V A R n K E A LIBERATA GOTI, DAI O OPUSCOLO A 1 S PROVATA ROMANO, EDIFIZIO Ne' SEPOLCRO MAI I D ALL' IL GOTI DE' RE TEODORICO OFFERTO RAVENNA DI ROTONDA SULLA PRINCIPE EMINENTISSIMO CARDINALE SIGNOR IGNAZIO CRIVELLI LEGATO A ED DAL D ESARCATO IN R AV del E N N A RASPONI RAVIGNANO. RAVENNA 1' Erede I MAGNA, RO RINALDO CONTE PATRIZIO Per DI RE LATE )( Landi . Coa MDGGLXVf. Liecnz^ de* )( Suf:nori . EMINENTISSIMO R P I Anta "^ , ni da palefe cui per il tutto ho coli' me, f eflìoni a vcrfo dovervi di qualche dimoflrata me tengo altri valenti raccolte amico falla jquafi angolare direi edifìzio tivo mo- ed altre ri- , queftióne del Rotonda, propoda famofa , noftro il di ofTervazio- alcune dedicare Vomini obbligato poflìbile Ecco , d' avete , mi io fé fia creduto ajuto di che Mondo, E P I Principe, EminentifTimo renderla e cortefia, che la è N. I della , dal Viaggiatore Fiammingo Monfieur Lovillet a , Voi bea 6 nota quali alle ed ; mi nelle più avete famigliari volte £fse mato ani- il confeflb faranno non . converfazioni voflre gne de, , voftro del merito, di carattere che ciò, tutto perchè vi Letterato; riguarda la ma Patria la chi da vendono che premura, mia non ha non runo ve- avete per le renderà ve fè for- , nojofe difcare e Voi , d* premurofo e/Fa . conofcere cefte favor in nell' Introduzione delle arti nuove fa- vi dell* e , del ampliamento Amante dimoftrafte vi paffate fempre commercio apparifte coftruzione ; di nel di che molte e contrade della ftrade nuove muni com- abbondanza ligente Di- Italia. d' la nel- Piazza, pubblica nella direzione fìi qui , infelici riattamento . dalle Cittadini i pace denaro voftro proprio follevare nel calamita differenza a col di briche fab- nuove , acciocché forgeffero foda con architettura , inutili fenza e , adornamenti vifta In di benefizii voflri tanti con . corragglo Voi a confacro le fatiche mie che letterario un , benefizio Ravenna a coftume di chi forfè offre di pregarvi , dono: ciò temerei, ma facendo, piccolo al aggradimento di il fecondo Dovrei procacceranno. Voi che (bfpettare po- , tefte efl'ere qualche in azione diffimile da medefimo Voi e , fpogliarvi qualche per di tempo quella eh* bontà ho io pre fem- , trovata Qj.iefta vi Voi in rende ora . e vi refe oggetto , d' amore, e d' am nirazione a tutti i vodri fudditi fervi e , fedeli nel quali numero de' vivrò lieto, felice Operetta Vi fé , e e me meco bacio . godrà ne , la facra conferverete Porpora e mi 1' per molto glorio nire, avve- mia la nue te- di effere . , Di Voilra Eminenza Ravenna 15. Luglio Umlìmo 1766. Divvio Rinaldo Ohbìrho Rafponi Servidere . clarìjftmorum^ Tatnetji au^orìtatef vìrorum contrariai cogmfc/tìf ipfa auEìorìtatibus fortilftmonim " omijjlr tamen re , , , , poffumuì Lege Cic. " ^xqitiriVQ raticne veritatem prò . Manilla , i "« PREFAZIONE ?^^ìjI -^•~ Troppo '' ia nota citò in va. Un controverfta Ravenna nel fece inferire nelle di tene^Z^ poche righe in cui de" Romani ec^ feri-, ne mingo FiamLet- i^.una Rotonda di fepolcro mai ne n. la jferiva a qui io Viaggiatore Fiorentine , ejfere opera perch' Lovillet Nove/le fì , 1766., Monfieur certo che Letteraria venna Ra- Teodo- di , vico ed 0 fì^io fi ftejfe Novelle Utile Gotico ai ii."c. num. . , vide rifpojìadi una feiuaci ebhe corfe , fi efaminò trajje milti al /' TLefiria al Lovillet Bjdia uno /' altro e partito , Vi fu allora fuo fentimento Io fui i tra fì dif- ftudiò Si , . difefe chi . na Raven- .In il Fiammingo e , fofienitori del partito . A Romano. fabbrica tura : Si 2. di concbiufe fu nel , cui Capo agli dice magnificenza e , vi i. amatori varie Ramano fino io , fì: dubbio.^ perche Qjii fono nella ed'fi-^ioveduto U ~ alquanto offer dt^ll' Antichità va:; ^ vifìtavono Letterati tredici duino che ioni che fua fìrutDella :=i ro^^a fi parie rat , faranno debbono ^ B nice Cor- te gra- ^ piacer la Ravi- à quei IO vedef amano mhilitata loro Patria la Romano . alla Un/fco mia il P. che pò, luce in IJtdoroBianchi DijjertaTiione le Fabbriche amico che Monaco /' mojìrerh cui in colla Romane . Rotonda e ha fia verrà dagli fatto un erudizione libri Lro i di Quefto rende pia . il amo i^ando il cito io il caro fnperfluo; dal Sig.C). intendo fatto fulla Rotonda le il ,e a quali co' . // Rmo 'li Ahbate P. D. , Paob nba^il Sii^.DAt. Gj D.J]ertac/i,ni,che , Capo dc' 9. edifìzii profani di Ravenna fi parìa del Sepolcro cui più diffiìU e Letterati i e poco Vunde Sig. Domenico PaohGinanniJl di e , il molto Z^irardini in libro , , hroprimj Degli L del di nio Anto- fr.'m! han tre i tichi An- Z^'r.ìrdi- DAt^r Sig. Te^dorico Si the sa . , , fotto il nome Gamba di B-d/a Ghi felli Z,efiriaè nafcvfio il S/g. il nominerò Io dia per Ojferverà confnderlo non che leg"{e chi col Sig. nel io Celebre gli citare ChiarifTimo , degli uomini merito più adulatore non Io non . fi dee fono da creduti.* avrei uCo non da fappi the uno i liti po- "c. epittetoper un che tanto Bo- fuo N'pote. , fare in"i^iuria lito Ippodi me n autori conofcere più ad Conte Incomparabile , quale epitfeto fi competa guere Paolo Conte , epittetidi col fumpre . lo n-jte , . J! fi ufa come , , legierfi Io non parlo intendono ni tori Scrit- , citazioni Pier ejfa. Que- con Viaggiatore erudito. d" "? lujj'o pompa eh" empiono moderni gran autori ficio edi- degli antichi autorità di , ojjervazionid' , ho oltre alle darà niuno come alcuna fumiglian^a avuto appoggiata alle non mai tenJ' Analogìa , Gotico giormente mag- paJJ'eràgran Camaldolefe Non opinione mia y tutte mio un , la D. una d" la Lettera Operetta avvalora Io cf , Monumento un Ir che Rav/%nanì ad di fiin- a altro ; pero qualcuno /"•noi nomi n affi I Lettori faggi diflribuiranno a ciafthe gli fi dee la mia Così Operetta a , come fi Cunvenia . , (heduno è hue ingiunto a breve p ù di /" e , . la incorro non the taccia , taU agli ntììa fcialaquatorì ai , unti ha dato fuu Frufta con ragione Letteraria Premetto Arif.arco '?«/ Scanna- la Lettera . di Monfiitur Lovillet eh' io , fcintillaeccitatrice di filmo necefjaria come , tanto incendio . LET- X prima SJCnOR DEL LETTERA LOVILLET FJAMMIN.CO TORE IR DELLA AUTORE io Ignorc DI doveva non Io ho r veduta , fentimenti Tuoi ne' il fopra d' capo Città Quefta contorni Italia d' fenza eh' permettetemi e . miei FIRENZE. partir , ALL' GAZZETTA LETTERARIA s VIAGGIA. ITALIA io veder vi comunichi , eh' opera ha na Raven- ella racchiude , prefentemente poca . Fabbriche Le danno non alcuno ì gnificenza ma- indizio degl' . che Imperadori fola de' ella è un* Eccola Foraftieri dotti opera Prefentemente vederla tcre fon pronto Ginanni , , .Io Qui in . qualche giorni Non opere de' bagno un e Pa^ mia Diatribe nefluno la le non che de' nonco- Città diftingua delle Favole o , meglio per fé oggidì Bagao un tiche Go- Quefto volete voi , Rotonda La dire di Roma, cioè il Pantheon . dichiarato dalle . Romani Coliimbarium che è quefta , . un tri al- cento nella le tutte è di rità auto- , de'' Romani, Crediatemi era vi le e . , le nofca quello inghiottii faziarono mi fopra di Vandel- tutte , cofa ti avan- de' Riccobaldi , cinque che moderni del , letta aveva tria contra , , Valefio del Agnello d' e gnore Si- ; fcommet- a Diflertazioni le tutte deana ancora . io contra Gambi Zirardini li è dunque credeva . fcrigno mio qui . Io lo Romana , il Rotonda . , degli fguardi di La dimorarono vi delle per buone è che ragioni io , lette appreflb le Urne cinerarie ho e Le Anonimo un Infcrizioni vicino trovano alla , Ravenna, deftinato luogo un trasformata Roma elleno fono non in dorico Te. un Sepolcro un Settemhre %. Me^eray , . I. Dopo Qual naftero. ? Vi eglino gli nome hanno hanno ne daranno incifo fopra i ma e de' 1' hanno che "c. morì eglino dunque ale a muore unMo- e ne' che a ChiU di Vita Chiefa una le dodici la creder- a Vifìioti Compendio fatto di Ravennati Teodorico degli OJìrogoti Re , il dì deberto ? di Rotonda validiffimo argomento trapafiàti ai . Roma fepolcrali . fi che Secoli venire av- fono me co- , le fchiene dell' i arco nomi de' , dodici A portoli e , due Xvanselifti e , vi hanno aggiunto che elleno fervivano , di dì chezza / Venezia a d' degli Apo/loli Marco. San in la picco- ijfla fcio- Che , direte mi voi Ma Porfido, di Urna fono che grandezza Statue dodici pledeftallo alle di che forfè Non : racchiude offa le Voi avete Teodorico di 1' veduto che e , la fopra era labro, Come della cima fi dice come Il dunque? file Rotonda Ceneri che de' quella Goti che non ha Che manichi? due che Agnello ad il è più , dove : apoogoiate Teodorico che anni, è quefta rei dimande- io quefla fé come vola Fa- quafi è fcrivere 300. difcordia degli tertimonio ftato forte voi alrrl fermare af- e , lare ocu- , ? La le per incifo di ofate ro ve- Bagno. di , cofa un urna afTerzione? voi e è Mifcherone Scrittore voflra morto ahra pietre! Dopo di antico la voi vafo un gran un povertà è queflo ! aveva , con bene Italia, quelto in Re eh ? Storici Ravenna di fc- che , il Biondi guitano che e 1' danno di onore queft' , Amalafunta è favore. m'o a Fabbriche Tali difirutre Goti dai dagli e ^ felicito Barbari non e Io erette , Ravennati ne' altri fempre erano , qjeièo unico a opera . Romano monumento , hanno che alla vicino loro Cit:à che e nobilita la più che , molte altre fabbriche eh' effi attr'buìfcono Teo.iorico, a e , agli Efarchi e che efiftono non Ravenna fpiegherò che zione io i di Cittadini . publicheranno io fé Signore, , il penfiero mio al darò di contra pibblico qualche me in in lungi D'iferta- Giornale. to Intan- più una qualche to, componimen- , ai la di Dio, il buon predate di Foreftieri ferro in aria, che fallre o di i Frati fopra qualche che quetla altra hanno Rotonda forte il tolto non una per la cere piafca- fcontraf- , facciano finalmente con degli ornamenti Io importuni . l'onore Nel di eficre partire di "c. Ravenna il dì 31. Gennajo 1766. CAP.I ho CAP. ragione dei z2 Romana tutta . li Lovillet Dice è architettura dell' Decadenza Rotonda della ftruttura La I. )( X Oiiefl' è r:^ di tempi Teodorico. Romana opera nefflino è v' non a' che n: conofca non dà ne e le opere , Romani che e non dalle diftingua le Gotiche per Ragion r^ , forte benché Dovea brevifTìma , di forfè egli fpiegarcl gli architettura farci e colonne le diftingnere che fono le o cornici differente a intaglio , i zoccoli i , moltrava di conchiudea fapere nulla , che e fo Con io? , acche quattro architettura di non- e , fole Le piedeftalli i ovvero , gli architravi, gli fHpiti dadi, vi non , , ciò ni ordi- . la allungavano parole tera, Let- fua . ed di ei foverchia eruditi cogli parlava cui con far fi dee non pompa , Il letteratura Gotico entrò non mai gli tra dini or- . architettonici del corruzione fò non la il e ; descrizione delle che è non una , confideri Si Romano. altro Gotico guflo fue adunq fi che parti Qiil- la Rotonda. uè vedere può Van- in , delli Ginanni e le benché , figure fìan merc dlverfìlfime dall' da rame fatte effi maeftà im.pri- ha del porta primo arrefla piano e foraftiero ogni lo trovi Scamozzl il Piranefi ed che altri defcritto , Romani dei preco im- o , , Fabbriche le . , hanno ci Pozzi il Vignola , il Chi. viag^jaro, Confitlti fchie- la , . della tezza La originale , non in , farà e la confeffione ta accenna- , di Eod'a d'ce edilìzio fono io , nella veduto Romano fua flruttura,e Giriatno\i ;=: intorno, , la riamone che L' :=: incroc'chiatura formano mae 'ofi c^r» primo ben de' archi e ammi-^ levigati groffiffimi marmi il e ficenza magni- luogo ad , nicch"*. altrettante , Se dunque de' Rav'onan"' q piano a comun foreftieri de' voce e , Romaniffimo è fsrà perche d' alrr' il autore , rcflo .