Creare e trasmettere file Adobe Pdf
Dal
I N D U S T R I E G R A F I C H E s.r.l.
1816
con
carattere
Introduzione
Il presente opuscolo “Creare e trasmettere file Adobe
PDF” è una guida passo-passo alle operazioni di base
necessarie alla creazione e trasmissione di file in formato Adobe Portable Document Format (PDF) specifico per il flusso di lavoro utilizzato da GALEATI
INDUSTRIE GRAFICHE - Imola (BO).
In questa guida viene descritto come utilizzare il
software Adobe Acrobat per convertire facilmente in
PDF, documenti realizzati con il vostro programma
di impaginazione o di grafica preferito (senza l’ausilio della gestione digitale del colore) e come trasmettere in maniera ottimale questo file all’area prestampa che si occuperà dell’output di alta qualità.
Per ulteriori chiarimenti sulla gestione digitale del
colore si consiglia di consultare la guida online al
seguente indirizzo: http://www.galeati.it/scarica.html
Benefici del formato PDF
L’aspetto più difficile della stampa professionale di
oggi risiede nella complessità del flusso di stampa
stesso. Occorre infatti passare attraverso molte fasi di
lavoro, tra il momento della creazione del documento e relativa elaborazione, prima di giungere alla
stampa finale.
L’inserimento del formato PDF all’interno del flusso
di lavoro, può semplificare notevolmente l’intero
flusso. Basato sul modello di imaging PostScript, il
formato PDF è flessibile e multipiattaforma, in grado
di riprodurre con precisione il documento rispettandone font, caratteristiche di impaginazione, immagini ed elementi grafici.
Il PDF offre benefici unici sia per coloro che realizzano i documenti, sia per i professionisti della stampa e della prestampa.
I vantaggi del formato PDF sono:
• La dimensione ridotta dei file Adobe PDF facilita e
velocizza la trasmissione in rete.
• I file Adobe PDF sono completi: font, immagini ed
elementi grafici sono incorporati nel documento,
semplificando così la verifica dei dati.
2
• I file Adobe PDF sono indipendenti da piattaforma,
sistema operativo e applicazione, e possono essere
visualizzati in ambiente Macintosh, Windows e
Linux.
• Un unico formato coerente, prevedibile ed affidabile può essere utilizzato per ogni tipo di documento.
• I file Adobe PDF sono particolarmente indicati per
l’archiviazione ed il recupero di dati.
• I file Adobe PDF sono documenti non modificabili,
garantiscono l’accuratezza dell’impaginato in ogni
sua parte durante l’output finale di stampa.
• I file Adobe PDF offrono la possibilità utilizzando
il pacchetto completo di Acrobat 5, 6 e 7 (Acrobat
Reader la supporta solo nella versione 7) di sfruttare l’avanzatissima funzione di ANTEPRIMA
SOVRASTAMPA.
In questa guida...
In questa guida, troverete le procedure e le tecniche
di base necessarie alla creazione di file Adobe PDF
destinati alla stampa di alta qualità, tra cui informazioni su come:
• Impostare l’ambiente di stampa per la creazione di
file Adobe PDF di alta qualità.
• Creare un file PostScript “pulito” utilizzando le
versioni Macintosh e Windows di Adobe Illustrator,
Adobe InDesign, Adobe PageMaker, Adobe
FreeHand, QuarkXPress, CorelDraw, ecc.
• Creare file Adobe PDF ottimizzati per le nostre specifiche tecniche, con Adobe Acrobat.
• Trasmettere file Adobe PDF utilizzando la metodologia più adatta al tipo di impaginato.
Buona lettura!
Creazione del file sorgente
Creazione del file sorgente
In questi ultimi anni il mondo della stampa si è evoluto in maniera esponenziale, introducendo nuove
tecnologie che hanno portato ad un servizio ormai
completamente digitale, introducendo benefici quali
affidabilità e velocità.
Tutto questo richiede che i dati originali (impaginati,
immagini ecc.) debbano essere organizzati (ovvero
preparati e forniti) seguendo regole fondamentali,
che sono in pratica quelle fornite in questa guida.
