,
possibile l'innesco del suono, si devono rispettate le
vanno evitate di principio le lampade prive di
seguenti condizioni:
protezione.

rispettate
le
direttive
dell’Associazione
piscine coperte piccole: durata dell'eco fino a
max. 1,5 secondi (500 Hz2000 Hz)

piscine coperte grandi: durata dell'eco fino a
max. 2 secondi (500 Hz2000 Hz)
Le
direttive
della
Legge
per
la
protezione
dell'ambiente rispettivamente delle norme per la
protezione fonica (gli artt. 7 e appendice 6 definiscono le immissioni massime permesse) relative alle
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Osservazioni generali
15
4.
Protezione antincendio
[email protected],
www.hindernisfrei-bauen.ch
In Svizzera, la protezione antincendio è regolata

Associazione
svizzera
degli
invalidi
ASI,
nelle leggi antincendio cantonali. L'applicazione
segretariato centrale, Froburgstrasse 4, casella
cantonale delle direttive campione della Associa-
postale, 4601 Olten, telefon 062 206 88 88, fax
zione degli istituti cantonali di assicurazione
062 206 88 89, [email protected],
antincendio (AICAA) quale ente di coordinazione di
www.procap.ch
tutte le autorità antincendio cantonali ha fatto sì

Federazione ticinese integrazione andicap, Via
che il nostro Paese ha ricevuto delle regole
Linoleum
vincolanti
032 322 84 86,
unitarie.
Le
norme
antincendio
si
7,
6512
Giubiasco,
telefono
fax 032 323 82 94,
[email protected], www.ftia.ch
suddividono in norme antincendio, nelle diverse
direttive antincendio e nelle norme di controllo.
6.
Le norme antincendio possono essere richieste
Regolamento piscina, regole del
bagnante
presso la AICAA a Berna o presso le autorità
le
Le regole comportamentali per i bagnanti devono
consulenze relative a un progetto specifico ci si può
essere redatte in modo appropriato. Queste sono
rivolgere alle autorità cantonali di autorizzazione.
da esporre preferibilmente nell'atrio prima della
antincendio
cantonali
competenti.
Per
cassa. Per una migliore comprensione è preferibile
5.
Costruzioni senza barriere
ricorrere ai pittogrammi e ai simboli grafici. Oltre
architettoniche
alle diverse regole per l'uso della piscina è
importante
menzionare
anche
la
norma
Nel caso degli impianti balneabili si tratta di edifici
SN EN 15288-2 Piscine – Parte 2: Requisiti di
pubblici come previsti dalla legge sui disabili (LDis,
sicurezza per la gestione» che i bambini fino a 8
SR 151.3). Per poter mettere a disposizione dei
anni devono essere accompagnati da un adulto.
frequentatori disabili degli impianti adatti a loro,
bisogna evitare già durante la fase di progettazione
Le sei regole del bagnante pubblicate dalla SSS
qualsiasi barriera architettonica. L'accesso alle
(Società Svizzera di Salvataggio) permettono di
diverse aree deve essere garantito in qualsiasi
sensibilizzare gli appassionati dell'elemento acqua
momento. Sull'argomento è stata pubblicata la
nei confronti di un uso corretto di quest'ultimo.
seguente documentazione:
Rispettare queste regole significa pensare alla

Norma
SIA 500: 2009
Constructions
sans
propria sicurezza. Presso la SSS (www.sss.ch)
obstacles
possono essere ordinati manifesti di diverse
Per consulenze ci si può rivolgere agli uffici di
dimensioni.
consulenza regionali competenti oppure a:

Centro svizzero per la costruzione adatta agli
andicappati,
Kernstrasse 57,
8004 Zurigo,
telefono 044 299 97 97, fax 044 299 97 98,
16
Osservazioni generali
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
V. Requisiti di sicurezza tecnici
1.
Lidi

Anche nei lidi, le misure dei trampolini devono
corrispondere alle regole della FINA. Nei laghi il
Il termine lido comprende gli stabilimenti balneari
livello dell'acqua varia costantemente, per
dei fiumi, dei mari e dei laghi. Per la sicurezza
questo motivo si consiglia l'uso di impianti
valgono i medesimi requisiti dei capitoli che
galleggianti mobili. Dove le profondità minime
seguono.
dell'acqua non vengono raggiunte, l'impianto

Dove la topografia è sfavorevole si raccomanda
deve essere chiuso per motivi di sicurezza finché
la costruzione di una piscina baby artificiale. Si
non si arriva al livello dell'acqua richiesto dalla
può ricorrere anche a splashpad e spraypoint,
FINA (vedi Tabella 2, p. 42).

(vedi cap. 3.3, p. 24).

Per i non nuotatori deve essere rispettata una
dell'area dei tuffatori devono essere liberati da
profondità massima di 1,35 m. Questa deve
qualsiasi ostacolo (per es. fondamenta vecchie,
essere delimitata dalle zone più profonde
rocce) e controllati regolarmente.
mediante

Le rive e i fondali della zona balneabile nonché
corsie
galleggianti
o
elementi

Ubicare dei cartelloni con pittogrammi per
galleggianti ancorati.
garantire l'ordine e informare sulla sicurezza. I
Le zone per i nuotatori devono essere delimitate
pittogrammi sono comprensibili anche per i
in modo inconfondibile rispetto all'acqua aperta
bambini e per persone di lingua straniera.
(p. es. mediante corsie galleggianti mutide di

Per garantire un soccorso efficace, nei lidi non
boe e ancorate). Devono essere rispettate le
devono
relative prescrizioni dei servizi cantonali della
salvataggio:
navigazione.
soccorso, snorkel, maschera sub e pinne.
Figura 3
Lido con zone delimitate con elementi galleggianti
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
mancare
i
tavola
seguenti
di
soccorso,
attrezzi
di
barca
di
Figura 4
Trampolino di 1 metro in un lido (profondità acqua almeno
3,40 m)
Requisiti di sicurezza tecnici
17
1.1
Zone di balneazione
Le semplici zone di balneazione sono accessi liberi
2.
Edificio
2.1
Pavimenti
a laghi e fiumi senza impianti particolari. Di
conseguenza non è necessario garantire una
Chi va in piscina si rende conto che il pavimento
sorveglianza.
bagnato può essere scivoloso e cammina, di

I laghi con permesso di balneazione (anche
conseguenza, con più prudenza. Ciononostante sui
laghi di cava e laghi di ritenuta) non sono
pavimenti scivolosi o che presentano coefficienti di
sorvegliati, per questo motivo i balneanti
attrito eterogenei si rischia di cadere facilmente.
devono almeno ricevere informazioni sulle 6
Questa situazione può presentarsi in tre casi: 1) è
regole del bagnante della SSS.
stato scelto il pavimento sbagliato, 2) sono stati
Ulteriori avvertimenti devono essere forniti in
scelti diversi tipi di pavimento o 3) la sigillazione o
forma di pittogrammi.
la pulizia è irregolare. Le cadute sono determinate


Informazioni
sull'obbligo
di
fornisce il cap. VI.5.1–5.3, p. 69/70.
sorveglianza
da uno o più fattori. L'età, l'agilità, la salute,
l'esperienza e la capacità di valutare correttamente
i rischi sono i fattori determinanti.
In collaborazione con la Suva, gli ispettorati
cantonali del lavoro e il settore dei pavimenti
Svizzera, l'upi ha realizzato una lista dei requisiti
per i pavimenti posati nei locali dove il pericolo di
scivolare è elevato. Questa lista comprende le
abitazioni private, gli edifici pubblici, l'industria
alberghiera, le scuole e le zone a piedi nudi delle
piscine.
In
Figura 5
Zona di balneazione
Svizzera,
la
resistenza
antisdrucciolo
dei
pavimenti viene misurata in laboratorio con una
macchina fissa (Boden- und Schuhtester BST 2000).
Per il settore agibile a piedi nudi i pavimenti
collaudati vengono suddivisi nei gruppi GB1 – GB3,
indicando con GB3 la più elevata resistenza allo
scivolamento.
18
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
In
Germania
l'aderenza
è
determinata

Una pulizia e cura inappropriata può ridurre la
prevalentemente sulla base di test svolti con
resistenza antisdrucciolo dei pavimenti. Per
persone che si muovono su una rampa ad
questo motivo è importante che il fornitore del
inclinazione variabile. Per i pavimenti bagnati agibili
pavimento consegni anche delle istruzioni per la
a piedi nudi si applicano le categorie A, B e C,
cura del pavimento venduto. Infine è necessario
indicando con C i pavimenti con la più elevata
seguire le istruzioni d'uso per i detersivi.

resistenza allo scivolamento.
I pavimenti esistenti e scivolosi possono essere
irruviditi chimicamente. Il sito www.upi.ch
I risultati dei due metodi di valutazione non sono
(rubrica Prodotti sicuri) fornisce un'elenco di
direttamente comparabili tra loro poiché i due
prodotti con marchio di sicurezza upi.
metodi di valutazione sono completamente diversi:
in Svizzera si misura l'attrito radente in Germania
invece l'attrito statico. Entrambi i sistemi di
collaudo sono validi fin quando entrerà in vigore
una norma europea per determinare la resistenza
allo scivolamento.
Maggiori
informazioni
forniscono
le
documentazioni tecniche dell'upi 2.027 Pavimenti
e 2.032 Lista dei requisiti: pavimenti e rivestimenti.

Nella zona delle docce la pendenza deve essere
aumentata al 3% e deve essere previsto un
numero sufficiente di di sbocchi per evacuare
rapidamente l'acqua nei canali di scolo. Negli
spogliatoi è sufficiente una pendenza di almeno
2%.

I gradini, le soglie, le vaschette e i canali di scolo
nelle zone pedonali devono essere evitati. Già
un dislivello di 4 mm può causare delle cadute.

Figura 6
Maccina per testare pavimenti e scarpe BST 2000
Classificare il pavimento in base ai gruppi di
valutazione (vedi Tabella 1, p. 20) per poter
scegliere il rivestimento adatto. È indispensabile
chiedere un certificato sulla resistenza allo
scivolamento. Inoltre, la validità del certificato
per i pavimenti attualmente forniti deve essere
confermata.

Per le piscine coperte scegliere pavimenti
facilmente da pulire e resistenti ai detersivi
chimici.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
19
Tabella 1
Zona a piedi nudi
Impiego
Categoria
upi / EMPA
Norma DIN 51097
Bagno
GB1
A
WC
GB1
A
Spogliatoi e spogliatoi singoli
GB1
A
Docce, piatti doccia
GB2
B
Corridoi maggiormente asciutti agibili a piedi nudi
GB1
A
Corridoi con esigenze elevate agibili a piedi nudi
GB2
B
Ascensori con esigenze elevate
GB2
B
Saune e zone di riposo maggiormente asciutte
GB1
A
Bagni a vapore, saune e zone di riposo con requisiti elevati
GB2
B
Vasche terapeutiche se in intera zona la profondità dell'acqua è superiore a 80 cm
GB1
A
Vasche terapeutiche se in intera zona la profondità dell'acqua è inferiore a 80 cm
GB2
B
Zone di impianti di disinfezione
GB2
B
Corsie attorno alle vasche
GB2
B
Bordi inclinati delle vasche
GB3
C
Vasca di transito
GB3
C
Fondo di vasca: in zone per non nuotatori se in intera zona la profondità dell'acqua supera gli 80 cm
GB1
A
Fondo di vasca: in zone per non nuotatori se in alcuni punti la profondità dell'acqua è inferiore a 80 cm
GB2
B
Fondo di vasca in zone per non nuotatori di vasche con onde
GB2
B
Fondi mobili
GB2
B
Piscine per bambini
GB2
B
Scale e scalette di accesso all'acqua
GB2
B
Scale di accesso all'acqua larghe max 1 m e con corrimano su ambo i lati
GB2
B
Scale e scalette fuori delle zone delle vasche
GB2
B
Scale e scalette di accesso all'acqua con requisiti elevati
GB3
C
Rampe terminanti nell'acqua
GB3
C
Salite agli impianti per tuffi e agli aquascivoli
GB3
C
20
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
2.2
Pareti, porte, finestre
2.3
Ringhiere e parapetti
Spesso, gli infortuni sono dovuti all'uso inappropriato
Le ringhiere e i parapetti delle piscine coperte e
dei diversi tipi di vetro. Il vetro frantumato o le cadute
delle sovrastrutture di piscine scoperte e lidi
da terrazzi, gallerie, balconi ecc. ubicati in alto
dovrebbero corrispondere alla norma SIA 358
possono causare delle ferite. Porte e finestre, inoltre,
Ringhiere e parapetti.
devono essere resistenti alla corrosione e al

A partire da un'altezza di caduta di 1 m va di
badare
principio prevista una protezione (ringhiera) di
particolarmente all'evacuazione della condensa che
almeno 1 m. Dove l'altezza di caduta non
viene a crearsi negli spazi vuoti.
supera 1,50 m, la protezione può anche
deterioramento

e
bisogna,
infine,
Raccomandazione upi: il pericolo d'infortunio
consistere nel rendere difficilmente accessibile il
in caso di rottura dei vetri esige che i vetri e i
bordo delle superfici praticabili tramite piante o
pannelli usati nelle zone agibili a piedi nudi
simili.
siano di vetro stratificato.




Sugli spalti l'altezza deve essere di almeno 1,10
Dove vi è il pericolo di caduta deve essere usato
m poiché vi è un marcato pericolo di caduta in
vetro di sicurezza laminato.
caso di folla. Per permettere agli spettatori di
Il vetro va reso otticamente visibile (p. es.
seguire bene le azioni in campo, bisogna usare
trattandolo con incisioni all'acido o applicando
protezioni con pannelli trasparenti (p. es. vetro
delle strisce adesive a contrasto) in modo che gli
stratificato). Maggiori informazioni fornisce la
occhi di bambini e adulti possano vederlo bene.
documentazione tecnica dell'upi 2.020 Palestre.
Gli avvolgibili esterni o i vetri pirolitici limitano la
penetrazione dell’irraggiamento solare.

