MODULO 8: “AIUTI UMANITARI” KIT DI STRUMENTI PER GLI INSEGNANTI SUGLI AIUTI INTERNAZIONALI ALLO SVILUPPO ANNO EUROPEO PER LO SVILUPPO 2015 1. UNITÀ DIDATTICA: TEMI E ATTIVITÀ LEZIONE ESEMPLIFICATIVA 1 (max. 45 minuti): Aiuti umanitari Breve sintesi delle risorse da condividere con gli studenti: Istruzioni / scheda per un’attività di classe che stimoli i ragazzi a prendere decisioni difficili Scheda tematica sugli ‘Aiuti umanitari’ (https://europa.eu/eyd2015/it/content/campaign-toolkit) Ulteriori informazioni fornite dall’Unione Europea e da organismi internazionali/nazionali/locali in materia di aiuti internazionali e assistenza allo sviluppo, (la direzione generale per gli Aiuti umanitari e la protezione civile, http://ec.europa.eu/echo/, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari [UN OCHA], http://www.unocha.org/) Documentazione informativa correlata, UN OCHA “Global humanitarian overview 2015” [Analisi panoramica globale sugli aiuti umanitari - 2015], (https://docs.unocha.org/sites/dms/Documents/GHO-FINAL-web.pdf) Selezione di statistiche di Eurobarometro sugli aiuti umanitari (si prega di utilizzare l’infografica e le informazioni aggiuntive disponibili sul sito web dell’EYD: https://europa.eu/eyd2015/it/content/campaign-toolkit) Una biografia delle celebrità nazionali coinvolte nel tema Sessione 1: Introduzione al tema (tempo stimato: max. 15 minuti) La scheda tematica EYD presenta l’argomento alla classe. Si possono utilizzare filmati sul tema provenienti da fonti popolari e attuali per stimolare l’interesse e/o il dibattito (ad es. UN OCHA, un documentario che sarà utilizzato per presentare a Ginevra l’Appello umanitario globale per il 2015, https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=6hUHir3W8oE) Sessione 2: Dati e cifre (tempo stimato: max. 5 minuti) I dati principali del Resoconto annuale e le statistiche di Eurobarometro sono riportati in documenti quali le infografiche mensili. Utilizzate tali materiali per esaminare lo stato di fatto attuale in tema di aiuti umanitari, invitando la classe a pensare ad eventi o problemi del momento. Dai suggerimenti offerti possono scaturire nuove idee e/o brevi discussioni. Sessione 3: Una persona a cui ispirarsi (tempo stimato: max. 10 minuti) La celebrità nazionale sarà un aspetto del tema. Utilizzando l’opuscolo dei VIP, la biografia, i video, le foto, le citazioni e qualsiasi altro elemento disponibile, cercate di raccogliere tutto ciò che la classe già conosce in merito al personaggio e poi leggete tutte le sue attività correlate al tema. In alternativa, utilizzate le storie dell’EYD2015 incentrate su persone che vivono nei paesi in via di sviluppo e sulla loro vita quotidiana e attinenti al tema trattato, mettendole poi a confronto con la vita quotidiana degli studenti. Sessione 4: Discussioni e decisioni (tempo stimato: max. 15 minuti) A questo punto, vagliate il livello di conoscenza dei vostri studenti su tale argomento. Che cosa sanno sul lavoro svolto in questo settore dall’Unione Europea e dal loro paese di appartenenza? Qual è la situazione nel vostro paese? Come si potrebbe migliorarla ulteriormente e che cosa suggeriscono gli studenti? Questa parte della lezione invita gli studenti ad esprimere le proprie idee, ad accendere un dibattito, e offre lo spunto per un’eventuale discussione o seminario (descritti distintamente di seguito) da effettuarsi in classe in un secondo tempo, ove considerati utili. Altri spunti di discussione/temi da sviluppare/compiti da svolgere a casa - Che cosa si intende per aiuti umanitari? Quando credi che siano necessari, in quali scenari di crisi? - L’Unione Europea/il tuo paese sono donatori di aiuti umanitari? Quali sono stati i loro impegni/interventi più recenti? - Quali misure si stanno adottando nei paesi in via di sviluppo in questo momento? Quali sono le aree che si trovano in maggiore stato di bisogno? - Pensi che tutti i paesi in via di sviluppo necessitino degli aiuti umanitari dell’UE e dei suoi Stati membri? In caso affermativo fornisci la motivazione. - Secondo te l’Unione Europea e i suoi Stati membri stanno facendo abbastanza per garantire che le operazioni di aiuti umanitari, di prevenzione dei rischi e di risanamento a lungo termine siano condotte nei luoghi e nei tempi opportuni? - Quali sono le sfide da affrontare e quale contributo possiamo dare affinché si riesca a vincerle? Organizzate la vostra sessione di racconti, confrontandoli con le storie pubblicate sul sito dedicato all’Anno europeo per lo sviluppo 2015, nella sezione “Storia della settimana” che potete trovare alla pagina: https://europa.eu/eyd2015/it/stories. 