Se la tua mansione non è quella di creare impaginati
con il computer, queste note ti risulteranno ostiche e
noiose; fornisci quindi questa documentazione a chi
di dovere.
Ricorda: quando noi apriamo un file Adobe PDF
creato con il computer, lo vediamo per la prima volta.
Di conseguenza, non conosciamo i passaggi che hai
fatto per costruirlo e gli elementi che hai utilizzato.
Solo chi crea un prodotto è perfettamente a conoscenza di tutte le parti che lo compongono ed è
l’unico che può applicare efficacemente queste note
al proprio lavoro.
Oramai lavoriamo con computer e applicazioni che,
solo fino a pochi anni fa, erano considerati impensabili, ma continuiamo a ricevere file Adobe PDF con
immagini in formato (GIF, JPEG) e metodo colore
(RGB, SCALA DI COLORE, LAB) sbagliati.
• Utilizzare gli applicativi esclusivamente per le loro
funzioni specifiche; illustratori per creare illustrazioni e impaginatori per creare impaginati.
• Non utilizzare mai applicazioni in versione beta o
pirata; non è piacevole perdere tempo con applicazioni che non garantiscono qualità e affidabilità.
• Servirsi esclusivamente di immagini in formato
TIFF senza compressione LZW, EPS con codifica
binaria o DCS2 in caso si voglia utilizzare colori
PANTONE all’interno dell’immagine.
• (*) Utilizzare solo immagini con metodo colore
CMYK o SCALA DI GRIGIO con risoluzioni ottiche (no interpolate) non inferiori a 300 dpi e
BITMAP non inferiori a 600 dpi.
• (*) Utilizzare da paletta solo colori in CMYK o
TINTE PIATTE in caso di colori PANTONE
• (*) Non includere mai profili colore ICC alle immagini da applicativi di fotoritocco come PHOTOSHOP e verificare che quelle a voi fornite da terzi
non li contengano.
• Eliminare dalle immagini canali ALFA non utilizzati.
Come lavorare dal file sorgente:
• Utilizzare preferibilmente font originali ADOBE.
• Togliere tutti gli elementi grafici nascosti sotto fondini o immagini, non utili quindi alla stampa finale.
Salvare le
immagini con
queste opzioni
4
Non incorporare mai profili
colore ICC, tenere sempre
questa opzione disattivata
Lavorare con file Encapsulated PostScript (EPS)
Lavorare con file Desktop Color Separation (DCS)
Encapsulated PostScript (EPS) è un formato per file
grafici. Un file EPS non è destinato alla stampa diretta. Viene invece solitamente inserito in applicazioni
di impaginazione e quindi stampato. Acrobat
Distiller può convertire file EPS in file Adobe PDF,
ma, a differenza dei file PostScript, i file EPS non
contengono nessuna definizione del formato di pagina e potrebbero non incorporare i font necessari. Le
impostazioni di formato di pagina e risoluzione fornite tra le opzioni di processo di Acrobat Distiller
ovviano a queste lacune durante la distillazione di
file EPS. Acrobat Distiller può accedere alle informazioni dei font in due situazioni:
I file DCS 1.0 sono file Encapsulated PostScript
(EPS) che si servono di un’immagine di riferimento
a bassa risoluzione abbinata a dati ad alta risoluzione
utilizzati nella stampa in selezione colori. I file DCS
1.0 contengono cinque parti: un file a bassa risoluzione da inserire nel programma di impaginazione, e
quattro file di selezione colori per il cyan, il magenta, il giallo e il nero.
• Quando il font è incluso nel file PostScript da convertire in PDF
• Quando il font è disponibile nel sistema, in una
determinata posizione
Se si riscontrano errori di font durante la conversione di file EPS, è probabile che i font non siano stati
incorporati nell’ EPS al momento della sua creazione. Per evitare di incorrere in errori di font durante la
conversione in file Adobe PDF, incorporare sempre i
font nel file EPS al momento della sua creazione,
dall’applicazione utilizzata.
