ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. MORO” DI CALCINATE (BG) Scuola Secondaria di primo grado di Mornico al Serio CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI “PROGETTO ZERRA 2011” Anno Scolastico 2010/2011 SOMMARIO INTRODUZIONE ………………………………………………………………………………………… PAG. 3 MOTIVAZIONE DEL “PROGETTO ZERRA 2011”……………………….…...................... ″ 4 VERIFICHIAMO LA QUALITÀ DELL’ACQUA DEL TORRENTE ZERRA………………………... ″ 5 RICERCA DELLA CARICA BATTERICA TOTALE…………………………………………………. ″ 6 RICERCA DEI COLIFORMI FECALI…………………………………………………………………... ″ 8 RICERCA DEGLI STREPTOCOCCHI FECALI………………………………………………………. ″ 9 PROVA DI CONFERMA DEI COLIFORMI FECALI…………………………………………………. ″ 10 OSSERVAZIONE DEI MACRO E DEI MICROINVERTEBRATI……………………………………. ″ 11 OSSERVAZIONE AD OCCHIO NUDO DEI MACROINVERTEBRATI…………………………….. ″ 12 OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO DEI MICROINVERTEBRATI……………………………… ″ 13 ECCO, NOI GIOVANI “BIOLOGI” IN AZIONE……………………………………………………….. ″ 15 SOPRALLUOGO LUNGO LE SPONDE DEL TORRENTE ZERRA……………………………….. ″ 16 CI PREPARIAMO PER LA PIANTUMAZIONE………………………………………………………. ″ 20 CARTA D’IDENTITÀ’ DELLE ESSENZE AUTOCTONE……………………………………………. ″ 21 NOCCIOLO (Nome scientifico: Corylus avellana)…………………………………………………………………… PLATANO (Nome scientifico: Platanus acerifolia)…………………………………………………………………. SALICE BIANCO (Nome scientifico: Salix alba)…………………………………………………………………………… OLMO (Nome scientifico: Ulmus glabra).………………………………………………………………………. ″ 22 ″ 23 ″ 24 ″ 25 LA PIANTUMAZIONE…………………………………………………………………………………… ″ 26 LE NOSTRE RIFLESSIONI SUL “PROGETTO ZERRA 2011”……………………………………. ″ 29 2 INTRODUZIONE Il “Progetto Zerra 2011” è un percorso di Educazione Ambientale, realizzato nell’arco di cinque mesi (novembre - marzo), che ha coinvolto tutte le classi della scuola secondaria di Mornico al Serio. Le finalità del progetto sono quelle di promuovere, il rispetto, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, partendo da un approccio sensoriale, che si sviluppa, man mano, in una dimensione pragmatica e sperimentale. Il territorio (in questo caso il torrente Zerra) diventa un laboratorio di Educazione Ambientale, che permette di far comprendere il carattere complesso dell’ambiente naturale e antropizzato, risultante dalla interazione di fattori biologici, fisici, sociali, economici e culturali; di far acquisire competenze, valori, capacità critiche, che permettano di partecipare, in modo responsabile e concreto, alla prevenzione ed alla soluzione dei problemi ambientali, alla gestione ed alla difesa della “qualità" della vita. Si ringraziano l’Amministrazione Comunale che ha finanziato questo progetto, l’esperto di Educazione Ambientale, Prof. Cosimo Errico, per la sua collaborazione e il Prof. Emanuele Canali, che ha curato l’impaginazione e la documentazione fotografica. La referente del progetto Angela Putrone 3 MOTIVAZIONE DEL “PROGETTO ZERRA 2011” La nostra scuola ci ha permesso di realizzare un accattivante progetto: il “Progetto Zerra 2011”, che, secondo noi, darà un piccolo, ma significativo contributo per rendere migliore il nostro paese. Dal momento che dalle proposte della lista vincitrice del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR), del maggio 2010, nell’ambito della sezione AMBIENTE, è emersa l’esigenza di un’azione mirata a verificare la qualità dell’acqua del torrente Zerra e a piantumare una zona carente di vegetazione con essenze autoctone, lungo le sponde dello stesso, all’inizio di quest’anno scolastico abbiamo deciso di sviluppare queste due proposte e, dopo aver avuto l’approvazione del CCR, ci siamo messi all’opera. 