Giornalino pensato e realizzato dai ragazzi della Scuola Secondaria di 1° grado “G. Pascoli” di CICCIANO Sito web: www.gpascolicicciano.it marzo/aprile 2010 E-mail: [email protected] 2° anno scolastico. Numero 3 - anche su facebook.com FOTOCOPIATO IN PROPRIO La scuola secondaria di 1° grado “G. Pascoli” di Cicciano presenta: “NON UNO DI MENO” PIANO INTEGRATO D’ISTITUTO, A.S. 2009/2010, PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013 Presentazione del Dirigente scolastico, prof.ssa Eva Ciccone Nel febbraio 2009 a Cicciano aveva inizio la campagna elettorale per l’elezione dei membri del Consiglio Comunale dei ragazzi. Questo ci ha permesso di manifestare le nostre idee e di partecipare alla vita sociale e politica del nostro paese. Da ciò è derivato l’interesse per lo studio della Costituzione . Tutto è iniziato dall’ intervista a Valentino Mazzariello, il nostro sindaco junior, sulle tematiche affrontate l’anno scorso. Lo scopo è stato quello di affrontare problematiche riguardanti il nostro paese e le difficoltà degli adolescenti. Tutti ci siamo accorti che certe cose non vanno bene, perciò ci siamo chiesti: “Cosa possiamo fare se le cose non vanno bene nella società in cui viviamo?”. Sicuramente questo accade perché la Costituzione non viene rispettata. Allora ci siamo detti :”Scorciamoci le maniche” e vediamo cosa possiamo fare. Abbiamo deciso di approfondire lo studio di alcuni articoli della Costituzione. Abbiamo studiato quelli che secondo noi sono risultati più importanti, poi li abbiamo commentati facendoci chiarire dagli insegnanti il vero significato. Dopo aver svolto queste attività, durante il laboratorio, abbiamo realizzato dei cartelloni per illustrare il significato degli articoli. Abbiamo anche scritto delle poesie sulle tematiche trattate in particolare sul concetto di cittadinanza e sul concetto di libertà e i nostri lavori sono stati poi raccolti in un opuscolo. Alcuni nostri compagni insieme alle insegnanti hanno realizzato una breve drammatizzazione sui problemi dello Stato Italiano. La scena è ambientata in un programma televisivo dove le persone comuni si lamentano per la mancanza di lavoro e di spazi verdi nella loro città. A un certo punto arrivano dei ragazzi nello studio televisivo e si lamentano perché vogliono imparare dai “grandi”, ma i grandi non gli danno più fiducia perché sono inadatti al loro compito. Allora i ragazzi li allontanano dal potere ed eleggono persone nuove (i giovani) che vogliono rispettare le leggi della Costituzione. E chi sbaglia, paga… Alfieri Angela e Somelli Miryam La Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Pascoli” di Cicciano ha già beneficiato, nell’anno scolastico 2007/2008, dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo (FSE) per la realizzazione di iniziative di formazione a favore dei docenti di matematica e scienze (Obiettivo B Azione 1) ed a favore degli allievi per il miglioramento delle competenze di Matematica e Scienze (Obiettivo C Azione 1). È stato altresì finanziato, nell’ambito del Fondo Europeo Sviluppo Regionale (FESR Obiettivo B1), la dotazione e l’allestimento di un Laboratorio scientifico. I risultati positivi delle iniziative, specie l’entusiasmo delle classi per le attività connesse al laboratorio scientifico e le competenze acquisite dagli studenti, ha indotto l’anno scorso la nostra Comunità scolastica a voler richiedere ulteriori finanziamenti dei fondi FSE e FESR. Dopo aver condotto un’ attenta analisi dei risultati conseguiti dagli allievi specialmente nelle discipline prese in esame dal PISA-OCSE, Italiano, Inglese, Matematica e Scienze ed essersi interrogato sulle motivazioni intrinseche delle insufficienze rilevate nelle discipline ed, inoltre, anche nell’area del Comportamento, ha ritenuto necessario attivare iniziative di formazione per docenti, alunni e genitori disponibili, impiegando le risorse messe a disposizione