-" Ma ella è fta fua per il d^ce altro, fabbr'ca Sig. che Gamba Romani r: Probabil =: fi ferviffe Teodorico mentovato Artefici d' Paolo Conte il Ma dico cofa in que* perche io , Arref Romana ci Romani con non e 1' han aveano dunque profeguito cominciata , che il rello Ha Romano ? Neppur la poiché par voi lete, vo- non che verliimile , Teo- lli quela al- fabbrica fabbrlcaffe Teodorico fabbrica fu già incominciata onde chiudere, con- , il che vale Che primo piano nominare è Matematici i il refto Romani, de co Teodori- fiorivano che . di in quel , Severino tempo, Boezio, Ifidoro Milefio Antemio Traglia- , Daniele no, o che alcuno perito nello uomo fcavar Non i marmi? fi sa , vcndo di quefti faceffe lunga una lettera sì grand' Boezio a opera ; Teodorico e numerandogli e fcri- varie re opefecondo , fatte lui da di quefta , ed piano efaininiamo fé , queflo , aftermano nepure gli Ma parla non Cornice. La figura che porta, rifponde che il che quali la loro appoggiano interno^di nell' do quefto fecon- i Entriamo è circolare. alla Dai inferiore, quefto piano , fia Gotico , avverfarii gran ordine. al . veramente , alla caufa fagliamo fu dal e formano che marmi, fi pavimento, fabbricato Ciò dipoi la durre de- può fi ma confer- . dall' ancora arco nicchia o dello fatta fiefib rim- marmo , alla p.etto Efi!b porta il che afìai la accenna Rotonda libera Gambi, pure fono di opinione che la Chiela uffizii cri che quel dall' quando vafi e vede non riflefiìone nella imo fua dell' ciò forma la nuovo piano per furono dal defiderarfi a piano fopra aggiunto fé sì beli' so gli quale Ciò 1' contempla- tutta proporzionata? il fi vi pezzi Ginanni, di non d' alzamento come efleriori tolti Loggia, o Diecinove 30. e colonna, che rò Pe- tutto. fofienuto colonne le erano del come , impofie Le il Vandelli come cor an- . archi fur un accenna portico , gli veggono, fu inforgente acqua . dice llo po- , magnifica defcritto / fa- quefi'cdifizio, interno coli' opra calamità altra ornamenti la naturale fafìb per alli fervire firuttura e Che di di e all' cfircmo . ora fiato ; cuni al- ~ , nell' altezza, ora non , è P interiore , Vandelli piano opinione fia vi incapace avefie fino femplicità per volto più giufia maefià piano interno guafi;a il qual di contraria fi refe . chi fecondo quefio fé , inferiore Qiial ^ fproporzionato, e da benché , dopo bafi^b , ammettiamo non riefce . corrifpondenti e pilafiri. Tre i preziofitàlo^ la dinotano ci trovati , , perche j-o, d' fiorito alabafiro Ed oh che ci fofi!e rimafo un . capitello r folo ordine di della quefie! fabbrica come ! Se fcoperto noi avremmo aflentiamo a te facilmen- Vandelli e a Gì- , pgnnl U f terrazzo di quefia.Loggia ^ra lavorato con parapct* ti ] (ì'imarmo ti traforati artìfic'iofamente o in o colonnette , Così divifi fan ci frammenti alcuni conghietturare ivi colonnette Ed ritrovate bafi e di , . che ecco, l'ideapiìj^ abbiamo noi . d' nobile Medaglie tante di fi trovi de* primi Ora Goti fimile fina, sì quei, a mafiìccia e il dopo 500., Niuno Cornice alla fermiamoci Criftiana.Mi Era dell' Secoli cinque architettura grazia dai faputa e edifizìo, nobiliffimo un trovanfiia che ga ne- . . quefta che fia non alquanto , intarfiata, diftinta e né rozza con vori la- delicati sì , dell' il rcùo come Ne opera fegue . , dunque ella =: Gotica è ? Farmi =: di chiamarla poter piut- . ruftica toflo attica o dalle ordin antichità Roma di che che denti , tolto e , Ma fcfCc non Vignola dal riferito Compofito ragioni fingolarmente tre per . credo piccioli que' di , nell' vediamo formata e , lavorare neceffario finezza a d' arte que- , (ia. cornice, come le quali appagheranno quell' appagarono ogni , lavoro ta afpro marmo artefice r inutile fatica la in minuto più un Poi farebbe fta- . fuo nel veduto che faiTo un , da fpezzaffe fi che timore, per dezza cru- e , defiflere far potea fcabrezza la . deìV moderno architetto Primo antico io vero punto , di profpcttiva lontano e non , treccio ma e' di armonia il Barozzi indégna 1' e difegno e abbiamo ne di Roma. Finalmente fi offervi come , flatue sì nelle efperienza S. di Chiefa Cornice quefla che nelle che , , nella m.iìleefempi , proporzione di e , , pitture '"«- , per ^ ^' per finezza allettare dovea Pietro la dal- venia , fottofiante non loggia quafi e{Ta era tolta allora lo come è prefcnte al confiderab'Ii che ci de' uno mi pri- rei Brame- Rotonda la prefenti , , , oggetti meno ©al- riguardanti de' vifta alla . , che fi confideraffe ornamenti pa/fiti alla e coli' occhio fempre fabbrica ovefia , prefente deformazione . , Ora arc"^hiamo agli gli Autori dell' efalram.en- parlano come , to dell' nrch'fcrrura e della fna decadenza mai poffibìle, che Vitruvio al in funt htfc capo dnt ; in tempi e i. 8. ci ; hìs che r'fer'fce fuoi a perfetta. giorni fi fabbricava , le fre ecco retictdattim , ex sì /rrgefie un'opera rozzi , modi fé è decidiamo e , , quo parole Tiurc venufìitis efl reticufatum fed utrntur crrres cìd Si :::: ruBurarum " ra gene- antìquum; r'masfacienàas ideo fa- ^ fatum f quod in omnes partes habet 6" cuhìlia , cca^merAa ; in- x6 rerta rata alia rcementa vero fpsciofam non fuper [ed alia fedentìa firmìorem guram licet autem animadvertere s , qita citra :=: A facìa funt mnnulllis za ca fi cominciarono ancor Vitruvio di tempi . fi fabbricava con fteffa Tua per Mattoni Nel finire teftimonian- della RepublU . Popolo il fabbricare a queflo e , che numenti mo- feti lapidi- marmore e fi- , quadris bus urhem praftant de etiam — irnhì- fe^ue reticulata quam , ^d ìnter , lavoro di Romano le fottomife Mattoni di opere fu prefo Mattoni col dalla Grecia Nazione quella colato Reti- dopo, donde portarono tra- , Roma in 'Ùf cepit rem le tutte infulit artcs arti Grada :=; agrefii Latio La Hor ^ , decadenza . ai"chitettura dell' delle e fcienze anche cominciò Le medaglie coniate fuo a Finché degli Antiquarii. fiorì Romano la durò Al mancarono Le arti fabbriche fi per pero Im- dell' di mancar . buone le peffime felicità la architettura buona fon tempo . fentimento di prima , Gallieno fecero la quel- di felci . , e viEìo- ferum capta di di pezzi , NeH' m.armo anno . Roma andò abitare ad Coflsntino 350. Coftantinopoli in di lafciata ove poi foggior- , gli narono altri d' Lnperadori Mancò Oriente allora 1' pia . architettura Roma in Teodofio a 1' anzi ; che dimoftra, ne Setto Italia in perfetta già era di arco fuo ". alquanto rifiorì Coftan ro eret- affai tempo rnà ti no alla duta. deca- fua morte , finì nel 595. r fotto foffe Todo le cominciarono Italia in mine Nel 405. . d' Imperio i Goti, Alarico fuo Genferico Re Stilicone da disfatto calarono Onorio Radagifo benché e fuccefTore in giorni tre , Padron fi fece Roma di Vandali de' la dopo . la detta faccheggiò Valentiniano di morte Città gì' Im- Tutti . di peradcri Ei'uli degli furono fino Oh Tiranni o Auguftolo ad e il fotto de' Goti ' che o poco , dovea Odoacre da Re perfezionarfi 1' , degli Eruli,de' piccone de' Gepidi dali Van- , aflerire, che Ofo durata poca fuperato sì quefli tempi in . Architettura di o , memoria di degni poi fabbriche magnifiche ma in Ro- , dopo noftre in il 3 jo. d non La Ravenna mai fon Chiefa Ma innalzate. più antica alle vegniamo è quella è Jtata ad Batti- . l^a' fiero fcguenti verfi fi Neone Arcivefcovo che ricava , , nell' anno /^5i. riattata da J7 Cede vetut novìtatì mmen cede vetu(iai\ , Puìcrius hunc Magnanimuf pulcro Excoluìt A ornamenti jue che Vitale ^ Saceràof cultu omnia . è imperfettiffima fingokrmcnte altro per me , fummufque Neon componenf . S. nam architettura fua la Pure gltria fontis renovati nitet ecct dal Ciampini egli rileva fembra fi migliore che pretende di quella , almeno negli da cominciata , Neone come dalla Sigla de' Capitelli nelle ne. colon- , Chi non Mandato ficavit, Ciampini, fììiiJun. die Episcopo xiv. Indizione C. V. f^ato edificato è fp legare può non Ecclefio. che Ciò nella a' z=! x. giorni porfi può non 542., da confermato vien in ottagonale Kal. Maii Che il fexies cioè poiché Imagine col mano fi Olire C. S. fcoperto, capo dipingeano Etclefiaftico col Benché il fuo nondimeno Italia d' fegno 514., che architettura, r è dell' fopra uno aflai con di perfona I rozza. al:ro Capitelli lavorati e fono fui pù Tempio , Placidia Galla da innalzato ziofi Il Gotcheria fina infelice ma è nobile 1' Architettura per ragione Ariani riguardevole , pc' (lefìò Lo pe' e dìGiu'iano Qual Giuftiniano di rarità di marmi noflri ! Ar:hitettura Ravignani Tcodorico che , ilenere come Ma della quel qual prova decadenza pezzo di maga in del eh' muro Palazzo f.a o del Re Ci dell' (\ effi pur de per per precon gli "la macftà dare ai tempi di vogl'ono fo- può Goti? Ch'e^^li , " C , Imperador a' arte dir affé fuori poca ore qutll* , avaiiio non , .' quanto , neir marmi S. e può 1 eodorico da Appollinare, ordine Argentario per . fabbrxa Mifaici , fuaftruttura fi . fatto deriva ticchiati ammon- varii fteflo Lo S. Martino di Tempio Gio. marmi pe' , del S. di plìi il- guflo pretto Evan^elifla , della te viven- qualche oli non e ciò tem.pio un fia de' pregio vero parole infignito di capo , dalla citate quefto Tempio . luftri alle Ba- Vitale il tra S".Ecclefio di , veflimento le vuo- Chiefa P. di tempio S. Ecclefio di dubbio. in un' morti i ri- , (lefTa , il da la adiEcckfii Epifcopi Juliantif Argentarìus dedicavit ^confecrante vero Reverend'lji'. yutque ornav:Jt Maximiano S. di tempi a' fcritto=:; fia co5Ì , incominciata ma del opinione perche quella Sigla ^ettarfi fìà 1' abbraccia fi fsb- i8 si fi fabbricafTe Sepolcro il te fia ne non rabile, che grofToIanamente Che ? pur folo ne tanti veftigio Sepolcro ci il che e archi ponti , Tiberio Trajano gufto Imperadori Romani Secoli nulla , ; innalzar d' che gli neppur Valefiano enim erat ^ vifie Dunque :=5 tali che ciò eh' dagli io qui ó^ dai e difgraiia Quefta difaftri era Autore come quel Civita- tempo no era- poJ:riori cflere poteano sì facilmente alleim- avveniva non Egli Caffiodo- refiaurator di altri quattro e da cito fabjriche le , , rovinate che prova, anni Au- d' e Eppure , titm di pre, abbiamo come fabricarum amaUr molte avanzi. , , antico ? Gran Diocleziano, Teodorico, fabbriche, dall' Anonimo e interifTimo , , abbiamo sì mife- pezzo fabbriche terme , amantifhmo reflato Ravenna in quefto trattone , , di e magnìficamen» Teodorico di fia sì ,e Coltanùno, , dopo ro il Palazzo edifìzii rimafto Abbiamo / di . mortaliffime op:re fatte avelie delle nani quili , oggi maggior le Ro dei fé 1' Accademia numero avremmo ne Calmucchi de' gialhre che intero anni né la ha non Rotondi Se , , che altro monumento mai marficcia, sì d'iftruggere potuto , rà fa- non , di Secolo quel 1' quando Architettura rozza era , veduto abbiamo come qiieiiaè . han barbari né dunque non , Ravenna . ed antico ch' an- , fi alzavano quando e , edifìzii che non , poteano giorni noiiri fino a' durar Un amico di Verona in' er- . rogato fabbriche falle lettera per che colà efiflono così mi (.Juanto =1; ve aUe fabbriche di dorico Teo- di , feri Tejdorico , /e di mura vedere fi può fo»o parte Così qualche cioiùLni di e fabbrica fé , può paraipnarfi aìcuna ne quefla lunga za Qiefti ci nojofa in venire da inaieria s' Defiderio che a'ferma c'rca volendo Aboace erigere già perdute eran decoravit " , rat, di minerò Ter- ^ teflimonian- C^lfmnfs Monie di leinpio un gli Artefici Co^antinopoli napoli artificibuf " colla M-nafurii Cronica um a P arti in accerfitis mufivo " vitro " pi^urir . y Ó" quingentis ultra Italia lap " .. jam S. a perche , ingeni è Z9- cap. nel Caflino , 106?. anni py.re colle Romane veramente rico Teodo- , Oitienfe Leone di forfè e che que''o , . : da mattoni , altra quuniam annis da ^aliter in d/buf fé Benedetto eamdem artium Latinitas e 500. piià , Cvftanti- Bafilic am iftarum interm:fe- , ftudio hujus infpirant? ,'étoboperand Deo^noftrohoc pre tem- la de ftorla Tua Oh :=; qiieftasi che è dimoftrare autore un loro ftoria colla di morte a ci Stori- gli tutti Dunque ! contemporaneo la terminano che incontratlabile prova , qualche gran , faran Perfonaggio -ti di mi forte affai fin fogli dove che fé qui avefle La la faranno ma Eroe, il loro medefi- parrebbe mi altrui teftimonianza fa- coftret- effi o ragione terza alcuno ad ne ; gli piace, vive luogo efTo di tempo contemporanei?. parere per , fin fcrivere ichiccherar a al , più lecito jà viffiitì il contra , iatto Citano il Saudino Pagi il Si contemporaneo ad al di vagliono queft' Anonimo, fé ma elfo quefti creder Io conto gran , tali ; vomini . danno mi non qualche mi contemporaneo feguente d' 1' autorità venero terrò fulla ora di lo cui per negativa , procurerò paragrafo argomento, dimoftrare ciano fac- che pare e , d' e , , fi che Bollandifli ai Muratori . altri dicono , , appoggiano il che Maft'ei il , . come ba deb- nel e , Autore un , contemporaneo avrebbe non Il Critico Sirmondo che . fo mai non effo. di Ms. fcopre quello , fi ferve Perchè sì prezioblicò pub- noi 1' illufirò non nimo l'Ano- fcritte fcrittecofc, quali ha , , noi ? almeno citò Egli pare , ftima Però cofa come di Qiiefta non del curanza non na alcu- faceffe ne , Vale- qualche impreffione fa Sirmondo al dà lo importanza poca . iìo che . nel mio animo forfè e farebbe mi difcorrercosì Il :r: do Sirmon- , avrà efaminato io come , antichità .gualche , io come Cronologia Ifìoria in e io come , Mi =:; lo e quel con di pieno fi le to e non paralello del mio perche e fi il legga par^^grafo fegiente iihri,conviene ad in effo di q rei alcun fenza tempo di errore difcordare che quei che au;ori hanno fcritto , della larmente a fcriffe cui , quelli che Perche . , fi , agli il abbia fcrit- , principali in il tempo voglia cflegnare contemporaneo fi trovi fia dato mi non , fi incerto cofe non in errori finalmente avrà quefto perdoni Sirmcndo del temerario autore farlo .€ d' , , un di trovato . giudizio nome io come avrà lo ; veduto avrà , , curato lo ; , Ms queflo dipoi lo dagli altri, poffono perdonare parlo fingo- , Cronologia . Scrittore Uno perche dee fa contempo«a Il perii noitro leo deve Anonimo elTereefatto confonde ne' il nomi, Zio . Teodorico col Padre Chiama il Padre Walameris. DaGior- . nan- di 21 abbiamo nande il Padre che Teodorico di dlceafi Theodemi- , Zio il ed ris Walemir, così CaflTiodoro e lib. Variar , fide lamer Theiidimer enituìt Teodorico Qiiefto il è primo . che Iftorico in fi pretende , che Donna una efll furono due cioè :::: picciol non rilievo Raccontai' nimo Ano- . Dragoni quattro Popolo dal veduti di errore partorì Gota pater , contemporaneo , di inclitus fapientia , di IVba- 11.=: . volare a che e , precipitarfi a e , nel Portento mare ,che . che e non accade, nMi ifcrivono f^ lor a' alle non Anonimi noftri te Gocaduti ac- come , Favola Qnefta tempi gli non , fé Donne ha non d' bifogno cfferc . confutata nel Secolo xvrii.Non maravigliarli da è che gli , autori raccontino favole ma che maraviglia è bensì raccontino di tal forte avvenute come e ne , , loro a giorni . , Quanto doro alla Cronologia allora vivca quel di ed tempo niuno , faravvi iTimo Se avrebbe concordaf-o " Longino. amhulavìt Cofs.Odoachar His Mediolaniim Theoderici " efì faEìa , duam é* cecideriint Ravennam confuh Hoc Rex tertio in 11 :r; juperavit pr'"-no pale'a la ci Jun. Theoderì- N ohfi- fugiens , 1' altro Confoli, battaglia terza D. Ravennani qui f^''%^^ Fauftus ;=: Odoacrem due mette ^ parte Caffiodoro fluvìum Ducam Ad- fuper fluviiim pugna utraque Dice ^ certamìne inclufuf Caffiodoro "c. ad ah populi , Odoachar cuf Vifigota venerunt Ttinc de Cremona venit Rex . adiiitorium detnr 1' Anom- . Faufto," , Ccf. ad poraneo contem- Dice Caffiodoro con , =: ilato foffe l'autore dunque. . mo Re , incerti autore' quale il , un Segretario del voglia anteporlo o , Teodorico Caffio- , , Cancelliere era che pendo fa un dorico Teo- di vittoria la e fole. , -, rilevar r e la oltre Anonimo feconda Dice dalle 1' Ano Rex de Ravnra parole imo . Odoachar parla non della prima Olihrio V. può Paffiamo Cof. ingrejfusin Henilif cu"J =: Hoc C. fi appena fugit Odoachar S = e , exit Pineta tn y Fojyato Patritii Theoderici " ceciderunt ah utraque parte exer- , (jf viFìuf citus Odoac-^ar fugit , tur coaHuf derico Odoachar fide accetta dedit Fiììvm Julii Igi. fuum Ce effe de Cecurum Idihus Ravenna ohfidem Thelane fan^uine Sic Theo- ingfefus eft . Theodericus fotto - Dunnue il Confolato fecondo di '^nefto, Teodorico Olibrio Ma Caffiodoro entrò in autore . tiffi- venna Racer- 2i t"" /ifTimo a egrejjux Erulir ciim non hinut V. C. pontemCandidium fuperatur Udiamo Dunque ^ il Confolato Theoderìcus diOlibrio. Cafllodoro Rex Olibrio Cronologia in ad Cof. Odoacev Hoc ingref- fu 1' Ecco s Al- ^ Ravennam fìhi infidìas ìnteremìt molientem Anonimo dopo. N. y dell' horis fotto anni D. Cof. Hoc Odoacrem fuf due ? C.Juh: certamine Teodorlco fu ciò quando V. m^urnif memorabile Ravenna in entrò Olìhnui S Ravenna Theoderico N. D. Ma diverfamente parla re erro- nel Confole 491., . Albino ed nel feriva sì Non 49^. poffibile è che autore agli di anni T Anonimo so non foli perchè gle e trentatre fa lo Re al Confolato Olibrio di cioè , . nel 491.; che anni, più cominciamo febio al nel " Pare conto ciò anni che 37. dal dà gli , Confolato Itali intravit nel 488. fue lettere accadde Probino, Se porto il alle nome noi dirlo ragione parla Lui di il quale , accade ! Ma s' fuoi a fi dirà mai fare di ingegna e ri il Murato- f\poliinarc ben potremmo non ora a efattamente Come . come dì fortijfimus Secondo Teodorico di contemporaneo Eu- Re;r; atque Sidonio , di e chiama lo m fé , di am Procopio , aveffe che , . , TheoderìcHf altri ed fuo . Rex N. il eflergli dovevano 55. quando già Caffiodoro Hls CoJ]'.Felicijjimuf 489. Eufebius y D. gì' vero , Probinui fecondo annoverarli , anzi non , , ad cioè fé J4. Teodorico regnò fi accodino non , aifegni Egli dunque almen ne a , , più dà che regno . Teodorico neo contempora- , Quanto fcoretto lafcia autore i fatti ? Queft' ciò, quegli che al Re, contemporaneo Cronaca una di cfatta ftrepitofi avvenuti più , .dì cui S. parla fingolarmente Cefar'.o Vefcovo Arles d' è la ben reo come venuta del \ cuftodito , eh' ebbe Teoiorico con ; , rifiuto 4al ; de' e Il miravoii fuoi d^l regalo è tutto di Ravenna a fattogli del loquio colfuo , defiritto minutamente . Card. Orfi nella Storia fua Lafcia Ecclefiaftica 1' ancora . Anonimo ciò, riofo pel Giudici Vera vedova la racconta Teodorico. Re due che che Quefi' prolungarono , il fatto Lafcia ro de^no jne moria e , Non tacerò qui riferito dall' Anonimo terzo , Papa che un la è per tre anni col lungo racconta Dialogo di leo^orlco Se :;lla condarna a . affai Alefiandrina, accadutogli , di Cronica quello fofie la S. lite d' ^on vero, .di morte una pò- Hila- Monaco il Roffi glo- nel Libro Giovanni proverebbe ad , Teodorico poli da dall' Imperadore Egli che non inviato flato fofTe ctj.e qiiefloPapa evidenza ad fé da andafTe vi Coftantlno- a efortato o , , il il determinare che So Giud'mo vo moti- vero . controverfo aflai che Giovanni il Così Pagi to pun- un quali lo per più fentono, Re di non fua volontà . , Muratori il è , , dal mandato 1' Orfi Bollandifti i , Giuftino a ì Storici gli tra andafTe Teodor'co da legazione fpedita della altri, ed , a' , , quali non^ofo riflettere (h Sol oppormi che Boezio che il motivo come , , . anche accenna il fu legazione fa^intendere Baronio,ci il credere tal di , congiuraffe Romano il Senato che tro con- , di Luì, Quella Poi autorità di penfo io autore che Giuftino con collegato fegretamente ce^rtiffimodee anteporfi ad echefoffe fé da andafle Giovanni . ogni altra; ma, Ro- da Ravenna a , già non che foffe vi chiamato S Udiam 1' Anonimo. vuole come , , Gregorio Turonefe feri così che al ve capo lando par- 40. , Giovanni di ftitdiohicretìcos Hic ^ Epìfcopatum ad cum eccìefas execranr dedica- Catholicas in eorum fummo j]et veni , Qj/od vit Theoderìcus cum furore fuccenfur comperi j^et Rex Sgcì^ eJJ'et quia dedita; Arian.-e , aniverfum accefit"c. dice, B. fofle Re^^em Magno deprecaturur^ Dial. 1. S- 11. e. z:^^ Gothorum Teodorico da mandato , fierent htec ne Greàorio S. Neppur :=:. che ad Joannef qui jugularent. CathoUcum inveni^ent quocumque audiens ìLec Italiam ^ìadiatores per popnlum ni^t ^ , . ci cum tempore , Joannes Vir fìinum nit feniorem "c. Ma :=: hujus Beati_ljìmur Principem più Corinthì in periterei che ciò Ju- adve- parter della il motivo dichiara ci ad Ecclefice Pontifex Romana gita a , Codantinopoli le parole tbolicas eas Pana di Ecckfias :r:2 divinis è Giovanni, opev'Inn ahfque ó* precihu; inveneritir^Ca- uhicumque Ar-anorum fleffa. lettera fnn la ne Ecco- uUa con- mora ^ [cerate , qui " , ^ hortante fuadente nijjìmo Juflino Orthodoxo Theoderici prò quam Arianos , ferente^ confecravivjuf , ma anc^r . Quella :=: G'uflino lettera è Di negotiif, caufa piijjìmo^atqueChriftia, ^quafcumque Catholicas potuimus prò gione Reli- " Regif extirpante Imperatore Eccìeftas reperire eirum Coftantinopolim, ftiimus quando nos Catholica tam illis eas, in partihus Domino opera , che qui fi vede entrò a da tutti parte non fol co Teodori- , di quefto viaggiodi riportata Pure Yl vanni Gio- Pagi . iup- la 5,4 perche colla falfa fuppone , flato Mainmo fendo del (ola Confole Pagi il Ciacconio altri i pofto quello " Maximo anni Confole torità L'au- il Baronie contro » credono quali Cojf. cf- Oìihrìo diOlibrio. prima riprovarla a , efTerfi r di due bafta nom molti e data poiché Maximo pila del Co- sbaglio uno Olibrio, sì , Maflìmo che diverfi in fembra Quefto affai il Confolato ebbero anni difcorfo ragionevol fenza Se Collega. i Diacciti tutti tichi an- . fono che nella errati fi dovran data rigettare, quanti ne al Pagi egli come , Poi rimarranno ? fia. sìfevero contro 1' ardir avrei chiedere di , la lettera di Giovanni fcrupolofo e , ammetterla Anonimo ma ; il Qj.ieflo raziocinio pelo è folo a convincer per dimoftrare che di che far di ne' come Ne e fcnza fi di errori pafconfi di Pefce che , foffe un innumerabili che ci fi alleghi la al ci la al più che un gli cagionato; fi mi ma errori di danno 1' idea gua lin- difgrazia 4. gli permette non 500. era sì , Gramatica e ; Codici Caffio- e Fredcgarip ed altri , del fentim.enti , edd 800. , polvere degli archivji della la , gli fpropolkati nei ftile, corrotta Boezio . Turouefe di errori ancora pofleriori fccoli delle e 900. cor- , pochi intendono Dunque o Ancmimo , quafi , meriterebbe Gazzettiere, 1' . contemporaneo ^de ciargli rinfac- e ; comune ora o ta, meri- coniemporaneo uno , Scolare o un Ar- , , o de' narrata "c. , ^oi'c pergamene |:e|ivf , mille Giornale un Procopio fcritto più facilmente trovano che quella motivo rivedergli pi lì quello fpavento tefla gì' mi Gregorio , ^ptorchè lui, co- ancor , , Giornande quei di miferabile Poi 3. , periodi mo Anoni- lafciato averci non vanni Gio- . lingua. di fcrivono fa come parola Quefla , doro di . lingua 1' ha come chi minuto nella quel baroari quei bensì delitto offervare ignorante tempi re Auto- altro per Potrei , fatto in uomo al Simmaco di folo un ad ragioni viaggio lafciare dee non più aver non contenuti da buone dirgli e fargli un Potrei tefla permetta e manifeflo , Teodorico dalla quel Anonimo conto, errori . di non minor gli Papa di . in di di come gita errore avrebbe fatto dall' accennato cofe tempi morte di efferfi importanti fuoi fulla di bea non , , quello cofe fède . fatto fofteneffe che da fi coppe dia gii e , contemporaneo