REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO REGIONALE
DELLE RISORSE AGRICOLE
E ALIMENTARI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE
ALIMENTARI E FORESTALI
UNIONE EUROPEA
FEASR
www.sineflor.it
PSR Sicilia 2007/2013 Misura 124 Progetto Sineflor
RISULTATI ACQUISITI E TRASFERIBILI
Manuale tecnico per l’applicazione delle innovazioni
Progetto di sperimentazione pre-competitiva
Sinergie e innovazioni nell’orto-floricoltura
“La coltivazione del pomodoro da frutto fresco”
“La produzione di piante in vaso di agrumi ornamentali con frutto”
28 settembre 2011 - 27 dicembre 2013
Responsabile scientifico Dr. Fabio De Pasquale
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE PRE-COMPETITIVA
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “SINEFLOR”
“La coltivazione del pomodoro da frutto fresco”
“La produzione di piante in vaso di agrumi ornamentali con frutto”
RISULTATI ACQUISITI E TRASFERIBILI
Manuale tecnico per l’applicazione delle innovazioni
Premessa
Le produzioni orto-floricole in Sicilia, con particolare riferimento ai
comprensori vocati, sono meritevoli di essere continuamente valorizzate e pertanto necessitano di continue innovazioni di processo e di prodotto. Il mantenimento dell’alto livello qualitativo, indispensabile per
competere con la concorrenza nazionale ed internazionale, presuppone
un equivalente impegno, prima nel campo della ricerca scientifica e
nella successiva attività di sperimentazione pre-competitiva ed, infine,
nel trasferimento dei risultati nel comparto produttivo industriale.
POMODORO DA MENSA
La produzione annuale del pomodoro da frutto fresco o da mensa, coltivato in molte regioni italiane, è costante ed ammonta ad
1,3 milioni di quintali, di essa il 45% è siciliana.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
La superficie coltivata a pomodoro in Sicilia è per i 2/3 in
pien’aria, prevalentemente nel territorio agrigentino, ed 1/3 in
coltura protetta nel territorio ragusano. Le tipologie di pomodoro
più coltivate sotto serra in Sicilia risultano: costoluti (30%), cherry (50%), ciliegia-ovale e grappolo rosso (10%).
Il consumo annuale di pomodoro da mensa (15 Kg. procapite) è gradualmente passato dalle classiche varietà “insalatare”di
forma e grandezza variabili e di colore più verde che rosso, ai
moderni ibridi F1 caratterizzati frutti di colore rosso, piccoli e
riuniti a grappolo di forma tondeggiante “ciliegino” o allungato
“datterino”.
Il consumo di pomodoro da mensa è perlopiù concentrato tra
giugno e settembre.
AGRUMI ORNAMENTALI
La produzione di piante di agrumi ornamentali in vaso, per
qualità e quantità e nei diversi comprensori vocati siciliani, ha
consolidato la posizione di primato mondiale; l’attività produttiva
nasce e si sviluppa destinando a ornamentale, nel contesto del
vivaismo agrumicolo, piccoli lotti di piante che sistematicamente
venivano richieste da amatori del nord Italia e del nord Europa.
La sinergia fra i vivaisti e gli amatori ha contribuito al continuo
miglioramento delle caratteristiche qualitative delle produzioni.
L’avviamento dell’attività produttiva riguardante il comparto
ornamentale, dopo pochi anni, è diventata un’attività economica
trainante ed ha soppiantato la precedente attività vivaistica.
La produzione nazionale annua è di 5 milioni di piante, di esse
il 90% sono prodotte in Sicilia ed il restante 10% viene prodotto
in Toscana, Liguria, Puglia e Calabria
La superficie in Sicilia, destinata al comparto “agrumicoltura
ornamentale”, perlopiù protetta da rete antigrandine e da film
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
plastico, è di 300 ettari suscettibile ad un incremento annuale del
10%. Inoltre, ettari 25-30 sono la superficie destinata alla parte
vivaistica (vera e propria) del comparto, costituita dal campo di
piante madri (portinnesti e varietà), dal semenzaio, dai bancali
di radicazione e dal piantonaio. La suddetta produzione annuale
viene commercializzata perlopiù nei paesi del nord Europa e del
nord Italia.
Il PROGETTO SINEFLOR
In considerazione di quanto detto, in linea con il progetto originario, senza stravolgere obiettivi e finalità, il Responsabile scientifico, per meglio coordinare le azioni, ha verificato:
• Lo stato dell’arte presente in atto nelle imprese dei soci
dell’ATS e nel comprensorio;
• Le ultime novità (collaudate nel comparto della ricerca) riguardanti i substrati utilizzati nelle coltivazioni in fuori suolo nel comparto ortofloricolo;
• Le ultime novità (collaudate nel comparto della ricerca) riguardanti le nuove specie e/o varietà nel comparto ortofloricolo di pertinenza;
• Le ultime novità (collaudate nel comparto della ricerca) riguardanti la nutrizione organico-minerale nelle coltivazioni
in fuori suolo;
• L’evoluzione negli ultimi due anni delle esportazioni (in termini di qualità e quantità) verso i mercati più autorevoli del
nord Europa.
Le attività, previste nel progetto originario, sono state opportunamente corrette al fine di ottenere risultati che, una volta resi
noti alle imprese agricole soci dell’ATS e del comprensorio, incidano positivamente sulla produzione industriale di “pomodoro da
frutto fresco” e di “piante in vaso di agrumi ornamentali”.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
L’obbiettivo generale delle attività sperimentali del progetto, riguardanti i suddetti due comparti produttivi, ha riguardato il trasferimento all’impresa dei risultati della ricerca dopo essere stati
validati con la presente attività sperimentale.
L’Associazione Temporanea di Scopo “ATS”, addetta a svolgere
le attività di progetto, è costituita dai seguenti Partner, di seguito
raggruppati in funzione del loro ruolo.
I Partner del progetto sono
Enti pubblici di ricerca
Istituto di Genetica Vegetale, Palermo e Collesano Partner
Consorzio di Ricerca Bioevoluzione Sicilia, S. Margherita Belice Partner
Centri Regionali Tecnologie Agroalimentari, Palermo, Catania e Messina Partner
Imprese agricole
Az. Agricola Pipitone Nicolò, Az. Agricola Trapani Giacomo, Società Agricola Trapani S.r.l., Az. Agr. Florovivaistica Zerilli Fabrizio, Petrosino Petrosino Petrosino Marsala Partner
Partner
Partner
Partner
Fornitrici di beni e servizi
Trapani Piante Ornamentali soc. cooperativa, Marsala Ditta Liccardi Alfredo, Salerno Metalmeccanica Renda Srl, Marsala Capofila
Partner
Partner
Agile S.r.l. Tremestieri Etneo Partner
Marsala Partner
Associazioni imprese agricole
Confederazione Italiana Agricoltori, Il progetto per un armonico svolgimento è stato diviso in otto
azioni, ogni azione ha avuto attribuito un obbiettivo da perseguire; in funzione della qualificazione dei Partner e delle risorse
umane coinvolte, per ogni azione sono stati individuati il responsabile ed il coordinatore.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Le 8 azioni sono state raggruppate in tre macroattività:
“A” Predisposizione delle infrastrutture e degli impianti;
“B” Collaudo della ricerca;
“C” Trasferimento applicativo e coordinamento gestionale
Per ciascuna azione, di seguito sono sintetizzate gli obbiettivi,
le attività svolte, il Partner responsabile, il Coordinatore e la sede
operativa.
Azione 2: - Adeguamento delle strutture serricole
Macroattività “A”: Predisposizione delle infrastrutture e degli impianti per il collaudo della ricerca
Obbiettivi: Adeguamento ai protocolli sperimentali delle strutture
serricole, dell’impianto irriguo e delle centrali di fertirrigazione.
Attività svolta: Le strutture serricole delle superfici adibite a
campo dimostrativo di pomodoro e agrumi ornamentali sono
state oggetto di una accurata perizia e successiva manutenzione
ordinaria e di messa in sicurezza; gli interventi hanno riguardato le finestre al colmo, le riparazioni alle strutture portanti,
l’installazione della rete antiafide (serra pomodoro) ed antigrandine (serra agrumi) e del film di plastica. Inoltre, sono stati
riprogrammati le centrali di fertirrigazione e revisionati gli impianti irrigui; ove necessario sono state installate nuove testate
pompanti, nuove condutture e nuove elettrovalvole.
Semestre: 1° Sede operativa: Marsala
Partner responsabile: Metalmeccanica Renda
Hanno collaborato: Trapani piante ornamentali soc. coop., Società
Agricola Trapani s.r.l., Impresa Agricola Trapani Giacomo, Impresa
Agricola Pipitone Nicolò, Impresa Agricola Zerilli Fabrizio.
Coordinatore dell’azione: Ing. Renda Alessio
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Descrizione dell’attività
Nel primo semestre di attività, le serre 53 e 54 e le due serretunnel pertinenti al progetto, sono state oggetto di attente verifiche strutturali e funzionali dal professionista incaricato dal partner responsabile che ha provveduto ad effettuare gli interventi
necessari per un ordinario funzionamento. L’intervento ha riguardato: la revisione delle strutture portanti, delle finestre al colmo
e dell’installazione della rete antigrandine (serre agrumi), dell’installazione della rete antiafide (serre pomodoro) e l’adeguamento
dell’impianto irriguo e delle due centrali di fertirrigazione aziendali coinvolti nelle attività di progetto.
Le attività dell’azione 2, alla fine del primo semestre, sono state
considerate svolte. Ultimati gli interventi alle strutture e agli impianti sono stati effettuate le verifiche con opportuni simulazioni
di funzionamento. Le suddette verifiche, durante l’attività di progetto, sono state ripetute ogni tre mesi e quindi, al bisogno, sono
state effettuate regolazioni e/o riprogrammazioni.
Azione 1: - Addestramento team lavoro
Macroattività “B”: Collaudo della ricerca e trasferimento applicativo dell’innovazione.
Obbiettivi: assicurare l’interscambio informativo per i fini applicativi con lo scopo di migliorare la qualità delle attività di progetto e definire i protocolli tecnici di coltivazione.
Attività svolta: Il Responsabile scientifico e le risorse umane
qualificate dei Partner, hanno formato le risorse umane che, successivamente a diverso titolo, sono state coinvolte manualmente
nelle attività di trasferimento dei risultati della ricerca.
Semestre: 1° Sede operativa: Marsala
Partner responsabile: Trapani Piante Ornamentali Soc. coop.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Hanno collaborato: Istituto di Genetica Vegetale CNR, Consorzio
CERTA, Società Agricola Trapani s.r.l., Impresa Agricola Trapani Giacomo, Impresa Agricola Pipitone Nicolò, Impresa Agricola Zerilli Fabrizio, Consorzio BES, Agile s.r.l., Impresa Liccardi Alfredo
Coordinatore dell’azione: Dr. Fabio De Pasquale
Descrizione dell’attività
Responsabile scientifico, risorse umane qualificate del progetto,
Partner dell’ATS e le risorse umane, assunte e da assumere, a qualsiasi titolo, si sono incontrati allo scopo di conoscere e valutare le
attività sperimentali attinenti al progetto. Gli argomenti trattati
sono stati: descrizione dei protocolli sperimentali e applicazione
delle nuove tecnologie pertinenti alle due filiere produttive del
progetto ed il trasferimento dei risultati, in itinere e finali, della
sperimentazione agli operatori di riferimento del comprensorio.
La citata azione 1 è stata considerata svolta, alla fine del primo
semestre di attività di progetto, anche se il Responsabile scientifico e/o il Coordinatore di azione, tutte le volte che lo hanno
ritenuto opportuno, hanno indetto incontri di lavoro e/o seminari, descrittivi ed operativi, coinvolgendo uno o più partner e le
risorse umane attinenti all’argomento relativamente ad attività di
progetto meritevoli di ulteriori delucidazioni
Azione 3: - Campo dimostrativo “ pomodoro”
Macroattività “B” Collaudo della ricerca e trasferimento applicativo dell’innovazione.
Obbiettivo: ottimizzare la qualità della produzione di frutto fresco di pomodoro e la quantità mensile ed annuale di prodotto
per mq., i parametri produttivi sono stati rilevati ed elaborati per
essere valorizzati anche in altri contesti.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Attività svolta: I cicli di coltivazione in fuorisuolo dei quattro
ibridi F1 di pomodoro sono stati effettuati su substrato artificiale (torba e agriperlite) contenuto in sacchi di plastica poggiati su
canaletta al fine di recuperare la soluzione nutritiva superflua.
I regimi nutrizionali delle 5 tesi di 200 piante hanno riguardato gli elementi nutritivi N-P-K-Ca-Mo-Se. La quantità
e la qualità della produzione dei quattro ibridi e di ciascuna tesi è stata rilevata periodicamente e rapportata all’annualità e per mq di superficie coltivata.
Semestre: 1° - 2° - 3° - 4° Sede operativa: Marsala
Partner responsabile: Impresa agricola Giacomo Trapani
Hanno collaborato: Istituto di Genetica Vegetale CNR, Consorzio
CERTA, Società Agricola Trapani s.r.l., Impresa Agricola Pipitone
Nicolò, Trapani piante ornamentali soc.coop, Impresa Agricola
Zerilli Fabrizio, Agile s.r.l..
Coordinatore dell’azione: Prof. Fabio D’Anna
Premessa sull’importanza alimentare del pomodoro
Il pomodoro è un alimento povero di calorie, con un buon contenuto in elementi minerali ed oligoelementi, ricco di acqua e dotato di molte vitamine idrosolubili.
Il principale ingrediente è l’acqua (94%), le proteine non superano l’1% e i grassi corrispondono allo 0,2%.
Nella componente acquosa del pomodoro sono disciolti molti sali minerali e oligoelementi, primo tra tutti il potassio (297
mg/100gr) seguito dal fosforo (26 mg/100gr).
Tra gli oligoelementi, è presente il ferro (0,3 mg/100gr) e lo
zinco (0,11 mg/100gr).
Il caratteristico sapore del pomodoro è dovuto agli acidi citrico
e malico, presenti nella sua polpa, in grado di stimolare l’appetito
e rigenerare i tessuti.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
L’elevato contenuto in minerali, vitamine, antiossidanti ed il
basso apporto calorico fanno del pomodoro un “alimento-farmaco” che associa proprietà curative a componenti nutrizionali.