dall’Europa, mediante i PON. La Comunità Scolastica ha, quindi, elaborato il “Piano Integrato di Istituto” per potenziare gli interventi per le Annualità 2009/2010 e 2010/2011. Il Pasquino è il giornalino dei ragazzi della Scuola secondaria di 1° grado “G. Pascoli” di Cicciano, realizzato con l’adesione al PROGETTO “Scuole Aperte” www.gpascolicicciano.it [email protected] il Pasquino è anche su facebook.com L’idea formativa di fondo è quella di una scuola secondaria di primo grado che si propone di garantire a tutti gli allievi competenze ampie e sicure per il raggiungimento di una relazione educativa efficace e finalizzata allo sviluppo della persona e del cittadino. Tale relazione diventa funzionale all’acquisizione consapevole di contenuti e si realizza attraverso: competenza linguistica, centrale al sistema dei saperi; metodologia della ricerca che sviluppa le capacità di ragionamento e di sintesi; confronto critico, che rende la Scuola luogo privilegiato di crescita e di scambi costruttivi. In questo contesto il lavoro in classe, l’orientamento e l’autovalutazione, l’innovazione didattica, tecnologica e per progetti si collocano come processi fondamentali per la realizzazione di un modello formativo mirato alla centralità della persona e alla formazione integrale dello studente, nonché al rafforzamento di conoscenze e abilità di base al termine del primo ciclo in tutte le aree disciplinari. In questo modo si possono raggiungere le seguenti finalità ◊ Garantire il successo formativo; ◊ Guidare ad un armonico passaggio dall’infanzia all’adolescenza; ◊ Rafforzare l’autostima in un quadro realistico; ◊ Orientare attraverso le discipline, fine e mezzo del processo formativo. Segue a pag 2: il Progetto 2009/10; 2010-11 LA REDAZIONE S. Antonio Abate: storia, iconografia e tradizioni nel napoletano e nell’ agro nolano a cura di Angelo Rainone Il 17 Gennaio, nel calendario romano - cattolico, ricade la festa di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali. Nella vita del santo, però, non c’è niente che possa accomunarlo alla vita rurale, ai campi e tanto meno al bestiame. Antonio Abate è considerato, infatti, il patriarca del monachesimo. Nacque a Coma, nell’Alto Egitto, tra il 251 e il 256 d. C., da ricchi genitori cristiani e all’età di venti anni si ritirò in una tomba scavata sul fianco di una montagna vicino al luogo natale e visse da eremita. Attorno al 305 fondò una comunità nel Fayum e poco dopo un’altra nel Pispir. Fu lui a dare inizio alla vita monastica, pur non dotandola di regole precise. Iconograficamente Sant’Antonio Abate viene di solito rappresentato come un vecchio monaco, dalla fluente barba bianca, avvolto in una tunica bianca e mantello scuro, con cintura di cuoio e la lettera Tau sul lato sinistro del mantello. Molti si chiederanno “Perchè spesso ai piedi del Santo è raffigurato un maialino. Cosa c’entra il maiale che per i cristiani è, tra l’altro, simbolo del male?” Secondo gli studiosi, all’inizio si trattava di un cinghiale, attributo del dio celtico Lug, venerato in Gallia ma che compare anche nelle saghe irlandesi, ritratto come un giovane che tiene tra le braccia questo animale. Lug era il dio del gioco e della divinazione, era colui che risorgeva con la primavera, figlio della Grande Madre celtica cui erano consacrati i cinghiali e i maiali, come alla romana Cerere. Per i Celti era davvero importante, tant’ è vero che portavano l’emblema di un cinghiale sugli stendardi e sugli elmi. Poiché le reliquie del Santo erano giunte in Francia, i primi cristiani celti trasferirono nel Santo gli attributi del dio pagano e nelle leggende di Sant’Antonio Abate ecco che s’inserisce il cinghiale, diventato poi maiale per estirpare il ricordo precristiano. Da allora nacquero due leggende per cristianizzare gli emblemi: la prima racconta che il cinghiale-maiale fosse il diavolo che, sconfitto da Antonio che aveva