GAZZETTA DEGLI AURUNCI
PERIODICO DEL MONDO AURUNCO
www.gazzettadegliaurunci.it
Anno XVIII - n. 12
DICEMBRE 2008
FORMIA
L'INGEGNERE
"MEDICINA" AL "DONO SVIZZERO"
FERNANDO MESCHINO REPARTO
di Orazio Ruggieri
Lo scorso 9 dicembre presso la
Facoltà di Ingegneria della più grande
Università Italiana “La Sapienza” di
Roma ha conseguito la Laurea in
Ingegneria Chimica il nostro collaboratore e amico dott. Fernando
Meschino ad appena 22 anni, compiuti lo scorso 2 dicembre, riportando
la superlativa massima valutazione di
110 e lode.
Dispiace dover sottolineare certi
aspetti della Sanità pontina sempre
con
evidenziatori
negativi.
Potrebbe sembrare un vezzo coltivato con il gusto del Bastian contrario a ogni piè sospinto.
Purtroppo il dovere dell'informazione, per lo meno verso quei lettori -e non sono pochi- che ci segnalano situazioni da "codice rosso",
ci obbliga a recitare il ruolo del
pubblico ministero per le storture
che colpiscono l'utenza pubblica.
E' il caso del reparto di Medicina
dell'ospedale "Dono Svizzero"di
Formia. Accanto a numerosi operatori, specie nel settore degli ausilia-
ri, veramente
affabili e votati
alla disponibilità
verso tutti, vengono registrati
casi di odiosa
irritabilità, la
quale spesso si
traduce in frasi a
dir poco non
Formia - Ospedale “Dono Svizzero”
proprio <teraoperatore che, alla domanda di una
peutiche>, verso i pazienti -in
parente di un paziente, la quale
maggioranza anziani- che affollano
chiedeva perché il ricoverato non
quel reparto. L'ultimo caso della
venisse trasferito nel reparto di carvariopinta antologia dei comportadiologia, alla luce dei cronici
menti che non fanno onore al giuramento di Ippocrate parla di un
Segue a pag. 2
COMPRENSORIO AURUNCO
PAROLE, PAROLE E PAROLE
di Giovanni Meschino
Fernando Meschino
Davanti al consesso accademico
chiamato a proclamarlo dottore,
Fernando Meschino ha discusso la
Tesi di Laurea in “Separazione di
miscele complesse con distillazione
molecolare” argomento di complessità tecnica e avanguardia scientifica.
Si tratta di un risultato di grande successo se si considera la sua giovanissima età e le mille difficoltà accademiche e logistiche connaturate ad un
percorso di Laurea in Ingegneria specialmente in un Ateneo grande e prestigioso come “La Sapienza”.
Al neo Dottore Ingegnere Fernando
Meschino vanno i più sinceri auguri
di tutta la Redazione della Gazzetta
degli Aurunci per il brillante traguardo raggiunto e i suoi futuri successi.
GAETA:
CHIUDERA’ ANCHE IL LABORATORIO
DI ANALISI DEL “DI LIEGRO”
a pag. 3
Sta per finire il 2008 è la crisi economica che coinvolge l'intero pianeta,
sta condizionando la vita di molti di
noi, il comprensorio aurunco paga un
prezzo maggiore a causa di uno sviluppo mancato per carenza di idee e
progetti concreti.
Da più di quaranta anni
sentiamo i politici della
nostra zona che ci parlano
di bellissimi progetti, d'iniziative straordinarie, di
opere superbe, di prospettive meravigliose e devo
ammetterlo si fanno credere.
Abbiamo sentito parlare di
nuove province, di città
che si devono unire, della
necessità di decentrare perché la provincia è troppo
lunga (ma poi si chiude persino la
sede CCIAA di Formia), di nuove
regioni, della regione aurunca, di
pedemontane a quattro corsie, di
pedemontane a due corsie (ma oggi
della pedemontana di Formia non si
vede ancora l'ombra), di corridoi tir-
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renici, di strade trasversali, di porti
etc., ma ancora di più abbiamo sentito parlare di turismo, di vocazione
turistica del nostro territorio.
Parole tante, ma fatti pochi: se escludiamo l'iniziativa isolata di qualche
resto d'Italia; che fine ha fatto l'adeguamento della Fondi (Gaeta) Ceprano? Gli insediamenti turistici e
tutte le strutture e infrastrutture di supporto dell'area aurunca sono in sostanza gli stessi di quaranta anni fa!
Potremmo proseguire con l'elenco
delle cose da fare per migliorare la
viabilità locale ma lasciamo ai nostri
lettori il “piacere” di muoversi negli
ingorghi e nella confusione della rete
stradale del nostro comprensorio.
Buon Natale.
INEDITI DI ALBINO CECE
a pag. 4
sindaco e di privati coraggiosi, si è
fatto ben poco; le vie di trasporto
della nostra area sono le stesse di 40
anni fa! Il MOF di Fondi, nonostante
sia uno dei mercati ortofrutticoli più
grandi di Europa, non ha ancora una
strada decente di collegamento con il
INVENTA FILM
LENOLA 2009
a pag. 5
CASTELFORTE
TENSIONE ALL’INTERNO
DEI PARTITI: PD E UDC
a pag. 6
Pag. 2
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
PARCO NATURALE DEI MONTI AURUNCI
Segue da pag. 1
disturbi per il centro vitale dell'organismo umano, certificato al malato da lustri di cure presso specialisti
del settore, veniva risposto che
"presso cardiologia, vanno i malati
giovani e non le persone anziane.
Per i primi c'è la possibilità del
recupero. Per le seconde, data l'età,
non c'è da farsi troppe illusioni!!!".
Chi ha denunciato il caso non è
sicuro se il paziente ha sentito le
affermazioni dell'interlocutore del
congiunto. Un autentico biglietto di
...buona morte! Ha però la certezza
che l'isteria mimica e interlocutoria
di chi ha pontificato in siffatta
maniera si accompagnava anche
alla stanca abulia operativa di altro
personale che, sollecitato a prendersi cura dell'ammalato, opponeva un
comportamento operativo che
Dante avrebbe, con benevola comprensione, definito da "ignavo".