Nelle piscine in cui si può giocare con palloni, le
pareti di vetro, i soffitti e le lampade devono
essere resistenti ai colpi dei palloni.
Figura 8
Parapetto
Figura 7
Vetro con strisce a contrasto
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
21
Raccomandazione upi: i bambini piccoli sono

2.4
Scale
spesso imprevedibili e non è quasi possibile


tenerli sempre d'occhio, pertanto va applicato il
Le scale rientrano tra i punti con il maggior numero
«Pericolo
di
di infortuni in un edificio. Le cause sono gradini non
bambini non tenuti d'occhio» previsto dalla
idonei, pavimenti scivolosi, ringhiere difettose, i
norma SIA 358.
corrimano mancanti, un insufficiente visibilità per
Fino a un’altezza di 75 cm nessuna apertura
motivi architettonici o di illuminazione.
deve superare  12 cm.

1:
comportamento
erroneo
All'interno di un edificio tutte le scale devono
Mediante misure appropriate va impedito o
avere la stessa pedata e alzata secondo la
reso difficile che un oggetto sia arrampicabile.
formula di Blondel: 2 alzate + 1 pedata =
Misure consigliabili: traverse verticali, lamiere
formula di Blondel (2 x A + P = 62–64 cm).
forate, pannelli di vetro stratificato ecc.

I
rivestimenti
dei
gradini
devono
essere
antisdrucciolevoli. I rivestimenti lisci già esistenti
muniti di strisce antisdrucciolo a contrasto
evitano che qualcuno scivoli e migliorano la
visibilità dei bordi dei gradini.

Le ringhiere delle scale devono essere alte
almeno 90 cm e la distanza dal bordo dei gradini
alla traversa inferiore non deve superare i 5 cm.

Le scale costituite da più di 5 pedate devono
essere munite di corrimano a un'altezza di 90
cm. Sulle scale con più di 2 pedate, usate
normalmente da disabili o anziani, e su quelle
delle uscite di emergenza devono di regola
essere munite di corrimano su ambo i lati.
Figura 9
Ringhiera di scala

Dopo 15–18 alzate va previsto un pianerottolo.

Maggiori
informazioni
fornisce
la
documentazione tecnica dell'upi 2.007 Scale.
22
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
2.5
Locale di primo soccorso
Dove c'è poco posto a disposizione, il locale di
3.
Area delle vasche
3.1
Osservazioni generali
primo soccorso può essere allestito anche nel locale
per il bagnino o per il personale, a condizione che
L'area delle vasche costituisce il centro funzionale
la funzione dei singoli locali venga salvaguardata.
della piscina ed è composto dalle singole vasche,
La larghezza e la disposizione delle porte non
delle corsie attorno alle vasche, dei locali di servizio
devono ostacolare il trasporto delle persone
necessari e degli spazi all'aperto. Per i diversi utenti
infortunate.
(bambini,
non
nuotatori,
nuotatori,
tuffatori)
bisogna cercare di mettere a disposizione delle
I locali di primo soccorso vanno muniti dei seguenti
apposite vasche.
elementi base:


Se la vasca deve essere usata da diversi utenti,
cassetta di pronto soccorso (un cofanetto da
questa va suddivisa (p. es. tramite ringhiera) in
medico piombato è raccomandabile)
un settore per i nuotatori e uno per i non
frigorifero per cold pack (buste caldo/freddo) è
nuotatori. Dove questo non è possibile bisogna
consigliabile
ricorrere alle corsie galleggianti eventualmente

lettino con due coperte
in combinazione con un cartellone.

barella a cucchiaio o tavola spinale

materasso a depressione
nuotatori devono essere pianificate almeno 0,5

attrezzatura per la respirazione artificiale e la
m prima del passaggio alla zona per nuotatori.



rianimazione (defibrillatore)
Le misure divisorie per limitare la zona non
Le vasche del trampolino che sconfinano nella

sedie
zona

pattumiera
dovrebbero essere evitate. Dove le vasche

telefono con un elenco dei principali numeri di
trampolino sconfinano nella zona nuotatori, il
telefono
pericolo di collisione va ridotto almeno con le
per
nuotatori
sono
pericolose
e
corsie galleggianti.
Il
passaggio
dal
locale
di
primo
soccorso

Le zone per i bambini piccoli possono essere
all'ambulanza dovrebbe essere sempre privo di
delimitate dalle zone più profonde mediante
ostacoli e il più diretto possibile.
ostacoli come p. es. pareti di vetro, fioriere,
ringhiere.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
23
3.2
Piscine per bambini
3.3
Splashpad, spraypoint
Nelle piscine per bambini i piccoli possono familia-
In
rizzarsi con l'acqua e giocare. Per questo motivo, le
familiarizzare i bambini con l'acqua si può ricorrere
vasche vanno allestite in modo attraente (per es.
anche ai cosiddetti splashpad e spraypoint. Tali
suddividendole in vasche più piccole con diverse
giochi hanno il vantaggio che grazie alla profondità
profondità con getti d'acqua, campane d'acqua,
zero
sorgenti,
annegamento. Queste attrazioni lavorano con
fonti,
scivoli,
isole,
attrezzi
per
alternativa
della
alle
vasca
piscine
è
escluso
baby
il
oggi
pericolo
per
di
arrampicarsi ecc.).
l'elemento acqua, cioè spruzzi d'acqua, fontane o

Per motivi di sicurezza, la piscina per bambini va
altri elementi più o meno interattivi, però senza
sempre delimitata dalle altre piscine.
raccogliere l'acqua nella vasca e pertanto senza i
Usare possibilmente vasche con profondità tra 0
rischi solitamente legati alle piscine e ai parchi
e 40 cm.
acquatici.


I
pavimenti
delle
vasche
devono
essere
antisdrucciolevoli e avere una pendenza tra il 5

Tutti i pavimenti degli splashpad e degli
spraypoint devono essere antisdrucciolevoli.
e l'8%.

Tutte le parti sporgenti e gli spigoli devono
essere smussati.

Per gli adulti che tengono d'occhio i bambini e
per i bambini stessi vanno previsti dei posti a
sedere all'ombra, gli ombrelloni possono essere
un ottimo ausilio sia in acqua sia sulla riva.
Figura 10
Piscina per bambini all'ombra
24
Requisiti di sicurezza tecnici
Figura 11
Spraypoint
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
3.4
Piscina per non nuotatori
3.5
Piscina per nuotatori
Le piscine per non nuotatori servono all'acquaticità,
Le piscine per nuotatori sono destinate alle
a imparare a nuotare, alle scuole e a giocare.
seguenti
Essendo usate anche per il tempo libero, queste
competitivo,
oggi vengono chiamate anche piscine per diletto e
diversi giochi con palla in acqua, subacquea e
attrezzate sempre più con attrazioni acquatiche
istruzione nuoto di salvataggio.
(fungo, massaggi, getti d'acqua ecc.) e giochi.


L'acqua deve essere profonda 0,60–1,35 m.
Nelle piscine con più di una vasca per non
nuoto
nuoto
in
generale,
sincronizzato,
nuoto
pallanuoto,
L’acqua per la vasca nuotatori e per il
pallanuoto deve essere profonda 2 m.

Nelle piscine coperte piccole e nelle vasche
nuotatori, si consigliano zone con diverse
multifunzione la profondità può essere limitata
profondità come p. es. di 0,50–1,10 m e di
anche a 1,40–1,80 m.
0,90–1,35 m.

attività:

La pendenza del pavimento della vasca non
deve superare il 10%.
Per le competizioni internazionali i regolamenti
FINA prevedono una profondità di almeno 2 m.

Le attività quali il nuoto dilettantistico o
sportivo, l'acquafit, l'acqua-jogging (chiamato
anche deep water running) ecc. dovrebbero
essere separate tramite funi di corsia e segnalati
con appositi cartelloni.
Figura 12
Zona delimitata per non nuotatori
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Figura 13
Piscina per nuotatori con corsie separate
Requisiti di sicurezza tecnici
25
3.6
Piscina per tuffatori
3.7
Piscina a onde e canale di correnti
Le piscine per tuffatori sono adibite alle seguenti
Le piscine a onde e i canali di corrente sono un
attività: tuffi, subacquea, nuoto sincronizzato e
ottimo arricchimento della gamma di offerte e
istruzione nuoto di salvataggio. Le aree per
incrementano le attività nelle piscine. La profondità
nuotatori e tuffatori devono essere separate
dell'acqua va scelta a seconda dell'uso delle altre
distintamente tramite misure architettoniche per
vasche e della generatrice di onde.
evitare le collisioni.



Progettare sempre la costruzione di piscine per
stato dell'arte (norma SN EN 13451-8) e non
tuffatori separate. Dove questo non è possibile
deve mettere in pericolo le persone o disporre
(per
bisogna
di punti di schiacciamento per mani, piedi e
provvedere a separarle almeno tramite corsie
testa. La distanza tra questa e i bagnanti deve
gallegianti dalle altre zone. In questo modo si
essere tale da non poter ferire nessun arto. Se il
riduce il pericolo di collisioni con altri nuotatori.
vano onde è protetto da una inferriata, lo
Le distante di sicurezza «preferibili» stabilite
spazio libero tra le aste verticali non deve
dalla
superare 11 cm.
es.
FINA
impianti
devono
già
esistenti)
assolutamente
essere
rispettate.

La generatrice di onde deve corrispondere allo

La generazione delle onde va preceduta da un
Raccomandazione upi: per aumentare la
segnale acustico per avvisare i nuotatori meno
sicurezza sugli spalti bisogna realizzare maggiori
esperti in modo che questi possano spostarsi in
distanze di sicurezza (vedi Tabella 2, p. 20).
zone meno profonde.

I canali delle correnti vanno progettati con una
larghezza minima di 2 m, una profondità
massima di 1,35 m e con un tracciato libero.

Gli utenti vanno avvertiti con il cartellone «Solo
per nuotatori».
Figura 14
Piscina per tuffatori delimitata con corsie galleggianti
Figura 15
Piscina a onde
Fonte: www.apiwaterfun.de
26
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019

Durante l'esercizio deve essere garantita una
4.
Ampliamento nell'area delle vasche
4.1
Protezione da punti
sorveglianza. Il personale di sorveglianza deve
avere una buona visuale su queste zone.

d'intrappolamento
La norma SN EN 13451-8 contiene informazioni
relative alle attrezzature e agli effetti legati
all'acqua.
Gli attrezzi nella zona delle vasche non devono
presentare
pericoli
schiacciamento
e
d'intrappolamento,
cesoiamento.
I
punti
d'intrappolamento vengono determinati mediante
diverse sagome di prova come previste dalle norme
SN EN 13451-1 e 13451-3 (punti d'intrappolamento per capelli).

Se sussiste un rischio per dita delle mani e dei
piedi, l'apertura permessa deve corrispondere a
≤ 8 mm.

Se sussiste un rischio per mani e piedi,
l'apertura
permessa
deve
corrispondere
a
≥ 25 mm e ≤ 110 mm.

Se sussiste un rischio per testa o collo,
l'apertura
permessa
deve
corrispondere
a
≤ 110 mm o ≥ 230 mm.

I punti d'intrappolamento per i capelli devono
essere evitati. Se questo tecnicamente non è
possibile in modo totale (p. es. nel caso di
feritoie), deve essere effettuata una prova di
intrappolamento dei capelli secondo la norma
SN EN 13451-3.
Figura 16
Canale di correnti
4.2
Aspirazione/scarico
Le pressioni e l'aspirazione di capelli e tessuti fini
nelle zone degli scarichi delle vasche protetti e
costruiti insufficientemente possono costituire un
grande pericolo per i bagnanti e possono crearsi
dei nodi dietro il rivestimento. Il risucchio può
causare pressioni di contatto che non danno più
alcuna possibilità di svincolamento, comportando
cause gravi.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
27

Si deve tener conto delle edizioni più recenti

Se con l'apporto di acqua o aria con elevata
della norma SN EN 13451-3 «Attrezzature per
pressione si generano effetti acquatici, la sicu-
piscine – Parte 3: Requisiti complementari di
rezza degli utenti va garantita mediante una
sicurezza e metodi di prova per i componenti di
valutazione del rischio come è prevista dalle
aspirazione e di scarico e per le attrezzature
norme SN EN 15288-1 e -2.
ricreative acquatiche aventi un ingresso e

Per le emergenze si consiglia di avere a portata
di mano delle forbici per tagliare i capelli.
un'uscita di acqua/aria» e del promemoria
60.03 (vedi cap. II.2, p. 11) «Vermeidung von
Gefahren
an
Ansaug-,
Ablauf-
und
4.3
Corsie attorno alle vasche
Zulaufanlagen in Schwimm- und Badebecken».



Munire la tubazione di ritorno comune di vari
Le corsie attorno alle vasche cinghiano le vasche e
scoli e griglie di copertura in modo che una
devono essere spazi privi di ostacoli e costruzioni
persona potrebbe coprire al massimo una
supplementari intorno alle piscine. Nelle piscine
apertura. Altrimenti si può anche scegliere delle
scoperte e nelle piscine di diletto queste sono delle
griglie grandi che non possono essere coperte
zone di soggiorno e di attività.
interamente da nessuna parte del corpo.