resistito alle tentazioni, è destinato a seguirlo docilmente; la seconda dice che un giorno il Santo guarì un maialino e da quel momento questi lo seguì fedele come un cane. Ma fra tutti i simboli legati al santo, il fuoco è il più importante. Questo appare nelle rappresentazioni del Santo e può essere ricollegato all’azione di Sant’Antonio contro il male oppure alla guarigione dalla malattia dell’ergotismo, detto appunto anche "fuoco di Sant’Antonio", che fu nel Medioevo una delle malattie più temute che periodicamente mieteva numerose vittime. Si trattava di una intossicazione di origine alimentare che provocava un senso d’intenso bruciore ed il disseccamento dei tessuti e la cancrena. Scomparso l’ergotismo, il fuoco di Sant’Antonio indicò l’herpes zoster, un’affezione che colpisce le cellule nervose e si manifesta con fenomeni epidermici localizzati lungo il percorso dei nervi. Una fra le cure di queste malattie era il grasso del maiale. Inoltre con l’affermarsi del Cristianesimo, i riti pagani della benedizione dei campi e del bestiame, che nell’antica Roma avevano luogo tra Gennaio e Febbraio, trasmigrarono nella nuova fede. Poiché sembra che il Santo sia morto veramente il 17 Gennaio, la data di commemorazione di Antonio Abate si è trovata nelle vicinanze di questi antichi riti romani,così gli antropologi Segue dalla prima pagina Il progetto PON 2009/2010 – 2010/2011 Lo scopo dichiarato del Piano, per tali motivi, è quello di ridurre, nell’annualità relativa all’ a.s. 2009/2010, del 45% le insufficienze per la comunicazione in Italiano e in Inglese; recuperare e/o migliorare le competenze in Matematica, Scienze e Tecnologia. Nell’annualità 2010/2011 ci si proporrà di ridurre di un ulteriore 45% la percentuale di insufficienze nelle stesse discipline attestando le carenze su valori entro il 5-10% del totale degli allievi frequentanti le varie classi. Sulla base di queste analisi si indica come si articola il Piano Integrato: A) n. 1 modulo “S.O.S. italiano - Giochiamo con la lingua italiana” riservato ad un gruppo di 15 alunni delle classi prime. Durata h. 50 n. 1 modulo : “S.O.S. italiano - Passeggiata tra le parole”. riservato ad un gruppo di 15 alunni delle classi seconde. Durata h. 50 I moduli si prefiggono il recupero delle conoscenze di base in italiano, relativamente alla lingua parlata, alla produzione scritta e, soprattutto, alla riflessione linguistica. B) n. 1 modulo “S.O.S. Matematica. Giochiamo con i numeri” per un gruppo di 15 allievi delle classi prime. Durata h. 30 n. 1 modulo “S.O.S. Matematica - Matematica?...no problem!” per un gruppo di 15 allievi delle classi seconde. Durata h. 30 Ci si propone di sviluppare, consolidare e potenziare la capacità di comprendere e di esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali e concrete. C) Per quanto riguarda la lingua straniera Inglese sono stati attivati i seguenti moduli: n.1 - modulo formativo “S.O.S. lingua inglese – I’am” per il recupero delle conoscenze di base nelle classi prime per un gruppo di 15 allievi. Du- spiegano il motivo per cui in questo giorno gli animali vengono benedetti sui sagrati delle chiese a lui dedicate. La festa di Sant’Antonio Abate è ancora oggi celebrata seguendo antichi riti in molte località italiane ed in modo particolare in Campania e in Abruzzo. Nella nostra regione i riti in onore del protettore degli animali sono strettamente legati al Carnevale, non a caso c’è il proverbio “Sant’Antuono maschere e suon”, infatti l’ inizio del periodo carnevalesco è proprio il 17 Gennaio. La festa, oltre che nelle zone ad economia fortemente agricola, quindi legate all’allevamento, viene celebrata anche a Napoli. In città i festeggiamenti avvengono nel quartiere alle spalle di Via Foria, detto dai napoletani "‘o buvero ‘e Sant’Antuono" per la presenza della chiesa omonima. Dalle prime luci dell’alba, si assiste ad una processione di