La Struttura Istituzionale
della Produzione
Cooperazione, reti e formazione di
capitale sociale
Le domande: quali …

…Imprese?




…Mercati?

“mercato” o “mercati”: quali sono le forme transattive ?

È la “concorrenza” o il “monopolio” a favorire lo sviluppo?
…Istituzioni?




Le imprese sono tutte uguali?
C’è un tipo di impresa più favorevole allo sviluppo?
Si può parlare di struttura istituzionale della produzione?
Istituzioni “pubbliche” o “private”?
Se le istituzioni sono delle “regole” condivise si può parlare di
concorrenza?
…Culture?

È possibile immaginare comportamenti sociali più favorevoli allo
sviluppo?
Geografia del corso
Tecniche
Cooperazione
Integrazione
Beni Pubblici
Organizzazione industriale
Imprese
Distretti industriali
e globalizzazione
Il sistema
agroindustriale
Esempi empirici:
•Agrindustria
•Cooperazione
Reti
Istituzioni
Costi transattivi
Contratti
Processi
Cultura economica: realtà e miti

Impresa


Possiede l’informazione su tecniche e opportunità
Massimizza il profitto

Mercato

Garantisce la simmetria delle informazioni
 Regola i comportamenti devianti
Istituzioni
 Incentivano, difendono e premiano le azioni individuali
 Garantiscono il perfetto funzionamento del mercato

Impresa e sviluppo:
i miti

La grande impresa









Economie di scala
Programmazione
R&S
Formazione prof.
Stabilità
Crescita
Conquista dei mercati
Controllo del conflitto
Sopravvivenza

La piccola impresa






Minori immobilizzi
Flessibilità
Capacità innovativa
Partecipazione
Non conflittualità
Selezione naturale
Impresa e ambiente economico

La grande impresa

Punti di forza:
Mercato vasto
 Sistema finanziario
articolato

La piccola impresa
 Punti di forza:
Bassa regolazione
 Bassi costi sociali


Regolazione
istituzionale
 Punti di debolezza:

Mediazione politica
 Mediazione sindacale

Mercati articolati
 Punti di debolezza:

Sistema giuridico
efficiente
 Infrastrutture
 Beni pubblici

Il puzzle dello sviluppo
Imprese
Mercati
Contratti/Istituzioni
Cultura
Problematiche dello sviluppo





Lo sviluppo è un processo
E’ necessario essere consapevoli delle distorsioni associate
Esiste un problema di coordinamento tra fasi e agenti
L’informazione deve essere redistribuita
Essendo un fenomeno di cambiamento:


Non può essere trattato con ipotesi di equilibrio statico
Fattori marginali possono diventare importanti

Le complementarità debbono essere controllate e valorizzate

Lo sviluppo ha bisogno di tempo (fasi di transizione)

Gli squilibri sono fondamentali nel processo di
apprendimento (processi diacronici)
Esempio:
la fabbrica del cioccolato

Quale sarà la funzione di produzione?








Fattori
Tecniche
Contratti e normativa
Dimensioni minime
Dimensioni massime o ottime
Livello della domanda
Struttura del settore
Localizzazione / commercializzazione
Adesso tocca a voi: costruite una funzione di
Georgescu
Roegenal
lo cioccolato
ha definito il …..
produzione
di torte
“complesso del Flusso”:
…. si ricorderanno
già la
degliSo
“ingredienti”
risposta
cheessere
mi
che
debbono
daranno ……
trasformati
…. esarà
si
probabilmente
scorderanno
degli
una rispostae
“strumenti”
… del
delle errata
“regole”
loro utilizzo …
…ma siete in buona compagnia:
R.Frank, Microeconomia, McGraw Hill, p. 275
Definizione di Funzione di Produzione
R.Frank, microeconomia, McGraw Hill, p. 275
L’attività imprenditoriale:
“Il processo di organizzazione, gestione
e assunzione di responsabilità di
un’impresa economica
Teoria dei processi
Il concetto di “processo”


