Giornalino pensato e realizzato dai ragazzi della Scuola Secondaria di 1° grado “G. Pascoli” di CICCIANO
Sito web: www.gpascolicicciano.it
marzo/aprile 2010
E-mail: [email protected]
2° anno scolastico. Numero 3
-
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FOTOCOPIATO IN PROPRIO
La scuola secondaria di 1° grado “G. Pascoli” di Cicciano presenta:
“NON UNO DI MENO”
PIANO INTEGRATO D’ISTITUTO, A.S. 2009/2010, PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013
Presentazione del Dirigente scolastico, prof.ssa Eva Ciccone
Nel febbraio 2009 a Cicciano aveva
inizio la campagna elettorale per
l’elezione dei membri del Consiglio
Comunale dei ragazzi. Questo ci ha
permesso di manifestare le nostre
idee e di partecipare alla vita sociale e
politica del nostro paese. Da ciò è
derivato l’interesse per lo studio della
Costituzione .
Tutto è iniziato dall’ intervista a Valentino Mazzariello, il nostro sindaco
junior, sulle tematiche affrontate
l’anno scorso. Lo scopo è stato quello
di affrontare problematiche riguardanti
il nostro paese e le difficoltà degli
adolescenti. Tutti ci siamo accorti che
certe cose non vanno bene, perciò ci
siamo chiesti: “Cosa possiamo fare se
le cose non vanno bene nella società
in cui viviamo?”. Sicuramente questo
accade perché la Costituzione non
viene rispettata. Allora ci siamo detti :”Scorciamoci le maniche” e vediamo cosa possiamo fare. Abbiamo
deciso di approfondire lo studio di
alcuni articoli della Costituzione. Abbiamo studiato quelli che secondo noi
sono risultati più importanti, poi li
abbiamo commentati facendoci chiarire dagli insegnanti il vero significato.
Dopo aver svolto queste attività, durante il laboratorio, abbiamo realizzato
dei cartelloni per illustrare il significato
degli articoli. Abbiamo anche scritto
delle poesie sulle tematiche trattate in
particolare sul concetto di cittadinanza
e sul concetto di libertà e i nostri lavori
sono stati poi raccolti in un opuscolo.
Alcuni nostri compagni insieme alle
insegnanti hanno realizzato una breve
drammatizzazione sui problemi dello
Stato Italiano. La scena è ambientata
in un programma televisivo dove le
persone comuni si lamentano per la
mancanza di lavoro e di spazi verdi
nella loro città. A un certo punto arrivano dei ragazzi nello studio televisivo
e si lamentano perché vogliono imparare dai “grandi”, ma i grandi non gli
danno più fiducia perché sono inadatti al loro compito. Allora i ragazzi li
allontanano dal potere ed eleggono
persone nuove (i giovani) che vogliono rispettare le leggi della Costituzione. E chi sbaglia, paga…
Alfieri Angela e Somelli Miryam
La Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Pascoli” di Cicciano ha già beneficiato, nell’anno scolastico 2007/2008, dei finanziamenti del Fondo
Sociale Europeo (FSE) per la realizzazione di
iniziative di formazione a favore dei docenti di
matematica e scienze (Obiettivo B Azione 1) ed
a favore degli allievi per il miglioramento delle
competenze di Matematica e Scienze (Obiettivo
C Azione 1).
È
stato
altresì
finanziato,
nell’ambito del Fondo Europeo
Sviluppo Regionale (FESR Obiettivo B1), la dotazione e
l’allestimento di un Laboratorio
scientifico.
I risultati positivi delle iniziative, specie l’entusiasmo delle
classi per le attività connesse al
laboratorio scientifico e le competenze acquisite dagli studenti,
ha indotto l’anno scorso la nostra Comunità scolastica a voler
richiedere ulteriori finanziamenti dei fondi FSE e
FESR.
Dopo aver condotto un’ attenta analisi dei risultati conseguiti dagli allievi specialmente nelle
discipline prese in esame dal PISA-OCSE, Italiano, Inglese, Matematica e Scienze ed essersi
interrogato sulle motivazioni intrinseche delle
insufficienze rilevate nelle discipline ed, inoltre,
anche nell’area del Comportamento, ha ritenuto
necessario attivare iniziative di formazione per
docenti, alunni e genitori disponibili, impiegando le risorse messe a disposizione dall’Europa,
mediante i PON.
