Comprendere l’omosessualità: elementi e teorie Incontro di formazione: “Educare al rispetto per superare l’omofobia” Trieste, 17 maggio 2013 Dott.ssa Margherita Bottino Qualche definizione…. Per il materiale si ringrazia il dott. Luca Pietrantoni. Le componenti dell’identità sessuale 1. Sesso biologico: l’appartenenza biologica al sesso maschile o femminile determinata dai cromosomi sessuali. 2. Identità di genere: l’identificazione primaria della persona come maschio o femmina, tratto permanente, solitamente stabilito nella prima infanzia. 3. Ruolo di genere: l'insieme di aspettative e ruoli su come gli uomini e le donne si debbano comportare in una data cultura e in un dato periodo storico. 4. Orientamento sessuale: l’attrazione erotica ed affettiva per i membri del sesso opposto, dello stesso sesso o entrambi. Orientamento sessuale Attrazione affettiva ed erotica per persone di sesso diverso, dello stesso sesso o per entrambi Orientamento sessuale come continuum Scala Kinsey: Sette categorie da “esclusivamente omosessuale” a “esclusivamente eterosessuale” Sessualità come continuum? La scala di Kinsey 0- Exclusively heterosexual with no homosexual 1- Predominantly heterosexual, only incidentally homosexual 2- Predominantly heterosexual, but more than incidentally homosexual 3- Equally heterosexual and homosexual 4- Predominantly homosexual, but more than incidentally heterosexual 5- Predominantly homosexual, only incidentally heterosexual 6- Exclusively homosexual Orientamento sessuale come costrutto multidimensionale Klein Sexual Orientation Grid (1985): omosessualità eterosessualità Componenti dell’orientamento sessuale (pass.pres.fut.) • • • • • Attrazione erotica/desiderio Comportamento sessuale e relazionale Fantasie sessuali Preferenza affettiva/innamoramento Definizione di sé e identificazione con il gruppo sociale • Inserimento sociale/relazione di coppia Da 1 (totalmente con persone dello stesso sesso) a 7 (totalmente con persone di sesso diverso) The Klein Sexual Orientation Grid – [Klein and Wolf 1985] Passato A. Attrazione sessuale B. Comportamento sessuale C. Fantasie sessuali D. Preferenze emozionali E. Preferenze sociali F. Auto-identificazione G. Stile di vita Presente Ideale PERSONE CON ORIENTAMENTO ETEROSESSUALE = 92-97% PERSONE CON ORIENTAMENTO OMO/BISESSUALE = 3-8% Adolescenti non eterosessuali: 2-5% Problemi metodologici Ti sei mai innamorata di una persona del tuo stesso sesso nel corso della tua vita? Hai avuto almeno una esperienza sessuale con una persona dello stesso sesso? Hai avuto una relazione stabile con una persona dello stesso sesso? Ti consideri glb? % % % % HOMOSEXUAL EXPERIENCES OF MEN AND WOMEN Description Men Women Self-identified as homosexual or bisexual 2.8 % 1.4% Had sex with person of same sex at least once since puberty 5.3% 3.5% Felt desire for sex with person of same sex 7.7% 7.5% 10.1% 8.6% Total reporting some samesex desires or experiences Autodefinizione:donne Che termine usi per definirti? 45 40,6 40 35 27,9 30 25 20 13,4 15 8,5 10 4,5 5 4,4 0,7 Eterosex Gay Non so / Altro Omosex Bisex Non uso definizioni Lesbica 0 Comportamenti sessuali Negli 12 mesi, hai fatto sesso con…? 80 70 67,2 60 50 40 30 20 13,6 10,4 8,8 Con nessuno Solo con M 10 0 Solo con F Sia con F che con M Corrispondenza tra autodefinizione e comportamento sessuale Comportamento sessuale Autodefinizione Sesso solo con F= 67,2% Lesbiche, Omosex, Gay = 53,5% Sesso con F e M= 13,6 Bisessuali= 13,4 Sesso solo con M= 8,8% Eterosessuali= 0,7 Con Nessuno= 10,4% Non uso definizioni=27,9% Non so/altro=4,5% Auto-definizione: uomini 70 62,1 60 50 40 30 20 13,6 10,6 10 9 4 0,7 Eterosex Non so / Altro Omosex Bisex Non uso definizioni Gay 0 Le differenze di genere Gli uomini omosessuali tendono a percepire l’orientamento sessuale come qualcosa di “scoperto” e non modificabile mentre le donne lesbiche come un aspetto flessibile e mutevole, frutto di una scelta o una preferenza sociale “particolarità del partner”, “diventata”. Lesbian bed death (sociologa Pepper Schwartz, University of Washington, “American Couples”, 1983). Sessualità MsM Transessualismo Quando l’identità di genere differisce da ciò che culturalmente è associato al sesso biologico alla nascita. Più specificatamente indica una persona che si è sottoposta a un adeguamento chirurgico e/o ormonale Prevalenza: 1 maschio adulto su 3000 e una femmina adulta su 100000 richiedono