Questa casistica si combina, poi,
con un fenomeno sempre più ricorrente e riscontrabile soprattutto a
Itri, dove vive l'estensore dell'articolo che esprime -è appena il caso
di ricordarlo- la sua personale opinione, la quale non coinvolge la
linea editoriale del giornale. Sono
sempre più frequenti le situazioni
che vedono i parenti delle persone
da far ricoverare, con sicura destinazione susseguente alla prima verifica presso il Pronto Soccorso,
verso il reparto di Medicina, i quali,
ben sapendo che le ambulanze del
118 "solitamente" trasferiscono al
"Dono Svizzero" di Formia i trasportati seguendo anche una logica
aziendale che ha stabilito che gli
ospedali di Latina e Formia, con
l'aggiunta di Terracina, sono figli di
primo letto, a differenza di altri
nosocomi, oggi riscoperti come
rampolli di un dio minore, sono
sempre più frequenti -dicevamoquei parenti che o si servono di
ambulanze private a pagamento o
accompagnano con la propria autovettura la persona da tenere in
degenza, dopo il ricovero, presso il
reparto di Medicina, nel nosocomio
"San Giovanni di Dio" a Fondi.
Perché -ci si chiede- l'aumentato
diffondersi di questo fenomeno?
Non sarà forse che la "vox populi" è
veramente la voce di...? Non vogliamo credere che i vari dottori Maria
Attualità
Grazia
Agresti,
Elisabetta
Buonomo, Aldo Pezza (tanto per
citare i medici del reparto fondano
che ci hanno riferito e che riportiamo in rigoroso ordine alfabetico)
posseggano saperi e lumi che i colleghi di Formia non hanno.
Faremmo ridere sicuramente i polli
se osassimo affermare eresie di questo tipo, nella cui ipotetica postulazione non crediamo neppure noi. Se
la gente sceglie con convinzione il
"San Giovanni di Dio" di Fondi,
scartando l'ipotesi di una degenza a
latitudini "geografiche" più meridionali, potrebbe esserci -come più
di qualcuno ci ha confidato- l'autentica vocazione all'applicazione del
mandato di Ippocrate, da parte dei
medici di Fondi, verso l'utenza di
Medicina che -non stiamo scoprendo l'acqua calda- generalmente è
caratterizzata da un'età avanzata e
che fa registrare periodi di degenza
piuttosto lunghi, rispetto a quelli di
altri reparti.
Se allora il pregio della cortesia non
lo si è appreso durante il cursus
honorum propedeutico alla missione professionale, svolto presso gli
atenei, c'è sempre tempo, con un
pizzico di umiltà e di buona pazienza, a impararlo dalla quotidiana
lezione della compostezza a sopportare il dolore che gli ammalati trasmettono a chi ha l'<eccellenza> di
sentirsi autentico <servitore> della
sofferenza! Non è mai troppo tardi!
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GAZZETTA DEGLI AURUNCI
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Aut. n. 530 del 23 maggio 1991
Tribunale di Latina edito a cura:
Edizioni Emme - ITRI (Latina)
Direttore Responsabile: Giovanni Spezzaferro
Stampa:
Tipografia Fabrizio - Itri (LT)
BANDO PER LO SVILUPPO
DELLE PRODUZIONI AGRICOLE
TRADIZIONALI CON METODI BIOLOGICI
Il Parco Naturale dei Monti
Aurunci si consolida come un Ente
volto alla valorizzazione del territorio conciliando tradizione e innovazione. Il Presidente Giovanni
Ialongo e il Consiglio Direttivo
dell'Ente Parco,
sulla
scorta
degli interventi
condotti dai tecnici dello stesso
Ente con la
supervisione del
Direttore
G i u s e p p e
Marzano, hanno
deliberato una
serie di nuovi
regolamenti che
pongono l'area
protetta
più
meridionale del
Lazio all'avanguardia tra gli organismi di tutela ambientale. I nuovi
regolamenti assicurano un valido
sostegno alle attività produttive
presenti sul territorio e legati alle
colture e alla zootecnia. Si tratta di
strumenti come gli indennizzi per
danni da animali selvatici, tutela da
animali inselvatichiti e innovative
disposizioni nell'ambito della
gestione del patrimonio boschivo,
che sono stati predisposti attraverso un valido lavoro di concertazione e di coinvolgimento delle associazioni di categoria del settore
agro-silvo-pastorale, oltre che delle
rappresentanze degli Enti Locali.
Un percorso innovativo che vuole
essere un punto di partenza verso
l'individuazione di un comune
impegno da parte dell'Ente Parco,
di coloro che vivono l'area protetta
e degli organismi territoriali.
