PIU' CARCERI, PIU' CARCERATI Per vedere la Sicurezza all'opera, non possiamo che guardare agli Stati Uniti, laboratorio vivente del Neocapitalismo. Gli Stati Uniti vantano il più alto numero di carcerati al mondo: 2.300.000 detenuti su circa 300 milioni di americani, più della Cina (che ne ha "solo" 1.800.000). Negli USA circa 6 milioni di persone sono sotto controllo giudiziario. Negli ultimi 20 anni sono state costruite più di 1000 prigioni. Lo Stato della California, vera culla dell'ideologia securitaria, ha costruito "solo" 12 carceri tra il 1848 e il 1983, ma ne ha costruite quasi il triplo dall'84 a oggi. Tra il 1973 e il 2005, si è passati da una media di 96 detenuti ogni 100.000 persone, a ben 726 (più del 7 per mille della popolazione). un carcere di massima sicurezza negli USA IL CARCERE E' UNA GABBIA PER I POVERI Per capire la funzione del Sistema-Carcere basta pensare a "chi" entra in carcere. Ancora negli USA, il 72% dei carcerati è composto da disoccupati. La stragrande maggioranza proviene dalle minoranze etniche povere, la metà circa è afroamericana. IL CARCERE E' UNA GABBIA PER I DISOCCUPATI, che vengono così "riassorbiti" dal sistema come prigionieri. IL CARCERE E' UN BUSINESS PER I RICCHI. Negli Usa, ben 27 Stati su 52 si affidano a carceri PRIVATE. Ma il business penitenziario entra anche nelle strutture pubbliche, attraverso ditte che si occupano di ogni genere di fornitura (dai servizi telefonici al cibo, dal filo spinato a strumenti di controllo Hi-Tech). Va da sé che queste ditte sfruttano anche il lavoro dei detenuti. Il tutto per un giro d'affari complessivo da 35 miliardi di dollari l'anno. Business penitenziario Uno dei principali affari realizzati sulla pelle dei detenuti, negli USA, è rappresentato dalle telefonate. Una cabina telefonica in carcere può fruttare fino a 15.000 dollari l’anno, 5 volte più del normale. Anche in Europa l'incremento di carceri e carcerazioni è ben visibile. La Francia, dal 1987, si è dotata di 30.000 "posti" in più. 20.000 "posti" in più nel Regno Unito tra il 1997 e il 2007, e costruzione di Tytan-Prisons da 2500 posti ciascuna. Quasi 40.000 detenuti in più in Italia negli ultimi 25 anni, per un totale di quasi 70.000 persone detenute a pieno regime oggi. Aumento dei reati? No, giacché questi sono in calo costante da decenni a questa parte. E' l'ideologia della Sicurezza che cresce, divorando carne umana. Nei prossimi anni è previsto un piano per la costruzione di nuove carceri per 80.000 posti in più, affidato a DIKE -Edifica, una società creata dal Ministero della Giustizia a partecipazione prevalentemente privata. La via italiana al Business penitenziario. Da oltre dieci anni sono state installate nelle città telecamere "a lampioncino", con visuale a 360 °, collegate direttamente alle centrali di polizia. Le polizie si stanno dotando di programmi informatici per connettere tra sé le migliaia di telecamere delle città. I PRIMI PASSI DELL'IDEOLOGIA SECURITARIA IN ITALIA "-Più controllo c'è, più siamo al sicuro- dice il popolo bue. E poi rincara la dose:- Le telecamere sono utili perché sotto i loro occhi non può succedere niente- . Espressioni agghiaccianti, sintomo di amore incondizionato per il Grande Fratello. Ma chi vorrebbe vivere una vita sottoposta al controllo e in cui non succeda niente? (...) La libertà è autodeterminazione, scelta di qualsiasi possibilità, che non può realizzarsi sotto una campana di vetro." E' verso la fine degli anni '90 che in Italia si comincia a parlare di Sicurezza. Mentre D'Alema invia le truppe a invadere la Jugoslavia, a Milano avvengono alcuni omicidi. E' l'occasione per la prima delle tante campagne mediatiche contro la "microcriminalità", prevalentemente identificata con la comunità albanese. Si susseguono le retate, aumenta