NEWSLETTER
Maggio 2011
FERMO CORNI
In questo numero
Il personaggio ...........................................................................................................................2
Novità da Washington...............................................................................................................6
Relazione del Consiglio uscente...............................................................................................6
Il nuovo Consiglio direttivo per il triennio 2011-2013 ................................................................8
Campagna tesseramento 2011.................................................................................................8
Come contattarci.......................................................................................................................8
Redazione Amici del Corni
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Il personaggio
Fausto Tarozzi
Presidente SITI - B&T GROUP
Ex alunno IPSIA “Corni”
Nel 1953, terminati i tre anni della scuola di avviamento professionale “Corni”, non può proseguire gli
studi per ristrettezze del bilancio familiare: abitare a Formigine significa anche affrontare la spesa
giornaliera per il mezzo di trasporto. All’adolescente Tarozzi ciò dispiace parecchio perché gli
insegnanti hanno saputo infondergli la passione per varie materie (aggiustaggio, falegnameria,
laboratorio tecnologico, disegno, ecc.) che egli vorrebbe continuare ad approfondire. Ricorda in
particolare l’insegnante di tecnologia che per un’ora alla settimana faceva riflettere gli alunni sul
significato della parola “insoddisfazione”, delle sue cause generanti, dei mezzi per superarla e
soprattutto gli ha dato un insegnamento che continua a stimolarlo ancora oggi: “ho fatto una cosa
bene, non mi fermo, posso farla ancora meglio”.
In quegli anni, la strada obbligata per chi non studiava era il lavoro e Tarozzi comincia subito a
lavorare nella ditta “Biliardi”, in via Archirola a Modena. La prima soddisfazione è il compenso: 1.200
lire perché proveniente dal “Corni”, un nome, una garanzia per il datore di lavoro che dà, invece, un
compenso inferiore agli altri ragazzi che non hanno tale biglietto di presentazione. Questa
soddisfazione innesca, però, in lui ancor più la voglia di continuare gli studi e si iscrive alle serali del
professionale “Corni”, prima nel corso autoriparatori e poi in quello disegnatori, dove trova altri
insegnanti eccezionali come Sergio Scapinelli1, l’ing. Angiolo Allesina, Giovanni Benassi (noto tra gli
studenti col soprannome “bandolero stanco” per il suo fare sempre molto pausato), Walter Galli e uno
straordinario docente di matematica che per completare il programma insegnava anche in ore extra,
non retribuite.
-Dovevo studiare molto di sera - ricorda Tarozzi – e di giorno lavorare…e bene!Intanto è passato nella ditta “Caprari” e guadagna di più (32.000 lire al mese), ma bisogna aiutare la
famiglia, quindi soldi in tasca ne ha pochi perciò da Formigine va a scuola, a Modena, tutte le sere in
bicicletta, anche quando, dopo forti nevicate, la strada diventa una lastra di ghiaccio con cordoli
pericolosi creati dalle ruote dei camion che sono passati di giorno. Solo nell’ultimo anno di scuola può
permettersi un mosquito. Il “Corni” è però un’attrazione che fa vincere qualunque ostacolo e sul lavoro
alla Caprari, azienda all’avanguardia sul piano professionale, Tarozzi comprende ancora meglio
l’importanza della preparazione che a scuola riceve. Consegue il diploma nel 1958, e alla “Caprari”
continua ad incontrare spesso W.Galli, il suo professore di Laboratorio Macchine, che fa consulenze:
1
Su Sergio Scapinelli gli “Amici del Corni” hanno organizzato un convegno il 18 aprile 2009 e pubblicato l’opuscolo
Sergio Scapinelli, copilota e meccanico di Nuvolari. Dal mondo delle corse alle aule del Corni, scaricabile dal sito
www.amicidelcorni.it.
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Tarozzi ha ricordi stupendi di quest’uomo, vero geminiano che parlava
spesso in dialetto, semplificava e sdrammatizzava anche i problemi più complessi nella Sala Prove. È
in questi anni che Tarozzi si rende conto che “costruire e vendere macchine è il meno; il resto è il di
più”.
