Comune di Treviglio
Consiglio Comunale del 1 ottobre 2009
Apertura di seduta
Presidente
… ieri sera, procediamo quindi con l’appello nominale a cura del
Segretario Generale, come da Regolamento. Prego Sig. Segretario.
Segretario Generale – appello nominale
Presidente
Grazie. Sono quindi presenti 14 Consiglieri Comunali, assenti i
Consiglieri Brambilla, D’Auria, Gatti, Gusmini, Merisi, Siliprandi, Zordan.
È raggiunto il prescritto numero legale, la seduta è legalmente valida
alle ore 19.15.
Prima iniziare col punto 9 all’ordine del giorno desidero rivolgere un
ringraziamento ai ragazzi, agli animatori dell’Oratorio San Zeno. Ieri è
stato distribuito a tutti i Consiglieri un loro lavoro intitolato: “Manifesto
della Città Solidale”. È sempre una cosa positiva che dei giovani si
impegnino per la città, per la polis, per la res publica e quindi a loro
credo sia giusto rivolgere un ringraziamento per l’impegno che
mostrano e l’interesse che manifestano per l’Amministrazione Pubblica.
Punto n. 1
REALIZZAZIONE DI UNA VASCA ESTERNA ED AMPLIAMENTO
IMPIANTO NATATORIO COMUNALE SITO IN VIA CRIPPA A
TREVIGLIO. CONCESSIONE FIDEJUSSIONE A FAVORE DELLA
PROJECT SPORT S.R.L.S.S.D. Presidente
Procediamo con il punto n. 9 all’ordine del giorno avente oggetto:
Realizzazione di una vasca esterna ed ampliamento impianto natatorio
comunale sito in via Crippa a Treviglio. Concessione fidejussione a
favore della Project Sport S.r.l.s.s.d.
Per l’esecutivo illustra il
provvedimento il dirigente Dott. Cervadoro a cui do la parola. Prego
dottore.
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Dott. Cervadoro
Buona sera a tutti. Si tratta di una deliberazione che è chiesta al
Consiglio in relazione al progetto, come abbiamo visto, di realizzazione
della vasca esterna e dell’ampliamento della piscina comunale, progetto
che è da realizzare con finanza di progetto, cioè affidato a una società
che provvederà a proprie spese alla realizzazione dell’opera e con una
concessione ventennale successiva; poi sostanzialmente provvederà al
pagamento delle rate conseguenti del mutuo che viene concesso.
L’istituto finanziatore di quest’opera, l’Istituto per il credito sportivo, a
fronte dell’approvazione del progetto e del parere favorevole da parte
degli enti competenti, quindi del CONI in questo caso, ha deliberato la
concessione del mutuo per un importo di 3.975.240 Euro. Chiaramente
siccome si tratta di opere che poi rimarranno nella proprietà del
Comune, chiede poi al Comune di garantire l’assolvimento delle
obbligazioni relative al pagamento di queste rate di ammortamento del
mutuo attraverso una fidejussione.
Appunto il riferimento normativo per questo particolare aspetto che
andiamo a verificare con questa delibera è appunto l’art. 207 del
T.U.E.L. che prevede che i Comuni possano rilasciare a mezzo di
deliberazione consiliare garanzia fidejussoria anche a favore, ci sono
altre casistiche, ma in questo caso ricorre in comma terzo, cioè a favore
di terzi, per l’assunzione di mutui destinati alla realizzazione o
ristrutturazione di opere a fini culturali sociali o sportivi su terreni di
proprietà dell’ente locale purché siano sussistenti le seguenti
condizioni: che il progetto sia stato approvato dall’ente locale e sia stata
stipulata una convenzione con il soggetto mutuatario che regoli la
possibilità di riutilizzo delle strutture in funzione della esigenza della
collettività locale; che la struttura realizzata sia acquisita al patrimonio
dell’ente al termine della concessione e che la convenzione regoli i
rapporti tra l’ente locale e mutuatario in caso di rinuncia di questo alla
realizzazione o alla ristrutturazione dell’opera; articolo che peraltro è
riportato nel testo della deliberazione.
Oltre a questo, quindi a questo aspetto tecnico rilevante, perché
sostanzialmente con questo atto si dà delega al sottoscritto, in nome e
per conto del Comune, ad andare a sottoscrivere il contratto di mutuo a
favore della Project Sport in qualità di fidejussore e quindi a garantire
sostanzialmente il pagamento delle rate e di tutti gli altri oneri e spese
conseguenti dall’erogazione di questo finanziamento. Qualche altra
magari informazione a corredo. Chiaramente le modalità di erogazione
del finanziamento previste nella bozza di contratto che viene allegata, è
stata trasmessa dall’Istituto per il credito sportivo, prevedono
sostanzialmente o il pagamento in unica soluzione a opere realizzate e
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collaudate, oppure, come sarà nel nostro caso, a stati di avanzamento
lavori regolarmente certificati da stato di avanzamento e certificato di
pagamento, vistati anche dall’ente. Quindi il finanziamento viene rogato
in questo caso alla società sulla base degli stati di avanzamento
approvati.
Per tutta la durata e a garanzia della sussistenza del bene, viene
richiesto chiaramente alla società di provvedere con tutte le coperture
assicurative per i vari rischi di eventi atmosferici piuttosto che incendio
e quant’altro, quindi ci sono poi tutte le questioni particolari penso
riportate nel contratto, c’è poi allegata una serie, un addendum con tutte
le condizioni particolari e sostanzialmente non ci sono spese da parte
del Comune, solo un accollo di responsabilità, cioè è una garanzia che
viene prestata, però è una fidejussione bancaria questa, quindi il
Comune non è che va a garantire moneta, ma semplicemente dà una
garanzia
tra
virgolette
personale,
come
persona
giuridica,
dell’assolvimento delle obbligazioni di rimborso del finanziamento
concesso.
(intervento fuori microfono)
se non pagano il Comune è obbligato in maniera solidale e quindi senza
vincolo alcuno da parte dell’ente finanziatore, per cui si rivale
assolutamente direttamente anche sul Comune. Infatti ci sono clausole
specifiche che derogano anche alcuni commi, alcuni articoli del Codice
Civile, per cui sostanzialmente c’è una responsabilità diretta e solidale
da parte dell’ente per questo finanziamento che viene concesso, in virtù
del fatto che poi l’opera in buona sostanza rimane, come previsto dal
T.U., deve essere su terreni di proprietà dell’ente e rimane acquisita
alla proprietà dell’ente.
Non so, se ci sono poi questioni tecniche particolari.. forse mi
dimenticavo, ci sono dei limiti ben precisi fissati dal T.U. per
l’assunzione di questo tipo di obbligazioni da parte del Comune, in
particolare i limiti sono fissati dall’art. 204 del T.U., che sono i limiti di
indebitamento, è una formula che prevede attualmente il limite fissato
nel 15% dell’entrata, dei primi tre titoli del Bilancio, così come rilevati
dal consuntivo del penultimo esercizio, quindi del 2007 in questo caso.
E per quanto riguarda gli interessi su mutui, sui quali l’ente presta
fidejussioni, queste sono limitate a un quinto di questa cifra che è stata
determinata precedentemente. Il calcolo è stato fatto e verificato, per
cui siamo ampiamente nei limiti, anche perché non abbiamo altre
garanzie fidejussorie di questo tipo. Se ci sono questioni di carattere
tecnico che volete rivolgere a me, sono a disposizione. Grazie.
Presidente
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Grazie dottore. Un intervento anche del Segretario per completare
l’esposizione, prego.
Segretario Generale
Per completare il quadro della disciplina del rapporto, evidenzio come ai
sensi della convenzione stipulata tra concedente e concessionario, tra
Comune e gestore dell’impianto, il gestore sia obbligato ad istituire e
mantenere durante tutta la durata, la vigenza della concessione, un
Fondo di Riserva per le manutenzioni straordinarie che dovessero
risultare necessitate per il funzionamento dell’impianto natatorio pari a
1.375.000 Euro, come la corretta esecuzione dei lavori debba essere,
perché i lavori non sono ancora partiti, garantita da una polizza
fidejussoria pari al 10% del valore dei lavori e inoltre la gestione
ordinaria dell’impianto è garantita con una polizza fidejussoria in
relazione agli adempimenti del concessionario pari ad Euro 100.000,
che diventeranno 200.000 con l’ampliamento dell’impianto e la
realizzazione della struttura esterna e dei corollari accessori, e su ogni
giorno di ritardo rispetto alla presentazione delle polizze è prevista una
specifica penale che ha un minimo di 300 Euro ed un massimo di 900
Euro.
Inoltre, nel contesto della convenzione è prevista la possibilità, in caso
di risoluzione del rapporto con il concessionario, che gli enti finanziatori
subentrino individuando un nuovo gestore nella logica della continuità di
tutti i rapporti e allo stesso modo, qualora dovesse, fatti salvi tutti i
profili risarcitori, succedere qualcosa di fortemente patologico, il
Comune rientrerebbe nella piena disponibilità della vicenda,
individuerebbe un nuovo gestore o potrebbe fare la scelta, anche se
vista la complessità dell’impianto e i tecnicismi dell’attività da porre in
essere, piuttosto remota come ipotesi, gestire in economia l’impianto, in
questo caso ovviamente diventando l’imprenditore della situazione.
Presidente
Ringraziamo il Segretario, dichiaro aperta la discussione, è iscritto a
parlare il Consigliere Manenti, ne ha facoltà.
Consigliere Manenti
Sono due interventi Presidente? Questo e le domande e intervento e poi
la replica?
Presidente
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Si, il primo… la replica dopo la replica della Giunta.
Consigliere Manenti
Ma le prime domande sono sul nostro partner, evidentemente io non
conosco il contratto di project financing, perciò non ero qua, non lo
conosco, non l’ho mai letto, però noi stiamo trattando una cosa diversa,
stiamo trattando una fidejussione su un mutuo, non ipotecario
ovviamente. E la prima domanda che mi faccio e che faccio a Lei, la
nostra controparte è la Project Sport, perciò la diligenza vuole che una
certa istruttoria su questa società noi dobbiamo averla fatta. Io pensavo
ci fosse agli atti, non l'ho trovata, me faccio le domande a Lei. In
particolare la prima domanda, il capitale sociale di quella società qua,
cioè ha un capitale sociale sufficiente a sopportare un’operazione di
questo tipo, ha un capitale sociale che è superiore ai 100.000 Euro,
perciò è una società dove c’è un collegio sindacale e perciò questa è la
prima domanda sul capitale sociale della società.
La seconda e che è la cosa minima che chiede qualsiasi istituto di
credito prima di farla sedere per trattare un mutuo, se è stata fatta la
verifica degli ultimi tre bilanci della società; perciò a seguito di questa
verifica quali sono le posizioni, quali sono gli utili, quali sono i capitali di
quella società, quale affidamento si può dare. La terza è sulle persone,
cioè chi è l’amministratore, chi sono i soci e i soci quali potenzialità
hanno. Questo mi sembra che sia nella diligenza per dare modo a noi
Consiglieri, che siamo l’organo che deve decidere, deve decidere una
cosa e come spiegherò poi potrebbe portare a mio modo di vedere,
nell’ipotesi più catastrofica, mi pare che Dott. Cervadoro anche Lei
l’abbia accennato nella Commissione, potrebbe portare addirittura allo
stato di insolvenza del Comune di Treviglio con tutte le conseguenze
che sono connesse.
Perciò la prima analisi che le chiedo è di riferire al collegio su queste
garanzie, cioè il nostro interlocutore è un interlocutore solido a parole,
ma io ritengo che debba essere solido nei fatti, perciò cosa hanno?
