PIU' CARCERI, PIU' CARCERATI
Per vedere la Sicurezza all'opera, non possiamo che guardare agli Stati Uniti, laboratorio
vivente del Neocapitalismo.
Gli Stati Uniti vantano il più alto numero di carcerati al mondo: 2.300.000 detenuti su
circa 300 milioni di americani, più della Cina (che ne ha "solo" 1.800.000). Negli USA
circa 6 milioni di persone sono sotto controllo giudiziario. Negli ultimi 20 anni sono state
costruite più di 1000 prigioni. Lo Stato della California, vera culla dell'ideologia
securitaria, ha costruito "solo" 12 carceri tra il 1848 e il 1983, ma ne ha costruite quasi il
triplo dall'84 a oggi. Tra il 1973 e il 2005, si è passati da una media di 96 detenuti ogni
100.000 persone, a ben 726 (più del 7 per mille della popolazione).
un carcere di massima sicurezza negli USA
IL CARCERE E' UNA GABBIA PER I POVERI
Per capire la funzione del Sistema-Carcere basta pensare a "chi" entra in carcere. Ancora
negli USA, il 72% dei carcerati è composto da disoccupati. La stragrande maggioranza
proviene dalle minoranze etniche povere, la metà circa è afroamericana.
IL CARCERE E' UNA GABBIA PER I DISOCCUPATI, che vengono così "riassorbiti" dal
sistema come prigionieri.
IL CARCERE E' UN BUSINESS PER I RICCHI.
Negli Usa, ben 27 Stati su 52 si
affidano a carceri PRIVATE. Ma il
business penitenziario entra anche
nelle strutture pubbliche, attraverso
ditte che si occupano di ogni genere
di fornitura (dai servizi telefonici al
cibo, dal filo spinato a strumenti di
controllo Hi-Tech). Va da sé che
queste ditte sfruttano anche il lavoro
dei detenuti. Il tutto per un giro
d'affari complessivo da 35 miliardi di
dollari l'anno.
Business penitenziario
Uno dei principali
affari realizzati sulla
pelle dei detenuti,
negli USA, è
rappresentato dalle
telefonate. Una cabina
telefonica in carcere
può fruttare fino a
15.000 dollari l’anno, 5
volte più del normale.
Anche in Europa l'incremento di carceri e carcerazioni è ben visibile. La Francia, dal
1987, si è dotata di 30.000 "posti" in più. 20.000 "posti" in più nel Regno Unito tra il 1997
e il 2007, e costruzione di Tytan-Prisons da 2500 posti ciascuna.
Quasi 40.000 detenuti in più in Italia negli ultimi 25 anni, per un totale di quasi 70.000
persone detenute a pieno regime oggi. Aumento dei reati? No, giacché questi sono in
calo costante da decenni a questa parte.
E' l'ideologia della Sicurezza che cresce, divorando carne umana.
Nei prossimi anni è previsto un piano per la costruzione di nuove carceri per 80.000 posti
in più, affidato a DIKE -Edifica, una società creata dal Ministero della Giustizia a
partecipazione prevalentemente privata. La via italiana al
Business penitenziario.
Da oltre dieci anni sono state installate nelle città telecamere "a lampioncino", con visuale
a 360 °, collegate direttamente alle centrali di polizia. Le polizie si stanno dotando di
programmi informatici per connettere tra sé le migliaia di telecamere delle città.
I PRIMI PASSI DELL'IDEOLOGIA SECURITARIA IN ITALIA
"-Più controllo c'è, più siamo al sicuro- dice il popolo bue. E poi rincara
la dose:- Le telecamere sono utili perché sotto i loro occhi non può
succedere niente- . Espressioni agghiaccianti, sintomo di amore
incondizionato per il Grande Fratello. Ma chi vorrebbe vivere una vita
sottoposta al controllo e in cui non succeda niente? (...) La libertà è
autodeterminazione, scelta di qualsiasi possibilità, che non può
realizzarsi sotto una campana di vetro."
E' verso la fine degli anni '90 che in Italia si comincia a parlare di Sicurezza.