Il processo economico è un “frammento” di
tempo storico; quindi:
Deve essere sempre definito con due parametri:
Un intervallo temporale di durata
 Un confine “spaziale” che renda possibile
riconoscere il contesto (spazio geografico, contesto
istituzionale, sequenza di operazioni); un confine che
renda possibile separare ciò che appartiene al
processo, da quello che è estraneo

Rappresentazione analitica dei
processi di produzione

La rappresentazione grafica di ogni processo
produttivo per la produzione di beni e servizi
può essere schematizzata:
Definizioni:



Fattori flusso (fi, fo): sono i fattori che entrano nei confini del
processo ma non escono (ad esempio, materie prime ed
energia) (fi); oppure, al contrario, escono solamente (fo): ad
esempio, prodotti destinati al consumo, o a trasformarsi in
inputs di altri processi, oppure scarti di lavorazione.
Fattori Fondo (FF): entrano nel processo ed erogano servizi
produttivi nel periodo della loro presenza secondo un piano
di coordinamento; la loro uscita dal processo è regolata –
oltre che dal piano – da vincoli tecnici e da accordi
contrattuali.
Fondo di Processo (FP): beni materiali e immateriali in
trasformazione o di supporto alle lavorazioni; un aggregato
che rimane sempre all’interno del processo non attraversando
mai i suoi confini.
Un esempio di processo produttivo:
una torta al cioccolato

Fattori Fondo:





Fattori Flusso:



Utensili
Nonna
Cucina
Forno
Ingredienti input: (zucchero, farina, cacao, uova, energia)
Torta (scarti: carta, gusci, ecc.)
Fondo di processo:

Mix di tutti fattori: materia in trasformazione e servizi
Funzionale di produzione: Fattori Fondo
1
0,9
0,8
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
Forno
Cucina
Nonna
Utensileria
0
0.00
0.05
0.10
Utensileria
0.15
0.20
0.25
Nonna
0.30
0.35 0.40
Cucina
1.00
0.45 0.50 0.55
Tempo
Forno
Grado di utilizzo
0,7
Funzionale di produzione: Fattori
Flusso
1
0,9
Tasso di trasformazione
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
Uova
Cacao
Zucchero
Farina
Gas
60
57
54
51
48
45
42
39
33
36
Tempo
30
27
24
21
18
15
12
9
6
3
0
0
0,1
Torta
Funzionale di produzione:
Fondo di Processo
Grado di "maturazione"
100%
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
Tempo
Energia elettrica
Farina
Uova
Zucchero
Cacao
Aspetto
60
Fattori
Aspetti tecnici
Aspetti contrattuali
Fattori
Flusso
(fi, fo)
Tutti i fattori di questa classe entrano
nei confini del processo ma non escono
(materie prime); oppure, al contrario,
escono solamente (prodotto, scarti di
lavorazione).
I fattori fi entrano nel processo produttivo
attraverso un trasferimento permanente dei
diritti di proprietà o per consumare direttamente i servizi dei Fattori Fondo presenti
nel processo di riferimento. I diritti di proprietà sui fo (prodotti materiali, corrispettivi
per i servizi e scarti di lavorazione) sono
stabiliti dalle istituzioni giuridiche e dagli
accordi contrattuali.
Fattori
Fondo
Tutti i fattori di questa classe entrano
nel processo per erogare servizi produttivi; il loro tasso d’utilizzo è legato alla
sequenza ordinata (irreversibile) delle
operazioni tecnicamente necessarie.
I Fattori Fondo sono ceduti, entro i limiti
dell’esecuzione del processo, all’agente organizzatore. Le modalità del loro utilizzo
sono regolate, sia da istituzioni contrattuali
accettate da tutti gli agenti (CCNL, divieto
d’impiego di minori, regolamenti di tutela
dell’ambiente, lunghezza della giornata lavorativa, ecc.), sia da accordi privati di lungo periodo.
Il Fondo di Processo è costituito dai beni materiali e immateriali in trasformazione o di supporto alle lavorazioni; un
aggregato che rimane sempre all’interno
non attraversando mai i confini del processo; la sua composizione, forma, entità e modalità di utilizzo sono specificamente legati a quel particolare processo
produttivo.
Il Fondo di Processo è di proprietà di chi
esercita i diritti legali di controllo sul processo; data la sua specificità tecnica, in generale, non è alienabile senza una rilevante
perdita di valore economico.
(FF)
Fondo
di processo
(FP)
Riassumendo …..
Fattori
Aspetti tecnici
Aspetti contrattuali
Fattori Flusso Entrano o escono,
ma non possono
(fi, fo)
entrare e uscire
Sono comprati o
venduti in modo
definitivo
Fattori Fondo Entrano ed escono
dal processo per
(FF)
Sono affittati da un
agente contrattuale
responsabile del
coordinamento
Rimane nel processo
Fondo di
processo (FP) ed è caratterizzato da
Non è alienabile senza
gravi perdite di valore
(Bene Pubblico)
erogare servizi,
alta specificità
I costi totali di un processo