Bilanci, capitale sociale e collegio sindacale. Poi forse chiedevo
qualcosa di troppo, ma se hanno il collegio sindacale io prima di fare
un’operazione così chiedevo che il Presidente del collegio sindacale
della loro società fosse di nomina del Comune, in modo che io giorno
per giorno verifico i loro Bilanci ed evito gli eventuali dissesti. Perciò
questo potrebbe essere un argomento poi da verificare in un successivo
mio intervento.
C’era il discorso anche accennato, non c’è stato il discorso sulla
possibilità delle sub-garanzie, perciò il Comune di Treviglio, ovviamente
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l’ente finanziatore e giustamente vuole questa garanzia estremamente
chiusa, o fai questo o non te lo faccio, è una banca, alla fine è il suo
schema, fuori dal suo schema non può andare. Se c’è la possibilità che
il Comune di Treviglio comunque abbia trattato con loro delle subgaranzie che non sono… giustamente il Segretario parlava di garanzie
fidejussorie poi per determinate prestazioni di 100 o 200.000 Euro; si
parlava di assicurazione incendio, rischi nei confronti di terzi e sono
diciamo le cose normali, cioè il Comune di Treviglio si sia tutelato per
eventuali sub-garanzie. Perciò eventuali interventi privatistici da parte
loro, dove noi a nostra volta ci tuteliamo per l’ipotesi peggiore che
dovessimo pagare. Cioè dividiamo il rischio, nell’ipotesi in cui ci
succeda, per quello che chiedevo che anche le persone, perché poi la
società è anche una persona giuridica, ma dietro la società ci sono delle
persone, ecco se queste persone che vanno a fare un’operazione così
forte nei confronti del Comune di Treviglio, a mio modo di vedere se è
stata studiata o comunque è stata posta all’esame la possibilità che a
loro volta subgarantiscano l’ipotesi dell’inadempimento, perciò
garantendo che loro eventualmente, non so con quale mezzo, che
potrebbe essere a loro volta la fidejussione o la fidejussione attraverso
altri istituti di credito, il Comune di Treviglio per l’ipotesi peggiore.
La terza domanda che le faccio invece riguarda proprio il Comune di
Treviglio, perché non mi è chiaro se quanto diceva Lei
sull’appostamento a Bilancio di quel famoso 25% o comunque di quella
somma che Lei diceva, come fidejussione risponde a quanto leggo poi
nella delibera, perché nella delibera c’è scritto: ---(incomprensibile) ----- oneri derivanti dalle garanzie ------ assunte, nel quale il Comune dovrà
iscrivere con una deliberazione una variazione di Bilancio, somma in
misura adeguata alla copertura della garanzia fidejussoria assunta.
Allora chiaramente non si tratta della rata, ma si tratta del capitale
erogato fino a quel momento. Perciò a ogni stato di avanzamento noi
giustamente acquisiamo comunque nel patrimonio di Treviglio un
determinato bene e dobbiamo appostare in Bilancio pari garanzia di
quello che viene erogato, che ci troverà in grosse difficoltà quando ilo
bene sarà finito, le prime rate di ammortamento riguarderanno gli
interessi, non avranno ancora intaccato il capitale e perciò noi fra tre
anni avremo un appostamento in Bilancio sicuramente di 4 milioni di
Euro, che sono 8 miliardi. E l’UPIM, e la costruzione dell’UPIM? O
siamo lì?
Oggi noi non abbiamo rilevanze in Bilancio, ma chi governerà fra tre
anni, il Comune di Treviglio o comunque l’ente Comune di Treviglio fra
tre anni quando si vedrà a Bilancio una somma di 4 milioni di Euro che,
come c’è scritto in questo contratto, è immediatamente esigibile, cioè
chiedono, noi non sappiamo niente perché sono le due cose proprio che
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non mi piacciono in questo contratto, noi non sappiamo niente, noi non
possiamo sapere nulla sui rapporti fra finanziatori e stipulatori del
rogito, se non c’è la specifica autorizzazione, che lo dice il punto n. 10,
perciò non possiamo neanche sapere se lui ha pagato o non ha pagato
le rate, ma ci deve essere un’espressa autorizzazione alla
comunicazione al Comune di Treviglio, però abbiamo la certezza che
quando questo non ha pagato due semestralità di canone un anno, loro
in 60 giorni devono avere i soldi in casa dal Comune di Treviglio. Ecco,
mi chiedo se di fronte a un pericolo per il Bilancio del Comune di
Treviglio che non avrebbe i soldi, dove andiamo a prendere 4 milioni di
Euro dalla sera alla mattina, più gli interessi, più le spese, se di fronte a
questo il Comune di Treviglio si è autotutelato o come intende
autotutelarsi.
Dott. Ceradolo Lei è nuovo di Treviglio, purtroppo siamo sfortunati con
le nostre controparti, magari negli ultimi ani meno, ma io mi ricordo
bibliche sfortune con chi contrae col Comune di Treviglio. Perciò non
vorrei che anche questo, alla fine questi provano, la piscina non gli
rende, hanno le rate di mutuo, non ci perdono niente, ci salutano e ci
noi ci troviamo magari -------- e a cacciare fuori la lira di un’opera che
forse il Comune di Treviglio adesso non potrebbe essere anche meno
interessato, potrebbe essere all’ultimo posto in confronto di molti altri
più importanti. Perciò mi chiedo se queste valutazioni siano state fatte.
Grazie.
Presidente
Grazie. È iscritto a parlare il Consigliere Riganti, prego.
Consigliere Manenti
Leggo per Riganti, queste sono le domande. Allora, la prossima
Amministrazione Comunale per causa del Project Sport decidesse di
non pagare, chi paga? E se il tribunale cui la prossima Amministrazione
Comunale ci rivolgesse per causa con Project Sport, sentenziasse di
sospendere i pagamenti, chi paga? Chi sono i garanti, i loro successori,
eredi o aventi causa a qualsiasi titolo, così come leggo nel contratto. Il
testo del contratto di mutuo che dobbiamo votare ha le parti essenziali
in bianco, il testo del capitolato del mutuo che dobbiamo votare ha le
parti in bianco. Le obbligazioni assunte dai garanti sono solidali e
indivisibili nei confronti di ciascuno dei successori o degli aventi causa a
qualsiasi diritto. Perché nel contratto e nel capitolato rinunciamo a tutti
gli articoli del Codice Civile che tutela i garanti? Rinunciamo a tutti e ci
impegniamo in deroga al Codice Civile. Della fidejussione risponde ogni
fidejussore, successore, erede, avente causa per l’intero ammontare del
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capitale. L’istituto del credito sportivo potrà fare modiche e patti
contrattuali senza alcun obbligo di darne comunicazione, punto 12 del
contratto. Grazie.
Presidente
Grazie, nessun altro è iscritto. Consigliere Scarpellino prego.
Consigliere Scarpellino
Grazie Presidente. Per quanto riguarda alcune risposte al collega
Manenti per quello che riguarda la conoscenza della società, le posso
dare io perché conosco un pò la società nel settore, è una società che
sta negli ultimi anni ha mano mano rilevato la gestione di importanti
impianti natatori e addirittura di polisportive, come quella della città di
Lecco che conosco bene per avere svolto le mansioni di Segretario del
CONI per cinque anni, gestiscono un intero polisportivo che comprende
una piscina, ma anche campo di calcio, campo di atletica, tennis,
calcetto, palestra ecc. Hanno rilevato anche e gestiscono le piscine di
Brescia che sono molto più grandi della nostra e quindi dal punto di
vista sportivo diciamo che io mela sento di dire che la scelta è
indubbiamente, anche perché al project financing, all’offerta che noi
avevamo messo a bando è stata la società che se l’è sentita di
affrontare questo importante intervento, che rammento va ben oltre
l’impegno del programma di mandato, perché invece di una semplice
vasca scoperta, come verrà in effetti realizzata all’esterno, proprio per
soddisfare la richiesta della base dei nostri frequentatori e qui credo
che ce ne sia qualcuno, manca Bruno Brambilla che è un assiduo
frequentatore, vi possono garantire che gli spazi erano ormai ristretti e
quindi la costruzione invece di una seconda vasca coperta sicuramente
va nell’ordine dell’obiettivo di assicurare introiti economici perché,
parliamoci chiaro, le piscine rendono nel momento in cui vanno avanti i
corsi, sono affollati i corsi del nuoto a pagamento, quindi dei corsi di
nuoto della scuola nuoto.
Quindi la realizzazione di una seconda vasca scoperta sicuramente
permetterà alla società di aumentare i propri introiti, felice è stata la loro
scelta di abbinare in questo progetto anche la costruzione di un ampio
spazio destinato al fitness, sauna, ecc., perché finora le aspettative
dell’utenza era di mandare al corso di nuoto soprattutto i bambini e i
genitori aspettavano incollati col naso sul vetro della piscina, oppure a
consumare al bar. Invece adesso ci sarà la possibilità per genitori di
sfruttare quell’ora di nuoto per fare anche del fitness. Quindi io ritengo
che questo progetto non abbia rischi di fallimento, sia per la concezione
dell’impianto, la concezione dal punto di vista tecnico, che per gli autori,
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i gestori, perché gestiscono diverse piscine in tutta le Regione
Lombardia, quindi non è assolutamente una realtà locale o sconosciuta.
Nell’ambito della federazione Nuoto sono conosciuti, addirittura
gestiscono la più importante squadra agonistica della Regione
Lombardia.
Presidente
Grazie. Nessun altro è iscritto. Possiamo procedere con le repliche da
parte della Giunta. Prima la parola al Sig. Segretario. Prego.
Segretario Generale
Chiarimenti ovviamente. Allora, il quadro nel quale ci si muove e di cui
l’istituto di questa sera è un’appendice, è quello del project financing.
Non siamo in presenza di una libera contrattazione in cui il Comune può
muoversi a 360°, la base di riferimento è quello dell’ordinamento dei
Lavori Pubblici riguardo alla speciale disciplina del project finance e agli
istituti generali applicabili. In questo scenario va evidenziato come il
promotore, il concessionario sia stato reclutato a seguito di una
procedura di evidenza pubblica. Apro una parentesi, quanto diceva
prima il Consigliere Scarpellino rispetto all’impegno che deve starci
dietro e alla professionalità spiccata nella gestione di questi impianti
non così ricorrenti sul mercato, è stato dimostrato anche dagli esiti della
gara, dove i partecipanti non sono stati 220, ma solo 2, con un netto
divario nei punteggi tra il primo, l’aggiudicatario, il concessionario e il
secondo. Quindi c’è da tener conto che poi i soggetti in grado di portare
avanti queste operazioni non sono tantissimi e ovviamente questo un pò
attenua e riduce il potere contrattuale di chi domanda il servizio.
Comunque nel contesto della procedura di gara e della disciplina
tipizzata, tutti i controlli del caso sono stati fatti. Per poter accedere alla
contrattazione con la Pubblica Amministrazione loro hanno dovuto
dimostrare di avere i requisiti di capacità a contrattare con la Pubblica
Amministrazione, che vanno dalla regolarità dei bilanci alla regolarità
dei componenti del Consiglio d'Amministrazione nel precedente triennio,
alla capacità di eseguire gli interventi. Siamo, mi rendo conto, in un
sistema di presunzioni legali, che però il Comune non è abilitato a
sovvertire e le certificazioni SOA di qualificazione all’esecuzione dei
Lavori Pubblici, che vengono rilasciate da organismi di attestazione
della capacità economico-finanziaria ed esecutiva degli operatori che
partecipano alle gare, danno atto, in base al nostro ordinamento, della
loro tenuta in termini di capacità economico finanziaria, in termini di
capacità realizzativa, in termini di disponibilità di attrezzature, in termini
di congruità di personale e professionalità all’interno dell’azienda.