non piene a e , dell' Cronologia di data quella per di o un vecchio Cittadino, che perfuo fìa (Irafalcioni mille con cofe di rimarchevoli fcrivcfle Gramatica di opera eodjri T noftri dei quali appoggiano i , Rotonda ia omiffioni , coloro però molte con , alcune di Giornale un Cronologia , preclari fatti di fenza critica eliporto fenza il che fentimento lor , Valeiìano ^-^W Knnommo co gano Veg- tempi, fo, fondamento ftabile quanto pra che fi pretendono innalzino fabbrica una ef- eh' , fulTifta in E eterno. mo Anoni- 1' perdoni mi , fé nel io ho 1766. efaminare di ardito più attentamente , il fuo che fcritto fatto han non che finora, coloro tutti han , nelle giurato ciecamente Patria della A Rotonda noftra è da pivi nobilitata Autori cento Ma tanto che finalmente fimili al Anonimo. noftro provati Zirardini certa fp'.cgazione fi mai non ? , alcuna confegucnza nelle Ginanni Gambi , ammetteranno che , fempre riftampano , non parole memorande che e Vandelli poiché eccezione Gotici , dubbio fenza Maufolei quefte , Quefte venna Ra, cento avverfarii gli Differtazioni loro da contemporanei vantano onor Romani , fono quai cuore a de' opera , è ftà me . la fé e parole fue 1' da trae o , cipio prin- , Eccole incerto Se :=; a:ite"n fecit fihi m.numentum " faxiim inj^enipur vrvj . lapide ex quadrato mugnitudn':! rie m , , Noto tefnquemjuperimponeret^injiiijtvit'^ de ninno Anonimo ma così !tan-patoquelk trafcritto mutilo giormen e pofito Saxtim in^tntem di Romana - copiato Critici in fjntc in ad f An- molto crefcea Gotica ma;\ni- w/r-*- mag- fpro- parole precedenti l'ingente ! quem copi?.rl p Pagi dal magnifii.enza macfiofe quelle con volta prana Crefca per dal fuo dunque ora chi di mezzo in ha Ma orìgnale 1' virtù di onore la mai come gli . Avverfarii in la magnificenza la efia che 6.. -«Certo 5: irole avelie , niim che pafTaggio di , o/'.Y/.Significherebbe queftOjche n'amo tudinis r ha Autor" mentovati fui effe Autore pofiòno fenza per dilKcoità di antico le citate la Rotonda che tanti efultar parole vedere che ninno , ? noitra fcritto hanno e tanto PofTibile la di morte rico Teodo- , dica efl'er lui fepolto , che quafi ^Alberti ia di tutti gli A uteri attribuifcano Teodorico.'' in quefia Ravennati la dopo Rotonda Pollibile che folo incertiiiimo abbiano ad eflèr jD nulle .''Poflìbilc, il Biondi dopo dro Lean- e , f Amalafunta ad , M^, fabbrica gran la fcoperta le autorità di iglivo- di quel Scrittori non ? ifcreditati non Teodorico pare , A ritrovò ma Ma di che dir i' Anonimo doveflc non fembra me fé grazia, cercò r3 infelicità, e grande fabbricare un colla monumento fafTo un ricoprirlo per mezzo e 41. e ha di diametro 48. , fei e la corda è Anonimo «riquadrato, effere effer , lapide quadrato ex ben Monumento qucflo dice , :=i ce di- , L' ? come fua curvità ni roma- le anfe, fenza quarti tre e le faci- cofa palmi interiore della ritrovare forfè , Ginanni quadro di z3 dorico Teo- di indegna Ma ? di fajfo gran fperanza trova efteriore di tredici palmi di e faffo, che un trovare ; fé noi tempi a un . , e era ma è non figura La quadro perciò può rettilineo Ogni rj del to monumen- . Il decagona è muro fono archi di comporto . Gli corti è marmi formati di lunghi, parte parte cuni al- groffiffimi marmi , . quali de' d' è in faffo un angolo ogni folo foftengon , dunqtie r'cavafi, Teodorico ancor Donde rotondo ma . , la Rotonda ? vivo V chiaramente che idea, che fattofi fia il Monumento 1' che O voleva Anonimo darci to coper- . quadrato non Il Archi due fpiegato ha non Rotonda della da che o , la Rotonda Monumento il è non dell' Anonuno sa, Ognun . che Oh Chiufi in quello sì Tofcana che celebre è quadro è Re del pel fepolcro . Si ! qviadro perfettamente e Porfena , legga al Plinio fub rone :i: la Rotonda lib. ^ó.jCap. \Jrh Clufìo ij. di le cita monumtntum altro ha non dove e fi lapide quadrato Ma 7Z qualche pietra che quadro Var- di parole , fattovi buco qualche Se pofteriori tempi ne' fi perciò o , dovrà . quadrata dire , ogni cafa , ogni Chiefa Spelonca e farà pure , quadrata . GAP. del Situagliene al al tempo di qutftlone la .gran nella , d'rò parole POche quale tempo della Porto di non )( di T eodori Ravenna co . Situazione Teodorico. mecanica io )( III. del Qjiefto Capo dell'elevamento voglio Porto di Ravenna fufcitare potrebbe del imbarazzarmi , Saffo sì per do rotonnon que- effer 28 Jonium re conflituta in Hahet ab concìuditur modum ìnfluenthim Oriente Mare ndundatlom aquarum ad quod . Corcyra Dalmati dextni^ navij^at , de in rum Helladis atque Lihurniam ani , pa^miiU , dextrum navi%at curftt latiti ^prìmim (briambite Hi , radens netias recto jui , de Epi- "" fic , latur Ve- Occidente Ah . hahet vero palude per s , quas aniujiifft'noin^roi'u uno ut portu ex Pado , reiicìa ejì A Septentrionali . efl Foffa qui , quoque Afconis vocatur pialla meridie A ille ramus idem Padur [olum fluvioru-n Regem dicunt Eridanur roinomento , Imperatore quem , . altl/Jlma fofja denj'JTus Augufto fui alvei feptima qui ah parie , mediani influii prahens Claffem Ad Civitatem . CCL. amosnijjìnum ofìia fua navium , dum credehatur , ftatione recipere Qui autorità degli Erat -^ 490. "ùfc. antichi Ravenna Si r: Jmper. i$. duohus ad'ri mari a cehat naves facile poter at^ quod ad annum remota propter fua confra'^pfum naturi mare Qjiiefto 7=i all' tutto era bafti oppofto per lo al lungo ftito del dove , Rotonda. fabbricatala è che Ravenna di porco li- vado- atque , fum neque fubduci adlittus neque full' , Occid. , navihuf ait che Sigonio aggiunga ftadiis ahius , feri fle 11 b. così F ut nunc . ftiuidem i^ino porturn tutijjlma du- referente Dione , GAP. Dell' Molto di Autorità che avrei IV. X d'rc )( Agnello . voleffi fé efaminar quefto antichiffimo Gran egli venerazione merita per . antichità e , minuta il di Egli -efl y extra Scrittore :=: fepultufjue in Artemetoris d' fuhito "if Maufoleum qucd che ventrif quod forfè le role pa- Rotonda. della chiaro parlano Una Altri oflervare, fua la critica. poca propofito. di piacemi non Teodorico portar fuor ora fua la per Solo apnrcffo. in di eccezione farebbe querto dice mortuuf fit grande difamina faranno Autore , fluxum incurrenf ipfe edificare juf- , ufque bodie ad vocamuf , Farum uhi , di finzione Ne San^a Maria , Re^'i memcriam più eft M«nalìerium vagliono Thecderici nor^ar la ::: quelle parole ;r; ad dicitur egli aveffe dovuto fgnifìcar la fabbr'ca,c Pare gran qua eh' Jpfe edificare juffit :=: con da. Rotona vapro- ^9 vare fabbricare il verbo Così rare. dei fine lib. che feinbra quali le efpiega 2., Antichi fi Agnello fofTe rifleffione quefta ancora , di paflb che Ognun in luogo di riftaupotrebbe fpiegare fa . dagli Romano g'à Teodorico di opera ufato è quefto in edifizio r che fia Rotonda la che , Teodorico da il Corte nella le parole di Storia Verona di al Diacono, Giovanni facefle Teodorico Fa riattato. le nuove per di mura , buone con l'olla mirabiìif:=: de pel quel e Affé, marmo Amalafnnta né r ci prova =: era ma due que' per vai- devole riguardi lavoro pel degna è oggi veggiamo niente rin» lapide prphyretico ex che che urna, , CAP. X fecondo molti fofler quel manichi, non di opera Amalafunta , decider in fanno la antichi Teodorico. da Roton- la il contradire: temerità farebbe di mai X Scrittori deali parte V. concordi Teodorico, di maggior di e 1' che fconvenevoliflìma Scrittori gli opera ma lo mafcherone. tutti la avvifa quella, raro, Rotonda La che anzi ruvido SE Agnello Teoiorico di Monarca, gran folo , ragioni. chiudeva le che foftiene quella Città; Egli riftoraffe Già opera l'Anonimo, né , Il Agaello Biondi gif poi individuano in liberamente così rrì"enia E^li — quelle fcrive Amalafunta ab monumentum dice come ::3 filia prjìtum ha Ginanni , Schedel in Chronico, cjui fcrihunt . ta.nen cteteri praterea pochi fequod non Itinercrii lib. 3 Roffi ~ Amalafunta omnes ejuf , di Ravenna, Italia d' nelle Fabri il ~ d' il , filia acceptum Così ferunt così Storici quafi tutti gli Autori avuti . Re- Ravenna extra , Art\y\2iV\i-\o i guac Rotonda parole VifJurTheoderici la loro dietro e Memorie Sagre e finalmente dar ità.t , effi ad così i ti mol- Bollan- , E difti perchè . turba di Scrittori di quello, mai fi dovrà non e chiamar piuttofto Rotonda la opera , cro di ? Teodcr'co, Sia adunque che volerla fomentare appoggiati lecito a ofcnre ad me e , agli di per fabbrica, parole altri del d' a sì gran Amalafunta, e ofcuri partito fepoltori AumaRo- 50 il difTentire mano crederla per da tutti quefl;t,e produrre antichifrima opera GAP. Del fikn^ìo degli de' )( VI. Autori le noftre ni ragio- Romani, )( contemporanei d' e altri , Autori tutti gli SCorranfi principio al o il alcuno, moltiflìmi mentre 500. quale parlano maraviglia reca il h mofe Teodorico di mofa. Roma, di tace. qui di Scrittori tavola in e altri ad noti Cronologica edifizii Città molte Una fola fa- più Teodorico di in in di quefto talogo lungo Ca- e un prenda rifleffione fa- deGothonim ^ teflere non han altre la altre. d'Italia, per che ognuno, 1' che che le Upfal d' degli Quel tutte tra ne Teodorico, fteffi Autori, era Arcivefcovo nominerò non 400., non ; di morte. narrato aver parla fua quegli quella pur -^ Ravenna, in Io e Magno Regthus Saxomimque del ancora fepolcro della lungo a giù il accenni filenzio ; Giovanni in più o quefta fabbrica, dopo taciuto fine al vi{rero,o ^ del troveraffi che . che qual- mano Cafiìodoro a bligato ob- . per Signore dell' mille titoli cui riferì di riferire a quella grand' cofe minutiflìme di vigne Verona fimili e Caffiodoro eh' Teodorico dopo anni fofle egli impedito Amalafunta con farlo a le e dunque ; fervi che fi ritirò dalla Corte rico dicono, fi che farà della menzione cea Rotonda quella con che del menzione il fòfìè fepolcro. cominciato a io , fcriverne, Dice ni . fé fi fgtto innalzare il Io dirò, una di var.o Tcc4o- in lo fa- cui , Teodorico che antemporanei, con- non fan , che quello finir della parlando , è dunque fi di congettura monumento Corte in morte : Cafiìodoro il Vandelli \ quell' opera morte fui che della crederci, fabbricare ammictta egli, che quei della parlando fuo Nondimeno tutti Vide faranno dunque di quegli autori par.'jgratì Sibbene . perduti , prima perduta . rifpondcre può morte. Segretario di , Ma fi non dalla , il dire vifie . , 36. fio trafporto , dalle uve il come , del opera dovea vita afierifce con co Teodori- neccffariamente improbabile àicì monumento di tempo del Ginan- in cui fu , magg'ore tabi- pro- 31 babllità del Manfredi, cominciato to nel .526. , Anonimo due che e dopo 26. da ftiniano che :=; dubitare 1' contro il gran , fa ffo,fecondo nimo Ano- T Qiiante trovato ancor Ms. un facendo S. Vitale in- to argomen- fa lo ; editìzii degli fcrivc che Giu- di opera Giuftiniano libro nel è non fabbricare faceife quale quefto Ravenna di di Chiefa il regnare . la Procopio abbia 1' poflibile cheli penfi al Sepolcro, , a cercava in la non Giuftiniano no an- è . che non , di dell' farebbe Non naturale cominciato Trovo che provare, per 495. prima Ciò morì penfar aver anni verifimiglianze ! eiTere fla- . inquif.vit :=; n: eretto terminato e Teodorico il dopo anni 500. anno , Re fuppone nel , contro e che 1' dopo quale Io , fin menzione d' che minima, torre una , edifi-cò quel Principe fa non queftar:; Lo di alcuna menzione , iteffo fi dica del Se ha mi V chi filenzio dica trattato vedrà e come adoperato, va , fé è mente è mi lecito Ihc-o il aggiungere quale , di 1' pofitivo col conaiunto Teodorico Io veduta ho maffi abbia ma- antichi autori agli il farà quefti Coc- , diligenza fomraa con vo, negati- . moderni de' un , , fé Che di legga argomento forza qual e . negativo full' Launojo Gio. di moltiffimo