Comune di Ledro – Provincia di Trento
COMUNE DI LEDRO
Provincia di Trento
VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 SETTEMBRE 2012
Il giorno 12 settembre 2012 alle ore 20.00 presso la sala consiliare di Tiarno di Sotto
a seguito di regolari avvisi, recapitati a termine di legge, si è riunito il Consiglio
comunale in seduta ordinaria.
Sono presenti i signori:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
BRIGA’
CELLANA
COLLOTTA
FEDRIGOTTI
FEDRIGOTTI
FERRARI
MAZZOLA
MINARI
MORA
OLIARI
PELLEGRINI
ROSA
SANTOLINI
STRATICO’
TONIATTI
TRENTINI
TRENTINI
VESCOVI
ZECCHINI
ZENDRI
ACHILLE - Sindaco
LORENZO
CLAUDIO
ALESSANDRO
FABIO
FRANCO
MAURIZIO
ELENA
ROLANDO
CLAUDIO
GIULIANO
MASSIMILIANO
ANNA MARIA
MARCELLA
EZIO
DARIO
GIANMARIO
BRUNO
LILIA
WALTER
Presenti
15
P
P
P
P
P
P
P
AG
P
P
P
AG
P
AG
P
AG
P
P
P
AG
Assenti
5
E’ assente l’assessore esterno Penner Bernardo.
Assiste e verbalizza il Segretario comunale dott.ssa Brunelli M. Flavia.
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Il Presidente del consiglio, Mazzola Maurizio, constatata la regolarità dell’adunanza,
dichiara aperta la seduta, proponendo come scrutatori Zecchini Lilia e Cellana
Lorenzo.
Favorevoli 13
Astenuti
2
Su 15 consiglieri presenti e votanti
Presidente:
Prima di iniziare vi ricordo che ho inviato a tutti i Consiglieri, come avete visto, il modello
annuale per la dichiarazione, della situazione patrimoniale, per chi ovviamente vuole farlo. I
termini, da Regolamento, sono entro il mese di settembre, per cui potete farli anche pervenire
direttamente all'ufficio. L'avete ricevuto? Ho visto che qualche Consigliere l'ha già consegnato.
Iniziamo con la nostra mezz'oretta dedicata alle question time. Prego. Collotta Claudio e poi
si prenota Anna Maria Santolini.
Consigliere COLLOTTA:
Due domandine veloci, una per l’Assessore Pellegrini e una per il Sindaco e per il vice
Sindaco.
Chinaech: è dal 25 giugno ad oggi che i lavori non vanno avanti, è tutto fermo e non si è
battuto un chiodo, in tutta l'estate. Lì non c'erano né campeggi, né spiagge da disturbare. Quindi
volevo sapere il perché di questo blocco dei lavori, che preoccupa moltissimo, il fatto che siamo
arrivati a metà settembre e i lavori non riprendono. L'inverno è dopodomani e quindi vorrei sapere
il perché di questo stop.
Considerando nell'insieme di questo, c'è anche la considerazione della cabina elettrica:
com'è la situazione della cabina elettrica che porta la corrente al centro del fondo di Chinaech,
perché se non arriva entro novembre va a finire che spendiamo ulteriori € 8.000 di gasolio per
niente, perché ci sono questi ritardi di progettazione.
L'ultima sotto-domanda di Chinaech: com’è la situazione della viabilità, perché uno degli
impegni presi era quello di avere la viabilità sistemata sia per andare, sia per tornare da Chinaech.
Questa è la domanda di Chinaech per l'Assessore Pellegrini, mentre per il Sindaco e il vice
Sindaco: nell’ultimo Consiglio avevamo approvato una mozione sulla Mariani e sulla Eco Holz, in
cui si impegnava la Giunta ad aggiornarci sulla situazione. Due giorni dopo il Consiglio ci dovrebbe
essere stato un incontro con l'Assessore Olivi, vorrei sapere come sono i risultati di questo
incontro. Grazie.
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Presidente:
L'Assessore inizia su Chinaech. Prego.
Ass. PELLEGRINI:
La situazione di Chinaeh si è un po' complicata per la questione dei subappalti. Noi
abbiamo fatto l'ultima riunione 10 giorni fa con l'impresa, con la direzione lavori e l'impresa, perché
al momento non è ancora stata consegnata tutta la documentazione del subappalto per ciò che
riguarda l'impianto idraulico, per questioni tra l'impresa e la ditta che ha formulato l'offerta, che
dovrebbe essere l'impresa Leonardi.
Sembra, dall'ultima riunione che abbiamo fatto la settimana scorsa, che la situazione si sia
sbloccata e che i lavori dovrebbero cominciare, per quanto riguarda gli impianti, la settimana
prossima.
Purtroppo le numerose sollecitazioni che abbiamo fatto, sia alla direzione lavori che
all'impresa, non hanno portato a un'accelerazione di quello che ci aspettavamo, perché noi
avevamo chiesto di continuare i lavori anche subito dopo la pausa estiva.
Un ulteriore problema che si è inserito è stato che abbiamo dovuto fare una variante
architettonica, che è abbastanza misera, nel senso che viene prolungata quella tettoia davanti per
ricavarne il gruppo per il trasformatore della SET. Quella è in tutela del paesaggio e dovrebbe
andare alla prossima commissione e quindi anche il lavoro di montaggio della tettoia è stato fermo.
Secondo l'impresa in questi prossimi 20 giorni dovrebbero essere ultimati gli impianti,
cominciando dalla settimana prossima – perlomeno queste sono le parole della direzione dei lavori
e dell'impresa – per poi, nel mese di ottobre, completare con le lavorazioni rimanenti, che sono
essenzialmente gli intonaci e i pavimenti.
Secondo la direzione lavori dovremmo arrivare comunque, un po' a risico, a chiudere i
lavori entro l'anno.
Purtroppo le numerose sollecitazioni che abbiamo avuto e le riunioni che abbiamo fatto,
un'infinità, tra direzione lavori e impresa, hanno portato un po' di conflittualità tra la direzione lavori
e l'impresa, come è già successo anche in altri cantieri. Noi, nonostante i solleciti che abbiamo
fatto e le riunioni, più di tanto non possiamo fare. Comunque ripeto che l'ultima riunione è di pochi
giorni fa e ci hanno garantito che la settimana prossima riprenderanno i lavori del subappalto, con
le due imprese.
L'impianto elettrico è stato affidato a un'impresa di Lodrone e invece, per quel che riguarda
il subappalto, dovrebbe essere l'impresa Leonardi. Noi auspichiamo, l'abbiamo detto nell'ultima
riunione, che almeno con un'agibilità provvisoria la struttura sia agibile nella prossima stagione.
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Per quel che riguarda la SET, anche lì si sono un po' complicate le cose perché noi
abbiamo fatto l'ordine alla SET di eseguire i lavori e quindi la SET ha già in mano il contratto per
eseguire i lavori, tranne la cabina elettrica. Per la cabina elettrica abbiamo dovuto fare un progetto,
perché la SET ha voluto scorporarla dall'appalto e la realizzeremo noi e la daremo in affitto alla
SET. Non vogliono averla direttamente in gestione loro.
Attualmente il progetto è in tutela del paesaggio e spero che venga licenziata nella
prossima commissione. Comunque quella sarà l'ultima cosa: è una cabina prefabbricata, quindi
non ci vuole moltissimo tempo. Abbiamo affidato i lavori alla stessa impresa che sta lavorando,
chiaramente, quindi contiamo comunque di riuscire ad avere la corrente elettrica per il prossimo
inverno. Molto dipenderà comunque anche dalla SET, perché loro sono abbastanza fiduciosi però i
tempi, con questi enti, sapete che non sono delle garanzie assolute.
Ripeto: riunioni ne abbiamo fatte tante, per sollecitare questo sblocco della situazione, però
ci siamo trovati un po' nella stessa situazione del cinema Don Bosco. Quando ci sono conflittualità
tra la direzione lavori e l'impresa provocano sempre ritardi. Speriamo di contenerli al minimo.
Per quel che riguarda invece la viabilità, stiamo contattando i privati perché sono molti più
di quelli che pensavamo, vedremo se ci firmeranno un atto d'assenso, per il momento provvisorio,
per usufruire dei loro terreni. Al momento la nostra attenzione è puntata molto sulla fine lavori,
almeno per rendere agibile per quest'anno la struttura, anche se magari rimarrà qualche opera di
contorno, che comunque non sarebbe indispensabile per poter usare la struttura, e soprattutto
riuscire ad avere questo allaccio con la SET.
Presidente:
Il vice Sindaco, per quanto riguarda l'incontro con l'Assessore Olivi. Prego.
Vice Sindaco:
Abbiamo avuto quest’incontro con l'Assessore Olivi e anche il Presidente di Trentino
Sviluppo, dottor Laner, i quali chiaramente ci hanno confermato questi primi contatti che c'erano
stati a inizio dell'anno con la Mariani, proprio perché si era fatta viva per richiedere un intervento di
aiuto.
Inizialmente la Mariani aveva espresso volontà di chiudere l'altro stabilimento che ha, poi in
realtà questo è stato smentito, nel senso che al momento non verrà chiuso.
Per quanto riguarda la Provincia, c'è il serio intendimento di intervenire, chiaramente nella
prima parte dell'anno mancava lo strumento di bilancio per poter intervenire. La volontà
dell'Assessore Olivi era, quello che ci è stato detto, di chiudere entro l’autunno questa partita,
intervenendo a sostegno della ditta Mariani, proprio per l'importanza strategica che ha all'interno
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del panorama ledrense.
Per quanto riguarda la Eco Holz, chiaramente c'è attenzione, però non vi può essere un
intervento massiccio, come nel caso della Mariani. Se da parte della ditta c'è la volontà di
reinvestire, di essere interessati all'investimento, chiaramente lì ci sono i normali aiuti, quelli che
vengono dati a qualsiasi ditta che ha intenzione di fare un investimento.
Ci è stato detto che la partita dovrà essere chiusa in autunno, adesso l'autunno sta
arrivando, quindi dovremo farci sentire e vedere un po' di capire qualcosa su questi soldi, che a
sentire Olivi dovevano essere trovati e dati a Trentino Sviluppo.
Nella prima parte dell'anno Trentino Sviluppo aveva un budget nel quale questi soldi non
c'erano, nella seconda parte l’intendimento era di trovarli e di mettere in condizione Trentino
sviluppo di poter intervenire, rilevando il capannone e poi cedendolo in leasing.
Presidente:
Consigliere Santolini, prego.
Consigliere SANTOLINI:
Buonasera a tutti. Già che piove vorrei ritornare un attimo sul tema dell'acqua e delle
risorse idriche, anche perché ho trovato questo opuscolo sulla direttiva europea in biblioteca, che
mi ha un po' fatto riflettere, proprio dopo questo agosto caldo e questo momento che abbiamo
vissuto, di carenza d'acqua.
Credo sia fondamentale, caratterizzante e anche qualificante la gestione idrica di una
comunità e anche il Comune di Ledro lo vorrei vedere con sicurezza sulla giusta via proprio per
garantire ai nostri nipoti tranquillità sotto questo profilo, tra tanti anni, anche di fronte a queste
mutazioni climatiche che ci vedono fronteggiare periodi sempre più intensi di siccità e poi piogge
torrenziali, . Qualcuno dice che non è vero, forse non sarà vero, però mi sembra che questi
problemi già li stiamo vivendo: vorrei poter garantire ai nostri nipoti, con l’attività già impostata
oggi, qualità e quantità d'acqua sufficienti.
Quest'estate abbiamo visto i livelli dei laghi, problematici, discussioni soprattutto per il lago
di Idro, riguardo al deflusso minimo vitale, le necessità di tutti, chi doveva irrigare i campi e chi
voleva un livello balneabile gradevole. Anche in Val di Ledro abbiamo scoperto che non c'era
acqua sufficiente per tutti. Ad agosto il torrente dei Guì era in secca e non era uno spettacolo né
bello da vedere, né bello da annusare, perché, sia per i turisti che per i residenti, effettivamente
nella valle di Concei, con l'acqua che diciamo sempre che abbiamo, non c'era l'acqua e i pesci
morivano. Anche se non sono buddista penso che sia una brutta morte, quella di un pesce
senz'acqua.
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D'altra parte c'è la derivazione del rifugio Al faggio. Non c'era, quando l'ho visto io, nessuna
traccia di deflusso minimo vitale, di vitale non c'era proprio assolutamente niente. D'altra parte un
rifugio che è diventato come un albergo, ha addirittura la piscina, avrà esigenze diverse e questi
sono problemi che credo vadano affrontati complessivamente, su quello che si deve fare con
l'acqua e su come bisogna gestirla al meglio.
Io chiedevo proprio, anche per gli altri Consiglieri, per poter valutare bene la situazione, per
avere un panorama completo, se la Giunta può mettere a disposizione di tutti – non
necessariamente darci malloppi di carta ma mettere sul sito o su un indirizzo Internet – una
relazione completa, sia sotto l'aspetto tecnico che economico, delle derivazioni e degli utilizzi. Per
esempio una domanda che mi viene spontanea: quest'estate è servita l'acqua pompata dalla falda
in riva al lago a Pieve?
Se è servita, è stata analizzata? Quanta ne è servita? Quanto sono grandi o non sono
grandi i diversi depositi? Effettivamente, anche nel momento in cui un Consigliere si trova un
bilancio di previsione con interventi previsti, sarebbe bello anche capire qual è la logica che c'è
stata in questa gestione e in questa programmazione.
Infine chiedevo se ci sarà un incontro pubblico per un aggiornamento e un'informazione un
po’ completa sulla situazione delle analisi del lago di Ledro, che continuano, vanno avanti e che
avranno permesso anche ai vari studiosi di farsi un primo quadro, quantomeno una prima idea.
Grazie.
Presidente:
Risponde il signor Sindaco. Prego.
Sindaco:
Io credo che come Comune di Ledro, per fortuna, per l'acqua potabile siamo fortunati,
perché abbiamo delle sorgenti molto importanti, che rilasciano molta acqua.
Per fare una piccola panoramica, noi abbiamo 17 sorgenti e le sorgenti più importanti sono
quelle della Val dei Molini e Concei e poi a Pur e qui a Croina.
Concei, oltre che dare l'acqua ai tre paesi, dà l'acqua anche a Bezzecca e una grande
parte anche a Pieve, che poi arriva addirittura anche a Mezzolago. Quest'estate non abbiamo
avuto una grande carenza d'acqua in sé, perché quando è successo, mi sembra una volta, che
abbiamo dovuto avviare la pompa, è perché avevamo avuto un guasto su un galleggiante nella
vasca qui a Pieve. Inoltre si pensava di mettere in servizio, per quest’estate, il grande serbatoio di
accumulo nuovo che si è fatto a Pieve, che se non vado errato è di 350 o 400 metri cubi, perché
purtroppo la ditta, nell'andare a trattare la superficie interna, ha utilizzato un prodotto che poi,
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quando l'abbiamo riempita, si stava staccando. Abbiamo dovuto risvuotare la vasca, togliere tutto e
dare il prodotto nuovo, con un'altra ditta, una ditta molto importante, che ci ha garantito questo
prodotto.
Questo inconveniente, che ha fatto sì che non abbiamo potuto utilizzare questa riserva
d'acqua, ha provocato, solo nel periodo di massimo utilizzo dell'acqua a Pieve, l'avviamento per
poco tempo.