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Il contesto del project ha consentito però, dato che si sviluppa sulla
base di un contraddittorio più serrato rispetto alle ordinarie gare di
appalto, di approfondire aspetti e andare più a fondo rispetto a una
ordinaria fase di controllo nei confronti di un semplice appaltatore.
Questi approfondimenti sono stati guidati inserendo nella Commissione
di valutazione dei soggetti specialisti del settore, sia rispetto al dato
tecnico, era presente in Commissione un ingegnere specializzato in
impianti natatori, sia rispetto al dato economico finanziario. Infatti non ci
si è accontentati del requisito di legge della validazione del piano
finanziario da parte di un istituto bancario, si è andati molto più a fondo
inserendo nella Commissione un commercialista esperto in revisione
contabile di società, che ha utilizzato il suo know how e del suo gruppo
di collaboratori, vagliandolo su più giorni, per comprendere la tenuta
dell’operazione, chiedendo spiegazioni e chiarimenti.
Insomma non è stato fatto un controllo meramente formale, si è andati a
fondo, si è utilizzato anche uno specifico software di valutazione della
capacità e della tenuta economico-finanziaria del nostro referente.
Questo sulla dinamica del controllo. È fuori ordinamento la possibilità
che il Comune nomini dei componenti, che il Comune possa imporre la
nomina di propri componenti nell’assetto societario, sia pure in ruoli di
controllo.
Poi, passando alle osservazioni del Consigliere Riganti, l’ipotesi del
Comune che non paga, ci sono scelte che sono vincolate a monte. I
contratti stipulati vincolano i Bilanci successivi, e qualsiasi
Amministrazione è tenuta a rispettarli obbligatoriamente, altrimenti reca
danno all’Ente sotto il profilo civilistico e reca danno a se stessa sotto il
profilo della responsabilità erariale.
Presidente
Grazie. Dott. Cervadoro vuole aggiungere qualcosa? Prego.
Dott. Cervadoro
Direi che sostanzialmente il Segretario, anche perché magari ha seguito
appunto le fasi antecedenti a questo atto, cioè che è semplicemente un
passaggio poi successivo a quello che è invece è stato il momento
effettivo di valutazione di tutti questi aspetti nella fase di aggiudicazione
del project financing alla società assegnataria che è la Project Sport.
Pertanto posso aggiungere soltanto che alcune cose sono così perché
anche da un punto di vista sostanziale è evidente che per l’istituto
finanziatore l’interlocutore reale poi dal punto di vista della garanzia sia
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il Comune e questo è un rapporto standard che io ho visto anche in altri
enti ed è così regolato e disciplinato, nel senso che poi il Comune sarà
comunque il soggetto che rimane proprietario del bene in qualsiasi fase
ci troviamo, anche nella fase conclusiva in cui magari non fosse in
grado il soggetto di… perché fino a quel momento ha l’obbligo di pagare
i fornitori e di assolvere ai pagamenti relativi alla costruzione, poi ci
sarà una fase successiva di gestione, nella quale è tenuto a pagare le
rate di ammortamento del finanziamento.
Il danno diciamo teorico per l’Ente è comunque quello di sostituzione,
cioè di intervenire nel momento in cui dovesse non più poter andare
avanti o avesse delle difficoltà la società finanziata, a sostituirlo, sia
esso l’evento che si verifica nella fase di realizzazione dell’opera, sia se
questo poi si verifica in fase di gestione e quindi nella fase in cui
bisogna mantenere fede agli obblighi di pagamento delle rate. Tutte le
deroghe sono quelle che l’Istituto del credito sportivo richiede perché
appunto sono conseguenti a quello che diceva prima, che il soggetto
vero che garantisce l’istituto finanziatore per loro è l’ente locale, non a
caso sono fidejussioni particolari disciplinate in base a condizioni molto
particolari previste dalla normativa speciale degli Enti Locali.
Presidente
Grazie dottore. Nessun altro interviene? Consigliere Mangano prego.
Consigliere Mangano
Grazie, soltanto avere qualche chiarimento in più. Dalle domande che
ha fatto il Consigliere Manenti, ha fatto delle domande ben precise, però
la risposta non l’abbiamo avuta, cioè il commercialista che è stato
incaricato ha detto va tutto bene, d’accordo. Noi avremmo gradito di
avere magari, visto che è un impegno non indifferente, il Comune di
Treviglio in passato aveva fatto qualche project financing, uno portato a
termine che è il centro cottura pasti e un altro era in itinere, quello del
parcheggio sotterraneo. Né nell’un caso, né nell’altro era prevista
questa garanzia. Il fatto che noi dobbiamo garantirlo chiaramente ci
porta ad una responsabilità maggiore; di solito il project financing si fa
per evitare che il Comune possa sborsare delle somme, in questo caso
non direttamente, ma c’è un rischio indiretto.
Per cui chiedo, questa società, oltre a essere brava a fare della
gestione, ha realizzato altri project financing per questi importi o è il
primo progetto che fa? Perché un discorso è la gestione, altra cosa è un
investimento perché il mutuo è di 3 milioni e qualcosa, il costo globale è
4 milioni di Euro o di più? Quindi praticamente questi stipula un mutuo
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quasi quanto l’importo che deve realizzare. Qualche domanda me la
farei. Il patrimonio in Bilancio quant’è? Cioè sarebbe opportuno,
chiediamo qualche dato, cioè quant’è? Cioè nello stato patrimoniale di
questa società quant’è? E poi il discorso, cioè questa obbligatorietà; poi
nell’ambito delle priorità magari il Comune può considerare prioritario
un project financing sulla piscina gravato da qualsiasi rischio. Se questo
invece deve comportare un rischio che giustamente vanno onorati, nel
momento in cui sottoscrive una convenzione, va onorata, ci
mancherebbe altro, però qualche dato in più dovrebbe essere dato al
Consiglio.
Presidente
Non vi sono altri interventi? Sì, il Dott. Cervadoro voleva dire
qualcosa… preferisce sentire l’intervento del dirigente prima di replicare
Consigliere Manenti? Prego allora Consigliere Manenti.
Consigliere Manenti
Il punto è sempre quello, tante parole di fronte a due dati, abbiamo
chiesto tre dati, io ho chiesto tre dati, non dico più niente… ma
sappiamo almeno il capitale sociale di quella società qua? Allora,
capitale sociale, i tre Bilanci, sono obbligatori, i tre Bilanci; hanno un
collegio sindacale, un Consiglio d'Amministrazione? Niente sappiamo.
Scarpellino, tu li conoscerai, io ti posso dire che hanno almeno 15
società, ognuno fa il suo. Cioè il gruppo sembra buono, ma ognuno…
cioè là non c’è quella società qua.
(intervento fuori microfono Consigliere Scarpellino)
Ecco, invece io dal punto di vista economico, dico 15 ma ne avranno 20
perché clicca su internet e li trovi. Ho cliccato io… ma io voto contro o
non la voto questa delibera qua, non ho responsabilità. Voi avete
responsabilità, se un domani non pagano, perché voi non siete a
conoscenza dei minimi dati per poter oggi esprimere un giudizio su un
atto atipico che prende il Comune di Treviglio. Questo non è un atto
tipico dell’Amministrazione.
Noi prestiamo una garanzia fidejussoria a un terzo privato che non
conosciamo, che non conosciamo dal punto di vista economico, magari
dal punto di vista sportivo lo conosciamo, ma ognuno avrà la sua
società. Su questo potrebbe dire Mangano che lavora, mica fanno delle
società dove hanno il Bilancio di Como, lo mischiano con quello di
Treviglio, lo mischiano con quello di Lecco, lo mischiano con quello di
Brescia, non hanno mica mille partite, ognuno avrà la sua partita. Perciò
quello che chiedo è dateci almeno questi minimi documenti per
decidere. Scappo via, non che voto, scappo via prima di votarlo.
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Presidente
Grazie. Prego Segretario.
Segretario Generale
Volevo precisare che in realtà noi non stiamo assumendo un atto
atipico, ma molto ben tipizzato dalla legge. È l’art. 273…
(intervento fuori microfono Consigliere Manenti)
Avrò sbagliato, ma guardi che estrapolare delle parole da un discorso
complessivo non dà senso, ora sto chiarendo. È un atto tipico, art. 207,
comma 3 del T.U.E.L. e una fattispecie tipizzata, quando una fattispecie
rientra in uno schema legale, è un atto tipico.
Presidente
Consigliere Riganti, prego.
Consigliere Manenti
Allora il Consigliere Riganti intende esprimere le seguenti
considerazioni. Allora, punto 5 del contratto, se Project Sport non paga,
il garante è obbligato a pagare immediatamente l’Istituto del credito,
capitale più interesse più spese, più ogni altro accessorio. Contro il
garante i suoi successori, eredi od aventi causa a qualsiasi titolo, vale
sempre quello che risulta all’istituto del credito.
Punto 6 del contratto, il garante, perciò noi, rinuncia, in deroga alla
legge, ad opporre eccezioni, riserve e controversie spettanti alla
Polisportiva, la chiamo così, sino all’integrale soddisfacimento delle
pretese creditizie dell’Istituto.
Al punto n. 8 del contratto si legge: anche se gli spetta per legge il
garante non può esercitare il diritto di regresso e di surroga sino a
quando l’Istituto di credito non sia stato interamente pagato. In deroga
alla legge il garante rinuncia comunque ed espressamente ad eccepire
l’estinzione della fidejussione per fatto o colpa dell’Istituto di credito.
Punto 9, quando vi sono più fidejussori, i Consiglieri Comunali, ciascuno
di essi risponde per l’intero ammontare del debito, anche se le garanzie
sono state prestate con un unico atto e le obbligazioni di alcuni dei
garanti venute a cessare e ha subito modificazione per qualsiasi causa
e anche per remissione o transazione da parte dell’Istituto di credito.
13
Punto 10, il garante, per conoscere l’entità dell’obbligazione garantita o
altre informazioni, può chiedere all’Istituto di credito ma solo se ha
consenso scritto della Polisportiva. Il garante avrà cura di tenersi al
corrente delle condizioni patrimoniali della Polisportiva e dovrà
informarsi presso la Polisportiva per conoscere come stanno i suoi
rapporti con l’Istituto erogatore.
Nota, chi è il garante? È il Comune di Treviglio. Chi sono i suoi
successori o aventi causa a qualsiasi titolo del garante citati nel punto
n. 3? Chi sono i suoi eredi aventi causa del garante citati al punto n. 5?
Chi sono i più fidejussori citati al punto n. 9? A mio parere sono i
Consiglieri Comunali. Ma gli eredi di chi, del Comune o dei Consiglieri
Comunali? Fatemelo finire…
Consigliere Riganti
Cancellatelo, cancellate eredi e successori…
Segretario Generale
Guardi, posso chiarire, non è necessario perché il Comune non ha degli
eredi. L’Amministrazione Comunale è in continuità, lì sono clausole
standard che non si applicano ad una persona giuridica, è evidente.
Consigliere Riganti
Avete cancellato altre parti favorevoli al Comune, avete tirato la riga,
tirate la riga anche su questo.