La
norma
SN
EN
15288-1
definisce
le
Distribuire i punti di prelievo o di aspirazione (p.
dettagliate
es. per ugelli di massaggio, getti d'acqua, scivoli
attorno alle vasche. In generale si può partire da
ecc.) su diverse condutture in modo che in caso
una larghezza di 3 m. Tra la vasca per i tuffi/per
di copertura possa comunque essere garantita
nuotatori e la vasca per non nuotatori questa va
l'intera potenza su uno o più punti.
portata a 4 m.
larghezze
minime
delle
corsie
Munire le pompe d'aspirazione di interruttori a
pressione (interruzione di sicurezza). Così, le
pompe vengono spente immediatamente alla
diminuzione della pressione della mandata.
Un'altra soluzione sarebbe di aspirare l'acqua
tramite un contenitore intermedio.

Coprire i singoli scoli o scegliere delle coperture
ad arco o con costole affinché non sia possibile
Figura 17
Corsie attorno alle vasche
una chiusura ermetica completa.

Prima
di
aprire
la
piscina
controllare
quotidianamente le coperture e pulire e testare
regolarmente le funzioni degli interruttori
d'emergenza.

Assicurare le coperture degli scoli delle vasche
contro l'apertura da terzi.

Svuotare parzialmente o completamente le
vasche solo fuori dagli orari di apertura quando
tutte le persone sono uscite dalle piscine.
28
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019

La superficie delle corsie attorno alle vasche
4.4
Scale, scalette
devono essere facili da pulire e resistenti ai
detersivi chimici. Nelle piscine coperte la
Nelle vasche per i non nuotatori vanno previste
ceramica si è rivelata il materiale più adatto
delle scale recesse che sono vantaggiose per la
anche se questa può essere danneggiata dalle
familiarizzazione con l'acqua. All'esterno delle
bombole dei sub.
vasche per nuotatori, va previsto, lungo una parete
Per evitare la raccolta di acqua nelle zone agibili
laterale e oltre alle scalette una scala recessa per gli
a piedi nudi, la pendenza dovrebbe presentare
anziani e le persone deboli. In tale modo, è più
un'inclinazione regolare di almeno 2% e
facile entrare nella e uscire dall’acqua e in caso di
scaricare opportunamente in uno scolo.
emergenza si facilita l'intervento dei soccorritori.

Le rampe vanno munite di ringhiere semplici.


Le corsie attorno alle vasche devono disporre di
molto utile la scala continua su un lato meno
un'alta
profondo della vasca per non nuotatori.

resistenza
all'abrasione
antisdrucciolevoli (Tabella 1, p. 20).
e
essere

Per l'acquaticità e i corsi di nuoto si è rivelata
Per motivi di sicurezza (persone anziane e
deboli), in tutte le vasche tranne quelle destinate ai tuffi va ubicato su un lato un corrimano
senza estremità sporgente e al di fuori delle
misure delle vasche.

Le scale vanno munite almeno di un corrimano
(altezza: per adulti 90 cm, per bambini 70 cm)
senza estremità sporgenti.

I pianerottoli e le pedate delle scale devono
essere
realizzati
sempre
in
materiale
antisdrucciolevole (Tabella 1, p. 20). I bordi
vanno resi visibili tramite l'applicazione di strisce
a colori o altro.

Figura 18
Strisce a contrasto applicate sui gradini
Le vasche da 25 m vanno munite di almeno 4
scalette per entrare e uscire se possibile a raso
muro e incassate fino al poggiapiedi, le vasche
da 50 m di 6 scalette. Le scalette vanno munite
di due corrimano (appigli arcuati) tra un'altezza
di 75 cm e 95 cm misurato dalla corsia attorno
alla vasca. La norma SN EN 13451-2 fornisce
informazioni relative ai requisiti di sicurezza e ai
metodi di prova.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
29
4.5
Poggiapiedi
4.6
Blocchi di partenza
Per motivi di sicurezza, è necessario incorporare un
Un blocco di partenza è il «dispositivo di partenza»
poggiapiedi (scalino) intorno all'intera piscina dove
per le competizioni di nuoto. Nelle vasche per
l'acqua supera 1,35 m di profondità. In questo
competizioni, i blocchi di partenza sono una
modo, i nuotatori possono fermarsi e sostare in
condizione per l'organizzazione di gare. Durante
qualsiasi momento.
l'apertura al pubblico bisogna assolutamente

I poggiapiedi vanno costruiti a una profondità
tenere conto di una sufficiente profondità.
di 1,20–1,35 m con una larghezza di 10–15 cm


Per motivi di sicurezza i blocchi di partenza non
(B).
vanno usati dove la profondità dell'acqua è
Negli impianti per tuffatori i poggiapiedi non si
inferiore a 1,40 m.
ripercuotono sulle distanze di sicurezza, se non

Dove la profondità raggiunge solo 1,40–
sporgono più di 15 cm nell’acqua. Tuttavia,
1,80 m, per motivi di sicurezza bisogna vietare
vanno preferiti i poggiapiedi incassati (Figura 1,
l'uso dei blocchi di partenza o persino toglierli
variante A).
durante l'apertura al pubblico.

I blocchi di partenza fissi sono permessi solo
dove l’acqua è profonda almeno 1,80 m.
Figura 19
Schizzo poggiapiedi
30
Requisiti di sicurezza tecnici
Figura 20
Blocco di partenza chiuso
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
4.6.1 Partenza

Raccomandazione upi: informare i balneanti
in merito ai pericoli legati ai tuffi a testa in
La partenza avviene con un tuffo dal blocco di
avanti effettuati dai lati delle vasche. Ubicare i
partenza nella vasca. L'ingresso in acqua si effettua
pittogrammi «tuffi a testa in avanti non
con un angolo acuto. Il nuotatore si proietta il più
permessi».
in avanti possibile senza però immergersi troppo
nella vasca per effettuare ottenere una fase

Raccomandazione upi: effettuare i tuffi a
testa in avanti solo sui trampolini (cap. 5, p. 35).
subacquea più lunga possibile. Spesso questi tuffi
non vengono eseguiti «a regola d'arte», perciò
bisogna assolutamente rispettare una profondità di
1,80 m.
4.6.2 Tuffo a testa in avanti
Il tuffo a testa in avanti è un tuffo in acqua
effettuato a braccia tese sopra la testa con cui il
Figura 22
Tuffo a testa in avanti
nuotatore entra in acqua con la testa in avanti
toccando la superficie dell'acqua prima con mani e
braccia. Esiste anche il tuffo a tesa in avanti
durante il quale si tengono le braccia strette ai lati
del corpo. Una profondità dell'acqua troppo esigua
può comportare delle lesioni alla testa e alla spina
dorsale. Per questo motivo i tuffi dovrebbero essere
effettuati solo sui trampolini.
Figura 21
Partenze
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Figura 23
Esempio di pittogramma «tuffi a testa in avanti non permessi»
Requisiti di sicurezza tecnici
31
4.7
Indicazione della profondità e delle
4.8
Coperture per vasche
vasche
Le coperture proteggono le vasche dallo sporco e,
Le indicazioni della profondità e delle vasche
inoltre, permettono di ridurre il fabbisogno di
indicano le misure o le diverse aree all'interno di
energia. Nelle piscine ubicate in un giardino,
una vasca. L'indicazione delle diverse profondità
queste proteggono i bambini dal pericolo di
offre dei preziosi consigli ai bagnanti (in particolare
annegamento.
ai non nuotatori).


Le profondità vanno indicate in modo chiaro e
interruttori a chiave o a pulsante che devono
indelebile, preferibilmente sui bordi della vasca
essere azionati durante l'intera manovra. Dal
presso le scale e le scalette dove si accede a un
luogo degli interruttori bisogna assolutamente
punto più profondo. Devono essere visibili per
poter vedere le coperture.
tutti gli utenti.

Per motivi di sicurezza, vanno previsti degli

I bordi longitudinali delle coperture per piscine
Le aree delle vasche a uso polivalente (per es.
ubicate nei giardini devono disporre di supporti
non nuotatori, nuotatori) vanno demarcate in
stabili ed essere costruite in modo da non poter
modo che siano visibili sia dalla vasca sia dalla
essere spostate e da non creare aperture.
corsia della vasca.

Dove vi è un cambiamento della pendenza (per
es. tra area per non nuotatori e nuotatori) il
fondo – al punto d'inizio del cosiddetto declivio
– va demarcato con una linea.
Figura 24
Profondità dell'acqua indicata bene
32
Requisiti di sicurezza tecnici
Figura 25
Copertura per vasche in una piscina pubblica
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
4.9
Fondo mobile e delimitazioni mobili

Le superfici praticabili del fondo mobile e delle
delimitazioni mobili devono soddisfare i requisiti
Grazie al fondo mobile è possibile regolare la profondità e le delimitazioni mobili permettono di
relativi alle caratteristiche antiscivolo.

Durante l'uso della vasca, il fondo mobile non
variare la grandezza delle vasche e utilizzare la
deve abbassarsi o sollevarsi (posizione di sosta
piscina per diverse attività soprattutto nelle vasche
assicurata). In ogni posizione di sosta assicurata,
dove si svolgono svariate attività (vasche per idro-
il bordo superiore del fondo mobile deve venire
ginnastica e ginnastica riabilitativa).
a trovarsi alla medesima altezza dei gradini delle

scale, scalette o dei poggiapiedi.
Gli impianti di comando per i fondi mobili e le
delimitazioni mobili vanno azionati durante

l'intera fase di movimento (comando uomo
della vasca, bisogna munire di protezione
presente).
automatica la parte sottostante la superficie
Inoltre
deve
essere
possibile
affinché nessuno vi nuoti.
abbracciare con lo sguardo l'intera vasca e
l'intera zona circostante.

Se il fondo mobile viene usato solo in una parte

La profondità utilizzabile della posizione di sosta
Le aperture nel fondo mobile oppure di una
assicurata deve essere sempre riconoscibile nella
delimitazione mobile devono essere di ≤ 8 mm
zona del fondo mobile.
in una direzione. Le aperture tra gli 8 e i 50 mm

Le delimitazioni mobili agibili devono avere una
tra fondo mobile oppure delimitazione mobile e
larghezza di ≥ 1,00 m, se dispongono di blocchi
parti fisse devono essere munite di coperture in
di partenza di ≥ 1,15 m.
gomma flessibili o altro.

Tra le pareti della vasca e le parti mobili non vi
devono essere dei punti di schiacciamento e di
cesoiamento (cap. 4.1, p. 27).


I fondi mobili e le delimitazioni mobili vanno
controllati regolarmente (almeno una volta
l’anno) da un'impresa specializzata.
Figura 26
Delimitazione mobile
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
33
4.10 Sorveglianza
veglianza efficace gli schermi devono essere tenuti
d'occhio continuamente.
Nei momenti in qui vi sono molti nuotatori nelle
vasche e c he l'acqua è particolarmente mossa, ma
4.10.3 Sistemi di rilevazione di annegamento
anche quando la superficie dell'acqua riflette in
modo particolare la luce è quasi impossibile
I cosiddetti sistemi di rilevazione di annegamento
controllare
permettono
dall'alto
cosa
succede
sotto
la
di
aumentare
notevolmente
la
superficie. Ma proprio negli infortuni balneari il
sicurezza dei bagnanti. Si tratta di un sistema che
fattore tempo è determinante per il salvataggio del
con l'aiuto di un computer analizza delle immagini
nuotatore.
usate
nelle
piscine
per
la
rilevazione
di
annegamenti. Una persona che rimane sul fondo
4.10.1 Illuminazione subacquea
senza muoversi viene segnalata mediante segnali
acustici e ottici e viene indicata anche la vasca in
L'illuminazione subacquea riduce il fastidioso
cui è avvenuto l'incidente.
riflesso e permette di vedere meglio da bordo vasca
un eventuale problema in acqua, aumentando così
I sistemi di rilevazione di annegamento possono
la sicurezza degli utenti e facilitando il lavoro del
però
personale di sorveglianza.
profondità di nuoto di un bagnante mediante un
anche
sorvegliare
permanentemente
la
computer da polso. Questo fa scattare l'allarme
4.10.2 Videosorveglianza subacquea
acustico e ottico appena la situazione diverge dai
parametri impostati.
Con un impianto video per la sorveglianza
subacquea è possibile aumentare la sicurezza dei
Questi
bagnanti. In caso d'emergenza, la sorveglianza
presenza di un bagnino ma costituiscono un ottimo
subacquea permette di allarmare e di avviare le
aiuto e aumentano la probabilità di salvamento di
misure di pronto soccorso entro brevissimo tempo.
una persona che sta per annegare.
sistemi
tuttavia
non
sostituiscono
la
Il sistema presenta lo svantaggio che per una sorFigura 27
Monitor di un sistema di rilevazione di annegamento
34
Requisiti di sicurezza tecnici
Figura 28
Computer da polso di un sistema di sicurezza
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
5.
Vasche per tuffi
5.1
Trampolini
Le vasche per tuffi fanno ormai parte dell'attrezza-
I trampolini sono impianti sportivi fissi con superfici
tura base di ogni stabilimento balneare. Queste
per tuffarsi che sono attrezzate di plance di 1 m e
non servono solo per lo sport di competizione ma
3 m. Al contrario delle piattaforme, i trampolini
anche per le attività del tempo libero (esercizi per
aumentano l'impulso dinamico al momento del
subacquea,
distacco per poter raggiungere l'altezza necessaria
aquajogging
ecc.).
Le
discipline
olimpioniche dei tuffi comprendono il tuffo dal
per il tuffo.
trampolino, dalla piattaforma e sincronizzato. I tuffi
sono molto amati dai bambini e l'attività viene
5.2
Piattaforme
usata come per formare il coraggio, l'abilità e il
controllo del corpo.
Le piattaforme sono costituite di assi rigide
orizzontali collocate ad altezza variabile sull'acqua.
Per questo motivo bisogna costruirli in modo
È possibile tuffarsi da altezze di 1 m, 3 m, 5 m,
accurato e a regola d'arte. Per motivi di sicurezza,
7,50 m e 10 m. Anche queste, come i trampolini,
gli impianti esistenti devono essere controllati in
hanno altezze e dimensioni normate.
intervalli frequenti da personale appositamente
formato.
Figura 29
Trampolini
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Figura 30
Impianto per tuffi con piattaforme
Requisiti di sicurezza tecnici
35
Figura 31
Sezione longitudinale: trampolino 1 metro
Figura 34
Sezione longitudinale: piattaforma 1 metro
Figura 32
Sezione longitudinale: trampolino 3 metri
Figura 35
Sezione longitudinale: piattaforma 3 metri
Figura 33
Sezione trasversale: trampolino 1 metro/piattaforma
Figura 36
Sezione trasversale: trampolino 3 metri/piattaforma
36
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
5.3
Distanze di sicurezza e profondità

Se non si raggiunge la profondità minima,
bisogna chiudere l’impianto per motivi di
Al
momento
della
progettazione
di
nuovi
trampolini bisogna tener conto del fatto che le
sicurezza.

