DANZA MUTA
L’ECCESSO DI AMORE LEGA I POLSI
L’ECCESSO DI SUDORE CHE BRUCIA
L’ECCESSO DI PAURA CHE SCALDA
L’ECCESSO MI REGALA IL BUIO PER
VEDERTI IL BUIO PER VEDERTI
L’ECCESSO DI ATTRITO CHE MI SPACCA
ATTRITO CHE MI SPACCA
GIÚ NEL PIÚ PROFONDO DEGLI ABISSI
AGGROVIGLIATA UN’ENORME COPERTA
DI SUDATA CARNE FRENETICA DANZA MUTA
SULLA DISTESA CHE ASSORBE GLI ECHI
E UNA BOLLENTE LUCE SI INSINUA
NEL TUNNEL DEI TORMENTI
TRACCIANDO UN SOLCO ROVENTE
L’ECCESSO DI PUDORE LEGA GLI OCCHI
CHE DOLCE SAPORE HANNO LE DELICATE
PIEGHE ROSSO SANGUE
IL DITO CHE SI SCIOGLIE IN UN LAGO DI SALIVA
UN LAGO DI SALIVA
L’ECCESSO MI REGALA IL BUIO PER VEDERTI
IL BUIO PER VEDERTI
DIMENTICA
ASOLTO ANCORA LE MIE PAROLE LE FACCE SPORCHE DI SUDORE
LE MICCE ACCESE NÈ RIMPIANTI NÈ CREPE
PIACERI PLACATI ASSAPORATI ASSOPITI
FINTI O INCATENATI DA LUNGO TEMPO BRUCIATI...
DIMENTICA...
PASSI SMISURATI SU DI UNA CORDA TESA
CHE PORTANO SU SPECCHI DEFORMI I MIEI RICORDI RICORDI...
DIMENTICA......
AMNESIA PROFETICA MEMORIA ASSENTE INSEGNATA ROVENTE
TESORI NASCOSTI MAI USATI MA PRONTI
I NODI SULLA PELLE I NODI SONO MILLE DOMANDE
CHE SEPARANO LA MENTE DAGLI OCCHI SONO DIVISI TAGLIATI....
DIMENTICA...
ASCOLTO SEMPRE IL VENTO L’ASCOLTO NELLE STANZE SPUGNOSE
CONTAMINARE IL SENSO DEI MIEI RICORDI CON
PASSI SMISURATI SU DI UNA CORDA TESA
MI PORTANO SU SPECCHI DEFORMI È MIA È MIA...
È AUTENTICA - AMNESIA
CHE DIRE DEL FUOCO
E CHE DIRE DI TUTTE LE PAROLE DI QUESTI GIORNI
CHE DIRE DI TUTTE LE FRASI MAI FINITE
CHE DIRE LA VOGLIA DEL BISOGNO CHE DIRE
CHE DIRE DI TE E DI SE COSA DIRE
E PENSARE CHE PENSAVO POTESSE SERVIRE
MA PENSAVO CHE PENSARE POTESSE SERVIRE...
SEMPRE UGUALE SEMPRE DIVERSO
SEMPRE VIVI PIU’ DI PRIMA
E CHE DIRE DEI GIORNI DEI MESI DEI DANNI
CHE DIRE DEGLI ANNI DEI PESI DEI GIORNI...
CON LE PAROLE CHE GIRANO NELLA PANCIA CHE BRUCIA
CON LA RABBIA CHE ANNEGA NELLA SABBIA CHE DIRE
DEL TEMPO CHE MORDE CHE DIRE CHE FARE
BRUCIARE I MINUTI LE ORE FERMARE
SEMPRE UGUALE SEMPRE DIVERSO
SEMPRE VIVO PIU’ DI PRIMA
E COL SANGUE CHE BRUCIA
CHE MI BAGNA CHE SCALDA
CON LA TESTA CHE SPINGE
SONO DENTRO MI BAGNA MI
CHE DIRE DEL FUOCO
I PENSIERI CHE FARE
SENTO IL CALDO CHE SALE
FA RESPIRARE
SEMPRE UGUALE SEMPRE DIVERSO
SEMPRE VIVO PIU’ DI PRIMA...