Segretario Generale
Noi non abbiamo detto… quello è un contratto imposto, non è che il
Comune. Per cui tutta questa dinamica di clausole non significa altro
che esclusione del beneficio della preventiva escussione del debitore
principale, che è una clausola standard ricorrente presente in tutte le
dinamiche di appalto, perché ovviamente…
Consigliere Riganti
La conosco bene, è la mia causa, rispondo io di una società sportiva…
Segretario Generale
Sto parlando veramente di altre cose sinceramente, io sto parlando di
un istituto giuridico. L’esclusione del beneficio, della preventiva
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escussione del debitore principale impone in tutte le dinamiche di
contratto strutturate, che il soggetto che è titolare della fidejussione
possa rivolgersi al garante senza aver prima dimostrato di aver escusso
il patrimonio del debitore principale. Tutte quelle clausole stanno a
significare questo ed è una clausola irrinunciable, media, presente in
tutti i contratti di questo tipo, perché prevedere la preventiva escussione
del debitore principale vanificherebbe nei fatti la operatività di una
polizza fidejussoria di una garanzia.
Presidente
Grazie Segretario. Sì Consigliere Manenti, ho visto che si è prenotato,
però…
(intervento fuori microfono Consigliere Manenti)
Va bene, continui.
Consigliere Manenti
Allora, io ho ancora due minuti e mezzo, giusto Presidente?
Presidente
Sì.
Consigliere Manenti
Allora, decorsi i 30 giorni dalla data del mancato pagamento della
seconda semestralità, l’Istituto del credito ha il diritto di ritenere
risolto… recupero dieci secondi… ha il diritto di ritenere risolto ipso iure
il contratto in danno della Polisportiva e del garante. In questo caso
l’Istituto di credito pretenderà l’immediato versamento in una unica
soluzione di tutto quanto dovuto, capitale, interesse, compenso a titolo
di indennizzo, somma di cui alla lettera C) dell’art. 21 del capitolato, più
ogni altra somma.
Punto 19, Polisportiva, non può accendere altri mutui. Infatti si obbliga a
mantenere per 20 anni il livello dei suoi debiti finanziari sotto il limite di
Euro 4.400.000. Se facesse un altro mutuo il contratto è risolto di diritto
con tutte le conseguenze a carico di Polisportiva e del suo garante. Per
debiti finanziari Polisportiva si intendono tutti i debiti derivanti da
finanziamenti di qualsiasi tipo.
Art. 12, primo capoverso. Non si conoscono le spese imputabili a
Polisportiva, per cui il garante rilascia fidejussione; non c’è nella
delibera il foglio di sintesi riepilogativo allegato al presente contratto.
15
Nel secondo capoverso, non si conosce l’entità delle spese di
stipulazione, registrazione ecc., inerenti il contratto di mutuo per il quale
il garante rilascia fidejussione.
Art. 1 del capitolato. La situazione patrimoniale della Polisportiva è
documentata da Polisportiva solo all’Istituto erogante, non al garante.
Se la situazione patrimoniale di Polisportiva risultasse in qualsiasi
momento difforme o a suo insindacabile giudizio rischiosa per l’Istituto
creditore, questi risolverà il contratto di diritto, con tutte le conseguenze
a carico del garante.
Ho terminato il tempo, Riganti lo firma e lo deposita agli atti. Giusto?
Perché sono 81 note…
Presidente
La parola al Sindaco, prego Sig. Sindaco. Prima il dirigente allora,
prego Dott. Cervadoro.
Dott. Cervadoro
Velocemente e riassumendo sostanzialmente il contenuto delle due
obiezioni, se possiamo riassumerlo in questa maniera, è valutazione
della società e accettazione di una serie condizioni particolari fissate
dall’istituto finanziatore a carico del Comune sostanzialmente che è il
fidejussore. Insomma, la valutazione della società, in questo caso
dovete capire che la società di progetto, che è una società ad hoc che
viene costituita e che sostanzialmente come una ---- è composta da
varie società reali, delle quali una è una impresa costruttrice,
verosimilmente un’altra è una impresa specializzata nella gestione di
questo tipo di impianti sportivi ecc. ecc., sono state ampiamente fatte a
suo tempo quando è stata assegnata l’esito della procedura ad
evidenza pubblica per il project financing.
In questa fase tutte queste valutazioni, comprese anche tutti i casellari
giudiziari di tutti i precedenti amministratori di ciascuna società, tutto
quanto riguarda i documenti e gli atti di queste società sono stati
nuovamente richiesti, sempre dall’ufficio competente che è l’Ufficio
Tecnico che è qui oggi rappresentato dall’Ing. Pani, poi eventualmente
potrete avere da lui qualche ulteriore dettaglio. quindi confermo che la
società è stata valutata.
Sotto il profilo patrimoniale poi, io immagino che l’Istituto di credito
sportivo che è una banca come tutte le altre, se vi siete rivolti qualche
volta a una banca per un finanziamento, io penso che abbia fatto…
16
(intervento fuori microfono)
… non ha fatto nessuna valutazione patrimoniale sulla società; non
credo che sia così, comunque noi l’abbiamo valutato per parte nostra e
l’ha valutato il settore competente; la capacità di rimborso del
finanziamento viene valutata chiaramente anche in funzione del fatto
che il mutuo viene erogato, come dicevamo, proprio in funzione del fatto
che lo eroga a favore di una società che sta realizzando opere per
conto del Comune.
Poi sul discorso delle clausole penso che anche il Segretario abbia ben
chiarito che sostanzialmente la condizione essenziale per l’istituto
finanziatore e da cui scaturiscono nel dettaglio tutte le situazioni
particolari disciplinate dal capitolato, è che sia appunto possibile per
l’Istituto finanziatore rivalersi direttamente sul Comune, perché
altrimenti non sussisterebbe la possibilità di erogare il finanziamento.
Ing. Bani
Volevo aggiungere qualche informazione in merito a quello che ha detto
il Dott. Cervadoro relativamente alle società che hanno partecipato
all’ATI, era stata fatta a suo tempo una valutazione della capacità
economico finanziaria basandosi sulle normative che prevede il Codice
degli contratti; per cui vi sono dei parametri ben definiti alle quali queste
società poi hanno risposto pienamente, altrimenti non sarebbero state
neanche accettate in sede di gara. Pertanto la capacità economicofinanziaria minima prevista normativamente è garantita da queste
documentazioni prodotte dalle società. Il promotore iniziale era
costituito da un ATI, composto dalla società Project Sport, che è
l’attuale gestore della piscina, da un’altra società che si chiama SOUL
S.p.A. e da un costruttore che era una società di costruzioni di
Cremona. Queste tre società poi in sede di firma, di sottoscrizione della
convenzione, hanno costituito una società di progetto che si chiama
Project Sport, che è la società che poi ha richiesto la fidejussione, con
percentuali di elevata maggioranza della Project Sport e di cui poi la
società costruttrice aveva soltanto una minima percentuale, in quanto
era partecipe dell’ATI avendo le capacità costruttive e quindi in
particolare dotata di SOA, cosa che non hanno le altre società che sono
società che sono gestionali e quindi gestiscono l’attività sportiva.
Nel corso poi dello sviluppo del progetto la società di costruzioni è stata
sostituita da un’altra società che è la Beltrami S.p.A. che è una società
ancora molto più rinomata e molto più solida dal punto di vista sia di
capitale, sia anche di capacità realizzativa. Questa società ha
presentato tutte le certificazioni necessarie, quindi dalla SOA a tutti i
casellari giudiziari e la situazione dei responsabili, dei legali
17
rappresentanti, il cosiddetto Durc che indica le referenze dal punto di
vista degli oneri previdenziali e assicurativi, ha presentato la Camera di
Commercio
col certificato
antimafia,
per cui tutta
questa
documentazione è archiviata nel nostro ufficio. In questa fase, proprio
per andare a supportare poi l’Ufficio Ragioneria che stava portando
avanti questa fidejussione, abbiamo provveduto a richiedere un ulteriore
duplicato, uno stato di aggiornamento di tutta l’altra documentazione
relativa alle altre due società, quindi Camera di Commercio e controllo
ancora dei requisiti di tutti i legali rappresentanti, che poi hanno
presentato regolarmente prima della presentazione di questo atto e
sono tutti atti che sono depositati presso i nostri uffici.
Sindaco
Solo per dire che mi sembra che si stia facendo un gran polverone, 81
quesiti significa non rendersi conto di che cosa sia un Consiglio
Comunale e quindi o si ha il rispetto del Consiglio e si presentano
precedentemente in modo che si possa rispondere compiutamente, o
altrimenti si solleva un polverone e anche allarmismo, perché dire
saranno i Consiglieri, sarà il Sindaco ad essere chiamato a risarcire,
non ha alcun fondamento. Io ho fiducia nei nostri tecnici, che in questo
caso sono l’Arch. Assolari e l’Ing. Bani per quanto riguarda il
dipartimento Lavori Pubblici, il nostro Segretario comunale e Pelizzari
prima del Dott. Cervadoro.
Io riconosco fiducia e un lavoro serio a queste persone che da un anno
e mezzo stanno seguendo questa vicenda, vicenda che è partita un
anno e mezzo o due fa per scelta politica, la precedente
Amministrazione ha deciso di fare un project financing sulla Gemeaz,
anche su quella convenzione ci sono dei lati negativi, anche su questa
ce ne saranno sicuramente. Abbiamo fatto e sto parlando
economicamente, abbiamo fatto delle scelte, riteniamo che questa
scelta non possa essere procrastinata, per portarla a termine abbiamo
bisogno di questa fidejussione che ripeto sta nelle norme, è stata
valutata ampiamente anche in Commissione, in Commissione si poteva
dire, stasera siamo arrivati con tutti i documenti su progetto, perché
bisogna anche avere questo tipo di collaborazione, se ritenete di volere
della documentazione, fatecelo sapere, ve la portiamo, se no domani
andate dall’Ing. Bani e vi dà tutta questa documentazione perché io
credo che un pò di fiducia nei nostri tecnici debba averla anche la
Minoranza, perché su alcune tematiche non c’è la politica, non c’è il
voler a tutti i costi imporre una scelta che ha avuto valutazioni solo
politiche. Qui ci sono dei tecnici, hanno fatto delle scelte tecniche, io
esprimo grande fiducia, hanno fatto domanda di mutuo al Credito
18
Sportivo credo per la prima volta nella storia di questo Comune, che
qualche aspetto migliorativo l’ha dato.
Io non ho altro da aggiungere se non che non ho nessuna intenzione di
ritirare questa delibera, sono convinta che abbia una base e uno
spessore tecnico più che sufficiente e quindi voglio andare avanti con
questa opera che i nostri cittadini aspettano da tanto tempo, perché
anche questa opera sta nei progetti delle Amministrazioni precedenti,
che purtroppo, perché è sempre stata una cosa auspicata, non hanno
avuto la possibilità di realizzare.
Presiede la Consigliera Bonfichi
Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Zordan.
Consigliere Zordan
Si è citato adesso il precedente, l’unico project financing che è stato
fatto; ecco, come mai lì non è stato assolutamente necessario… anche
lì la società che ha partecipato e che ha realizzato l’opera ha investito
capitali e è ricorsa alle banche, e non ha però chiesto nessuna garanzia
da parte del Comune. Come mai invece in questo caso dobbiamo
garantire. Ha delle fragilità, ha delle incertezze questa società? Io non
ho seguito tanto, però i discorsi di questa sera hanno fatto nascere
qualche preoccupazione. Sul piano formale non voglio discutere, però
nel precedente project financing non sono state chieste garanzie
fidejussorie. Qui invece questa società, che deve realizzare, che ha
partecipato, che si è aggiudicata la realizzazione dell’opera, dice: mi
rivolgo a una banca, in questo caso Credito Sportivo, però voglio che il
Comune mi garantisca. Come mai al 100%, cioè tutto l’investimento?
