MediaValle Seriana Araberara - 8 Giugno 2012 PEIA – IL PRETE NOVELLO DI VILLA D’OGNA IN “SERVIZIO” A PEIA Ecco la nuova sala polifunzionale e il paese ha festeggiato Don Tiziano Ci siamo. Il primo lotto della sala polifunzionale è pronto: “Stiamo ultimando i ritocchi alle facciate e alle ringhiere – spiega Santo Marinoni – e poi siamo apposto”. In questi giorni intanto nelle case sono arrivati i bollettini per il pagamento dell’IMU che è al minimo, 0,4% per la prima casa e 0,76% per il resto: “E speriamo che i conti tornino davvero”. Approda anche la nuova Peia col PGT in Provincia e all’Arpa, dopo l’approvazione in consiglio comunale adesso si entra nella fase burocratica finale. “Per il resto c’è bisogno di unione – conti- (En.Ba.) Si chiama Fabio Bazzana, ha 24 anni, è una stella nascente dello skyrunning. Una stella un po’ misteriosa che brilla in alcune gare poi si eclissa per certi periodi e di nuovo ricompare nel mondo delle competizioni. Il motivo per cui è rimasto lontano dalle skyrace per un intero anno lo svela egli stesso, lui che cerca la competizione ma che è attratto dalla montagna a 360 gradi e che ha sentito forte il richiamo delle cime più alte tanto da dedicarvisi totalmente lasciando perdere, per una stagione, tutto il resto. Fabio abita a Cene in località Monte Bue e lavora nell’attività storica della sua famiglia, fa il venditore ambulante di formaggi e salumi: “Un lavoro molto impegnativo ma che mi lascia comunque lo spazio per allenarmi”. Un’adolescenza condita dall’amore per ciclismo, finché ha capito che non si trattava di un amore completo, che quello sport non lo soddisfava del tutto, e che doveva cercare qualcos’altro: “Ho smesso di correre in bici perchè non ero un vincente, sentivo che dentro di me c’era qualcosa da esprimere ma la bici non me dava la possibilità, la tenevo solo come passione, ma poi la montagna me l’ha fatta dimenticare, ero stanco di stare in mezzo al traffico. Il ciclismo è uno sport bellissimo creato dall’uomo ma che ora l’uomo sta distruggendo, sono pochi i posti dove vorrei ritrovarmi a pedalare, la bicicletta mi viene in mente solo quando a correre mi fanno male le gambe, ma piuttosto della bici preferisco usare gli skiroll”. La scintilla dello skyrunning si accende improvvisa nel 2008 quando viene a sapere che sulle Orobie si sarebbe disputata l’Orobie Skyraid: “Incuriosito, “Il Sindaco non rinuncia alla causa? Noi non rinunciamo sull’incompatibilità” “Elio Castelli è incompatibile”, a sostenerlo è la minoranza di Gandino guidata da Pierina Bonomi che ha sollevato già la questione nel corso del primo consiglio comunale d’insediamento e non intende mollare la presa: “C’è una sentenza a lui sfavorevole al Tar – spiega Pierina Bonomi – e adesso lui sta facendo ricorso al Consiglio di Stato su una questione edilizia, lui sostiene invece che si tratta di un suo aspetto personale e che riguarda un rapporto tra privati. Ma la questione è che il Tar ha annullato una concessione edilizia che è ben altra cosa. Per questo in consiglio comunale abbiamo espresso voto contrario e per questo torneremo presto sull’argomento”. Bonomi va avanti: “Non è che ci attacchiamo agli specchi, noi siamo qui per fare minoranza costruttiva ma è chiaro che le cose devono essere fatte con tutti i crismi. Abbiamo peccato d’ingenuità pensando che Castelli rinunciasse alla causa che ha in corso e invece non ci pensa minimamente, quindi anche noi andiamo avanti perché è una questione su un terreno edificabile che riguarda la collettività”. FIORANO: INTERVENTO DELLA MINORANZA Il Sindaco, il denaro e i gioielli non potevano far nulla a riguardo. E’ curioso che durante il consiglio Allora mi domando se non fosse il comunale del 14 aprile 2012 sia stata caso di vendere quello 0,28% di quovotata una