Per chi è animato dalla voglia di fare, negli anni in cui è cominciato il boom economico e si
intravvedono buone prospettive di lavoro, è naturale che si desideri migliorare e mettersi in gioco. Nei
tragitti in treno Formigine-Modena, Tarozzi incontra spesso il suo amico Emer Barbieri che, come lui,
ha l’aspirazione di avviare un’ azienda propria. Sono molto amici, sono seri, preparati, hanno la stessa
voglia di impegnarsi per migliorare. Decidono di mettersi in società, però il denaro della liquidazione
post-licenziamento (125.000 lire a testa) non può bastare. L’aiuto per ventiquattro cambiali, da 23.000
lire l’una, arriva dal credito che concedono Pavarotti (fornitore di elettrodi, materiale per saldature e
attrezzature meccaniche) e Stefano Antichi della LASA (fornitore di profilati e tubolari in ferro): due
uomini eccezionali che Tarozzi ricorda con gratitudine perché crearono un sistema creditizio parallelo
alle banche e riuscirono ad aiutare molti giovani che volevano avviare un’attività propria. Non c’erano
allora le lungaggini burocratiche che oggi incombono e bloccano: Tarozzi lamenta, ad esempio, che
solo nei mesi scorsi, dopo sette anni, gli è stata concessa l’autorizzazione per spostare una parete
negli uffici.
Nel 1961 le cose andavano meglio, bastava avere serietà e voglia di fare e si trovava aiuto, perciò
velocemente la prima sede della ditta Barbieri & Tarozzi viene attrezzata a Formigine, in un garage di
mt.11x4x2.40. Si comincia con lavorazioni metalliche (serramenti in alluminio, cancelli, ringhiere per
l’edilizia privata e carpenteria in metallo per le industrie ceramiche), bisogna però uscire dal
laboratorio per ruotare i pezzi in lavorazione e, alla sera, si devono riportare dentro gli arnesi e gli
attrezzi (incudine, maglio, ecc.).
Fausto Tarozzi (il primo in alto a destra) e Emer Barbieri (semisdraiato in basso)
fondatori della Barbieri & Tarozzi, in una foto storica del 1961.
L’azienda festeggia quest’anno il mezzo secolo di fiorente attività.
Ne 1964 si verifica l’opportunità di acquistare con un mutuo, presso Formigine, il terreno dove sorge
oggi l’azienda: 3.000 metri quadrati vengono, però, messi a coltivazione di grano il cui ricavato aiuta a
pagare il debito. I due giovani imprenditori non si perdono d’animo, trovano soluzioni efficaci e poi,
come ricorda Tarozzi: - erano anni di generosità collettiva, bastava avere capacità, spirito di sacrificio,
volontà, e tutto si appianava, si trovavano aiuti. Sorsero in quel periodo 13 aziende, il tempo ha
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selezionato, è vero, ma c’erano tanti giovani che rischiavano. Era, però,
anche un periodo in cui la gente aveva forte il senso del dovere, dell’impegno, della responsabilità. Gli
uomini erano galantuomini. Non si perdeva mai il denaro prestato.Con l’ampliamento della sede c’è anche la scelta di cosa produrre. I due soci sono ad un bivio: si
prosegue col mercato dell’edilizia privata o ci si lancia in quello delle aziende ceramiche dai grandi
numeri? Si sceglie di lasciare il privato e Tarozzi ricorda: -Come Cortez nel Nuovo Mondo bruciò le
navi per impedire a se stesso e ai suoi uomini il ritorno in patria, così abbiamo fatto noi: ci siamo
disfatti del settore per l’edilizia e ceduto tutto (materiali e clienti) a due giovani nostri dipendenti, così
non si poteva tornare indietro o avere ripensamenti. L’ultimo lavoro per un privato l’abbiamo fatto per il
locale Il Picchio Rosso.Dal 1967 l’azienda, dunque, si concentra sulla produzione per aziende ceramiche: materiale rotabile,
carpenteria per forni, telai per essiccazione del gres, montaggi relativi. La ceramica chiede consegne
urgenti e si produce in grandi serie. Comincia la naturale, repentina evoluzione: i forni a rulli invece
che a tunnel, i parcheggi sostituiti dallo stoccaggio, il cui brevetto insieme alle risorse umane viene
ceduto a Barbieri & Tarozzi dalla SIMPLA di Bologna. Nel 1999 viene incorporato anche il Gruppo
NASSETTI di Milano e la Barbieri & Tarozzi, sempre in ascesa, si trasforma in impiantista completo in
grado di realizzare tutto l’impianto ceramico, dal magazzino delle materie prime all’imballaggio delle
piastrelle.
