Comprendere l’omosessualità:
elementi e teorie
Incontro di formazione:
“Educare al rispetto per superare l’omofobia”
Trieste, 17 maggio 2013
Dott.ssa Margherita Bottino
Qualche definizione….
Per il materiale si ringrazia il dott. Luca Pietrantoni.
Le componenti dell’identità sessuale
1. Sesso biologico: l’appartenenza biologica al sesso
maschile o femminile determinata dai cromosomi
sessuali.
2. Identità di genere: l’identificazione primaria della persona
come maschio o femmina, tratto permanente,
solitamente stabilito nella prima infanzia.
3. Ruolo di genere: l'insieme di aspettative e ruoli su come
gli uomini e le donne si debbano comportare in una data
cultura e in un dato periodo storico.
4. Orientamento sessuale: l’attrazione erotica ed affettiva
per i membri del sesso opposto, dello stesso sesso o
entrambi.
Orientamento sessuale
Attrazione affettiva ed erotica per persone di
sesso diverso, dello stesso sesso o per
entrambi
Orientamento sessuale come continuum
Scala Kinsey:
Sette categorie da
“esclusivamente omosessuale”
a
“esclusivamente eterosessuale”
Sessualità come continuum?
La scala di Kinsey
0- Exclusively heterosexual with no homosexual
1- Predominantly heterosexual, only incidentally homosexual
2- Predominantly heterosexual, but more than incidentally homosexual
3- Equally heterosexual and homosexual
4- Predominantly homosexual, but more than incidentally heterosexual
5- Predominantly homosexual, only incidentally heterosexual
6- Exclusively homosexual
Orientamento sessuale come
costrutto multidimensionale
Klein Sexual Orientation Grid (1985):
omosessualità
eterosessualità
Componenti dell’orientamento sessuale (pass.pres.fut.)
•
•
•
•
•
Attrazione erotica/desiderio
Comportamento sessuale e relazionale
Fantasie sessuali
Preferenza affettiva/innamoramento
Definizione di sé e identificazione con il gruppo
sociale
• Inserimento sociale/relazione di coppia
Da 1 (totalmente con persone dello stesso sesso) a 7 (totalmente con persone di sesso diverso)
The Klein Sexual Orientation Grid –
[Klein and Wolf 1985]
Passato
A. Attrazione sessuale
B. Comportamento sessuale
C. Fantasie sessuali
D. Preferenze emozionali
E. Preferenze sociali
F. Auto-identificazione
G. Stile di vita
Presente
Ideale
PERSONE CON ORIENTAMENTO
ETEROSESSUALE = 92-97%
PERSONE CON ORIENTAMENTO
OMO/BISESSUALE = 3-8%
Adolescenti non eterosessuali: 2-5%
Problemi metodologici
Ti sei mai innamorata di una persona del tuo stesso
sesso nel corso della tua vita?
Hai avuto almeno una esperienza sessuale con una
persona dello stesso sesso?
Hai avuto una relazione stabile con una persona
dello stesso sesso?
Ti consideri glb?
%
%
%
%
HOMOSEXUAL EXPERIENCES OF MEN
AND WOMEN
Description
Men
Women
Self-identified as homosexual
or bisexual
2.8 %
1.4%
Had sex with person of same
sex at least once since
puberty
5.3%
3.5%
Felt desire for sex with
person of same sex
7.7%
7.5%
10.1%
8.6%
Total reporting some samesex desires or experiences
Autodefinizione:donne
Che termine usi per definirti?
45
40,6
40
35
27,9
30
25
20
13,4
15
8,5
10
4,5
5
4,4
0,7
Eterosex
Gay
Non so /
Altro
Omosex
Bisex
Non uso
definizioni
Lesbica
0
Comportamenti sessuali
Negli 12 mesi, hai fatto sesso con…?
80
70
67,2
60
50
40
30
20
13,6
10,4
8,8
Con nessuno
Solo con M
10
0
Solo con F
Sia con F che con
M
Corrispondenza tra autodefinizione e
comportamento sessuale
Comportamento sessuale
Autodefinizione
Sesso solo con F= 67,2%
Lesbiche, Omosex, Gay = 53,5%
Sesso con F e M= 13,6
Bisessuali= 13,4
Sesso solo con M= 8,8%
Eterosessuali= 0,7
Con Nessuno= 10,4%
Non uso definizioni=27,9%
Non so/altro=4,5%
Auto-definizione: uomini
70
62,1
60
50
40
30
20
13,6
10,6
10
9
4
0,7
Eterosex
Non so /
Altro
Omosex
Bisex
Non uso
definizioni
Gay
0
Le differenze di genere

Gli uomini omosessuali tendono a percepire
l’orientamento sessuale come qualcosa di
“scoperto” e non modificabile mentre le donne
lesbiche come un aspetto flessibile e mutevole,
frutto di una scelta o una preferenza sociale
“particolarità del partner”, “diventata”.


