Risorse culturali, politica regionale, sviluppo del Mezzogiorno: la cooperazione come opportunità e necessità Bari, 16 aprile 2010 I PRESUPPOSTI • UN PARADIGMA CONDIVISO: LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE QUALE POLITICA DI SVILUPPO (TERRITORIALE E SOSTENIBILE) • UNA POLITICA INTENZIONALE E AGGIUNTIVA IL QUADRO DI RIFERIMENTO • Risorse culturali come risorse “immobili” sottoutilizzate dei territori • “Trasformare in vantaggio competitivo l’insieme delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali per aumentare l’attrattività anche turistica del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile” (QSN 2007-2013) • Come fare ? Confronto, scelte, decisioni LE RISORSE PER INVESTIMENTI: Nel Mezzogiorno alla Priorità 5 è allocato in via programmatica il 9 per cento delle risorse finanziarie (Fondi Strutturali e FAS) ovvero circa 10 miliardi di euro Priorità del Quadro Strategico Nazionale 1 2 3 4 5 6 Allocazione programmatica delle risorse della politica regionale nazionale e comunitaria (valori percentuali al netto della Riserva) Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane 9,0 di cui: istruzione 5,0 Promozione, valorizzazione e diffusione della Ricerca e dell’ Innovazione per la competitività 14,0 Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo 15,8 di cui: energia rinnovabile e risparmio energetico (interreg.) 2,8 Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale 8,8 di cui: sicurezza 1,4 Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività per lo sviluppo 9,0 di cui: attrattori culturali, naturali e turismo (interreg) 2,3 Reti e collegamenti per la mobilità 17,0 7 Competitività dei sistemi produttivi e occupazione 8 Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani 7,2 9 Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse 1,2 10 Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali e efficaci 2,0 Totale (al netto della Riserva) 16,0 100 Allocazioni programmatiche POR 2007-2013 Risorse naturali culturali e turistiche Regioni Obiettivo Convergenza Incidenza su totale programmato 18,0 16,0 15,4 14,0 12,2 12,0 10,0 9,4 7,6 8,0 6,0 6,0 6,0 Campania Puglia 4,0 2,0 0,0 Basilicata Elaborazioni su categorie di spesa – POR 2007-2013 Calabria Sicilia OLTRE I POR REGIONALI: L’INNOVAZIONE NEI PROGRAMMI E NEGLI STRUMENTI • Programma Operativo Interregionale “Attrattori naturali, culturali e turismo” • Progetto “Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno” • I programmi dell’obiettivo “Cooperazione”: EURO MED (“protezione e valorizzazione delle risorse naturali e del patrimonio”) RISORSE CULTURALI E PROGETTO • IL PROGETTO DI SVILUPPO PER LE RISORSE CULTURALI E’ TERRITORIALE E INTEGRATO • PROGETTARE L’INTERVENTO TERRITORIALE • PROGETTARE L’INTEGRAZIONE DI FILIERA • PROGETTARE IL FUNZIONAMENTO • PROGETTARE E GESTIRE LA COOPERAZIONE COME OPPORTUNITA’ E NECESSITA’ SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI COOPERAZIONE ISTITUZIONALE E TECNICA • • • • nella PROGRAMMAZIONE nella REALIZZAZIONE e ATTUAZIONE nella GESTIONE e nella VALORIZZAZIONE nel GOVERNO DELLO SVILUPPO TERRITORIALE • Nel GOVERNARE e PROMUOVERE L’EFFICACIA E L’IMPATTO DELLE POLITICHE Innovazione e partecipazione culturale: due facce della stessa medaglia (Sacco / IUAV) • Ranking Innovation Scoreboard 2008 • • • • • • • • • • • • • • • • (Paesi UE15) 1 Svezia 2 Finlandia 3 Danimarca 4 Germania 5 Olanda 6 Francia 7 Austria 8 UK 9 Belgio 10 Lussemburgo (UE27) 11 Irlanda 12 Spagna 13 Italia 14 Portogallo 15 Grecia • Ranking Partecipazione ad attività artistiche Eurobarometro 2007 • • • • • • • • • • • • • • • • (Paesi UE15) 1 Svezia 2 Lussemburgo 3 Finlandia 4 Francia 5 Danimarca 6 Olanda 7 Belgio 8 Germania 9 UK 10 Austria (UE27) 11 Irlanda 12 Italia 13 Spagna 14 Grecia 15 Portogallo IN CONCLUSIONE: DISCUTERE DI PROSPETTIVE E DI RISULTATI MA DARE CONTINUITA’ ALLA STRATEGIA: ORIENTARE AI RISULTATI STRUMENTI, PROGRAMMI, INTERVENTI VALUTARE, SELEZIONARE, COOPERARE, PER DECIDERE: NON TUTTO E’ POSSIBILE OVUNQUE E CONTEMPORANEAMENTE INVESTIRE NELLE CAPACITA’ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: LA CAPACITA’ DI COOPERARE E’ DI PER SE’ UN BENE COLLETTIVO