Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 1 ottobre 2009 Apertura di seduta Presidente … ieri sera, procediamo quindi con l’appello nominale a cura del Segretario Generale, come da Regolamento. Prego Sig. Segretario. Segretario Generale – appello nominale Presidente Grazie. Sono quindi presenti 14 Consiglieri Comunali, assenti i Consiglieri Brambilla, D’Auria, Gatti, Gusmini, Merisi, Siliprandi, Zordan. È raggiunto il prescritto numero legale, la seduta è legalmente valida alle ore 19.15. Prima iniziare col punto 9 all’ordine del giorno desidero rivolgere un ringraziamento ai ragazzi, agli animatori dell’Oratorio San Zeno. Ieri è stato distribuito a tutti i Consiglieri un loro lavoro intitolato: “Manifesto della Città Solidale”. È sempre una cosa positiva che dei giovani si impegnino per la città, per la polis, per la res publica e quindi a loro credo sia giusto rivolgere un ringraziamento per l’impegno che mostrano e l’interesse che manifestano per l’Amministrazione Pubblica. Punto n. 1 REALIZZAZIONE DI UNA VASCA ESTERNA ED AMPLIAMENTO IMPIANTO NATATORIO COMUNALE SITO IN VIA CRIPPA A TREVIGLIO. CONCESSIONE FIDEJUSSIONE A FAVORE DELLA PROJECT SPORT S.R.L.S.S.D. Presidente Procediamo con il punto n. 9 all’ordine del giorno avente oggetto: Realizzazione di una vasca esterna ed ampliamento impianto natatorio comunale sito in via Crippa a Treviglio. Concessione fidejussione a favore della Project Sport S.r.l.s.s.d. Per l’esecutivo illustra il provvedimento il dirigente Dott. Cervadoro a cui do la parola. Prego dottore. 1 Dott. Cervadoro Buona sera a tutti. Si tratta di una deliberazione che è chiesta al Consiglio in relazione al progetto, come abbiamo visto, di realizzazione della vasca esterna e dell’ampliamento della piscina comunale, progetto che è da realizzare con finanza di progetto, cioè affidato a una società che provvederà a proprie spese alla realizzazione dell’opera e con una concessione ventennale successiva; poi sostanzialmente provvederà al pagamento delle rate conseguenti del mutuo che viene concesso. L’istituto finanziatore di quest’opera, l’Istituto per il credito sportivo, a fronte dell’approvazione del progetto e del parere favorevole da parte degli enti competenti, quindi del CONI in questo caso, ha deliberato la concessione del mutuo per un importo di 3.975.240 Euro. Chiaramente siccome si tratta di opere che poi rimarranno nella proprietà del Comune, chiede poi al Comune di garantire l’assolvimento delle obbligazioni relative al pagamento di queste rate di ammortamento del mutuo attraverso una fidejussione. Appunto il riferimento normativo per questo particolare aspetto che andiamo a verificare con questa delibera è appunto l’art. 207 del T.U.E.L. che prevede che i Comuni possano rilasciare a mezzo di deliberazione consiliare garanzia fidejussoria anche a favore, ci sono altre casistiche, ma in questo caso ricorre in comma terzo, cioè a favore di terzi, per l’assunzione di mutui destinati alla realizzazione o ristrutturazione di opere a fini culturali sociali o sportivi su terreni di proprietà dell’ente locale purché siano sussistenti le seguenti condizioni: che il progetto sia stato approvato dall’ente locale e sia stata stipulata una convenzione con il soggetto mutuatario che regoli la possibilità di riutilizzo delle strutture in funzione della esigenza della collettività locale; che la struttura realizzata sia acquisita al patrimonio dell’ente al termine della concessione e che la convenzione regoli i rapporti tra l’ente locale e mutuatario in caso di rinuncia di questo alla realizzazione o alla ristrutturazione dell’opera; articolo che peraltro è riportato nel testo della deliberazione. Oltre a questo, quindi a questo aspetto tecnico rilevante, perché sostanzialmente con questo atto si dà delega al sottoscritto, in nome e per conto del Comune, ad andare a sottoscrivere il contratto di mutuo a favore della Project Sport in qualità di fidejussore e quindi a garantire sostanzialmente il pagamento delle rate e di tutti gli altri oneri e spese conseguenti dall’erogazione di questo finanziamento. Qualche altra magari informazione a corredo. Chiaramente le modalità di erogazione del finanziamento previste nella bozza di contratto che viene allegata, è stata trasmessa dall’Istituto per il credito sportivo, prevedono sostanzialmente o il pagamento in unica soluzione a opere realizzate e 2 collaudate, oppure, come sarà nel nostro caso, a stati di avanzamento lavori regolarmente certificati da stato di avanzamento e certificato di pagamento, vistati anche dall’ente. Quindi il finanziamento viene rogato in questo caso alla società sulla base degli stati di avanzamento approvati. Per tutta la durata e a garanzia della sussistenza del bene, viene richiesto chiaramente alla società di provvedere con tutte le coperture assicurative per i vari rischi di eventi atmosferici piuttosto che incendio e quant’altro, quindi ci sono poi tutte le questioni particolari penso riportate nel contratto, c’è poi allegata una serie, un addendum con tutte le condizioni particolari e sostanzialmente non ci sono spese da parte del Comune, solo un accollo di responsabilità, cioè è una garanzia che viene prestata, però è una fidejussione bancaria questa, quindi il Comune non è che va a garantire moneta, ma semplicemente dà una garanzia tra virgolette personale, come persona giuridica, dell’assolvimento delle obbligazioni di rimborso del finanziamento concesso. (intervento fuori microfono) se non pagano il Comune è obbligato in maniera solidale e quindi senza vincolo alcuno da parte dell’ente finanziatore, per cui si rivale assolutamente direttamente anche sul Comune. Infatti ci sono clausole specifiche che derogano anche alcuni commi, alcuni articoli del Codice Civile, per cui sostanzialmente c’è una responsabilità diretta e solidale da parte dell’ente per questo finanziamento che viene concesso, in virtù del fatto che poi l’opera in buona sostanza rimane, come previsto dal T.U., deve essere su terreni di proprietà dell’ente e rimane acquisita alla proprietà dell’ente. Non so, se ci sono poi questioni tecniche particolari.. forse mi dimenticavo, ci sono dei limiti ben precisi fissati dal T.U. per l’assunzione di questo tipo di obbligazioni da parte del Comune, in particolare i limiti sono fissati dall’art. 204 del T.U., che sono i limiti di indebitamento, è una formula che prevede attualmente il limite fissato nel 15% dell’entrata, dei primi tre titoli del Bilancio, così come rilevati dal consuntivo del penultimo esercizio, quindi del 2007 in questo caso. E per quanto riguarda gli interessi su mutui, sui quali l’ente presta fidejussioni, queste sono limitate a un quinto di questa cifra che è stata determinata precedentemente. Il calcolo è stato fatto e verificato, per cui siamo ampiamente nei limiti, anche perché non abbiamo altre garanzie fidejussorie di questo tipo. Se ci sono questioni di carattere tecnico che volete rivolgere a me, sono a disposizione. Grazie. Presidente 3 Grazie dottore. Un intervento anche del Segretario per completare l’esposizione, prego. Segretario Generale Per completare il quadro della disciplina del rapporto, evidenzio come ai sensi della convenzione stipulata tra concedente e concessionario, tra Comune e gestore dell’impianto, il gestore sia obbligato ad istituire e mantenere durante tutta la durata, la vigenza della concessione, un Fondo di Riserva per le manutenzioni straordinarie che dovessero risultare necessitate per il funzionamento dell’impianto natatorio pari a 1.375.000 Euro, come la corretta esecuzione dei lavori debba essere, perché i lavori non sono ancora partiti, garantita da una polizza fidejussoria pari al 10% del valore dei lavori e inoltre la gestione ordinaria dell’impianto è garantita con una polizza fidejussoria in relazione agli adempimenti del concessionario pari ad Euro 100.000, che diventeranno 200.000 con l’ampliamento dell’impianto e la realizzazione della struttura esterna e dei corollari accessori, e su ogni giorno di ritardo rispetto alla presentazione delle polizze è prevista una specifica penale che ha un minimo di 300 Euro ed un massimo di 900 Euro. Inoltre, nel contesto della convenzione è prevista la possibilità, in caso di risoluzione del rapporto con il concessionario, che gli enti finanziatori subentrino individuando un nuovo gestore nella logica della continuità di tutti i rapporti e allo stesso modo, qualora dovesse, fatti salvi tutti i profili risarcitori, succedere qualcosa di fortemente patologico, il Comune rientrerebbe nella piena disponibilità della vicenda, individuerebbe un nuovo gestore o potrebbe fare la scelta, anche se vista la complessità dell’impianto e i tecnicismi dell’attività da porre in essere, piuttosto remota come ipotesi, gestire in economia l’impianto, in questo caso ovviamente diventando l’imprenditore della situazione. Presidente Ringraziamo il Segretario, dichiaro aperta la discussione, è iscritto a parlare il Consigliere Manenti, ne ha facoltà. Consigliere Manenti Sono due interventi Presidente? Questo e le domande e intervento e poi la replica? Presidente 4 Si, il primo… la replica dopo la replica della Giunta. Consigliere Manenti Ma le prime domande sono sul nostro partner, evidentemente io non conosco il contratto di project financing, perciò non ero qua, non lo conosco, non l’ho mai letto, però noi stiamo trattando una cosa diversa, stiamo trattando una fidejussione su un mutuo, non ipotecario ovviamente. E la prima domanda che mi faccio e che faccio a Lei, la nostra controparte è la Project Sport, perciò la diligenza vuole che una certa istruttoria su questa società noi dobbiamo averla fatta. Io pensavo ci fosse agli atti, non l'ho trovata, me faccio le domande a Lei. In particolare la prima domanda, il capitale sociale di quella società qua, cioè ha un capitale sociale sufficiente a sopportare un’operazione di questo tipo, ha un capitale sociale che è superiore ai 100.000 Euro, perciò è una società dove c’è un collegio sindacale e perciò questa è la prima domanda sul capitale sociale della società. La seconda e che è la cosa minima che chiede qualsiasi istituto di credito prima di farla sedere per trattare un mutuo, se è stata fatta la verifica degli ultimi tre bilanci della società; perciò a seguito di questa verifica quali sono le posizioni, quali sono gli utili, quali sono i capitali di quella società, quale affidamento si può dare. La terza è sulle persone, cioè chi è l’amministratore, chi sono i soci e i soci quali potenzialità hanno. Questo mi sembra che sia nella diligenza per dare modo a noi Consiglieri, che siamo l’organo che deve decidere, deve decidere una cosa e come spiegherò poi potrebbe portare a mio modo di vedere, nell’ipotesi più catastrofica, mi pare che Dott. Cervadoro anche Lei l’abbia accennato nella Commissione, potrebbe portare addirittura allo stato di insolvenza del Comune di Treviglio con tutte le conseguenze