4 VERIFICHIAMO LA QUALITÀ DELL’ACQUA DEL TORRENTE ZERRA Venerdì 5 novembre 2010, insieme all’esperto di Educazione Ambientale, Cosimo Errico, e alla professoressa di scienze, Angela Putrone, ci siamo recati lungo le sponde del torrente, per prelevare un campione di tale acqua. Durante il percorso abbiamo appreso che la nostra ricerca può procedere in due modi: il primo dal punto di vista microbiologico, che consiste nella ricerca della carica batterica totale (batteri patogeni o non patogeni), degli enterobatteri, (Gram -) e degli streptobatteri (Gram +); il secondo dal punto di vista biologico, che consiste nella ricerca dei macro e dei micro invertebrati, che sono indicatori biologici della qualità dell’ acqua. Essa viene suddivisa in 5 classi di inquinamento in base alla presenza o meno di determinati micro e macro invertebrati. Dopo questa premessa, giunti al ponte di legno dello Zerra, muniti di una bottiglia di plastica sterile (priva di batteri), a cui era legato uno spago, abbiamo lanciato questo contenitore nel corso d’acqua, dopo aver tolto il tappo, per prelevare un campione. Quindi abbiamo riavvolto la cordicella per recuperare la bottiglietta con il campione e dopo aver messo il tappo, siamo tornati a scuola per effettuare le nostre analisi. 5 RICERCA DELLA CARICA BATTERICA TOTALE MATERIALE USATO - Contenitore di plastica sterile con acqua del torrente Zerra - Pipetta - Provette con terreno di coltura triptone – soia PROCEDIMENTO Mediante una pipetta abbiamo prelevato 0,3 ml di acqua e l’abbiamo versata nella provetta contenente il terreno di coltura triptone-soia, dopo aver tolto il tappo. Rimesso il tappo, abbiamo lasciato i nostri campioni nel porta-provette per qualche giorno (due) per permettere ai batteri di riprodursi. 6 OSSERVAZIONI Questa è una prova colorimetrica: infatti in base alla colorazione assunta dalle nostre provette abbiamo dedotto la classe di qualità dell’acqua. Dalla curva di Gauss deduciamo che la classe di qualità del torrente Zerra è la terza: ciò corrisponde a circa 1.900 batteri su 100 ml di acqua. Questo valore ci indica che il torrente è un po’ inquinato, ma entro i limiti di norma (non dovrebbe superare i 2.000). CLASSE NUMERO CAMPIONI 2 1 2,5 4 3 9 4 4 CLASSI DI QUALITÀ VALORE DI IBE Classe I 10-11-12+ Classe II 8-9 Classe III 6-7 Classe IV 4-5 Classe V 0-1-2-3 GIUDIZIO DI QUALITÀ Ambiente non inquinato o comunque non alterato in modo sensibile Ambiente con lievi sintomi di inquinamento o di alterazione Ambiente moderatamente inquinato o comunque alterato Ambiente molto inquinato o comunque molto alterato Ambiente fortemente inquinato o fortemente alterato COLORE RELATIVO ALLA CLASSE DI QUALITÀ VALORI DI RIFERIMENTO 0/100 UFC/100 ml 100/1000 "" 1000/1900 "" 2000/3000 "" 3000 oltre "" 7 RICERCA DEI COLIFORMI FECALI MATERIALE USATO - Capsula di Petri con terreno di coltura MakConkey - Contenitore sterile con acqua del torrente Zerra PROCEDIMENTO Abbiamo versato qualche goccia d’ acqua nella capsula di Petri. Messo il coperchio, abbiamo atteso qualche giorno prima della lettura. OSSERVAZIONI Abbiamo osservato che si sono sviluppati tanti punti neri (ogni punto corrisponde ad una colonia di batteri). Abbiamo fatto cinque conte. La media di questa conte è 50. Questo valore ci indica che ci sono dai 3000 ai 4000 coliformi fecali su 100 ml di acqua. Per essere nei limiti di legge non dovremmo superare i 2000 su 100 ml. Deduciamo che il torrente è un po’ inquinato. 8 RICERCA DEGLI STREPTOCOCCHI FECALI MATERIALE USATO - Capsula di Petri con terreno di coltura azide-destrosio-agar - Pipetta - Contenitore con acqua del torrente Zerra PROCEDIMENTO Abbiamo prelevato mediante la pipetta qualche goccia di acqua dal contenitore e l‘abbiamo versata nella capsula di Petri contenente il terreno azide-destrosio-agar. Abbiamo atteso qualche giorno prima della lettura. OSSERVAZIONI In questa prova si formano delle colonie ad alone di colore rosa fuxia. Noi abbiamo contato 8 aloni che corrispondono a circa 2000 streptococchi fecali. Questo dato ci indica che siamo nella norma. 