mozione presentata dalla ta partecipata e di trovare un nuovo maggioranza nella quale si invitava partner per la gestione dell’acqua; se a sensibilizzare i parlamentari berganon addirittura di proporre alle altre maschi affinchè si facessero carico di amministrazioni una azione comune far in modo che l’IMU potesse essere contro l’Uniacque affinchè venga ridimodificata, in quanto ritenuta tassa inmensionato il suo ruolo decisionale. giusta, ma che (colpo di scena) nella E ricordo all’amministrazione che delibera di giunta n. 35 del 18 maggio Virgilio Venezia la sua priorità è l’interesse dei citta2012, in barba alla coerenza, l’ammidini tutti e non delle proprie aziende nistrazione approva le nuove tariffe IMU aggiungendo una maggiorazione di oltre il fornitrici di beni e servizi. Sembra incredibile ma, nonostante tutto, c’é 30% rispetto all’aliquota base; cioè 0,55% per la prima casa (invece di 0,4%) e 0,95% per la se- una “Good News”; ed è questa: nella previsione di bilancio 2012, sono stati inserite le risorse per conda casa (invece di 0,76%). Meno male che in maggioranza c’è anche la poter realizzare la scala di sicurezza alla scuola elementare. La perseveranza paga. Lega che, l’IMU, la vorrebbe togliere. Ora si spera che dalle intenzioni si passi ai Altro punto. Finalmente dopo un mese dalla presentazione, mi sono state fornite le risposte fatti. In attesa comunque di quella per il centro alle interpellanze da me presentate il 10 aprile sociale. Infine vorrei concludere facendo un paio di 2012. Al di là delle solite risposte “non risposte”, considerazioni. La prima. Leggo su Araberara del 25 maggio avevo chiesto se l’amministrazione era intenzionata ad intervenire presso la società Uniacque in 2012, che il sindaco ci informa che (novità) non merito all’aumento ingiustificato delle tariffe e vi sono più soldi, ma che a Fiorano c’é un piccolo gioiello. Uno potrebbe pensare: “Sarà il nuovo non solo. Mi è stato risposto che non essendo più gestori segue a pag. 62 nua Marinoni – perché il periodo è davvero duro, per questo ho inviato i miei auguri ai sindaci di Leffe e Gandino, si continuerà a lavorare assieme, la valle ha bisogno di unione”. Quell’unione che si è vista domenica 3 giugno quando tutta Peia si è ritrovata per festeggiare don Tiziano Legrenzi, appena ordinato sacerdote, che per due anni ha fatto il chierico a Peia (lui è di Villa d’Ogna): “Lo abbiamo festeggiato tutti assieme, ha celebrato lui la Santa Messa e poi il paese si è trovato in oratorio per un rinfresco e per un pranzo comunitario”. CENE – Gandino – LA MINORANZA La storia INTERVENTO - A PROPOSITO DELLA PIAZZA DI GAZZANIGA Fabio Bazzana Il Comitato per “La piazza che non c’è”: dopo 16 anni di delusioni… ci speriamo il giovane skyrunner che ha lasciato la bici per la montagna quella domenica sono salito al Rifugio Coca per osservare la gara. Nel vedere i corridori ho capito che... volevo essere anche io uno skyrunner, uno di loro. Io adoro la montagna, sia d’inverno che d’estate e allo stesso tempo mi piacciono lo sport e la competizione, ma prima del 2008 in montagna ci andavo da solo”. pinismo. Zanchi, che con Luca ha fondato la squadra IZ, è la persona che mi ha introdotto nell’ambiente gare, ambiente in cui mi sono trovato subito bene, ho iniziato così col Kima e subito ho dimostrato di andare forte in salita e di essere una frana in discesa”. Una passione per le skyrace intervallata da altre esperienze. In quello stesso anno l’esordio alle gare alla Mezza del Trofeo Kima: “Ci sono andato grazie al mio compaesano Marco Zanchi, conosciuto tramite una mia collega di lavoro - prima lavoravo alla Promatech - di nome Lucia, sorella del casnighese Luca Imberti. Luca si è rivelato per me, e lo è tuttora, il punto di riferimento per andare ad esplorare