prova è 1' argomento che , il bel grazia che Caffiodoro, di la fcritto ha critica e la ta vi- , della edizione prima mede- . lima in Ingloflad poila, a che P^efTo 1544. il fétrimo è fece Roma in ma in Ravenna Solo nel . ìnochrata ac , mini S'.rncii parla altrove titolo il cui fe^o delle te eret- de :=: e falu- , admrniflruttone " Stephani cspo flupende, , capo Re^ni fabbriche le né ivi ne , tari un . defcrìvere per , il Re che fa Egli il Weiffenhorn vi =: SanFìi Ravenne^ fcritto è Martini Ari- ru co^lo in reo au- , Bafilicas SpoJeti , vit ;r: nnlla e eedifica- fumptu magno dovea almeno Il Coclheo più ades amplas nuoaue la mentovar tonda Ro- . ogni per Un' altra nella ragione. Rot-^nd-^, ne fegno,o indizio, è il niun negativa prova Infcrizione, Sig'a o la che che fi dinoti ra, ope- , e fono Manfoleo in di piazza di Teodorico. Ne: Ravenna capitelli fi vede la delle colonne Qiiefla di è Z'rnrd'ni da pure nella che marmo , ora Sala ferve :=: del Dominus Palazzo per mifura che Sigla s' nofler Theodericus pubblico dello che , , griftamente ga veg- in un interpreta Rex-^ capitello ftajo frumentario fap- . Sappiamo, nelle nome che Il in fue ogni Donati D. quando Bono Di =; B. parlaremo fatte 2?.;=: cioè ftefTo deli' come fuo Trajano a fare parietaria d' ordine Regnante =: altre in e herha :=: nome tegole Rorf7d':=:, quefto dire, potea del gloria , il fuo nelle Theo. N. firo Theoderico Felix che fi gli , infcrivea muro R. che e la grandemente amava opere afferma, avea= ma Re quel che R. :=i fuo Domino D. s* No- Th. N. negativo argomento ^ Re ferviremo, ci urna , GAP. JlRomanìfmo della dotti )( VII. )( Rotonda fojìenutoda antichi /? , NOn ha v' fulla prima E ragione ,che, archittetura e autorità autorità fondata Quella ? antichità d" e V che quale . d' . forte, più argomento mini Uo- moderni hanno Sappia^, cognizione Lovillet il fu non il primo . dubbio, in Fu già fia quello accennato dello parole Rotonda fé la Gambi fteflb opera Goti, Udiamo le . Vafari Il :=! re mette- a de' o fono Anni 200. punto Romani, de' mini uo- pieniffima , che d' nelle dei vite Pittori , d'ce cffervi flati di vomini che merito hanno creduto non , effere la antichi Rotonda del opera Romani ir; accreditatiffimo Qui Re Goto voglio piuttollo io difegno in bensì ma guflo in e col errar degli opera , Vafari vomo d' architettiu'a che , , fentire la verità altri con tal di fan nulla che Se arte egli altrimenti opporli liberamente dovea quella opinione a , moltrare e la come deva cre- . , bruttura alienilljma tutta era dal , Romano. Aggiungafi ciò a vi furono c::e fin da quel , di merito e , moderni, degli alle prove e antichi di merito Io credo di addotte contrarie vomini Dunque Vafari. dal tali conofciuti per fopra fentim^ut' il uni..mo affai vedremo e a vomini tempo àt p.ircre i' aflèr- diiefa , zione del Lovillet che fecer vifita la quando , . e difier chi una Xo W di buon grado Vafari o ceduto altro rati Lette- I' sltx'a ogni o loro giudizio, moderno vomo au, fé foffè alioi^a di merito g'unin ar- , il , ci , antico , cbiceftura chi cofa , febbcr que' tr"d quale con otco o dieci parole avrebbe , kva- rlle- 3^ Romanirmo il leyato 11 Goticìfmo o dell' Te oltre Che autorità r luogo gli antichi . Letterati di che viventi fcntono col . poncffiqui io Vafari qual pcfo col Lo- , darei non talogo Ca- un e , villet hi Qui opra , alla io ? Sa fentcnza mia que ppiafldun- , che folo non Ravenna in da Secolari dotti Regolari e , , convienfi da ma meco moltiflìmi altri Città moire in lia, d'Ita- , io come eh' deflero ho per lettere dica io ciò blico Republica piccola lode e un l'aver compagni foli L' parlando Romani è farà e non me quali, i pu- alla nota per e me, a L' tacere ed fuori il Priore Sig. il Cavaliere Fancfe volea 1' urna, Santo di come che e volte quale più che di vafo foffc bagno. ti Avvedu- Aleffandro ha meco deffa , un Stefano coltiffrno , perfuadere , terato Let- memoria onorata , rigettava e Conte Sig. . e mi il è uno fentì- il lor controverfla fempre acerba, , akro al darò efll è di vomini quefta sii all' Italia noto Rotonda de' quali luce, , opera de' parte sì fatti poflb non di Ginanni affai della farà , meflcin opere fcritto qui due Francefco cofa dilficil mi , Di mento. quefti maggior . per hanno altri di La Letteraria non cre- , uno per lungo Catalogo un ad ad licenza vanto per Avverfarii gli . , chieder Se rilevato viaggiato attentamen- , te r tutta Italia e una parte , Ravenna in la fenza Quefta fuo! è non la ftructura, e pra 1' avrebbe conofcea e la ù\ lite, ibflennc e facendo gran nella egli efterno di offervati di arco ti Go- co' ta fat- par fo- Lovillet noi chi che coraggio, ed erudizione Rotonda alcuni che effa Diffe Fano fua faputa Indi . di pajono patria e in la fmili fono re pu- buchi cora an- mane Ro- Fabbriche altre cau- quadri, buchi impofte,c veduti aver . ncir der ve- , rifleffioni altre quel Fiammingo per , G'nannl da nota del guifa a al queftionc perdoni purleodorico inferiore Quella porta feguitò, con Notò muro così giurato . nel . fcala, fempre Lovillet del fono fua to giun- appena , , la mi 7=i M:chelangiolo~ da della faper opera . Qj-efti . ancora efclamò Rotonda, Francia di , £ggiunfe,che avea quelli effer veftigii che vi impadronimento difprcgio udito e dire , , d' lafciavaro Goti i in , la e , propofito Quei Luca dall'Abbate e non fegno è fuori di . folo manca rifiefficne tili Gen- di , qualche che autorità ri la corrobo- , popoli eran barbari . 6 Depredavano faccheggiava, PQj impadronivano s' «o ; m» volcano non poi diftruggerc afFaC- , le maffimamentc to pivi mafllccic opere , GAP. la Se )f Vili. Rotonda fojfe . )( Bagno un . che PARE, Rotonda 1* trarne Monfieur accenni de* bagno un analogia quella da Lovillet Romani, di eh' pare, e Ma Roma effcre ftata poter egli voglia fia mi permcflb . fuo quefto ora dubbio Troppo fofpetto o di a ciò provar Roma L' ingcgnofa . il Bagno è troppo e , Pantheon diverfo dell' prova Roma di noflro il gettare ri- vorcb- vi . , bc la edilìzio Anonimo quel da che volle un , ebbe plaufo anche anche nel oltre a' , monti eh' opinione : Le quinto io fuc trovo accennata dotte ragioni . dì non derifione I pofero per ierviffe ad il e erigervi ufo di altare, un' fu dato porfido, che di che far che fiata è di provare, eiTere altre di aveffe Faro 800. e Bagno, epif. 8: diffc aUì pei Rotonda, re avvalora- alerà più folidi parte la che Rotonda trebbe po- , giufta le pofTo non Apollinare fepulti Sidonio Ka.vcnna.;natatJt indica ur poter ne e le )( Rotonda dar IX. foffe a torto effere la damenti fon- . GAP. la urna , Maufoleo e na, vici- , , Se briche fab- faranno L' antico. potrebbe Bagno per in vi pie della a fapido infieme neir ap- come fabbrica quella di nell' di Forfè , che vi mezzo . . eftere di Roma nome concetto un in doveano vi vcfUgii vafo un fé ella quefta opinione, Aggiungo i trovata effere proveremo {^àt Ginanniil da fcr^e , quella avca poflbno ne cui a e e ; , la del- guani , , ilate Rav lode di degno i impedifco.io m' So Bagno come che piano nuovo . anneffe refero fecero cimo de- fecolo , Rotonda, loro che cangiamenti . il Colomharìo . il Lovillet Monfieur quale , Rotonda Infcrizioni ;( ftata fepolcrali un Non Colombario , è neceflario , . , che 36 cffcre collocate doveffero urne fepolcrali AI fuo Q^ieft'è confermato dall' autorità occhio ninno . negherà fede fé poi . del Vandelli di porfido Rotonda trovata . Che vogliono Ravignani i che 1' urna , fepclcrale eccola Agnello il quando urna nell' , da 800. cannone , r non avea ancora gettata , Qui terra a potrei aggiungere . una Nel congettura. col arca creduto v' non 1748. di corpo nella trovata S. Giuliana indizii erano fu de' Francc- effi dicono come , li pie della a Vergine, che certi inferiore parte dcffo lamina infcrizion o e foffe fi vede vi , vefcovo noi eh' vieta, pcrfona ; tempi nel anni cfTer fuo che approvò quel baffo ivi e dopo , rnolti 1' ,• ne poffa dire giovine dei fanto, corpo fatti In 1' Arci- . riconobbe io un' rò Pe- Martire. , alcuna né fia d' corpo effere chi Or tale per mi . benché Gentile un , flato ni rivoluzio- nelle chiufo goduto il ripofo tranquillo da ciò feparato.? Conchiudiamo avea /ocu/o per che , il Lovillet nonafferì fenza fondamento che le dette tutte co- , fe formano to a' un validijjimo argomento crederla a luogo dtfìin^' un trapajjatì , GAP. Sì X. X )( rìfponde all' ohbie'^ìone Romani degli Scrittori del Sìkn:^io . Dicono era gì' Avverfarii Se . fatta da' privati o quefla dal è ca qualche o Imperadcre , Storico Alcun pubblico privato . ìmmenfa fomma farebbe vi pure d' memoria poi è non Republi- . che parlarebbe qual- ne credibile che avelie sì , imoìegire in la qualche in tal fabbrica Scrittore di ciò e ; L' antico biezione ob- . pr'ma a volontieri fabbricata E da oro eretta, o , Se , 1' aveffe Romani de' opera ha v' non que per ha villa la , comando dubbio il fuo pefo. fiafi qualunque npera de"a Pcpublica,nè che qualche Io Efamlnlamola. Scrittore non cederò con- effere ta fia- , a ne tempi d'eflà. fatto avrebbe , fc menzione , Che ha fé poi più luogo quefla la r foffe filmiamo obbiciion fla'^a pubblico comando. non di perfona particolare nonfpji Gli Storici pubblici eretta opera per , facta . tcnu- il tenuti del Lovillet privati pubbliche. Se no entra- non , abbracciamo nione l'opi- noftra Rotonda la diciamo e quefte fé de' opere fabbriche delle parte a le mentovar a lombario Co- un , che ecco più coflretti a qucfta fabbrica fiam non , Romani che la privato un memoria non Colombario per di alla fua richezzc quali alimentare poteano Troppo efercitì potrà E grande. Tempio un è il ad i Romani Cittadini , innalzare edifi- un* coftrutti Lapidi che da flati mole maggior dì e re maggio- , rabili le. innume- PECUNIA EXTRUXIT ^D£M , ^ di Le^g^nfi ? Rotonda noftra hanno bricare fab- in Rotonda? noftra la che fpefa la uguale potrà 1' altra ? Qiianti tempj noi fua qualche privato Pecunia non quali forfè faranno della magnificenza forfè è Divinità, una primo effer fappiamo tudine molti- la nota , che non non , ì e , fizio, quantunque chi dica, deftinarlo , fpefe de' delle e , fi mi . delle e Né . edifizio vafto erigere sì famiglia potea rici Sto- negli cercare , Ecco SUA alcuni de' ricchezze delle teftimonii Sebbene farci io i vere del XV. lib. titolo per io paffi degli Autori Plinio di z. de rr; che Lipfio priva Giuniorc, provan de Magnitudine aliquot forum delle Cap. . che Romana ha , opibus flel-. lo Leggafi :=!, nelle immeafilfune rochezze fuc feri tra- il Leggafi ciò , voleffi fc lunga diceria, troppo . mani Ro- privati . fuc , lettere Vegganfi . Seneca Poi Tacito in fi dica mi le fomme fé Romano privato un . da poffedute denaro di baflan- avea , ti facoltà fuade d' pia che innalzar per Rotonda la Che tanta una fé era , in potenza fol un Colombario un , Un Collegio . fellàvano ftefia una tonariorum una era perfone Navalium F che il Collegio Decurie Collombario un da di de* unite veduto una non era , ? Cefta Romani che , Ti- dunque non Lifcri- una Fabri perfino avea infieme fpefa ccceffiva la 1' fproporzionata obbiezione parlarono dell' del opere a filenzio de' quale un folo degli privati 28. fab- poteano non , abbiamo Cen- . quefte. 