Per quanto riguarda, invece, Molina e gli altri paesi che attingono l'acqua da Pur, non vi è
stato nessun problema. Per quanto riguarda l'alta valle, perciò Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto,
non abbiamo problemi a Tiarno di Sotto. Anzi, proprio ieri abbiamo fatto un collaudo
dell'acquedotto, che collega Tiarno di Sotto con Bezzecca, addirittura, perché Bezzecca utilizzava,
per Santa Lucia, una sorgente che viene su dal rio, che non so come si chiama, una sorgente sulla
quale il Comune di Bezzecca aveva fatto anche un intervento tempo addietro, perché è una
sorgente che preleva l'acqua direttamente dal torrente, perciò ci sono dei filtri di carbone e poi
andava, attraverso la vasca, aggiunto del cloro.
Adesso quella sorgente l'abbiamo dotata comunque di raggi UV, ma non la utilizziamo più
perché utilizzeremo l'acqua dell'acquedotto di Tiarno di Sotto, che si spinge fino a Santa Lucia.
Inoltre arriva fino al ponte di Santa Lucia e possiamo, in caso di mancanza d'acqua a
Bezzecca, integrarla con quest'acqua che arriva da Croina. Per cui anche Tiarno di Sotto, con
l'acquedotto nuovo che è stato costruito due anni fa, ha un'abbondanza di acqua. È su questo
acquedotto, oltretutto, che abbiamo fatto la settimana scorsa un'ispezione con alcuni funzionari
della Provincia, che dovrebbero darci il via e consentirci lo scopo idroelettrico.
Abbiamo visto che l'acqua, nonostante la siccità, c'era ancora in abbondanza.
A Tiarno di Sopra c’è una sorgente sola, la sorgente di Bisti. Per questa sorgente è stato
fatto un progetto per la sostituzione della tubazione ed è stato approvato con il Fondo unico
territoriale, per cui appena arriveranno le lettere di finanziamento andremo a rifare queste
tubazioni, per garantire che non ci siano guasti, come abbiamo avuto l'anno scorso per la caduta di
una frana.
Inoltre, proprio in questi giorni abbiamo fatto un piano per sostituire tutte le tubazioni degli
acquedotti che non sono provvisti di acciaio inossidabile e di montare su tutti gli acquedotti
sprovvisti i raggi UV. Dunque vorremmo eliminare, nel corso di due anni, tutto il cloro e utilizzare
solo i raggi UV.
Stiamo utilizzando anche i bacini di accumulo di energia elettrica per far questo, per
esempio sopra Locca, che non ha corrente, abbiamo chiesto l'alimentazione e andremo a fare
anche questo lavoro.
Perciò credo che il Comune di Ledro da questo non deve temere di rimanere a secco.
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Per quanto riguarda Guì, che conosco molto bene perché ci andavo tutte le settimane, è
vero che non arrivava più l'acqua sotto il ponte, perciò è vero che c'è stata questa moria di pesci, è
vero che non c'era il rilascio del deflusso minimo vitale, loro si sono collegati velocemente, con un
tubo, senza costruire quel rilascio che garantisce comunque quello che è stato imposto dalla
Provincia, perché andavano a captarla quasi tutta, ma quella che rimaneva si perdeva lungo il
percorso. Adesso loro perciò dovranno completare quest'opera, perché non c'è proprio l'opera di
presa, loro hanno buttato lì un tubo provvisorio, devono completare l'opera di presa e poi garantire
questo rilascio, tant'è vero che io ho incaricato i custodi forestali di fare una verifica. Loro non
sapevano bene come misurarla, gli ho detto come devono misurarla ed è vero, mancava il
deflusso minimo vitale. Quello lo ho accertato anch'io, perciò è vero.
Io perciò ho sollecitato che costruiscano nel più breve tempo possibile quest'opera di presa,
in modo da garantire questo deflusso minimo vitale, che comunque la Provincia impone e che è
già quantificato nell’autorizzazione, a scopo idroelettrico, che la Provincia ha dato al Rifugio Al
Faggio.
Presidente:
Vice Sindaco, vuole aggiungere qualcosa sul discorso della riunione o l'ipotesi di riunione
per il lago? Prego.
Vice Sindaco:
Sì, penso sia opportuno mettere in calendario anche questo incontro, che vedrò di
concordare anche con la Fondazione Mach, soprattutto, perché gli studi andranno avanti fino alla
primavera prossima, però penso che un punto della situazione vada fatto. Magari il prossimo
Consiglio vedrò di aggiornare meglio.
Presidente:
Mi sembra abbia chiesto di intervenire Fedrigotti Fabio. Prego.
Consigliere FEDRIGOTTI Fabio:
Volevo fare due interventi, Presidente, ma uno lo limito perché siamo già in ritardo. Uno era
sulla periodicità dei Consigli comunali. Ho già detto più di una volta qui che sarebbe bene farli
magari con maggior frequenza e con minori punti all'ordine del giorno, perché quest'oggi avere 13
punti all'ordine del giorno, se vogliamo fare un confronto sereno, completo e anche serio, forse non
è l'ideale.
L'ultimo Consiglio che abbiamo fatto è stato il 16 luglio, oggi siamo al 12 settembre, a
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proposito di acqua, tanta ne è passata sotto i ponti e tanti sarebbero gli argomenti da sviluppare.
Questo però lo lascio perdere, voglio entrare solo nell'argomento della finanza locale. Tutti
siamo preoccupati, a livello nazionale, provinciale, eccetera, per le spese ordinarie, per le spese
correnti, per le spese per il funzionamento proprio della macchina amministrativa, quando vediamo
che si vanno sempre più a ridurre le spese di investimento, le spese per la produzione, le spese
per le reti e infrastrutture, le spese a favore dell'economia, a favore del lavoro, dell'occupazione.
Mi raccomando innanzitutto sulla questione anche della Mariani, siccome lì c’è un
compendio produttivo che è molto importante, la Mariani ha 120-130 dipendenti, ne ha 30 anche la
Metallurgica, pensavo che fossero verso i 20 e mi hanno detto che più sui dicembre sui 30. La
Eco Holz 10, l’Ampola Legnami non è tanto distante da questi numeri anche se probabilmente non
siete interessati da questa ristrutturazione, ma avrà anche 30 dipendenti..
Ho visto un titolo di giornale, che i Sindaci sono stati chiamati a Trento direttamente da
Dellai per parlare appunto di questa finanza locale. Non so se si è parlato di spese correnti, se si è
parlato di spese di investimento. Tra l'altro dal prossimo anno noi siamo anche assoggettati a
questo patto di stabilità, che in tanti Comuni, dove c’è, spaventa la gestione. Noi non lo
conosciamo minimamente, chiedevo delle informazioni in questo senso, Dellai cosa vi ha detto, in
sostanza, se l'amministrazione di Ledro è stata presente.
Presidente:
Rubo un secondo al Sindaco per rispondere al primo mezzo quesito che è stato fatto. È
vero il discorso della convocazione dei Consigli comunali. Ricordo che noi abbiamo fatto anche tre
Consigli comunali in 20 giorni, a volte. E’ chiaro che in genere il Consiglio comunale va fatto
quando effettivamente ce n’è bisogno e ci sono gli argomenti sufficienti per convocarlo.
Ricordiamo che comunque, la convocazione di un Consiglio comunale, ce lo siamo già
detto, ha un costo. Se guardiamo il Consiglio di questa sera, è vero che ci sono tanti punti
all'ordine del giorno, sono 13, ma i primi sei vanno esauriti più o meno nell’ora e mezza prevista
dal Regolamento e tre sono l'approvazione di tre verbali delle sedute consiliari. Penso che due ore
e mezza circa per la discussione degli altri quattro punti siano più che sufficienti.
Come ripeto, quando ce n'è stato bisogno l'abbiamo fatto anche a ritmi serrati. Se ricordate,
a luglio mi sembra, ne abbiamo fatto uno in due serate e uno il 16, dopo di allora, come è anche
consuetudine e logica, anche nelle amministrazioni nei mesi estivi c'è un po' di riduzione
dell'attività, e anche per il Consiglio non c'era grande carne al fuoco.
Passo la parola al Sindaco per la risposta al quesito. Prego.
Sindaco:
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Io ero presente. Quello che ci ha detto Dellai credo un po' tutti possiamo immaginarlo. Ha
esordito dicendo così: "Voi Sindaci e noi Consiglieri e amministratori della Provincia Autonoma di
Trento, siamo tutti dei funzionari. Abbiamo perciò il dovere, come tali, di prendere delle decisioni,
soprattutto legate a quelle che saranno le indicazioni che il governo provinciale andrà a scrivere
nel bilancio che sta approntando".
Ha detto poi un'altra cosa importante: "Quello che vi dico adesso non pensate che sia
un'esercitazione, ma è quello che succederà poi nel 2013".
Ha poi elencato una serie di provvedimenti, che nel nuovo bilancio intende proporre, fra i
quali, principalmente, il risparmio legato soprattutto al fatto che la Provincia avrà meno risorse a
disposizione e che molte risorse le verranno chieste da Roma. Perciò deve recuperare 120 milioni
sul bilancio ed è chiaro che una parte di questi li recupererà la Provincia attraverso riduzioni di
spese legate anche, per esempio, agli stipendi dei dipendenti provinciali.
Ha detto che se cinque vanno in pensione ne verrà integrato uno, per cui quattro stipendi
non saranno più da pagare, ma soprattutto ha anche affermato, questo messaggio ce l’ha chiarito
molto bene, che anche nel pubblico impiego deve aumentare di almeno il 20-25% la produttività.
Se dobbiamo fare lo stesso lavoro con meno personale, è chiaro che dobbiamo lavorare di
più. Questa è una parte del messaggio.
L'altra parte è legata a quello che dovranno fare i Comuni, con meno risorse. Però queste
risorse, è chiaro, l'auspicio che è arrivato dal Presidente, è che vengano date bene.
Quello che ha evidenziato è che meno risorse non vuol dire non dare più servizi ai cittadini,
anzi, ha detto che noi dobbiamo garantire lo stesso livello di protezione, per esempio, nella sanità,
ai cittadini, ma questo si può fare solo attraverso una spesa oculata, per cui ogni euro che ogni
amministrazione spende lo deve spendere bene.
Per far questo e per aiutare i Comuni lui si è soffermato molto sulle Comunità, dicendo che
le Comunità sono nate per dare aiuto ai Comuni, per cui queste gestioni associate, che dovranno
partire con il 1° gennaio 2013… il nostro Segretario e il nostro vice Segretario sono già stati
chiamati in Comunità due volte, e credo domani e dopodomani dovranno ancora ritornare, per
riuscire a mettere in campo queste gestioni associate.
Le gestioni associate sono quelle dei tributi, degli appalti, dell'informatica e delle attività
produttive.
Sicuramente la Provincia si aspetta molto, perché ha investito molto in questa ricerca e in
questo progetto: in pratica ha appaltato questo progetto delle Comunità, per cui i risparmi che si
dovrebbero fare nei Comuni, una società, la Deloitte, ha previsto anche quanto si andrà a
risparmiare quando i Comuni andranno a regime con questi servizi da parte della Comunità.
Certo, è tutto da verificare ed è tutto da provare, questi sono propositi, però punta molto
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perché logicamente i Comuni piccoli, come abbiamo in Trentino, 217 Comuni che comunque
devono garantire dei servizi, che devono provvedere a garantire servizi al cittadino, quali
l'acquedotto, le fognature, la viabilità, le scuole, gli asili e quant'altro, sono spese e sono impegni
finanziari, per cui spese correnti e spese in conto capitale, che ogni Comune comunque deve
provvedere a fare.
Questo è stato il messaggio principale che ci ha portato Dellai, che poi ha voluto
sottolineare anche Gilmozzi. Sapete che Gilmozzi è uno dei promotori, quello che sta portando
avanti questa riforma e anche Gilmozzi si è soffermato molto sul fatto che i Comuni devono
collaborare con le Comunità per far sì che si possa partire con questa progettualità.
Questo è il messaggio. Poi ha parlato il Presidente dicendo questo: noi lasciamo liberi i
Comuni di fondersi, per cui di unirsi, ma non lo imponiamo, per cui questa è una strada che i
Comuni possono intraprendere, ma non è una strada che la Provincia obbliga a percorrere, perché
la strada che la Provincia ha intrapreso è quella delle Comunità.
Perciò la sfida che avremo dall'anno prossimo, quando anche i Comuni sotto i 3.000
abitanti avranno il patto di stabilità, è una sfida che sicuramente, se non sarà veramente presa e
gestita bene, potrà portare i Comuni in grossa difficoltà.
È chiaro che abbiamo meno risorse, ma non possiamo pensare di non dare ai cittadini
quello che stiamo dando, senza andare ad aumentare ancora il carico fiscale attraverso imposte
comunali.
Sappiamo benissimo che già gli aumenti del costo della raccolta dei rifiuti, piuttosto che
quelli degli acquedotti, piuttosto che altri, stanno già caricando molto le famiglie, perciò è chiaro
che su questa partita anche il Comune di Ledro si deve attrezzare e il bilancio che andremo a
preparare nei mesi prossimi sicuramente ci impegnerà molto su questo: preparare un bilancio che
abbia la possibilità di essere poi portato avanti, ma soprattutto che sia ben equilibrato. Questa è la
sfida.
Comunque credo che avremo davanti degli anni molto difficili, anche perché se pensiamo
all'anno prossimo, elezioni provinciali ed elezioni nazionali, con quello che ci troviamo oggi come
oggi, le partite, soprattutto quello che avremo davanti, in questo momento è difficile da ipotizzare.
Credo perciò che l'impegno da parte degli amministratori tutti oggi sia proprio quello di andare
avanti, ma gestendo le risorse economiche e finanziarie come se fossero proprie, cioè come la
gestione di una famiglia.
Il messaggio è stato quello: meno risorse, più efficienza, più impegno da parte di chi ha
delle responsabilità, in qualsiasi campo. In qualsiasi campo, ha voluto sottolineare, perciò questo è
il messaggio che Dellai ci ha dato in questa riunione.
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Presidente:
Bene, grazie. Con questo abbiamo esaurito il tempo a disposizione per il Question time.
Iniziamo l’analisi del nostro ordine del giorno, con il punto 1: "Risposta all'interrogazione con
interpellanza pervenuta in data 15 maggio 2012 al prot. 5373, relativa ai cantieri aperti sulle
sponde lago". È stata presentata dalla lista Nuova Ledro e Val di Leder, ne dà lettura il Consigliere
Collotta. Prego.
Consigliere COLLOTTA: “Ledro, 16 maggio 2012. Interrogazione e interpellanza, richiesta di
inserimento nell'ordine del giorno del Consiglio comunale.
I sottofirmati Consiglieri comunali, a norma degli articoli… – eccetera – con la presente
interroga e interpella l'amministrazione comunale sulla situazione venutasi a creare con l'avvio di
più cantieri sulle rive del lago di Ledro e le conseguenti prospettive.
Considerato che:
il lago di Ledro è una delle peculiarità più importanti, se non la più importante, della Valle, e una
delle maggiori ricchezze paesaggistiche del Trentino;
che il settore turistico è un motore vitale dell'economia ledrense, in particolar modo per i mesi
estivi, con un impatto importante sia in termini di occupazione sia come apporto al prodotto interno;
che è dovere di tutti, dell'amministrazione in primis, valorizzare e abbellire, rendere funzionale ed
efficiente e salvaguardare una risorsa inestimabile come il lago di Ledro;
che oltre il 35% dei turisti che visitano la nostra valle arrivano dalla Germania o dai Paesi del nord;
che l'ospitalità, la pace, il relax e la quiete sono cardini e specificità della proposta turistica della
Valle;
che il settore dell'edilizia sta vivendo un momento di grossissima difficoltà.