L'obiettivo è l'accrescimento della
consapevolezza ambientale e nello
stesso tempo il rilancio del territorio degli Aurunci anche sotto il profilo turistico e occupazionale, valorizzando quelle che sono le peculiari attività produttive locali. In
questo senso, l'Ente Parco, sta svolgendo degli incontri territoriali con
le associazioni di pastori e di alle-
vatori. Con il contributo dei tecnici
del settore Gestione Risorse
Forestali, il Presidente dell'Ente
Parco Giovanni Ialongo e i membri
del Consiglio Direttivo, hanno
incontrato gli allevatori presentando in maniera
chiara e dettagliata la serie di interventi previsti per
la valorizzazione
del comparto produttivo. “Il nostro
obiettivo - ha
dichiarato
il
Presidente
Ialongo - è il
miglioramento
degli strumenti di
gestione del territorio e in questo
abbiamo ottenuto
un grande risultato anche grazie
all'avallo della Regione Lazio che
ha sostenuto il nostro percorso
comune. Abbiamo raggiunto un
accordo per quanto riguarda i regolamenti rendendo protagonisti
coloro i quali usufruiranno di queste normative. Intendiamo proseguire attraverso un tavolo permanente di concertazione con il territorio”. Per quanto riguarda il sostegno all'agricoltura nel Parco dei
Monti Aurunci è stato realizzato un
bando per accedere ai contributi
per lo sviluppo delle produzioni
agricole tradizionali con metodi
biologici. Per maggiori informazioni contattare la sede dell'Ente ai
numeri 0771 598114/30 oppure
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Attualità
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Pag. 3
GAETA
CHIUDERA' ANCHE IL LABORATORIO DI ANALISI DEL DI LIEGRO
di Giuseppe Cece
Dalle colonne dello scorso numero
di questo mensile abbiamo sottolineato con fermezza lo scandaloso
taglio dei servizi pubblici che le
istituzioni stanno compiendo sul
con forza ai nostri lettori un ulteriore taglio che riguarda l'offerta di
servizi sanitari, infatti è ormai inevitabile la chiusura del laboratorio
di analisi dell'ospedale “Di Liegro”
ne, uno dei laboratori meglio
attrezzati e più efficienti del comprensorio, eppure il declino dell'ospedale di Gaeta reso possibile
dalla latitanza programmatica di
una classe dirigente priva di senso
di appartenenza al territorio lo ha
progressivamente condotto verso
questa soluzione.
La chiusura del laboratorio di analisi del “Di Liegro” più volte era
stato annunciato e poi smentito ma
ormai il passo finale è in procinto
di compiersi quale esito fatale del
riassetto ospedaliero nell'area
aurunca. A questo punto, però, non
ritratta più di una necessità di
bilancio, ma di un accanimento
ingiustificato sul nostro territorio,
perché deve pagare il dazio amministrativo per le cattive gestioni di
decenni di vacche grasse sempre
l'area aurunca?
Ci si domanda per quanto tempo
ancora potremo assistere a questo
moderno saccheggio del nostro territorio che privato dei suoi servizi
essenziali si avvia a trasformarsi in
un facile territorio di conquista per
le politiche statali di tipo meramen-
te assistenziale da cui dipenderà in
larga parte l'esistenza dei futuri abitanti di queste nostre terre. Senza
contare che ogni passo indietro dei
presidi istituzionali sul territorio in
qualunque campo, compreso quello
sanitario, determina un vuoto facilmente colmabile da filtrazioni
malavitose.
Si era detto che lo smantellamento
della sanità aurunca doveva essere
il passaggio obbligato per il suo
rilancio attraverso la nascita del
cosiddetto Policlinico dl Golfo. Ad
oggi, tuttavia, mentre la chiusura di
ospedali e i tagli ai servizi sanitari
connessi inizia a diventare una
realtà che sugli aurunci si può toccare con mano quotidianamente, la
nascita del Policlinico del Golfo
non trova alcun riscontro concreto.
Occorre che tutti i cittadini si sentano coinvolti in queste decisioni
prese sempre da persone e in luoghi
lontani dal nostro territorio, in questo non si può sottovalutare il ruolo
che la stampa deve svolgere nell'alimentare un dibattito sul territorio
che di questi tempi è assolutamente
assente.
NATALE A CASTELFORTE!!
“Brindisi sotto le stelle” a cura di
Radio Tirreno Centrale, per salutare insieme l'anno trascorso e dare il
benvenuto all'anno nuovo!
E per tutti i bambini il 6 gennaio
2009, si svolgerà come già da ben
dodici anni la tradizionale
“Edizione della Befana dei bambini”, organizzata dal comitato
“Sagra dell'Uva”.
Come...“ Dulcis in fundo”...non mi
resta altro da dire che augurare a
tutti un Buon Natale e Felice Anno
Nuovo, e che sia un anno per tutti
nel segno dell'Amore e della Pace!
Gaeta - Ospedale “Di Liegro”
nostro territorio in danno dei cittadini.
Speravamo che questa vera e propria emorragia di servizi fosse arrivata al suo capitolo conclusivo,
almeno per l'anno in corso, e invece siamo di nuovo qui a segnalare
di Gaeta.
Esso per molti decenni ha servito il
Golfo attraverso la dedizione di
quanti vi hanno operato e vi operano. Ricorda la memoria umana che
per lungo tempo si è trattato di un
esempio virtuoso per tutta la regio-
Non mancate il 26 e 27 dicembre per le vie del centro storico di Castelforte...si svolgerà
il “Presepe Vivente”...
di Vincenzo Gagliardi
Castelforte - Chiesa di S. Giovanni Battista
Molti gli eventi organizzati quest'anno , in occasione delle festività per il
Santo Natale, da parte del
Comune di Castelforte,
in collaborazione con
associazioni , sempre presenti sul luogo, per fare
solo qualche nome,
abbiamo il comitato
“Sagra dell'Uva”, il gruppo folk “Glio Ventrisco”,
ecc...
Vorrei cominciare ricordando che, il giorno 20
dicembre si svolgerà la II
Edizione di Degustazione
Enogastronomiche
,a
cura del comitato “Sagra
dell'Uva”; il giorno successivo,
tutti invitati al gran Concerto di
Natale nella Chiesa di San
Giovanni Battista, eseguito dall'associazione musicale “Città di
Castelforte”.
Ma tra i tanti eventi, da non dimenticare è soprattutto il “Presente
Vivente” che avrà luogo per le vie
del Centro Storico del paese il 26 e
27 dicembre, il tutto a cura del
gruppo folk internazionale “Glio'
Ventrisco”; e nei giorni del 29 e 30
dicembre a Suio Alto, per opera
della parrocchia di San Michele
Arcangelo.
Per finire, vorrei ricordare a tutti i
lettori di non mancare il 31 dicembre 2008 in piazza San Rocco al
I T R I
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Pag. 4
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Cultura
Inediti di Albino Cece
La realtà di Giulia Gonzaga
Nonostante gli sforzi anche consistenti
del prolifico movimento culturale che
ha sempre distinto Fondi dalle altre la
città, si è ben lontani dall'avere una storia completa delle vicende che l'hanno
vista protagonista e vittima nello scorrere dei secoli.