Descrizione dell’attività sperimentale
L’attività sperimentale su pomodoro da frutto fresco è riferibile
alla coltivazione condotta in fuori suolo su substrato inerte; il protocollo dell’attività sperimentale è stato pianificato nel rispetto a
quanto programmato nel progetto ed in funzione degli ultimi risultati della ricerca ed ha riguardato le scelte varietali, la nutrizione minerale, le tecniche colturali ed il monitoraggio dell’attività.
La coltivazione in fuori suolo del pomodoro, è stata strutturata
del tipo a ciclo chiudibile (col recupero della soluzione nutritiva
in esubero) utilizzando sacchi preconfezionati di substrato poggiati su una apposita canaletta per lo smaltimento della soluzione
nutritiva in esubero.
Al trapianto A 20 giorni dal trapianto
I quattro ibridi F1 nei due cicli di coltivazione, sono stati coltivati nello stesso substrato artificiale (agriperlite + torba) contenuto nei suddetti sacchi e sottoposti ad un solo regime idrico e
cinque regimi nutrizionali, la densità delle piante è stata di tre per
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
mq. I quattro ibridi F1 di pomodoro da frutto fresco sono stati: 2
a frutto grande ovale “Paride ” e tondo liscio “Bybal ” e 2 a frutto
piccolo ciliegino “Tyty” e datterino “Ornela“.
I cinque regimi nutrizionali applicati sulle quattro varietà sono
stati: la soluzione nutritiva standard, costituita da macro e micro
elementi, che ha rappresentato il controllo, 2 soluzioni nutritive nelle quali è stato incrementato il molibdeno in due diverse
concentrazioni ed altre due soluzioni nutritive con due concentrazioni di selenio. Lo schema sperimentale è stato il seguente:
cinque tesi per varietà, costituite da 100 piante, dislocate in due
parcelle comprendente le quattro varietà. La quantità e la qualità
della produzione è stata continuamente rilevata per determinarne i corrispettivi parametri giornalieri e la relativa variabilità durante il ciclo produttivo. La fertirrigazione è stata effettuata con
impianto fisso di irrigazione a goccia, collegato ad una piccola
centrale di fertirrigazione, alimentata da un software collegato
a un PC, per programmare il numero degli interventi irrigui, la
durata, il pH della soluzione nutritiva e la concentrazione degli
elementi minerali (macro e microelementi). Le fasi fenologiche e
produttive e lo stato sanitario sono state continuamente monitorate a partire dal trapianto e per tutta la durata della coltivazione.
I dati acquisiti, delle cinque tesi sperimentali e dei due cicli di
produzione, opportunamente elaborate, hanno dato un quadro
completo dell’andamento vegeto-produttivo; oltre alla possibilità
di effettuare valutazioni sulle tecniche colturali e sull’opportunità dell’avviamento della produzione industriale di pomodoro da
frutto fresco.
Dalla produzione del terzo grappolo ed a cadenza settimanale
sono stati effettuate rilievi su campioni di pomodoro provenienti
da cinque piante delle quattro varietà “F1” nelle rispettive cinque
tesi.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
A partire dal terzo grappolo di pomodoro delle quattro varietà “F1” sono stati effettuati i prelievi dei frutti a maturità commerciale per la determinazione dei parametri merceologici essi
sono stati correlati con la varietà, con gli interventi colturali ed in
particolare con le cinque soluzioni nutritive, e con i parametri di
qualità internazionali di riferimento.
La quantità della produzione è stata rilevata su tutte le piante
ogni qualvolta erano presenti frutti a maturazione commerciale; infine, la produzione è stata rapportata a quella giornaliera e
quindi mensile ed annuale e per unità di superficie.
L’acqua e la soluzione nutritiva
La nutrizione minerale, oltre a quella idrica e carbonica, ha riguardato gli elementi chimici assorbiti dal substrato attraverso l’apparato
radicale. Gli elementi minerali, ad eccezione di quelli chelati (naturali
o artificiali), sono stati captati dalle radici sotto forma di ioni e sono
distinti in micro e macro in funzione delle quantità assorbite. Al primo
gruppo appartengono N, P, K, S, Mg, mentre al secondo appartengono
Cu, Fe, Mn e Zn.
La nutrizione minerale
Il protocollo sperimentale ha previsto 5 soluzioni nutritive, la
soluzione nutritiva standard, costituita da macro e microelementi
(NO3, NH4, H2PO4, SO4, K, Ca, Mg, Fe, Mn, Zn, Mo, Cu) che rappresenta il controllo, due soluzioni nelle quali è stato incrementato il Molibdeno in due diverse concentrazioni (2µM e 4µM) e
altre due soluzioni nutritive con due concentrazioni di Selenio
(1µM e 2µM). Lo schema sperimentale è stato il seguente: le cinque tesi per varietà sono costituite da 100 piante, dislocate in due
parcelle comprendente le quattro varietà. La quantità e la qualità
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
della produzione saranno continuamente rilevate per determinarne i corrispettivi parametri giornalieri e la relativa variabilità durante il ciclo produttivo.
Centrale di fertirrigazione con software collegato a un PC
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Contenuto e rapporto degli elementi minerali
nella soluzione nutritiva “controllo”
Parametri vegeto-produttivi e chimici rilevati
Essendo, l’ampliamento del calendario annuale di produzione
del frutto fresco di pomodoro uno degli obbiettivi del progetto,
nel substrato sono state trapiantate a gennaio 2012 le piantine
con zolletta delle quattro varietà F1 destinate per la produzione
primaverile - estiva, mentre a settembre 2012 sono state trapiantate le piantine F1 destinate alla produzione autunnale e invernale. L’irrigazione è stata effettuata con impianto fisso collegato ad
una piccola centrale di fertirrigazione costruita per la prova nella
quale sono stati programmati: durata dell’intervento irriguo, numero degli interventi nelle 24 ore e la concentrazione dei sali
minerali. La suddetta programmazione ha subito variazioni di settimana in settimana a seconda delle condizioni climatiche e della
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
fase fenologica e produttiva delle piante.
A cadenza quindicinale sono stati effettuati i rilievi sull’andamento fenologico e produttivo esaminando i campioni di cinque
piante delle quattro varietà “F1” e delle 5 tesi.
Rilievi effettuati su ciascuna varietà F1
Sono stati rilevati i seguenti aspetti:
• caratteristiche vegetative delle piante (vigoria, copertura fogliare, struttura) e l’eventuale presenza di patogeni e fisiopatie;
• quantità di prodotto rilevata su piante omogenee scelte all’interno della parcella conteggiando e pesando a ogni raccolta
la produzione e il numero dei frutti commerciali, lo scarto
suddiviso tra prodotto di calibro ridotto (frutti piccoli), frutti
deformati, frutti spaccati e con marciume apicale;
• aspetti qualitativi delle bacche: forma, dimensione, regolarità della forma, colore, uniformità di colore, viraggio,
consistenza della polpa valutata attraverso l’impiego di uno
strumento (dinamometro 53-505) effettuando quattro misurazioni per frutto, grado brix, contenuto di acido ascorbico e
acidità totale;
• le determinazioni analitiche dei costituenti chimici dei singoli campioni, previa mineralizzazione, sono stati determinati attraverso spettrofotometria in assorbimento atomico.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Filare di piante di pomodoro prossime
all’inizio della maturazione del 1° palco
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Primo palco della varietà Tyty (a bacca piccola)
Primo palco della varietà Ornela (a bacca piccola)
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Primo palco della varietà Bybal (a frutto grosso)
Primo palco della varietà Paride (a frutto grosso)
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
La qualità del frutto fresco di pomodoro dipende dalla varietà e/o dall’ibrido F1 coltivato e dalla tecnica di coltivazione, a
riguardo riveste particolare importanza la coltivazione in fuori
suolo per la possibilità di variare tempestivamente la soluzione
nutritiva nella concentrazione e nella composizione degli elementi minerali; meglio se, la suddetta variazione, è facilitata e razionalizzata gestendo gli interventi di fertirragazione con impianto
programmabile.
La raccolta dei pomodori è avvenuta a completa colorazione
delle bacche, dato che i frutti che maturano sulla pianta presentano un profilo qualitativo migliore rispetto a quelli raccolti subito
dopo l’invaiatura.
Mostra pomologica di progetto
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
I risultati
La qualità dei frutti (colore, caratteristiche fisiche, uniformità
della pezzatura e consistenza dei frutti) durante l’intero ciclo produttivo è risultata costante, caratteristica importante e da attribuire alla tecnica del fuori suolo con particolare riferimento alla
nutrizione minerale ben gestita e razionalizzata.
La produzione è stata quantitativamente diversa nelle quattro
varietà F1 e non si è differita di molto nei due cicli di produzione.
La produzione totale è stata di 3,21 kg/pianta pari a 8,04 kg/mq
raccolti su una media di 6 palchi. Essa è riassunta nella figura
seguente nella quale si evidenzia il rapporto fra le diverse varietà.
La produzione totale su una media di 6 palchi
Nelle tavole successive viene evidenziata la produzione del primo, terzo e quinto palco delle quattro varietà e delle cinque tesi.
Maggiore importanza è stata data alla qualità del frutto fresco
delle quattro varietà e delle corrispettive cinque tesi; in particolare,
sono stati valutati gli aspetti qualitativi delle bacche: la forma, la
dimensione, la regolarità della forma, il colore, l’uniformità di colore, il viraggio e la consistenza della polpa. I su citati caratteri qualitativi, valutati in laboratorio e testati in occasione delle mostre pomologiche (attraverso “panel test” appositamente proposti), hanno
fatto evidenziare caratteristiche organolettiche eccellenti nelle tesi
“molibdeno 1” e “molibdeno 2” delle quattro varietà.
Avendo avuto questa attività sperimentale anche lo scopo di
migliorare l’aspetto nutraceutico del frutto di pomodoro, è stata
data molta importanza alle caratteristiche qualitative, rilevate per
via analitica sulle campionature effettuate periodicamente sulle
quattro varietà e sulle cinque tesi. Infatti, oltre alle analisi di routine “determinazione della consistenza della polpa, grado brix,
acidità totale e contenuto di acido ascorbico” sono state effettua-
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
te le determinazioni analitiche dei costituenti chimici dei singoli
campioni. Nelle successive due tavole si evidenziano, sulle quattro varietà e sulle cinque tesi, il residuo secco rifrattometrico ed
il contenuto in acido ascorbico.
La determinazione analitica dei costituenti chimici dei campioni
di frutti delle cinque tesi delle quattro varietà, è stata effettuata,
previa mineralizzazione, attraverso spettrofotometria in assorbimento atomico ed ha avuto lo scopo di valutare la metabolizzazione del selenio e del mobildeno.
Nelle successive tavole si evidenzia il contenuto di selenio e
molibdeno rilevati nel frutto di pomodoro e nel substrato tramite
Assorbimento Atomico (AAS) e ICP e il rapporto fra il contenuto
di selenio nel substrato e nei frutti delle quattro varietà
Rapporto fra il contenuto di selenio nel substrato
e nei frutti delle quattro varietà
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Contenuto di selenio nei frutti
delle due corrispettive tesi delle quattro varietà
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Contenuto di molibdeno nei frutti
delle due corrispettive tesi delle quattro varietà
Dalle analisi, preminentemente riferite alla qualità del frutto fresco delle quattro varietà e delle corrispettive cinque tesi, ed in particolare: “alla forma, alla dimensione, alla regolarità della forma, al
colore, all’uniformità di colore, al viraggio e alla consistenza della
polpa”, “alle caratteristiche organolettiche”, “alla consistenza della
polpa, al grado brix, all’acidità totale e al contenuto di acido ascorbico” ed “al contenuto dei costituenti chimici dei singoli campioni”,
è stato evidenziata l’incidenza positiva del molibdeno, aggiunto
nella soluzione nutritiva, sulla qualità dei frutti; il molibdeno nella
concentrazione di “4µM”, essendosi creato accumulo nel substrato,
ha fatto evidenziare fenomeni di stanchezza a scapito della produzione, pertanto i risultati migliori e soddisfacenti sono stati ottenuti
nella tesi con la concentrazione di “2µM”.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Il selenio, antiossidante e tossico per l’uomo (a dosi elevate),
addizionato nella soluzione nutritiva standard nelle due concentrazioni “1µM” e “2µM” ha fatto evidenziare un contenuto di selenio nei frutti non diverso nelle due tesi e non è stata mai superata
la concentrazione dannosa per l’uomo, quindi ha migliorato le
caratteristiche merceologiche e salutistiche rendendo il frutto di
pomodoro un alimento nutraceutico per l’uomo.
Le innovazioni di prodotto e di processo produttivo
L’applicazione dei risultati della ricerca nella coltivazione in fuori suolo è quanto di utile ci possa essere nel produrre una innovazione di processo e quindi di prodotto; nella fattispecie venendo
meno la variabilità del terreno agrario, l’attività sperimentale è
stato più facile gestirla ed i risultati dell’applicazione sono molto
più attendibili e ripetibili.
Le innovazioni per le suddette quattro varietà di pomodoro
hanno riguardato la nutrizione minerale finalizzata al miglioramento delle caratteristiche qualitative della produzione, pertanto
importanti sono stati i rilievi effettuati sia in campioni di substrato che nei campioni dei frutti delle quattro varietà prima riportati
e commentati.
Le innovazioni di processo
La concimazione minerale è stata innovata con l’aggiunta di
molibdeno e di selenio, che sono stati rilevati nei frutti delle
quattro varietà; è stato dimostrato che il molibdeno ha dato i
migliori risultati alla concentrazione di “2µM”, mentre le due concentrazioni (“1µM” e “2µM”) di selenio, hanno fatto evidenziare
nei frutti un contenuto di selenio di poco diverso ed in quantità
ottimale.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Le innovazioni di prodotto
I frutti delle quattro varietà, oggetto dell’attività sperimentale,
hanno manifestato caratteristiche merceologiche migliorate da
attribuire al molibdeno e migliori caratteristiche salutistiche da
imputare al selenio, tali da rendere il frutto di pomodoro un alimento nutraceutico per l’uomo.