PIOGGIA D’AUTUNNO
NELL’ ARIA BOLLENTE TREMA LA FIAMMA DELL’ACCENDINO
ALLO SPECCHIO CALDO E PIATTO DEL MIO MATTINO
BRUCIA IL SOLE SULL’ACCIAIO DELLE AUTO
COLA L’OLIO SULL’ASFALTO SUL SELCIATO
LA PIOGGIA D’AUTUNNO LAVERÀ LE STRADE
DAL SUDORE DALLA SABBIA DELL’ESTATE
IL VENTO D’OTTOBRE SPAZZERÀ I CORTILI
DAI PENSIERI, DAL CALORE, DAL DOLORE
LA PIOGGIA D’AUTUNNO RIGHERÀ I MIEI VETRI
IL VENTO D’AUTUNNO BALLERÀ SUI MIEI VETRI
NELLE AIUOLE DELL’INVERNO MI VEDRAI
GHIACCIO TAGLIATO DA PATTINI DURI
LE MANI ALLA BOCCA LE MANI ALLA FRONTE
FRA GENTE SOLA E FRAGILE QUI IN CITTÀ
LA NEVE D’INVERNO I NOSTRI OCCHI BACERÀ
NELLE PAUSE DEI RESPIRI MI VEDRAI
PROFILO NEL BUIO GRAFFIATO SU MURI NERI E GRIGI
LA PIOGGIA D’AUTUNNO I MIEI VETRI RIGHERÀ
LA NEBBIA D’AUTUNNO AI MIEI VETRI PARLERÀ
E VEDRÒ CAPIRÒ SENTIRÒ
RIDERÒ DORMIRÒ CANTERÒ
RICAMBI
HEY MA PERCHÉ
MI GUARDA CON QUEGLI OCCHI
COSA VUOLE DA ME
OH NO SONO QUI PER GUARIRE
OH NO NON MI CURANO PIÚ
NON LO SO STANNO CAMBIANDO TUTTO
ANCHE LA VITA ANCHE LA MORTE
OH NO SONO ANCORA VIVO
OH NO IL CUORE BATTE ANCORA
“NON C’É NIENTE DA FARE MA COSI’ VIVRÀ ANCORA
E SALVERÀ UN’ALTRA VITA”
PERCHÉ DONARE UN PEZZO DI ME
CHI É CHE SCEGLIE QUAL’É IL SUO NOME ?
OH NO NON FARE FINTA CHE SIA
OH NO SOLIDARIETÀ
“NON C’É ALTRA SOLUZIONE IL TRAPIANTO É IL FUTURO
A LUI NON SERVE PIÚ”
SI SOLO CAVIE
PEZZI DI RICAMBIO PER L’IMMORTALITÀ
OH NO LA VITA CHE NON VIVE
OH NO É SEMPRE SOLO MERCE
“OK SIAMO D’ACCORDO L’ ESPIANTO PUO’ INIZIARE
IL SUO CORPO É NOSTRO”
NO NO NO VIA DA ME VIA DA ME VIA DA ME
PROVA
PROVA A FERMARLO A TENERLO DENTRO PROVA
PROVA AD ASCIUGARE IL FIATO A NASCONDERLO DENTRO
DENTRO A UN CUORE UN CUORE DI VETRO PROVA
PROVA AD ASCOLTARE IL RESPIRO DI UN UOMO
DI UN UOMO CHE CORRE DI UN UOMO CHE SCAPPA
RINCORSO DAL FIATO DEL TEMPO CHE CORRE PROVA
PROVA A SENTIRE IL RESPIRO SCANDITO DAL TEMPO
LANCETTE DI FIATO NUMERI AL VENTO
MA E’ L’ARIA CHE MANCA AI NOSTRI PENSIERI
CHE MANCA ALLA TESTA DA SEMPRE CHE MANCA ALLE MANI
RESPIRA RESPIRA OSSIGENA IL CORPO
CON L’ARIA CHE MANCA CON L’ARIA SFINITA
PROVA A PRENDERE UN BIDONE UN CONTENITORE QUALSIASI
RIEMPILO D’ARIA POI PRENDINE UN ALTRO UN ALTRO ANCORA
ASSICURATI SEMPRE LA TUA RISERVA DI ARIA
LA TUA RAZIONE GIORNALIERA DI FIATO
PROVA A
METTILO
OLTRE I
PROVA A
PRENDERE L’ARIA UN RESPIRO QUALSIASI
IN GOLA POI SPINGILO IN BASSO PIU’ IN BASSO
POLMONI NASCONDILO DENTRO ATTENTO
TENERLO A NON FARLO PIU’ USCIRE
E’ IL FIATO CHE MANCA E’ IL FIATO SPEZZATO TAGLIATO
VENDUTO TAGLIATO E SPACCIATO... UNA BUSTA DI ARIA
UN GRAMMO DI FIATO TAGLIATO MISCHIATO
VENDUTO E PAGATO... E’ IL FIATO CHE MANCA...