Le vicende storiche di Fondi ruotano
attorno a tre fatti principali non ancora
spiegati del tutto:
- l'origine delle mura megalitiche che
l'accomunano ad altre città del Lazio
Meridionale;
- l'attività scismatica di Onorato I
Caetani con l'elezione di un antipapa
che destabilizzò la Chiesa dell'epoca;
- la vita e le opere di Giulia Gonzaga.
Ma occorre anche affrontare un problema di sociologia storica cercando di
capire le ragioni che stanno alla base di
un ribellismo fondano, anche violento,
posto a fondamento degli atteggiamenti di questa popolazione verso le autorità costituite che si integra in modo
mirabile allo stimolo ed alle spinte che
animano la comunità nel conseguimento di una egemonia politica ed economica sul “resto del mondo”.
Non si creda una esagerazione questa
affermazione perchè anche oggi si
manifesta l'importanza di Fondi, per
esempio, con la gestione di un MOF
che pone la città all'attenzione
dell'Europa.
Quindi sembra connaturato nell'aria
che si respira a Fondi il DNA dell'egemonia e della ricerca di una visibilità
cittadina che travalichi la propria cinta
muraria, andata sempre stretta alla sua
popolazione.
Detto questo rimandiamo lo studio del
problema a quanti si interessano di
sociologia storica per porre attenzione
ad un risvolto quasi inesplorato della
vita di Giulia Gonzaga e che a nostro
avviso ne ha stravolto completamente
il racconto storico.
E' difficile riprendere le fila di un racconto che lo scorrere dei secoli ha corredato di misteri inesistenti privandolo
della realtà, vissuta concretamente da
ogni uomo e donna, di alto lignaggio o
di basso profilo che sia.
Tentiamo questa avventura col tracciare una sintesi di quanto dovrebbe essere affrontato dagli storici su Giulia
Gonzaga.
In primis, si dovrebbe affrontare la let-
tura, invero non facile in questo nostro
mondo dominato dal dinamismo culturale, delle 464 pagine del volume pubblicato da Bruto Amante nel 1896
“Giulia Gonzaga contessa di Fondi e il
movimento religioso femminile nel
secolo XVI”.
Forse il titolo è stato sottovalutato da
chi non ne affronta la lettura dalla
quale esce il rapporto avuto dalla contessa di Fondi con Juan de Valdés
(Cuenca 1490 circa - Napoli 1541)
riformatore religioso spagnolo che, nel
1532, in seguito a difficoltà con
l'Inquisizione, si trasferisce in Italia,
prima a Roma alla corte di Clemente
VII e poi a Napoli come archivista e
successivamente come sovrintendente
ai castelli della città.
Il volume è stato ristampato in edizione anastatica dal Comune di Fondi nel
1987 con l'aggiunta di una appendice
di Gaetano Carnevale e Mario Forte.
In verità mentre il Carnevale ritiene
fatto secondario l'amicizia della
Gonzaga con Valdés, Mario Forte sottolinea come gli insegnamenti del
Valdés, seguiti in un primo tempo
anche da tanti uomini di Chiesa, furono respinti poi dalla VI sessione del
Concilio di Trento.
L'Amante riporta anche le persecuzioni che dovette subire la Gonzaga per
questa sua amicizia. Nel monastero
napoletano di san Francesco delle
Monache abitò per trent'anni Giulia
Gonzaga, ricordata da Benedetto
Croce come una delle protagoniste del
fallito tentativo di riforma religiosa
tentato nel XVI secolo. Quale analisi
storica è stata finora affrontata per
capire le ragioni vere di questo “ritiro”
di Giulia Gonzaga?
Edmondo Cione in Napoli di ieri e di
oggi (Napoli, Morano editore, 1954)
scrive a proposito di Ischia:
“All'improvviso....giganteggia la sagoma d'un altro Castello aragonese, quello che nel lontano Cinquecento, ospitò,
dopo la morte di Juan de Valdés, le
elette dame che si erano raccolte intorno all'affascinante riformatore castigliano: la stupenda Maria d'Aragona,
la maestosa Costanza d'Avalos, la pia e
dotta Vittoria Colonna, delicata poetessa e nobile ispiratrice di Michelangelo,
le quali tutte si tenevano, di lì, in continua corrispondenza con la discepola
favorita, che era altresì la depositaria
dei manoscritti e dell'insegnamento del
cavaliere spagnuolo che, allorché era in
vita (così Jacopo Bonfadio) "reggeva
con una particella dell'animo il corpo
suo debole e magro; con la maggior
parte, poi, e col puro intelletto, quasi
come fuor del corpo, stava sempre sollevato alla contemplazione della verità
e delle cose divine". La "discepola preferita" era la "divina" Giulia, la più
bella donna del Rinascimento, che
Ludovico Ariosto cinse con la ghirlanda poetica d'una famosa sua quartina:
Julia Gonzaga, che, dovunque il piedevolge e dovunque i sereni occhi gira,
non pure ogni altra di beltà le cede,ma,
come scesa dal ciel Dea, l'ammira”.