28. e , pro- , ahrum , bricarfi nn che , Sappiamo Lignariorum faplegio Col- , Ravenna Decurie per- , Collegia tra Nav'cu^ariorum,^ di di da fatto gli altri abbiamo Dendorophororurìt Così arte. effer potea , zione fi non particolare vomo radunanza , gnariorum fé alcuno . me co, vato pri- Autori e , la cena 38 ehe maraviglia la privato un , sì vafta molti o , infieme bricare poteffcfo fab- mole . GAP. Delle ' che Statue è NOn del Apoftoli che fi credettero Rotondo Saffo gran confutar neceflario )( volgarmente , fulle anfe XI. X . qucfla efiileflero fulla favola delle della cima Statue degli Rotonda La , di Figura che ivi manubrii quei non . fcliiena a Tutti erano gli . fcrittori ad prova moderni evidenza, confeflano il , fi moftrano ciò in e afiiio d' di maggior degli critica antichi che creder quefto fel , copiarono Forfè vicenda a induflero s' a . degl' Apoftoli faranno Qucrti nomi nomi ivi fcolpiti ufo ad facro Epoca che la fi vi e , e fcolpitial tempo, crebbe bellezza in in pregio da e Allora Goticheric criftiane altre tant' dall' Io , il motivo Chi r ve incife, fu molto edifizio faprei non degli A poiché portoli mi no- fapea neppure fi^l dieci di ha v' dodici che ingnorante, . nomi inc'.fi que' follerò vi cui per , i dodici fìi 1' . indovinare fi divenuta perchè , dìtformata perchè , appoftovi tica Go- l'edifizio . Rotonda fi:apitò e , che il Cenobio aggiunfe , facra alla rozzamente dai , flati . ridufle molto quefti , due e di molto Vangelifti Però dice come meno poflbno non . faflb finche nome quc' i Santi di teano quel fatto avellerò piano un che e che chiamafi'ero e Io invocavano voluto così ?' dirò Così che filo roverfiriarle are cancellarne Gentilcfcbe le che , ad ridotte Infcrizioni C delle facie . GAP. poufi) profane , j^igidernc con 1' infamia cancellare più facra renderne , vessiamo il incidellero , maggiormente e pagano in , . avran luogo prima col alto , fa'lb gran , rimanine. crifiiano il elevarne Santo incili nomi del per , e , , ajuto gli Artefici, fi)f^enefiero in che Ginanni , il fiati efiere XII. , 39 GAP. )( XII. il fia dubbio fepoltura di r pianto )( dilla luoio morte , Teodorico . Ha il il Lovillct toccato Teodorico di morte critico affai punto 1' autorità Cita luogo fui la del- Mezerai del . . Egli vi quella aggiungere potea il Muratori cioè d' autore un , morì E' Roma in autori effi abbiano eh' detto loro ciò , , dunque monumento avranno giato appogMuratori . la derni mo- , credo perciò io non A qualche capriccio ma due fono che vero . di che , . Teodorico ; ditato accre- affermano quefti Ambidue più ancora Mezerai afferzione fcritto ha di prima . Muratori e ; ha rivoltato fua in libri tanti vita che non , che dire pofìam egli abbia ciò rai Meze- dal copiato ciecamente , Ma di grazia . folo che antico quefti a abbia fia Ravenna in morto Niuno di la no nella Ravenna lira no Teodorico di morte vi Scrittori, a cui vale il Né . " la colla morte foflè moriffe a' del tecario z. Settembre di Baronio Roma opinione Noris ed altri O Anonimo perchè contemporaneo minutezza e ? , della che , oa de . Bibliote- Anaftafio differt. Ch' fepolcro Tuo Syncdo ^inta , di morte sì più vale autorità di niuno non perche gran non ci Penfo Re? 1' autorità di alcuni dite il dunque, moderni Agnello o contemporaneo ifcrivete le cofe . cifione piìi proverebbe , Mezerai, quafi di al Ciò -^ nel incur- fluxum ventris Maufoìeum è del , del avveniffc , fubito da trafportato , egli " ^ , che ella , fepoltura , eh' il Rico1' Anonimo Agnello fteffo il fempre s' appoggiano gì' avverfarii dire, che Agnello congiunge colla copula eft jepuìtuf..]uein mortuus rens riferifco- , , tacciono che , , . baldi , mai appone un opponga co Teodoriche tanti que' . fi detto efpreffamente , mi moderni autori , più con luogo che e il , mi fi da conce- la contro antico , GAP. pre- no gior- XIIT niu- '^'^ GAP. XIII. X Dell' di Urna Porfido. che la Ravignani Vogliono trafportata pubblico, i grand' , in muro nel e fìa Tanto Re quel un effa appartiene . in quella , di le ceneri Porfido di urna 1564. Teodorico di il Palazzo creduto )( rta podi pezzo che dere racchiu- , Re quel a , 1' quanto palazzo, di avanzo cui a è affiffa che ha convince fotto,non Infcrizione Antiquario un , Rotonda ftato fofre non Romani Teodorico benché 1' di urna dentro e fue fuori e , Io ceneri queft' , più bella perche meglio affai fcita ho nonpo- cfaminata di fui coperchio, di che effa, né ora che forame, è incaftrato riu- vede forfè , può entrar fia arte di fi non , Non torno. è mi . fi d' te vol- più Efla preziofa arca parte Vi finezza fatta quafi e , la per confervata. qual con la fofTe parliamo cui , le Benché . . ao derna mo- , , rinferrar mai de' opera nondimeno fepolto ivi tea L' . tondeggiata quefio nel alcu- nel zo mez- Ginanni Udiamo muro templare con- fegno effer poteva e ta leviga- e , effa in appare ma agio, con . e fé in certamente per vi lo di Ci fanno urne porfido, d'altra o teria ma- certe che , affcura,pure fi trovano quale , commettiture folamentc non anche né ma le commettiture dette alcuna orma non benché , la dovea Regio Cadavero coperchio fuo ncir cui il pofto ffato il avere , ve foffe effa minima, , che accenni di fopra effa fia fiato coperchio un , vedendofcne il , labro 1' orlo o , da cffcre ài piano nel per nella Bagni, guì . folti e Pier Paolo Qj-iefl'urna larghezza. E' il e nelP Pì: cima , fondo Ginanni ha dunque dodici .' Io del fono palmi fuo che dove e' sì fiifle^ffre gran è un . pure te Abbafin fentimcnto p cinque quefia poteffe (^xà mole poneano P. Rmo lunghezza, di impoffibilc , il Bravo fi che quell' urne :=: Rotonda tondeggiante e , fi chiamavano della a inclinava loro , |?^§|^ c^l'^f? deggiante ton- folevano ancora interno , luJia e , quefta è polita quali appunto errano , D. rozze ma , fepolcrali urne . interiore parte fondo nei Le tutto lifcio prefettamcnte buco e di fiarfeniuna , convengo det= col Ginanni detto fo =! Ma apparendo non de' o collocata che perni doveano delle legno o niuno ;=: colonnette^ , foftenerla fui ancora vedere sa Iav"llo di di e della mezzo tazza. gran nella congiunzione Ircocervo un diftingucndo,e cineraria, urna iaf- quel di , Bodia dice importa alcuna queft' che , fommità fulla giammai dirfi può ragioae qualche con fia ftata non urna ri iepa- , rando i dell' tempi una V e relazione altra qui fi E :=; no cita- , le due dolo che urne, e dan h e Imperatrice «///«o bene; ma a quel , va . di cocervo del fi dia grazia , mio leggere a e Chimera una e Ippocentauro un nella cofa Tua Bagno de' Ircocervo un' Ma che preziofi ed volea urne Eagno, con egli ftellò, quefto Tua o che sì che quello parcb- mi quanti aver potea piuttoflo di una un mi , , V.;lefiano che moftro magg'or un , dell'Anonimo oh il Maufoleo preparò IrcocervilTimo un' pare fc maffmamente mcnubrii dve e figliuolaAmala^un'-a , di un , M^fcherone, un ceneri fue non eleosefse ne , gna] Ba- , , . marmi il Se Coti alle urna Re tal un di e . maraviglia farei mi non qualunque e lavello , Re fciegliefie per Moglie un e , di congiunzione ptentìjjìmo Tecdurico in del fuo tri al- gli tutti , , con Ir. tin Ircocervo un e , be di e me quali veggiamo, i , cineraria volo vedere ancora di eccezione un' , mollruofiflima altra xà , parciio Ippogrifo vafo Apoil Marangoni , Tutto urna alle ceneri ricetto manda Elena di di S. Bartolomeo Gota Donna una par- , torlile Dragoni quattro dall' S. di urna alle volanti parti Bartolomeo ferenza è dif- V' rollra. alla S. Elena di e Mondo. del , Le reliquie nobilitano de' Santi 1' nobilitato, e urna da' pofteriori Tcodorico ; nell' cerca da non fteffi , cfCer d' maeftofa urna difpa- la Ecco avvilifce lo che fciegl'e una ne collocate, ivi fé . , rità Certo, la che Itoriella queft' di . fito mutato più volte j^gnello la Efsa graziofa è urna ha . trova Rotonda della pie a , . e dice eh' pria era , o più da poco vien dire che che vi aveffe in fu porta E chi del fé bafe gettata ? Con- giù anche venne pri- , , ma avrà T ve anni, 200. terra a . ferma mal cadde Dunque cima. dei cannon Francefi Alberti, dicono, Rofìì e che vi fu . riporta indi gettata , Dunque ?urna vuota una da un cannonata di non anzi marmo nell' cannone afìcdio Ravenna di . dovrà fpezzare rtenderla a terra in fchegge mille ofienderc fcnza ^ , F un' o fcr^= 4^ © modiglione, fcroftarCjO o cornice ritnancr e illera, mezza tra di ruina tanta cannone e plìi ^oi , di caduta mai avuta che , duri tra , dall' marmi né ne alto ? vi fi è entro Più; queft'urna ha non lamina trovata Infcrizioni Le Sepolcri ne' fino permcfTe eran . Liberti a' , Servi a' qui Teodorico e , na del nome , Re ed il indichi che , Infcrlzio- è Più eflì di minore ; . fepolcrale dovea porta effcr in Maufoleo il foura aria qucft* ur- non , già fianco nel o del muro , troverà ini Maufoleo al dentro o flefTo fabbrica una alta allo punta fcopcrto le banderuole? nel glianza. Io m' imagino, di queft' urna La dove luogo, ha Ginanni che prefTo Chi sa quello e del Re che queflo de Goti? Chi sa le fue rtoria ceneri, La altri porteri . non fbfTe porta la il trovano ? La affedio, e Artedianti degli e dal v' , coir facco Infcrizione il la che urna v' al ricco un era fi Indi felice O lirti sì po do- , nettato a chio coper- trafporche lavatorlo vafo , aver furore . fi beatifica. e gli tati Spaven- colpo Soldati dai rubbato venne di- copiano , , r non . attrìbuifcono aggiungono polcro, Se- un congettura , dall' tonda Ro- della cadefie cui con vola fa- queft* urna Agnello; modo la fofie non che su confufamcnte accenna . I e invcrifimi- pie a , contenere rare aggi- nafcefle così poco , . ad quefta gli antichi trovarono difcorfero così e a la nel- monumento fi pongono ora rilevata pur . , col magnifica e , ta Chi . , gambe tante alto la crudelità pezzo di mercè onore fporche natiche tante e , de' ratori ado- Gotici tuoi fa, , Merita / in piano ch'egli è, fa quefto bel luogo, ed aperto, tal d' merita e difdoro a eifcr onde porfido tutti e perquel lo ammirino quella Infcrizione^ cancellata Teodorìco to cfler colloca- d' che Ravenna. a , CAP Cofa IL mio che progetto la e , rta eh' , « io abbia non anteriore fpiegata X la pofitivo è non XIV. foj^e veramtnte Rotonda però X è opera alla venuta la Rotonda . Solo io Gotica fentenzd voglio provare dorico fepolcro di Teo, . ne , de* Goti del in Ba- Ravenna. Lovillet e ho , to dct- 44 Zefiria, da e Tuli* jnato altri, che dell' eflenza Monficur ir gli e , ad e illiiftrare vie , cdifizio,che immortalerà feguaci XVI. tradizione di molti fecoli fcrgo Pre1* ar. quello Romano a fuo favore. d' Autori, )( Concìujìoncdell' Opera LA fono fcufar a ch'i s' interefTerà e X mi accidenti. fuoi maggiormente Lui, GAP. fugli non altri Io battere. argomento, Lovillet mio dir vogliono . teftlmonlo il e , fi che Edifizio pretendono Gotico fcritto fepolcro e , hanno alla appoggiati Ma Teodorlco. di tradizione Rotonda la formano contemporanei gli Autori so tradizione la o è , fcritti dagli nata appoggiati falfa degli alla tradizione infiffiftente e Se Autori. ni , che coloro di 1' autorità è una fi moftri tradizione la quando ; fcritto hanno Autori gli , , "5uefta hanno prcfa per moftrato Capi della ne' del gu'da loro del ftmttttra del Colom^"ario"c. urna Dunque , che han prefa , fé Che, la la , tradizione è dagli nata del guida rer ro colo- di è l'autorità niuna tradizione di- flatue, delle Porto , dell' fi è Ciò fcrivere. fcrivere. loro quefti quando Scrittori , fano xion taìi,onde fondare di Storia, cade to ne' ogni dell' Cap. bafe incontraftabiimcnte ,^d' Agnello dimoflra- fi è Ciò degli Avverfarj. Anonimo deoji certo punto un che Scrittori , , nttrihuifcono /' ad opera AmaUCunta del ftìen^'o de%li ri Auto- , "c. La Dunque bruttura della fa non L' cade ogni Rotonda oracolo 1' ; Anonimo fi dee bafe va Architettura Il ; faflb re Caffiodoro j^ che , X.a Storia Scrittori farl e dell' non fteifi di Non gli fia non Autori urna è potea poco che venire duta. permento fonda- per Ma- , co Teodori- contemporanei e za roz- era 500. i'^gnello full' morto favolofa, Ravignani molti fepolto fono antichi e il quella come difcordi. . Ravenna. in filcnzio degli Autori L* delle ftatue. autorità favorifce