Mentre D'Alema invia le truppe a invadere la Jugoslavia, a Milano avvengono alcuni
omicidi. E' l'occasione per la prima delle tante campagne mediatiche contro la
"microcriminalità", prevalentemente identificata con la comunità albanese. Si
susseguono le retate, aumenta il pattugliamento delle strade e spuntano le prime
telecamere "a lampioncino", collegate direttamente con le sale operative delle
questure. I poteri di polizia vengono accresciuti e viene sdoganato l'arresto non in
flagranza di reato per una serie di reati minori (tra cui la resistenza a pubblico
ufficiale).
Il governo di centro-destra, vinte le elezioni del 2001, introduce la figura del poliziotto
di Quartiere.
Bologna, amministrata dal sinistro Cofferati, diventa un vero e proprio laboratorio dello
Stato di Polizia. Il sindaco-sindacalista si lancia in una vera crociata contro i poveri e i
diversi. Vara un "decreto antibivacco" che farà scuola. Fa demolire le baracche sul
lungofiume e scatena le forze di polizia contro mendicanti e lavavetri. Un'anticipazione
del peggio che deve ancora venire.
Firenze, 16 gennaio 2010
Viene sgomberato per la
terza volta, in pieno
inverno, il campo Rom
dell'Osmannoro. Il campo
era già stato sgomberato
due volte, a luglio e
ottobre del 2008. Durante
i precedenti sgomberi
tutte le baracche erano
state distrutte con le
ruspe, i nomadi maltratti
e sequestrati in massa
con gli autobus messi a
disposizione dall'azienda
di trasporti urbana.
Milano, 13 maggio 2010
Il tentativo poliziesco
di sgomberare alcune
famiglie dal campo Rom
di via Triboniano viene
respinto dalla reazione
dell'intera comunità
presente, affiancata da
qualche decina di
compagni dell'Assemblea
Antirazzista. Barricate
in fiamme e bombole del
gas contro gli sbirri,
costretti a ritirarsi.
Nei giorni seguenti il
campo verrà
completamente circondato
da un cordone di carabinieri e poliziotti, che il 20 maggio caricano
nuovamente i Rom mentre si recano a un presidio. Nuovi scontri, picchiati
diversi Rom, tra cui un bambino col volto urticato dai lacrimogeni e una
bambina ferita al braccio da una manganellata. Pare che fortunatamente
anche diversi tutori dell'ordine siano rimasti feriti.
I "PATTI PER LA SICUREZZA" DEL GOVERNO PRODI
Il 20 marzo 2007 Giuliano Amato, Ministro dell'Interno del governo Prodi, lancia i "patti
per la Sicurezza".
Accordi con le amministrazioni locali, che permettono ai sindaci di tutte le aree
metropolitane di declinare le politiche securitarie secondo le proprie esigenze nei propri
territori di riferimento.
Le linee comuni dei Patti sono:
- maggiori poteri a sindaci, prefetti e Comitati locali per la Sicurezza (formati dai
vertici delle amministrazioni e delle forze di polizia);
- maggiore licenza ai sindaci nell'emissione di ordinanze;
- sviluppo dei pattugliamenti interforze: pattuglioni misti di PS, carabinieri, polizie
municipali, locali e provinciali;
- aumento delle telecamere;
- scambio e centralizzazione delle informazioni tra le autorità;
- contrasto alle occupazioni di edifici e terreni;
- controllo dei luoghi di aggregazione (piazze e aree verdi), soprattutto se frequentate
da giovani.
- costituzione della F.I.R. "Forza di Intervento Rapido": 150 carbinieri e 150 poliziotti,
alle dipendenze del ministero dell'Interno e reperibili 24 ore su 24, da inviare in contesti
"emergenziali", ovvero da impiegare in
Borgo S.Lorenzo (FI), novembre 2009
caso di sommosse;
Quattro giovani italiani vengono
arrestati dai carabinieri per un
furto di merci da alcune decine di
euro alla locale Coop. Il Pacchetto
Sicurezza 2009 impone infatti
l'arresto obbligatorio per furto
commesso da più di tre persone.
I Patti per la Sicurezza rappresentano il
primo salto di qualità delle politiche di
Sicurezza in Italia.
Introducono i "Sindaci Sceriffi" (dotati di maggiori poteri di polizia) e l'uso dell'Interforze
(pattuglie miste), anticipando l'uso dei militari come forza di polizia che avverrà
dall'anno seguente. Aprono all'uso disinvolto dell'Ordinanza come strumento di governo
del territorio: i sindaci cominciano a disporre multe per qualsiasi cosa, dal mangiare in
strada al divieto di portare con sé alcolici, dai baci alle stazioni all'abbigliamento
succinto ecc.