Come mai un fatto di questo genere?
Presidente
Io ho una prenotazione del Consigliere Riganti.
Bani? Dott. Cervadoro, a Lei la parola.
Chi risponde, l’Ing.
Dott. Cervadoro
Io penso che, non conosco il precedente caso, evidentemente lì sarà
stata comunque un’operazione di finanza di progetto, in quel caso
verosimilmente per la realizzazione dell’opera la società sarà andata,
come normalmente, a chiedere un finanziamento garantito da proprie
capacità patrimoniali. Nel caso di questa specifica realizzazione, cioè di
una struttura sportiva che rientra nella casistica disciplinata dall’articolo
19
che abbiamo citato del Testo Unico e finanziata da questo istituto
particolare che è l’Istituto per il credito sportivo che di queste opere si
occupa, e per il quale valgono tutta una serie di prescrizioni particolari
che riguardano fino da ultimo l’approvazione definitiva del collaudo da
parte di tutta una serie di prescrizioni e quindi di approvazione da parte
del CONI, lo standard è la richiesta di fidejussione da parte dell’ente
che poi acquisisce, come previsto dalla norma, la proprietà della
struttura sportiva realizzata. È questo il motivo.
Io però vorrei dire anche, riassumendo gli 81 punti che sono stati chiesti
dal Consigliere Riganti, qual è la differenza se avessimo sottoscritto noi
un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, ci sarebbero state le
medesime condizioni se avessimo realizzato noi l’opera con qualsiasi
ditta appaltatrice. Cioè il Comune era tenuto comunque a pagare
l’importo previsto dal finanziamento, oneri, spese accessorie, interessi e
tutto quanto.
Presidente
Grazie Dott. Cervadoro. La parola al Sindaco.
Sindaco
Per rispondere al Consigliere Zordan, io credo che in queste operazioni
a cui noi ricorriamo per la povertà delle nostre risorse e per garantire ai
nostri cittadini la soddisfazione di alcuni bisogni, ci sia sempre un
tornaconto per chi le attua, ma un tornaconto diciamo che sta magari
nelle pieghe degli appalti che facciamo ecc. Io ripeto, sono certa che
non c’è alcun rischio in questa, almeno stante le cose attuali, per i
Consiglieri e per il Sindaco di dover essere chiamati a risarcire, questo
è allarmismo puro. Tutte le domande tecniche possono avere una
risposta domani andando all’ufficio dell’Ing. Bani. Io dico che il
tornaconto c’è sempre e comunque perché la convenzione con la
Gemeaz, che per fortuna c’è la Gemeaz, non sto facendo appunti
negativi, però prevede una resa nella convenzione di gestione alla
Gemeaz alta, che costa al Comune, che costa ai cittadini di Treviglio. In
questo caso il costo è questo rischio, secondo noi del tutto controllato,
e riteniamo che sia un servizio che non possa essere procrastinato.
Per cui riteniamo che dopo due anni di approfondimenti, di
consultazione di documentazione, di progetti, che se volete abbiamo qui
e rivediamo, ecc. ecc., questa cosa debba partire; l’ha detto il
Segretario e credo che sia una persona sicuramente responsabile, è
pari al rischio che c’è per una qualsiasi gara d’appalto, l’ha detto il Dott.
Cervadoro, è lo stesso rischio che abbiamo con un qualsiasi mutuo,
20
questa ipotesi era nella gara d’appalto predisposta dall’Arch. Assolari,
era una ipotesi qualificata della gara d’appalto. Quindi è stato l’Ufficio
Tecnico a scegliere questa strada.
Presidente
Grazie. Non ci sono altre richieste di chiarimento, sono aperte le
dichiarazioni di voto. Consigliere Manenti a Lei la parola.
Consigliere Manenti
Dopo un’ora e mezza circa, un’ora e venti, chi ha fatto un’istruttoria
precisa, perfetta, puntuale, oculata e ha dato gli elementi ai Consiglieri
per votare in scienza e coscienza, non è riuscito a dirvi che capitale
sociale ha questa società che con noi tratterà, perciò se ha un capitale
sociale di 20 milioni, di 100 milioni o di milioni di Euro. Non me l’hanno
detto, non sappiamo se ha un collegio sindacale, non sappiamo se ha
controlli, però qualcosa abbiamo saputo, che aumenta l’allarmismo e
questo i colleghi Consiglieri che risponderanno se succederà qualcosa,
lo sappiano; votano senza conoscere il capitale sociale, senza
conoscere chi è la società, senza conoscere i bilanci, senza conoscere
se c’è il collegio sindacale. E rimangono registrate queste parole qua.
In più ad aumentare l’allarmismo l’intervento dell’Ing. Bani, che un
giurista, è un tecnico, pertanto si è lasciato andare ad alcune
considerazioni. Scarpellino, l’Ing. Bani ha detto che è una scatola, che
non c’entra niente questa società con quella che gestisce l’impianto
sportivo, l’ha detto l’Ing. Bani. Ha una quota in questa società, questa
società è composta da chi gestisce la piscina, un’altra società che sarà
uno speculatore e la terza la società che realizza il bene, la società
costruttrice, la S.p.A. Beltrami, nota, solida, famosa.
Allora mi chiedo, ma perché Beltrami non ha chiesto come la Gemeaz il
finanziamento per fare l’opera? Perché, è nota, è a livello nazionale,
Beltrami andava in qualsiasi banca, faceva il mutuo e realizzava la
piscina. Molto probabilmente Beltrami non si fida dei suoi soci, molto
probabilmente Beltrami è entrato in società per una semplice
considerazione, mi costruisco la piscina ma sono sicuro di portare a
casa i denari, perché se no con voi non lavoro. Beltrami fa un’altra
considerazione, la potrebbe fare Mangano perché è suo mestiere, 4
milioni di Euro di investimento, 20% minimo è il guadagno, sono
800.000 Euro. Beltrami si mette in tasca con questa operazione 800.000
Euro. Si è garantito ancora di più, è entrato nel capitale sociale.
Garantisca Beltrami l’operazione e non il Comune di Treviglio. E noi?
Con una società scatola, l’ha detto l’Ing. Bani, è agli atti, noi a una
21
società scatola e a una sicura speculazione edilizia come questa, dove
lo sport non c’entra niente, andiamo a dargli 4 milioni di Euro. Sul
tavolo, sul tavolo! Sono lì, puliti! 500 Euro su 500 Euro, perché Sig.
Sindaco se Lei va oggi alla Cassa Rurale e non ha immobili e vuole
dare una fidejussione a chiunque, la Cassa Rurale per rilasciare le
fidejussioni dice: caro Sig. Sindaco, anche se è il Sindaco di Treviglio,
mi metta qua un bel librettino col suo bell’importo, che poi il buon
Lingiardi che le è lì a fianco le firma la fidejussione; ma senza il
librettino lì a fianco la fidejussione Lingiardi o Bonacina gli si stringe la
mano e se la mettono da qualche altra parte, ma la fidejussione non
gliela firma.
Noi siamo grandi, gestiamo il patrimonio dei trevigliesi, siamo ricchi e
questi qui quattro belle paroline e paf! 4 milioni di Euro sul tavolo, bei
puliti e tranquilli per fare la speculazione! Signori, queste cose stasera
le sapete voi Consiglieri. Io non la voto, voi la votate, voi ne
risponderete quando ci sarà l’inadempimento. Certo, grazie.
Presidente
Consigliere Riganti, a Lei la parola.
Consigliere Manenti
Per Riganti. Fidejussori non sono gli Assessori ma i Consiglieri che
votano. Se la prossima Amministrazione non è più la vostra e si
comporterà come voi, come è successo al Consigliere Riganti e Project
Sport non rispondesse, l’Istituto per il credito si rivarrà su ciascuno di
voi. Conoscendo il genere di chiamate in causa, avendo letto
dettagliatamente quanto scritto nel contratto e nel capitolato, essendoci
parti in bianco nel contratto e nel capitolato, non conoscendo Project
Sport S.r.l., e non avendo i suoi dati finanziari, economici e sociali, voto
decisamente contro. Evidenzio che l’Ufficio Tecnico e il Segretario
Generale e il Dott. Cervadoro non sono garanti di questa fidejussione.
Presidente
Non ho altre richieste di dichiarazioni di voto. Consigliere Scarpellino a
Lei la parola.
Consigliere Scarpellino
Grazie Presidente. È chiaro che per questo tipo di intervento non può
essere il semplice soggetto, cioè un intervento di questa entità e
soprattutto di questa complessità di gestione, perché gestire un
22
impianto perché diventa un vero e proprio impianto polisportivo; vi ho
detto prima che è compreso oltre che la parte natatoria anche l’area
fitness, richiede la costituzione di società specializzate con diversi
soggetti. Non mi sorprende che ci sia un costruttore all’interno, ma il
costruttore da solo secondo me poteva solo avere in appalto da un
Comune; così come il Credito Sportivo questi finanziamenti a tasso
inferiore a quello della Cassa… ci siamo capiti, adesso mi sfugge il
nome… Cassa Depositi e Prestiti… richiede proprio la garanzia del
soggetto proprietario, quindi dell’ente locale che ne è proprietario.
Io non vedo cosa ci sia di scandaloso in questo; tutti gli altri dati sono
sicuramente reperibili presso gli uffici, per cui credo di poter esprimere
a nome del mio gruppo, ma credo che anche il resto della Maggioranza
non avrà dubbi nel votare a favore di questa delibera.
Presidente
Consigliere Mangano a Lei la parola.
Consigliere Mangano
Brevissimo per dichiarazione di voto. Non voglio fare polemica, non è
nel mio stile farlo, però alcune precisazioni in dichiarazione di voto
desidero esporle. Innanzitutto Sig. Sindaco noi non chiedevamo 80
punti, l’ha fatto il Consigliere, ma l’Opposizione è più articolata e quindi
avevamo chiesto, io personalmente ho chiesto due dati o tre dati, ossia
qual era la consistenza della società e non si può venire in Consiglio
per andare a votare una delibera del genere senza avere nessuna
difficoltà ad avere fiducia in chi ha detto che tutto è a posto, però volete
dare tre dati al Consiglio di fronte a una situazione del genere? Vi
volete documentare? Non per altro, ma questa non è polemica. Quindi,
in mancanza e in assenza non di vedere tutta la perizia a quel tavolo,
avere questi dati necessari per metterci in condizione di votare con una
certa tranquillità.
Secondo, Sig. Sindaco, c’è una differenza tra il mutuo, quando io
decido di fare un’opera e la fa dir il Comune e allora faccio una scelta a
priori, voglio fare un investimento e u vado e chiedo il mutuo alla Cassa
Depositi e Prestiti. Quando mi rivolgo al project financing la filosofia è
diversa, cerco di fare un’operazione pubblica per il Comune, diventerò
proprietario dopo 20 anni, come è stato fatto per il centro cottura pasti,
come sarebbe stato per il parcheggio in piazza Setti e il carico, il
gravame se l’assume la società, il privato. Per cui questa società
benissimo poteva mettere dei beni, se li ha, e quindi la Cassa Depositi e
Prestiti avrebbe accettato perché le garanzie le avrebbe avute. Quindi
23
non è la stessa cosa, è una scelta diversa, quando il Comune intende
coinvolgere i privati per fare un’opera pubblica, c’è questo sistema che
è quello che project financing.