che sono connesse. Perciò la prima analisi che le chiedo è di riferire al collegio su queste garanzie, cioè il nostro interlocutore è un interlocutore solido a parole, ma io ritengo che debba essere solido nei fatti, perciò cosa hanno? Bilanci, capitale sociale e collegio sindacale. Poi forse chiedevo qualcosa di troppo, ma se hanno il collegio sindacale io prima di fare un’operazione così chiedevo che il Presidente del collegio sindacale della loro società fosse di nomina del Comune, in modo che io giorno per giorno verifico i loro Bilanci ed evito gli eventuali dissesti. Perciò questo potrebbe essere un argomento poi da verificare in un successivo mio intervento. C’era il discorso anche accennato, non c’è stato il discorso sulla possibilità delle sub-garanzie, perciò il Comune di Treviglio, ovviamente 5 l’ente finanziatore e giustamente vuole questa garanzia estremamente chiusa, o fai questo o non te lo faccio, è una banca, alla fine è il suo schema, fuori dal suo schema non può andare. Se c’è la possibilità che il Comune di Treviglio comunque abbia trattato con loro delle subgaranzie che non sono… giustamente il Segretario parlava di garanzie fidejussorie poi per determinate prestazioni di 100 o 200.000 Euro; si parlava di assicurazione incendio, rischi nei confronti di terzi e sono diciamo le cose normali, cioè il Comune di Treviglio si sia tutelato per eventuali sub-garanzie. Perciò eventuali interventi privatistici da parte loro, dove noi a nostra volta ci tuteliamo per l’ipotesi peggiore che dovessimo pagare. Cioè dividiamo il rischio, nell’ipotesi in cui ci succeda, per quello che chiedevo che anche le persone, perché poi la società è anche una persona giuridica, ma dietro la società ci sono delle persone, ecco se queste persone che vanno a fare un’operazione così forte nei confronti del Comune di Treviglio, a mio modo di vedere se è stata studiata o comunque è stata posta all’esame la possibilità che a loro volta subgarantiscano l’ipotesi dell’inadempimento, perciò garantendo che loro eventualmente, non so con quale mezzo, che potrebbe essere a loro volta la fidejussione o la fidejussione attraverso altri istituti di credito, il Comune di Treviglio per l’ipotesi peggiore. La terza domanda che le faccio invece riguarda proprio il Comune di Treviglio, perché non mi è chiaro se quanto diceva Lei sull’appostamento a Bilancio di quel famoso 25% o comunque di quella somma che Lei diceva, come fidejussione risponde a quanto leggo poi nella delibera, perché nella delibera c’è scritto: ---(incomprensibile) ----- oneri derivanti dalle garanzie ------ assunte, nel quale il Comune dovrà iscrivere con una deliberazione una variazione di Bilancio, somma in misura adeguata alla copertura della garanzia fidejussoria assunta. Allora chiaramente non si tratta della rata, ma si tratta del capitale erogato fino a quel momento. Perciò a ogni stato di avanzamento noi giustamente acquisiamo comunque nel patrimonio di Treviglio un determinato bene e dobbiamo appostare in Bilancio pari garanzia di quello che viene erogato, che ci troverà in grosse difficoltà quando ilo bene sarà finito, le prime rate di ammortamento riguarderanno gli interessi, non avranno ancora intaccato il capitale e perciò noi fra tre anni avremo un appostamento in Bilancio sicuramente di 4 milioni di Euro, che sono 8 miliardi. E l’UPIM, e la costruzione dell’UPIM? O siamo lì? Oggi noi non abbiamo rilevanze in Bilancio, ma chi governerà fra tre anni, il Comune di Treviglio o comunque l’ente Comune di Treviglio fra tre anni quando si vedrà a Bilancio una somma di 4 milioni di Euro che, come c’è scritto in questo contratto, è immediatamente esigibile, cioè chiedono, noi non sappiamo niente perché sono le due cose proprio che 6 non mi piacciono in questo contratto, noi non sappiamo niente, noi non possiamo sapere nulla sui rapporti fra finanziatori e stipulatori del rogito, se non c’è la specifica autorizzazione, che lo dice il punto n. 10, perciò non possiamo neanche sapere se lui ha pagato o non ha pagato le rate, ma ci deve essere un’espressa autorizzazione alla comunicazione al Comune di Treviglio, però abbiamo la certezza che quando questo non ha pagato due semestralità di canone un anno, loro in 60 giorni devono avere i soldi in casa dal Comune di Treviglio. Ecco, mi chiedo se di fronte a un pericolo per il Bilancio del Comune di Treviglio che non avrebbe i soldi, dove andiamo a prendere 4 milioni di Euro dalla sera alla mattina, più gli interessi, più le spese, se di fronte a questo il Comune di Treviglio si è autotutelato o come intende autotutelarsi. Dott. Ceradolo Lei è nuovo di Treviglio, purtroppo siamo sfortunati con le nostre controparti, magari negli ultimi ani meno, ma io mi ricordo bibliche sfortune con chi contrae col Comune di Treviglio. Perciò non vorrei che anche questo, alla fine questi provano, la piscina non gli rende, hanno le rate di mutuo, non ci perdono niente, ci salutano e ci noi ci troviamo magari -------- e a cacciare fuori la lira di un’opera che forse il Comune di Treviglio adesso non potrebbe essere anche meno interessato, potrebbe essere all’ultimo posto in confronto di molti altri più importanti. Perciò mi chiedo se queste valutazioni siano state fatte. Grazie. Presidente Grazie. È iscritto a parlare il Consigliere Riganti, prego. Consigliere Manenti Leggo per Riganti, queste sono le domande. Allora, la prossima Amministrazione Comunale per causa del Project Sport decidesse di non pagare, chi paga? E se il tribunale cui la prossima Amministrazione Comunale ci rivolgesse per causa con Project Sport, sentenziasse di sospendere i pagamenti, chi paga? Chi sono i garanti, i loro successori, eredi o aventi causa a qualsiasi titolo, così come leggo nel contratto. Il testo del contratto di mutuo che dobbiamo votare ha le parti essenziali in bianco, il testo del capitolato del mutuo che dobbiamo votare ha le parti in bianco. Le obbligazioni assunte dai garanti sono solidali e indivisibili nei confronti di ciascuno dei successori o degli aventi causa a qualsiasi diritto. Perché nel contratto e nel capitolato rinunciamo a tutti gli articoli del Codice Civile che tutela i garanti? Rinunciamo a tutti e ci impegniamo in deroga al Codice Civile. Della fidejussione risponde ogni fidejussore, successore, erede, avente causa per l’intero ammontare del 7 capitale. L’istituto del credito sportivo potrà fare modiche e patti contrattuali senza alcun obbligo di darne comunicazione, punto 12 del contratto. Grazie. Presidente Grazie, nessun altro è iscritto. Consigliere Scarpellino prego. Consigliere Scarpellino Grazie Presidente. Per quanto riguarda alcune risposte al collega Manenti per quello che riguarda la conoscenza della società, le posso dare io perché conosco un pò la società nel settore, è una società che sta negli ultimi anni ha mano mano rilevato la gestione di importanti impianti natatori e addirittura di polisportive, come quella della città di Lecco che conosco bene per avere svolto le mansioni di Segretario del CONI per cinque anni, gestiscono un intero polisportivo che comprende una piscina, ma anche campo di calcio, campo di atletica, tennis, calcetto, palestra ecc. Hanno rilevato anche e gestiscono le piscine di Brescia che sono molto più grandi della nostra e quindi dal punto di vista sportivo diciamo che io mela sento di dire che la scelta è indubbiamente, anche perché al project financing, all’offerta che noi avevamo messo a bando è stata la società che se l’è sentita di affrontare questo importante intervento, che rammento va ben oltre l’impegno del programma di mandato, perché invece di una semplice vasca scoperta, come verrà in effetti realizzata all’esterno, proprio per soddisfare la richiesta della base dei nostri frequentatori e qui credo che ce ne sia qualcuno, manca Bruno Brambilla che è un assiduo frequentatore, vi possono garantire che gli spazi erano ormai ristretti e quindi la costruzione invece di una seconda vasca coperta sicuramente va nell’ordine dell’obiettivo di assicurare introiti economici perché, parliamoci chiaro, le piscine rendono nel momento in cui vanno avanti i corsi, sono affollati i corsi del nuoto a pagamento, quindi dei corsi di nuoto della scuola nuoto. Quindi la realizzazione di una seconda vasca scoperta sicuramente permetterà alla società di aumentare i propri introiti, felice è stata la loro scelta di abbinare in questo progetto anche la costruzione di un ampio spazio destinato al fitness, sauna, ecc., perché finora le aspettative dell’utenza era di mandare al corso di nuoto soprattutto i bambini e i genitori aspettavano incollati col naso sul vetro della piscina, oppure a consumare al bar. Invece adesso ci sarà la possibilità per genitori di sfruttare quell’ora di nuoto per fare anche del fitness. Quindi io ritengo che questo progetto non abbia rischi di fallimento, sia per la concezione dell’impianto, la concezione dal punto di vista tecnico, che per gli autori, 8 i gestori, perché gestiscono diverse piscine in tutta le Regione Lombardia, quindi non è assolutamente una realtà locale o sconosciuta. Nell’ambito della federazione Nuoto sono conosciuti, addirittura gestiscono la più importante squadra agonistica della Regione Lombardia. Presidente Grazie. Nessun altro è iscritto. Possiamo procedere con le repliche da parte della Giunta. Prima la parola al Sig. Segretario. Prego. Segretario Generale Chiarimenti ovviamente. Allora, il quadro nel quale ci si muove e di cui l’istituto di questa sera è un’appendice, è quello del project financing. Non siamo in presenza di una libera contrattazione in cui il Comune può muoversi a 360°, la base di riferimento è quello dell’ordinamento dei Lavori Pubblici riguardo alla speciale disciplina del project finance e agli istituti generali applicabili. In questo scenario va evidenziato come il promotore, il concessionario sia stato reclutato a seguito di una procedura di evidenza pubblica. Apro una parentesi, quanto diceva prima il Consigliere Scarpellino rispetto all’impegno che deve starci dietro e alla professionalità spiccata nella gestione di questi impianti non così ricorrenti sul mercato, è stato dimostrato anche dagli esiti della gara, dove i partecipanti non sono stati 220, ma solo 2, con un netto divario nei punteggi tra il primo, l’aggiudicatario, il concessionario e il secondo. Quindi c’è da tener conto che poi i soggetti in grado di portare avanti queste operazioni non sono tantissimi e ovviamente questo un pò attenua e riduce il potere contrattuale di chi domanda il servizio. Comunque nel contesto della procedura di gara e della disciplina tipizzata, tutti i controlli del caso sono stati fatti. Per poter accedere alla contrattazione con la Pubblica Amministrazione loro hanno dovuto dimostrare di avere i requisiti di capacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione, che vanno dalla regolarità dei bilanci alla regolarità dei componenti del Consiglio d'Amministrazione nel precedente triennio, alla capacità di eseguire gli interventi. Siamo, mi rendo conto, in un sistema di presunzioni legali, che però il Comune non è abilitato a sovvertire e le certificazioni SOA di qualificazione all’esecuzione dei Lavori Pubblici, che vengono rilasciate da organismi di attestazione della capacità economico-finanziaria ed esecutiva degli operatori che partecipano alle gare, danno atto, in base al nostro ordinamento, della loro tenuta in termini di capacità economico finanziaria, in termini di capacità realizzativa, in termini di disponibilità di attrezzature, in termini di congruità di personale e professionalità all’interno dell’azienda. 