interventi chirurgici per cambiamento di sesso Travestitismo Nella cultura medica occidentale il termine è usato per indicare una persona (uomo) che si traveste per raggiungere l’eccitamento sessuale. Gli antropologi sottolineano che in altre culture il travestitismo non è associato a fenomeni devianti (es. rituali religiosi) Transgenderismo Termine che, inizialmente, indicava persone che esprimono un’identità di genere non conforme al sesso biologico, ma che hanno scelto di non sottoporsi ad interventi chirurgici e ormonali. Oggi è utilizzato per indicare quelle persone (travestiti, transessuali, drag queen, drag king,..) che hanno attraversato la linea che divide i generi attraverso il vestiario o il comportamento (per acquisire forma personale di benessere, per trasgressione, per intrattenimento,…) DSM E OMOSESSUALITA’ D S M I (1 9 5 2 ) L 'o m o s e s s u a l i t à è c l a s s i f i c a t a n e " i d is tu r b i s o c io p a tic i d i p e r s o n a lità " D S M II ( 1 9 6 8 ) L 'o m o s e s s u a c o n s i d e r a t a u n a d e v i a z i o n e s e s s u a l e c o m e la p e d o filia , n e c r o filia , fe tic is m o , v o y e u r is m o , tr a v e s titis m o e tr a n s e s s u a lis m o D S M III ( 1 9 7 4 ) L 'o m o s e s s u a l i t à r i m o s s a c o m e c a t e g o r i a d i a g n o s t i c a r ib a te z z a ta " o m o s e s s u a lità e g o d is to n ic a " D S M III- R ( 1 9 8 7 ) V i e n e d r u b r i c a t a a n c h e l 'o m o s e s s u a l i t à e g o d i s t o n i c a L 'e g o d i s t o n i a è d a t a d a l l 'i n t e r i o r i z z a z i o n e d e l l 'o s t i l i t à s o c i a l e ( S ilv e r s te in , 1 9 7 7 ) 17/05/1990 OMS: derubricazione omosessualità (ICD 10) “Giornata internazionale contro l’omofobia” La visione attuale L’omosessualità è una variante dello sviluppo psicosessuale e non è associata in sé a disturbi psicopatologici L’obiettivo del trattamento terapeutico è assistere le persone non eterosessuali a comprendere e a integrare l’orientamento sessuale come parte di sé, a sviluppare un’immagine positiva di sé. Risoluzioni APA 1973 e 2000 sulle terapie di conversione Codice etico-deontologico Ordine Psicologi Italiani Policy di non- discriminazione nell’Ordine Psicologi Italiano (“nessuna discriminazione in base all’orientamento sessuale” “Rispetto della dignità del paziente e dei bisogni come prioritari rispetto a terzi”) Ordine degli Psicologi della Lombardia Segretaria dell'Ordine Carlotta Longhi: posizione ufficiale dell'Ordine lombardo (delibera del 2010), pur difendendo "la libertà dei terapeuti di esplorare senza posizioni pregiudiziali l'orientamento sessuale dei clienti", l'Ordine segnala che "qualunque corrente psicoterapeutica mirata a condizionare i propri clienti verso l'eterosessualità o verso l'omosessualità è contraria alla deontologia professionale e al rispetto dei diritti dei pazienti" e mette in guardia sulle 'terapie riparative' rivolte a clienti con orientamento omosessuale: "Rischiano, violando il codice deontologico della professione, di forzarli nella direzione di 'cambiare' o reprimere il proprio orientamento sessuale, invece di analizzare i fattori che lo determinano e favorire la piena accettazione di se stessi". Risvolto 'educativo' dell'eventuale coming out di capi scout omosessuali: “insegna ai ragazzi eterosessuali la legittimità ad essere lesbica o gay, prevenendo forme di omofobia e bullismo omofobo”. 24 aprile 2012 Proposta di legge in California: Senate Bill 1172 would force psychotherapists to tell gay patients about the various harms of undertaking any the so-called "gay therapies“, the law would not outright ban all ex-gay therapy, but if passed, would prohibit anyone under the age of 18 from undergoing any sexual orientation change efforts. In addition, all therapists will also require a patient's consent before proceeding with the therapy. Crescere con un orientamento omo(bi)sessuale Appartenenza ad un gruppo stigmatizzato e ansia sociale Le persone apprendono ad anticipare ed aspettarsi una considerazione negativa dagli altri Stato di allerta aumentato e ipervigilanza (Goffman, 1963) Specialmente negli individui con caratteristiche stigmazzate “nascondibili” (concealable stigma) Consapevolezza di una minaccia e monitoraggio della propria identità nascosta. Relazione bidirezionale tra nascondimento e ansia Socializzazione nel gruppo e “Biculturalità” Se i membri di