posti nuovi in montagna sia a piedi che con gli sci d’al- Per un certo periodo ti sei dedicato ai trail (gare in montagna su lunghe distanze)? “Dire che mi sono dedicato alle trail è sbagliato, ne ho fatte solo due a fine stagione, una l’ho vinta e nell’altra mi sono classificato quarto. Più precisamente ho vinto il Maddalena Urban Trail di 43 km in 5h2’23 e sono giunto quarto al Trail del Monte Casto (42 km) con il tempo di 4h19’38”. Allora cosa hai fatto l’anno scorso, se non ti sei dedicato ai trail? “L’anno scorso si può dire che sia stato un anno sabbatico, ho evitato le competizioni, mi sono dedicato completamente alle grandi montagne, quelle che non si fanno di corsa con le scarpette, poi a fine estate ho ricominciato a correre e siccome la stagione era finita restavano solo le trail”. Solo due gare di trail ma Bazzana si è già fatto un’idea anche in merito a questo tipo di gare: “Le trail le considero poco sotto l’aspetto della competitività. A me piacciono le lunghe distanze ma fino ad un certo punto: oltre i 50-60 chilometri le vivo come un lungo viaggio piuttosto che come una gara. Ritengo che alcuni atleti di alto livello prendano il via alle trail solo perchè spinti dalle aziende, l’Ultra Trail del Monte Bianco di 180 km mi sembra un’autodistruzione, non parliamo del Tor des Géants di 330 chilometri”. Le montagne che, come dice lui, ‘non si fanno di corsa con le scarpette’, sono le Grandi Montagne: “Ho fatto quello che un indomani avevo paura di non poter più fare, cioè le grandi montagne come il Cervino, il Rosa e tante altre. Era una mia ambizione personale che volevo esaudire subito, e sono sicuro che queste espesegue a pag. 62 Abbiamo letto con vivo interesse e crescente curiosità la cronaca di recente apparsa relativa alla adozione all’unanimità del P.G.T. (Piano per il Governo del Territorio) da parte del Comune di Gazzaniga. Tra le varie notizie positive, una in particolare ha catturato la nostra attenzione: “Gazzaniga potrà avere una piazza, che peraltro non ha…”. La relazione dell’assessore all’Urbanistica Davide Cattaneo, il tecnico comunale geom. Bertocchi e l’estensore del P.G.T. arch. Piergiorgio Tosetti hanno evidenziato come “la nuova piazza verrà ricavata dalla demolizione degli edifici da tempo disabitati che circondano la chiesa parrocchiale. In questo modo si allargheranno gli spazi e si creeranno le condizioni per creare una vera e propria piazza […]”. Constatiamo con piacere che qualcosa si muove. Ma vediamo di tracciare la storia di quanto è successo negli ultimi decenni. Quello della “Piazza che non c’è” è un problema vecchio e un argomento che ha tenuto banco negli ultimi anni. O meglio, una piazza c’era, prima del 1907 quando fu costruito l’edificio delle scuole comunali poi sede INAM. Era la piazza dell’Arengo, eredità dell’antico ‘forum’ romano e della ‘agorà’ greca, centro della vita civica, ed era adeguata al borgo abitato da 1200 anime. Poi il centro si spostò nell’attuale piazza XXV Aprile, ma quando il Cotonificio fece triplicare la popolazione, anche questa piazzola non bastò più. Negli anni ’60 al momento della demolizione dei vecchi fabbricati della fabbriceria di fronte alla Chiesa per erigere il “Nuovo Centro” era anche prevista una riqualificazione dell’intera area che assieme alla realizzazione dei nuovi edifici prevedeva un ampio e dignitoso spazio per una vera piazza. Ora, i nuovi edifici sono stati costruiti, compreso il grattacielo, ma della piazza nemmeno l’ombra. La realizzazione dell’intero progetto si fermò prima. Nell’ottobre del 1996 un gruppo di cittadini sensibili al problema, si è costituito nel “Comitato pro piazza 25 Aprile di Gazzaniga” trasmettendo al Sindaco l’atto di costituzione. Questo Comitato non si è mai sciolto! Tra gli scopi e le finalità