Nel 2006 il settore impiantistico viene ulteriormente potenziato con l’incorporazione della SITI (Società
Impianti Termoelettrici Industriali) di Marano Ticino (Novara), che Tarozzi definisce la Mercedes del
settore. La Barbieri & Tarozzi, diventata SITI - B&T GROUP, è tra i leader mondiali nella fornitura di
impianti completi sia per l’industria ceramica che dei sanitari, capace di offrire un servizio globale:
dalla progettazione mediante l’utilizzo di tecnologia e disegni propri fino alla produzione di tutti i
macchinari che compongono l’intera linea, in ogni settore dell’industria ceramica, dalla fase di
preparazione iniziale dei materiali, attraverso la pressatura, l'essiccazione, la smaltatura e la cottura
del prodotto, fino alla movimentazione, lo stoccaggio, la scelta e la pallettizzazione del prodotto finito.
Obiettivo della fusione è produrre macchine di qualità ancora superiore investendo sull’innovazione
tecnologica, mantenendo un altissimo livello nell’assistenza e l’ottimo posizionamento commerciale
nelle aree chiavi di tutto il mondo: Europa, Medio e Estremo Oriente, America Latina, Est Europa,
Russia ed ex Repubbliche sovietiche, Brasile e Nord Africa, con la sede produttiva in Italia e tre unità
all’estero (Spagna, Cina e Brasile).
Nel corso degli anni si sono aggiunte specifiche divisioni all’interno del Gruppo: la Divisione Sanitari,
in grado di fornire macchine, impianti e tecnologie per la produzione di articoli sanitari, la Divisione
Tecnologie Ambientali (Green Technologies) dedicata alla costruzione ed installazione di impianti per
lo smaltimento dei rifiuti di origine urbana, industriale e biologica e, forte anche della grande
esperienza maturata da SIR (Soluzioni Industriali Robotizzate), azienda leader nel campo
dell’automazione robotizzata di manipolazione, assemblaggio e processo, nasce la Divisione Robotica
& Logistica dedicata al settore del fine linea e della movimentazione di magazzino che completa nel
migliore dei modi il ventaglio di soluzioni e prodotti offerti all clientela.
Nel 2011, anno di festeggiamenti per il mezzo secolo di attività, Tarozzi continua con l’entusiasmo
giovanile e costituisce a fine 2010 l’alleanza con Projecta Engineering, azienda leader nel settore della
decorazione digitale e tradizionale. Il Gruppo è in grado di fornire un’offerta completa per tutte le
esigenze dei produttori di piastrelle ceramiche.
- Avrei potuto fermarmi, vivere sugli allori - dice Tarozzi - ma è sempre viva la voglia di guardare
avanti. Si è seguita la filosofia dell’acquisizione perché non c’era tempo per ideare, progettare,
sperimentare, testare. È meglio avere subito la vacca col vitellino.- Il paragone rimanda al mondo
della campagna così ben conosciuto e vissuto da tanti imprenditori modenesi che hanno contribuito
con le loro aziende a trasformare un’economia prevalentemente agricola in una industriale tra le più
note al mondo.
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Fausto Tarozzi è consapevole di aver avuto la possibilità di fare molto, ma
riconosce che questo “molto” lo deve in buona parte alla moglie che gli ha dato tranquillità sul lavoro
perché si è occupata quasi totalmente del compito di educare i figli. Dei figli è, giustamente, molto
orgoglioso e li presenta con queste parole: - Sono bravi, sono grandi lavoratori, cosa difficile tra i
giovani di oggi Seguono l’esempio del padre e sono di grande soddisfazione per me, sono il futuro
dell’azienda.I due giovani, Fabio (amministratore delegato) e Marco (direttore vendite), dopo la laurea per due anni
hanno lavorato in altre aziende per capire, non da una posizione privilegiata, le problematiche e la
realtà industriale. E a Tarozzi fa piacere parlare anche della figlia, l’unica a non occuparsi dell’azienda
perché esercita la professione di avvocato a Modena.