Azione 4: - Campo dimostrativo “agrumi ornamentali”
Macroattività “B” Collaudo della ricerca e trasferimento applicativo dell’innovazione.
Obbiettivo: Migliorare lo standard produttivo: aumentando la variabilità con la coltivazione di nuove specie, introducendo e validando il “nuovo” metodo di propagazione “mist propagation”, per
incrementare la produzione mensile ed annuale di piante in vaso,
con buone qualità merceologiche e per mq. di superficie protetta.
Attività svolta: Sono stati coltivati sei genotipi di Citrus ed affini, parte di essi provenienti dalla collezione storica dell’Orto botanico di Palermo; le piante sono state ottenute secondo
due metodi di propagazione: il metodo tradizionale consistente
nell’ottenimento della pianta innestata “seme – semenzale – innesto - pianta innestata” ed il metodo innovativo consistente
nell’ottenimento della pianta franca “talea – radicazione - pianta
franca”.
Per l’ottenimento della pianta innestata è stato indispensabile avere a disposizione i campi di piante madri dei corrispettivi portinnesti e varietà che s’intendono coltivare; mentre, per
l’ottenimento della pianta franca è stato sufficiente disporre del
campo di piante madri delle varietà che s’intendono coltivare,
per queste ultime la condizione indispensabile è la capacità rizogena anche se con l’applicazione di determinate tecnologie:
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
talea con foglia, adatto substrato e bancali adatti per l’applicazione della tecnica del “mist propagation”.
Le piante franche, provenienti da due epoche di radicazione
“febbraio” e “luglio”, sono state coltivate in due volumi di vaso,
su due substrati commerciali, con un regime idrico e due nutrizionali e messe a confronto con quelle innestate.
Le due tipologie di vaso sono state il diametro cm. 15 e cm. 19,
i substrati commerciali “Bucanvillea e “Tirreno”, i regimi nutrizionali hanno riguardato il diverso rapporto fra gli elementi
nutritivi N – P – K – Ca – Fe – Mg fermo restando l’apporto degli
altri micro elementi.
Con riferimento alla coltivazione delle piante in vaso, i diversi trattamenti hanno indotto una certa variabilità riferibile alla
qualità e quantità, mensile ed annuale per mq, di piante prodotte e coltivate nei due volumi di vaso, con i due regimi nutrizionali e con piante delle due tipologie “franca” ed “innestata” e fra
quelle innestate fra i due portinnesti utilizzati.
Semestre: 1° - 2° - 3° - 4° Sede operativa: Marsala
Partner responsabile: Società Agricola Trapani s.r.l.
Hanno collaborato: Istituto di Genetica Vegetale CNR, Consorzio CERTA, Impresa Agricola Pipitone Nicolò, Trapani piante ornamentali soc.coop ,Impresa Agricola Zerilli Fabrizio, Agile s.r.l.,
Metalmeccanica Renda
Coordinatore dell’azione: Dr. Fabio De Pasquale
Descrizione dell’attività
Premessa
L’attività, riconducibile ad una attività di sperimentazione “precompetitiva”, ha collaudato, come previsto, i risultati di attività
di ricerca pregressa. Con la finalità di avere risultati applicabili
nell’agrumicoltura ornamentale condotta a livello industriale e
27
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
finalizzata a migliorare la qualità della produzione di piante in
vaso di agrumi con frutto.
Questa sperimentazione si è avvalsa di due apprestamenti protettivi “serre” della superficie di mq. 10.000, caratterizzati da
struttura metallica con apertura motorizzata al colmo e manuale
ai lati; le coltivazioni sono state protette dalle calamità naturali
da rete antigrandine e da film di plastica, quest’ultimo, annualmente, è stato installato da ottobre a maggio.
Le piante utilizzate in questa attività di sperimentazione precompetitiva erano una parte “piante franche” prodotte con la
tecnica innovativa “mist propagation” e l’altra parte “piante innestate” prodotte con la tecnica tradizionale; nell’ambito delle due
tecniche, adottate per la produzione delle piante, non sono state
condotte prove sperimentali ma soltanto sono state attenzionate
le tecnologie di produzione al fine di razionalizzarle e di migliorare i rendimenti quali-quantitativi delle piante prodotte e da coltivare.
L’agrumicoltura ornamentale per quanto riguarda le specie, le
varietà e i portinnesti fa riferimento alle piante arboree coltivate
per la produzione di frutta, appartenenti alle specie del genere Citrus ed dei generi affini Fortunella e Poncirus; le specie e le varietà
appartenenti ai suddetti generi e agli ibridi, per convenzione ad
oggi sono stati distinti in varietà, caratterizzati per la produzione
di frutta ed in portinnesti utilizzati per migliorare la plasticità di
adattamento al terreno agrario.
Nell’agrumicoltura ornamentale, con specifico riferimento alle
tecniche di propagazione, è opportuno suddividere i genotipi in
due grandi gruppi, ovvero quelli con elevata predisposizione alla
moltiplicazione per talea e quelli che, al contrario, evidenziano
una capacità di rizogenesi scarsa o nulla.
28
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
L’attività produttiva può essere distinta in due fasi: la prima “vivaistica” relativa alla produzione di piante franche e/o innestate
da destinare alla coltivazione e la seconda fase di “coltivazione
e produzione” di piante con frutto da commercializzare e quindi
destinate all’utente finale.
Presupposto indispensabile per lo svolgimento di questa attività
è quello di disporre dell campo di piante madri certificate delle
corrispettive specie, varietà e portinnesti che s’intendono produrre, in alternativa il materiale vegetale (semi, talee e marze) deve
essere reperito da vivaisti che dispongono delle relative piante
madri certificate.
Comparto vivaismo
Le imprese del comparto “vivaismo”, possono produrre piante innestate optando per il metodo di propagazione tradizionale “seme - semenzale – marza - innesto – pianta bimembre” che
prevede la semina del seme del portinnesto, la coltivazione del
semenzale e l’innesto della specie e/o varietà da coltivare.
In alternativa, al fine di ridurre la variabilità attribuibile al seme,
è possibile escludere il suddetto metodo di propagazione tradizionale e unificare le infrastrutture vivaistiche per tutte le specie.
In particolare, per le specie e/o varietà con buona capacità rizogena (Citrus limon, Citrus mitis o madurensis, Citrus medica e
ibridi vari) il materiale vegetale “talee”, proveniente dal campo
di piante madri, viene utilizzato tal quale per la produzione di
barbatelle franche di piede. Per le specie che sono caratterizzate
da una capacità di rizogenesi scarsa o nulla il materiale vegetale
sarà costituito da “talee con foglia” del portainnesto con buona
capacità rizogena e da marze provenienti dal campo di piante
madri delle specie e/o varietà. A sua volta, dopo avere effettuato
l’innesto-talea, i due bionti vengono utilizzati per la produzione
29
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
di barbatelle bimembri applicando la tecnica di radicazione “mist
propagation”.
Quest’ultima tecnica, oggi sempre più diffusa nelle strutture vivaistiche bene attrezzate, consiste nel prelevamento contestuale di
talee e marze dalle rispettive piante madri; nell’esecuzione dell’innesto a tavolo e nel disporre, immediatamente dopo l’innesto, gli
innesti talea in ambiente di radicazione “mist propagation”. A tal
fine si prestano soltanto i portinnesti con buona capacità rizogena,
quali il Citrus volkameriana e/o il Citrus macrophilla che a sua volta manifestano un buon comportamento agronomico nella coltivazione in fuori suolo e con adatti substrati commerciali.
Campo di piante madri, piante prima
dell’asportazione delle talee e/o marze
30
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Piante madre dopo l’asportazione delle talee e/o marze
Bancale di radicazione ”mist propagation” pronto
31
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Talee pronte per la radicazione
Bancale di radicazione “mist propagation” con taleaggio in corso
32
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Barbatelle nella fase di rinvaso nel vaso diametro cm.12
Piantonaio, barbatelle in coltivazione nel vaso diametro cm. 12
33
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Piantonaio, barbatelle pronte per essere rinvasate
nel vaso definitivo diam. cm. 15 o cm.19
Contestualmente all’applicazione della tecnica di radicazione
“mist propagation”, applicata a tutte le specie e/o varietà per la
produzione industriale di piante (franche e/o bimembri) ornamentali di agrumi con frutto, sono state attenzionate le tecnologie di produzione al fine di razionalizzarle e di migliorare i rendimenti quali-quantitativi.
Allo scopo sono stati messi a punto i seguenti parametri:
• la temperatura basale minima “20 – 21° C”, il controllo elettronico della stessa e la registrazione,
• l’U. R. minima all’interno dei tunnel di radicazione “95 %”, il
controllo elettronico della stessa e la registrazione, (eccesso o
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
difetto determina rallentamento della radicazione o filloptosi);
La tecnica di propagazione agamica, escludendo il seme, induce
un miglioramento qualitativo al prodotto finale “pianta da commercializzare” in termini di “uniformità di prodotto” importante
per una produzione industriale; inoltre, riduce i costi unitari ed
il tempo occorrente per la produzione, la riduzione del tempo di
produzione è di importanza rilevante, infatti consente di meglio
adeguare la produzione alla richiesta di mercato.
Comparto coltivazione e produzione
Premessa
Le barbatelle, franche o bimembri, dopo una prima coltivazione
in piantonaio nel vaso diametro cm. 10 - 12 (comparto vivaismo),
vengono trasferite al comparto coltivazione previo trapianto nel
vaso definitivo; contestualmente viene eseguita la prima potatura consistente nel taglio dell’astone; l’altezza del suddetto taglio
determina il punto di imbrancatura della futura pianta e pertanto
deve essere correlato al diametro del vaso di coltivazione; in particolare, l’altezza dell’imbracatura dal colletto deve essere uguale
o di poco superiore al diametro del vaso di coltivazione.
La tecnica di coltivazione della pianta ad alberello prevede la
libera vegetazione per i primi 6 - 8 mesi; quando l’apparato radicale è sufficientemente sviluppato ed in equilibrio con la chioma
viene effettuato il primo intervento di drastica potatura, che è
opportuno effettuarlo prima di uno dei due flussi vegetativi degli
agrumi; la vegetazione che ne deriva sarà caratterizzata da rami
ad internodi raccorciati e da rami con sviluppo standard. Con le
successive potature questi ultimi rami saranno potati allo scopo di
stimolare il risveglio delle gemme ascellari dei rami ad internodi
raccorciati con produzione di fiori e di frutti.
35
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
L’attività di sperimentazione pre-competitiva
Ha riguardato la coltivazione delle piante franche di limone
coltivate in due volumi di vaso (diametro “15” e “19”) e collocate nella serra 53, le suddette piante franche provenivano da due
epoche di radicazione “marzo” e “luglio” 2011; e la coltivazione
delle piante innestate su semenzali di Citrus macrophilla e Citrus wolkameriana, coltivate in un solo volume di vaso (diametro
“19”) e collocate nella serra 54, dette piante innestate provenivano da un vivaio specializzato che al momento dell’approvazione
del progetto disponeva degli adeguati quantitativi di semenzali
dei portinnesti previsti nella sperimentazione e che pertanto ha
provveduto alla produzione delle relative piante bimembri.
L’attività sperimentale riguardante la coltivazione delle piante autoradicate è stata intrapresa nel mese di febbraio 2012,
contestualmente venivano innestati i semenzali dei due portinnesti e successivamente è stata anche intrapresa la coltivazione
delle piante bimembri. Tutte le piante sono state coltivate su
due substrati commerciali ed irrigate con due soluzioni nutritive, provenienti dall’impianto di fertirrigazione aziendale di
“ferla nuova”, nel quale sono stati programmati i contenuti in
elementi nutritivi (macro e microelementi), il pH, la conducibilità, il numero di interventi nelle 24 ore e la durata dell’intervento, questi due ultimi parametri sono stati diversificati in
funzione delle variabili climatiche e della fase fenologica delle
piante. L’irrigazione è stata del tipo localizzata a goccia con
acqua di falda semplice e/o acidulata e/o soluzione nutritiva a
seconda dello stadio fenologico della pianta e della salinità del
substrato del vaso “conducibilità”.
36
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Attività sperimentale su piante franche “serra 53”
Nell’intento di avere risultati prima della scadenza del progetto, sono state utilizzate le piante franche di Citrus provenienti da
radicazioni effettuate prima dell’inizio dell’attività del progetto
ed, in particolare, provenienti dalla radicazione di febbraio e luglio del 2011. Le piante franche “barbatelle” erano provenienti
da radicazione di talee con foglia, prodotte con la tecnica di propagazione “mist propagation”, esse ad aprile e a settembre dello
stesso anno 2011 erano state invasate nel vaso (diametro 12 cm),
coltivate in serra (piantonaio) a sesto stretto (20-30 piante/mq)
ed irrigate per aspersione.
Le suddette piante franche nel passaggio alla fase di coltivazione, consistente nel travaso nel vaso definitivo diametro “cm.15” e
“cm.19”, sono state potate rispettivamente a cm. 15 ed a cm. 25
dal colletto, al fine di produrre piante di diversa taglia, allevate ad
alberello e con chioma proporzionata al vaso.
Le piante coltivate in vaso “15” sono state disposte in una settore della serra ad una densità di 6,2 piante per mq, mentre quelle
coltivate in vaso “19” sono state disposte nel restante spazio della
stessa serra ad una densità di 3,6 piante/mq., esse sono state coltivate su due substrati ed irrigate con due soluzioni nutritive.
Le tesi per ciascuna delle due varietà sono state 8 di 600 piante
sistemate ad una densità di 6,2 e di 3,6 piante per mq. I volumi
irrigui sono stati diversificati oltre che in funzione del volume dei
vasi, anche in funzione del substrato, delle variabili climatiche e
della fase fenologica
37
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Coltivazione di piante franche in vaso “15” a 60 gg. dal travaso
Targa descrittiva della tesi di riferimento
38
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Coltivazione di piante franche in vaso “15” a 60 gg.
dal travaso da travasare nel vaso “19”
Targa descrittiva della tesi di riferimento
39
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
In particolare, le barbatelle provenienti dai bancali di radicazione, dopo essere state coltivate per tre mesi nel vaso “12”, sono
state trapiantate nel vaso “15” e traslate nella serra 53 e sistemate
metà ad una densità di 6,2 per mq e l’altra metà ad una densità
di 3,6 piante per mq. Le piante sistemate ad una densità di 6,2
piante per mq. sono state coltivate nel vaso “15” fino alla fine
dell’attività sperimentale; mentre le altre, sistemate ad una densità di 3,6 piante per mq, nell’agosto 2012 sono state travasate nel
vaso definitivo “19”, nel quale restarono fino alla fine dell’attività
sperimentale.