Preso atto che:
sono attualmente attivi sulle sponde del lago tre cantieri, uno importante sulle rive di Pieve di Ledro
per il completamento della passeggiata, un secondo a Besta per la costruzione del centro della
canoa e un terzo a Pur per la sistemazione dell'alveo;
che nel mese di maggio vi sono sia l’Ascensione sia la Pentecoste, festività importanti per i Paesi
di lingua tedesca, un secondo Ferragosto, l'apertura di più cantieri contemporaneamente sul
litorale del lago in questo momento può causare danni seri all'immagine della valle, con
ripercussioni gravi sull'offerta turistica ledrense in generale e in particolare sulle strutture e sugli
operatori economici che operano sulle rive del lago, vanificando di fatto tutti gli sforzi di marketing
e gli investimenti fatti;
che le tre opere in fase di redazione sono utili e indispensabili per valorizzare il lago in modo da
ulteriormente accrescere lo standard di offerta turistica locale, sia per contribuire a dare ossigeno
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al settore edilizio in crisi;
che ad oggi il settore turistico e commerciale sta perdendo circa il 50% del fatturato rispetto allo
stesso periodo dell'anno scorso.
Interroga:
quali sono i criteri che hanno portato contemporaneamente pianificare e attivare tre cantieri sulle
sponde del lago, in particolare il cantiere a Pieve di Ledro, peraltro già bloccato l'anno scorso
all’inizio della stagione turistica, rimasto inattivo tutti i mesi autunnali e invernali e riattivato ora;
visti gli impatti economici conseguenti, vi è stata una consultazione o un coordinamento tra gli
operatori economici interessati a tali lavori, sia quelli turistici, sia quelli edili?
quali sono i tempi – date – di ultimazione dei lavori, attualmente pianificati per i tre cantieri.
Interpella: come intende quest'amministrazione porre rimedio a tale potenziale danno economico e
d'immagine che l'offerta turistica ledrense subirà.
Interpella: è intenzione dell'amministrazione attivarsi per far sospendere o far ripianificare tali
lavori?
Interpella: è intenzione dell'amministrazione attivare una pianificazione serrata dei lavori che porti
una loro ultimazione o una parte di essi in tempi rapidi, che non vadano ulteriormente a impattare
sull'attività economico-turistica della Valle?
Si chiede risposta scritta. In fede, Collotta, Oliari, Fedrigotti. Grazie.
Presidente:
Il Sindaco risponde, prego.
Sindaco:
Lavori sulla passeggiata – è datata 23 luglio 2012 – la risposta è un po' tardiva, ma posso
ugualmente riassumere le vicende legate ai lavori inseriti nell'interrogazione.
I lavori per il nuovo percorso pedonale, che costeggia i due campeggi e il lago a Pieve di
Ledro, dovevano iniziare a ottobre dell'anno scorso per essere poi sospesi durante l'inverno,
perché la costruzione del muro non poteva essere realizzato con le temperature sotto lo zero.
Sono iniziati invece ai primi di marzo, perché la ditta subappaltatrice dei due ponti non
aveva consegnato in tempo al Servizio appalti della Provincia tutta la documentazione richiesta.
Ciò ha provocato un ritardo nella prosecuzione e nella fine dei lavori, anche perché il tempo è stato
molto inclemente per un lungo periodo.
A seguito di questi ritardi è pervenuta all'amministrazione una lettera che chiedeva la
sospensione immediata dei lavori, seguita, dopo pochi giorni, da una conferenza stampa promossa
dal Presidente dell'Associazione campeggiatori. L'amministrazione ha promosso un incontro il 15
maggio con il direttore lavori, il dirigente provinciale e la ditta, per valutare se era possibile
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sospendere i lavori.
Si è trovato l'accordo per la sospensione dei lavori davanti ai campeggi per la fine di
maggio e la ripresa dei lavori 10 settembre.
Inoltre è stato concordato che si sarebbe completata l'attività legata alla posa dei due ponti.
Lavori sulla spiaggia a Pur. Il lavoro di ripristino della spiaggia a Pur è stato richiesto nel
2011 dall'amministrazione del Comune di Ledro, al servizio dei bacini montani della Provincia.
Come ogni lavoro, dopo essere stato programmato ha bisogno, prima di essere appaltato, del
relativo finanziamento, che è stato deliberato solo un mese prima dell'inizio dei lavori.
Personalmente non credo che tali lavori abbiano arrecato danno all'economia del turismo, anzi,
nessun operatore turistico è venuto a lamentarsi.
Qualcuno l’ha condiviso e apprezzato da subito, perché ha capito che si poteva utilizzare la
nuova spiaggia in brevissimo tempo, come si è poi verificato.
Cantiere per la costruzione del rimessaggio canoe. Allego la lettera giunta, per conoscenza,
al Comune di Ledro, da parte dell'Associazione canoa di Ledro, che spiega la vicenda. Desidero
aggiungere, per dovere di cronaca, questo: appena insediato, in un incontro con i dirigenti degli
enti locali, dottor Gardelli, sono stato sollecitato a fare tutto il possibile per appaltare, in tempi molto
rapidi, le opere pubbliche già finanziate dalla Provincia. Aggiungo inoltre che è di pochi giorni fa
una lettera del Presidente della Provincia Dellai, con la quale ci ha convocati presso la Comunità di
Valle per illustrare la necessità e l'urgenza di procedere all'affidamento degli appalti già finanziati,
per fronteggiare la mancanza di lavoro per molte ditte.
Al Comune che non riuscirà ad appaltare e realizzare i lavori in tempi stretti saranno tolti i
finanziamenti e saranno incamerati dalla Comunità di Valle. Sappiamo tutti che il turismo è una
voce importante per l'economia della Valle, ma dobbiamo salvaguardare anche le altre attività
economiche.
Vorrei inoltre che qualcuno di voi mi dimostrasse se è vero che si è perso il 50% di fatturato
rispetto all'anno precedente.
Cordiali saluti.
Non so se è da leggere anche quella del campeggio…
Presidente:
Direi di no. La diamo per letta. Una replica al Consigliere.
Consigliere COLLOTTA:
La dimostrazione di come si sono sviluppati i lavori attorno al lago sicuramente non brilla di
pianificazione e credo che debba servire a dare un'impronta diversa a come vengono gestiti i
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lavori, sia nei tempi che nell'esecuzione.
Prima parlavamo di Chinaech fermo, qua è fermo, sicuramente c’è qualcosa che non gira
bene, anche se poi tutti gli argomenti hanno la propria scusa. La sommatoria delle scuse però
dimostra che c'è qualcosa che non va. Posso capire il caso eccezionale, ma questa sera abbiamo
toccato tre argomenti e tre intoppi sui lavori che ci sono.
Sul discorso del fatturato del 50% credo, Sindaco, che bastasse andare a prendere le
presenze a maggio e fare il confronto delle presenze di maggio del 2012 e del 2011 e vedeva
subito che differenza c'era. Visto che era possibile, se voleva smentire bastava che portasse i dati.
Non li ha portati.
Comunque la ringrazio della risposta.
Presidente:
Grazie. Punto 2: "Risposta all'interrogazione n. 6123 di data 30 maggio 2012, sui costi
sostenuti per la gestione dei rapporti e gemellaggio con la Boemia". Questa interrogazione è stata
presentata dal gruppo Val di Leder e Nuova Ledro. Prego Collotta Claudio.
Consigliere COLLOTTA:
“30 maggio. Interrogazione e richiesta inserimento all'ordine del giorno del Consiglio
comunale.
I sottofirmati Consiglieri – eccetera – ... con la presente interrogano l'amministrazione comunale
sui costi sostenuti per la gestione dei rapporti di gemellaggio con la Boemia. Chiede inoltre al
Presidente del Consiglio l'inserimento dell'istanza all'ordine del giorno del prossimo Consiglio
comunale.
Considerato che:
la trasparenza amministrativa è un ganglio vitale di una buona e democratica amministrazione;
la trasparenza amministrativa è stata sbandierata da questa maggioranza come elemento
qualificante della propria azione politica e amministrativa;
che la chiarezza e la conoscenza puntuale e sistematica di come si sviluppano e come si
gestiscono progetti e idee sono condizione sine qua non per evitare facili fraintendimenti, false
supposizioni e strumentalizzazioni più o meno volute, che possono portare alla messa in
discussione o addirittura a mettere in gioco la sopravvivenza degli stessi progetti e le idee;
il fenomeno Boemia in Val di Ledro è stato uno dei progetti e delle iniziative che negli ultimi anni
hanno valorizzato, salvando un patrimonio storico e sociale importante e ha qualificato la Valle sia
nell'ambito territoriale che internazionale, portando un valore aggiunto sia in termini culturali ed
economici che turistici.
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Preso atto che:
l'amministrazione, in particolare un Assessore, si è accollato l'onere e l'onore della gestione di tale
progetto, diventandone il punto di riferimento, sia come proposte, sia come costi;
il comitato dei gemellaggi è stato di fatto esautorato, svuotandolo dei suoi compiti istituzionali,
facendo in modo che il gemellaggio diventi un affare della politica;
tra le popolazioni ledrensi vi sono vistosi rumors su tale gestione e i relativi costi.
Per evitare che tali informazioni errate, dicerie o, peggio, speculazioni, mettano in discussione il
fenomeno della Boemia in Valle, i sottofirmati Consiglieri interrogano:
quali sono stati i costi diretti e indiretti che l'amministrazione ha sostenuto dal 2010 a oggi per la
gestione del fenomeno Boemia;
i costi suddivisi: per anno 2010 dalla data della nascita del Comune di Ledro, per il 2011 e per il
2012 fino a maggio;
la previsione dei costi per il restante periodo del 2012;
l'elenco delle iniziative divise come sopra, dirette e indirette, con il relativo finanziamento pubblico
e che l'amministrazione ha sponsorizzato, sostenuto e gestito. Nota: si intende per iniziative
indirette e relative ai costi tutte le iniziative svolte poi da altri soggetti all'interno della
manifestazione, progetti legati alla Boemia, di cui l'amministrazione ha concesso finanziamenti
pubblici. Esempio indicativo ma non esaustivo: la delibera n. 41 dell'11.04.2012;
l'elenco, con la stessa suddivisione temporale, di tutte le delibere e le determine che, emesse
dall'amministrazione, hanno formalizzato quanto al precedente punto. Si richiede risposta scritta,
Collotta, Fedrigotti, Oliari”.
Presidente:
Prego signor Sindaco.
Sindaco:
“In relazione a quanto richiesto con l’interrogazione in oggetto, voglio innanzitutto
assicurarle che la gestione dei rapporti con la Boemia da parte di questa amministrazione sono
state sempre improntate alla massima trasparenza, coinvolgendo il più gran numero di ledrensi
nelle visite in Boemia, che si sono susseguite negli ultimi anni, tra le quali l'ultima trasferta a Praga
in occasione dell'inaugurazione della mostra “Boemia mia”, che ha visto la partecipazione di 93
persone.
Nella ripartizione delle deleghe, ad inizio legislatura, oltre al Bilancio, tributi e lavori pubblici,
all'Assessore Pellegrini Giuliano è stato attribuito l'incarico di seguire per la parte istituzionale i
rapporti con le autorità ceche, insieme alla supervisione dell'organizzazione della rassegna Cavai
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di Ledro, insieme ad Angelo Foletto.
Questo per i contatti che l'Assessore negli anni precedenti aveva instaurato, sia con le
autorità ceche, sia con gli organizzatori di Kawai a Ledro. L'Assessore ha comunque sempre
aggiornato la Giunta delle sue iniziative in progetto e sugli sviluppi delle stesse.
Per quanto riguarda, invece, i rapporti tra le associazioni ceche e italiane, come ad
esempio i Vigili del fuoco o le scuole, questi sono stati gestiti direttamente dai rispettivi organismi,
programmando scambi di visite e attività.
I costi sostenuti per i gemellaggi sono i seguenti: 2010, capitolo 2530, € 10.000, contributo
al Comitato gemellaggi per il 20º di Müllheim, gemellaggio Ledro-Müllheim;
capitolo 2553, € 3.804, visita delegazione di 100 persone, 16-19 settembre 2010;
capitolo 10, € 106, omaggi per visita in Boemia della Giunta comunale;
capitolo 10, € 1.508,33, acquisti alimentari per pranzi a Malga Giù e Malga Cita, con gruppi
boemi e tedeschi.
2011, capitolo 2530, € 3.000, contributo Comitato gemellaggi;
capitolo 10, € 324, omaggio per la signora Dagmar Havel in occasione della visita in Valle
di Ledro (la signora Dagmar Havel era la moglie di Havel, il Presidente che ha cambiato la politica
in Cecoslovacchia, dopo la primavera di Praga);
capitolo 10, € 500, buffet per la visita della signora Dagmar Havel e dell'ambasciatore;
capitolo 65, € 860, ospitalità delegazione del senatore in visita in Valle di Ledro.
2012, capitolo 05021050, € 6.000, contributo al Comitato Riccabona per l'organizzazione
una mostra itinerante “Boemia mia” a Praga e città ceche, erogato l'acconto;
capitolo 2530, € 3.500, contributo Comitato gemellaggio, ancora da erogare.
Per quanto riguarda i contributi erogati al Comitato gemellaggi negli anni 2010 e 2011,
questi sono stati gestiti direttamente dai comitati gemellaggi. Normalmente il contributo annuo è di
3.500 euro. Nel 2010 le celebrazioni del 20º anniversario del gemellaggio con la città tedesca
hanno comportato un aumento del contributo da parte del Comune al comitato a 10.000 euro.
Per tranquillizzare gli interroganti sulle ingenti somme spese, possiamo assicurare che tutte
le trasferte in Boemia sono sempre state pagate direttamente da tutti i partecipanti, anche l'ultima
per la mostra “Boemia mia”, tranne i componenti del coro Cima d'oro; e anche le molte spese di
ospitalità dei tanti gruppi che ormai visitano la nostra Valle sono pagate e gestite, anche a livello di
prenotazione, direttamente da loro.
Anche tutte le spese per l'allestimento della mostra fotografica Ledro-Boemia del 2011 a
Firenze, nel Palagio di Parte Guelfa, nell'ambito del Festival d'Europa, sono state pagate dai
partecipanti e dall'ambasciata ceca di Roma, senza alcun onere per l'amministrazione comunale.
Per il 2012 non sono previste altre spese per il gemellaggio con la Boemia da parte
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dell'amministrazione, se non l'eventuale ospitalità per la visita in Valle dalla Presidente della
Camera dei Deputati, signora Miroslava Němcová, e del nuovo ambasciatore Peter Burianek.
Per quanto riguarda le attività coordinate dall'Assessore Pellegrini, che avrebbero
esautorato il Comitato gemellaggi, preme sottolineare che ci sono rapporti, a livello istituzionale, tra
Comune e istituzioni ceche, Comuni gemellati, Senato, Camera dei Deputati, Ministero degli Esteri,
Nunziatura, che essendo di carattere istituzionale non possono essere delegati al Comitato
gemellaggi, il quale ha comunque un ampio campo di operatività, con tutte le associazioni
tedesche e boeme, per organizzare incontri sia in Boemia che in Italia. Cordiali saluti”.
Presidente:
Grazie, la replica prego.