persone intenzionate a far benedire se stessi e i loro animali. Ma è la sera è il momento più suggestivo della festa.: dopo la celebrazione eucaristica, la statua di Sant’Antonio Abate viene portata lungo le strade del rione; durante la processione, al grido "menate, menate", da ogni finestra vengono calati tutti gli oggetti di legno che non servono più. Nel frattempo, si prepara una vampa di fuoco, detta "‘o cippo" oppure "‘o fucarone", il cui orario di accensione è fissato per le 19:00. Il fuoco può essere ricollegato sia all’azione del Santo contro il male che alla guarigione dalla malattia dell’ herpes zoster, affezione curate con il grasso del maiale. Nei comuni non solo della provincia partenopea, come Sant’Antonio Abate nel Vesuviano, Bacoli nei Campi Flegrei e Cicciano nel Nolano, ma anche del Cilento, i festeggiamenti si protraggono per più giorni. Da buon ciccianese ne approfitto per approfondire le tradizioni ciccianesi. Preceduti da una novena, i festeggiamenti iniziano il sabato sera con i fucaroni, si ballano tammurriate e tarantelle, creando così un momento di grande integrazione per la popolazione. Durante la Domenica successiva al 17 il Santo viene portato in processione per alcune zone del paese, mentre il Lunedì mattina la processione continua per la restante parte del paese. Questo perché il cammino è interrotto continuamente dallo sparo di fuochi d’ artificio. La processione è seguita da un carretto che raccoglie tutto ciò che i cittadini offrono al Santo, dagli animali, al vino e agli alimenti, che poi di sera saranno venduti all’asta. Sempre di sera i ciccianesi vanno a “turniare” intorno alla chiesa, recitando il Padre Nostro, per ottenere la benedizione del Santo. Oggi, in una società fortemente dominata dalla tecnologia, la simpatica figura di Sant’Antonio Abate si ripropone come simbolo del rispetto per il mondo animale e non può non farci riflettere sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente. All’uomo Dio ha affidato il dominio su tutto il creato; ciò non significa però che l’essere umano può dissipare le risorse e stravolgere gli equilibri del pianeta in cui vive; semmai agire in modo da consegnarlo migliore alle generazioni future, seguendo proprio l’esempio di Sant’Antonio Abate. rata h. 30 n.1 modulo “Inglese, no problem” per un gruppo di 15 alunni delle classi seconde. Durata h. 30. Con l’attivazione di questi moduli si intende recuperare le conoscenze di base e ampliare le competenze linguistiche per gli alunni delle future classi seconde e terze. D) Nell’ambito d’azione B1 C e B/1B, sono state, richieste le dotazioni di due laboratori: un “Laboratorio per l’apprendimento delle competenze in campo linguistico e musicale”, quale ulteriore strumento di integrazione degli alunni nel tessuto scolastico e sociale, ed un “Laboratorio linguistico, corredato di strumenti e sussidi per l’apprendimento delle competenze di base in lingua inglese”, considerato il pluralismo linguistico in cui vivono attualmente i ragazzi. E) Per approfondire la conoscenza delle metodologie per la didattica individualizzata è stato richiesto e finanziato un percorso formativo, previsto dall’Obiettivo B Azione 4, sulle strategie per il recupero del disagio scolastico e socio-relazionale. Il modulo formativo della durata di 50 ore ha per titolo “Non uno di meno - PNL: il vero senso della comunicazione”, ed è riservato ai docenti interessati anche di altre scuole del territorio circostante in una visione di sussidiarietà e partnerariato delle realtà scolastiche inserite nello stesso contesto territoriale. La Comunità Educante della Scuola secondaria di 1° grado “G. Pascoli” è consapevole nel sostenere che spetta a noi adulti, uomini e donne di scuola, essere responsabili dell’avvenire dei nostri allievi. Dobbiamo essere in grado di istruirli ed educarli in maniera autonoma e consapevole, agevolando il loro percorso formativo