Se
le
misure
degli
impianti
vecchi
non
plance di oggi sono molto più elastiche e che di
corrispondono alle regole della FINA, si possono
conseguenza i tuffatori possono saltare più in alto
realizzare – fino al prossimo risanamento più
ma in caso di non padronanza della tecnica le
ampio – le seguenti misure di sicurezza: per
persone vengono scaraventate a una distanza
ridurre l'elasticità della plancia, questa può
orizzontale maggiore. Di conseguenza, per motivi
essere rimpiazzata da una plancia rigida. In
di sicurezza, in particolare durante gli orari per il
questo caso valgono le distanze di sicurezza
pubblico, vanno applicate imperativamente le
vigenti per le piattaforme e non più quelle per i
distanze di sicurezza «preferibili» o maggiori e in
trampolini.
nessun caso le misure minime indicate dalla FINA.

Installando delle deviazioni facilmente rimovibili,
Al momento del risanamento di una piscina, per
la rincorsa del tuffatore può essere rallentata.
motivi di sicurezza l'impianto per i tuffi va sempre
Questa soluzione si presta per le vasche con
paragonato con le cosiddette distanze di sicurezza
piattaforme integrate e dove la vasca risulta di
«preferibili» della FINA e – se necessario –
dimensioni troppo piccole e non allargabile.
adeguato. Vedi Tabella 2, p. 42.
Qualora questo non fosse possibile, si dovrebbe

procedere alla chiusura dell'impianto.
I seguenti 6 criteri vanno sempre controllati:
profondità
dell'acqua,
grandezza
vasche,
distanze bordi, distanze tra singoli punti di
tuffo, salite e dispositivi anticaduta (ringhiere).
Figura 37
Piattaforma con deviazioni
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
37
5.4
Accessi (salite)

Per le ringhiere, gli appoggi per i trampolini e
gli ancoraggi, va usato acciaio inossidabile. Per i
Le piattaforme dei trampolini dovrebbero essere
gradini delle scale si può ricorrere a materie
pianificate in modo che siano accessibili tramite
plastiche se sono antiscivolo.
una apposita scala o una scaletta. Le scale a pioli
non
sono
permesse.
L'accesso
alle
diverse
piattaforme dovrebbe essere concepito in modo da
poter raggiungere la piattaforma più alta passando
da quella più bassa.

Spezzare gli accessi di un'altezza superiore ai
3,05 m. Ai relativi livelli questi vanno interrotti
con piattaforme.

Dove per gli accessi si usa una scala, bisogna
rispettare le misure indicate (Figura 40, p. 39). Il
loro angolo di inclinazione rispetto al suolo non
deve superare i 75°.

Le scale vanno munite di corrimano su ambo i
lati che devono arrivare fino alle traverse
superiori delle ringhiere.

Le
pedate
dei
gradini
devono
essere
antisdrucciolevoli anche quando sono bagnati e
avere una larghezza tra 7 e 25 cm.

Le scale che raggiungono un dislivello di oltre
3,05 m e che non possono assolutamente
essere
sostituite
vanno
provviste
di
una
protezione per la schiena. Questi trampolini,
inoltre,
vanno
tenuti
d'occhio
in
modo
particolare dal personale di sorveglianza.

Gli accessi vanno costruiti in modo che un
tuffatore che prende la rincorsa non possa
cadere (per es. tramite un accesso laterale).
38
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Figura 38
Impianto per tuffi 3 metri con ringhiera per competizioni
secondo FINA
Figura 39
Piattaforma con ringhiera per competizioni secondo FINA
Figura 41
Impianto per tuffi 3 metri per lo sport diletantistico con
ringhiera ad aste verticali
Figura 42
Altezza delle ringhiere
Figura 40
Scala di accesso
Figura 43
Ringhiera con profilo di metallo saldato sopra
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
39
5.5
Dispositivi anticaduta (ringhiera)
5.5.1 Dispositivi anticaduta (ringhiere) per
impianti per spettatori
A seconda dell'uso dell'impianto per i tuffi si
possono usare diversi tipi di ringhiera (cap. 5.5.1 e
Molte piscine pubbliche dispongono di trampolini
5.5.2). In generale si applica tuttavia il seguente
che non vengono usati per le competizioni. La
principio:
sicurezza di questi impianti può essere aumentata

Tutti gli impianti con piattaforme e trampolini
realizzando delle ringhiere a norma SIA 358
che si trovano a più di 1,05 m oltre le corsie
«Ringhiere e parapetti».
attorno alle vasche devono essere provvisti di



I rivestimenti trasparenti che ricoprono tutta la
dispositivi anticaduta (p. es. impianti per tuffi 1
superficie
metro con specchio d'acqua alto).
stratificato) sono difficilmente arrampicabili e
Le ringhiere vanno montate sui lati esterni delle
offrono dunque una maggiore sicurezza contro
piattaforme.
le cadute.
L'altezza minima misurata dal trampolino o

(p.
es.
vetro
acrilico
o
vetro
L'applicazione tramite saldatura di un listello in
dalla piattaforma deve essere di almeno 1 m
metallo o a triangolo evita che la ringhiera
entro una distanza di 1 m rispetto alla ringhiera
venga usata come posto a sedere (Figura 43,
dove una persona può stare in piedi (Figura 42,
p. 39).
p. 39).

Per motivi di sicurezza, le ringhiere delle
piattaforme vanno prolungate fino al bordo
anteriore della piattaforma.
Figura 44
Impianto per tuffi con dispositivi anticaduta
40
Requisiti di sicurezza tecnici
Figura 45
Ringhiera a norma SIA 358
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
5.5.2 Dispositivi anticaduta (ringhiere)
secondo FINA
Per poter valutare le prestazioni di un tuffatore
durante le competizioni e/o gli allenamenti, la FINA
prevede che le ringhiere siano munite di almeno
due traverse orizzontali (Figura 38 e Figura 39,
p. 39 e Figura 46).

Raccomandazione upi: per motivi di sicurezza
vanno preferite le costruzioni tubolari con
rivestimenti totali e trasparenti come p. es.
vetro acrilico o vetro stratificato (Figura 47).
Figura 46
Ringhiere secondo FINA
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Figura 47
Ringhiera con vetro stratificato
Requisiti di sicurezza tecnici
41
Tabella 2
Distanze di sicurezza secondo FINA per gli impianti per tuffi
Trampolino
Piattaforma
0.50
0.50
0.60
1.50 (min. 0.60)
1.50
1.50
3.00
Altezza
1.00
3.00
0.60 1.00
2.60 3.00
5.00
7.50
10.00
Verticale
Distanza
A-1
1.50
1.80
A-3
1.50
1.80
A
Dall'appiombo
indietro alla
parete vasca
Categoria
Minimo
Preferibile
A/A
Dall'appiombo
indietro alla
piattaforma
sottostante
Categoria
Minimo
Preferibile
B
Dall'appiombo
indietro alla
parete vasca
laterale
Categoria
Minimo
Preferibile
B-1
2.50
2.50
B-3
3.50
3.50
C
Dall'appiombo
all'appiombo
contiguo
Categoria
Minimo
Preferibile
C 1-1
2.00
2.40
C 3-3, C 3-1
2.20
2.60
D
Dall'appiombo
alla parete
vasca opposta
Categoria
Minimo
Preferibile
D-1
9.00
9.00
D-3
10.25
10.25
E
Sull'appiombo
al soffitto
Categoria
Minimo
Preferibile
F
Spazio del
soffitto libero
(altezza libera)
dietro e su
ambo i lati
dell'appiombo
Categoria
Minimo
Preferibile
F-1
2.50
2.50
E-1
5.00
5.00
F-3
2.50
2.50
E-3
5.00
5.00
F-1 PL E-1 PL F-3 PL E-3 PL
2.75 3.25 2.75 3.25
2.75 3.50 2.75 3.50
F-5
2.75
2.75
E-5
3.25
3.50
F-7.5
2.75
2.75
E-7.5
3.25
3.50
F-10
2.75
2.75
E-10
4.00
5.00
G
Spazio del
soffitto libero
(altezza libera)
dall'appiombo
verso avanti
Categoria
Minimo
Preferibile
G-1
5.00
5.00
E-1
5.00
5.00
G-3
5.00
5.00
E-3
5.00
5.00
G-1 PL E-1 PL G-3 PL E-3 PL
5.00 3.25 5.00 3.25
5.00 3.50 5.00 3.50
G-5
5.00
5.00
E-5
3.25
3.50
G-7.5
5.00
5.00
E-7.5
3.25
3.50
G-10
6.00
6.00
E-10
4.00
5.00
H
Profondità
all'appiombo
Categoria
Minimo
Preferibile
E-1
5.00
5.00
A-1 PL
0.75
0.75
B-1 PL
2.30
2.30
B-3 PL
2.80
2.90
C 1-1 PL
1.65
1.95
D-1 PL
8.00
8.00
E-3
5.00
5.00
H-1
3.40
3.50
A-3 PL
1.25
1.25
Verticale
Larghezza
Orizzontale
6.00
Verticale
6.00
Orizzontale
6.00
Verticale
5.00
Orizzontale
5.00
Verticale
10 metri
4.80
Orizzontale
7.5 metri
4.80
Verticale
5 metri
Lunghezza
Orizzontale
3 metri
Verticale
1 metro
Orizzontale
3 metri
Orizzontale
1 metro
H-3
3.70
3.80
H-1 PL
3.20
3.30
A-7.5
1.50
1.50
A-10
1.50
1.50
A/A 5/1
0.75
1.25
A/A 7.5/3,1
0.75
1.25
A/A 10/5,3,1
0.75
1.25
B-5
3.25
3.75
B-7.5
4.25
4.50
B-10
5.25
5.25
C 7.5-5,3,1
2.50
2.50
C 10-7.5,5,3,1
2.75
2.75
D-7.5
11.00
11.00
D-10
13.50
13.50
C 3-3Pl, C 3-1 PL C 5-3, C 5-1
2.00
2.25
2.10
2.50
D-3 PL
9.50
9.50
E-1 PL
3.25
3.50
A-5
1.25
1.25
D-5
10.25
10.25
E-3 PL
3.25
3.50
E-5
3.25
3.50
H-3 PL
3.50
3.60
E-7.5
3.25
3.50
H-5
3.70
3.80
H-7.5
4.10
4.50
H-10
4.50
5.00
K-7.5 J-10
4.00 11.00
4.40 11.00
K-10
4.25
4.75
J / K Profondità
Categoria
davanti
Minimo
all'appiombo a Preferibile
una distanza di
J-1
5.00
5.00
K-1
3.30
3.40
J-3
6.00
6.00
K-3
3.60
3.70
J-1 PL K-1 PL J-3 PL K-3 PL
4.50 3.10 5.50 3.40
4.50 3.20 5.50 3.50
J-5
6.00
6.00
K-5
3.60
3.70
J-7.5
8.00
8.00
L / M Profondità su
ambo i lati
dell'appiombo
a una distanza
di
Categoria
Minimo
Preferibile
L-1
1.50
2.00
M-1
3.30
3.40
L-3
2.00
2.50
M-3
3.60
3.70
L-1 PL M-1 PL L-3 PL M-3 PL L-5
1.40 3.10 1.80 3.40 3.00
1.90 3.20 2.30 3.50 3.50
M-5
3.60
3.70
L-7.5 M-7.5
3.75 4.00
4.50 4.40
N
Angolo di inclinazione con cui può salire il fondo vasca fuori della zona con profondità massima: 30 gradi
Angolo di pendenza per ridurre l'altezza sel soffitto fuori della zona con altezza libera massima: 30 gradi
Max. angolo
inclinazione:
E-10
4.00
5.00
L-10
4.50
5.25
M-10
4.25
4.75
Note per C: le misure di C si riferiscono alle piattaforme non più larghe delle misure indicate sopra. Altrimenti vanno ampliate della metà della larghezza piattaforma più
grande.
42
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Figura 48
Schema di un impianto per tuffi – Sezione longitudinale
Figura 49
Schema di un impianto per tuffi – Sezione trasversale
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
43
6.
Acquascivoli
presentare
punti
di
schiacciamento
o
di
cesoiamento. Vedi anche cap. 4.1, p. 27.
Il mercato degli acquascivoli è vastissimo e in
continuo sviluppo. La sicurezza degli utenti deve
6.2
Sorveglianza
essere garantita in ogni caso.
La sorveglianza di un acquascivolo comprende la
6.1
Aspetti generali
manutenzione,
l'istruzione,
l'assistenza
e
la
correzione degli errori. Buoni requisiti per una

Gli scivoli molto frequentati e con un elevato
sorveglianza efficace di un'acquascivolo hanno le
rischio (kamikaze, harakiri, gallerie e scivoli
persone con un ottimo senso di responsabilità,
larghi, canyon ecc.) vanno sorvegliati, solo così
un'autorità naturale, affinità con l'acqua e che ci
è possibile garantire la sicurezza degli utenti in
sanno fare con i bambini.
tutto l'impianto.