In Adobe lllustrator, Adobe FreeHand, CorelDraw,
attivare “Includi font documento” durante la creazione del file EPS. Diversamente è consigliabile convertire i font in tracciato. Se un determinato font non
è disponibile, Acrobat Distiller lo sostituirà con il
Courier.
A seconda del sistema operativo, Acrobat Distiller
tiene sotto controllo alcune cartelle di font e utilizza
i font in esse contenute per convertire quei file
PostScript in cui non sono stati incorporati i font
all’origine. È possibile aggiungere alle cartelle predefinite, anche altre cartelle di font a cui Acrobat
Distiller può fare riferimento per il recupero di font
mancanti.
I file DCS 2.0 invece supportano la selezione di tinte
piatte e contengono tutte le selezioni colore in un singolo file.
Acrobat Distiller supporta sia i file PostScript “.ps”
che i file EPS e DCS 2.0. Tuttavia non supporta i file
Desktop Color Separation DCS 1.0. Tentando di
distillare un file DCS 1.0, Acrobat Distiller potrebbe
riportare l’errore, “Warning: Empty Job. No PDF file
produced” (Attenzione: Documento vuoto. Non è
stato prodotto alcun PDF). I file Adobe PDF creati da
file DCS 1.0 potrebbero non essere visualizzati né
stampati correttamente (per esempio, potrebbe essere
visibile un solo canale). Per creare file Adobe PDF da
file DCS 1.0, salvare prima in formato EPS quindi
distillare l’ EPS.
Attenzione: il formato EPS non supporta i canali alfa,
che devono quindi essere eliminati dal file DCS 1.0
prima del salvataggio in formato EPS.
Se si lavora con file DCS 1.0, si consiglia di eseguire le seguenti operazioni:
• Aprire il file DCS 1.0 con un programma di gestione immagini come Adobe Photoshop, quindi salvarlo come file TIFF o EPS.
• Collegare la nuova immagine al documento.
Coprenza massima dei colori
La coprenza massima dei colori nelle zone d’ombra
o nei fondi neri rinforzati non dovrebbe superare il
valore di 270-300% (somma dei quattro colori di
quadricromia C+M+Y+K).
(*) Indicazioni non valide nel caso si utilizzi la gestione digitale del colore
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Lavorare con file EPS a più tonalità o con TIFF
colorizzati
Lavorare con grafica vettoriale contenente sfumature o fusioni tra tinte piatte
Le immagini a più tonalità create in Photoshop e
importate in QuarkXPress, InDesign o Pagemaker,
vengono mantenute nei file Adobe PDF compositi
generati da driver di stampa PostScript livello 2 o
livello 3. Questi file PostScript mantengono le informazioni sul colore durante la conversione in PDF,
solo se viene attivata la compatibilità Acrobat 4.0 o
superiore in Acrobat Distiller. I file TIFF colorizzati
non verranno separati correttamente se inclusi in un
documento PostScript composito salvato su disco.
Queste immagini contengono dei componenti addizionali in tinte piatte che non sono supportati dal
PostScript in modalità composita.
Con Adobe Illustrator 8.0 o successivo, i file EPS
vettoriali che contengono sfumature o fusioni tra due
tinte piatte vengono convertiti in quadricromia al
momento della stampa su file del PostScript composito.
Le immagini a più tonalità (a due, tre o quattro tonalità) si basano su una singola immagine in scala di
grigi da utilizzare per diversi componenti di colore.
Per esempio, in un’immagine a due tonalità la stessa
immagine a scala di grigi viene utilizzata per la stampa del nero e del secondo colore (la riproduzione
tonale è diversa per i due componenti di colore).
Dato che questi componenti aggiuntivi in tinta piatta
non sono supportati dal PostScript Level 1 e Level 2,
non possono essere stampati correttamente in selezione colori.