il pattugliamento delle strade e spuntano le prime telecamere "a lampioncino", collegate direttamente con le sale operative delle questure. I poteri di polizia vengono accresciuti e viene sdoganato l'arresto non in flagranza di reato per una serie di reati minori (tra cui la resistenza a pubblico ufficiale). Il governo di centro-destra, vinte le elezioni del 2001, introduce la figura del poliziotto di Quartiere. Bologna, amministrata dal sinistro Cofferati, diventa un vero e proprio laboratorio dello Stato di Polizia. Il sindaco-sindacalista si lancia in una vera crociata contro i poveri e i diversi. Vara un "decreto antibivacco" che farà scuola. Fa demolire le baracche sul lungofiume e scatena le forze di polizia contro mendicanti e lavavetri. Un'anticipazione del peggio che deve ancora venire. Firenze, 16 gennaio 2010 Viene sgomberato per la terza volta, in pieno inverno, il campo Rom dell'Osmannoro. Il campo era già stato sgomberato due volte, a luglio e ottobre del 2008. Durante i precedenti sgomberi tutte le baracche erano state distrutte con le ruspe, i nomadi maltratti e sequestrati in massa con gli autobus messi a disposizione dall'azienda di trasporti urbana. Milano, 13 maggio 2010 Il tentativo poliziesco di sgomberare alcune famiglie dal campo Rom di via Triboniano viene respinto dalla reazione dell'intera comunità presente, affiancata da qualche decina di compagni dell'Assemblea Antirazzista. Barricate in fiamme e bombole del gas contro gli sbirri, costretti a ritirarsi. Nei giorni seguenti il campo verrà completamente circondato da un cordone di carabinieri e poliziotti, che il 20 maggio caricano nuovamente i Rom mentre si recano a un presidio. Nuovi scontri, picchiati diversi Rom, tra cui un bambino col volto urticato dai lacrimogeni e una bambina ferita al braccio da una manganellata. Pare che fortunatamente anche diversi tutori dell'ordine siano rimasti feriti. I "PATTI PER LA SICUREZZA" DEL GOVERNO PRODI Il 20 marzo 2007 Giuliano Amato, Ministro dell'Interno del governo Prodi, lancia i "patti per la Sicurezza". Accordi con le amministrazioni locali, che permettono ai sindaci di tutte le aree metropolitane di declinare le politiche securitarie secondo le proprie esigenze nei propri territori di riferimento. Le linee comuni dei Patti sono: - maggiori poteri a sindaci, prefetti e Comitati locali per la Sicurezza (formati dai vertici delle amministrazioni e delle forze di polizia); - maggiore licenza ai sindaci nell'emissione di ordinanze; - sviluppo dei pattugliamenti interforze: pattuglioni misti di PS, carabinieri, polizie municipali, locali e provinciali; - aumento delle telecamere; - scambio e centralizzazione delle informazioni tra le autorità; - contrasto alle occupazioni di edifici e terreni; - controllo dei luoghi di aggregazione (piazze e aree verdi), soprattutto se frequentate da giovani. - costituzione della F.I.R. "Forza di Intervento Rapido": 150 carbinieri e 150 poliziotti, alle dipendenze del ministero dell'Interno e reperibili 24 ore su 24, da inviare in contesti "emergenziali", ovvero da impiegare in Borgo S.Lorenzo (FI), novembre 2009 caso di sommosse; Quattro giovani italiani vengono arrestati dai carabinieri per un furto di merci da alcune decine di euro alla locale Coop. Il Pacchetto Sicurezza 2009 impone infatti l'arresto obbligatorio per furto commesso da più di tre persone. I Patti per la Sicurezza rappresentano il primo salto di qualità delle politiche di Sicurezza in Italia. Introducono i "Sindaci Sceriffi" (dotati di maggiori poteri di polizia) e l'uso dell'Interforze (pattuglie miste), anticipando l'uso dei militari come forza di polizia che avverrà dall'anno seguente. Aprono all'uso disinvolto dell'Ordinanza come strumento di governo del territorio: i sindaci cominciano a disporre