moderni , ofta Cornice , , mo. e , probabile è nel buona . Tace la Romanifima; è rigettato ftabilire Epiloghiamo. degli Awerrarf. del Gli Va- il Romanif- , Romani. Che vi duo- vuol 45 dunque e a dec'dere darle un , a tutte a dell* gloria antidilfTima la che monumento renda Città ^ ^ degna di na Raven- d' invidia , quelle Città che godono a tempi noftri Monumcn» , ti Romani ? FINE. LET- 4$. LETTERA DEL AI CONTE S E voi A. P. chi C. Signor RINALDO cercate R. RASPONJ. la approvi voftra Operetta fate to tor- , al Signor Cardinale Crivelli che primo , ie lodò e , , mai fé vi e animo di Quanto imprimerla a Io ! ho 1' letta riletta e di im ella piacere con , fletè è . travagliata Voi la lef- tutti Cittadini rari que' lì che fpogliano de' , pregiudizii bevuti col latte patriotifmo del e verità «Iella I pofteri . buona e vi ammireranno critica, sì ma folo non molto e che con opponefte v' , credula E' meglio . conofcere la confefTare e troppo verità tardi, , che Ma mai voi a di uomo ninna La ragione le due Te autorità, flima eh' non io mie mie in come , confermo qualche palefe per con Ravenna per ftampatc lettere parole le ve ho . uniche le piaceranno poco . d' è ijluftro i fuoi cui dizione, eru- 1' ardire 1' antichità tutta a la per piì:!per , virtuofb amor per , ' numenti mo- , I voftri Concittadini faranno mi non dunque . delitto s' io qualche aggiungerò , la voflra fentenza Voi Non ed io, avanzerò rirò alcuni di argomenti fentimenti mio altri d' qui amico, come di tenuto che autori compiacervi. Sol cappriccio un rire favo- paja , , fon amico, come che chiedermi potete . lettera, una cofa fugge- vi . efTerc poffono in- , ieriti nella voflra Io Operetta vi non dichiaro ora mente aperta- . la formare mia un opinione , fìllema nuovo fulla perchè Rotonda , potrebbe al voftro Italia prima contrario però non fi Romanifmo . Al Capo {iella I. la decadenza de' venuta dell' Goti è architettura in Ne tratta ccrtiflìma , Vafari nel Proemio alle a . de' vite In Pittori 1 ungo qucflo punto fui Trono . efcc alla fi/ Nettuno ìiice una DifTertazione baffo rilievo antico dd P. Belgrado il Quefli francamente di Ravenna . ^fferlfce di faragrafo iv. =5 Nel vi. il Secolo ... guflo dell' • 47 architettura I ne molto avea Goti e . degenerato Barbari i dall'antica ne Tua introdotto aveano perfezto. , quale il avefl'e che come Tuo vero merito diverfonel affai era carattere, nella e dal maniera ciò tutto pur , , il altro, un* Greco e , dal Romano "c. zz fotte più e riflettafi :=; che nel cipio prin- , del r Impero, baffo architettura e la primi, ancora le belle tutte e m)lro arti fcoltura, incominciato avevano , il loro perdere a fine luftro antico decorò e Gli , dell' fiorire al finire dell' volgare "c. col arti eruditi no dan- ... alto impero cioè , verfo r dell' 260. anno era Aggiugnete ir:; il . Marchefe Mafi'ei nella illufirata^ovc Verona antichiffima dell' Architettura parla molta con ca criti- antica meno luogo lafcia non e a derna mo- e , dubitare , decadenza della cf- di , fa al de' tempo credefle Longobardi i la ove ha d' niente fol un ta collocare AI Capo in Chicfa di detta dieci contemporaneo Goti Bell' il che mole Fra il Sig. sii quefto fragmento Marini antico, Se ciò quel vato che dice che e travagliato aver ha ufcirà già in pronto luce in voi fi è Già prima riferire di fuit ut ^ aliqua^qua ejj'et locutus efl in ti det- fapien- tant"e profeti' vulgo nfqiienunc , habeantnr lentia ofief- alcuni , ti^ rete av- , ìnliteratus dum Hic zz none . 1' Anonimo Tcodorico e , fcriveda mi fondamento , di fta- farebbe 4. molti d' quefto il voflro più valido tutta Valefiano altri gli Gaetano . fempre è , molto fu che e trafportarc Lib. =3 1* Anonimo . commentariolo venna Ra- di tetto imprefa lavorare fatta sì Roma un fuor , , altezza Abbate da Roton- diametro per Iltria. d' pure Teodorico a di non , braccia Confolatevi II. la ergere Rotonda ferve che ch'eì pare, d* ^ per o , la volta o pietra qucll' capaci , di meno Longobardi per o cupola pezzo fegucnti parole i Goti , della , non Goti. Sovvienmi :=: Dalle unàe fi^iet aliqtia de mn ncs , fcfuifje 7=. ione commemorai Chi fcrive di multis ejus perfonaggio in vivo ^ e le fue reca dire ufque fentenze pafiate in proverbio, non dice, né può tiunc . Al Capo parc un k VII. Veramente Catalogo farebbe d'uomini loro opinioni. Voi fiata viventi avete per in voi una favor de' gran fiam- prova vofiro, Vcfcovi^ e la riferir- de' la- Pre- Iati Ricordatevi de* vantaggio a Milano da Romani quelto in fon , tempo da e di trovi fìiccia letterata, che gente Malta, di Commendatore Venezia e , quanto , Smitmer Cav. Ravenna in venute Sovvengavi "c. Roma da e che , lettere quante . Secolari de* , , fluJiano viaggiano che Regolari de* dotti che Gotica la quei della sa, non diffe il come fi Rotonda e pro- , inife di fregi analoghi mandar a Cornice lì che , vuol Gotica veduti Romani monumenti ne' afcritto nel Moniignor commun Suarez L' fitìisr: voftri feguaci. noftro amico de' numero acqui"l;are un può efTere , dal accennata volle e , De :=: il pò di lume foraminibus efla in autore 1' cerca La queftione de' Sig. Cavaliere da una duti Avve- Diflertazione di prifcir tedì- lapidum in limili origine di Fori Fori Ra. fentenze varie porta eruditiores Qui " propofito. Eccovi tal su haheri quefta fvramina volunt ilìa tre l'al- tra this G ur- , f"fm diruere fuhvenere atque , Romanìqjte ^ exfcindere dekre ac tentantihus " , è , il favore de' piit picciolo pregio Suarez benché Il eruditi Goto infoiente fate non polfa molti in aver fondamento gran ponderfi Fori, dei principal cagione luoghi di lavoro bricare La vicino pur con)tira- opinione quella conti non difcrede non che che qual- , danneggiate quell' quelli fori, i barbara, gente quella numenta mo- Voi opere . quali per corrifejder perfettamente quadri non su ed , pajono di , . per quafì , Non tìdfcrihutìt^ tif prifca nominis piuttollo ma dell'Avveduti rifìcAione chi di vuolfa- coli' autorità del . Suarez cofa però qualche d"ce . Al Capo Voi XII. eh' dite è il dubbio luogo della Teodorico dite e Io bene. parlerò fol del fepolcro , abbiamo nptizie più in o Non certe Ro.ma o , voftri Ja per morte nop di E.cdia fé flcflb poteano v' non d' ffr Già un par^e che del quel egli gli =:: il cui certo mancar fia to mor- avverfarii lucgo Sepolcro cicl- molto e , Sourano alle di cui , che omeri augufte ce- ambiziofamente , trafportaflero ;s pfX\ ip qualunque luogo lof9 altrove accordf.no, prova Favorifcano le Wte eh' importa, , poi trattandofi JTieno jneri bocca per di , Ravenna in di morte , dunque qucfli mucja omeri , fi mia , voglia, di tralportarlo fin dovediforfè neppurfeppe il.Lofin dove e vil- FavorifcaBO ?lllct. di Oh fepoko ramente fino recarlo sì quella . eflcr voce dove egli è véte fcoperta ! Sappia- Pavia, in bella eh' è che Teodorico , Pavefi dei comune fia de' Goti Re , fepolto nella che Chiefa lo Spelta , anche diS. 1' Abbate Vefcovi Michel Amadcfi di Pavia alla Teodorico Socio Il cui morì. maggiore ho come in trovato fepolto è corpo fcritto de' cs Michel S. in memoriale un dei Storia lafciò ci chiama lo nella Ravignano, S. Ennodio di vita te Sappia- PavefcjCome Scrittor vecchio in Pavia. maggiore ti San- Corpi , de' e Re, fi ritrovano::^ in Pavia che Notinfi quelle :=i Q^iefta role pa- , :=: è ho come né congettura oculare. il maggiore, è Eremiti feconda p?.rte de' Goti aflerifce S. in dicevi; 57. pag. Michel Gothorutn ex kgimur tumulari Ticini Michaelif :=: Romualdo il P. e 1699. via Fla- fua , Sancii antichiffima l'anno Theodericum pater nunc nella Re Teodor'ico di ria Ma- di Santa Agoflino Pavia in Campata nella S. di non irpeiione è ; Romualdo il P. che più, degli nullum Ecclefia in di Sepolcro e incerta , [aera volte Regibus ed cappricciofa voce Ordine Papia due uno , Sappiate deli' in ritrovato memoriale Chiefa La è claffico autor le Miche- S. di queflo in , genere critico e fu mi e che rifpofto quefta :=: è de' antichità pratici delle che efiere in necefl'ario accaduta in Città quella la Da =: via Pa- a eh' Pare, Pavia. accadde dove la il provare la univer- voce quanto . è non Pavefi , porre una pure , vedete La fcritto ho . , , fale Io accurato lettera morte ho to det- di dorico Teo- fup- fi debba efla Simmaco. di morte , masgior Ravenna in degli parte a afferma, autori di di/ierenza Boezio è Simmaco che in morto to mor- re Pu- Pavia . , fé poniam agli mente Scorici Pavefi fentono cfll il e Simmaco, trario con- , Lo Spelta congiunge . le loro difgrazie fono Hifl. Infubr. Uh. tiumque oftimof virar i, colla unite cap. i Boezio ^mpre ?. e , copula afierma :=; fan^'Jpmofiue non 6* Erico Puteamt Symmachum contentuf Boe^ Ticinum , relegajfe interferita Giureconfulto Gualla Jacopo poi vuol , la di morte Simmaco var':etate XVI. De San^o ; H in Roma. florléP fme Severino Così S2 A/nh de Italicarum appellata SanUuarìi Patra Boetio egli oh rum re- cap, fufpitionem affc- SO lìhertatìs fiata gtiahat Latio ficitur :r! morte Paplam , ah Symmaco della TheoderìcoRège juhentc ^quì exilio Ma v' come foto Verum poflc» ea . dirir revocato ho fuppliciii Roma tamen detto vi non dia pena , , di tempore exìlium in mittuntur eo Teodorìco quando la certezza voi fate fapete inter- il luogo della , fua fepoltura. benefizio alla Se preftatc fede ai , Patria voltra Pavefi togliendole il un' altro difonore , dato aver Per ora non nel ho, fuo che feno ricetto aggiugnere. alle Mi ceneri dò di l'onore un' Ariano. d'efferc. Offcn d' 5* fervono Decagona ra fuddetto Edifizio hatc di come priniò al , hanno ed in fé ruftico del come Quefti , vengona che sì artifiziofamente noftri fé giorni non le conneflìone La nella fporto allo d* ferve viene ad in- , dove inferiore porta a' fimì- una loro che no fo- farebbe , ali* intorno girando feguitamente contrarfi cofa fatica gran fopraddetta, Cornice . importa, di bella, quefti archi, ,che difficile mezzo per Cornice una compongono connefli , di adornati I marmi, femplice. ma . imporla loro nella dell* piano bella con fa grazia , ftipite il refto delle armonia in mette e nici Cor- , che alla quella inferiore porta za , è fi al ; interna nella Tavola . Refla piano primo quello . prudente diligendella quale fi magnificenza ma T vedere può ornamento va dall'acqua tontaminato fi fanno porta , Per qualche con , data un"^ che delle idea r r. i rv. e , Plrò quattro , mirabilmente fin'te,e V che non ferve altresì che d" alla il fortenra fìderarfi, fé che non tato ten- queflo div'fa , maertra in importa lunette, rertaacon- altro ì uniti fono cui con d' quattro nuli' Quì Cornice ferve ftori; di interiore la che (lefla La terminato. /Tiperiore. piano fcalpello ha , agli archi volta fono , chiaro feono : tutto importa gran due veggono il fun'ente due di abbozzo del era (ì vi , cominciarne Edifizio che canne mi, mar- , e foro qualche fi che cofe parta vi Tavole dalle rilevare poflbno q'iale nel an^'irto, ben' la to effet- tal' a ce: lu- , intagliate I-a fcie g'rano . è fnperiore interna parte all' intorno ora da e fono grandi L)ue ortervarfi fa- . che quelle medefime rano gi- , , efteriormente La qualche Catino, è li forma tutto in che prima . luogo ferve al bafe di gran , picciole cornicette con mnqn'ficenza e rtipite della Lo fodezza. cavata. , Porta è in'-erno lavorato fènza feriamente alcuna avere , inrsaliata;echi cornice vedrà di fafcia,e tichiffime di un qral' anf^o 1' altra Allora foro un vi e dnrà alla Tavola un'occhia'-a Tra eflo fia fatto pnl'fezz^ vi i., una i . , fono non ferro d^He sveano finertre con certe penfato d'inferire coli' altro ma così alla ferrate per anzo mez- buona , met- U 5? ìA flettevano Per vede. varie Croci tante e tavola le fabbriche ritrovare una