Quindi sono due cose diverse, non è la stessa cosa una scelta diretta
che fa il Comune, ma è una scelta indiretta, faccio un bene pubblico che
va bene, poi staremo a vedere se la priorità oggi è se il Comune doveva
farla direttamente assumere un mutuo per la piscina o meno, tant’è che
s’è fatto il project financing per, l’ha detto Lei, per mancanza di risorse
dirette per poterlo fare. Per cui, senza polemica, per quello che ho detto
io voterò contro.
Presidente
Grazie Consigliere Mangano. Non ho altre richieste di dichiarazioni di
voto, la parola al Sindaco.
Sindaco
Vorrei anche io che restasse scritto a verbale che anche nelle
dichiarazioni di voto, mi scuso con il Consigliere Mangano per avere
usato la parola Minoranza, i Consiglieri Riganti e Manenti continuano
col polverone e continuano con l’allarmismo. Di fatto non vogliono che
questa Amministrazione realizzi un servizio che è auspicato da tanti
trevigliesi. Anche per la Gemeaz abbiamo aspettato tanto, anche per la
piscina abbiamo aspettato tanto, anche per piazza Setti stiamo
aspettando perché quel project financing, ad una valutazione non nostra
è risultato carente sul piano dei benefici pubblici e privati.
Allora io ripeto, qui si vuole semplicemente con la scusa dell’Ing. Bani si
è dimenticato di portare i documenti, semplicemente dire che non si ha
fiducia nei nostri tecnici e allora, cari Consiglieri Manenti e Riganti, noi
prendiamo atto che voi dite che la preside sono io, ma salire in cattedra
con l’arroganza anche della voce, siete voi perché fate i tuttologi, i
tuttologi, avvocati, tecnici, ingegneri, commercialisti e offendete anche
le persone, come avete fatto coi nostri tecnici stasera e come avete
fatto ieri sera con Pezzotta e Rodeschini. Per cui io credo che due cose
siano da dire, tecnicamente questa delibera, anche se mi scuso perché
l’Ufficio Tecnico non ha portato qui questa documentazione, è fondata
ed è legittima. Secondo, ripeto che nessun Consigliere Comunale e
neanche il Sindaco saranno chiamati a dover risarcire. L’Ing. Bani
stava alzandosi per andare a prendere la documentazione, non gliel’ho
fatto fare, adesso il Segretario è andato a prendere il certificato di
qualità che ha lui. Comunque questo mi interessa un pò poco, voglio
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solo, perché io sono convinta di questa scelta e sono convinta che nel
nostro programma di mandato avesse un posto che è di priorità.
Voglio solo precisare al Consigliere Mangano che so benissimo che è
una diversa scelta quella del project financing che quella di un mutuo, la
citavo così come l’ha citata Cervadoro per dire che il rischio era simile
a. La ringrazio.
Presidente
Consigliere Guzzetti a Lei la parola.
Consigliere Guzzetti
Non voglio ritornare sull’argomento, abbiamo già sentito tanto e anche
in modo molto forte diciamo, usiamo questo termine. Volevo solo dire
che noi comunque ci fidiamo del lavoro dei tecnici, anzi in questa
circostanza diamo, perlomeno come lista e penso di interpretare anche
il sentimento di altri Consiglieri di Maggioranza, diamo tutta la nostra
solidarietà al lavoro e anche la nostra fiducia a questi tecnici che
sindaci impegnano a lavorare, anche se magari adesso ci sono delle
considerazioni… manca il documento… noi diamo tutta la fiducia e
quindi voteremo a favore per quello che è stato esposto e per tutto il
lavoro che hanno fatto tutti i nostri uffici.
Presidente
Grazie Consigliere. Non ho altre richieste di dichiarazioni di voto,
pertanto pongo… Consigliere Riganti, però la sua dichiarazione di voto
l’ha già fatta. Io non ravviso alcun fatto personale nel… ve bè, ma non è
un fatto personale, non sono un fatto personale… Un’offesa. Però chi
l’interpretava, ha letto lei Consigliere Manenti…
(intervento fuori microfono)
Va bene, Consigliere Riganti.
(intervento fuori microfono)
Scusi, va bene, faccio un’eccezione comunque, sappiamo che è
un’eccezione, anche perché…
(interventi fuori microfono)
A Lei la parola, Manenti, per conto del Consigliere Riganti.
Consigliere Manenti
Allora, per replica al Sindaco, dice Riganti: ho fatto il mio dovere di
Consigliere di Opposizione, non ho alzato la voce, è falso.
25
Presidente
Sappiamo che il Consigliere Riganti in questi giorni non può alzare la
voce, però… Sindaco, a Lei la parola.
Sindaco
Si rasenta il ridicolo perché da questi Consiglieri escono parole, scritte
o orali, che davvero offendono le persone e bisogna che i Capigruppo
una volta per tutte decidano cosa sia caso personale, perché essere
chiamati in causa, io sono chiamata in causa 100 volte ogni sera, potrei
bloccare i lavori del… fare dell’ironia su questo suo disagio mi è
sembrato davvero una caduta di stile, io mi scuso perché non mi sono
accorta, ma perché il tenore della voce di Manenti è stato uguale tutta
sera, grazie.
Presidente
Pongo in votazione il punto 9 iscritto all’ordine del giorno: Realizzazione
di una vasca esterna ed ampliamento impianto natatorio comunale sito
in via Crippa – Rilascio garanzia fidejussoria ai sensi dell’art. 207 del
T.U. al concessionario gestore. Sono aperte le votazioni. Mancano due
voti. Sono chiuse le votazioni. 12 voti favorevoli, 4 contrari, il Consiglio
approva. Nessun astenuto.
Dobbiamo deliberare l’immediata eseguibilità. Sono aperte le votazioni.
Grazie. Sono chiuse le votazioni. 12 voti favorevoli, 3 contrari, un
astenuto.
Per quanto attiene alla delibera hanno votato a favore i Consiglieri
Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti,
Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino. Hanno votato no i Consiglieri
Manenti, Mangano, Riganti, Zordan.
Hanno votato a favore dell’immediata eseguibilità della delibera i
Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti,
Guzzetti, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino. Hanno votato no i
Consiglieri Manenti, Mangano, Riganti, si è astenuto il Consigliere
Zordan.
26
Comune di Treviglio
Consiglio Comunale del 1 ottobre 2009
Punto n. 2)
RETTIFICA AL P.R.G. VIGENTE SU BASE VARIANTE N. 18 – AI
SENSI DELL’ART. 25 COMMA 8 QUINQUIES DELLA L.R. 12/2005 –
APPROVAZIONE Presidente
Passiamo ora al punto 10 iscritto all’ordine del giorno: Rettifica al
P.R.G. vigente su base variante n. 18 – ai sensi dell’art. 25 comma 8
quinquies della L.R. 12/2005 – Approvazione. Illustra il provvedimento
l’Assessore Fulvio Adobati.
Assessore Adobati
Grazie Presidente. Si tratta di una rettifica alla variante 18 che abbiamo
recentemente approvato ed è legata a una discordanza che è stata
riscontrata tra l’elaborato cartaceo sul quale era stata realizzata la
variante 17 e quello ricorderete completamente informatizzato su cui
abbiamo realizzato la variante 18 che raccoglieva gli esiti della
digitalizzazione del volo e la trasposizione completa del P.R.G. C’è una
discordanza riscontrata in ordine alla fattispecie di standard, prego
l’Arch. Morabito di specificare quali sono gli aspetti rinvenuti di errore.
Presidente
La parola all’Arch. Morabito.
Arch. Morabito
Buona sera. Come ha già anticipato l’Assessore, durante la
trasposizione dal supporto cartaceo al supporto digitalizzato fatto dalla
società incaricata dal Comune per queste operazioni, quindi oltre
all’aerofotogrammetria dovevano consegnarci la digitalizzazione del
Piano Regolatore, a causa della pessima qualità della riproduzione
grafica cartacea dovuta a 17 varianti l’una su l’altra, il disegnatore della
società non ha ravvisato la differenza tra il retino di questa zona che è
classificata come verde privato vincolato e l’ha considerato
erroneamente parcheggio. Fra le tante, sono 21 tavole del Piano
Regolatore, sono state analizzate una per una, è sfuggita anche al
collaudo fatto dal Politecnico di Milano. Ce ne siamo accorti dopo aver
27
adottato la variante 18, quindi si chiede al Consiglio Comunale di
approvare questa rettifica che non comporta nessun obbligo ulteriore se
non solo l’approvazione. Non è necessario ai sensi della legge fare la
pubblicazione, raccogliere osservazioni e approvazione finale perché si
tratta proprio di un mero errore materiale.
Presidente
Grazie architetto, è aperto il dibattito. Non ho richieste di chiarimento al
riguardo, quindi sono aperte le dichiarazioni di voto. Non ho richieste di
dichiarazioni di voto, pertanto pongo in votazione il punto 10: Rettifica
al P.R.G. vigente su base variante n. 18 – ai sensi dell’art. 25 comma 8
quinquies della L.R. 12/2005 – Approvazione. Sono aperte le votazioni.
Sono chiuse le votazioni. 15 voti favorevoli, nessun contrario, nessun
astenuto. Il Consiglio approva.
Dobbiamo deliberare l’immediata esecutività della delibera, pertanto
sono aperte le votazioni. Manca un voto. Sono chiuse le votazioni. 15
voti favorevoli, nessun astenuto e nessun contrario, il Consiglio
approva.
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Punto n. 3)
ADOZIONE VARIANTE N. 19 AL P.R.G. AI SENSI DELL’ART. 25
COMMA 1 DELLA L.R. 11.03.2005, N. 12 E S.M.I. E DELL’ART. 2
COMMA 2 LETTERA I) DELLA L.R. 23.06.1997, N. 23 E S.M.I. PER
L’INSERIMENTO DELL’ELABORATO TECNICO RELATIVO ALLA
PIANIFICAZIONE URBANISTICA PER LE ZONE INTERESSATE DA
STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE (E.R.I.R.) – AI
SENSI DEL D.M. 9.5.2001 Presidente
Passiamo ora al successivo punto iscritto all’ordine del giorno, il punto
11: Adozione variante n. 19 al P.R.G. ai sensi dell’art. 25 comma 1 della
L.R. 11.03.2005, n. 12 e s.m.i. e dell’art. 2 comma 2 lettera I) della L.R.
23.06.1997, n. 23 e s.m.i. per l’inserimento dell’elaborato tecnico
relativo alla pianificazione urbanistica per le zone interessate da
stabilimenti rischio di incidente rilevante (E.R.I.R.) – ai sensi del D.M.
9.5.2001.
Illustra
il
provvedimento
l’Assessore
Adobati
e
successivamente l’Assessore Tura.
Assessore Adobati
Grazie. La variante n. 19 che andiamo a esaminare riguarda
l’inserimento nello strumento urbanistico dell’elaborato relativo alla
componente urbanistica per le zone che sono interessate dagli
stabilimenti a rischio di incidente rilevante, il cosiddetto ERIR. Trattasi
quindi di riportare sullo strumento urbanistico i vincoli che derivano dai
rischi che sono stati analizzati e poi restituiti dallo studio condotto
relativamente alle industrie a rischio incidente rilevante. Su questo
l’Assessore Tura tra poco vi darà conto un pochino del senso dei
contenuti di questo elaborato, quello che andiamo a trattare è solo la
componente urbanistica. Proprio su quest’aspetto pongo all’attenzione
del Consiglio il fatto che in Seconda Commissione Consiliare è emersa
l’opportunità di una raccomandazione rispetto al redigendo strumento
urbanistico, di riporre particolare attenzione a queste aree e studiandole
adeguatamente, di attribuire eventuali cautele ulteriori intorno a quelle
che discendono in maniera diretta dal dispositivo di legge al quale fanno
riferimento. Prego l’Assessore Tura di spiegare i contenuti
dell’elaborato rischio incidente rilevante e poi l’Arch. Morabito per i
contenuti della variante urbanistica.