Oltre alla ordinarie cure colturali: trattamenti antiparassitari,
irrigazioni, frequenti rimozioni dei vasi per evitare l’affrancatura
a terra della pianta e installazione dell’ancoraggio a terra del vaso
con appositi sostegni in acciaio, a partire dal mese di luglio, sia
sulle tesi delle piante coltivate nel vaso “15” che su quelle nel vaso
“19” sono stati avviati i prelievi mensili costituiti dalle diverse
parti della pianta (radici, fusto e foglie) e del substrato di coltivazione. I campioni di ogni tesi e per ogni prelievo, per essere rappresentativo della tesi, è stato prelevato dalle radici, fusti, foglie
e substrato di venti piante appositamente distrutte; i campioni di
tutte le tesi sono stati conferiti al consorzio CERTA per la determinazione della componente organica e minerale; i risultati analitici
tabellati ed interpretati sono stati utili a determinare in maniera
obbiettiva le eventuali carenze e/o l’evolversi del rapporto C/N
utile per valutare l’approssimarsi della fioritura dovuta all’avvenuta differenziazione a fiore delle gemme.
40
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Variabilità del rapporto C/N nelle tesi di ottobre, dicembre e febbraio
Tesi “9” “11” “13” ”15” soluzione nutritiva B (b1 b2)
Tesi “25” “27” “29” “31” soluzione nutritiva A (a1 a2)
Dal 15 al 20 luglio, su tutte le tesi, è stata effettuata la potatura
di “produzione” cosi chiamata perché la vegetazione proveniente
da essa è stata quella nella quale era prevedibile la differenziazione a fiore delle gemme ascellari; la suddetta potatura è consistita
nell’asportare il 70-80% di chioma che a sua volta è stata utilizzata per determinare la sostanza secca per pianta e valutare quindi
come, a quella data, si diversificava la vigoria delle piante delle
diverse tesi.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Piante di limone coltivate nel vaso “15” prima della potatura di luglio
Piante di limone coltivate nel vaso “15” dopo la potatura di luglio
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
L’anzidetto intervento di potatura è stato preceduto, di 15 giorni, da un trattamento con un fitoregolatore “Paclobutrazol”; il
suddetto trattamento è stato ripetuto, dopo la potatura, sui nuovi
germogli di 5-10 cm.
La sostanza secca del materiale vegetale della potatura del 30/07/2012
La sostanza secca delle varietà correlata
ai substrati e alle soluzioni nutritive
Sol. nutritiva A (A1-A2)
Sol. nutritiva B (B1-B2)
Totale zagara bianca
ZAGARA BIANCA
Tirreno Bucanvillea
Kg. 117,69 54,29%
Kg. 100,80
Kg. 89,89 51,56%
Kg. 84,42
Kg. 207,58 52,84%
Kg. 185,22
Sol. nutritiva A (A1-A2) Sol. nutritiva B (B1-B2) Totale lunario
LUNARIO
Kg. 120,05 50,82% Kg. 116,17
Kg. 101,78 52,16% Kg. 93,33
Kg. 221,83 51,42%
Kg. 209,50 53,07%
La sostanza secca e la correlazione
tra substrati / soluzioni nutritive
Sol. nut. A
Tirreno Kg, 237,74 (55%) Bucanvillea Kg. 216,97 (55%) Totale x sol.nutriva Kg. 454,71 55% Sol. nut. B Totale x substrato
Kg 194,11 Kg. 431,85 52,24%
Kg. 177,75 Kg. 394,72
Kg. 371,86
Dai valori di sostanza secca, determinata sul materiale vegetale
asportato con la potatura principale di luglio, si evince che le tesi,
anche se non di molto, si diversificano e fanno rilevare che: il “lunario” produce più massa vegetale rispetto allo ”zagara bianca”,
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
che il substrato “tirreno” con le sue caratteristiche chimico-fisiche
si adatta meglio al “lunario”, mentre per entrambe le varietà coltivate su entrambi i substrati la migliore soluzione nutritiva è risultata la “vegetativa” della soluzione nutritiva “A”. La correlazione
tra i due substrati e le due soluzioni nutritive, nel nostro contesto, evidenzia che la combinazione substrato “tirreno” - soluzione
nutritiva “A” è quella che ha dato i migliori risultati. Devesi tener
conto che i risultati sono stati ottenuti, nel micro ambiente dove
si è svolta la sperimentazione e nel semestre di coltivazione febbraio – luglio; infatti, essendo tutti i processi chimico-fisici della
rizosfera correlati alla temperatura, nella coltivazione in vaso la
temperatura del micro ambiente e quindi la stagione di coltivazione rivestono notevole importanza.
A partire da primi dicembre, dello stesso anno, dopo avere rilevato, nella zona distale dei rami, la presenza di gemme ascellari
a fiore è stata eseguita una ulteriore potatura; essa è consistita
nell’asportare il 10% della chioma, il materiale vegetale è stato
quantizzato in sostanza secca al fine di valutare la diversificazione
della vigoria delle piante ma ciò non è stato possibile trattandosi
di potatura avente il duplice scopo: la formazione della chioma e
quello di evitare la fruttificazione della pianta nella parte distale
della chioma stessa.
Dalla comparsa dei boccioli fiorali, dicembre 2012 - gennaio
2013, sono stati attivati i rilievi sulle fasi fenologiche che caratterizzavano la pianta prima della fruttificazione, detti rilievi sono
stati completati quando i frutti non erano più soggetti a cascola
fisiologica; cosicché è stato determinato il numero di frutti per
pianta, indice di qualità delle piante ornamentali di agrumi in
vaso. I rilievi hanno quantizzato la fioritura media per pianta (numero medio di fiori per pianta e per tesi), gli anzidetti valori per
pianta e per tesi sono risultati correlati con il corrispettivo rappor-
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
to C/N determinato in laboratorio; essendo stato, a sua volta, il
numero medio di fiori per pianta correlato al numero di frutti per
pianta, può affermarsi che la determinazione del rapporto C/N è
importante per poter programmare la fruttificazione delle coltivazioni in vaso delle piante di limone.
Il monitoraggio dei parametri colturali durante le fasi fenologiche è servito a valutare l’influenza di eventuali fattori sull’allegagione e su una eventuale cascola fisiologica.
Nel caso in questione, essendo stata la cascola nei limiti ottimali, la tecnica colturale, descritta ed adottata durante le suddette fasi fenologiche “pre-fioritura” - “fioritura” -“allegagione” è da
considerarsi trasferibile nella coltivazione industriale.
Le piante delle tesi vaso “19” rispetto alle tesi vaso “15” hanno
prodotto più frutti per unità di volume di chioma ed il rapporto
volume chioma/volume vaso è risultato più elevato mentre le caratteristiche morfologiche e commerciali non sono risultate diverse. La coltivazione nel vaso “15” è stata importante perché, trattasi di una tipologia di pianta che costa meno (sia la produzione che
il trasporto) rispetto al vaso “19” e che presenta caratteristiche
d’ingombro ideali per essere utilizzata anche nel Nord Europa e
in qualsiasi periodo dell’anno.
Infatti, l’utente finale del nord Europa, anche nel periodo freddo, può fruire della pianta di Citrus sistemandola all’interno degli
ampi davanzali a vetri; la carente sopravvivenza della pianta per
bassa U. R. dell’ambiente può essere evitata applicando, oltre alle
cure ordinarie, banali espedienti.
45
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Carrelli contenenti 150 – 180 piante di Citrus in vaso diam. cm.15
Contestualmente all’approssimarsi delle conclusioni del progetto è stato elaborato il seguente documento tecnico che è stato
allegato alle piante con frutto di limone divulgate per diffondere
la pianta ornamentale di limone con frutto nel contesto siciliano
perché poco diffusa da questo punto di vista.
Etichetta attaccata alle piante con le istruzioni per la gestione
Attività sperimentale su piante innestate “serra 54”
L’attività sperimentale riguardante le piante innestate è stata
intrapresa nel mese di febbraio 2012 contestualmente a quella
delle piante franche. A tal fine sono stati utilizzati semenzali di
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
oltre un anno che nella primavera del 2012 sono stati prima innestati e dopo travasati nel vaso “15”.
L’attività ha riguardato: una varietà di Citrus lemon (lunario),
tre cloni di Arancio amaro (Consolei, Fasciata e Foetifera), una
specie del genere Fortunella (margarita) ed un clone di Citrus
grandis (piriformis), essi sono stati innestati nei mesi di marzoaprile del 2012 su i semenzali dei predetti portinnesti (Citrus macrophilla e Citrus wolkameriana); le suddette piante bimembri
nell’autunno dello stesso anno sono state travasate nel vaso “19”
su due substrati commerciali e sono stati fertirrigate con due regimi nutrizionali.
Le piante bimembri nella prima fase
di coltivazione “vaso 15” nella serra 54
47
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
In particolare, le suddette piante, prodotte da un vivaio specializzato, sono state innestate mentre erano in coltivazione nel vaso
“10”; nel mese di luglio 2012 sono state travasate nel vaso “15” e
disposte sotto ala gocciolante ad una densità di 4,8 piante per mq;
nel mese di ottobre del 2012 sono state ulteriormente travasate nel
vaso definitivo “19” e disposte di nuovo alla stessa densità per mq.
Le tesi in osservazione erano 8 per ciascuna delle sei specie e/o
varietà, (1 specie e/o varietà, 2 portinnesti, 1 volume di vaso, 2
substrati, 2 regimi nutrizionali) costituite da 500 piante per un
totale di 24.000 piante.
Le piante delle suddette sei specie del genere Citrus e Fortunella, innestate su due portinnesti, sono state coltivate nel vaso “19”
su due substrati commerciali, fertirrigate con due regimi nutrizionali ed allevate ad alberello; esse hanno ricevuto le ordinarie
cure colturali consistenti in trattamenti antiparassitari, irrigazioni, frequenti rimozioni dei vasi per evitare affrancatura a terra
della pianta e l’installazione dell’ancoraggio a terra del vaso con
appositi sostegni in acciaio.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Piante di limone prima della potatura
Piante di limone dopo la potatura
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Dal 15 al 20 febbraio su tutte le tesi, è stata effettuata la potatura principale, essa è consistita nell’asportare il 70-80% di chioma
che a sua volta è stata utilizzata per determinare la sostanza secca
per pianta e valutare quindi come, a quella data, si diversificava
la vigoria delle piante delle diverse tesi.
Dai valori di sostanza secca determinata sul materiale vegetale
asportato con la potatura principale di febbraio, si evince che,
nell’ambito della stessa varietà, la differenza fra i due portinnesti,
coltivati sullo stesso substrato e fertirrigate con la stessa soluzione
nutritiva, è esigua. Dall’analisi della produzione della massa vegetale, nell’ambito della stessa varietà, si rilevano differenze fra
le tesi coltivate nelle diverse combinazioni “substrati – soluzioni
nutritive”. In particolare, il substrato “tirreno” con le sue caratteristiche chimico-fisiche si adatta meglio, anche se di poco, al
portainnesto Citrus wolkameriana, mentre per tutte le specie e/o
varietà e su entrambi i substrati la migliore soluzione nutritiva è
risultata la “vegetativa” della soluzione nutritiva “B”. La correlazione tra i due substrati e le due soluzioni nutritive, nel contesto,
evidenzia che la combinazione substrato “tirreno” - soluzione nutritiva “B” è quella che ha dato i migliori risultati.
Notasi che sono stati ottenuti risultati diversi, riguardo alla nutrizione minerale e rispetto alla sperimentazione effettuata sulle
piante franche; essi sono attribuibili al fatto che le coltivazioni,
oggetto dell’attività sperimentale, sono state svolte in semestri
caratterizzati da temperature diverse ”semestre febbraio – luglio
la coltivazione delle piante franche e semestre luglio – febbraio
le piante innestate”. Il fenomeno è spiegabile col fatto che la soluzione nutritiva “B”, essendo più ricca di urea (ione NH2) della
soluzione nutritiva “A”, riesce meglio a soddisfare le piante in merito alla nutrizione azotata anche se la temperatura è carente per
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
l’ottimale svolgimento dei processi chimico-fisici della rizosfera.
Da quanto detto sopra, in merito alle soluzioni nutritive da utilizzare, delle due vegetative a1 e b1 è opportuno utilizzare l’a1
nelle stagioni miti o calde e la b1 nella stagione fredda e lo stesso
vale per le due soluzioni nutritive a2 e b2.
L’anzidetto intervento di potatura è stato preceduto, di 3 settimane, da un trattamento con un fitoregolatore “Paclobutrazol”; il
suddetto trattamento è stato ripetuto, a marzo dopo la potatura,
sui nuovi germogli di 5-10 cm.
Dal mese di aprile del 2013, su tutte le tesi, sono stati effettuati
i prelievi mensili costituiti dalle diverse parti (radici, fusto e foglie) delle piante e del substrato di coltivazione.
A partire da primi settembre dello stesso anno dopo avere rilevato,
nella zona distale dei rami, la presenza di gemme ascellari a fiore è
stata eseguita una ulteriore potatura; essa è consistita nell’asportare
il 10% della chioma, il materiale vegetale è stato quantizzato in sostanza secca al fine di valutare la diversificazione della vigoria delle
piante ma ciò non è stato possibile trattandosi di potatura avente il
duplice scopo: la formazione della chioma e quello di evitare la fruttificazione della pianta nella parte distale della chioma stessa.
Dalla comparsa dei boccioli fiorali, settembre 2012 - ottobre
2013, sono stati attivati i rilievi sulle fasi fenologiche che caratterizzavano la pianta prima della fruttificazione. Il rilevamento ha
quantizzato la fioritura media per pianta (numero medio di fiori
per pianta e per tesi), essa è risultato correlata con il corrispettivo
rapporto C/N determinato in laboratorio.