multe per qualsiasi cosa, dal mangiare in strada al divieto di portare con sé alcolici, dai baci alle stazioni all'abbigliamento succinto ecc. Individuano inoltre, contesto per contesto, il Nemico principale verso cui indirizzare particolari "attenzioni": A Firenze sono i venditori ambulanti e le merci contraffatte, a Milano e Roma sono la comunità Rom e i campi nomadi, minacciati di sgombero e spesso sgomberati. Roma, maggio-giugno 2008 Dopo che una donna, Giovanna Reggiani, viene stuprata e uccisa da un rumeno, partono diversi sgomberi di campi Rom. Le baracche sono sistematicamente demolite con le ruspe. Un altro aspetto rilevante dei Patti è la cosiddetta riqualificazione urbana, richiamata spesso nei diversi accordi, che permette di legare la questione Sicurezza a operazioni di speculazione e trasformazione del territorio in senso capitalistico. Se è anche il "Degrado" a generare una "percezione di insicurezza", bisognerà pure incoraggiare la Lobby del mattone alla bonifica delle "aree degradate", offrendo possibilità di fare affari a condizioni vantaggiose. Un esempio è l'affare Expo 2015, che riguarderà l'area dell'Hinterland nord-occidentale di Milano. Genova, 13 marzo 2010 Tre rumeni vengono arrestati per furto in una Coop. Avevano rimosso le placche di sicurezza dalle confezioni. Bloccati dalle guardie giurate e dai carabinieri, vengono arrestati per furto aggravato (dalla rimozione delle placche) che adesso prevede l'arresto immediato. IL "PACCHETTO SICUREZZA 2008" E LA "OPERAZIONE STRADE SICURE": Nuove leggi repressive e militari in strada Presidio militare a Milano in via Padova, dove vivono diversi immigrati. Il Pacchetto Sicurezza del maggio 2008 prevede: - aggravante di clandestinità: lo straniero che commette reati è "più colpevole" se irregolare; - espulsione immediata dello straniero (anche comunitario) condannato a più di 2 anni; - chi trasgredisce l'ordine di espulsione rischia fino a 4 anni di carcere; - vengono pesantemente aumentate le pene per lesioni colpose e omicidio colposo, specie se chi li commette è un conducente sotto effetto di alcol o stupefacenti (mentre le pene per i padroni che causano incidenti sul lavoro le pene restano immutate); - maggiore facoltà di distruggere oggetti sequestrati per giudici e sbirri (che favorisce la fabbricazione di "prove" e montature); - giudizi diretti più veloci, obbligo della custodia cautelare in carcere per i giudizi direttissimi; - negazione di misure alternative, sconti, benefici ecc. ai condannati per reati associativi e politici (associazione a delinquere e associazione sovversiva, il cosiddetto "terrorismo") e contro la proprietà (furto, danneggiamento, rapina). I nemici del capitale e dello Stato sono avvisati... Alla fine di luglio (col decreto La Russa) parte la cosiddetta "Operazione Strade Sicure": viene inviata una prima tranche di 3000 militari a presidio di strade, CIE (centri di detenzione per immigrati) e "siti di interesse strategico nazionale". L'Operazione Strade Sicure permetterà, tra le altre cose, di militarizzare i siti delle discariche del napoletano e di fermare la lotta delle popolazioni di Chiaiano. Il decreto verrà rinnovato di 6 mesi in 6 mesi, e altre migliaia di militari verranno dislocati di fronte a carceri e CIE, nelle strade e sulle spiagge a caccia di venditori "abusivi". In attesa di militarizzare i siti dove saranno costruite le centrali nucleari... A gennaio 2009, una circolare del Ministero dell'Interno darà inoltre facoltà alle amministrazioni di ordinare il DIVIETO DI MANIFESTARE nei centri storici. Militari a Chiaiano (Napoli). Il sito di Chiaiano è stato dichiarato di interesse strategico nazionale e militarizzato per fermare la lotta della popolazione contro nuove discariche. AGOSTO 2009. NEL SILENZIO DELL'ESTATE