debba, Rotonda la fcopronfi vifta rupcriore a prima de' Criftiani Tempio dicono quefla in cotefto di vece avrebbero pel ma chi non delle nel di fimile tura. fat- piìi aOf» intcì^ parte qucflo fbffe /bn cui con un fatte , che vede in avuta nel pofticcie medeflmo la mira Croce, Catino gran fatta di una non e rono edifica- quando , Ce aveffcro una fco'p'ra modo , Tempio, farne che denotano , E il contrario. antiche ellcre , na fi vii. Ravenna. di che , in nella come poffibiledi che Dunque pare, di qualfiafifabbrica tica Le ftato è non incrocicchia- , fienofi cfàminatc quanto Ravenna legatura una ponevano i» e , vi ture cróce delle ciafchedurta l' , tonacatura In- , di ha grafFato qeffb con medefimi quei lavori Quefta nella efiftono che " ferro un Croce piccola ce Cro- , de fituata nella antichi ffima ftata Quella, Piazzetta delineata che debba che pare dell' preten- dedurfi cfTerc Edifizio. Annunziata dell' ali* Altare dietro fi , 1' innalzamento dopo fi vede che dal ; che Apollinare, S. di fé da , dice, che Croci, MenCola ficcome perfètta, bel fcelto è marmo Croce tolto il marmo a 1' fecondo poteva effere per fiato chiufo è tavola Altare fc avrebbero , La Con vii. la de' calce, con che ; figura di . forma. Ivi ad Gentili. mattoni e è l'Arco pure fito, il quale certo un fi fatica gran , un' , ifcolpirvcla inferiore afla intera introduceva me Archi degli mezzo , che noi , farvela a vedutane e to fat- che marmo penfato fcolplrvela capace fi vede nella quadro di fufficienza tutta avefiero no era- hanno , quel pezzo folito porfi nel mancare principio al culto vi non Criftiano in era fi vede un quefia v' non Tempio, corefio edificato pafiando fcol pirla di chiamiamo da che ma grazia e fu quando quefio luogo Ora H come vede dalla ^ Tavola E iv. che poi bifbgno , fuori era vi ei;a ballante di ne , duro di quel di interne tante per dentro Croci ifcolpirvelail Con ciò avrebbero ? al una marmo di piii era chiaramente . xnanifcilato che , eoteflo era un Tempio dedicato a ito. Cri- 54 Io fto la me per . dico e Croci mi fondamento pieno con , era Tante chiara pongono . fofpetto Tempio un in dico dedicato codcflo , Deità favolofa qualche a che che e , poi fìa ftato ridotto al culto Crifliano Allora per acciocché il . lo fanto hanno fegnato di Croci lo render- nio Demo- , ufcifle Un* altra di Croce che poflèfTo, fi vede fatta pare a corpo itipite della lo fopra furia degli Spiritati. dal come di uno fuperiore, porta fcalpello mal Un' pratico . altra li. Si forma in pure introdurre per finalmente dia lume più fauardo uno fuori di la Tavo- ilto. nel al nella fi vede fincftra, come di Edifizio dell' dove, fi veggono calce moflra non fatti riattamenti que' forfè ella di di di Se anni.? , fui il riattamento è la materia . avere , centinaia La poi dofTo qualche antico si quanto , farà prima eflb edificato flato ? Io dico lo e dirà no, ognu- , che faggiamente ftcoli pili che penfa quefta , ai Goti. Né folo dei Barbari innanzi fi fìano gran contava le che dire può Quefle , foflèrte mole rie ingiu- , farebbero vi che an- . internamente, anche sì lina il dove vi tempo Macchina bella fi vede ebbe in eifere la Tua ruina iìkfa. afratto parte come ine'ctcre per e , dalle que Dun- mente fedel- tavole , fi vede può vi non , llmo fpazio di fé non grandif- un , Fra anni fé correre rifarcim.enti altri gli fi ofll-rvi . quello fatto eflendofi fu a con fo Arco trovato rifarcito no nell' quei ghiaia di 1' Arco mattoni, con e antiche calce; i., un e di pezzo la eh' marmo, corrifpondo- i mattoni fabbriche fi vedrà e calce è for;nata , all' ufo il decimo nofciuto ri. mancante delle Tavola della dei fecolo ; ciò ofTervato ed è tutto ftato fin durò ver- dillgentemenre nell' Periti dai il che Romani, primi co- Arte. , Nella tavola Illrha ragione, con Non è . gran bafcjè Tazza; Aia di palmi fommità la grand' Vafo un di e eh' nemeno creda il palmi , bagno l'altezza di oncie dodici, ed al fei, e da provata mai non efiftefle nel Ginanni; quatti-o,e Urna flafie collocato pcffibile, che pare,che come h fi vede ultima Urna fulla vano di la contrario cima S. V. raria cinela del- dell'Arco, efTo dalla fua larghezza nclla lunghez- za Arco dell' za palmi Zoccolo dal palmi fa, perchè non la 1' nove, ftato eftenlìone l'altezza e ed cinque oncìe collocato della del fuperjore in bafe iua do comincian- nove , lunghezza efTere pofTa egli che numero Vafo che impedifce, fito quel tanto ma : così ; rimente pa- diametralmente , è di palmi quattro nove di e oncie tré, e , un' meno oncia io ; per vedo non lunghezza come mi pal- mai eoa gran za, taz- , quefta bafe dove SI fi fia fi non che avverta le penfato,che trova 1' e dilegnate di profpettiva in naturale di preciia e qucfla dell' come delle mifure, altezza sì che , di , mortrato Tavola nella ed v. in fcale,che è non vi ciò a fott' cadérmi potuto tarmi anticamente, erano il che , dì quello, tutto confiderato G cornici prenderne di e altri ripor» ho ornamenti diligente una mif ira produrre, e , difegno, akra vifando fi acciocché fia fo procu* Illma Io Ibrfe ho non ad d'^ non una ficura decifionc . fatte inierice parlato genti, Intelli- , vcn're per ofiervaz'oni faranno Romana ovvero to efat- un dagl' , maniera brevifllme conchiudere pofia Got'cu Opera , Quelle che lafciarono inanni , rato le quel- , Delle fcritto. giufta flrutli prefentc fi vede ho il e piìi poi della per occhio, Vandelli S. idea mancanza , 1' , Quanto . 1' efattezza rifguarda tura un' fabbrica , è a dare per , foftencrvela. rapprefentanti quefto Edifizio , fono fulla capace bruttura interiore eflère Tavole quattro , citeriore bafamento un prime potefFe per anche dotto come ubb'd're nel!' ma a V. S. fua. Operetta ricei'cato come a , dire il m'o fentiinento Mondo II . delle fue ftampe e delle Tavole illuminato, col annefie deciderà re favola , di controverfia cui fi è tanto , do Di V. r S. onore di parlato in Italia. effere. Illma. Rimini V^o 15. Luglio Ohhligfho Devfho P. 1766, Servidore s. IN. Mi 5^ INDICE DELLE TAVOL I. 3i Rofpetto della II. Profpetto della Rotonda Rotonda dì E. Ravenna dì verfo Ponente^ vtrfo Ravenna Levante . III. Spaccato della Rotonda 'verfo Ponente. IV. Spaccato della Rotonda verfo Levante. V. Piante e Profili della Rotonda. della Rotonda , VI. yir. Pianta Catino del delle e Ferrate , Rotonda della Cornici vedute nelle . [ne parti fé paratamente . Vili. Vafo di Porfido creduto volgarmente il Teodorico , FINE DELL* INDICE DELLE TAVOLE. Sepolcro di OSSERVAZIONI TAVOLE. ALLE A XRofilo dell'Edificio. B Pianta inferiore dell' C Pianta fuperiore dell' Edificio. 0 Altare dedicato alla Ssma la fatta E eri^ontale il per , così non Annunciata dell' Fabrica Ingrejfo inferiore nea\ Edificio. nella va di quefia (attera- parte chiamarfi. allora, najcimento dùt% Edificio. quale fi poteva molto etto er che fi vedeva Rotonda è ora l' minato conta- , dall' ciole e acqua feneftre introduce s' vi fi come vede dalla fudttta pianta . quale Ingrefo fuperiore fto fito introduce dov' è /' Altare Qj^ie- , . da illuminato viene pìc- per y j r il lume picciole feneftre delle una , fiata ingrandita è quali anticamente afcendere per fcala di fuperiore cui G vefiigio ; fatto Riattamento de H alcun fi Sito Tavola ve il n" ha luogo un che arco , , /' Altare tro qu , e al fito nella illuminato veniva da Tavola corrifpon- pie dola una offervafi diein ri fuo- fenefira ma , quefia e /' mede arco firnj che ,n:n ^ il fito è flato to tut- , murato calce con e mattoni , del conveffa Parte una dove w.falta , 1 ne di leono. n. ad corrifponde che prefehte noftri tempi, a nella vede di e vi fé non , vede lume', maigior quefio piano a qualche ejfere una doveva introdurre per . Catino, gran che ferve di coperto all' Edificio . K L Parte del concava fi vede che Fenditura Catino, ^ran effere nel qran Catino, , fatta del dal tempo o cagi.natafi da qnffìa qualche , o venatura marmo . M La fieffafenditura che , H non folo nella conveffa ma , che an- è' 58 che nella ojfervaji concava . NNNNNNNNNNNN Orecchioni che ^ del di al Catino gran fuori , fono fom nella all' intorni fuperfi^ie fua angolari . 0 Croce P {^efta fatta digejfo nel gran lettera Fafcia in che al bafe graffiata , incirca. gran Catino U . , R unferr: con dennotam quali all' Catino, gran ferve di e puntini a mei^o del grojfezz^ Q_ è Catino^ Profilo della fafcia . S T V U Fafcia veduta in pianta . che Stipite fuperiore verfo ponente /' ingrejjt . JìeJJo/ìipite fuperiore Profilo dello adorna , . fuperiore Stipite interno X Stipite dell' inq^rejfoinferiore Y Profilo dello ftipite della . Z a Profilo di e due delle Una col . . quattri che cappe Edifiz'O offervanfi nella , internamente . delle Una interno inferioreeftemo Porta inferiore dell' parte h delle una fuperiore . ftipite della Profilo dello . Porta finita cappe due terminata non cappe . ma fegnata appena , fc alpe Ilo . d delle ture che lei^ature di ferro delle Una leghano le incrocicchia- , ferrate . e f Altra legatura Cr.ffei^a della veduta altro in fi che Croce appetto. vede dietro l' Altare ypofté , in g dell' me^:^o Veduta di arco la tutta . faccia ì^ Croce che fi trova ferve quefta come re manca- , nell' afta inferiore . h i di Muro marmo. Ferrata . k dove Arco é incifa la Croce . 1 Profilo deìla fafcia interna e /' altr4 , per di al fuori di dentro per , ?1 Cornice mente 1^ yche fd nella Profilo della impofta Tavola agli e i., archi bafe al ^che Catino gran efierna* fi vedono . ii, iftejfacornice . • Cor» CORRE ERRORI Pag. Pag. Pag. lé 21 35 Li. Li. Li. 24 17 jo Raddgiro Radaglfe incertiflìmo certifllmo Perfonaggid Perfonaggio ZIOKI fo/Te Un Pag. Pag. Pag. j6 Li. 10 Li, 42 44 14 Li. 13 vede crudelità fo vide credulità nata. proporzio- Signore J'teà-o limino et{ iti£^ JanA ii/iynò o/servan/i l^avaincv ver/o^^ojicnk,in ed ^/n/enoj^t die àii/re/óL ^Jupenore eia . acciah V Ti'cA-o JariA // ' _ "^ (///anàc/ìi ed mc^ iji/ifnà Jlavennczverfi^^o,icn/e, ^o/onc/a c/t in cut o/servan/i eJ "^^/c/ 'nore n/arcaucn/i] e Oupenore tm/rc/sL t cUie upt de// an/ica St'mino 'tO r di niannù i/alto con tra niuraLiiLauald fine/ una \tLJentraadii L^lu/izlc . "^ i/i cui jl vede certo ?'~aLCiatavenoJ^ei"Liiitd al ueiilrc ri^noìule ccn-i UL muratii fine/tra aeil LjcIl/izui ciimamii lyalto co7i unci . ilaitale. laocala dieuio/h'a Manente, ^R.H.vuli meJuzJJ/'anàra ver/o J II' I '/ri ijua aaU tidta al viaiia terrena per caperta dtjcendere JclLi lT^uj/lo cj inirte e ^ ^ u lU . Sr, ui Clic oY irea /e / a/ù\T na/^e a/ ri/ano, cnc '^i/no72ae/i/c del rtzaiio nio/ù\iA ne//a ter/y^no, 7Al" JI. . t^ dc'//a ^va/i/r, ai//io park nicd(cz irer/o m l auare^ e aa oi / a/ùitna/^e delp"uziioà'/'/v/io, i^ei/e ne/ài a/ ri/a//o, cne /arco cv/lcz Croce corri/ponaen/e tìio/a-a/L ":^'/ 2^i".II. o/uv dea i/a/^^ suo C cJiepreyen^ane7d^^ dinzto, rtuuine /n/rrra/o 7ia/c^rjienév . uroprcu ùrrcv JT^^ Tav:V. "'«'""'?''"W^'^f^lw'WIMIiv "N ^./ , jy , t.vj 11^1.1 e cojv ^ c^ z-^/^) ":?'"-//L a0z/o, che prWmre/iieJiIen orizo7z/a/^ ^^^f^^^^i-ao suo /n^errafo na/cf/ììen/o . i Tav.VI Oafino c/ieha ?v7io,^e .serre do cu (ita coverh orecchione a// al/ mfoimo ' C ai/izio àiHo cmmb ara- cotme/,s-a e aa ii/i i/c/i^ran co/icaim .ni l /n a/so di C ahno 7ìjarino.-.c c/ieha .scrìve orecc/ìionc c/oc/ict ali c/ccovcrh a// C inforno ai/'zio . fii/éocavalo Tav. VII. J^ra/umc/f/7 c/c Cornici, Cappe,e ai lina (UvA^ r%u/i',i7/it//vc/tOT/iamenh .seme, /erra/e, c/w /ie//ci/tcrocicc/ìifyi/v ;vcv?^' L veJda. a//' Zc/iAzio, con /e^/a/a tm un /erro. Hxv.YlU. leltL cLL d tiLtto ae/il7\'" lll un vezzo Ldviijato . e nicltc [iene al ul /luvx 1 a/o antico Ja vorf-ido po/toiiivari ed a/vcUi e hUto al di dentro di un ve zzo e molto beno ai dt^uvx ^ ^ tevujato #