Individuano inoltre, contesto per contesto, il Nemico principale verso cui indirizzare
particolari "attenzioni": A Firenze sono i venditori ambulanti e le merci contraffatte, a
Milano e Roma sono la comunità Rom e i campi nomadi, minacciati di sgombero e spesso
sgomberati.
Roma, maggio-giugno 2008 Dopo che
una donna, Giovanna Reggiani, viene
stuprata e uccisa da un rumeno, partono
diversi sgomberi di campi Rom. Le
baracche sono sistematicamente
demolite con le ruspe.
Un altro aspetto rilevante dei Patti è la cosiddetta riqualificazione urbana, richiamata
spesso nei diversi accordi, che permette di legare la questione Sicurezza a operazioni di
speculazione e trasformazione del territorio in senso capitalistico. Se è anche il
"Degrado" a generare una "percezione di insicurezza", bisognerà pure incoraggiare la
Lobby del mattone alla bonifica delle "aree degradate", offrendo possibilità di fare affari
a condizioni vantaggiose. Un esempio è l'affare Expo 2015, che riguarderà l'area
dell'Hinterland nord-occidentale di Milano.
Genova, 13 marzo 2010 Tre rumeni vengono arrestati per
furto in una Coop. Avevano rimosso le placche di sicurezza
dalle confezioni. Bloccati dalle guardie giurate e dai
carabinieri, vengono arrestati per furto aggravato (dalla
rimozione delle placche) che adesso prevede l'arresto
immediato.
IL "PACCHETTO SICUREZZA 2008" E LA
"OPERAZIONE STRADE SICURE":
Nuove leggi repressive e militari in strada
Presidio militare a Milano in via Padova, dove vivono
diversi immigrati.
Il Pacchetto Sicurezza del maggio 2008 prevede:
- aggravante di clandestinità: lo straniero che commette reati è "più colpevole" se
irregolare;
- espulsione immediata dello straniero (anche comunitario) condannato a più di 2
anni;
- chi trasgredisce l'ordine di espulsione rischia fino a 4 anni di carcere;
- vengono pesantemente aumentate le pene per lesioni colpose e omicidio colposo,
specie se chi li commette è un conducente sotto effetto di alcol o stupefacenti (mentre
le pene per i padroni che causano incidenti sul lavoro le pene restano immutate);
- maggiore facoltà di distruggere oggetti sequestrati per giudici e sbirri (che favorisce
la fabbricazione di "prove" e montature);
- giudizi diretti più veloci, obbligo della custodia cautelare in carcere per i giudizi
direttissimi;
- negazione di misure alternative, sconti, benefici ecc. ai condannati per reati
associativi e politici (associazione a delinquere e associazione sovversiva, il cosiddetto
"terrorismo") e contro la proprietà (furto, danneggiamento, rapina). I nemici del
capitale e dello Stato sono avvisati...
Alla fine di luglio (col decreto La Russa) parte la cosiddetta "Operazione Strade Sicure":
viene inviata una prima tranche di 3000 militari a presidio di strade, CIE (centri di
detenzione per immigrati) e "siti di interesse strategico nazionale". L'Operazione Strade
Sicure permetterà, tra le altre cose, di militarizzare i siti delle discariche del
napoletano e di fermare la lotta delle popolazioni di Chiaiano.
Il decreto verrà rinnovato di 6 mesi in 6 mesi, e altre migliaia di militari verranno
dislocati di fronte a carceri e CIE, nelle strade e sulle spiagge a caccia di venditori
"abusivi". In attesa di militarizzare i siti dove saranno costruite le centrali nucleari...
A gennaio 2009, una circolare del Ministero dell'Interno darà inoltre facoltà alle
amministrazioni di ordinare il DIVIETO DI MANIFESTARE nei centri storici.
Militari a Chiaiano (Napoli). Il sito di Chiaiano è stato dichiarato di interesse strategico nazionale
e militarizzato per fermare la lotta della popolazione contro nuove discariche.