altre minoranze etniche sono prima acculturati all'interno del loro gruppo e in seguito socializzano con la cultura dominante, gay e lesbiche crescono in un contesto di maggioranza e in seguito acquistano familiarità con la cultura di minoranza. La gestione dei confini tra i due “mondi” può essere difficile (passaggio da forme di totale assorbimento nel gruppo a evitamento di qualsiasi identificazione di gruppo) Conflitti nelle persone omosessuali appartenenti a minoranze etniche (es., gay cinesi) “Sentirsi soli” e crescere in un contesto in cui non si è previsti PERSONE DI MINORANZE ETNICHE LESBICHE E GAY SOCIALIZZAZIONE NEL GRUPPO DI MINORANZA SOCIALIZZAZIONE NEL GRUPPO DI MAGGIORANZA SOCIALIZZAZIONE NEL GRUPPO DI MAGGIORANZA SOCIALIZZAZIONE NEL GRUPPO DI MINORANZA “In una fase in cui gli adolescenti imparano a socializzare, gli adolescenti omo/bisessuali apprendono a nascondersi” (Herek, 2006) Discrepanza tra esperienza personale e giudizio sociale “Quando ho sentito per la prima volta la parola “lesbica” pensavo che fosse un’offesa come le altre poi mi hanno spiegato che le lesbiche erano degli esseri pervertiti e frustrati. Come era possibile che quella parola così brutta, schifosa un po’ morbosa, si applicasse a me, una ragazza ordinaria come tante che semplicemente aveva capito di essersi innamorata di una sua compagna di classe?” (Raffaella) Come l’adolescente reagisce Quando l’omosessualità è vissuta come elemento disturbante o deficit personale (omofobia interiorizzata) Nega e sopprime i suoi desideri Cerca di cambiare, si sforza di essere eterosessuale Prova disgusto verso gli altri omosessuali Si ritira dalla vita di relazione Cerca di compensare con altre caratteristiche personali Si adopera in ogni modo per tenere questo aspetto nascosto e segreto (doppia vita, falso sé) Tipi di isolamento nell’esperienza dell’adolescente gay/lesbica • Sociale: l’adolescente si sente “l’unico al mondo” in più contesti sociali (scuola, parrocchia, gruppo sportivo, ecc.); si autoisola poiché teme di essere scoperto; vive in una zona senza luoghi di ritrovo e ha mezzi comunicativi limitati, es. solo internet o helpline. • Affettivo: l’adolescente aumenta la distanza emotiva dai familiari per difendersi dall’eventuale rifiuto; evita di parlare di sé e si pone in relazioni asimmetriche (in cui ascolta e aiuta l’altro ma senza reciprocità); è selettivo/si ritira dalle amicizie perché teme e/o va incontro a reazioni negative da parte degli amici. • Cognitivo: l’adolescente non ha a disposizione informazioni accurate sull’omosessualità; costruisce la sua identità sulla base delle descrizioni distorte, stereotipiche o controstereotipiche; è eccessivamente dipendente dal giudizio altrui. Imparando a gestire la propria identità GLB Modalità “disfunzionali” isolamento o paure sociali, eccessivo monitoraggio dei propri comportamenti e delle informazioni su di sé, inganni e costruzione del “falso sé” Modalità funzionali ricerca di nuovi contatti sociali, desiderio di acquisire maggiori informazioni sull'omosessualità, trovare figure di sostegno, modelli di ruolo positivi e mezzi di socializzazione con partner e amici. Coming out Lo dico o non lo dico? A chi lo dico? Anticipando il rifiuto… Visibilità Con chi vivo? Vivo con mio marito Ci siamo sposati nel 2002. Ieri ab Oggi non riesco a venire al lavoro perché c’è mio marito che sta male. Con chi vivo? Vivo da sola. E poi fatti gli affari tuoi! Oggi non riesco a venire al lavoro perché c’è la mia compagna che sta male. Tappe progressive dello svelamento della persona omosessuale Svelamento ad altre Svelamento ai membri familiari Svelamento persone omosessuali più vicini emotivamente (es. fratelli) ai colleghi di lavoro Svelamento ai migliori amici eterosessuali Svelamento ai genitori Esiti del processo di crisi familiare successivo allo svelamento dell’omosessualità Età medie dichiarate per alcuni eventi significativi dell'esperienza omosessuale 24 22 20,5 20,3 19,9 20 17,8 18 16 18,6 19,6 18,3 17,6 15,3 Uomini 14 12 Donne 12,6 10 Età media della prima attrazione sessuale verso una persona dello stesso sesso Età media del primo rapporto omosessuale Età media del primo rapporto eterosessuale Età media della prima autodefinizione come omosessuale Età media della prima confidenza della prima omosessualità Nella maggior parte dei casi l’adolescenza o la prima età adulta è il periodo in cui le persone comprendono e