per un inserimento corretto e avveduto nella società civile. Il Dirigente scolastico, prof.ssa Eva Ciccone I LOVE (tempo) PROLUNGATO: Per non dimenticare la SHOAH La parola a chi l’ha frequentato “Per i morti è troppo tardi , ma non lo è per i vivi “ (Wiesel) Da molti anni nella scuola media G. Pascoli di Cicciano si attua un orario scolastico “particolare”: IL TEMPO PROLUNGATO. Questo TEMPO SCUOLA si compone di 36 ore settimanali, ovvero, due volte a settimana le classi a tempo prolungato escono alle 16,15 anziché alle 13,15. Ovviamente gli alunni mangiano a scuola, grazie al ristorante “ Il Caribù”, che porta il cibo. Le ore in più rispetto all'orario standard (30 ore) sono dedicate ai laboratori. Vi sono diversi tipi di laboratori a seconda dell'anno scolastico che si frequenta. Le classi che quest'anno frequentano il tempo prolungato sono le seguenti: 1D, 2D, 3D, 1C e 1H. Gli alunni di queste classi frequentano un'ora di recupero e una di dopo-mensa obbligatoria; inoltre, ognuno ha la facoltà di poter scegliere i laboratori che più gli interessano. Per esempio, le classi terze possono scegliere fra: Informatica, computer grafic, drammatizzazione, inglese,laboratorio scientifico e latino. Io frequento il tempo prolungato e, a mio parere l'idea non è male, anzi, dopo i tre anni trascorsi, posso dire di aver fatto una scelta giusta. Le ore in più a scuola non sono mai un “tempo perso”. I laboratori sono sicuramente un arricchimento dell’offerta scolastica e, soprattutto se scelti dagli alunni, rappresentano un’occasione di approfondimento in particolari campi di interesse. Comunque sono belle esperienze e, quindi, consiglio a tutti i ragazzi di quinta elementare di scegliere il tempo prolungato perché i laboratori sono interessanti ed istruttivi; i professori non sono severi (come nelle ore di mattina) e noi allievi impariamo cose in più che ci serviranno nel futuro della nostra vita. Perciò: I love (tempo) prolungato. A cura di De Stefano Manuel, 3 D tempo prolungato L’angolo della poesia Diritti e doveri Quando i diritti non vengono rispettati, la cattiveria ha i minuti contati: la Costituzione entra in azione e leva dai paraggi la disperazione. Ma c’è sempre un dovere Che tutti quanti Devono possedere. Diritto e dovere vanno a braccetto e devono avere lo stesso rispetto! Somelli Myriam (1E) La memoria ci può aiutare a vivere con dignità, onore e magari anche con gioia. Essa è speranza, e solo attraverso questa, si può cercare di lavorare perché noi giovani non cadiamo nella prede dell’ odio. Il 27 gennaio del 1945 il mondo conobbe la tragedia dei prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz. Dieci anni fa ci fu la volontà di istituire la giornata della memoria perché “nessuno dimentichi” e perché “mai più si ripeta” una tragedia simile contro l’umanità. Per questo a scuola abbiamo visto un film “Mi ricordo Anna Frank”, che rievoca gli anni terribili della dittatura nazista e della follia che colpì l’Europa. Inoltre abbiamo letto testimonianze di sopravissuti, nelle quali quest’ultimi raccontano a tutti noi il male che hanno subito o il dolore che hanno visto negli occhi di altri uomini, negli occhi dei loro fratelli. Infatti una delle testimonianze lette ci invita a capire che tutti siamo fratelli e la nostra patria è il mondo. Ed è grazie a queste testimonianze che oggi,il nostro mondo, in parte è migliorato. Infatti dopo quest’orrore, l’uomo emanò la Costituzione. In cui l’articolo tre,afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni sociali e personali. Quindi le loro testimonianze, nobili e commoventi,rappresentano un sacrificio che è stato compiuto anche per la nostra libertà e che noi abbiamo il dovere di non dimenticare. Consigli per “i non acquisti”: il fumo passivo Esposizione al fumo ambientale e rischi di asma nei bambini. Confermata la pericolosità del fumo passivo che nel caso dei bambini e