AGOSTO 2009. NEL SILENZIO DELL'ESTATE
PASSA IL "PACCHETTO SICUREZZA" DEL BOIA MARONI
Alcuni provvedimenti sull'immigrazione
Il Pacchetto Sicurezza 2009 prevede tra l'altro:
- Reato amministrativo di clandestinità (ingresso irregolare) e
contestuale espulsione;
- Estensione a 6 mesi della detenzione massima nei CIE (centri
di detenzione per immigrati), costruzione di nuovi CIE e
raddoppiamento dei posti (da 1160 a 2320);
- Medici-spia: abolizione del segreto professionale, facoltà dei
medici di denunciare gli irregolari (scoraggiando fortemente il
ricorso a cure mediche, incoraggiando gli aborti clandestini);
- Presidi-spia: facoltà per i presidi di denunciare gli studenti
clandestini e i loro genitori;
Un'immagine del CIE di
- Carcere fino a tre anni per chi affitta a clandestini;
Ponte Galeria, Roma
- Permesso di soggiorno a punti e a pagamento (200 euro), tassa
di soggiorno;
- Obbligo di presentazione del permesso di soggiorno per sposarsi, lavorare, affittare
- Prelevamento delle impronte digitali ai Rom, compresi i bambini.
Il pacchetto sicurezza 2009 pone gli immigrati in una situazione
kafkiana. L'immigrato ha bisogno del permesso di soggiorno per fare
qualsiasi cosa, anche per avere quelle garanzie minime (lavoro regolare
e residenza) necessarie per ottenerlo. Si scoraggia il ricorso alle cure
mediche e si varano leggi apertamente razziste. All'indomani
dell'approvazione della legge, le piazze di molte città si riempiono di
immigrati rimasti senza casa, cacciati dai proprietari terrorizzati dalla
minaccia del carcere.
Prima e dopo l'approvazione del
Pacchetto Sicurezza, gli internati dei CIE
entrano in agitazione, in particolare
contro l'estensione del periodo di
detenzione a 6 mesi. Proteste e rivolte si
susseguono nei CIE di Bari, Brindisi,
Torino, Roma, Bologna, Milano, Gradisca
D'Isonzo. In particolare, il 13 di agosto, i
detenuti del CIE milanese di Via Corelli si
rivoltano, prima dando fuoco a lenzuola
e cartone, poi, dopo una violenta carica
poliziesca, appiccando il fuoco in vari
punti della struttura. Ai pestaggi
partecipano pure i militari. 14 rivoltosi
saranno tradotti in carcere e processati.
A Gradisca D'Isonzo, a
settembre, una nuova
rivolta nel CIE, repressa a
suon di pestaggi dai
militari.
Guerra al povero, a chi non ha una casa, a chi la occupa,
a chi scrive sui muri
"La punizione dei ladri di galline sulla
pubblica piazza serve allo Stato e ai suoi
scherani per distogliere l'attenzione
generale dal foraggiamento dei pescecani
in privato...ecco perché le istituzioni
diffondono un panico da attribuire a qualcun
altro, alimentandolo di continuo e
gonfiandolo in ogni modo. La fobia
securitaria offre di riflesso un altro
significativo vantaggio alla classe politica
(...) i provvedimenti che vengono adottati
contro i pochi piccoli delinquenti torneranno
utili contro i molti potenziali ribelli."
Il Pacchetto Sicurezza prevede tra l'altro:
- arresto obbligatorio per furti anche piccoli, se commessi da più di tre persone in
concorso;
- aggravamento delle pene per danneggiamento e
imbrattamento nei centri storici e concessione della
condizionale vincolata al risarcimento del danno (norma
fortemente voluta dal PD);
- installazione di nuove telecamere e possibilità di
conservare i filmati fino a 14 giorni;
- chiunque venda bombolette di vernice spray ai minori
è punito con una multa fino a 10.000 euro;
Bologna, 17 ottobre 2007 Sei
compagni
anarchici
vengono
arrestati
nella
notte
per
alcune scritte sui muri, il
danneggiamento di un bancomat e
di due macellerie. Verranno
condannati a pene da 4 a 10
mesi
senza
condizionale,
ricevendo pure il foglio di via
da Bologna.
Milano, 4 marzo 2010 Quattro giovani writers
vengono arrestati per aver realizzato grafiti sui
vagoni della metropolitana di Milano. Secondo lo
sceriffo De Corato, vice-sindaco di Milano, nei
giorni precedenti altri cinque pericolosi
"imbrattatori" erano stati consegnati alla polizia.