Nota: Per visualizzare a monitor e stampare immagini a più tonalità e TIFF colorizzati in selezione colori, si deve selezionare l’opzione Applica Funzioni
trasferimento, nella scheda Avanzate delle Opzioni
processo di Acrobat Distiller.
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Sbordatura di una finestra immagine
di 3 mm da QuarkXpress
Stampa di pagine al vivo
Gli elementi grafici di cui si desidera il rifilo al vivo
devono “sbordare” di almeno 3 mm all’esterno della
pagina. Nelle applicazioni che lo permettono (ad
esempio FreeHand) definire la dimensione al vivo.
Per mantenere le informazioni della pagina al vivo,
creare un file PostScript con un formato pagina maggiore del formato pagina del documento
originale. Con i PPD disponibili nell’area
download (scaricabili al seguente indirizzo
http://www.galeati.it/scarica.html), si possono creare
dei formati pagina personalizzati nelle finestre di dialogo Formato pagina o Stampa. Nel calcolo del formato pagina, aggiungere circa 30 mm alle dimensioni originali. Ad esempio, per una pagina con larghezza 210 mm, specificare 240 mm. Selezionare inoltre
gli indicatori di taglio, i crocini di registro, indicare
l’abbondanza da includere oltre il formato pagina al
vivo (almeno 3 mm) e indicare 30 punti di spostamento per i crocini di taglio. Nel PDF risultante,
l’impaginato sporgerà di 30 mm oltre il margine
effettivo del formato pagina originale.
Dimensione al vivo di 3 mm
da FreeHand da utilizzare da
riferimento per le abbondanze
Nomi assegnati ai file PostScript
Alcune applicazioni Windows assegnano l’estensione “.prn” ai file PostScript, invece dell’estensione
“.ps”. In questi casi, occorre cambiare l’estensione
dei file in “.ps” per fare sì che Acrobat Distiller riconosca i file.
Tracciati di ritaglio
Le immagini contenenti tracciati di ritaglio vengono
mantenute in fase di stampa soltanto salvando l’immagine in formato EPS e DCS (TIF e PSD solo nelle
ultime versioni di impaginatori e illustratori).
stampa? Daremo risposta a queste domande classificando i vari tipi di font con le relative caratteristiche.
Postscript Type 1
Le fonts Postscript Type 1 sono state sviluppate da
Adobe Systems per essere utilizzate con stampanti o
interpreti Postscript. Queste font sono di tipo vettoriale. Vengono utilizzate linee e curve di Bezier per
definire la forma dei caratteri o dei glifi ().
Sono inoltre comunemente usate e preferite da tutti i
professionisti della carta stampata, in quanto sono
fonts più adatte alle esigenze specifiche della stampa.
Le caratteristiche di questi fonts:
Gestione sovrastampa
Il nero di quadricromia da tutte le applicazioni viene
gestito di default in sovrastampa su tutti gli elementi
grafici di colore diverso. Attenzione nel dare i giusti
attributi ai grafismi, in particolare ai testi ombreggiati applicando l’opportuna foratura quando necessaria.
Si ricorda che la verifica a monitor di questo problema è possibile soltanto utilizzando il pacchetto completo di Acrobat 5, 6 e 7 (Acrobat Reader la supporta solo nella versione 7) attivando l’opzione ANTEPRIMA SOVRASTAMPA dal menu Vista.
Utilizzo caratteri.
Quali sono le differenze nell’usare Times Roman
invece di Helvetica in un documento? Posso utilizzarle indifferentemente, e se no, quando fare uso dell’una o dell’altra? Come influenzano i vari tipi di
font il mio documento Adobe PDF sia a video che in
• Sono più leggere dei fonts True Type, il che significa
che occupano meno spazio all’interno dell’hard disk.
• Sono vettoriali, quindi scalabili ed utilizzabili in
qualsiasi corpo, mantenendo sempre la massima leggibilità in fase di stampa.