9 Il contesto del project ha consentito però, dato che si sviluppa sulla base di un contraddittorio più serrato rispetto alle ordinarie gare di appalto, di approfondire aspetti e andare più a fondo rispetto a una ordinaria fase di controllo nei confronti di un semplice appaltatore. Questi approfondimenti sono stati guidati inserendo nella Commissione di valutazione dei soggetti specialisti del settore, sia rispetto al dato tecnico, era presente in Commissione un ingegnere specializzato in impianti natatori, sia rispetto al dato economico finanziario. Infatti non ci si è accontentati del requisito di legge della validazione del piano finanziario da parte di un istituto bancario, si è andati molto più a fondo inserendo nella Commissione un commercialista esperto in revisione contabile di società, che ha utilizzato il suo know how e del suo gruppo di collaboratori, vagliandolo su più giorni, per comprendere la tenuta dell’operazione, chiedendo spiegazioni e chiarimenti. Insomma non è stato fatto un controllo meramente formale, si è andati a fondo, si è utilizzato anche uno specifico software di valutazione della capacità e della tenuta economico-finanziaria del nostro referente. Questo sulla dinamica del controllo. È fuori ordinamento la possibilità che il Comune nomini dei componenti, che il Comune possa imporre la nomina di propri componenti nell’assetto societario, sia pure in ruoli di controllo. Poi, passando alle osservazioni del Consigliere Riganti, l’ipotesi del Comune che non paga, ci sono scelte che sono vincolate a monte. I contratti stipulati vincolano i Bilanci successivi, e qualsiasi Amministrazione è tenuta a rispettarli obbligatoriamente, altrimenti reca danno all’Ente sotto il profilo civilistico e reca danno a se stessa sotto il profilo della responsabilità erariale. Presidente Grazie. Dott. Cervadoro vuole aggiungere qualcosa? Prego. Dott. Cervadoro Direi che sostanzialmente il Segretario, anche perché magari ha seguito appunto le fasi antecedenti a questo atto, cioè che è semplicemente un passaggio poi successivo a quello che è invece è stato il momento effettivo di valutazione di tutti questi aspetti nella fase di aggiudicazione del project financing alla società assegnataria che è la Project Sport. Pertanto posso aggiungere soltanto che alcune cose sono così perché anche da un punto di vista sostanziale è evidente che per l’istituto finanziatore l’interlocutore reale poi dal punto di vista della garanzia sia 10 il Comune e questo è un rapporto standard che io ho visto anche in altri enti ed è così regolato e disciplinato, nel senso che poi il Comune sarà comunque il soggetto che rimane proprietario del bene in qualsiasi fase ci troviamo, anche nella fase conclusiva in cui magari non fosse in grado il soggetto di… perché fino a quel momento ha l’obbligo di pagare i fornitori e di assolvere ai pagamenti relativi alla costruzione, poi ci sarà una fase successiva di gestione, nella quale è tenuto a pagare le rate di ammortamento del finanziamento. Il danno diciamo teorico per l’Ente è comunque quello di sostituzione, cioè di intervenire nel momento in cui dovesse non più poter andare avanti o avesse delle difficoltà la società finanziata, a sostituirlo, sia esso l’evento che si verifica nella fase di realizzazione dell’opera, sia se questo poi si verifica in fase di gestione e quindi nella fase in cui bisogna mantenere fede agli obblighi di pagamento delle rate. Tutte le deroghe sono quelle che l’Istituto del credito sportivo richiede perché appunto sono conseguenti a quello che diceva prima, che il soggetto vero che garantisce l’istituto finanziatore per loro è l’ente locale, non a caso sono fidejussioni particolari disciplinate in base a condizioni molto particolari previste dalla normativa speciale degli Enti Locali. Presidente Grazie dottore. Nessun altro interviene? Consigliere Mangano prego. Consigliere Mangano Grazie, soltanto avere qualche chiarimento in più. Dalle domande che ha fatto il Consigliere Manenti, ha fatto delle domande ben precise, però la risposta non l’abbiamo avuta, cioè il commercialista che è stato incaricato ha detto va tutto bene, d’accordo. Noi avremmo gradito di avere magari, visto che è un impegno non indifferente, il Comune di Treviglio in passato aveva fatto qualche project financing, uno portato a termine che è il centro cottura pasti e un altro era in itinere, quello del parcheggio sotterraneo. Né nell’un caso, né nell’altro era prevista questa garanzia. Il fatto che noi dobbiamo garantirlo chiaramente ci porta ad una responsabilità maggiore; di solito il project financing si fa per evitare che il Comune possa sborsare delle somme, in questo caso non direttamente, ma c’è un rischio indiretto. Per cui chiedo, questa società, oltre a essere brava a fare della gestione, ha realizzato altri project financing per questi importi o è il primo progetto che fa? Perché un discorso è la gestione, altra cosa è un investimento perché il mutuo è di 3 milioni e qualcosa, il costo globale è 4 milioni di Euro o di più? Quindi praticamente questi stipula un mutuo 11 quasi quanto l’importo che deve realizzare. Qualche domanda me la farei. Il patrimonio in Bilancio quant’è? Cioè sarebbe opportuno, chiediamo qualche dato, cioè quant’è? Cioè nello stato patrimoniale di questa società quant’è? E poi il discorso, cioè questa obbligatorietà; poi nell’ambito delle priorità magari il Comune può considerare prioritario un project financing sulla piscina gravato da qualsiasi rischio. Se questo invece deve comportare un rischio che giustamente vanno onorati, nel momento in cui sottoscrive una convenzione, va onorata, ci mancherebbe altro, però qualche dato in più dovrebbe essere dato al Consiglio. Presidente Non vi sono altri interventi? Sì, il Dott. Cervadoro voleva dire qualcosa… preferisce sentire l’intervento del dirigente prima di replicare Consigliere Manenti? Prego allora Consigliere Manenti. Consigliere Manenti Il punto è sempre quello, tante parole di fronte a due dati, abbiamo chiesto tre dati, io ho chiesto tre dati, non dico più niente… ma sappiamo almeno il capitale sociale di quella società qua? Allora, capitale sociale, i tre Bilanci, sono obbligatori, i tre Bilanci; hanno un collegio sindacale, un Consiglio d'Amministrazione? Niente sappiamo. Scarpellino, tu li conoscerai, io ti posso dire che hanno almeno 15 società, ognuno fa il suo. Cioè il gruppo sembra buono, ma ognuno… cioè là non c’è quella società qua. (intervento fuori microfono Consigliere Scarpellino) Ecco, invece io dal punto di vista economico, dico 15 ma ne avranno 20 perché clicca su internet e li trovi. Ho cliccato io… ma io voto contro o non la voto questa delibera qua, non ho responsabilità. Voi avete responsabilità, se un domani non pagano, perché voi non siete a conoscenza dei minimi dati per poter oggi esprimere un giudizio su un atto atipico che prende il Comune di Treviglio. Questo non è un atto tipico dell’Amministrazione. Noi prestiamo una garanzia fidejussoria a un terzo privato che non conosciamo, che non conosciamo dal punto di vista economico, magari dal punto di vista sportivo lo conosciamo, ma ognuno avrà la sua società. Su questo potrebbe dire Mangano che lavora, mica fanno delle società dove hanno il Bilancio di Como, lo mischiano con quello di Treviglio, lo mischiano con quello di Lecco, lo mischiano con quello di Brescia, non hanno mica mille partite, ognuno avrà la sua partita. Perciò quello che chiedo è dateci almeno questi minimi documenti per decidere. Scappo via, non che voto, scappo via prima di votarlo. 12 Presidente Grazie. Prego Segretario. Segretario Generale Volevo precisare che in realtà noi non stiamo assumendo un atto atipico, ma molto ben tipizzato dalla legge. È l’art. 273… (intervento fuori microfono Consigliere Manenti) Avrò sbagliato, ma guardi che estrapolare delle parole da un discorso complessivo non dà senso, ora sto chiarendo. È un atto tipico, art. 207, comma 3 del T.U.E.L. e una fattispecie tipizzata, quando una fattispecie rientra in uno schema legale, è un atto tipico. Presidente Consigliere Riganti, prego. Consigliere Manenti Allora il Consigliere Riganti intende esprimere le seguenti considerazioni. Allora, punto 5 del contratto, se Project Sport non paga, il garante è obbligato a pagare immediatamente l’Istituto del credito, capitale più interesse più spese, più ogni altro accessorio. Contro il garante i suoi successori, eredi od aventi causa a qualsiasi titolo, vale sempre quello che risulta all’istituto del credito. Punto 6 del contratto, il garante, perciò noi, rinuncia, in deroga alla legge, ad opporre eccezioni, riserve e controversie spettanti alla Polisportiva, la chiamo così, sino all’integrale soddisfacimento delle pretese creditizie dell’Istituto. Al punto n. 8 del contratto si legge: anche se gli spetta per legge il garante non può esercitare il diritto di regresso e di surroga sino a quando l’Istituto di credito non sia stato interamente pagato. In deroga alla legge il garante rinuncia comunque ed espressamente ad eccepire l’estinzione della fidejussione per fatto o colpa dell’Istituto di credito. Punto 9, quando vi sono più fidejussori, i Consiglieri Comunali, ciascuno di essi risponde per l’intero ammontare del debito, anche se le garanzie sono state prestate con un unico atto e le obbligazioni di alcuni dei garanti venute a cessare e ha subito modificazione per qualsiasi causa e anche per remissione o transazione da parte dell’Istituto di credito. 