Lesbian bed death (sociologa Pepper Schwartz,
University of Washington, “American Couples”,
1983).
Sessualità MsM
Transessualismo


Quando l’identità di genere differisce da ciò che
culturalmente è associato al sesso biologico alla
nascita. Più specificatamente indica una persona
che si è sottoposta a un adeguamento chirurgico
e/o ormonale
Prevalenza: 1 maschio adulto su 3000 e una
femmina adulta su 100000 richiedono interventi
chirurgici per cambiamento di sesso
Travestitismo
Nella cultura medica occidentale il termine è usato
per indicare una persona (uomo) che si traveste
per raggiungere l’eccitamento sessuale.
Gli antropologi sottolineano che in altre culture il
travestitismo non è associato a fenomeni devianti
(es. rituali religiosi)
Transgenderismo
Termine che, inizialmente, indicava persone che
esprimono un’identità di genere non conforme al
sesso biologico, ma che hanno scelto di non
sottoporsi ad interventi chirurgici e ormonali.
Oggi è utilizzato per indicare quelle persone (travestiti,
transessuali, drag queen, drag king,..) che hanno
attraversato la linea che divide i generi attraverso il
vestiario o il comportamento
(per acquisire forma personale di benessere, per
trasgressione, per intrattenimento,…)
DSM E OMOSESSUALITA’
D S M I (1 9 5 2 )
L 'o m o s e s s u a l i t à è c l a s s i f i c a t a n e
" i d is tu r b i s o c io p a tic i d i p e r s o n a lità "
D S M II ( 1 9 6 8 )
L 'o m o s e s s u a c o n s i d e r a t a u n a d e v i a z i o n e s e s s u a l e
c o m e la p e d o filia , n e c r o filia , fe tic is m o , v o y e u r is m o ,
tr a v e s titis m o e tr a n s e s s u a lis m o
D S M III ( 1 9 7 4 )
L 'o m o s e s s u a l i t à r i m o s s a c o m e c a t e g o r i a d i a g n o s t i c a
r ib a te z z a ta " o m o s e s s u a lità e g o d is to n ic a "
D S M III- R ( 1 9 8 7 )
V i e n e d r u b r i c a t a a n c h e l 'o m o s e s s u a l i t à e g o d i s t o n i c a
L 'e g o d i s t o n i a è d a t a d a l l 'i n t e r i o r i z z a z i o n e d e l l 'o s t i l i t à s o c i a l e
( S ilv e r s te in , 1 9 7 7 )
17/05/1990 OMS:
derubricazione
omosessualità (ICD
10)
“Giornata internazionale
contro l’omofobia”
La visione attuale


L’omosessualità è una variante dello sviluppo
psicosessuale e non è associata in sé a disturbi
psicopatologici
L’obiettivo del trattamento terapeutico è assistere le
persone non eterosessuali a comprendere e a integrare
l’orientamento sessuale come parte di sé, a sviluppare
un’immagine positiva di sé.
 Risoluzioni APA 1973 e 2000 sulle terapie di
conversione
 Codice etico-deontologico Ordine Psicologi Italiani Policy di non- discriminazione nell’Ordine Psicologi
Italiano (“nessuna discriminazione in base
all’orientamento sessuale” “Rispetto della dignità del
paziente e dei bisogni come prioritari rispetto a
terzi”)
Ordine degli Psicologi
della Lombardia


Segretaria dell'Ordine Carlotta Longhi: posizione ufficiale
dell'Ordine lombardo (delibera del 2010), pur difendendo "la
libertà dei terapeuti di esplorare senza posizioni pregiudiziali
l'orientamento sessuale dei clienti", l'Ordine segnala che
"qualunque corrente psicoterapeutica mirata a
condizionare i propri clienti verso l'eterosessualità o
verso l'omosessualità è contraria alla deontologia
professionale e al rispetto dei diritti dei pazienti" e mette in
guardia sulle 'terapie riparative' rivolte a clienti con
orientamento omosessuale: "Rischiano, violando il codice
deontologico della professione, di forzarli nella direzione di
'cambiare' o reprimere il proprio orientamento sessuale,
invece di analizzare i fattori che lo determinano e favorire la
piena accettazione di se stessi".
Risvolto 'educativo' dell'eventuale coming out di capi scout
omosessuali: “insegna ai ragazzi eterosessuali la legittimità ad
essere lesbica o gay, prevenendo forme di omofobia e
bullismo omofobo”.
24 aprile 2012

Proposta di legge in California: Senate Bill 1172
would force psychotherapists to tell gay patients
about the various harms of undertaking any the
so-called "gay therapies“, the law would not
outright ban all ex-gay therapy, but if passed,
would prohibit anyone under the age of 18 from
undergoing any sexual orientation change efforts.
In addition, all therapists will also require a
patient's consent before proceeding with the
therapy.
Crescere con un orientamento
omo(bi)sessuale
Appartenenza ad un gruppo stigmatizzato
e ansia sociale



Le persone apprendono ad anticipare ed aspettarsi una
considerazione negativa dagli altri
 Stato di allerta aumentato e ipervigilanza (Goffman,
1963)
Specialmente negli individui con caratteristiche
stigmazzate “nascondibili” (concealable stigma)‫‏‬
 Consapevolezza di una minaccia e monitoraggio della
propria identità nascosta.
Relazione bidirezionale tra nascondimento e ansia
Socializzazione nel gruppo e
“Biculturalità”