Fausto Tarozzi, presidente della SITI - B&T GROUP,
con i figli Marco (direttore vendite), al centro, e
Fabio (amministratore delegato).
La B&T è stata e continua ad essere molto attenta al sociale in Italia e all’estero: è tra i soci fondatori
della Fondazione lirica del Teatro Comunale Pavarotti di Modena, ha dato un notevole contributo per
la realizzazione dell’oratorio Don Bosco a Formigine, assegna annualmente una borsa di studio
(giunta alla ventunesima edizione) ai più meritevoli (non ai primi delle classi) nella scuola secondaria
di 1° grado “A.Fiori” di Formigine, per incentivare a fare meglio anche quelli che non sono giunti ai
massimi livelli: alla base di questa scelta sui destinatari del premio c’è la filosofia di vita che Tarozzi ha
fatto sua da ragazzino sui banchi dell’avviamento “Corni”: ho fatto una cosa bene, posso farla meglio
…
Olimpia Nuzzi
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Novità da Washington:
lo scienziato Erio Tosatti, ex alunno Corni, Premio Corni 2010, eletto membro nella National
Academy of Sciences degli USA
Per l’eccellenza e l’originalità della sua attività di ricerca, Erio Tosatti è stato eletto membro
dell’Accademia Americana, di cui hanno fatto parte i più grandi scienziati del mondo, da A. Einstein a
R. Oppenheimer. Con Erio Tosatti, giunge ad otto il numero degli italiani eletti nel corso degli anni dal
1863, quando l’Accademia fu fondata, ad oggi. Attualmente ne fanno parte anche Rita Levi Montalcini
e Giorgio Parisi. Essere membro nella National Academy è considerato uno dei più importanti
riconoscimenti per gli scienziati.
Erio Tosatti dovrebbe essere ormai noto a tutti i modenesi. Di lui già abbiamo presentato un profilo
nella rubrica “il personaggio” (news, aprile 2009). Gli è stato conferito il Premio Corni e l’evento è stato
presentato con molte foto nella news di dicembre 2009. Tanti sono gli eccelsi traguardi raggiunti dallo
scienziato il quale, però, continua con grande affetto e gratitudine a ricordare il “Corni” e, appena
ricevuta la notizia del recentissimo importante riconoscimento (aprile u.s.), ce lo ha comunicato con
queste parole: -Amici, mentre mi trovo ancora fuori d'Italia desidero condividere con voi la notizia di un
riconoscimento che mi è appena giunta dagli USA -- d'ora in poi c'e' un cornista anche nella National
Academy of Sciences americana.. Allora, viva il Corni. Erio Tosatti, docente di Fisica della materia condensata nella SISSA (Scuola Internazionale Superiore
Studi Avanzati) di Trieste (di cui è stato fondatore e coordinatore per un trentennio), attualmente si
occupa di teoria delle superfici e dell’attrito, di superconduttori ad alta temperatura, di conduzione
elettronica in contatti nanometrici, e di solidi ad altissima pressione. Ha pubblicato oltre 400 lavori
realizzati con allievi e collaboratori provenienti da tutto il mondo, collabora con il Centro Internazionale
di Fisica Teorica e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Il direttore della SISSA, Guido Martinelli, nel rendere nota la notizia, tra l’altro ha dichiarato:- Tosatti ha
avuto anche un ruolo straordinario nella formazione di giovani talenti, ora impegnati in attività di
ricerca in importanti istituti di tutto il mondo. Siamo molto orgogliosi che il suo lavoro sia stato premiato
con questo prestigioso riconoscimento.Nell’apprendere la notizia, Erio Tosatti si è detto molto soddisfatto e ha dedicato questo traguardo alla
sua famiglia e ai tanti maestri da cui ha ricevuto tanto. Uno tra loro, lo sappiamo, è certamente il prof.
Randighieri con il quale è rimasto in contatto dai tempi degli studi nelle aule del “Corni”.
A nome di tutti gli “Amici del Corni”, della redazione, del presidente e del Consiglio direttivo
esprimiamo le più affettuose congratulazioni e felicitazioni all’ex alunno Erio Tosatti, siamo molto
orgogliosi di annoverarlo nell’ Associazione e … Allora viva il Corni.