definiscono il proprio orientamento sessuale. Altri individui riportano di essersi ritrovati omosessuali dopo ripetute esperienze eterosessuali Successivamente… L’omosessualità è progressivamente percepita come una caratteristica individuale stabile non indesiderabile • desidera acquisire maggiori informazioni sull'omosessualità • trova figure di sostegno e modelli di ruolo positivi • ricerca nuovi contatti sociali • si trova un/a partner Testo di riferimento: L’omofobia normativa nei contesti adolescenziali Pensate a quando sentite l’espressione “Non mi avrai mica preso per finocchio!” “Non sarai forse diventata lesbica!” - - modalità atipiche di presentarsi esteriormente (es., abbigliamento) approcci poco assertivi con l’altro sesso (es., un ragazzo che non ci prova, una donna reticente con un ragazzo ) atteggiamenti percepiti come inadeguati (es., un ragazzo che fa apprezzamenti estetici su un attore uomo) comportamenti affettuosi tra maschi percepiti come troppo intimi (es., un contatto fisico) I bersagli del bullismo a matrice omofobica possono essere: adolescenti che apertamente si definiscono gay o lesbiche; adolescenti gay o lesbiche che hanno optato per uno svelamento selettivo la cui informazione è stata rivelata a terzi; adolescenti che “sembrano” omosessuali sulla base di una percezione stereotipica (ragazze dai capelli corti o poco inclini al corteggiamento degli uomini, ragazzi con abbigliamento o manierismi percepiti come atipici ed effeminati); adolescenti con familiari apertamente omosessuali; adolescenti che frequentano amici apertamente omosessuali; adolescenti che hanno idee od opinioni favorevoli alla tutela dei diritti omosessuali. Il disprezzo nelle parole - terminologia denigratoria omofobica in Italia OREGIA RECION CULATTONE CULANO BUSONE BULICCIO BUO BUCAIOLO CHECCA CAGHINU RICCHIONE LESBICA ARRUSO – PUPPU RICCHIO' FINOCCHIO FROCIO CHECCA ORECCHIONE PIGLIAINCULO ROTTINCULO INVERTITO PERVERTITO CONTRONATURA EFFEMINATO DEVIATO ANORMALE UNO CHE PENDE PEDERASTA SODOMITA DELL'ALTRA SPONDA Numero 16 – gesto con l’orecchio Distorsione attribuzionale nel bullismo omofobico Meccanismo di “colpevolizzazione della vittima” Assunzione implicita che il bersaglio si meriti un danno o una punizione Es.,MatthewShepard“l’ho aggredito perché mi voleva corteggiare” Esempio di “victim blaming” PersonaA:“hannoscrittosulla lavagna che X è frocio e poi lo hanno aspettato fuori e lo hanno riempitodibotte” PersonaB:“maXèveramentegayo no?” Processi che provocano una rivalutazione della vittima (disimpegno morale di Bandura): Quella non è una persona, è una bestia! Altresì detto: deumanizzazione della vittima, i destinatari delle offese vengono privati della propria dignità umana e ridotti al rango di oggetti. (Gravità messaggi omofobici) Non è giusto, ha cominciato lui! Altresì detto: attribuzione di colpa alla vittima, la responsabilità di un’azione viene rimandata sulla vittima, magari giustificando il proprio gesto dicendo: “era inevitabile” oppure “se lo meritava”. “Se l’è cercata” (Gravità messaggi omofobici) Omofobia come processo di influenza sociale monitoraggio del proprio comportamento ed evitamento attivo di atteggiamenti che possono scatenare il disprezzo di matrice omofobica Rapporto tra orientamento sessuale, bullismo e disagio psicologico Orientamento sessuale: Gay Lesbica Bisessuale Maggiore probabilità di subire atti di bullismo Maggiore probabilità di soffrire di sintomi psicologici: Depressione Iperattività Aggressività Effetti del bullismo omofobico Impotenza e isolamento sociale Scarsi risultati scolastici e abbandono della carriera scolastica Uso di sostanze (marijuana, cocaina, alcol, tabacco), comportamenti sessuali a rischio e suicidari (ideazione e/o tentativo, autolesionismo, rischio per la salute Effetti Bassa autostima e depressione (Rivers, 2000, 2001, 2004) Disturbi d’ansia (es. PTSD) (Gruber e Fineran 2008) Uso di sostanze e comportamenti sessuali a rischio (Garofalo, et al., 1998) Contemplare, tentare o mettere in atto suicidio (Bontempo, & D’Augelli, 2002) il 69% delle persone lesbiche e gay avevano contemplato il suicidio mentre erano a scuola, mentre uno su tre (30%) aveva effettivamente provato a farsi del male o a suicidarsi sempre nell’ambiente scolastico (Rivers, 2000) Assenteismo e abbandono scolastico (Rivers, 1990, 2000) Perdita di amicizie e isolamento (Pilkington & D’Augelli 1995) Studi sugli