9 PROVA DI CONFERMA DEI COLIFORMI FECALI MATERIALE USATO - 9 Provette contenenti il terreno di coltura bile-lattosio - Pipetta - Contenitore con acqua del torrente Zerra PROCEDIMENTO Abbiamo suddiviso le nostre 9 provette in gruppi da 3. Abbiamo prelevato, mediante una pipetta, l’acqua dal contenitore e ne abbiamo versato 10 ml nelle prime 3 provette, 1 ml nel secondo gruppo, 0,1ml nel terzo gruppo. Abbiamo atteso qualche giorno prima delle osservazioni. OSSERVAZIONI L’indice del numero maggiormente probabile (m.p.n.) risulta 3-3-2, che corrisponde a 2100 batteri su 100ml. Dal momento che secondo la legge non si devono superare i 2000 batteri su 100ml, possiamo concludere che siamo quasi nella norma. La nostra professoressa di scienze ci ha informato che circa 8 anni fa, la media batterica era 10 volte quella attuale. Questo miglioramento è dovuto all’intervento efficace del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e all’efficienza dei depuratori. 10 OSSERVAZIONE DEI MACRO E DEI MICROINVERTEBRATI La mattina del 23 novembre del 2010 il nostro esperto di Educazione Ambientale si è recato sull’argine sinistro del torrente Zerra. Con un apposito retino immanicato su un transetto obliquo, ha operato controcorrente, raschiando per 100 m lineari lungo l’argine del torrente, ed è riuscito a prelevare dell’acqua contenente zooplancton e fitoplancton (entrambi indicatori biologici della qualità dell’acqua), per il campionamento dei macro e dei micro invertebrati. Il monitoraggio biologico viene fatto attraverso l’indice I.B.E. (indice biotico esteso), che è un indicatore dell’effetto della qualità chimica e chimico-fisica dell’acqua, mediante l’analisi qualitativa e quantitativa degli organismi in essa presenti. In base alla presenza o meno di macro e microinvertebrati si individuano 5 classi di inquinamento. 11 OSSERVAZIONE AD OCCHIO NUDO DEI MACROINVERTEBRATI MATERIALE USATO - Pipetta - Contenitore di acqua con fitoplancton e zooplancton - Capsula di Petri PROCEDIMENTO Con una pipetta abbiamo prelevato un campione di acqua e l’abbiamo versato in una capsula di Petri. OSSERVAZIONI Abbiamo osservato ad occhio nudo gli esemplari presenti: abbiamo distinto alcuni esemplari di Gammarus (indicatori di acqua pulita). Preso atto dell’esigua presenza di essi, abbiamo dedotto che lo Zerra è “abbastanza” pulito. Siamo stati informati che otto anni fa, quando l’acqua era più inquinata, questi esemplari erano assenti. Abbiamo osservato anche alcune larve di Tricotteri: piccoli esseri tondeggianti che camminavano senza direzione. Appaiono traslucidi. 12 OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO DEI MICROINVERTEBRATI MATERIALE USATO - Pipetta - Vaschetta con acqua dello Zerra contenente fitoplancton e zooplancton - Vetrino porta oggetti - Vetrino copri oggetti PROCEDIMENTO Abbiamo prelevato con la pipetta qualche goccia di acqua del torrente e l’abbiamo versata nel vetrino porta oggetti. Abbiamo ricoperto il preparato con il vetrino copri oggetti. OSSERVAZIONI Abbiamo osservato alcuni micro invertebrati: - Vorticella È un protozoo che ha una forma a campana. Si presenta legata a un filo. Ha delle ciglia che permettono di espellere l’acqua e inglobare i batteri, di cui si nutre. È lunga circa 30 micron. È piuttosto rara ed è indice di acqua pulita. - Efemerotteri Le larve di questi insetti appaiono di forma allungata. Hanno da quattro a otto paia di zampe (maggiore è il numero di zampe, migliore è la qualità dell’acqua). Sono indice di acqua pulita. 