Un font Postscript Type 1 è suddiviso in 2 file separati: uno contiene le caratteristiche vettoriali, mentre
l’altro contiene le caratteristiche metriche. In Windows
sono facilmente riconoscibili dalla loro diversa estensione: “.pfb” per il file vettoriale che viene utilizzato
per la stampa e “.pfm” per il file metrico che viene utilizzato per la visualizzazione a monitor. È assolutamente essenziale avere entrambe i file per ogni tipo di
fonts a disposizione, diversamente si avranno problemi
di visualizzazione a video, o addirittura errori nella
creazione del file Adobe PDF.
Font Type 1 (metrico o
video) su Mac OS
Font Type 1 (metrico o
video) su Windows
Font Type 1 (vettoriale o Postscript) su Mac OS
Font Type 1 (vettoriale o
Postscript) su Windows
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True Type
Open Type
Le fonts True Type sono state sviluppate da Apple
Computer come alternativa alle font di tipo Type 1
standard. Sono utilizzate sia su Macintosh che su
Windows. Sono inoltre poco usate da tutti i professionisti della carta stampata, in quanto sono fonts poco
adatte alle esigenze specifiche della stampa, in quanto
non perfettamente compatibili con alcune stampanti o
interpreti Postscript.
La vera rivoluzione nel campo dell’elaborazione del
testo resta però l’adozione dei fonts Open Type. È un
sistema, nato dalla collaborazione tra Adobe, Apple e
Microsoft, che unisce i vantaggi dei caratteri Type 1 e
True Type. La sua recente introduzione necessiterà di
un determinato tempo prima che effettivamente soppianti i precedenti standard, ma sicuramente è un buon
passo verso l’utilizzo di un modello unico per tutte le
piattaforme (Macintosh e Windows).
Le caratteristiche di questi fonts:
Le caratteristiche di questi fonts:
• Sono più pesanti dei fonts Type 1, il che significa che
occupano più spazio all’interno dell’hard disk.
• Permettono di arrivare a livelli di raffinatezza tipografica prima inimmaginabili, se non a costo di enormi sforzi.
• Sono descritte matematicamente, quindi non garantiscono sempre la massima leggibilità sia a monitor
che in fase di stampa.
• Un font True Type è formato da un’unico file. In
Windows è facilmente riconoscibile dalla sua estensione: “.ttf”
• Sono installate di default nella cartella del system sia
su Macintosh che su Windows, ed alcune di esse servono prevalentemente per il funzionamento del
system stesso.
• Elimina la confusione tra caratteri metrici (video) e
vettoriali (Postscript). Un font Open Type è formato
da un unico file. In Windows è facilmente riconoscibile dalla sua estensione: “.otf”
• Sono multipiattaforma, ciò significa che un font creato su Macintosh, funziona senza alcuna conversione
anche su Windows e viceversa.
• Possono convivere con le precedenti tecnologie,
quindi rappresenta un passaggio indolore.
• Sono basati su Unicode, quindi consentono di comporre testi multilingua (anche lingue orientali) senza
alcun problema.
Font True Type su Mac OS
• Un solo file Open Type può contenere set di caratteri estesi a molte migliaia di segni (glifi).
Font True Type su Windows
€uro font
È estremamente importante utilizzare il font € originale Adobe in ogni suo utilizzo, onde evitare sostituzioni del font stesso in fase di stampa. La famiglia
completa del font è disponibile gratuitamente al
seguente indirizzo:
http://www.adobe.it/type/eurodnld.html?submit=+Accetto+
Font Open Type su
Mac OS e Windows
8
Come creare file Postscript
Come creare file Postscript
Creare un file PDF è compito facile e difficile allo
stesso tempo! A costo di sembrare banali facciamo
subito una precisazione: creare un PDF non significa
creare un file “dal niente” con il tipico comando
File>Nuovo, bensì trasformare un file Postscript o
EPS nel formato di Acrobat. Il PDF è un formato di
arrivo, per qualsiasi file creato in uno dei software
oggi disponibili, esiste quindi una fase di trasformazione, da tenere d’occhio, che condiziona fortemente
l’output rendendolo più o meno adeguato allo scopo.