Per ogni acquascivolo la pianificazione va
Manutenzione: per motivi di igiene e sicurezza si
preceduta da un'analisi del rischio. In questa
rende necessaria una manutenzione regolare
vanno determinati i rischi e le situazioni
dell'acquascivolo. Se il produttore/rivenditore non
pericolose che potrebbero sorgere per chi usa
stabilisce
uno scivolo.
questa andrebbe effettuata almeno una volta
Durante la pianificazione e la costruzione si
l'anno.
nessun
intervallo
di
manutenzione,
consiglia di ricorrere agli appositi specialisti e di
procurarsi le informazioni necessarie presso altri
specialisti e i produttori.

In ogni caso va tenuto conto delle più recenti
edizioni delle norme SN EN 1069 Acquascivoli
parte 1 e 2.

Prima di assegnare il mandato bisogna chiedere
un certificato al produttore o al rivenditore che
conferma che gli acquascivoli sono a norma.

Con
la
scelta
giusta
dell'ubicazione,
del
Figura 50
Acquascivoli
modello, del percorso dello scivolo e dell'arredo
totale è possibile prevenire diversi problemi di
sicurezza. Per esempio: scale e scivoli intasati,
cadute dallo scivolo, tamponamenti, lesioni
nella zona d'uscita, ustioni causate dallo scivolo
e i punti d'intrappolamento.

Gli acquascivoli devono essere costruiti in modo
tale che le aperture non presentino punti
d'intrappolamento per dita, testa, collo, piede,
gamba o capelli. Le parti snodabili non devono
44
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
L'acquascivolo va controllato visualmente ogni

restare nella zona d'immersione (p. es. per
giorno; così è possibile riparare tempestivamente i
spaventare o spruzzare acqua addosso alle
guasti (p. es. causati da vandalismo).
persone che seguono)

sfrenatezza e spavalderia
Istruzione: gli addetti alla sorveglianza devono far
notare le posizioni per scivolare permesse agli
utenti. Poiché scivolare in modo «corretto» è più
divertente. Inoltre, i bambini fino a 8 anni possono
usare lo scivolo solo se accompagnati dai genitori o
da un'altra persona che ne fa le veci.
Assistenza:
l'assistenza
si
rende
necessaria
quando un utente rinuncia a scivolare e deve
riscendre. Oppure se un bambino fino a 8 anni usa
lo scivolo senza essere accompagnato da un
adulto; a seconda della zona d'uscita questi
bambini non possono stare in piedi nella zona
d'immersione (profondità).
Correzione dei comportamenti non permessi: i
comportamenti non permessi vanno corretti se una
persona
si
comporta
inconsapevolmente
in
consapevolmente
modo
non
o
permesso,
cagionano una situazione pericolosa sullo scivolo o
nell'immediata vicinanza come p. es.:

intervalli di partenza insufficienti (valutazione
errata della velocità)

posizioni di discesa che non garantiscono lo
sguardo in avanti

Figura 51
Fermarsi nello scivolo causando un «intasamento»
posizioni di discesa vietate (in piedi, sulle
ginocchia)

cambiamento della posizione (per es. dalla
posizione sulla schiena a quella sulla pancia)
durante la discesa

velocità insufficiente o troppo alta

frenare e fermarsi sullo scivolo

arginare le acque (Figura 51)

incatenamento di più persone («bob»)
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
45
6.3
Classificazione
Per poter offrire un'idea della vasta gamma di
acquascivoli oggi in commercio, alle descrizioni dei
singoli tipi sono abbinate delle foto.
Tabella 3
Classificazione degli acquascivoli
Tipo
Descrizione
Figura
1
1.1
Scivolo diritto per bambini con altezza massima di 1 m tra zona di partenza e superficie
dell'acqua e una pendenza media di ≤ 70%.
1.2
Scivolo singolo diritto per bambini con una pendenza media di ≤ 70% e un'altezza di
1–3 m tra zona di partenza e superficie dell'acqua.
2
2.1
Scivolo singolo con curve per bambini con una pendenza media di ≤ 70% e un'altezza
di ≤ 3m tra zona di partenza e superficie dell'acqua.
2.2
Scivolo singolo elicoidale per bambini con una pendenza media di ≤ 70% e un'altezza
di ≤ 3m tra zona di partenza e superficie dell'acqua, il raggio dello scivolo è sempre
costante e unidirezionale.
Fonte: www.wiegand-maelzer.de / www.klarer.com
46
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Tabella 3 – Continuazione
Classificazione degli acquascivoli
Tipo Descrizione
3
Scivolo singolo con pendenza media di max 13%, esclusa parte finale. La velocità media
degli utenti deve corrispondere a ≤ 5 m/s e la velocità massima a ≤ 8 m/s.
4
Scivolo singolo con pendenza media tra 13% e 20 %, esclusa parte finale. La velocità
media degli utenti deve corrispondere a ≤ 10 m/s e la velocità massima a ≤ 14 m/s.
5
Scivolo singolo ad alta velocità con pendenza media di almeno 20%, esclusa parte finale.
L'utente può raggiungere una velocità massima di > 14 m/s.
Figura
6
6.1
Scivolo a più corsie con corsie parallele separate (diritte o a curva), una accanto all'altra
su una lunghezza totale e una pendenza media di massimo 13%. La velocità media degli
utenti deve corrispondere a ≤ 5 m/s e la velocità massima a ≤ 8 m/s.
6.2
Scivolo a più corsie con pendenza media tra 13% e 20 %, esclusa parte finale. La
velocità media degli utenti deve corrispondere a ≤ 10 m/s e la velocità massima a
≤ 14 m/s.
Figura non disponibile
Fonte: www.wiegand-maelzer.de / www.klarer.com
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
47
Tabella 3 – Continuazione
Classificazione degli acquascivoli
Tipo Descrizione
7
Scivolo largo diritto con una pendenza massima di 35%, non più alto di 8 m sopra la
superficie dell'acqua e 7,7 m sopra il pavimento. La velocità massima degli utenti deve
corrispondere a ≤ 8 m/s.
8
Scivolo singolo con tracciato longitudinale in pendenza e in salita, facendo scivolare
l'utente anche verso sù a volte sostenuto da un getto d'acqua o un apposito dispositivo.
Scivolo singolo diritto e largo che nella direzione in cui scivola l'utente permette a questo
di spostarsi su un lato o l'altro. La velocità massima degli utenti deve corrispondere a
≤ 14 m/s.
9
10
Figura
Figura non disponibile
Combinazione di scivoli che convoglia l'utente da un tipo di scivolo in un imbuto per far
terminare il suo percorso su uno scivolo elicoidale. Alla fine passa attraverso un'apertura
sul suolo per terminare nella zona d'immersione o su un'altro scivolo.
Fonte: www.wiegand-maelzer.de / www.klarer.com
48
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
6.4
Accesso/salita

Le scale devono essere munite di ringhiere a
norma SIA 358 Ringhiere e parapetti. Per gli
Le vie di collegamento tra la fine e l'inizio dello sci-
accessi, le scale e le scalette va usato materiale
volo ovvero dell'accesso vanno pianificate in modo
che è antisdrucciolevole.
da non disturbare le altre zone dell'impianto.

Le vie d'accesso devono essere larghe almeno
6.5
Entrata
1,20 m.



L'accesso può avvenire tramite scale, scalette o
Durante le ore di punta, all'entrata si formano degli
rampe. Le scale a pioli non sono permesse. Se si
ingorghi e la gente comincia a spingersi. Presso le
usa
un
entrate rialzate, inoltre, vi è il pericolo di cadute.
pianerottolo dopo un massimo di 15–18
Molti utenti sono particolarmente creativi e
gradini.
temerari per quanto riguarda la posizione di
Le scalette possono essere usate solo per le
discesa, giochi di gruppo e altro. Questi infatti
piattaforme fino a un'altezza di 3,05 m al di
entrano
sopra del canale delle vasche e avere una pen-
scendono, infine, in una posizione pericolosa.
denza

una
di
scala,
60–75°
bisogna
rispetto
realizzare
al
pavimento.
in
modo
scorretto
sullo
scivolo
e
Raccomandazione upi: davanti all'entrata per
Maggiori informazioni fornisce Figura 40, p 39.
lo scivolo, realizzare un pianerottolo per almeno
La cima di una colonna portante delle scale a
tre persone (secondo la norma 1069-1 i
chiocciola deve essere allestita in modo da non
pianerottoli devono avere una profondità di
poter essere scalata (pericolo di caduta). Ciò
almeno 50 cm).
può essere ottenuto p. es. con un elemento a

Davanti all'accesso collocare ben in vista un
cartellone con le posizioni di scivolamento
cono o un rialzo posto sulla colonna (Figura 52).
permesse e vietate nonché altri pittogrammi
informativi per l'uso dello scivolo. La norma
SN EN 1069-2 Acquascivoli, parte 2: fornisce
maggiori informazioni e pittogrammi.

Sull'intera lunghezza di scivolamento gli utenti
devono rimanere in contatto con la superficie
dello scivolo oppure prima di partire devono
essere stati informati che sussiste la probabilità
Figura 52
Cono sulla colonna portante principale
di essere sollevati involontariamente.

Prima dell'uso di uno scivolo gli utenti vanno
informati sugli eventuali effetti speciali previsti
(p. es. buio assoluto, onda ecc.).

I
pianerottoli
vanno
muniti
di
dispositivi
anticaduta di almeno 1 m di altezza misurata
dal punto più alto su cui una persona può stare
in piedi entro una distanza di 1 m dalla
ringhiera (vedi Figura 53). Se si usa una
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
49
ringhiera con aste verticali, tra le singole aste la
6.6
Zona di partenza
distanza deve essere di 11 cm.

Se l'altezza di caduta supera i 12 m, le ringhiere
Gli arrotondamenti insufficienti nella zona dove ci
devono essere alte almeno 1,30 m.
si siede nonché le curve o una pendenza
insufficiente
all'inizio
comportano
velocità
di
partenza troppo basse e aumentano il rischio di
tamponamenti.

Tra zona di partenza e di scivolamento va
montata una traversa di sicurezza a un'altezza
tra 0,80 e 1,00 m al di sopra della superficie di
scivolamento. Questa impedisce agli utenti di
accedere sullo scivolo in piedi e li costringe a
sedersi come previsto dal regolamento. Una
traversa è consigliabile anche per gli scivoli
tubolari.
Figura 53
Altezza dei dispositivi anticaduta

Per poter controllare gli intervalli di partenza si
consiglia di usare barriere oppure dei segnali
luminosi o acustici.

La zona dove ci si siede va arrotondata bene e
va prevista una pendenza di partenza di almeno
11%. Su una lunghezza di almeno 2 m, il tratto
di partenza dovrebbe essere privo di jumps o
curve.

È consigliabile collocare i bocchettoni nella
parte posteriore o laterale. Nella superficie dello
scivolo non sono permesse le aperture superiori
a 8 mm.
Figura 54
Pittogrammi per informare gli utenti
50
Requisiti di sicurezza tecnici
Figura 55
Zona di partenza con traversa di sicurezza e sbarramento
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
6.7
Zona di scivolamento

In generale le zone prive di ostacoli vanno
rispettate secondo le misure della Figura 56. I
La superficie di scivolamento deve essere liscia e
componenti tecnici inevitabili possono essere
priva di aplanarità. Fanno eccezione i giunti. Questi
usati nella zona priva di ostacoli ampliata se
devono essere fatti in modo da non cagionare
dispongono di una protezione, se sono lisce e
ferite agli utenti. La parte rialzata, dunque, non
planari. Gli eventuali spigoli vanno smussati.
deve venire a trovarsi nella direzione di discesa e
non deve dare fastidio.


Raccomandazione upi: la parte finale degli
scivoli deve avere un tratto rettilineo di 3 m.
Le pareti dei canali devono essere costruiti in
modo che ad un utente che scivola in una
posizione permessa non sia possibile toccare o
raggiungere i bordi superiori.

I raggi delle curve, le pendenze, il flusso
dell'acqua, la successione delle curve e le loro
lunghezze devono essere adatti ai profili
dell'acquascivolo. I cosiddetti tracciati a S e i
«Jump» vanno interrotti con elementi rettilinei.
Se necessario, il profilo va completato con rialzi
laterali o schermi per l'acqua con un angolo di
rialzo di massimo 45°.

Onde e jumps vanno calcolati e costruiti in
modo che i bagnanti non vengano catapultati
fuori dal canale. Questi dunque non devono
decollare e la discesa deve avvenire in modo
sicuro.

Calcolare la pendenza e il flusso dell'acqua in
modo che gli utenti inesperti non si fermino
involontariamente.

Figura 56
Zone prive di ostacoli
L’altezza libera dei profili di galleria deve essere
di almeno 1,20 m. L'entrata della galleria va
allestita in modo da ridurre al minimo il rischio
d'infortunio in caso di scontro. Questo obiettivo
può essere raggiunto tagliando obliquamente
l'entrata.

I tubi e gli ambiti chiusi vanno costruiti in modo
da non far perdere l'orientamento agli utenti.
Dove è previsto un effetto particolare (per es.
buio totale o onda), bisogna avvisare gli utenti
prima della discesa.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
51
6.8
Zona di arrivo e d'immersione
6.8.2 Vasche di arrivo convenzionali

6.8.1 Uscite di sicurezza e vasche di arrivo di
sicurezza
Nel caso delle vasche d'arrivo convenzionali, in
parte combinate con vasche multiuso, gli utenti
in immersione non devono in nessun caso toc-
Un arrivo sicuro viene oggi garantito dalle
care il fondo o le pareti della vasca oppure
cosiddette uscite di sicurezza e dalle vasche di
scontrarsi con gli utenti di uno scivolo contiguo
arrivo di sicurezza. In questo modo si possono
(Tabella 5, p. 53 e Tabella 7, p. 54). Una
evitare i tamponamenti gravi poiché gli utenti
corrente d'acqua nella zona d'immersione
vengono frenati
permette di allontanare gli utenti e di ridurre il
convogliati
nell'acqua
automaticamente
non
profonda
lontano
e
dalla
traiettoria dello scivolo. Il medesimo effetto frena
pericolo di collisione.