- schedatura dei senza dimora,
registro nazionale dei clochard
presso il Ministero dell'Interno;
- legalizzazione delle ronde;
- reintroduzione del reato di
oltraggio a pubblico ufficiale (fino a tre anni di carcere);
- aumento delle pene per il porto di armi improprie, se il fatto è commesso da più
persone riunite e/o travisate e in numerosi luoghi pubblici.
Come si vede, il pacchetto sicurezza colpisce i più poveri, soprattutto se
osano rivoltarsi scrivendo sui muri, rubando da mangiare o manifestando
con gli opportuni strumenti per difendersi dagli sbirri.
...e per chi si rivolta: Carcere e Isolamento
Carcere 41 bis di Catanzaro
"L'ideologia securitaria anticipa i tempi, non attende l'esplosione della rabbia,
attribuisce il terrore degli attuali rapporti sociali alla libertà degli individui (...) e
prende le misure legislative e poliziesche necessarie per reprimere una simile
minaccia. In questo senso, quelli che alcuni chiamano deriva securitaria può
essere considerata una gigantesca opera di controinsurrezione preventiva."
Si tratta, non a caso, dell'aspetto più taciuto
del Pacchetto Sicurezza di Maroni & Soci,
coperto dalla totale connivenza di tutte le
forze politiche, di destra e di sinistra. Già
nel c.d. "Decreto Antistupri" (febbraio 2009,
poi convertito in legge in aprile) era stata
inserita una norma che prevede
l'obbligatorietà del carcere preventivo per
associazione a delinquere e associazione
sovversiva.
Insomma, niente più firme, obbligo di dimora,
arresti domiciliari per gli accusati di reati di
"terrorismo" (e si sa quanto poco ci vuole, di
questi tempi, per essere considerati
Una sezione 41 bis
"terroristi" e arrestati...) Il Pacchetto
Sicurezza ha aumentato a dismisura i poteri
dello Stato contro chi si ribella, aggravando l'isolamento carcerario con norme che
sono "al limite della Costituzione" (parole del Ministro Alfano, e se lo dice lui...)
Per capire: in Italia l'isolamento carcerario esiste in diverse forme, calibrate
secondo la presunta "pericolosità sociale" del carcerato e applicate agli accusati e/
o condannati per reati di "terrorismo" e mafia. L'isolamento assoluto (41 bis, ex
articolo 90 dell'Ordinamento Penitenziario) è stato ricostituito alcuni anni fa col
pretesto di applicarlo ai mafiosi, ma è stato rapidamente esteso anche ai
cosiddetti "terroristi" (per ora prevalentemente brigatisti e islamici). Negli ultimi
tempi l'isolamento carcerario va estendendosi rapidamente, nascono nuovi regimi
carcerari come l'Alta Sicurezza di 1°, 2° e 3° livello, sempre più simili al 41 bis e
sempre più applicati a chi si ribella: veri o presunti islamisti, comunisti
rivoluzionari, anarchici. Il Pacchetto Sicurezza (cui farà presto seguito la riforma
promessa da Alfano) rende ancora più afflittivo l'isolamento carcerario,
perseguendo con la massima ferocia quello che è sempre stato il vero obiettivo
delle carceri speciali: l'annientamento psico-fisico dei prigionieri.
IL PACCHETTO SICUREZZA PREVEDE TRA L'ALTRO:
- che i detenuti in 41 bis (isolamento carcerario durissimo) siano confinati in aree
preferibilmente insulari a loro esclusivamente dedicate, sorvegliati da reparti
speciali della polizia penitenziaria;
- la durata iniziale del regime di 41 bis diventa di 4 anni, prorogabili di 2 anni in 2 anni;
- i colloqui vengono ridotti da due a uno al mese e videoregistrati; il possibile
colloquio telefonico mensile diventa alternativo a quello di persona;
- maggiori limiti ai colloqui con i difensori;
- possibilità di fare l'ora d'aria al massimo in quattro persone, e per non più di due
ore al giorno;
- assoluta impossibilità di parlare con detenuti di altri reparti;
- chiunque consentirà a un detenuto in 41 bis di comunicare in qualsiasi forma
(quindi anche solo scrivendo una lettera a un giornale) è punito con il carcere da 2 a
4 anni, se avvocato da 2 a 5 anni;
- viene istituito un Tribunale Unico (Tribunale di Sorveglianza di Roma) a cui indirizzare i
reclami (non più indirizzabili, dunque, al Tribunale di Sorveglianza competente per il
territorio del carcere);
Infine, il Pacchetto Sicurezza prevede che il Ministero dell'Interno possa sciogliere,
sulla base di una sentenza che riconosca dei gruppi come sovversivi o terroristici,
anche quei gruppi o associazioni che "abbiano favorito" l'attività terroristica. Questo
significa che anche un gruppo che operi nella legalità, impegnandosi ad esempio
nell'opera di controinformazione o di raccolta fondi per questo o quel gruppo
inserito nelle "liste nere" internazionali, potrà essere sciolto.