È noto infatti che il PDF è un formato utilizzato in
svariati ambiti: da quello di ufficio per semplici operazioni di interscambio, alle bozze di impaginazione,
da quello della stampa di qualità fino al Web,
riuscendo a dare una risposta corretta a ciascuna di
queste esigenze. Tutto questo dipende strettamente
dalle impostazioni date al driver di stampa (ADOBE
PS, LASERWRITER o PICTWPSTOPS FILTER).
Postscript: come generarlo?
Come dice il proverbio: “chi ben comincia è a metà
dell’opera”; per avere un buon PDF bisogna partire
da un buon PostScript. Un po’ più difficile invece
descrivere l’ambiente operativo e i software che si
possono trovare sui computer di lavoro.
Cosa dire allora? Che suggerimenti dare? Noi li
abbiamo individuati e proviamo a indicarli sotto
forma di comandamenti:
• Per generare un file Abobe PDF, creare un
PostScript e poi “distillarlo”.
• Il PostScript deve essere generato utilizzando un
10
Nella finestra registra selezionare le
seguenti opzioni da Mac OS Classic
driver PostScript di ultima generazione. (Adobe PS
8.8 o Laserwriter 8.7.1 per Macintosh OS Classic,
Pictwpstops filter per Macintosh OS X e Adobe PS
4.5.1 per Windows)
• Il PPD da impostare nella finestra di stampa, deve
essere scaricato dal seguente indirizzo:
http://www.galeati.it/scarica.html
• I font devono essere inclusi nel file PostScript.
• Il livello PostScript deve essere impostato a 3.
• Il formato dei dati deve essere impostato a Binario.
• Tutte le applicazioni grafiche (Adobe Photoshop,
Adobe Illustrator, Adobe InDesign, Adobe
PageMaker, Adobe FreeHand, QuarkXPress,
CorelDraw, ecc.) generano direttamente le istruzioni PostScript. Le applicazioni non grafiche (Word,
Excel, FileMaker, ecc) lo fanno generare al driver
PostScript (AdobePS, LaserWriter, Pictwpstops filter). Le impostazioni di colore per il PostScript
vanno dunque impostate nelle applicazioni, o nel
driver a seconda dei casi.
Per quanto riguarda eventuali impostazioni aggiuntive o chiarimenti in merito alle finestre di stampa
delle varie applicazioni, si prega di contattare il
reparto prestampa per impostare passo a passo uno
STILE DI STAMPA specifico per il tipo di stampato.
È inoltre possibile scaricare i predefiniti di esportazione e gli stili di stampa per Adobe Indesign e
QuarkXpress nelle versioni più recenti al seguente
indirizzo: http://www.galeati.it/scarica.html
Nella finestra registra selezionare le
seguenti opzioni da Mac OS X
Come creare file Adobe PDF
Come creare file Adobe PDF
Abbiamo trattato i fattori importanti per la creazione
di file PostScript compositi. Ora la fase successiva
consiste nello specificare le opzioni di processo.
Insieme ad Acrobat Distiller vengono installati alcuni file contenenti le opzioni di processo, predefinite
da Adobe e denominati: ebook, schermo, prestampa
e stampa, ecc. (selezionabili dal menu a tendina della
finestra principale). A ciascuno di essi corrisponde un
insieme di parametri, che porteranno alla creazione
di un PDF diverso, non per contenuto informativo ma
per qualità delle immagini (risoluzione e compressione), inclusione dei fonti e altri parametri specifici.
Avviare Acrobat Distiller, selezionare Distiller >
Opzioni processo, oppure premere i tasti Comando +
J o E (Macintosh) o Control + J o E (Windows). Si
aprirà così una finestra suddivisa in schede: Generali,
Compressione, Font, Colore e Avanzate. Con queste
opzioni si determina il modo in cui Acrobat Distiller
interpreta il file PostScript (ad es., se nel file PDF si
devono incorporare i font, in che modo le immagini
devono essere compresse o ricampionate e se occorre conservare particolari funzioni).