CONSERVA IL FIATO MANTIENI IL RESPIRO
RISPARMIA L’ARIA IL SOFFIO DEL TEMPO
CONSERVA IL FIATO MANTIENI IL RESPIRO
CHE SCORRE NEL VENTO NEL CUORE DEL TEMPO...
PANICOMUNICAZIONE OTTOBRE 1996
Nel dicembre ‘94 usciva l’ultima autoproduzione su vinile del PANICO ...”Sete”,
chi ha buona memoria (e ha letto l’opuscolo che accompagna il disco) ricorderà
che dopo varie vicissitudini (l’ellepi doveva inizialmente essere una coproduzione con noi, mister x, blu bus e elpaso ma a registrazione e mixaggio
ultimato blu bus e mister x ci comunicarono che non avevano più i soldi per
imbarcarsi in un’altra produzione) il PANICO decise di prodursi autonomamente.
Telefono alla mano, contattÒ una decina di autoproduttori sparsi in giro per l’
Italia, chiedendo se fossero interessati a prenderne in distribuzione (al prezzo
di costo di circa 3/4000 £ copia) un quantitativo minimo di 50 copie, ovviamente
pagando in anticipo.
L’operazione che proponevamo era una sorta di prevendita che aveva il vantaggio
da una parte di dare il disco a prezzo di costo a chi accettava, dall’altra
permetteva al PANICO di far uscire il disco e contemporaneamente di non doversi
occupare anche della distribuzione se non per le copie che restavano a noi.
Quello che ci interessava era dimostrare che era possibile fare un’autoproduzione
fuori dalle regole del mercato senza doversi accollare spese pazzesche e
dando una mano a quei pochi autoproduttori che ancora si sbattevano per tener
viva una distribuzione “altra”, fuori dai negozi di dischi ma anche da quelle
distribuzioni “alternative” che sono tali solo perché non riescono ad essere
altro.
Per farla corta il disco usci’ ... 1000 copie con sul retro di copertina scritto
bello grande “ Senza mercato- disco non in vendita nei negozi - sostieni
l’autoproduzione - non pagare più di lire 12000 “.
Ora a distanza di quasi due anni il PANICO continua a pensarla allo stesso modo,
non ci interessa diventare famosi, non ci interessa fare migliaia di copie e non
ci interessa che la nostra musica e le nostre parole si possano trovare ovunque,
vogliamo solo essere coerenti con quello che diciamo e pensiamo e sostenere chi
la pensa nello stesso modo.
Nel mese di novembre del ‘96 il PANICO entrerà in sala di registrazione per
registrare 6/7 pezzi nuovi, la nostra intenzione è quella di fare un c.d. che
oltre ai pezzi nuovi comprenda la ristampa di “Sete” quindi un totale di 16/17
pezzi .........
Chi fosse interessato a prendere in prevendita al prezzo di costo (al momento
non sappiamo ancora di quanto si tratta) un minimo di 50 copie e soprattutto se
si riconosce (nel pensiero e nella pratica) con l’impostazione che vogliamo dare
all’autoproduzione può contattarci entro metà dicembre.
Ciao a tutti.........il PANICO
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