Consigliere COLLOTTA:
Grazie Sindaco. Domande meramente tecniche, quindi esulo dai commenti, perché per la
Boemia uno degli ideatori è quello che parla.
Capisco che, pur essendo soldi pubblici, quelli che sono arrivati dalla Provincia, sia per la
Ledro Musica, sia per Riccabona, siano esclusi da questo resoconto, ma volevo chiedere: ci sono
sei determine, la 390 del 2010 la 223 del 2011, la 71, la 158... dove le trovo in questo resoconto
che avete fatto? Sono determine di spesa, volevo solo capire questo. Grazie.
Pressidente:
L’Assessore Pellegrini completa la risposta.
Ass. PELLEGRINI:
Chiariamo che alcune determine che si riferiscono a effetti musicali, come può essere
l'organizzazione di Ledro in musica con l'ospitalità della Guardia del castello di Praga, rientrano nel
campo musicale e non penso che c'entrino molto con il Comitato gemellaggio. La banda di Praga è
stata qui non come ospite di un comitato gemellaggio ma è stata qui come un ente musicale, come
vengono altri gruppi musicali. Quindi non mi sembrava il caso di inserirla nelle spese per il
gemellaggio con la Boemia, visto che di fatto non è un gemellaggio.
Altre determine: ad esempio sulla mostra “Boemia mia” ci sono delle determine di acquisto
di materiale che però non sono finalizzate alla mostra ma sono solo finalizzate all'acquisto di
materiale che ritorna poi in Valle di Ledro, tipo alcuni pannelli, che vengono poi utilizzati per le
nostre mostre. Non è che siano finalizzate alla mostra in Boemia, ma sono solo prestati
temporaneamente a questa mostra itinerante, che comunque è cominciata a Praga nel mese di
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maggio, il 1° maggio, e terminerà alla fine di ottobre a Chinava, con otto mostre in sedi diverse.
Questi materiali ritornano poi come gestione del patrimonio per l'attività culturale della Valle di
Ledro. Francamente non le reputavo spese del gemellaggio.
Comunque, per fare brevemente una cronistoria su quello che è successo negli ultimi anni,
voi sapete che dall'inizio della ripresa dei contatti ufficiali con la Boemia, che sono nati anche
grazie al Consigliere Collotta, in una famosa cena con l'Assessore Berasi, da cui è partita l'idea di
fare molte iniziative, tra cui il primo libro, il primo Dvd eccetera, c'è stata una continuazione di
rapporti, ma non solo a livello volontaristico, anche a livello istituzionale, che si sono mano a mano
rafforzati, così che abbiamo attualmente la Valle di Ledro, nel suo insieme, che ha dei contatti
istituzionali con le massime autorità ceche, al pari di uno Stato.
Alcune cose che sono state fatte, per esempio, nell'ultima visita a Praga, penso che
nessuno le abbia mai ottenute, men che meno i Comuni che sono gemellati con la città di Praga.
Ad esempio farci prestare la cattedrale di San Vito per eseguire il concerto del coro Cima d'oro e la
Messa; iniziative, per esempio, quali le delibere della Camera dei Deputati del Senato della
Repubblica ceca che ci autorizzano a utilizzare il loro logo; l'insistenza, sia dal Senato sia della
Camera dei Deputati della Repubblica ceca, perché la mostra venga fatta presso il Senato o
presso la Camera dei Deputati – questo non è stato possibile farlo per problemi di spazio; i contatti
con tutte le autorità della Repubblica ceca.
Diciamo subito che la nostra più grande ambasciatrice è senz'altro la Presidente della
Camera dei Deputati, che è riuscita a inserire in tutte le visite in Italia, nel comunicato ufficiale della
Farnesina, del Ministero degli Esteri, sempre un accenno alla Valle di Ledro. Il fatto che l'anno
scorso il Presidente Napolitano nell’aprire il discorso ufficiale a Praga abbia iniziato citando la Valle
di Ledro: tutte queste cose penso non possano che fare lustro all'attività istituzionale tra i maggiori
enti istituzionali della Repubblica ceca e la Valle di Ledro.
Ormai i rapporti con l'ambasciata di Roma – Claudio lo sa perché anche lui ogni tanto va a
trovare l'ambasciator – sono improntati a una fiducia grandissima. Il mese scorso in Adamello con
il Sindaco siamo andati come rappresentanti ufficiali della Repubblica ceca alla cerimonia
sull’Adamello tramite una delega che ci ha mandato l'ambasciatore.
Tutti questi atti di fiducia, ormai consolidati, penso che non possano che far lustro ai
rapporti che ci sono ormai tra la Valle di Ledro e la Boemia.
È vero, il gemellaggio era nato come Comitato per Müllheim e poi è subentrata la Boemia.
Negli ultimi due anni non ha partecipato moltissimo all'attività con la Boemia, ma questo prima di
tutto perché il Comitato era in profonda crisi, nelle riunioni ci trovavamo in quattro o cinque
persone, quando eravamo in tanti, comunque alcune cose sono state decise. La seconda cosa è
che penso sia emerso che in futuro sarà opportuno che le attività con Müllheim e con la Boemia,
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da parte del Comitato, siano divise tra persone che possono seguire l'uno e l'altro, però in maniera
distinta, perché le attività, specialmente con la Boemia – lo vediamo negli ultimi anni – l'afflusso dei
visitatori, ufficiali, dei vari Comuni, ormai ha assunto una dimensione tale che se si vuole seguirli
tutti ci vogliono tantissimo tempo e tantissime persone che ci si dedichino, nonostante
l'organizzazione venga fatta direttamente da loro. Chiaramente un minimo di rapporti con i
gruppi… che tra l'altro sono anche molto numerosi, perché normalmente sono minimo 50 persone,
come quelli della settimana scorsa, senz'altro il nuovo Comitato potrà gestire queste attività.
Per quel che riguarda la mostra “Boemia mia”, è vero, abbiamo fatto qualche acquisto dei
materiali che ritornerà comunque in Valle di Ledro e abbiamo dato € 6.000 al Comitato Riccabona.
La nostra spesa quindi è stata più o meno di € 6.000, perché il materiale ritornerà, per
l'attrezzatura.
Questa mostra però è stata un grande successo per far conoscere la Valle di Ledro in
Repubblica ceca e il fatto che ci siano state fino ad ora cinque inaugurazioni e che ce ne saranno
altre tre, che la mostra abbia girato dal sud al nord all'est della Boemia, partendo da Praga, che la
mostra sia costata più o meno € 20.000 da parte nostra e circa € 20.000 da parte boema, per tutta
l'organizzazione che c'è stata dietro, penso che i € 6.000 che abbiamo dato al Comitato Riccabona
siano ampiamente giustificati.
La mostra ha avuto un ampio spazio sulle tivù regionali, sulle tv statali, sui giornali, credo
che anche questo, per la Valle di Ledro, sia stato un grande evento pubblicitario, che certamente,
per la spesa che è stata investita, è stato un grosso ritorno.
Presidente:
Grazie. Brevissimamente, prego, altrimenti il rischio è che debba dar ragione al Consigliere
Fedrigotti sui tempi del Consiglio comunale.
Consigliere COLLOTTA Claudio:
30 secondi. Fuori discussione l'importanza, l’ho scritto, l'obiettivo dell'intera interrogazione
era evitare che si strumentalizzassero spese e cose del genere. Quando si danno i numeri si
danno tutti. Io credo che un progetto del genere, anche se spendiamo € 100.000, ma che porta un
ritorno di € 101.000 vada la pena farlo. Il concetto è che un progetto così importante, una cosa
così importante, non venga messo in discussione per 1000 o 2000 euro. Ecco quello che
chiedevo.
Il fatto poi che siano gemellaggi con la Boemia o altro, i numeri devono essere dati tutti e
quindi anche le delibere dal mio punto di vista, ci sono dentro. Il valore poi di € 6.000 o di € 10.000
non è la discussione, però se non diamo i numeri giusti poi ci sarà sempre qualcuno che dirà "me
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ne hanno detto la metà, tre quarti" e strumentalizzano la questione. Su progetti così importanti non
si deve strumentalizzare niente, perché credo che sia stato – l’ho scritto e credo profondamente a
quello che ho detto – uno dei progetti culturali che ha dimostrato che la cultura, come si diceva, ha
portato anche del pane, delle attività economiche. Credo sia l'esempio lampante che si possa fare
anche dell'economia con la cultura. Evitiamo però di dare il fianco a chi vuole strumentalizzare
certe cose. Grazie.
Presidente:
Grazie. Mi sono dimenticato di dire che durante questa prima parte dei lavori sono entrati
anche i Consiglieri Trentini, Straticò e Massimiliano Rosa.
Punto n. 3: "Risposta all'interrogazione Qualità della spesa pubblica, presentato dai gruppi
Nuova Ledro, Val di Leder e Ledro bene comune".
Ne dà lettura il Consigliere Fedrigotti.
Consigliere FEDRIGOTTI:
È stata presentata da tre gruppi, il nostro, Nuova Ledro, Val di Leder di Collotta Claudio e,
di Santolini Anna Maria, Ledro bene comune. Per la verità già lo stesso titolo, Qualità spesa
pubblica, vorrei cambiarlo e vorrei cambiare la prima parte dell’interrogazione, però non avendola
firmata da solo e non avendone il tempo, ci sono dei concetti che magari sono già stati detti prima,
pazienza, alcuni verranno ripetuti.
"Qualità della spesa pubblica. Quotidianamente, a causa della grave situazione economica,
c'è un'urgente necessità di intraprendere azioni per contenere la spesa pubblica, a partire dal
livello istituzionale più alto, quello nazionale, per arrivare fino a quello nostro comunale.
In particolare vanno abbassate le spese correnti, cioè le spese per il funzionamento
annuale della macchina amministrativa, per poter canalizzare gli oneri risparmiati verso spese di
investimento, sostenendo così le attività produttive, creando reti e infrastrutture, mantenendo e
incrementando posti di lavoro nell'industria, nell'artigianato e nel commercio.
Partendo dall'ambito nazionale, forti sono le richieste per la possibile soppressione degli
enti inutili, i risparmi sui costi del Parlamento, la riduzione del finanziamento ai partiti eccetera,
azioni tanto celebrate quanto poi per nulla o minimamente realizzate.
Altri esempi, sicuramente condivisi e apprezzati da tutti i cittadini, si potrebbero portare per
gli altri livelli istituzionali, quali la Regione, la provincia e la Comunità di Valle.
Nel nostro Comune di Ledro non si raggiungono livelli preoccupanti di spesa pubblica,
tuttavia anche da noi dei perfezionamenti ragionevoli possono essere valutati ed eseguiti.
Una delle opere già messe in discussione da parte dei sottoscritti e da gran parte della
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popolazione è la nuova rotonda realizzata a Pieve di Ledro, contestata per i costi, che potevano
essere canalizzati verso opere maggiormente necessarie, per il suo grande ingombro, per
l'occupazione di suolo pregiato, per i costi di manutenzione del verde che seguiranno nel tempo.
In merito a ciò, già nel Consiglio comunale del 6 giugno scorso da parte del Consigliere
Anna Maria Santolini sono stati chiesti dei dati certi alla Giunta in merito ai costi della nuova
rotonda e dello spartitraffico all’ingresso della strada per raggiungere la sede dei Carabinieri e dei
Vigili del fuoco.
In quella sede la risposta dell'Assessore Giuliano Pellegrini è stata incompleta e non
esaustiva e le cifre dallo stesso indicate meritano chiarezza e un ulteriore approfondimento.
Sono già state dichiarate le seguenti entità: per i lavori di sistemazione dell'area davanti alla
caserma sono stati impegnati € 170.000, dei quali circa 127.000 spesi a lavori ultimati, con quindi
oltre € 40.000 di avanzo di amministrazione; il masso di tonalite, come motivo di arredo messo
nello spartitraffico, è stato un omaggio della ditta esecutrice dei lavori; per i lavori alla rotonda sono
previsti € 23.000 per la posa del verde, dell'impianto di irrigazione, delle aiuole e delle aree
circostanti esterne; circa € 2.000 per il masso di granito posto al centro della stessa, compreso
l'ordine e la posa, il tutto.
Per contro, nel Consiglio comunale della scorsa primavera, per necessità di garantire
entrate con l'applicazione della nuova imposta comunale Imup, che ha sostituito l’Ici, non è stata
accolta una proposta di emendamento che proponeva di non assoggettare a tassazione come
seconda casa perlomeno l'alloggio che i figli abitano e che risulta di proprietà dei loro genitori,
un'agevolazione già prevista ai fini Ici non rinnovata.
Sulla scorta di tali presupposti, i sottofirmati Consiglieri interrogano la Giunta affinché:
siano forniti in dettaglio i costi degli interventi che riguardano la realizzazione del
parcheggio e dello spartitraffico all'ingresso dell'area Protezione civile;
siano indicati gli oneri per i lavori di costruzione della rotonda in centro paese, separando
dalle opere strutturali i costi accessori che riguardano la predisposizione del verde e le installazioni
aggiuntive e decorative;
sia precisato se corrispondono al vero i costi completi del masso già presente in mezzo alla
rotonda, dichiarate dall'Assessore in circa € 2.000;
infine siano indicati quelli previsti per l'opera di abbellimento che dovrebbe essere posta
sopra lo stesso masso, delle vele mobili, delle fotografie.
Si chiede risposta scritta a norma delle leggi”. È stata firmata da me, da Claudio Oliari,
Claudio Collotta e Anna Maria Santolini.
Presidente:
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Grazie Consigliere Fedrigotti. Sindaco, la risposta, prego.
Sindaco:
“In riferimento alla vostra interrogazione, condivido le premesse sul contenimento della
spesa pubblica sulla quale il nostro Comune si è impegnato fin dall'inizio legislatura con iniziative
concrete, come ad esempio quella di non stipulare ulteriori mutui nei cinque anni di legislatura e
impegnandosi progressivamente all’eliminazione di quelli messi in essere, entro il 2018.
Mi sembra però che da parte dei firmatari ci sia un po' di confusione sull'argomento,
quando si dice "una delle opere già messe in discussione da parte dei sottoscritti e da parte della
popolazione è la nuova rotonda realizzata a Pieve di Ledro, contestata per i costi che potevano
essere canalizzati verso opere maggiormente necessarie, per il suo grande ingombro, per
l'occupazione di suolo pregiato, per i costi di manutenzione del verde, che seguiranno nel tempo”.
Riguardo ai costi, vi elencherò di seguito quelli sostenuti fino ad ora, poiché i lavori non
sono conclusi: permettetemi però di ricordarvi che l’opera in oggetto è un'opera realizzata in
delega dalla Provincia, che vuol dire che il Comune ha dato la disponibilità ad eseguirla
materialmente tramite una convenzione, seguendola nelle fasi amministrative, ma la supervisione
e il finanziamento sono a carico della Provincia, in particolare del Servizio opere stradali.
Nel nostro bilancio l’opera figura di uguale importo in entrata e uscita, proprio perché noi
siamo di fatto solo esecutori di un'opera per conto della Provincia, le cui economie di realizzazione
andranno a favore della Provincia e non del nostro Comune.
Dire quindi che i costi potevano essere canalizzati verso altre opere è una grande
sciocchezza in termini contabili, perché tale ipotesi non è realizzabile su un'opera eseguita in
delega.
Anche l'affermazione che i risparmi potevano essere usati per abbattere gli oneri che
gravano sui contribuenti in termini di Imup denota una certa demagogia che, se potrebbe essere
tollerabile come chiacchiera da bar, non lo è più se sostenuta da Consiglieri comunali, che
dovrebbero conoscere le regole contabili che stanno alla base del bilancio comunale.