Per creare dei file PDF per la stampa ad alta risoluzione, utilizzare sempre Acrobat Distiller e NON
Acrobat PDFWriter. PDFWriter crea i file PDF in
modo veloce, ma ottimizzati per la visualizzazione a
monitor e non per la stampa ad alta risoluzione.
Acrobat Distiller, supporta invece le applicazioni
basate su tecnologia PostScript e date le corrette
Opzioni di processo, converte il file PostScript in
PDF, completo di tutte le informazioni necessarie
alla stampa ad alta risoluzione.
Ora non staremo a spiegare il funzionamento di ogni
singola funzione, ma ci limiteremo a chiarire quale
opzione processo utilizzare. L’opzione processo predefinita da Acrobat Distiller destinata alla creazione
di File Adobe PDF per la stampa ad alta qualità è
l’opzione PRESTAMPA OTTIMIZZATA o PRESTAMPA o QUALITÀ ELEVATA. Questa però può
essere modificata a seconda delle singole esigenze di
lavoro; quindi può essere variata rispetto al tipo di
impaginato. Per facilitare le cose abbiamo messo a
disposizione presso il nostro sito opzioni processo
adeguate per ogni tipo di impaginato, in versione
Adobe Acrobat Distiller 4, 5, 6 e 7 scaricabili gratuitamente al seguente indirizzo:
http://www.galeati.it/scarica.html
Inoltre segnaliamo la disponibilità dell’utility “Crea
Adobe PDF”, che combinata all’utilizzo del driver
Adobe PS, semplifica la creazione di file Adobe PDF
da qualsiasi applicazione su piattaforma Mac OS
Classic. È possibile scaricare tale utility dal sito:
http://www.adobe.com/support/downloads/detail.jsp?hexID=5a8a
Su piattaforma Mac OSX e Windows è inoltre possibile creare il file Adobe PDF direttamente dall’applicazione nativa utilizzando la stampante Adobe PDF
3015.102 (Distiller 6) o Adobe PDF 3016.102
(Distiller 7) velocizzando notevolmente il flusso di
lavoro. Per qualsiasi chiarimento in merito si prega di
visionare i filmati online disponibili al seguente indirizzo:http://www.galeati.it/scarica.html
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Assicurarsi sempre di aver
selezionato l’opzione processo giusta
Dopo aver effettuato il download, individuare la cartella Adobe Acrobat > Distiller > Settings e copiare
al suo interno l’opzione processo scaricata. Aprire
l’applicazione Acrobat Distiller e aprire il menu a
tendina a fianco della voce opzione processo.
Selezionare quella appena inserita nella cartella
Settings. Trascinare il file Postscript sulla finestra di
Acrobat Distiller per iniziare la distillazione e successiva creazione del file Adobe PDF. Le Opzioni
processo utilizzate, andranno a generare PDF destinati alla stampa ad alta risoluzione (2400 dpi).
Schede per la configurazione
delle opzioni processo
Cartella dove collocare le
opzioni processo scaricate
Come trasmettere file Adobe PDF
Come trasmettere file Adobe PDF
Oramai la tecnologia informatica ci mette a disposizione mezzi di trasmissione file sempre più pratici,
affidabili e veloci. In questa sezione della guida spiegheremo perché oramai è diventato antieconomico e
poco pratico utilizzare metodi tradizionali per la consegna dei file. Perché utilizzare il corriere per spedire impianti (CD o pellicole), quando lo si può fare
comodamente dalla propria scrivania, ad un costo
notevolmente più basso e più velocemente? Perché
continuare a montare a mano la pellicola, quando è
possibile avere le lastre incise direttamente, senza
possibilità di errori e con la massima qualità? Perché
devo avere una cianografica grigia ed incompleta,
quando posso averne una a colori che risulta più idonea a verifiche e controlli dell’impaginato? La nostra
azienda mette a disposizione le più evolute tecnologie in fatto di trasmissione file, per agevolare i suoi
clienti e per ridurre i tempi di produzione.