PASSA IL "PACCHETTO SICUREZZA" DEL BOIA MARONI Alcuni provvedimenti sull'immigrazione Il Pacchetto Sicurezza 2009 prevede tra l'altro: - Reato amministrativo di clandestinità (ingresso irregolare) e contestuale espulsione; - Estensione a 6 mesi della detenzione massima nei CIE (centri di detenzione per immigrati), costruzione di nuovi CIE e raddoppiamento dei posti (da 1160 a 2320); - Medici-spia: abolizione del segreto professionale, facoltà dei medici di denunciare gli irregolari (scoraggiando fortemente il ricorso a cure mediche, incoraggiando gli aborti clandestini); - Presidi-spia: facoltà per i presidi di denunciare gli studenti clandestini e i loro genitori; Un'immagine del CIE di - Carcere fino a tre anni per chi affitta a clandestini; Ponte Galeria, Roma - Permesso di soggiorno a punti e a pagamento (200 euro), tassa di soggiorno; - Obbligo di presentazione del permesso di soggiorno per sposarsi, lavorare, affittare - Prelevamento delle impronte digitali ai Rom, compresi i bambini. Il pacchetto sicurezza 2009 pone gli immigrati in una situazione kafkiana. L'immigrato ha bisogno del permesso di soggiorno per fare qualsiasi cosa, anche per avere quelle garanzie minime (lavoro regolare e residenza) necessarie per ottenerlo. Si scoraggia il ricorso alle cure mediche e si varano leggi apertamente razziste. All'indomani dell'approvazione della legge, le piazze di molte città si riempiono di immigrati rimasti senza casa, cacciati dai proprietari terrorizzati dalla minaccia del carcere. Prima e dopo l'approvazione del Pacchetto Sicurezza, gli internati dei CIE entrano in agitazione, in particolare contro l'estensione del periodo di detenzione a 6 mesi. Proteste e rivolte si susseguono nei CIE di Bari, Brindisi, Torino, Roma, Bologna, Milano, Gradisca D'Isonzo. In particolare, il 13 di agosto, i detenuti del CIE milanese di Via Corelli si rivoltano, prima dando fuoco a lenzuola e cartone, poi, dopo una violenta carica poliziesca, appiccando il fuoco in vari punti della struttura. Ai pestaggi partecipano pure i militari. 14 rivoltosi saranno tradotti in carcere e processati. A Gradisca D'Isonzo, a settembre, una nuova rivolta nel CIE, repressa a suon di pestaggi dai militari. Guerra al povero, a chi non ha una casa, a chi la occupa, a chi scrive sui muri "La punizione dei ladri di galline sulla pubblica piazza serve allo Stato e ai suoi scherani per distogliere l'attenzione generale dal foraggiamento dei pescecani in privato...ecco perché le istituzioni diffondono un panico da attribuire a qualcun altro, alimentandolo di continuo e gonfiandolo in ogni modo. La fobia securitaria offre di riflesso un altro significativo vantaggio alla classe politica (...) i provvedimenti che vengono adottati contro i pochi piccoli delinquenti torneranno utili contro i molti potenziali ribelli." Il Pacchetto Sicurezza prevede tra l'altro: - arresto obbligatorio per furti anche piccoli, se commessi da più di tre persone in concorso; - aggravamento delle pene per danneggiamento e imbrattamento nei centri storici e concessione della condizionale vincolata al risarcimento del danno (norma fortemente voluta dal PD); - installazione di nuove telecamere e possibilità di conservare i filmati fino a 14 giorni; - chiunque venda bombolette di vernice spray ai minori è punito con una multa fino a 10.000 euro; Bologna, 17 ottobre 2007 Sei compagni anarchici vengono arrestati nella notte per alcune scritte sui muri, il danneggiamento di un bancomat e di due macellerie. Verranno condannati a pene da 4 a 10 mesi senza condizionale, ricevendo pure il foglio di via da Bologna. Milano, 4 marzo 2010 Quattro giovani writers vengono arrestati per aver realizzato grafiti sui vagoni della metropolitana di Milano. Secondo lo sceriffo De Corato, vice-sindaco di