In una presentazione del libro di
Juan De Valdés, Lo evangelio di San
Matteo (1985, 542 pagine) leggiamo
“la storia di un manoscritto sopravvissuto in unico esemplare alle premure dell'Inquisizione ed all'oblio,
traslato in quattro secoli, senza
lasciar traccia, da Napoli a Basilea, a
Berna, a Torino. La vicenda di un
intellettuale, Juan de Valdés, che con
il commento all'Evangelio di San
Matteo compie, intorno al 1539-40,
il percorso esegetico maturato con la
traduzione ed il commento ai Salmi
ed alle epistole paoline, nel momento in cui si raccolgono intorno a lui
od a lui si riferiscono Bernardino
Ochino ed il Morone, Reginald Pole
ed il futuro cardinale Seripando, ma
anche Giulia Gonzaga e Vittoria
Colonna - e da essa l'eco di quella
lezione arriverà sino a Michelangelo
- Marc'Antonio Flaminio e Pietro
Carnesecchi”. Ricordiamo che
Bernardino Ochino, generale e maggior predicatore dei Cappucini, nel
1542, abbandona l'ordine e l'Italia,
conquistato dalle idee riformate. A
ciò bisogna aggiungere quanto lucidamente sintetizza Antonio Di Fazio
nella sua ultima fatica “Giulia
Gonzaga e il movimento riformatore, dal mito alla storia” (2003): “Il 13
marzo del 1528 Vespasiano Colonna,
fiaccato dalle tante fatiche belliche e
dalle malattie, venne a morte, non
prima di aver vergato a Paliano,
dove allora risiedeva con Giulia e
Isabella, un testamento nel quale
lasciava erede universale dei feudi
tanto nello Stato della Chiesa quanto
nel Regno la moglie Giulia Gonzaga,
ma solo finché essa avesse mantenuto il suo stato di vedova. Il testamento fu causa di tutta una serie di contrasti e in¬comprensioni fra Giulia e
la figliastra Isabella, la quale contestava gran parte del testamento e che
però proprio in base ad esso avrebbe
potuto ereditare ben 30.000 ducati di
terre nel caso avesse sposato Ippolito
de' Medici, nipote del papa, conservando agli eventuali figli il nome dei
Colonna. E dunque le cose si complicano anche a causa delle strategie
matrimoniali, con un Ippolito de'
Medici che diviene presto il personaggio politicamente più importante
ed influente della piccola ma già
splendida corte di Fondi ed è certamente appetito da Isabella (anche il
papa, ovviamente, caldeggiava il
matrimonio), mentre invece lui è
invaghito proprio della splendida e
giovane vedova.
La morte di Vespasiano accese anche
un'aspra e lunga contesa fra esponenti di diversi rami dei Colonna e fra i
Colonna ed altri signori che a vario
titolo pretendevano diritti sul vasto
feudo di Fondi, in particolare l'abate
di Farfa Napoleone Orsini, "uno de'
Baroni più irrequieti che allora dessero noia al pontefice ed infestassero
la campagna romana", e marito di
una Colonna” (p. 8).
Una qualche importanza per l'ambientazione storica possiede il volume di Isolde Kurz (Stoccarda1853 Tubinga 1944) “Le notti di Fondi”
(stampato dalla Cadmo Editore di
Roma nel 1988 col patrocinio del
Comune di Fondi, tradotto dal tedesco da Tea Alli e Franco Sepe, con
prefazione di quest'ultimo).
In conclusione, Giulia Gonzaga,
vedova ad appena 18 anni, si trovò a
combattere con una figliastra ribelle,
l'obbligo dello stato vedovile per
conservare il dominio su Fondi, gli
ardori propri della gioventù, l'aspirazione a vivere una religiosità nuova,
i rapporti con la Chiesa romana.
Tutti questi aspetti si concentrano nel
vissuto di Giulia Gonzaga e su di essi
occorre fare chiarezza per giungere a
strappare la sua vita da quel filone
romanzesco in cui l'ha immersa la
letteratura defraudandone la figura
storica di non poco rilievo per la
società del suo tempo.
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Cultura
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Pag. 5
IL BANDO DELLA DODICESIMA EDIZIONE DI INVENTA
UN FILM LENOLA 2009. IL TEMA È SOGNI
INVENTA UN FILM PRESENTA
OGNI ANNO UN NUOVO TEMA:
1998: La strada; 1999: Libertà;
2000: Ironia e riflessione; 2001:
L'altro; 2002: Realtà…Fantasia;
2003: Amare; 2004: Emozioni;
2005: C'era una volta…; 2006:
Tempi Moderni; 2007: Incontri e/o
scontri; 2008: Dentro - Fuori; 2009:
SOGNI.
ORGANIZZATO DALL'ASSOCIAZIONE CULTURALE CINEMA E SOCIETA' DI LENOLA (LT)
CON IL CONTRIBUTO DI SEFIT
CDC, PANALIGHT, TECHNOVISION, AUGUSTUS COLOR, LVR,
PROVINCIA
DI
LATINA,
COMUNE DI LENOLA, SISTEMA BIBLIOTECARIO SUD PONTINO E BANCA POPOLARE DI
FONDI.
L'Associazione Culturale Cinema e
Società organizza la dodicesima
edizione del Premio “Inventa un
film”.
L'iscrizione è gratuita ed aperta a
tutti: associazioni, movimenti, scuole, singoli artisti.
Per iscriversi bisogna, entro il 28
febbraio 2009, consegnare o inviare
(fa fede in questo caso il timbro
postale) alla segreteria del concorso
ASSOCIAZIONE CULTURALE
CINEMA E SOCIETA' “INVENTA
UN FILM” piazza Pandozj 4 04025
Lenola (LT) tel. 0771/589009 una
o più lavori (durata massima 30
minuti - formato VHS o DVD)
aventi il seguente tema : SOGNI.
Ad ogni lavoro inviato i partecipanti dovranno allegare una scheda di
partecipazione firmata con indicazione del titolo del film e con informazioni riguardanti la regia, il sog-
getto, la sceneggiatura, la colonna
sonora, il formato, il montaggio, la
produzione, gli interpreti, la durata
(comprensiva di titoli di testa e di
coda), la sinossi dell'opera stessa.
Gli autori possono fornire, se lo
ritengono opportuno, anche ulteriori informazioni.
I film verranno proiettati a Lenola
sceneggiatura, il miglior interprete,
il miglior montaggio, la migliore
colonna sonora originale, la migliore fotografia. Verrà inoltre conferito
il “Premio Messaggio Importante”.