Se i membri di altre minoranze etniche sono prima acculturati
all'interno del loro gruppo e in seguito socializzano con la cultura
dominante, gay e lesbiche crescono in un contesto di maggioranza e in
seguito acquistano familiarità con la cultura di minoranza.
La gestione dei confini tra i due “mondi” può essere difficile (passaggio
da forme di totale assorbimento nel gruppo a evitamento di qualsiasi
identificazione di gruppo)
Conflitti nelle persone omosessuali appartenenti a minoranze etniche
(es., gay cinesi)
“Sentirsi soli” e crescere in un
contesto in cui non si è previsti
PERSONE
DI MINORANZE
ETNICHE
LESBICHE
E GAY
SOCIALIZZAZIONE
NEL GRUPPO
DI MINORANZA
SOCIALIZZAZIONE
NEL GRUPPO
DI MAGGIORANZA
SOCIALIZZAZIONE
NEL GRUPPO
DI MAGGIORANZA
SOCIALIZZAZIONE
NEL GRUPPO
DI MINORANZA
“In una fase in cui gli adolescenti
imparano a socializzare, gli adolescenti
omo/bisessuali apprendono a
nascondersi”
(Herek, 2006)
Discrepanza tra esperienza
personale e giudizio sociale
“Quando ho sentito per la prima volta la parola “lesbica” pensavo che fosse
un’offesa come le altre poi mi hanno spiegato che le lesbiche erano degli
esseri pervertiti e frustrati.
Come era possibile che quella parola così brutta, schifosa un po’ morbosa,
si applicasse a me, una ragazza ordinaria come tante che semplicemente
aveva capito di essersi innamorata di una sua compagna di classe?”
(Raffaella)‫‏‬
Come l’adolescente reagisce






Quando l’omosessualità è vissuta come elemento
disturbante o deficit personale (omofobia interiorizzata)
Nega e sopprime i suoi desideri
Cerca di cambiare, si sforza di essere eterosessuale
Prova disgusto verso gli altri omosessuali
Si ritira dalla vita di relazione
Cerca di compensare con altre caratteristiche personali
Si adopera in ogni modo per tenere questo aspetto
nascosto e segreto (doppia vita, falso sé)
Tipi di isolamento nell’esperienza
dell’adolescente gay/lesbica
• Sociale: l’adolescente si sente “l’unico al mondo” in più contesti
sociali (scuola, parrocchia, gruppo sportivo, ecc.); si autoisola
poiché teme di essere scoperto; vive in una zona senza luoghi di
ritrovo e ha mezzi comunicativi limitati, es. solo internet o helpline.
• Affettivo: l’adolescente aumenta la distanza emotiva dai
familiari per difendersi dall’eventuale rifiuto; evita di parlare di sé e
si pone in relazioni asimmetriche (in cui ascolta e aiuta l’altro ma
senza reciprocità); è selettivo/si ritira dalle amicizie perché teme e/o
va incontro a reazioni negative da parte degli amici.
• Cognitivo: l’adolescente non ha a disposizione informazioni
accurate sull’omosessualità; costruisce la sua identità sulla base
delle descrizioni distorte, stereotipiche o controstereotipiche; è
eccessivamente dipendente dal giudizio altrui.
Imparando a gestire la propria
identità GLB

Modalità “disfunzionali”
 isolamento
o paure sociali, eccessivo monitoraggio
dei propri comportamenti e delle informazioni su di sé,
inganni e costruzione del “falso sé”

Modalità funzionali

ricerca di nuovi contatti sociali, desiderio di acquisire maggiori
informazioni sull'omosessualità, trovare figure di sostegno, modelli
di ruolo positivi e mezzi di socializzazione con partner e amici.
Coming out
Lo dico o non lo dico?
A chi lo dico?
Anticipando il rifiuto…
Visibilità
Con chi vivo?
Vivo con mio marito
Ci siamo sposati nel
2002.
Ieri ab
Oggi non riesco a
venire al lavoro perché
c’è mio marito che sta
male.
Con chi vivo?
Vivo da sola.
E poi fatti gli affari tuoi!
Oggi non riesco a venire
al lavoro
perché c’è la mia
compagna che sta male.
Tappe progressive dello svelamento
della persona omosessuale
Svelamento ad altre
Svelamento ai membri familiari
Svelamento
persone omosessuali più vicini emotivamente (es. fratelli) ai colleghi di lavoro
Svelamento ai migliori
amici eterosessuali
Svelamento
ai genitori
Esiti del processo di crisi familiare successivo
allo svelamento dell’omosessualità
Età medie dichiarate per alcuni eventi significativi dell'esperienza omosessuale
24
22
20,5
20,3
19,9
20
17,8
18
16
18,6
19,6
18,3
17,6
15,3
Uomini
14
12
Donne
12,6
10
Età media della
prima attrazione
sessuale verso
una persona dello
stesso sesso
Età media del
primo rapporto
omosessuale
Età media del
primo rapporto
eterosessuale
Età media della
prima
autodefinizione
come
omosessuale
Età media della
prima confidenza
della prima
omosessualità
Nella maggior parte dei casi l’adolescenza o la prima
età adulta è il periodo in cui le persone
comprendono e definiscono il proprio orientamento
sessuale.
Altri individui riportano di essersi ritrovati omosessuali dopo
ripetute esperienze eterosessuali
Successivamente…
L’omosessualità è progressivamente percepita
come una caratteristica individuale stabile non
indesiderabile
• desidera acquisire maggiori informazioni
sull'omosessualità
• trova figure di sostegno e modelli di ruolo
positivi
• ricerca nuovi contatti sociali
• si trova un/a partner
Testo di riferimento:
L’omofobia normativa nei contesti
adolescenziali
Pensate a quando sentite l’espressione
“Non mi avrai mica preso per finocchio!” “Non sarai
forse diventata lesbica!”
-
-
modalità atipiche di presentarsi esteriormente (es.,
abbigliamento)
approcci poco assertivi con l’altro sesso (es., un ragazzo che
non ci prova, una donna reticente con un ragazzo )
atteggiamenti percepiti come inadeguati (es., un ragazzo che
fa apprezzamenti estetici su un attore uomo)
comportamenti affettuosi tra maschi percepiti come troppo
intimi (es., un contatto fisico)
I bersagli del bullismo a matrice
omofobica possono essere:






adolescenti che apertamente si definiscono gay o lesbiche;
adolescenti gay o lesbiche che hanno optato per uno svelamento
selettivo la cui informazione è stata rivelata a terzi;
adolescenti che “sembrano” omosessuali sulla base di una percezione
stereotipica (ragazze dai capelli corti o poco inclini al corteggiamento
degli uomini, ragazzi con abbigliamento o manierismi percepiti come
atipici ed effeminati);
adolescenti con familiari apertamente omosessuali;
adolescenti che frequentano amici apertamente omosessuali;
adolescenti che hanno idee od opinioni favorevoli alla tutela dei diritti
omosessuali.
Il disprezzo nelle parole
- terminologia denigratoria omofobica in Italia OREGIA
RECION
CULATTONE
CULANO
BUSONE
BULICCIO
BUO BUCAIOLO
CHECCA
CAGHINU
RICCHIONE
LESBICA
ARRUSO – PUPPU
RICCHIO'
FINOCCHIO
FROCIO
CHECCA
ORECCHIONE
PIGLIAINCULO
ROTTINCULO
INVERTITO
PERVERTITO
CONTRONATURA
EFFEMINATO
DEVIATO
ANORMALE
UNO CHE PENDE
PEDERASTA
SODOMITA
DELL'ALTRA SPONDA
Numero 16 –
gesto con l’orecchio
Distorsione attribuzionale nel bullismo
omofobico



Meccanismo di “colpevolizzazione
della vittima”
Assunzione implicita che il
bersaglio si meriti un danno o una
punizione
Es.,‫‏‬Matthew‫‏‬Shepard‫“‏‬l’ho‫‏‬
aggredito perché mi voleva
corteggiare”
Esempio di “victim blaming”
Persona‫‏‬A:‫“‏‬hanno‫‏‬scritto‫‏‬sulla‫‏‬
lavagna che X è frocio e poi lo
hanno aspettato fuori e lo hanno
riempito‫‏‬di‫‏‬botte”
Persona‫‏‬B:‫“‏‬ma‫‏‬X‫‏‬è‫‏‬veramente‫‏‬gay‫‏‬o‫‏‬
no?”
Processi che provocano una
rivalutazione della vittima
(disimpegno morale di Bandura):
Quella non è una persona, è una bestia!
Altresì detto: deumanizzazione della vittima, i destinatari
delle offese vengono privati della propria dignità umana e
ridotti al rango di oggetti. (Gravità messaggi omofobici)
Non è giusto, ha cominciato lui!
Altresì detto: attribuzione di colpa alla vittima, la
responsabilità di un’azione viene rimandata sulla vittima,
magari giustificando il proprio gesto dicendo: “era
inevitabile” oppure “se lo meritava”. “Se l’è cercata”
(Gravità messaggi omofobici)
Omofobia come
processo di influenza sociale
monitoraggio del proprio comportamento ed
evitamento attivo di atteggiamenti che
possono scatenare il disprezzo di matrice
omofobica
Rapporto tra orientamento sessuale, bullismo e disagio psicologico
Orientamento sessuale:

Gay

Lesbica

Bisessuale
Maggiore probabilità
di subire atti di
bullismo
Maggiore probabilità di
soffrire di sintomi
psicologici:

Depressione

Iperattività

Aggressività
Effetti del bullismo omofobico



Impotenza e isolamento sociale
Scarsi risultati scolastici e abbandono della
carriera scolastica
Uso di sostanze (marijuana, cocaina, alcol,
tabacco), comportamenti sessuali a rischio e
suicidari (ideazione e/o tentativo, autolesionismo,
rischio per la salute
Effetti