La Comunità Scolastica ha, quindi, elaborato il
“Piano Integrato di Istituto” per potenziare gli
interventi per le Annualità 2009/2010 e
2010/2011.
Il Pasquino è il giornalino dei ragazzi
della Scuola secondaria di 1° grado
“G. Pascoli” di Cicciano, realizzato
con l’adesione al PROGETTO
“Scuole Aperte”
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L’idea formativa di fondo è quella di una scuola
secondaria di primo grado che si propone di
garantire a tutti gli allievi competenze ampie e
sicure per il raggiungimento di una relazione
educativa efficace e finalizzata allo sviluppo
della persona e del cittadino. Tale relazione
diventa funzionale all’acquisizione consapevole
di contenuti e si realizza attraverso:
competenza linguistica, centrale
al sistema dei saperi;
metodologia della ricerca che
sviluppa le capacità di ragionamento e di sintesi;
confronto critico, che rende la
Scuola luogo privilegiato di crescita e di scambi costruttivi.
In questo contesto il lavoro in
classe,
l’orientamento
e
l’autovalutazione, l’innovazione
didattica, tecnologica e per progetti si collocano come processi
fondamentali per la realizzazione
di un modello formativo mirato alla centralità
della persona e alla formazione integrale dello
studente, nonché al rafforzamento di conoscenze e abilità di base al termine del primo
ciclo in tutte le aree disciplinari.
In questo modo si possono raggiungere le seguenti finalità
◊ Garantire il successo formativo;
◊ Guidare ad un armonico passaggio dall’infanzia
all’adolescenza;
◊ Rafforzare l’autostima in un quadro realistico;
◊ Orientare attraverso le discipline, fine e mezzo
del processo formativo.
Segue a pag 2: il Progetto 2009/10; 2010-11
LA REDAZIONE
S. Antonio Abate: storia, iconografia e tradizioni
nel napoletano e nell’ agro nolano
a cura di Angelo Rainone
Il 17 Gennaio, nel calendario romano - cattolico, ricade la festa di Sant’Antonio
Abate, patrono degli animali.
Nella vita del santo, però, non c’è niente che possa accomunarlo alla vita rurale, ai
campi e tanto meno al bestiame. Antonio Abate è considerato, infatti, il patriarca del
monachesimo. Nacque a Coma, nell’Alto Egitto, tra il 251 e il 256 d. C., da ricchi
genitori cristiani e all’età di venti anni si ritirò in una tomba scavata sul fianco di una
montagna vicino al luogo natale e visse da eremita. Attorno al 305 fondò una comunità nel Fayum e poco dopo un’altra nel Pispir. Fu lui a dare inizio alla vita monastica, pur non dotandola di regole precise. Iconograficamente Sant’Antonio Abate
viene di solito rappresentato come un vecchio monaco, dalla fluente barba bianca,
avvolto in una tunica bianca e mantello scuro, con cintura di cuoio e la lettera Tau
sul lato sinistro del mantello. Molti si chiederanno “Perchè spesso ai piedi del Santo
è raffigurato un maialino. Cosa c’entra il maiale che per i cristiani è, tra l’altro, simbolo del male?” Secondo gli studiosi, all’inizio si trattava di un cinghiale, attributo del
dio celtico Lug, venerato in Gallia ma che compare anche nelle saghe irlandesi,
ritratto come un giovane che tiene tra le braccia questo animale. Lug era il dio del
gioco e della divinazione, era colui che risorgeva con la primavera, figlio della Grande Madre celtica cui erano consacrati i cinghiali e i maiali, come alla romana Cerere.
Per i Celti era davvero importante, tant’ è vero che portavano l’emblema di un cinghiale sugli stendardi e sugli elmi. Poiché le reliquie del Santo erano giunte in Francia, i primi cristiani celti trasferirono nel Santo gli attributi del dio pagano e nelle
leggende di Sant’Antonio Abate ecco che s’inserisce il cinghiale, diventato poi maiale per estirpare il ricordo precristiano.
Da allora nacquero due leggende per cristianizzare gli emblemi: la prima racconta
che il cinghiale-maiale fosse il diavolo che, sconfitto da Antonio che aveva resistito
alle tentazioni, è destinato a seguirlo docilmente; la seconda dice che un giorno il
Santo guarì un maialino e da quel momento questi lo seguì fedele come un cane.