si legge: - Stimolare l’Amministrazione Comunale alla ricerca di possibili soluzioni al problema dell’ampliamento e della valorizzazione della Piazza 25 Aprile […]; - Sollecitare ogni e qualsiasi iniziativa lecita al fine di individuare gli strumenti necessari al perseguimento della predetta finalità: - Promuovere ed attuare forme di pubblicità tese a sensibilizzare l’opinione pubblica […]. Nei mesi di Novembre e Dicembre del 1996 il Comitato ha raccolto ben 1079 firme di cittadini (schede compilate con tanto di segue a pag. 62 54 Araberara - 8 Giugno 2012 Fiorano Ci siamo. Anche a Fiorano sono state fissate le tariffe dell’Imu: “Lo 0,5% sulla prima casa e lo 0,95% sul resto – spiega il sindaco Clara Poli – avremmo voluto applicare il minimo ma come tutti abbiamo problemi dopo i tagli dello Stato e vogliamo riuscire a mantenere i servizi”. Anno duro, anche col tempo: “E così non abbiamo ancora cominciato i consigli comunali all’aperto, di giorno fa caldo e di sera fa freddo e piove, cominceremo dal prossimo”. Qualcosa che funziona però c’è: “La collaborazione con il parroco Don Gimmy è davvero ottima, adesso stiamo lavorando assieme per il Cre e mi trovo veramente bene, è sempre disponibile, il paese aveva bisogno di uno come lui”. Da Cene a Milano a piedi per il Papa e la famiglia (An.Za) In occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie tenuto a Milano da mercoledì 30 maggio a domenica 3 giugno, un gruppo di fedeli di Cene, guidato dal parroco don Camillo Brescianini, non ha voluto mancare all’appuntamento con Papa Benedetto XVI. Una ventina di persone è andata a Milano in pullman, ma altri 8 sono andati a piedi, accompagnando don Camillo, non nuovo a esperienze di questo tipo. Già lo scorso anno si era infatti recato a piedi al famoso Santuario di Santiago de Compostela, dedicato all’apostolo Giacomo, lungo l’antica strada percorsa per secoli da milioni di pellegrini. Don Camillo e gli altri “camminatori” hanno fatto tappa a Stezzano, sede del Santuario della Madonna dei Campi, e hanno passato la notte nei locali dell’Oratorio. Il mattino seguente hanno ripreso il cammino e nel tardo pomeriggio sono arrivati a Sesto San Giovanni, trascorrendo poi la notte presso l’Oratorio gestito dai salesiani. Domenica mattina i pellegrini di Cene si trovavano a Bresso, in mezzo all’oceano di un milione di fedeli, per assistere alla solenne S. Messa presieduta dal Santo Padre. “E’ stata un’esperienza bellissima ed emozionante”, dice don Camillo, “l’organizzazione è stata perfetta. Il Papa l’abbiamo ovviamente visto solo da lontano, una piccola figura bianca. Alcuni hanno scelto di fare il viaggio di andata a piedi insieme a me, ma al ritorno abbiamo preso tutti il pullman. Fare un pellegrinaggio a piedi è un po’ diverso che farlo in macchina o in pullman, permette di ammirare l’ambiente, vedere le persone. Il cammino a piedi è anche una metafora del cammino interiore, spirituale. Un cammino meraviglioso che comporta anche fatica”. La “scossa del panzer” Castelli Una forte scossa è stata percepita nei giorni seguenti all’elezione di Castelli all’interno del Municipio di Gandino. Il movimento “tellurico” non è però da imputarsi al terremoto che ha straziato l’Emilia, ma è stato provocato direttamente dal primo cittadino gandinese, che in un’infuocata riunione con tutti i dipendenti comunali, ha messo subito in chiaro alcune linee guida della propria amministrazione. Il sindaco ha fatto subito capire chi porta le “braghe” spiegando che non verranno tollerati comportamenti “poco consoni” da parte dei dipendenti comunali. Come tutte le scosse anche questa è stata percepita molto forte ai piani alti (terzo piano-ufficio tecnico) ma anche ai piani bassi (anagrafe). Intanto nei giorni scorsi si è tenuto il primo Consiglio