Bassa autostima e depressione (Rivers, 2000, 2001, 2004)
Disturbi d’ansia (es. PTSD) (Gruber e Fineran 2008)
Uso di sostanze e comportamenti sessuali a rischio (Garofalo, et al.,
1998)
Contemplare, tentare o mettere in atto suicidio (Bontempo, &
D’Augelli, 2002)
 il 69% delle persone lesbiche e gay avevano contemplato il suicidio
mentre erano a scuola, mentre uno su tre (30%) aveva
effettivamente provato a farsi del male o a suicidarsi sempre
nell’ambiente scolastico (Rivers, 2000)
Assenteismo e abbandono scolastico (Rivers, 1990, 2000)
Perdita di amicizie e isolamento (Pilkington & D’Augelli 1995)
Studi sugli effetti dell’omofobia
nei comportamenti sociali di lesbiche e gay
DECISIONE SUL LUOGO DOVE VIVERE:
Fenomeni “migratori” dalle zone rurali alle zone urbane o dal
Sud al Nord Italia

DECISIONI SU STUDI/CARRIERA PROFESSIONALE:
Evitamento di ambiti formativi o professionali percepiti come
altamente ostili (Forze dell’Ordine, ambienti sportivi)

Come prevenire il bullismo
omofobico?

Esaminate il linguaggio che usate quotidianamente

Parlate di “origine”, piuttosto che di “causa” dell'orientamento sessuale

Sforzatevi di creare nella classe un'atmosfera in cui gli studenti possano
parlare dell'impatto che la discriminazione ha avuto su di loro

Tracciate dei parallelismi tra sessismo, razzismo e omofobia e parlate
dell'oppressione in tutte le sue forme

Cogliete l'opportunità di combattere gli stereotipi e i pensieri automatici

Cercate di correggere i concetti errati e la disinformazione che circonda le
persone LGBT

Invitate persone LGBT a parlare in classe

Parlate per i giovani LGBT ed eterosessuali che sono bersaglio di molestie

Se siete persone omosessuali, bisessuali o transessuali considerate l'ipotesi
di un coming out
Come gestire episodi di bullismo:
porre fine alle offese o alle molestie
fisiche
È
importante che tutti i presenti che sono stati
testimoni all'episodio di bullismo siano anche
testimoni della vostra reazione
 Etichettate il tipo di molestia
 Generalizzate la condanna verso il
comportamento offensivo
 Esplicitate l'impatto che il comportamento ha
anche su chi non lo subisce
Come gestire episodi di bullismo:
parlate col bullo o con la bulla
 Cercate
di avere un atteggiamento più educativo
che disciplinare
 Non accettate che si difenda affermando che era
solo uno scherzo
 Siate interlocutori rispetto alle sue idee, ma
irremovibili rispetto alle sue azioni
 Richiedete un cambiamento di atteggiamento per
il futuro
Come gestire episodi di bullismo:
parlate con il bersaglio








Cercate di non farlo sentire una vittima indifesa
Incoraggiatelo ad avere rispetto per se stesso e ricordategli che l'essere
trattato male da alcuni non significa che se lo meriti
Ricordategli che ha il diritto di vivere in un ambiente sicuro e che la
scuola lo deve tutelare al riguardo
Incoraggiatelo a valorizzare la propria identità
Cercate di relativizzare la sua situazione
Riconoscetegli il diritto di essere ferito e arrabbiato
Incoraggiatelo a cercare l'aiuto dei suoi compagni/e di classe, aiutatelo
a raccontare quello che succede agli amici.
Ricordategli che può sempre contare su di voi e rendetevi disponibili
per ascoltare quello che gli succede
Raccomandazioni per
l’intervento sulla crisi
Non minimizzare
 Non cercare colpevoli ma soluzioni
 Incoraggiare il ragazzo a parlare senza
drammatizzare (sensi di colpa e vergogna)
 Ascoltare senza interrompere o interrogare
 Coinvolgere il ragazzo/a nella decisione dei passi da
compiere
 Fissare un incontro con insegnanti al fine di discutere
l’episodio e progettare azioni condivise

Strategie di intervento
nell’istituzione scolastica

A livello di istituzione scolastica:
Supervisione nei luoghi a rischio
 Accesso a risorse di aiuto (es., opuscoli, sportelli)


Definizione di regole e provvedimenti disciplinari
Conseguenze appropriate per chi viola le regole
 Incoraggiamenti e premi per chi segue le regole


Con i genitori
Incontri in cui si discute del problema, quando si
verifica, chi riguarda, cosa si può fare
 Incontri specifici con i genitori di “bersagli” e “bulli”

Riduzione del bullismo omofobico
Implementazione di programmi che siano
specificamente rivolti a diffondere una cultura delle
differenze in modo da favorire un clima scolastico
sicuro e accogliente
 Policy, normative
 Sanzione e rinforzo
 Definire norme sociali di rispetto e non violenza
 Formazione ed educazione
Intervento di sistema
Genitori
Docenti
Gruppo
classe
Intervento
Alunni
Non
docenti
Scuola
Dirigente
Comunità
locale
La nostra scuola è sicura perché…



penso che nella nostra scuola ci sia un ambiente
sereno, la gente non sta neanche a guardare se
sei gay o lesbica. ma guarda la tua simpatia, ecc.
vi è chi sorveglia per prevenire atti di
discriminazione.
comunque abbiamo un preside che sta molto
attento a queste cose, secondo me, e poi perché
non sono presenti ragazzi/ragazze aggressivi/e.
Benessere psicofisico e omofobia interiorizzata
delle persone con diverso orientamento sessuale
nel Friuli Venezia Giulia
Il progetto