effetti dell’omofobia nei comportamenti sociali di lesbiche e gay DECISIONE SUL LUOGO DOVE VIVERE: Fenomeni “migratori” dalle zone rurali alle zone urbane o dal Sud al Nord Italia DECISIONI SU STUDI/CARRIERA PROFESSIONALE: Evitamento di ambiti formativi o professionali percepiti come altamente ostili (Forze dell’Ordine, ambienti sportivi) Come prevenire il bullismo omofobico? Esaminate il linguaggio che usate quotidianamente Parlate di “origine”, piuttosto che di “causa” dell'orientamento sessuale Sforzatevi di creare nella classe un'atmosfera in cui gli studenti possano parlare dell'impatto che la discriminazione ha avuto su di loro Tracciate dei parallelismi tra sessismo, razzismo e omofobia e parlate dell'oppressione in tutte le sue forme Cogliete l'opportunità di combattere gli stereotipi e i pensieri automatici Cercate di correggere i concetti errati e la disinformazione che circonda le persone LGBT Invitate persone LGBT a parlare in classe Parlate per i giovani LGBT ed eterosessuali che sono bersaglio di molestie Se siete persone omosessuali, bisessuali o transessuali considerate l'ipotesi di un coming out Come gestire episodi di bullismo: porre fine alle offese o alle molestie fisiche È importante che tutti i presenti che sono stati testimoni all'episodio di bullismo siano anche testimoni della vostra reazione Etichettate il tipo di molestia Generalizzate la condanna verso il comportamento offensivo Esplicitate l'impatto che il comportamento ha anche su chi non lo subisce Come gestire episodi di bullismo: parlate col bullo o con la bulla Cercate di avere un atteggiamento più educativo che disciplinare Non accettate che si difenda affermando che era solo uno scherzo Siate interlocutori rispetto alle sue idee, ma irremovibili rispetto alle sue azioni Richiedete un cambiamento di atteggiamento per il futuro Come gestire episodi di bullismo: parlate con il bersaglio Cercate di non farlo sentire una vittima indifesa Incoraggiatelo ad avere rispetto per se stesso e ricordategli che l'essere trattato male da alcuni non significa che se lo meriti Ricordategli che ha il diritto di vivere in un ambiente sicuro e che la scuola lo deve tutelare al riguardo Incoraggiatelo a valorizzare la propria identità Cercate di relativizzare la sua situazione Riconoscetegli il diritto di essere ferito e arrabbiato Incoraggiatelo a cercare l'aiuto dei suoi compagni/e di classe, aiutatelo a raccontare quello che succede agli amici. Ricordategli che può sempre contare su di voi e rendetevi disponibili per ascoltare quello che gli succede Raccomandazioni per l’intervento sulla crisi Non minimizzare Non cercare colpevoli ma soluzioni Incoraggiare il ragazzo a parlare senza drammatizzare (sensi di colpa e vergogna) Ascoltare senza interrompere o interrogare Coinvolgere il ragazzo/a nella decisione dei passi da compiere Fissare un incontro con insegnanti al fine di discutere l’episodio e progettare azioni condivise Strategie di intervento nell’istituzione scolastica A livello di istituzione scolastica: Supervisione nei luoghi a rischio Accesso a risorse di aiuto (es., opuscoli, sportelli) Definizione di regole e provvedimenti disciplinari Conseguenze appropriate per chi viola le regole Incoraggiamenti e premi per chi segue le regole Con i genitori Incontri in cui si discute del problema, quando si verifica, chi riguarda, cosa si può fare Incontri specifici con i genitori di “bersagli” e “bulli” Riduzione del bullismo omofobico Implementazione di programmi che siano specificamente rivolti a diffondere una cultura delle differenze in modo da favorire un clima scolastico sicuro e accogliente Policy, normative Sanzione e rinforzo Definire norme sociali di rispetto e non violenza Formazione ed educazione Intervento di sistema Genitori Docenti Gruppo classe Intervento Alunni Non docenti Scuola Dirigente Comunità locale La nostra scuola è sicura perché… penso che nella nostra scuola ci sia un ambiente sereno, la gente non sta neanche a guardare se sei gay o lesbica. ma guarda la tua simpatia, ecc. vi è chi sorveglia per prevenire atti di discriminazione. comunque abbiamo un preside che sta molto attento a queste cose, secondo me, e poi perché non sono presenti ragazzi/ragazze aggressivi/e. Benessere psicofisico e omofobia interiorizzata delle persone con diverso orientamento sessuale nel Friuli Venezia Giulia Il progetto Per misurare l’omofobia interiorizzata: lo strumento