NEL PACCHETTO SICUREZZA, INSOMMA, CE N'E' PER TUTTI. CE N'E' PER I
POVERI SCHEDATI, PER GLI ACCATTONI PERSEGUITATI, PER GLI IMMIGRATI
BRACCATI E IMPRIGIONATI, PER GLI APPASSIONATI CHE SI RIVOLTANO E
PER GLI ULTIMI CHE NON AVRANNO NEANCHE PIU' LA LIBERTA' DI
STRISCIARE.
LA SICUREZZA E' UN'ARMA DEI PADRONI
RIVOLTIAMOCI CONTRO LA LEGGE PER LA LIBERTA'
APPENDICE. AL TEMPO DELLA
SICUREZZA
LA DEVASTAZIONE DEL
MERCATINO MULTIETNICO
A FIRENZE
Venerdì 4 giugno, a Firenze, il sindaco Renzi ha
fatto sgomberare il mercatino multietnico di
Lungarno Pecori Giraldi. Più di trenta sbirri
della polizia municipale hanno vandalizzato
questo mercato di povera gente, rovesciando
le bancarelle e cacciandone i lavoratori.
Nonostante questi pagassero bollette e
autorizzazioni, lo hanno fatto senza uno
straccio di preavviso e con fragili motivazioni.
Nell'ordinanza si accenna infatti a "precarie
condizioni igienico-sanitarie", alla mancanza di
educatori e mediatori culturali, al fatto che il
luogo era diventato "rifugio notturno di senza
dimora", che "si notavano tracce di bivacchi",
che "si rischiava la proliferazione di roditori" , che "si vendeva merce contraffatta "ecc.
A rincarare la dose, i vigili urbani hanno aggiunto di aver trovato "oggetti di dubbia
provenienza", come un fornellino a gas, un paio di televisori, uno stereo, una pericolosa
cassetta di CD e -udite udite- un ciclomotore bruciato. Nei giorni successivi, in consiglio
comunale, si è anche accennato a un presunto "spaccio di droga".
Prima colpire. Dopo, semmai, motivare e discutere. Questo il senso dell'operazione.
Perché i mercatari del mercatino multietnico non erano colpevoli né di essere "abusivi"
né, tantomeno, "spacciatori". La loro unica "colpa" è la stessa di chi subisce sfratti e
sgomberi, di chi viene internato nei CIE o colpito dall'ordinanze anti-bivacco, dei tanti
disgraziati di cui si riempiono le patrie galere. L'unica "colpa" imperdonabile del nostro
tempo: quella di essere poveri. E per i poveri non c'è posto in una città come Firenze,
che si vuole consegnare interamente ai ricchissimi che trasformeranno ancora di più la
sua Bellezza in Merce.
Ai poveri non si devono preavvisi, spiegazioni, trattative. I poveri vanno cacciati e basta,
anche se pagano regolarmente e anche se confinati in un angolo di città che non
interessa a nessuno, in uno dei luoghi più trafficati di Firenze, consegnato allo smog e ai
bus per turisti (e dove Renzi vorrebbe, incredibile ma vero, realizzare un giardino
pubblico!)
Il bilancio dell'operazione è di decine di famiglie rimaste senza di che campare. La
destra e il PD plaudono all'ennesima operazione di polizia. I loro mandanti economici
ghignano, poiché vedono avvicinarsi il loro sogno: una città tutta per loro.
a cura di alcuni compagni anarchici di Villa Panico -Firenze, giugno 2010
le citazioni in corsivo sono tratte da "Sicuro come la morte", in "Machete" aperiodico anarchico
1/2008, gennaio 2008
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