Per misurare l’omofobia interiorizzata: lo strumento
messo a punto da Flebus & Montano, (Flebus, G. B. &
Montano, A. The MIHI, Multifacto INternalized
Homophobia Inventory)
Per misurare il benessere psicosociale: parti di
questionari già validati (Modi-di), domande specifiche
per alcuni comportamenti, come abuso di sostanze e
comportamenti autolesivi.
FAMIGLIA E LAVORO
Per il 46% dei maschi e il 34% delle femmine
l’orientamento sessuale è (o è stato) fonte di
imbarazzo per i genitori. (Poco: 20% ♂ ♀; No: 13% ♂, 15% ♀)
Per l’79% dei maschi e il 6% delle femmine
l’orientamento sessuale è (o è stato) fonte di
ostacoli nei rapporti con compagni di studio o di
lavoro. (Poco: 7%, 20% ♀; No: 6% ♂, 65% ♀)
Per l’81% dei maschi e il 3% delle femmine
l’orientamento sessuale ha ostacolato la carriera.
(Poco: 4♂, 15 ♀; No: 2% ♂, 74% ♀)
DOVE ABITARE…
Il 59% dei maschi e il 27% delle femmine ha
pensato di cambiare città (restando in Italia).
♂, 14% ♀; No: 18% ♂, 53% ♀)
(Poco: 17%
Il 53% dei maschi e il 20% delle femmine ha
pensato di trasferirsi all’estero per l’orientamento
sessuale. (Poco: 17% ♂, 15% ♀; No: 21% ♂, 54% ♀)
SANITÀ
L’87% dei maschi e il 9% delle femmine ha ricevuto pressioni nel
suo ambiente per ricorrere ad uno specialista (psicologo,
psichiatra, psicoterapeuta) in seguito al suo orientamento
sessuale. (Poco: 3% ♂, 10% ♀; No: 2% ♂, 73% ♀)
Il 71% dei maschi e il 16% delle femmine ha pensato di
rivolgersi ad uno psicologo, psichiatra, psicoterapeuta in seguito
al suo or. sessuale. (Poco: 10% ♂, 16% ♀; No: 8% ♂, 57% ♀)
Il 22% dei maschi e il 21% delle femmine non ha rivelato al
proprio psicologo/psicoterapeuta il proprio orientamento sessuale.
(47% ♂, 38% ♀ di chi ci va; Sì: 25% ♂, 35% ♀)
VISIBILITÀ
Il 34% dei maschi e il 37% delle femmine ha paura
di essere giudicato/a negativamente dagli altri a
causa della sua omosessualità.
Che alcune persone possano scoprire la sua
omosessualità preoccupa il 27% dei maschi e il 36%
delle femmine.
Il 26% dei maschi e il 34% delle femmine non
vorrebbe che al lavoro si sapesse che è gay/les.
Il 34% dei maschi e il 44% delle femmine in genere
quando presenta il/la suo/a ragazzo/a agli altri dice
che è un/a suo/a amico/a.
SICUREZZA
Il 28% dei maschi e il 30% delle femmine avrebbe paura di
aggressioni verbali se si conoscesse il suo orientamento
sessuale.
Il 31% dei maschi e delle femmine ha paura di subire delle
aggressioni fisiche da parte di chi non accetta gay e
lesbiche.
L’orientamento sessuale è (o è stato) un pretesto per
violenza verbale per il 75% dei maschi e il 6% delle
femmine. (Poco: 10% ♂, 13% ♀; No: 5% ♂, 70% ♀)
L’orientamento sessuale è (o è stato) un pretesto per
aggressioni fisiche per l’80% dei maschi e il 2% delle
femmine. (Poco: 4% ♂, 2% ♀; No: 4% ♂, 82% ♀)
SICUREZZA
Il 18% dei maschi e il 22% delle femmine
proverebbe così tanto imbarazzo o sfiducia che non
andrebbe mai a dire alla Polizia: “Ho ricevuto degli
insulti perché sono gay/lesbica”.
Il 44% dei maschi e il 59% delle femmine non ha
completa fiducia nei Carabinieri o Polizia quando
devono reprimere la violenza verso gay e lesbiche.
LEGGI
Per il 38% dei maschi e il 34% delle femmine c’è
un’impunità maggiore per chi aggredisce gay e
lesbiche.
Per il 71% dei maschi e il 76% delle femmine le
leggi di questo paese non tutelano le persone
omosessuali.
Per l’89% dei maschi e l’80% delle femmine è
necessario riconoscere legalmente l’unione fra due
persone dello stesso sesso.
SCUOLA
Per il 93% dei maschi e l’88% delle femmine a
scuola si dovrebbe insegnare che l’omosess. è uno dei
possibili orientamenti naturali.
Per il 91% dei maschi e l’85% delle femmine la
scuola dovrebbe promuovere l’accettazione delle
persone omosessuali.
RELIGIONE
Per il 92% dei maschi e il 97% delle femmine le
autorità religiose di questo paese non hanno un
atteggiamento giusto e ragionevole verso gay e
lesbiche.
Per l’87% dei maschi e il 91% delle femmine la
Chiesa Cattolica ha un atteggiamento discriminatorio
verso i gay e le lesbiche.
Il 57% dei maschi e il 15% delle femmine ha
cambiato fede religiosa per l’orientamento sessuale.
(Poco: 10% ♂, 7% ♀; No: 13% ♂, 53% ♀)
COMUNITÀ
Il 68% dei maschi e il 59% delle femmine
vorrebbe che la comunità omosessuale fosse più
unita.
STEREOTIPI FEMMINILI
Le lesbiche sono troppo aggressive: 14% sì, 49% no.
La maggior parte delle lesbiche non desidera avere figli: 11%
sì, 51% no.
Le lesbiche non sono attraenti: 11% sì, 72% no.
Tutte le lesbiche sono mascoline: 6% sì, 82% no.
Le ragazze diventano lesbiche per colpa di fallimenti con il
sesso maschile: 5% sì, 90% no.
La sessualità lesbica è incompleta e infantile: 2% sì, 95% no.
Se incontrassero un “vero” uomo le lesbiche diventerebbero
eterosessuali: 0% sì, 96% no.
STEREOTIPI MASCHILI
Non sopporto i gay effeminati: 30% sì, 41% no.
I gay sono persone troppo aperte e libere alla sessualità:
16% sì, 55% no.
I gay frequentano locali per omosessuali solo per avere
rapporti promiscui: 15% sì, 53% no.
I gay amano fare sesso in maniera nascosta e clandestina:
13% sì, 51% no.
I gay sono troppo deboli emotivamente: 11% sì, 74% no.
Le relazioni tra gay possono essere durature quanto quelle
tra un uomo ed una donna: 9% no, 82% sì.
I gay possono lavorare solo in alcuni settori (ad esempio
moda, negozi di parrucchieri, mondo dello spettacolo,
Omogenitorialità
Famiglie Arcobaleno
Da 10 (2005) a 281 (2012) nuclei (190 L),
178 bambini (34 ricomposte + 144 pianificate, di cui
110 L, 31 GPA, 3 coparenting. 42% 0-3, 30% 46) Lomb, Lazio, ER, Piem, Tosc.
(2 nuove iscrizioni ogni 2 settimane circa)