2. DIBATTITI E SEMINARI (max. 45 minuti, compresi 15 minuti di attività propedeutica) Questa è la struttura proposta per un dibattito specifico, con tanto di cronoprogramma ideale su un determinato tema, da tenersi dopo la lezione introduttiva sopra illustrata e la raccolta dell’opportuno materiale informativo. La data programmata dovrebbe essere annunciata almeno due settimane prima, al termine della lezione introduttiva sull’argomento e suddividendo gli studenti in 2 gruppi (uno favorevole e l’altro contrario), in modo che abbiano tutto il tempo di eseguire ulteriori ricerche sul tema e di preparare una serie di argomentazioni da utilizzare nel corso del dibattito. Ad ogni modo, a seconda della lunghezza della lezione e/o dell’età, del livello di preparazione e dell’interesse degli studenti, potrete modificare l’ordine proposto e la discussione per focalizzare l’attenzione su un altro evento di attualità scelto dai notiziari o da altre fonti. Obiettivi di apprendimento e risultati attesi Accrescere la consapevolezza dello studente sul tema in oggetto – principali questioni legate al tema, situazione attuale nell’Unione Europea/nei paesi in via di sviluppo, azioni dell’Unione volte ad un miglioramento delle condizioni, risultati attesi, potenziali interventi. Stimolare il pensiero critico tra gli studenti – aiutare gli studenti a formarsi un’opinione sul tema, presentando tutte le informazioni rilevanti e mettendoli in grado di trarre conclusioni; stimolarli e offrire contro-argomentazioni, in modo tale che si sentano coinvolti nel sostenere l’argomento in discussione. Chiedere agli studenti di presentare e argomentare i diversi aspetti e le sfide correlate al tema, nonché le possibili azioni che possano segnare una differenza: o migliorando la situazione economica, sociale e politica attuale destinata ad incidere direttamente sulla problematica in esame; o contribuendo ad estendere le tutele legali e partecipando agli sviluppi della politica futura; o migliorando il rispetto dei diritti e dei valori umani nel loro ambiente, ma anche sensibilizzandoli maggiormente sull’importanza di sostenere il tema sia nell’Unione Europea che nei paesi in via di sviluppo. Presentare i risultati delle discussioni incentrate sul tema. Argomenti proposti: 1. L’Unione Europea, insieme con i suoi Stati membri, deve rimanere il principale donatore di aiuti umanitari al mondo? 2. Il fatto di vincolare gli aiuti umanitari a paesi stranieri al rispetto di clausole politiche o di altra natura è da considerarsi ingiusto o può essere giustificato in base alle circostanze? 3. Ritenete che l’Unione Europea goda di una posizione più favorevole all’erogazione di aiuti umanitari ai paesi in via di sviluppo rispetto ai singoli governi nazionali? 4. Pensate che sia basilare garantire che le popolazioni dei paesi in via di sviluppo diventino via via più preparate, in modo che riescano a resistere e a far fronte più efficacemente alle recenti calamità a cui l’umanità ha dovuto assistere? Ritenete che ciò determinerebbe una riduzione del fabbisogno di aiuti nel lungo periodo? Ciò che occorre: • Un moderatore, addetto anche a controllare i tempi degli interventi (insegnante) • Metà della classe con un relatore designato per le argomentazioni a favore • Metà della classe con un relatore designato per le argomentazioni contrarie L’attività propedeutica (max. 10-15 minuti): Prima di iniziare il vero e proprio dibattito, concedete ai gruppi 10-15 minuti di tempo affinché preparino e raccolgano tutte le argomentazioni elaborate ed eleggano il loro oratore. • L’insegnante dovrà accertarsi che venga rispettata la composizione dei 2 gruppi definita durante la lezione introduttiva. Ciascun gruppo assisterà l’oratore prescelto nel preparare e strutturare i punti chiave e le argomentazioni finali. • Gli studenti devono aiutare a sviluppare argomentazioni convincenti per il proprio gruppo, che siano d’accordo o meno con l’orientamento sostenuto. Il cronoprogramma del dibattito (max. 30 minuti): • • • • Il moderatore (insegnante) apre il dibattito e presenta i primi due oratori (1 minuto). Ogni oratore avrà 4 minuti a disposizione per presentare le proprie argomentazioni. Cominceranno gli oratori a favore, seguiti dagli oratori dell’opposizione (8 minuti). Il moderatore (insegnante) concede la parola alla classe (1 minuto). Tutti possono rivolgere domande, esporre argomentazioni a favore o contro, mentre il moderatore (insegnante) gestisce il tempo. Gli oratori e i membri delle squadre saranno invitati a presentare informazioni basate su risultati di ricerca anziché esprimere semplici opinioni personali (10 minuti). Alla fine del dibattito, il moderatore (insegnante) chiederà di votare per alzata di mano a favore o contro la mozione, dopodiché comunicherà i risultati della votazione ed esprimerà alcune considerazioni generali finali (10 minuti).