Ma fra tutti i simboli legati al santo, il fuoco è il più importante. Questo appare nelle
rappresentazioni del Santo e può essere ricollegato all’azione di Sant’Antonio contro
il male oppure alla guarigione dalla malattia dell’ergotismo, detto appunto anche
"fuoco di Sant’Antonio", che fu nel Medioevo una delle malattie più temute che periodicamente mieteva numerose vittime. Si trattava di una intossicazione di origine
alimentare che provocava un senso d’intenso bruciore ed il disseccamento dei
tessuti e la cancrena.
Scomparso l’ergotismo, il fuoco di Sant’Antonio indicò l’herpes zoster, un’affezione
che colpisce le cellule nervose e si manifesta con fenomeni
epidermici localizzati lungo il percorso dei nervi. Una fra le
cure di queste malattie era il grasso del maiale.
Inoltre con l’affermarsi del Cristianesimo, i riti pagani della
benedizione dei campi e del bestiame, che nell’antica Roma
avevano luogo tra Gennaio e Febbraio, trasmigrarono nella
nuova fede.
Poiché sembra che il Santo sia morto veramente il 17 Gennaio, la data di commemorazione di Antonio Abate si è trovata
nelle vicinanze di questi antichi riti romani,così gli antropologi
Segue dalla prima pagina
Il progetto PON 2009/2010 – 2010/2011
Lo scopo dichiarato del Piano, per tali motivi,
è quello
di ridurre,
nell’annualità relativa all’ a.s. 2009/2010, del 45% le insufficienze per la
comunicazione in Italiano e in Inglese; recuperare e/o migliorare le competenze in Matematica, Scienze e Tecnologia.
Nell’annualità 2010/2011 ci si proporrà di ridurre di un ulteriore 45% la
percentuale di insufficienze nelle stesse discipline attestando le carenze su
valori entro il 5-10% del totale degli allievi frequentanti le varie classi.
Sulla base di queste analisi si indica come si articola il Piano Integrato:
A) n. 1 modulo “S.O.S. italiano - Giochiamo con la lingua italiana” riservato ad un gruppo di 15 alunni delle classi prime. Durata h. 50
n. 1 modulo : “S.O.S. italiano - Passeggiata tra le parole”. riservato ad
un gruppo di 15 alunni delle classi seconde. Durata h. 50
I moduli si prefiggono il recupero delle conoscenze di base in italiano, relativamente alla lingua parlata, alla produzione scritta e, soprattutto, alla
riflessione linguistica.
B) n. 1 modulo “S.O.S. Matematica. Giochiamo con i numeri” per un gruppo di 15 allievi delle classi prime. Durata h. 30
n. 1 modulo “S.O.S. Matematica - Matematica?...no problem!” per un
gruppo di 15 allievi delle classi seconde. Durata h. 30
Ci si propone di sviluppare, consolidare e potenziare la capacità di comprendere e di esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative,
di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali e concrete.
C) Per quanto riguarda la lingua straniera Inglese sono stati attivati i seguenti moduli:
n.1 - modulo formativo “S.O.S. lingua inglese – I’am” per il recupero
delle conoscenze di base nelle classi prime per un gruppo di 15 allievi. Du-
spiegano il motivo per cui in questo giorno gli animali
vengono benedetti sui sagrati delle chiese a lui dedicate.
La festa di Sant’Antonio Abate è ancora oggi celebrata seguendo antichi riti in molte località italiane ed in
modo particolare in Campania e in Abruzzo.
Nella nostra regione i riti in onore del protettore degli
animali sono strettamente legati al Carnevale, non a
caso c’è il proverbio “Sant’Antuono maschere e suon”, infatti l’ inizio del periodo
carnevalesco è proprio il 17 Gennaio.