Gli scivoli possono terminare a livello del bordo
gli utenti successivi, impedendo i tamponamenti.
della vasca, sconfinare nell'area delle vasche

oppure sporgere con un sostegno nella vasca.
Per motivi di sicurezza installare solo uscite di
sicurezza e vasche di arrivo di sicurezza. Le


Per le diverse altezze di caduta e profondità
dimensioni e la quantità dell'acqua vanno
vanno rispettate le misure indicate nella Tabella
determinate dal produttore.
4, p. 53 e Tabella 6, p. 54. Nella zona di arrivo,
Le uscite di sicurezza e le vasche di arrivo di
per le altezze di caduta supeori a 60 cm la
sicurezza devono essere costruite per ogni tipo
profondità dell'acqua va ampliata in modo tale
in
da non far toccare mai il fondo della vasca agli
modo
tale
che
durante
la
fase
di
scivolamento l'utente non sia mai in grado di
raggiungere il bordo della vasca o un altro
ostacolo.
utenti.

Nell'area d'immersione, il fondo della vasca
deve essere orizzontale e libero da aplanarità.
Nella direzione di discesa, la pendenza può
raggiungere al massimo il 10%.
Figura 57
Uscita di sicurezza
52
Requisiti di sicurezza tecnici
Figura 58
Vasca di arrivo di sicurezza
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Tabelle e schizzi di vasche di arrivo dei
tipi 1 e 2 in Tabella 3, p. 46,
cap. 6.3 Classificazione.
Tabella 4
Differenza di altezza tra parte finale e fondo della vasca nonché
profondità alla fine dello scivolo per i tipi 1 e 2
Pendenza della
parte finale
≤ 10%
Differenza di
altezza tra parte
finale e fondo
della vasca
0 cm
Figura 59
Figura relativa a tabella 4
Profondità
dell'acqua
min. 10 cm
≤ 10%
30 cm
min. 30 cm
≤ 10%
70 cm
min. 50 cm
> 10%
≤ 120 cm
100 cm
Figura 60
Figura relativa a tabella 5
Tabella 5
Misure zona d'immersione per i tipi 1 e 2
Misure
Tipo
1.1
1.2, 2.1, 2.2
L1
0
20 cm
L2
25 cm
50 cm
L3
75 cm
200 cm
B1
25 cm
50 cm
B2
25 cm
50 cm
B3
Larghezza scivolo
B4
B3 + 2 B1
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
53
Tabelle
e
schizzi
di
vasche
di
arrivo
dei
tipi 3, 4, 6, 7, 8, 9 e 10 in Tabella 3, p. 47–48,
cap. 6.3 Classificazione.
Tabella 6
Altezza di caduta e profondità dell'acqua nella zona
d'immersione per i tipi 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10
Altezza di caduta
≤ 20 cm
Figura 61
Figura relativa a tabella 6
Profondità dell'acqua
min. 100 cm
≤ 60 cm
min. 180 cm
Figura 62
Figura relativa a tabella 7
Tabella 7
Misure zona d'immersione per i tipi 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10
Misure
54
Tipo
3
4
6.1
6.2
7
L1
200 cm
200 cm
200 cm
200 cm
200 cm
600 cm
L2
200 cm
600 cm
600 cm
1000 cm
B1
50 cm
50 cm
50 cm
50 cm
50 cm
B2
100 cm
100 cm
100 cm
100 cm
100 cm
B3
Larghezza scivolo del corrispondente tipo
B4
B3 + 2 B1
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
6.9
Scala d'uscita
7.
Attrezzi per parco acquatico
Se l’acquascivolo termina in una vasca, per l’uscita
Per aumentare l’attrattività, le piscine allestiscono i
possono essere previste scale, scalette o rampe.
loro impianti con nuovi elementi fantasiosi. Sono

Le uscite vanno integrate in modo logico nel
sempre più diffusi i giochi gonfiabili e galleggianti
circuito funzionale. Questo deve garantire che
come i trampolini, i giochi per arrampicarsi e i
gli utenti non incrocino la via degli utenti di altri
castelli per saltare. Ma anche le reti d'arrampicata,
scivoli.
le scale di corda, le travi di equilibrio, le gallerie e
Le scalette devono essere munite su ambo i lati
altri
e le scale su almeno un lato di corrimano.
realizzare dei percorsi d'arrampicata.
Se sul medesimo lato di una vasca terminano



giochi
ancora
vengono
combinati
per
Di principio, per motivi di sicurezza, i giochi
diversi acquascivoli, le uscite vanno collocate in
galleggianti usati devono essere controllati in
modo da obbligare chi scende di andare verso
intervalli frequenti da personale appositamente
avanti e via dagli altri utenti.
formato.

I giochi galleggianti devono avere una spinta
sufficiente e disporre di una distribuzione di
spinta adeguata per poter portare il peso degli
utenti previsti sull'oggetto.

Gli oggetti vanno realizzati in modo tale da
permettere agli utenti di potersi arrampicare
nuovamente sul gioco dopo essere caduti in
acqua.

Il fissaggio dell'ancoraggio deve ritenere il gioco
fino a una forza del vento pari al 4 (scala
Beaufort) e con sopra gli utenti permessi.

Rispetto agli oggetti fissi vanno tenute delle
distanze di sicurezza di almeno 3 m.

Per
poter
permettere
dei
tuffi
sicuri,
il
produttore/rivenditore deve informare quanto
deve essere profonda l'acqua sotto il gioco
galleggiante.

Ogni singolo gioco deve essere corredato di
istruzioni per l'uso con avvertenze in forma di
pittogrammi.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
55

Gli utenti dei parchi acquatici, cadendo, non
devono mai poter urtare contro i bordi delle
vasche. Pertanto, vanno previste delle distanze
sufficientemente ampie.

Il percorso d'arrampicata va montato giusto sul
pelo dell'acqua. Là dove il percorso si trova a
più di 1 m sul livello dell'acqua, questa deve
essere così profonda che gli utenti non riescano
mai a toccare il fondo della vasca (Tabella 2,
p. 42).

L'orario d'apertura va determinato in un'istruzione per l'uso. È vantaggioso se il percorso
d’arrampicata non usato può essere sollevato e
fissato al soffitto. Durante l’uso dei giochi, gli
attrezzi
vanno
separati
tramite
corsie
galleggianti dagli altri utenti.

In ogni caso va tenuto conto delle norme
SN EN 15649 Articoli galleggianti per il tempo
libero da utilizzare in acqua parti 1 fino a 7.
Figura 63
Giochi galleggianti
56
Requisiti di sicurezza tecnici
Figura 64
Percorso d'arrampicata
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
8.
Attrezzi per la generazione di onde
9.
Pareti d'arrampicata
I generatori di onde sono sovente delle semplici
Nelle piscine le pareti d'arrampicata sono una
sfere che possono galleggiare in qualsiasi vasca e
soluzione
producono delle «onde ferme». Essendo prive di
d'arrampicata e piattaforma. Ci si arrampica
angoli e spigoli non possono ferire nessuno. Al
direttamente al di sopra dell'acqua e senza corda.
contrario delle vasche a onde tradizionali, le sfere
Chi raggiunge la presa collocata più in alto della
non hanno bisogno di misure preventive costose.
parete d'arrampicata salta, se le forze vengono a
Le onde, tuttavia, sono più piccole.
mancare prima ci si lascia cadere nell'acqua. Va

Si consiglia di fissare degli orari di esercizio
tenuto conto dei seguenti aspetti di sicurezza.
durante i quali vengono sospese le altre attività.


Gli
interruttori
armadietti
di
manipolazioni


a
chiave
comando
da
parte
integrati
negli
proteggono
di
persone
«ibrida»
composta
da
parete
La profondità dell'acqua e le dimensioni delle
vasche
devono
avere
dimensioni
che
da
impediscono agli utenti di sbattere contro il
non
fondo o il bordo delle vasche. Per questo motivo
autorizzate.
le vasche per i tuffi si prestano benissimo per le
L'area delle onde va delimitata dalle altre zone,
pareti d'arrampicata. Per le distanze di sicurezza
p. es. con corsie galleggianti.
si può consultare le regole FINA.
Gli utenti vanno avvertiti con il cartellone «Solo

Per
impedire
che
gli
utenti
si
siedano
per nuotatori». Durante l'esercizio vi e un
sull'estremità della parete, questa va realizzata
marcato
parzialmente a strapiombo. Inoltre, la parte
pericolo
d'infortunio,
per
questo
motivo si consiglia la sorveglianza dell'area.
posteriore della costruzione non deve essere
scalabile.
Figura 65
Attrezzo per la generazione di onde
Fonte: www.apiwaterfun.de
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Figura 66
Parete d'arrampicata su una vasca per tuffi
Fonte: www.waterclimbing.com
Requisiti di sicurezza tecnici
57

La parete d'arrampicata va collocata in modo che
gli
utenti
la
possano
raggiungere
solo
provenendo dall'acqua. Va impedito che ci si
possa accedere dal lato.

Per escludere il rischio di collisioni quando una
persona cade, tra i percorsi di salita usati
contemporaneamente va prevista una distanza
di almeno 6 m.

Si consiglia di stabilire degli orari d'uso durante
i quali la zona viene chiusa per gli altri utenti
della
piscina
(p.
es.
mediante
corsie
galleggianti). Per evitare le collisioni nella vasca
dei tuffi, bisogna proibire di fare dei tuffi e
usare
la
parete
d'arrampicata
contemporaneamente.

Durante le ore di maggior uso, la parete va
costantemente tenuta d'occhio.
Figura 67
Roccia d'arrampicata artificiale
58
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
10.
Soccorso

Per l'ambulanza va assolutamente predisposto
un accesso che deve essere libero in qualsiasi
In una situazione pericolosa, p. es. se sta
annegando una persona, un soccorso tempestivo e
efficiente
può
ridurre
drasticamente
momento.

Gli attrezzi di soccorso devono trovarsi sempre
a portata di mano nelle immediate vicinanze
le
delle vasche. Dovrebbero esserci almeno dei
conseguenze dell'infortunio.
salvagente o dei palloni di salvataggio con una
10.1 Impianti e attrezzi di soccorso
sagola
lunga
15 m
circa
e
un'asta
di
salvataggio.
I mezzi di comunicazione senza filo permettono di

Per i lidi si consiglia di tener pronto ulteriori
effettuare telefonate, ricerche di persone e chia-
attrezzi di salvataggio come le tavole spinali, le
mate di soccorso dovunque ci si trovi. Se nella
barche di salvataggio nonché maschera, snorkel
piscina si verifica un incidente, il bagnino può dare
e pinne.
l'allarme mediante un pulsante del telefono e tutte
le conversazioni telefoniche vengono interrotte. Per
10.2 Sistemi di sorveglianza
altri soccorsi si può far scattare la segnalazione
d'emergenza tramite un ulteriore pulsante (p. es.
Con i sistemi di rilevazione di annegamento
polizia sanitaria).
l'allarme scatta tempestivamente, permettendo di

Nelle
zone
ad
alto
rischio
d'incidenti
intervenire immediatamente (cap. 4.10.3, p. 34).
(trampolini, acquascivoli, lidi ecc.) predisporre
dei sistemi d'allarme – con allarme personale
10.3 Esercitazione di emergenza
integrato – ottici e acustici.

Per le situazioni di emergenza, il gestore deve
Le procedure d'intervento (dall'allarme fino alla
elaborare per iscritto e assieme alle autorità
consegna al pronto soccorso) dovrebbero essere
competenti un piano di emergenza sanitario.
esercitate periodicamente con il personale della
piscina. Anche la collaborazione efficace con il
personale
di
soccorso
(medico,
ambulanza,
elicottero di salvataggio)deve essere pianificata
bene.
Figura 68
Colonnina SOS
È
appurato
che
una
CPR
(rianimazione
cardiopolmonare) effettuata immediatamente sul
luogo
dell'infortunio
costituisce
un
fattore
significativo per ridurre gli infortuni acquatici e di
balneazione mortali e per evitare danni irreversibili.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
59
11.
Area da gioco
11.1 Parchi giochi, impianti all'aperto
11.2 Streetball
Lo streetball è una forma semplificata del basketball nato nei cortili delle metropoli americane. Si
Le aree di gioco sono divise in aree di gioco per
distingue dal basket perché si gioca solo su un
bambini, campi per giochi di palla e aree per altri
canestro.
svaghi. Le singole aree vanno realizzate in modo

x 15 m circa si presta per lo streetball.
variegato con piante e/o inserendole nel contesto
ambientale. Le aree di riposo vanno in ogni caso
Ogni campo piano di almeno 6 x 6 m fino a 14

Lo streetball non dovrebbe essere praticato tra
protette da qualsiasi disturbo.
attrezzi di gioco per altre attività ma su appositi

campi.
Le attrezzature da gioco devono essere a norma
SN EN 1176 Attrezzature e superfici per aree da

Nello streetball vi è il pericolo di scontri, per
gioco. Lo spazio di caduta attorno all’attrezzo
questo motivo bisogna collocare i canestri a una
dovrebbe essere lungo almeno 1,50 m. Il mate-
distanza di almeno 1 m da recinzioni o
riale ammortizzante dell’area di caduta deve
installazioni simili.
soddisfare le esigenze sull’ammortizzazione delle



Le aste devono essere prodotte in modo stabile.
cadute. Per l'igiene si sono rivelati vantaggiosi i
I canestri devono resistere a grandi sollecitazioni
materiali ammortizzanti sintetici.
perché i giocatori bravi saltano talmente in alto
I fornitori di attrezzature per parchi giochi e di
che si tengono al bordo superiore del canestro
materiali sintetici per attutire le cadute dovrebbero
e si lasciano pendere con tutto il peso del
fornire un certificato che i prodotti sono a norma.
corpo.
La documentazione tecnica dell'upi 2.025 Oasi
ricreative e l'opuscolo tecnico 2.010 Impianti
polisportivi all'aperto per le scuole e le associazioni
sportive forniscono maggiori informazioni sui
parchi giochi e gli impianti polisportivi all'aperto.
Figura 69
Area di gioco per bambini
60
Requisiti di sicurezza tecnici
Figura 70
Canestro per streetball
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
11.3 Impianti sport da spiaggia

Usare solo miscele di sabbia di quarzo speciali di
uno spessore tra 30 e 40 cm perché la sabbia di
Gli sport da spiaggia sono sport tradizionali che si
fiumi e laghi si indurisce troppo velocemente,
giocano su sabbia. Gli impianti per tali sport
rendendo il campo impraticabile.
arricchiscono l'offerta di una piscina e attirano un

Le fondamenta per le bussole in cui inserire le
maggior numero di clienti.
porte o i pali per reti vanno coperte di almeno

Maggiori informazioni sulla pianificazione di un
30 cm. Se sul campo si praticano diversi sport,
impianto per gli sport da spiaggia fornisce la
per motivi di sicurezza bisogna usare bussole
norma UFSPO 131 Installations de sports de
amovibili.

plage.