13 Punto 10, il garante, per conoscere l’entità dell’obbligazione garantita o altre informazioni, può chiedere all’Istituto di credito ma solo se ha consenso scritto della Polisportiva. Il garante avrà cura di tenersi al corrente delle condizioni patrimoniali della Polisportiva e dovrà informarsi presso la Polisportiva per conoscere come stanno i suoi rapporti con l’Istituto erogatore. Nota, chi è il garante? È il Comune di Treviglio. Chi sono i suoi successori o aventi causa a qualsiasi titolo del garante citati nel punto n. 3? Chi sono i suoi eredi aventi causa del garante citati al punto n. 5? Chi sono i più fidejussori citati al punto n. 9? A mio parere sono i Consiglieri Comunali. Ma gli eredi di chi, del Comune o dei Consiglieri Comunali? Fatemelo finire… Consigliere Riganti Cancellatelo, cancellate eredi e successori… Segretario Generale Guardi, posso chiarire, non è necessario perché il Comune non ha degli eredi. L’Amministrazione Comunale è in continuità, lì sono clausole standard che non si applicano ad una persona giuridica, è evidente. Consigliere Riganti Avete cancellato altre parti favorevoli al Comune, avete tirato la riga, tirate la riga anche su questo. Segretario Generale Noi non abbiamo detto… quello è un contratto imposto, non è che il Comune. Per cui tutta questa dinamica di clausole non significa altro che esclusione del beneficio della preventiva escussione del debitore principale, che è una clausola standard ricorrente presente in tutte le dinamiche di appalto, perché ovviamente… Consigliere Riganti La conosco bene, è la mia causa, rispondo io di una società sportiva… Segretario Generale Sto parlando veramente di altre cose sinceramente, io sto parlando di un istituto giuridico. L’esclusione del beneficio, della preventiva 14 escussione del debitore principale impone in tutte le dinamiche di contratto strutturate, che il soggetto che è titolare della fidejussione possa rivolgersi al garante senza aver prima dimostrato di aver escusso il patrimonio del debitore principale. Tutte quelle clausole stanno a significare questo ed è una clausola irrinunciable, media, presente in tutti i contratti di questo tipo, perché prevedere la preventiva escussione del debitore principale vanificherebbe nei fatti la operatività di una polizza fidejussoria di una garanzia. Presidente Grazie Segretario. Sì Consigliere Manenti, ho visto che si è prenotato, però… (intervento fuori microfono Consigliere Manenti) Va bene, continui. Consigliere Manenti Allora, io ho ancora due minuti e mezzo, giusto Presidente? Presidente Sì. Consigliere Manenti Allora, decorsi i 30 giorni dalla data del mancato pagamento della seconda semestralità, l’Istituto del credito ha il diritto di ritenere risolto… recupero dieci secondi… ha il diritto di ritenere risolto ipso iure il contratto in danno della Polisportiva e del garante. In questo caso l’Istituto di credito pretenderà l’immediato versamento in una unica soluzione di tutto quanto dovuto, capitale, interesse, compenso a titolo di indennizzo, somma di cui alla lettera C) dell’art. 21 del capitolato, più ogni altra somma. Punto 19, Polisportiva, non può accendere altri mutui. Infatti si obbliga a mantenere per 20 anni il livello dei suoi debiti finanziari sotto il limite di Euro 4.400.000. Se facesse un altro mutuo il contratto è risolto di diritto con tutte le conseguenze a carico di Polisportiva e del suo garante. Per debiti finanziari Polisportiva si intendono tutti i debiti derivanti da finanziamenti di qualsiasi tipo. Art. 12, primo capoverso. Non si conoscono le spese imputabili a Polisportiva, per cui il garante rilascia fidejussione; non c’è nella delibera il foglio di sintesi riepilogativo allegato al presente contratto. 15 Nel secondo capoverso, non si conosce l’entità delle spese di stipulazione, registrazione ecc., inerenti il contratto di mutuo per il quale il garante rilascia fidejussione. Art. 1 del capitolato. La situazione patrimoniale della Polisportiva è documentata da Polisportiva solo all’Istituto erogante, non al garante. Se la situazione patrimoniale di Polisportiva risultasse in qualsiasi momento difforme o a suo insindacabile giudizio rischiosa per l’Istituto creditore, questi risolverà il contratto di diritto, con tutte le conseguenze a carico del garante. Ho terminato il tempo, Riganti lo firma e lo deposita agli atti. Giusto? Perché sono 81 note… Presidente La parola al Sindaco, prego Sig. Sindaco. Prima il dirigente allora, prego Dott. Cervadoro. Dott. Cervadoro Velocemente e riassumendo sostanzialmente il contenuto delle due obiezioni, se possiamo riassumerlo in questa maniera, è valutazione della società e accettazione di una serie condizioni particolari fissate dall’istituto finanziatore a carico del Comune sostanzialmente che è il fidejussore. Insomma, la valutazione della società, in questo caso dovete capire che la società di progetto, che è una società ad hoc che viene costituita e che sostanzialmente come una ---- è composta da varie società reali, delle quali una è una impresa costruttrice, verosimilmente un’altra è una impresa specializzata nella gestione di questo tipo di impianti sportivi ecc. ecc., sono state ampiamente fatte a suo tempo quando è stata assegnata l’esito della procedura ad evidenza pubblica per il project financing. In questa fase tutte queste valutazioni, comprese anche tutti i casellari giudiziari di tutti i precedenti amministratori di ciascuna società, tutto quanto riguarda i documenti e gli atti di queste società sono stati nuovamente richiesti, sempre dall’ufficio competente che è l’Ufficio Tecnico che è qui oggi rappresentato dall’Ing. Pani, poi eventualmente potrete avere da lui qualche ulteriore dettaglio. quindi confermo che la società è stata valutata. Sotto il profilo patrimoniale poi, io immagino che l’Istituto di credito sportivo che è una banca come tutte le altre, se vi siete rivolti qualche volta a una banca per un finanziamento, io penso che abbia fatto… 16 (intervento fuori microfono) … non ha fatto nessuna valutazione patrimoniale sulla società; non credo che sia così, comunque noi l’abbiamo valutato per parte nostra e l’ha valutato il settore competente; la capacità di rimborso del finanziamento viene valutata chiaramente anche in funzione del fatto che il mutuo viene erogato, come dicevamo, proprio in funzione del fatto che lo eroga a favore di una società che sta realizzando opere per conto del Comune. Poi sul discorso delle clausole penso che anche il Segretario abbia ben chiarito che sostanzialmente la condizione essenziale per l’istituto finanziatore e da cui scaturiscono nel dettaglio tutte le situazioni particolari disciplinate dal capitolato, è che sia appunto possibile per l’Istituto finanziatore rivalersi direttamente sul Comune, perché altrimenti non sussisterebbe la possibilità di erogare il finanziamento. Ing. Bani Volevo aggiungere qualche informazione in merito a quello che ha detto il Dott. Cervadoro relativamente alle società che hanno partecipato all’ATI, era stata fatta a suo tempo una valutazione della capacità economico finanziaria basandosi sulle normative che prevede il Codice degli contratti; per cui vi sono dei parametri ben definiti alle quali queste società poi hanno risposto pienamente, altrimenti non sarebbero state neanche accettate in sede di gara. Pertanto la capacità economicofinanziaria minima prevista normativamente è garantita da queste documentazioni prodotte dalle società. Il promotore iniziale era costituito da un ATI, composto dalla società Project Sport, che è l’attuale gestore della piscina, da un’altra società che si chiama SOUL S.p.A. e da un costruttore che era una società di costruzioni di Cremona. Queste tre società poi in sede di firma, di sottoscrizione della convenzione, hanno costituito una società di progetto che si chiama Project Sport, che è la società che poi ha richiesto la fidejussione, con percentuali di elevata maggioranza della Project Sport e di cui poi la società costruttrice aveva soltanto una minima percentuale, in quanto era partecipe dell’ATI avendo le capacità costruttive e quindi in particolare dotata di SOA, cosa che non hanno le altre società che sono società che sono gestionali e quindi gestiscono l’attività sportiva. Nel corso poi dello sviluppo del progetto la società di costruzioni è stata sostituita da un’altra società che è la Beltrami S.p.A. che è una società ancora molto più rinomata e molto più solida dal punto di vista sia di capitale, sia anche di capacità realizzativa. Questa società ha presentato tutte le certificazioni necessarie, quindi dalla SOA a tutti i casellari giudiziari e la situazione dei responsabili, dei legali 17 rappresentanti, il cosiddetto Durc che indica le referenze dal punto di vista degli oneri previdenziali e assicurativi, ha presentato la Camera di Commercio col certificato antimafia, per cui tutta questa documentazione è archiviata nel nostro ufficio. In questa fase, proprio per andare a supportare poi l’Ufficio Ragioneria che stava portando avanti questa fidejussione, abbiamo provveduto a richiedere un ulteriore duplicato, uno stato di aggiornamento di tutta l’altra documentazione relativa alle altre due società, quindi Camera di Commercio e controllo ancora dei requisiti di tutti i legali rappresentanti, che poi hanno presentato regolarmente prima della presentazione di questo atto e sono tutti atti che sono depositati presso i nostri uffici. Sindaco Solo per dire che mi sembra che si stia facendo un gran polverone, 81 quesiti significa non rendersi conto di che cosa sia un Consiglio Comunale e quindi o si ha il rispetto del Consiglio e si presentano precedentemente in modo che si possa rispondere compiutamente, o altrimenti si solleva un polverone e anche allarmismo, perché dire saranno i Consiglieri, sarà il Sindaco ad essere chiamato a risarcire, non ha alcun fondamento. Io ho fiducia nei nostri tecnici, che in questo caso sono l’Arch. Assolari e l’Ing. Bani per quanto riguarda il dipartimento Lavori Pubblici, il nostro Segretario comunale e Pelizzari prima del Dott. Cervadoro. Io riconosco fiducia e un lavoro serio a queste persone che da un anno e mezzo stanno seguendo questa vicenda, vicenda che è partita un anno e mezzo o due fa per scelta politica, la precedente Amministrazione ha deciso di fare un project financing sulla Gemeaz, anche su quella convenzione ci sono dei lati negativi, anche su questa ce ne saranno sicuramente. Abbiamo fatto e sto parlando economicamente, abbiamo fatto delle scelte, riteniamo che questa scelta non possa essere procrastinata, per portarla a termine abbiamo bisogno di questa fidejussione che ripeto sta nelle norme, è stata valutata ampiamente anche in Commissione, in Commissione si poteva dire, stasera siamo arrivati con tutti i documenti su progetto, perché bisogna anche avere questo tipo di collaborazione, se ritenete di volere della documentazione, fatecelo sapere, ve la portiamo, se no domani andate dall’Ing. Bani e vi dà tutta questa documentazione perché io credo che un pò di fiducia nei nostri tecnici debba averla anche la Minoranza, perché su alcune tematiche non c’è la politica, non c’è il voler a tutti i costi imporre una scelta che ha avuto valutazioni solo politiche. Qui ci sono dei tecnici, hanno fatto delle scelte tecniche, io esprimo grande fiducia, hanno fatto domanda di mutuo al Credito 18 Sportivo credo per la prima volta nella storia di questo Comune, che qualche aspetto migliorativo l’ha dato. Io non ho altro da aggiungere se non che non ho nessuna intenzione di ritirare questa delibera, sono convinta che abbia una base e uno spessore tecnico più che sufficiente e quindi voglio andare avanti con questa