Relazione del Consiglio uscente.
Il 30 marzo u.s. si è tenuta l’Assemblea Generale dei soci. Dopo l’approvazione del rendiconto
gestione 2008/2010 presentato dal tesoriere Alvaro Soli, è stata illustrata dal vicepresidente Imer
Rovatti la Relazione del Consiglio uscente sulle attività programmate nel 2008 e finalizzate a: 1)dare
visibilità dell’Associazione e suo accreditamento; 2)valorizzare la cultura tecnica; 3)recuperare la
storia della meccanica modenese; valorizzare l’ingegno “artigianale” di Modena.
L’organizzazione in tre gruppi di lavoro, la presidenza dell’ing. Alberto Mantovani, l’attivazione di un
sito Internet, sono stati fattori che hanno contribuito a realizzare molti dei progetti preventivati che per
semplificare si elencano:
o
restauri macchine utensili in mostra permanente negli ingressi di ITIS e IPSIA
o
restauro tornio di legno e di un tornio da orologiaio-orafo dei primi dell’Ottocento
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o
restauro di un bareno del 1930-1940;
o
restauro macchine da stampa quasi terminato che produrrà un evento
o
attivazione di un sito internet arricchito di molto materiale curioso, tecnico, storico (gli indirizzi
e_mail sono 650, i visitatori del sito 9.500 nel mese di dicembre 2010, con un aumento del 38% dall’
inizio del 2010)
o
pubblicazione periodica trimestrale di newsletter che informa sull’attività dell’Associazione e fa
conoscere nella rubrica “il personaggio” gli ex alunni del “Corni” che si sono particolarmente distinti
nella loro attività lavorativa-professionale
Questi gli Eventi realizzati nell’arco del triennio 2008-2010:
o
Le Settimane della scienza e della tecnica con cadenza annuale in collaborazione con l’ITIS:
l’Associazione ha cercato aziende (SIR – SYSTEM) per esporre tecnologia avanzata, ed esperti per
tenere lezioni agli studenti.
o
Consegna annuale della nostra borsa di studio ad un allievo meritevole segnalato dagli Istituti
“Corni”.
o
Evento Scapinelli con mostra auto d’epoca e opuscolo di Olimpia Nuzzi.
o
Pubblicazione del libro Il Tornio – Storia, arte, evoluzione, meccanica di Olimpia Nuzzi con
relativa presentazione, prima, alla Camera di Commercio e, successivamente, al Planetario su
richiesta della prof.ssa Silvia Menabue, dirigente dell’Ipsia, che ha organizzato l’evento soprattutto
per le classi quarte e quinte del suo Istituto.
o
Premio Fermo Corni che sta diventando sempre più importante e valorizzato da Istituzioni
cittadine. Durante l’ultima edizione (premio all’ing. Piero Ferrari), abbiamo offerto gratuitamente ai
presenti l’ultima “fatica” della nostra consulente storico-culturale, prof.ssa Olimpia Nuzzi, il libro Non
solo parole … le attività dell’Associazione che è la raccolta di tutto quanto abbiamo realizzato negli
anni.
o
L’Associazione, inoltre, ha partecipato e contribuito all’allestimento della Mostra sui 150 anni
dell’Unità di Italia, al Foro Boario, coinvolgendo aziende amiche e l’ITIS. Il nome “Amici del Corni”
compare nel tabellone, a sinistra dell’ingresso, fra gli enti che hanno contribuito alla realizzazione della
Mostra.