A seconda del livello di gioco (agonistico o dilet-
Per ridurre il pericolo d'infortuni, i pali per reti
possono essere rivestiti con delle protezioni.
tantistico) vanno rispettate le apposite distanze
di sicurezza (vedi Tabella 8).

Va eliminato qualsiasi punto in cui si può
inciampare perché i giocatori indossano dei
Figura 71
Campo di Beach Volley
costumi e di conseguenza non sono protetti da
eventuali ferite.

Su un terreno piano, va preferita la costruzione
rialzata (il campo si trova a un livello più alto del
terreno circostante) perché bisogna scavare solo
poco attorno al campo. Qualora si imponessero
maggiori modifiche del terreno (p. es. su un
pendio), si consiglia di ricorrere alla costruzione
interrata (il campo è alla stessa altezza del
terreno circostante).
Tabella 8
Dimensioni del campo per impianti sport da spiaggia
Sport
Beach Volley
Beach Soccer
Beach Handball
Footvolley
Beach Basket*
Beach Tennis*
Note
Nazionale
Internazionale
da
fino
Distanza canestro 12 m
Campo singolo
Campo doppio
Beach Badminton*
*
Dimensione
campo
Lunghezza x
larghezza in m
16 x 8
16 x 8
35 x 26
37 x 28
27 x 12
16 x 8
15 x 8
18 x 6
18 x 9
12 x 5
Distanze di sicurezza
Linea laterale in m
Linea di fondo in m
min. 3 (max. 4)
min. 5 (max. 6)
1 fino 2
1 fino 2
3
min. 3 (max. 4)
1
3
3
1
min. 3 (max. 4)
min. 5 (max. 6)
1 fino 2
1 fino 2
3
min. 3 (max. 4)
3
3
2
Superficie lorda
Lunghezza x
larghezza in m
22 x 14
26 x 18
37 x 28
41 x 32
33 x 18
22 x 14
15 x 10
24 x 12
24 x 15
16 x 7
Le regole e le dimensioni del campo non sono ancora state definitie da nessuna federazione, le misure indicate rispecchiano le misure in uso per i campi amatoriali.
Fonte: UFSPO Macolin
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Requisiti di sicurezza tecnici
61
11.4 Slacklining

Le slackline tese su di uno specchio d'acqua
sono chiamate waterline. Sui lati vanno previsti
Nelle piscine pubbliche le slackline sono sempre più
spazi di caduta di almeno 3 m. Il pericolo
diffuse. Si tratta di esercizi di bilanciamento
d'infortunio può essere ridotto al minimo se ai
dinamico eseguiti su una fettuccia di poliestere tesa
punti di fissaggio i bordi delle vasche vengono
tra due punti.
coperte con degli appositi materassini. Per

Vanno rispettate le indicazioni del produttore su
motivi di sicurezza, le waterline vanno tenute
numero di utenti e forze di trazione secondo la
d'occhio mentre vengono usate.
norma
DIN
Allgemeine
79400
Slacklinesysteme
–
und
sicherheitstechnische
Anforderungen und Prüfverfahren.

Le slackline dovrebbero essere tese al di sopra
di un pavimento morbido (p. es. prato).

Se vengono fissate a un albero, bisogna
assolutamente
usare
delle
imbottiture
di
protezione per evitare danni allo strato esterno
dell'albero.Si raccomanda di effettuare una
perizia per l'albero.

All'inizio, le slackline non devono essere tese
troppo lunghe e non a una altezza superiore di
40–60 cm. In questo modo è più facile salire
sulla fettuccia e l'altezza di caduta è ridotta.

Su ogni lato dovrebbero essere previsti spazi di
caduta di min. 1,50 m. In questi spazi non
devono essere usati diversi materiali, non
devono esserci radici, pietre o altri oggeti su cui
potrebbe cadere un praticante di slacklining.
Figura 72
Slackline
62
Requisiti di sicurezza tecnici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
11.5 Porte mobili

Le norme SN EN 748–750 Attrezzature da gioco
per porte da calcio, pallamano e hockey
Sui campetti, le porte mobili che si ribaltano sono
prevedono che i pali siano muniti di adesivi con
pericolosissime. Se una persona si tiene alla
l'avviso «Pericolo! Assicurare le porte!». Il testo
traversa e dondola o se un bambino si arrampica
può anche essere sostituito da un pittogramma.
alla rete, le porte possono ribaltarsi e provocare
L'adesivo dell'upi 2.039 «Pericolo! Assicurare le
ferite gravi o persino la morte per frattura dell’osso
porte!»
del collo. Per questo motivo, le porte mobili (da
www.upi.ch.
calcio,
pallamano
e
hockey)
devono
può
essere
ordinato
sul
sito
Requisiti di sicurezza tecnici
63
essere
ancorate bene nel terreno.

Ancorare bene le porte mobili in modo che non
possano ribaltarsi. Le porte possono essere
ancorate con dei ferri d'ancoraggio, angolari da
fissare saldamente nel suolo o profili perimetrali
prolungati e massici oppure riempiti con sabbia.

Le porte mobili non usate vanno legate tra di
loro o fissate a un recinto o simile.

Sui campi con pavimenti sintetici o asfaltati
vanno usate solo le porte da inserire in bussole
a pavimento.
Figura 73
Le porte non fissate al suolo sono pericolosissime
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Figura 74
Adesivo upi 2.039 «Pericolo! Assicurare le porte!»
12.
Recinzioni, reti
Per delimitare un impianto si può scegliere una
recinzione alta 1,80–2,50 m. Per proteggere i
bagnanti e le strade bisogna installare delle reti
contro i palloni alti. Non è possibile fissare
un’altezza standard per le reti, poiché questa
dipende dalle caratteristiche del luogo e dagli sport
praticati.

Se l'impianto è costeggiato da una strada
cantonale o da un'autostrada, l'altezza della
rete va stabilita insieme all'autorità competente.

Sui campi molto frequentati si usano oggi
recinzioni metalliche al posto del reticolato
diagonale. Per evitare le scalate, nella parte
inferiore lo spazio tra i fili orizzontali deve
essere inferiore alla larghezza di una scarpa.

I fili d'ancoraggio dei reticolati diagonali devono
essere tesi regolarmente e i rigonfiamenti della
rete corretti.
Figura 75
Recinzione di una piscina scoperta
Tabella 9
Misure indicative per le reti contro palloni alti
Strade,
ferrovie ecc.
contigui
terreni
64
Requisiti di sicurezza tecnici
Altezza per le linee
laterali (m)
Altezza per le linee
di fondo (m)
4,00–6,00
8,00–10,00
3,00–4,00
6,00
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
VI. Aspetti giuridici
1.
Preambolo
appunto semplicemente ad una «causa»; in altre
parole ci si trova difronte ad una responsabilità
Nella
pianificazione
e
soprattutto
nella
senza colpa. Queste responsabilità speciali sono
realizzazione di piscine coperte e scoperte, si
regolarmente connesse a determinate cause con
devono considerare vari aspetti giuridici. Perciò si
un elevato pericolo (responsabilità del detentore di
raccomanda vivamente di rispettare le varie
un veicolo a motore, responsabilità del proprietario
disposizioni e norme esistenti in materia. Le
di un'opera, responsabilità del proprietario di
costruzioni, le installazioni e gli attrezzi che non
animali ecc.).
soddisfano i requisiti di sicurezza, oltre a poter
comportare
conseguenze
(risarcimento
danni)
di
e
diritto
penali
civile
3.
Pianificazione e realizzazione
3.1
Obblighi dell'impresario in base al
(sanzioni),
costituiscono notevoli fonti d'infortunio.
contratto d'appalto
2.
Definizione della responsabilità
civile
Ai sensi dell'art. 363 del Codice delle obbligazioni
(CO1) l'impresario si impegna a compiere un'opera
Per responsabilità civile si intende l'obbligo di dover
e il committente a pagare un compenso in base al
risarcire i danni cagionati a terzi in modo illecito. In
contratto d'appalto. L'impresario deve realizzare
genere, si tratta di omicidio, lesione personale o
l'opera in modo da non presentare difetti che
danno
potrebbero
materiale
patrimoniale.
a
anche
di
valore
o
ridurne
responsabilità extra-contrattuale e contrattuale. Se
L'opera deve inoltre essere costruita in modo che
tra la parte lesa e l'autore del danno vi è un
un suo uso adeguato non metta in pericolo o
rapporto contrattuale, il sinistrato può fondare i
danneggi le persone.
sulle
relative
alla
(contratto
di
Per realizzare un'opera che non presenti dei difetti,
compravendita, contratto d'appalto, contratto di
è necessario attenersi tra l'altro alle regole dell'arte
locazione, mandato ecc.). Se tra la parte lesa e
riconosciute nel campo della costruzione. Oltre alle
l'autore del danno non vi era alcun rapporto, viene
norme legali e alle prescrizioni degli organi di
applicata
controllo, ne fanno parte, quali criteri per
responsabilità
la
disposizioni
tra
privarla
sensibilmente il valore o l'idoneità all'uso previsto.
diritti
distinguere
lesione
la
suoi
Bisogna
volte
contrattuale
responsabilità
extra-contrattuale.
una
l'adempimento delle regole dell'arte, anche le
responsabilità in caso di colpa. La responsabilità
norme delle organizzazioni di settore. Ciò vale in
causale – da cui deriva una responsabilità più

Entrambe
le
responsabilità
generano
severa – costituisce una responsabilità speciale. In
questo caso si tratta di una responsabilità dovuta
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
1
Legge federale del 30 marzo 1911 di complemento del
Codice civile svizzero (Libro quinto: Diritto delle
obbligazioni), SR 220
Aspetti giuridici
65
particolare per le norme SIA in materia di
produzione di un prodotto. Oltre ai produttori veri
costruzioni.
e
Queste
regole
riconosciute
della
propri,
sono
quindi
responsabili
anche
i
scienza delle costruzioni mirano principalmente a
produttori di materie prime o di parti componenti, i
permettere la costruzione di opere prive di difetti,
cosiddetti quasi-produttori, che contrassegnano il
cioè senza vizi e danni di costruzione. Rispettando
prodotto con il proprio nome, marchio o altro
le regole della scienza delle costruzioni, architetti,
segno
ingegneri e imprenditori possono perciò essere
commercianti, se non è possibile risalire al
sicuri che normalmente si è tenuto conto in modo
produttore o al fornitore. Il danno comprende sia i
adeguato della sicurezza e della durabilità delle
danni alle persone sia quelli materiali.
distintivo,
gli
importatori
nonché
i
loro opere. In caso di infrazione, i pianificatori e gli
imprenditori sono responsabili dei difetti e dei
Il danno al prodotto difettoso stesso non viene
danni cagionati.
rilevato dalla responsabilità per danno da prodotti.
Questo danno è oggetto dell'obbligo di garanzia.
3.2
Obblighi del produttore in base alla
responsabilità per danno da
La Legge sulla responsabilità per danno da prodotti
prodotti
si applica ai prodotti messi in circolazione dopo il
1°gennaio 1994.
Dal 1° gennaio 1994 è in vigore la nuova legge
federale sulla responsabilità per danno da prodotti
3.3
Requisiti secondo la legge federale
sulla sicurezza dei prodotti
2
(LRDP) del 18 giugno 1993 . Per responsabilità per
danno da prodotti si intende che il produttore è
responsabile del danno causato da un difetto del
Giusta la Legge federale sulla sicurezza dei prodotti
suo prodotto in commercio. Sono considerati
del 12 giugno 2009 (LSPro)3 i prodotti – dei quali
prodotti tutti i beni mobili, anche se incorporati in
fanno parte anche gli attrezzi sportivi – devono
altri beni mobili. Un prodotto è generalmente
essere realizzati in base ai principali requisiti di
considerato difettoso quando non offre la sicurezza
sicurezza e di salute oppure, se non esistono simili
che un consumatore «medio» può attendersi
requisiti, secondo lo stato dell'arte ed essere
legittimamente tenuto conto di tutte le circostanze.
concepiti in modo che, usando la dovuta diligenza,
Perciò i produttori sono tenuti a rispettare le norme
il loro impiego appropriato non metta in pericolo la
esistenti in materia nonché applicare lo stato
vita o la salute di utenti e terzi.
dell'arte
generalmente
riconosciuto.
La
responsabilità per danno da prodotti è una
Un altro importante fattore per la sicurezza di
responsabilità
colpa
installazioni e apparecchi tecnici è costituito, oltre
(responsabilità causale). Il produttore deve dunque
che dalle misure costruttive e di protezione adot-
rispondere di ogni difetto del suo prodotto anche
tate, dalla presenza di istruzioni per la manuten-
se non ne ha colpa.La legge considera responsabili
zione e di una descrizione dei rimanenti rischi.
tutte
le
indipendente
persone
coinvolte
da
nel
processo
di