13 - Philodina: È un rotifero di forma ovale, lungo circa 300 micron. Possiede anteriormente una sorta di corona, munita di ciglia, che ruota incessantemente o si ritrae. È indice di acqua pulita. - Tricotteri Le larve di questi insetti appaiono di forma rotondeggiante, sono munite di ciglia e hanno tre paia di zampe Sono traslucide. Sono indice di acqua “abbastanza” pulita. - Parameci Sono protozoi dalla forma ovale, sono muniti di ciglia. Si muovono nell’acqua seguendo una traiettoria dall’andamento a spirale. I batteri sono il loro principale nutrimento. Sono indice di acqua “abbastanza” pulita. Dalle nostre osservazioni abbiamo dedotto che lo Zerra è abbastanza pulito. Ci ha molto colpito, durante le nostre osservazioni al microscopio, che questi piccoli esseri, dapprima, si muovevano vorticosamente, ma dopo pochi minuti rallentavano il loro cammino, perché, a causa dell’eccessivo calore della lampadina del microscopio, si avviavano verso la morte. 14 ECCO, NOI GIOVANI “BIOLOGI” IN AZIONE… 15 SOPRALLUOGO LUNGO LE SPONDE DEL TORRENTE ZERRA Abbiamo pensato di fare un sopralluogo lungo le sponde del torrente (riva destra), per verificare se ci sono zone carenti di vegetazione. Durante la nostra passeggiata abbiamo individuato, come piante autoctone, il platano e l’acero campestre. Abbiamo riscontrato la presenza di molte rubinie (pianta importata nel 1500) e di una pianta erbacea (Iaponica rampicans), dalle foglie molto grandi. Ci siamo accorti che in due piccoli tratti, costeggianti la pista ciclabile (circa 50 metri), l’argine è carente di vegetazione. Pertanto abbiamo pensato che sarebbe opportuno integrare, con una piantumazione di alberi AUTOCTONI, un filare già decennale presente sulla stessa riva. Quindi abbiamo deciso di chiedere all’Amministrazione Comunale la possibilità di “adottare” la zona da noi individuata, per piantumarla con essenze autoctone (salici, noccioli, olmi e platani). Tornati in classe, abbiamo preparato la richiesta di “adozione del territorio per la piantumazione”, da inviare all’Amministrazione Comunale, documentandola con delle foto (vedasi lettera allegata). Dopo alcuni giorni l’Amministrazione Comunale ci ha risposto che per la zona da noi indicata, il Comune aveva solo competenza di manutenzione e che bisognava rivolgersi all’Area Territoriale Ambiente e Mobilità della Regione Lombardia con sede a Bergamo. Pertanto la nostra richiesta è stata inoltrata all’ufficio di competenza. Finalmente….. abbiamo avuto la risposta tanto attesa (vedasi risposta pervenuta): possiamo piantumare! 16 17 18 19 CI PREPARIAMO PER LA PIANTUMAZIONE Dal momento che i tempi burocratici per avere il permesso di piantumare sono stati più lunghi del previsto (abbiamo avuto l’autorizzazione il 7 dicembre 2011) e preso atto che l’insorgere dei primi freddi invernali, avrebbe resa vana la nostra opera, prevista originariamente per il 23 novembre, abbiamo rimandato la piantumazione al mese di marzo. Poiché, nel frattempo, l’Amministrazione Comunale ci ha proposto di fare la “pulizia” di alcune vie del nostro paese il 26 marzo, abbiamo preferito organizzare in tempi ravvicinati questi due momenti, pertanto abbiamo deciso di effettuare la piantumazione il 25 marzo. Intanto ci siamo dati da fare per preparare il volantino di invito alle due giornate del verde, da distribuire a tutta la comunità e le carte di identità delle essenze autoctone da piantumare, che abbiamo individuato dopo un’attenta analisi dell’habitat considerato. 20 21 NOCCIOLO (Nome scientifico: Corylus avellana) Regno: Plantae Phylum: Magnoliophita Classe: Magnoliopsida Ordine: Fagales Famiglia: Betulaceae Genere: Corylus Specie: avellana Tipo pianta: Arbustiva Forma delle foglie: Obovate Margine delle foglie: Dentato Nervatura delle foglie: Penninervia Habitat: Terreni fertili e profondi, anche se, essendo poco esigente, si adatta a svariate condizioni ambientali Fioritura: Da febbraio Caratteristiche: La pianta ha un portamento a cespuglio o ad albero; è una specie monoica con infiorescenze unisessuali; quelle maschili in amenti penduli, quelle femminili a forma di gemma. La fioritura è precoce e precede la foliazione. I frutti (nocciole) sono grossi acheni racchiusi in un pericarpo legnoso. Sono commestibili e ricchi di un olio. 22 PLATANO (Nome scientifico: Platanus acerifolia) Regno: Plantae Philum: Magnoliophita