messo a punto da Flebus & Montano, (Flebus, G. B. & Montano, A. The MIHI, Multifacto INternalized Homophobia Inventory) Per misurare il benessere psicosociale: parti di questionari già validati (Modi-di), domande specifiche per alcuni comportamenti, come abuso di sostanze e comportamenti autolesivi. FAMIGLIA E LAVORO Per il 46% dei maschi e il 34% delle femmine l’orientamento sessuale è (o è stato) fonte di imbarazzo per i genitori. (Poco: 20% ♂ ♀; No: 13% ♂, 15% ♀) Per l’79% dei maschi e il 6% delle femmine l’orientamento sessuale è (o è stato) fonte di ostacoli nei rapporti con compagni di studio o di lavoro. (Poco: 7%, 20% ♀; No: 6% ♂, 65% ♀) Per l’81% dei maschi e il 3% delle femmine l’orientamento sessuale ha ostacolato la carriera. (Poco: 4♂, 15 ♀; No: 2% ♂, 74% ♀) DOVE ABITARE… Il 59% dei maschi e il 27% delle femmine ha pensato di cambiare città (restando in Italia). ♂, 14% ♀; No: 18% ♂, 53% ♀) (Poco: 17% Il 53% dei maschi e il 20% delle femmine ha pensato di trasferirsi all’estero per l’orientamento sessuale. (Poco: 17% ♂, 15% ♀; No: 21% ♂, 54% ♀) SANITÀ L’87% dei maschi e il 9% delle femmine ha ricevuto pressioni nel suo ambiente per ricorrere ad uno specialista (psicologo, psichiatra, psicoterapeuta) in seguito al suo orientamento sessuale. (Poco: 3% ♂, 10% ♀; No: 2% ♂, 73% ♀) Il 71% dei maschi e il 16% delle femmine ha pensato di rivolgersi ad uno psicologo, psichiatra, psicoterapeuta in seguito al suo or. sessuale. (Poco: 10% ♂, 16% ♀; No: 8% ♂, 57% ♀) Il 22% dei maschi e il 21% delle femmine non ha rivelato al proprio psicologo/psicoterapeuta il proprio orientamento sessuale. (47% ♂, 38% ♀ di chi ci va; Sì: 25% ♂, 35% ♀) VISIBILITÀ Il 34% dei maschi e il 37% delle femmine ha paura di essere giudicato/a negativamente dagli altri a causa della sua omosessualità. Che alcune persone possano scoprire la sua omosessualità preoccupa il 27% dei maschi e il 36% delle femmine. Il 26% dei maschi e il 34% delle femmine non vorrebbe che al lavoro si sapesse che è gay/les. Il 34% dei maschi e il 44% delle femmine in genere quando presenta il/la suo/a ragazzo/a agli altri dice che è un/a suo/a amico/a. SICUREZZA Il 28% dei maschi e il 30% delle femmine avrebbe paura di aggressioni verbali se si conoscesse il suo orientamento sessuale. Il 31% dei maschi e delle femmine ha paura di subire delle aggressioni fisiche da parte di chi non accetta gay e lesbiche. L’orientamento sessuale è (o è stato) un pretesto per violenza verbale per il 75% dei maschi e il 6% delle femmine. (Poco: 10% ♂, 13% ♀; No: 5% ♂, 70% ♀) L’orientamento sessuale è (o è stato) un pretesto per aggressioni fisiche per l’80% dei maschi e il 2% delle femmine. (Poco: 4% ♂, 2% ♀; No: 4% ♂, 82% ♀) SICUREZZA Il 18% dei maschi e il 22% delle femmine proverebbe così tanto imbarazzo o sfiducia che non andrebbe mai a dire alla Polizia: “Ho ricevuto degli insulti perché sono gay/lesbica”. Il 44% dei maschi e il 59% delle femmine non ha completa fiducia nei Carabinieri o Polizia quando devono reprimere la violenza verso gay e lesbiche. LEGGI Per il 38% dei maschi e il 34% delle femmine c’è un’impunità maggiore per chi aggredisce gay e lesbiche. Per il 71% dei maschi e il 76% delle femmine le leggi di questo paese non tutelano le persone omosessuali. Per l’89% dei maschi e l’80% delle femmine è necessario riconoscere legalmente l’unione fra due persone dello stesso sesso. SCUOLA Per il 93% dei maschi e l’88% delle femmine a scuola si dovrebbe insegnare che l’omosess. è uno dei possibili orientamenti naturali. Per il 91% dei maschi e l’85% delle femmine la scuola dovrebbe promuovere l’accettazione delle persone omosessuali. RELIGIONE Per il 92% dei maschi e il 97% delle femmine le autorità religiose di questo paese non hanno un atteggiamento giusto e ragionevole verso gay e lesbiche. Per l’87% dei maschi e il 91% delle femmine la Chiesa Cattolica ha un atteggiamento discriminatorio verso i gay e le lesbiche. Il 57% dei maschi e il 15% delle femmine ha cambiato fede religiosa per l’orientamento sessuale. (Poco: 10% ♂, 7% ♀; No: 13% ♂, 53% ♀) COMUNITÀ Il 68% dei maschi e il 59% delle femmine vorrebbe che la comunità omosessuale fosse più unita. STEREOTIPI FEMMINILI Le lesbiche sono troppo aggressive: 14% sì, 49% no. La maggior parte delle lesbiche non desidera avere figli: 11% sì, 51% no. Le lesbiche non sono attraenti: 11% sì, 72% no. Tutte le lesbiche sono mascoline: 6% sì, 82% no. Le