Entro settembre le specie rifiorenti Limone e Margarita (Fortunella) hanno cominciato a fiorire e la fioritura è stata considerata
equivalente alla fruttificazione. Per le altre specie, non rifiorenti, la
fioritura e quindi la fruttificazione è stata stimata in funzione dei
risultati delle analisi chimiche effettuate delle fioriture rilevate.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Nutrizione minerale
La nutrizione minerale, nella produzione delle piante in vaso
con frutto di agrumi ornamentali, riveste particolare importanza
essendo pianta a ciclo biologico lungo, sempreverde e coltivata in
fuori suolo “vaso”.
Essa sarà trattata nell’azione 5 “Nutrizione minerale e qualità
del prodotto commerciale”.
Monitoraggio dell’attività
Le tesi, in entrambe le serre, durante la coltivazione, sono state
monitorate al fine di gestire scrupolosamente gli interventi di tecnica colturale nel rispetto dei due flussi vegetativi principali della
specie.
I rilievi e i prelievi sulle varie parti della pianta (chioma e apparato radicale), i primi per valutare quando esse cominciavano
a manifestare caratteristiche fenologiche di maturità (non certamente contrapposte a caratteri di giovanilità non essendo stati
mai presenti), ed i prelievi per valutare l’andamento della componente organico-minerale.
Da quando sono state evidenziate le caratteristiche di maturità,
sono state esaltate con adeguati interventi di brachizzazione, di
potatura e da adeguata nutrizione minerale.
Infatti, i rilievi sulle fasi fenologiche sono state programmate
per essere completati quando la pianta manifestava caratteristiche
morfo-fisiolgiche sufficienti per essere commercializzata. L’epoca
di produzione della pianta commerciale è importante, perché essa
deve ricadere all’interno del periodo (febbraio-giugno) di maggior richiesta commerciale dei Paesi del nord Europa.
La qualità, delle piante provenienti dalle diverse tesi, è stata
determinata allo scopo di individuare la/le tesi proponibili per la
produzione industriale.
52
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
In tutte le tesi è stata valutata la percentuale di piante aventi le
qualità sufficienti per la commercializzazione.
Le innovazioni di prodotto e di processo produttivo
Premessa
Buona parte delle specie di Citrus utilizzate nella presente sperimentazione, erano provenienti da pregresse attività di ricerca
nel campo del miglioramento genetico, infatti esse erano state
scelte e proposte per piante ornamentali nel contesto dell’attività
di ricerca “selezione clonale e risanamento da virus e viroidi per
migliorare il patrimonio genetico dell’agrumicoltura ornamentale” al fine di avere nuove forme, colori e profumi.
L’anzidetta ricerca si collocava nell’attività di miglioramento
genetico degli agrumi ornamentali coltivati in vaso e finalizzata
a soddisfare, nell’ambito dello specifico comparto commerciale,
quella nicchia di amatori, sempre più consistente, che va alla ricerca di nuovi genotipi con diversificate caratteristiche morfologiche fisiologiche e produttive.
In sintesi, l’attività è stata la seguente:
• l’introduzione in coltura dei nuovi genotipi (Arancio amaro
(Consolei, Fasciata e Foetifera) ed il clone piriformis di Citrus grandis) essi, insieme al limone lunario e alla Fortunella margarita, sono stati valutati e coltivati in combinazione
d’innesto con i portinnesti: Citrus macrophilla e Citrus wolkameriana;
• la coltivazione di piante franche di due varietà di limone in
vasi di diverso diametro e volume;
• le valutazioni sui substrati commerciali “Tirreno” e “Bucanvillea” usati per piante franche e innestate;
53
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
• le valutazioni sulle due soluzioni nutritive, ognuna di esse
diversifica in “vegetativa a1 e b1” e “riproduttiva a2 e b2 ”,
utilizzate sulle suddette coltivazioni.
Altra peculiarità dell’attività sperimentale è stata la validazione
della produzione di piante con frutto coltivate nel vaso diametro
cm. 15; quest’ultima attività ha riguardato soltanto il limone, essendo essa la specie più rinomata dell’agrumicoltura ornamentale.
Avendo operato su substrati commerciali e non su terreno agrario è stato più facile gestire l’attività sperimentale ed il trasferimento dei risultati acquisiti.
Le innovazioni di processo
Comparto “vivaismo” - La razionalizzazione della tecnica di
radicazione “mist propagation” per produrre barbatelle di agrumi
da destinare alla produzione industriale di piante ornamentali con
frutto, ha messo a punto:
1. la temperatura basale ottimale dei bancali “20 – 21° C”
2. l’U. R. ottimale dell’atmosfera dei tunnel “95 %”
Comparto “coltivazione” – La razionalizzazione della tecnica
di coltivazione in serra per produrre piante in vaso di agrumi con
frutto per finalità ornamentali:
1. coltivazione di barbatelle provenienti da propagazione
agamica;
2. individuazione del substrato commerciale e delle soluzioni nutritive adeguate alla fase fenologica ed alla stagione
di coltivazione;
3. coltivazione in vaso diametro cm. 15;
4. la coltivazione di nuove specie e/o varietà citate in premessa.
54
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Le innovazioni di prodotto
Comparto “vivaismo” – Le innovazioni di processo hanno:
• aumentato il rendimento “talea/barbatella” al 90% di
barbatelle di 1° scelta (6-7radici e ripresa vegetativa in
bancale);
• migliorato l’uniformità delle barbatelle.
Comparto “coltivazione” - Le innovazioni di processo nell’ordine hanno:
1. migliorato l’uniformità delle piante prodotte (avendo escluso
la variabilità attribuibile al seme);
2. migliorato le qualità ornamentali della pianta ed aumentato
la percentuale di piante commerciabili a fine ciclo produttivo;
3. ridotto il ciclo produttivo “da mesi 18-20 a mesi 12-13”, aumentato la densità di piante per mq.“da 4 piante/mq (vaso
20) a 7 (vaso 15)”, ridotto del 40% le spese di coltivazione,
ridotto del 50% le spese di trasporto “da 50 piante/carrello
(vaso 20) a 150 per il (vaso 15)” e ridotto del 30% gli ammortamenti macchine, attrezzi e strutture;
4. incrementato la produzione delle nuove specie e/o varietà con
nuove forme, colori e profumi.
I risultati dell’attività sperimentale del progetto, riportati come
innovazione di processo produttivo, sono da considerarsi meritevoli di essere applicati in attività produttive al fine di avere prodotti innovativi da commercializzazione essendo stato migliorato
lo standard produttivo siciliano che nel comparto della produzione delle piante di agrumi ornamentali è rinomato per qualità.
55
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Azione 5: - Campi dimostrativi “nutrizione minerale e
qualità del prodotto commerciale”
Macroattività “B”: collaudo della ricerca e trasferimento applicativo dell’innovazione
Obbiettivo: Ottimizzare la somministrazione dei prodotti di sintesi salvaguardando la qualità della produzione, determinare la
combinazione migliore tra le sostanze somministrate e la qualità
e la quantità della produzione.
Attività svolta: La scelta del rapporto dei macro e micro elementi e del pH della soluzione nutritiva somministrata è stata ottimizzata, sia in pomodoro che in agrumi, monitorando
gli elementi minerali somministrati e il contenuto degli stessi
sulle parti vegetali e sul prodotto finale. E’ stata migliorata la
correlazione fra qualità della produzione e somministrazione
dei prodotti di sintesi; mentre, il miglioramento della produzione annuale per mq. è stato considerato riferibile a molteplici altri fattori produttivi: substrato, fitoregolatori, tecniche
colturali, combinazioni d’innesto, scelte varietali.
Semestre: 1° - 2° - 3° - 4° Sede operativa: Marsala e Palermo
Partner responsabile: Consorzio CERTA
Hanno collaborato: Trapani Piante ornamentali soc.coop, Società
Agricola Trapani s.r.l., Impresa Agricola Trapani Giacomo, Impresa
Agricola Pipitone Nicolò, Impresa Agricola Zerilli Fabrizio, Agile s.r.l..
Coordinatore dell’azione: Prof. Claudio De Pasquale
Descrizione dell’attività
Le attività sperimentali su pomodoro da frutto fresco e su agrumi ornamentali sono riferibili a coltivazioni condotte in fuori suolo su diverso substrato: inerte quello utilizzato per il pomodoro e
ricchi di humus ed a pH subacido i due substrati utilizzati per la
coltivazione degli agrumi.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Nel rispetto degli obiettivi del progetto ed in funzione dei contributi scientifici che nel frattempo si sono avuti, al momento di
pianificare il protocollo di attività è stata effettuata qualche correzione rispetto a quanto programmato al momento della redazione
del progetto. Lo scopo è stato quello di migliorare le condizioni
fisiologiche della pianta e quindi la qualità del prodotto commerciale sia esso frutto fresco di pomodoro che pianta ornamentale
di agrumi.
Questa azione, nell’ambito del progetto, riveste una rilevante
importanza; pertanto, il Responsabile scientifico, nell’ambito della sua discrezionalità, ha ritenuto opportuno coinvolgere il Consorzio di ricerca CERTA, partner dell’ATS e specialista nella materia, sin dall’inizio del progetto per uno studio approfondito al fine
di meglio pianificare le nuove acquisizioni relative ai protocolli
adottati nella nutrizione minerale.
L’attività sperimentale del progetto intendeva migliorare lo standard produttivo, che è stato perseguito aumentando la variabilità
del prodotto commerciale, coltivando nuove specie e/o varietà,
diversificando il volume del vaso, distribuendo la produzione nei
diversi mesi dell’anno, incrementando la produzione annuale per
mq di prodotto commerciale e mirando alla buona qualità merceologica e commerciale, caratteristica importante per non perdere
i mercati e acquisirne altri in Italia e all’estero.
Collaudo dei risultati della ricerca sulla nutrizione minerale
nelle coltivazioni in fuori suolo “pomodoro da frutto fresco”
Questa parte di sperimentazione “pre-competitiva”, ha inteso validare conoscenze e risultati della ricerca per applicarli alla
coltivazione industriale per la produzione di frutto fresco di pomodoro di buona qualità merceologica e corrispondente a quella
richiesta dai mercati nazionali ed internazionali.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Nel rispetto degli obbiettivi del progetto e tenendo conto degli
ultimi risultati della ricerca è stato ritenuto opportuno applicare
cinque regimi nutrizionali sulle quattro varietà F1 di pomodoro: la
soluzione nutritiva standard, costituita da macro e micro elementi, che rappresenta il controllo, 2 soluzioni nutritive nelle quali è
stato incrementato il molibdeno in due diverse concentrazioni ed
altre due soluzioni nutritive con due concentrazioni di selenio. Lo
schema sperimentale è stato il seguente: le cinque tesi per varietà, costituite da 100 piante, sono state dislocate in due parcelle
comprendente le quattro varietà. La quantità e la qualità della
produzione sono state continuamente rilevate per determinarne i
corrispettivi parametri e la relativa variabilità della qualità durante il ciclo produttivo. Quanto detto si riferisce sia alla coltivazione
del ciclo primaverile-estivo che del ciclo invernale-primaverile.
Regimi nutrizionali
I regimi nutrizionali, messi a confronto, per la coltivazione dei
quattro ibridi F1 sono state prestabilite in funzione dei parametri
provenienti sia dalla ricerca che da esperienze nelle attività di coltivazioni in fuori suolo. Le soluzioni nutritive utilizzate sono state
prodotte, prima in laboratorio e dopo in azienda.
Il protocollo sperimentale ha previsto 5 soluzioni nutritive, la
soluzione nutritiva standard, costituita da macro e microelementi
(NO3, NH4, H2PO4, SO4, K, Ca, Mg, Fe, Mn, Zn, Mo, Cu) che rappresenta il controllo, due soluzioni nelle quali è stato incrementato il Molibdeno in due diverse concentrazioni (2µM e 4µM) e
altre due soluzioni nutritive con due concentrazioni di Selenio
(1µM e 2µM).
Lo schema sperimentale è stato il seguente: le cinque tesi per
varietà sono state costituite da 100 piante, dislocate in due parcelle comprendente le quattro varietà. La quantità e la qualità del-
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
la produzione saranno continuamente rilevate per determinarne i
corrispettivi parametri giornalieri e la relativa variabilità durante
il ciclo produttivo.
La soluzione nutritiva prodotta da impianto di fertirrigazione
che aspira le soluzioni concentrate
di sali compatibili solubilizzati in serbatoi
Le cinque soluzioni nutritive sono state somministrate a Ph 5,8
ed una conducibilità 2700 mS/cm, il numero e la durata degli
interventi nelle 24 ore sono state variate a seconda della fase fenologica delle piante e delle condizioni ambientali e climatiche.
Il monitoraggio continuo della coltivazione ha determinato la
quantità e la qualità della produzione mensile, annuale, per metro
quadro e per tesi. I suddetti parametri produttivi, con particolare
riferimento alla qualità, sono stati intercalati con prelievi e analisi
chimiche dei frutti provenienti dai diversi palchi non disgiunte da
osservazioni sulla fenologia delle piante.
59
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
A coltivazione ultimata, tutti questi elementi, elaborati e correlati hanno avuto lo scopo di valutare la differente qualità della produzione delle diverse tesi al fine di selezionare la/e tesi
proponibili per la produzione industriale. Le analisi, riferite alla
qualità del frutto fresco delle quattro varietà e delle corrispettive cinque tesi, con particolare riferimento: “alla forma, alla
dimensione, alla regolarità della forma, al colore, all’uniformità
di colore, al viraggio e alla consistenza della polpa”, “alle caratteristiche organolettiche”, “alla consistenza della polpa, al grado
brix, all’acidità totale e al contenuto di acido ascorbico” ed “al
contenuto dei costituenti chimici dei singoli campioni” sono riportate nelle tabelle dell’azione 3.