Per il nono anno consecutivo verrà
premiata anche la migliore scuola
con il premio “Una scuola per il
cinema”.
dal 29 luglio al 2 agosto 2009.
(Tutte le date relative sia alle fasi
eliminatorie, sia alle fasi finali verranno comunicate dall' associazione
ai selezionati nel periodo marzo aprile 2009).
La giuria sarà composta da giornalisti, da autorevoli critici cinematografici e da personaggi del mondo
dello spettacolo.
Due sono le sezioni principali in cui
si articola il concorso: quella degli
autori italiani e quella degli autori
esteri.
Per gli autori italiani il primo premio consiste in mezzi tecnici per la
realizzazione di un nuovo cortometraggio per un valore di circa 10.000
euro offerti da Technovision, Sefit
CDC, Panalight, Augustus Color e
LVR. Verranno inoltre premiati il
secondo classificato, il terzo classificato, il miglior regista, la migliore
Al miglior film della Provincia di
Frosinone e Latina verrà conferito
il Premio Idea Sud Lazio: la durata
massima consentita ai corti di questa sezione è di 5 minuti.
Fino ad una settimana prima delle
proiezioni, per avere una migliore
visione del proprio lavoro, un partecipante può sostituire il lavoro
inviato con un'altra copia o con l'originale. Naturalmente i contenuti,
le scene, la durata, la colonna sonora e il montaggio dovranno essere
perfettamente uguali a quelli del
lavoro inviato o consegnato precedentemente.
L'organizzazione, pur impegnandosi
rigorosamente nella cura e nella
custodia delle opere pervenute, non
si assume responsabilità per eventuali danneggiamenti o smarrimenti
che queste dovessero subire.
L'Associazione Culturale Cinema e
RISCHIO ASMA
PER NUOTO DA PICCOLI
Uno studio italiano lancia l'allarme sul rischio asma per i piccoli che
frequentano assiduamente le piscine. Secondo la ricerca coordinata
dal professor Eugenio Baraldi, del Dipartimento di Pediatria
dell'Università di Padova, e pubblicata sulla rivista Pediatric
Pulmonology, i piccoli che vanno regolarmente in piscina hanno
infatti maggiore probabilità di sviluppare l'asma.
Società si riserva di mantenere nell'archivio della propria sede una
copia di ogni lavoro inviato.
Le opere consegnate o inviate verranno proiettate dall' associazione
solo durante la manifestazione
“DODICESIMO
FESTIVAL
INVENTA UN FILM LENOLA
2009”.
L'Associazione Culturale Cinema e
Società lascia alla giuria competente
il compito di valutare i lavori e di
conferire premi, ma comunque si
riserva il diritto di escludere a priori
tutte quelle opere
1) palesemente lesive dei diritti
umani e sociali
2) chiaramente non aderenti al tema
3) già proiettate nelle edizioni precedenti di Inventa un Film
Tutti i lavori selezionati verranno
inseriti nell'opuscolo realizzato
dall'Associazione, la quale pubblicizzerà le opere premiate sulla stampa nazionale. Pur dando la possibilità di inviare più opere, verrà
proiettata al massimo un'opera per
ogni autore.
Ai sensi delle leggi vigenti si assicura che tutti i dati personali dei quali
si entrerà in possesso verranno usati
solo per quanto attiene il concorso in
esame.
Ciascun autore risponde del contenuto delle proprie opere. La partecipazione al concorso implica l'accettazione integrale del presente regolamento. Spetta all'Associazione il
giudizio finale sui casi controversi.
Per ulteriori informazioni:
Ermete Labbadia (340/8014229)
[email protected]
www.inventaunfilm.it
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Pag. 6
Attualità
F.I.P.E. - CONFCOMMERCIO
TENSIONI ALL'INTERNO DEI PARTITI: PD E UDC
di Vincenzo Gagliardi
Tensioni, all'interno del “Partito
Democratico” e dell'“Unione di
Centro”, provocate da motivazioni
differenti che si riflettono sulle future candidature per l' Elezioni
Provinciali.
Il PD, con ben 4 rappresentanti
all'interno del consiglio comunale,
ha scelto all'unanimità il suo primo
coordinatore nella persona di
Emilio Testa (ex - Forza Italia).
Tra i 4 consiglieri comunali che
hanno aderito al PD, 3 sono membri
della minoranza ed uno fa parte tuttora della maggioranza, essendosi
presentato con un'altra lista civica
alle passate elezioni comunali.
Come è giusto che sia un partito
deve avere una linea politica coerente, quindi il direttivo a maggioranza ha delineato la sua linea politica costituendo il gruppo consiliare del PD formato soltanto dai tre
consiglieri di minoranza, in attesa di
una scelta comunque sofferta dell'assessore Cardillo.
Con la dichiarazione fatta dall'assessore Cardillo, durante le fasi iniziali della costruzione del PD, egli
ammetteva di aver contribuito forte-
mente alla costruzione del partito e
di aver condiviso nella persona del
consigliere Testa la figura più adatta a ricoprire il ruolo di coordinatore, lasciando ben sperare in un passaggio nel gruppo consiliare del
Partito Democratico.
Ma la scelta fatta dall'assessore
Cardillo è stata quella di rimanere
in maggioranza, dichiarando di non
amministrare con partiti del centrodestra ma con un gruppo di amici
che firmarono un accordo senza
mettere accanto al loro nome nessuna sigla di partito.
Questa decisione presa dall'assessore Cardillo, ha determinato all'interno del Partito Democratico due correnti: la prima seguace delle ideologie di Cardillo, la seconda di Testa.
Visto l'avvicinarsi delle Elezioni
Provinciali, e i continui screzi tra le
due correnti, l'arrivo dei vertici provinciali a Castelforte è stato inevitabile, per cercare comunque una via
d'incontro tra le due parti.