Fattori flusso





Proporzionali rispetto a Q
Indipendenti da t0 , tk
Fattori Fondo

Q
€
Proporzionali a t0 , tk
Fissi rispetto a Qprogrammato
Fondo di Processo

€
Costo totale ( fi+  FF)
Qp Q
€
Q
I costi medi di un processo

Fattori flusso



Costanti rispetto a Qeffettivo
Indipendenti da t0 , tk
Fattori Fondo



€
€
Inversamente prop. a Qeffettivo
Dipendenti da contratto per t0 , tk
Fondo di Processo

Qe Q
Costo totale medio Cm= -1(Qe)
€
Qe Q
Qe Q
Riassumendo:





La definizione dei processi è possibile solo introducendo la
dimensione temporale
La dimensione temporale fa emergere l’organizzazione
L’organizzazione rende specifici fattori produttivi generici:
dunque indispensabili a quel processo in cui svolge la sua
azione
L’organizzazione scrive la storia dei fattori produttivi:
determina se, quando, come, con grado d’intensità, e in
sincronia con chi verranno utilizzati i fattori della
produzione
L’organizzazione rende dunque i fattori indivisibili rispetto al
processo che attiva
Integrazione di
processi e dimensione
dell’impresa
Teoria dei costi
Organizzazione e costi in
un’interfaccia tecnologica
Addetti
3
2.5
2
Ipotesi:
WL = 100€
Qmax = 10 unità
U = 0.666
Tempo contrattuale
di presenza fisica
nel processo
1.5
1
Costo medio del fattore-fondo Lavoro
0.5
100
0
80
1
2
3
4
5
6
Giornata Lavorativa
7
8
60
40
20
0
1
2
3
4
5
6
Quantità
7
8
9
10
“Somme” di processi:
Somma (+) e Integrazione ()

