Gruppo 98-Poesia
La Commissione Pari Opportunità
dell’ UICI di Bologna
e Paola Elia Cimatti del Gruppo ‘98-Poesia
in collaborazione con lo sportello C.I.A.O.
organizzano un pomeriggio di lettura
“DOVE LUCE E OMBRA SI INCONTRANO”
POESIA E AUTOBIOGRAFIA
con la partecipazione straordinaria di
Anna Maria Farabbi
autrice del libro “Luce e Notte”
Leila Falà, Serenella Gatti, Loredana Magazzeni,
Graziella Poluzzi, Berenice Sica Lamas, Paola Tosi, Anna Zoli
del Gruppo ‘98-Poesia
leggono testi propri e di altre autrici
Introduce Lina Di Ridolfo
Coordina Anna Zoli
sabato 15 NOVEMBRE 2008 - alle ore 16
Presso l’Istituto Cavazza - Via Castiglione 71, Bologna
trasmette Radio Oltre, la radio web dell’Istituto Cavazza
www.radiooltre.it
(della manifestazione è stato realizzato un dvd)
PROGRAMMA DI SALA: “DOVE LUCE E OMBRE SI INCONTRANO”
POESIA E AUTOBIOGRAFIA
L’intento di questa manifestazione è quello di far incontrare persone e situazioni
che di solito passano l’una accanto all’altra, l’una nell’altra, senza vedersi. Di dare
voce alle esperienze che si fanno muovendosi fra luce e ombra, su una soglia stretta e
difficile.
La tematica della percezione visiva e della sua assenza è naturalmente il nostro
impegno prioritario: in questa stessa sala, alcuni anni fa, furono letti scritti di donne
con disabilità visiva, alcuni dei quali vengono riproposti oggi, a sottolineare la
realtà di un incontro possibile e un filo di continuità.
Cogliamo inoltre l’occasione per annunciare la nascita di una nuova
associazione per l’albinismo, rara condizione genetica che comporta una forma
specifica di ipovisione.
Il filo conduttore sarà l’espressione di un approccio alla realtà che deve
procedere per canali diversi da quello visivo, oggi talmente imperante e invadente da
avere quasi cancellate tutte le altre percezioni.
La poesia continua a frequentare i luoghi dove le cose si intravedono fra luce e
ombra, se ne sente la vicinanza, l’assenza, si percepisce l’odore il sapore, il contatto.
“L’essenziale è invisibile agli occhi” – diceva il Piccolo Principe nel celebre
racconto di Saint-Exupéry.
La scrittura porta alla luce quello che nella vita e nelle conversazioni quotidiane
rimane inespresso e oscuramente patito: il desiderio di essere, l’intensità del sentire,
la risonanza profonda delle parole. Scrivendo, spesso ci accorgiamo di essere
qualcosa di più e di diverso rispetto a quello che credevamo. Per questo, la pratica
della scrittura autobiografica e poetica assume un’importante funzione di ascolto
della propria voce interiore, ricerca di senso e cura di sé.
Possiamo chiudere gli occhi: concentrare un ascolto attento e profondo sulla
viva voce di chi ci parla e ci racconta: oggi, le poetesse del Gruppo ’98 e la scrittrice
Anna Maria Farabbi.
Gruppo ’98 Poesia
Il Gruppo ’98 Poesia nasce nell’ambito del movimento delle donne, nei piccoli
gruppi in cui si parlava di tutti gli aspetti della vita, come punto di partenza per
elaborare un nuovo pensiero e un nuovo modo di stare al mondo. “il personale è
politico” era lo slogan di quel tempo. A partire dal 1998, il gruppo ha documentato la
propria pratica dapprima in opuscoli che riflettevano l’ascolto reciproco: “Lo
sguardo delle altre” (1999 e 2000) intendendo per ”sguardo” l’esserci tutte intere
nell’ascolto, nell’attenzione, nella disponibilità, dando la più grande importanza alla
relazione, in uno scambio dinamico che ha sollecitato in ciascuna l’approfondimento
e la conoscenza di ogni altra e di sé. Questa pratica, iniziata all’interno del gruppo, è
stata poi estesa ad altre poetesse italiane, invitate per una serie di incontri.
In seguito, il Gruppo ha approfondito il suo interesse alla riflessione sulla
scrittura attraverso un questionario diffuso a livello nazionale , che ha portato, nel
2006, alla pubblicazione di un libro: “Progetto Patchwork” in cui la teoria della
scrittura si intreccia con la poesia.