Comunale. Lo “scolaretto” Brignoli si era preparato ben bene la lezione, sostenendo l’incompatibilità del Castelli con la carica di Sindaco a causa di un contenzioso che lo vedrebbe coinvolto contro l’amministrazione. Il “Pan- zer” Castelli, non ha fatto piega, replicando che la causa oggetto del contendere non lo vede contrapposto all’Amministrazione, ma semmai vede l’Amministrazione contro un privato cittadino. Certo che, se come si dice, il buongiorno si vede dal mattino e la Lega gandinese continuerà sulla scia dell’opposizione fatta negli ultimi 5 anni, sostenendo l’illegittimità dei provvedimenti presi dall’Amministrazione senza praticamente mai entrare nel merito, alle prossime elezioni scenderanno sotto quel misero 37% raccolto un mese fa… Il lavoro del buon Brignoli invece potrebbe essere utile alla Lega di Cazzano, impegolata nella storia della delibera relativa al compenso al Capo di Gabinetto. Sicuramente l’Avvocato, potrebbe dare qualche buon “Consiglio” (è di rigore la C maiuscola) agli amici di partito cazzanesi, evitando brutte figure, come quella fatta in occasione della delibera sopracitata. Boris Pasternak DOMENICA 27 MAGGIO - Cresime a Cene Domenica 27 maggio la comunità parrocchiale di Cene ha festeggiato i 40 ragazzi a cui mons. Maurizio Gervasoni, su mandato del Vescovo, ha amministrato il sacramento della cresima. Una menzione speciale per le tre catechiste che hanno preparato i cresimandi: Veronica, Norma e Daniela. BANDA CITTADINA DI GAZZANIGA 130 anni di musica con (An. Ca.) Probabilmente è la più longeva tra le Bande della Valle: la Banda Cittadina di Gazzaniga, fondata nel 1882, è giunta al suo 130° anno di vita. E ci è giunta con un organico che, pur vantando presenze gloriose per età e per saggezza, è in prevalenza composto da giovani, ragazze e ragazzi che rappresentano la bella realtà dell’oggi e la speranza del domani, giovani cresciuti nel clima particolare di un paese ricchissimo di iniziative e di “vivai” musicali: Coroscuola; Bandascuola; Coro, Orchestra Filarmonica e Scuola di Musica Mousikè; Laboratori che funzionano da decenni nell’ambito della scuola dell’obbligo. Un clima che deve moltissimo alla presenza assidua ed appassionata di Mario Maffeis, strenuo sostenitore, da una vita, del valore formativo della pratica musicale e dell’idea che la musica vince se entra nella scuola pubblica: “Dobbiamo dar valore a chi sceglie di fare musica: per questo la Scuola Mousikè e la Banda propongono da anni un Laboratorio, gratuito, in orario scolastico: si inizia dalla terza elementare e si termina in quinta, col Laboratorio vocale- strumentale, un’ora insieme e poi, per piccoli gruppi, con l’insegnante specifico dei vari strumenti: solo strumenti a fiato e percussioni, perché lo scopo del Laboratorio è formare allievi per la Banda Cittadina. Del resto chi vuole dedicarsi Coroscuola e Bandascuola IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI Il maestro Mario Maffeis ad altri strumenti può farlo iscrivendosi alla scuola Mousikè che ha corsi per ogni esigenza: pianoforte, chitarra classica, chitarra elettrica, violino, contrabbasso, tastiere, canto moderno e artistico, organo liturgico, batteria e percussioni”. Un Laboratorio che vive stagioni diverse: quello delle classi terze di quest’anno conta 30 ragazzi, mentre nelle quarte gli allievi si sono ridotti al lumicino – solo tre iscritti - e delle quinte hanno continuato in nove. Come mai? “Non lo sappiamo di preciso, ma di sicuro c’è una certa…. latitanza da parte dei genitori, che spesso non si fanno nemmeno vedere. Il progetto sta traballando anche per via dei tagli alla scuola, vedremo cosa potremo fare, ma è certo che, prima ancora che nella scuola dell’obbligo, la musica deve entrare nella cultura sociale di una comunità e