Classe: Magnoliospida Ordine: Hamamelidales Famiglia: Platanaceae Genere: Platanus Specie: acerifolia Tipo di pianta: Arborea Forma delle foglie: Palmata Margine delle foglie: Dentato Nervatura delle foglie: Palminervia Habitat: Cresce bene in pianura Fioritura: Maggio Caratteristiche: Il platano è un grande albero, alto 20 – 30 metri, con tronchi robusti, diritti, regolari. Il tronco, oltre alla caratteristica corteccia chiazzata, presenta talvolta rigonfiamenti a palla. È un albero molto longevo: supera i quindici secoli di vita e sviluppa tronchi con 6 – 8 metri di circonferenza. Il legno è bruno rosato, è tenace, ben lavorabile, brucia bene. Questo albero è sensibilissimo all’inquinamento. I fiori sono unisessuali riuniti in capolini:gialle le infiorescenze maschili, rossastre quelle femminili. 23 SALICE BIANCO (Nome scientifico: Salix alba) Regno: Plantae Phylum: Magnoliophita Classe: Magnoliopsida Ordine: Salicales Famiglia: Salicaceae Genere: Salix Specie: alba Tipo di pianta: arborea Forma delle foglie: Ellittica - lanceolata Margine delle foglie: Seghettato Nervatura delle foglie: Penninervia Habitat: Boschi riparali (solitamente vicino a fiumi) Fioritura: Da marzo a maggio Caratteristiche: Albero caratterizzato da rapido accrescimento e scarsa longevità. Può raggiungere i 25 m di altezza. Le infiorescenze sono costituiti da amenti maschili e femminili. I frutti sono capsule glabre che, a maturazione, si aprono liberando dei semi cotonosi. 24 OLMO (Nome scientifico: Ulmus glabra) Regno: Plantae Philum: Magnoliophita Classe: Magnoliopsida Famiglia: Ulmaceae Genere: Ulmus Specie: glabra Tipo di pianta: Arborea Forma delle foglie: Ovale Margine: Seghettato Nervature: Penninervia Habitat: Lo si può trovare sia in pianura che in collina. Preferisce boschi igrofili Fioritura: Marzo-Maggio Caratteristiche: Può essere alto fino a 25 metri. I rami possono partire dal tronco a breve altezza. La corteccia, quando è giovane, è liscia, poi diventa squamosa. I fiori sono ermafroditi, composti in 5-6 stami, di colore fra il rosa ed il porpora. I frutti vengono chiamati samare ed hanno un seme centrale. Bisogna tenere queste piante al riparo dalla grafiosi che può portare l'ulmus glabra fino alla morte. 25 LA PIANTUMAZIONE Venerdì 25 marzo 2011, noi ragazzi della scuola secondaria, in momenti successivi, in relazione alle classi di appartenenza (dapprima le classi prime, seguite dalle seconde e poi dalle terze), ci siamo recati, insieme alla Prof.ssa Putrone e al nostro esperto di Educazione Ambientale, Cosimo Errico, che ci hanno guidati in questo percorso, lungo l’argine destro del torrente Zerra per effettuare la piantumazione di essenze autoctone arbustive ed arboree, da noi precedentemente scelte: il platano, l’olmo, il nocciolo e il salice. Dopo aver ascoltato le dovute spiegazioni in merito alle modalità di azione, divisi in piccoli gruppi e muniti di guanti, picconi e zappe, abbiamo iniziato questa entusiasmante esperienza con l’aiuto di Stefano e Cristian, gli assistenti del nostro esperto di Educazione Ambientale. Abbiamo scavato nel terreno argilloso delle buche profonde 50 cm e larghe 10 cm, abbiamo messo in posa le nostre piante, di due anni di età e infine abbiamo rimesso la terra nella buca, cercando di compattare bene il terreno. Complessivamente abbiamo piantato 30 giovani alberi. Finito il lavoro, soddisfatti di aver contribuito a migliorare il nostro ambiente, su suggerimento del nostro esperto, abbiamo salutato la natura, ondeggiando le nostre mani verso il cielo e urlando per tre volte “hip…hip…urràh!!!!”