ragazze diventano lesbiche per colpa di fallimenti con il sesso maschile: 5% sì, 90% no. La sessualità lesbica è incompleta e infantile: 2% sì, 95% no. Se incontrassero un “vero” uomo le lesbiche diventerebbero eterosessuali: 0% sì, 96% no. STEREOTIPI MASCHILI Non sopporto i gay effeminati: 30% sì, 41% no. I gay sono persone troppo aperte e libere alla sessualità: 16% sì, 55% no. I gay frequentano locali per omosessuali solo per avere rapporti promiscui: 15% sì, 53% no. I gay amano fare sesso in maniera nascosta e clandestina: 13% sì, 51% no. I gay sono troppo deboli emotivamente: 11% sì, 74% no. Le relazioni tra gay possono essere durature quanto quelle tra un uomo ed una donna: 9% no, 82% sì. I gay possono lavorare solo in alcuni settori (ad esempio moda, negozi di parrucchieri, mondo dello spettacolo, Omogenitorialità Famiglie Arcobaleno Da 10 (2005) a 281 (2012) nuclei (190 L), 178 bambini (34 ricomposte + 144 pianificate, di cui 110 L, 31 GPA, 3 coparenting. 42% 0-3, 30% 46) Lomb, Lazio, ER, Piem, Tosc. (2 nuove iscrizioni ogni 2 settimane circa) Istituto Superiore di Sanità: almeno 148.000 genitori, minimo 100.000 bambini L’Associazione Italiana di Psicologia ricorda che le affermazioni secondo cui i bambini, per crescere bene, avrebbero bisogno di una madre e di un padre, non trovano riscontro nella ricerca internazionale sul rapporto fra relazioni familiari e sviluppo psico-sociale degli individui. Infatti i risultati delle ricerche psicologiche hanno da tempo documentato come il benessere psico-sociale dei membri dei gruppi familiari non sia tanto legato alla forma che il gruppo assume, quanto alla qualità dei processi e delle dinamiche relazionali che si attualizzano al suo interno. In altre parole, non sono né il numero né il genere dei genitori -- adottivi o no che siano - a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che ne derivano. In particolare, la ricerca psicologica ha messo in evidenza che ciò che è importante per il benessere dei bambini è la qualità dell’ambiente familiare che i genitori forniscono loro, indipendentemente dal fatto che essi siano conviventi, separati, risposati, single, dello stesso sesso. I bambini hanno bisogno di adulti in grado di garantire loro cura e protezione, insegnare il senso del limite, favorire tanto l’esperienza dell’appartenenza quanto quella dell’autonomia, negoziare conflitti e divergenze, superare incertezze e paure, sviluppare competenze emotive e sociali. L’Associazione Italiana di Psicologia invita i responsabili delle istituzioni politiche, sociali e religiose del nostro paese a tenere in considerazione i risultati che la ricerca scientifica ha prodotto sui temi in discussione. American Academy of Pediatrics Il 20 marzo 2013 l’American Academy of Pediatrics (Aap) ha pubblicato un importante documento in cui, oltre a ribadire le conclusioni di una ricerca pubblicata nel 2006 («adulti coscienziosi e capaci di fornire cure, siano essi uomini o donne, etero o omosessuali, possono essere ottimi genitori»), afferma che, «nonostante le disparità di trattamento economico e legale e la stigmatizzazione sociale», trent’anni di ricerche documentano che l’essere cresciuti da genitori lesbiche e gay non danneggia la salute psicologica dei figli e che «il benessere dei bambini è influenzato dalla qualità delle relazioni con i genitori, dal senso di sicurezza e competenza di questi e dalla presenza di un sostegno sociale ed economico alle famiglie». American Psychoanalytic Association «È nell’interesse del bambino sviluppare un attaccamento verso genitori coinvolti, competenti, capaci di cure e di responsabilità educative. La valutazione di queste qualità genitoriali dovrebbe essere determinata senza pregiudizi rispetto all’orientamento sessuale» Policy statement: l’orientamento sessuale dei genitori è irrilevante ai fini della loro abilità genitoriale American Psychiatric Association, “Position statement on Adoption and Coparenting of Children by Same-sex Couples”, 2002. American Psychological Association, “Policy statement on Sexual Orientation, Parents, & Children”, 2004. American Psychological Association, “Position statement on support of Legal Recognition of Same-Sex Civil Marriage”, 2005. American Academy of Child and Adolescent Psychiatry (1999), American Academy of Family Physicians (2002), American Academy of Pediatrics (2002), American Bar Association (1995, 1999 e 2003), American