=

=
CP1   CP2   CP1  P2 
CP1   CP2   CP1  P2 
Attivazione in successione(A) e in parallelo (B)
di interfacce tecnologiche (processi elementari)
Andamento dei costi
Costi Medi
Successione 30
25
Parallelo 30
20
15
10
5
0
0
5
10
15
Unità prodotte
20
25
30
8
7
6
5
4
3
2
1
1
2
3
4
5
6
7
8
1
2
3
4
5
6
7
8
Ore (Tempo Organizzativo)
Lotti di produzione = 80
Integrazione dei processi “in linea”
(il sistema di fabbrica)
Andamento dei costi per
dimensione e grado di utilizzo
Successione 30
Parallelo 30
Linea 40
linea 80
Costi medi
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
0
20
40
Unità prodotte
60
80
Modello linea-parallelo
E
D
C
2
2
B
A
1
2
3
4
5
6
7
8
1
1
0
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Andamento dei costi per tipologia
organizzativa
Successione 30
Costi Medi
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
Parallelo 30
Linea 40
linea 80
10 addetti * 100€ =
1000€ Costi Totali
1000€ / 240 torte =
4.17€ Costi medi
Linea-par. 120
Linea-par. 240
0
50
100
150
Unità prodotte
200
…e se si potesse licenziare?
Addetti
3
2.5
2
1.5
1
Ipotesi:
WL = 100
Qmax = 10 unità
U = 0.666
Tempo contrattuale
di presenza fisica
nel processo
Costo Medio:
10€
giornata
0.5
0
1
2
3
4
5
6
Addetti
3
2.5
2
7
8
Ipotesi:
WL = 10 all’ora e cottimo
Qmax = 10 unità
U = 0.666
Tempo contrattuale
di presenza fisica
nel processo
1.5
? 4,17 €
Costo Medio:
1
0.5
Dimostrazione
0
1
2
3
Ora
4
5
6
7
8
1.
ABCDE (1 impresa con 10 addetti);
2.
AD+C+BE (2 imprese con 4 addetti e una impresa da 2)
3.
Modello
linea-parallelo
AB+C+DE (2 imprese con 4 addetti e una impresa da 2);
4.
ABC+(D,E), (1 unità con 6 addetti e due imprese autonome nelle
lavorazioni a valle;
5.
(A,B)+CDE, (1 unità con 6 addetti integrata a valle e due imprese
autonome, da 2 addetti ciascuna, specializzate nelle lavorazioni a monte;
6.
A+B+C+D+E (5 imprese con 2 addetti)
D
E
C
2
2
A
1
B
2
3
4
5
6
7
8
1
1
0
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Divisione del lavoro e dimensione teorica delle unità
1.
ABCDE (1 impresa con 10 addetti);
2.
AD+C+BE (2 imprese con 4 addetti e una impresa da 2)
3.
AB+C+DE (2 imprese con 4 addetti e una impresa da 2);
4.
ABC+(D,E), (1 unità con 6 addetti e due imprese autonome nelle
lavorazioni a valle;
5.
(A,B)+CDE, (1 unità con 6 addetti integrata a valle e due imprese
autonome, da 2 addetti ciascuna, specializzate nelle lavorazioni a monte;
6.
A+B+C+D+E (5 imprese con 2 addetti)
Numero di Unità
14
12
12
10
8
6
6
4
2
2
1
0
Unità con 2 addetti
Unità con 4 addetti
Distribuzione empirica?
Unità con 6 addetti
Classi di addetti
Unità con 10 addetti
I costi dell’integrazione

Teoria classica:
Rendimenti decrescenti di scala
 Effetti esterni


Teoria in discussione:

Costi della divisione del lavoro
Interni
 Transattivi

Processi diacronici
 Vincoli istituzionali

Tipologie di processi

Processi industriali/manifatturieri (sincronici)





Manipolabili organizzativamente
Facilmente integrabili, quindi:
Forti innovazioni di processo e/o prodotto
Economie di scala e di scopo
Processi non industriali e/o servizi (diacronici)





Vincoli organizzativi di attivazione
Scarsamente integrabili, quindi:
Innovazioni di processo e/o prodotto molto lente
Limitate dimensioni della domanda raggiungibile, quindi:
Principalmente economie di scopo, scarse economie di scala
Perché alcuni processi hanno
costi di integrazione più alti?




Perché “saturano” l’utilizzo dei fattori fondo
Perché sono caratterizzati da vincoli naturali
Perché sono caratterizzati da vincoli strutturali
Perché sono destinati alla produzione di
“servizi”
Esempio:
Analisi del processo produttivo dei servizi



Fattori flusso (fi, fo): sono i fattori
che entrano nei confini del
processo ma non escono (fi);
oppure, al contrario, escono
solamente (fo)
Fattori Fondo (FF): entrano nel
processo ed erogano servizi
produttivi nel periodo della loro
presenza secondo un piano di
coordinamento.
Fondo di processo (FP): beni materiali
e immateriali in trasformazione o di
supporto alle lavorazioni; un
aggregato che rimane sempre
all’interno del processo non
attraversando mai i suoi confini.