opera che i nostri cittadini aspettano da tanto tempo, perché anche questa opera sta nei progetti delle Amministrazioni precedenti, che purtroppo, perché è sempre stata una cosa auspicata, non hanno avuto la possibilità di realizzare. Presiede la Consigliera Bonfichi Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Zordan. Consigliere Zordan Si è citato adesso il precedente, l’unico project financing che è stato fatto; ecco, come mai lì non è stato assolutamente necessario… anche lì la società che ha partecipato e che ha realizzato l’opera ha investito capitali e è ricorsa alle banche, e non ha però chiesto nessuna garanzia da parte del Comune. Come mai invece in questo caso dobbiamo garantire. Ha delle fragilità, ha delle incertezze questa società? Io non ho seguito tanto, però i discorsi di questa sera hanno fatto nascere qualche preoccupazione. Sul piano formale non voglio discutere, però nel precedente project financing non sono state chieste garanzie fidejussorie. Qui invece questa società, che deve realizzare, che ha partecipato, che si è aggiudicata la realizzazione dell’opera, dice: mi rivolgo a una banca, in questo caso Credito Sportivo, però voglio che il Comune mi garantisca. Come mai al 100%, cioè tutto l’investimento? Come mai un fatto di questo genere? Presidente Io ho una prenotazione del Consigliere Riganti. Bani? Dott. Cervadoro, a Lei la parola. Chi risponde, l’Ing. Dott. Cervadoro Io penso che, non conosco il precedente caso, evidentemente lì sarà stata comunque un’operazione di finanza di progetto, in quel caso verosimilmente per la realizzazione dell’opera la società sarà andata, come normalmente, a chiedere un finanziamento garantito da proprie capacità patrimoniali. Nel caso di questa specifica realizzazione, cioè di una struttura sportiva che rientra nella casistica disciplinata dall’articolo 19 che abbiamo citato del Testo Unico e finanziata da questo istituto particolare che è l’Istituto per il credito sportivo che di queste opere si occupa, e per il quale valgono tutta una serie di prescrizioni particolari che riguardano fino da ultimo l’approvazione definitiva del collaudo da parte di tutta una serie di prescrizioni e quindi di approvazione da parte del CONI, lo standard è la richiesta di fidejussione da parte dell’ente che poi acquisisce, come previsto dalla norma, la proprietà della struttura sportiva realizzata. È questo il motivo. Io però vorrei dire anche, riassumendo gli 81 punti che sono stati chiesti dal Consigliere Riganti, qual è la differenza se avessimo sottoscritto noi un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, ci sarebbero state le medesime condizioni se avessimo realizzato noi l’opera con qualsiasi ditta appaltatrice. Cioè il Comune era tenuto comunque a pagare l’importo previsto dal finanziamento, oneri, spese accessorie, interessi e tutto quanto. Presidente Grazie Dott. Cervadoro. La parola al Sindaco. Sindaco Per rispondere al Consigliere Zordan, io credo che in queste operazioni a cui noi ricorriamo per la povertà delle nostre risorse e per garantire ai nostri cittadini la soddisfazione di alcuni bisogni, ci sia sempre un tornaconto per chi le attua, ma un tornaconto diciamo che sta magari nelle pieghe degli appalti che facciamo ecc. Io ripeto, sono certa che non c’è alcun rischio in questa, almeno stante le cose attuali, per i Consiglieri e per il Sindaco di dover essere chiamati a risarcire, questo è allarmismo puro. Tutte le domande tecniche possono avere una risposta domani andando all’ufficio dell’Ing. Bani. Io dico che il tornaconto c’è sempre e comunque perché la convenzione con la Gemeaz, che per fortuna c’è la Gemeaz, non sto facendo appunti negativi, però prevede una resa nella convenzione di gestione alla Gemeaz alta, che costa al Comune, che costa ai cittadini di Treviglio. In questo caso il costo è questo rischio, secondo noi del tutto controllato, e riteniamo che sia un servizio che non possa essere procrastinato. Per cui riteniamo che dopo due anni di approfondimenti, di consultazione di documentazione, di progetti, che se volete abbiamo qui e rivediamo, ecc. ecc., questa cosa debba partire; l’ha detto il Segretario e credo che sia una persona sicuramente responsabile, è pari al rischio che c’è per una qualsiasi gara d’appalto, l’ha detto il Dott. Cervadoro, è lo stesso rischio che abbiamo con un qualsiasi mutuo, 20 questa ipotesi era nella gara d’appalto predisposta dall’Arch. Assolari, era una ipotesi qualificata della gara d’appalto. Quindi è stato l’Ufficio Tecnico a scegliere questa strada. Presidente Grazie. Non ci sono altre richieste di chiarimento, sono aperte le dichiarazioni di voto. Consigliere Manenti a Lei la parola. Consigliere Manenti Dopo un’ora e mezza circa, un’ora e venti, chi ha fatto un’istruttoria precisa, perfetta, puntuale, oculata e ha dato gli elementi ai Consiglieri per votare in scienza e coscienza, non è riuscito a dirvi che capitale sociale ha questa società che con noi tratterà, perciò se ha un capitale sociale di 20 milioni, di 100 milioni o di milioni di Euro. Non me l’hanno detto, non sappiamo se ha un collegio sindacale, non sappiamo se ha controlli, però qualcosa abbiamo saputo, che aumenta l’allarmismo e questo i colleghi Consiglieri che risponderanno se succederà qualcosa, lo sappiano; votano senza conoscere il capitale sociale, senza conoscere chi è la società, senza conoscere i bilanci, senza conoscere se c’è il collegio sindacale. E rimangono registrate queste parole qua. In più ad aumentare l’allarmismo l’intervento dell’Ing. Bani, che un giurista, è un tecnico, pertanto si è lasciato andare ad alcune considerazioni. Scarpellino, l’Ing. Bani ha detto che è una scatola, che non c’entra niente questa società con quella che gestisce l’impianto sportivo, l’ha detto l’Ing. Bani. Ha una quota in questa società, questa società è composta da chi gestisce la piscina, un’altra società che sarà uno speculatore e la terza la società che realizza il bene, la società costruttrice, la S.p.A. Beltrami, nota, solida, famosa. Allora mi chiedo, ma perché Beltrami non ha chiesto come la Gemeaz il finanziamento per fare l’opera? Perché, è nota, è a livello nazionale, Beltrami andava in qualsiasi banca, faceva il mutuo e realizzava la piscina. Molto probabilmente Beltrami non si fida dei suoi soci, molto probabilmente Beltrami è entrato in società per una semplice considerazione, mi costruisco la piscina ma sono sicuro di portare a casa i denari, perché se no con voi non lavoro. Beltrami fa un’altra considerazione, la potrebbe fare Mangano perché è suo mestiere, 4 milioni di Euro di investimento, 20% minimo è il guadagno, sono 800.000 Euro. Beltrami si mette in tasca con questa operazione 800.000 Euro. Si è garantito ancora di più, è entrato nel capitale sociale. Garantisca Beltrami l’operazione e non il Comune di Treviglio. E noi? Con una società scatola, l’ha detto l’Ing. Bani, è agli atti, noi a una 21 società scatola e a una sicura speculazione edilizia come questa, dove lo sport non c’entra niente, andiamo a dargli 4 milioni di Euro. Sul tavolo, sul tavolo! Sono lì, puliti! 500 Euro su 500 Euro, perché Sig. Sindaco se Lei va oggi alla Cassa Rurale e non ha immobili e vuole dare una fidejussione a chiunque, la Cassa Rurale per rilasciare le fidejussioni dice: caro Sig. Sindaco, anche se è il Sindaco di Treviglio, mi metta qua un bel librettino col suo bell’importo, che poi il buon Lingiardi che le è lì a fianco le firma la fidejussione; ma senza il librettino lì a fianco la fidejussione Lingiardi o Bonacina gli si stringe la mano e se la mettono da qualche altra parte, ma la fidejussione non gliela firma. Noi siamo grandi, gestiamo il patrimonio dei trevigliesi, siamo ricchi e questi qui quattro belle paroline e paf! 4 milioni di Euro sul tavolo, bei puliti e tranquilli per fare la speculazione! Signori, queste cose stasera le sapete voi Consiglieri. Io non la voto, voi la votate, voi ne risponderete quando ci sarà l’inadempimento. Certo, grazie. Presidente Consigliere Riganti, a Lei la parola. Consigliere Manenti Per Riganti. Fidejussori non sono gli Assessori ma i Consiglieri che votano. Se la prossima Amministrazione non è più la vostra e si comporterà come voi, come è successo al Consigliere Riganti e Project Sport non rispondesse, l’Istituto per il credito si rivarrà su ciascuno di voi. Conoscendo il genere di chiamate in causa, avendo letto dettagliatamente quanto scritto nel contratto e nel capitolato, essendoci parti in bianco nel contratto e nel capitolato, non conoscendo Project Sport S.r.l., e non avendo i suoi dati finanziari, economici e sociali, voto decisamente contro. Evidenzio che l’Ufficio Tecnico e il Segretario Generale e il Dott. Cervadoro non sono garanti di questa fidejussione. Presidente Non ho altre richieste di dichiarazioni di voto. Consigliere Scarpellino a Lei la parola. Consigliere Scarpellino Grazie Presidente. È chiaro che per questo tipo di intervento non può essere il semplice soggetto, cioè un intervento di questa entità e soprattutto di questa complessità di gestione, perché gestire un 22 impianto perché diventa un vero e proprio impianto polisportivo; vi ho detto prima che è compreso oltre che la parte natatoria anche l’area fitness, richiede la costituzione di società specializzate con diversi soggetti. Non mi sorprende che ci sia un costruttore all’interno, ma il costruttore da solo secondo me poteva solo avere in appalto da un Comune; così come il Credito Sportivo questi finanziamenti a tasso inferiore a quello della Cassa… ci siamo capiti, adesso mi sfugge il nome… Cassa Depositi e Prestiti… richiede proprio la garanzia del soggetto proprietario, quindi dell’ente locale che ne è proprietario. Io non vedo cosa ci sia di scandaloso in questo; tutti gli altri dati sono sicuramente reperibili presso gli uffici, per cui credo di poter esprimere a nome del mio gruppo, ma credo che anche il resto della Maggioranza non avrà dubbi nel votare a favore di questa delibera. Presidente Consigliere Mangano a Lei la parola. Consigliere Mangano Brevissimo per dichiarazione di voto. Non voglio fare polemica, non è nel mio stile farlo, però alcune precisazioni in dichiarazione di voto desidero esporle. Innanzitutto Sig. Sindaco noi non chiedevamo 80 punti, l’ha fatto il Consigliere, ma l’Opposizione è più articolata e quindi avevamo chiesto, io personalmente ho chiesto due dati o tre dati, ossia qual era la consistenza della società e non si può venire in Consiglio per andare a votare una delibera del genere senza avere nessuna difficoltà ad avere fiducia in chi ha detto che tutto è a posto, però volete dare tre dati al Consiglio di fronte a una situazione del genere? Vi volete documentare? Non per altro, ma questa non è polemica. Quindi, in mancanza e in assenza non di vedere tutta la perizia a quel tavolo, avere questi dati necessari per metterci in condizione di votare con una certa