una vera e propria violenza nei loro confronti. Oltre al tumore ai polmoni sono state associate diverse patologie al fumo passivo, tra cui malattie respiratorie,croniche e cardiovascolari,ridotto sviluppo polmonare e persino tumori celebrali nei bambini. Nuovi studi americani hanno dimostrato una relazione tra l’esposizione al fumo passivo e la presenza di cancerogeni contenuti nel tabacco addotti all’emoglobina nei globuli rossi. Un altro studio sempre fatto in America ha studiato l’associazione tra l’esposizione al fumo ambientale e l’acutizzazione di episodi di asma tra i bambini. A cura di Kristian Catuogno MICRO-interviste: Sport e dintorni… di Vincenzo Sodano Volendoci interessare dello sport a Cicciano e dintorni, abbiamo intervistato il presidente della Società Sportiva calcio Lanzaro, il signor Raffaele Lanzaro. La società, nata nel 2009, si interessa del calcio giovanile con una platea di allievi fino a 14 anni. 1)Quando è stata fondata la squadra? 1)E' stata fondata nel settembre del 2009. 2)Quanti ragazzi ci sono circa? 2)Ci sono circa 130 ragazzi e sono divisi in vari gruppi: primi calci, pulcini, esordienti e giovanissimi. 3)In base a questi ragazzi quanti allenatori ci sono? 3)Ci sono sei mister che coprono tutte le fasce d’età. 4)C'é un servizio di trasporto? 4)Si c'é una navetta con l'autista che passa a prendere i ragazzi e poi li riaccompagna. 5)Ci sono dei ragazzi stranieri? 5)Si ci sono due ragazzi brasiliani. In cosa consiste il progetto SIMUCENTER ? Ce ne parla Angelo Rainone La nostra scuola vive ancora di insegnamenti disciplinari soprattutto teorici con lezioni spesso poco coinvolgenti e con una netta separazione tra lezione ed applicazione pratica. Invece la scuola deve garantire ai giovani le capacità per poter apprendere per tutta la vita e sviluppare i propri interessi personali e professionali in una società e in un’economia basata sulla conoscenza. to importante per costruire una società realmente democratica che fondi sul lavoro, e sui valori culturali ad esso connessi, il proprio benessere. In quest’ottica si sta svolgendo il corso organizzato dal nostro Istituto, che si articolerà in sei incontri settimanali: “Il nocciolo dell’autostima”. Il primo incontro si è svolto giovedì 11 Febbraio. Vi hanno partecipato gli alunni e l’intero consiglio di classe della II F. La dottoressa Elena Ottomanelli ha spiegato l’importanza dei Valori aiutandosi con divertenti aneddoti, con “la torta dei valori”. Ciascuno è stato invitato ad esprimere i propri valori ed alla fine si è proceduto alla votazione del valore da tutti ritenuto più importante. E’ stato divertente vedere i professori così partecipativi ed una volta tanto nelle vesti di alunni. Intanto il corso prosegue il suo iter e noi de “il Pasquino” Le nuove tecnologie hanno completamente mutato la natura vogliamo conoscere meglio la dott.ssa ed il percorso di fordel lavoro, che è diventato sempre meno manuale, ricco di mazione che ci sta proponendo. compiti che richiedono una solida preparazione culturale e soprattutto spirito di iniziativa, flessibilità e creatività. I risultati delle indagini effettuate nel mondo della scuola lasciano intendere che questa alimenti una disaffezione verso lo studio. Hanno messo in rilievo, infatti, che più di un quarto dei quindicenni italiani non ha voglia di andare a scuola, tanto da desiderare di smettere di frequentarla. Ciò spiega l’alta percentuale di abbandoni e la necessità di ricorrere a percorsi integrati di alternanza scuola-lavoro. Purtroppo il sistema imprenditoriale italiano è costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, che hanno difficoltà ad ospitare giovani in formazione per lunghi periodi. Da qui l’esigenza di organizzare i percorsi di alternanza scuolalavoro anche secondo il modello dell’impresa formativa simulata, che utilizza una didattica laboratoriale attiva. E’ nato così il progetto