La strutturazione del bilancio tra entrate correnti, tra le quali per l’appunto le imposte, e
spese straordinarie, tra le quali quelle per opere pubbliche, non consente travasi tra le une e le
altre, cosicché sarebbe illegittimo utilizzare i risparmi da opere pubbliche per finanziare spese
correnti, che vengono invece finanziate in parte con gli incassi Imup.
Scarsa informazione sta alla base anche delle affermazioni che lamentano la bocciatura
dell'emendamento Imup, presentato in sede di approvazione del Regolamento, per l'esenzione
dell'imposta delle seconde case destinate ai figli. Tale possibilità, come spiegato in Consiglio
comunale, avrebbe comportato la necessità di reperire comunque la quota da versare allo Stato, o
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aumentando l'imposta per le altre categorie di contribuenti, ad esempio attività produttive, o
recuperando economie tra le spese correnti, tagliando servizi a favore della collettività.
Venendo ai costi finora sostenuti per la realizzazione della rotatoria, progetto originario:
lavori a base d'asta € 297.371, oneri di sicurezza € 10.110,20; totale lavori € 307.481,20,
comprese le economie.
Il ribasso d'asta è stato del 35,8%, per cui dai € 297.000 siamo andati a € 190.912,18. Sono
rimasti invariati gli oneri della sicurezza, 10.110, il totale lavoro, invece, è cambiato, da 307.481 di
progetto ai lavori appaltati per € 201.022.
Somme a disposizione: percentuale Iva lavori previsti 20, imprevisti € 18.448, totale spese
tecniche € 24.491, cassa previdenza degli ingegneri € 569, lavori in economia € 3.000, forniture €
5.800, indennità di esproprio dei terreni € 74.000, arrotondamento € 80, Iva su lavori e imprevisti €
65.806, Iva su spese tecniche € 5.812, per un totale cassa previdenza sociale, totale Iva, € 71.618.
Totale somme a disposizione: € 202.008. Importo complessivo dell'opera, € 509.490. Le somme a
disposizione perciò sono rimaste invariate.
Ecco ora il nuovo prospetto, a seguito dalla prima variante progettuale dovuta alla
realizzazione delle opere a verde, decurtata dei lavori a carico dell’impresa e affidate con un
cottimo fiduciario, e dell'adeguamento dell'Iva dal 20 al 21%. Importo a lavori a base d'asta €
297.371, a dedurre ribasso d'asta del 35,8%, 106.458, lavori netti a base di contratto € 190.912;
oneri della sicurezza € 10.000. Totale importo netto dei lavori € 201.022.
Somme a disposizione dell'amministrazione: imprevisti € 18.848; indennità di esproprio €
74.000; oneri per lo spostamento dei sottoservizi € 3.100; allacciamento ai pubblici servizi € 2.700;
lavori in amministrazione diretta, sistemazione a verde e impianti di irrigazione, Iva compresa,
oneri fiscali, adeguamento Iva al 21%, € 53.529; spese tecniche € 28.491, contributo Inarcassa €
1.139; recupero ribasso contrattuale e conseguenti oneri fiscali, € 100.412.
Totale somme a disposizione: € 308.467. Importo complessivo € 509.490.
Prima della chiusura dei lavori e della stesura della contabilità finale, l'amministrazione ha
chiesto alla Provincia l’aurotizzazione a inserire nell'opera la sistemazione del marciapiede lungo
la Strada provinciale prima e dopo la rotonda, di cui stiamo attendendo la risposta.
Allo stato attuale gli unici lavori mancanti previsti in progetto sono la posa dei segnali
luminosi e degli attraversamenti pedonali che l'impresa deve eseguire da contratto. Se la
contabilità verrà chiusa con i lavori fin qui eseguiti, il risparmio sui lavori eseguiti sarà di circa €
140.000, di cui beneficerà la Provincia e non il Comune, essendo un’opera pubblica in delega, e
che porterà il costo della rotatoria a circa € 370.000, tutto compreso.
Per quanto riguarda l'altra opera pubblica, oggetto dell'interrogazione, cioè i lavori di
realizzazione di un parcheggio sulle particelle fondiarie 833, 834 e 835 in c.c. di Pieve di Ledro, e
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l'allargamento della strada di accesso al polo di Protezione civile, il progetto prevedeva una spesa
di € 174.510, finanziata per € 86.400 dalla Provincia e € 88.110 con il budget 2004-2005.
La contabilità finale dell'opera, redatta dal direttore dei lavori, dottor architetto Claudio
Feltre, è stata approvata in data 13 marzo 2012 e rispetto all'impegno assunto inizialmente per la
realizzazione dell'opera ha realizzato un'economia di spesa di circa € 42.254.
Importo netto dei lavori allo stato finale: € 105.848, spese tecniche € 12.867; cassa
previdenza spese tecniche, € 514; Iva al 21% sulle spese tecniche, € 2.810; tassa gara d'appalto
Autorità di vigilanza, € 30; Iva al 10% sui lavori principali, € 10.548; totale somme a disposizione
dell'amministrazione € 26.771; importo dell'opera totale, € 132.254; importo di progetto, € 174.510;
economia di spesa € 42.254.
Considerato che i lavori eseguiti per le due opere sono di ottima qualità, anche se quelli
della rotatoria ancora non sono stati terminati, e che normalmente le opere pubbliche necessitano
di perizie e di ulteriori finanziamenti per ultimare l'opera, nelle due opere oggetto
dell'interrogazione aver avuto una minore spesa prevista di € 140.000 per la rotatoria e di € 42.000
per il parcheggio della Protezione civile denota un'attenta economia di gestione da parte del nostro
ufficio tecnico e dei professionisti incaricati, che fa onore alla nostra amministrazione.
In riferimento alle domande esposte nell'interrogazione:
1. i costi dell'opera sono esposti nel prospetto riportato sopra, non è possibile, se non con
un apposito incaricato tecnico, scorporare dall'opera i costi relativi all'aiuola spartitraffico dalla
contabilità generale, il cui progetto è comunque quello approvato nel progetto iniziale, con la sola
aggiunta della sistemazione della colonna idrante del 1800 in bronzo, ottone e rame, donata dai
Vigili del fuoco di Müllheim, il cui posizionamento ha richiesto uno studio particolare per evitare
l'asportazione, da parte dei collezionisti, per l'alto valore storico della stessa;
2. i costi della rotatoria sono quelli esposti nel prospetto riportato sopra, come già detto,
non sono definitivi perché l'opera non è ultimata.
Va comunque tenuto presente che, grazie alla consulenza gratuita di un grande esperto di
arredi e verde, quale è il signor Gildo Spagnoli, con la posa delle siepi e piante a verde sul
perimetro dei marciapiedi è stato possibile eliminare la posa in opera di tutte le staccionate che
dovevano delimitare le aree a verde dei marciapiedi con un risparmio di circa € 10.000.
I costi per l'acquisto del masso sono di € 2300 + Iva, oltre a spese di trasporto e
posizionamento per € 750 + Iva. Per l'opera di abbellimento da porre al centro della rotatoria sono
ancora in corso di esame da parte della Giunta le ipotesi presentate e al momento nessuna
decisione è ancora stata presa. Sarà mia cura informare il Consiglio sull'opera scelta e sui costi.
Presidente:
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Grazie. Commento del richiedente?
Consigliere FEDRIGOTTI Fabio:
Ringrazio intanto il Sindaco per la spiegazione così capillare e certosina di tutti i concetti,
concetti che poi è da stabilirsi se noi come proponenti l’interrogazione condividiamo. Qui
comunque non si ha tempo di fare questa analisi.
L'unica cosa che volevo dire è che quest'opera era stata sì contestata da noi e dalla
popolazione, come si è detto, perché ritenevamo che ce ne fossero di più importanti.
Non dico la galleria sotto Molina di Ledro, perché è improponibile un raffronto, però per
esempio proporre degli allargamenti della viabilità, per esempio modificando dei tornanti là nella
zona Ampola, un paio, facendo degli allarghi lungo il percorso Molina - Biacesa, per permettere gli
scambi degli automezzi, specialmente con i mezzi pesanti, per poterli sorpassare, era una cosa
che era fattibile, al posto della rotonda. Secondo me sono state mescolate le cose, nel senso che
la rotonda penso che sia per smistare il traffico...
Presidente:
Atteniamoci però al tema dell'interrogazione, sennò qui veramente perdiamo tutta la sera
nel discutere quello che poteva essere fatto al posto della rotonda. Questo deve essere
abbastanza chiaro.
Consigliere FEDRIGOTTI Fabio:
Sto chiudendo, però vedo che mi interrompi sempre volentieri, mentre ci sono state anche
delle persone prima che hanno parlato magari dieci minuti o un quarto d'ora e non c'è stata
nessuna l'interruzione. Allora adoperiamo lo stesso metro e misura, perché già siamo penalizzati
come minoranza per il poco spazio e le poche occasioni di confronto, ho detto anche prima che
sono passati due mesi da un Consiglio all'altro, se poi mi viene cronometrato il tempo, allora
mettiamo gli orologi e lo cronometriamo.
Presidente:
Non è questione di interrompere l'uno o l'altro a mia discrezione, il problema è che già il
Regolamento prevede una breve replica, però stando comunque sul tema, in argomento, qui
stiamo parlando della rotonda, sono stati forniti i dati, casomai si contestano i dati, come è stato
fatto prima da Collotta rispetto all'interrogazione precedente. Non possiamo andare a mettere altra
carne al fuoco su quello che poteva essere fatto al posto della rotonda, altrimenti stiamo qui tutta la
sera. Spero che di questo mi possa essere dato atto.
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Qui c'è un'interrogazione, c'è una risposta, o si contestano i dati della rotonda, altrimenti ci
si dichiara insoddisfatti della risposta. Non possiamo andare a prenderla come spunto per andare
a rivangare o a riproporre cento altre cose. Mi sembra che questo sia abbastanza logico.
Consigliere FEDRIGOTTI Fabio:
Avrei finito anche la replica, nel frattempo. Comunque prima sulla Boemia è stato discusso
mezz'ora, siamo ben lontani da quel tempo.
Comunque finiamo: i dati secondo noi erano imprecisi quando sono stati dati a suo tempo,
incompleti va bene perché ovviamente uno non può conoscere tutto, ma imprecisi perché per
esempio avevamo trovato strano che a fronte di tutti quei ribassi il sasso, quello alla zona
Carabinieri, sia stato regalato dall'azienda. Questo non si è ancora capito se poi è avvenuto.
Per esempio il sasso sulla rotonda era stato dichiarato per un valore inferiore ai € 2.000 e
poi, sommando le varie Iva, trasporto e posa, ci si avvicina più ai € 4.000, per cui ogni persona farà
la sua valutazione, se questi dati sono stati dati ad arte, sono stati dati in modo voluto o non voluto,
ogni persona farà la sua valutazione personale.
Brava amministrazione allora, che ha risparmiato, in particolare quella sulla caserma dei
Vigili del fuoco, perché lì abbiamo una compartecipazione di spesa, perché metà dell'onere lo
paghiamo anche noi, per cui su quei € 42.000 ne abbiamo risparmiati 21.000. Ci sarebbe da dire
forse che si potevano adoperare dei materiali migliori, delle cose meno squallide – vedi alla
rotonda lì in centro a Pieve, magari dello squallido cemento – come cordonato invece che porfido:
noi ci auguriamo solo che a fronte di tutti questi risparmi possano essere inserite, sempre nel
contesto delle opere di miglioramento delle stesse, visto che ci sono dei soldi a disposizione – vedi
i marciapiedi vicino alla rotonda, che potrebbero essere completati – secondo me ci sono anche
dei grossi miglioramenti da fare sull'attraversamento pedonale perché è molto pericoloso in quella
sede e vi invito a ritrattare la questione, perché lì, troppo vicino alla rotonda, in special modo se
verrà posto un motivo architettonico di abbellimento sopra il sasso, una persona magari guarda il
contenuto di quell'abbellimento e magari non guarda il pedone che attraversa. Vi invito a fare
questo e qui chiudo.
Presidente:
Collotta.
Consigliere COLLOTTA Claudio:
Giuro che sarò brevissimo, ma credo che sia doverosa una piccolissima replica, comunque
una visione dei fatti diversa da quella in cui il Sindaco, nell'ultimo capoverso, ci cita come
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demagoghi e incompetenti. Non leggo la frase perché ci sono tempi stretti.
Guardiamo il primo progetto: costo complessivo € 509.000, risparmiati € 140.000, un
risparmio del 27,5%. Secondo progetto, € 174.000 di importo del progetto, risparmiati € 42.000,
24,5% risparmiato. Qua se c'è un incompetente è quello che ha fatto i preventivi, perché sbagliare
i preventivi del 25-30% sicuramente è da discutere.
C'è demagogia, chi vende invece 180.000 euro come risparmio dei soldi pubblici,
indipendentemente che siano provinciali o comunali, sono comunque soldi nostri, sulla base di
numeri di progetti sbagliati… se qui il progetto lo facevano di un milione il risparmio era di €
640.000.
La stessa cosa che mi preoccupa è che per il passaggio di Pur, da come si dice, il progetto
è di un milione e mezzo e sembra che venga a costare € 700.000. Anche lì probabilmente il
completamento di Mezzolago con il passaggio della Presa, sembra che il progetto costi un milione
e mezzo invece poi si può realizzare con metà prezzo. Mi auguro che l'amministrazione non venga
a dire che risparmia € 700.000 anche su quell'opera.
Chiudo il discorso, con una domanda molto tecnica su quella rotatoria: di kilometri ne
mangio tanti, di rotatorie ne vedo tante, ma i lux di quella rotatoria a Pieve sono regolari? Per me
sono la metà di quelli che vedo in giro. Chiudo l'argomento.
Presidente:
L'Assessore ai lavori pubblici.
Ass. PELLEGRINI Giuliano:
Vorrei mettervi al corrente, come Consiglio comunale, che l'impresa che ha realizzato la
rotatoria è l'impresa Fiorito, per cui è già stato nominato il liquidatore
e quindi i lavori di
completamento non si sono potuti fare proprio perché siamo in questa situazione ibrida, che sono
le situazioni più brutte in cui si trova il Comune, in cui, se l'impresa non fa tutto quello che ha
previsto nel contratto, il Comune per il momento non può fare niente, fino a che non viene chiusa
la contabilità.
Nel nostro caso, proprio riferito alla luce, mancano tutti gli attraversamenti pedonali
luminosi, mancano tutti i semafori lampeggianti per i pedoni, che sono cose abbastanza urgenti,
che noi abbiamo sollecitato alla direzione lavori e che comportano, tra il resto, una spesa, che era
già inserita nel contatto con l’impresa, di € 25.000 e che purtroppo per il momento non possiamo
supplire. Io insistito con la direzione lavori perché trovi una soluzione per poter eseguire questi
lavori direttamente come amministrazione, anche perché sono lavori che vanno a discapito
dell'incolumità dei pedoni.
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Sembra, con un forte interrogativo però, che se l’impresa – non l’abbiamo chiesto al
liquidatore che ha adesso in mano la liquidazione dell'impresa – ci fa una lettera di accettazione
della contabilità che è stata predisposta e ci autorizza ad eseguire i lavori che erano di competenza
dell'impresa, sembra che possiamo fare questi acquisti noi e installarli noi.