2
3
66
Legge federale del 18 giugno 1993 sulla responsabilità per
danno da prodotti (LRDP), SR 221.112.944
Aspetti giuridici
Legge federale del 12 giugno 2009 sulla sicurezza dei
prodotti (LSPro), SR 930.11
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
La LSPro si applica all'offerta e alla messa in
caso. La responsabilità del proprietario dell'opera
circolazione di prodotti su tutto il territorio
costituisce
svizzero, indipendentemente dal fatto che siano
(responsabilità indipendente da colpa).
anche
una
responsabilità
causale
stati prodotti in Svizzera o all'estero.
Ai sensi dell'art. 58 cpv. 2 CO al proprietario di un
Il 1° luglio 2010, la LSIT4 è stata sostituita dalla
edificio è riservato il diritto di regresso verso altre
LSPro. Si applicano dunque i medesimi requisiti
persone (architetto, imprenditori ecc.) che in suo
come nell'Ue e nello SEE.
confronto sono responsabili dei danni. Il genere di
regresso
3.4
dipende
dalle
relazioni
giuridiche
Doveri del proprietario dell'opera
(contratto d'appalto, contratto d'architetto ecc.).
(responsabilità del proprietario
Se per esempio per un difetto di costruzione si
dell'opera)
dovesse crollare un acquascivolo e venissero feriti
degli utenti o altre persone, il proprietario
Giusta l'art. 58 CO il proprietario di un edificio o di
dell'opera sarebbe responsabile dei danni. Questo
un'altra opera è tenuto a risarcire i danni cagionati
tuttavia può fare regresso – come menzionato
da
di
sopra – verso fornitori, architetti, costruttori ecc. Il
manutenzione. Sono considerati opere tutti gli
difetto, però, doveva essere inappariscente per il
oggetti stabilmente collegati al suolo e prodotti
proprietario dell'opera, altrimenti avrebbe dovuto
artificialmente.
farlo riparare già quando è sorto. Il proprietario è
vizio
di
costruzione
o
da
difetto
responsabile anche della manutenzione corretta
Il proprietario deve dunque garantire che lo stato e
della sua opera. In caso di danni dovuti a una
la funzione della sua opera non danneggi niente e
manutenzione
nessuno. Se configurazione e funzione non
portanti
garantiscono la sicurezza, si parla di difetto. Questo
responsabile.
insufficiente
corrosi),
il
(p.
proprietario
es.
elementi
viene
reso
può essere rappresentato da un impianto difettoso,
da
una
realizzazione
difettosa
o
da
una
Anche in questo contesto il rispetto e l'applicazione
manutenzione inadeguata. Un difetto non deve
delle norme e delle direttive in materia delle
forzatamente essere riconducibile ad un errore
organizzazioni specializzate al momento della
umano. Anche quando è dovuto al caso (p. es.
manutenzione, del controllo e della sorveglianza
condizioni meteorologiche) il proprietario deve
delle opere è di massima importanza. Chi attua le
assumersi le proprie responsabilità. Questo deve
regole riconosciute dell'edilizia anche in occasione
tuttavia rispondere solamente dei rischi inerenti
di lavori di manutenzione eseguiti su un'opera,
all'uso e alla funzione abituali dell'opera. Non si
contribuisce in modo determinante alla sicurezza di
tratta quindi di difetto, se a provocare un danno
questa e può – inoltre – limitare il proprio rischio di
sono rischi straordinari o un comportamento
responsabilità.
inadeguato. Per accertare la presenza di un difetto,
bisogna quindi valutare le circostanze concrete del

4
Legge federale del 19 marzo 1967 sulla sicurezza delle
installazioni e degli apparecchi tecnici, RS 819.1
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Aspetti giuridici
67
4.
 Impiegati di piscina con brevetto SSS Plus
Obblighi del gestore di piscine
Pool o Pro Pool nonché BLS-AED valido
Ai sensi della legge sulla ristorazione, l'oste di una
osteria è obbligato ad alcuni modi di agire e ad
igba = Comunità svizzera d'interessi per la
alcune precauzioni; per il gestore di una piscina
formazione professionale dei dipendenti di bagni
pubblica
vale
altrettanto.
Il
cliente
deve
–
fondamentalmente – poter usufruire dell'impianto
Quali sono i doveri in dettaglio del gestore di una
in modo da non correre rischi per la propria salute
piscina?
o vita. Il gestore ha l'obbligo di provvedere –

Impianto privo di difetti
secondo le circostanze – a tutte le appropriate e
Una piscina costituisce un'opera ai sensi dell'art.
ragionevoli misure necessarie per la sicurezza dei
58 del Codice delle obbligazioni (CO). Un'opera
bagnanti. Con il pagamento di un biglietto
deve essere costruita in modo da garantire un
d'ingresso per usare la piscina, tra gestore e cliente
uso sicuro. Il criterio di una tale concezione
viene costituito un contratto che concede ad
risulta dall'uso e dalla funzione dell'opera. Una
entrambi determinati diritti ma anche doveri.
piscina deve poter essere usata da adulti,
adolescenti e bambini senza correre alcun
Il bagnante deve:
rischio.

pagare il biglietto d'ingresso


attenersi alle regole e rispettare gli ordini del
Queste esigenze possono essere realizzate
bagnino
secondo le disposizioni e direttive cantonali
Sufficiente qualità dell'acqua e igiene
«Umgebungshygiene»
della
Associazione
Il gestore di una piscina deve essenzialmente:
Svizzera per la protezione della salute e di

mettere a disposizione degli impianti privi di
tecnica ambientale ASTA. In questo contesto è
difetti
importante che la qualità dell'acqua venga
provvedere a una sufficiente qualità dell'acqua
controllata regolarmente.


e igiene

Garantire la sorveglianza e l'ordine della
garantire la sorveglianza e l'ordine nell'impianto
piscina tramite bagnini qualificati
tramite personale qualificato come
In genere, tra bagnino e gestore della piscina
 capobagnino con diploma federale
sussiste un rapporto d'impiego. Nel contratto
 specialista stabilimenti balneari con attestato
tra cliente e gestore, il bagnino tuttavia non
professionale federale (esame di professione)
costituisce un partito, ciononostante riveste un
 specialista stabilimenti balneari con diploma
ruolo importante poiché per la legge questo è
una cosiddetta persona ausiliare del gestore. Il
APR (attestato professionale)
 addetti
agli
stabilimenti
balneari
con
commessi
diploma igba (BAKU)
 vigile delle acque AMB
 addetto
agli
stabilimenti
attestato igba (livello base)
gestore è dunque responsabile degli errori
dal
bagnino.
In
merito,
nella
decisione del 28 ottobre 1987 (DTF 113 II 424)
balneari
con
il Tribunale federale ha deliberato quanto
segue: è dovere del bagnino sorvegliare la
piscina – specialmente nei luoghi pericolosi – in
68
Aspetti giuridici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
modo da poter intervenire immediatamente al
5.
Quando c'è bisogno di un bagnino?
5.1
Lidi senza impianti particolari e
momento di qualsiasi irregolarità che osserva lui
stesso o che gli viene segnalata. Si tratta di
senza sorveglianza
parametri molto alti. Con questa decisione, il
Tribunale
federale
ha
dimostrato
che
la
sicurezza dei bagnanti è molto importante.
Il semplice accesso libero alla riva di un lago o
Concretamente esige una sorveglianza efficace
fiume con la possibilità di potervi fare il bagno non
dei punti pericolosi come le vasche, i trampolini,
comporta
gli acquascivoli ecc. durante gli orari di
particolare. Non bisogna ricorrere a nessuna misura
apertura, chiedendo con ciò anche un contatto
particolare per proteggere le persone da un
ottico e acustico con i bagnanti. I gestori e i
infortunio.
bagnini devono di conseguenza risolvere nel
sorvegliare tali punti.
nessuna
In
creazione
particolare
di
non
un
è
pericolo
necessario
migliore di modi il compito di sorveglianza.

Possibili approcci:
Se l'accesso alla riva viene possibilitata grazie a
 prevedere sufficienti risorse economiche per
misure architettoniche, bisogna tener conto che
l'esigente lavoro di sorveglianza
 garantire
un
sufficiente
organico
tale
di
personale qualificato

adeguare gli orari di apertura ai lavori da
svolgere nell'impianto e allo staff attuale
accesso
è
regolato
dall'art.
58
CO
(responsabilità del proprietario di un'opera). Per
questo motivo gli accessi quali scale, ringhiere,
parapetti ecc. devono essere realizzati senza difetti
ed essere sottoposti a manutenzione regolare.
 usare mezzi tecnici di sorveglianza a distanza
(video)
5.2
Impianti balneari con istallazioni
piccole e senza sorveglianza
Se gli accessi a un lago sono concepiti come zona
balneabile, si devono prevedere le misure di
sicurezza idonee. Bisogna p. es. ubicare delle
avvertenze se un impianto balneare cela dei pericoli
normalmente sottovalutati dai bagnanti.
Se tali impianti dispongono di attrezzature da
gioco, impianti per i tuffi, zattere ecc., questi
possono presentare pericoli notevoli per gli utenti
inesperti. In questo modo in generale si causano
pericoli
che
necessitano
l'assunzione
di
un
bagnino. Se non è possibile assumere un bagnino,
va rinunciato a impianti come attrezzature per
gioco, impianti per i tuffi, zattere ecc.
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Aspetti giuridici
69
5.3
Lidi con sorveglianza
5.5
Conclusione
Le zone balneabili allestiti come lidi sono soggetti a
La legge non regola la sorveglianza di un impianto
elevati requisiti di sicurezza. Tali impianti balneari
balneare, ma un obbligo è deducibile dalla
suggeriscono un servizio professionale. Va da sé
generale regola del rischio svilupatasi con l'attività
che non devono presentare difetti di costruzione. I
giudiziaria: chi cagiona uno stato pericoloso deve
bagnanti vengono invitati a usare le attrezzature
adottare le precauzioni ragionevoli per prevenire
messe a disposizione. Queste celano spesso pericoli
un eventuale danno. Più elevato è il potenziale di
sottovalutati. Per questo motivo i gestori degli
rischio più severe sono le misure di sicurezza
impianti balneari devono adottare tutte le misure
richieste. Il gestore di una piscina ha perciò
necessarie per proteggere i bagnanti. Tra le misure
l'obbligo di provvedere – secondo le circostanze – a
rientra anche l'assunzione di un adeguato numero
tutte le appropriate e ragionevoli misure necessarie
di bagnini. Al bagnino possono essere affidate
per la sicurezza dei bagnanti.
anche altre mansioni piccole. Queste persone però
non vanno impiegate nella ristorazione visto che
Tuttavia non si può indicare un numero generale di
tali mansioni – specialmente mei momenti di
bagnini da assumere per un singolo caso. Se per un
maggiore
Questa decisione spetta al gestore e dipende da
afflusso
di
clienti
–
distolgono
diversi fattori come la grandezza e la topografia
l'attenzione da una sorveglianza efficace.
dell'impianto balneare, il numero di bagnanti e le
5.4
Piscina piccola di albergo o
loro capacità natatorie ecc. Una sorveglianza
campeggio
professionale
garantita
da
un
bagnino
è
particolarmente consigliata se l'uso della piscina è a
Anche le piscine piccole di alberghi o campeggi
pagamento (capitolo VI. 4.) e/o l'impianto di
devono offrire la maggior sicurezza possibile. La
balneazione presenta un elevato potenziale di
piscina può p. es. essere sorvegliata con mezzi
rischio.
tecnici
(video,
sistemi
di
rilevazione
di
annegamento). Per motivi di responsabilità civile si
raccomanda tuttavia di assumere un bagnino
diplomato. L'upi consiglia di dichiarare in modo
inequivocabile se e quando l'impianto balneare
viene sorvegliato.
70
Aspetti giuridici
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Documentazione tecnica dell'upi
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Circolazione
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Sport
Casa, giardino,
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Aree di circolazione condivisa – Invitanti e sicure
(2.083)
Percorso casa-scuola – Misure per una maggiore sicurezza sul percorso
casa-scuola
(2.023)
Promozione del movimento: i bambini vanno sul sicuro – Manuale di
sicurezza per i responsabili di scuole dell’infanzia, scuole (dirne), asili
nido, preasili e altre strutture di accoglienza
(2.082)
Palestre – Raccomandazioni per la pianificazione, la costruzione e
l'esercizio
(2.020)
Sport per anziani: sicurezza e prevenzione degli infortuni
(R 0113)
Sicurezza nell'edilizia abitativa– Prescrizioni dei Cantoni svizzeri e del
Principato del Liechtenstein sulla configurazione edilizia di ringhiere,
parapetti e scale
(2.034)
Lista dei requisiti: pavimenti e rivestimenti – Requisiti in materia di
resistenza antisdrucciolo negli ambiti pubblici e privati con pavimenti
scivolosi
(2.032)
Pavimenti e rivestimenti – Progettazione, posa e manutenzione di
pavimenti sicuri
(2.027)
Acque artificiali e minori - Consigli per la sicurezza
(2.026)
Oasi ricreative – Consigli per la pianificazione e l'arredo di oasi ricreative
sicure e invitanti
(2.025)
Documentazione tecnica dell'upi 2.019
Documentazione tecnica dell'upi
71
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