L’ultima pubblicazione è “Parole che premono”, antologia poetica uscita nel
2007.
Il gruppo ’98 considera il proprio lavoro non come un esercizio letterario di
intrattenimento, ma sotto l’aspetto esistenziale di una “resistenza” all’omologazione e
alla passività indotta dai mass-media, oggi paurosamente dilagata in ogni campo del
vivere, in un orizzonte politico ed economico che sempre di più riduce al silenzio le
nostre concrete soggettività.
Pur nella loro piccola realtà, continuano il loro impegno per la valorizzazione
della scrittura delle donne, e perché un punto di vista diverso da quello dominante
continui a elaborarsi e rendersi dicibile.
Alcune componenti del Gruppo organizzano eventi e letture pubbliche.
Il Gruppo ’98 Poesia si incontra presso la Libreria delle donne, via S. Felice 16
/a. Tel 051.271754
Riferimento per questa manifestazione [email protected]
Per l’albinismo: www.albinismo.it
cell. 347- 7776547
AnnaMaria Farabbi, che è nata e vive in Umbria, è una fra le più affermate
poetesse italiane, ha ottenuto riconoscimenti importanti, fra cui il Premio Montale e
l’apprezzamento del grande poeta Andrea Zanzotto.
Ha pubblicato alcune raccolte di versi: “Firmo con una gittata d’inchiostro sulla
parete” e “Fioritura notturna del tuorlo”: collabora a diverse riviste e svolge attività di
animatrice culturale.
Le sue raccolte “Il segno della femmina” e “Adlujè” si possono trovare oggi
solo su un CD letto da lei stessa, disponibile presso la sezione di Campobasso
dell’UICI.
“Si tratta – dice Lucia Gazzino, sua collaboratrice - di un libro parlante che
diviene narrazione del verso sensoriale della poetessa: è rivolto a coloro che, non
vedenti o ipovedenti, possono farsi accarezzare dalla poesia attraverso la voce
dell’autrice stessa e percepirne le vibrazioni e le emozioni più profonde.”
Da tempo infatti Anna Maria Farabbi si interessa all’esperienza di persone che,
potendo fare poco affidamento sul senso prevalente, la vista, hanno sviluppato ed
acuito gli altri quattro, o cinque, o innumerevoli sensi.
“...da anni – dice la stessa Farabbi in un’intervista – sono particolarmente
attenta ad ascoltare e accogliere le esperienze dei non vedenti, in una disposizione
interiore di profonda umiltà. Nell’atto, cioè, di imparare, togliendo l’immagine come
protagonista assoluta del nostro quotidiano sensoriale. Del resto, tutta la nostra
società capitalistica e consumistica agisce attraverso l’ebbrezza orgiastica della
visione, mancando di rispettare la ricchezza del dettaglio per la globalità spettacolare
e abbagliante. Questo esercizio di attenzione al suono, alla vibrazione, al proprio ed
altrui fiato emesso, al corpo toccato delle cose - come atto di incontro, di
conoscenza, non di possesso – è per me scuola interiore.”
La percezione sensoriale è infatti uno dei motivi della poesia di Anna Maria,
che si ispira al suono aspro e corposo di una lingua antica e selvatica, esprimendosi
anche nel dialetto del suo paese, per dire la sua (la nostra) vicinanza alla terra, il
nostro essere figli e figlie della madre cosmica.
All’inizio del 2008 ha curato, insieme a Lucia Gazzino, per la casa editrice
LietoColle “Luce e notte - Esperienza dell’immagine e della sua assenza”, che si
apre con una lunga intervista a John Hull, noto autore de “Il dono oscuro” e, più
recentemente, di “Toccare il fondo”, opere reperibili solo attraverso i circuiti del
Libro Parlato.
“Qualcuno dice che la mia poesia è difficile – osserva Anna Maria - io penso
che la vita è difficile, per la sua grandiosità. per le sue infinite articolazioni, morte
compresa.
La sua grandiosità mi fa naturalmente umile. Mi muove la fame, come se
inseguissi una preda magnetica, dalla faccia multiforme e sfuggente. In anni di caccia
frenetica ho imparato – quasi imparato - che la fretta svia, distrae, fa sparire creature,
cose, tempi e spazi. Se riesco a fermarmi, imparo. Vedo. E mastico interiormente la
vita-meraviglia.”
15 NOVEMBRE 2008 “Dove luce e ombra si incontrano”
15 NOVEMBRE 2008 “Dove luce e ombra si incontrano”
15 NOVEMBRE 2008 “Dove luce e ombra si incontrano”
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