Fattori flusso (fi, fo):
 Utenti (consumatori)
Fattori Fondo (FF):
 Vincoli nel piano di
coordinamento
Fondo di processo (FP):
 Scarsa accumulazione di
competenze e risorse
destinate
Esempio di un processo produttivo
“diacronico”: il trasporto merci
Outputs
Inputs
Utilizz
o
1
Lavoro e
Mezzo di Trasporto
(Fondi)
Utilizzo
1
1
Merce trasportata
(Flusso)
Merce da trasportare
(Flusso)
Lavoro e
Mezzo di Trasporto
(Fondi)
1
1
Carburante
(Flusso)
0
t1
t2
t3
T
0
t1
t2
t3
T
Effetti dell’integrazione dei
processi “diacronici” sui costi
medi totali: il trasporto
15
12
Costi medi successione
9
linea-parallelo
6
CT Trasporti
3
Costi medi linea
0
0
50
100
150
200
250
Effetti dell’integrazione dei
processi “diacronici”: aumenta il
costo del trasporto
15
Costi medi successione
12
9
linea-parallelo
6
CT Trasporti
3
Costi medi linea
0
0
50
100
150
200
250
I processi diacronici
Cicli Naturali
(es. stagionalità,
maturazione dei
prodotti)
Modalità di
Consumo
(es. servizi medici)
Dimensione dei
mercati
(es. volumi degli scambi e
qualità merceologica)
Non separabilità
spazio/temporale delle
fasi di produzione
(es. Edilizia, trasporti, ecc.)
Vincoli Strutturali
Processi
Diacronici
Vincoli Organizzativi
Variabilità esterna
(es. variazioni nei volumi e nelle
caratteristiche qualitative della
domanda)
Variabilità nelle
condizioni operative
(es. ricerca di flessibilità,
forte concorrenza)
Variabilità interna
(es. innovazioni di processo,
separazione/integrazione di
altre fasi del ciclo)
Relazione tra modelli organizzativi,
grado di utilizzo e costi
Costi Medi
Organizzazione dei processi elementari
Processi separati in successione (Serie)
Organizzazione in Parallelo
Organizzazione in Linea
Organizzazione in Linea-Parallelo
Divisione intertemporale del lavoro
Quantità
Fonte: M.Zuppiroli 1990, pag. 673
Combinazione e cambiamento di processi eterogenei:
grado di utilizzo della capacità produttiva e
dimensioni dell’impresa (schema Coase-Stigler)
Costi Medi
YT
Y1
Y2
Riassumendo:

Il processo elementare viene definito in base a molti
criteri, non necessariamente convergenti:





La sequenza tecnica delle operazioni
Le regole (istituzioni) contrattuali che regolano l’impiego
delle risorse
La concorrenza con altri agenti
La necessità di contrastare la variabilità della “domanda”
(concorrenza con altri agenti)
ridurre il grado d’incertezza nei risultati
Inoltre, l’integrazione dei
processi …






È necessaria per ridurre il sottoutilizzo dei fattori Fondo
impiegati (economie di scala e scopo)
Permette un maggior grado di specializzazione delle
risorse umane, fornendo un’assicurazione sui costi
legati alla stessa divisione del lavoro.
Consente l’accumulo di esperienze e abilità
Permette una maggiore sincronizzazione (e controllo)
delle operazioni di fasi diverse
Consente la formazione di beni pubblici a disposizione
degli agenti partecipanti al processo
Aumenta la probabilità di innovazioni di processo
Integrazione e costi di transazione



Nella moderna letteratura dell’impresa c’è un largo
accordo nel riconoscere ai costi di transazione (CT) un
ruolo fondamentale nella definizione dell’impresa
I confini di tutte le imprese si definiscono sempre dal
confronto tra i costi organizzativi (integrazione) e i CT
Non c’è accordo invece sulla natura di questi costi.
Esistono due linee di pensiero:


I CT sono costi provocati da comportamenti opportunistici
(Williamson)
I CT sono costi derivanti dalla difficoltà di modificare la
divisione sociale del lavoro (Coase)
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La Struttura Istituzionale della Produzione