Il contenuto di molibdeno, già presente nella soluzione nutritiva standard, è stato aumentato nelle due tesi di riferimento di
“2µM” e “4µM” per valutare l’incidenza positiva sulla qualità dei
frutti. E’ stato riscontrato che la tesi con “+4µM” ha fatto registrare un accumulo nel substrato causando fenomeni di stanchezza a
scapito della produzione; pertanto, soltanto la tesi con “+2µM”,
avendo dato i migliori risultati, è da considerare applicabile in
una razionale attività produttiva.
Il selenio, antiossidante e tossico per l’uomo (a dosi elevate), addizionato nella soluzione nutritiva standard in ragione
di “1µM” e “2µM” ha fatto evidenziare un contenuto di selenio
nei frutti di poco diverso nelle due tesi e non ha mai superato la
concentrazione dannosa per l’uomo; quindi, avendo entrambi le
tesi, migliorato le caratteristiche merceologiche e salutistiche del
frutto di pomodoro, sono da considerarsi applicabili in attività
produttive che al frutto di pomodoro vogliono dare un valore aggiunto qualificandolo un alimento nutraceutico per l’uomo.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Collaudo dei risultati della ricerca sulla nutrizione minerale
nelle coltivazioni in fuori suolo “agrumi ornamentali”
Nel rispetto dell’obiettivo del progetto “miglioramento dello
standard produttivo”, è stato effettuato un attento aggiornamento
sulle nuove acquisizioni scientifiche e sulle indicazioni provenienti dal comparto commerciale, nazionale ed europeo. L’attività di
sperimentazione, “pre-competitiva”, ha collaudato, come previsto, i risultati di attività di ricerca pregressa e le conoscenze della
ricerca in itinere. I risultati sono applicabili alla coltivazione industriale per la produzione di piante in vaso di agrumi con frutto
e di buona qualità.
L’attività sperimentale si è avvalsa di due apprestamenti protettivi “serre” aventi una superficie complessiva di mq. 10.000,
caratterizzati da struttura metallica con apertura motorizzata al
colmo e manuale ai lati; le coltivazioni sono state protette dalle calamità naturali da rete antigrandine e da film di plastica,
quest’ultimo, annualmente, è stato installato da ottobre a maggio.
Regimi nutrizionali
I regimi nutrizionali, messi a confronto, per la coltivazione delle
piante franche e delle piante innestate sono state stabilite in funzione dei parametri provenienti sia dalla ricerca che da esperienze
nelle attività di coltivazioni in fuori suolo di agrumi ornamentali.
Le soluzioni nutritive sono state prodotte dalla centrale di fertirrigazione “ferla nuova” che ha avuto la funzione di aspirare le
soluzioni madri concentrate (preventivamente preparati in serbatoi) nelle dovute quantità (regolabile e programmabile) e immetterle nella condotta che alimentava l’impianto irriguo a goccia
vaso per vaso.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Le soluzioni madri utilizzate sono state le seguenti:
Serbatoio A1 da lt 1000 Serbatoio A2 da lt. 1000
Vegetativa
Generativa
Kg.
Kg.
Azoto (ureico, ammoniacale e nitrico) 11,19 (1,84 - 8,59 - 0,76) 8,08 (0,69 - 7,54 - 076)
Fosforo
0
0
Potassio
5,70
5,92
Calcio
6,13
3,35
Magnesio
2,25
2,49
Fosforo
Potassio
Ferro
Zinco
Manganese
Serbatoio C da lt 200
Kg.
4,10
5,17
0,66
0,45
0,65
Serbatoio B1 da lt 1000 Serbatoio B2 da lt. 1000
Vegetativa
Generativa
Kg
Kg
Azoto (ureico, ammoniacale e nitrico) 17,17 (4,14 - 9,38 – 1,93) 11,64 (1,38 – 8,88 – 1,38)
Fosforo
0
0
Potassio
5,80
6,57
Calcio
6,70
4,65
Magnesio
1,33
1,81
Le due soluzioni nutritive A e B al fine di meglio soddisfare le
esigenze nutrizionali, nelle diverse fasi fenologiche, delle piante
di agrumi, sono state distinte in vegetativa e riproduttiva. Pertanto, ognuna di esse è stata distinta in vegetativa a1 e b1 e in
riproduttiva a2 e b2. Con riferimento alle soluzioni concentrate,
preventivamente preparate in serbatoi da lt. 1000, le proporzioni immesse nella conduttura sono state quelle sotto riportate, le
62
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
quantità a sua volta sono state determinate elettronicamente in
funzione della conducibilità della soluzione nutritiva programmata nella centrale di fertirrgazione.
La soluzione nutritiva a1 è composta acqua di falda + soluzioni madri ”90% del serbatoio A1” e 10% del serbatoio C”;
La soluzione nutritiva a2 è composta acqua di falda + soluzioni
madri “90% del serbatoio A2” e “10% del serbatoio C”;
La soluzione nutritiva b1 è composta acqua di falda + soluzioni
madri “90% del serbatoio B1” e “10% del serbatoio C”;
La soluzione nutritiva b2 è composta acqua di falda + soluzioni
madri “90% del serbatoio B2” e “10% del serbatoio C”.
Le suddette quattro soluzioni nutritive, costituite da acqua di falda
+ le corrispettive soluzioni madri sono state somministrate ad una
conducibilità da 1400 a 1500 mS/cm e ad un PH 5,5 – 5,6. Il numero
e la durata degli interventi sono state variate a seconda del: volume
vaso, condizioni ambientali, substrato e fenologia della pianta.
Le soluzioni a1 e a2 sono alternative alle b1 e b2 ed applicate
su tesi diverse, mentre le soluzioni a1 e b1 sono alternative alle
a2 e b2 a seconda della fase fenologica nelle piante delle stesse
tesi. Il rapporto fra i macroelementi è determinante per indurre le
piante a vegetare e/o a fiorire e per favorire o meno l’allegagione
dei fiori.
63
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Centrale di fertirrigazione di “ferla nuova”
e i serbatoi delle soluzioni concentrate
Il rapporto fra gli elementi minerali nelle soluzioni nutritive
Soluzione nut. a1 “vegetativa”
Soluzione nut. a2 “generativa”
Soluzione nut. b1 “vegetativa”
Soluzione nut. b2 “generativa”
N
4,91
3,94
7,54
5,10
P
1
1
1
1
K
3,75
4,14
3,80
5,43
Ca
2,70
1,63
2,94
2,04
Mg
1
1,21
0,58
0,79
Zn
0,11
0,11
0,11
0,11
Mn
0,16
0,16
0,16
0,16
Fe
0,16
0,16
0,16
0,16
Attività sperimentale su piante franche “serra 53”
Le piante franche sono state prodotte a febbraio e a luglio del
2011 per radicazione di talee con foglia provenienti dal campo di
piante madri e sono state messe in coltivazione nella serra 53 a
febbraio del 2012.
64
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
A partire da luglio 2012, oltre alla prosecuzione delle ordinarie
cure colturali consistenti in trattamenti antiparassitari, irrigazioni e frequente rimozione dei vasi, le tecniche colturali applicate
sono state le seguenti: a metà luglio su tutte le tesi è stata effettuata la potatura di “produzione” cosi chiamata perché la vegetazione proveniente da essa era quella nella quale era prevedibile
la differenziazione a fiore delle gemme ascellari; detta potatura è
consistita nell’asportare il 70-80% di chioma.
Il materiale vegetale asportato, per le diverse tesi e per tutte le
piante, è stato pesato allo stato di sostanza secca per valutare la
diversificazione della vigoria fra le piante delle diverse tesi.
Il suddetto intervento di potatura è stato preceduto da un trattamento brachizzante con Paclobutrazol che è stato ripetuto dopo
la potatura su i nuovi germogli.
I campioni di radici, fusti, foglie e substrato, prelevati da venti
piante appositamente distrutte per ogni tesi, sono stati utilizzati
per la determinazione della componente organica e minerale; i
risultati analitici tabellati ed interpretati hanno avuto l’utilità di
determinare in maniera obbiettiva le eventuali carenze non esplicitate dalla vegetazione. In particolare, è stato collaudato e quindi è da considerarsi applicabile la tecnica di valutare l’evolversi
mensile del rapporto C/N nelle foglie di 3-4 mesi per determinare
il progredire o meno della differenziazione a fiore delle gemme e
quindi dell’approssimarsi della fioritura.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Variabilità del rapporto C/N nelle tesi di ottobre, dicembre e febbraio
Tesi “9” “11” “13” ”15” soluzione nutritiva B (b1)
Tesi “25” “27” “29” “31” soluzione nutritiva A (a1)
Dalla suddetta figura si evince che le tesi “25” “27” “29” “31”,
irrigate con la soluzione nutritiva A (a1) e nei tre mesi presi in
considerazione, manifestano valori crescenti del rapporto C/N e
superiori a quelli delle tesi omologhe “9” “11” “13” ”15” che a
sua volta hanno prodotto in media 1,7 frutti per pianta in meno
rispetto alle piante dell’altro gruppo di tesi. Dai rilievi effettuati prima sulla fioritura e successivamente sulla fruttificazione,
estrapolando il numero medio di fiori e di frutti per pianta, delle
corrispettive tesi sovra menzionate, è stata rilevata una perfetta
correlazione con i valori medi del rapporto C/N.
A differenza di luglio, il materiale vegetale asportato con la leggera potatura di dicembre su tutte le tesi non è servito a valutare
la diversificazione della vigoria fra le piante delle diverse tesi,
perché la potatura è stata di intensità diversa da pianta a pianta
essendo stata eseguita nel rispetto della forma della chioma.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Attività sperimentale su piante innestate “serra 54”
Le piante innestate in coltivazione nella serra 54, sono state
prodotte da un vivaio specializzato e sono state messe in coltivazione nel luglio del 2012.
Con l’inizio delle attività di progetto, stante a quanto detto in
premessa, così come pianificato nel protocollo di attività, una volta, verificate la disponibilità del materiale vegetale esistente sul
mercato, il partner responsabile ne ha pianificato l’acquisto.
Una varietà di Citrus lemon (lunario), tre cloni di Arancio amaro
(Consolei, Fasciata e Foetifera), una specie del genere Fortunella
(margarita) ed un clone di Citrus grandis (piriformis), innestate su
due portinnesti (Citrus macrophilla e Citrus wolkameriana), sono
stati messi in coltivazione nel vaso definitivo diametro cm.19.
Le suddette piante bimembri nel luglio 2012 sono state trapiantate in vaso “15” e nel mese di ottobre dello stesso anno sono state
ulteriormente travasate nel vaso definitivo “19”.
Le piante bimembri, allevate ad alberello, sono state coltivate
su due substrati commerciali e fertirrigate con i suddetti due regimi nutrizionali.
Pertanto, le tesi, per ciascuna delle sei specie e/o varietà, sono
8 (1 specie e/o varietà, 2 portinnesti, 1 volume di vaso, 2 substrati, 2 regimi nutrizionali) di 500 piante per un totale di 24.000
piante.
Le piante delle suddette sei specie del genere Citrus e Fortunella, innestate su due portinnesti, sono state coltivate nel vaso “19”
su due substrati commerciali, fertirrigate con due regimi nutrizionali ed allevate ad alberello; esse hanno ricevuto le ordinarie
cure colturali consistenti in trattamenti antiparassitari, irrigazioni, frequenti rimozioni dei vasi per evitare affrancatura a terra
della pianta e l’installazione dell’ancoraggio a terra del vaso con
appositi sostegni in acciaio.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Dal 15 al 20 febbraio su tutte le tesi, è stata effettuata la potatura principale essa è consistita nell’asportare il 70-80% di chioma
che a sua volta è stata utilizzata per determinare la sostanza secca
per pianta e valutare quindi come, a quella data, si diversificava
la vigoria delle piante delle diverse tesi.
Dai valori di sostanza secca determinata sul materiale vegetale
asportato con la potatura principale di febbraio, si evince che, anche se non di molto e nell’ambito della stessa varietà, le differenze
fra i due portinnesti, coltivati sullo stesso substrato e fertirrigate
con la stessa soluzione nutritiva, sono esigue. Dall’analisi della
produzione di massa vegetale, nell’ambito della stessa varietà, si
rilevano differenze fra le tesi coltivate nelle diverse combinazioni
“substrati – soluzioni nutritive”. In particolare, il substrato “tirreno” con le sue caratteristiche chimico-fisiche si adatta meglio, al
portainnesto Citrus wolkameriana, mentre per tutte le specie e/o
varietà e su entrambi i substrati la migliore soluzione nutritiva è
risultata la “vegetativa” della soluzione nutritiva “B”. La correlazione tra i due substrati e le due soluzioni nutritive, nel contesto,
hanno evidenziato che la combinazione substrato “tirreno” - soluzione nutritiva “B” è quella che ha dato i migliori risultati.
Da giugno, campioni di radici, fusti, foglie e substrato, sono
stati prelevati da venti piante appositamente distrutte per ogni
tesi, al fine di determinare la componente organica e minerale; i
risultati analitici sono stati utilizzati per determinare in maniera
obbiettiva le eventuali carenze non esplicitate dalla vegetazione e
la differenziazione a fiore delle gemme.
A metà settembre, avendo la certezza analitica della differenziazione a fiore delle gemme ascellari, è stata eseguita l’ulteriore
potatura di formazione.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Un’appendice all’attività sperimentale di progetto
Nell’attività sperimentale di entrambe le serre, a partire dal sesto
mese dall’inizio della coltivazione sono stati prelevati ed analizzati anche campioni di terriccio per effettuare le opportune analisi
chimico-organiche per valutarne il decadimento. La regressione
delle caratteristiche qualitative dei due substrati nella prima fase
non si evidenziava dalle caratteristiche qualitative delle piante,
anche se man mano diminuiva la presenza della s. o. e quindi il
potere tampone; infatti, le oscillazioni dei valori del pH mentre
prima rientravano nel range dello 0,5 (scarto accettabile per l’attività della rizosfera), col passare del tempo, il range ha superato
lo 0,5 e il pH, tendente a stabilizzarsi a valori sempre più alti, non
sempre si riusciva a correggere con interventi di acqua acidulata.
Le suddette variazioni del pH del terriccio, oltre che per mancanza o carenza di s. o., sono stati attribuiti all’azione chimica
dell’acqua di falda utilizzata per l’irrigazione. Infatti, l’uso di acqua molto dura, per presenza di bicarbonato di calcio, oltre a
fare innalzare il valore del pH, insolubilizza il ferro del substrato
formando un composto che ne limita l’assorbimento alle radici.