tranquillità. Secondo, Sig. Sindaco, c’è una differenza tra il mutuo, quando io decido di fare un’opera e la fa dir il Comune e allora faccio una scelta a priori, voglio fare un investimento e u vado e chiedo il mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti. Quando mi rivolgo al project financing la filosofia è diversa, cerco di fare un’operazione pubblica per il Comune, diventerò proprietario dopo 20 anni, come è stato fatto per il centro cottura pasti, come sarebbe stato per il parcheggio in piazza Setti e il carico, il gravame se l’assume la società, il privato. Per cui questa società benissimo poteva mettere dei beni, se li ha, e quindi la Cassa Depositi e Prestiti avrebbe accettato perché le garanzie le avrebbe avute. Quindi 23 non è la stessa cosa, è una scelta diversa, quando il Comune intende coinvolgere i privati per fare un’opera pubblica, c’è questo sistema che è quello che project financing. Quindi sono due cose diverse, non è la stessa cosa una scelta diretta che fa il Comune, ma è una scelta indiretta, faccio un bene pubblico che va bene, poi staremo a vedere se la priorità oggi è se il Comune doveva farla direttamente assumere un mutuo per la piscina o meno, tant’è che s’è fatto il project financing per, l’ha detto Lei, per mancanza di risorse dirette per poterlo fare. Per cui, senza polemica, per quello che ho detto io voterò contro. Presidente Grazie Consigliere Mangano. Non ho altre richieste di dichiarazioni di voto, la parola al Sindaco. Sindaco Vorrei anche io che restasse scritto a verbale che anche nelle dichiarazioni di voto, mi scuso con il Consigliere Mangano per avere usato la parola Minoranza, i Consiglieri Riganti e Manenti continuano col polverone e continuano con l’allarmismo. Di fatto non vogliono che questa Amministrazione realizzi un servizio che è auspicato da tanti trevigliesi. Anche per la Gemeaz abbiamo aspettato tanto, anche per la piscina abbiamo aspettato tanto, anche per piazza Setti stiamo aspettando perché quel project financing, ad una valutazione non nostra è risultato carente sul piano dei benefici pubblici e privati. Allora io ripeto, qui si vuole semplicemente con la scusa dell’Ing. Bani si è dimenticato di portare i documenti, semplicemente dire che non si ha fiducia nei nostri tecnici e allora, cari Consiglieri Manenti e Riganti, noi prendiamo atto che voi dite che la preside sono io, ma salire in cattedra con l’arroganza anche della voce, siete voi perché fate i tuttologi, i tuttologi, avvocati, tecnici, ingegneri, commercialisti e offendete anche le persone, come avete fatto coi nostri tecnici stasera e come avete fatto ieri sera con Pezzotta e Rodeschini. Per cui io credo che due cose siano da dire, tecnicamente questa delibera, anche se mi scuso perché l’Ufficio Tecnico non ha portato qui questa documentazione, è fondata ed è legittima. Secondo, ripeto che nessun Consigliere Comunale e neanche il Sindaco saranno chiamati a dover risarcire. L’Ing. Bani stava alzandosi per andare a prendere la documentazione, non gliel’ho fatto fare, adesso il Segretario è andato a prendere il certificato di qualità che ha lui. Comunque questo mi interessa un pò poco, voglio 24 solo, perché io sono convinta di questa scelta e sono convinta che nel nostro programma di mandato avesse un posto che è di priorità. Voglio solo precisare al Consigliere Mangano che so benissimo che è una diversa scelta quella del project financing che quella di un mutuo, la citavo così come l’ha citata Cervadoro per dire che il rischio era simile a. La ringrazio. Presidente Consigliere Guzzetti a Lei la parola. Consigliere Guzzetti Non voglio ritornare sull’argomento, abbiamo già sentito tanto e anche in modo molto forte diciamo, usiamo questo termine. Volevo solo dire che noi comunque ci fidiamo del lavoro dei tecnici, anzi in questa circostanza diamo, perlomeno come lista e penso di interpretare anche il sentimento di altri Consiglieri di Maggioranza, diamo tutta la nostra solidarietà al lavoro e anche la nostra fiducia a questi tecnici che sindaci impegnano a lavorare, anche se magari adesso ci sono delle considerazioni… manca il documento… noi diamo tutta la fiducia e quindi voteremo a favore per quello che è stato esposto e per tutto il lavoro che hanno fatto tutti i nostri uffici. Presidente Grazie Consigliere. Non ho altre richieste di dichiarazioni di voto, pertanto pongo… Consigliere Riganti, però la sua dichiarazione di voto l’ha già fatta. Io non ravviso alcun fatto personale nel… ve bè, ma non è un fatto personale, non sono un fatto personale… Un’offesa. Però chi l’interpretava, ha letto lei Consigliere Manenti… (intervento fuori microfono) Va bene, Consigliere Riganti. (intervento fuori microfono) Scusi, va bene, faccio un’eccezione comunque, sappiamo che è un’eccezione, anche perché… (interventi fuori microfono) A Lei la parola, Manenti, per conto del Consigliere Riganti. Consigliere Manenti Allora, per replica al Sindaco, dice Riganti: ho fatto il mio dovere di Consigliere di Opposizione, non ho alzato la voce, è falso. 25 Presidente Sappiamo che il Consigliere Riganti in questi giorni non può alzare la voce, però… Sindaco, a Lei la parola. Sindaco Si rasenta il ridicolo perché da questi Consiglieri escono parole, scritte o orali, che davvero offendono le persone e bisogna che i Capigruppo una volta per tutte decidano cosa sia caso personale, perché essere chiamati in causa, io sono chiamata in causa 100 volte ogni sera, potrei bloccare i lavori del… fare dell’ironia su questo suo disagio mi è sembrato davvero una caduta di stile, io mi scuso perché non mi sono accorta, ma perché il tenore della voce di Manenti è stato uguale tutta sera, grazie. Presidente Pongo in votazione il punto 9 iscritto all’ordine del giorno: Realizzazione di una vasca esterna ed ampliamento impianto natatorio comunale sito in via Crippa – Rilascio garanzia fidejussoria ai sensi dell’art. 207 del T.U. al concessionario gestore. Sono aperte le votazioni. Mancano due voti. Sono chiuse le votazioni. 12 voti favorevoli, 4 contrari, il Consiglio approva. Nessun astenuto. Dobbiamo deliberare l’immediata eseguibilità. Sono aperte le votazioni. Grazie. Sono chiuse le votazioni. 12 voti favorevoli, 3 contrari, un astenuto. Per quanto attiene alla delibera hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino. Hanno votato no i Consiglieri Manenti, Mangano, Riganti, Zordan. Hanno votato a favore dell’immediata eseguibilità della delibera i Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino. Hanno votato no i Consiglieri Manenti, Mangano, Riganti, si è astenuto il Consigliere Zordan. 26 Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 1 ottobre 2009 Punto n. 2) RETTIFICA AL P.R.G. VIGENTE SU BASE VARIANTE N. 18 – AI SENSI DELL’ART. 25 COMMA 8 QUINQUIES DELLA L.R. 12/2005 – APPROVAZIONE Presidente Passiamo ora al punto 10 iscritto all’ordine del giorno: Rettifica al P.R.G. vigente su base variante n. 18 – ai sensi dell’art. 25 comma 8 quinquies della L.R. 12/2005 – Approvazione. Illustra il provvedimento l’Assessore Fulvio Adobati. Assessore Adobati Grazie Presidente. Si tratta di una rettifica alla variante 18 che abbiamo recentemente approvato ed è legata a una discordanza che è stata riscontrata tra l’elaborato cartaceo sul quale era stata realizzata la variante 17 e quello ricorderete completamente informatizzato su cui abbiamo realizzato la variante 18 che raccoglieva gli esiti della digitalizzazione del volo e la trasposizione completa del P.R.G. C’è una discordanza riscontrata in ordine alla fattispecie di standard, prego l’Arch. Morabito di specificare quali sono gli aspetti rinvenuti di errore. Presidente La parola all’Arch. Morabito. Arch. Morabito Buona sera. Come ha già anticipato l’Assessore, durante la trasposizione dal supporto cartaceo al supporto digitalizzato fatto dalla società incaricata dal Comune per queste operazioni, quindi oltre all’aerofotogrammetria dovevano consegnarci la digitalizzazione del Piano Regolatore, a causa della pessima qualità della riproduzione grafica cartacea dovuta a 17 varianti l’una su l’altra, il disegnatore della società non ha ravvisato la differenza tra il retino di questa zona che è classificata come verde privato vincolato e l’ha considerato erroneamente parcheggio. Fra le tante, sono 21 tavole del Piano Regolatore, sono state analizzate una per una, è sfuggita anche al collaudo fatto dal Politecnico di Milano. Ce ne siamo accorti dopo aver 27 adottato la variante 18, quindi si chiede al Consiglio Comunale di approvare questa rettifica che non comporta nessun obbligo ulteriore se non solo l’approvazione. Non è necessario ai sensi della legge fare la pubblicazione, raccogliere osservazioni e approvazione finale perché si tratta proprio di un mero errore materiale. Presidente Grazie architetto, è aperto il dibattito. Non ho richieste di chiarimento al riguardo, quindi sono aperte le dichiarazioni di voto. Non ho richieste di dichiarazioni di voto, pertanto pongo in votazione il punto 10: Rettifica al P.R.G. vigente su base variante n. 18 – ai sensi dell’art. 25 comma 8 quinquies della L.R. 12/2005 – Approvazione. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni. 15 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Dobbiamo deliberare l’immediata esecutività della delibera, pertanto sono aperte le votazioni. Manca un voto. Sono chiuse le votazioni. 15 voti favorevoli, nessun astenuto e nessun contrario, il Consiglio approva. 