Obiettivi non raggiunti o solo parzialmente realizzati sono:
o
Aumentare il numero di studenti qualificati per l’istituto“Corni”; diventare punto di riferimento
per gli studenti e aiuto a gestire le difficoltà nelle materie scolastiche (dipende molto dalla scuola. La
burocrazia scolastica e il continuo cambiamento di docenti e dirigenti dilatano i tempi e rendono
spesso difficili le collaborazioni)
o
Ricerca di spazi espositivi e di maggior spazio per la nostra sede (dipende dalle Istituzioni)
o
Ricerca di contributi (dipende solo da noi)
o
Rapporti con la stampa e TV locali (difficili per lo scarso interesse dei mass-media verso le
nostre iniziative e per la mancanza di giornalisti qualificati perché le testate per risparmiare usano solo
free-lance)
o
Rapporti col Collegio dei Periti (da riprendere con il loro nuovo Consiglio Direttivo)
o
Libro fotografico (non realizzato)
Sul libro Non solo parole … le attività dell’associazione, a pag.85, i Vicepresidenti hanno elencato
pubblicamente alcuni obiettivi prioritari per la funzionalità e l’operatività dell’Associazione che possono
essere realizzati solo con l’intervento delle Istituzioni e Imer Rovatti in sintesi ha esposto le richieste
fatte agli Amministratori locali: sede per esposizione del patrimonio storico industriale; sede c/o ITIS
per Gabinetto di Restauro; titolazione di una strada importante a Fermo Corni; partecipazione ai tavoli
di discussione con gli Enti locali per analizzare e cercare di migliorare l’attuale situazione della
formazione tecnico-scientifica delle nuove generazioni.
Il Consiglio uscente ringrazia quanti hanno collaborato al buon esito delle iniziative.
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Il nuovo Consiglio direttivo per il triennio 2011-2013
Al Consiglio Direttivo sono stati eletti : Benassi Mauro –Capo squadra esperto V.d.Fuoco; Caselli Claudio-Resp.
Marketing Rossi M.R.; Concari Claudio -Ex docente IPSIA – Tit Uff.Tec.; Dinelli Maurizio – Commerciale ROSSI M.R;
Giacobazzi Valerio –Tecnico Ferrari e Maserati; Guerzoni Valter – Ex docente ITIS; Malagoli Enrico -Titolare d’Azienda;
Malavolti Franco - Ex Docente ITIS; Mantovani Alberto - Ex Presidente CCIAA; Olivieri Giorgio- Consulente aziendale;
Pupillo Ennio - Consulente Industriale; Quartieri Tiziano - Ex Docente IPSIA,Restauratore; Rovatti Imer - Ex D:T.Barbieri
Tarozzi; Rovatti Lodovico - Ex Titolare d’Azienda; Soli Alvaro - Ex( Maserati,- ATS- CNR Marelli); Vicini Piero - ex
docenteITIS.
Il 14 aprile u.s. si è tenuta la prima riunione del nuovo Consiglio Drettivo dell’Associazione per
l’assegnazione delle cariche per il triennio 2011-2013 e per impostare il programma triennale.
Alla presidenza viene riconfermato l’ing. Alberto Mantovani, e alla vice presidenza Enrico Malagoli,
Imer Rovatti e Tiziano Quartieri che nel passato triennio hanno sempre avuto ottimi rapporti di
massima collaborazione armonica e proficua. Alla guida del Gruppo tecnologia è riconfermato Franco
Malavolti.
Dalle tante proposte e sollecitazioni emerse nella riunione, Claudio Caselli formulerà un dettagliato
programma con obiettivi e tempi di attuazione: in base a ciò si individueranno le persone che
entreranno a far parte dei tre gruppi di lavoro.
Il Consiglio invita calorosamente tutti a partecipare alla vita dell’Associazione.
Campagna tesseramento 2011
Il contributo di ogni associato è fondamentale nella realizzazione del piano triennale: il programma è
molto ambizioso ma con la tenacia e la volontà di ogni singolo associato possiamo farcela.
C/C postale n° 64965254 Associazione Amici del Corni Modena
Quota associativa annuale 15 €
Come contattarci
La sede è c/o l’ITIS “F.Corni”, Largo Moro, 41100 Modena
Per contattarci telefonicamente:
tel. 059-400735
cell. 338-7736584
Per contattarci con e-mail
• per tutti gli aspetti legati alla comunicazione, articoli, eventi e redazionali contattare:
[email protected]
• per il recupero di macchine utensili storiche, tecnologie del passato di tutti i settori: meccanico,
elettrico, elettronico, tipografico, del legno (modellisti) contattare: [email protected]
• per formazione, aggiornamenti professionali contattare: [email protected]
INVITIAMO i soci a visitare il nostro Laboratorio di Restauro nella n/s sede nei giorni di Lunedì e
Mercoledì dalle ore 8.30 alle 12.00
Redazione Amici del Corni
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