Istituto Superiore di Sanità:
almeno 148.000 genitori,
minimo 100.000 bambini

L’Associazione Italiana di Psicologia ricorda che le affermazioni secondo cui i
bambini, per crescere bene, avrebbero bisogno di una madre e di un padre, non
trovano riscontro nella ricerca internazionale sul rapporto fra relazioni familiari e
sviluppo psico-sociale degli individui.
Infatti i risultati delle ricerche psicologiche hanno da tempo documentato come il
benessere psico-sociale dei membri dei gruppi familiari non sia tanto legato alla
forma che il gruppo assume, quanto alla qualità dei processi e delle dinamiche
relazionali che si attualizzano al suo interno.
In altre parole, non sono né il numero né il genere dei genitori -- adottivi o no
che siano - a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini,
bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che
ne derivano.
In particolare, la ricerca psicologica ha messo in evidenza che ciò che è
importante per il benessere dei bambini è la qualità dell’ambiente familiare che i
genitori forniscono loro, indipendentemente dal fatto che essi siano conviventi,
separati, risposati, single, dello stesso sesso.
I bambini hanno bisogno di adulti in grado di garantire loro cura e protezione,
insegnare il senso del limite, favorire tanto l’esperienza dell’appartenenza
quanto quella dell’autonomia, negoziare conflitti e divergenze, superare
incertezze e paure, sviluppare competenze emotive e sociali.
L’Associazione Italiana di Psicologia invita i responsabili delle istituzioni
politiche, sociali e religiose del nostro paese a tenere in considerazione i risultati
che la ricerca scientifica ha prodotto sui temi in discussione.
American Academy of Pediatrics
Il 20 marzo 2013 l’American Academy of Pediatrics (Aap) ha
pubblicato un importante documento in cui, oltre a ribadire le
conclusioni di una ricerca pubblicata nel 2006 («adulti
coscienziosi e capaci di fornire cure, siano essi uomini o
donne, etero o omosessuali, possono essere ottimi genitori»),
afferma che, «nonostante le disparità di trattamento
economico e legale e la stigmatizzazione sociale», trent’anni
di ricerche documentano che l’essere cresciuti da genitori
lesbiche e gay non danneggia la salute psicologica dei
figli e che «il benessere dei bambini è influenzato dalla
qualità delle relazioni con i genitori, dal senso di sicurezza e
competenza di questi e dalla presenza di un sostegno sociale
ed economico alle famiglie».
American Psychoanalytic Association
«È nell’interesse del bambino sviluppare un
attaccamento verso genitori coinvolti, competenti,
capaci di cure e di responsabilità educative. La
valutazione di queste qualità genitoriali dovrebbe
essere determinata senza pregiudizi rispetto
all’orientamento sessuale»
Policy statement: l’orientamento sessuale dei genitori è irrilevante ai
fini della loro abilità genitoriale

American Psychiatric Association, “Position statement on Adoption and Coparenting of Children by Same-sex Couples”, 2002.