28 Punto n. 3) ADOZIONE VARIANTE N. 19 AL P.R.G. AI SENSI DELL’ART. 25 COMMA 1 DELLA L.R. 11.03.2005, N. 12 E S.M.I. E DELL’ART. 2 COMMA 2 LETTERA I) DELLA L.R. 23.06.1997, N. 23 E S.M.I. PER L’INSERIMENTO DELL’ELABORATO TECNICO RELATIVO ALLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA PER LE ZONE INTERESSATE DA STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE (E.R.I.R.) – AI SENSI DEL D.M. 9.5.2001 Presidente Passiamo ora al successivo punto iscritto all’ordine del giorno, il punto 11: Adozione variante n. 19 al P.R.G. ai sensi dell’art. 25 comma 1 della L.R. 11.03.2005, n. 12 e s.m.i. e dell’art. 2 comma 2 lettera I) della L.R. 23.06.1997, n. 23 e s.m.i. per l’inserimento dell’elaborato tecnico relativo alla pianificazione urbanistica per le zone interessate da stabilimenti rischio di incidente rilevante (E.R.I.R.) – ai sensi del D.M. 9.5.2001. Illustra il provvedimento l’Assessore Adobati e successivamente l’Assessore Tura. Assessore Adobati Grazie. La variante n. 19 che andiamo a esaminare riguarda l’inserimento nello strumento urbanistico dell’elaborato relativo alla componente urbanistica per le zone che sono interessate dagli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, il cosiddetto ERIR. Trattasi quindi di riportare sullo strumento urbanistico i vincoli che derivano dai rischi che sono stati analizzati e poi restituiti dallo studio condotto relativamente alle industrie a rischio incidente rilevante. Su questo l’Assessore Tura tra poco vi darà conto un pochino del senso dei contenuti di questo elaborato, quello che andiamo a trattare è solo la componente urbanistica. Proprio su quest’aspetto pongo all’attenzione del Consiglio il fatto che in Seconda Commissione Consiliare è emersa l’opportunità di una raccomandazione rispetto al redigendo strumento urbanistico, di riporre particolare attenzione a queste aree e studiandole adeguatamente, di attribuire eventuali cautele ulteriori intorno a quelle che discendono in maniera diretta dal dispositivo di legge al quale fanno riferimento. Prego l’Assessore Tura di spiegare i contenuti dell’elaborato rischio incidente rilevante e poi l’Arch. Morabito per i contenuti della variante urbanistica. Assessore Tura 29 Grazie. Con l’approvazione di questo documento credo che il Comune di Treviglio faccia un grosso passo in avanti per quanto riguarda la tutela del proprio territorio. Come avete magari avuto modo di leggere, l’applicazione della Legge Seveso, che è stata proprio emanata dopo il tremendo incidente dell’Icmesa di parecchi anni fa, praticamente implica che i Comuni si dotino di un elaborato che vada a definire quali sono le aree da tutelare per fare sì che appunto non vadano ad insediarsi delle altre attività che possono essere incompatibili con determinate attività industriali. Oltre a questo prevede che sia fatta comunque un’attività di informativa alla popolazione e venga anche predisposto un piano di emergenza che deve essere attivato qualora comunque debbano verificarsi degli incidenti. Il Comune di Treviglio ha provveduto a tutte tre queste azioni, pertanto oggi siamo dotati di un piano di emergenza e abbiamo anche provveduto a redigere quell’opuscolo che è stato distribuito praticamente a tutti i cittadini che abitano in prossimità delle aziende a rischio e abbiamo anche fatto poi una serie di altre attività di informazione anche distribuendo appunto ai Comuni limitrofi, alle scuole e così via. Per quanto riguarda le aziende soggette a questa normativa, a Treviglio sono 3 e sono praticamente la Bonelli, quindi quella che viene chiamata ICB, la Farchemia e l’Eurogravure. Per quanto riguarda la Bonelli e la Farchemia si tratta di aziende soggette a un altro articolo del D.Lgs. in questione, per cui sono obbligate a redigere anche un rapporto di sicurezza, mentre l’Eurogravure è tenuta soltanto a redigere una scheda tecnica di valutazione. L’area che viene definita come area di potenziale pericolo, in base alla quale appunto deve essere valutata la compatibilità delle vicinazioni esistenti e quelle invece da negare, è data dalla qualità e dalla quantità delle sostanze che ciascuna azienda tratta. Questo piano comunque è stato completato ancora nel 2008, però l’approvazione da parte del Comitato valutazione rischi dei Vigili del Fuoco è avvenuta soltanto a dicembre del 2008. Poi appunto bisogna però poi fare la variante urbanistica per fare sì che una serie di previsioni cautelative sull’uso del territorio venissero poi anche recepite nello strumento urbanistico comunale. Avremmo magari potuto attendere che venisse poi inserito anche nel P.G.T., ci sembrava opportuno anticipare questa previsione vincolistica anche per dare un messaggio chiaro a quelle che possono essere magari anche altre aspettative di utilizzo di queste aree. Cosa posso aggiungere… Per quanto riguarda la valutazione del rapporto di sicurezza che è stato aggiornato più recentemente, il Comitato di valutazione rischi non si è ancora espresso ------ i rapporti di sicurezza per come sono stati aggiornati, ma sull’elaborato nel suo 30 complesso, come dicevo prima, il Comitato valutazione rischi si è pronunciato favorevolmente lo scorso dicembre. Quindi per questo appunto l’abbiamo poi sottoposto all’approvazione del Consiglio. Non so se ci sono altri elementi che magari posso chiarire, io condivido comunque la raccomandazione che è stata fatta di prevedere comunque dei margini di tutela anche ulteriori rispetto a quelli che sono invece discesi direttamente dall’applicazione della norma, perché come dicevo prima il raggio di protezione, inteso come raggio di potenziale danno all’interno del quale non devono poi essere consentite determinate attività, è dato proprio dalla qualità e dalla quantità delle sostanze lavorate, per cui per quanto riguarda l’Eurogravure, per quanto riguarda l’ICB, fondamentalmente questo raggio di pericolosità non va molto al di fuori di quella che è l’area occupata dagli insediamenti. Sì, va un pochino al di fuori, ma non è che interessi delle grandi aree. È più consistente invece il raggio d’azione della Farchemia e quindi in questo caso chiaramente anche qui occorre prevedere una tutela maggiore. Torno a dire, oltre a quella che discende direttamente dall’applicazione normativa, sarebbe buona cosa comunque, chiaramente non richiamando l’ERIR perché mancherebbe il presupposto normativo, ma richiamando magari altri obiettivi di salvaguardia ambientale, considerare delle fasce di più ampio respiro. Però questo appunto sarà un’azione che dovrà essere svolta all’interno poi del nuovo strumento di programmazione del territorio. Comunque appunto se ci sono altre domande sono qua a disposizione. Presidente Grazie Assessore. È aperto il dibattito, invito i Consiglieri a iscriversi. È aperto il dibattito. Consigliere Scarpellino a Lei la parola. Consigliere Scarpellino Grazie Presidente. Molto brevemente per rammentare appunto quello che è stato evidenziato dai due Assessori, che in effetti la seconda Commissione aveva espresso questa raccomandazione e tra l’altro è stata sintetizzata molto bene nel verbale che però non vedo qui allegato; per cui io vi chiederei, perché questo era grosso modo l’accordo con la Seconda Commissione, di aggiungere al punto.. proporrei di inserire nel dispositivo, poco prima della delibera, sentita la Seconda Commissione Consiliare permanente nella seduta del 21.9.2009 e recepite le raccomandazioni espresse nel relativo verbale. Così rimane agli atti e siamo tranquilli tutti. È semplice, è aggiungere: e recepite le raccomandazioni espresse nel relativo verbale. 31 Sindaco (intervento fuori microfono) Sì, le fa proprie la Giunta queste… Presidente Grazie Consigliere Scarpellino. Consigliere Merisi, a Lei la parola. Consigliere Merisi Grazie Presidente. Devo è stato un parto un pò distocico questo. Sulla linea Bergamo – Treviglio senza le stazioni intermittenti, è andato e venuto due o tre volte, c’è stato qualche dubbio interpretativo, non certo da parte nostra. Questa normativa che prevede determinate cose come ha sottolineato l’Assessore e questo Farchemia, ICB. Eurogravure ci hanno dato. È ovvio che da parte nostra ci auguriamo che le cose stiano effettivamente così, ma soprattutto credo che tutti siano d’accordo con me che queste cose non succedano. Non vorremmo sicuramente affrontare un incidente rilevante nella nostra zona, sia che sia metanolo, magari meno invasivo, meno impattante rispetto al dimetilsolfato piuttosto che l’idrazina idrata. Sta di fatto che il lavoro è stato fatto, è stato fatto bene e poi alla fine ripeto, parto distocico, ma poi alla fine, come si usa dire, tanti auguri alla mamma, tutti contenti. Sì, perché mia mamma faceva l’ostetrica e ho imparato. Mio papà lavorava alla SIP e ho imparato anche i telefoni. Allora dicevo il parto distocico alla fine ha prodotto un buon lavoro e la trasposizione di questo lavoro all’interno delle norme tecniche di cui un Comune ovviamente si era dotato e si deve comunque dotare, quale il Piano Regolatore, è giusto ricevere queste norme, lo recepiscano, ben vengano quindi anche la raccomandazioni anche se non le ho sotto mano, immagino che le raccomandazioni siano comunque ulteriormente cautelative rispetto a quello che c’è stato detto. Grazie. Presidente Grazie. Non ho altre richieste di intervento. Arch. Morabito voleva fare precisazioni sull’argomento? A Lei la parola. Arch. Morabito Grazie. Si tratta, oltre a quello che ha detto l’Assessore Tura e l’Assessore Adobati, di introdurre questo nuovo articolo nelle norme del Piano Regolatore, dove sinteticamente sia afferma che eventuali possibilità edificatorie, che tra l’altro ci sono solamente nell’area a nord 32 e a sud dello stabilimento Farchemia, non vengono perse dai proprietari, ma possono essere trasferite sulle aree limitrofe, ma non all’interno dell’area di danno, delle superfici di danno. Quindi è una precisazione, è un articolo necessario, che serve a salvaguardare anche la proprietà dei fondi in prossimità e interessati da quest’area di danno. Presidente Grazie architetto. Non ho altre richieste di intervento, pertanto sono aperte le dichiarazioni di voto. Invito i Consiglieri a prenotarsi. Consigliere Merisi, a Lei la parola. Consigliere Merisi Grazie Presidente. Nella logica conseguenza di quello che ho detto prima, il nostro parere è comunque favorevole, auspicando evidentemente una sempre maggiore collaborazione con queste aziende. Ci stiamo provando, questo parlo per me in altre situazioni, colgo anche l’occasione per anticipare che la Protezione Civile organizza questo mese un convegno con queste tre aziende e che di tale convegno sarà dato invito a tutta l’Amministrazione Comunale. Il parere del gruppo consiliare del Partito Democratico è favorevole. Grazie. Presidente Grazie Consigliere. Non ho altre richieste di dichiarazioni di voto, pertanto pongo in votazione il punto 11 iscritto all’ordine del giorno: Adozione variante n. 19 al P.R.G. ai sensi dell’art. 25 comma 1 della L.R. 11.03.2005, n. 12 e s.m.i. e dell’art. 2 comma 2 lettera I) della L.R. 23.06.1997, n. 23 e s.m.i. per l’inserimento dell’elaborato tecnico relativo alla pianificazione urbanistica per le zone interessate da stabilimenti e rischio di incidente rilevante, ai sensi del D.M. 9.5.2001. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni. 14 voti favorevoli, nessun contrario, un astenuto, il Consiglio approva. Anche su questa delibera dobbiamo assumere l’immediata esecutività, pertanto apro le votazioni. Sì, le ha già aperte le votazioni, per cui possiamo nel frattempo votare l’immediata esecutività. Sono chiuse le votazioni. 15 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva l’immediata eseguibilità. Per quanto attiene alla delibera hanno votato a favore i Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, 33 Mangano, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Zordan, si è astenuto il Consigliere Riganti. 