. A questo punto abbiamo fissato sul terreno una targa, sorretta da un supporto, che descriveva le caratteristiche delle piante, a spiegazione e a ricordo dell’iniziativa. Quindi ci siamo recati a scuola dove il sindaco del CCR, Riccardo Bier e il Presidente della Commissione Ambiente, Andrea Deretti, supportati da una presentazione in power point, precedentemente preparata da noi ragazzi, hanno illustrato sinteticamente il “Progetto Zerra 2011” a tutti coloro che sono intervenuti alla manifestazione. Erano presenti all’iniziativa, oltre ai docenti e all’esperto, il Sindaco, 26 Ermanno Chiodini, il Vicesindaco, Vittore Martina, l’Assessore all’Educazione, Gabriella Tirloni, alcuni genitori, una giornalista del “Giornale di Treviglio” e un giornalista dell’”Eco di Bergamo”. Alla fine della presentazione del progetto i rappresentanti del CCR hanno manifestato il loro entusiasmo per questa significativa attività e il Presidente della Commissione Ambiente, Andrea Deretti, ha concluso dicendo: «Essere “biologo” per qualche giorno e fare qualcosa di concreto per il mio territorio è stata davvero un’esperienza fantastica e significativa». Infine sono intervenuti il Sindaco, Ermanno Chiodini e l’Assessore all’Educazione, Gabriella Tirloni, che si sono complimentati con noi per il lavoro svolto e ci hanno esortato a non smettere di manifestare questa sensibilità nei confronti dell’ambiente, rispettandolo e invitando anche gli altri a farlo. 27 28 LE NOSTRE RIFLESSIONI SUL “PROGETTO ZERRA 2011” - Essere “biologi” e “botanici” per qualche giorno è stata un’esperienza fantastica. - Questo progetto è stato, per me, molto interessante, sia per le attività pratiche svolte, sia perché mi ha consentito di sentirmi coinvolto personalmente nella salvaguardia del mio paese. - È stato emozionante per me piantumare degli alberi, lungo le sponde del “mio” torrente, perché mi ha permesso di migliorare il “mio” territorio. - Questa esperienza mi ha coinvolto molto emotivamente, perché mi ha fatto sentire un “cittadino”, attento e attivo. - È stata una bella esperienza, perché ho imparato tante cose, divertendomi. Classe 1^ E Classe 2^ E - È stata un’esperienza divertente, ma anche molto educativa. Ho compreso l’importanza di contribuire al miglioramento del mio territorio. - Vorrei ripetere questa esperienza, perché è stata veramente coinvolgente. - È stato bellissimo piantare le essenza autoctone, perché a me piace lavorare come giardiniere e poi….. ho dato un piccolo contributo per migliorare Mornico. - Ho apprezzato molto questo progetto perché ci ha dato la possibilità di avere più informazioni sul torrente Zerra, di confermarle attraverso prove concrete e di migliorare i suoi argini, con la piantumazione. È stata un’esperienza indimenticabile. - È stato entusiasmante avere delle informazioni sul nostro torrente, non dai libri, ma dalle analisi eseguite da “noi ragazzi”. Inoltre piantare le essenze autoctone mi ha fatto sentire “importante”, perché sono consapevole di aver contribuito al miglioramento del mio paese e del pianeta terra. 29 Classe 1^ F Classe 2^ F - Questa emozionante esperienza mi ha fatto capire che è importante rispettare l’ambiente e che ognuno di noi può fare qualcosa per migliorarlo. - Ho apprezzato molto questo progetto perché ho potuto, osservare, sperimentare, fare nuove attività. Inoltre l’aver contribuito a migliorare il mio paese mi ha fatto provare nuove emozioni. Classe 3^ E - È stato molto interessante, perché ho scoperto l’esistenza di nuovi esseri viventi, ma soprattutto ho imparato che la cosa più importante per salvaguardare il torrente Zerra è averne cura, perché il torrente è una parte del “nostro territorio”. - Il “Progetto Zerra” è stato molto significativo e coinvolgente perché abbiamo fatto qualcosa di concreto nei confronti dell’ambiente, divertendoci e stando insieme allo stesso tempo. È stato interessante scoprire la qualità dell’acqua del nostro torrente. - Il “Progetto Zerra” è stato fantastico, mi sono divertita e sono felice di aver contribuito a migliorare la qualità del nostro torrente. - L’esperienza del “Progetto Zerra” è stato emozionante, speciale e mi ha fatto aprire il cuore alla natura. 30