nella sensibilità delle sue componenti, genitori, insegnanti e Amministrazione comunale: quella dell’Amministrazione nell’assicurare i fondi per pagare gli insegnanti; quella dei genitori nella partecipazione attraverso consigli e suggerimenti per migliorare sempre; quella degli insegnanti nel trasmettere la passione, la serietà e la gioia del fare musica”. Anche Matteo Mondini, Maestro della Bandascuola, insiste sul valore educativo: “L’obiettivo della Bandascuola, ricostituitasi due anni fa dopo un periodo di sospensione, è fornire sempre nuova linfa alla Banda ufficiale: siccome i brani dei grandi sono spesso difficili da suonare per un principiante e la Banda non può rallentare ogni volta che entra un nuovo allievo, la Bandascuola prepara gli allievi a suonare insieme agli altri. Ma questo non significa farli crescere solo musicalmente: far parte della Bandascuola obbliga i ragazzi a seguire un progetto, ad avere delle scadenze, ad essere responsabili; e, nello stesso tempo, dà loro l’opportunità di mettersi in gioco, di testare le proprie capacità, di capire da soli ciò che riescono a fare e ciò che invece abbisogna di ulteriore studio, di collaborare, di ascoltarsi, di non prevaricare sui compagni, di lavorare insieme per un obiettivo comune. Insomma un impegno ma anche un divertimento, il piacere che deriva dal creare qualcosa di bello”. E aggiunge: “Chiaramente non è facile portare avanti tutto questo, perché i ragazzi sono in un’età in cui è difficile persino tenerli fermi, letteralmente, e in cui non capiscono appieno l’importanza di quello che stanno facendo; e poi il ricambio nella Bandascuola è più rapido che nella Banda, cosa che impedisce progetti di lungo termine, complicati anche da un rapporto non sempre facile con le scuole”. Già, perché - commenta Maffeis, “ come succede anche per l’educazione toutcourt, con i ragazzi non ci sono bacchette magiche, bisogna solo sbatterci il naso quotidianamente”. Cosa che lui continua a fare anche da pensionato e nonostante gli acciacchi dell’età. Per il suo 130° anniversario, la Banda Cittadina di Gazzaniga ha pubblicato un corposo opuscolo nella cui prima parte, a cura di Angelo Bertasa, viene ricostruita con precisione e ricchezza di particolari la lunga storia della compagine dalla fine dell’’800 ai giorni nostri, comprendente anche i nomi delle “bacchette” e dei presidenti che si sono succeduti in tutto questo tempo. C’è poi l’elenco dei Bandisti in attività ed un intervento dell’attuale Direttore, Dario Zanni, che ricorda in particolare, come benemeriti della Banda, Guerino Guerini e Antonio Maffeis, ora scomparsi, mentre ringrazia Mario Maffeis “che ha dato, e ancora sta dando moltissimo alla banda cittadina, per aver avvicinato al mondo della musica tantissime persone, molte delle quali hanno poi proseguito sulla strada del professionismo”. Sull’opuscolo trova spazio anche l’elenco dei diplomati di Gazzaniga in strumento e in canto: una trentina in tutto, un numero sicuramente da record se proporzionato a quello degli abitanti del paese. Il nutrito programma dei festeggiamenti, iniziati nell’aprile scorso col Concerto di Primavera, proseguirà secondo il seguente calendario nell’ambito della Festa dell’Oratorio: - venerdì 15 giugno, ore 20: Gruppo strumentale della Banda Cittadina con le voci di Emanuela Ghilardini e Ilio Balduzzi - sabato 16 giugno, ore 20: ballo liscio - domenica 17 giugno, ore 12: pranzo sociale con premiazioni. Il concerto celebrativo del 130° avrà luogo nel cortile delle scuole elementari il 13 luglio alle ore 21, in concomitanza con la festa del Patrono e la Mostra “Percorso storico- fotografico musicale”. MediaValle Seriana Ecce IMU: 0,5 e 0,95 (seconde case e resto) Clara Poli: “Consigli all’aperto se fa caldo” GANDINO – INTERVENTO 55