34 Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 1 ottobre 2009 Punto n. 4) ADOZIONE PIANO DI RECUPERO IN VARIANTE AL P.R.G. VIGENTE, DEL COMPLESSO EDILIZIO DI VIA PREMURANA N. 14 PROPOSTO DALLE SIGG.RE CIOCCA LORENZA, CIOCCA RACHELE, MANZONI PIERINA, AI SENSI DELL’ART. 25 COMMA 1 BIS DELLA L.R. 11.03.2005, N 12 E S.M.I. E AI SENSI DEGLI ARTT. 2 E 3 DELLA L.R. 23/97 Presidente Passiamo adesso al punto 12 all’ordine del giorno: Adozione Piano di recupero in variante al P.R.G. vigente, del complesso edilizio di via Premurana n. 14 proposto dalle Sigg.re Ciocca Lorenza, Ciocca Rachele, Manzoni Pierina, ai sensi dell’art. 25 comma 1 bis della L.R. 11.03.2005, n 12 e s.m.i. e ai sensi degli artt. 2 e 3 della L.R. 23/97. È aperto il dibattito, illustra il provvedimento l’Assessore Adobati. Assessore Adobati Grazie Presidente. Si tratta dell’adozione di un Piano di recupero che riguarda la Casina Grossi in via Premurana, è un Piano di recupero proposto in variante al P.R.G. in quanto riguarda uno stralcio consistente ma non complessivo appunto del Piano di recupero previsto del P.R.G. La proposta di Piano di recupero è stata presentata con diverse ipotesi di soluzioni e su questo con gli uffici e con l’ausilio della Commissione Paesaggio e della Seconda Commissione, sono state operate valutazioni e sulla base di una proposta preliminare è stata scelta una soluzione che sostanzialmente, come vedete dagli elaborati che avete, va a ricomporre in un unico volume dei volumi che adesso sono distribuiti. Questo tipo di operazione non pregiudica la fattibilità della parte rimanente del Piano di recupero, consta sostanzialmente di 1.800 m³ di 6 unità immobiliari, è intervenuta nella fase approvativa, nella fase istruttoria un parere relativo alla presenza di un cavo irriguo che impone distanza ai sensi di legge di 5 metri, per cui l’edificio è stato sostanzialmente arretrato il tanto che bastava per rispettare questa distanza minima dal cavo irriguo. Un’annotazione doverosa è il dispositivo di legge attraverso la quale si fa questa variante è il comma 1 dell’art. 25, non il comma 1 bis; la cosa era implicita anche perché se no non si poteva ragionare ai sensi degli 35 artt. 2 e 3 della legge regionale 23/97 relativa alle varianti semplificate. Comunque lo specifico perché è un refuso nel testo di delibera. È art. 25 comma 1 della L.R. 11.3.2005. Rispetto infine agli standard da cedere, trovandosi questa cascina per chi lo sa in una zona sostanzialmente agricola, si è ritenuto di monetizzare interamente non essendo di interesse collettivo e si propone di monetizzarli con il medesimo prezzo utilizzato per le monetizzazioni in tutti gli altri Piani di recupero recenti di 118,62 Euro al m². Infine si pone anche una garanzia fidejussoria di 30.000 Euro a garanzia degli impegni, in particolare degli impegni di demolizione dei fabbricati che devono essere demoliti per la realizzazione dell’edificio oggetto di proposta di variante. Presidente Grazie Assessore. È aperto il dibattito. Invito i Consiglieri a prenotarsi. Non ho richieste di intervento da parte dei Consiglieri, pertanto sono aperte le dichiarazioni di voto. Non ho richieste di dichiarazioni di voto, pongo pertanto in votazione il punto 12 iscritto all’ordine del giorno: Adozione Piano di recupero in variante al P.R.G. vigente, del complesso edilizio di via Premurana n. 14 proposto dalle Sigg.re Ciocca Lorenza, Ciocca Rachele, Manzoni Pierina, ai sensi dell’art. 25 comma 1 bis della L.R. 11.03.2005, n 12 e s.m.i. e ai sensi degli artt. 2 e 3 della L.R. 23/97. Sono aperte le votazioni. Mancano due voti. Sono chiuse le votazioni. 14 voti favorevoli, nessun astenuto, un contrario, il Consiglio approva. Pongo in votazione l’immediata eseguibilità della delibera. Sono aperte le votazioni. Manca ancora un voto. Sono chiuse le votazioni. 14 favorevoli, nessun contrario, un astenuto, il Consiglio approva. Hanno votato a favore del provvedimento i Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Mangano, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Zordan. Ha votato contro il Consigliere Riganti. Per quanto attiene l’immediata esecutività, hanno votato a favore i Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Mangano, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Zordan, si è astenuto il Consigliere Riganti. 36 Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 1 ottobre 2009 Punto n. 5) ADOZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN VARIANTE AL P.R.G. VIGENTE E AL PIANO DI COORDINAMENTO APPROVATO CON DELIBERA C.C. N. 47/2007 E S.M.I., DENOMINATO SAN ZENO – COMPARTO G, PROPOSTO DAI SIGG. VESCOVI BRUNO, CAPREDONI ALBERTO, MANENTI MARINELLA, MISSAGLIA PIER MARCOPresidente Passiamo ora al successivo punto all’ordine del giorno, il 13, avente per oggetto: Adozione Piano di lottizzazione in variante al P.R.G. vigente e al piano di coordinamento approvato con delibera C.C. n. 47/2007 e s.m.i., denominato San Zeno – Comparto G, proposto dai Sigg. Vescovi Bruno, Capredoni Alberto, Manenti Marinella, Missaglia Pier Marco. Illustra il provvedimento l’Assessore Adobati. Assessore Adobati Grazie Presidente. Si tratta del Comparto G, l’ultimo comparto del Bollone che arriva a questo Consiglio Comunale, quindi con fatica di chi ci ha preceduto e di questi ultimi tempi, siamo arrivati a completare questo macro Piano di lottizzazione. L’oggetto della variante che andiamo ad esaminare è in parziale variante al P.R.G. e al piano di coordinamento, per quelle quantità che sono riportate nello specchietto che c’è in seconda pagina della relazione, che danno conto di una diminuzione di verde per 151 metri, di parcheggi per 360 m², di strade interne al P.L. per 9 m² e un aumento di strade esterne al P.L. che incidono sul comparto per 167 m². La cosa più rilevante da considerare riguarda una parziale diminuzione dei parcheggi da 1.460 m² a 1.099 m², che però stante un esame fatto dagli uffici, dai Lavori Pubblici, è in linea con quella che è la dotazione degli altri comparti e non comporta disagi per lo stesso comparto perché abbiamo calcolato all’incirca 37/38 posti auto per un comparto che ha una possibilità edificatoria che potrebbe essere intorno alle 30 unità immobiliari e quindi c’è un posto auto per alloggio, forse abbondante. Rispetto al testo originale che vi è pervenuto, vi è pervenuta una busta che riporta le parti da aggiornarsi per una dimenticanza che ahimè c’è 37 stata e della quale ci scusiamo e ci siamo scusati nella lettera di trasmissione, relativa al fatto che era previsto un aumento del 15% di oneri e monetizzazioni per tutti i comparti che fossero stati presentati dopo il 31.12.2007. Di conseguenza i fogli che vi sono stati riportati, che invece sono stati integrati, sostituiscono quelli relativi e riportano le cifre esatte dei corrispettivi che devono essere versati dai lottizzanti all’Amministrazione Comunale. Prego l’Arch. Morabito di illustrare gli aspetti tecnici di contenuto, di integrare quanto ho detto. Presidente A Lei la parola architetto. Arch. Morabito Grazie. Praticamente ha detto quasi tutto l’Assessore. Si tratta più che altro, rispetto alla delibera di inquadramento e coordinamento di tutti i 9 comparti del Bollone, di queste due modifiche sostanziali; una è il non allineamento di un edificio sulla linea dei 7,50 metri dalla dorsale. Già la bozza tipo di convenzione approvata dal Consiglio Comunale con la delibera 47 consentiva questa possibilità come variante. L’abbiamo già utilizzata in un altro comparto e quindi è possibile adottare questo tipo di variante. L’altra è, come ha detto l’Assessore, la diminuzione della superficie del parcheggio e invece per quanto riguarda l’aumento di strade esterne rispetto a quanto era stato computato nell’ipotesi principale sempre allegata alla delibera 47, ciò è dovuto perché il disegno è stato costruito sull’aerofotogrammetria, quindi senza rilievo. Nel momento di andare a mettere il rilievo, è stata allineata la strada rispetto ai picchetti che sono stati già apposti per il tracciamento della strada. Quindi c’è una traslazione di circa un metro rispetto all’ipotesi della delibera 47. Come si vede quel metro in più fa aumentare la superficie della strada e in corrispondenza fa diminuire la superficie del verde, ma senza modificare la superficie dell’ambito perimetrato dall’originaria delibera 47. Se ci sono altre spiegazioni… Presidente Grazie architetto. Invito i Consiglieri a prenotarsi per chiarimenti o comunicazioni. Non ho richieste di intervento, pertanto sono aperte le dichiarazioni di voto. Invito i Consiglieri a prenotarsi per dichiarazioni di voto. Consigliere Riganti, a Lei la parola. Legge il Consigliere Guzzetti a nome e per conto del Consigliere Riganti. 38 Consigliere Guzzetti Grazie. Leggo per conto del Consigliere Riganti. La Sig.ra Sindaco mi ha ripreso perché ho presentato le mie annotazioni questa sera, ma questa l’Assessore all’urbanistica e il responsabile del servizio ci dicono che quello che abbiamo letto in questi giorni era sbagliato. I dati esatti sono forniti oggi. Non è una polemica, sono un Consigliere che il 30.6.2006 non ha condiviso il programma della Sig.ra Sindaco, perciò è all’Opposizione. Faccio il mio dovere, però non è corretto fornire i dati da valutare nella stessa serata della votazione. Questa delibera andrebbe rinviata. Per questo voto contro. La mia astensione all’argomento 10 e la contrarietà al precedente argomento 11 è motivata dall’assenza del P.G.T. Approviamo continue frazioni di modifiche del territorio senza conoscere il progetto nella sua complessità. Presidente Grazie Consigliere. Ci sono ulteriori richieste? Credo che ci sia una precisazione da parte dell’Assessore Adobati. A Lei la parola. Assessore Adobati Sì, rinnovando le scuse per l’errore, solo a rilevare che le modificazioni che abbiamo riportate sono esclusivamente di ricalcolo del corrispettivo dovuto come oneri di monetizzazione, ma nulla cambia in merito ai contenuti dell’intervento. Grazie. Presidente Grazie Assessore, invito ulteriori Consiglieri a prenotarsi per le dichiarazioni di voto. Non ho ulteriori richieste di dichiarazioni di voto, pertanto pongo in votazione l’adozione del Piano di lottizzazione in variante al P.R.G. vigente e al piano di coordinamento approvato con delibera C.C. n. 47/2007 e s.m.i., denominato San Zeno – Comparto G, proposto dai Sigg. Vescovi Bruno, Capredoni Alberto, Manenti Marinella, Missaglia Pier Marco. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse la votazioni. 13 voti favorevoli, un contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva. Pongo ora in votazione l’immediata eseguibilità della delibera. Sono aperte le votazioni. Mancano due voti. Sono chiuse le votazioni. 14 favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva. 39 Do lettura delle risultanze della delibera. Hanno approvato il provvedimento i Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Merisi, Pirola, Reduzzi, Scarpellino, Zordan. Ha votato no il Consigliere Riganti. Per quanto attiene l’immediata esecutività della delibera, hanno votato a favore i Consiglieri: Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Merisi, Pirola, Reduzzi, Riganti, Scarpellino, Zordan. Nessun contrario e nessun astenuto. Avendo esaurito i punti iscritti all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale è sciolto, buona serata a tutti. °°° 40