Sapete però che quando ci sono di mezzo i fallimenti le cose si complicano non poco per
l'amministrazione comunale, perché ha un mucchio di vincoli, da cui è veramente difficile uscire.
Io spero in tempi brevi, entro un mese, di riuscire a risolvere questa situazione, anche
perché tra l'altro questi acquisti la ditta che aveva il subappalto li avrebbe già acquistati. Non li
posa perché chiaramente sarebbe come regalarli all'amministrazione comunale, perché non
incasserà niente. Stiamo tentando quindi di risolvere questa situazione.
Riguardo ai costi del progetto, Claudio, erano quelli, questa impresa ha fatto un ribasso,
chiaramente, che era molto elevato, difatti mi ero stupito anch'io, però le conseguenze sono che è
fallita. Quindi forse non è che abbia sbagliato il progettista...
I problemi degli appalti pubblici, è inutile che ci nascondiamo dietro un dito, sappiamo come
girano. In questo periodo tutte le imprese stanno tentando di sopravvivere, perché sono tutte a
rischio fallimento, pur di ottenere dei lavori fanno ribassi che non hanno senso, perché poi i costi
sono molto più dei ricavi e si arriva a queste situazioni. Non è che sia un errore di progettazione,
purtroppo è la situazione economica attuale, veramente girano ribassi che non stanno né in cielo
né in terra, perché tra il resto i prezziari sono quelli della Provincia di due anni fa, non è che se li
sogna il progettista i prezzi, li prende da un prezziario della Provincia.
Presidente:
Ultima risposta all’interpellanza di data 14 maggio 2012, relativa alla cartellonistica stradale.
Questa è stata presentata da Claudio Collotta. Prego.
Consigliere COLLOTTA Claudio:
“Ledro, 14 maggio 2012. Interpellanza e richiesta inserimento all'ordine del giorno del
Consiglio comunale. Il sottofirmato Consigliere... – eccetera – su quali sono gli indirizzi di
programmazione e di attuazione del sistema di cartellonistica stradale, sia di carattere economico
e turistico, sia di toponomastica sul territorio comunale.
Considerato che:
il sistema di cartellonistica stradale è lo strumento base per l'orientamento, l'indirizzamento, la
gestione e l'informazione degli utenti della strada e di tutti coloro che visitano e vivono in una
determinata area;
che il sistema di cartellonistica stradale è un elemento strutturale fondamentale per il marketing
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dell'ultimo miglio, per tutti gli operatori economici e in special modo per i turistici;
che il sistema di cartellonistica statale è il biglietto da visita di una zona e di un Comune;
che il sistema di cartellonistica stradale è un elemento di arredo urbano importante che può e deve
valorizzare e qualificare l'area e la zona in cui è inserito;
che il Comune di Ledro si estende sino sul lago di Garda, possedendone oltre un chilometro di
litorale e tale proprietà è attraversata dalla Statale gardesana occidentale, ove vi transitano
centinaia di migliaia di utenti internazionali all'anno;
che il Comune di Ledro ha la fortuna di avere un patrimonio culturale, storico e ambientale di
inestimabile valore e che l'amministrazione ha il dovere di salvaguardarlo, organizzarlo e
pubblicizzarlo. Dall’Ampola al Ponale vi sono decine e decine di cartelloni o insegne, tutte senza
una logica e un’univocità di messaggi, sia in termini di toponomastica, sia in termini economici,
commerciali e turistici.
Preso atto che:
non esiste in valle un sistema unico e standardizzato dalla cartellonistica stradale in generale,
intesa come struttura, design e posizionamento;
che l'ultimo cartello informativo installato a Molina di Ledro, sul lato verso via dei Colli, in prossimità
del bivio fra la Statale 240 e la diramazione per il Museo palafitte, area sicuramente di interesse
storico e culturale, non serve a nulla, poiché collocato in un posto invisibile, se non a 3 metri di
distanza, soldi pubblici sprecati;
che sono stati messi in tempo di record tutti i cartelloni stradali indicanti l'inizio e la fine delle
Comunità di Valle, tra le quali anche quella dell'Alto Garda e Ledro, mentre il Comune di Ledro,
nella proprietà sul lago di Garda non ha ancora nessuna insegna o cartellonistica che indichi
l'inizio e la fine del proprio territorio;
il concetto di marchio Ledro, che passa anche attraverso il sistema informativo stradale, è rimasto
nelle promesse elettorali di questa maggioranza;
che in Valle vi sono molti studenti, sia di ingegneria, sia di architettura, disponibili e preparati, per
fare stage di laurea su questo argomento.
Interpella: se codesta amministrazione intende, e come, installare sulla Strada gardesana
occidentale dei cartelli stradali segnaletici in prossimità del confine del nostro Comune sul lago di
Garda.
Interpella: se codesta amministrazione intende, e come, porre rimedio al posizionamento del
cartello informativo sito a Molina sul bivio tra la SS. 240 in via dei Colli, in modo da rendere
efficace l'investimento pubblico fatto;
se codesta amministrazione intende predisporre un progetto di una struttura unica, con un design
della cartellonistica che sia omogeneo e integrato con l'ambiente ledrense e, se sì, se tale compito
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fosse possibile affidarlo a dei laureati tesisti, con evidenti vantaggi per tutti. Grazie.
Presidente:
La risposta del Sindaco, prego.
Sindaco:
"Come, dove e quale cartellonistica utilizzare sul territorio del Comune di Ledro è un tema
che ci siamo posti, perché è vero che bisogna farlo in modo che identifichi, con un disegno
omogeneo, il territorio del nuovo Comune di Ledro. Sicuramente va rivista tutta la cartellonistica,
perché vogliamo che il marchio Ledro possa evidenziare la nuova realtà comunale di Ledro. Chi si
occuperà e a chi verrà affidato a questo progetto è ancora da decidere, ma credo che vada
discusso e poi affidato per essere realizzato in tempi non troppo lunghi”.
Presidente:
Sintetica la risposta. Prego Collotta.
Consigliere COLLOTTA Claudio:
Grazie Sindaco, Le chiedo subito scusa prima, così evito dopo. Leggendo la risposta,
praticamente le ho fatto tre domande, mi ha risposto sull'ultima con un "cazzeggio” che non dice
nulla e sulle prime due non mi ha risposto.
Per prima cosa mi auguro che il progetto non sia affidato agli stessi che hanno fatto il
progetto dei due bellissimi cartelli che hanno messo sia su alla Presa sia a Pieve, che guarda caso
si sono dimenticati della chiesetta di Santa Lucia e del colle di Santo Stefano. A proposito di colle
di santo Stefano, nella ricorrenza della celebrazione delle battaglie garibaldine ho visto che è
sparito Bezzecca. Non c'è da nessuna parte il nome Bezzecca.
Adesso non so se è intenzione dell'amministrazione del Comune di Ledro, visto che non
riesce a risolvere il problema dei municipi, cancellare le frazioni, così automaticamente risolve il
problema dei municipi, ma questo è un discorso che sta a voi decidere.
Sulla seconda domanda, del cartello a Molina, vi invito a leggere l'articolo 21, comma 4 del
Regolamento del Codice della strada, che si rifà all'articolo 23 del Codice della strada, in cui quel
cartello è fuorilegge a tutti gli effetti.
A parte il fatto che sullo stesso cartello c'è un'indicazione di Legos insieme a trattoria, bar,
pizzeria e cose del genere. Questo è fuori discussione, perché sarebbe utile mettere almeno i
cartelli che siano a norma del Codice della strada.
Sul cartello della Gardesana, credo non serva mettere su un grossissimo cartello,
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basterebbe scrivere su Ledro, poi quando avrete il cartello fatto bene dal designer, da Toscani o da
chi volete voi che lo faccia, lo mettete su bene, però credo che sia un'opportunità importantissima.
Se partite da Salò a venire in su c'è Tignale, Tremosine, ce li hanno tutti i cartelli, e loro, del lago di
Garda, sono quasi più distanti del Comune di Ledro. Credo che siano quelle piccole operazioni di
marketing che danno lustro alla Valle di Ledro. Grazie.
ALLE ORE 20.30 ENTRA IL CONSIGLIERE TRENTINI DARIO. I PRESENTI SONO 16
ALLE ORE 20.40 ENTRA IL CONSIGLIERE ROSA MASSIMILIANO. I PRESENTI SONO 17
Presidente:
Avendo iniziato alle 20:15, abbiamo sforato di circa 10 minuti dall’ora e mezza prevista per
questa parte del Consiglio. Le mozioni andranno quindi discusse nel prossimo Consiglio, che
comunque vi preannuncio sarà per i primi giorni di ottobre, perché si sarà lo stato di attuazione del
bilancio.
Procediamo adesso con i punti 7, 8 e 9 che sono le approvazione dei verbali delle sedute
consiliari di data 2 luglio, 12 luglio e 16 luglio.
ALLE ORE 21.05 ENTRA L’ASSESSORE STRATICO’ M.MARCELLA. I PRESENTI SONO 18
PRESIDENTE:
Punto 7 all’ordine del giorno: verbale della seduta consiliare del 2 luglio. Ci sono
osservazioni su questo verbale? Se non ci sono osservazioni lo pongo in votazione.
Favorevoli 16
Astenuti 2 (Fedrigotti Fabio, Toniatti Ezio)
Punto 8 all’ordine del giorno : Approvazione del verbale della seduta di data 12 luglio 2012,
la seconda parte di quel Consiglio comunale. Ci sono osservazioni?
Favorevoli 13
Astenuti 5 (Mora Rolando, Rosa Massimiliano, Straticò Marcella e Toniatti Ezio)
Su 18 consiglieri presenti e votanti
Punto 9 all’ordine del giorno: Approvazione del verbale della seduta del 16 luglio. Se volete
vi ricordo chi era assente: Cellan Lorenzo, Trentini Dario e Zendri Walter. Ci sono commenti?
Pongo in votazione il verbale.
Favorevoli 15
Contrari
Astenuti 3 (Fedrigotti Fabio, Trentini Dario, Cellana Lorenzo)
Su 18 consiglieri presenti e votanti
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Punto 10: "Imposta municipale propria, Imup. Approvazione del nuovo Regolamento per
l'istituzione e la disciplina dell'Imup”. Passo la parola all'Assessore al bilancio Pellegrini. Prego.
Ass. PELLEGRINI:
Si è verificata la necessità di modificare il Regolamento Imup che avevamo provato nel
Consiglio del 28 marzo 2012, a seguito anche di modifiche legislative da parte dello Stato.
Il Regolamento è stato portato nella Commissione regolamenti, è stato abbastanza
discusso e quello che viene portato in Consiglio è il testo approvato, che era allegato agli atti.
Un breve excursus sugli articoli modificati. All'articolo 1 c'è una piccolissima modifica, viene
tolto il richiamo all'articolo 59 del decreto legislativo 446/97, in quanto è stato tolto dallo Stato.
L'articolo 2 rimane invariato. L'articolo 3 rimane invariato. All'articolo 4, “Esenzioni”,
vengono previste le esenzioni di legge e inoltre è aggiunto che non è dovuta la quota di imposta
dovuta allo Stato per gli immobili posseduti dal Comune, siti nel proprio territorio. Questa è una
norma che è stata data dal Consorzio dei Comuni trentini con una circolare abbastanza recente,
che praticamente ci dice che sugli immobili di nostra proprietà non dobbiamo versare l’Imup allo
Stato, chiaramente a noi non la versiamo.
Poi c'è una specifica di esenzioni per gli immobili strumentali rurali, ma è poca cosa.
L'articolo 4 rimane invariato.
L'articolo 5 è un po' modificato. Viene modificata l'individuazione delle pertinenze, che è
una normativa diversa da quella prevista dall’Ici. Viene inserita una riga che dice: "Le relative
pertinenze, nella misura massima di unità residenziale per ciascuna categoria C2, C6 e C7, viene
aggiunta anche se iscritta in catasto, unitamente all'unità ad uso abitativo posseduta".
Assicurazioni facoltative: viene modificata la lettera a). "Per gli anziani è già prevista nel
Regolamento di marzo 2012", l'esenzione.
La discussione poi è stata anche sull'esenzione per gli iscritti all’Aire. In pratica come
sapete sono quelli che hanno la residenza all'estero.
Noi in Commissione abbiamo detto di lasciarla, di non applicare l’esenzione, perché la
situazione nostra è particolare, nel senso che praticamente le nostre di fatto sono seconde case.
L'imposta che andiamo a incassare, per quanto riguarda l’Aire, se applichiamo l’Imup oppure no,
dà una differenza per il comune di € 4.500 e per lo stato di 6.500. Sul complessivo dell’Imup
dunque è una cosa molto piccola.
L'articolo 7 è stato riscritto ed è stato previsto un apposito articolo concernente le riduzioni
d'imposta. "Al fine di delimitare la riduzione riguardante gli immobili inagibili o inabitabili, sono state
ridefinite le limitazioni mutuate dal precedente Regolamento Ici". Praticamente abbiamo estratto
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dal Regolamento Ici i fabbricati che vengono dichiarati inagibili o inabitabili e per cui l'aliquota si
applica in maniera ridotta.
Articolo 6, “Denunce”, è stato riformulato per una migliore comprensione, perché non era
molto comprensibile. Lo leggo velocemente: "Denuncia o richieste di agevolazioni. I soggetti
passivi devono presentare la dichiarazione entro 90 giorni dalla data in cui il possesso
dell'immobile ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione
dell'imposta, utilizzando il modello approvato con il decreto di cui all'articolo 9, comma 6, del
decreto legislativo 23 del 2011. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi, sempre
che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso
ammontare dell'importo dovuto.
Le dichiarazioni presentate ai fini dell'applicazione dell’Imposta comunale degli immobili, Ici,
in quanto compatibili valgono anche per il riferimento Imup.
Le richieste di agevolazioni da presentare di entro i termini di cui al comma 1 possono
essere effettuate utilizzando gli appositi modelli messi a disposizione dal Comune, ovvero su
modelli diversi purché contengano le medesime notizie”.
Per l'articolo 7 invece sono state riprese le indicazioni fornite dal ministero, integrale, per
quanto originariamente previsto. Sapete che è stata modificata la modalità di versamento e noi non
facciamo altro che recepire quanto ha stabilito il ministero.
Per l'articolo 10, il differimento dei termini dei versamenti rateali d'imposta, è stato inserito
un articolo non previsto a marzo.
Articolo 8, “Accertamenti”, è il nostro articolo 11, è stato inserito il comma 2 che dice: "Ai
sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23, si applica, in quanto compatibile,
l'istituto dell'accertamento con adesione previsto dal decreto legislativo 218 del 1997.
L'accertamento può essere quindi definito con adesione del contribuente sulla base dei criteri
stabiliti dai regolamenti comunali".
I rimborsi: rimane invariato l'articolo rispetto alla proposta fatta a marzo.
L'articolo 10: essendo stato abolito l'articolo 59, quello che abbiamo richiamato nel primo
articolo, comporta l'impossibilità di disciplinare questa fattispecie, quindi il rimborso per dichiarata
inedificabilità di aree viene stralciato.
L'articolo 11 diventa 13, “calcolo degli interessi", e rimane invariato. L'articolo 12, che
attualmente è l’articolo 14, rimane invariato. L'articolo 13, che attualmente è l'articolo 15, rimane
invariato e l'articolo 16, che prende il posto dell'articolo 14, sarebbe da modificare solo se cambia
la scelta di applicazione della non applicazione della tassa all’Aire.
Presidente:
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Una precisazione, poi posso passare la parola al Presidente della Commissione Statuti,
Consigliere Fedrigotti, se vuole aggiungere qualcosa.