Medical Association (2004), American Psychiatric Association (1997 e 2002), American Psychoanalytic Association (2002), American Psychological Association (1976 e 2004), Child Welfare League of America (1988), National Adoption Center (1998), National Association of Social Workers (2002), North American Council on Adoptable Children (1998), Voice for Adoption (2006), British Psychological Society (2008).. Risultati delle ricerche danno ruoli di genere omoerotismo pratiche e abilità genitoriali funzioni cognitive, autostima e benessere psicologico tolleranza Riconoscimenti giuridici Importanza della situazione socio-normativa su qualità della vita, benessere, funzionamento e relazioni familiari, salute psicofisica, autostima, omofobia interiorizzata, stress da minoranza… ALEATORIETÀ Molti Paesi UE hanno leggi per il riconoscimento delle unioni civili e dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma la maggior parte di essi non riconoscono le leggi l’uno dell’altro. Ad esempio, due lesbiche sono sposate in Belgio. Per continuare a beneficiare dei loro diritti, responsabilità e protezioni fuori dal Belgio, possono spostarsi solo verso uno dei pochi Paesi UE che attualmente riconoscono il loro matrimonio. L’assenza del riconoscimento reciproco genera serie violazioni di uno dei più fondamentali principi dell’UE: la libertà di movimento dei cittadini. Cft. questione immigrazione tra paesi UE e cittadini nonUE Corte Europea dei Diritti Umani Non concedere la custodia dei figli esclusivamente sulla base dell’orientamento sessuale è discriminatorio e in contrasto con la Convenzione Europea sui Diritti Umani. Escludere le persone LGBT dall’adozione è discriminatorio e in contrasto con la Convenzione. (E.B. vs. Francia) L’accudimento e l’amore sono fattori importanti nell’allevamento dei bambini e non l’orientamento sessuale dei genitori. A scuola Forte impatto della reazione dell’ambiente scolastico “dove i figli incontrano la società” Prima agenzia sociale in cui le famiglie si confrontano e in cui non possono controllare i propri figli: può rinforzare il loro senso di inadeguatezza, può comportare o amplificare difficoltà, aspettative negative di rifiuto, giudizio, valutazione, ansia da prestazione, preoccupazioni per la quotidianità dei figli. Universale ed obbligatoria + istituzione mainstream: potenzialmente ostile + fuori dalla protezione dei genitori per lunghi periodi di tempo = imprevedibile, oltre il controllo delle famiglie. Differenze tra famiglie pianificate e ricomposte: diversa scelta di visibilità e apertura (anche nella famiglia e nel vicinato) “assunzione di eterosessualità”. Invisibilità del genitore non biologico Differenze tra gli anni scolastici Gioco complesso: comunità locale, organizzazione scolastica, singoli insegnanti, famiglie nel complesso, singolo bambino Bibliografia Barrett, Helen, Tasker, Fiona, “Growing up with a gay parent: Views of 101 gay fathers on their sons' and daughters' experiences.”, Educational & Child Psychology, Vol 18(1) 2001, 62-77, British Psychological Society, United Kingdom. Bos, Henny M.W., Frank Van Balen, Dymphna C. Van Den Boom, Theo G. M. Sandfort, “Minority stress, experience of parenthood and child adjustment in lesbian families”, Journal Of Reproductive And Infant Psychology, Vol. 22, N. 4, September 2004, 1–14. Bottino, Margherita e Daniela Danna, La gaia famiglia, Asterios, 2005. Herek, G. M., “Legal recognition of same-sex relationships in the United States: A social science perspective”, American Psychologist, 61 (6), 607-621, 2006. Lindsay, Jo et al., “Stigma or Respect: Lesbian-parented Families Negotiating School Settings”, Sociology, Vol. 40, No. 6, 1059-1077, 2006. Lingiardi, Vittorio, Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale, Il Saggiatore, Milano, 2007. Pawelski, James G. et al., “The Effects of Marriage, Civil Union, and Domestic Partnership Laws on the Health and Well-being of Children”, Pediatrics, Volume 118, Number 1, July 2006. Ross, Lori E., “Perinatal Mental Health in Lesbian Mothers A Review of Potential Risk and Protective Factors”, Women & Health: a multidisciplinary journal of women's health issues, Volume: 41 Issue: 3, 113 – 128, 10/12/2005. Stacey, Judith, Biblarz, Timothy J., “(How) does the sexual orientation of parents matter?”, American Sociological Review, Vol 66(2) Apr 2001, 159-183, American Sociological Assn, US. Strumenti utili…