Valori di pH bassi (4,0) aumentano eccessivamente la disponibilità di alcuni microelementi (Fe, Al, Mg) determinando fitotossicità
e bloccano la disponibilità del molibdeno procurandone carenza;
mentre valori alti di pH 7,0-7,5 bloccano l’assorbimento di ferro,
manganese e alluminio. I valori ottimali del pH per i microrganismi della rizosfera sono quelli sub-acidi (5,0 – 5,5).
La nutrizione minerale, nella coltivazione per la produzione
di piante in vaso di agrumi ornamentali con frutto, riveste una
particolare importanza perché trattasi di pianta a ciclo biologico
lungo, sempreverde, coltivata in fuori suolo “vaso” e soggetta alle
delicate fasi fisiologiche “fioritura – allegazione - fruttificazione”, che, in parte, possono inficiare le buone caratteristiche qua-
69
Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
litative della vegetazione, importanti per la commercializzazione.
Le piante, relative all’attività di progetto, nel mese di giugno
2013, anche se non manifestavano né carenze e né fitotossicità,
si sono ritrovate in coltivazione su un substrato degradato e con
fenomeni di insolubilizzazione di micro e macro elementi e di
decadimento della struttura del substrato; infatti, nella gestione
quotidiana, con difficoltà si riusciva a gestire il pH.
La situazione, anche se poco evidente, è stata considerata consistente e pericolosa; infatti, condizioni anomale del pH del substrato possono determinare fenomeni di carenza e gli elementi
particolarmente interessati sono il ferro ed il calcio.
Il ferro è un elemento indispensabile per la nutrizione minerale della pianta, in quanto è parte integrante di vari enzimi che intervengono in fondamentali processi biologici quali la fotosintesi
(essendo implicato insieme al magnesio nella sintesi della clorofilla), la respirazione e la sintesi del
DNA ed, inoltre, svolge un ruolo importante come cofattore di
enzimi chiave coinvolti in processi di ossidoriduzione, di scissione
dei perossidi, di fissazione simbiontica dell’azoto e nella sintesi
di ormoni che controllano lo sviluppo della pianta verde e le sue
risposte a variazioni ambientali.
Il calcio bivalente è facilmente assimilabile dall’apparato radicale, esso svolge all’interno della pianta una serie molto complessa di funzioni come ad esempio la neutralizzazione degli acidi
organici, l’irrobustimento delle pareti cellulari e la regolazione
dell’assorbimento dell’azoto e del ferro. Se il contenuto nel suolo
e/o substrato è difettoso a causa del pH o per il contenuto, la carenza si manifesta con decalcificazione o gelificazione delle membrane cellulari (lamella mediana) procurando anomala cascola
dei frutti.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Il primo sintomo di Fe-carenza nella pianta è la comparsa di
clorosi fogliare che interessa principalmente le foglie più giovani,
essendo il ferro un elemento poco mobile nella pianta.
La clorosi ferrica è determinata dal fatto che il ferro é necessario
per la funzionalità di una serie di proteine coinvolte nel complesso processo biosintetico della clorofilla. In particolare, la sintesi
dell’acido δ-aminolevulinico (ALA), precursore della clorofilla, è
regolata dalla presenza del ferro; inoltre, il ferro è necessario per
la sintesi della protoclorofillide dalla Mg protoporfirina.
Il ferro nella cellula si trova sempre in forma chelata con acidi
organici e/o aminoacidi, per evitare la formazione di sostanze
nocive reagendo con l’ossigeno.
Il calcio è presente sottoforma di diversi sali nel terreno agrario, scambio cationico, regolato dal pH, e solubilità ne determinano la disponibilità come nutriente indispensabile della pianta.
Il calcio bivalente è facilmente assimilabile dall’apparato radicale, esso svolge all’interno della pianta una serie molto complessa di
funzioni come ad esempio la neutralizzazione degli acidi organici,
l’irrobustimento delle pareti cellulari e la regolazione dell’assorbimento dell’azoto e del ferro. Se il contenuto nel suolo e/o substrato
è difettoso a causa del pH o per il contenuto, la carenza si manifesta con decalcificazione o gelificazione delle membrane cellulari
(lamella mediana) procurando anomala cascola dei frutti.
Obbiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute e non
del tutto prevedibili, essa riguarda la soluzione di squilibri nutrizionali “carenza di calcio e ferro”, di problematiche fisio-patologiche
“asfissia radicale e sviluppo di Phytophthora infestans” e la possibile infestazione di afidi e aleuroidi sulla nuova vegetazione; per
chiarezza, le problematiche individuate sono state descritte, delle
stesse ne è stata ricercata la causa e delucidati gli effetti degli interventi previsti e mirati alla risoluzione dei problemi.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
L’irreversibile imminente danno alle piante per “squilibri nutrizionali”, “asfissia radicale” e conseguente infestazione di “Phytophthora infestans”, di afidi e di aleuroidi, è stato arrestato con
appropriati interventi che sono stati eseguiti ed in questa sede
descritti, per verificare la validità tecnica e la coerenza scientifica
di quanto predisposto ed effettuato:
• modifica della composizione chimica delle soluzioni nutritive adottate nel progetto, senza alterare l’equilibrio ionico,
infatti esse sono state arricchite con 50 mg/l di calcio chelato e con 2,0 mg/l di ferro chelato; allo scopo, nell’impianto di fertirrigazione di “ferla nuova”, pertinente al progetto,
sono state attivate due testate pompanti (una per il calcio e
l’altra per il ferro) che attingevano nei corrispettivi serbatoi;
inoltre, la stessa soluzione nutritiva è stata arricchita periodicamente con acidi umici;
• trattamenti preventivi con “Ridomil gold” SL 480 contenente Mefenoxam* 480 g/L (45,28% p/p) D-Alanino, N (2,6- dimetilfenil)-N-(metoxi-acetil) metil éster o con “Pam
(Propamocarb)” o con “Aliette”, essendo tutti fungicidi sistemici aventi esplicita azione per prevenire e/o combattere le
infestazioni da funghi patogeni della Classe degli Oomiceti
(Phytophthora spp) ed in particolare della Phytophthora infestans, responsabili di marciumi al colletto e alle radici;
• il “Teppeki”, contenente “flonicamid”, è un insetticida sistemico indicato per il controllo di afidi e aleurodidi ed è selettivo nei confronti di insetti utili e impollinatori.
I suddetti formulati, micro e macro elementi chelati compresi,
sono stati somministrati per via radicale, affinché i corrispettivi
principi attivi, una volta assorbiti dalle radici vengano trasportati
agli steli e alle foglie, controllando lo sviluppo dei funghi e/o degli
insetti dall’interno della pianta, senza che in essa vengano inibite
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
le ordinarie attività fisiologiche. La periodica somministrazione è
stata effettuata attraverso la soluzione nutritiva immettendo ad
alta pressione il fitofarmaco nella condotta principale del settore
irriguo in esercizio.
Dopo due mesi di trattamento, i valori del pH si sono pressoché
stabilizzati nella norma ed è da considerarsi risolto il problema.
Innovazione di processo e di prodotto
Relativamente a questa azione, le innovazioni di processo
sono riferibili alla somministrazione dell’azoto (nitrico, ammoniacale e ureico) alla pianta. Nell’attività sperimentale le
soluzioni nutritive sono state caratterizzate dal rapporto fra gli
elementi minerali che è stato variato fra le due della soluzione A
e della B. Fermo restando la quantità di azoto somministrato, si è
avuto modo di riscontrare che, a parità degli altri fattori produttivi e per gli agrumi che hanno due flussi vegetativi durante l’anno
(ad aprile e a settembre), i miglior risultati per produrre massa
vegetativa con il flusso di aprile si hanno facendo prevalere delle
tre forme di azoto quella “nitrica”; mentre per produrre massa
vegetativa in occasione del flusso di settembre è opportuno, delle
tre forme di azoto, far prevalere quella “ureica”.
La suddetta innovazione di processo, nel microclima rivierasco
siciliano e nella coltivazione fuori suolo e protetta, è determinante
per l’ottenimento di piante di buona qualità e per accorciare
il ciclo produttivo della pianta di agrume; infatti, nell’agrume
ornamentale la produzione di massa vegetativa può essere importante sia prima della fioritura (per equilibrare la chioma all’apparato radicale) che dopo la cascola fisiologica dei frutti quando la
pianta è prossima alla commercializzazione.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Azione 6: - Analisi, validazione e monitoraggio, rilievi,
elaborazione dati e risultati in itinere e finali
Macroattività “B”: Collaudo della ricerca
Obbiettivo: Rilevamento ed elaborazione dei rilievi per determinare i risultati semestrali e finali delle attività da trasferire al territorio.
Attività svolta: A partire dal secondo semestre sono stati effettuati gli opportuni rilievi, sia su pomodoro che su agrumi, sui
fenomeni fisiologici. Il risultato dell’elaborazione dei dati rilevati ha indicato una scala di valori dei processi produttivi validati
nell’attività sperimentale.
Semestre: 2°, 3° e 4° Sede operativa: Marsala e Palermo
Partner responsabile: Istituto di Genetica Vegetale
Hanno collaborato: Consorzio CERTA, Trapani Piante ornamentali
soc.coop., Società Agricola Trapani s.r.l., Impresa Agricola Trapani
Giacomo, Impresa Agricola Pipitone Nicolò, Impresa Agricola Zerilli
Fabrizio, Consorzio BES, Agile s.r.l., Impresa Liccardi Alfredo
Coordinatore dell’azione: Dr. Sergio Fatta Del Bosco
Descrizione dell’attività
Questa azione, afferente alla macroattività “collaudo della ricerca” ha individuato le strategie più efficaci per conseguire il miglioramento dello standard qualitativo della produzione di piante
ornamentali di agrumi con frutto e allevate in vaso.
In questo ambito, presso l’Istituto di Genetica Vegetale del C.N.R.
di Palermo si è svolta, nell’ultimo decennio, una consistente attività scientifica e sperimentale che, a partire dall’applicazione delle
moderne tecnologie e dalla messa a punto dei più aggiornati protocolli sperimentali, ha portato all’ottimizzazione delle strategie
migliori per ottenere un innalzamento dei parametri qualitativi
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
della produzione di piante ornamentali di agrumi con frutto.
Gli standard produttivi dell’agrumicoltura ornamentale sono
stati migliorati attraverso l’aumento della variabilità della produzione con l’introduzione in coltura di nuove specie e/o varietà,
l’individuazione di nuovi percorsi produttivi e la messa a punto
di tecniche colturali alternative o innovative. I suddetti approcci
sono stati impiegati nelle attività sperimentali svolta nei laboratori dell’Istituto e presso imprese produttrici.
L’introduzione e l’offerta di nuove varietà, l’adozione di nuove
tecniche colturali per produrre piante pronte per la commercializzazione tutto l’anno (annullando la stagionalità delle produzioni),
l’incremento della produzione per mq e l’accorciamento del ciclo
produttivo senza compromettere l’elevata qualità merceologica e
commerciale del prodotto, sono stati i risultati della ricerca che
sono sati collaudati con questa attività sperimentale per essere
trasferibili alle imprese interessate.
Attività sperimentale
Come previsto nel piano esecutivo, l’attività di rilevamento dei
fenomeni fisiologici, morfologici e produttivi è stato intrapreso
dopo il travaso delle piante nel vaso definitivo.
Il rilevamento dei dati morfo-fisiologici e produttivi è stato preceduto da un attento studio finalizzato all’elaborazione di schede
opportune ed adeguate.
I fenomeni osservati sono stati registrati come dato numerico
per essere dopo elaborato al fine di valutare i risultati parziali e
finali dell’attività svolta.
Attività non meno importante è stata la predisposizione di report individuali e gli incontri di gruppo rivolti a tutti o parte dei
partner per assicurare l’ottimizzazione dell’attività in itinere e
pertanto dei risultati finali.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Le attività sperimentali svolte hanno riguardato i seguenti
aspetti:
1) Scelte inerenti la coltivazione
2) Scelte varietali e tecniche colturali
Scelte inerenti la coltivazione
La costante evoluzione delle tecniche colturali ha reso estremamente vario il panorama delle soluzioni proponibili per coltivare
le piante in “vaso” di agrumi ornamentali.
Sono state utilizzate piante franche da talee autoradicate al fine
di ridurre i costi di produzione e piante innestate di Citrus e di
Fortunella relativamente alle specie recalcitranti alla radicazione.
Per quanto riguarda il contenitore di crescita la scelta di coltivazione è ricaduta su due volumi di vaso del diametro di cm.
“15” e “19”.
Le serre utilizzate sono state protette con rete antigrandine e
film di plastica da ottobre ad aprile.
La serra “53” è stata utilizzata per la coltivazione delle piante
autoradicate, ed in particolare:
nel settore “vaso 15 limone”, le tesi, per ciascuna delle due
varietà, sono 8 (1 varietà, 1 volume di vaso, 2 substrati, 2 regimi
nutrizionali e 2 epoche di radicazione) di 600 piante (densità di
6,2 piante per mq.) per un totale di 9600 piante, esse sono allevate ad alberello;
nel settore “vaso 19 limone”, le tesi, per ciascuna delle due
varietà, sono 8 (1 varietà, 1 volume di vaso, 2 substrati, 2 regimi
nutrizionali e 2 epoche di radicazione) di 600 piante (densità di
3,6 piante per mq.) per un totale di 9600 piante, esse sono coltivate ad alberello.
La serra “54” è stata utilizzata per la coltivazione delle piante
innestate, i genotipi, in coltivazione nel vaso “19”, sono state:
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
una varietà di Citrus lemon (lunario), tre cloni di Arancio amaro
(Consolei, Fasciata e Foetifera), una specie del genere Fortunella
(margarita) ed un clone di Citrus grandis (piriformis), innestati
su due portinnesti (Citrus macrophilla e Citrus wolkameriana),
pertanto, le tesi, per ciascuna delle sei specie e/o varietà, sono 8
(1 specie e/o varietà, 2 portinnesti, 1 volume di vaso, 2 substrati, 2 regimi nutrizionali) di 500 piante per un totale di 24.000
piante.