Rispetto al testo depositato, c'è un'unica modifica, che è stata letta dall'Assessore
Pellegrini. in effetti questa riga che adesso andrò a specificarvi è un'aggiunta, una specificazione
dell'articolo 4, relativo alle esenzioni, che è arrivata con una nota del Consorzio dei Comuni il
giorno successivo all'uscita dell'ordine del giorno del Consiglio.
In pratica dove si fa riferimento alla possibilità di esenzione per gli edifici comunali destinati
esclusivamente ai compiti istituzionali, è arrivata il giorno dopo questa precisazione che dice che
non è dovuta, inoltre, la quota di imposta riservata allo Stato, anche per gli immobili posseduti dal
Comune, siti su tutto il territorio. In pratica questa esenzione vale per tutti gli edifici pubblici, non
solo quelli utilizzati ai fini istituzionali, per cui sicuramente per il Comune è una buona cosa. Sugli
edifici non destinati a compiti istituzionali altrimenti il Comune avrebbe dovuto versare la propria
parte allo Stato.
Essendo questa una precisazione possiamo considerarla un completamento dell'articolo
già in essere, così come letto, altrimenti andrebbe proposto come un vero e proprio emendamento.
Essendo però una precisazione fatta pervenire, potrebbe anche essere considerata quasi una
cosa obbligatoria, da inserire a completamento dell'articolo.
Questa è l'unica modifica rispetto al testo, che però di fatto, se anche non la scrivessimo,
va applicata e per noi è un qualcosa di positivo.
Tutto il resto, come ha accennato l'Assessore, sono modifiche di carattere tecnico e il
responsabile dell'Ufficio tributi ci ha spiegato essere una serie di adeguamenti a normative
intervenute dopo l'approvazione del Regolamento in prima istanza.
Presidente, se vuole aggiungere o specificare qualcosa, prego.
Consigliere FEDRIGOTTI Fabio:
Bene ha detto l'Assessore Pellegrini: di tante discussioni che sono avvenute in
Commissione e delle cose sostanziali che riguardano il Regolamento. In sostanza ci sono delle
cose che sono dovute per legge, anche se magari non sono condivisibili.
Il fatto che sia un terreno edificabile e viene stralciato dal Piano che viene approvato cinque
anni dopo, prima potevo ottenere il rimborso dell’Ici che avevo pagato, ora Imup, ora non posso più
ottenere il rimborso.
Cosa più grave: anche se mi venisse espropriato. Uno che ha un terreno in zona edificabile
ma anche commerciale o artigianale, se ti fanno un esproprio prima c’era una legge che diceva
che l’Ici che era stata pagata, addirittura per gli espropri 10 anni, veniva rimborsata. Oggi invece
questo non è più possibile, difatti questo Regolamento, fatto dallo Stato, va sempre nel solco del
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cercare di togliere sempre più quelle agevolazioni che ci possono essere. Una è questa, per
esempio, un'altra è l'esenzione per gli immobili pubblici, questa può essere condivisibile o meno,
comunque va bene.
C'erano dei piccoli aspetti discrezionali che noi poi abbiamo rivalutato e approvato
all'unanimità. Per esempio c'era il fatto che le denunce di variazione della proprietà vanno fatte
entro 90 giorni, prima erano entro la fine dell'anno. Lavorando in banca vedo che ci sono sempre
più persone straniere che vengono a fare il ravvedimento operoso, perché, dopo anni e anni che
pagavano solo a fine anno, quest'anno lo Stato italiano ha detto che bisogna pagare in due rate.
Una persona che abita fuori chiaramente non conosce queste cose, per cui tanti devono pagare in
ritardo, con penalizzazione di interessi, ravvedimenti eccetera.
Sulla variazione possiamo discutere, altrimenti la lasciamo così, nei 90 giorni stabiliti.
Per esempio c'è stato anche un attimo di discussione sul fatto che se una persona produce
una domanda di rimborso, questo rimborso deve essere fatto dal Comune nell'arco di 180 giorni.
Sembravano un po’ tanti, perché al Comune, una volta che gli dimostro che ho pagato per sbaglio
una cosa, forse anche la metà dei giorni, 90 giorni, tre mesi e non sei mesi, dovrebbero essere
sufficienti per restituirmi quei 100, 200 o 500 euro. Anche qui però abbiamo voluto lasciare così.
Buona la rateizzazione che è stata fatta, perché viene detto che le persone che possono
essere difficoltà possono chiedere una rateizzazione delle somme pagate, quando queste hanno
una certa consistenza.
L'unica cosa che è stato oggetto di discussione forte è quella di questi signori, questi
residenti che sono iscritti all’Aire, cioè che sono residenti ancora qui, nel nostro Comune, però
abitano stabilmente all'estero, quindi in zone come Svizzera e Germania. Mentre prima erano
esentati dal pagamento dell'imposta, invece adesso – questo è un aspetto discrezionale della
Commissione, me ne rammarico un po' – abbiamo detto, sentendo anche i numeri, perché il
Comune incassa solo circa 4.000 euro da queste persone, che vogliamo farli pagare come prima
casa, non come seconda casa. Il cittadino che ha abitato qui fino a ieri o fino a vent'anni fa, che
però è anche residente qui e iscritto all'Aire, che sono parecchie decine di persone, d’ora innanzi
dovranno pagare come prima casa un'abitazione che prima, ovviamente se non locata, era
completamente gratuita.
Rimane aperto poi il grosso dilemma del valore delle rendite catastali. Se ne parla da anni e
sarebbe giusto impegnarsi per trovare una soluzione, perché è da anni che si dice che ci sono
delle rendite, che è il coefficiente su cui si calcola l'imposta, che magari sono più alte a Tiarno di
sopra rispetto che a Pieve, che sono più alte magari a Concei rispetto che a Pieve. A pari
condizioni, a pari metratura e a pari tipo di abitazione paga di più di un cittadino di Pieve.
Questo capiscono tutti che è sbagliatissimo, perché il cittadino di Pieve può avere altri
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introiti in termini di locazione, può avere altri introiti se vende la propria abitazione e questa
sarebbe una cosa da fare. Vogliamo impegnarci a farla o meno? È un discorso troppo importante e
troppo pesante, su cui vogliamo soprassedere, ovviamente non è oggetto del Regolamento. È una
cosa che dobbiamo sempre tenere a mente, che ci sarebbe questo aspetto, che stiamo trattando
in maniera diversa e in maniera non corretta gli stessi cittadini nello stesso Comune.
Io mi fermerei su questi ragionamenti. Grazie.
Presidente:
Mora Rolando, anche lui membro della Commissione, vuole dire qualcosa. Un'unica
correzione rispetto agli iscritti all’Aire: adesso pagano come seconda casa. Già prima la pagavano
come prima, adesso la pagano come seconda.
Consigliere MORA Rolando:
Su tutti gli argomenti è stato fatto un ragionamento e come tutti i ragionamenti non c'è mai
che la positività sia tutta da una parte e la negatività dell'altra. Ci sono dei pro e dei contro in tutte
le decisioni della vita.
Ritorniamo ad affrontare quello che hai detto con i ragionamenti fatti. Uno: la rendita non è
competenza del Comune. C'è un'anomalia effettiva fin da quando le hanno fissate e, soprattutto da
quando è nata l’Ici, c'erano stati anche dei ricorsi in Commissione tributaria. Potrai immaginare, nel
marasma che c'era allora e nel marasma che c'è anche adesso dal punto di vista catastale,
mettere in moto una rivisitazione delle rendite catastali diventa difficile, anche perché hanno fatto
una riforma sul catasto che adesso dovrebbe cambiare anche i criteri. Perciò mi viene da dire che
facilmente è superata, non si riuscirà neanche ad incidere perché dovrebbero cambiare i criteri,
inserendo non più solo i vani ma anche la superficie.
Lì si spera che ci sia un'analisi più seria, anche perché la riforma del catasto a livello
nazionale vede anche una partecipazione dei Comuni e di conseguenza penso che ci sarà un
momento partecipativo diverso nella definizione delle rendite, che effettivamente ha una sua
criticità.
Poi abbiamo anche riflettuto sui valori delle aree edificabili, che sono valori amalgamati, mi
sembra, con una delibera degli ex municipi, però hanno delle differenziazioni. Questo l'avevamo
anche detto in sede di approvazione del Regolamento, quello precedente a quello attuale, che
andiamo a revocare.
Si era fatta anche lì una riflessione nel dire che in un momento di grosso cambiamento, da
Ici a Imup, andare a fare questa analisi poteva essere un’ulteriore variabile, non quantificata, che
poteva andare a incidere anche in maniera pesante sui cittadini, di conseguenza abbiamo detto:
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stabilizziamo il gettito Imup e poi faremo le riflessioni.
L'altra cosa legata all’Aire: anche lì abbiamo fatto una riflessione. La riflessione era quella
di dire che ormai l'emigrazione è in genere di terza generazione, perciò non c'è più quel legame
dell'emigrato che abbandona la propria casa, che "era la sua casa di prima abitazione". Veniva ad
essere anche sperequato sul fatto che invece un residente ledrense che va a lavorare a Roma e
prende la residenza a Roma, deve pagarla poi qui come seconda casa. Non si vedeva perché uno
che è in Germania ormai da 20-30 anni la pagasse come prima casa e quello che lavora a Roma
la paga come seconda casa, perciò si è detto che è opportuno togliere l'esenzione.
Ci mancava il tassello di quanto andava a incidere e abbiamo visto che l'incidenza è di un
valore basso, perciò vale il principio del dire che trattiamo, di fondo, tutte le persone allo stesso
modo, anche perché ormai la mobilità delle persone è continua, il lavoro lo si va a cercare dove c'è
e c'è tanta gente che ormai si muove.
L'ultima questione, invece, secondo me è una questione di equità. Qui, all'interno del
Consiglio comunale, c'era stata una discussione sul fatto di dire: perché chi ha l'area edificabile e
non la usa, questa possibilità, che gli è stata data dall'amministrazione comunale, poi, nel
momento in cui l'amministrazione cambia la destinazione d'uso, deve restituire le risorse?
Questo non è un principio corretto neanche dal punto di vista contabile, perché devo
restituire risorse in un periodo di imposta diverso, ma soprattutto dal punto di vista dell'equità dei
cittadini.
Un cittadino, volente o nolente, che si trova un'area edificabile, in linea di massima ha un
valore aggiunto nella patrimonializzazione di questo bene e perciò, con questa modifica, secondo
me si è tolta un'anomalia che noi avevamo fatto come scelta, che era un'attività discrezionale
dell'amministrazione. Tutte le cose hanno avuto un ragionamento alle spalle, che mi sembra porti
ad un Regolamento che ha un suo equilibrio, in linea poi con l'impostazione iniziale.
Presidente, se l'elemento aggiuntivo è da ritenere qualcosa di continuativo del contenuto,
mi viene da dire che questo non lo possiamo fare perché il Regolamento è quello e perciò
dobbiamo fare un emendamento per aggiungere quello. Facciamo una votazione ed è finita lì.
È una questione di forma, ma se il testo approvato era quello, per modificarlo e integrarlo
qualcuno lo deve approvare. È una cosa oltretutto anche superflua, volendo, perché comunque già
la legge lo dice. Ma visto che c’è lo facciamo e mi sembra che così chiudiamo il cerchio, che è più
corretto.
Presidente:
Grazie. Prego Collotta Claudio.
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Consigliere COLLOTTA Claudio:
La mia è una domanda tecnica, non essendo membro della Commissione regolamenti.
È sull'articolo 6, “Assimilazione ad abitazione principale”. Premesso che sono d'accordo sul
concetto dell’Aire, che è corretto è giusto che paghino la seconda casa, nell'articolo 6 si è
introdotto che è assimilata alla prima casa quello che poi è stato stabilito qui in Consiglio
comunale, cioè gli anziani che vanno in ricovero. Se l'anno prossimo, facciamo un esempio, in
Consiglio comunale ammettiamo all'esenzione anche le giovani coppie, primo grado ecc., questo
Regolamento dovrà essere cambiato nuovamente?
Ma non si può rendere più flessibile? Credo che l’esenzione potrebbe essere un discorso
anche di flessibilità: un anno si può fare, un anno no, dipende dalle finanze, visto che sono quelle
che comandano. Tutte le modifiche che ci sono, di esenzione, comportano di nuovo il mutamento
del Regolamento. Va bene, burocrazia. Grazie.
Presidente:
Ci sono altre domande? Se non ci sono altre domande poniamo in votazione prima la
correzione, l’aggiunta all'articolo 4 delle esenzioni, in pratica al comma 2 aggiungere la frase “non
è dovuta, inoltre, la quota di imposta riservata allo Stato per gli immobili posseduti dal Comune siti
sul proprio territorio”, per cui si chiarisce che non va pagata.
Per l’emendamento:
Favorevoli all’unanimità
Pongo adesso in votazione la proposta per il nuovo Regolamento Imup, così come illustrata
dall'Assessore, con le modifiche apportate. Santolini per dichiarazione di voto.
Consigliere SANTOLINI:
Siccome l'altra volta la discussione, soprattutto da parte mia, riguardava proprio
quell'articolo 13 che adesso è decaduto, che aveva a che fare con questi rimborsi, tolto via questo
aspetto molto discutibile, proprio di principio, penso di poter votare questo Regolamento, con
l'auspicio che, stabilizzato il gettito dell’Imup, si facciano delle riflessioni per vedere di assestare e
poi, eventualmente, anche aggiungere e modificare il Regolamento, per fare le eventuali esenzioni
o modificare comunque le aliquote quando si potrà avere un database chiaro, con delle prospettive
anche sul gettito.
Non so se c'è già una cifra per il gettito della prima casa, quanto ha inciso, quanti hanno
dovuto pagare, in media, ma penso si potrà fare un discorso anche su questo, per vedere se si
può andare incontro soprattutto alle prime case, con quella proposta che avevo fatto io anche di
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aumentare, eventualmente, la detrazione per la prima casa e aumentare la percentuale, quindi, in
rapporto, per agevolare chi ha una casa di dimensioni più contenute e magari gravare
maggiormente su chi ha delle case più lussuose o più grandi.
Presidente:
Grazie. Ci sono altri interventi? Fedrigotti, per dichiarazione di voto, prego.
Consigliere FEDRIGOTTI Fabio:
Ovviamente anche noi votiamo a favore solo su queste considerazioni. È stato detto, forse
ce ne siamo dimenticati, anche in Commissione, qui in marzo quando è stato approvato questo
Regolamento: cose imposte, cose volute da noi, alla fine si va sempre a fare un appesantimento
fiscale sulle famiglie, non c'è niente in positivo, ma sempre si tolgono le detrazioni eccetera.
Il nostro voto è favorevole, ma a bocce ferme, quando avremo a disposizione i dati più
completi delle entrate dall’Imup è già stato detto che bisognerà ridiscutere tutto quello che può
essere l’insieme delle esenzioni e delle agevolazioni, perché non può essere possibile che se
prima incassavamo 100 adesso diventano 150: bisogna pensare a qualcosa per ridurre il carico
fiscale sui cittadini.
Siccome tutte le considerazioni e anche le notizie giornalistiche sono per introiti superiori a
quelle che erano le ipotesi o comunque superiori rispetto all'introito Ici dovremo fare una
considerazione, prima di fine anno, per valutarle in particolare sulle prime case, sulle giovani
coppie, sulle case date in affitto dal genitore al figlio o dal figlio al genitore. Dovremo riparlarne.