La festa, oltre che nelle zone ad economia fortemente agricola, quindi legate
all’allevamento, viene celebrata anche a Napoli. In città i festeggiamenti avvengono
nel quartiere alle spalle di Via Foria, detto dai napoletani "‘o buvero ‘e Sant’Antuono"
per la presenza della chiesa omonima. Dalle prime luci dell’alba, si assiste ad una
processione di persone intenzionate a far benedire se stessi e i loro animali. Ma è la
sera è il momento più suggestivo della festa.: dopo la celebrazione eucaristica, la
statua di Sant’Antonio Abate viene portata lungo le strade del rione; durante la processione, al grido "menate, menate", da ogni finestra vengono calati tutti gli oggetti
di legno che non servono più. Nel frattempo, si prepara una vampa di fuoco, detta
"‘o cippo" oppure "‘o fucarone", il cui orario di accensione è fissato per le 19:00.
Il fuoco può essere ricollegato sia all’azione del Santo contro il male che alla guarigione dalla malattia dell’ herpes zoster, affezione curate con il grasso del maiale.
Nei comuni non solo della provincia partenopea, come Sant’Antonio Abate nel Vesuviano, Bacoli nei Campi Flegrei e Cicciano nel Nolano, ma anche del Cilento, i
festeggiamenti si protraggono per più giorni.
Da buon ciccianese ne approfitto per approfondire le tradizioni ciccianesi.
Preceduti da una novena, i festeggiamenti iniziano il sabato sera con i fucaroni, si
ballano tammurriate e tarantelle, creando così un momento di grande integrazione
per la popolazione. Durante la Domenica successiva al 17 il Santo viene portato in
processione per alcune zone del paese, mentre il Lunedì mattina la processione
continua per la restante parte del paese. Questo perché il cammino è interrotto
continuamente dallo sparo di fuochi d’ artificio. La processione è seguita da un
carretto che raccoglie tutto ciò che i cittadini offrono al Santo, dagli animali, al vino e
agli alimenti, che poi di sera saranno venduti all’asta. Sempre di sera i ciccianesi
vanno a “turniare” intorno alla chiesa, recitando il Padre Nostro, per ottenere la
benedizione del Santo.
Oggi, in una società fortemente dominata dalla tecnologia, la simpatica figura di
Sant’Antonio Abate si ripropone come simbolo del rispetto per il mondo animale e
non può non farci riflettere sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente.
All’uomo Dio ha affidato il dominio su tutto il creato; ciò non significa però che
l’essere umano può dissipare le risorse e stravolgere gli equilibri del pianeta in cui
vive; semmai agire in modo da consegnarlo migliore alle generazioni future, seguendo proprio l’esempio di Sant’Antonio Abate.
rata h. 30
n.1 modulo “Inglese, no problem” per un gruppo di 15 alunni delle classi
seconde. Durata h. 30.
Con l’attivazione di questi moduli si intende recuperare le conoscenze di
base e ampliare le competenze linguistiche per gli alunni delle future classi
seconde e terze.
D) Nell’ambito d’azione B1 C e B/1B, sono state, richieste le dotazioni di
due laboratori: un “Laboratorio per l’apprendimento delle competenze in
campo linguistico e musicale”, quale ulteriore strumento di integrazione
degli alunni nel tessuto scolastico e sociale, ed un “Laboratorio linguistico,
corredato di strumenti e sussidi per l’apprendimento delle competenze di
base in lingua inglese”, considerato il pluralismo linguistico in cui vivono
attualmente i ragazzi.
E) Per approfondire la conoscenza delle metodologie per la didattica individualizzata è stato richiesto e finanziato un percorso formativo, previsto
dall’Obiettivo B Azione 4, sulle strategie per il recupero del disagio scolastico e socio-relazionale. Il modulo formativo della durata di 50 ore ha per
titolo “Non uno di meno - PNL: il vero senso della comunicazione”, ed
è riservato ai docenti interessati anche di altre scuole del territorio circostante in una visione di sussidiarietà e partnerariato delle realtà scolastiche
inserite nello stesso contesto territoriale.
La Comunità Educante della Scuola secondaria di 1° grado “G. Pascoli” è consapevole nel sostenere che spetta a noi adulti, uomini e
donne di scuola, essere responsabili dell’avvenire dei
nostri allievi. Dobbiamo essere in grado di istruirli ed
educarli in maniera autonoma e consapevole, agevolando il loro percorso formativo per un inserimento
corretto e avveduto nella società civile.