Scelte varietali
Le finalità di questa sperimentazione sono state quelle di collaudare le novità e standardizzare un alto livello qualitativo della
produzione di piante ornamentali di agrumi con frutto.
Le scelte varietali sono state fatte in base alle esigenze di mercato al fine di offrire nei periodi con più richiesta piante di buona
qualità (frutto edule, piccolo e persistente il più a lungo possibile,
vegetazione con internodi brevi con foglie di colore verde intenso
e tendenza alla rifiorenza).
Sulle piante autoradicate della serra 53, il monitoraggio delle fasi fenologiche, che caratterizzano la fisiologia della pianta
prima e della fruttificazione dopo, è stato completato a cascola
avvenuta per verificare se la cascola fisiologica è compatibile con
le cure colturali pregresse.
La vigoria delle piante, delle diverse tesi, è stata valutata determinando la sostanza secca del materiale vegetale asportato da
ciascuna pianta con le potatura.
Per il commento dei risultati e delle innovazioni di processo
produttivo e di prodotto si rimanda alle azioni 3, 4 e 5.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Azione 7: - Comunicazione
Macroattività “C”: Trasferimento applicativo dell’innovazione e
coordinamento gestionale
Obbiettivo: Comunicazione: trasferire le innovazioni di processo
e di prodotto collaudate, alle imprese dei comprensori orticoli e
floricoli siciliani.
Attività svolta: L’elaborazione del piano di promozione e la
divulgazione delle innovazioni tecnologiche, collaudate con il
presente progetto, sono state lo strumento per far conoscere
alle imprese dei comprensori orticoli e floricoli siciliani le innovazioni di processo e di prodotto. Per questa finalità sono
stati organizzati n. 9 workshop, n. 5 mostre pomologiche,
preventivamente annunciate dai midia regionali che intervenendo hanno ulteriormente, attraverso la carta stampata,
divulgato e commentato gli argomenti trattati. Inoltre, le attività di progetto sono state divulgate in tempo reale attraverso
un portale informatico.
Semestre: 1°, 2°, 3°, 4° Sede operativa: Marsala e Palermo
Partner responsabile: Agile s.r.l.
Hanno collaborato: Istituto di Genetica Vegetale CNR, Consorzio
CERTA, Trapani Piante ornamentali soc. coop., Società Agricola
Trapani s.r.l., Impresa Agricola Pipitone Nicolò, Impresa Agricola
Zerilli Fabrizio, Consorzio BES, Impresa Liccardi Alfredo, CIA
Coordinatore dell’azione: Ing. Midolo Claudio
Descrizione dell’attività
Le attività di comunicazione e/o divulgazione, con riferimento
al progetto ed al piano esecutivo, sono state svolte parallelamente
alle attività e agli obbiettivi, in itinere e finali, del progetto.
Verificata la presenza delle professionalità nel campo della comunicazione nel comprensorio di pertinenza del progetto, è stato
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
predisposto lo schema architetturale e funzionale del portale informatico e sono stati valutati eventuali sedi alternative a quelle
previste all’atto della progettazione.
L’attività vera e propria dell’azione “Comunicazione” è stata avviata e condotta in stretta collaborazione con il Capofila, col Responsabile scientifico e con i Partner.
Come previsto nel progetto, sono stati organizzati n. 9 workshop e n. 5 mostre pomologiche. In tutte le manifestazioni divulgative sono state coinvolte anche figure esterne al progetto che,
messi a conoscenza, hanno accettato, gratuitamente, ed hanno
relazionato sul vivaismo in generale con qualche riferimento a
quello ornamentale.
La data, i programmi, i relatori e le partecipazioni ai workshop
e alle mostre pomologiche sono dettagliatamente riportate nel capitolo specifico del DWD prodotto dal Capofila del progetto.
A fare gli onori di casa è stata la sig.ra Francesca Pipitone, presidente della cooperativa e capofila del progetto Sineflor e l’agronomo Giacomo Trapani, partner dell’ATS e responsabile dell’azione “pomodoro”.
I risultati in itinere dell’azione “Pomodoro” sono stati presentati
dal responsabile scientifico dr. Fabio De Pasquale, dalla dr.ssa Eleonora D’Anna e dal prof. Fabio D’Anna, coordinatore dell’azione.
I presenti inoltre hanno testato la qualità dei pomodori provenienti dalle diverse tesi compilando il panel test relativo, elaborato per registrare: caratteristiche morfologiche, organolettiche ed
alimentari dei frutti di pomodoro.
Un risultato importante della citata manifestazione divulgativa è stato l’interesse manifestato dai partner dell’ATS SINEFLOR,
dagli operatori del territorio e dai midia comunali, provinciali e
regionali che sono stati di grande aiuto per la divulgazione dell’attività in parola.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Capofila e Partner del ATS “SINEFLOR”, coordinati dallo scrivente, Responsabile Scientifico del progetto, hanno convenuto di
trattare in questo secondo workshop le attività di progetto svolte
nel primo semestre e la risoluzione delle problematiche inerenti
l’avvio delle attività sperimentali senza modificare o alterare gli
obbiettivi del progetto originario. Questa seconda parte, curata
dallo scrivente, è stata redatta e divulgata come il “Piano esecutivo del progetto”.
Gli intervenuti e quanti altri hanno seguito le attività di progetto attraverso i midia locali, provinciali e regionali sono stati illustrati le moderne tecniche di vivaismo, le nuove tecniche
di propagazione “mist propagation”, il modello sperimentale del
progetto “sviluppo pre-competitivo” e l’obbiettivo del progetto.
Essendo stata abbastanza attenzionata la divulgazione dell’attività svolta del progetto, è presumibile che, anche i risultati applicativi, siano anche essi oggetto d’interesse. Le attività svolte
durante il progetto sopra descritte e con esse i risultati applicativi
finali attraverso l’azione della comunicazione e della divulgazione
consolidano la funzione del portale di progetto (www.sineflor.it),
evidenziando operativamente e soprattutto i requisiti di fruibilità.
Azione 8: Coordinamento gestionale e rendicontazione
Macroattività “C”: Trasferimento applicativo dell’innovazione e
coordinamento gestionale
Obbiettivo: Coordinamento amministrativo delle attività, monitorando la rendicontazione delle attività e delle spese; assicurando
assistenza amministrativa all’intero progetto.
Attività svolta: Il coordinamento amministrativo è stato svolto da
risorse umane qualificate a svolgere gli adempimenti amministrativi del progetto: dal monitoraggio in itinere alla rendicontazione
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
parziale e finale secondo i regolamenti CE e del PSR regionale.
Semestre: 1°, 2°, 3°, 4° Sede operativa: Marsala e Palermo
Partner responsabile: Agile s. r. l.
Hanno collaborato: Istituto di Genetica Vegetale CNR, Consorzio
CERTA, Trapani Piante Ornamentali soc. Coop., Società Agricola
Trapani s.r.l., Metalmeccanica Renda, Impresa Agricola Trapani
Giacomo, Impresa Agricola Pipitone Nicolò, Impresa Agricola Zerilli Fabrizio, Consorzio BES, Impresa Liccardi Alfredo, CIA
Coordinatore dell’azione: Avv. Pace Lorenzo
L’attività svolta ha contemplato sempre la verifica delle esigenze e delle criticità, allo scopo di tracciare e unificare le modalità
operative con particolare riguardo alla parte amministrativa-procedurale applicata alle attività di progetto.
Dalle suddette verifiche ex ante, con il proseguire delle attività
delle diverse azioni del progetto, sono state intraprese le periodiche verifiche in itinere per monitorare l’andamento del progetto
dal punto di vista tecnico-amministrativo con particolare riguardo
alla parte procedurale e finanziaria.
In tal senso sono state erogate le necessarie attività di informazione e supporto sia verso il Capofila che gli altri Partner.
Contemporaneamente all’avanzamento delle attività, allo scopo di facilitare la rendicontazione delle spese all’amministrazione
regionale, ogni singola spesa è stata oggetto delle opportune verifiche ex ante per validarne l’ammissibilità.
Periodicamente, i giustificativi di spesa degli acquisti sono stati
verificati e validati allo scopo di facilitare il lavoro successivo di
rendicontazione.
Per tutto il periodo del progetto sono stati monitorati i rapporti
amministrativi fra Capofila e Partner.
Con l’avanzare delle attività e quindi delle spese, due volte
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
durante il progetto, sono state prodotte le rendicontazioni “SAL”
e presentate all’amministrazione regionale per riportare l’anticipazione iniziale al 90% dell’importo di spesa prevista per l’attuazione del progetto.
Infine, completate le attività di progetto e quindi effettuate le
spese previste, è stata elaborata la documentazione, prevista dalle
norme vigenti, per la richiesta finanziaria del 10% ed il collaudo
finale del progetto.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
Conclusioni
L’orto-floricoltura è una branca dell’agricoltura intensiva, che si
svolge in ambiente protetto e che si caratterizza per avere cicli di
produzione sicuramente meno lunghi delle altre branche, pertanto, essendo caratterizzata da investimenti notevoli è fra le poche
attività agricole che si prestano ad essere condotte con modelli
industriali.
Le continue evoluzioni nel settore merceologico e produttivo
del comparto orto floricolo si ripercuotono sulla programmazione
delle attività; infatti, in entrambi i settori, le scelte varietali, le
tecniche colturali e l’applicazione di nuove tecnologie e di livelli
nutrizionali adeguati sono indispensabili per competere a livello
nazionale e internazionale.
Le nuove acquisizioni, provenienti dal campo della ricerca e/o
dal comparto produttivo, prima di essere oggetto di grandi investimenti in una agricoltura industriale, sono meritevoli di collaudo nel comprensorio o meglio nel micro ambiente dove deve
essere effettuato l’investimento.
Il progetto “SINEFLOR” ha avuto la valenza di collaudare acquisizioni nuove e provenienti dalla ricerca in un micro ambiente particolarmente vocato per le attività orto- floricole di pieno
campo e protette. I risultati dell’attività sperimentale adesso sono
innovazioni di processo e di prodotto spendibili nell’ambito delle
imprese agricole dell’ATS e/o delle imprese agricole del comprensorio.
Allo scopo, subito dopo il decreto di condivisione e finanziamento del suddetto progetto, da parte degli Organi pubblici preposti, Capofila e Soci dell’ATS si sono attivati manifestando interesse ed entusiasmo, sviluppando il progetto che stato distinto in
otto azioni.
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
L’“addestramento team lavoro”, è stata l’azione 1 svoltasi nel
1° semestre, con essa alle persone coinvolte nel progetto sono
stati delucidati: gli step previsti nel progetto, il piano di lavoro
esecutivo e il personale addetto alle attività di progetto che a sua
volta è stato opportunamente addestrato.
Per tutta la durata del progetto l’azione 1 è stata attivata tutte
le volte che le attività del progetto, hanno avuto bisogno di essere
ulteriormente coordinate oppure quando le attività da svolgere
sono risultate meritevoli di ulteriori delucidazioni.
L’azione 2 “adeguamento delle strutture serricole”, anche
essa è stata svolta e completata nel primo semestre di attività di
progetto; infatti, doveva essere completata prima dell’inizio delle attività sperimentali, trattandosi della manutenzione ordinaria
delle strutture e dell’adeguamento degli impianti. Le strutture e
gli impianti, oggetto di manutenzione, sono stati oggetto di verifiche e di simulazioni di funzionamento.
L’azione 3 “Campo dimostrativo pomodoro” Il pomodoro,
pianta a ciclo annuale, è stata oggetto di due cicli di coltivazione per validare la produzione primaverile-estiva e la produzione
invernale-primaverile nel rispetto del conseguimento dei parametri qualitativi della produzione, la sperimentazione ha collaudato
l’incidenza del molibdeno sulla qualità del frutto e la metabolizzazione ed il trasferimento nel frutto del “selenio” assorbito per
via radicale.
Le azioni 4 e 5 “Campo dimostrativo agrumi ornamentali” e
“Campi dimostrativi nutrizione minerale e qualità del prodotto commerciale”, sono state le due principali azioni del progetto;
infatti, ad esse è stato profuso la parte maggiore in risorse umane.
E’ stato un comparto produttivo nuovo per il comprensorio vivaistico marsalese ed ha riguardato la produzione in vaso (di piccole
dimensioni) di una specie arborea che nell’arco di 2 e/o 3 anni
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Sinergie e Innovazioni nell’Orto-Floricoltura “Sineflor”
completa il ciclo produttivo (fruttifica) e manifesta pregevoli caratteristiche morfologiche, sufficienti per essere considerata pianta ornamentale ed apprezzata dai fruitori finali del nord Europa.
Per quanto riguarda l’attività svolta e le innovazioni di processo
e di prodotto, si rimanda alle descrizioni prima riportate.
L’azione 6 “analisi, validazione e monitoraggio, rilievi, elaborazione dati e risultati in itinere e finali”, avente la funzione
di effettuare collaudi in itinere e finali dell’attività di sperimentazione pre-competitiva, è stata attivata a partire dal secondo
semestre di attività sia su pomodoro che su agrumi. Il risultato
dell’elaborazione dei dati rilevati ha facilitato la descrizione delle
innovazioni applicabili in agricoltura.
L’attività delle azioni 7 e 8, sono state intraprese sin dall’inizio del progetto, prima hanno riguardato le questioni di carattere
amministrativo e successivamente anche la divulgazione in itinere e finale dei risultati attraverso mezzi informatici e workshop.
Dai risultati l’aspetto più suggestivo ed importante lo riveste
il comparto dell’agrumicoltura ornamentale oggi d’importanza
sempre più strategica nell’ambito della floricoltura siciliana; infatti, il settore mostra di possedere buoni margini di crescita potenziale che soltanto una notevole vitalità e vivacità produttiva
possono sostenere.
Importante sono stati, inoltre, la collaborazione, l’integrazione
e l’interesse reciproco dei componenti dell’ATS che per tutta la
durata del progetto, trovandosi a collaborare, si sono reciprocamente ben tollerati rendendosi vicendevolmente utili.
Il Responsabile Scientifico
Dr. Fabio De Pasquale
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bozza 011213 Opuscolo Finale - workshop 26-09-2013