American Psychological Association, “Policy statement on Sexual Orientation,
Parents, & Children”, 2004.

American Psychological Association, “Position statement on support of Legal
Recognition of Same-Sex Civil Marriage”, 2005.

American Academy of Child and Adolescent Psychiatry (1999), American
Academy of Family Physicians (2002), American Academy of Pediatrics
(2002), American Bar Association (1995, 1999 e 2003), American Medical
Association (2004), American Psychiatric Association (1997 e 2002),
American Psychoanalytic Association (2002), American Psychological
Association (1976 e 2004), Child Welfare League of America (1988), National
Adoption Center (1998), National Association of Social Workers (2002), North
American Council on Adoptable Children (1998), Voice for Adoption (2006),
British Psychological Society (2008)..
Risultati delle ricerche

danno

ruoli di genere

omoerotismo

pratiche e abilità genitoriali

funzioni cognitive, autostima e benessere psicologico

tolleranza
Riconoscimenti giuridici

Importanza della situazione socio-normativa su
qualità della vita, benessere, funzionamento e
relazioni familiari, salute psicofisica, autostima,
omofobia interiorizzata, stress da minoranza…

ALEATORIETÀ



Molti Paesi UE hanno leggi per il riconoscimento delle unioni
civili e dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma la
maggior parte di essi non riconoscono le leggi l’uno dell’altro.
Ad esempio, due lesbiche sono sposate in Belgio. Per
continuare a beneficiare dei loro diritti, responsabilità e
protezioni fuori dal Belgio, possono spostarsi solo verso uno dei
pochi Paesi UE che attualmente riconoscono il loro matrimonio.
L’assenza del riconoscimento reciproco genera serie violazioni
di uno dei più fondamentali principi dell’UE: la libertà di
movimento dei cittadini.
Cft. questione immigrazione tra paesi UE e cittadini nonUE
Corte Europea dei Diritti Umani



Non concedere la custodia dei figli esclusivamente
sulla base dell’orientamento sessuale è discriminatorio
e in contrasto con la Convenzione Europea sui Diritti
Umani.
Escludere le persone LGBT dall’adozione è
discriminatorio e in contrasto con la Convenzione.
(E.B. vs. Francia)
L’accudimento e l’amore sono fattori importanti
nell’allevamento dei bambini e non l’orientamento
sessuale dei genitori.
A scuola
Forte impatto della reazione dell’ambiente scolastico
“dove i figli incontrano la società”

Prima agenzia sociale in cui le famiglie si confrontano e in cui non possono
controllare i propri figli: può rinforzare il loro senso di inadeguatezza, può
comportare o amplificare difficoltà, aspettative negative di rifiuto, giudizio,
valutazione, ansia da prestazione, preoccupazioni per la quotidianità dei figli.

Universale ed obbligatoria + istituzione mainstream: potenzialmente ostile + fuori
dalla protezione dei genitori per lunghi periodi di tempo = imprevedibile, oltre il
controllo delle famiglie.

Differenze tra famiglie pianificate e ricomposte: diversa scelta di visibilità e
apertura (anche nella famiglia e nel vicinato) “assunzione di eterosessualità”.

Invisibilità del genitore non biologico

Differenze tra gli anni scolastici

Gioco complesso: comunità locale, organizzazione scolastica, singoli insegnanti,
famiglie nel complesso, singolo bambino
Bibliografia

Barrett, Helen, Tasker, Fiona, “Growing up with a gay parent: Views of 101 gay fathers on their sons' and daughters' experiences.”,
Educational & Child Psychology, Vol 18(1) 2001, 62-77, British Psychological Society, United Kingdom.

Bos, Henny M.W., Frank Van Balen, Dymphna C. Van Den Boom, Theo G. M. Sandfort, “Minority stress, experience of parenthood and
child adjustment in lesbian families”, Journal Of Reproductive And Infant Psychology, Vol. 22, N. 4, September 2004, 1–14.

Bottino, Margherita e Daniela Danna, La gaia famiglia, Asterios, 2005.

Herek, G. M., “Legal recognition of same-sex relationships in the United States: A social science perspective”, American Psychologist, 61
(6), 607-621, 2006.

Lindsay, Jo et al., “Stigma or Respect: Lesbian-parented Families Negotiating School Settings”, Sociology, Vol. 40, No. 6, 1059-1077,
2006.

Lingiardi, Vittorio, Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale, Il Saggiatore, Milano, 2007.

Pawelski, James G. et al., “The Effects of Marriage, Civil Union, and Domestic Partnership Laws on the Health and Well-being of Children”,
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
Ross, Lori E., “Perinatal Mental Health in Lesbian Mothers A Review of Potential Risk and Protective Factors”, Women & Health: a
multidisciplinary journal of women's health issues, Volume: 41 Issue: 3, 113 – 128, 10/12/2005.

Stacey, Judith, Biblarz, Timothy J., “(How) does the sexual orientation of parents matter?”, American Sociological Review, Vol 66(2) Apr
2001, 159-183, American Sociological Assn, US.
Strumenti utili…
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Comprendere l`omosessualità: elementi e teorie