Milano, nei giorni precedenti altri cinque pericolosi "imbrattatori" erano stati consegnati alla polizia. - schedatura dei senza dimora, registro nazionale dei clochard presso il Ministero dell'Interno; - legalizzazione delle ronde; - reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale (fino a tre anni di carcere); - aumento delle pene per il porto di armi improprie, se il fatto è commesso da più persone riunite e/o travisate e in numerosi luoghi pubblici. Come si vede, il pacchetto sicurezza colpisce i più poveri, soprattutto se osano rivoltarsi scrivendo sui muri, rubando da mangiare o manifestando con gli opportuni strumenti per difendersi dagli sbirri. ...e per chi si rivolta: Carcere e Isolamento Carcere 41 bis di Catanzaro "L'ideologia securitaria anticipa i tempi, non attende l'esplosione della rabbia, attribuisce il terrore degli attuali rapporti sociali alla libertà degli individui (...) e prende le misure legislative e poliziesche necessarie per reprimere una simile minaccia. In questo senso, quelli che alcuni chiamano deriva securitaria può essere considerata una gigantesca opera di controinsurrezione preventiva." Si tratta, non a caso, dell'aspetto più taciuto del Pacchetto Sicurezza di Maroni & Soci, coperto dalla totale connivenza di tutte le forze politiche, di destra e di sinistra. Già nel c.d. "Decreto Antistupri" (febbraio 2009, poi convertito in legge in aprile) era stata inserita una norma che prevede l'obbligatorietà del carcere preventivo per associazione a delinquere e associazione sovversiva. Insomma, niente più firme, obbligo di dimora, arresti domiciliari per gli accusati di reati di "terrorismo" (e si sa quanto poco ci vuole, di questi tempi, per essere considerati Una sezione 41 bis "terroristi" e arrestati...) Il Pacchetto Sicurezza ha aumentato a dismisura i poteri dello Stato contro chi si ribella, aggravando l'isolamento carcerario con norme che sono "al limite della Costituzione" (parole del Ministro Alfano, e se lo dice lui...) Per capire: in Italia l'isolamento carcerario esiste in diverse forme, calibrate secondo la presunta "pericolosità sociale" del carcerato e applicate agli accusati e/ o condannati per reati di "terrorismo" e mafia. L'isolamento assoluto (41 bis, ex articolo 90 dell'Ordinamento Penitenziario) è stato ricostituito alcuni anni fa col pretesto di applicarlo ai mafiosi, ma è stato rapidamente esteso anche ai cosiddetti "terroristi" (per ora prevalentemente brigatisti e islamici). Negli ultimi tempi l'isolamento carcerario va estendendosi rapidamente, nascono nuovi regimi carcerari come l'Alta Sicurezza di 1°, 2° e 3° livello, sempre più simili al 41 bis e sempre più applicati a chi si ribella: veri o presunti islamisti, comunisti rivoluzionari, anarchici. Il Pacchetto Sicurezza (cui farà presto seguito la riforma promessa da Alfano) rende ancora più afflittivo l'isolamento carcerario, perseguendo con la massima ferocia quello che è sempre stato il vero obiettivo delle carceri speciali: l'annientamento psico-fisico dei prigionieri. IL PACCHETTO SICUREZZA PREVEDE TRA L'ALTRO: - che i detenuti in 41 bis (isolamento carcerario durissimo) siano confinati in aree preferibilmente insulari a loro esclusivamente dedicate, sorvegliati da reparti speciali della polizia penitenziaria; - la durata iniziale del regime di 41 bis diventa di 4 anni, prorogabili di 2 anni in 2 anni; - i colloqui vengono ridotti da due a uno al mese e videoregistrati; il possibile colloquio telefonico mensile diventa alternativo a quello di persona; - maggiori limiti ai colloqui con i difensori; - possibilità di fare l'ora d'aria al massimo in quattro persone, e per non più di due ore al giorno; - assoluta impossibilità di parlare con detenuti di altri reparti; - chiunque consentirà a un detenuto in 