Presidente:
Grazie. Ci sono altri interventi? Pongo in votazione la proposta di delibera, così come
emendata.
Favorevoli all’unanimità
Chiedo anche la votazione per l'immediata esecutività.
Favorevoli all’unanimità
La proposta è approvata.
Punto 11: “Variazione al bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012-2014, terzo
provvedimento consiliare”. Prego Assessore Pellegrini.
Ass PELLEGRINI Giuliano:
La variazione di bilancio si riferisce a un'unica voce: voi sapete che abbiamo appaltato,
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prima dell'estate, i lavori di riqualificazione della piazza Tares a Lenzumo. È diventata prassi che,
mano a mano che facciamo queste ripavimentazioni dei centri storici interpelliamo sia la Telecom,
per quanto riguarda telefoni e fibre ottiche, sia la Trenta, per posizionare dei sottoservizi, in
maniera che un domani non ci sia da rompere di nuovo queste pavimentazioni, che di solito sono
in porfido, per posizionare questi sottoservizi.
Nel caso della piazza del Tares abbiamo avuto, da parte della ditta che si occupa del
posizionamento della fibra ottica, un progetto e una proposta che comporta una variazione di
spesa di circa 13.500 euro, se non sbaglio.
Chiaramente sono soldi in entrata e in uscita, perché non sono a carico del Comune ma a
carico della ditta che poi collegherà in futuro le fibre ottiche. Siccome noi abbiamo fatto firmare il
contratto all'impresa e da pochi giorni abbiamo anche fatto l'avvio dei lavori, che cominceranno
penso questa settimana, oppure non so se sono cominciati in questi giorni, dovevamo inserire
anche questa variazione per la posa di questi cavidotti, perché sarà una delle prime cose da fare
prima di posizionare la pavimentazione.
La variazione dunque prevede, sia in entrata che in uscita, questo contributo di € 13.200,
se non sbaglio che è, ripeto, di fatto è solo un'entrata e un’uscita, che non va a gravare sul nostro
bilancio ma permetterà di posizionare questi sottoservizi in questi lavori.
L’abbiamo fatto uguale nella pavimentazione di Legos i cui lavori sono cominciati questa
settimana, l’abbiamo fatta uguale per la pavimentazione di Bezzecca, i cui lavori stanno andando
in appalto.
Presidente:
Apro la discussione. Ci sono interventi o chiarimenti? Mi sembra abbastanza chiaro. Prego
Collotta.
Consigliere COLLOTTA Claudio:
Non voglio entrare nel dettaglio della questa variazione, perché sono solo € 13.200, su una
variazione, rispetto all'inizio dell'anno, in cui si passava da 4 milioni a 4.900.000, su € 931.000.
Quest'ultima variazione, che è la quarta, è solo di 13.200 euro.
L'unica considerazione che voglio fare, che voglio porre all'attenzione della maggioranza, è
una cosa molto semplice, leggendo i numeri: su 4.938.000 di spesa preventiva in conto capitale, il
24%, 1.200.000, è avanzo di amministrazione. Quando finirà l'avanzo di amministrazione
mancherà nelle nostre casse il 24%.
Se poi consideriamo che l'altro 23% e rotti sono i sovra canoni del BIM eccetera, credo che
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dobbiamo avere un briciolo di lungimiranza e pensare che abbiamo un bilancio molto delicato. Vi
invito dunque a pensare al futuro, perché il 24% delle spese in conto capitale, nate dall'avanzo di
amministrazione, sicuramente è una considerazione a cui pensare.
Soluzioni in questo momento non ce ne sono, credo che nessuno ne abbia, però credo che
siano delle considerazioni che un buon politico, se vuole pensare non solo fino al 2015, ma anche
al 2016 e 2017, deve fare. Per il resto è una variazione di ordinaria amministrazione, € 13.200
credo sia una cosa normale. Io mi asterrò come mi sono astenuto sul bilancio eccetera. Grazie.
Presidente:
Grazie. Ci sono altri interventi, anche per dichiarazione di voto? Pongo in votazione la
variazione di bilancio.
Favorevoli 12
Astenuti 6 (Trentini Dario, CellanaLorenzo, Fedrigotti Fabio, Oliari Claudio, Collotta Claudio e
Santolini anna Maria)
Su 18 consiglieri presenti e votanti
Pongo in votazione anche l’immediata esecutività.
Favorevoli all’unanimità
Punto 12. Abbiamo gli ultimi due punti che riguardano due deroghe. Il primo è “Articolo 112
della legge provinciale 4 marzo 2008 n. 1, Alpi Legno e Filippi Renato, Deroga alle norme del
Piano regolatore comunale per la realizzazione di una tettoia al servizio dei laboratori artigianali,
contraddistinti dalla p.ed. 447, 448 e 449 in c.c. Tiarno di sopra”.
La parola all'Assessore competente e vice Sindaco Ferrari. Prego.
Vice Sindaco:
Il punto all'ordine del giorno riguarda una deroga urbanistica per la ditta Alpi Legno che
opera in quel di Tiarno di sopra, in un capannone che per una parte è di proprietà e una parte è in
affitto dalla ditta Tecnopal. La ditta Alpi Legno ha un organico di 25 lavoratori, 18 operatori, 3 agenti
e 4 posatori esterni.
Lo scopo di questa deroga è realizzare sul retro della p.ed. 447, che sarebbe l'edificio rosa,
praticamente in affitto dalla Tecnopal, una tettoia aperta con struttura portante metallica e
copertura con lamiera grecata a vista.
Qui potete vedere il fronte strada, mentre questa è la vista dall'alto, dello stesso edificio. La
tettoia va realizzata praticamente in questo angolo, che da PRG praticamente risulta artigianale,
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quindi non vi è nessun contrasto di zona. È una tettoia che viene realizzata all'interno dell'area
artigianale.
La tettoia coprirà la parte nord del piazzale e servirà soprattutto a coprire l'area di carico del
prodotto finito. Il parere favorevole del Servizio urbanistica della PAT è arrivato con l’ottemperanza
di fare una tettoia in aderenza anche al capannone della ditta vicino, Filippi Renato, che è questo
capannone, quindi la tettoia sarà confinante e adiacente anche al capannone del vicino, infatti la
deroga è intestata sia alla ditta Alpi Legno che alla ditta Filippi.
Le opere previste nel progetto dunque appaiono rispettose del contesto urbanistico di zona.
Sul progetto si sono espressi positivamente, oltre al Servizio urbanistica, anche il Servizio
antincendi e l'Azienda sanitaria.
L'intervento non propone contrasto di zona ma supera gli indici urbanistici per quanto
riguarda la superficie di copertura, che supera il 50% delle norme di attuazione. Siamo al 55% a
deroga avvenuta, per questo si rende necessario il passaggio in Consiglio comunale per la deroga.
È passata al vaglio anche della Commissione urbanistica, vi è stato il parere favorevole,
all'unanimità, dei presenti. A onore del vero bisogno dire che erano assenti Anna Maria Santolini e
Dario Trentini, quindi cinque componenti su sette.
Altre foto che spiegano: questa si vede un po' male, è il retro nel capannone. Qui verrà
realizzata la tettoia. Questa è una foto del piazzale che verrà coperto e qui si può vedere la tettoia,
che sarà su due livelli, una un po' più alta e una più bassa.
Questa è una vista dall'alto della tettoia, che sarà praticamente adiacente alla proprietà
Filippi Renato, che è questa, e adiacente alla proprietà Tecnopal, in affitto alla Alpi Legno. Questa
è da sopra la tettoia.
Ci sono domande?
Presidente:
Apro la discussione. Cellana Lorenzo, prego.
Consigliere CELLANA:
Grazie Presidente. Più che delle domande io vorrei porre veramente delle riflessioni, delle
riflessioni riguardo alla lentezza delle risposte che sta dando questa amministrazione. Non è
possibile che una a deroga richiesta in data 20.02.2010 venga data risposta due anni più tardi. Per
di più una deroga che, come diceva anche l'Assessore delegato, non serviva neanche che
andasse al vaglio della Provincia, perché è una deroga che decideva direttamente il Consiglio
comunale.
Io vorrei veramente invitare quest'amministrazione a stare vicina alle aziende, perché hai
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fatto una premessa dicendo che Alpi Legno ha 20 dipendenti più 4 esterni, è una realtà
importantissima della Valle di Ledro, una realtà che ha bisogno di spazi per carico e scarico, ma se
aveva bisogno di spazi due anni fa rispondere con due anni di ritardo… secondo me qua, visto che
sapete benissimo che il Consiglio comunale è abbastanza sensibile alle attività, io credo che si
potesse tranquillamente gestire nell'arco di due o tre mesi, non nell'arco di 24 mesi.
Se abbiamo ancora delle deroghe nel cassetto, non le ricordo a memoria, vi invito
veramente a portarle avanti con tempi celeri, specialmente quelle che non hanno bisogno del
parere della Provincia. Qui non possiamo dare la colpa alla Provincia e alle sue lungaggini
burocratiche.
Poi un'altra riflessione voglio farla sul fatto che se l'Italia, all'interno dei Paesi europei, è
ultima o penultima per quanto riguarda l'efficienza nel dare risposte ai cittadini e alle imprese,
questo è il motivo per cui l'Italia non attrae più nessun investimento estero. Se noi, quel piccolo
che possiamo fare, nel nostro Comune di Ledro, non lo facciamo, veramente mi pongo delle
riflessioni importanti. Qui dobbiamo veramente tutti fare una piccola riflessione e dire cosa
possiamo fare per mettere un piccolo tassello e far ripartire questa crisi, che sembra non finisca
mai. Facciamo una riflessione, ma agiamo veramente in tempi celeri, per capire cosa fare.
I nostri imprenditori della Valle, che già pagano il fatto di essere decentrati, di essere lontani
dall’asse autostradale, hanno già degli handicap importanti. Almeno che la nostra amministrazione
gli stia vicino. Secondo me qui dimostrare la vicinanza era dare risposte velocissime.
Io concludo ma sono veramente preoccupato e se c'è qualcos'altro nel cassetto invito il
Sindaco a dare delle risposte. Sicuramente questa sera questa verrà approvata, non vedo dove
fossero i problemi, in 24 mesi, per cui non l’avete presa in mano e date delle risposte.
Spesso questo imprenditore veniva da me a chiedermi delle notizie e dicevo che questi
grandi problemi non li vedo, non so se nella discussione di questo Consiglio comunale sorgeranno
delle problematiche particolari, ma anche da come l'Assessore ha presentato la pratica mi sembra
che sia positiva.
Ritenevo opportuno fare questo intervento, perché secondo me deve essere una traccia
che ci aiuti ad interpretare e a dare delle risposte veloci anche nel futuro. Grazie.
Presidente:
Grazie Consigliere Cellana. Risponde subito il vice Sindaco, prego.
Vice Sindaco:
In effetti da quando è stata depositata il tempo è lungo. Il passaggio in Commissione
edilizia è stato del 22 marzo di quest'anno, ci sono stati problemi proprio per il fatto che le ditte
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erano due. Erano due le problematiche: la prima era fare una tettoia adiacente e quindi avere il
permesso anche della ditta vicina e la seconda, per poter andare in deroga, avere anche il
contratto di affitto con la ditta Tecnopal. Queste erano le due condizioni che permettevano poi di
proseguire.
L'attenzione deve essere massima, sono d'accordo con te, però non vi è stata neanche
pressione più di tanto da parte della ditta. Non so se è perché aspettava una risposta da parte
dell'amministrazione, di solito se uno ha necessità, se è urgente, abbiamo dimostrato anche in
altre deroghe passate di seguirle con maggior dedizione. Non mi è sembrato di vedere, a parte in
questi ultimi mesi, una fretta o comunque una richiesta, una necessità urgente e strettissima.
Comunque i tempi sono lunghi e bisogna sicuramente abbassarli.
Presidente:
Grazie. Altri interventi? Mi sembra che non ci siano altri interventi per cui pongo in
votazione la proposta di deroga, così come illustrata dal vice Sindaco e Assessore competente.
Favorevoli all’unanimità
L'ultimo punto, 13 all’ordine del giorno, è un'altra deroga: "Articolo 112 della legge
provinciale 4 marzo 2008, n. 1, Monari Sonia e Monari Rosa, Ledro, Variante deroga alle norme
del Piano regolatore comunale per la riqualificazione insediativa in base alla legge provinciale n.
4/2010 con demolizione e ricostruzione dell'immobile adibito a civile abitazione, contraddistinto
dalla p.ed. 157 in c.c. Mezzolago". La parola al vice Sindaco, prego.
Vice Sindaco:
Questa è una deroga che abbiamo già visto in Consiglio comunale. È stata concessa con
deliberazione n. 10 del 29 aprile 2011, dal Consiglio comunale di Ledro, questa deroga urbanistica
sulla base della legge provinciale n. 4 del 3 marzo 2010, articolo 15, per il rinnovo di edifici che
hanno una serie di caratteristiche e che vengono riqualificate dal punto di vista energetico.
Questa deroga era già stata concessa e la legge prevede l'aumento del 15% massimo di
volumetria, proprio se viene fatta una riqualificazione energetica per edifici esistenti da almeno 15
anni, che abbiano prevalentemente destinazione a carattere residenziale, che non siano
insediamenti storici e altri criteri.
La deroga era già stata data perché in contrasto con i criteri delle norme di attuazione di
Pieve, che non prevedevano la demolizione e ricostruzione.
Adesso, in fase di lavorazione, sono cambiate le condizioni e vengono fatte delle modifiche
interne all'edificio. Viene previsto un appartamento piccolo a piano terra per il proprietario, che è
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Monari Adorno, e due appartamenti separati nella parte superiore, per le figlie Monari Rosa e
Monari Sonia.
L'abbiamo visto anche in Commissione urbanistica: la deroga in teoria dovrebbe essere
solo per la demolizione e ricostruzione, per cui per modifiche interne non dovrebbe essere
necessario il passaggio in Consiglio comunale. In realtà la legge prevede che, se vengono
cambiati i prospetti, deve passare nuovamente in Consiglio comunale.
Sostanzialmente l'entità dell'opera non cambia, cambia soltanto la disposizione. Quindi è
una variante in corso d'opera.
Questa è la foto dell'inizio e qui c'è la foto di quest'estate. I lavori sono iniziati a luglio di
quest'anno, in un tempo non troppo felice, ma con la vicinanza di un bed&breakfast. Adesso
questa variante viene richiesta proprio per delle modifiche.
Non ho delle fotografie decenti, ci sono le cartografie, ma penso che l’abbiate visto.
I due appartamenti al piano di sopra avranno due accessi indipendenti, con due scale, la
rimessa al piano terra e un piccolo appartamento al piano terra.
Se ci sono domande...
Presidente:
Ci sono domande? In pratica è più un aspetto burocratico, perché purtroppo, anche per
varianti in corso d'opera, pur mantenendo intatta la volumetria e l'attinenza con la prima deroga
concessa, comunque ci vuole questo passaggio in Consiglio comunale.
Se non ci sono richieste, lo pongo in votazione, perché mi sembra abbastanza
conseguente alla prima decisione che aveva preso questo Consiglio.
Pongo
in
votazione
questa deroga.
Favorevoli all’unanimità
Era l'ultimo punto all'ordine del giorno, quindi dichiaro chiusa la seduta alle 22:47.
IL PRESIDENTE
IL SEGRETARIO COMUNALE
Maurizio Mazzola
M.Flavia Brunelli
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