Comunque, l'assessore Cardillo ha
esposto la sua più totale disponibilità a qualsiasi forma di dialogo e
confronto ed ha invitato alla rifles-
sione l'intero Partito Democratico
affermando che in politica si possono avere opinioni diverse, ma è con
il dialogo ed il confronto che vanno
affrontate.
Pasquale Fusco
Per quanto riguarda il partito
dell'UDC, invece, i disaccordi
nascono dalla semplice domanda:
chi si candiderà alle Elezioni
Provinciali? I due aspiranti alla candidatura sembrano essere: il sindaco
Giampiero Forte e l'assessore provinciale Pasquale Fusco.
La tensione che si è venuta a creare
tra i due aspiranti, si pensa, potreb-
SANTI COSMA E DAMIANO
ITRI
AL CENTRO DEL MIRINO : L'AMBIENTE
DIBATTITO SUI TEMI PROPOSTI DAL FORUM AGENDA21
di Vincenzo Gagliardi
Sabato 13 dicembre 2008, all'auditorium comunale di SS. Cosma e
Damiano si è svolto un convegno dal
titolo “XXI secolo: Obiettivo sviluppo energetico ecosostenibile”; i temi
trattati sono stati vari e di gran rilievo, citandone qualcuno, il riequilibrio del rapporto tra uomo e natura,
l'utilizzo delle fonti energetiche
alternative rinnovabili, l'importanza
del riciclaggio dei rifiuti, ecc...
Il convegno è stato presieduto dall'assessore provinciale Franco
Taddeo, all'appello non sono mancati, il Colonnello Marzocca, comandante della Scuola Nautica della
Guardia di Finanza, Giuseppe Creo,
assessore all'ambiente, Vincenzo
Petruccelli, assessore alla cultura, e
be portare una “spaccatura” all'interno del consiglio comunale, dove
vi sono ben 9 consiglieri di maggioranza appartenenti all'UDC, tra
cui cinque che abbracciano la linea
politica del Sindaco Forte e tre quella dell'assessore Fusco.
Comunque questo scenario all'interno del consiglio comunale rimane,
per ora, solamente un'ipotesi, ma
resta il fatto che, per il sindaco Forte
la candidatura alle Elezioni
Provinciali risulta essere molto
importante per una eventuale carriera in politica; e va aggiunto, invece, che per l'assessore Fusco, non
sarebbe una novità, la candidatura
alle provinciali, poiché basta dare
uno sguardo alle esperienze politiche, ed emerge che dal 1999 al 2004
è stato consigliere provinciale, e che
dal 2004 ha un'assessorato esterno,
sempre candidato nelle file
dell'UDC.
Tuttavia, ad oggi, per sapere, quale
sia il candidato alle Elezioni
Provinciali, per il PD e per l'UDC,
non resta altro da fare che attendere pazientemente l'evolversi dei
fatti.
Franco Taddeo
la professoressa Enrica Iannucci,
Preside della Facoltà di Economia
dell'Università di Cassino.
La manifestazione ha ottenuto i
patrocini della Provincia di Latina,
della XVII Comunità Montana e
della Pro Loco.
L'obiettivo del convegno è stato
quello di sensibilizzare la popolazione all'utilizzo ecosostenibile delle
fonti energetiche, ed alla preservazione della natura e delle fonti di
energia.
A tal riguardo abbiamo dato voce a
molti partecipanti al convegno, dove
vi erano anche studenti appartenenti
alle varie scuole del comprensorio, le
dichiarazioni hanno espresso, l'importanza della manifestazione e il
successo ottenuto.
Io, come molti di loro, penso che
l'importanza di uno “Sviluppo sostenibile” non è in discussione, poiché è
molto egoistico agire solamente per i
propri bisogni del presente compromettendo i bisogni delle generazioni
future!!!
FIOCCO CELESTE
IN CASA ION-BLAJ
La prima cicogna si è posata sul
nido domestico di Mihaela Blaj e
di suo marito Andrei Ion. Edoard
Valentino è lo stupendo regalo
che mamma Mihaela ha fatto al
commosso papà e a tutti i felicissimi parenti della famiglia dei
giovani e laboriosi rumeni residenti a Itri, dove si sono perfettamente integrati con la comunità
locale. Ai genitori, ai loro parenti, ai loro amici auguri e rallegramenti dalla nostra Redazione,
con la ribadita stima verso quanti onorano, come loro, la grande
amicizia tra i tanti Rumeni presenti a Itri e la gente del posto!
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Attualità
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
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GAETA: PERCORSO DI EDUCAZIONE AL DIALOGO “VERBA MANENT”
Cercarsi nel dialogo
di Giovanni Fantasia
“Il dialogo è possibile solo conoscendosi a vicenda. L'uomo è nemico di ciò che non conosce perché
quando non sa si crea un'immagine
negativa di ciò che ignora. Il dialogo
e la conoscenza reciproca aiutano ad
abbattere le barriere dell'ignoranza.
Se si perde la capacità di ascoltarsi,
per esempio all'interno di una coppia, si perde l'unione. Pensate a questa situazione su vasta scala: si creano gruppi che tra loro non si parlano
e ognuno pensa di essere superiore
all'altro”. È questo il cuore del
secondo incontro del percorso di
educazione al dialogo “Verba
manent” organizzato dalla Pastorale
Giovanile diocesana e dal settore
Giovani dell'Azione Cattolica.
Ospite della serata Sharzad
Hushmand, iraniana, teologa musulmana sciita che insegna presso la
Pontificia Università Gregoriana.
Erano previste altre due persone:
Adnane Mokrani (tunisino, teologo
sunnita, marito di Sharzad e professore presso la stessa università) e
John Farhad (incaricato della catechesi del Vicariato apostolico
dell'Anatolia) che per motivi diversi,
salute e lavoro, non hanno potuto
raggiungere Palazzo De Vio, a
Gaeta.
L'incontro, in ogni caso, non ha
deluso le aspettative con i partecipanti che hanno seguito con attenzione i vari interventi della Mokrani
che ha esordito parlando della sua
vita, del suo arrivo in Italia per motivi di studio e del significato della
parola “Islam” che letteralmente
vuol dire “abbandonarsi alla Pace”.