41 bis di comunicare in qualsiasi forma (quindi anche solo scrivendo una lettera a un giornale) è punito con il carcere da 2 a 4 anni, se avvocato da 2 a 5 anni; - viene istituito un Tribunale Unico (Tribunale di Sorveglianza di Roma) a cui indirizzare i reclami (non più indirizzabili, dunque, al Tribunale di Sorveglianza competente per il territorio del carcere); Infine, il Pacchetto Sicurezza prevede che il Ministero dell'Interno possa sciogliere, sulla base di una sentenza che riconosca dei gruppi come sovversivi o terroristici, anche quei gruppi o associazioni che "abbiano favorito" l'attività terroristica. Questo significa che anche un gruppo che operi nella legalità, impegnandosi ad esempio nell'opera di controinformazione o di raccolta fondi per questo o quel gruppo inserito nelle "liste nere" internazionali, potrà essere sciolto. NEL PACCHETTO SICUREZZA, INSOMMA, CE N'E' PER TUTTI. CE N'E' PER I POVERI SCHEDATI, PER GLI ACCATTONI PERSEGUITATI, PER GLI IMMIGRATI BRACCATI E IMPRIGIONATI, PER GLI APPASSIONATI CHE SI RIVOLTANO E PER GLI ULTIMI CHE NON AVRANNO NEANCHE PIU' LA LIBERTA' DI STRISCIARE. LA SICUREZZA E' UN'ARMA DEI PADRONI RIVOLTIAMOCI CONTRO LA LEGGE PER LA LIBERTA' APPENDICE. AL TEMPO DELLA SICUREZZA LA DEVASTAZIONE DEL MERCATINO MULTIETNICO A FIRENZE Venerdì 4 giugno, a Firenze, il sindaco Renzi ha fatto sgomberare il mercatino multietnico di Lungarno Pecori Giraldi. Più di trenta sbirri della polizia municipale hanno vandalizzato questo mercato di povera gente, rovesciando le bancarelle e cacciandone i lavoratori. Nonostante questi pagassero bollette e autorizzazioni, lo hanno fatto senza uno straccio di preavviso e con fragili motivazioni. Nell'ordinanza si accenna infatti a "precarie condizioni igienico-sanitarie", alla mancanza di educatori e mediatori culturali, al fatto che il luogo era diventato "rifugio notturno di senza dimora", che "si notavano tracce di bivacchi", che "si rischiava la proliferazione di roditori" , che "si vendeva merce contraffatta "ecc. A rincarare la dose, i vigili urbani hanno aggiunto di aver trovato "oggetti di dubbia provenienza", come un fornellino a gas, un paio di televisori, uno stereo, una pericolosa cassetta di CD e -udite udite- un ciclomotore bruciato. Nei giorni successivi, in consiglio comunale, si è anche accennato a un presunto "spaccio di droga". Prima colpire. Dopo, semmai, motivare e discutere. Questo il senso dell'operazione. Perché i mercatari del mercatino multietnico non erano colpevoli né di essere "abusivi" né, tantomeno, "spacciatori". La loro unica "colpa" è la stessa di chi subisce sfratti e sgomberi, di chi viene internato nei CIE o colpito dall'ordinanze anti-bivacco, dei tanti disgraziati di cui si riempiono le patrie galere. L'unica "colpa" imperdonabile del nostro tempo: quella di essere poveri. E per i poveri non c'è posto in una città come Firenze, che si vuole consegnare interamente ai ricchissimi che trasformeranno ancora di più la sua Bellezza in Merce. Ai poveri non si devono preavvisi, spiegazioni, trattative. I poveri vanno cacciati e basta, anche se pagano regolarmente e anche se confinati in un angolo di città che non interessa a nessuno, in uno dei luoghi più trafficati di Firenze, consegnato allo smog e ai bus per turisti (e dove Renzi vorrebbe, incredibile ma vero, realizzare un giardino pubblico!) Il bilancio dell'operazione è di decine di famiglie rimaste senza di che campare. La destra e il PD plaudono all'ennesima operazione di polizia. I loro mandanti economici ghignano, poiché vedono avvicinarsi il loro sogno: una città tutta per loro. a cura di alcuni compagni anarchici di Villa Panico -Firenze, giugno 2010 le citazioni in corsivo sono tratte da "Sicuro come la morte", in "Machete" aperiodico anarchico 1/2008, gennaio 2008