Il Dirigente scolastico, prof.ssa Eva Ciccone
I LOVE (tempo) PROLUNGATO:
Per non dimenticare la SHOAH
La parola a chi l’ha frequentato
“Per i morti è troppo tardi , ma non lo è per i vivi “ (Wiesel)
Da molti anni nella scuola media G. Pascoli di
Cicciano si attua un orario scolastico
“particolare”: IL TEMPO PROLUNGATO. Questo
TEMPO SCUOLA si compone di 36 ore settimanali, ovvero, due volte a settimana le classi a
tempo prolungato escono alle 16,15 anziché alle 13,15.
Ovviamente gli alunni mangiano a scuola, grazie al ristorante “
Il Caribù”, che porta il cibo. Le ore in più rispetto all'orario standard (30 ore) sono dedicate ai laboratori. Vi sono diversi tipi di
laboratori a seconda dell'anno scolastico che si frequenta. Le
classi che quest'anno frequentano il tempo prolungato sono le
seguenti: 1D, 2D, 3D, 1C e 1H.
Gli alunni di queste classi frequentano un'ora di recupero e una
di dopo-mensa obbligatoria; inoltre, ognuno ha la facoltà di
poter scegliere i laboratori che più gli interessano. Per esempio,
le classi terze possono scegliere fra: Informatica, computer
grafic, drammatizzazione, inglese,laboratorio scientifico e latino.
Io frequento il tempo prolungato e, a mio parere l'idea non è
male, anzi, dopo i tre anni trascorsi, posso dire di aver fatto
una scelta giusta. Le ore in più a scuola non sono mai un
“tempo perso”. I laboratori sono sicuramente un arricchimento
dell’offerta scolastica e, soprattutto se scelti dagli alunni, rappresentano un’occasione di approfondimento in particolari campi di interesse.
Comunque sono belle esperienze e, quindi, consiglio a tutti i
ragazzi di quinta elementare di scegliere il tempo prolungato
perché i laboratori sono interessanti ed istruttivi; i professori
non sono severi (come nelle ore di mattina) e noi allievi impariamo cose in più che ci serviranno nel futuro della nostra vita.
Perciò: I love (tempo) prolungato.
A cura di De Stefano Manuel, 3 D tempo prolungato
L’angolo della poesia
Diritti e doveri
Quando i diritti
non vengono rispettati,
la cattiveria
ha i minuti contati:
la Costituzione
entra in azione
e leva dai paraggi
la disperazione.
Ma c’è sempre un dovere
Che tutti quanti
Devono possedere.
Diritto e dovere
vanno a braccetto
e devono avere lo stesso
rispetto!
Somelli Myriam (1E)
La memoria ci può aiutare a vivere con dignità,
onore e magari anche con gioia.
Essa è speranza, e solo attraverso questa, si può
cercare di lavorare perché noi giovani non
cadiamo nella prede dell’ odio.
Il 27 gennaio del 1945 il mondo conobbe la
tragedia dei prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz. Dieci anni fa ci fu la
volontà di istituire la giornata della memoria
perché “nessuno dimentichi” e perché “mai più si ripeta” una tragedia
simile contro l’umanità.
Per questo a scuola abbiamo visto un film “Mi ricordo Anna Frank”,
che rievoca gli anni terribili della dittatura nazista e della follia che colpì l’Europa.
Inoltre abbiamo letto testimonianze di sopravissuti, nelle quali
quest’ultimi raccontano a tutti noi il male che hanno subito o il dolore
che hanno visto negli occhi di altri uomini, negli occhi dei loro fratelli.
Infatti una delle testimonianze lette ci invita a capire che tutti siamo
fratelli e la nostra patria è il mondo. Ed è grazie a queste testimonianze
che oggi,il nostro mondo, in parte è migliorato.
Infatti dopo quest’orrore, l’uomo emanò la Costituzione.
In cui l’articolo tre,afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità, senza
distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni sociali e personali.
Quindi le loro testimonianze, nobili e commoventi,rappresentano un
sacrificio che è stato compiuto anche per la nostra libertà e che noi
abbiamo il dovere di non dimenticare.
Consigli per “i non acquisti”: il fumo passivo
Esposizione al fumo ambientale e rischi di asma nei bambini.
Confermata la pericolosità del fumo passivo che nel
caso dei bambini e una vera e propria violenza nei
loro confronti.
Oltre al tumore ai polmoni sono state associate diverse patologie al fumo passivo, tra cui malattie respiratorie,croniche e cardiovascolari,ridotto sviluppo polmonare e persino tumori celebrali nei bambini.