Ha spiegato la teologa: “Nella logica
coranica l'uomo nasce puro. Durante
la sua vita può scegliere di tornare
verso il centro di se stesso, e quindi
verso Dio, oppure allontanarsi divenendo il nemico di se stesso. La
forma esteriore dell'Islam sono le
pratiche quotidiane, come la preghiera, ma è altrettanto importante
percorrere il cammino verso il centro di se stessi, è importante camminare guardando Dio e abbandonarsi
al Suo Amore”.
Per affrontare il tema del dialogo,
che in questo incontro è stato un
aspetto di particolare rilevanza,
Shrzad Mokrani è partita da una premessa: la differenza, secondo la
visione islamica, tra i profeti e
Mohammad (Maometto). “La Parola
è una e i messaggeri, ovvero i diversi profeti, hanno tutti avuto un'unica
anima che viene da Dio - ha detto la
teologa - Maometto è venuto ad
allargare la visione di quanto scritto
prima di lui confermando la loro
veridicità”. Per approfondire il tema,
la Mokrani ha utilizzato due simboli
del presepe: i Re Magi e la
Madonna. “I Re Magi vengono
dall'Iran e sono un segno, spesso
ignorato, di un profondo dialogo iniziato prima della nascita di Cristo
perché essi lo stavano cercando. E
dopo duemila anni a che punto
siamo? - domanda la teologa, che
aggiunge - Maria è il fiore mistico
del Corano. Si tratta di una figura
importantissima che, in una società
dove le donne che partorivano figlie
venivano uccise, ha saputo capovolgere la cultura del suo tempo presentando alla società un bambino senza
padre e diventando un modello da
seguire in una cultura fortemente
maschilista”.
Nello spazio finale dedicato alle
domande dei presenti Sharzad
Mokrani ha raccontato brevemente
alcuni momenti di chiusura vissuti
durante gli anni di soggiorno in
Italia, ma ha voluto concludere con
un messaggio di speranza: “Bisogna
conoscersi per contribuire ad una
pace stabile. Nonostante le disavventure personali, credo che ci siano
tanti uomini e tante donne di buona
volontà”.
L'ultima tappa del percorso di educazione al dialogo si terrà il 17 gennaio
2009 ad Itri, presso la struttura sportiva di via Santa Apollonia. Ospite
della serata sarà Mons. Giancarlo
Bregantini, ex vescovo di Locri ed
attuale pastore della diocesi di
Campobasso-Bojano.
PROTAGONISTI SULLA SCENA, ALUNNI DI 3, 4 E 5 ANNI DI ITRI
"NATALE AL SETTIMO CIELO": su il sipario!
di Orazio Ruggieri
Non finisce di stupire il team didattico della scuola dell'infanzia delle
sezioni A, B e C del plesso
"Giovenco". Al di là dell'eccellenza
operativa del loro pregevole impegno
formativo verso i bambini della fascia
d'età compresa tra i 3 e i 5 anni, le
insegnanti Giulia Casella, Maria
Palma De Simone, Lodovica Falso,
Maria Gallo, Rita Iudicone, Maria
Palmaccio, Maria Civita Pezza e
Maria Angelica Ruggieri (l'ordine
alfabetico è di rigore, data l'impensabile follia di provare a compilare una
graduatoria di merito, per la conclamata e paritaria deontologia di tutte
loro) sono state capaci di catapultare
sulla scena, nelle vesti di brillanti
artisti, i ragazzi con cui operano quotidianamente nelle aule della scuola
diretta dalla prof. Luciana Rita
Tessarolo. Con Dionisio Ciccone,
coinvolgente dominatore delle scene
teatrali per gruppi amatoriali del comprensorio aurunco negli ultimi venti
anni, nelle vesti di narratore, i bambini hanno strabiliato l'incantato pubblico, deliziato dalla loro performance presso l'aula polivalente. Sul tema
del Natale, che tutti si augurano foriero di pace e serenità, i tre gruppi recitanti hanno traslato gli astanti in un'atmosfera tanto particolare, di fronte
Itri - Scuola Materna “Giovenco”
(in ristrutturazione)
alla quale più di qualche spettatore
non è riuscito a trattenere una lagrima
di sincera commozione.
GAZZETTA DEGLI AURUNCI
Spaghetti alle olive
di Gaeta
di Eduardo De Filippo
a cura della Redazione
Gli spaghetti sono presenti in
diverse commedie di Eduardo
De Filippo come una vera e propria funzione, una cerimonia
d'altri tempi, una sacralità dello
Eduardo De Filippo
stare a tavola insieme agli altri.
Ad Eduardo gli «spaghetti alla
saponara» venivano cucinati dal
suo amico Navarra, un antiquario che aveva un negozio in
piazza dei Martiri. Eduardo lo
chiamava
affettuosamente
«saponaro» riferendosi ai piccoli rivenduglioli che andavano in
giro per le case offrendo alle
massaie sapone in cambio di
roba vecchia.
Ricetta per gli spaghetti alla
saponara: 500 grammi di spaghetti; 100 grammi di capperi;
300 grammi di olive di Gaeta
snocciolate; 100 grammi di olio,
4 o 5 cucchiai di pangrattato.
Saltate in padella l'aglio con l'olio, poi aggiungete capperi e
olive e togliete l'aglio. Scolate
gli spaghetti al dente, versateli
nella padella dove li lascerete
insaporire a fuoco forte, mescolando per qualche minuto.
Togliete dal fuoco la padella,
mescolate alla pasta due o tre
cucchiai di pangrattato, versate
in una pirofila, cospargete la
superficie con altro pangrattato,
fateci colare sopra un filo d'olio
e mettete in forno assai caldo per
mezz'ora.
Il grande Eduardo sapeva però
che le olive di Gaeta erano quelle che si coltivano ad Itri.
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