Assessore Tura
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Grazie. Con l’approvazione di questo documento credo che il Comune
di Treviglio faccia un grosso passo in avanti per quanto riguarda la
tutela del proprio territorio. Come avete magari avuto modo di leggere,
l’applicazione della Legge Seveso, che è stata proprio emanata dopo il
tremendo incidente dell’Icmesa di parecchi anni fa, praticamente implica
che i Comuni si dotino di un elaborato che vada a definire quali sono le
aree da tutelare per fare sì che appunto non vadano ad insediarsi delle
altre attività che possono essere incompatibili con determinate attività
industriali. Oltre a questo prevede che sia fatta comunque un’attività di
informativa alla popolazione e venga anche predisposto un piano di
emergenza che deve essere attivato qualora comunque debbano
verificarsi degli incidenti.
Il Comune di Treviglio ha provveduto a tutte tre queste azioni, pertanto
oggi siamo dotati di un piano di emergenza e abbiamo anche
provveduto a redigere quell’opuscolo che è stato distribuito
praticamente a tutti i cittadini che abitano in prossimità delle aziende a
rischio e abbiamo anche fatto poi una serie di altre attività di
informazione anche distribuendo appunto ai Comuni limitrofi, alle scuole
e così via. Per quanto riguarda le aziende soggette a questa normativa,
a Treviglio sono 3 e sono praticamente la Bonelli, quindi quella che
viene chiamata ICB, la Farchemia e l’Eurogravure. Per quanto riguarda
la Bonelli e la Farchemia si tratta di aziende soggette a un altro articolo
del D.Lgs. in questione, per cui sono obbligate a redigere anche un
rapporto di sicurezza, mentre l’Eurogravure è tenuta soltanto a redigere
una scheda tecnica di valutazione.
L’area che viene definita come area di potenziale pericolo, in base alla
quale appunto deve essere valutata la compatibilità delle vicinazioni
esistenti e quelle invece da negare, è data dalla qualità e dalla quantità
delle sostanze che ciascuna azienda tratta. Questo piano comunque è
stato completato ancora nel 2008, però l’approvazione da parte del
Comitato valutazione rischi dei Vigili del Fuoco è avvenuta soltanto a
dicembre del 2008. Poi appunto bisogna però poi fare la variante
urbanistica per fare sì che una serie di previsioni cautelative sull’uso del
territorio venissero poi anche recepite nello strumento urbanistico
comunale. Avremmo magari potuto attendere che venisse poi inserito
anche nel P.G.T., ci sembrava opportuno anticipare questa previsione
vincolistica anche per dare un messaggio chiaro a quelle che possono
essere magari anche altre aspettative di utilizzo di queste aree.
Cosa posso aggiungere… Per quanto riguarda la valutazione del
rapporto di sicurezza che è stato aggiornato più recentemente, il
Comitato di valutazione rischi non si è ancora espresso ------ i rapporti
di sicurezza per come sono stati aggiornati, ma sull’elaborato nel suo
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complesso, come dicevo prima, il Comitato valutazione rischi si è
pronunciato favorevolmente lo scorso dicembre. Quindi per questo
appunto l’abbiamo poi sottoposto all’approvazione del Consiglio. Non so
se ci sono altri elementi che magari posso chiarire, io condivido
comunque la raccomandazione che è stata fatta di prevedere comunque
dei margini di tutela anche ulteriori rispetto a quelli che sono invece
discesi direttamente dall’applicazione della norma, perché come dicevo
prima il raggio di protezione, inteso come raggio di potenziale danno
all’interno del quale non devono poi essere consentite determinate
attività, è dato proprio dalla qualità e dalla quantità delle sostanze
lavorate, per cui per quanto riguarda l’Eurogravure, per quanto riguarda
l’ICB, fondamentalmente questo raggio di pericolosità non va molto al di
fuori di quella che è l’area occupata dagli insediamenti. Sì, va un
pochino al di fuori, ma non è che interessi delle grandi aree. È più
consistente invece il raggio d’azione della Farchemia e quindi in questo
caso chiaramente anche qui occorre prevedere una tutela maggiore.
Torno a dire, oltre a quella che discende direttamente dall’applicazione
normativa, sarebbe buona cosa comunque, chiaramente non
richiamando l’ERIR perché mancherebbe il presupposto normativo, ma
richiamando magari altri obiettivi di salvaguardia ambientale,
considerare delle fasce di più ampio respiro. Però questo appunto sarà
un’azione che dovrà essere svolta all’interno poi del nuovo strumento di
programmazione del territorio. Comunque appunto se ci sono altre
domande sono qua a disposizione.
Presidente
Grazie Assessore. È aperto il dibattito, invito i Consiglieri a iscriversi. È
aperto il dibattito. Consigliere Scarpellino a Lei la parola.
Consigliere Scarpellino
Grazie Presidente. Molto brevemente per rammentare appunto quello
che è stato evidenziato dai due Assessori, che in effetti la seconda
Commissione aveva espresso questa raccomandazione e tra l’altro è
stata sintetizzata molto bene nel verbale che però non vedo qui
allegato; per cui io vi chiederei, perché questo era grosso modo
l’accordo con la Seconda Commissione, di aggiungere al punto..
proporrei di inserire nel dispositivo, poco prima della delibera, sentita la
Seconda Commissione Consiliare permanente nella seduta del
21.9.2009 e recepite le raccomandazioni espresse nel relativo verbale.
Così rimane agli atti e siamo tranquilli tutti. È semplice, è aggiungere: e
recepite le raccomandazioni espresse nel relativo verbale.
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Sindaco (intervento fuori microfono)
Sì, le fa proprie la Giunta queste…
Presidente
Grazie Consigliere Scarpellino. Consigliere Merisi, a Lei la parola.
Consigliere Merisi
Grazie Presidente. Devo è stato un parto un pò distocico questo. Sulla
linea Bergamo – Treviglio senza le stazioni intermittenti, è andato e
venuto due o tre volte, c’è stato qualche dubbio interpretativo, non certo
da parte nostra. Questa normativa che prevede determinate cose come
ha sottolineato l’Assessore e questo Farchemia, ICB. Eurogravure ci
hanno dato. È ovvio che da parte nostra ci auguriamo che le cose
stiano effettivamente così, ma soprattutto credo che tutti siano
d’accordo con me che queste cose non succedano. Non vorremmo
sicuramente affrontare un incidente rilevante nella nostra zona, sia che
sia metanolo, magari meno invasivo, meno impattante rispetto al
dimetilsolfato piuttosto che l’idrazina idrata. Sta di fatto che il lavoro è
stato fatto, è stato fatto bene e poi alla fine ripeto, parto distocico, ma
poi alla fine, come si usa dire, tanti auguri alla mamma, tutti contenti.
Sì, perché mia mamma faceva l’ostetrica e ho imparato. Mio papà
lavorava alla SIP e ho imparato anche i telefoni.
Allora dicevo il parto distocico alla fine ha prodotto un buon lavoro e la
trasposizione di questo lavoro all’interno delle norme tecniche di cui un
Comune ovviamente si era dotato e si deve comunque dotare, quale il
Piano Regolatore, è giusto ricevere queste norme, lo recepiscano, ben
vengano quindi anche la raccomandazioni anche se non le ho sotto
mano, immagino che le raccomandazioni siano comunque ulteriormente
cautelative rispetto a quello che c’è stato detto. Grazie.
Presidente
Grazie. Non ho altre richieste di intervento. Arch. Morabito voleva fare
precisazioni sull’argomento? A Lei la parola.
Arch. Morabito
Grazie. Si tratta, oltre a quello che ha detto l’Assessore Tura e
l’Assessore Adobati, di introdurre questo nuovo articolo nelle norme del
Piano Regolatore, dove sinteticamente sia afferma che eventuali
possibilità edificatorie, che tra l’altro ci sono solamente nell’area a nord
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e a sud dello stabilimento Farchemia, non vengono perse dai
proprietari, ma possono essere trasferite sulle aree limitrofe, ma non
all’interno dell’area di danno, delle superfici di danno. Quindi è una
precisazione, è un articolo necessario, che serve a salvaguardare
anche la proprietà dei fondi in prossimità e interessati da quest’area di
danno.
Presidente
Grazie architetto. Non ho altre richieste di intervento, pertanto sono
aperte le dichiarazioni di voto. Invito i Consiglieri a prenotarsi.
Consigliere Merisi, a Lei la parola.
Consigliere Merisi
Grazie Presidente. Nella logica conseguenza di quello che ho detto
prima, il nostro parere è comunque favorevole, auspicando
evidentemente una sempre maggiore collaborazione con queste
aziende. Ci stiamo provando, questo parlo per me in altre situazioni,
colgo anche l’occasione per anticipare che la Protezione Civile
organizza questo mese un convegno con queste tre aziende e che di
tale convegno sarà dato invito a tutta l’Amministrazione Comunale. Il
parere del gruppo consiliare del Partito Democratico è favorevole.
Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere. Non ho altre richieste di dichiarazioni di voto,
pertanto pongo in votazione il punto 11 iscritto all’ordine del giorno:
Adozione variante n. 19 al P.R.G. ai sensi dell’art. 25 comma 1 della
L.R. 11.03.2005, n. 12 e s.m.i. e dell’art. 2 comma 2 lettera I) della L.R.
23.06.1997, n. 23 e s.m.i. per l’inserimento dell’elaborato tecnico
relativo alla pianificazione urbanistica per le zone interessate da
stabilimenti e rischio di incidente rilevante, ai sensi del D.M. 9.5.2001.
Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni. 14 voti favorevoli,
nessun contrario, un astenuto, il Consiglio approva.
Anche su questa delibera dobbiamo assumere l’immediata esecutività,
pertanto apro le votazioni. Sì, le ha già aperte le votazioni, per cui
possiamo nel frattempo votare l’immediata esecutività. Sono chiuse le
votazioni. 15 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto, il
Consiglio approva l’immediata eseguibilità.
Per quanto attiene alla delibera hanno votato a favore i Consiglieri:
Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti,
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Mangano, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Zordan, si è astenuto il
Consigliere Riganti.
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Comune di Treviglio
Consiglio Comunale del 1 ottobre 2009
Punto n. 4)
ADOZIONE PIANO DI RECUPERO IN VARIANTE AL P.R.G. VIGENTE,
DEL COMPLESSO EDILIZIO DI VIA PREMURANA N. 14 PROPOSTO
DALLE SIGG.RE CIOCCA LORENZA, CIOCCA RACHELE, MANZONI
PIERINA, AI SENSI DELL’ART. 25 COMMA 1 BIS DELLA L.R.
11.03.2005, N 12 E S.M.I. E AI SENSI DEGLI ARTT. 2 E 3 DELLA L.R.
23/97 Presidente
Passiamo adesso al punto 12 all’ordine del giorno: Adozione Piano di
recupero in variante al P.R.G. vigente, del complesso edilizio di via
Premurana n. 14 proposto dalle Sigg.re Ciocca Lorenza, Ciocca
Rachele, Manzoni Pierina, ai sensi dell’art. 25 comma 1 bis della L.R.