Nuovi studi americani hanno dimostrato una relazione tra l’esposizione al fumo passivo e la presenza di
cancerogeni
contenuti
nel
tabacco
addotti
all’emoglobina nei globuli rossi.
Un altro studio sempre fatto in America ha studiato l’associazione tra
l’esposizione al fumo ambientale e l’acutizzazione di episodi di asma
tra i bambini.
A cura di Kristian Catuogno
MICRO-interviste:
Sport e dintorni…
di Vincenzo Sodano
Volendoci interessare dello sport a Cicciano e dintorni,
abbiamo intervistato il presidente della Società Sportiva
calcio Lanzaro, il signor Raffaele Lanzaro. La società,
nata nel 2009, si interessa del calcio giovanile con una
platea di allievi fino a 14 anni.
1)Quando è stata fondata la squadra?
1)E' stata fondata nel settembre del 2009.
2)Quanti ragazzi ci sono circa?
2)Ci sono circa 130 ragazzi e sono divisi in vari gruppi:
primi calci, pulcini, esordienti e giovanissimi.
3)In base a questi ragazzi quanti allenatori ci sono?
3)Ci sono sei mister che coprono tutte le fasce d’età.
4)C'é un servizio di trasporto?
4)Si c'é una navetta con l'autista che passa a prendere i
ragazzi e poi li riaccompagna.
5)Ci sono dei ragazzi
stranieri?
5)Si ci sono due ragazzi brasiliani.
In cosa consiste il progetto SIMUCENTER ?
Ce ne parla Angelo Rainone
La nostra scuola vive
ancora di insegnamenti
disciplinari
soprattutto
teorici con lezioni spesso
poco coinvolgenti e con
una netta separazione
tra lezione ed applicazione pratica.
Invece la scuola deve
garantire ai giovani le
capacità per poter apprendere per tutta la vita
e svilup­pare i propri
interessi
personali
e
professionali in una società e in un’economia basata sulla cono­scenza.
to importante per costruire una società realmente democratica che fondi sul lavoro, e sui valori culturali ad esso connessi, il proprio benessere.
In quest’ottica si sta svolgendo il corso organizzato dal nostro
Istituto, che si articolerà in sei incontri settimanali: “Il nocciolo
dell’autostima”.
Il primo incontro si è svolto giovedì 11 Febbraio. Vi hanno
partecipato gli alunni e l’intero consiglio di classe della II F.
La dottoressa Elena Ottomanelli ha spiegato l’importanza dei
Valori aiutandosi con divertenti aneddoti, con “la torta dei
valori”. Ciascuno è stato invitato ad esprimere i propri valori
ed alla fine si è proceduto alla votazione del valore da tutti
ritenuto più importante. E’ stato divertente vedere i professori
così partecipativi ed una volta tanto nelle vesti di alunni.
Intanto il corso prosegue il suo iter e noi de “il Pasquino”
Le nuove tecnologie hanno completamente mutato la natura vogliamo conoscere meglio la dott.ssa ed il percorso di fordel lavoro, che è diventato sempre meno manuale, ricco di mazione che ci sta proponendo.
compiti che richiedono una solida prepara­zione culturale e
soprattutto spirito di iniziativa, flessibilità e creatività.
I risultati delle indagini effettuate nel mondo della scuola
lasciano intendere che questa alimenti una disaffezione verso lo studio. Hanno messo in rilievo, infatti, che più di un
quarto dei quindicenni italiani non ha voglia di andare a scuola, tanto da desiderare di smettere di frequentarla. Ciò spiega
l’alta percentuale di abbandoni e la necessità di ricorrere a
percorsi integrati di alternanza scuola-lavoro.
Purtroppo il sistema imprenditoriale italiano è costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, che hanno difficoltà ad ospitare giovani in formazione per lunghi periodi. Da qui
l’esigenza di organizzare i percorsi di alternanza scuolalavoro anche secondo il modello dell’impresa formativa simulata, che utilizza una didattica laboratoriale attiva.
E’ nato così il progetto SIMUCENTER: un’ azienda virtuale
costituita
dagli
studenti, indicata
con la sigla IFS,
che opera con
l’assistenza
di
un docente tutor
della scuola e di
un tutor aziendale dell’impresa
di riferimento.