SIMUCENTER: un’ azienda virtuale costituita dagli studenti, indicata con la sigla IFS, che opera con l’assistenza di un docente tutor della scuola e di un tutor aziendale dell’impresa di riferimento. L’angolo dell’INTERVISTA 1) Gentile Dottoressa, potrebbe illustrarci i caratteri generali del”Nocciolo dell’ autostima”? Il progetto si chiama, appunto, “Il nocciolo dell’ autostima” ed è finalizzato alla consapevolezza del sé ed al rapporto con gli altri. Il Pasquino Augura all’intera comunità educante una buona 2) In questi incontri crede che riusciremo a scoprire chi siamo? L’ obbiettivo è proprio questo. 3)Come mai è stata scelta l’ albicocca come simbolo del progetto? Perche l’ albicocca rappresenta, dal mio punto di vista, la flessibilità. Una flessibilità che è puntata agli atteggiamenti e alle azioni, infatti è tenera fuori ma al centro ha un nocciolo duro che si può definire “ consapevolezza del sé”. 4) Che ne pensa della lezione odierna? Come aspettativa è quella di riuscire a trasmettere un modello comunicativo più ampio. Invece i risultato che ho ottenuto è l’ aver realizzato che i ragazzi sono pieni di Valori. Pasqua 2010 5) Crede che siamo dei bravi noi della scuola G. Pascoli? Siete bravissimi e bellissimi, una gioia. L’impresa simulata consente, infatti, di ricostruire in 6) Dulcis in fundo: le piace la nostra compagnia? “laboratorio” il modello lavorativo di un’azienda vera. La metodologia IFS, inoltre, rafforza i legami delle istituzioni scola- Siete meravigliosi. Adoro la vostra compagnia. stiche con il mondo del lavoro e della ricerca: è uno strumen- TRA FANTASIA E FANTASCIENZA Lettera di presentazione di PLUTONE, l’ex pianeta più lontano dal Sole Sono un piccolo pianeta orbitante e mi trovo nelle zone periferiche del Sistema Solare. Fui scoperto da un certo Clyde Tombaugh nel 1930 e fui classificato nono pianeta del Sistema Solare. Fui battezzato in onore di Plutone, una divinità romana (dio degli inferi ) che personalmente non ho mai conosciuto! PL infatti il mio simbolo è una P sovrapposta a una L , sono anche le iniziali di un uomo che ha sempre creduto in me ovvero Percival Lowell. Mi hanno considerato un vero pianeta finche non scopriamo il mio segreto “ero un pianeta nano“. Per questo decisi di cambiare nome, per non farmi riconoscere ora mi chiamo 134340 Pluto. Gli scienziati credevano che, come i miei cugini ( che sono gli unici pianeti che hanno una rotazione su se stessi oraria) Urano e Venere, avessi preso una botta in testa e girassi al contrario in torno al sole, anche se per me la botta in testa l’avevano presa loro. A volte nella mia rivoluzione costante riesco ad avvicinarmi al sole più di mio cugino Nettuno e a diventare non più l’ultimo dei pianeti del Sistema Solare. Da qualche tempo ho ritrovato dei fratelli che non vedevo da anni e sono stati soprannominati Plutini. La mia atmosfera si dice sia formata da argon, azoto, monossido di carbonio e di ossigeno. Che peccato vedo il Sole una volta ogni sei giorni e nove ore. Sapete, da qualche tempo mi sono preso pure la varicella ma non è come le altre, infatti le macchie sono di diversi colori: rosse, bianche e nere, ma quelle che mi piacciono sono le bianche perché mi rendono più brillante. Non che io sia sempre tutto solo, anzi ho molti amici ma quelli che a me sono più simpatici sono Caronte, Idra e Notte; quello che ci accomuna di più è il centro gravitazionale. Io sono il più grande fra loro, infatti ho qualche annetto in più anche se non si vede molto; Caronte è il più piccolo infatti, è quasi la mia metà. Si dice che sia mio figlio avuto da una relazione con un asteroide!! Idra e Notte sono un po’ stravaganti, infatti, girano in senso antiorario solo perché dicono che sia di moda. Vi ho parlato abbastanza di me e dei miei amici. Ora sto per fare tardi e Nettuno riuscirà come al solito ad avvicinarsi al Sole prima di me, ci rincontreremo al più presto.