11.03.2005, n 12 e s.m.i. e ai sensi degli artt. 2 e 3 della L.R. 23/97. È
aperto il dibattito, illustra il provvedimento l’Assessore Adobati.
Assessore Adobati
Grazie Presidente. Si tratta dell’adozione di un Piano di recupero che
riguarda la Casina Grossi in via Premurana, è un Piano di recupero
proposto in variante al P.R.G. in quanto riguarda uno stralcio
consistente ma non complessivo appunto del Piano di recupero previsto
del P.R.G. La proposta di Piano di recupero è stata presentata con
diverse ipotesi di soluzioni e su questo con gli uffici e con l’ausilio della
Commissione Paesaggio e della Seconda Commissione, sono state
operate valutazioni e sulla base di una proposta preliminare è stata
scelta una soluzione che sostanzialmente, come vedete dagli elaborati
che avete, va a ricomporre in un unico volume dei volumi che adesso
sono distribuiti. Questo tipo di operazione non pregiudica la fattibilità
della parte rimanente del Piano di recupero, consta sostanzialmente di
1.800 m³ di 6 unità immobiliari, è intervenuta nella fase approvativa,
nella fase istruttoria un parere relativo alla presenza di un cavo irriguo
che impone distanza ai sensi di legge di 5 metri, per cui l’edificio è stato
sostanzialmente arretrato il tanto che bastava per rispettare questa
distanza minima dal cavo irriguo.
Un’annotazione doverosa è il dispositivo di legge attraverso la quale si
fa questa variante è il comma 1 dell’art. 25, non il comma 1 bis; la cosa
era implicita anche perché se no non si poteva ragionare ai sensi degli
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artt. 2 e 3 della legge regionale 23/97 relativa alle varianti semplificate.
Comunque lo specifico perché è un refuso nel testo di delibera. È art.
25 comma 1 della L.R. 11.3.2005. Rispetto infine agli standard da
cedere, trovandosi questa cascina per chi lo sa in una zona
sostanzialmente agricola, si è ritenuto di monetizzare interamente non
essendo di interesse collettivo e si propone di monetizzarli con il
medesimo prezzo utilizzato per le monetizzazioni in tutti gli altri Piani di
recupero recenti di 118,62 Euro al m². Infine si pone anche una
garanzia fidejussoria di 30.000 Euro a garanzia degli impegni, in
particolare degli impegni di demolizione dei fabbricati che devono
essere demoliti per la realizzazione dell’edificio oggetto di proposta di
variante.
Presidente
Grazie Assessore. È aperto il dibattito. Invito i Consiglieri a prenotarsi.
Non ho richieste di intervento da parte dei Consiglieri, pertanto sono
aperte le dichiarazioni di voto. Non ho richieste di dichiarazioni di voto,
pongo pertanto in votazione il punto 12 iscritto all’ordine del giorno:
Adozione Piano di recupero in variante al P.R.G. vigente, del complesso
edilizio di via Premurana n. 14 proposto dalle Sigg.re Ciocca Lorenza,
Ciocca Rachele, Manzoni Pierina, ai sensi dell’art. 25 comma 1 bis della
L.R. 11.03.2005, n 12 e s.m.i. e ai sensi degli artt. 2 e 3 della L.R.
23/97. Sono aperte le votazioni. Mancano due voti. Sono chiuse le
votazioni. 14 voti favorevoli, nessun astenuto, un contrario, il Consiglio
approva.
Pongo in votazione l’immediata eseguibilità della delibera. Sono aperte
le votazioni. Manca ancora un voto. Sono chiuse le votazioni. 14
favorevoli, nessun contrario, un astenuto, il Consiglio approva.
Hanno votato a favore del provvedimento i Consiglieri: Abbate, Bonfichi,
Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Mangano, Merisi,
Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Zordan. Ha votato contro il Consigliere
Riganti.
Per quanto attiene l’immediata esecutività, hanno votato a favore i
Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti,
Guzzetti, Mangano, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Zordan, si è
astenuto il Consigliere Riganti.
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Comune di Treviglio
Consiglio Comunale del 1 ottobre 2009
Punto n. 5)
ADOZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN VARIANTE AL P.R.G.
VIGENTE E AL PIANO DI COORDINAMENTO APPROVATO CON
DELIBERA C.C. N. 47/2007 E S.M.I., DENOMINATO SAN ZENO –
COMPARTO G, PROPOSTO DAI SIGG. VESCOVI BRUNO,
CAPREDONI ALBERTO, MANENTI MARINELLA, MISSAGLIA PIER
MARCOPresidente
Passiamo ora al successivo punto all’ordine del giorno, il 13, avente
per oggetto: Adozione Piano di lottizzazione in variante al P.R.G.
vigente e al piano di coordinamento approvato con delibera C.C. n.
47/2007 e s.m.i., denominato San Zeno – Comparto G, proposto dai
Sigg. Vescovi Bruno, Capredoni Alberto, Manenti Marinella, Missaglia
Pier Marco. Illustra il provvedimento l’Assessore Adobati.
Assessore Adobati
Grazie Presidente. Si tratta del Comparto G, l’ultimo comparto del
Bollone che arriva a questo Consiglio Comunale, quindi con fatica di chi
ci ha preceduto e di questi ultimi tempi, siamo arrivati a completare
questo macro Piano di lottizzazione. L’oggetto della variante che
andiamo ad esaminare è in parziale variante al P.R.G. e al piano di
coordinamento, per quelle quantità che sono riportate nello specchietto
che c’è in seconda pagina della relazione, che danno conto di una
diminuzione di verde per 151 metri, di parcheggi per 360 m², di strade
interne al P.L. per 9 m² e un aumento di strade esterne al P.L. che
incidono sul comparto per 167 m². La cosa più rilevante da considerare
riguarda una parziale diminuzione dei parcheggi da 1.460 m² a 1.099
m², che però stante un esame fatto dagli uffici, dai Lavori Pubblici, è in
linea con quella che è la dotazione degli altri comparti e non comporta
disagi per lo stesso comparto perché abbiamo calcolato all’incirca 37/38
posti auto per un comparto che ha una possibilità edificatoria che
potrebbe essere intorno alle 30 unità immobiliari e quindi c’è un posto
auto per alloggio, forse abbondante.
Rispetto al testo originale che vi è pervenuto, vi è pervenuta una busta
che riporta le parti da aggiornarsi per una dimenticanza che ahimè c’è
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stata e della quale ci scusiamo e ci siamo scusati nella lettera di
trasmissione, relativa al fatto che era previsto un aumento del 15% di
oneri e monetizzazioni per tutti i comparti che fossero stati presentati
dopo il 31.12.2007. Di conseguenza i fogli che vi sono stati riportati, che
invece sono stati integrati, sostituiscono quelli relativi e riportano le
cifre esatte dei corrispettivi che devono essere versati dai lottizzanti
all’Amministrazione Comunale. Prego l’Arch. Morabito di illustrare gli
aspetti tecnici di contenuto, di integrare quanto ho detto.
Presidente
A Lei la parola architetto.
Arch. Morabito
Grazie. Praticamente ha detto quasi tutto l’Assessore. Si tratta più che
altro, rispetto alla delibera di inquadramento e coordinamento di tutti i 9
comparti del Bollone, di queste due modifiche sostanziali; una è il non
allineamento di un edificio sulla linea dei 7,50 metri dalla dorsale. Già la
bozza tipo di convenzione approvata dal Consiglio Comunale con la
delibera 47 consentiva questa possibilità come variante. L’abbiamo già
utilizzata in un altro comparto e quindi è possibile adottare questo tipo
di variante.
L’altra è, come ha detto l’Assessore, la diminuzione della superficie del
parcheggio e invece per quanto riguarda l’aumento di strade esterne
rispetto a quanto era stato computato nell’ipotesi principale sempre
allegata alla delibera 47, ciò è dovuto perché il disegno è stato costruito
sull’aerofotogrammetria, quindi senza rilievo. Nel momento di andare a
mettere il rilievo, è stata allineata la strada rispetto ai picchetti che sono
stati già apposti per il tracciamento della strada. Quindi c’è una
traslazione di circa un metro rispetto all’ipotesi della delibera 47. Come
si vede quel metro in più fa aumentare la superficie della strada e in
corrispondenza fa diminuire la superficie del verde, ma senza
modificare la superficie dell’ambito perimetrato dall’originaria delibera
47. Se ci sono altre spiegazioni…
Presidente
Grazie architetto. Invito i Consiglieri a prenotarsi per chiarimenti o
comunicazioni. Non ho richieste di intervento, pertanto sono aperte le
dichiarazioni di voto. Invito i Consiglieri a prenotarsi per dichiarazioni di
voto. Consigliere Riganti, a Lei la parola. Legge il Consigliere Guzzetti a
nome e per conto del Consigliere Riganti.
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Consigliere Guzzetti
Grazie. Leggo per conto del Consigliere Riganti. La Sig.ra Sindaco mi
ha ripreso perché ho presentato le mie annotazioni questa sera, ma
questa l’Assessore all’urbanistica e il responsabile del servizio ci dicono
che quello che abbiamo letto in questi giorni era sbagliato. I dati esatti
sono forniti oggi. Non è una polemica, sono un Consigliere che il
30.6.2006 non ha condiviso il programma della Sig.ra Sindaco, perciò è
all’Opposizione. Faccio il mio dovere, però non è corretto fornire i dati
da valutare nella stessa serata della votazione. Questa delibera
andrebbe rinviata. Per questo voto contro.
La mia astensione all’argomento 10 e la contrarietà al precedente
argomento 11 è motivata dall’assenza del P.G.T. Approviamo continue
frazioni di modifiche del territorio senza conoscere il progetto nella sua
complessità.
Presidente
Grazie Consigliere. Ci sono ulteriori richieste? Credo che ci sia una
precisazione da parte dell’Assessore Adobati. A Lei la parola.
Assessore Adobati
Sì, rinnovando le scuse per l’errore, solo a rilevare che le modificazioni
che abbiamo riportate sono esclusivamente di ricalcolo del corrispettivo
dovuto come oneri di monetizzazione, ma nulla cambia in merito ai
contenuti dell’intervento. Grazie.
Presidente
Grazie Assessore, invito ulteriori Consiglieri a prenotarsi per le
dichiarazioni di voto. Non ho ulteriori richieste di dichiarazioni di voto,
pertanto pongo in votazione l’adozione del Piano di lottizzazione in
variante al P.R.G. vigente e al piano di coordinamento approvato con
delibera C.C. n. 47/2007 e s.m.i., denominato San Zeno – Comparto G,
proposto dai Sigg. Vescovi Bruno, Capredoni Alberto, Manenti
Marinella, Missaglia Pier Marco. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse
la votazioni. 13 voti favorevoli, un contrario, nessun astenuto, il
Consiglio approva.
Pongo ora in votazione l’immediata eseguibilità della delibera. Sono
aperte le votazioni. Mancano due voti. Sono chiuse le votazioni. 14
favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva.
39
Do lettura delle risultanze della delibera. Hanno approvato il
provvedimento i Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini,
Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino,
Zordan. Ha votato no il Consigliere Riganti.
Per quanto attiene l’immediata esecutività della delibera, hanno votato a
favore i Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi,
Dozzi, Gatti, Guzzetti, Merisi, Pirola, Reduzzi, Riganti, Scarpellino,
Zordan. Nessun contrario e nessun astenuto.
Avendo esaurito i punti iscritti all’ordine del giorno, il Consiglio
Comunale è sciolto, buona serata a tutti.
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