L’angolo dell’INTERVISTA
1) Gentile Dottoressa, potrebbe illustrarci i caratteri generali
del”Nocciolo dell’ autostima”?
Il progetto si chiama, appunto, “Il nocciolo dell’ autostima” ed è
finalizzato alla consapevolezza del sé ed al rapporto con gli altri.
Il Pasquino
Augura
all’intera
comunità
educante
una buona
2) In questi incontri crede che riusciremo a scoprire chi siamo?
L’ obbiettivo è proprio questo.
3)Come mai è stata scelta l’ albicocca come simbolo del progetto?
Perche l’ albicocca rappresenta, dal mio punto di vista, la flessibilità. Una flessibilità che è puntata agli atteggiamenti e alle azioni,
infatti è tenera fuori ma al centro ha un nocciolo duro che si può
definire “ consapevolezza del sé”.
4) Che ne pensa della lezione odierna?
Come aspettativa è quella di riuscire a trasmettere un modello
comunicativo più ampio. Invece i risultato che ho ottenuto è l’ aver
realizzato che i ragazzi sono pieni di Valori.
Pasqua
2010
5) Crede che siamo dei bravi noi della scuola G. Pascoli?
Siete bravissimi e bellissimi, una gioia.
L’impresa simulata consente, infatti,
di ricostruire in 6) Dulcis in fundo: le piace la nostra compagnia?
“laboratorio” il modello lavorativo di un’azienda vera. La metodologia IFS, inoltre, rafforza i legami delle istituzioni scola- Siete meravigliosi. Adoro la vostra compagnia.
stiche con il mondo del lavoro e della ricerca: è uno strumen-
TRA FANTASIA E FANTASCIENZA
Lettera di presentazione di PLUTONE,
l’ex pianeta più lontano dal Sole
Sono un piccolo pianeta orbitante e mi trovo nelle
zone periferiche del Sistema Solare. Fui scoperto da un
certo Clyde Tombaugh nel 1930 e fui classificato nono
pianeta del Sistema Solare. Fui battezzato in onore di
Plutone, una divinità romana (dio degli inferi ) che
personalmente non ho mai conosciuto! PL infatti il mio
simbolo è una P sovrapposta a una L , sono anche le
iniziali di un uomo che ha sempre creduto in me ovvero Percival Lowell. Mi hanno considerato un vero pianeta finche non scopriamo il mio segreto “ero un pianeta nano“. Per questo decisi di cambiare nome, per
non farmi riconoscere ora mi chiamo 134340 Pluto. Gli
scienziati credevano che, come i miei cugini ( che sono
gli unici pianeti che hanno una rotazione su se stessi
oraria) Urano e Venere, avessi preso una botta in testa
e girassi al contrario in torno al sole, anche se per me
la botta in testa l’avevano presa loro. A volte nella mia
rivoluzione costante riesco ad avvicinarmi al sole più di
mio cugino Nettuno e a diventare non più l’ultimo dei
pianeti del Sistema Solare. Da qualche tempo ho ritrovato dei fratelli che non vedevo da anni e sono stati
soprannominati Plutini. La mia atmosfera si dice sia
formata da argon, azoto, monossido di carbonio e di
ossigeno. Che peccato vedo il Sole una volta ogni sei
giorni e nove ore. Sapete, da qualche tempo mi sono
preso pure la varicella ma non è come le altre, infatti le
macchie sono di diversi colori: rosse, bianche e nere,
ma quelle che mi piacciono sono le bianche perché mi
rendono più brillante. Non che io sia sempre tutto
solo, anzi ho molti amici ma quelli che a me sono più
simpatici sono Caronte, Idra e Notte; quello che ci
accomuna di più è il centro gravitazionale. Io sono il
più grande fra loro, infatti ho qualche annetto in più
anche se non si vede molto; Caronte è il più piccolo
infatti, è quasi la mia metà. Si dice che sia mio figlio
avuto da una relazione con un asteroide!! Idra e Notte
sono un po’ stravaganti, infatti, girano in senso antiorario solo perché dicono che sia di moda. Vi ho parlato
abbastanza di me e dei miei amici. Ora sto per fare
tardi e Nettuno riuscirà come al solito ad avvicinarsi al
Sole prima di me, ci rincontreremo al più presto.
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il Pasquino n° 3