Classificheremo i vari metodi, lasciando ad una valutazione preventiva con il cliente la più adatta ad ogni
tipo di impaginato.
Supporti fisici:
• Dischi removilibi Iomega (Zip 250 Mb)
• CD in formato HFS (per Macintosh)
• CD in formato ISO 9660 (per Windows)
• DVD in formato HFS e ISO 9660
• Chiavette USB
• Hard Disk esterni USB e FIREWIRE
Collegamenti ISDN:
5 linee ISDN a 128 Kbps (commutabili a 10 canali da
64 Kbps) per ricezione e trasmissione. Le schede e le
applicazioni supportate sono:
• Scheda Leonardo SP e XL utilizzabili con:
“Leonardo Pro” e “Leonardo Express”
“Isdn Manager”
“Transmission Manager”
• Scheda Planet 3 utilizzabile con:
“Easy Transfer”
“Rapido”
“Transmission Manager”
“Isdn Manager”
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Posta elettronica
Nel caso si abbia un file trasmissibile solo per posta
elettronica si prega di allegarlo in un messaggio e di
inviarlo ai seguenti indirizzi:
• [email protected] (massimo 10 MB)
• [email protected] (massimo 2 GB)
I tempi di ricezione non sono però garantiti.
Non essendo un collegamento punto-punto, il file
deve “rimbalzare” tra più server dei vari provider,
quindi dal momento dell’invio il ritardo in ricezione
potrebbe variare da pochi istanti, a molte ore. Non è
quindi sicuramente il metodo più adatto nel caso i
tempi di consegna siano ristretti.
Trasmissione tramite Internet
Una linea 10 Mbps in fibra ottica per ricezione e trasmissione files tramite internet. La disponibilità in
ricezione è garantita in ogni momento del giorno e
della notte, e la sua velocità è determinata dal tipo di
collegameto che utilizza il cliente (modem 56 Kbps,
modem ISDN, ADSL, HDSL). Le tecnologie
WebDav e FTP permettono di condividere uno spazio disco sul server, da cui il cliente può accedervi in
remoto tramite internet, e copiare con un semplice
Drag and Drop i propri file Adobe PDF con la massima semplicità, sicurezza e velocità. I file copiati dal
cliente diventano immediatamente disponibili per il
proseguo delle lavorazioni, e in caso di necessità è
possibile cancellare o sostituire eventuali file in
remoto e verificarne la completa trasmissione.
Collegamento di tipo (Webdav Server).
La sicurezza dei dati del cliente è garantita a livello
di canale trasmissivo (trasmissione dei dati nella rete
Internet) e a livello di applicazione. Per garantire trasmissioni protette su Internet viene utilizzato il protocollo (SSL) che consente la crittografia dei dati a
128 bit e l’autenticazione tra il server ed il cliente. La
sicurezza applicativa è garantita da un riconoscimento del cliente basato su tre codici (Url, Nome Utente
e Password).
Collegamento di tipo (FTP Server)
La sicurezza è garantita esclusivamente da un riconoscimento del cliente basato su tre codici (Url,
Nome Utente e Password).
I N D U S T R I E G R A F I C H E s.r.l.
Congratulazioni! Avete appena completato la guida
“Creare e trasmettere file Adobe PDF”, ci auguriamo
che vi sia di aiuto nell’utilizzo di Adobe Acrobat, per
convertire i vostri documenti in file Adobe PDF e per
ottimizzare questi ultimi per la stampa finale presso
la nostra azienda. Mentre lavorate con file Adobe
PDF, tenete a portata di mano questo opuscolo in
modo da poterlo consultare, in qualsiasi momento
possiate necessitare di informazioni particolari.
Per maggiori informazioni tecniche, eventualmente
non contemplate in questa guida, si prega
di visionare tutto il materiale a disposizione on-line
all’indirizzo http://www.galeati.it/scarica.html o di
contattare il reparto prestampa.
Questa guida è stata redatta ed aggiornata dai tecnici
del reparto prestampa della GALEATI INDUSTRIE
GRAFICHE IMOLA.
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