Corriere di Novara
LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015
CRONACA
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BEN 187 SONO I CASI TRATTATI NELL’ULTIMO ANNO AL “CENTRO SERVIZI PARI OPPORTUNITÀ” DI NOVARA
Nuova campagna contro la violenza alle donne,
primo obiettivo: non far sentire sole le vittime
Qui sopra il riconoscimento alla studentessa gozzanese; a destra i relatori che in conferenza stampa a Palazzo Natta hanno fatto il punto della situazione
n “Amare non significa dover essere distrutte”. Questo
lo slogan creato da una giovane studentessa del Liceo di
Gozzano, Giulia Bariselli,
diventato il titolo della campagna di contrasto alla violenza sulle donne promossa
dalla Provincia di Novara.
Molti i soggetti coinvolti in
questa importante rete antiviolenza, dalle Forze dell’ordine agli Ordini professionali, tra gli altri avvocati e
medici, sino alla Prefettura e
alle amministrazioni e associazioni di volontariato.
Una campagna, che vuol essere anche di informazione e
che è stata presentata mercoledì mattina nell’aula consigliare di Palazzo Natta. A
illustrare quanto viene fatto
a tutela di chi è vittima di
violenza, la consigliera alle
Pari opportunità Laura Noro. Con lei molti rappresen-
tanti della rete antiviolenza e
sottoscrittori del Protocollo
antiviolenza, e anche il presidente della Fondazione
Comunità del Novarese
onlus, Cesare Ponti.
«La Giornata del 25 novembre, istituita nel 1999 come
Giornata mondiale contro la
violenza sulle donne - ha
esordito Noro - rappresenta
una data importante per tutti noi, per tutti i partner del
Protocollo contro le violenze e del nodo provinciale antidiscriminazioni. Stiamo
davvero collaborando con
tanti soggetti e tante realtà
per poter aiutare le donne
vittime di maltrattamenti e
violenze di ogni tipo. Abbiamo creato iniziative in molti
degli 88 Comuni della provincia, affinché ovunque ci
possa essere un aiuto concreto in tal senso. Ad Arona
ad esempio è istituito uno
Sportello donna, a Borgomanero c’è un Centro servizi pari opportunità gestito
proprio dalla Provincia e anche lo sportello del Consorzio Ciss Borgomanero. Altri
Consorzi attivi e che danno
ascolto a chi è vittima di violenza si trovano, per la zona
di Grignasco e Romagnano
Sesia, a Gattinara e poi anche a Trecate. Molti i progetti anche a Novara. Per quest’anno abbiamo pensato a
un’importante campagna di
comunicazione, con la realizzazione di opuscoli e poster con tutti gli indirizzi di
sportelli e centri che possono essere d’aiuto. Sono inseriti anche gli indirizzi delle
Forze dell’ordine, del 118,
dei Dea del Maggiore e del
Santissima Trinità. Un vero
e proprio prontuario per chi
ne avesse bisogno. Lo slogan
della campagna è di una stu-
dentessa gozzanese, che ha
partecipato a un concorso
indetto proprio per trovare
un titolo alla nostra campagna».
Nell’ambito dei progetti anche incontri per insegnanti e
giornalisti (il primo si è tenuto nell’auditorium del Liceo Bellini sabato scorso).
La consigliera Noro ha anche ricordato l’esistenza del
Fondo per la libertà e la dignità di ogni donna, aperto
da qualche anno alla Fondazione Comunità del Novarese onlus e al quale si può
donare per dare una mano
alle donne maltrattate.
«Noi continuiamo ad avere
il nostro centro - ha proseguito - ospitato nel terzo
cortile di piazza Matteotti e
dove può passare chiunque
necessiti di un aiuto. Ribadisco la sinergia tra tutti e la
sensibilizzazione e preven-
zione».
Come sottolineato dai rappresentanti della rete contro
la violenza, «occorre riuscire
a non far sentire sola la donna, perché la violenza porta
a una forte fragilità. Il lavoro
di rete è fondamentale per
fornire aiuti concreti, legali,
di reinserimento lavorativo
e non solo».
In futuro, si sta pensando
anche a corsi per i maltrattanti, con l’obiettivo di aiutarli a diventare consapevoli
delle loro azioni, ad assumersi le loro responsabilità.
A chiusura della conferenza
c’è stata la premiazione della
studentessa che ha creato lo
slogan.
Quanto ai dati, 187 sono i
casi trattati nell’ultimo anno
al Centro servizi pari opportunità di Novara. Un servizio cui si rivolgono donne in
difficoltà o maltrattate, ma
anche uomini, come anche
coppie che necessitano di un
aiuto, di una mediazione famigliare. L’utenza è principalmente italiana, con un
60,963% di soggetti che provengono da Novara città, un
32,620 dalla provincia e un
6,417 da altre province limitrofe. L’età di chi si rivolge al
servizio è tra i 31 e i 45 anni
per il 48,128%, tra i 46 e i 60
per il 31,016% e tra i 18 e i 30
per il 12,299%. C’è poi una
percentuale di poco più dell’8% di chi ha un’età sopra ai
60 anni.
In 64 casi si è svolto un solo
colloquio, in altri 64 due colloqui, in 45 casi seguiti tre.
Poi un 7,487% degli utenti
ha svolto più di tre colloqui.
Si sono forniti aiuti psicologici come anche assistenza
legale nel 123 dei casi.
Monica Curino
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